et- torre, / * ch'egli scemar potria mie forze, e in petto /
nomi, 1-77: e almanaccando di scemar l'onore, /... /
vostro vanto, / l'anima mia potè scemar la pena, / ché d'esser
veri né di tor via, né di scemar la benivolenza. l. salviati
consorte cara, / non può dramma scemar del nostro amore. tasso, 6-58:
: bisognando a riparo d'imminente rovina scemar le spese, abolire o stringere i
bisognando a riparo d'imminente rovina scemar le spese, abolire o strin
l'età, così è di mestieri scemar i mangiare e bere, essendo che la
non era che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de'parti loro. marino
fonte d'avarizia, / per non scemar del colmo della bruna, / passerà
l'età, così è di mestieri scemar il mangiare e bere, essendo die la
, over al dichino, e a scemar la sua signoria. bianco da siena,
tutto il passo di cui si vuol scemar la forza, e che vanno a terminare
verri, i-215: potrebbe presso alcuni scemar la forza delle ragioni che io andrò
è stato mio intento... di scemar punto del verace merito e della diritta
/ del mar ne disasconde / collo scemar dell'onde. carducci, 281:
: puoi senza sotterfugio intrattenerti / a scemar le caraffe / nella dispensa. soffici
vaghezza, senza armonia, aggiugnervi o scemar di loro, o mutare e trasporre,
né vana né irragionevole l'idea di scemar in parte ed alleggerire all'universale questo
non fai / ergermi a speme o scemar pur l'affanno. v. colonna,
tor fede a chi loda, e scemar riputazione e bellezza a la lodata.
spelacchiata e inverdita, forse per non scemar solennità all'abito nero, all'ampia,
occorra annestarle nel grosso, faccisi allo scemar della luna, affinché il troppo gemere
aspro camino / a pescia mi condusse a scemar sangue, i... i
altro non era che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de'parti loro. galdi
. nomi, 1-77: almanaccando di scemar l'onore / s'egli questa gramuffa
altro non era che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de'parti loro. campanella
occorra annestarle nel grosso, taccisi nello scemar della luna, -affinché il troppo gemere
di sacri templi, o quale arsura / scemar il pregio de l'antique mura,
l'uno si sovverrà co 'l portargli e scemar loro il peso incomportabile dei rami per
. algarotti, 1-viii-59: dallo ingrossare e scemar che fanno le macchie del sole,
che per te l'assalse, / né scemar parte della doglia intensa. manzoni,
mettesi sotto due nutrici, nè giova scemar niente a quei che s'allevano, affinché
amor nell'animo m'invesca, / scemar non sento, ed ho timor non cresca
9-639: industre vuoi / stare a scemar lussurieggianti e folte / le bocce a'
algarotti, 1-viii-59: dallo ingrossare e scemar che fanno le macchie del sole,
mondo fuor spuntò, / perché cauto scemar teme / quel che sa mettere insieme,
, 114: così è di mestieri scemar il mangiare e bere. a. f
potute tassare di centomila lire, senza scemar loro alcuna morbidezza del vivere, si
. c. ridolfi, ii-380: lo scemar dell'appetito nei bachi, d'altronde
9-639: industre vuoi / stare a scemar lussurieggianti e folte / le bocce a'tuoi
1154: fu lui che pel primo sentì scemar nel petto / il soffio ed il
l'onnipotenza di tutt'i suoi piaceri che scemar mi potesse pur in minima parte l'
operai della vigna del signore per non scemar la porzione a'poveri eran contenti dalle
tenta se forse ancor tempo sarebbe / da scemar nostro duol, che 'nfin qui crebbe
, 4-145: alcun non puote / scemar del tempo della morte un pelo.
attentamente. cesarotti, 1-xvii-369: per scemar in essi [scrittori] quell'autorità
acque per fino al crescer e allo scemar di quella. lecchi, 2-302: dal
ch'amor nell'animo m'invesca / scemar non sento, ed ho timor non cresca
albero quando son ben maturi e nello scemar della luna. erbolario volgare, 4-30
colla tua mano stessa / degli arbori scemar la rigogliosa / pompa soverchia, di piantare
operai della vigna del signore per non scemar la porzione a'poveri eran contenti dalle
[le lacrime] / le disgrazie scemar, quanto le prefiche / svegliare i
di sacri templi o quale arsura / scemar il pregio de l'antique mura /
della vigna del signore, per non scemar la porzione af poveri, eran contenti dalle
: a proporzione dello sputo, si vede scemar l'affanno e lo stertore del respiro
oliva, 39: dio onnipotente non può scemar gli oltraggi o la santità de'tabernacoli
, cominciò a stringer la mano e scemar la misura. f. argelati,
potrà fin all'ora seconda o terza scemar le prunaie, accioché, crescendo,
cortesia con che mi ascoltate e a scemar la noia che potrebbe venirvi dal mio
visitar con questi i tu migliori: / scemar l'inutil selva e far più corti
nuova luna, ed ogni giorno / scemar da quella parte ond'essa in prima /
1-i-98: se ricusar potessi / di scemar, per salvarti, i giorni miei,
rifosa della moneta vecchia col fine di scemar di peso o di bontà la nuova che
acque per fino al crescere e allo scemar di quella. -essere riferibile a
me è parato per questo mezzo di scemar considerabilmente la rincrescenza di una così lunga
, 6-ii-52: quando... osservasse scemar notabilmente la febbre o mancare del tutto
di quattro maniere, per accrescimento e scemar del dì. loreaano, 2-i-56:
mal pari; / t'è forza scemar numero a'sacchetti / là sigillati.
buonarroti il giovane, 9-66: perché lo scemar cibo / con l'accrescer fatica sia
, per fino al crescere e allo scemar di quella. -rapporto reciproco di
ma eziamdio il duca di beaufort cominciò a scemar del primiero suo credito presso al popolo
vittovaglia, cominciò a stringer la mano e scemar la misura. g. b.
, 2-183: si potrà... scemar le prunaie, ac- cioché crescendo non
i-35: ben si contentò il duca di scemar il numero della cavalleria leggiera, riducendola
/ puoi senza sotterfugio intrattenerti / a scemar le caraffe / nella dispensa, almeno
principio. / -dilla, ma non ci scemar né ci acciungere. panigarola, 4-127
bresciani, 6-xi-145: i medici dovettero scemar sangue a parecchi, massime alle donne
cornaro, 114: è di mestieri scemar il mangiare e bere. aretino,
: perché debbo io tacendogli cercare di scemar allegrezza a colui che più che la
sicura dell'ar- ricchire è quella di scemar le sue voglie. g. gozzi,
: qual infortunio / la mia felicità scemar potrebbe? papi, 1-1-9: per
fa banchetti da cardinale, forse per scemar roppinione che genova ha concetto della sua
un voler tór fede a chi loda e scemar riputazione e bellezza a la lodata.
. martello, 6-ii-75: reità confessata scemar ne può l'offesa. cesarotti, 1-xavii-23
, quale scusa umana ed onesta può scemar la gravezza della sua colpa? leopardi
.. tanto possono / le disgrazie scemar, quanto le prefiche / svegliare i
algarotti, 1-viii-59: dallo ingrossare e scemar che fanno le macchie del sole,
albero quando son ben maturi e nello scemar della luna. galileo, 5-3-104:
luna. galileo, 5-3-104: nello scemar poi della luna tornasi a vederne [
fatta di quattro maniere, per accrescimento e scemar del dì. beltrametti, iii-1060:
produtto dalla combustione della polvere, doveva scemar di tensione a misura che la palla,
il nome dello scrittore non buono dovesse scemar molto di pregio. filicaia, 2-2-171
/ le mie onorate gloriose imprese / scemar di pregio a tuo voler non ponno
trovi, / non è che al duol scemar questo mi giovi. cesarotti, 1-xxxii-95
prima novellina, anche a costo di scemar l'efficacia della rappresentazione. ma dovrebbero
scorza, / la fronte impallidir, scemar la forza. boiardo, 2-22-16: la
, non pertanto alcun non puote / scemar del tempo della morte un pelo,
, ii- 234: tutto mirava a scemar lo studio e a promuovere la facilità
battere i terzi e 'quarti e scemar quanto uom vuole, come anche crescere
molti operai della vigna del signore per non scemar la porzione a'poveri eran contenti dalle
tarcora e saiettano. scarpelli, 1-34: scemar non potea le gravi offese, /
16-v-255: a proporzione dello sputo si vede scemar l'affano e lo stertóre del respiro
possono [le lagrime] / le disgrazie scemar, quanto le prefiche / svegliare i
fatta di quattro maniere, per accrescimento e scemar del dì. -per simil.
prodotto dalla combustione della polvere, doveva scemar di tensione a misura che la palla,
tenta se forse ancor tempo sarebbe / da scemar nostro duol, che 'nfin qui crebbe
scorza, / la fronte spalidir, scemar la forza. leonardo, 9-37: 'titubare'
loda, e scemar riputazione e bellezza a la lodata. pallavicino
giovio, ii-84: la iusticia, con scemar gravezze e nettare la corte delle donne
oliva, 39: dio onnipotente non può scemar gli oltraggi, o la santità de'
suoi confin mal pari; / rè forza scemar numero a'sacchetti / là sigillati.
e napoli, si vede da prima scemar le torri, schiacciare i poggi,
non era che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de'parti loro, e grandemente