arco, / dolce a vedersi, tacito sbadiglia. d'annunzio, iv-1-99: il
verde e molto arruffato, un poco sbadiglia sulla vecchia strada senza passanti. linati
falsificando il cuoio ed il ruggito, / sbadiglia e bela. svevo, 2-424:
/ veneranda... / sbadiglia e poi domanda: « il tempo è
vero, / ma que'ch'aspetta morendo sbadiglia. andrea da barberino, iii-300:
, / ma que'ch'aspetta morendo sbadiglia. -fare del capo coda e
orrida dentatura rosa balena quando la bestia sbadiglia. moravia, v-161: egli rise
arco, / dolce a vedersi, tacito sbadiglia. carducci, ii. 9-28:
i-284: l'uno gli occhi stropicciasi e sbadiglia, / ed uno tutto si stira
falsificando il cuoio ed il ruggito / sbadiglia e bela. 2. guastare
cieco, apre le labbia, / sbadiglia fiero e batte a voto i denti.
ch'estenuato / da fanale a fanale sbadiglia / in una pausa senza fine.
va scuotendo dal lungo sonno; già sbadiglia e si frega gli occhi. -fregarsi
in faccia, con la cattiveria di chi sbadiglia sul muso dell'oratore per fargli intendere
falsificando il cuoio ed il ruggito / sbadiglia e bela. nievo, 292: la
ch'estenuato / da fanale a fanale sbadiglia / in una pausa senza fine.
orribilmente, / molto plebeiamente, / (sbadiglia forte) con licenza! pirandello,
: pasciuto geremia, / malinconicamente / sbadiglia in elegia / gli affanni che non
che, stupido e boccheggiante, sempre sbadiglia. tramater [s. v.]
pataffio, 4: eccoti belle cetere sbadiglia, / e donna lippa ne ripose
; si leva e guardasi intorno e sbadiglia, si raccoglie per meglio prendere le
di giove, che s'inarca e sbadiglia guardando il sole. sbarbaro, 1-207
, 2-39: il pubblico di milano sbadiglia; e gli oracoli predicono che un
papaverico sermon loquace / la bella incredula sbadiglia e tace. bersezio, 128:
, / dolce a vedersi, tacito sbadiglia. -di animali. latini,
nasso: / per bargagnare spesso si sbadiglia. nardi, 6-44: perché io
, si fanno delle smorfie, si sbadiglia o si precipita nell'atrio per salutar '
, 2-39: il pubblico di milano sbadiglia; e gli oracoli predicono che un altro
altomare, lxxv-68: livido il cielo sbadiglia / come un ingordo biscazziere insonne,
proporre e (escutere, il re sbadiglia e dopo dice: « seguitate voi,
credenza. batacchi, ii-20: chi sbadiglia annoiato e si dimena / e la
della casa, 552: quando altri sbadiglia colà dove siano persone ociose e senza
pellico, 2-30: il pubblico di milano sbadiglia; e gli oracoli predicono cne un
de'balli: chi non dorme o sbadiglia, ride, burla o negozia. muratori
l'umido tartufo norcino del naso / e sbadiglia scampanellando, / con gli occhi lustri
; / ma que'ch'aspetta, morendo sbadiglia. pataffio, 4: tu m'
nasso: / per bargagnare spesso si sbadiglia. guerrazzi, 1-26: napoleone iii ha
, e venezia ceduta in mano dei moderati sbadiglia sempre di servitù. carducci, ii-8-350
come eraclito che piange il passato, sbadiglia del presente e teme l'a venire.
: s'alza il poeta a mezzodì, sbadiglia: / « buon giorno, o
spasso. ojetti, iii-255: monicelli sbadiglia: « questo non è il mio mestiere
, 1-107: la campana che l'ore sbadiglia sulla torre! -pronunciare con la bocca
sbadiglióso, agg. letter. che sbadiglia per il sonno o per la stanchezza
sbuffa dalle nari, sbalestra gli occhi, sbadiglia sbavante, dimena il capo, si
, mentre lui si stira o sbadiglia. -far sussultare (il singhiozzo
umido tartufo norcino del naso / e sbadiglia scampanellando, / con gli occhi lustri,
lo straccia. buzzi, 117: sbadiglia in culmine il generoso / quasi ciclope
, siate certi che se l'una sbadiglia, ride o piange, e le
grassa, / che ognitanto si volta e sbadiglia, / si è scodellata occupando / da
1039: come gente prossima a sfebbrarsi sbadiglia e mugugna. cassola, 8-104:
istropiccia gli occhi / e si stira e sbadiglia. ni l'animo, la mente
rotta, quando senghioga forte, / quando sbadiglia. storia di stefano, 16-4:
fauci formidabili smascella. vittorini, iv-35: sbadiglia. si smascella il largo muso,
gli occhi, / e si stira e sbadiglia, data volta / aimè! al
, sarò lo spettatore imbronciato che irresistibilmente sbadiglia 2. per estens. che
11 casino ove la 'fine neur'dei cittadini sbadiglia, spolitica, giuoca a carambola.
/ l'uno gli occhi stropicciasi e sbadiglia, / ed uno tutto si stira,
/ l'uno gli occhi stropicciasi e sbadiglia, / ed uno tutto si stira,
: s'alza il poeta a mezzodì, sbadiglia, / « buon giorno, o
l'umido tartufo norcino del naso / e sbadiglia scampanellando, / con gli occhi lustri
, si fanno delle smorfie, si sbadiglia o si precipita nell'atrio per salutar
cieco, apre le labbia, / sbadiglia fiero, e batte a voto i denti
. che si riferisce, che riguarda il sbadiglia. manzoni, vi-1-381: il traslato o
. era batacchi, ii-29: chi sbadiglia annoiato e si dimena / e la
chiacche- ra, chi dorme, chi sbadiglia; / un violinàccio gli fa ziro ziro
. (femm. -trice). che sbadiglia frequentemente. n. ginzburg