, diceva egli per esempio, maneggiando certi scar pini di coppale, strettissimi
, 10-184: il barone dresdde lo volevano scar dazzare, trafiggere, impegolare
= deriv. dal provenz. entrebe'scar. intrebescato (part. pass,
è un arcade infermo di lattime rientrato. scar foglio, 97: leopoldo
e sopra di quello si taglieranno li scar tozzi. 3. principio fondamentale,
per non far quella raddoppiézza et offo- scar la bontà di detta voce o il passaggio
specie, originarie del madaga scar, dell'asia e dell'africa tropicali;
lii-3-361: per non lasciarla rica scar nell'eresia in che era nata e nodrita
di topi. = incr. di scar [migliare] con [arruffare (v
cfr. milan. scartaggin, venez. scar tesìn), deriv.
. region. spazzatura. - anche: scar to di lavorazione.
: alduccio restò fuori col triciclo sotto la scar pata: il riccetto e
., deriv. da [to] scar 'sfregiare, deturpare'. scartabellaménto, sm