rossa scarlatta, un berrettino da giochei, scar- pettine con tacco alto. alvaro,
, badate alla cucuzza, che non vi scar- duffiate; se no, addio i
e non co i libracci e con le scar- tabellarie. ciancivéndolo,
, pistole, ecc. 'coltello da scar- nire ', coltello che usano i
cavate dalla feccia del puttanesmo, o qualche scar- pinello imbriaco. = spagn.
largo a modo loro in un paio di scar- pettacce. verga, 3-26: le
o incavi angolari, fatte da'legnaiuoli e scar- pellini a simiglianza della coda della rondine
cioché non isvagassero sparpagliate, con un nastro scar- natino. papini, v-392: giuda
. g. capponi, 312: gli scar- dassieri, i pettinatori, i vergheggiatori
). -in partic.: umile e scar- scamente redditizio (un lavoro).
pure sembrava, alla mutolézza, una statua scar- pellata dallo stupore e rannicchiata nella umiltà
c'erano aggruppate tante donne coi capelli scar- duffati, discinte, ossessionate.
1-i-370: 'presentar un maiero, uno scar- mo 'è presentare nella costruzione un
vi si era rappozzata, feci da uno scar- pellino, che era venuto meco
, pareva rassodarsi sotto l'acqua che la scar- niva fino al pietriscolo del fondo.
chilometri e 9 mila cittadini, del santo scar- pellino, salute! non ho più
e i bambini sono rapati e le bambine scar- duifate seggono coi piatti in grembo su
. coltellini, 86: ey prese una scar- mana / e scacchiò via in una
, 6-66: nel cui sugo gli sparvieri scar- pellando la terra, cavando l'erba
loro pertugio, quale si ritaglia con tre scar- pellate in triangolo almeno di un ditto
formare di simili statue ci vogliono di molte scar- pellate. 2. figur
vi taglierebbe l'unghie con certi suoi fini scar- pelluzzi. -acer. scalpellóne
: a purgare lo curpo: agi la scar- monea; purga lo stomaco e.
seta. boerio, 619: 'scapinéto': scar- pettino e scarpettina, scarpetta leggera.
di siena [tommaseo]: assi da scar- dazzi o da pettini di legno,
strighi, barbi, cavedoni, soette, scar- doe, zangarinelli piccioli. b.
per adescar sott'ombra del capuzzo / la scar- dovella e guadagnar il luzzo.
la padroneggiava con la sua caparbia e la scar- duffava coi suoi capricci.
l'uscio si spalanca di colpo e una scar- migliona discinta, esterefatta, si precipita
invecchiando, migliora la sua arte, la scar- nisce, l'affina, la libera
è stato corretto da me... scar- nendo un po'le note.
. idem, v-3-272: le sue mani scar- nendosi erano divenute belle. bacchelli,
. ariosto, 365: qualche par di scar- paccie o di pantofole, / poi
la carovana si mette in moto e si scar- piccia tutti insieme su per le scale
, se non pare che l'erba sia scar- picciata. cagna, 3-15: madama
. dossi, i-70: in lunga fila scar- pinàvano al duomo. c. e
]: me ne venni subito, e scar- ponando più che potevo, perché la
in nella sua propria famiglia e persona sì scar- sava intanto che le più volte lui
è il sequestro? -è qui, in scar- zella. moniglia, 1-ii-451: qui
i-164: e1 duca alessandro, quantunque scar- setto, farà grazia al signor pierluigi
alfieri, i-342: questo mio secolo, scar- setto anzi che no d'invenzione,
, ii-205: pentendomi d'aver scartabellato lo scar- tabellabile indarno et esserne condennato nelle spese
, ii-205: pentendomi d'aver scartabellato lo scar- tabellabile indarno et esserne condennato nelle spese
/ con tizzoni per torce e il suo scar- taffio / si seppellisca insieme con l'
beffa, gli occhi con le branche si scar- pella. tassoni, 10-4: la
e con apparenza d'antico, sciupacchiato e scar- pellato e consunto. moretti,
dire goletta, come abbiamo sempre detto. scar- elegia giudeo-italiana, xxxv-i-40: de
petrarca|. ii-29: le spiacevoli canzoni degli scar- dassieri che buttano con mazze la lana
un cavallo pallido, con gualdrappa nera, scar- ma in viso, spolpata, orribile
iii-126: essendo in verona nato d'uno scar- pellino, o, come dicono in
una ad una, / con un silenzioso scar- piccio, / venivano le vergini di
, 25: le scarpe sono grosse, scar- poncini o sneakers. corriere della sera-io