si deono ancora e lavorare attorno e scalzare gli arbori con le viti appioppati, perché
bellici, e non potendo alla scoperta scalzare le mura per li sassi e dardi e
, 1-102: nell'atto adunque di scalzare e governare i gelsi,...
viti vecchie, volendo propagginarle, bisogna scalzare le radici con diligenza insino alle attaccature
in grandissimo servigio fusse contenta di lasciarsi scalzare da lui; e cavatogli la calzetta
belle d'italia non sarebber degne di scalzare un pelo a le vostre ciglia.
nella città assediata, oppure si potevano scalzare le mura per abbatterle.
iii-123: nei luoghi piegati si dee scalzare di maniera, che l'orlo della terra
discalciare), tr. ant. scalzare, liberare dalle calzature.
sferra. 3. figur. scalzare, mettere a nudo (le radici
part. pass, di discuneàre 4 scalzare col cuneo '. discuoiare (discoiare
disguantare, come si dice e si scrive scalzare, svestire, scoprire, ecc.
carni. 3. ant. scalzare, liberare una pianta dal terriccio che
4. che ha disposizione a criticare e scalzare principi, affermazioni, concetti comunemente accettati
oltre il previsto, cominciando così a scalzare il faticoso edificio della sua superiorità.
oltre il previsto, cominciando così a scalzare il faticoso edificio della sua superiorità.
sé. -togliere di gamba: scalzare. pulci, 19-145: morgante
, chiuse la porta. -figur. scalzare. c. gozzi, ii-24:
[all'albero], arrivare con lo scalzare sino al piano di tutte le sue
erodere; cominciare a demolire, a scalzare. -in partic.: corrodere,
intorno co 'l zappare e vangare e scalzare, perdono il fiore. lippi, 7-52
lire sono la leva con cui posso scalzare la miseria. -leva o leve
con liberarmi sì dal travaglio di dovermi scalzare, come anche... dal
pini maceri. paoletti, 1-2-207: facendole scalzare [le viti] e tirar fuori
e la maniglia / non meritan di scalzare il diece e il due, / che
la metafora noi la prendiamo da 'scalzare '; onde si dirà bene '
'; onde si dirà bene 'scalzare le istituzioni 'o 'una persona '
ha compiuto trenta mesi, comincia a scalzare il primo morso dinanzi; e,
mesi del quinto anno, comincia a scalzare il terzo morso, sicché, finendo l'
[s. v.]: 'scalzare il primo morso ', parlandosi di
lavori per colmare i fossati, per scalzare le fondamenta delle fortificazioni, per scavare
collo 'e 'venite aiutarci a scalzare il muro, che ci caggia addosso
corre a lei, singolarmente care, a scalzare d'intorno, a troncar loro gl'inutili
9. eliminare, togliere di mezzo; scalzare, far decadere, rovesciare dal proprio
palestra aperta allora dalla nuova scuola a scalzare la pedanteria letteraria. rovani, 3-i-75
con adunate e discussioni un movimento per scalzare dal comandante tutta la gente pesante e
in terra compatta, per spezzare o scalzare rocce o abbattere strutture murarie: è
. situazione di vantaggio che si vuole scalzare. ghislanzoni, 4-42: la checchina
si deono ancora e lavorare attorno e scalzare gli arbori con le viti appioppati, perché
e punta ottusa, impiegato per schiodare o scalzare (e in marina è usato per
ripivano ed alcuni altri facevano forza di scalzare le mura e rompere le porte, fu
, con valore intens., e da scalzare (v.).
tempo. tommaseo, cix-i-223: nello scalzare un'ugna mezzo incarnita, mi son
a uno a uno li facea spogliare e scalzare tutto ignudo, e poi li rivestia
calcagno. 4. figur. scalzare, sostituire ineluttabilmente. preme, conc
scalciare3 e deriv., v. scalzare e deriv. scalciata, sf
= comp. dall'imp. di scalzare e cane (v.); è
= comp. dall'imp. di scalzare e fatappio, n. 2 (v
= comp. dall'imp. di scalzare e gatto (v.), sul
= nome d'azione da scalzare. scalzanìbbio, sm. (
= comp. dall'imp. di scalzare e nibbio, n. 2 (v
scalzante (parta pres. di scalzare), agg. letter. corrosivo
simile a una limetta, usato per scalzare le particelle di pelle intorno alle unghie
= comp. dall'imp. di scalzare e pelle (v.).
pelle (v.). scalzare (ant. scalzare, scalsaré),
). scalzare (ant. scalzare, scalsaré), tr. privare
a uno a uno li facea spogliare e scalzare tutto ignudo e poi lo rivestìa di
per loro apparecchiate, dove gli fece scalzare e rinfrescare alquanto con freschissimi vini e
, infino a soldi venti per lo scalzare della sposa a cui vorrà.
scarpe d'oro, ora le si fa scalzare i borzacchini. guerrazzi, 5-29:
di gennaio ne'luoghi temperati si vogliono scalzare le viti. s. bernardino da
, iii-122: nei luoghi piegati si dèe scalzare di maniera che l'orlo della terra
intorno co 'l zappare o vangare o scalzare, perdono il fiore. -abbattere
quello riempo. passeroni, 2-191: scalzare in poco d'ora / noi possiam la
supporti; ogni pietra s'era dovuta scalzare dalla sua cuccia di calce.
baldini, i-206: ora fanno prova di scalzare il campanile, che reputano un osservatorio
conforto. tommaseo, cix-i-223: nello scalzare un'ugna mezzo incarnita mi son punto
oltre al gusto che si ha dello scalzare il compagno cavandogli di bocca quel che
intorno i parenti e gli amici industriandosi scalzare l'animo del medico circa la gravezza
, i-164: col mio tanto fiutare e scalzare di qua e di là, son
... si pigliava spasso di scalzare 1 cervellacci di questa gente con dubbi
che aspirava, non tanto segretamente, a scalzare la povera e seccante priscilla. bacchelli
con adunate e discussioni un movimento per scalzare dal comandante tutta la gente pesante e
dalla cattedra come si può fare a scalzare le istituzioni nazionali. einaudi, 2-71
talvolta provvede inopinatamente l'ingegno umano a scalzare i monopoli esistenti. -diminuire la
in dubbio i princìpi mattematici ed a scalzare, per dir così, i fondamenti delle
calvino, 1-465: quinto lo vedeva scalzare i molluschi con la punta del coltello
di lavorare negli ambienti intellettuali italiani per scalzare l'enorme diffidenza e abolire la smorfia
sono la eva con cui posso scalzare la miseria, io. affascinare
locuz. non essere atto o degno di scalzare qualcuno o qualcosa: essergli assolutamente inferiore
[lingua] non sarebbe atta a scalzare la volgare, ma molto meno la
pronostici. = deriv. da scalzare. scalzato (pari. pass
scalzato (pari. pass, di scalzare), agg. (ant. scalciato
chirurg. strumento usato dai dentisti per scalzare i denti. tommaseo [s.
v.]: 'scalzatoio': strumento da scalzare i denti. = deriv.
denti. = deriv. da scalzare. scalzatóre, agg. e
= nome d'agente da scalzare. scalzatura, sf. agile
. = nome d'azione da scalzare. scalzettare, intr. (
. = deriv. probabilmente da scalzare. scalzo3, v. scalcio
in un'operazione chirurgica. -anche: scalzare un organo dalle carni per asportarlo.
a gazetto. aretino, 20-46: fattosi scalzare dalla fante, contava alla moglie non
tr. (scònio). ant. scalzare da una posi zione di
odisguantare, come si dice e si scrive scalzare. 2. intr. con
quando sconfinavo nella retorica -rimuovere, scalzare da una carica. f. f
; rimuovere, staccare con forza, scalzare, svellere ciò che è confitto nella propria
via tra le scimitarre degli spahi a scalzare il vecchio trono degli osmanli. l'
, iii-123: nei luoghi piegati si dèe scalzare di maniera che l'orlo della terra
a uno a uno li facea spogliare e scalzare tutto ignudo, e poi li rivestìa
è un documento di questo lavoro 'subdolo'di scalzare dall'interno la controriforma. fenoglio,
. si vogliono agual... scalzare intorno. sederini, ii-163: trapiantaci
; sfondare una porta. -anche: scalzare nelle fondamenta per far crollare.
; cingere una fortificazione con trincee; scalzare una fortificazione (gli assedianti).