, vedendo la lucerna accesa, non sapiendo che ella arde, vola là e
libero, non essendo uso a pascersi né sapiendo li luoghi dove si abbia a rifuggire
delle pratiche..., non sapiendo massime le contrappratiche che si fanno.
a gonfiare. sacchetti, 8-12: sapiendo gli brettoni ch'egli era nipote di messer
., i-43: quelli non sapiendo ogni cosa, prima avevano mandato,
; arrendersi. velluti, 215: sapiendo lo 'mperadore che v'era, mandò
vo'che m'abbi a sdegno, / sapiendo ch'io ho fatti per foresta /
fu di vari pensieri inviluppato, / sapiendo a punto che, per più dispetto
s. agostino volgar., 1-1-148: sapiendo ellino [i romani] che li
. bibbia volgar., i-272: sapiendo lo dolore suo, discesi acciò ch'
e sarete sì come iddìi, sapiendo lo bene e lo male.
base). savonarola, iii-9: sapiendo che è più tosto da obe- dire
le stolte questioni e senza disciplina, sapiendo che parto riscono brighe e tenzoni.
che dicono iddio essere crudele, ché sapiendo che l'uomo si dèe perdere,
quanto egli poteva e nolle dimonstrava, sapiendo ch'elle erano conosciute dal redemptore del
] passato, lo auctore, non sapiendo come, si ritrovò in su l'altra
sì gran menzongna come udita faggio, / sapiendo ch'io conosco tuo fallire / e
. bibbia volgar., i-272: sapiendo lo dolore suo, discesi acciò ch'io
imola volgar., i-147: non sapiendo notare.., annegarono nell'acqua.
disposto ad ubidire, / non gliel sapiendo disdire, / volle sua intenzion seguire
disse: « sibboleth », non sapiendo proferire né dire spiga in quella medesima lettera
lo scritto di maestro manente; ma sapiendo di certo lui esser morto, sapeva
aversi separare si degna compagnia, non sapiendo se mai più s'avevano a vedere.
de monaci, 52: ciascuno fedele, sapiendo che sottilmente le cogitazioni seranno esaminate nel
,?? non sapiendo l'uno aell'altro, per diversa via
cortona, di penne isprovandosi, non sapiendo che queste fossero armi apnatura miserrimo,
gran menzongna come udita faggio, / sapiendo ch'io conosco tuo fallire / e