a uno scialbo solicello che penetrava di scancio dalla finestra aperta. -invischiato.
mago -i pomeri / impertinenti isviami di scancio / fuor da'miei stinchi. pratolini
guerrazzi, 1-206: si accostano di scancio all'altare, ci si inginocchiano davanti
della soglia. = deriv. da scancio. scancìo (schiancìo, sguancio
. locuz. -a, di, per scancio: obliquamente, di traverso, di
una sola ne accarnò nel capo per scancio. galileo, 4-3-246: se il moto
obliauamente e, come diciam noi, a scancio, il colpo sarà più debole,
guerrazzi, 1-206: si accostano di scancio all'altare, ci si inginocchiano davanti
a tagliar la corrente, andavan di scancio. manzini, 11-78: col battere
oste a vederli li squadrò così di scancio come capretti che gli avessero portati a comperare
rispose anna, dandogli un'occhiata di scancio. alvaro, 15-49: qualcuna.
; ma più spesso ve lo presenta di scancio, quando ogni oggetto, accoltellandosi di
marginalmente. guerrazzi, 1-552: di scancio fu decretato che i cardinali potessero possedere
penna ch'e'non cerchi così di scancio di schizzare un po'del suo inchiostro su
allungando fulmineamente la gamba lo schiacciò di scancio. -per vie traverse, con
via retta, attesero a pigliarla di scancio. -con valore aggett.:
... luogo pendente et a scancio verso mezzodì. -lanciato in tralice
certo verso / che chiamar puossi a scancio, / si movea voglio dir io /
un salto a sinistra con un moto di scancio, che lo pone in bilico,
a squincio. = denom. da scancio. schenèio, agg. letter.
mediterranea. schiancìo, v. scancio. schianta1, sf.
rettamente. = var. di scancio (v.). sgangarare
. schiancia. stiancìo, v. scancio. stiantagiràndole, sm. invar
). beltramelli, iii-546: lo scancio stralunò, la testa squarciata, girò