si curi tosto d'acconciare, ma scalza e mal vestita, non petinata né
: l'aveva vista entrare nell'acqua scalza, con le gambe nude fino all'inguine
fossa, questa gli ruina addosso. chi scalza il muro, quello gli cade addosso
de la madre adusta, / che scalza siede al casolare e canta, / una
nave è vecchia, e pur tonda la scalza, /... / morgante
sera e la mattina, / qualche scalza bambina / con dei mazzi di agresti
nasceva dalle schiume, rosee le vesti e scalza. pavese, 69: sulla nera
rumori di passi poiché la ragazza era scalza; evidentemente era venuta per attingere acqua
contadinella [si vede] scinta e scalza / star coll'oche a filar sotto una
custodita dai centauri. beltramelli, i-96: scalza com'era, pareva uno scoiattolo per
giallo / balzò la pioggia che ti colse scalza / e i capelli scoperti.
. doni, ii-31: un uomo scalza l'altro uomo, un uomo scalza una
uomo scalza l'altro uomo, un uomo scalza una femina, un uomo fa riverenza
fino allora aveva strisciato umile e scalza nei bassifondi sociali, alzò ardita
foscolo, iv-329: entrò una ragazza scalza, assiderata, e fattasi all'ortolano
i-96: gia- smia corse innanzi. scalza com'era, pareva uno scoiattolo per
/ la faccia lagrimosa: / discinta e scalza, e sol di sé par donna
che fino allora aveva strisciato umile e scalza nei bassi fondi sociali, alzò ardita
mi vestirei di bigio, e discinta e scalza con due candele in mano, masticando
fratelli della fanciulla; e fugli mostrata scalza, senza cavelle in capo, e misuratasi
chi ti to'la bacchetta e chi ti scalza, / chi 'l vestimento stracciando ti
ch'avea la carne secca, ignuda e scalza. boiardo, 1-2-10: il capo
avea la carne secca, ignuda e scalza. c. gozzi, 4-230: frate
ch'avea la carne secca, ignuda e scalza. leone ebreo, 81: e
in quantità, devi deciderti a uscire scalza, come fanno le mie sorelle, come
bernardino da siena, 407: fugli mostrata scalza, senza cavelle in capo, e
là stassi cinzia e, leggiadretta e scalza, / con torme del bel piè stampa
colpa vada solamente vestita di cenci, scalza, e col capo ignudo. nievo,
il crine e cinta 1 fianchi e scalza / salmeggi itala musa. pascoli, 758
colpa vada solamente vestita di cenci, scalza, e col capo ignudo. de sanctis
. boccaccio, vii-153: iscinta e scalza, con le trezze avvolte, /
... la contadinella scinta e scalza / star coll'oche a filar sotto una
223: io [la fede] scalza e disarmata, ignuda e sola, /
: quella che aveva legato il cane -era scalza e cotta dal sole e aveva addirittura
spada / io [la fede] scalza e disarmata, ignuda e sola, /
costanzo, 1-151: la regina giovane scalza, con infinito numero di donne appresso,
filar la vecchierella, / discinta e scalza, e desto avea 'l carbone, /
. fortini, 11-68: ora ne va scalza et mal vestita per le nivi e
cestello difeso da frasche di acacia, scalza, discinta, violenta. bocchelli, i-145
con un viso camuso, bionda, scalza, sui trentacinque anni, con l'aura
... / una ninfa leggiadra scalza e scinta / sovraggiunga. serdonati,
la faccia lagrimosa: / discinta e scalza, e sol di sé par donna.
filar la vecchierella, / discinta e scalza, e desto avea 'l carbone,
onde una donna uscio / discinta e scalza, e sciolte avea le chiome, /
tragga mai. alvaro, 2-26: scalza, con l'abito delle donne del popolo
argomenti per infirmare le ragioni si disfibbia e scalza. dell'avversario e indebolirne la posizione
. pindemonte, iii-450: contro una scalza / disutil plebe, nazion chiamata.
chiome e grinze d'erinni che procedeva scalza, piedi a ventaglio, dieci dita libere
quanto il resto? marino, 264: scalza e discinta / varcò de l'aspro
, così nudina com'era, la conduceva scalza dinanzi a quell'abbaino. banti,
pegno e in segno, la sposa mia scalza e lacera si trasmuta in regina di
filar la vecchierella, / discinta e scalza. boccaccio, vi-289: e, pur
. foscolo, iv-329: entrò una ragazza scalza, assiderata, e fattasi all'ortolano
fatto un fastello dei panni, scinta, scalza, scarmigliata i capelli, proruppi fuori
dei fianchi. deledda, i-645: era scalza, ma se i piedi sembravano di
una pianta rigogliosa. ungaretti, ii-65: scalza varcando da sabbie lunari, / aurora
filar la vecchierella, / discinta e scalza. poliziano, 193: ma ci
/ balzò la pioggia che ti colse scalza / e i capelli scoperti.
... / una ninfa leggiadra scalza e scinta / sovraggiunga. d. bartoli
/ balzò la pioggia che ti colse scalza / e i capelli scoperti. bartolini,
e a giorni andava in campagna, scalza e in guamellino. -prossimamente.
. boccaccio, vii-153: iscinta e scalza... / giva la donna mia
le spallucce ossute. pavese, i-423: scalza, a torso nudo, con la
5-118: la statua di santa zita, scalza, prudente come se scendesse da un
caro, 11-136: avea allora una mano scalza e l'altra con un guanto a
e a giorni andava in campagna, scalza e in guarnellino. 5.
più, ch'ella mi veste e scalza e spoglie: / così s'impazza di
, non contento di scamiciarsi, si scalza. = nome d'azione di
innanzi andar con gli stracci in dosso e scalza ed esser ben trattata da te nel
4-82: quel battere di zappa / che scalza sul pedale / degli alberi la lappa
in un prato. ungaretti, ii-65: scalza varcando da sabbie lunari, / aurora
al campo ancora grigio gli agricoli / mirava scalza co 'l piè ratto / passar tra
a filar la vecchiarella / discinta e scalza, e desto avera 'l carbone. boccaccio
, / ma unda al vento, e scalza fra gli stecchi: / or vivi
de la madre adusta, / che scalza siede al casolare e canta, / una
rose e di ligustri, / discinta e scalza e di leggiadro aspetto / nel vago
di sasso macigno, tutta stracciata e scalza. torini, 353: assai quantità.
del nome, non curando tesser chiamata scalza, ignuda e mariuola. marino, v-33
, ii-187: di primavera se gli scalza la terra sopra [al luppolo] col
di martire / vidono alfine, scapigliata e scalza, / ch'a gran fatica poteva
mitrata il crine e cinta i fianchi e scalza / salmeggi itala musa; o,
: in questo tempo par la felce scalza / sia da alcuno, che spegner
una femina menstruata vada intorno all'albero scalza e scinta. m. savonarola,
zupon e quella in uno camisoto e scalza e miserabilmente. -in modo che
ii-511: nell'interno fragile e intimo camminava scalza e leggera, tendendo gli orecchi al
il granduca] la vecchierella scinta e scalza che filassi. c. i. frugoni
due enormi buoi; una bimba scalza li precedeva regdella famiglia gigliacee, caratterizzate
un pescatore / che le dure gambe scalza / e nel rio di un salto sbalza
erda, / languida, nuda e scalza tra le spine, / negletta al mondo
petto i crini incolti / negletta e scalza e con discinta gonna, / con diletto
vittima / nero-vestita, - discinta e scalza! carducci, iii-2-228: nero vestiti
nesto sia venuto in succhio, lo scalza. 2. operazione dell'innestare una
ciascun rideva ancora del nuovo argomento dallo scalza usato a nobilitare sopra ogni altro i
la sua piccola figura di vecchia mendicante scalza, coi grandi piedi nudi e nodosi
: madonna, i son senza camisa e scalza / sol per voler pagar dii letto
s. v. scacciare]: * scalza ': nuda del piè. chiabrera,
marra; / or la contadinella scinta e scalza / star coll'oche a filar sotto
. betti, 142: un'orma scalza leggera / ombrava l'intatta riva.
d'annunzio, iii-1-1100: va sola e scalza [la musa] su l'
fine dell'inverno l'avesse annunciata concia scalza, fin dal giorno di quel suo
/ dall'u- mil gente faticosa e scalza / che alle mense dei ricchi il
! alvaro, 15-253: « siete scalza? ». « no, ho le
appeso in agonia, che sferra e scalza / mani e piedi dai chiovi rinsaldati
. ariosto, 7-50: scinta e scalza montò sopra a quello [cavallo]
canzoni. parini, 381: la pastorella scalza / ne vien con esse a paro
suo fratello. batacchi, 2-147: scalza, in camicia e in corta gonnelletta /
del cielo. ungaretti, ii-65: scalza varcando da sabbie lunari, / aurora
stesse gambe abbronzate: non era più scalza, ma proprio sulla soglia tolse
fratelli della fanciulla; e fugli mostrata scalza, senza cavelle in capo, e
cavalca, 20-104: sempre andava scalza e stava sola, se non quando
il fumo dei comignoli, la donna scalza in faccende, me lo ricordano.
di sasso macigno, tutta stracciata e scalza, con lunghi capelli intrecciati e ravvolti in
oimè sett'anni sani, / e scalza andava, un vinco in ne le mani
. / corre giù per la scala così scalza: / le poppe vizze ha fuor
de la madre adusta, / che scalza siede al casolare e canta, / una
quando la casa dorme, la giovinetta scalza, / fresca come una prugna al gelo
paludi una giovanetta sedicenne: era pallida, scalza, vera come le gramigne. cassola
ai piede grotte, et andò scalza con una torcia in mano, con tutti
in quantità, devi deciderti a uscire scalza. -pronosticare. boterò,
nesto sia venuto in succhio, lo scalza, gli fa una fossa al piede
marze abbian messo le barbe, le scalza aov'è rannestatura con la vanga,
6-6 (i-iv-553): pruova michele scalza a certi giovani come i baronci sono
ombra d'una oliva, / succinta e scalza; e una ghirlandetta / di ginestra
quando la casa dorme, la giovinetta scalza, / fresca come una pruna al
: la sdrenita andava sempre in puntali o scalza. 10. elettrotecn. ciascuno
roberto, 3-121: la comare venera, scalza, sgranando il rosario, guardando il
a ridere e a affermare che lo scalza aveva la ragione e che egli aveva
quando la casa dorme, la giovinetta scalza, / fresca come una prugna al
rezzo / ma nuda al vento, e scalza fra gli stecchi: / or vivi
xxx-4- 310: una ninfa leggiadra scalza e scinta / sovraggiunge,...
roberto, 3-121: la comare venera, scalza, sgranando il rosario, guardando il
pescatore, / che le dure gambe scalza, / e nel rio di un salto
mi vestirei di bigio e discinta e scalza con due candele in mano. e.
letto e muove adagio torme, / scalza per non ferir col piede in cosa
crine e cinta i fianchi e scalza / salmeggi, itala musa.
. poliziano, 1-712: discinta e scalza, /... / ride e
onde una donna uscio / discinta e scalza, e sciolte avea le chiome,
e le mamme e 'l bel piè scalza, / mostra la carne più che latte
. pulci, iv-79: una lavandaia scalza, co'piè bianchi, /.
nel riporre le robe sue, qua si scalza e lascia le calze, colà gitta
d'una gallina. salvadori, 282: scalza e sbracciata, essa agitava nel vano
più, ch'ella mi veste e scalza e spoglie: / così s'impazza di
, / spuma, freme, il piè scalza, il manto spoglia, / sì
i-226: anibaie smuove le torri e scalza le mura di cartagine e con le
i-13-188: deserta riva, che il ren scalza e bagna / tra salci e canne
è vecchia, e pur l'onda la scalza, / talché comincia a uscirne la
con stil delicato e diligente / lo scalza in prima e porge al mal conforto
caproni, 5-80: un vento / friabile scalza la fronte / già smantellata. è
bardi e quando li teme, dentro li scalza con la ribellione, di fuori spinge
li contenterebbe se gli dicessero che costui scalza la religione dei loro padri e annunzia
ò » / cu'ella spoglia o scalza: / ché d'ogne ben lo scalza
scalza: / ché d'ogne ben lo scalza. -privare di un bene (
ò » / cu'ella spoglia o scalza: / ché d'ogne ben lo scalza
scalza: / ché d'ogne ben lo scalza. 12. rifl. togliersi
nel riporre le robe sue, qua si scalza e lascia le calze, colà ritta
. -tricé). disus. che scalza il terreno intorno al pedale o alle radici
.]: 'scalzatóre': che, chi scalza. 2. figur. che
] tosto d'a- conciare, ma scalza e mal vestita, non petinata né lisciata
la vec- chiarella, / discinta e scalza e desto avea 'l carbone. boccaccio,
scalzi. parini, 381: la pastorella scalza / ne vien con esse a paro
quando la casa dorme, la giovinetta scalza, / fresca come una prugna al gelo
di lor redìa. ungaretti, ii-65: scalza varcando dà sabbie lunari, / aurora
/ e che scoperta avea la mana e scalza. -per indicare la leggerezza e
, 1-i-25: accolse l'umanità anche scalza ed afflitta. -sostant.
1-1086: in questo tempo par la felce scalza / sia da alcuno, che spegner
nome, non curando d'esser chiamata scalza, ignuda e mariuola. 5.
in sul cantare al libro, vattici scalza. moniglia, 1-iii-230: con simil
s'io l'abbia caro: o vacci scalza! redi, 16-vti-214: mi minaccia
, non contento di scamiciarsi, si scalza. 2. tr. esibire
12-13: dinanzi a me trottinava una fanciulla scalza, co'capelli scarmigliati negli occhi.
ginocchio, non molte il piè si scalza, / molte neppure trar degna dalle secure
s. v.]: è sempre scalza e scarruffata. cicognani, v-2-66:
sasso / con la leggerezza d'una ninfa scalza. -colare dalla fronte (il
cagnoli, vi-355: bionda villana disbracciata e scalza / si -schiodare le sedie:
, detto specialmente di donna che stia scalza, spettinata, senza busto, sudicia
marra; / or la contadinella scinta e scalza / star coll'oche a filar sotto
: non più nel verde suolo scinta e scalza / a me porgerai lieta e al
fatto un fastello dei panni, scinta, scalza, scarmigliata i capelli, proruppi fuori
erba, / languida, nuda e scalza tra le spine. bracciolini, 2-4-45:
si è ragionato, chiaramente si trice scalza / che attreversa l'aia sotto il suo
e 'n gonna / si siede, e scalza, in mezzo i fiori e l'
vasari, ii-153: seguitalo una vecchia scalza e sfibbiata che viene fuggendo il fuoco
, 3-121: la comare venera, scalza, sgranando il rosario, guardando il
attribuito alla del cardone era una povera contadina scalza. manzini, donna amata nella lirica
: ora anibaie smuove le torri e scalza le mura di cartagine. g. p
elettosi un antro per sua abitazione, scalza e col crine disciolto piega un ginocchio
/... / una ninfa leggiadra scalza e scinta / sovraggiunge. tasso,
bresciani, 6-x-79: la villanella, scalza com'era, con quellasottanuzza che le batteva
appartamento bicamere e andando sempre in giro scalza = deriv. da spartano.
e dura, / una canuta strega, scalza e scinta, / 'na calza da
roberto, 3-121: la comare venera, scalza, sgranando il rosario, guardando il
a petrarca, xlvii-228: istanca e scalza e co'le trezze avvolte, / e
treccie e 'n gonna / si siede e scalza, in mezzo i fiori e l'erba
govoni, 223: in ogni spigolatrice scalza / che attraversa l'aia sotto il
e più, ch'ella mi veste e scalza e spoglie: 7 cosi s'
con la vincastra in man, discinta e scalza. ariosto, 14-62: udì sonar
, / ch'una capretta gir non potria scalza, / né modo vede onde di
è vecchia, e pur l'onda la scalza, / tal che comincia a uscirne
latte, ma le fascine, andare scalza nella pioggia, mangiare ceci e polenta,
onde una donna uscio / discinta e scalza. f. buonafede [aretino],
e 'n gonna / si siede e scalza, in mezzo i fiori e l'erba
male / [la vendetta] corre scalza sul taglio de'rasoi. -dare
per lo più rappresentata da una giovane scalza. citolini, 482: coi tarocchi
e così si spiegava anche la fanciulla scalza e irrorata di vino detta nei tarocchi
. cavalca, 20-203: corse fuori scalza e in trecce..., e
de la madre aduste ^ / che scalza siede al casolare e canta, / una
i-226: anibaie smuove le torri e scalza le mura di cartagine, e con le
futura. boccaccio, vii-153: iscinta e scalza, con le trezze avvolte, /
3-4-76: se tu udissi gli altri, scalza, trassecolaresti. intrichi d'amore [
vorrei innanzi andar cogli stracci indosso e scalza, e esser ben trattata da te nel
. cavalca, 20-203: corse fuori scalza e in trecce, com'ella si
e 'n gonna / si siede e scalza, in mezzo i fiori e l'erba
è vecchia, e pur l'onda la scalza, / tal che comincia a uscirne
dianzi a me trotti- nava una fanciulla scalza, co'capelli scarmigliati negli occhi.
a filar la vecchiarella, / discinta e scalza. caro, 4-982: a tal
, xxxv-ii-439: ella mi veste e scalza e spoglie: / così s'impazza di
marra; / or la contadinella scinta e scalza / star con foche a filar sotto
di cerbiatto. baldini, 12-161: scalza, scapigliata, accecata di lagrime, tutte
zupon e quella in uno camisoto e scalza e miserabilmente. castiglione, 3-i-1-35:
volgersi a oriente significherebbe rivolgersi alla medicina scalza: agopuntura, fitoterapia, pranoterapia, ciclomanzia
volgersi a oriente significherebbe rivolgersi alla medicina scalza: agopuntura, fitoterapia, pranoterapia,