, il saio, che si dice vulgarmente saione o cotta. serdonati, 11-28:
piombini / invanò tengon giù teso il saione. note al malmantile, 853: usandosi
: compose il gesto e s'attillò il saione, / spurgossi un poco, fe'
tedesca, la cappa alla franzese, il saione alla fioren fiorentino (firentino
visto il figlio alla freddura: / col saione che avea indosso / va a coprir
di monte, arrivò alla falda del saione cesareo, e ieri a 19 ore
4-206: voi avete... il saione alla fiorentina, il colletto sòpravi
. vai, 9: caro saione, e tu / gradita intullurù, restate
saio,, che si dice volgarmente saione, o cotta. m. adriani,
el quale abito non era a guisa di saione né di pitocco. liburnio, 3-56
piombini / invano tengon giù teso il saione. -ciascuno dei pesi che,
quale abito non era a guisa di saione né di pitocco. 7.
le rassetta. berchet, 128: col saione che avea indosso / va a coprir
mettergli la cappa addosso (ch'era in saione), disse: « ey non
lunga e diritta di uso maschile, saione. tommaso di silvestro, 453
. sago1); v. anche saione, accr. di saio1. sagire
incerta. saglióne, v. saione. saglire e deriv., v
. tommaso di silvestro, 361: saione, ciò vestimenti cussi chiamati, quali
che circa ad 22 braccia per ciascuno saione ce sonno in- trati de panno.
africano, cii-i-183: l'abito è un saione sopra la camicia con mezze maniche e
: portavano [i parti] poi un saione lungo sin alle ginocchia e di sopra
conservano l'uso allor comune di un saione o tonaca e d'un cappuccio. berchet
visto u figlio'alla freddura: / col saione che avea indosso / va a coprir
il serpente'. = deriv. da saione. saiórna, sf. disus
, la cappa alla franzese, il saione alla fiorentina, il colletto sopravi alla
compose il gesto e s'attillò il saione, / spurgossi un poco, fé la
piombini / invano tengon giù teso il saione. cicognani, v-1-127: l'emilia
tavola il mio lucco, o il mio saione di velluto. lippi, 10-19: