del tavolino, / ché quando t'ha sber- tato e pelacchiato, / ti salda
: quacche gliuommero... de sber- retà... » diceva,
, 2-178: secondo me bisogna dargli due sber- loni a testa. = voce
: il piatto nel rompersi gli fece uno sber- effe alla guancia sinistra.
l'idea stessa della bellezza, accomiatata dagli sber- effi dei saputi. loria, 5-189
soffici, v-6-118: criticava, deplorava, sber- tava con appassionata eloquenza il malaugurato progetto
raccolti da un libro per il gusto di sber- tare piuttostoché a fin di correggere.
publico con un tappeto adosso in foggia di sber- nia. tasso, i-254: urbinate
sig. lami, per fargli così uno sber- leffe, e vendicarsi. carrer,