gonfia. tasso, 18-68: incominciaro a saettar gli arcieri / infette di veneno arme
lato, / sottil arciera, a saettar intenta. baretti, i-270: né bisogna
aiuti. tasso, 18-68: incominciaro a saettar gli arcieri / infette di veneno arme
torrismondo, 1415: altri si veggia in saettar maestro / ne la meta sublime;
o faretrato arderò, / perché qualor di saettar sei stanco, / quivi ti posi
forme più adulte in più maniere / or saettar con le compagne a gara, /
più adulte in più maniere / or saettar con le compagne a gara, / or
arcato, quasi che i lettori pretendano di saettar col guardo que'grilli che saltellan sui
/ chi, teso l'arco, a saettar s'accinge, / chi la rete racconcia
forme piu adulte in più maniere / or saettar con le compagne a gara, /
co'lucidi 1 dardi del giorno a saettar poc'abili / fuorché l'ombre notturne
rote aurate, / ingemmate, / saettar fulgidi lampi; / e con pompa in
20-63: la man tre volte a saettar distese, / tre volte essa inchinolla
sproni, / sempre con l'arco a saettar leggero, / ché vai vagando senza
in mano / avezze al bosco a saettar le fiere, / e a colpir da
faretrato arciere, / perché, qualor di saettar sei stanco, / quivi ti posi
, / sempre con l'arco a saettar leggero, / ché vai vagando senza
ferro ell'abbia scudo / contro il mio saettar possente e crudo. d'annunzio,
sempre acerbi e fieri / ivi di saettar piglian diletto. marino, 12-238: costei
un dei lati, e procura di saettar la seconda volta la fiera; e così
e l'arco fido, / stanco di saettar posa talvolta / su l'idalio frondoso
sta dietro un salce insidioso arciero / a saettar gli augei che van per l'acque
. si metteva sopra certi pelaghetti a saettar folaghe. garzoni, 1-794: quello
garzoni, 1-480: pensando di far saettar con l'ova marcie uno ecclesiastico in
immagine che ci fa vedere amore armato saettar plutone insino al centro. cesarotti, i-58
del turcasso una freccia traeva / per saettar. f. villani, 11-89:
in lor fa pronte / la mano al saettar, la lingua a tonte.
lei mi mostrerò rubello / né potrà il saettar di lingue immonde / sul capo mio
, ed esca / più periglioso a saettar co i guardi / le belle inavvedute
/... / e 'l volgo saettar smorto e tremante / solfurea parca,
mi mostrerò rubello / né potrà il saettar di lingue immonde / sul capo mio
augelli. tasso, 18-68: incominciaro a saettar gli arcieri / infette di veneno arme
un parlare interciso / udia di voci a saettar sì pronte. d'annunzio, iii-1-1176
il cielo involve, / nata dal saettar de li duo campi. caro, 2-421
mai d'occhio linceo / valesse acume a saettar la notte, / che tra gli
pucci, cent., 27-36: dentro saettar con molta vista, / villaneggiando di
le faville ardenti, / chi belve saettar, chi, de'frondosi / mirti
petto di gel chi vede amore / saettar foco e ferir l'alme a morte,
nei prati di montagna; la l'arco saettar ferite e tosco / fosti veduto, generosa
, 3-103: gl'infesti achei / a saettar si diero alla sua mira /
archi in mano / avezze al bosco a saettar le fiere / e a colpir da
e quindi il morditor s'arretra / al saettar dell'ispida faretra. salvini, 21-113
intatto. tasso, 18-68: incominciaro a saettar gli arcieri / infette di veneno arme
pindo, e ne'pieri inchiostri / per saettar l'oblio tempra gli strali, /
, 2-1-45: ciaschedun, eh'è a saettar rivolto, / ad un de gii
'bei lauri ornato / ardo di saettar sul lito eoo / d'apollinea faretra inni
.. j e 'l volgo saettar smorto e tremante / solfurea parca, incendioso
or si metteva sopra certi pelaghetti a saettar folaghe. chiabrera, 1-iii-94: talor
funai..., veduti tra il saettar del sole, ravvolti nei colossali pennecchi
rote aurate, / ingemmate, / saettar fulgidi lampi; / e con pompa
si vede su brioso corsiere volar veloce a saettar i daini fugaci e precorrere la sua
fero. / seguir al bosco e saettar le belve / sia nostra cura, e
più presso, / più violento a saettar poi viene, / tale ei ritorna,
, ed esca / più periglioso a saettar co i guardi / le belle inavvedute.
/ ma poi ch'i'non so saettar quadrello, / farò com'fece caino ad
chi, teso l'arco, a saettar s'accinge, / chi la rete racconcia
, / chi teso l'arco a saettar s'accinge, / chi la rete racconcia
accendi, / deh perché meco a saettar non prendi / l'aspro smalto onde cefalo
dotto rimprovero / vuoi dei corrotti tempi / saettar i degeneri / costumi e i tristi
fatica de'pensieri / talor discende al saettar cortese / di due begli occhi e suon
., 10-28: colui che vuol saettar con saeppolo o arco da pallottole dèe
una volta / l'arco tirare e saettar costei, / forse ch'alcuna eme
/... / e 'l volgo saettar smorto e tremante / solfurea parca,
parea: volean con questo / maligno gioco saettar la mente / de le ancelle,
re discorra impune. aver vorrei per saettar tai mostri / l'armi che adamantine il
dotto rimprovero / vuoi dei corrotti tempi saettar i degeneri / costumi e i tristi esempi
, lasciate il maledetto uffizio / di saettar quegli occhi strafulgenti. ver ^ a
/... / non giova saettar presso o lontano / torre fondata in
pindo e ne'pierii inchiostri / per saettar l'oblio tempra gli strali / e 'l
'bei lauri ornato / ardo di saettar sul lito eoo / d'apollinea faretra inni
sta per rompersi, / più che per saettar al segno. -nella mitologia
crudo / prompto co i strali a saettar nel core. tasso, 13-i-931: là
crudele / di sole basso, un saettar di rari / dardi diritti d'un fulgor
7-60: deh, s'or che il saettar del sol temendo / riparan l'aure
ecco spezzato l'arco e finito il saettar dei sillogismi. -suscitare profondo dolore
parlare interciso / udìa di voci a saettar sì pronte / ch'io sperai che
la vecchiezza, / sembra dal lungo saettar già stanca; / ma languendo non langue
della grazia el frutto / non può più saettar, volendo, a segno.
tua mercé, non venne meno / al saettar dell'infinito lume. -agire senza
già co'lucidi / dardi del giorno a saettar potabili / fuorché l'ombre notturne e
hi? alfieri, 11-12: - al saettar, di mano / destreggian essi?
guarini, 470: seguir al bosco e saettar le belve / sia nostra cura.
, ho sparte / rime finor per saettar tobblio, / vago di menzognero onor
pur una volta / l'arco tirare e saettar costei, / forse ch'alcuna speme
: ecco spezzato l'arco e finito il saettar dei sillogismi. davila, 257:
. adimari, 103: aver vorrei per saettar tai mostri / l'armi che adamantine
la piaga, / d'acerbe doglie saettar sentissi. faldella, 13-208: sangue,
, lasciate il maledetto uffizio / di saettar quegli occhi cun riguardo per le convenienze
: deh s'or che, il saettar del sol temendo, / riparan l'aure
basile, i-153: e 'l volgo saettar smorto e tremante / solfurea arca,
una volta / l'arco tirare e saettar costei, / forse ch'alcuna speme
per rompersi, / più che per saettar al segno. v. galilei, 1-127
vinte / caddero estinte, / al saettar de'folgori tonanti, / torride teste
tenti il nervo / del tuo sonante saettar, che inerme / tacer de'in te
fucine, e poco / a tanto saettar sarebbe un giove. loredano, 5-203: