fedel de'miei martiri, / io scaldo il freddo ciel co'miei sospiri, /
con veloci piante, / e mi scaldo nel volo: ella in uom vile,
goldoni, viii-399: ma io perché mi scaldo la fantasia per sì poco? cosa
impazienze. non mi altero; non mi scaldo il sangue. = voce dotta
, / che, quanto più lo scaldo, più s'indura. tasso, 14-67
che, se della mia stizza io scaldo 'l ranno, / ti leverò d'in
lo lasciava infermo in mano al mane- scaldo, perché lo guarisse, senonché, gitosene
altri. stuparich, 5-412: mi scaldo, ma lui risponde pacato, con
strillava. stuparich, 5-412: mi scaldo, ma lui risponde pacato, con un
sfrontata? ti persuadi perché mi ci scaldo? 12. per estens.
/ ché, se della mia stizza io scaldo 'l ranno, / ti leverò di
falda. pavese, 3-139: piu mi scaldo a questo sole e mi nutro a
oltre, ond'io m'affretto e scaldo. agostini, 40: talvolta poi (
l'altre membra, sicché tutto lo scaldo e spirogli e soffiogli sette volte in bocca
baruffaldi, i-38: io son che scaldo / la bocca e i labbri /
, alla fin fine!., mi scaldo il sangue per voi., perché
xxxix-ii-74: s'io alquanto nel parlar me scaldo, / follo, caro signor,
135: circa questo parlar più non me scaldo / ch'el non bisogna el so
/ ché di servirla più che mai mi scaldo. f. giustiniani, lii-1-205:
chi mai, domando perdono se mi scaldo, potrà appuntarmi di glorificare la donna
: di contastar più con lui non mi scaldo: / facciame che li piace,
= deriv. da scaldare. scaldo, sm. menestrello islandese e scandinavo
per riapparire: ragione per cui lo scaldo repubblicano tornava ad essere ospite frequente delle
: - lei si scalda. - mi scaldo, sicuro. / - (un
: circa questo parlar più non me scaldo, 7 ch'el non bisogna el
1-196: ben veggio nel parlar troppo mi scaldo; / ma la missiva tua piena
di scaldare e salvietta. r scaldo, sm. menestrello irlandese e scandinavo della