che non ti gioverebbe un'acca il saperla. idem, ii-259: d'acque termali
-la saprete. - amo meglio saperla subito. 5. abbisognare, richiedere
solamente per ogni riguardo si apparteneva di saperla. lambruschini, i-130: alla fermezza
cosa per appello e per appunto: saperla a menadito. redi, 16-vi-121:
quel che vive si chiama approvecciarsi, / saperla rigirare, essere accorto. =
ma pensa ad altra, studia di saperla e patisce ogni affanno per arrivarci.
e fuggirebbero. -badare alla casa: saperla tenere in ordine, accudirvi.
un'erba che si trova dappertutto, basta saperla distinguere fra le cento erbe che le
volontà del papa, fingendo di non saperla, rispondevano che non potevano né volevano
qualcuno per mescolarle noi: pretendere di saperla più lunga di qualcuno. nievo,
iii- 101): e però di saperla or non vi caglia, / ch'a
4-252: io arei desiderio grandissimo di saperla, non già come molti per intendere i
per saper una verità, desidero di saperla con un gioco. campanella, i-235
-essere a conoscenza di una cosa: saperla. -portare a conoscenza una cosa: farla
congegni). -conoscere una lingua: saperla parlare correntemente. dante, conv
in esso, e ha debito di saperla: or sien novelli nella filosofia naturale,
. ceracchini, 1-2-48: piacerebbemi saperla ragione sovra di cui fondato, egli
e lasciarla impunita, che ricorrere per saperla a un'arte corrompitrice, qual si
sapete lunga; vi prego a non saperla corta ora che si tratta della tasca-giusti
molti dicono declinante e spenta, a saperla guardare offre invece tanto di operante sotterraneamente
lingua, diminuisce in parte il merito del saperla. cuoco, 1-73: cesare i
, non presumere ch'io voglia indiscretamente saperla. slataper, 2- 457: oggi
/ ch'io non ho modo di saperla dire, / che né similitudine si
, 1-i-73: è necessario questa natura saperla bene colorire et essere gran simulatore e
lettera, in prima lesse piano, per saperla meglio disporre alla mente. cantari,
le dita: conoscerla assai bene, saperla a memoria. -porre qualcosa sulle punte
la fisarmonica, che pare chiunque debba saperla sonare. -al condiz. pres
. -non aver terre: non saperla pronunciare. pananti, i-42: -
gadda, 6-244: aveva l'aria di saperla lunga: e leggere e scrivere a
verità nel cuore, non solo per saperla, ma per seguirla: che iddio
? e che questa non potranno fondatamente saperla, finché il loro cervello non sia
una cosa e negare o infingersi di saperla. lippi, 7-58: se tu non
altri, la questione si riduce tutta a saperla far franca. deledda, i-221:
. magalotti, 22-32: presumendo di saperla giusta, pigliano l'imperator d'etiopia
. -avere guardia di qualcosa: saperla usare, dominarla. francesco da
: a noi [fiorentini] par di saperla [la lingua], e volentieri
: avere vhic e vhoc: saperla lunga, essere persona di grande espe
vederla ribelle, strafottente, maliziosa, e saperla amica di un tipo come gentili,
integra e piena, / ma di saperla adesso non ve incaglia. refrigerio,
2-8-35: che nuova è questa? puossi saperla? -niente, che tocchi a te
. magalotti, 22-32: presumendo di saperla giusta, pigliano l'im- perator di
. mere ch'io voglia indiscretamente saperla. e. cecchi, 5-
, 1-66: la vergogna di non saperla [la lingua] potea per qualche
e quegli che cura si prendono di saperla, non la rimproverino ad altri. manzoni
saper di farla e senza saper di saperla fare. vallisneri, 1-121: i
a gambe, legarsela al dito, saperla lunga, ecc.). dante
deggio dire a mia confusione di non saperla. cicognani, 13-62: aveva già letto
, avere molta lettera, buone lettere: saperla lunga; avere senno, accorgimento.
borgese, 1-286: la madre trepidava di saperla esposta a tutti i pericoli, perché
, 12-212: scrivetele... che saperla, se pure è posed animarsi ad
'al modo com'egli mostra di saperla e l'usa. gramsci, 6-24:
-essere a lume di qualcosa: conoscerla, saperla, esserne informato. spallanzani,
sa lunga. -saperla lunga ma non saperla raccontare: affermare qualcosa a cui è
[s. v.]: * saperla lunga, ma non saperla raccontare '
]: * saperla lunga, ma non saperla raccontare 'è modo proverbiale che si
una cosa e negare o infingersi di saperla, o biasimare uno per maggiormente lodarlo,
maestra 'di una qualche cosa che importa saperla far bene, come sarebbe del tignere
della galanteria. pirandello, 5-149: saperla, povera signora, così sbalestrata,
la fisarmonica, che pare chiunque debba saperla suonare. sì, a stendere e a
cosa e negare, 0 infingersi di saperla, o biasimare uno per maggiormente lodarlo
, 6-244: aveva l'aria di saperla lunga: e leggere e scrivere a filadito
cecilia mercenaria piuttosto che misteriosa; poiché saperla mercenaria mi avrebbe dato un senso di possesso
: essere estremamente sagace, scaltro; saperla lunga. fagiuoli, 1-5-392: e
lasciarsi sfuggire l'occasione favorevole, non saperla o poterla sfruttare. goldoni,
periti di alcun'arte si presumono di saperla, e alla prova poi rimangono con
in italia tutti i ragazzi dovessero naturalmente saperla, o come se bastassero, a farla
verità e per l'interno diletto di saperla o per l'uso nelle occorrenze della
l'om sappia una cosa è il saperla insegnare. rato a virile senso
-avere fossa piene di qualcosa: saperla lunga riguardo a un determinato argomento.
di più, avere più esperienza, saperla più lunga. tommaseo [s.
la scienza è scienza; solo bisogna saperla adoprare. vibici, esantemi, antraci,
addolori? l. bellini, 5-1-177: saperla adoperare a tempo, senza confusione or
trovarla, c'è anche quella di saperla mantenere, indipendentemente dagli umori del momento
non è perpetuamente vera, ma da saperla, per servirsene il più che possibil sia
d'una cosa che monta assai il saperla, per asciugare le lacrime a cotesti
della vita hanno una soluzione, basta saperla trovare. soltanto la pochezza nostra può
servizio del principe in caso di necessità saperla fare. montecuccoli, i-130:
ignorantissimo, e che si crede pure saperla più lunga di quelli che hanno passata
pure i suoi lati belli. conviene saperla prendere. bacchetti, i-ii- 67
fa e non ci vuol dire è impossibile saperla la nostra ragione; ed è matto
. loria, 5-192: lei pretende di saperla lunga. -rifl. attribuirsi ostinatamente
sia in cymbalis, / mostrerrà di saperla; ed io col vecchio / farò io
, / attenti a la risposta per saperla. l. giustinian, 1-75: solo
10. locuz. -avere la quintessenza: saperla lunga. franchi, 3-12-44:
a le tempie, aveva l'aria di saperla lunga. -acer, e spreg.
proletariato? di avere un'idea e di saperla realizzare. e. cecchi, 13-284
ancor peggio, bontà del suo non saperla tener ben coperta; perocché non farebbe
moretti, i-820: più che saperla [la novella] a memoria, la
chiesa denno avere questa fede ispiegata e saperla predicare ed insegnare. maestro alberto,
un giureconsulto. pea, n-166: vorrei saperla sulla retta strada. -per via
veggio / né 'l cuor mi dice saperla sfinire. bandello, 1-21 (i-257)
-far rifiuto alla fortuna: non saperla cogliere. m. palmieri, 1-32-7
astuzia. -anche nell'espressione rigirarla, saperla rigirare: uscire bene da una situazione
che vive si chiama approvecciarsi, / saperla rigirare, essere accorto. gigli, 534
tale che io non mi rinquoro di saperla descrivere. galileo, 3-2- 318
una legge. -avere risguardo a qualcosa: saperla valutare, darle la giusta importanza,
in invitar l'ultima, cervello a saperla tenere. grazzini, 592:
meritare ancor peggio, bontà del suo non saperla tener considerate la guerra come unica
schiena in confortarla \ la provvisione] e saperla giustificare e difendere da chi la dissuadessi
di schifare una congiura è il dissimular di saperla. gemelli careri, 2-i-283: per
, deriv. da per sciarabottana'vale saperla indirettamente, o inten charra
... noi aremmo cercato di saperla meglio, e con più diligenza studiatola
la veggio / né 'l cuor mi dice saperla pavano pei fessi dalla stia. sfinire
questa natura [di vol> e] saperla bene colorire et essere gran simulatore e dissimu-
attendere una vaga parola d'avvertimento per saperla tutta. moravia, ix-363: anch'io
fé capire che non le importava di saperla [la notizia]. = deriv
: non volerla accettare, ma non saperla neppure respingere. b. davanzati,
e f. invar. chi pensa di saperla più lunga degli altri e non
fortuna per i capelli, a non saperla tenere stretta. de'mori, 41:
lungo spazio di tempo e anche di saperla muovere in su, in giù agilmente.
prima fatiga si vuole essere di disporreti a saperla pregare, la seconda suggecchirti piacevolmente.
distacco, accomodanti dentro l'aria di saperla lunga e tecnicità. 2. rigorosità
bisogna al ricontare. / adesso di saperla non ve incaglia, / ché a loco
scoglio di ebuda,... saperla tombolata, tuttoché invisibile, in quel
operazioni dell'ultimo conferenziere. -non saperla tutta: ignorare qualcosa, in partic.
, è vero. dura cosa / a saperla e vagliarla nel cuore. piovene,
di vaio, dovrebbe, credo, saperla anche un accademico della crusca. d'annunzio