di etimo incerto (e pare da scartare la discendenza da anser 1 oca ',
no; avete detto scarto, avete da scartare. -ma se ho la bazzica
carta da gioco di mediocre valore, da scartare. tommaseo [s. v.
il matto, cosa deve fare? scartare la dama e un cavallo o i due
ii-410: bisognerà essere più larghi nello scartare che nel ritenere: prefiggersi di dare un
. 6. ant. rifiutare, scartare, allontanare, respingere. guicciardini,
gente. -lasciar da parte, scartare, respingere. giamboni, 7-137:
elimino). rimuovere, escludere, scartare, espellere. s. maffei
escartare, tr. ant. scartare (le carte). berni
sua,... qui si può scartare e non escartare amendue le carte
». = deriv. da scartare (v.), con il pref
: il vescovo -evitare, scansare, scartare. di filadelfia fece una longa e
eliminare, escludere, far scomparire, scartare, radiare, allontanare da sé, dal
raro. nel gioco del tresette, scartare tutte le carte di un seme conservando
avverti mento al compagno; scartare. - anche al figur.
= dallo spagn. fallar 4 scartare ', deriv. da falla 4 errore
o. del marmo bastavano a far scartare blocchi, capitelli, colonne. palazzeschi,
otto né nove; qui si può scartare e non escartare amendue te carte,
sbilanciare l'avversario per poterlo più facilmente scartare. -finta filippina: v. filippino1
). 2. tr. scartare l'avversario mediante una finta; lasciar
è tristo e non dir passo: / scartare i giu- leoni; / così conviensi
10-92: per trovarmi, dovevi spesso scartare questa importuna, questa piccola donna,
calcolare le combinazioni e le possibilità di scartare. = denom. da carta (
l'invito, sia in potestà sua scartare e non scartare. buonarroti il giovane,
sia in potestà sua scartare e non scartare. buonarroti il giovane, i-158:
rinvitando, fintantoché non s'accordano o a scartare o ad accusare il lor giuoco.
un piccolo involto che si mise a scartare diligentemente, ne cavò delicatamente un panino
condurre alla fine; eliminare; escludere, scartare. siri, 1-ii-112: questo giocondo
lo possa mandare. -togliere, scartare, rimuovere. palladio volgar.,
2-8: io non ho denaro per farti scartare. so bene che con pochi marenghini
estens. compiere un brusco movimento, scartare verso un lato. gigantea, 35
di carta in cui sono contenuti; scartare. gatto, 2-169: vettorre si
occhi aperti. occorre per prima cosa scartare tutto ciò che impedisce di vederla,
la forza di squarciare la superficie, scartare gli accessori e gli accidenti, cogliere
smorta, più chiusa: qualcosa da scartare c'era sempre, pericoli e speranze
gente da poco, spregevole, da scartare. lancellotti, 1-162: fino
al figur.: mettere da parte, scartare, allontanare. ojetti, iii-253:
reietto e riprovato. 6. scartare, escludere (un testo da una raccolta
. relegare, propr. 'rinviare, scartare; prendere una disposizione di legge '
, sempre che sappia il fatto suo: scartare le notizie e i documenti che riguardano
accettare in quanto difettoso o imperfetto; scartare. biringuccio, 2-69: si fa
. -rifiutare vostacolo: non saltarlo, scartare di fronte ad esso. n.
dell'opera nostra. 2. scartare, escludere. bibbia volgar.,
. 32. nel calcio, scartare gli avversari mantenendo la palla al piede
). scannare1 (ant. scartare), tr. uccidere una persona
. v.]: 'scartamento': lo scartare, chiappolo, rifiuto.
, sm. giocatore a cui tocca scartare una o più carte della sua mano
sviare gli avversari. -scartare alto, scartare basso: carte di maggiore o minore
militare, riformare (anche nell'espressione scartare alla leva, alla visita).
che noi altri tutti l'abbiamo voluto scartare non solo di questo beneficio, ma del
, concili e mille altre figure da scartare. b. davanzali, i-132:
sale in fretta in treno tende a scartare i primi scompartimenti. -respingere un
e certa, poco danno. avremmo dovuto scartare un certo numero delle sue frasi;
un piccolo involto che si mise a scartare diligentemente ne cavò delicatamente un panino e
. soldati, 2-32: intento a scartare una caramella, era rimasto indietro di
: fammi vedere come sai distribuire e scartare il pallone. 4. intr
remissione. = deriv. da scartare?. scartato (part. pass
p. petrocchi [s. v. scartare]: 'scartato': d'un panno
gono secondo i giuochi a scartare le men buone e perché aviene
poco valore nel gioco, che conviene scartare. -al plur.: mezzo limitato o
iniziale oppure finale se la lettera da scartare si trova all'inizio o alla fine
. per estens. togliere dal cartoccio, scartare o disfare un pacco. cagna
a controllare oggetti in vetro e a scartare quelli non rispondenti alle caratteristiche qualitative richieste
, non idoneo allo scopo prefisso; scartare tale cosa. alamanni, 7-ii-280:
da scorta. scortare2 (scartare), tr. (scórto; part
lassala stare. = forma metatetica di scartare, per scortare2. scrutariaménte, avv
una persona con un movimento repentino; scartare scattando. pirandello, 7-515: gli
cun'altra che più giovi, dicesi sempre scartare. altri modesti indumenti di una
con la carne non sostenuta sono da scartare. idem, 810: i fagiolini freschi
quanto tempo mi vorrà mai a tagliare, scartare, ripulire, colmare, correggere,
. bonghi, 1-141: avremmo dovuto scartare un certo numero delle sue frasi; ma
il croce non era in grado di scartare del tutto, e che, letta in
nera. arpino, 13-195: « non scartare, prof, » emetteva fumo l'
pazienti, l'idea non è forse da scartare. flaiano, i-143: specialista in
atto a eliminare, a escludere, a scartare; eliminatorio. a.
scartàbile, agg. che si può scartare, rifiutare o trascurare. vittorini
= agg. verb. da scartare. scasinare, intr. muoversi scompostamente
incredibile gravità del fatto, non ha voluto scartare la possibilità che si trattasse soltanto del
presto a scopacciar bagatto. – scartare bagatto: vuotare il sacco. manzoni
nuove e belle frasi, doverne continuamente scartare appunto perché belle e nuove – sostituendole