). caro, 11-242: ben sapev' io quanto ne tarmi prime / fosse
spietata. petrarca, 69-1: ben sapev' io che naturai consiglio, / amor
bronzino, xxvi-2-244: costui, che sapev' ir di trotto e d'ambio / corse
maniera che non è mia) non sapev' altro del dottrinàio che una zaffata di
gl'inglesi ne avevano toccato, non sapev' io allora), lo amai. gnoli
vanagloria. petrarca, 69-3: ben sapev' io che naturai consiglio, / amor,
a-me? -lungi da questo. / che sapev' io di tal contratto? metastasio,
questa ghezza che mi chiama? questo non sapev' io, che in viterbo fusse more
dante, purg., 13-76: ben sapev' ei che volea dir lo muto;
vi-105: fin da quel tempo non sapev' egli [galileo] accomodare 'l libero
infelice. chiabrera, 1-ii-419: non sapev' ei che poetando egli era / degno
compresi come costui... non sapev' altro del dottrinalo che una zaffata di tattamelle
s. maffei, 215: che sapev' io di tal contratto? mi / son
guarire. burchiello, 64: ben sapev' io che 'l vento d'una palla /
fagiuoli, 1-3-168: - a quelmodo lo sapev' anch'io; colla bindoleria. -o signor
paura. burchiello, 64: ben sapev' io che 'l vento d'una palla /