appiccarsi, giunsero a la riva. salomoni, iii-469: sceso ad un rio di
/ le fresche brine intepedita asciughi. salomoni, iii-469: lassuso andianne, ove non
/ voglion far sopra i tassi i salomoni. -arcibestione: grande bestione.
, / e l'infuso saper de'salomoni, / e l'intelletto più sublime e
del re di frigia il giovinetto figlio. salomoni, i-276: con le rose sue
che la lingua è di gran temperamento. salomoni, i-271: se poi [l'
bocca e biasma ogni sua cosa. salomoni, i-277: già menzognero e stolto /
d'uomini né d'iddio ricordevoli. salomoni, i-279: e qual più bel con
e calcitrar co * 1 fato. salomoni, i-271: l'uomo è nel mondo
l'eroe. -figur. salomoni, i-271: l'uomo è nel mondo
del gran palagio i cardini spalanca. salomoni, i-276: ne la sua cupa chiostra
fosse il voler mettermi in dozzina co'salomoni, aggiungerei la quinta, ciò son l'
lei pascendo si consuma e strugge. salomoni, iii-468: la bella bocca onde
di vii fango in terra nato. salomoni, iii-468: verrà la morte e con
voi credeste che tutti i milanesi fossero salomoni e tra loro non fossero assai feudatarii
e le varianti. -figur. salomoni, i-279: teco amor pargoletto invecchia,
sette piastre fatte a buone tempre. salomoni, iii-468: farà [la morte]
noioso il mondo d'ogni intorno. salomoni, i-280: ne la stagion novella
, mostrar potrei fino i davidi, i salomoni (più non si può dire)
-in un contesto antifrastico. salomoni, i-273: a le labbra amate /
il duro cor dal dolor vinto? salomoni, i-269: se l'animate rose e
serva per palinodia né per giustificazione. salomoni, i-277: or, cangiando pensier,
paio di capponi / diventar gli facesse salomoni! settembrini, 1-16: ógni domenica
la fan soavemente opaca e fresca. salomoni, i-277: la tua fronte serena,
e m'aboracciaste e mi baciaste. salomoni, i-278: le tue luci leggiadre /
.. rauca... lamentante. salomoni, i-280: o [cicala]
e di travagliar importunamente i romani? salomoni, i-278: le tue luci leggiadre /
che nel bel cristal rida spumante. salomoni, i-276: ne la sua cupa chiostra
'miei di rimirar fé più ardenti. salomoni, i-274: se per mia ventura
vecchio in giovane il rivolse. salomoni, i-269: bramo in argo novello
e porre al duol mai fine. salomoni, i-278: la tua bocca rosata,
, ove stia per qualche giorno. salomoni, i-280: questa acerba tua voce /
d'onor che se n'indonna. salomoni, i-279: la tua man bella
se ben non furon mai sì dotti i salomoni, i davidi e gli adami
spesse volte altrui fa parer saggi salomoni quei che, tornando poi alla miseria della
chi non ha baiocchi, / chi salomoni son, chi matti e sciocchi, /
paio di capponi / diventar gli facesse salomoni! -nella forma scherz.
. guicciardini, 13-viii-98: la quistione tra salomoni e noscenza. -provare
struggente (un uccello). salomoni, i-280: ritorna il rosignuolo / a
come elemento della bellezza femminile). salomoni, i-270: o di doppio tesor scrigno
mangiatore questo sdegno si muore. salomoni, 1-271: l'uomo è nel
da rughe (il volto). salomoni, i-277: la tua fronte serena,
mentre il cielo avrà spiriti eletti. salomoni, i-282: son queste in ogni parte
, / con doppia fiamma accolse. salomoni, i-272: tu fuor del petto mio
chioma d'oro in vivo alloro ardente. salomoni, i-276: scopre ridendo il sole
vista / sarebbe nel mirar venuta meno. salomoni, i-273: quivi lieto rimiro /
veder quel carro ch'ivi splende. salomoni, i-280: centr altri augelli e cento
altissimo (il gallo). salomoni, i-280: o rauca sì, ma
, / mille fiate credo la basciai. salomoni, i-273: lei, ch'a