. b. croce, iii-23-377: il satiro... l'acciuffa ben forte
lettera. salvini, 6-27: satiro chiamò lo stesso dio [bacco] un
parole comincianti dalla medesima lettera, come satiro, saltatore, semeleo. (così deve
rappresentante una ninfa che dorme e un satiro che avidamente la adocchia. settembrini, 1-17
ascetico; / coi romatismi / pretende a satiro: / che anacronismi! carducci,
ingiurie e di rampogne all'indirizzo del satiro, del bruto, dell'uomo turpe che
, 219: io t'assomiglio un satiro cui morse / il desiderio di te fuggitiva
greche idee su la vera forma del satiro, e prevalendo le romane,..
, 9-10: dunque ella avea del satiro costei? bianchini, 1-13: vorrei
ne la man destra, a 'l satiro avventossi / come un leone. idem,
figura di una scimia o di un satiro, e chiudon dentro i balsami più preziosi
, 7-310: con la sua barbetta da satiro, insensibile nello sguardo unilaterale e famelico
». 3. neol. satiro, mandrillo. panzini, iv-89:
, iv-89: bruto si usa talora per satiro. = cfr. bruto1.
parini, 892: la scurrilità: satiro che, fuggendo, fa un movimento buffone
, / si gonfiò, si levò satiro insano, / ch'osò sfidar, presuntuoso
a cavallo di una figura rappresentante un satiro; l'altra in un copano a
plur. - *). letter. satiro. prati, ii-314: e
squadre. marino, 6-65: ecco satiro poi pasce la torma / con coma
antica commedia dal ceffo strano i di satiro sua maschera compose, / c'ha mischiato
satiri, questi non avevano altro di satiro che certe piccole cornetta e la testa
le gambe caprine, a guisa di satiro. marino, 19-381: un satirin,
agg. ant. che ha membra satiro su piede caprino / con occhi sì chiari
che più ferve il giorno, / satiro ascoso va mirando intorno / tutto lascivo.
6-45: io niente vi ravviso che per satiro in alcuna parte il caratterizzi. algarotti
all'universale la pernice, che il satiro, ancorché molto studiato, ne scapitava.
, impose / che sen gisse col satiro e cattivi / conducesse amendue gli amanti
, / a me venire qual cauto / satiro su piede caprino. gozzano, 28
/ a me venire qual cauto / satiro su piede caprino / con occhi sì chiari
questa lettera. salvini, 6-27: satiro chiamò lo stesso dio un incerto poeta
piove. marino, 6-65: ecco satiro poi pasce la torma / con coma
era a cavallo di una figura rappresentante un satiro; l'altra in un copano a
satiri, questi non avevano altro di satiro che certe piccole cornetta e la testa
: siamo dovenuti a tale ch'ogni satiro, fauno, malenconico, embreaco ed infetto
empia lussuria ond'egli è invaso / qual satiro procace e disonesto; / sì,
è uno animale a modo d'uno satiro, o come un gatto mammone,
xxx-4-295: non credo che di me satiro alcuno / viva infelice più né più
assalire orlando. epicuro, 95: satiro, per dio pan, lasciami un poco
gentil vostro affetto. caro, i-222: satiro, io dubito che questo non sia
. serra, iii-206: sulla faccia di satiro drudo / l'anima trasparia fine e
cavalcando adunque il giovane costanzo con il satiro strettamente legato, all'ora del vespro aggiunse
empia lussuria ond'egli è invaso / qual satiro procace e disonesto. leopardi, 4-87
di platone, congiurarono contro a clearco e satiro, tiranni; ammazzarono clearco e satiro
satiro, tiranni; ammazzarono clearco e satiro, che restò vivo, lo vendicò
beccari, xxx-4- 273: deh, satiro mio bel, non far, ti prego
disordini. beccari, xxx-4-273: deh, satiro mio bel, non far, ti
6-47: quella che cammina accanto al satiro... sembra che abbia ferula
che più ferve il giorno, / satiro ascoso va mirando intorno / tutto lascivo
guarini, in: tira ben. satiro, addio; / fiàccati il collo.
alfieri, 5-246: ecco, un satiro là, con riso amaro, / incontro
: qui raccontano che fu preso un satiro dormente come lo figurano i formatori d'
, 1-i-27: piegate il collo al satiro aretino, / ed offrite i tributi,
freddarlo. buommattei, 24: come quel satiro, che si fuggì dall'uomo perché
: si slancia avanti sghignazzando come un satiro in fregola. 3. figur
che più ferve 11 giorno, / satiro ascoso va mirando intorno / tutto lascivo
è uno animale a modo d'uno satiro o come un gatto mammone, che va
lussuria ond'egli è invaso / qual satiro procace e disonesto. monti, x-3-291:
sorge, degno di lei, il satiro,... ossia l'uomo che
« dionisio e la pantera e il satiro baccante » è tutto guasto dai restauri.
, 3-169: con quel volto da satiro, con quella capigliatura da spaventato, con
della valle, 343: offerta del primo satiro a l'iddio pan. monti,
: [la] mia libidine da satiro, mascherata di sentimentalità e di idealismo
è uno animale a modo d'uno satiro, o come un gatto mammone, che
gelosia! faldella, 3-36: era un satiro, da indracarsi anche per una tisica
lascivo; eccitato dalla libidine come un satiro. b. croce, iv-12-382
dementino. = denom. da satiro (v.) col pref. in-con
guarini, 173: ecco il malvagio satiro, che chiede / con molta fretta e
pervengono al disiato fine con intramissióne d'un satiro. = deriv. da intramettere.
amori, con l'intromissione di un satiro che cerca per inganni goder quelle ninfe
stava ben piantato sulle gambe arcuate di satiro appena inurbato. papini, vi-
sì buon boccone! / dunque un peloso satiro dovea / inzuccherarsi in questo calicione.
eco o di pane o di satiro, che con cupido fa la serenata.
tutto l'altro busto d'uno ruvido satiro uscire della terra. sannazaro, iv-28:
. caro, i-222: che faremo, satiro? noi l'avemo messo in questo
quando / vidi corrermi dietro quel cornuto / satiro. tasso, 1-65: vuo'che
pecca. salvini, ix-27: il satiro marsia, che con febo / prese
adulazione. frezzi, i-3-46: un satiro era questo pien di froda, /
spuntare ed arronci- gliarsi un codino da satiro. -per estens. tronco di
longilinea inseguita da un membruto e contraffatto satiro. piovene, 7-465: quest'uomo alto
: siamo dovenuti a tale ch'ogni satiro, fauno, malenconico, embreaco ed infetto
g. bassani, 3-241: libidine da satiro, mascherata di sentimentalità e di idealismo
nel trafiger le donne aver dovrebbe / per satiro il mastin de'regni bui.
considerando l'uomo che ride come un satiro o fauno, medio tra la bestia
longinea inseguita da un membruto e contraffatto satiro. landolfi, 2-54: donne alte
sarcofaghi una danza di menadi, un satiro in atto d'offrire a una capra
, /... al fiero / satiro il padre dell'olimpo in donna /
la ciarpa rossa, / becco da satiro, / voce aspra e grossa; /
narra che presso alla detta fonte pigliò sileno satiro, avendola meschiata di vino. tramater
sotto e di sopra, avevo fatto un satiro di ciascuno de'siti delle colonne.
mezo in giù era a guisa di satiro, co'piedi di capra e fessi.
bella, / da mulcir l'ira al satiro che rese / per sempre infame a
forse, / io t'assomiglio un satiro cui morse / il desiderio di te fuggitiva
perché in vece di tragedia scriverrà un satiro. campanella, i-418: li versi molli
che non si gli sbrachi come un satiro. p. nelli, ii-12 (52
chi dicerà », dice esso poeta satiro, « nobile per la buona generazione quelli
alle sue [di attila] qualità di satiro e di assassino, bisogna aggiungere anche
nel trafiger le donne aver dovrebbe / per satiro il mastin de'regni bui. manzoni
occhichiara, figlia di pallade e del satiro, gioia dello stupro divino, concepita
. baruffaldi, i-144: un vecchio satiro /... / con la
lubrano, 2-117: ivi saltellando un satiro ondàmbulo canta e suona, gelosissimo di
, xxx-4-330: se ben dirò eh'un satiro selvaggio / (com'anco quasi in
ed innalzando il pampinoso corno / ogni satiro andar seco si vede. dottori, 3-29
un panciutèllo dalla tenue barbetta aguzza di satiro, strizza le labbra. moretti, ii-
. non piacquemi l'irto / satiro sul letto di mirto, / e il
salvini, 6-20: apollodoro riferisce un satiro da argo panopta, o tutto-veggente
forte: / or sai quello ch'ai satiro intra- venne, / che provocò da
buonafede, 1-i-27: piegate il collo al satiro aretino, /... /
certi rami e verzure sta nascosto un satiro che, contemplando la bellezza di venere
, peloso, sozzo, calvo satiro, / vuol vagheggiare gli sbarbati giovani /
. sm. ant. e letter. satiro. bibbia volgar., vi-506:
ma non convengono in bocca d'un satiro. giacomelli, 2-5-32: io me ne
fa, con una irritata imaginazione da satiro, 'sciogliere i lacci del corsetto e
sessualmente. carducci, iii-14-144: il satiro è uno degli elementi necessari alla pastorale
attribuito a cino, ni-12-14: quel satiro morso / ci mostrò manoello in breve
amori, con l'intromissione di un satiro che cerca per inganni goder quelle ninfe e
scurra? guarini, 1-i-27: parla da satiro com'egli è, cioè da lascivo
sempre intento a bombardare con occhiate da satiro quella carnosa fortezza che era la martina
piva argolica / e 'l pifferon del satiro lucilio. parini, 314: orsù
nuovamente vinto / amare in terra il satiro silvano, / convien che sia da te
, in cigno a leda / e 'n satiro d'antiope fé preda / e d'
piovve fatt'oro, / e saltò fatto satiro. -per estens. avere un determinato
2410: un boccale da acqua con un satiro sopra un serpe per pipio col coperto
ugne sode. quaglino, 3-20: un satiro perverso / e dissennato in mostruosi amplessi
l'orango]. non nel senso del satiro e fauno libidinoso e turbolento, ma
sileno obeso e sapiente: il platonico satiro, ricolmo di simboli terrestri e celesti.
al satiro marsia scorticato da apollo e a sileno pedagogo
similmente soffiare, di che maravigliato il satiro di nuovo gli chiese la cagione,
, quando se la spasseggiano da purpurató satiro o fauno con quella spaventosa e imperiai
animo senza l'altrui aiuto prendere un satiro. -di animali o di piante
cigno a leda / e 'n satiro < t antiope fé preda / e d'
caratteristiche. carducci, iii-14-144: il satiro è uno degli elementi necessari alla pastorale
occhichiara, figlia di pallade e del satiro, gioia dello stupro divino, concepita in
lussuria ond'egli è invaso / qual satiro procace e disonesto. berchet, 332
: siamo dovenuti a tale ch'ogni satiro, fauno, malencomco, embreaco ed infetto
4-144: pirraffo, uomo oltra modo satiro e rampognoso. 2. che
: per dio, che questo è satiro. oh! se messer tindaro è qua
3-897: siamo dovenuti a tale ch'ogni satiro, fauno, malenconico, embreaco ed
, 3-213: se la spasseggiano da purpurato satiro o fauno con quella spaventosa e imperiai
santo che non si gli sbrachi come un satiro. loredano, 3-138: veramente è
'dionisio e la pantera ed il satiro baccante 'è tutto guasto dai restauri.
corpo mediocremente. lauro, 2-92: satiro pietra è molto nota e viene per
tiziano... pingesse un lascivo satiro... una umile verginella violare o
iii-14-217: il pastore e il buon satiro invocano venere che le [a mirzia trasformata
sarcofaghi una danza di menadi, un satiro in atto d'offrire a una capra un
fu il naso rincagnato e il viso da satiro di un uomo eccellente d'ingegno e
serbarmi che (prima dalla forza del satiro liberata) aveva poscia con macchia vile
alcuna? caro, i-222: satiro, io dubito che questo non sia uno
! '. bestiario moralizzato, 1-61: satiro, come dice la scritura, /
e sfondi donde esce ora uomo, ora satiro. -con riferimento a un rifugio spirituale
villano e che fescenna come un vecchio satiro, uno sciancato roditor di libri,
dell'abside finta di santa maria presso san satiro, con i blocchi, i tamburi
safìrino, v. zaffirino. satiro, v. zaffiro. safóne {
infinitamente. fantoni, ii-285: quel malignetto satiro / che di cefiso all'acque /
, agg. ant. tipico di un satiro, che ne ricorda le fattezze,
donna che ha l'aspetto fisionomico del satiro. marchetti, 5-182: è paffuta
. che richiama l'aspetto di un satiro. l'illustrazione italiana [1-xii-1907]
letter. comportarsi o vivere come un satiro, dando libero stogo agli istinti e
che è proprio o caratteristico di un satiro, che ne richiama l'aspetto o
letter. essere mitologico corrispondente femminile del satiro. d'annunzio, vii-31: al
sorge, degno di lei, il satiro, perché per questo riguardo corisca, piuttosto
fermo si muta e sembra quella di un satiro. = voce dotta, gr
fu fatto correggitore de'poeti: dice satiro, perché in tutte le sue opere fu
2. sm. attore che impersona un satiro. muratori, 7-ii-393: coloro che
. letter. che è proprio di un satiro t t o ne
plur. -chi). ant. piccolo satiro, satirello. boccaccio, viii-3-104
: è uno animale a modo a'uno satiro o come un gatto mammone che va
l'ugne / fésse, imitava il satiro che danza. pavese, 3-195: parlano
danza. pavese, 3-195: parlano un satiro e un'amadriade. amadriade. -mi
dicono di quest'acqua i mortali. satiro. -che ne sanno? la prendono.
2-21 (341): avevo fatto un satiro in ciascuno de'siti delle colonne.
certi rami e verzure sta nascosto un satiro che, contemplando la bellezza di venere
empia lussuria ond'egli è invaso / qual satiro procace e disonesto. pafini, x-2-720
una donna son bestiale, insaziabile come un satiro. 2. figur. uomo
immondo / nella vigna di dio, satiro osceno? ghislanzoni, 18-26: il patuffi
sempre intento a bombardare con occhiate da satiro quella carnosa fortezza che era la martina
suo teatro soltanto l'impotenza di un satiro scatenato. calvino, 14-14: lei
come sfuggisse alle insistenze moleste di un satiro. -chi è smodatamente dedito alle
v-89: io il rendei, di rozzo satiro, dotto giovane. gherardi, lxxviii-iii-328
orso che sé! -destrighève. -mo che satiro... mo che bestia de
che quella non è tragedia, ma satiro. idem, i-78: visse nei
, dice esso [giovenale] poeta satiro, nobile per la buona generazione quelli
sovrano; / l'altro è orazio satiro. boccaccio, viii-2-30: negli altri suoi
'satiro'. buti, 2-361: unde persio satiro ne la tersa satira dice. benvenuto
volgar., i-24: giovenale poeta satiro. grazzini, 180: questi per altre
son questi. tarchetti, 6-ii-531: il satiro è sempre un maligno quando non è
altrui. boccaccio, vii-143: poi satiro sei fatto sì severo / nella mia
7-92: piraffo, uomo oltra modo satiro e rampognoso, veduto un sere che era
padre lobelli che qui chiamano il sacro satiro, onde non mi resta tempo per divertirmi
di ridere. - (oh che satiro!). 3. stile
plauto o di terenzio o il satiro d'orazio o di persio o di giovenale
, peloso, sozzo, calvo, satiro / vuol vagheggiare gli sbarbati giovani.
santo che non si gli sbrachi come un satiro. allegri, 182: boschereccia talia
b. croce, iii-23-377: quando il satiro l'abbranca, sicuro che non possa
dell'abside finta di santa maria presso san satiro, con i blocchi, i tamburi
piacque tanto ah'universale la pernice che il satiro, ancorché molto studiato, ne scapitava
e si slancia avanti sghignazzando come un satiro in fregola. bartolini, 17-190: una
poi vien la tua bell'opera / qualche satiro bue scente per scioperataggine.
e scoperse le natiche. bellori, satiro a'piedi in atto di scoprirla. di
. parini, 892: la scurrilità: satiro che, fuggendo, fa un movimento
che pur di maritarsi avrebbe sposato un satiro? -svenire per cause patologiche.
attribuito a cino, iii-12-13: quel satiro morso / ci mostrò manoello in breve
non antiope che lo semibestialino in satiro. = denom. da semibestiale
utero. boccaccio, vii-144: poi satiro sei fatto sì severo / nella mia
4-144: pirraffo, uomo oltra modo satiro e rampognoso, veduto un sere che era
alfieri, xxxix-69: il personaggio di satiro è contrario ai costumi ed inutile all'
7: in questa saltazione si figurava un satiro calvo, che colla mano si difendeva
collo, / si gonfiò, si levò satiro insano, / ch'osò sfidar,
l'assalto carnale di un vecchio zio satiro, li allontana per sempre dall'eterno mascolino
le gambe curve ed era similissimo al satiro marsia scorticato da apollo e a sileno
rappresentante una ninfa che dorme e un satiro che avidamente la adocchia. -spazio occupato
di veio. bonavia, 69: per satiro poi si vanno così moderando che in
bestiario moralizzato, 1-61: simiglia [il satiro] d'omo per creazione, /
sorpresa da giove che si è mutato in satiro, ed è una delle più vaste
s'irritò. evidentemente lo credeva un satiro o un tagliaborse. cercando di tranquillizzarla
-diceva lui col suo risolino sdentato di satiro. cicognani, v-2-129: per lui
, in cigno a leda / e 'n satiro d'antiope fé preda / e d'
, quando se la spasseggiano da purpurato satiro o fauno con quella spaventosa e imperiaiprosopopeia.
lussuria ond'egli è invaso / qual satiro procace e disonesto. carducci, ii-9-164:
un panciutello dalla tenue barbetta aguzza di satiro, strizza le labbra. fracchia, 523
infame di costumi, avea volto di satiro, anziché d'uomo; studiava solo nel
occhichiara, figlia di pallade e del satiro, gioia dello stupro divino.
s'irritò. evidentemente lo credeva un satiro o un tagliaborse. vittorini, 5-313:
nta di santa maria presso san satiro, con i blocchi, i tamburi,
poeta sovrano; / l'altro è orazio satiro che vene; / ovidio è t
seguace di bacco spesso identificata con il satiro e come tale rappresentata.
, e le tra- gediuccie, dice satiro, essere di filisco eginese, scolare di
s'irritò. evidentemente lo credeva un satiro o un tagliaborse. cercando di tranquillizzarla,
marino, 4-185: ringrazia psiche il satiro pietoso, / che sì ben la conforta
stava ben piantato sulle gambe arcuate di satiro appena inurbato, sui grandi piedi che allora
sovrano; / l'altro è orazio satiro che vene; / ovidio 'l terzo,
brutto, peloso, sozzo, calvo, satiro / vuol vagheggiare gli sbarbati giovani.
cinico, vendereccio, e come un satiro ripugnante. - che svolge
prendendosi però il nome dalla poi satiro sei fatto sì severo / nella mia colpa
lomazzi, 4-i-67: doppoi vidi venire pan satiro che sonava il ziffulo, secondo la
: guardava con i suoi occhietti di satiro e sorrideva compiaciuto delle sue argute boutades.
capripane, sm. letter. fauno, satiro. savinio, 27-270: si spogliava
, le mascelle in rissa coi peli, satiro in costume polluto. r bòxe (
mai messo l'occhio: era rappresentato un satiro nell'atto di compiere un vorace 'cunnilinctus'
sm. uomo sessualmente molto dotato; satiro. e. ferrero, 6-213