, i-515: i suoi occhi luccicano sbattendo le ciglia; perché il sole, tramontando
portici dorati iva d'argento / tali sbattendo e schiamazzando un'oca, / ch'
si sentì la porta che si riapriva sbattendo, ma non che si richiudeva, perché
, si sentì la porta che si riapriva sbattendo. = comp. dall'imp
lui! » strillò la grima vecchiaccia, sbattendo il naso e la bazza, e
rubicondo per le sei grandi finestre, sbattendo sui congegni bruniti dei cilindri e dei
preparazione del burro (che si compie sbattendo la panna del latte a freddo nella
pitturati di verde..., sbattendo i cingoli delle ruote come sandali di
4-77: se ne andava dalla stanza sbattendo l'uscio per non sentirne nemmeno il rumore
dorati iva d'argento / l'ali sbattendo e schiamazzando un'oca, / ch'
si entra in casa del padrone, sbattendo la porta. ungaretti, iv-58: allora
612: stazioncine deserte di campagna: / sbattendo i vetri sguscia fuori un vecchio /
scemo, che correva sempre per la strada sbattendo gli zoccoli uno contro l'altro mugolando
l'acuto / de la coda, e sbattendo, a poco a poco / gli
-alzarsi a frullo: alzarsi in volo sbattendo rapidamente le ali (un uccello).
veramente baronali, vestito in gala, sbattendo il frustino sugli stivali. alvaro,
lui! -strillò la grima vecchiaccia, sbattendo il naso e la bazza. 3
tutte quelle cose strane che vedeva, sbattendo di qua e di là, e stridendo
all'inferno anche te! -e pepo uscì sbattendo la porta. 14.
banti, 8-31: la vecchietta uscì sbattendo la porta e dando una stretta iugulatoria
* olio lavato ': misto, sbattendo, e incorporato con acqua. 'ungersi
annunzio, iv-2-273: passacantando entrò, sbattendo forte le vetrate malferme. govoni, 1-127
: specie di crema che si ottiene sbattendo con forza il baccalà, lesso e
acquietava tutti, tagliando, ritagliando e sbattendo con la mazza. la carne abbondava
panna, le uova, frullando, sbattendo, rimestando con strumenti adatti. -
dal vento, scompigliando gli alberi, sbattendo le persiane, i cristalli vanno in frantumi
il che non può fare se non sbattendo la potenza sua, anzi minandolo affatto.
ricevuta; urto violento che si subisce sbattendo contro qualcosa. -figur. pestata del
verso stridulo, si alzavano a campanile, sbattendo convulsamente le ali: poi planavano sulla
... muove la testa e, sbattendo l'ali, fa plauso e tutto
pralina schiacciati; quando sono ben montati sbattendo, mischiatevi 6 bianchi d'uovo sbattuti
9-433: egli [lucifero], sbattendo le ali nere, raggnippandosi in se stesso
in ua e in là dissipando e sbattendo i vascelli, rallentò molto fatto d'
raspare nella polvere minuta e starnazzarvi, sbattendo l'ali e ncriandosi con essa.
sopra l'acqua chiara e diguazzando e sbattendo l'ali, se vi sia qualche gora
e far le pagnotte. -mescolare sbattendo energicamente con uno strumento o, anche
, ii-621: ella si chiuse, sbattendo la porta fino a rintronare tutte le stanze
rosette selvatiche un uccello si destò, sbattendo le ali. comisso, 1-90:
nel mortaio) e mescolando (o sbattendo insieme) a caldo o a freddo
l'empio mostro; con traino ombile / sbattendo l'ale gli amor miei portasi.
con le mani, ne veniva che, sbattendo contro un sasso le radici per liberarle
6-i-529: si sono allontanati dondolandosi e sbattendo le sciabole, e camminando, come usano
, il tedesco fece un saluto militare sbattendo i tacchi e poi se ne andò impettito
la signora saggia e se ne andò sbattendo i suoi tacchetti. -con uso
acque... corrono violentemente, sbattendo prima i lidi verso lo stretto erculeo.
ii-2-206: si involò nella sua stanza, sbattendo di gran voglia l'uscio con un
dalla finestra. borgese, 1-221: uscì sbattendo la porta. loria, 5-151:
si entra in casa da padrone, sbattendo la porta. -fare aprire e
: contemplava intanto il suo podere, sbattendo continuamente gli occhietti vitrei infossati, che
parte e dall'altra della vettura, sbattendo gli occhi davanti alla luce del mare.
... muove la testa e, sbattendo tali, fa plauso e tutto
sopra l'aqqua chiara e diguazzando e sbattendo tali, se vi sia qualche gora
.., subito desideroso di dominar sbattendo cicerone bruto e tutti gli altri di
il che non può fare se non sbattendo la potenza sua, anzi minandolo affatto
grande? né anche adesso che mi vo sbattendo per questa gabbia come un orso?
treno]; con traino orribile / sbattendo l'ale gli amor miei portasi.
. -panna montata; spuma ottenuta sbattendo l'albume dell'uovo. romoli
, 3-191: 'sciabattare': sciabordare, agitare sbattendo una cosa nell'acqua, diguazzare nell'
vide la brigida che tosto si ritrasse sbattendo rumorosamente le imposte. egli si esaltò
ungaretti, xii-271: giù precipitò, sbattendo invano le ali, il re geloso.
gli intermediari si fanno dietro solletiche- voli sbattendo i piedi sulla polvere. =
, in qua e in là dissipando e sbattendo i vascelli, rallentò molto il fatto
ii-2-206: si involò nella sua stanza, sbattendo di gran voglia l'uscio con un
tondelli, 1-175: me ne vado sbattendo le porte e dando dell'incapace a
. -emulsione schiumosa e densa ottenuta sbattendo l'albume dell'uovo. ventura
liberarsi dalla polvere, dal terriccio, sbattendo ripetutamente le ali (un volatile)
quasi umani, gli uccelli s'accoppiavano sbattendo le ali. 2. per
di raspare nella polvere minuta e starnazzarvi, sbattendo l'ali e ricriandosi con essa.
colpo di vento strepitò per la loggia sbattendo usci, vetri e imposte.
o nel volo (un uccello) o sbattendo al vento (una bandiera);
accigliato del solito, s'era alzato sbattendo tutto: le scarpe, quegli stronconi di
ormai è svanito », si arrese ginetta sbattendo tra le lenzuola le gambe nervose.
uova in mezzo della farina e vadansi sbattendo le uova insieme con la farina tanto
e indietro, oscillando sui cardini e sbattendo ripetutamente (una porta). pasolini
giù i cocchieri, andavano qua e là sbattendo i vuoti cocchi. g. maccari
empio mostro; con traino orribile / sbattendo l'ale gli amor miei portasi.
di un suo personalissimo mulino a vento, sbattendo il naso contro le facce un po'
moto. nievo, 9-114: chiedea sbattendo il ventolo / decrepito coniglio / che nel
non sommersi. 4. volare sbattendo le ali, per lo più in modo
dette uova in mezzo della farina e vadansi sbattendo... e poi stendasi e
. moresco, 1-76: saliva disarticolatamente, sbattendo contro le pareti farinose del cunicolo,