sua stessa salute corporale. -formula di saluto: a dio e addio. dante
sollevo a metà il braccio abbozzando un saluto. 3. pitt. abbozzare alla
, 25-91: dopo un abbozzo di saluto, uscì in fretta e furia dalla stanza
. abbraccio (per lo più come saluto, alla svelta, tra chi s'incontra
, ii-618: riuscì più commovente quel saluto, pronunciato con diversi accenti esotici.
un favore, un'amicizia, un saluto, un augurio); accogliere (una
un gruppo di persone in segno di saluto, o per esprimere consenso. nelle
morte. foscolo, v-297: il saluto più solito è il toccarsi la mano.
): renzo, rispostole con un saluto, tornò indietro pian piano, per non
): renzo, rispostole con un saluto, tornò indietro pian piano, perché
addio [a dio). esclamazione di saluto nel congedarsi (talvolta anche nell'incontrarsi
addio. 3. sm. saluto, commiato, separazione. -dare vaddio
/ l'estremo vale e l'ultimo saluto, / o quant'amata sfortunata suora.
, 42-71: costui, dopo il saluto, con bel modo / gli domandò s'
brevettati. = adattamento del saluto di giovanni il battista a gesù:
477: anch'io tra i molti vi saluto, rosso / alabardati, / sputati
sguardo il seguia, qualche gentile / saluto; e forse ombra invocata i rotti
: ei dal campo gioioso alto saluto / ha con sonoro replicar di gridi.
sorridevo o le facevo qualche cenno di saluto, rispondeva al sorriso ed al saluto
di saluto, rispondeva al sorriso ed al saluto con uguale amabilità. manzini, 10-67
iv-31 (13-2): lo vostro bel saluto e 'l gentil sguardo / che fate
all'imp.: come licenza, saluto. novellino, io (176)
, sparpagliati alla marina, stavano sul saluto. slataper, i-ii: una
-buon anno: modo di augurio e di saluto. -al fìgur. vale come formula
: augurare felicità. - anche forma di saluto. boccaccio, dee., 3-8
una farfalla / che mi porti il saluto d'oltremare / attraverso la mole della
mostri bel piacer o rida / e dóniti saluto allegramente, / non l'appellar amico
appigionanti non esisteva nemmeno la consuetudine del saluto. moravia, viii-133: mia madre
maglia. quasimodo, 4-21: saluto la tua arca, cangrande / della scala
chi giunge. -ben arrivato!: saluto con cui si incontra un ospite (
come nemico, gli converrebbe asciugare il saluto di non so che bocche da fuoco.
questa notte e questa vita / vi saluto, miei soldati. stuparich, 2-168:
militari che sfilano) in segno di saluto. fracchia, 650: se io
se la ri dono del saluto. moravia, vii-186: la macchina si
ave1, esci. lat. formula di saluto e di augurio. iacopone, 43-145
su l'aure corre / l'umil saluto, i piccioli mortali scovrono il capo.
dì come bertucce. = è il saluto con cui l'angelo gabriele si rivolse a
e pareva che volesse rispondere a quel saluto. 2. figur. persona
2. formula di complimento e di saluto ossequioso nell'uso epistolare. sarpi
miei bacia mano. 3. saluto che si fa in segno di rispetto,
lui andai, / e feci mio saluto, / e fui ben ricevuto. /
occhi lucenti / e d'un dolce saluto inseme aggiunto. boccaccio, iii-4-2: grande
luccicante di lagrime, porgeva l'estremo saluto alla bara già caricata sul carro funebre
del bariletto. carducci, ii-16-84: saluto giulio, e lo esorto e consiglio
. brancati, 4-31: togli il saluto al baronèllo benedettini: mentre giocava al circolo
una delle enormi finestre, ebbi il saluto di uno stravagante campanile, mozzo e quadro
come nemico, gli converrebbe asciugare il saluto di non so che bocche da fuoco,
: se la cavò con un sì profondo saluto che equivaleva ad un'impertinenza beff'e
. scherz. commiato, formula di saluto per la partenza di una persona.
), agg. come formula di saluto a chi arriva (e di buona accoglienza
benarrivato: accogliere l'ospite con questo saluto, a indicare gradimento. borgese
a biascicare. 2. dial. saluto d'uso in sicilia (nel costume
ora quasi dimesso): derivato dal saluto che si scambiavano i frati. verga
a tre passi dal tavolo facendo un gran saluto. -riposo, riposo, -gli
), agg. benalzato: come saluto augurale a chi si è da poco levato
bentornato (bèn tornato), agg. saluto augurale che si rivolge a chi fa
bentrovato (bèn trovato), agg. saluto augurale rivolto a chi s'incontra (
in casa di altri): corrispondente al saluto del 'benvenuto 'o 4 bentornato
benvenuto [bèn venuto), agg. saluto augurale a significare il gradimento per
. -dare il benvenuto: formulare il saluto augurale di gradimento, di buona accoglienza
) di berretta: in segno di saluto o d'ossequio. -al figur.
da l'altro canto rendutoli il simigliante saluto,... domandatoli con lieto
del professore. questi fece un profondo saluto e la dama che pareva appunto 1'
/ e lieti colti in mio cammin saluto. cattaneo, iii-4-65: dall'alto dei
non m'avvenne mai di barattare neanche un saluto. 2. strabico. -al
piantato la malavoglia senza dire: vi saluto! pirandello, 5-294: « e non
breve scritto confidenziale (per trasmettere un saluto, un augurio, per indicare un
dei ganci del bilanciere staccato e il saluto del guardiano l'awertivano che un barcone
, col braccio indolorito dal protratto saluto romano, cominciava a balbettare, non
morte delle umane cose, e poi un saluto alla luna, e, per giunta
nemico, gli converrebbe asciugare il saluto di non so che bocche da fuoco
grida, festose, ironiche, di saluto. 3. per simil.
brutali, non rapaci, prodighi di saluto ad ogni passeggierò. giusti, 2-196:
tese le orecchie per raccogliervi il consueto saluto d'un usignuolo. de amicis,
il pazzo scampanìo giunge all'orecchio come saluto a una vita ch'è duro patire,
opaco d'elei: o snelle, vi saluto, / torri d'urbino! idem
corresse subito, facendomi un gesto di saluto. -iron. manzoni,
brindis), sm. augurio o saluto o invito a bere che si fa in
de la chiesa / questa voce di saluto come un brontolo fu intesa. pascoli
della compagnia, mandò loro dietro questo saluto: -lei sì che n'ha della grazia
disse in dialetto: « at saludl ti saluto; e buonanotte sonatori ». pavese
dio. bibbiena, xxv-1-60: che saluto gli darò io? dirò « buon
). formula di saluto, che viene rivolta nel corso della mattinata
buono. 26. nelle formule di saluto, di augurio (cfr. anche
non brutali, non rapaci, prodighi di saluto ad ogni passeggierò. giusti, i-381
suggetto / perché distinto fu con un saluto, / che se il primo cacàm
caduto; / a lei volga l'estremo saluto, / e sia il lagno dell'
non un sorriso di verde, non un saluto di alberi, non l'ammiccare capriccioso
caduto; / a lei volga l'estremo saluto, / e sia il lagno dell'
, le fesser piacere / di un saluto pien di cortesia, / come mertava un
, asciugandosi gli occhi, mandavagli per saluto uno sguardo di riconoscenza e d'amore
, uno inchino di camelo, un saluto di pedante, un sfrodamento di quattro
riconoscerlo, a vedere un suo cenno di saluto, ed a restituirglielo. leopardi,
aristocrazia, negava con brutto sgarbo il saluto a qualsiasi buono o tristo de'plebei;
aveva agitato 11 braccio in segno di saluto, mentre il barroccino partiva di gran
cappello da generale in carta che fa il saluto con la mano destra e l'in
fuori delle soglie, hanno tentato un saluto per invitarlo a fermarsi, ma otello
. ci aveva fatto, a mo'di saluto, un discorsetto intorno ai nostri doveri
città. d'annunzio, ii-921: ti saluto, / a capo del naviglio tuo
levarsi il cappello, in segno di saluto, rispetto, riverenza. ariosto,
! quando su paure corre / pnmil saluto, i piccioli mortali / scovrono il capo
mia vita, e mi fanno il buon saluto augurale inebbriandomi gli occhi con il luccichio
. latini, ii-161: qui ti saluto ormai; / e quel tuo di
. pananti, i-433: io ti saluto, o fortunata gente, /..
, nel cadenzato periodo del tuo primo saluto quando appena giunti a bologna ti si
specializzati: i quali, benché al primo saluto li si sarebber detti dei vecchi brumisti
se avesse visto un superiore. era un saluto esagerato di regolamento militare. se ne
sberrettarsi in segno di deferente omaggio o saluto. storia di fra michele, 43
, a vedere un suo cenno di saluto. nievo, 193: non arrivando a
altrui. -rendere cenno: restituire il saluto. dante, purg., 21-15
, / par che la vita l'ultimo saluto / mandi al deserto. idem,
a una zucca, e con bel saluto e alquante bone parole, impetrò le dimandate
vita; nel nuovo che s'apre saluto un dono non chiesto. 2
in segno di rispetto, come nel saluto; gli occhi, lo sguardo:
lei: rispondendo con elegante gentilezza al saluto un po'tirchio di qualche marsinone de'
della squadra di calcio, ripose al saluto di amilcare. però subito dopo sbattè
accorgendosi d'avere intercettato per sbaglio il saluto d'uno sconosciuto, rivolto a chissachì
dadi). ciào, forma di saluto familiare, amichevole (usata nell'
o 4 schiavo ', come forma di saluto ('schiavo vostro ')
hol creduto, / che se''n cima saluto, / ond'io me n'allegrai.
delle cipollette malige. aretino, 8-380: saluto i sacerdoti, facendo due parti d'
lutto. brancoli, 4-31: togli il saluto al baronello benedettini: mentre giocava al
lì tese le orecchie per raccogliervi il consueto saluto d'un usignolo. dossi, 334
seguito il capo in segno di riverente saluto. fagiuoli, 3-1-220: quegli atti
aretino, 2-14: io con più riverenza saluto e osservo la sincerissima clarità vostra.
-rivolto a più persone insieme (un saluto). cassola, 2-461: il
, 2-461: il fratello fece ugualmente un saluto collettivo, e se ne andarono.
, uno inchino di camelo, un saluto di pedante,... sono la
, / e lieti colti in mio cammin saluto. leopardi, 34-24: dove s'
autunnale risuonano presso la barca voci di saluto e di commiato e d'augurio tra uomini
. -dare vultimo commiato: l'estremo saluto al cadavere prima della sepoltura.
le due signore ebbero da me un saluto compassato. levi, 1-47: mi avviai
voi, vi ha pòrto esso il primo saluto, vi ha detto esso: «
di omaggio, di cortesia, di saluto; frase galante rivolta a una donna
, complimenti!: frase cortese di saluto. b. davanzali, ii-153
, / o pia courmayeur, ti saluto. fogazzaro, 7-92: la sua cella
la vita; nel nuovo che s'apre saluto un dono non chiesto. 7
presente. leonardo, 1-208: con bel saluto e alquante bone parole, impetrò le
o parole [frasi o gesti di saluto, di rispetto, di scuse, ecc
era agitata. aveva risposto al suo saluto confusa e arrossendo. montale, 3-21:
i oeauxóv: 'conoscetevi'... bel saluto, col quale accoglie iddio chi lo
. monti, x-3-257: io ti saluto, o tenera / de'cor conquistatrice:
s'industrieranno. -in formule di saluto. fil. ugolini, 103:
tese le orecchie per raccogliervi il consueto saluto d'un usignuolo. oriani, x-21-127:
ricevere impunemente per questa via un solenne saluto dall'amico vostro lontano, da colui
naggio. oriani, x-21-167: il loro saluto tradiva, sotto l'amabilità convenzionale,
. d'annunzio, ii-921: ti saluto, / a capo del naviglio tuo
palazzeschi, 3-32: si scambiavano un saluto comprensivo, affettuoso, cordiale. bocchelli,
mio affetto. 3. saluto, augurio affettuoso e sincero (nelle
fagiuoli, 3-5-173: gli fe'questo saluto: / buon prò, becco cornuto
, un gesto di cortesia, di saluto, un sentimento, un affetto);
sua voce rauca e vibrata corrispose al saluto dell'accattona. svevo, 3-602:
al vetro dello sportello mi fece un saluto e sorrise da lontano. -dare la
arcipelago schienuto. /... ti saluto, / a capo del naviglio tuo
abbondio. deledda, iii-652: il saluto umano, la lieve carezza della padrona
-come appellativo di cortesia in formule di saluto e nel rivolgersi a persona di grado elevato
solito viso impassibile, col solito flemmatico saluto..., incrociò le mani sul
carletti, 245: sentito la nave questo saluto, non la volsero più cotta,
, creanzuto personaggio, / dopo il saluto, interrogò la gotta / dove indrizzava il
le lettre ha di credenza e di saluto, / toglie, affrettando il suo partir
uomo elegante che passava, una specie di saluto; l'occhio non guardava, ma
, da decifrare sùbito, messaggi di saluto. -punto a croce, in
/ crudelmente lontana / il più corto saluto è fra noi due i un commiato
sei all'uscio di tua casa ti saluto di cuore e ci rivedremo presto. verga
, ogni mattina, ascendeva all'argentato saluto, trafitto e vinto « dal divino dardo
perché la stringa, in segno di saluto, di riconciliazione, perché vi si
40. augurare; rivolgere (un saluto, un complimento). - recipr
altrier passa'per vi'e dièll'un saluto, / per disaccar la sua mal'accoglienza
1-155: poich'ebbe dato il fallace saluto, / gli diede il bacio, che
3-13: orlando giunse e diègli un bel saluto. s. degli arienti,
sera. bibbiena, xxi-1-127: che saluto gli darò io? dirò « buon
e. cecchi, 2-156: dopo un saluto deferente: « non mi riconosce?
, e se degnano d'accogliere il saluto e l'ossequio, lo fanno con un'
796: credendo rivolto a lui il saluto, risalutò degnevole e fe'segno a
, e poteva anche annunziare un ultimo saluto di neve. gli uomini che non vantavano
, locuz. latin. esclamazione di saluto e di augurio, che esprime fiducia
* deo- gràtias '. forma di saluto, pretto latinismo, che in certi
fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna, forse di cui voi
, / con pace e gaudio e col saluto santo. ariosto, 185: o
destinazione? -l'ometto fece scherzosamente il saluto militare. -contento o no poco importa:
t'imbianca il verone, / e il saluto del mondo in cuor ti pone.
, di pace, di riverenza, di saluto. caro, 6-1044: or dammi
8-22: ma pria che desse l'ultimo saluto / ai duo focosi amanti in su
felice giorno (ed è forma di saluto, analoga a buongiorno: cfr. buondì
so dizeria / prima mente lo li donò saluto. boiardo, 1-14-10: or turpin
soglio pettegolare di dietro alle persone che saluto. verga, i-15: nedda le lanciò
digiuno ». verga, 4-73: vi saluto... don luca il sagrestano
schiera davanti alla schiera avversa, salutandosi col saluto del grado e della dignità rivestita con
montagna torsi dell'apenino spicco un tenerissimo saluto... invitandovi, dico, a
e a lei graziosamente renderò il suo saluto. idem, 21-21-n: imeneo, testimonio
(67): in quello [saluto] dimorava la beatitudine, che era fine
gabriello, / che t'aportòe 'l saluto bello / e anunziòe che de novello
divina. -altimp.: indica licenza, saluto (a volte iron., rivolto
conservi: forme augurali, o di saluto, di commiato. guittone, i-38-20
sia discaro che, dopo il riverente saluto, mi rivolga ai giovani allievi.
l'altrier passa'per vi'e dièll'un saluto / per disaccar la sua mai'accoglienza
dischiusa, / o pia courmayeur, ti saluto. 7. manifesto, palese
miei lamenti; / e che 'l caro saluto / non discompagni da cortese aiuto.
una flebil capinera / gor- gheggiante il saluto vespertino. g. ferrari, xxxiv-1141:
verso il punto donde m'era provenuto il saluto di ada. -mettersi, stare
quello dispregiò di rendere al brettone lo saluto. -figur. non tollerare.
303: dissipator di francia! io ti saluto / con- quistator di roma. cattaneo
: che fatica il distacco: il saluto impacciato a dissimulare, a far credere
con particolare deferenza (nelle formule di saluto dello stile epistolare). leopardi,
e carlo. carducci, ii-6-214: la saluto distintamente, e ho il bene di
nello stile epistolare, nelle formule di saluto improntate a sostenuta compitezza. p
. bertola, xxii-765: io ti saluto, o giovane / dittator dell'italico
avrebbe saputo imporre il sorriso reciproco di saluto fra sconosciuti. 6. dimin
due parti; che ne la prima parte saluto e domando risponsione, ne la seconda
levata la mano per un segno di saluto. 3. schivare, evitare
tullio c'insegna, sono sei. il saluto, il prologo, il divisamento,
. comincia a render loro freddamente il saluto. bar etti, 3-21: la
, incapace persino di corrispondere al suo saluto e subito aveva ripreso a falciare violenta,
piacer o rida / e dòniti saluto allegramente, / non l'appellar amico
16-65: giunta costei, con un gentil saluto / lo salutò, che in mezzo
forsi del- l'apenino spicco un tenerissimo saluto... invitandovi, dico,
: bastava una voce per strada, un saluto, un sorriso del primo passante,
lungo scritto, e gitto giù questo saluto in fretta. d'annunzio, iv-2-769:
: l'austero cipresso, scontroso al saluto degli uragani, taciturno ai richiami d'
e dai fascisti (come formula di saluto o di augurio fatto in coro)
in comune elimina il bisogno di qualsiasi saluto e complimento. baldini, 7-119: alla
breve e alla buona: « vi saluto eminenza ». -eminenza grigia:
specializzata, difficilmente poteva toccare più bel saluto. -in senso concreto: monumento antico
e abbassò il capo in segno di saluto verso la maestosa figura che già da
-nella chiusa delle lettere come formula di saluto o di ringraziamento. monti, ii-215
con una bomba americana, e così 'ti saluto, e sono; e abbiamo scritto
-come espressione di cortesia nelle formule di saluto. boccaccio, dee., 2-5
può essere comunicato ad altri (un saluto). panzini, iv-235: nel
crepitando. carducci, ii-7-257: un saluto soltanto, prima che si estinguano gli
uomo elegante che passava, una specie di saluto. alvaro, 12-95: i soldati
* evviva ', usasi anche come saluto familiare incontrandosi con alcuno, e come
di un naso; levo il cappello e saluto il mio facsimile: esso mi risponde
gemelli careri, 2-ii-249: lo stesso saluto del moschetto fu fatto parimente agli altri
ave; / poich'ebbe dato il fallace saluto, / gli diede il bacio,
altra parola che non le solite di saluto o di cortesia doverosa: parole che
che, come elisabet ebbe udito il saluto di maria, il fanciullino le saltò
, che non vi sarà discaro il saluto e il conforto d'un uomo onesto.
eco alle risate. -rivolgere un saluto, un augurio, un com
glielo faccio a babbo, omo, un saluto? / che gli dico del bimbo
dio, faccia dio: formula di saluto e di augurio (e si usa prevalentemente
capo in segno di rispetto o per saluto. m. franco, 1-53:
locuz. salutare alla fascista, fare il saluto fascista: modo di salutare, obbligatorio
si entra e si esce facendo il saluto fascista », urlò indicando un cartello appeso
a qualcuno: riconciliarsi, rendergli il saluto dopo averglielo tolto per un certo tempo
mai sapere sue notizie, né mandava nessun saluto. ed era favolosa per me la
col fazzoletto: far concitati segni di saluto per farsi notare. forteguerri, 9-19
fazzoletto che si sventola in segno di saluto. c. e. gadda,
: ma pria che desse l'ultimo saluto / ai duo focosi amanti in su
. pavese, 6-145: gridò un saluto, e una voce femminile fresca e
l'altrier passa'per vi'e dièll'un saluto, / per disaccar la sua mal'
gadda, 5-239: rispose del capo al saluto, fermamente popputa e voluminosamente insediata sulla
in curva, alzava un braccio per saluto, si allontanava velocissimo, spariva inghiottito
la vita; nel nuovo che s'apre saluto un dono non chiesto.
fra loro, vi mandano un affettuoso saluto dal cuore, fiduciosi di rivedervi presto
o vero gazza, che so parlare, saluto te, mio signore, con ferma
reclute montanine] si fanno festa e saluto da soli, andando: cantano con voce
costante applicazione,... io vi saluto e vi ringrazio. d'annunzio,
d'intollerabile fetore, / porse il saluto al suo giudicatore. 3.
goffredo rudel. pascoli, i-700: questo saluto a sirmio, che pare un sospiro
annunzio, iv-1-299: appena udì il saluto di lui, ella si volse; e
muto il core, / e un tacito saluto / ed un sospir d'amore /
questa frase: « e fiducialmente la saluto! ». = comp. di
senza i-9: ti mando un saluto, o sannio fiero, / senza nube
. cardarelli, 1-86: il più corto saluto è fra noi due / un commiato
goretti, mi saluta; e quel saluto m'è caro più che saluto di conte
quel saluto m'è caro più che saluto di conte. percoto, 375:
tal plebeo, con cui ella scambiò saluto e si intrattenne a parlare caloro- camente
; esso ci risponde col fischio di saluto, e noi replichiamo con gride clamorose
gola una flebil capinera / gorgheggiante il saluto vespertino. a. verri, ii-7:
8-22: ma pria che desse l'ultimo saluto / ai duo focosi amanti in su
. perticati, ii-370: i'ti saluto, o fior delle donzelle, /
. si guardano forzando il sorriso del saluto e dell'accoglienza. borgese, 1-25:
io non ti venero / non ti saluto, / impotentissimo / porco fottuto!
. pascoli, 337: con un saluto eterno / noi ti lasciamo. addio,
d'amore, le rendeva freddamente il saluto ed altro non le diceva. aretino
un conoscente di tanti anni. lo saluto. mi accorgo che egli mi risponde
: non frequento più nessuno, non saluto più nessuno. montale, 3-162: non
ricordo. pavese, 6-145: gridò un saluto, e una voce femminile fresca e
erano incise alcune parole o frasi di saluto e di complimenti indirizzate a una persona
: come elisabet ebbe udito il saluto di maria,... disse:
/ che gli diedero un calcio per saluto / gridandogli: « carogna! »,
labbra contratte del santo ed al suo fugace saluto. cardarelli, 3-121: ecco a
. panciatichi, 286: ho fatto un saluto a madama di richemond da parte vostra
e ti chiamo, / il mio saluto è in questo / tremare che fa
/ ascolta i preghi, odi l'umil saluto. carducci, 1054: sopra /
annunzio, i-9: ti mando un saluto, o sannio fiero, / senza nube
i marinai allineati sulle murate lanciano il saluto alla voce. montale, 1-39: un
, per condire colla dolcezza di questo saluto l'impertinenza della curiosità. nievo,
segno di affettuoso complimento, di confidenziale saluto, per lo più rivolto a un
deledda, iii-897: mi restituì il saluto con una garbatezza da gentiluomo. borgese
. carducci, ii-1-48: a te il saluto generoso di mio padre.
ha gentilmente salutato; / ma quel saluto è a lui cosa modesta. cellini,
: ei torna / di cesena e saluto / non ebbe da voi, donna,
ampi gesti (di richiamo, di saluto, per attirare l'attenzione);
. -mandare (un bacio, un saluto, ecc.). fogazzaro,
fogazzaro, 1-32: ti getto un saluto dal palazzo davanzati. d'annunzio,
come sotto un riflettore ci fanno gesti di saluto. linati, 17-67: le barchette
rosso in campo di porpora dava un saluto d'incantesimo. -giglio al naturale o
la sua desolazione. sione di saluto ossequioso, di viva riconoscenza.
a moloc. -come espressione di saluto ossequioso. carducci, ii-7-250: addio
, un tono di voce, un saluto). valerio massimo volgar.,
la inaspettata fortuna gli fece fare un saluto giocondo. c. e. gadda,
faceva un grande, gioioso, esagerato saluto. moravia, ii-274: risate soffocate
chi voglia rispondere né alla cortesia del saluto, né al cenno contumelioso della disfida.
né sapendo domani dove sarò, vi saluto con tenerezza. d'azeglio, 4-ii-142
vane,... / porse il saluto al suo giudicatore. 3.
, in atti più giulive, / saluto a te porgendo in suo sermone. antonio
: orlando giunse e diègli un bel saluto. caro, 16-3: fuor del
. carducci, ii-16-251: mando un saluto agl'italiani che gloriano la patria.
state bene (come formula epistolare di saluto). tolomei, 2-100: non
gola una flebil capinera / gorgheggiante il saluto vespertino. pindemonte, 139: se al
davanti alla schiera avversa, salutandosi col saluto del grado e della dignità rivestita con
che mi ero messo in posizione di saluto, strinsi la sua mano pronunciando il
braccia); cordiale, espansivo (un saluto, una risata, una carezza)
faceva una scappellata profonda, quel gran saluto aristocratico che lusinga le donne borghesi. baldini
il solito formulario gratulatorio e complimentoso del saluto..., lo cangiò nel sorriderle
glielo faccio a babbo, omo, un saluto? / che gli dico del bimbo
ii-1-883: ci risponde col fischio di saluto, e noi replichiamo con gride clamorose.
, 3-639: m'accolse con un bel saluto gridato. d'annunzio, iv-2-8:
: comincia a render loro freddamente il saluto; a mostrar di non li conoscere;
,... e questo si chiama saluto galante. -intr. garzoni
a cui, nominandolo, aggiunge il saluto -dio guardi. d'annunzio, iii-1-677:
: con molta dignità, fece il saluto militare, girò sui tacchi e se ne
ch'una donna dia, / un saluto, un inchino o un sol guato /
bel piacer o rida / e dóniti saluto allegramente, / non l'appellar amico mantenente
la cornetta fuori continuava a squillare un saluto guerresco. -che canta, che
bel piacer o rida / e dòniti saluto allegramente, / non l'appellar amico
in questo segno / delle piante, saluto della terra / umana alle domande,
già ci imbarazzava dopo l'effusione del primo saluto. 3. implicare, chiamare
partire come nel giungere, un copioso saluto. -partenza (di una nave
in ogni fibra s'imbeve / di quel saluto. 5. insinuare, suggerire
1-256: costui eseguì ima specie di saluto militare, portando di scatto la mano
hai una profumata riverenzia, sguaina il saluto con quella maniera che sogliono far le
/... / non rendete il saluto. -sostant. lubrano,
la mano di qualcuno (in segno di saluto o di promessa solenne).
cardinale illustrissimo. rosa, 1-143: saluto tutti cotesti signori et imparticolare il nostro
). jahier, 3-43: il saluto al superiore è imprescrittibile. savinio,
levarli ritti sul banco in segno di saluto o nell'accingersi a vogare. -inalberare
xxxv-n-606: veggiovi con lei / il bel saluto che mi fece allora; / lo
illustrissimo, inchino al vostro grado, saluto la vostra fortuna e adoro i vostri
9. rivolgere (un omaggio, un saluto). molza, 1-127: io
volto e in arnese, inchinarti 11 saluto / dell'armi. cesareo, 256:
basso. -in partic.: gesto di saluto o di riverenza fatto chinando il capo
o curvando le spalle in segno di saluto, di commiato, di ossequio.
, sm. atto di ossequio, di saluto, di omaggio, di commiato
riverirlo. tasso, 13-i-401: un saluto cortese, un bell'inchino, / due
(per lo più in segno di saluto o di omaggio). -inclinare vanima:
accennò un inchino. ida gli restituì il saluto inclinando la testa. -rifl
carducci, ii-4-274: con ciò ti saluto, promettendoti presto una poesia non incuriosa.
piegare le ginocchia (in segno di saluto, di ossequio, di riverenza,
abbiate un più caldo / da me saluto, oh voi, care osterie romane!
gelo, che fan scattare il collo nel saluto in marcia, rientrando fieramente inquadrati.
saluta; che non porge il proprio saluto. - anche al figur.
, / par che la vita l'ultimo saluto / mandi al deserto.
mi facevi ciao; / e quel saluto insoavi va il cuore, / quasi a
familiarizzarsi. mazzini, 53-340: questo saluto ti è recato da un nostro capo
passante, invano sollecitato di sbrigarsi col saluto. c. f. gadda,
come una speranza remota, come un saluto. 6. figur. ordito,
amor lor tributo, / non rendete il saluto. manzoni, fermo e lucia,
d'annunzio, iii-2-1041: risponde al saluto senza parola, tenendo le mani dietro
: giuda s'introdusse a cristo col saluto e col bacio, e poi gli gettò
-mandare un omaggio; indirizzare un saluto; dedicare un canto; trasmettere un
che non ti ricordasti inviarmi pure un saluto, quando godevi moltitudine di amici,
sei più qui, non più il tuo saluto / giunge a me pellegrino. -che
'invito ', per brindisi, ossia saluto fatto colle tazze. 7
questo gli andò incontro, rendendogli il saluto, e insieme guardandogli le mani e
di gioia e mosse il braccio in un saluto. 3. sorretto, guidato
d'annunzio, iv-2-188: al secondo saluto voltò dispettoso le spalle, e si
, e si mosse, credendo quel saluto un'irrisione. bocchelli, 1-iii-283:
punte irsuto, / ché noi con un saluto / gli squar- ceremo il sen.
la triplice genuflessione, e dare il triplice saluto 'ad multos annos ', strappò
confuso nell'ultimo raggio / del sole, saluto la terra / lanciata al perpetuo viaggio
effettuato con le braccia aperte (un saluto). d'annunzio, iv-603:
le braccia ci fece un larghissimo festoso saluto. -con uso avverb.
, ii-494: le due monache fecero un saluto del capo, e sparirono, come
ceto medio, negavano a questo il saluto, scontrandole pochi dì dopo sul lastrico di
riportate oggi il premio; io vi saluto e vi ringrazio. bacchetti, 2-xi-293:
legge, che... lo saluto di questa donna, lo quale era.
, 7-30: ci salutò con un saluto di legno. goldoni, xii-240:
2-274: noi domandiamo e vogliamo il saluto degli uomini che si preparano a spendere
: v. saggio. -levare il saluto: v. saluto. -levare i
. -levare il saluto: v. saluto. -levare i sensi: v.
valore di inter. ben levato!: saluto augurale che viene rivolto a chi si
-dare il ben levato: formulare il saluto augurale di felice giornata a chi è
mentre stanno per separarsi; commiato, saluto. capellano volgar., i-123:
-accommiatare il pubblico con un breve saluto alla conclusione di una rappresentazione drammatica;
sta'lieto è usato come formula di saluto). -anche: stare tranquillo,
greci sui romani si palesa già nel saluto: 'sta sano 'dicevano questi
-sia lodato gesù cristo!: formula di saluto cristiano, alla quale ordinariamente si risponde
: lo riconobbe, con un sorriso di saluto: era il boccini, il logaiolo
egli le scrive una malinconica lettera di saluto -malinconica, quasi triste, perché naturalmente,
pio / il lontanar d'un ultimo saluto. negri, 1-272: un battere di
e del tiziano, io ti rivolgeva un saluto di rime sospiranti. sbarbaro, 2-49
, l'estraneo deve aggiungere al proprio saluto: santa martina o benedico.
begli occhi lucenti / e d'un dolce saluto inseme aggiunto. boccaccio, 1-6:
dea / sterile e fiera manda il saluto; / colle vestali ai riti di
22. esclam. ai lupi: come saluto scherzoso. g. m. cecchi
, scende, si pianta, fa il saluto. borgese, 1-290: enrico e
sforzo supremo di magnanimità io volgo un saluto piuttosto cortese al figlio del trattore.
, dopo la materna perorazione di quel saluto: e il parasole, rilevandosi a un
a s. elisabetta, in risposta al saluto di costei che l'aveva benedetta come
noi soldati non abbiamo nessuno, e saluto: * sani, femmene ':
, femmene ': o il magnifico saluto! -sostant. patrizi,
colonnello con cui scambiò il solito magro saluto. -ant. di diffìcile comprensione
de'poveri. guerrazzi, 3-30: il saluto di tuo padre ti suona come maladizione
egli le scrive una malinconica lettera di saluto -malinconica, quasi triste, perché naturalmente
a nome della sezione prati porgo il saluto al compagno minucci della direzione del partito
venuta di monsignor l'abbate s. saluto in coteste parti. s. maria maddalena
mi vi ricordo, e mandovi un saluto. svevo, 5-31: poi [aghios
fazzoletto e gli faceva dei vivi segni di saluto. corrispose al suo saluto mandandole un
segni di saluto. corrispose al suo saluto mandandole un bacio. saba, 166:
: rivolgere (un indirizzo, un saluto, ecc.). g.
, iii-24-330: il primo e naturale reciproco saluto tra due individui che si riscontrino nella
xilografia della batteria nera fu l'ultimo saluto alle sgorbie, fatte con una stecca
stringersi reciprocamente la mano in segno di saluto (anche come formula di cortesia nel
'stretta di mano': questa forma di saluto ha antica origine: pare fosse a dimostrazione
: porgergliela, stringergliela in segno di saluto, di commiato, di riconciliazione, per
alzava pigramente un braccio in segno di saluto, come se la bella persona giacesse sommersa
allegando per prova un mio 'profondo saluto 'alla carrozza del gran giudice al
foscolo, xiv-243: rispose al mio saluto con due o tre sillabe masticate.
né sapendo domani dove sarò, vi saluto con tenerezza e desiderio di cuore.
, che riflette il tono di un saluto mattutino, beneaugurante. 6.
d'un tratto la terra, al saluto dei chiari mattutini. -che soffia al
per quelle vie un altro aristocratico dal saluto e dai modi un poco officiosi. soltanto
: -be'... io la saluto, sergente. -dove vai? -rientro in
: abbassare il capo in segno di saluto e riverenza. manzoni, pr.
che le piacque di negarlo [lo saluto] a me, lo mio segnore amore
merciari? foscolo, v-97: con un saluto più rispettoso che per lo più non
luce una donna gentile, quale un saluto, in una piccola rivista meridionale nel '46
, le fesser piacere / d'un saluto ripien di cortesia, / come mertava
, preceduta dai riti di iniziazione (saluto ai fedeli, atto penitenziale, gloria
quelli... lo salutavano col saluto popolano: dio t'aiuti; subito ingiungendo
le lettre ha di credenza e di saluto, / toglie, affrettando il suo partir
.. le rivolsero, miaulando, un saluto timido, un appello: « è
far il pittore, un solo primo saluto alla logica era sufficiente a comprendere l'assoluta
. c. arrighi, 303: vi saluto lingue di mele! io non sono
. carletti, 191: si rendono il saluto l'un l'altro con fare un
posta. -saluto militare: v. saluto. 2. che dispone di un
militarmente la mano alla fronte facendo il saluto militare. d'annunzio, 1-262:
: l'ha salutato con sì gran saluto / e con occhio e con viso sì
. montale, 10-48: io vi saluto turbe in cui vorrei / mimetizzarmi a
annunzio, iv-2-1063: non vi fu saluto fra le due sorelle quando la maggiore uscì
di corbezzole, mi portano il primo saluto dalla macchia. stuparich, 1-413:
addirittura gli era di peso restituire il saluto. -con riferimento ai diavoli, per
dalla guardia del corpo. risponde misuratamente al saluto dei paesani. 2.
, ma gli rivolgano a mo'di saluto questa domanda: -beh! che cos'
una moralità, ma sì bene un saluto e un avvertimento all'ospite
io mostrai mai cenno pur lontano di saluto. -non fare motto, non
pare, un po'mozzato il tuo saluto. io te lo rendo intero in cartolina
nella farmacia... mugolando un saluto. de marchi, i-996: i due
bini, 1-145: non movemmo voci di saluto. faldella, i-3-144: cominciò a
di gente, i poliziotti facevano il saluto. -rumore provocato da un movimento
a davo ') -un bra, bratto saluto; / comin- cian l'accoglienze da
altro luogo voltasi / o se il saluto rendegli, / lo fa con tanto
, egli le scrive una malinconica lettera di saluto - malinconica, quasi triste, perché
del mondo, / le tue vestigia saluto. scarfoglio, 281: agnese gonzaga
prima di ricevere né un bacio né un saluto, volle ch'io le promettessi di
del ceto medio, negavano a queste il saluto, scontrandole pochi dì dopo sul lastrico
. degli arienti, 238: reiterando el saluto e vedendo che le parole non giovavano
pieni di lacrime e il braccio teso nel saluto del commiato e, dietro di lei
, 1-108: nordico cielo, negale il saluto / al suo ritorno. montale,
agitò anche il braccio in segno di saluto, ma evidentemente non poteva sperare di essere
espressioni ellittiche in forma interrogativa, come saluto e come pretesto per iniziare un discorso
fatto. mazzini, 48-168: un saluto e un augurio. il saluto viene
: un saluto e un augurio. il saluto viene dell'anima mia commossa al solo
mia. e abbraccio carlo, e saluto cordialmente il fratello tista, e mando
: salutare è cortesia, rendere il saluto è obbligo. 11. dimin
ah! ah! » fu il suo saluto, mentre si levava gli occhiali e
, la mano: in segno di saluto e di riconciliazione, o per porgere
è nessuno? -come formula di saluto. volponi, 2-372: mi fermai
reggia innanzi? -come formula di saluto (e può avere valore scherz.
/ suavi... a voi fu saluto olente. 2. per estens
-atto, espressione, gesto, saluto (per lo più al plur.
di precedenza, la privazion di un saluto, la calcata di un cappello,
di omaggio, di cortesia, di saluto; dimostrazione di rispetto, di
, né di rispondere a lo suo saluto. idem, xxxiii-4: due donne in
comodamente. buzzati, 1-192: un saluto alla sua camera, dopo tutto drogo ci
propria stima con espressioni riguardose, col saluto, con la presenza, col comportamento o
loredano, 2-506: m'onori d'un saluto al sig. suo suocero. brusoni
con uso aggettivale): di rispettoso saluto (un gesto). carducci,
'onori navali ': speciali manifestazioni di saluto e di rispetto, eseguite a bordo
di artiglieria; gala di bandiere; saluto alla voce; segnali di tromba; segnali
di tromba; segnali di fischietto; saluto nelle imbarcazioni. 15. atto o
cosiaetto onore della ribalta. -ant. saluto, segno di deferente commiato rivolto al
lana deputato per casale propose si mandasse un saluto all'esercito. gobetti, 1-i-42:
. fucini, 69: fatto un languido saluto, arrossendo li abbassava [gli occhi
della francia, bernardo iqdegno abbate, saluto. e. cecchi, 5-176: forse
. -in partic.: espressione di saluto riverente. masuccio, 13: ho
nostro ossequio. -come formula di saluto, in partic. nello stile epistolare
8-xiv-96: qui per fine ossequiosissimamente la saluto e riverisco. pallavicino, i-29: non
ciclista. è un festoso ossesso del saluto; la sua esistenza è diventata un
sua esistenza è diventata un rituale del saluto. bacchelli, 2-26: l'illusione
sguardo... senza rispondere al saluto della donna, che era bionda,
divine. -anche in formule generiche di saluto e augurio. guittone, 1-41:
terra agli uomini di buona volontà: saluto degli angeli ai pastori che vanno verso
, i quali obligano i naviganti al saluto ed al pagamento del passo. gioia,
. comisso, vii-131: basta un semplice saluto galante a una donzella per vedersi arrivare
. di giacomo, ii-735: il saluto del cannone... annunziò poi
greci sui romani si palesa già nel saluto: 'sta'sano 'dicevano questi; i
. pasolini, 3-338: « ve saluto, a sora maria, se vedemo!
e sol da lunge i miei tetti saluto. pascoli, 261: sporgono alcuni,
altro luogo voltasi / o se il saluto rendegli, / lo fa con tanto
. monelli, 3-219: il triplice saluto alla voce, il palpito dei fazzoletti
amandorle dolci, vi manda un dolcissimo saluto. c. 1. frugoni, 1-14-44
: piuttosto che vedersi fare / un saluto di spalla o arcigno viso; / ossia
civili o militari o semplicemente per il saluto alla voce. dizionario di marina
a pensare se non doveva fargli il saluto con la spada, poi rifletté che il
sia. salvini, 19-iv-1-312: non saluto mica per semplice cerimonia; ma per
la conclusione), in una lettera (saluto, esordio, narrazione, richiesta,
. gli ottimati, e s'abbiano un saluto a parte. -specifico.
-comunicare espressioni di ossequio o di saluto. f. f. frugoni,
-per estens. commiato, congedo; saluto rivolto a chi parte. caro
ghislanzoni, 8-112: odo distintamente l'ultimo saluto: -cane, assassino! fra mezz'
natura; e qui ha forza di saluto nella partita. -andata, viaggio
/ o pia courmayeur, ti saluto. -passaggio zebrato: zona della carreggiata
(un'espressione di cortesia, un saluto, una lettera, una corrispondenza).
. -scambiare formule ed espressioni di saluto e di cortesia. g.
quella corte. -scambiato (un saluto, un omaggio). f.
bembo, iii-480: stette nel mio saluto alquanto sopra sé il santo uomo e
= probabile deformazione popol. del saluto liturgico lat. crist. pax tecum
genov. pastecu e il monferrino pasteco 'saluto di pace che si dà in
: salvator della patria, io te saluto. -comune origine di due o
a lui, fece un cenno di saluto e di ringraziamento ad uno che gli
un anno. = adattamento del saluto liturgico (lat. eccles. pax
. manzini, 8-101: abbozzava un saluto tra scaltro e sussiegoso alla signora del
mani calde dànno troppo di sovente il saluto entusiastico a retoricate acefale ed a concet-
sei più qui, non più il tuo saluto / giunge a me pellegrino.
: sono entrato nella casa a portare il saluto; e sulla soglia la vecchietta della
ti portano come la voce e il saluto della gioventù che s'allontana. zavattini
tramonto / venere!... ti saluto, o peregrina / voluttuosa stella.
alle fanciulle e impettiti fecero loro un saluto militare e un inchino perfetto.
. latini, ii-162: qui ti saluto ormai: / e quel tuo di
soglio pettegolare di dietro alle persone che saluto. misasi, 142: i motivi,
pomeriggio che non ha la gloriosa petulanza del saluto mattinale, ma la tristezza senza fondo
spene. boccaccio, vii-55: quel saluto, ch'io più desiava, / con
boine, iv-91: li lasciai senza saluto pian piano zitto. -senza affanno
irrigidirsi nella posizione dell'attenti o nel saluto militare. visconti venosta, 347:
sei si piantarono prima nella posizione di saluto. bechi, 2-167: tutti si piantano
con me;... mai un saluto ridente, una stretta cordialaccia di mano
di precedenza, la privazion di un saluto, la calcata di un cappello, una
o aggiunte precisazioni e ulteriori formule di saluto (per lo più nelle espressioni a
o legati in treccie e dalla forinola del saluto e fino da certi riti in tagliare
buona amicizia, come si fa il saluto tirando di spada. pea, 1-421:
piglio / già non mi rende gioia né saluto. armannino, 1-48: pigliano consiglio
/ quer fanfanicchio 'un rende mai 'r saluto. faldella, i-5-216: cappelli a
gelo, che fan scattare il collo nel saluto in marcia, rientrando, fieramente inquadrati
tutte le sue pistole, dicendo per saluto: « la pace di dio sia con
invisibili fra le marucche gli rimbeccavano quel saluto, esse le prime a salutare il
. de amicis, ii-413: saluto il mio pizzardone, una guardia municipale
ceto medio, negavano a queste il saluto, scontrandole pochi dì dopo sul lastrico di
poi!: come formula familiare di saluto, quando si suppone che ci si incontrerà
d'intollerabile fetore, / porse il saluto al suo giudicatore. -con riferimento
porgere (in partic. un saluto, un ringraziamento, ecc.).
se qualcuno più ardito si poneva sul saluto, egli rispondeva con un inchino anche
: venne a noi, dandoci un saluto, una presa di tabacco; parlandoci del
un augurio; dedicare, indirizzare un saluto, un omaggio verbale, un brindisi.
. -riferire, riportare espressioni di saluto o di augurio. g.
citar, possa adosso; / mandote saluto quanto e'posso: / deo te faca
non più aver, ché le due son saluto: / giovantute, santà è porto
allevamento, di nuovo si ricevette il saluto dei due negretti di ghisa, vestiti
« ti sta bene, » fu il saluto della bulla, « perché sei un
e citazioni, / onde senz'aspettare altro saluto, / compariscon diversi testimoni. monti
di persone accorse a dar l'ultimo saluto al valoroso patriotta precocemente morto.
con infinite bucce, / vi dien saluto di ben arrivati. = vezzegg
2. per estens. forma di saluto, insieme di frasi e di espressioni
lasciato stamani heidara dopo aver ricevuto il saluto de abdalla elman, che m'ha
, le fesser piacere / d'un saluto ripien di cortesia, / come mertava un
annunzio, 1-9: ti mando un saluto, o sannio nero, / senza nube
omaggio agli ufficiali del reggimento? il saluto veniva espresso dall'arme, la presentava
presenta l'arma e ognuno ripete il fiero saluto alpino. -mettere dinanzi agli occhi
rivolgere (o anche riferire) espressioni di saluto, di augurio. sarpi,
colla presente / vi ricordo e mandovi un saluto. mazzini, 57-63: concedetemi ch'
più in formule di cortesia o di saluto). ochino, 207: diranno
. -a presto: come formula di saluto, per indicare una separazione che si
vén l'angel gabriel, / fy un saluto molto bel / a vo'donzela.
(io): ne la prima parte saluto e domando risponsione. idem, conv
ritirato nel suo scrittoio, scriveva il saluto da farsi alla stazione e il brindisi per
partire! gli voglio fare un profumato saluto. caporali, i-63: ciò che scrisse
, 3-71: tele antiche, io ri saluto, / che dall'arte profumate,
sincero. d'annunzio, v-1-936: vi saluto, cari promettitori del 28 maggio.
e schierati, disposti a eseguire il saluto delle armi, al comando dell'altro
. -rivolgere un ringraziamento, un saluto. stampa periodica milanese, i-300:
: non dubito d'invitarvi a mandare un saluto alla memoria di lord clive e dei
v.]: 4 prosperità ': saluto a chi starnuta. -con metonimia:
, ii-21-130: riverisco la signora marchesa, saluto e benedico la bella e prosperosa figliuola
come un galleggiante, l'avvocato grognòlico saluto il conte con un inchino alla rovescia,
questo gli andò incontro, rendendogli il saluto, e insieme guardandogli le mani e il
s'eo son proveduto / e 'n gioi saluto / ben contar no 'l porria c'
.. mi fece appena un piccolo saluto e mi lanciò uno sguardo che era
sguardo che era una pugnalata. quel saluto diceva apertamente che era un'impudenza,
della mano chiuse (ed è il saluto proprio dei partiti e dei movimenti marxisti
braccio destro teso e pugno chiuso: saluto comunista, in opposizione al saluto romano
chiuso: saluto comunista, in opposizione al saluto romano. saba, 550: entra
un braccio che si agitava in gesti di saluto. tutti gli uomini a terra si
, d'intollerabile fetore, / porse il saluto al suo giudicatore. e. cecchi
, /... / levavi al saluto la mano, / scoprendoti il cuore
o vaneggio: ahi, che sovente la saluto come se la vedessi, e mi
/ già non mi rende gioia né saluto. dante, xix-8: signore, /
de la chiesa / questa voce di saluto come un brontolo fu intesa. pratesi
questo me ne vo. con questo la saluto '. -perciò, pertanto.
che di sopra è scritto che lo saluto di questa donna... tue
/ è già tardi. io vi saluto. - / e, tendendo la sicura
3-14: egli non raccolse il mio saluto e come cieco si lasciò sfiorare da me
pulci, iv-172: la sogghigna quando la saluto, / che la s'è tutta
? cantari, 78: il saluto a quello han raddoppiato: / per lo
quello han raddoppiato: / per lo saluto fece liombruno, / in piedi fu levato
. bartoli, 2-1-58: il semplice lor saluto... è sollevar dal petto
falangi dei radio-amatori italiani e stranieri il saluto melodioso che essi aspettavano con indicibile trepidazione
alla bambina, facendole un cenno di saluto; ella ascoltava, con gli occhi
de amicis, xii-159: fattomi un saluto vivace con la mano, scappò,
e discusse seco medesimo tutte le forinole di saluto che possono adoperarsi. 2
gli augei canori e gai / dolce saluto ai matutini rai. g. p.
vada a loro dagli amici concittadini il saluto più affettuoso, la rallegranza più viva.
. onofri, 88: come un saluto semplice e divino, / che dà
il mare. aleardi, 1-151: là saluto / le due famiglie de la gelid'
l'atto di porgere o rinnovare un saluto. orsi, cxiv-32-53: mi compie
un rapporto interrotto o di porgere un saluto. giordani, v-81: spero che
fo caduto, e 'l nemico fo saluto / ed en superbia raputo, ch'era
-rivolgere o, anche, riferire espressioni di saluto, di augurio, di ringraziamento.
a una zucca e con un bel saluto e alquante bone parole impetrò le dimandate
7. rivolgere o anche riferire espressioni di saluto, di augurio, di ossequio (
, celati. non ebbero essi il saluto del re, non furono dal re rassegnati
glielo faccio a babbo, omo, un saluto? / che gli dico del bimbo
: sono entrato nella casa a portare il saluto; e sulla soglia la vecchietta della
sua voce rauca e vibrata corrispose al saluto dell'accattona. misasi, 7-i-16:
superandoli, si scavano a fatica un saluto rauco nella strozza soffocata dal peso.
sugli usci sferruzzavano e rispondevano al suo saluto con aria modesta e sostenuta.
, un'informazione; porgere (un saluto). dante da maiano, 41
donna è redda quando non rende il saluto. = voce senese, ma anche
5. rinnovare un augurio, un saluto, un invito; esprimere ripetutamente un
5. rinnovato o espresso ripetutamente (un saluto, un ringraziamento, un complimento,
come una speranza remota, come un saluto. -che vivrà in un lontano
un sentimento, un augurio, un saluto (anche come risposta generosa a un
angelo, egli non gli rendea suo saluto, anzi il dispregiava guittone, xvq-704-7:
e lo re sì gli rende lo suo saluto molto cortesemente. bibbia volgar.,
che fusse mesto / rispose al mio saluto umile e presto: / « gioven
lor tributo, / non rendete il saluto, / sicché non posson dirvi innamorate,
solenni. -in partic.: rivolgere un saluto o un'espressione di cortesia. -rendere
venuto, / non me desti bascio né saluto: / questa [maddalena] rende
iv-214: vi rendo grazie del cortese saluto portatomi dal signor bonaccioli, tenditore della
reni, e questo fu il primo saluto. -nel linguaggio biblico ed ebraico
parti; che ne la prima parte saluto e domando risponsione, ne la seconda
ci resteremo. -in formule di saluto rivolte da chi va a chi rimane
ricambiare un sentimento, un gesto, un saluto, un comportamento altrui, sia amichevole
addirittura gli era di peso restituire il saluto. la repubblica d'italia [16-xi1-1948]
ricambiare un favore, una visita, un saluto, ecc.; contraccambio.
buzzi, 1-144: più che un saluto, un bisbiglio rettileo. naxar avrebbe
gli fece un gesto, un cenno di saluto affettuoso. -con riferimento alla conformazione
-in partic., come espressione epistolare di saluto o di omaggio (anche come invito
amore, affetto, riverenza, devozione, saluto (una persona sul volto, il
intensamente sulle labbra (come segno di saluto o di amicizia). patrizi,
crescete e moltiplicate. -in un saluto come espressione d'augurio. p.
un consiglio, un augurio, un saluto, un gesto affettuoso, un moto
a rendergli il ballo et a corrispondergli il saluto, con tutto ciò lo faceva senza
pesanza, / e 'n alegranza -grande son saluto. tavola ritonda, 1-492: lancidotto
la quale ebbe appena tempo di farmi un saluto di riconoscimento. -segno di
la richiesta di porgere o ricambiare un saluto. caro, 12-ii-62: poiché mi
amici. carducci, ii-12-175: la saluto riverentemente e la prego de'miei saluti
caro maggio, bel maggio, io ti saluto. 7. apparire terso,
sì scortese / che ad ognun levò il saluto, / che scorreva pel redutto /
; / è già tardi. io vi saluto. e. cecchi, 7-23: la
dall'ufficiale di guardia al termine del saluto reso con segnali di fischietto.
signora lucia, ho mandato loro un saluto appena giunto a roma... prevedendo
2-236: un applauso nutrito e grida di saluto e d'augurio per la signora salutano
per questa notte e questa vita / vi saluto, fratelli soldati. montale, 9-34
ogni fibra s'imbeve / di quel saluto. -diventare di nuovo incandescente (
vl-007: converrebbe a noi quel muto saluto che riconosce e rilega le anime fraterne
sconsolatamente piango. -in formule di saluto per dare o prendere commiato (anche
barbiere della città. linati, 10-46: saluto il torso della bella mezzadra che,
pure voi certi signori che incominciano il saluto a dieci passi di distanza e percorrono
rincontro. carducci, iii-23-421: feci un saluto: il fosco monaco me lo rese
ringuainando placido la spada / azzo novello saluto con mano / la sventolante rossa croce
una domanda, una richiesta, un saluto o anche l'attestazione della propria stima
1-164: sempre il dolce e rio / saluto e sguardo ho manzi.
pien di sì diversi / piaceri in quel saluto ripensando, / che duol non sento
migliaia di persone accorse a dar l'ultimo saluto al valoroso patriotta precocemente morto. misasi
l'arma e ognuno ripete il fiero saluto alpino. sinisgalli, 8-8: si dice
ritrovarlo, le fesser piacere / d'un saluto ripien di cortesia, / come mertava
. bernari, 6-195: risposi al suo saluto col saluto militare e gridai un perfetto
6-195: risposi al suo saluto col saluto militare e gridai un perfetto: « ripo-so
2. salutare qualcuno in risposta al saluto che per primo ha fatto; ricambiare
per primo ha fatto; ricambiare il saluto. -anche: portare a taluno i
buonarroti il giovane, 9-750: gli saluto, ciascun mi risaluta / e mi
». -ricambiare con ingiurie un saluto. landòifi, 15-37: quando alle
conducenti] col debito cenno a mo'di saluto romano, essi non solamente non si
4. rendere una visita di saluto, di cortesia; rispondere ai saluti
, agg. salutato in risposta al saluto che ha fatto per primo. buti
risalutazióne, sf. ant. saluto in risposta del saluto altrui.
. ant. saluto in risposta del saluto altrui. bembo, 5-138: quella
risaluto (resaluto), sm. nuovo saluto, saluto reiterato. bruno,
resaluto), sm. nuovo saluto, saluto reiterato. bruno, 3-82:
, con valore iter., e da saluto (v.).
iii-24-330: il primo e naturale reciproco saluto tra due individui che si riscontrino nella
sé. 12. risposta a un saluto. landi, 9: gli bisogna
g. bufalino, 1-193: risposi col saluto di rispetto che m'aveva insegnato mia
rispettivamente, desidero che giunga il mio saluto d'affetto a checco e famiglia,
. foscolo, v-97: con un saluto più rispettoso che per lo più non s'
interlocutori. - anche: rendere un saluto a voce. giacomo da fentini,
gesto, un cenno, un atto di saluto o di ossequio, un segnale in
occhi né di rispondere a lo suo saluto. storie pistoiesi, 1-51:
altra contraddizione opposta, non rispondono al saluto fatto col santo nome di gesù.
un segnale acustico o visivo, un saluto. pantera, 1-128: tenga anco
/ al messagio ke vedesti, / lo saluto retinesti / colla grazia fervente. tavola
da navigare. baldi, 639: io saluto sempre l'eccellenza vostra con l'animo
-dare la mano ritta: come segno di saluto e di rispetto. aretino,
ha così espressa la forma d'un saluto d'addio; e può sottintendere un termine
i venti. -come formula di saluto rispettoso. goldoni, vti-318: -serva
-serva sua signora. -riverente. -vi saluto madonna; addio ragazza. -reso timoroso
8-193: a sua volta egli mandò un saluto riverente agli antenati pirati che sulle loro
donno moisè rispondendo con un cenno di saluto alle reverenti accoglienze dei lavoranti,.
perticali. carducci, ii-12-175: la saluto riverentemente e la prego de'miei saluti
adorazione o di venerazione; forma di saluto particolarmente cerimoniosa, talvolta servile e adulatoria
di omaggio, di deferenza in un saluto, anche trasmesso a qualcuno tramite altre
mio padre. -in apostrofi di saluto, in formule di congedo anche epistolari
di altri (pure come formula di saluto e di commiato anche epistolare).
cerimoniosa e, talora, iron. di saluto. tommaseo [s. v.
io mileno abitatore della riviera del danubio saluto questi padri coscritti e fortunati senatori. c
a qualcuno (un messaggio, un saluto). d'annunzio, v-3-404:
un discorso, una domanda, un saluto, un rimprovero, ecc., a
, rivolto a'suoi cavalieri per ultimo saluto, loro aisse: « amici omnia perdidimus
con la mano aperta in segno di saluto (e tale uso, proprio degli
dei greci sui romani si palesa già nel saluto: 'sta'sano'dicevano questi;
italiana. -saluto romano: forma di saluto che si esegue alzando e tendendo il
v-1026: egli s'inchina; fa il saluto romano. landolfi, 14-60: levare
landolfi, 14-60: levare il braccio nel saluto romano, ve ne rammenterete, non
vivande che contemplarle, con presunzion fratina saluto il cuoco, che s'ebbe a
, i-117: io non cerco il saluto di nessuno... ma voi consentite
mano e scoprendo i denti a un saluto. -sostant. manzoni, pr
, celati. non ebbero essi il saluto del re, non furono dal re rassegnati
477: anch'io tra i molti vi saluto, rosso / alabardati, / sputati
/ l'ha salutato con sì gran saluto / e con occhio e con viso sì
e per carattere distintivo: altrimenti il saluto apparirebbe rozzo e triviale.
: rubicondo. faldella, i-2-259: saluto l'onorevole ferdinando martini, dall'aspetto
il fegato che m'ha levato il saluto, ogni tanto le rubinetterie perdono gocce di
necessità di metter fuora un libro, saluto e stretta di mano ai buoni,
sguardo, una parola, un freddo saluto, bastava a cambiare in ruggine (rodio
81: ci rese a mala pena il saluto, quel rusticóne. bechi, 1-115
sala6, sf. ant. saluto, salamelecco. malispini, 97
salàm, inter. forma di saluto araba, talvolta usata con intento scherz
. -chi e anche -che). saluto, omaggio, ossequio. pulci
vale 'pax tibi'. -formula di saluto diffusa fra le popolazioni arabe.
barbari. 2. atto, saluto, discorso o complimento di circostanza o
salam); è formula comune di saluto diffusa in tutto il mondo islamico.
che francesco gli tendeva per omaggio e saluto, stuparich, 5-118: mi levai
orizzontalità soltanto per il raccio teso nel saluto romano. -che si alza sulla
vestirsi quando sentì nel piazzale voci di saluto e saltellar di ragazzi. -come
). saludo, v. saluto. salùe, v. salute
). salùo, v. saluto. salupa, v. scialuppa
v.]. salutabile': degno di saluto. = agg. verb.
.]: 'salutaménto': il salutare, saluto. -come formula epistolare nella
scrittura). 2. saluto militare. guglielmotti, 774: 'salutaménto'
. che rivolge parole o cenni di saluto nell'accomiatarsi o nell'incontrare qualcuno (
. salutanza, sf. letter. saluto. tenca, 2-17: qui
congedarsene, parole, cenni o gesti di saluto e di augurio, che esprimono,
siciliana, stilnovistica, all'idea di saluto si unisce il concetto di 'salute',
/ è già tardi. io vi saluto. » / e, tendendo la sicura
-onorare un defunto con l'estremo saluto. leopardi, 2-93: per questa
pronom. rivolgersi a qualcuno con un saluto. sacchetti, 175-76: qualunche trovava
fatti. -sm. ant. saluto, convenevole. dante, vita nuova
omaggiare una persona, facendola oggetto di saluto per via epistolare (in partic.,
voglio scusare, se io non vi saluto spesso con mie lettere. della casa,
. della casa, 5-iii-140: io saluto il padre borghino e gli altri amici di
mi saluta / e io ricambio il saluto col mio cuore borghese / che sa già
/ e sol da lunge i miei tetti saluto. j. accogliere con gioia
.. / trasalendo di giubilo, saluto. -con riferimento al canto degli
illustrissimo, inchino al vostro grado, saluto la vostra fortuna e adoro i vostri
xc-459: salvator della patria, io ti saluto. / vieni, e mia figlia
dugentesca in volgare, 9: eo ve saluto, / meser jesu cristo, /
o un'insegna; fare oggetto di saluto a distanza una flotta, una nave
secondo il rango di quello che fa il saluto e di quello che lo riceve.
.. 'salutare con le vele': il saluto con le vele consiste neh'ammainare i
ammainate, sinché quella abbia oltrepassato. questo saluto è più umile di quello che si
al superiore, il quale non rende il saluto. 'salutare con la bandiera':
la bandiera di poppa. è il saluto della più grande umiltà e non si
fondamento fuorché quello di convenzione. il saluto con la bandiera si fa in due
alcuna festa, e queste precedono il saluto del cannone. 'salutare col cannone':
riferimento ai colpi sparati in segno di saluto. d'annunzio, iv-2-500: entrambi
.]: 'salutare... col saluto militare': si fa dal soldato disarmato
iddio ti saluti!: formula di saluto, per augurare prosperità, salute, fortuna
[s. v.]: 'ti saluto! ': con dispetto a chi
a chi ci secca. -ti saluto: per esprimere rassegnazione e rammarico a
i-128: se c'è burrasca, ti saluto corvè; son bastati tre giorni di
metterci a razione. -ti saluto patria!. per sottolineare il rischio del
non faccio così almeno stasera, ti saluto patria! » stetti al gioco.
269: salutare è cortesia, rendere il saluto è obbligo. ibidem, 331:
, per il n. 1, fra saluto e salute, voci legate per via
salutano2, sm. ant. saluto (e, nella poesia delle origini
poesia delle origini, all'idea di saluto si associa il concetto di beatitudine,
di parole, cenni o gesti di saluto che esprimono amicizia, benevolenza o deferenza
/ e pensava la beata / lo saluto con tremore. -omaggiato di saluti,
. accolto, riverito, omaggiato da un saluto militare. muratori, cxiv-14-244:
si riferisce, che è proprio del saluto. b. fioretti, 81-52
pomposa, cerimoniosa tipica delle formule di saluto (un modo di scrivere).
-e). ant. e letter. saluto espresso con parole o gesti che manifestano
dominante magione. -con riferimento al saluto della vergine, recatasi a far visita
-con riferimento alle parole di saluto e di benedizione rivolte da cristo agli
. -parole, formule convenzionali di saluto trasmesse a nome d'altri, per
: da ambo le parti, per reciproco saluto di guerra, si levò alto e
chiusa di una lettera, formula di saluto o di augurio rivolta al destinatario,
spirito. -scherz. espressione di saluto affettuoso e confidenziale. faldella, ii-2-106
dedicato. 6. marin. saluto militare, riservato a un'imbarcazione,
persona o di congedarsi da essa; saluto (per lo più in espressioni come
-salute e fratellanza: formula di saluto introdotta nell'uso durante la rivoluzione francese
salut et fratemité): formula di saluto del tempo della rivoluzione francese; fu
7. che esprime un saluto o un augurio (un gesto,
gli ten eva il suo saluto, anzi il dispregiava. guinizelli, axxv
ii-468: lo vostro bel saluto e 'l gentil sguardo / che fate
lo fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna. cino. iii-24-26
che da pria / gli donaste il saluto / che dar savete a chi vi face
occhi lucenti / e d'un dolce saluto inseme aggiunto. boccaccio, dee.,
saladino..., risposto al suo saluto, disse: « messere, se
preso et battuto, / quando fece lo saluto / lo fel giuda traditore. canteo
in altro luogo voltasi / o se il saluto rendegli, / lo fa con tanto
le natiche. foscolo, v-297: il saluto più solito è il toccarsi la mano
del merlo lo irritavano, al secondo saluto voltò dispettoso le spalle e si mosse,
spalle e si mosse, credendo quel saluto un'irrisione. borgese, 6-77: la
si cava; / la sventola per saluto. pavese, 9-41: la voce di
e vedemmo la sua mano agitarsi in saluto. -con riferimento al gesto in
delle nostre città, immobili in un generoso saluto, il sale non ci brucerà le
sassi delle alture / intendere puoi dal saluto / che fanno i galli al mattino.
gabriello, / che t'aportoe 'l saluto bello / e annunzioe che de novello
; / « ave », disse nel saluto, / « donna graziosissima! »
di gabriello / che. tti fé il saluto bello, / prega 1figliuol verginello /
larga usura m'avete pagata d'un saluto così a secco, come quello che vi
/ mi vi ricordo e mandovi un saluto. passeroni, iv-44: se lo scriver
sì gran fatica, / mandatemi un saluto almen gentile. foscolo, xvi-300:
signora contessa, perch'io con questo saluto intendo di dar di bianco a tutti
del tiziano, io ti rivolgeva un saluto di rime sospiranti. caproni, i-585:
oro / e d'argento trecento con saluto / e mille astori con questo tesoro
che va in italia per mandarti un saluto. non ho il coraggio di parlarti
una farfalla / che mi porti il saluto d'oltremare / attraverso la mole della terra
la mole della terra. -estremo saluto: cerimonia funebre, esequie. stampa
in cui stiamo per dirle l'estremo saluto... permettete...
figli] attorno al letto per l'estremo saluto. -per estens. rapida visita
da qui, e abbiamo voluto farvi un saluto. -con antifrasi: atto
de non vendicare la iniuria et il saluto contra la sua maestà e contra la
/ così quei miei compagni a quel saluto /... / si fan lividi
da ogni occhio cerchi e d'ogni bel saluto ringraziati lam- bertolo butrigari, michele orsi
, vi ha pòrto esso il primo saluto [in questo congresso], vi ha
vibrati, come le sciabolate di un saluto dopo un assalto di scherma, o le
citazioni, / onde senz'aspettare altro saluto / compariscon diversi testimoni. -riconoscimento esplicito
, celati. non ebbero essi il saluto del re, non furono dal re
popoli, noi domandiamo e vogliamo il saluto degli uomini che si preparano a spendere
necessità di metter fuora un libro, saluto e stretta di mano ai buoni,
: il castello con tutta l'artiglieria fece saluto tre volte a sua maestà. brusoni
termina la strada di canea; e dal saluto che fece la fortezza di paleocastro si
, i quali obligano i naviganti al saluto ed al pagamento del passo. di giacomo
. di giacomo, 11-735: il saluto del cannone... annunziò poi da'
o una nave che possa rispondere al saluto. durante la salva la nave tiene alzata
il porto. -differenza di saluto: contrasto diplomatico intorno a questioni di
: erano per differenza di puntiglio e di saluto tornate più presto di quello che non
la bandiera; subito dopo, il saluto di un colpo di spingarda...
l'odiata bandiera. -cannone di saluto: quello usato per fare esplodere salve
mattina, e tuona il cannone di saluto. la piazza è tutta f
ultimo sguardo alla cupola, e un saluto intorno alle colline, e addio, e
d'annunzio, i-9: ti mando un saluto, o sannio fiero, / senza
ha il tempo di farci un piccolo saluto; è il posto detto belvedere.
, e su la riva / ne 'l saluto de 'l sol l'onda vocale /
: più limpidi entrarono a sera, col saluto della luna, i rintocchi dell'angelus
è in questo segno / delle piante, saluto della terra / umana alle domande,
di corbezzole, mi portano il primo saluto dalla macchia. -l'addio della
, ti portano come la voce e il saluto della gioventù che s'allontana: e
monti, xii-2-53: un solo primo saluto alla logica era sufficiente a comprendere l'
discorso. 5. marin. saluto con l'alzabandiera: indicazione convenzionale di
. la nave da guerra risponde al saluto ammainando lentamente a mezz'asta la propria
. guerrazzi, 2-671: fece il saluto militare e stette davanti il suo fratello
militarmente la mano alla fronte facendo il saluto militare. misasi, 3-122: in
un guardiano delle prigioni che fece il saluto militare. jahier, 122: ce
cerca di ufficiali per impratichirsi nel lungo saluto alpino che esige risposta, la mano
e schierati, disposti a eseguire il saluto delle armi, al comando dell'altro sergente
tipo d'argento (saluto d'argento; e tali monete furono
. 9. locuz. -conoscere di saluto: avere una conoscenza superficiale di qualcuno
vai a dire che lo conosceva appena di saluto. » cattaneo, iii-2-219: di
non si conoscevano tutti, nemmeno di saluto. zena, 244: il signor gi-
signor gi- roffo lo conosceva appena di saluto. -costare un saluto: essere
appena di saluto. -costare un saluto: essere quasi gratuito. nievo,
uno staio di farina gialla costava un saluto. -levare, negare, togliere
-levare, negare, togliere il saluto a qualcuno: assumere un atteggiamento offeso
scortese / che ad ognun levò il saluto, / che scorreva pel redutto / discorrendo
ceto medio, negavano a queste il saluto, scontrandole pochi dì dopo sul lastrico di
essersi mal condotto con lui negandogli il saluto. pavese, 9-71: « servirsi di
, continuai, « e poi levarle il saluto, questo no ». 10
piglio / già non mi rende gioia né saluto. idem, lxi-20: di tre
più aver, che le due son saluto: / giovantute, santà è porto e
mago, a dio, se pur saluto / ricever vuoi da la disgrazia stessa
; / diser: « nat'è lo saluto, / dio padre omnipotente ».
/ per le vertute menarne en celestial saluto. = deriv. da salire
. v.]: salva è un saluto che si fa con l'artigliaria per
un cutter svedese, facendo il suo saluto colla solita salva, a cui fu
per dare il segnale alle salve di saluto e di gioia. bacchelli, 1-i-24:
artiglieria tributata come segno d'omaggio e saluto alla salma di un soldato o di
una salva di urli e di fischiate saluto la sua comparsa: lo vidi balbettar qualche
7-141: per obligo della mia servitù saluto e riverisco l'eccellenza vostra d'urbino
invocazione e come formula augurale o di saluto). ritmo laurenziano, xxxv-i-5:
. salve1, inter. espressione di saluto usata incontrando una persona o per darle
del verbo latino 'saivere', forinola di saluto ospitale, che, rinnovando antica gentilezza
. salveregina. 2. sm. saluto. camerana, 47: verso qual
salvéte, inter. latin. formula di saluto rivolta a più persone. scroffa
s'è venuti alla risoluzione di levarci il saluto, appena 10 si veda spuntare da
di sanguigno / che ti diede il saluto insieme all'ave. -inchiostro o
, talvolta anche con valore formale di saluto. sanudo, iv-789: dal signor
quasi vegetale. -in formule di saluto, di commiato o di augurio,
greci sui romani si palesa già nel saluto: 'sta'sano'dicevano questi; i greci
, 1-i-394: bastava un cenno di saluto, perché s'accodasse ai crocchi,
sbadilando un fosso fra una chiacchiera ed un saluto, lieto nel sole primaverile.
da lontano e gli fece un cenno di saluto. il vecchio commosso si tolse il
alla cafria ». -nel saluto militare, far cozzare con forza i tacchi
si alzò, il tedesco fece un saluto militare sbattendo i tacchi e poi se ne
abbassandolo in fretta, gli diamo un saluto con una sbattuta della sola testa molto
e sberleffi. -cenno di saluto effettuato con un'espressione del viso goffa
di togliersi il berretto in segno di saluto o di omaggio riverente. soldati,
). togliere la berretta in segno di saluto con gesto cerimonioso, spesso manifestando adulazione
e portandosi le dita alle labbra come nel saluto musulmano. -figur. rendere omaggio
levarsi il berretto in segno di saluto. biundi, 406: 'scuppulàta'
: veggiovi con lei / il bel saluto che mi fece allore: / lo quale
denti, / il corpo s'apriva al saluto. 5. comparso improvvisamente (
faldella, ii-2-146: con un grande saluto da uomo ossequioso, ma sbrigativo,
chi lo scantonava; chi, renduto il saluto, fuggiva; chi tagliava i ragionamenti
{ scapellata), sf. gesto di saluto che si compie togliendosi il cappello.
(ant. scapellatura), sf. saluto cerimonioso fatto togliendosi, anche ripetutamente,
la riverenza alla moderna et udite il saluto alla cortigiana e alla dottoresca. pananti
. scoprire il capo in segno di saluto, togliendo il cappuccio o quanto lo copre
-sm. ant. gesto di saluto compiuto scoprendosi il capo. dominici
scappucciata1, sf. ant. gesto di saluto e di ossequio che si compie togliendosi
per dare il segnale alle salve di saluto e di gioia. fenoglio, 5-ii-36:
domenica mattina, per un breve scarno saluto. -freddo, distaccato (uno
boni scarponi. aretino, 20-66: col saluto e con lo inchino, percotendo la
134: uno si volta al mio saluto, pronto a scattar sull'attenti.
, che fan scattare il collo nel saluto in marcia, rientrando fieramente inquadrati. vendita
... v'è un che del saluto di scherma, con tarma in mano
624: quel monatto lo accompagnò con un saluto schernevole della mano e del volto,
o nerissimi che voi siate, io vi saluto e vi sono schiavo.
schiavo. -come formula di saluto. a. verri [il caffè
ìe armi. ah! era questo il saluto! saluto a mia volta e discendo
. ah! era questo il saluto! saluto a mia volta e discendo. monelli
, 3-15: per non sostenere il freddo saluto o la schifosa compassione dell'orgoglio beffardo
schisa, replica nel medesimo modo il secondo saluto. fucini, 323: ebbe la
organi. = alter, del saluto ebraico shalom 'pace'. sciolézza,
in treccie, e dalla formola del saluto e fino da certi riti in tagliare il
riverenzia, sguaina il saluto con quella maniera che sogliono far le
gola arida il boccale di vin bianco, saluto lano e scalmanano. giuliani,
balzava sull'attenti e s'irrigidiva nel saluto militare dell'esercito italiano con un esagerato
. gabr. pepe, i-280: saluto tutti i parenti, gli amici, i
scommiatata, sf. ant. saluto di commiato. malispini, 15:
: il veneziano saluta o rende il saluto a chi passa, con grazia giuliva o
vuol molto a descriverle. « vi saluto: come state? » disse, a
affrettò a voltare per catanzaro senz'altro saluto che un cenno della mano alla scop-
su l'aure corre / l'umil saluto, i piccioli mortali / scovrono il capo
rispettosamente, e il barone rispose al saluto con la consueta sua affabilità. ferd.
/ con l'acre scoratézza d'un saluto / al perduto animo, alla solitudine.
scorciata esposizione. -frettoloso (un saluto). bacchelli, 2-i-108: penso
buona amicizia, come si fa il saluto tirando di spada; quindi si pongono
volta ve la scorrerà, io il saluto. 57. osservare, scrutare
sì scortese / che ad ognun levò il saluto. te). in modo
del capo per lo più in segno di saluto o delle spalle per indicare diniego o
che divise la sera e a noi il saluto / a riva di hautecombe. dirotti
altro luogo voltasi / o se il saluto rendegli, / lo fa con tanto scrupolo
v-297: il saluto più solito è il toccarsi la mano.
(una risposta, un gesto, un saluto, un comportamento). andrea
biglietto secco e seccato è il primo saluto appena arrivato qui. bonsanti, 3-i-345:
due parti; che ne la prima parte saluto e domando risponsione, ne la seconda
tavolo; ella comprese che era un saluto, un augurio... ciò fu
di comando o, anche, di saluto. -in partic.: gesto d'intesa
un segno con la testa per tutto saluto. -movimento della mano senza nessuna intenzione
, / l'ha salutato con sì gran saluto / e con occhio e con viso
alle fanciulle e impettiti fecero loro un saluto militare e un inchino perfetto.
un giovinotto semielegante, e con un grande saluto da uomo ossequioso, ma sbrigativo,
casa e lasciando ad eileen un semplice saluto. -che non ha nessun'altra qualità
milizia fascista. comisso, 7-20: saluto fascista del signor avvocato discesodalla villa al seniore
senza ottenere da lui un cenno di saluto. tronconi, 2-26: mezz'ora dopo
. boine, iv-91: li lasciai senza saluto pian 15. rifugiarsi anche per
non permettendo che questa neppure degnili di saluto. -tenere radicalmente separato da sé
su l'incasso. -come formula di saluto. goldoni, iii-23: -padrona mia
distinzione e di merito; serve di saluto una semplice dimostrazione con le braccia incrociate
enfatiche), come congedo o come saluto per lo più in un rapporto epistolare
donna florida. botta, 7-184: la saluto intanto riverentemente, pregandola di avermi nel
e di deferenza, spesso usate come saluto o come congedo in un rapporto epistolare
sfavillìo scettico. stuparich, 5-297: il saluto più mio era quello che mi dava
costume, senza far motto né riverenza né saluto alcuno. d. bartoli, 1-8-56
corte si chiachino di camelo, un saluto di pedante, uno sfodramento masse morte,
, 7-104: il colonnello rispose al saluto, ma prima di muoversi volle sfoderare
poco si armonizzava col semplice e laconico saluto dei cartelli. -propugnato con estremistico
partecipazione affettiva e con noncuranza (un saluto). nievo, 1-vi-279: a
dessi, 10-52: con un cenno di saluto, che prolunga per maménté)
vecchio cuore, / uso ad ogni saluto, ad ogni sgombro, / ebbi quasi
xilografia della batteria nera fu l'ultimo saluto alle sgorbie, fatte con una stecca d'
il mio pensiero. -porgere un saluto. aretino, 20-152: sciorinata che
hai una profumata riverenzia, sguaina il saluto con quella maniera che sogliono far le
in rituali cavallereschi e in forme di saluto militare (un'arma da taglio).
. guinizelli, xxxv-ii-468: lo vostro bel saluto e idem, par.,
/ mandi il sibilo tuo come un saluto. a. monti, 156: il
lor tributo, / non rendete il saluto; / sicché non posson dirvi innamorate,
; / è già tardi. io vi saluto ». / e, tendendo la
... ebbe appena tempo difarmi un saluto di riconoscimento, anzi un saluto che mi
difarmi un saluto di riconoscimento, anzi un saluto che mi significava che non era per
: la signora sposa le rende grazie del saluto. calzabigi, cxxxvii-177: quella barona
, x-1-492: rammento... il saluto della luna nuova nelle notti calde,
/ di pesci colma, in vece di saluto, / or che dal mar di