torme a torme fuor d'ogni callaia / sboccar le donne. monti, 22-190:
vicina valle. / questo, senza sboccar ne la campagna, / esce di stige
ii-203: sulla via / merceria / sboccar vedesi a fusone / un nuvolone /
vanno perciò mendicando tutte le occasioni di sboccar dal letto e di scorrere qua e
lasciò dai suoi squarci... sboccar fuora la massa rammollita e pultacea del
, 1-xxii-124: tu vedi il melete sboccar ugualmente dalle case, dalle spelonche,
d'intorno [al lago] sicché sboccar può fuori l'acqua, ivi siede peschiera
di cento altri fiumi che vengono a sboccar in esso. testi, ii-179: quel
agata]. boterò, 1-1-16: allo sboccar del tago dalla medesima banda della città
cento altri fiumi che vengono a sboccar in esso. ceredi, 80: cavò
e lo misura / fin dove a sboccar va l'altra fessura. morgagni,
bùgnole sale, 7-229: come sente sboccar per sì gran vena / l'audace
il corso del tevere che non potesse sboccar in mare, dopo l'aver piovuto alquanti
di continuo, cominciò esso fiume a sboccar fuori del suo letto, dentro la
24-20: -ove è? -vedetela / sboccar del canto a punto. gualdo priorato,
inimico potrà venire con un fosso a sboccar nel baloardo dritto alla gola e quivi alzar
/ d'audace slancio ascesi, / primi sboccar nell'empia rocca ardiste! colletta,
traendo il respiro, / nero sangue sboccar. -vomitare. cagna,
egli vergogna ad imaginarsi, non che a sboccar mori simili farfalloni? -produrre
m. cecchi, 24-20: -vedetela / sboccar del canto a punto. -o sputa
uterina / sorge, e dentro paddome a sboccar viene. r. cocchi, 1-65
tortora, ii-89: rima- sono nello sboccar del lago alcune navi, che non poterono