, ii-200: m'alzo, mi faccio sbarbare, bevo il té mattutino con un
ruspoli, xxvi-3-185: che ti possa sbarbare il mal de'pondi, / coll'
: allora mi diedi come pazzo a sbarbare gli arbusti e a strappare l'erba
. disus. liberare dalle barbe, sbarbare, sradicare. - anche al figur.
tettoie... si facevano sbarbare seduti sulle loro valige imbramare,
concetti furibondi, / che ti possa sbarbare il mal de'pondi / coll'azzime tue
baldi, 3-2-9: volessero... sbarbare affatto dagli animi le radici delle malevolenze
inutili sarmenti, e appresso la zappa da sbarbare i tribuli e le spine e per
. la pietra infernale, le pinze onde sbarbare le radiche, l'ottava fenicata
un po'di ripulisti per tentare di sbarbare alcune piante parassite (vizi ed
concetti furibondi, / che ti possa sbarbare il mal de'pondi / coll'azzime
: fermo non si poter tagliare o sbarbare querce, lecci, famie, ceni e
: mi son punto le mani a sbarbare i pugnitòpi fioriti di sangue. e.
tagliandoli alla base con il rasoio; sbarbare. -anche in relazione col verbo fare
, ha radicato forte e non si puole sbarbare. -fissarsi stabilmente su una superficie
una persona al taglio della barba; sbarbare. -anche: privare una parte del corpo
-per estens. radere le guance, sbarbare. pasquinate romane, 409: raspassi
, mettere a beva, sbandellare, sbarbare arpioni. = comp. dal pref
= comp. dall'imp. di sbarbare e radice (v.).
radice (v.). sbarbare, tr. svellere una pianta dalle radici
zucchero; e poi s'è divertito a sbarbare i girani e le cardenie dai vasi
operarono di concerto tale uno sforzo capace di sbarbare, non che luerebo', il colosseo
. la pietra infernale, le pinze onde sbarbare le radiche, l'ottava fenicata,
sangue. monosini, 209: sbarbare un orecchio a uno. lippi, 6-68
danno. palazzeschi, 4-371: mi farei sbarbare gli occhi piuttosto che cucire la camicia
il parlamento... mirava pure a sbarbare dagli olandesi il consenso et aggradimento de'
vii-1079: supponevano che si sarebbe potuto sbarbare ancora qualche cosa di più se avessero
pericolosi e piu sottili e più difficili da sbarbare. randello, 2-25 (i-918)
mori d'africa, potettero dalla biscaglia sbarbare quella lingua càntabra che tuttavia dura.
fatta con meco, è molto malagevole a sbarbare. lancellotti, 3-87: quivi [
e i travagli dell'animo, di sbarbare i morbi. 7. privare
più piccola perturbazione del terreno può sempre sbarbare e scatenar sulla linea.
-sbarbarsi il cuore dal petto, sentirsi sbarbare il cuore: essere in preda a
funesto orrore / le viscere stracciar, sbarbare il core. -senza sbarbare un
sbarbare il core. -senza sbarbare un capello dalla testa di qualcuno:
e scasò una chiocciata di tirannotti senza sbarbare un capello dalla testa di un arcivescovo.
povero tu. = frequent. da sbarbare. sbarbarire, tr. (sbarbarisco
sbarbato (part. pass, di sbarbare), agg. divelto dalle radici
cingoli. = nome d'agente da sbarbare. sbarbatura, sf. il
. = nome d'azione da sbarbare. sbarbazzare (sbarbozare),
sbarbifico, sbarbifichi). radere, sbarbare, (e ha per lo più uso
s. v.]: 'sbarbificare': sbarbare, fare la barba. -rifl.
incestuoso. = comp. da sbarbare e dal tema dei comp. lat.
della riva; erodere una roccia; sbarbare radici (un corso d'acqua).
scasò una chiocciata eli tiran- notti senza sbarbare un capello dalla testa di un arcivescovo.
su l'ultima parte del tronco e sbarbare dal terreno le fibre più affondate.
una delle contadine era andata a sbarbare dal semenzaio, con il terriccio
soldati del papa ce ne vul sette a sbarbare una rapa. panzini [i (
rendere la pelle liscia; depilare; sbarbare, radere. castiglione, 117:
le tettoie... si facevano sbarbare seduti sulle loro valige strabuzzate legatecon delle corde
e scasò una chiocciata di tirannotti senza sbarbare un capello dalla testa di un arcivescovo.
mani troncarsi le cime delle erbe e sbarbare i cesti delle ricche foglie, vero
m'alzo generalmente alle otto, mi faccio sbarbare e incipriare. r incipriare,
m'alzo generalmente alle otto, mi faccio sbarbare e incipriare; poi beo il tè
sbarbìfico, * sbarbìfichi). radere, sbarbare (e ha per lo più uso