acerbo, / gran fuoco al cor del saracino attizza. parini, 389: spesso
il guerriero] sbalza di sella il suo saracino; quello, appiedato, scappa nella
, 21-136: e tutto il petto al saracino intruona, / tanto che nulla lo
(v-78): ma pur sigieri il saracino avanza: / la spada a mezza
8-63: poi che fu dilungato il saracino / più d'una arcata, volse il
e le mie gote sono il saracino. carducci, iii-24-235: verrà
pelo arricciossi, / e scolorossi al saracino il viso. aretino, iii-172: son
ariosto, 16-21: fu noto il saracino atroce / all'arme istrane, alla
si era apparecchiato a giostra tenere uno saracino a due cristiani. = cfr
fu giorno; / vide levato il capo saracino / da un balcon, donde e'
; / quivi era tutto il popol saracino, / e non potemo tanto contrastallo,
stato, / tristo agramante ed ogni saracino / che fia di qua dal mar
che il diavolo in forma d'un saracino nero lo tirava per la cocolla fuori di
che il diavolo in forma d'un saracino nero lo tirava per la cocolla
, / e lui parlava al modo saracino; / vide il lione, e molto
, si dice: 'egli è il saracino di piazza '. a. f.
/ e 'l capo e 'l collo al saracino ha fesso, / e fecelo d'
ferendo, / un colpo trasse quel can saracino / un tratto 'astolfo, non se
1-80: son dunque (disse il saracino) sono / dunque in sì poco credito
berzaglio, il quale si mette invece del saracino, ed è una mezza figura,
colpi in sulli scudi che la lancia del saracino si ruppe imprima, e fiovo gli
so che, se m'aspetta [il saracino] a la callaia, /
8-63: poi che fu dilungato il saracino / più d'una arcata, volse
saraini africanti. pulci, 1-31: pazzo saracino, / io vengo a te,
piero; / temuto fu da ogni saracino, / e fu marchese e conte e
: ezekiele guardascione, col cappa, saracino di pozzuoli, colorito olivastro, occhi
cavallereschi, 184: rispose il saracino: -io son contento. / e sco-
sulla soglia un ragazzaccio, armato come un saracino. giusti, ii-114: mi ci
; / quivi era tutto il popol saracino. tasso, 7-108: ma contra lui
stato di loro cristiano, e chi saracino, ma i più pagani idolatri.
qual chiamata / avesti per passar da saracino / alla greggia di gente battezzata?
/ col mulinello in mano, al saracino. 4. ant. in discesa
soprusi, si dice: egli è il saracino di piazza, overo, cimiere a
/ e non se piega il forte saracino; / e similmente nel colpir de ottone
l'assalto crudele e dispietato. / il saracino adopra quel bastone / che avrebbe a
/ non è di lui più forte saracino. machiavelli, i-477: mal volentieri e
consiglio / principi e re del popul saracino. bandello, 1-55 (i-634):
di lugano. straparóla, 3-4: uno saracino sozzo e contrafatto di aspetto, strano
cavallier perfetto / da poter contrastar col saracino. tasso, 17-31: a cui non
, / e lui parlava al modo saracino. grazzini, 459: molti [animali
, 4-57: come cavalier che al saracino / corre per carnovale o altra festa
1-80: son dunque (disse il saracino) sono / dunque in sì poco credito
professione / di cristianesmo; e il rito saracino / rifiutano. baretti, i-78:
danza, / perché, lasciando il campo saracino, / sol tenea l'occhio all'
sermento. pulci, 21-136: il saracino astolfo riscontrava; / paste non resse
dicollava / e tutto il petto al saracino intruona, / tanto che nulla lo
: un giorno di lunedie, un cuoco saracino, ch'avea nome fabrat, stando
stando alla cucina sua, un povero saracino venne alla cucina, con un pane in
, 4-59: era a vedere il popol saracino, / chi in sulle mura e
8-15: si ricordò d'un gran re saracino, / lo quale erminiose per nome
io porti armi indosso per giostrare con saracino, ma per mostrare la franchigia del cristianesimo
rimena, / benché ha disavantaggio il saracino, / e dalla morte se diffende
/ e che molte fra il popol saracino / n'avea lasciate vedove e dismesse.
: poi se ne va a baiardo il saracino; / e come il braccio alla
e su ogni prence turco e saracino / si volea sovran dritto attribuire.
'l marchese di franchinborgo e giammoro saracino... promissono a manfredi di
, 1-68: mentre costei conforta il saracino, / ecco col corno e con la
/ né ungher né ermino, / né saracino, / né barbaro, / né
cristiana. pulci, 15-m: quel popol saracino, /... era già
macometto, o tributo non renda / al saracino, che debba morire.
, 1-3: potrebbe battezzare eziandìo uno saracino, intendi facciendo a questo modo, che
carolina. 5. quintana, saracino. marino, 20-348: dal correr
al facchino: partecipare alla giostra del saracino. -al figur.: abbandonarsi a
partito / con speme di trovare il saracino, / e punirlo di quanto avea fallito
che si capovolgevano. -quintana, saracino. grossi, i-239: il bello
iv-2-150: vidi verso la fine il saracino, / che fece a'nostri assai
subito in favore / del nostro campo saracino, quando / si trova ora assediato ne
, / dove era una città d'un saracino, / ch'avea trovata una sua
la manna; / e riprendendo il rito saracino, / gran tazze e pieni fiaschi
fidanza / di stare a fronte al saracino e al moro, / e all'unne
fino, / che fu d'almone nobil saracino. boiardo, 1-21-30: il giovanetto
simili: * soprano, sereno, saracino, fedele ', male ho fatto
fiorentinismi. ermino, / né saracino, / né barbaro, / né tartaro
. guerrazzi, 3-19: il medico saracino... la guarì dalla fistola.
flagello, / e cadde ingenocchione il saracino. guizzalotti, 267: a'membri geni
credi sostenessi il giudeo, turco o saracino, tra lor si leggesse, non dico
pelle aveva presa forma nera, come di saracino. pulci, 27-133: poi prese
molti luoghi d'italia si chiama saracino, quantunque in molti luoghi lo chiamino for
fortuna, / rinaldo a questa, il saracino a quella. arici, i-107:
lì passa, / sì forzuto al « saracino » / tira il colpo, che
quale ancella, cioè serva, ingrossasse di saracino, fosse franca. pulci, 13-11
2-62: chi tu ti sia, saracino o cristiano, / ti tratterò come gentil
seno. ariosto, 24-63: ovunque il saracino / la fiera spada vibra o piena
, che chiaman maiz. -frumento saracino: grano saraceno, fagopiro. c
c. durante, 2-218: frumento saracino e frumentone... produce quando
c. durante, 2-218: frumento saracino e frumentone... produce quando
in cui il mondo cristiano, o saracino che fosse, era sottomesso alla pura
. l. frescobaldi, 2-417: uno saracino, per dispetto de'cristiani, entrò
valentia. malispini, 1-442: un saracino che avea nome boozecha, grande maestro
). malispini, 1-442: un saracino che avea nome boo- zecha, grande
/ volgendo il cor turbato, il saracino / cavalca a gran giornate, e
, 179: carlo mandò a dire al saracino / che il terzo giorno sia apparecchiato
al brocchiero. -giostra del saracino: combattimento, puramente spettacolare, di
imbracciasse l'asta per la giostra del saracino. 2. ant.
si era apparecchiato a giostra tenere uno saracino a due cristiani. -tener tavola
: sì di fuoco contro a lui [saracino] s'aizza, / e sì
ariosto, 29-37: aveasi imaginato il saracino / che per gir spesso a rischio
: mal giudeo sono io, non saracino: / ver'li cristiani non drizzo la
10-65: ma 'l prò'rinaldo giunse al saracino / d'un colpo tal, che
villani, 7-145: gli fu per alcuno saracino saettata una saetta avvelenata, la quale
/ e passò insino al collo il saracino. burchiello, 46: l'elmo
27-17: un colpo trasse quel can saracino / un tratto astolfo, non se
malispini, 156: venne in fiorenza uno saracino ch'avea nome boozeccha, grande maestro
). grano saracèno (anche grano saracino), sm. pianta annua
c. durante, 204: 'grano saracino '{ frumentum saracenicum), ital
saracenicum), ital. * frumento saracino '... fanno i villani
: poi se ne va a baiardo il saracino; / e come il braccio alla
si era apparecchiato a giostra tenere uno saracino a due cristiani. g. b
fa suo guarnimento e suo ridutto / il saracino e 'l paese poi corre. d'
22: una donna se imaginava un saracino dipinto nel suo lecto cioè un om
. ariosto, 29-37: aveasi imaginato il saracino / che... / del
112): vedendo... uno saracino... percuotere insieme con
con un salto / per dare al saracino altro che succiole. machiavelli, 6-1-428:
vette. pulci, 13-62: veggendo il saracino, / che come il ghiro s'
suoi, de'quali era capitano omar saracino e disseli: -io torno vuoto di denari
flotta di feluche ha sbarcato un esercito saracino in bretagna. l'armata franca corre
o froda / mi conviene tornar al saracino. tansillo, 89: rendi a'tempi
ancella, cioè serva, ingrossasse di saracino, fosse franca. sacchetti, 131-6
., ix-6 (112): un saracino... gli stava dinanzi,
chi vera intelligenza ne avesse, finalmente un saracino perito di arte magica...
spiacevol camino / si rappresenta al gran re saracino. tanaglia, 2-1257: sappi ch'
'ntronasse. pulci, 21-136: il saracino astolfo riscontrava: / l'aste non resse
, / e tutto il petto al saracino intruona, / tanto che nulla 10
vide lo demonio in ispecie d'uno saracino molto nero sopra 'l tetto della cella
al quale corrono i cavalieri le lance al saracino. g. f. rucellai
1-2-72: dritto si pone [il saracino] da una parte, quasi alla fin
resta, va contro quella statila, saracino chiamata, e procura con essa investirla
, considerata la diformità e lordura del saracino, ne sentiva grandissimo dolore che ei
bel maneggio. / la fiera [un saracino mostruoso], che così tagliar si
undici d'ottobre, fu mantenuto un saracino da tre schiavi d'amore, con
mi chiese s'i'era franco o saracino. g. gozzi, 3-5-119:
, 46-123: raddoppia il fiero colpo il saracino, / che quel non abbia tempo
da l'altra parte, ovunque il saracino / la fiera spada vibra o piena
al matutino, / partì gradasso ed ogni saracino. ariosto, 36-14: come ruggier
ii-115: ezekiele guardascione, col cappa, saracino di pozzuoli, colorito olivastro, occhi
ariosto, 16-21: quando fu noto il saracino atroce / all'arme istrane, alla
, / rinaldo a questa, il saracino a quella. aletifilo, 8: quello
, 70: caduto in terra morto il saracino, / liombruno nel campo si feria
miglio cattivo. -miglio indiano, saracino, zaburro: granturco, mais {
ruellio, e per altro nome addomandarsi miglio saracino. fu chi lo ha veduto ed
gli fece smaltir la minestra [al saracino]; / che gli appiccò in sul
, / e lui parlava al modo saracino. -forma letteraria, elemento
. fioravante, 59: mostratemi questo saracino crudele, c'ha fatto sì grande
22-193: volson tutti le punte al saracino; / ma perch'egli è di
/ che fu più forte ch'altro saracino ». d. bartoli, 4-4-308:
mi chiese s'i'era franco o saracino. g. gozzi, 9: detto
acerbo, / gran fuoco al cor del saracino attizza. p. del rosso,
/ col mulinello in mano, al saracino. salvini, v-409: 'mulinello'è una
se liberandosi pure, andarà a mercato saracino nell'alpe di romagna e se li studiarà
gravida e in casa teneva un servo saracino molto negro. ca'da mosto, 200
nemistade / e quella del mal popol saracino. -di animali. landò
, 7-75: tòrnati col tuo popol saracino, / e 'l nodo del tuo amor
noia, e prese questo povero saracino, e disseli: « pagami di ciò
vegnate subito in favore / del nostro campo saracino. v. quirini, lii-6-49:
, iv-2-150: vidi verso la fine il saracino / che fece a'nostri assai vergogna
ariosto, 16-21: fu noto il saracino atroce / all'arme istrane, alla
, 27-17: un colpo trasse quel can saracino / un tratto 'astolfo, non
pelo arricciossi, / e scolorossi al saracino il viso. ciro di pers, 3-250
al primo colpo fece doloroso / un saracino e poi similemente / un amirante,
amor [di angelica] colto / un saracino le primizie inante, / tal passione
il passo. calvino, 3-49: il saracino, una faccia smorta come di gesso
ogni pelo arricciossi / e scolorossi al saracino il viso. aretino, 14-82: parve
6-321: avvenne il gran mezzo saracino, dissoluto tiranno. fogazzaro, 13-38:
piperacee [peperonice purpurea). -pepe saracino: celtide [celtis australis).
cieco, 28-9: sinodor per virtù del saracino / sostenne un'aspra e grande percussione
. cantari cavallereschi, 196: un saracino / ch'era chiamato a nome pignalione
altri scudi sborsatimi da messer alberto dal saracino. alv. contarini, lii-15-243:
. ariosto, 24-63: ovunque il saracino / la fiera spada vibra, o
aria con un salto / per dare al saracino altro che succiole. -pigliare
fidanza / di stare a fronte al saracino e al moro / e all'unno,
stando alla cucina sua, un povero saracino venne alla cucina con uno pane in mano
colle diverse seminagioni di quel grano [saracino] si può ottenere un foraggio verde
/ che n'ha d'avere il popul saracino, / muora ruggiero o il tartaro
, / e su ogni prence turco e saracino / si volea sovran dritto attribuire.
: al fin tra mille colpi il saracino / cala un fendente, e 'l conte
ch'avea del suo amor colto / un saracino le primizie inante, / tal passione
: mal giudeo sono io, non saracino: / ver'li cristiani non drizzo la
; / che 'l mar passi per esser saracino! allegri, 255: stavano in
per dare in un buco posto nel saracino di legno. tasso, n-ii-465: le
un fantoccio raffigurante un guerriero saraceno; saracino. anonimo senese, 118: la
uom di legno ch'in toscana si dice saracino. -spreg. donna che soggiace
è una quintana, / ch'un saracino ell'è, / là dove le speranze
c. durante, 2-218: frumento saracino e frumentone... fa i fiori
: odi che orlando ha morto el saracino / e rafrancato ciascun paladino?
.. / orlando disse: -pazzo saracino, / io vengo a te, come
ripensando tra se stessa alla bruttura del saracino, molto si doleva... e
. gucci, 277: un altro saracino... avea la nostra carta della
guidare insino al cairo e con altro saracino che avea la nostra carta della rappresentazione,
. novellino, xxvtii-808: un povero saracino venne alla cucina con uno pane in
morte non possa divenire buono; e sia saracino, retico, paterino e scomunicato,
magno ritornante di spagna, un marsiliore saracino di spagna... gli assalì.
fiorio e biancicore, 8: lo saracino cane recredente, / co molti cavalieri in
testi fiorentini, 84: uno savio uomo saracino del levante, il quale era prigione
. bartoli, 1-1-70: presosi un saracino a rissa con un paesano e messe le
; / e, riprendendo il nto saracino, / gran tazze e pieni fiaschi
la santa povertà, la quale il saracino ebbe in tanta reverenza e divozione.
deriv. da saraceno. saracèno (saracino; ant. saraìno, saraxino, sarraceno
morte non possa divenire buono, e sia saracino, re- tico, paterino e scomunicato
salta in su la riva / il saracino, e nel viso la guata; /
tasso, 6-12: forte sdegnossi il saracino audace, / ch'era di solimano
, / e su ogni prence turco e saracino / si volea sovran dritto attribuire.
, iv-2-149: vidi verso la fine il saracino / che fece a'nostri assai vergogna
dice che una donna se imaginava un saracino dipinto nel suo lecto cioè un om
via / facea, per gire al campo saracino, / l'afflitta e sconsolata gelosia
la manna; / e riprendendo il rito saracino, / gran tazze e pieni fiaschi
spagna, 6-31: orlando disse in parlar saracino: / « tirati indietro, duca
'l trentino si chiama formentone et in frioli saracino per esser nero. soderini, ii-136
avessono già il viso fatto come il saracino della piazza, ama ella sopra ogni
si fermò là dove si pone il saracino. stigliani, 1-418: la quintana.
uom di legno ch'in toscana si dice saracino. dizionario militare italiano [1833]
13-225: vi ricordate come fanno scrollare il saracino della chintana quando imbroccano con la lancia
il pome, il cavallo, il saracino, la scherma e giostra e sbarra.
, / col mulinello in mano, al saracino. lippi, 4-57: come cavalier
, 4-57: come cavalier, che al saracino / corre per carnovale o altra festa
è correre colla lancia incontro a un saracino o sia un uomo armato alla moresca
ell'è una quintana, / cn'un saracino elrè, / là dove le speranze
soglia un ragazzaccio, armato come un saracino. -essere il saraceno di piazza
soprusi si dice: « egli è il saracino di piazza ». -negare
però negare fino in fondo come un saracino ». 13. dimin.
, nel sinai meridionale. la var. saracino è spiegabile con l'esito regolare siciliano
forami. = denom. da saracino per saraceno (v.), nel
borsa fatta a saracinesco, ed era saracino, di tenacità, se non di
, pagano. = deriv. da saracino per saraceno. saracinìa, sf
in saracinìa. = deriv. da saracino per saraceno. saracino e deriv
. da saracino per saraceno. saracino e deriv., v. saraceno e
. = femm. di sarasino per saracino, saraceno. sarasinésca, v
altri scudi sborsatimi da messer alberto dal saracino. nicolò erizzo, lxxx-4-793: questo è
c. gozzi, 4-264: rispose il saracino: « in un francese / io
morte non possa divenire buono; e sia saracino, retico, paterino e scomunicato,
, 18-176: troncogli il capo il saracino audace: / esce col sangue il
via / facea, per gire al campo saracino, / l'afflitta e sconsolata gelosia
guerriero pervinca sbalza di sella il suo saracino. -concitato, molto animato (
il pome, il cavallo, il saracino, la scherma e giostra e sbarra.
ogni pelo arricciossi, / e scolorossi al saracino il viso. tasso, 1-14:
son... », disse il saracino « sono / dunque in sì poco
[rezasco], 320: se alcuno saracino si rammaricherà d'alcuno pisano..
se questo non facesse, allora il saracino si possa lamentare al signore de la doana
, / e sopra ognuno era un saracino, / perché soavemente el carro meni.
2-62: chi tu ti sia, saracino o cristiano, / ti tratterò come gentil
1-2-72: dritto si pone [il saracino] da una parte, quasi alla
cento altri scudi sborsatimi da messer alberto dal saracino. 3. locuz. per
fé temere, / armato come un saracino, e il braccio / sullo spadon,
, 193: contra di lui tira il saracino / con un fendente e dàgli al
ariosto, 18-176: troncogli il capo di saracino audace: / esce col sangue il
verso intese e spuose uno savio uomo saracino del levante, il quale era prigione di
è stato, / tristo agramante ed ogni saracino. carducci, iii-2-229: vieni,
che sorto ei sia, vien sopra al saracino. / ma come a l'euro
aria con un salto / per dare al saracino altro che succiole. lamenti storici pisani
giorni / la città da renderne al saracino; / il qual con sistri, tamborini
che sorto ei sia, vien sopra al saracino. muratori, 7-i-167: oltre a
indovino, / tartaro né giudeo né saracino, / né povertà né doglia,
, 1-68: mentre costei conforta il saracino, / ecco col corno e con
spiacevol camino / si rappresenta al gran re saracino. lomazzi, 4-ii-541: santo roco
ragionare, sia propriamente, come il saracino di piazza, che tenendo a tutti
lance, e dato nel segno al saracino. -tenda, cortina.
mi fé temere, / armato come un saracino, e il bracico / sullo spadon
tutto perfetta. bellori, i-223: carlo saracino, veneziano, in roma si accostò
ingordo / quivi, nato d'un fabbro saracino; / e l'ebbero per palio
e pena la testa qualunque cristiano overo saracino maliziasse la predetta porta; e acciò
tol- sono li pisani al re mugecto saracino ne mxvi anni. boccaccio, dee
29-22: riprendendo [rodomonte] il rito saracino, / gran tazze e pieni fiaschi
pulci, 10-109: maravigliossi / gran re saracino / dell'atto fiero e valoroso e
guerriero pervinca sbalza di sella il suo saracino; quello, appiedato, scappa nella