colori si fondono. il cielo si sbava di viola con presentimenti d'oro. armonie
colori si fondono. il cielo si sbava di viola con presentimenti d'oro. armonie
inferma luce. montano, 57: sbava suo lume la lima inferma / nera bocca
sbarbaro, 1-53: il cielo si sbava di viola con presentimento d'oro.
sbarbaro, 1-53: il cielo si sbava di viola con presentimenti d'oro.
falba di un mocco- laccio quanno che sbava cera e se strugge tutto. -vezzegg
lui riprincipia: biàscica le parole e sbava e ogni volta che tira su il fiato
al meteorite nerofallico che suda e sborra e sbava. = comp. da nero
. sbarbaro, 1-53: il cielo si sbava di viola con presentimenti d'oro
sbuffa ira e veleno / e sbava per superbia e rode il freno. marino
emette saliva o bava dalla bocca, che sbava. f. f. frugoni
cavallo] ira e veleno / e sbava per superbia e rode il freno. marino
e saetta. crudeli, 2-159: or sbava, or morde, / or parla
, 3-3: biàscica le parole e sbava e ogni volta che tira su il fiato
e rano del livore che sbava nelle guerre civili. -avere un'
, il luccichio del filo d'acqua che sbava nel fondo della bolgia spaventosa. lucini
; comincia insomma solo quando il lume sbava e rade sotto quei voltoni. tornasi
sbarbaro, 1-53: il cielo si sbava di viola con presenti- menti d'oro
prova, con un linguaggio che non sbava si può dire mai, con un
: specie di lumaca che bacia e che sbava ogni cosa. landolfi, 13-80:
enfiate, delle feritoie tra i denti, sbava sangue. volponi, 2-477:
, fioca. montano, 57: sbava suo lume la luna inferma / nera
si è vestito da cirano, e sbava poesia e agita il pennacchio. savinio,
nel girare u filatoio, la si sbava (viene a spelarsi), si leva
. (femm. -a). chi sbava molto o abitualmente. =