sustanzia si è che tu diloggi e sbratti di casa mia. boccalini, i-257:
diventi fariseo di librerie, ch'io mi sbratti dalla preteria. = voce dotta,
currado mio, se tu quinci ti sbratti, / va', truova el tacchio nostro
due, in una stanzuccia da sbratti su una corte sudicia lercia, a un
sdraio, nella stanza ultima, degli sbratti. 2. poltrona, sedia