d'annunzio, v-1-82: riceviamo il saluto delle siluranti ormeggiate, passando al traverso
del sindacato nazionale scrittore, questo breve saluto. gobetti, 1-i-287: il sindacato
. un sdolcinato, preteso e spagnolesco saluto siciliano già anatemiz- ladro di fuori avrebbe avuto
animali. una sua smorfia di saluto, ma solo una sua smorfia così,
, 69: 0 snelle, vi saluto, / torri d'ur- bino.
ritrarsi, li cenno appena per tutto saluto, con sobrietà e ritenzione.
stato con solenne presentazione di scuse, saluto alla bandiera, partecipazione ufficiale a cerimonie
limite estremo che separa rispose al mio saluto, perché sfuggì di vedermi. m'avvidi
12-108: già progettavamo di sparare in saluto di quest'opera 'solare'un mortaretto simile
simile a quello che nietzsche sparò in saluto di 'carmen'. stuparich, 4-191:
composto, quasi elegante che corrispose al mio saluto con un inchino quasi cortigianesco. alvaro
soglio pettegolare di dietro alle persone che saluto. d'annunzio, iv2- 579:
voci rauche. borgese, 1-374: nessun saluto poteva essere più dolce, se non
avrai. pananti, i-433: io ti saluto, o fortunata gente, / o
; senza ottenere da lui un cenno di saluto. d'annunzio, iv-2-263: completare
. favore con cui si contraccambia un saluto. calvino, 21-844: compare serpente
. = comp. da sopra e saluto (v.). soprasapere
cercando di tranquillizzarla, egli azzardò un saluto, un sorriso; ma sentì che
... senza sorte alcuna di saluto nell'entrare che facemmo in quell'albergo ne
del tiziano, io ti rivolgeva un saluto di rime sospiranti. sospiranza,
in aria con la mano già tesa un saluto. moravia, xiii-303: la donna
, ha il tempo di farci un piccolo saluto; è il posto detto belvedere.
del signor ravaschiero molto raccomandatomi, saluto tutti gli amici. e spasimevol-
, / ma sta suspensa nel santo saluto. -vivamente impressionato. carducci
-dedicato particolarmente a una persona (un saluto). fogazzaro, 1-239: specialissimi
libito, ma -figur. ossequioso (un saluto). dalla quale è comandato
se stesso. palazzeschi, 5-19: dal saluto poco spendereccio che gli altri
occhio, gli rivolgevano rispondendo al suo saluto, si capiva che non n.
tira su la camicia per un ultimo saluto ai presenti, afferra per il collo il
.: porgere la mano in segno di saluto. bellori, 2-67: spiega leggiermente
fin di qua l'ammiro e lo saluto. / e potrò dir scontrandolo: «
persone in gesto di affetto, di saluto). moravia, i-i77: il
. poerio, 3-286: limitar ti saluto arcano e santo / in cui col tempo
nella lettura, non gli rese il saluto. viani, 14-379: un giorno,
che ha preso le mosse da un saluto alla brianza e chiude con lo spurgamento igienico
. si fa al proprio nome o saluto. -a un tiro di sputo
. comisso, vii-131: basta un semplice saluto galante a una donzella per vedersi arrivare
la cornetta fuori continuava a squillare un saluto guerresco. -annunciare un avvenimento con
inter. rumore secco dei tacchi battuti nel saluto militare. tondelli, 1-44:
modo diffuso per indicare il 'bicchiere del saluto, della partenza'. lucini, 7-401
3-173: il vecchio fece un cenno di saluto, e tenendosi agli staggi della scala
dica. -in formule beneauguranti di saluto (sia di commiato sia di accoglienza
! chiabrera, 1-ii-415: io ti saluto; e quando / per l'ora fresca
più in là. e poi: ti saluto bello, stammi bene. 46
si ricordò che sara aspettava il suo saluto. il gazzettino [9-iv-1941], 6
la dessalle non aveva quasi risposto al suo saluto, non gli aveva stesa la mano
, le dita (in segno di saluto, di pace, di supplica, di
ceto medio, negavano a queste il saluto. pascoli, 1440: stolidi gli uomini
(una persona, come formula di saluto). cantoni, 840: «
/ della scala d'addio / per un saluto. -parete che delimita un sentiero
di due persone, come gesto di saluto (o anche di affetto) o a
allora. -anche in formule di saluto epistolari. carducci, ii-18-101: non
(la mano altrui, come segno di saluto, di accordo, di affetto,
xxxv-ii-606: veggiovi con lei / il bel saluto che mi fece allore: / lo
crudamente, in risposta alla malagrazia del loro saluto, « se non volevate infilare vesti
gelo, che fan scattare il collo nel saluto in cornice di una volta, su per
persona serrandola nella propria come gesto di saluto, in segno di accordo e di
addormento o vaneggio: ahi che sovente la saluto come se la vedessi, e mi
: stretta di mano in segno di saluto; pressione dei pugni, delle labbra o
un segno con la testa per tutto saluto. -slittando. brancati,
palpebre in segno d'intesa, di saluto, di accenno, di accordo (di
, all'aggiunto delle ipoteche strizzò un saluto impercettibile. bianciardi, 4-123: « il
. ammiccamento, cenno d'intesa, di saluto, di richiamo. codemo, 138
mia vita, e mi fanno il buon saluto augurale inebbrian- domi gli occhi con il
affaccia sull'uscio... facendo il saluto militare colla mano destra e dandosi con
, sparpagliati alla marina, stavano sul saluto. montale, 1-57: un martin pescatore
un viaggio sudamericano, nel messaggio di saluto sbagliò paese. 4. tipico,
inerzia o abbandono o in segno di saluto, di accoglienza o di preghiera).
. manzini, 8-101: abbozzava un saluto tra scaltro e sussiegoso alla signora del
addormento o vaneggio: ahi che sovente la saluto come se la vedessi, e mi
cardiaci, ii-20-240: e giosuè? lo saluto, e si sveltisca, cammini,
-compiuto agitando ripetutamente la mano (uncenno di saluto). arpino, 13-33: rispose
facendolo ondeggiare, per lo più come saluto, in segno di festa o di
sventolate. -agitato in segno di saluto (la mano). c.
più in segno di festa o di saluto; lo svolazzare, il fluttuare nel vento
-l'agitare una mano in segno di saluto. fenoglio, 5-i-434: il vecchio
(in partic. in espressioni di saluto o omaggio). leonardo, 2-643
.. fece svolare altri uccelli col saluto gracile della sua campana. alvaro, 9-167
. serao, i-1013: fece il saluto militare, girò sui tacchi e se ne
chi lo scantonava, chi renduto il saluto fuggiva, chi tagliava i ragionamenti.
: madonna quaresema, le gaiine / saluto vi manda di bon talento. pagliaresi,
, 2-83: rudiger ha fatto un saluto completo alla tedesca, avvicinando i talloni
tantino meglio e ti ringrazia del tuo saluto e ti risaluta. g. bianchetti,
: come formula di ringraziamento, di saluto o di augurio anche nello stile epistolare
; / è già tardi. io vi saluto ». pirandello, 8-252: solito
un tempo, non a me questo saluto di ardente gentilezza, di generoso riconoscimento.
e sol da lunge i miei tetti saluto. carducci, 620: l'albero a
la mano una persona in segno di saluto, di affetto o di amicizia o per
sì agguerrito come voi alla neve, vi saluto di cuore, a rivederci ».
: / « ave », disse nel saluto, / « madonna se'grandissima »
. allungato in avanti in un gesto di saluto o per prendere o offrire qualcosa (
la mano tesa, dopo il regolare saluto a pugno chiuso, un giovanotto biondo che
(nome partigiano). -irrigidito nel saluto militare (la mano). jahier
attenti [il soldato somacal] prova il saluto; ma quando gli pare di esser
occhi, né di rispondere a lo suo saluto; e di questo molti, sì
voce 'tinella'vale non altro che un saluto propriamente da'poeti dato ad ercole.
(come segno di affetto o di saluto, per congratularsi, per sancire un
: accennare a toglierselo in segno di saluto, frettoloso ma deferente. leoni,
-toccatina di cappello: gesto di saluto fatto avvicinando la mano al cappello e
la mano al cappello, come gesto di saluto. de amicis, xii-146: salutandomi
-togliersi il cappello: sollevarlo in segno di saluto o di deferenza; levarlo come gesto
luogo a'pedagoghi? -togliere il saluto a qualcuno: v. saluto1, n
begli occhi lucenti / e d'un dolce saluto inseme aggiunto. tasso, 12-44:
fascicolo. -ricambiare un'affermazione, un saluto. calmo, xxi-ii-786: più e
incontrandomi per strada mi ha tornato il saluto, ridendo, facendomi buon viso. sangalletti
. -anche sostant.: il saluto stesso (cfr. anche bentornato).
, 3-i-460: ti mando un affettuoso saluto di ben tornata, marcella cara, 'coi
m'hai gettato uno scudo ed un saluto. 3. per estens.
13-354: non c'era neanche un saluto per lei. totalmente preso, antonio
] col debito cenno a mo'di saluto romano, essi non solamente non si arrestano
preso e battuto, / quando fece lo saluto / lo fel giuda traditore. burchiello
cercando di tranquillizzarla, egli azzardò un saluto, un sorriso; ma sentì che sorrideva
una clinica / imperturbabilità / io vi saluto turbe. = deriv. dal
, 3-71: tele antiche, io vi saluto, / che dall'arte profumate,
nel saluto, / « madonna se'grandissima ».
; / « ave », disse nel saluto, / « donna graziosissima! »
oro / e d'argento trecento con saluto / e mille astori con questo tesoro.
. eseguire un gesto di cortesia o di saluto (talora per denotare una maniera esageratamente
aria con la mano già tesa un saluto. -spiccare un salto, fare
triplice geuflessione, e dare il tripli saluto 'ad multos annos', strappò senza volerlo,
e per carattere distintivo; altrimenti il saluto apparirebbe rozzo e triviale. c.
, / per non volermi rendere il saluto. f. f. frugoni, v-456
casa e lasciando ad eileen un semplice saluto. -visitare una persona in casa
venuto, ben tornato (anche come saluto augurale rivolto a chi s'incontra per significare
. goldoni, v-274: -oh milord ti saluto. / pensavo a gravi cose:
d'alembert. carducci, 20-32: saluto e abbraccio la mia cara figlia. bacio
galleggiavi come una speranza remota, come un saluto. 2. bruttezza fisica
, 1-439: ogni più affettuoso augurio e saluto a lei e a, ui
., interiezione di consenso o di saluto tipico dei nativi americani. salgari,
un funerale cristiano che costituisce l'estremo saluto della comunità al defunto. 3.
occhio. -in formule di deferente saluto. caro, 12-ii-102: aspettasi di
pòi meco unire. scrivente in un saluto, un ringraziamento, ecc. dante,
vale, inter. forma di saluto o di commiato usata sia in tono
testi letterari o poetici oppure come estremo saluto a morenti o defunti.
. sm. invar. addio, estremo saluto a morenti o defunti o, anche
'essere in buona salute', formula di saluto che in roma antica veniva pronunziata
valedizióne, sf. letter. saluto, commiato. montale, 10-51:
valéte, inter. latin. formula di saluto rivolta a più persone. nardi
non più aver, ché le due son saluto: / giovantute, santà e porto
si vedeva. -in formule di saluto e di benvenuto. tasso, 1-11-71
cominciava a fermentare... al secondo saluto voltò dispettoso le spalle e si mosse
le spalle e si mosse, credendo quel saluto un'irrisione. arbasino, 57:
vén l'angel gabriel, / fy un saluto molto bel / a vo'donzela.
. -dare la ben venuta: esprimere il saluto di buona accoglienza per chi arriva.
in ogni fibra s'imbeve / di quel saluto. 2. sm. colore
di mazza vergato in mezzoal cranio sarà il saluto del nuovo ospite. 2.
. - nell'espressione di saluto buona vespera. groto, 2-57:
. mazzini, 37-244: vi mando un saluto e una caldissima raccomandazione per l'amico
della scala d'addio / per un saluto, ma forse / (era un'ora
). bibbiena, 2-93: che saluto gli darò io? dirò: 'buon di'
non è tardi. 'dio t'aiuti'? saluto da vetturali. -abbondante
breve messaggio, per lo più di saluto, augurio o avvertimento. - anche
è pura cortesia, / ma render il saluto è obbligazione, / e non renderlo
, mentre la padroncina dorme, accoglie il saluto del ceviene, si procurano medici,
. buona vita), antica formula di saluto. castellini, 7: buona vita
vado, non me ne vado; la saluto, non la saluto; continuavo nel
vado; la saluto, non la saluto; continuavo nel mio giuoco vizioso dell'incertezza
, che di sopra è scritto che lo saluto di questa donna, lo quale era
careri, 1-vi-197: dopo il reciproco saluto vocale, si principiò lo strepitoso del cannone
il gatto di casa, e abbozzai un saluto alla voce, che non fu corrisposto
voglia. -in formule beneauguranti di saluto (sia di commiato, sia di
. savinio, 1-122: al mio saluto d'ordinanza, il voivoda risponde con
-frettoloso, sbrigativo (un saluto). cicognani, 3-68: saluti
attorcigliata. moravia, xii-156: a questo saluto non rispose il giovane, bensì un
. e. gadda, 259: quel saluto era del figlio di enzo: nella
sogni de la vita, io vi saluto! / ché non rapite ornai vosco quest'
alòha, inter. espressione di saluto usata nelle isole hawaiane. arbasino,
ecc., espressione di consenso o di saluto tipico dei nativi americani.
. che è di buon augurio (un saluto, un inizio, ecc.)
], inter. famil. formula di saluto usata per congedarsi (anche nella forma
[30-iii-1985], 30: durante il saluto all'italia... ha tenuto a
mettiamoci d'accordo per fargli un bel saluto alla voce. e non pensiamoci più.
[gudbàj], inter. formula di saluto usata per congedarsi. -anche sm.
allò] { hello), inter. saluto amichevole usato quando ci si incontra.
. savinio, 27-213: riudiva quel saluto attraverso l'eloquenza molle e insuadente di
, nel signif. di 'radiofonia', e saluto. radioscuòla, sf. programma
[3aléma], sf. ant. saluto deferente a un'autorità. ulloa [
di guardia vicino, e un primo saluto, là, in piena regola, con
levate e appiedate di scatto; un altro saluto poi, sotto le colonne del vestibolo
che sulla riva opposta rende anch'essa il saluto a'vascelli ch'entrando nel sund salutano
monti. la stampa [28-vii-2006]: saluto il fiero patzleiner. e mentre in
e motoradio a manetta, mi fa un saluto. = comp. da moto3e radio1
sull'attenti, il braccio teso nel saluto nazista. = dall'hindi ni¯m
pasolini, 24-93: potremo restituire il saluto agli intellettuali sovietici – quelli del regime
). pronunciare la caratteristica formula di saluto araba sala¯'m 'alayk (cioè 'pace
m /, inter. forma di saluto ebraico. la repubblica [13-iii-1985
telefono strabuffita, per sentire che la saluto.. = var. di strabuffato
rispose [la bargon] del capo al saluto, fermamente popputa e voluminosamente insediata sulla
fulminante... una svampata, un saluto, prima d'esiliarci, una promessa