cioè di non avergli solo, ma di sapergli; e non mettergli nella biblioteca,
animali, saperli pesar con l'occhio, sapergli ingrassare, sapergli ammazzare, e svenare
con l'occhio, sapergli ingrassare, sapergli ammazzare, e svenare, acciò la carne
acciò la carne non diventi rossa, sapergli scorticare, acciò non guasti la pelle,
sanctis, iii-138: e come dovea sapergli amaro [al parini] quel falso riso
non ci bastano i consigli, quanto sapergli essequire e ne l'essecuzione usar la
'memorie'. carducci, iii-3-145: debbo sapergli grado dell'aver tradotto con tanta fedeltà e
e perciò ungegli con le dolcezze del sapergli conoscere. n. franco,
si mettano in opera; ma nel sapergli maneggiare convenevolmente. tasso, 20-41:
insegnare, a chi mostrava di non sapergli, i termini della bravura. f.
i quali artifici prendon tanto vigore dal sapergli ben porgere, con quelle forme di
molto valore in altre cose che in sapergli ben servire alla persona. sarpi, i-2-129
. e per contrario per non sapergli governare si rivocano da lor buon proposito
cxxi-iii- 1077: sono vergognoso di non sapergli ricambiare che radissimo un sorriso aperto.
di insegnare a chi mostrava di non sapergli i termini della bravura. cesari, ii-206
da morti da non si curar di sapergli per pruova. redi, 2-8: