d'annunzio, iv-1-185: la bimba sbucò dal folto dei lauri agilmente, portando
bonsanti, 2-49: un giovane contadino sbucò con la zappa sulle spalle e s'awiò
e le matite sui nostri scrittoi. sbucò dalla mia parte, vi lasciai cader dentro
la riva deserta d'un canale / sbucò (ma donde?) un lungo funerale
corna. d. bartoli, 40-ii-347: sbucò fuor da certi ridossi di non
al figur. foscolo, v-172: sbucò furtiva del suo stanzino, e brancicando
ivaro, 1-90: un cavallo spaventato sbucò tra un folto d'alberi, si
del santissimo. fogazzaro, 7-259: sbucò da una porticina in una loggia illuminata
un giorno, d'improvviso, sbucò di sotto allo scudo la testa
v-172: la cameriera... sbucò furtiva del suo stanzino, e brancicando alla
buio del giardino. pavese, 4-299: sbucò alla svolta un giovanotto in bicicletta.
il cinghiai fiero /... / sbucò del suo ricetto, e orribilmente /
un fruscio in un cespuglio di corbezzoli e sbucò fuori un bel maiale rosa.
. curatóne. fogazzaro, 5-14: sbucò un pretone rubicondo, con una pancia
fortuna virile. moravia, ii-17: sbucò in una piazza erbosa e deserta sulla
da una porta che si era aperta sbucò come un topolino uno di quei ragazzetti
incredibile prova di fedeltà al dovere, sbucò per dare la spiegazione del gruppo mitologico,
pavese, 5-90: dietro le canne, sbucò fuori cinto col fagotto d'erba
peggiori. bacchelli, ii-469: colla pioggia sbucò un flagello di ragni, scorpioni,
un franare di sassi un giovanotto biondo sbucò con la giacca buttata sulle spalle dal
la riva deserta d'un canale / sbucò (ma donde?) un lungo funerale
si gabbarono del divieto, il cameriere sbucò fuori dalla porticella d'una scala secondaria
galoppo. calvino, 89: il gramo sbucò di tra gli alberi al galoppo,
soffitta, il più gattesco fra loro sbucò dall'abbaino sul tetto, e sollevando
paolieri, 2-120: la processione di bagnòlo sbucò in cima alla gran piazza ripida,
iv-2-7: una testa nera di capra sbucò sopra tra il fogliame guardando con le
pavese, 4-295: una grigia automobile sbucò fuori da un cortile e andò a
1 gradini ad uno ad uno, sbucò nella stanza che immetteva nelle scale.
aveva le chiavi di cotale uscietto, sbucò fuora e sola sola si condusse dinanzi a
viso. d'annunzio, la bimba sbucò dal folto dei lauri agilmente,..
, col collare irto di chiodi, sbucò improvvisamente da una siepe. soldati,
della luna. cassola, 2-126: sbucò finalmente all'aperto, nel letto del
, 10-71: da lontano nel buio sbucò questo vento / che s'abbatte in
x-5-348: della nave [dragutte] sbucò con improvvisa / mano d'armati strascinando
. monti, x-5-348: della nave sbucò [dragutte] con improvvisa / mano
rientravo spossato sotto l'acqua, quando sbucò sulla piazza un gigante irsuto e biondo
e lo scolare tolse su i mazzi e sbucò di casa. documenti sul parentado medici-gonzaga
xi-114: proprio in quel momento, sbucò alla voltata una macchina che mi veniva
. bernari, 3-424: un'ombra sbucò dalle macerie e ci venne incontro..
sceso a perlustrare; e alla fine sbucò dalla macchia con una bestiuola ammazzata che
da una porta che si era aperta sbucò come un topolino uno di quei ragazzetti
/ di quei birri bestiali, / sbucò pien di furore / un mangialiberali.
1-155: una donnona grassa, turgescente, sbucò sulla porta, otturandola quasi con la
era sceso a perlustrare; e alla fine sbucò dalla macchia con una bestiuola ammazzata che
, 5-167: a un certo momento sbucò fuori un cane. era un cane di
divideva dalla ca'di abit e quando sbucò su l'aia e fu a pochi passi
. gavoni, 7-166: da un angolo sbucò, passò, sparì, / lungo
. cancogni, 131: quando il treno sbucò nel versante opposto, era passato il
allora. fogazzaro, 5-14: ne sbucò un pretone rubicondo, con una pancia gloriosa
martello, 385: dal regno di napoli sbucò un ingegno sottile che, coll'allettamento
d'un capriolo; e la bimba sbucò dal folto dei lauri agilmente, portando tra
pavese, 10-71: da lontano nel buio sbucò questo vento / che s'abbatte in
, 2-51: anche un'altra donna sbucò da un'altro lato e si capiva che
: da una porta che si era aperta sbucò come un topolino uno di quei ragazzetti
fucini, 17: fece un fischio e sbucò, sguazzando nell'acqua fino alla pancia
tutto improviso alle guardie di macao, sbucò mor da certi ridossi di non so quali
annunzio, iv-2-23: da un vicolo scuro sbucò l'ombra di un cane; passò
marito. fogazzaro, 5-14: ne sbucò un pretone rubicondo, con una pancia gloriosa
, 7-560: dalle tenebre della via sbucò una processione strana, uomini e donne
una tana, sparì in un'altra e sbucò subito da un pertugio distantissimo.
imboccavano il ponte, dall'altra parte sbucò una macchina. -comparire in un
i gradini ad uno ad uno, sbucò nella stanza. jovine, 2-120: sbucato
pavese, 10-71: da lontano nel buio sbucò questo vento / che s'abbatte in
. bacchelli, ii-469: colla pioggia sbucò un flagello di ragni, scorpioni,
un riparo. burchiello, 94: sbucò il capo e guardò giù la tomba.
. attendo. jovine, 2-197: sbucò dalle frasche di un gruppo di carpini un
, 4-1-35: dalla via de * calderai sbucò sulla piazza una smannata numerosa di lanciotti
animali. giusti, 4-ii-392: sbucò pien di furore / un mangialiberali,
, 4-i-35: dalla via ae'calderai sbucò sulla piazza una smannata numerosa di lanciotti
, 5-167: a un certo momento sbucò fuori un cane. era un cane di
là, in uno sprazzo di tramonto, sbucò fuori dalla eloquenza, un pizzico
, iii-502: un rande ramarro sbucò con un brivido dalle sterpaglie ingom-
1-155: una donnona grassa, turgescente, sbucò sulla porta, otturandola quasi con la
fra un volpino e un bassotto ne sbucò e cominciò ad abbaiare furiosamente contro il
sceso a perlustrare; e alla fine sbucò dalla macchia con una bestiuola ammazzata che portava