cerchi altro soggiorno. alvaro, 9-382: sapevo che quando si presentava a casa mia
gramsci, 238: io « sapevo » che lui avrebbe letto le mie lettere
da garibaldi. idem, 6-380: non sapevo... che lei fosse addottrinato
dogmi risoluti. settembrini, 1-76: non sapevo di aver quel dovere, e da
del mattino. borgese, 1-126: io sapevo benissimo che avrei trovato una lividura.
, 105: io gli risposi che non sapevo se el detto in sé era vero
, fuori di casa, e non sapevo fare il nodo della cravatta. quella
arazzi. pavese, 5-10: adesso sapevo ch'eravamo dei miserabili, perché soltanto
: stavo attenta ai suoi gesti perché sapevo che in quei momenti non connetteva ed
9-2-145: ricco capitale, che io sapevo d'avere altre volte avuto prima nel
a provare un tal bene, che non sapevo andarmene. panzini, iv-24: all'
adolescenza, fuori di casa, non sapevo fare il nodo della cravatta. quella che
gonfia, al braccio; poi, sapevo d'essere ingrassata, appesantita, brutta.
una felice avventura. moravia, viii-79: sapevo che era incapace di mentire..
finestra, appoggiato sul gomito, e sapevo che fuori c'era la campagna.
ogn'altra. pavese, 4-171: non sapevo in quei giorni se cate approvava che
un'aria avvinta e riluttante che non sapevo a che cosa attribuire. pavese,
, i-60: una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque /
la maggiore sicurezza del mondo: io non sapevo e non potevo parlare. sbarbaro,
? d'annunzio, iv-1-589: io solo sapevo persuaderla al cibo, persuaderla al sonno
: io le ho detto tutto quello che sapevo di ben di voi; che siete
non era un asino, ma non mi sapevo far largo, rimanevo sempre indietro,
insieme con un senso doloroso che non sapevo spiegarmi. palazzeschi, 1-84: i
oltre, e andai a cercarlo dove sapevo trovarsi. de marchi, 418: per
. nobili, vii- 647: non sapevo a quale partito attenermi per ricomparire nel
, vii-7: nella pineta, come sapevo, durante lo sbarco di anzio s'erano
di questa fama attribuita a un uomo che sapevo in fondo riguardoso e modesto, pur
1-138: in verità, da un pezzo sapevo che più nessun avvenimento poteva aver valore
sorriso avvenire. panzini, i-130: non sapevo che cosa avrei fatto per il tempo
eravamo ancora intesi e collegati, ma sapevo bene che volendo mi sarebbe bastato parlargli.
contro un giovane mite e debole, che sapevo incapace di farmela ringozzare. soldati
ero istruttore di bastone, in guardia ci sapevo stare, e avevo il braccio forte
bestie. pirandello, iv-491: e sapevo tutto! e non so se era più
. tommaseo, ii-448: io che sapevo che la adele non aveva punto di
. baldini, i-354: io, che sapevo il suo stomaco mal'uso al mare
tre coni. idem, 6-80: sapevo che l'illustre accademico lavorava da circa
, vii-7: nella pineta, come sapevo, durante lo sbarco di anzio s'
di fare era talmente riservato che non sapevo mai se gli facevo piacere o no.
. d'annunzio, v-1-305: non sapevo di dove pendesse quella pausa divina che
7-315: gli avevo subito telefonato perché sapevo che da poco era uscito dal carcere
tempo i miei amici, quando ragazzo li sapevo fare anch'io e ne scandolezzavo i
signori ». palazzeschi, 4-300: lo sapevo, fanno tutte così le americane,
lei avesse a doventare così serio? sapevo che s'era dato al bono, ma
anche indegna. comisso, 7-228: sapevo che questo mio amico, di cui aveva
fatto il callo. pavese, 4-287: sapevo bene che in tutta la langa non
fiume a ormeggiarmi; ché più non sapevo il passo, non più sapevo di quanto
più non sapevo il passo, non più sapevo di quanto avesser cresciuto o diminuito lo
ungaretti, i-60: una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque
un giornale da un mese e non sapevo neanche come andava il campionato. chi
non l'avrebbe lasciato dormire e insieme li sapevo capaci di qualunque cosa, da fare
, lavorerei. soffici, ii-214: sapevo purtroppo benissimo che 10 ero ormai il
il caso. voleva soltanto sentire se qualcosa sapevo della decisione di un collega. cassola
ne mandaste proprio una carrettata. non sapevo dove metterli. la clinica era aperta
avevo scritto una quartina che non sapevo più, veramente, se fosse cavata
chiesa si trovasse; né io lo sapevo... si girava a casaccio,
che lei avesse a doventare così serio? sapevo che s'era dato al bono
un arnese di ferro che non mi sapevo spiegare; egli lo notò per la prima
bastonabilissimo. pirandello, 7-244: non sapevo e non so di cavalleria, se un
coda come un grappolo d'api, sapevo che bastava mi spostassi di pochi palmi
slataper, 1-46: in ogni luogo sapevo l'ombra più folta e la più
impauriti sotto il dilagare del cielo, sapevo ch'essi avevano non una ma mille ragioni
settembrini, 1-85: cospiravo perché non sapevo starmi cheto tra gli oppressi, né
coda come un grappolo d'api, sapevo che bastava mi spostassi di pochi palmi
a mancare, ma io quale chimico sapevo con piena certezza che l'incenso mai
de sanctis, ii-1-173: non mi sapevo consolare di questo insuccesso, e passai
burlevole. ciaf, ciaf. non sapevo che l'uomo fosse un tamburo tanto
cicerone volgar., 2-160: io sapevo... che nella sommità del
da quella creatura bella che io non sapevo distrarre i miei occhi dai suoi moti
se l'ha, io non ne sapevo nulla. l'ho usato in senso di
. baldini, i-29: non mi sapevo rassegnare a quell'estasi del fiume che
colto e fermato sulla mia via, non sapevo che potesse sia in relazione con
ne va. tecchi, 3-153: sapevo che nei paesi vicini si sorrideva di
respinto, dice a se stesso « lo sapevo » anche se insiste, trascinato
del coccodrillo. moretti, ii-959: sapevo che qualcuno poteva dirmi: « perchè
settembrini, 1-85: cospiravo perché non sapevo starmi cheto tra gli oppressi, né mettermi
centesimi; e per il momento non sapevo capire in che modo cotesto capi
adolescenza, fuori di casa, e non sapevo fare il nodo della cravatta. quella
, 8-91: possedevo il metodo: sapevo le insidie tattiche, i trabocchetti infallibili
improverate et molte cose ch'io non sapevo ancora. machiavelli, 6-6-290: questo traditore
della fama di commerciante abile, ma io sapevo che i suoi affari da lunghi anni
: conoscevo l'alfabeto, i numeri, sapevo anche compitare, magari leggiucchiare alla meglio
italiano e la composizione, io ne sapevo assai più dell'ordinario, stentavo molto
. gramsci, 238: io « sapevo * che lui avrebbe letto le mie
strada, gli disse: « lo sapevo che quel menno lì avrebbe compromesso anche
era una nuova compromissione, ma non sapevo rassegnarmi d'accompagnarmi a tutti gli altri
più bisogno di parlare con giovanni perché sapevo ormai chiaramente come condurmi. 31
e peloso, intorno il busto che sapevo nudo, con il seno pieno ed erto
per sempre. soffici, ii-214: sapevo purtroppo benissimo che io ero ormai il giovane
ad un tempo. tommaseo, i-471: sapevo che sua madre era di parenti poveri
, i-59: una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque /
per isbalzarlo. pirandello, 7-148: sapevo che tutte le monache delle cinque badie di
(grida queu'altro); già lo sapevo, è un cordone anco lei.
mi pigliavano. ero furba, io, sapevo cosa volevano da me. ma niente
viaggiatori ciascuno. deledda, iii-796: sapevo che egli nievo, 218:
.. vedevo un corteo nuziale? sapevo che un amico andava a nozze?
tutti. tozzi, i-171: io non sapevo se quel che vedevo era un sogno
misi, / perdonami, ché non sapevo. silone, 108: ventilava il
. settembrini, 1-85: cospiravo perché non sapevo starmi cheto tra gli oppressi, né
pratolini, 9-453: ogni ora che sapevo c'è la corriera stavo per
suo perdono. / ma se scamire non sapevo un tempo i la voce primitiva ancora
signore. manzini, 7-11: ma adesso sapevo che nell'esclamazione: « mi piace
garibaldi. d'annunzio, v-1-560: sapevo che laggiù, in qualche padiglione bianco,
prima che fosse sera avanzata, giacché sapevo che le padrone mie e di belbo
un signore che mi conosceva e che io sapevo di conoscere. aveva un'andatura curiosa
? tozzi, i-382: io non sapevo quel che inventare che mi paresse meno
arbia. moravia, viii-216: non sapevo con precisione perché volessi recitare il passo
svevo, 3 * 59i: non sapevo riprendere la discussione col dottore per dirgli
più bisogno di parlare con giovanni perché sapevo ormai chiaramente come condurmi; con un'
era data per bisogno: io lo sapevo, ma non me ne importava; e
la prosa attica di senofonte; e sapevo interpretarla e voltarla cod speditezza di «
declinare verbi. soffici, i-58: sapevo appena declinare i verbi e che cosa
detto o fatto. piovene, 1-144: sapevo che l'avrei fatto senza deflettere dalla
l'esame era facile; ed io lo sapevo bene prima d'andar dentro, per
. d'annunzio, v-2-856: non sapevo che foste un emulo di quel buon condottiere
e tutti ingrognaiati, et io non sapevo la causa. batacchi, ii-72: il
, 21 (363): non lo sapevo io prima d'ora, che le
oratorie mi rapivano in ammirazione; non sapevo ancora quale era il dietroscena, e
sentivo in me un distacco che non sapevo superare, un senso di infinita lontananza
/ era il mio amore -e non sapevo quanto / ne gioisse lo scoglio o
ignoranza. pavese, 5-21: ma se sapevo che si beve questa roba..
. baldini, 5-212: nemmeno io sapevo che mi dire o mi fare vinto da
scricchiolante, ridendo io medesimo, ben sapevo d'avere dinanzi a me la mia
-assol. borgese, 6-97: sapevo le parole: sesamo, apriti; ed
anche meglio. morante, 2-29: sapevo... cantare discretamente; e dal
e disdetti. sassetti, 161: sapevo fino di settembre che la nostra compagnia
faccia. machiavelli, 670: io sapevo bene che le madri volevano bene ai
prete. d'annunzio, iii-1-1140: sapevo che sarebbe venuta l'ora dell'elezione
diciotto anni. svevo, 3-627: sapevo ormai chiaramente come condurmi; con un'evidenza
ci ho imparato molte cose che non sapevo; e che anche come discorso si
da quella creatura bella che io non sapevo distrarre i miei occhi dai suoi moti.
racconto. comisso, 12-28: non sapevo più nulla della mia famiglia, né dei
dolcino. betti, i-735: io sapevo fare dei dolcetti. oh, non sempre
signore che mi conosceva e che io sapevo di conoscere. aveva un'andatura curiosa
, addorno con tutte le bellezze che io sapevo al mondo. baldi, i-128:
a drappeggiare stoffe, furibonda perché tanto sapevo ch'era un lavoro inutile, fatto
di gioia mi s'era dischiuso; sapevo quale strada tenere. bcrnari, 5-26:
era vero, almeno nei particolari, perché sapevo che cecilia, nel caso fosse costretta
volontà. moravia, ii-361: siccome la sapevo ignorante, le proposi prima di tutto
parola -ella si volta al ragazzo -che non sapevo dirti. adesso capisco, si tratta
. moravia, ii-411: copiando, come sapevo, molte cose sarebbero andate a posto
episcopato. fogazzaro, 1-367: non sapevo quanto ella avrebbe tardato a ritornare in
o cinematografica. alvaro, 13-290: sapevo già che ella leggeva qualcuno dei libri
voler capire che succedeva, e non mi sapevo rassegnare a quell'estasi del fiume che
non mi amasse più; ma non sapevo né perché né come questo fosse avvenuto;
battute e di tanta altra roba non sapevo affatto nulla. pascoli, i-145:
di questo imbarazzante governo... sapevo esserle puntualmente par- ticipati dall'esattezza del
saliti, io gli credetti subito perché sapevo per esperienza che non poteva non essere
suoi disegni. d'annunzio, v-3-84: sapevo come i fantasmi da me venuti fossero
scopo decorativo. comisso, 7-63: sapevo anche che aveva fatto fare da un
si fabbricano con le ossa. -lo sapevo. -ossa di nemici dello stato,
mattina al viale de'colli che non sapevo dire se prima visti o prima letti,
de amicis, i-17: non lo sapevo che la ferma è di cinque anni
una grossa falsità. moravia, viii-79: sapevo che era incapace di mentire, prima
i suoi nodi. pavese, i-274: sapevo persino che rigirava le parole italiane con
tutti colori, ma io non lo sapevo. pavese, 4-40: si rideva della
suso. d'azeglio, 4-58: non sapevo che mi fare, e smaniavo.
finestrino per un buon minuto. non sapevo che un animaletto simile potesse raggiungere tanta
carducci, iii-14- 321: non sapevo darmi ragione onde e come il farneticante
nuda umanitade. tommaseo, i-471: sapevo che sua madre era di parenti poveri
: « daria! ». non sapevo trovare se non questa parola unica,
da torino. moravia, viii-79: sapevo che era incapace di mentire, prima
densi sospiri. pavese, i-274: sapevo persino che rigirava le parole italiane con una
delle piante dei piedi. anche prima lo sapevo perché mi sostenevano. ma ora lo
non mi amasse più; ma non sapevo né perché né come questo fosse avvenuto;
ami romilda? d'azeglio, 1-543: sapevo ch'egli aveva in spoleto un'antica
pavese, 4-135: non avevo tristezze, sapevo che nella notte la città poteva andare
alla madre. moravia, v-22: sapevo che questa visita al direttore del varietà
. svevo, 3-591: non sapevo riprendere la discussione col dottore per dirgli
). landolfi, 7-92: sapevo che per lì doveva esserci una specie
sottilmente. de sanctis, ii-1-131: sapevo a memoria moltissimi luoghi dei discorsi limpidi
teste rotte. alvaro, 13-290: sapevo già che ella leggeva qualcuno dei libri
dire, che ti vedevo; e sapevo già che tutto ciò dovea farti male anche
. moravia, xii- 154: sapevo che mi dirigevo, benché non con la
, mi richiamarono alla memoria, non sapevo neppure io perché l'antica passione di emilia
d'annunzio, v-2-284: più non sapevo il passo, non più sapevo di
più non sapevo il passo, non più sapevo di quanto avesser cresciuto o diminuito lo
era di terra e di fornace? non sapevo di che sostanza fosse.
, né ad essa... sapevo trovare risposta. 3. provvisto
delle cambiali. moravia, ix-22: sapevo che giovanni era il solo uomo che mi
mi sentivo impacciato fra sconosciuti, non sapevo il frasario della conversazione. de sanctis
. d'annunzio, v-2-344: non sapevo tenermi. non sapevo frenarmi. pea,
v-2-344: non sapevo tenermi. non sapevo frenarmi. pea, 7-128: lei
piede di letto... io sapevo benissimo che avrei trovato una lividura. anzi
per la seconda volta mi punse. sapevo che ne'casi comuni la dose mortale
me solo, commenti e confessioni che sapevo bene che non dovevano entrare nell'articolo
di fiori un po'funeraleschi che, come sapevo, ogni giorno di buon mattino mia
mi fa male. pavese, 5-28: sapevo che quei boschi s'erano riempiti di
a drappeggiare stoffe, furibonda perché tanto sapevo ch'era un lavoro inutile.
ed il matto ero io che non ci sapevo stare. nievo, 1-555: gli
poveraccio me, risposi che non lo sapevo. « almeno sarai monarchico ». «
ritorneranno. pavese, i-274: ma sapevo che più mi avvilivo e più presto
. landolfi, 3-232: né io sapevo allora che cosa questa morte del fuoco volesse
erano belli. vittorini, 3-105: sapevo che, in genere, gli incantatori
del riconoscimento. baldini, 7-98: non sapevo che giro del medesimo cerchio, detto
papini, 8-28: quel poco che sapevo di astronomia e di geologia mi aveva dato
villa prima che fosse sera avanzata, giacché sapevo che le padrone mie e di belbo
pochi quattrini. piovene, 3-35: sapevo già che giocava, ma non credevo
fiorini. berni, 108: sapevo ben ch'io era prima matto, /
giro vizioso. buzzati, 4-55: sapevo bene... che l'auto,
la ragione. baretti, 3-273: io sapevo in quale steccato mi toccava combattere,
sai dov'è dio? ». lo sapevo e glielo dissi. -con valore
come italiano, io mi trovavo e mi sapevo ora nello stesso grado, a cui
2-268: il caffè azeglio non lo sapevo, e m'ha dolcemente lusingato,
21 (363): non lo sapevo io prima d'ora, che le donne
2-120: quanto alla lettera di balbo, sapevo prima che t'avrei fatto guaire,
et imbrattato in molte cose, che non sapevo da che lato rivoltarmi.
). cicognani, v-2-96: non sapevo più neppure dove stesse, che
546: ero incapace del motivo, né sapevo se fosse illusione. -che
di classici. carducci, iii-12-133: sapevo io che il solerte critico si fosse
verità. ranieri, 82: io non sapevo più come riparare a questa inopinata incidenza
muto, inconfessato. saba, 3-104: sapevo che curzio aveva, anche nelle sue
, 1-vi-433: io risposi che non sapevo se vi indovinava bene o no. bandello
l'impresa... non lo sapevo, ma ho tirato a indovinare.
dignissima. acciainoli, 197: io sapevo eh'erano induzioni, e ch'io
l'aspettavo a piè fermo là dove sapevo che andava a parare, sempre e
è un anno / ch'io lo sapevo. magalotti, 9-1-90: io mi farò
un magistrato. moretti, ii-750: sapevo che esisteva, dopo la tiara, copricapo
.. di salire alla camera dove sapevo che anna dormiva colla cugina, e
/ fosse [la gazza] non lo sapevo. -con litote. non ingrato:
: mi parli di malevoli; non sapevo d'averne, lontano e inoffensivo come
domanda inquietante a cui da tempo non sapevo più come rispondere. gozzano, i-95:
della città. frateili, 5-63: sapevo... d'essere un giovane
. moravia, xii-245: ecco, lo sapevo che avresti cominciato con le insinuazioni.
. bocchelli, 1-ii-160: non sapevo come dirvi, di fronte alla vostra
ingannevole bellezza. bigiaretti, 11-122: sapevo benissimo cosa c'era sotto il leggero
et imbrattato in molte cose, che non sapevo da che lato rivoltarmi. serdini,
originale e inventiva. moretti, i-123: sapevo il fine gusto di gino sensani,
s. ieronimo, 40: io non sapevo le 'nvesti- gali vie di dio,
palma. machiavelli, 1-iii-202: io sapevo che [tale risposta] era per invilii
. d'annunzio, iv-2-393: non sapevo dove mettere il piede; le scarpe
altro, mi sentivo davvero io, non sapevo nemmeno bene perché? -in
augusta o andare al tergeste © ove sapevo di poter ancora trovare l'olivi.
tanto spaventato. de roberto, 4-105: sapevo il motivo di quella sua irritabilità,
a quel pittore ero stato amico, sapevo che sotto i suoi estri e le
comisso, 17-39: anche questo non sapevo, che gli insetti, raggiunta la
lasciapassare pel paese che, solo, sapevo. 4. figur. giustificazione
ginnasiali). moretti, ii-127: sapevo che in paese i ragazzi che dovevano
attività che non comporta grave dispendio sapevo che lui non cercava soltanto un meccanico.
, 13-314: conoscevo qualche suo scritto e sapevo che aveva dato delle lecche a parecchia
3-138: tutte queste cose ch'io non sapevo legare, e mi giungevano come immagini
: tutte queste cose che io non sapevo legare, e mi giungevano come immagini a
avevo sett'anni e a mala pena sapevo leggiucchiare e rabescare il mio nome.
m. cecchi, 162: -io mel sapevo / senza che tu il dicessi;
letterato. della robbia, 63: sapevo era di singolare ingegno e di buone
esterno; e all'ultima * levata 'sapevo che adriano era pronto sull'orlo del
che sega. moravia, xi-144: sapevo che santina ci aveva una lingua, come
i fatti. pirandello, 8-154: non sapevo che i cosi detti pazzi posseggono anch'
dello stricca legacci, 4-9: i'non sapevo quest'altra macarèlla, /
certo ribrezzo, tanto più ora che lo sapevo macchiato di sangue, pure ne sentii
elucubrazione. pirandello, 8-154: non sapevo che i così detti pazzi posseggono anch'
ingiustizia mi aveva talmente colpito che non sapevo come incominciare per rimproverarlo [l'amministratore
-va, uccello di malaugurio! lo sapevo che portavi la notizia di una morte
, dopo tanti anni, che non sapevo cosa sia stare male. -vivere in
come va? / malissimo. / lo sapevo e ne esulto. -vedere male
: mi parli di malevoli; non sapevo d'averne, lontano e inoffensivo come
le nuocesse. pratolini, 3-43: sapevo che era stata fidanzata più di una volta
baldini, i-354: io, che sapevo il suo stomaco mal uso al mare
via. fratelli, 3-240: non sapevo che orio sarebbe mancato all'improvviso sul
venissero i caldi; cosa che io non sapevo, perché non son pratica in questi
moravia, 18-149: esibizionista! lo sapevo, guardone, sadico, masochista, omosessuale
realissima schiavitudine. baretti, 6-333: non sapevo che l'ordinamento di essa università fosse
ne sa una dozzina, ma imo che sapevo io non lo conosceva e fu felice
avere schiacciato un ciclista: ma io sapevo che lui non cercava soltanto un meccanico
dei morbi. levi, 6-9: non sapevo davvero se sarei stato in grado,
io, all'università? non lo sapevo: un giorno propendevo per medicina,
e di prua. viani, 19-164: sapevo che al di là del canale stavano
menni. tozzi, iv-230: lo sapevo che quel menno lì avrebbe compromesso anche
situazione. calvino, 8-12: sapevo come reagiva sibyl in questi casi:
vendita. tommaseo, 11-175: non mi sapevo piegare a certi lavori mercenari, né
perduto il senso del tempo e non sapevo neppure più che mese fosse e che
19 (325); lo sapevo che quel benedetto cristoforo era un soggetto
le avevo telefonato una volta, allora non sapevo ancora, giuro, che si fosse
di mezzo. calvino, 1-273: non sapevo dove andare per togliermi di mezzo.
di russia soltanto per sentito dire; sapevo che i movimenti del '6o si riannunciavano
5-61: nelle tane di quella pianura sapevo che correvano lucertole velenose e millepiedi.
fosse occorsa non mi avrebbe, 10 sapevo con certezza, minimamente turbato?
passava la mesata... adesso sapevo ch'eravamo dei miserabili, perché soltanto
potevo misurare alcune delle sue reazioni, sapevo ugualmente che un linguaggio osceno, pieno
era neppure una manovra, poiché io sapevo che qui non i miei argomenti contavano,
irlanda. alvaro, 17-372: non sapevo più che cosa accadesse nel mondo:
anche me stesso. pavese, 5-28: sapevo di diversi del paese -giovanotti venuti al
e sano monello: serio, ma sapevo ridere con tutte le guancie.
. zucchelli, 246: io non sapevo dar di mano ad altro rimedio che
mandai per difendere la grecia, io sapevo che io lo mandavo nella mortifera guerra
preti hanno sempre ragione. io lo sapevo, e lo sapeva anche lui.
fosse occorsa non mi avrebbe, lo sapevo con certezza, minimamente turbato.
mi ven tanto dolore, / non sapevo far movesta. 2. per
uomini, si rintanava. e io sapevo che... non avrei potuto entrare
. quarantotti gambini, 10-32: non sapevo ancora che a leningrado stessa, e
.. era un ladro, lo sapevo, e un giorno glielo dissi chiaro e
sì, il narcotico. che ne sapevo io? 4. figur. atteggiamento
chiesa si trovasse; né io lo sapevo. 6. con uso disgiuntivo:
dante alighieri. della robbia, 63: sapevo era [il boscolf] di singolare
che traduceva tacito. serra, i-90: sapevo di potermi fidare a quella accoglienza netta
palazzeschi, 1-200: come il cieco io sapevo tutto senza avere veduto mai nulla.
nudo nato. bacchetti, 2-xxiv-501: non sapevo che fosse crimine capitale per un cristiano
morte del figliuolo suo, disse: io sapevo ch'io l'avevo generato mortale.
ritorna la torre littoria. io non sapevo che lubrani fosse fuori. v idi linda
poco, le fortune in comune, lo sapevo. ma non sapevo che c'entrassero
comune, lo sapevo. ma non sapevo che c'entrassero i corni dei becchi.
3-10: sì, qualche cosa ne sapevo anch'io, me la raccontava mio
mi sentivo un'ondata di sangue e sapevo che lei mi aspettava. sciascia,
la sana massima di costui, ma sapevo io bene che la lode sopra lui non
opprimeva di domande, alle quali non sapevo cosa rispondere. -tenere eccessivamente e continuamente
. d'annunzio, v-2-229: già sapevo ascoltar l'acqua; e nelle notti
stilistica. tommaseo, ii-301: non sapevo l'autore, ma, messomi a
ordinariamente. pavese, 5-10: adesso sapevo eh'eravamo dei miserabili, perché soltanto
come un cagnolino, sì, ma io sapevo che lo avrebbe fatto in attesa di
letterario). carducci, ii-2-133: sapevo che s. rosa dovea riuscire ostico
il fiumicello. alberti, i-351: ben sapevo io che 'l mio rizzarmi, scoprirmi
ozio o vogliam dire per far prova se sapevo ancora la lingua franciosa, l'ho
quietismo. thovez, 1-73: non sapevo acconciarmi alle rosee visioni dell'internazionalismo e
. moretti, 1-836: non mi sapevo capacitare come... dovesse prender nella
ogni differenziazione. piovene, 2-197: sapevo che sotto di noi si stende questo
: -oh io che ho detto quel che sapevo e ti ho condotto da stringhetta,
il più forte, perché lavoravo e sapevo nettamente, ove volevo giungere.
ore di noia, di attesa, non sapevo neppure più di che cosa; due
il fiorentino. dessi, 7-140: -non sapevo che stefano parlucchiasse l'inglese. non
una casa di parenti miei, e io sapevo quanto in quel campo le esperienze di
. levi, 3-113: dei parsi non sapevo praticamente nulla, salvo la faccenda macabra
p. leopardi, 64: io non sapevo nulla della disgrazia che avevi avuto nel
mangia. pavese, 5-21: se sapevo che si beve questa roba. mica
misi a gridare, a quelli che sapevo i più veloci gridai: « rincorretelo,
sai dov'è dio? ». lo sapevo / e glielo'dissi. scosse il
e insistente; al solito, ormai lo sapevo, era aldezabal, il basco,
penetratissimo per questo povero vecchio, né sapevo idearmi come a tali eccessi giugnesse la
di vedermi segnalato da un artista che sapevo eletto e nobilissimo, ma credevo -mi
donne repubbliche. landolfi, 8-51: sapevo che 'la'avrei trovata persa tra le più
cavalliero. pratesi, 5-111: oh lo sapevo che tu non ti potevi dare alla
un'ingrata perversa / fosse non lo sapevo; / lo seppi un dì, chiaretta
piccola quantità di pesciolini crudi di cui sapevo che il gatto era molto ghiotto.
: la sesta e la pialla la sapevo maneggiare, e mi son fatto de'cassoni
lì dalle amiche, in queltestremezza, non sapevo farmene una ragione. d'annunzio,
fa il vecchio, convinto. non sapevo quand'era san pietro né cos'era
correvo e lilì mi correva davanti e sapevo che voleva fare il giro dei vicoli
tavolino? bemari, 6-275: « lo sapevo benissimo » disse bettina e infilò un
padron lazzaro, un uomo voi! sapevo chi siete, a me lo diceva
orecchio se sentivo abbaiare dei cani, sapevo che i tedeschi usano i cani poliziotti
v-2-241: già intoscanito fino alle midolle, sapevo che in toscana una sgridata forte,
: già intoscanito fino alle midolle, sapevo che in toscana una sgridata forte, un
mora tornò a popolarsi, io ne sapevo abbastanza sulla festa che potevo parlarne con
). moravia, xii-279: « sapevo che lei ha la chiave dello studio di
desiderio, inopportuno, fastidioso e che sapevo destinato a prevalere. volli posporre questo desiderio
dov'è dio? ». lo sapevo / e glielo dissi. scosse il capo
veder prosperata la causa italiana, non sapevo tacere, e più volte nm- brontolai
me ne vollero male forse perché non sapevo condire i consigli. anzi una volta feci
levato. bar etti, 6-333: non sapevo che l'ordinamento di essa università fosse
trenta volte, tanto che la prescrizione la sapevo a memoria e non la guardavo neanche
nuovo arrivato. sbarbaro, 4-54: non sapevo più d'aver concorso anche a quel
. scalvini, 1-11: io non sapevo che l'anima potesse esser presa di una
f. doni, 6-59: non sapevo che, oltre il presumerti grande, la
pavese, 10-197: a quel tempo, sapevo soltanto che il verso libero non mi
, inopportuno, fastidioso, e che sapevo destinato a prevalere. -in espressioni che
n'avrai. morante, 2-253: sapevo, per esperienza, che la matrigna
sedere, indegnamente, 'io '. sapevo bene che lo avrei profanato. se
professati. d'annunzio, iv-1-372: sapevo che ella riconosceva la superiorità della mia
primi giorni, anche se non lo sapevo. -intensità e un poco misteriosa
'? borgese, 1-98: se sapevo d'offendere il signor padrone non parlavo.
addirittura. pavese, 7-27: lo sapevo da un pezzo che doveva finire così
. del giudice, 2-121: « non sapevo che facessero i fuochi artificiali oggi »
, 21-102: viola, che, come sapevo, accarezzava spesso scioccamente questo genere di
così detto nulla di me, quando già sapevo di lui che era studente ed impiegato
, ecc. pratolini, 10-241: sapevo, perché lei me l'aveva raccontato,
e sussistenza di questa patria, non sapevo sperar che né turchi lo rendessero,
di veder prosperata la causa italiana, non sapevo tacere. -aumentato, incrementato.
. machiavelli, 1-iii-202: perché io sapevo che la era per invilire e prosternare
donna giovanna verso una donna cui, non sapevo perché, si protestava obbligata, la
il lasciapassare pel paese che, solo, sapevo. vittorini, 6-143: 1
il provinciale: -colpa mia; lo sapevo che quel benedetto cristoforo era un soggetto
del 44-45. pavese, 5-60: sapevo già che finita la guerra avrei passato
quella strimpellata da colascione, non mi sapevo dar pace. guerrazzi, 1-739: il
filosofia, una laurea di cui non sapevo che fare, e che avevo preso soltanto
soffrire. soffici, iii-586: io non sapevo se mi compiangesse per il mio presunto
ci credevano, loro, che non lo sapevo neanche che cosa fossero, le pugnette
quello o quanto seguissi poi io noi sapevo perché non so così puntualmente ogni cosa che
. i con te le ho scese perché sapevo che di noi due / le sole
cantù, 3-102: io, che sapevo far quattro scarabocchi, dipinsi un quadretto,
cui un'ora avanti, talvolta, non sapevo neppure che fossero esistite, mi divertivo
nei filari ma i padroni non li sapevo. -ant. forma.
, i-59: una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque /
poi non ne parlava più, ma io sapevo che faceva segretamente preparare in campagna un
: avevo sett'anni e a mala pena sapevo leggiucchiare e rabescare il mio nome.
persona). frateili, 5-63: sapevo d'essere un giovane piuttosto belloccio,
causativo. sbarbaro, 4-1-96: non sapevo che il criminale che raddoppierà domani la
rispondere. giuliani, i-108: prima non sapevo trovar pace: ora sono un po'
p. leopardi, 64: io non sapevo nulla della disgrazia che avevi avuto nel
: poi ho visto la neve. non sapevo se era neve o brina. neve
stato e stato? ». naturalmente non sapevo, e la compagnia sghignazzava.
entusiasmo. bandi, 103: non sapevo come svincolarmi dalle strette della indiavolata senza
accanto a lei. calvino, 8-12: sapevo come reagiva sibyl in questi casi:
al caffè / degli scacchisti. allora non sapevo / che non esistono rebus per il
redazione. pasolini, 17-414: non sapevo che esistesse un 'diario 'di
prenderne il posto... io non sapevo che dirmi riconoscendo ora nei suoi gesti
sue divine parole, ch'io non sapevo poi rendere, ma sentivo. carducci
t'anni. pavese, 5-28: sapevo che quei boschi s'erano riempiti di
ufficiali. moravia, ix-8: io sapevo che andava a trovare qualche donna,
all'asse. torricelli, ii-4-281: sapevo che i coni retti non sono fra
che lo vedevo un po'raffreddarsi, sapevo subito riattizzare il fuoco. piovene, 3-
e sussistenza di questa patria, non sapevo sperar che né turchi lo rendessero,
conscienzia mia, che io non ne sapevo il tenore. -adunque s'hanno a portare
parlarne. g. bassani, 4-73: sapevo che ben presto saremmo ricascati nei vecchi
chioccia. comisso, vii-153: null'altro sapevo della sardegna: quest'isola mi richiamava
iii-535: e un antifascista. lo sapevo, ma non me ne aveva
: la sesta e la pialla la sapevo maneggiare, e mi son fatto de'cassoni
altri prima che fussero presi, perché non sapevo che vi fussino. -esaminare
e padrone. dannunzio, iv-1-372: sapevo che ella riconosceva la superiorità della mia
valente nella sua professione, e non sapevo che gli era scaduto per le sue
prima pietra. moretti, i-123: sapevo il fine gusto di gino sensani,
eleganze dei secoli belli e inventivi, sapevo altresì che si ricorreva al fiorentino durante
vita. moravia, ix-117: io sapevo che gli inglesi alla fine dovevano arrivare
cade. sbarbaro, 1-278: ormai sapevo che avrei in me stesso per sempre il
). pavese, i-274: come sapevo il suo nome sapevo anche il timbro
, i-274: come sapevo il suo nome sapevo anche il timbro della sua voce;
anche il timbro della sua voce; sapevo persino che rigirava le parole italiane con
veder prosperata la causa italiana, non sapevo tacere, e più volte rimbrontolai i
me ne vollero male forse perché non sapevo condire i consigli. fanfani, i-152:
che mi mettevo a cantare, non mi sapevo dove l'avessi ripescato. nievo,
egli o ripescasse da me s'io sapevo le ulteriori intenzioni di cotesti signori presidenti
. g. bassani, 3-116: sapevo bene per quale ragione il professor ermanno
bianche, dritte e unite; io sapevo che l'avevo ripulita del sangue e che
stomaco. pavese, 5-21: se sapevo che si beve questa roba.. mica
15-150: -come va? -malissimo. -lo sapevo e ne esulto... -
di fare era talmente riservato che non sapevo mai se gli facevo piacere o no.
. magalotti, 9-2-66: io pur sapevo, come vostra signoria s'è ben
: la mattina stessa in cui, sapevo, sarebbero stati esposti nell'atrio del
. d'annunzio, iii-1-1161: lo sapevo, lo so: ti perdo, mi
, 2-250: cara elody, non sapevo in altro modo rispondere alle tue lettere
mal disposta, quello che né io sapevo né loro volevano intendere. tommaseo [s
, iii-535: è un antifascista. lo sapevo, ma non me ne aveva mai
, 21 (363): non lo sapevo io prima d'ora, che le
sostant. alberti, i-351: ben sapevo io che 'l mio rizzarmi, scoprirmi,
: anch'io stetti tutto ieri che non sapevo se fossi vivo o morto, anch'
su la strada di chieti; e sapevo legarmi al braccio lo spago e avvolgerlo intorno
dell'offizio dell'onestà ». non sapevo se veramente que'famigli si chiamassero così
, 1-74 (175): io non sapevo della morte di pompeo, ma sì
della morte di pompeo, ma sì bene sapevo le ragione di benvenuto, sì che
luogo basso della fortezza... sapevo che giù pe'finestroni dell'antica santabarbara
... di salire alla camera dove sapevo che anna dormiva colla cugina, e
'simboli trasportati al morale'. non sapevo l'autore. pratesi, 5-277:
. loria, 5-92: io lo sapevo innamorato di una bellissima bionda. fenoglio
misi a gridare, a quelli che sapevo i più veloci. -assol.
, i-59: una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque /
-nelle espressioni già lo so, lo sapevo, si sa, si sapeva,
]: 'già si sa, già lo sapevo, già lo potevo sapere'è altresì
-tanto ne so, quanto ne sapevo: per indicare che si continua a
tempi ch'era stata in città non le sapevo mai parlare. fenoglio, 158:
, che per ciò dissi che non sapevo che cosa ne fosse stato fatto.
sempre nuova. sbarbaro, 4-54: non sapevo più d'aver concorso anche a quel
greco. pirandello, 8-1057: non sapevo assolutamente concepirmi sbarbato e coi capelli corti
sabbia. d'annunzio, iv-2-1240: sapevo che la casa era in vicinanza dello
la via. bandi, 103: non sapevo come svincolarmi dalle strette della indiavolata,
: l'ora era tarda e non sapevo dove sbattere la testa, quando mi
). tommaseo, 11-514: non sapevo per anco diradare le fronde delle parole
) che porta quel suono! non sapevo trovare il verso. come dio volle,
materiale. alvaro, 13-108: non sapevo chi mi dettasse parole simili, che
, 2-265: mi ha chiesto se sapevo che mentre io non ero lì c'
d annunzio, v-2-284: non più sapevo di quanto avesser cresciuto o diminuito lo
scansavano come appestato. bernari, 3-409: sapevo che era un poco di buono.
un fantasma. bacchetti, 9-404: sapevo che bisogna inerpicarsi e scapicollarsi per la
per medicarsi un taglio di temperino. sapevo che giù pe'nnestroni dell'antica santabarbara
. cantù, 3-102: io, che sapevo far quattro scarabocchi, dipinsi un quadretto
, senza che persona m'insegnasse, sapevo quel ch'ora so. -da
quasimodo, 140: se scamire non sapevo un tempo / la voce primitiva ancora rozza
ad ora. arpino, 3-11: io sapevo cosa pensava: a tutti i contadini
altro. pavese, 6-170: ormai sapevo ch'eran tutti gli stessi...
inscatolare. pratolini, 10-241: sapevo, perché lei me l'aveva raccontato,
ora d'andare in scena 10 non sapevo di saper muovermi. e tu? »
italiano sapere ora tanto, quanto di latino sapevo allora. mazzini, 9-382: sentite
a sentirlo raccontare queste storie, perché sapevo bene che erano tutte fanfaronate.
avere schiacciato un ciclista: ma io sapevo che lui non cercava soltanto un meccanico
quasi ridicolo! frateili, 5-240: non sapevo che orio sarebbe mancato all'improvviso sul
, sparisce. piovene, 8-65: sapevo che le onde, quel giorno schiumanti,
calvino, 2-85: fuori dal giardino non sapevo dove andare, muovevo i passi a
dei faraoni. cassola, 2-517: se sapevo che aveva intenzione di scocciarmi l'anima
martini, 4-28: io, che non sapevo ancora che cosa fosse un endecasillabo,
paesaggio o ritratto da me scombiccherato come sapevo. 3. macchiato, imbrattato
violentemente. sbarbaro, 1-96: non sapevo che il criminale che raddoppierà domani la
è scottato. pavese, i-282: sapevo meglio di lui la convinzione del capitano
fatale. papini, 27-37: molto sapevo e molto meditavo e scrutavo; le
dio. d'annunzio, iv-1-372: sapevo che ella... scusava in parte
... sarcastica e stonata, « sapevo che sei la madre dellacompassione, ma vuoi
gli occhi e poi li riaprivo e non sapevo se avessi o no dormito, se
contratto. moravia, vii-6: io non sapevo che cosa pensare di queste maniere,
mi seduceva il 'tartareo polo'quanto meno sapevo allora di che si trattasse. anche
di vedermi segnalato da un artista che sapevo eletto e nobilissimo, ma credevo -mi
forziere, girai le rotelle secondo11 segreto che sapevo a memoria. -a segreto:
laureata in filosofia, una laurea di cuinon sapevo che fare, e che avevo preso soltanto
cattolica. a. chiappini, cxiv-14-198: sapevo che aveva risposto al padre carattini,
insentimenti e riflessioni. moretti, ii-308: sapevo che i mieicompagni più raffinati correvano a pitti
ii-73: rientravo e piangevo, e non sapevo néche dire né che fare, parevo uscita
ungaretti, i-59: una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque
torniamo all'esame. il latino lo sapevo, nell'italiano la sfangavo ed ero
una pianta. volponi, 8-86: sapevo solo la corta lingua dei pappagalli giovani
, sfoderando arditamente tutto il portoghese che sapevo, rappresentai al signore stallagero che.
.. lo imitai e in cinque minuti sapevo ballare meglio di tutte le altre che
, iv-270: ella sapeva che anch'io sapevo; anzi che re).
tommaseo, 3-iii-374: da forse quattro mesi sapevo destinarsi al marito della clotilde il regno
: già intoscanito fino alle midolle, sapevo che in toscana una sgridata forte,
ero uno sfacciato straccione. mentivo e sapevo di mentire. mi ingrandivo nell'imbroglio del
avveduto, scaltrito. panzini, ii-297: sapevo di quelle cose che fanno insieme gli
veder prosperata la causa italiana, non sapevo tacere. 2. furioso,
colonna infame [1840], 730: sapevo tanto io che quel smoglio vi fosse
di meno. thovez, 1-8: sapevo che le donne del mio paese, meno
io gli avevo domandato del figliolo che sapevo essere stato tempo addietro sofferente di nevrastenia.
. comisso, 17-39: anche questo non sapevo, che gli insetti, raggiunta la
per me un soggetto di semplice erudizione: sapevo che si doveva incontrarla.
dovuto esser pago deltespe- rimento; ma sapevo che i soggetti, come li chiamano,
101: io gli risposi che non sapevo matematica da solvere questo dubio, ma
sordo perché ci credeva due poverette e sapevo che lui non pensava che al denaro.
del giudice, 2-121: « non sapevo che facessero i fuochi artificiali oggi »
. cantù, 3-102: io che sapevo far quattro scarabocchi, dipinsi un quadretto,
. moretti, i-836: non mi sapevo capacitare come quella sottaciuta millanteria d'una
addirittura il sopravvento. saba, 3-104: sapevo che urzio aveva, anche nelle
. d ^ annunzio, iv-1-372: sapevo che ella riconosceva la superiorità della mia
la prosa attica di senofonte; e sapevo interpretarla e voltarla con speditezza di 'tarantino'
morto. mi spersi, che non sapevo più dov'io andavo. collodi, 70
dal sospetto di una spiata, non sapevo che mi pensare. moravia, ix-225:
dipendeva dalla mia spiegazione con emilia e io sapevo che, se emilia avesse dichiarato esplicitamente
per allenarmi sul posto medesimo della gara. sapevo tutto. a dogliani, ho cominciato
). soldati, i-84: non sapevo che dotto fosse frate: comunque,
. cestoni, 123: io non sapevo che intorno a modena vi fusse un monte
: poveretta me, quando lo presi non sapevo che fosse della squadrazza di pirùla ceneri
. bisognava amarla tanto più ch'io sapevo che se fosse morta io l'avrei
alle più espresse stipulazioni verbali, non sapevo che mi pensare. einaudi, 3-70
a svincolarla [l'anima] e sapevo oscuramente che si sarebbe un giorno svincolata con
angusto. cantoni, 346: lo sapevo bene io che non avrebbe potuto dormire
, e anche me. non la sapevo l'affezione l'amicizia che avevo messo insieme
affare di tua sorella antonietta 10 non sapevo che pensare, e andavo strologando tante
. m. cecchi, 1-ii-222: -i'sapevo che ella era nobil -lo strologo da
celimi, 1-114 (266): io sapevo certissimo che lui studiava in farmi segretamente
sfuggirli. alvaro, 5-212: non sapevo ancora che era stato lui a mettere
che tu sei il più sboccato, lo sapevo. ma le sudicerie le devi serbare
sul calesse. calvino, 8-12: sapevo come reagiva sibyl in questi casi:
in pittura. moretti, i-123: sapevo il fine gusto di gino sensani,
145: accettavo i sacrifici anche quando sapevo che per me erano svantaggiosi.
calvino, 16-18: quel profumo che sapevo ora perduto nel fluido labirinto di madale
or sposi che non lo sapevo, che stavo appunto uscendo per anda
venirmi a sostenere in faccia che io la sapevo. 8. attuato furtivamente, di
levi, 3-64: peccato che non sapevo che preghiera dire, non ce n'
la prosa attica di senofonte; e sapevo interpretarla e voltarla con speditezza di 'tarantino'
.. io avevo scarsa familiarità. sapevo sì e no che si trattava d'un
allenarmi sul posto medesimo della gara. sapevo tutto. a dogliani, ho cominciato a
presi in direzione di torvaianica, dove sapevo che non c'erano gli stabilimenti che
ma più da come lui mi guardava, sapevo ormai di essere un tipo, e
il compasso di liborio, ma non sapevo ancora bene fare rimanere compatta la goccia
trasparente. pavese, 5-124: io sapevo com'era la stanza, i due mazzi
, 1-32: anch'io una volta sapevo che cosa sia il trasporto dell'ira,
tasso, iv- 139: non sapevo come andare a roma e come trattenermi alcuni
, 1-168: quanti scongiuri e fatture sapevo, allora e sarebbe stato sufficiente pronunziarne
un tempo era questa la mia terra, sapevo le travature dei tesori, le profezie
parti obligato. de roberto, 10-143: sapevo che, se avessi offerto qualcosa,
moravia, 14-255: a tuttòggi, non sapevo come fosse fatta la signora longo numero
sopra tutti era il berchet. ne sapevo a memoriale poesie, le recitavo, le
viii-56: provavo, adesso, non sapevo perche, un senso acuto di infelicità e
. alberti, i-351: ben sapevo io che 'l mio rizzarmi, scoprirmi,
8-330: sallustio m'uggiva, tacito non sapevo che fosse. giusti, 4-ii-626:
'umanizzata'dalla scienza e dalla tecnica non sapevo opporre che la pietosa menzogna di una 'storia
bellezza in me, non umilievole. sapevo che avrei serbata la mia solitudine orgogliosa
ii-73: rientravo e piangevo, e non sapevo né che dire né che fare,
: non dissi neppure quello che io solo sapevo, quello che io solo avevo veduto
più da come lui mi guardava, sapevo ormai di essere un tipo, e che
5-61: nelle tane di quella pianura sapevo che correvano lucertole velenose e millepiedi.
, mi sentivo davvero io, non sapevo nemmeno bene perché. -ondata di suoni
povero vergognoso. moretti, ii-915: sapevo dei vergognosi senza averne ancora conosciuto uno
capuana, 1-i-109: « ah! non sapevo » replicò la signora. « mi
ii-732: bisognava rendersi conto di tutto. sapevo io che cosa voleva dire 'vestire una
. casotti, 1-1-34: di più perché sapevo che è costume / che chi lascia
comune. pasolini, 8-72: non sapevo ancora scrivere... quindi la mia
giovanotto ci prese di mira? io non sapevo da che parte girare il volano per
ungaretti, i-59: una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque
comportare. paolieri, 286: non sapevo più a che santo voltarmi.
. svevo, 5-404: già allora 10 sapevo che quel vuoto uomo pieno di serietà
v'ho scritto un pezzo fa che non sapevo in qual clima voi foste. aretino
abitini nuovi. moretti, iii-103: « sapevo che la signora faceva una scampagnata »
impalato dandomi il contegno più comprofessionale che sapevo. = comp. da con
? del giudice, 2-121: « non sapevo che facessero i fuochi artificiali oggi »
] ad amsterdam - ammette candidamente -non sapevo che fosse trendy. tondelli, 3-79:
quest'ultimo crimine, perché sin da stamane sapevo che occorreva assicurare alla giustizia quest'uomo
piquet avrebbe fatto il botto ormai lo sapevo, e francamente non m'importa granché,
g. montesano, 1-148: lo sapevo, che ci saremmo andati: per ozio
1-13: io non ci pensavo, lo sapevo bene come si ficcava però ti giuro
il ballerino baciò la mano di rusinè, sapevo già benissimo cosa pensava mio padre dei
la repubblica », 24-v-2006]: sapevo già che l'anagramma di 'mediaset'è 'medietas'
: ero troppo scosso dall'ultima scoperta, sapevo inoltre che, quand avrei fatto il
: thylle, per quanto io ne sapevo allora, era un 'triangolo rosso', un
all'età loro, uno spino non sapevo manco che cazzo era.. non sapevo
sapevo manco che cazzo era.. non sapevo manco cos'era lo shit, non
manco cos'era lo shit, non sapevo. = voce ingl., propr
stesso e contro l'italia. ne sapevo abbastanza di quei concetti antiitaliani e vaticaneschi