4-173: era necessario declinar la protestazione sì che paresse, non contro a lui
chi la declina / da sì fiera ruina? bracciolini, 2-6-3: ed
lor signorie. sarpi, i-55: sì come per li tempi passati l'arma de'
mondo si doverebbono dichinare e dare omaggio sì come a imperadore e signore di tutti.
e d'opre / possente, ed or sì declinato e stanco. leopardi, ii-859
è, che tutte le malattie, sì come dicono i fìsici, hanno quattro
il fior degli anni] manca in sì piccolo tempo, che quando il vivente a
, io veggio l'universo / con sì pessimi segni al dichino / ch'io credo
; il detto cardinale... sì come cose eretiche contenente, dannò al fuoco
bisogna accettarla nella sua totalità e far sì che i fatti esteriori sieno trasparenti e
puri e sì grandi, / coi quali perdoni, e
segnore ha noia e par forzato, / sì che non guaire ha de mertar onore
ultimo lavoro / fammi del tuo valor sì fatto vaso, / come dimandi a dar
« latin siam noi, che tu vedi sì guasti / qui ambedue » rispuose l'
dimandite, anco incontinente allentiamo, e sì ci sdegnamo se tosto esauditi non siamo.
v-851 (133-14): s'acerba morte sì chiara alma, allora / che più
ha intimato per domani a otto; sì che converrà ch'io parli co '
di costume, / tengo scorciare a sì vecchia fenice / con tali il volo.
il corno / di tanto orgoglio, e sì le forze dome, / che gli
parini, 267: questa, signor, sì, questa / la più nobile gloria
e cotal campione / gli domò poi sì ch'ai su ne divenne. m.
simili). parini, 458: sì, domeranno alfin [queste aure] gli
volte i rami de'semi quando nascono, sì che la materia de'semi si consumi
materia de'semi si consumi tutta, sì si domano, e poi producono belle
, che sanguinoso ei ruota, / sì forte batte i destrier suoi mal domi,
ciò gli face / sol per disperazion sì arditi e crudi. parini, giorno
inimici suoi. guarini, 49: né sì famoso mai né mai sì forte /
: né sì famoso mai né mai sì forte / stato sarebbe il domator de'
domatore d'un fino allora incognito e sì sterminato oceano. varano, 179:
, vi-202: domattina quando ci tornerai, sì mi darai l'altro mazzo. angiolieri
, 62-1: credenza sia, ma sì 'l sappia chi vuole, / ch'i'
né pasqua, né altra festa non era sì grande. folgore da san gimignano,
hanno per quelli / delle feste, sì nuovi in vista e • falsi.
quale comincia al primo di gennaro, sì come l'aureo numero...
: egli seppe evocare ima immagine di sì capricciosa poesia; ma in un angolo
era molto strano, / tosto dimesticò, sì com'io sento. getti, 15-ii-115
. cieco, 19-42: non è alcun sì aspro battagliero / che costui non domestichi
vaio vogliono essere di più ragioni, sì come da mettere d'oro, sì come
, sì come da mettere d'oro, sì come lavorare di piatto, che vuole
avere [fiesole]..., sì s'intreguarono co'fìesolani, e cessarono
fanno il loro nido, e sono sì domesticati cogli uomini... che quasi
nutrimento non obbedisce alla digestione compitamente, sì come fa l'umido della dimesticazióne.
dante, conv., iv-iv-2: sì come un uomo a sua sufficienza richiede
di prender ogni giorno più sicurtade, sì che al quindecimo giorno ella sia quasi
): entrati, videro gli animali, sì come cavriuoli, cervi e altri,
, ameno. fazio, iv-12-15: sì come da quella [isola] mi partìo
mi sia ancor posto in salvo da sì fatte calunnie. -luogo dove si
arti è necessario il domicilio delle città grandi sì a conseguire, e sì maggiormente a
città grandi sì a conseguire, e sì maggiormente a porre in opera la loro
drudi si tramettevano di divine cose, sì come di sacrificio, di comune e di
dominava, / e tuto 'l mondo lui sì inperiava. epicuro, 58: che
fortuna addusse / priamo, un re sì grande, un sì superbo / domi-
priamo, un re sì grande, un sì superbo / domi- nator di genti e
. / pensier che innanzi a me sì spesso torni. d'annunzio, iii-1-167:
ex. acconciarsi la boca a dir sì gran bugia o la v. aprir gli
dilicati e piedi in modo che vi entrassi sì gran machina di falsissimo carico datomi a
di casa. dove domine va costei sì a buon'ora, che starà ancora un'
/ noferi è ora in casa? -messer sì, / e'v'entrò adesso adesso
come è ciò che cose per natura sì valenti vagliano sì poc'oro? da che
che cose per natura sì valenti vagliano sì poc'oro? da che radice dipende
lo principo, e quelo ch'è descazado sì salva per la arte lo so corpo
cioè - « ma libera da lui che sì la sprona ». = voce
in aderenzia, ma in dominio; sì che andassino a vinegia. 3.
55: né l'aritropia, ch'è sì ver- tudiosa, / né l'amatisto
1-iii-54: quella varietà di colori che spicca sì vagamente ne'dominò e ne'vestimenti di
di topazio, / per cui eterno sì convien ch'io geme. giraldi cinzio,
gloriosi pomi / volse cercar e gustar sì vivendo / che sapesse de'morti tutti
il don rinunzio affatto: / povero sì, ma galantuom pretendo / viver finché dio
: évi come reina candace / li presentò sì ricco dona- mento, / d'ima
79: l'amor, che voi mostrate sì cocente, / o dolce mio messer
città e baronìe assai poco discretamente, sì come dandole a chi noi valea.
nel roman foro absorto, / quel sì lodato codro dagli argivi, / non con
re. ariosto, 35-25: non sì pietoso enea né forte achille / fu
merta una vita / donata dagli dei sì poca stima. alfieri, 1-537: mai
dovere a favorirmi inchino, / fa sì che ignoto in mandria vii non vado.
rainerio da perugia, v-67-163: voi sì promettete per voi e per le vostre
; e feceli fare lo sacramento da'vassalli sì come marito della detta contessa e successore
: « quel don chisotto in armi sì sovrano, / principe degli erranti e
o vaghe montanine pasturelle, / donde venite sì legiadre e belle? / qual'è
paese dove nate séte, / che sì bel frutto più che gli altri aduce?
, 2-53: all'uno e all'altro sì gli occhi abbarbaglia, / che non
/ mostrando ch'aggian donde, / sì dolce 'l canto da lor si divelve.
petrarca, 71 -71: oimé perché sì rado / mi date quel dond'io mai
o dondolarsela. fagiuoli, 1-3-229: sì tu te la dondoli tu, e
ei tosto fue andato, / sì gli contò e disse la novella / sì
sì gli contò e disse la novella / sì come fiorio era innamorato / di biancifior
che t'han per amoroso engegno / sottratto sì, ch'han 10 più del tuo
folengo, ii-121: quel viso e guance sì leggiadre / del celeste dongèllo imporporale /
me venire / con l'ali aperte, sì degna ed onesta, / che per
, inf., 19-57: se'tu sì tosto di quell'aver sazio, /
rustico, vi-1-186 (47-8): ma sì non perdo, ch'io non speri
/ florìo e fece frutto, / sì ch'ell'era del tutto / la donna
103: fei che roma, / sì come di fortezza e di valore /
/ là dove i cuor son fatti sì malvagi. boccaccio, dee., 5-7
: oh duchi, o donne / perché sì ricche gonne in dosso avete? /
in dosso avete? / perché state sì liete? ariosto, 1-1: le donne
: o donna, il cui valor fu sì gradito, / che dio prese da
ch'aiutaro anfione a chiuder tebe, / sì che dal fatto il dir non sia
tingermi i capelli ». ¦ sì, ma non con quel colore sfacciato,
non è bella, io diceva di sì, e così contrastavamo donnescamente. caro
tra la gente franca, / ch'è sì donnesca, come il mondo dice.
ingannevole sogno al quale noi pur diam sì gran prezzo, siccome le donnicciuole ripongono
, ii-10-154: che valore può avere il sì di una donnina sentimentale, pasciuta e
suo donno in mano, / e fe'sì lor, che ciascun se ne loda.
genovesi, 1-65: la fugacità è sì grande in molti degli animali, ch'
dell'arte. parini, iv-139: sì bei doni del cielo / no, non
dono. petrarca, 336-8: sì nel mio primo occorso onesta e bella
bella / veggiola in sé raccolta, e sì romita, / ch'i'grido:
spalle / ed hanno il fermo passo sì leggero. loria, 5-228: l'uomo
. -la governante, la fantesca, sì, sì, la conosciamo. d'annunzio
governante, la fantesca, sì, sì, la conosciamo. d'annunzio, i-381
giovane, 9-580: di questi ed altri sì fatti trastulli / passai scioperativo e donzellone
con questi miei viver son potuto, sì duramente si ramaricano che uno nepote di
rubini e degli smeraldi fatti doppi, sì come si usa di fare di cristallo
che la mia insufficienza procede doppiamente, sì come doppiamente trascende l'altezza di costei
così poca costanza in te, che a sì vile passione, come è amare una
che combacino insieme e aderiscano fortemente, sì che uno di essi, il meno
/ fondata fosti nel doppiato cerchio / sì che hai mutato tua natura umana.
intorno alla croce. colletta, iii-68: sì denso era il fumo, e più
tanta, / doppiezza tanta, in sì recente etade? leopardi, v-640:
rubini e degli smeraldi fatti doppi, sì come si usa di fare di cristallo
/ i'farò forse un mio lavor sì doppio / tra lo stil de'moderni e
la vogliono raddoppiando la forza del suono, sì come raddoppiano il p e il t
in uno usandovi i nomi doppi, sì come usò licofrone che chiamò il cielo
ch'ella valesse di niunu temporale, sì li 'mpromettete di fare sì ch'ell'
temporale, sì li 'mpromettete di fare sì ch'ell'aia lu sou meglioramentu. giamboni
: quelli di corredino si sdegnavano che sì poca gente sostenesse l'impeto loro,
della scala diatonica, cioè naturale, sì che sonati o tutti insieme o in tocchi
. f. doni, 4-20: che sì che costui giuoca del doppio, e
costui giuoca del doppio, e che sì che 'l m'inganna con questa coperta di
non è vero? ». « sì » rispose poli con aria saggia, «
di lusinghe, né di motti coverti, sì che non paia cosa pensata maliziosamente.
son [le cappe degli ipocriti], sì ch'elli abbaglia; / ma dentro
, / dorato in punta, con sì fatte tempre / che preme e tocca
l'arco, / e facciamisi udir, sì come sòie, / col suon de
impeto involarsi / del feroce animai che parìa sì queto / già di fior cinto,
1-169: crespo dorato crin, che fai sì vaga / l'altrui bellezza. tasso
e i studi, / su cui sì intenta ed avida / e ti affatichi e
quelle di pope, che ha saputo sì bene imitare que'due sovrani poeti,
vui, -bel viso, / son sì priso -e conquiso, / che 'n dormentare
mi fa levare -e intrare / 'n sì gran foco, -da per poco / no
fazio, ii-14-101: qui si destaro, sì come dio volse, / ne la
lato del signore in croce dormente, sì ne uscitte sangue ed acqua. s.
202: quale animai, dicean, sì discortese / il nostro dormentorio altrui fe'noto
fiore, 73-11: lo schifo i'sì pregiava men ch'un fico, /
molto del verisimile che i letti di sì deliziosi e dormigliosi popoli fossero oltremodo bene
le quali tutte in un piè dimoravano sì come quando dormono soglion fare. poliziano,
ragionar di questa; / et ha sì pieno il cor di maraviglia, / che
xx milia uomini combattitori e cavalieri; e sì andarono incontro a cendebeo, e dormirono
la tua vita, e dopo / sì lunga disciplina / tu fossi al fin l'
lei [la pianta] tanto, e sì travolta nella cima. lapo da castiglionchio
non dormiva a perseguitare la santa chiesa, sì mandò enzo suo figliuolo bastardo con galee
per penitenzia impongo, a tal che sì fatte insidie supra de te non abbiano a
ormai di più patire / ch'abbia in sì fresca età sola a dormire.
, ch'un religioso, ché si sono sì avvezzi al digiuno e al giacere vestiti
entrar in un gran dormitoro, / sì come ne'conventi usar veggiàno. ariosto
, che a me sembra di discobolo, sì dal frammento del disco, che dalla
stupidità, lo riconosceva lei stessa, sì, nella sua organica rassegnazione. alvaro,
dosso raso. ariosto, 198: di sì calloso dosso e sì robusto / non
198: di sì calloso dosso e sì robusto / non ha né dromedario né elefante
., 18-110: lo fondo è cupo sì, che non ci basta / luogo
dante, purg., 30-86: sì come neve tra le vive travi / per
, 12-i-95: luigetto castravillani è qua, sì come è per tutto; e per
puoi gittare di dosso; e però sì ti rimani omo, come tu t'
o una grande quantità di pecunia, sì l'ha molto caricato, il quale incarico
e se l'infermo dee morire, sì gli volge la testa, e non lo
; e se egli dee scampare, sì il guarda, e ogni sua malizia gli
i-178: la vergogna dei recitati spropositi sì fortemente incalzavami per essermi quando che fosse
, di monti; ed in somma sì fattamente provvista dalla benigna madre natura,
/ e colà far le sue virtù sì note, / che, vinti in giostra
/ né mi fa degno d'un sì caro sguardo, / sforzomi d'esser tale
guicciardini, 1-68: se bene dotato sì ampiamente de'beni della fortuna, spogliato
la passione; e queste tre doti sì necessarie, benché pare che rifuggano da'
gran disio languire e tormentare; / sì grande ho lo dottàggio, / no
e'mi pare aver udito orfeo insieme sì dottamente cantare e con tanta dolcezza sonare.
ed inetta avesse forza d'operare in giotto sì dottamente. alamanni, 4-1-133: ornai
l'imperatore per dottanza e sospetto d'uberto sì lo pregò e comendò che si partisse
per queste montagne ha tanti serpenti e sì grandi, che gli uomeni vivano a
ché molte secu- rando son già perite sì come desperate. rustico, vi-1-135 (
lasciò all'imperatore per statici, perciocché sì temeva e dottava molto del detto uberto
tutti, non dottando di niente, sì gli feciono come domandavano. fatti di
e splende in grande alteza, / sì ch'ogni nazion vi dotta e preza /
, 3-26: e'non è alcuna cosa sì certa delle cose che l'uom dubita
la sua gran possanza / ch'era sì vertudiosa. dottato2, agg. bot
i detti versi, ma lo splendore di sì gran sole dottifico mi abbaglia.
, non possono le vessicole seminali vuotarsi sì spesso. bicchierai, 185: per
quella che stilla / dotto licor, sì celebre fontana [di apollo].
preso per la mano dimesticamente m. paolo sì gli disse: e come vi sono
fia ch'io non vadi, s'io sì l'amo / a fargli conto il
pruove accorto e dotto / di quel che sì l'affligge e di sé '1 tragge
. boccaccio, v-49: egli, sì come io con vista infallibile presi,
ogni giorno, e per lo più sì gretti. guadagnuoli, 1-i-239: meco all'
e solo ai decretali / si studia, sì che pare a'lor vivagni. frezzi
tutta tremava. boccaccio, iii-7-115: sì negli atti si mostra rabbioso, /
/ di quella terra che assedio ha sì forte; / chi la possiede e perché
, / e a questo popol gratti sì la rogna, / che 'l non ge
di te fè già errante, / sì che per sua dottrina fè disgiunto / da
volte piccolissimo. cesarotti, ii-317: sì, le turbolenze istesse in francia rendono un
a comunione. alvaro, 2-217: ma sì me la ricordo, la conosco fin
più, che lo stesso crocifisso, sì come è un libro dottrinale, dove studiando
materie più gravi della filosofia e teologia; sì dall'opera tutta filosofica, teologica,
dottrinalmente che in verun altro luogo di sì eccelsa materia. lampredi, 4-164: magistrati
/ ch'ella star non poria / con sì vii compagnia, / né fue lo
e dottrinante della scienza di dio, e sì è eleggitrice delle opere di colui.
, 4-135: le sorelle dicevano: « sì, sì », e stavano a
: le sorelle dicevano: « sì, sì », e stavano a sentire,
/ aver risposto sanza più chiarezza / sì come la mia mente si conduga /
, 90-84: vedendo tal belleza, sì so tratto / de for de me,
ditene dove la montagna giace, / sì che possibil sia l'andare in suso.
il vizio, essendo questo alle volte sì grande e sì deforme, che non puossi
essendo questo alle volte sì grande e sì deforme, che non puossi renderlo ridicolo
. disse che molto le piacea, sì veramente dove in guisa si facesse che
e l'alto imperio debbe / quel sì saggio et onorato orlando, / è
i cavalieri d'ogni arte di combattere sì in colpire, come in sapersi coprire
, par., 22-125: -tu se'sì presso a l'ultima salute / -cominciò
così: à tutto il motivo, sì, di disperarsi, ma bisogna pure
governasti, amore! / perché seco dovea sì dolce affetto / recar tanto desio,
volte se in questi loro proponimenti erano sì ben fermi, che non se ne
dipendente. dante, 57-45: sì come saper dei, / di fonte nasce
absente / da voi non mi devesse esser sì grave, / s'a riveder il
. questo tristo v'abbia fatto sì gran torto. anzi vi debbo
ci pare, in una mutazione di stato sì grande, come fil. ugolini,
, i-200: di frutti, questo sì ce n'è più dovizia che di creanza
, in-canzone, 49: le divizie, sì come si crede, / non posson
, non mi faite carizia / di sì tragran devizia; / né, perch'eo
! povera milizia / d'italia, oggi sì vii, sì abbietta e manca!
d'italia, oggi sì vii, sì abbietta e manca! / tu, pur
. buonarroti il giovane, 9-259: tal sì agiato e così dovizioso [l'abito
/ ma non vertute ov'ella; / sì com'è 'l cielo dovunqu'è
al mento; / sia la sua bocca sì capace vaso / che star vi possa
. -ebbi questo pensiero; ebbene, sì, ebbi questa speranza. ma ella
napoleone... -napoleone? ma sì ma sì, l'ho sentito rammentare
... -napoleone? ma sì ma sì, l'ho sentito rammentare..
tutto perduto nella taverna, ed è sì ignudo e sì povero ch'elli non
nella taverna, ed è sì ignudo e sì povero ch'elli non ha niente,
o matto senza senno, / lassanno sì gran renno e sì alte riccheze. cavalca
senno, / lassanno sì gran renno e sì alte riccheze. cavalca, iv-7:
amore colorito, come appunto il dipingere sì vivamente il fuoco che 'l senso noi
. pascoli, 546: oh! sì, maria le disse, / quelle preghiere
in prima al cor vaghezza, / sì dolce al gusto in su l'età
, 2-49 (139): con sì grande soavità di grazia si riscaldava in
di medoro anco non ebe; / ma sì sdegna ferir l'ignobil plebe. buonarroti
corte di roma,... fece sì che, non ostante gli editti de'
quando in questo diserto entrai, fui sì crudelmente e duramente impugnata e tentata di
le serpi. sannazaro, 4-89: sì del fango ognun s'asconde i zaccari
eburne, / solo vèr'me crudeli a sì gran torto. boccaccio, v-26:
, 183: quanto più giova in sì suave effetto, / pascer la vista or
[della notomia]? vidi cose sì grandi, che è troppo malagevole cimento
si dee l'uomo eccellente, / sì ch'altra vita la prima relinqua.
infermi, e deboli nella considerazione di sì eccellente misterio, come era quello della
dì miei / apresso a raggi di sì alto lume. dante, conv.,
non vive uomo, ma vive bestia; sì come dice quello eccellentissimo boezio: «
modo; imperocché iddio non la dà sì eccellentemente a'santi come a sé. passavanti
tomma / dinanzi al mio venir fu sì cortese. boccaccio, dee., 1-10
di questa opera di benvenuto; ma sì bene piacerà loro questi ciborii, li quali
, 1-79: tu m'hai di te sì fatto innamorare / per mille alte escellenzie
altri non era padrone di se stesso, sì che potesse ricordarsi le regole del '
11-87: ben non sare'io stato sì cortese / mentre ch'io vissi, per
cosimo a pietà per l'innocenza di sì tenera età e di sì piccolo bambolino
l'innocenza di sì tenera età e di sì piccolo bambolino, chiese ai signori che
pianta del paradiso terrestre] tanto e sì travolta nella cima. petrarca, 318-3
incredibile. goldoni, iv-4: una sì eccelsa casa... soccorre infiniti
: iudicò el duca non essere necessario sì eccessiva autorità, perché dubitava non divenissi
, 9-37: qual fallo mai, qual sì nefando eccesso / macchiommi anzi il natale
eccesso / macchiommi anzi il natale, onde sì torvo / il ciel mi fosse e
manifesto, / non potè suo valor sì fare impresso / in tutto l'universo
data dico, et cetera, / sì che non tegna più le cose in zetera
non fue martire d'opera, ma sì di volontà; non però sarà escetto
per niente non eccetterà il partito, sì come quelli che credono che impossibile sia
breve di montieri, v-52-190: item sì ponemo che sia tenuto da tutte le
le quatro volte et da ine insune sì debiano dare due corbelli e da le
e da le quatro volte in giuso sì debiano dare un corbello per lo fatto
2-171: per fare una statua spropositata sì, ma eccezionalmente immortale, ma che
ragione / di dar le piace e fa sì che astrea / giusta non fa d'
il numero dei buoni / è scarso sì che vi si scorge appena; / e
che vi si scorge appena; / e sì rare ne son le eccezioni, /
cagioni; / e oltre a questo, sì le concedeo / termine a poter fare
misera, e sé destina / a eccidio sì fier, ch'a le pendici,
di eccitamento esterno. goldoni, vii-731: sì, fermatevi, e non mi mortificate
, vi-334: voi che sapete con sì bella eloquenza descrivere le cose della guerra
5-1-12: quanto è difficile fermar questo sì lubrico appetito, che dall'uso non
achee / si strinsero agli ajaci in sì bel cerchio, / che stupito n'
, perocché sono tante le feste che sì fanno tutto l'anno per cristo, ch'
: « e mandà voi alla ecclesia sì fatte reliquie? * dice martellino: «
, e all'ordine ecclesiastico con onore sì 'l pose, e fu il settimo che
io vi vedevo molto maggiore deità, sì per gli ornamenti eclesiastici, quali mi mostravano
fuoco estingue pria ch'arder cominci: / sì che può dir che viene e vede
-canzone, 52: tu vedrai / di sì alti miracoli adornezza, / che tu
ché mi sarei confessata da lei, sì spiritai mi pareva! e peggio
riccio o echino. soderini, i-13: sì come per il flusso e reflusso del
morali sono appellate, viene a farsi con sì bell'unione, qual mirabile elettuàrio,
gli si eleva contro chi potea con sì manifesto titolo contendergli il dominio.
, 1-660: l'amarezza, esercitò, sì, un'azione purificatrice ed elevatrice.
pananti, iii-176: l'ambizione è sì forte nel cuore dell'uomo, vi
comando, sembra che si respiri aria sì pura in quella elevazione della possanza,
dee., io-7 (453): sì come voi molto meglio di me conoscete
per lo cardinale simone dal torso, sì n'ebbe consiglio col re luis di francia
, secondo la forma de'capitoli nostri, sì si debbia eleggere, sopra il numero
officiali che è usato di chiamare, sì sia eletto uno, il quale sia officiale
di far pietoso un aspide; i sì cocenti sospir dal petto elicemi. varchi,
conversa in astro quella cetra elice / sì dolci suoni ancor, che la dannata
la fiamma, ch'abruciar l'alme è sì presta. testi, i-41: chiaro
distinguere. menzini, ii-134: da sì ricca miniera uom saggio elìce / ciò
. petrarca, 7-12: et è sì spento ogni benigno lume / del ciel,
elicriso col fior tutt'inaurato, / che sì fulgente e vago si vedeva / che
. ottimo, iii-110: prudenza, sì come scrive santo agostino nel libro della
dante, par., 15-27: sì pia l'ombra d'anchise si porse,
chiunque l'ha addosso il rende invisibile, sì che bene è pietra da ladri.
bella mano, / ond'io son sì lontano. boccaccio, dee., 5-10
denotare incomprensione. sassetti, 335: sì che il fatto mio mi pare come di
da lentini, i-413: in sì gran sicuranza amor m'ha miso / in
son tutto dato / ed infiammato -di sì bon amore, / com'alboro che d'
abbarbicata mai non fue / ad alber sì, come l'orribil fera / per l'
e i citadin perversi / che perduto hanno sì dolce vicino; / e rallegresi il
in vece di nome si pongono; sì come si pone 'elli *, che
, 201: cadevano le saette spesso sì che le creste degli elmi e li pomi
di sì grande e valoroso stuolo, / mandò a
[della retorica] sono queste, sì come i più dicono: invenzione, disposizione
quale è equidistante al detto equatore, e sì al predetto polo, ed è
ch'egli facesse beffe di lei, sì le disse: credimi sicuramente, femmina,
., 22-29: la eloquenzia mise in sì alto stato i parladori savi e guemiti
dalla parola) concetti o sentimenti sì dolci e sì eloquenti, / con cui
concetti o sentimenti sì dolci e sì eloquenti, / con cui quasi il trofeo
duo bei lumi / ver me sì dolcemente folgorando, / e parte d'un
saggio, sospirando / d'alta eloquenza sì soavi fiumi; / che pur
il quale spande / dell'arte d'eloquenzia sì gran fiume. tasso, 2-61:
orator, ne- storre, / facondo sì, che di sua bocca usciéno / più
gubbio, 144: appresso ciò, sì gli cinse una spada col pomo e l'
finalmente si appartiene... il far sì che li giudizi non diventino elusorii,
ex substantia sui ', ma 4 sì per certa emanazione: e come la luce
, ma per tutti i versi, sì come da quelle, cominciandosi da un sol
essi, fatti insolenti per cagione di sì brutti amori, rotto il freno de
gelosamente nascosto. firenzuola, 487: sì che, biondo mio, pensa a'casi
di questo, anche in quell'opere sì ben condotte che fecero stupire il mondo
e tal emenda, / che di sì bel, che di sì altier corsero,
/ che di sì bel, che di sì altier corsero, / levatagli l'usata
emendamenti, perché qui li pubblicassi, sì come fo, mettendo quella accanto al
parlamentari, prima della loro divulgazione: sì che non ne ricevesse offesa la dignità
la discrezione di coloro che leggeranno, sì l'emendi, che infino a ora io
, / molto a quella pietà, che sì da lungi / ti trasse ad emendar
onori. magalotti, 4-185: intendo sì, risposi, e fia ch'emendi /
del comune di roma e li onori; sì come fu lo numero de'senatori e
lanzi, i-273: ad uno scrittore di sì perfetta lingua troppo conveniva un pittore di
: iddio è duca di sapienza, e sì è emendatore de'savi. cicerone volgar
sue ragioni in que'luoghi in che sì chiare e non contrastabili e certe sono
emendazione di questi inconvenienti della maremma diffìcilissimi sì, ma secondo il mio giu
ii-1-174: l'aver tardato costerà caro sì per l'incarita materia, sì pei preoccupati
costerà caro sì per l'incarita materia, sì pei preoccupati capitali; e pertanto si
notabile si computa il tempo susseguente; sì come i greci computarono il tempo della
qui come aprir si dovea, / sì ch'io approvo ciò che fuori emerse.
qual obietto, qual segno, a dì sì rei, / scelgon sue rime?
disperga. tansillo, 97: quella pietà sì ardente, / che da voi par
. pascoli, 494: morire, sì; ma che si viva ancora /.
rumore, / lo vedi pur languire in sì brevi ore. d'annunzio, i-357
il primo che emetto la mattina; e sì che la notte non tosso mai.
: due sono le opinioni emerse da sì lunga ed interessante discussione. rovani, ii-182
privilegi e da grosse paghe, faceva sì che non ne mancasse ancora a quelli
] forato il nostro pianeta per mezzo, sì che la terra per fuggirlo lasciò un
selve non latrate, o cani, / sì che d'infamia non si scuopra il
da questa superficie là di sota / sì che lo emisperio lo mirasse, / essendo
che lo emisperio lo mirasse, / essendo sì leggero, avria festa / voltando ne
corrotto, ed è la missione di quello sì abominevole, che nella legge di moisè
il bisogno della stampa lo richiedeva, sì che in fin di vent'anni ciascun socio
: il povero poeta è chiuso in giro sì angusto, che di necessità egli dee
fazio, ii-28-19: e non fan sì gran numero trenta emme, / quanti
venga la podagra, mal de ciglia sì m'aggrava, / la disinterìa sia piaga
stesso! alfieri, 1-24: oggi, sì, mentre / non dubbie prove a
: della religione non si debbe però far sì poca stima ch'ei non ci s'
donna e regina / degli altri dei, sì nequitosa ed empia / contro un sì
sì nequitosa ed empia / contro un sì pio? marino, 12-26: questa
10-83: dimmi: perché quel popolo è sì empio, / incontr'a'miei in
, / che gli vede tener modi sì empi. fr. colonna, 1-32:
, / che privo m'ha di sì dolce speranza. bembo, 1-48: il
fu poscia / e sprezzato e fuggito sì, ch'udirlo / né vederlo mai più
74-13: io son già stanco di pensar sì come / i miei pensier in voi
era sola la mia donna, ma da sì bella compagnia accompagnata. firenzuola, 400
è qui quanto si gode. / casa sì signoril non ha famiglia, / abitante
, /... ha natura sì malvagia e ria, / che mai non
empiesi 'l cel de loro, / sì come 'n terra de terrene spose. marco
so che altro al più che fosse sì povero. e pure seneca s'empie la
lacopone, 91-147: en quello cielo empirò sì alto è quel che trova, /
; ma egli ha un odore empireumatico sì nauseoso, che a molti intollerabile riesce
tutt'al più un abile empirico, e sì un accortissimo uomo d'affari, che
iracundi] tutte offendono gravemente idio, sì nel non aver saputo porre il freno della
della temperanza agli émpiti loro, e sì per la ragione detta di sopra.
. d. bartoli, 18-235: sì pronta agli estremi è la moltitudine,
agli estremi è la moltitudine, e sì poco basta a rivolgere il cuore di chi
g. villani, 8-71: fu sì èmpito e furioso il maladetto fuoco col
empiere'è il proprio e comune; e sì come da 'impire 'viene
politica raffinata non ferma il corso di sì emulate prosperità? emulatóre, agg.
in grandissimo desiderio di passare ancor lui a sì lau- dabil opera. varchi, v-590
: queste parole parvono che fussino saetta; sì perturbarono erode, massimamente essendo infiammato di
e i rinomati fiumi di grecia videro sì ampio e verace. d'annunzio,
dopo l'altro uccise, / o ferì sì ch'ogni vigor n'emunse. guarini
con le robuste branche, / il ferma sì ch'ogni poter n'emunge. baruffaldi
al continente le disgiunte rive, / sì che francia l'orgoglio alfin t'emunga.
che d'ogni amor le lasciò il cor sì emunto, / ch'indi ebbe lui
le tragedie e ne le canzoni, sì come in quelle che possono commover gli
corda di ciascun tetracordo deh'enarmonio un sì fatto spazio? = voce dotta,
si scrivevano attaccate tutte, ma quali sì e quali no, e or sì
quali sì e quali no, e or sì or no; a ogni modo è
tragico da ogni altro verso sciolto e rimato sì epico che lirico. foscolo, 1-330
urta immediatamente in un altro accento, sì che la voce nell'atto di far
è in lui l'energia: la quale sì con parole pone innanzi a gli occhi
non v'illudete di quel colore, o sì vero dell'enfatismo di cui stanno armati
, tanto galante, tanto necessaria, di sì chiara etimologia, che non so come
. agostino volgar., 1-5-206: sono sì superbi ed alteri per la loro impietà
mordono, non si sentono, sì è piccolo ed ingannevole lo pericolo di
posto giù ogni enfiamento di superbia, sì disporci a'suoi comandamenti ubidire. s.
se gli enfia il corpo, e sì malamente viene offeso che in poco spazio
di cesare, 82: lo mare enfiò sì forte che tonde toccaro le vettici di
orgoglio / enfiasti unque lo scoglio, / sì che 'l tuo creatore / non amassi
bibbia volgar., x-110: la scienza sì enfia, e la carità dà edificamento
sorelle, non x-131: la carità sì è paziente e benigna; la carità per
praterie d'erba medica, ventri enfiò sì forte che per poco che non gli crepò
quando mordono, non si sentono, sì è piccolo ed ingannevole lo pericolo di
liscia, ma diguazzandola vi sente dentro sì come nell'ovo un licore. tramater [
via dunque, perché mi guardi / con sì enim- matica cera? / già s'
, lo farei. ma la distanza è sì enorme, che non bisogna nemmeno pensarvi
per l'orrore d'udire tra'cristiani sì alto e sfacciato male. boccaccio,
a porme. caro, i-240: certo sì, che questo è caso enorme e
rosa, 26: cangia, cangia pensier sì vano e stolto, / e non
la sicurezza di andar sempre esente da sì enorme calamità. nido eritreo, i-102
l'uccidessero, li avesser mai fatto sì gran dispregio che a questo aguagliar si
agostino volgar., 1-9-206: si distribuisca sì in tutte le parti, che la
unita all'occupazione di alessandria, fece sì che ai tempi del mio onorevole predecessore
da infiniti casi e privata finalmente di sì preclaro regno, si estinguesse. esserne
cui cominciamento nel petto è carnoso, e sì cominciavi dall'uno e dall'altro lato
dio, era dio stesso, / sì come era il potere / e l'amor
sua infinita imperfezione da intelletto nessuno; sì come il suo contrario, cioè il
poi siete quasi entòmata in difetto, / sì come vermo in cui formazion falla?
di che e perché ne andiam noi sì superbi e gonfi; essendo in diffetto,
diffettosi e manchevoli, 4 quasi ', sì come, 4 ento- mata ',
porto e 'l fianco anelo, / sì l'avaro desio mi caccia e doma.
quasi cento gambucce, che tutte insieme sì a tempo, sì ordinatamente e con
che tutte insieme sì a tempo, sì ordinatamente e con un sì presto andare,
tempo, sì ordinatamente e con un sì presto andare, si muovono? vallisneri
xxxv-1-651: la pugna è entro lor sì granda e sì forto / com'i s'
pugna è entro lor sì granda e sì forto / com'i s'aves zurà entrambidu'
della regina entrorono ad ester, e sì le dissono queste cose. boccaccio,
cesare, 123: uno bosco v'aveva sì spesso che 'l sole non vi
: l'un con l'altro si tenea sì stretto, / che non saria tra
a introdursi. giamboni, 46: sì come il cammello non puote entrare nella
nelli orecchi de'giudici con dolceza, sì è egli meno efficace. pascoli,
, 1-22: il locale stesso è sì angusto, che non potrebbe capirne una
la spalla / fu colto, e sì vacilla e ne traballa, / e ritto
ha d'entrarmi in seno, / sì lo mi tien sempre sereno, / occhi
, cominciano ad entrare nelle risa per sì fatta forma, che quasi rispondere non
de'paesi. ariosto, 15-94: sì che prima ch'entrassero in viaggio,
, / e quel che dé valer, sì vaia; / e no m'entradi
stette amore / lunga stagione; e sì soavi cose / ti parlò con le
con le labbra vereconde, / e sì dolce ti entrò le vie del core,
, buona cosa è a loro se sì fanno come io: ma se non si
., 1-538: in questo portarti sì che tu contenti i pubblicani, spezialmente
, / ché non si vide mai cosa sì degna; / un atto dolce,
al dì d'oggi: con un sì bel privilegio, com'è, che eziandio
fu ricevuto con isplendide dimostrazioni d'onore sì pel suo grado sì per la grande
dimostrazioni d'onore sì pel suo grado sì per la grande entratura, che aveva nei
(72-2): la povertà m'ha sì disamorato, / che s'i'scontro
io noi intesi allor, ma or sì fisse / sue parole mi trovo entro la
/ or salta a quello in tergo e sì gli scava i con le zanne la
entro in un fiume, / che nilo sì l'appella la scrittura. boccaccio,
, / ancor che l'altra, sì andando, acquisti ». petrarca, 204-13
e l'erba, / pensosa ir sì leggiadra e bella donna. g. b
il chiuso manto osa il pensiero / sì penetrar nella vietata parte. t
fusse entrato là entro, rispose di sì, ma che non aveva fatto cosa alcuna
occhi co i soli sguardi abbiano forza sì grande di piegare il nostro cuore,
non sarebbe mai di qua entro per sì fatta cagione uscita. palladio volgar.,
o savori in molle, e davvi sì fatta entro, che 'l bariglione e
: accettiamo la divisione de le canzoni sì come le dividono alcuni filosofi, ponendole parte
riguardo a. guittone, 55-14: sì son smarruto, ch'eo non veggio
quello / che fare deggia enver ragion sì strana. = fr. ant.
recò a noia / forse tesser nomato sì oscuro, / col pugno li percosse
bestie [le arpie] c'han sì ingorde l'epe, / raguna sassi.
cervo], / e spinse il dardo sì ch'a pieno il colse / ne
inleggiadrisce alcuna volta per l'epanafora, sì come quando ella dice d'espero:
commune della luna di giorni 354, sì che in questo tempo di giorni 365 entra
...) -vedresti una sì mirabil corrispondenzia e concordia di diversi corpi
epicraticamente, cioè a dire una mattina sì e l'altra no. =
frezzi, iii-13-117: quand'altri sfrena sì, che troppo cura, / perché
/ non tu per sogno ascreo l'abbi sì tosto. 2. sm.
... onde proviene / orrendo sì de l'epidemia il male, / ch'
; però più mite dell'epidemico, e sì benigno, che dopo otto giorni restarono
loro epididimi, vestiti d'una nera sì, ma trasparente membrana; ed essi
conte carlo fu giunta a roma, sì intese a prendere sua corona il dì
sua scritta nel monte / l'accese sì, ch'in lui non restò dramma /
il greco marnilo ad infiammarsi di lei, sì che e'la prese per moglie,
politico, e delle amorose ninfe pensieri sì ricercati, che paiono usciti dalle scuole
cogli occhi intorno stupido mirando, / sì come l'epilen- tico far suole.
o altra oblivion tal grido. / e sì come epilente ancor non fido / tal
ancor non fido / tal ninfa vidi e sì dogliosa e trista, / che deiopeia
epilogo el camino, / ché tant'opra sì tosto non si corre. ariosto,
categorie). marino, 2-173: sì ben d'ogni bellezza in quel bel volto
epilogato il cumulo s'unisce, / e sì perfettamente insieme accolto / quanto ha di
campailla, 2-25: ma questo, che sì cupido rimiri, / di varie sfere
l'ordine episcopale non è stato giammai sì grande e potente, come dapoi che il
che basti ad esprimere quello che in sì frequenti pellegrinaggi e visite episcopali soffrì l'
soggetto principale ha da essere un legame sì fatto che non si possa togliere una sola
toccherà il naso per l'avenire in sì fatte grandezze, epitalamigista d'eroi.
. parini, 363: ho visto epitalamii sì villani / che starien meglio, il
è un caposcuola,... sì negli epitalamii, condotti o in gliconei
a che prò gl'innumerabili epiteti, vizio sì caro agl'italiani scrittori? come gli
rami del timo prossimo, e legasi sì attorno che ne piglia nutrimento dalle radici
il poeta impedito dalla sua poesia! sì, perché quella dei giambi e degli epodi
equisio et opilione, / vedendone in sì ciego labirintio? = voce dotta
dagli uomini acroamatice e epoptice, cioè sì oscure che hanno bisogno di maestro,
anno in magistrato, / veder ottavio in sì felice impero, / epperò contra di
tremare, innanzi a una morte in sì ridìcoli panni! leggete quegli epitàfi; non
dei pregiudizi. pascoli, 210: sì: dissi sopra te l'orazioni, /
bacco, a chi la- scieno epulare sì infelicemente i frutti loro! = voce
: affermando... non essere sfera sì grande, né di materia sì grave
sfera sì grande, né di materia sì grave, che la renitenza del mezzo.
circonvicine, di maniera che tante e sì grandi disegualità si pareggino, e si dimostrino
equatoriali. sacchetti, vi-80: amor sì vaga l'ha dal ciel dotata /
le sue gente s'assettomo, / sì che gli arcier, sanza numero equestro,
3-75: gli equestri cacciator non son sì presso, / perché impedita è lor la
mediocre, composto di marmi quadrati e sì bene aggiustati insieme, che senza accompagnatura
, e immantinenti, un fiume di sì mediocre larghezza? 4. disus
. \ filicaia, 2-1-170: ma in sì splendido equipaggio / di gale e pompe
per che è continua coffe altre, sì muove l'altra, e va tanto movendo
equisio et opilione / vedendome in sì ciego labirintho? = voce dotta
in gruga, / non finge sì la 'ngegnosa dolcezza / di melodia
altro sesso andasse ritenuto dal cadere in sì fatti disordini. alfieri, i-87: [
/ cancellato di nota; / ché sì puntualmente / data ha sodisfa- zione equivalente
là giù si confonde, / equivocando in sì fatta lettura. passavanti, 251:
di tutta la logica, equivocasse poi sì gravemente in suppor per noto quello che
l'altra chiamano « equivoca », sì come è quando nell'effetto è qualche
qualche cosa che non è nella causa, sì come vediamo nel sole, che scalda
cose s'esprimon con una medesima voce, sì che paia egualmente propria di ciascheduna,
mezzo una scala con un andamento di sì artificioso equivoco, che da qualunque lato
sue richieste, mentre preterivasi un punto sì equo, e domandato da sua maestà
famoso, e degno di memoria sì come l'era di cristo, e è
che depressa. guicciardini, 101: era sì fisso ne'cuori degli uomini el desiderio
ad essi molto accreditata..., sì fissamente s'imprimono, che del tutto
la cura d'ogni forma di vermini sì preservativa come palliativa o mitigativa, e ciò
: dolci le piaghe fian, ma sì profonde / ch'arte non vi varrà di
, e cuopre la spiga del frumento sì che, disparte agguardando, lo frumento non
31: fa coll'offizio suo, sì mal inteso, / d'ogni erba un
dante, conv., iv-xxn-5: sì come ne le biade che, quando
male erbe. firenzuola, 655: sì sì, dammi pur la madre d'orlando
erbe. firenzuola, 655: sì sì, dammi pur la madre d'orlando,
di triste erbaccia grossa e palustre, sì ben di delicato palèo e sermollino.
nudamente viene, ma con esso, sì come l'erbate quasi di diversi biadi
in sull'erbetta. boccaccio, i-155: sì forte con la sua lancia il ferì
: voi siete a tór de le decime sì caldi / di menta, ruta,
antiche. anguillara, 13-133: fe'sì coi figlio di peante, / che
, iii-222: ercole da giovinetto è sì bello che fa dubitar del suo sesso
a morte, e a loro, sì come legittimi suoi eredi, ogni suo
: questo eli non avendo figliuolo, sì si prese per suo figliuolo gioseppo, figliuolo
virile erede a tanto / retaggio, a sì gran padre esser successo. g.
ed eredipeti,... sono verità sì ovvie. cattaneo, iii-2-174:
poscia che gli tarteri lo presono, sì vi mandarono signore cui loro piace.
eremiti. fiore, 121-1: i'sì non ho più cura d'ermitaggi, /
segneri, iii-1-266: allega per testimoni di sì gran detto tutti i santi padri dell'
gidiano, e può essere forse, sì com'è stata una delle cagioni dell'
uomo, che ha buona fama, sì gli è grande eretàggio. boccaccio,
. pananti, i-24: son capi sì bislacchi, sì bisbetici, / che ci
i-24: son capi sì bislacchi, sì bisbetici, / che ci saria da diventar
ch'un galantuomo suo pari sia di sì eretica opinione, che abbia a giudicare
non più pavo- nazza e pendente, sì bene fiammeggiante ed eretta. 4
ed elli era soprastante della carcere. sì che ieremia entrò nella casa, sua casa
fosso in riva. parini, 388: sì, fuggi pur le glebe e il
duolo, / né gli occhi al ciel sì spesso e le voglie ergo, /
1-304: quand'io riguardo il mio sì grave errore, / confusa al padre
: io 'l vidi, / sì, con questi occhi io 'l vidi.
insolente. pindemonte, 14-279: sì grave / il popolo, e sì ardita
: sì grave / il popolo, e sì ardita, ergea la voce.
, se mie rime intese / fossin sì lunge avrei pien tile e battro.
vela. ronchcgalli gioldi, lvi-104: sì chiaramente, dotto alunno, allumi /
e tonde / e l'aura intorno sì soave spiri, / che t'ergan sovr'
i miei versi incolti e bassi / ergete sì col vostro almo furore, / sicché
correggeva questa folle, che non ergesse sì l'animo per questa sua arte. idem
or tu alcun poco, e sì ti appoggia / alli origlieri i quali
: al vento si disperga, / sì come nebbia suol che in alto s'
, / deh chi mi toglie a sì funesta guerra, / e fa mie voglie
di topazio, / per cui eterno sì convien ch'io geme. caro, 2-255
. a che fine hanno / qui sì grande edificio i greci eretto? / per
biblioteca ambrosiana, che federigo ideò con sì animosa lentezza, ed eresse, con tanto
mi eresse io canto degli inni ineruditi sì, ma fervidi e passionati.
della lingua greca, forzò quell'idioma per sì lungo spazio indomito e vittorioso di tutti
o per vaghezza intellettuale ed eristica, sì invece per nutrire il giudizio e trarne guida
le conchiglie eritree / non han parti sì bianchi allor che 'l cielo / di feconde
a notare con lui et afferòsi a lui sì strettamente, che di due diventonno uno
che non sieno, nelli quali appare sì l'uno sesso che l'altro, che
rosa, il garofano o il giglio (sì, anche il giglio è ermafrodito,
, le fulvie e simili: e sì assegna le misure delle gonnelle, che non
quali zolle, / da qual clima sì foresto / venne a noi tuo bello
un poco più durette et aspre, sì come di buccia men delicate; quelle
sola, e quella una esser ferma / sì, che, come solea, più
cavretto e arrostino. e arrostendolo, sì ne trasse li emioni e mangioni.
di topazio, / per cui eterno sì convien ch'io geme. martello, 3-2-168
fuggire la continuazione delle sue terze rime, sì come non possono i latini, i
eroici ritrovassero maggior diletto in operar azioni sì virtuose? goldoni, iv-100: vi dirò
] della sua elezione, mostrò ben sì una inalterabilità che parve stupidità a chi
ogni onesta professione può esercitarsi da'cristiani sì perfettamente che giunga alla virtù eroica,
davanzati, 355: ch'io non farò sì come que * ch'è 'n erra
, xliii-92: come siete caduto in sì grande erra, / e in sì gran
in sì grande erra, / e in sì gran pazzia e pensier vano?
e disse: / atride, or sì, cred'io, volta daremo / nuovamente
? cantoni, 414: odo sì ragionare molto spesso degli erramenti, delle
/ di que'barbari erranti è ornai sì grande / ch'in guisa d'un diluvio
/ a gran ragion: poi che sì fida e cara / scorta a l'entrar
savio di te fe'già errante, / sì che per sua dottrina fe'disgiunto /
michelangelo, i-62: il buon gusto è sì raro / c'al vulgo errante cede
, od altro errante / fu mai sì pronto con la spada in mano / a
si mova merzede e pietanza, / sì che d'erranza -mi raggiate, donna
certamente al lungiato; / sì m'era fatto selvaggio e stranero. /
frutto / dei voti tanti e delterrar sì lungo, / che a questi lidi al
epicuro, 12: non ebbe mai sì belli / ninfa vaga i capelli;
erra, / lo spirito maggior tremò sì forte, / che parve ben che morte
m'apparecchiava a sostener la guerra / sì del cammino e sì della pietate,
sostener la guerra / sì del cammino e sì della pietate, / che ritrarrà la
serra / la terra e 'l mar, sì come nave s'erra. petrarca,
a lui ingenuamente. manzoni, 35: sì, quel sangue so- vr'éssi discenda
e v'ebbe a cui leggendolo parve trasformazione sì contro alle leggi della natura, che
d. bartoli, 5-273: quella sì amorosa parabola del buon pastore, a
chiaro davanzali, 31-33: gli erati sì dicono ch'è amore / trarla di
procede; i ché le divizie, sì come si crede, / non posson gentilezza
dee., 3-6 (316): sì, tu mi credi ora con tue carezze
hanno insino a qui giudicato degno di sì lunghe carcere. 4. colpevole,
. / tu provavi di ciò doglia sì viva? panzini, iii-23: la sua
, ha dormito bene stanotte? -io? sì. non c'è male. -ma
nuova, 23 (81): fue sì forte la erronea fantasia, che mi
iv-xxiv-12: è dunque da sapere che sì come quello che mai non fosse stato in
conoscerle, che ce ne rendon ragioni sì svariate e sì erroniche; e pur come
ce ne rendon ragioni sì svariate e sì erroniche; e pur come fossero oracoli,
, 8-129: qualunque uom ti vedesse andar sì erronico, / di duol sì
sì erronico, / di duol sì carco, in tanta amaritudine, / certo
dimmi, filerio mio, qual sì contraria / sorte t'induce a star
errore / prende accorta a fregiar drappo sì vago, / l'arteficio e 'l lavor
, / l'arteficio e 'l lavor sì ben comparte / ch'a natura fa scorno
non si può partire: e hallo sì preso, che mai non si può salvare
oggi non s'ama il frutto ma sì il fiore. castiglione, 91: ciascun
1-304: quand'io riguardo il mio sì grave errore, / confusa al padre
chiede gastigo. manzoni, 35: sì, quel sangue sovr'essi discenda;
errore l'adornar il vero, ma sì bene l'adulterarlo. romagnosi, 10-545
amore un bel tacito foco, / sì che mi cuoce il core / con tonda
della coscienza, per la paura della pena sì c'allacciamo in altri lacciuoli ed errori
ecclesiastico grano di fede. multiplichiamolo noi sì, ma non seminiamo zizania d'errore
turno fantasma / d'error non fu sì pien, com'ei ver'noi.
error vani e foschi / m'attristan sì ch'io già pavento, a sera,
. davanzali, ii-549: qualche volta sì come un errore di gramatica è virtù e
lingua. rosa, 207: a sì fatta genia vile e loquace / risponder non
caro, 10-612: eran costoro / sì l'un del tutto a l'altro somigliante
principalmente in italia, ov'è tenuto sì veritiero che va traendo in errore taluni
metere in errore / suo servitore -e sì fedele amante, / tu doni e tolli
la penna o col pennello non dipignesse sì simile a quella, che non simile,
guicciardini, 119: non è uomo sì savio che non pigli qualche volta degli
, in ogni parte / ravvolgendole tal sì destramente / dritto e rovescio maneggiando il ferro
all'erta salire e scendere erano costretti sì i cavalieri come i pedoni. sacchetti,
monte: / quivi trovammo la roccia sì erta, / che 'ndamo vi sarìen
, 2-44: erto è quel sasso sì, tale è il castello, / che
e difficile alquanto affaticata, e vedendo sì bello luogo, deliberò fare degna quell'erba
al cielo erti levorsi / che noi potea sì con li occhi seguire. soderini,
trovi de'giurguffi, / mostrati loro sì che gli converti; / se pure stesson
se pure stesson erti, / sia sì gagliarda che sotto gli attuffi. passavanti,
all'erudimento delle quali fece innalzare, sì in roma come altrove, parecchi sontuosi
destro, / che non faccia arrossir sì grande maestro. goldoni, iv-354: egli
spettabilità, da che vi lasciai con sì bel ginnasio che pure allora avevate aperto pubblicamente
ed eruttante. soffici, v-1-507: tempio sì, e magnifico, in verità;
vie più cresce essacerbata l'ira, / sì come in calce suol foco per
degno di riprensione per quel che sopra sì fatte inepzie e tanto indegno campo, che
porgiuto questi dottori, abbiamo voluto exaggerar sì gravi e sì degni propositi; perché son
, abbiamo voluto exaggerar sì gravi e sì degni propositi; perché son certo, che
genuflessioncella di uso, con una faccia sì servilmente lieta e adulatoria, ed io gio-
o venduta all'autorità despotica da me sì caldamente abborrita. foscolo, viii-212:
]; e veramente la vostra penna è sì felice che, quantunque siate assente dalle
suo figlio in essere entrata in sospetti sì alieni da ogni verisimilitudine. bùgnole sale
magistrato su i figli; e una sì esagerata responsabilità, che i delitti dei figli
: finirò scongiurandovi di guardarvi dall'esagerazioni sì del biasimo, sì della lode.
guardarvi dall'esagerazioni sì del biasimo, sì della lode. gioberti, i-230: niuno
: vi dirò senz'esagerazione un'iperbole sì strana che voi non ve l'immaginereste giammai
elli è circundato dalle parti intrinseche in sì fatta maniera che nulla luce vi può penetrare
s'egli non sarà poco, e sì maturo e vecchio, che ogni calore
esala, / ed è con lui sì il rapido corrente / de l'agitato mar
abbarbagliar solea, / ma l'anima facea sì venir manco, / che dal corpo
: è una chiusa fornace di neri sì, ma altrettanto cocenti pensieri, che
d'uno straniero, cui è molesto sì vantaggiato esaltamento del ben dipingere italiano.
, commosso il popolo contra lui, sì li trassero gli occhi e mozzarongli la
illuminante e con lor merto, / sì ch'hanno ferma e piena volontate. busone
: tu fiorenza, or che se'sì alta, / non già credo per opra
non fe'grazia, / a giudea sì, tanto sovr'ogni stato / umil-
, / sia il tuo nome, sì com'egli è degno, / sopra ogn'
essere servi di dio ed ubbidirlo, sì ci esalterà da questa miseria. storia
., 23-86: o benigna vertù che sì li imprenti! / su t'esaltasti
morte: / ché con tra man sì forte, / ben ch'io perdei,
pomposa, ama le lode; / sì come il foco s'avviva da'venti,
184: vostra amistà paterna m'è sì a grado / che per vertù apprender
/ m'hanno rotto i zebedei, / sì han falsata l'anima. / mi
progressismo. montanelli, 355: facciamo sì che quelle parole di moderazione e di
mancava il tempo all'esame di materia sì grave. foscolo, xiv-54: badateci prima
col quale i romani poeti han sì nobile e divinamente poetizzato. giraldi cinzio,
accomodar l'ordine delle poesie, che sì come i latini altre materie serbano
e senza alcun rimedio di salute sì fatto fuoco, si fece ai merli.
sapere, e delle loro varie idee sì generali che particolari. p. verri,
ebbe veduto pieno di tutta veritade, sì l'approvò da ricevere da tutti quanti
noi, / e non parea, sì venìan lente. capellano volgar., i-393
par., 24-116: quel baron che sì di ramo in ramo, / essaminando
pervenute le anime a rendere ragione, sì esaminerà cristo i fatti sanza niuno testimonio,
. c., 22-5-11: domeneddio sì considera le vie di ciascheduno, e sì
sì considera le vie di ciascheduno, e sì numera i passi, ch'eziandio li
li figliuoli che nascono de'malvagi, sì sono testimonii di malvagitade contro alli padri loro
: ingannare altresì ci possiamo, e sì ancora perciò che la debolezza de'nostri
della poca stabilità della fortuna, e sì del mal volere degli uomini, andava
. d. battoli, 40-i-19: sì providamente sono ordinate l'esamina- zioni in
fatta essaminazióne, e di tanta e sì famosa donna, quasi tutti i pratesi concorsi
divenute. sannazaro, 8-128: ove sì sol, con fronte esangue e pallida,
inanzi fassi, / menò un pugno sì duro e sì perverso, / che lo
/ menò un pugno sì duro e sì perverso, / che lo fe'cader
mancò poco, / che a proposta sì fiera / io non cadessi esangue. alfieri
e il sole esangue / vide spirto sì bel cangiarsi in drago. -stremato
la dieta man passando el core, non sì presto finì la ultima litera de erasto
esanimati miei sospiri e i pianti; / sì vedrete quanto erra uom, che si
uom, che si vanti / meco in sì bel giudizio essere ammesso. carducci,
, qualche cosa di quella vita che sì promettente di glorie risplendé nel 1860.
, per veder di torle della mente sì sozzo e strano pensiero. machiavelli, 6-2-375
... se è corretto, sì ne ringrazia; se è provocato, tace
; se è esasperato ed offeso, sì serve e lusinga. guido da pisa,
altri, si esasperava per essere distrutto da sì grave molestia il commercio d'ancona.
, ne'fucili privi di alzo, fa sì che la linea di mira diventa parallela
d'esigerne. de luca, 1-5-3-42: sì che ciò non possa giovare per la
. sancio. mai più mi comparve sì riccamente vestito e nell'attillatura cotanto esatto
esercitato questa caccia. goldoni, viii-307: sì, signora, m'impegno di farvene
essattori / avreste, o argomento alcun sì forte / che a le prestanze serasse le
contado e la loro forza indebolita, sì richiesono di pace i fiorentini. la
pronta, e lungi / la porta sì che l'odiato seme / non caschi e
via, / avendo ogni maniera esaurita / sì d'occisione che di malattia. pellico
iv-157: la carbonerìa... era sì potente che, spesso richiesta, soccorreva
esca. burchiello, 114: io son sì magro, che quasi traluco / della
la via, son per cadere, / sì poca è l'esca, di ch'io
naufragio. d'eredia, 23: con sì dolc'esca al suo venen mi colse
a pescar cori, i quai ti son sì cari. i sappi che non si
porse / l'esca, a me pria sì dolce, or troppo acerba? /
questa parola, li menò un pugno sì fatto, che, urtando in una colonna
] non per questo muore già, sì come si vede dei grandissimi, che
il cerro e teschio / con sì raro vigor si leva in alto / ch'
stimolato a fare il tale peccato, fui sì negligente in eschifare le cagioni le quali
di animali. rosa, 94: sì disse il bertuccione; e il del volesse
ora miserabilmente; e con voce orribile esclamava sì che impauriva l'aria et il vento
, bevono quel di borgogna che costa sì caro. fogazzaro, 1-30: puoi
pulci, 26-109: forse quel sangue innocente sì darò, / vendetta debbe or nel
il quale tanto lieto e festoso con sì prospere voci ed esclamazioni grida il tuo
« misero il popolo che sarà masticato da sì lente mascelle! ». 4.
, viii-3-95: segue adunque: « che sì ci sproni »; e questo «
-assol. / tra il sì zerbino e il no resta confuso: /
, 3-21: di splendor tanto e sì sereno ognora / quel bel corpo celeste
l'ambasciatore di francia era stato ricevuto sì dal senato, che da tutti i
cui dipendono gli effetti morali sogliono essere sì numerose e sì frammiste le une alle
effetti morali sogliono essere sì numerose e sì frammiste le une alle altre, che
dritto sono stati la rovina di italia sì negli ordini politici e sì nei letterarii
rovina di italia sì negli ordini politici e sì nei letterarii. alvaro, 7-170:
del quale trattiamo, e formano un sì piccol numero nella umanità che appena è
concepito mentalmente. boccaccio, viii-1-49: sì come noi veggiamo le gran cose non
. e1 re giovene, vedendo el cavaliere sì escomen- toso stare, a la raina
savonarola, 7-i-194: sono gli avversari nostri sì astuti, che saperebbeno ben fare chiose
. iacoponc, 87-22: la iustizia sì è presa da lo senno del sapire
è però tanta la vicinanza, né sì poca la irradiazione, che non ve ne
vere en dell cartollaro dallo escrivano, sì come per vostra ci cometete,
e la divinità sempiterna di dio è sì manifesta, che non si possono escusare
anzi è cieco, e di amor sì forte ponto, / che ogni mio cruccio
e d'altre macchie lorda, / sì facilmente dar possi di piglio. caro
il ciel ch'ai mio re d'opra sì brutta / l'essecrabile eccesso io persuada
supremo dovevano i suoi generali versare in sì palpabili tenebre? prati, ii-98:
faccia di tutto il mondo apparisca per sì diverso da quel che dava ad intendersi
avi fecero di quel culto, che appaga sì abbondantemente i cuori ragionevoli e sensibili,
sostant. guidiccioni, 4-186: sì bene ha ella da provvedere a qualche
tra loro esercitino il potere legislativo, sì perché, se questo dritto non si
natura certo quando lasciò l'arte / di sì fatti animali [i giganti],
ed esecutori di quelle, li quali, sì come gli altri uomini, erano tutti
, 14-402: il buongoverno fiorentino acconsentiva sì di mandare i suoi esecutori, i
mandò ad esecuzione; e ha fatto sì che tu se'mia moglie. ariosto,
modo più speciale all'eseguimento di quelle sì eccelse massime. g. gozzi, i-22-156
non meritato lume. goldoni, viii-1184: sì signore, capisco a poco presso la
poscia / bene eseguisca, oh questo sì, ch'è il pregio / posto in
gioco, / noi faren di costor sì fatto strazio, / che essempio sarà
al mondo, quanto e'dura: / sì ch'io non ho della morte paura
terra desolata: / mai non si vider sì crudeli esempli. c. campana,
allor forse a gl'infelici esempi / di sì superba e misera beltà / una donna
. petrarca, 23-9: poi seguirò sì come a lui ne 'ncrebbe / troppo
, conv., ii-iv-5: volsero che sì come le intelligenze de li cieli sono
, 4-168: io farò in brieve che sì come voi ora conoscete in me la
dunque a risanar la piaga, / sì che 'l disordinato tuo collegio / non dia
singolare. ariosto, 26-47: sarà sì liberal, ch'io lo contemplo /
ché 'n quella croce lampeggiava cristo, / sì ch'io non so trovare essemplo degno
mi è rimaso. dolce, 2-45: sì come è opera degna di laude il
, gli lo diede ad esemplare, sì lo fece cuscire in un cuoio, e
lui, prese, e quella, sì come volendo guastare l'opera sua,
volgar., viii-21 (105): sì come si contiene in diversi libri esemplati
da notare che dio non è nel cielo sì come cosa circumscritta « dal » detto
non si possa esemplificare alli sensi, sì come una cosa materiale, elio si
una cena? e me la domanda sì francamente? se sapessi come esentarmi.
? lo fai tu per paura di sì superba stirpe, o perché e'sieno
nazionale della liguria, lv-231: da sì fatto avvenimento fino a noi, la
gabelle, / com'uso è darsi per sì fatte fiere. giannone, 1-iii-313
govoni, 7-28: sento che allora, sì, sarei felice / se sapessi che
di un filo leggiero e debolmente vibrante, sì che i suoi movimenti sono appena percettibili
). d'annunzio, i-920: sì come armille d'oro ti stringano /
canonico d'asti, con molti altri sì toscani, che napolitani. carducci, ii-
petrarca, ii-i-ioi: non giacque sì smarrito ne la valle / di terebinto
canape cred'io che possano mai filarsi sì sottilmente, né ridursi a tale candidezza
ferro i cigli fora / e cuce sì, come a spander selvaggio / si fa
di guidaleschi. dossi, 338: aprendo sì grottesca- mente con gran trich-trach braccia e
d'argento. pascoli, 138: voi sì, forse, in quell'ora,
, quando l'aere è pregno, / sì che ritenga il fil che fa la
al figur. ariosto, 35-49: sì destro et agii era, / che nel
alma mantener si possa, / s'è sì debole il filo a cui si attiene
. rinuccini, ix-256: se da sì fallaci onde non mi togli, / o
il filo / alla parca di lui, sì che non viva, / astolfo viene
ampio laberinto il cieco passo, / sì che giamai non spero uscirne in vita.
mi guidano a dirittura... sì alle efficienti che alle finali cause de'
del telefono, dovetti risolvermi a dir di sì. 14. sport. nella
] a filo di poppa, e sì furiosa che, come poscia mi scrissero
, ecc. petrarca, 37-1: sì è debile il filo a cui s'attene
sempre combattendo contro le verità ne rende sì difficile l'accesso. = voce
d'annunzio, v-2-767: ebbene, sì, io sgobbo a prendere il titolo
conosce freud, molteni? ». « sì, un poco ». « ebbene,
che tu m'hai tessuto / è floscio sì che al tasto non si sente,
fòri grande, / sul tabi stretto sì che i foricela. carena, 1-288:
farlo profondo quaranta e cinquanta passa, sì che arrivi a livello delle acque sortive
. una pazzia incurabile ne'cinesi, sì fortemente incantati dalla speranza di dover trovare
de'ricchissimi fino alla mendicità, con sì viva espettazione del ben avvenire, che per
ogni intelletto in contemplare la deità di sì mirabile figura. muratori, 8-ii-252: i
venuta la vana credenza della affascinazione; che sì, che sì, che io
affascinazione; che sì, che sì, che io vi constrignerei a pensare di
, cioè amatori del proprio corpo e sì degli agi e delle morbidezze del vivere
nostri presuntuosi filosofantelli d'astenersi affatto da sì perniciose letture. filosofanteria, si
, e molto vi lodo; che, sì come non séte cossi plebeio come aristotele
quelli effetti, ch'essi tanti e sì diversi vedevono e sì mirabili. onde dal
essi tanti e sì diversi vedevono e sì mirabili. onde dal maravigliarsi nacque,
via, / granne fo villanìa averte sì sprezata ». dante, conv.,
vissuto molto ordinatamente, -tu ne allegheresti sì pochi, che tutti stariano in su
tenea dell'aspra cesellatura oraziana foggiandole, sì che riuscissero ricettacolo degno al nuovo spirito
/ i suoi desiri, e non avea sì forte, / filosofico petto; ond'
è amico di sapienza per utilitade, sì come sono li legisti, medici e quasi
... deve dirigere le azioni sì del cittadino ignorante, come del cittadino
vizi aver tutta stagione, / seguendo sì vertù, ch'onesta vita / fu
maneggiò anche lo scalpello, e seppe sì ben soffrire. foscolo, xiv-
sia ben nera, / e sì l'amaca, e sì la frega,
, / e sì l'amaca, e sì la frega, / e cova fuora le
io addobbai mai il tempio che t'è sì caro, coprendolo dirazzarne e di drappelloni
, i-302: d'amanti ella avea sì lunga filza / da far mangiare il fegato
1-148: come vedete, vi sono sì molti vocaboli che non si truovano nel
toccare le fimbria delle sue vestimenta, sì ho fede ch'io sarò guarita dell'anima
finale morso. alfieri, 1-644: sì, questo / giorno, è finale;
indi prodotte. beatitudine. sul principio, sì, c'era ancora la possibilità giocosa,
dee essere da tutti obedito e creduto, sì come colui che solo considera l'ultimo
dell'ultimo atto, specialmente, sì, quello... quello ha salvato
momento. tiraboschi, xix-4-574: quella sì chiara luce... gli scorse
, e cuopre la spiga del frumento sì che, disparte agguardando, lo frumento non
ama. boine, i-114: ah sì! piantare finalmente questa vita chioccia,
mia brutta, / sapur de condutta sì voi per usanza, / vina esquisita e
posare, / ch'i'sono stanco, sì m'affaticai / oggi per questi monti
finare / per quella grazia, la qual sì m'è data, / la qual
vidono in tante parti, sì per facilità e chiarezza mag
e chiarezza mag giore, sì perché se ne vedano a primo tratto le
29-85: quella adorai gran tempo; e sì mi piacque / sua celeste beltà,
finché nomadi, separati in famiglie, fe'sì che isolassero le loro abitazioni ciascheduna con
padre del ciel, s'un tempo / sì follemente ho pianto / che 'l fin
è ritondo e ha tutte le sue parti sì uniformi, che non si può assignare
una scala trova... lunga sì che arrivi / in fin del fosso.
breve; / perch'è ragion che sì pietosa abbiate, / com'io dolente l'
figliuoli, e li suoi fini saranno sì come dì amaro. lorenzo de'medici
ed ella contenuta ragion vede, / sì che aver fine il cielo non s'
vie / io seppi tutti, e sì menai lor arte / ch'ai fine de
luogo di santa maria del carmino, sì com'è usato, debiano stare ginochioni,
e'visse in questo mondo, tenne sì fatta vita, che alla sua fine
4-228: ma era il corpo suo sì macero e sì venuto a fine per la
era il corpo suo sì macero e sì venuto a fine per la lunga e
. miracele de roma, xxviii-428: sì corno, esso vivente, tutto lo
, cacciarsi con tanta fatica e con sì misero fine dentro ai pantani!
abate come queste cose erano andate a sì buon fine, conciossiacosaché egli avesse così
fare, maravigliandosi il detto del fine di sì notabile istoria, a proposito detta per
questo il fine della narrazione, lunga sì, non tediosa, di leandro.
necessario nei drammi e nei romanzi far sì che la virtù trionfi sul vizio e venga
bellezza straordinaria è il vedere tanta opera sì unitamente dipinta e condotta, che ella
ha anche a piacere ai populi; sì che, benvenuto mio, innanzi che tu
e none avea fatto loro fine, sì ch'a me lo convenne fare di tutto
. dante, conv., i-xi-4: sì come la parte sensitiva de l'anima
: intensione e fine, amico, sì come eo credo, di tutta vecchia
dante, conv., iv-iv-5: sì come vedemo in una nave, che
porto per salutevole via: dove, sì come ciascuno officiale ordina la propria operazione
a la fine / breve conforto a sì lungo martiro. boiardo, 1-29-22: il
poche parole come l'amore menoma, sì ti diremo come vegna a fine.
quando tu hai trovato lo cominciamento, sì guarda alla fine: e se tu
se tu vedi la fine buona, sì comincia sicuramente; e, se tu
dirittamente a buon fine la mena, sì è l'abito di quelle disposizioni che
unguento / d'acqua e di sapon tenero sì fini, / che il lor dintorno
canape cred'io che possano mai filarsi sì sottilmente, né ridursi a tale candidezza da
di rotonda grana fina, / lieve sì che repentina / fugge 'l tatto de le
/ quale ebbe tanta forza e fu sì fina che tutti i paladin prese in
non vi parrebbe possibile che e'fusse sì cattivello come egli è. io almeno non
festa / lo capei dela testa, / sì ch'io credea che 'l crino /
, 12: non ebbe mai sì belli / ninfa vaga i capelli; non
damisella. marino, 6-53: se sì perfetta grana, azur sì fino, /
6-53: se sì perfetta grana, azur sì fino, / avesse alcuno artefice moderno
9-28-2-146: usurpare un vestito di luce sì fina... sembra un voler
a voi domando per- donanza, / sì corno fin servente al suo segnore, /
frino; / e non corre, - sì che scorre: / pur'amore fino
buonamente ad amore. latini, i-36: sì alto intendimento /
spera. fiore, 2-10: i'sì son tutto presto / di farvi pura e
che mi rendete del mio grande e sì fino amore a voi da me portato?
, 22-74: avrà lirina, / che sì del nostro affanno si compiace, /
archi soriani con belle saette, ed erano sì fini arcieri, che nessuna persona si
, ix-198: lo tuo petto è sì bello / che può giostrar con gli alabastri
in umore / di trovar un odore / sì delicato e fino, / che sia
/ dolce madonna, e una beltà sì fina / che non fu vista mai tale
magalotti, 4-229: il tuo gusto è sì esperto, e così fino / che
può pagare non ebbe dal cielo mai sì fino il gusto dell'ingegno come quello
, ii-42: il bucchero moretto natanino / sì l'era sempre a'giorni suoi piaciuto
. novellino, 96 (156): sì, posai a un bel cavaliere,
d'un principe che avea tanto e sì finamente regnato e che lasciava sì potenti
tanto e sì finamente regnato e che lasciava sì potenti eredi, in verità era cosa
loro nulla a parer di quegli, sì prestamente sei prendono. 4. minutamente
la quale da una finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a la vista,
alla quale finestra metterai 11 tuo desco sì come da scrivere, in forma che la
farsi sopra il tetto una finestra quadrilunga sì in pianta come in fronte co'lati
antenna del ferir maestra, / e sì ruppe a mordrèc le due pareti / del
/ trovò la via d'entrare in sì bel corpo! soderini, iv-152: gli
1-781: omè, che il cuore amor sì me fenestra, / che, vago
aperti, acciò che non potessero tenere sì occulti i loro pensieri, e sentimenti.
finestrati, i quali, con disposizione sì bene intesa, tutto l'allumano.
. bartoli, 40-iv-753: in questo sì prolungato martirio del padre cattanei si mostrò
voi siete un solennissimo coglionone a mandarmi sì fatti regali come voi non fussivo informato ch'
gozzi, 1-375: era costei di sì astuta finezza, che non vi sarebbe
fu di ammettere gli ufficiali borbonici, sì, ma con un grado di meno.
giorni: ma la finezza contadina faceva sì che le allusioni non fossero mai troppo
maestà sovrana / adotta i portamenti e sì li finge / ch'ai volto austero,
falso, ma venne molti secoli fa con sì poca avvedutezza finto, che perduta opra
altrui sembianze, e lei dipingo; / sì di scovrir l'amato nome io temo
/ ditemi il senso ascoso. / sì ben con aco dotta man le finse,
fra esse, ma quali sembrano in sì gran lontananza allo sguardo di noi terreni
reggie, i tempii, il mar sì vasto, / e in privati ornamenti il
sorpresa / m'urtò col gomito, / sì finse offesa; / ma per imprestito
ancora con la punta irta. -e sì che olinto sono mesi che brontola:
, iii-12-7: le quercie, ch'han sì lungo nutrimento / e tanta vita quanta
una trattazione. latini, i-50: sì buon cominciamento / e mezzo e finimento
finimento a i danni de'greci, sì come la liberazion di questo furore impose termine
che noi siàno presso a finimondo. sì che è buono acconciarsi dell'anima e
dell'acqua sia andato in niente, sì ch'io abbia potuto osservare quel che
a gara / per lo primato / sì litigato / dell'inguistara. / ella
della terza cotta, udendomi favellar in sì fatta maniera. girolamo leopardi, 2-81
/ ch'entra per li occhi miei sì debilmente / ch'oltra non puote color discovrire
di tutt'i desii / appropinquava, sì com'io dovea, / l'ardor del
mentre che più oltre volea dire, / sì fatta tenerezza gli abbondava, / che
troppo crudele, non vergognandosi di sottomettere sì con iniqua sentenzia colui che sottomesso era
, che fenisca il corpo, / sì ch'ella abenti dissolta dal corpo. guido
vi-523: la vita mia fu tagliata, sì come da uno tessitore; conciosia cosa
signoria, se ha pomo o altra cosa sì fatta da finir la cena, che
dante, conv., iv-ix-2: ma sì come ciascuna arte e officio umano da
da lanberto o da gal- ganetto, sì la ci à lenita. velluti, 132
peccatore per un solo peccato mortale che sì tosto passa quanto al diletto, o quanto
quanto al fatto, è obbligato a sì grande usura ch'elli non v'ha
vocabolo). bembo, 2-82: sì come nella maggior parte delle altre lingue
. c. croce, 48: io sì, mi contento, perché così sarà
. tavola ritonda, 1-376: era sì grande la tempesta e lo scavallare degli
pria vogliosa, / poi che 'n sì dolorosa / parte deggio de ciò, lassa
isotta, ora m'abrac- ciate, sì ch'io finisca in vostre braccia; sì
sì ch'io finisca in vostre braccia; sì finerò ad agio, ciò m'è
guittone, i-14-265: qual è cosa sì dura che grande e ferma voglia e
due lettere..., ma sì poco venne l'ultima dopo la prima che
: il povero gonzo era ancora fra il sì e il no, e..
tegno anciso, / ma'non fenisco, sì m'ha ad inganno / amor ne
finire. cammelli, 285: non è sì gran montagna o duro smalto / che
sul finire del passato secolo volle con sì gran giro tradurre di tedesco in toscano.
'l batté quivi morto in terra, con sì gran terrore degli altri, che la
fenita / vorria avaccio, / poi sì son priso / in forte...
si mor sospirando, / e inaverato è sì, che poco stando / serà la
donale bere [all'anima] d'un sì fatto vino, / che 'nebriata sta
grossi lunghi d'eremita: / e sia sì forte e terribile caldo, / com'
maraviglia / com'è l'umana gente sì smarrita, / che largamente questo mondo
, 375: corse di sua virtù sì chiaro il grido / ne i finitimi regni
la caina punisce un peccato che è sì superbia, ma è finitimo all'invidia
non sono ancora perfettamente scolpiti, e sì gli lodiamo come se fossero finiti,
ditene dove la montagna giace, / sì che possibil sia l'andare in suso;
, 76: addio, mondo, ora sì noi siam finiti. segneri, i-109
sei finito. foscolo, xv-181: sono sì finito ch'io non so cosa mai
scampoli estremi de la sua vita fece sì che la republica non perìe. bartolini,
dante, conv., iv-ix-2: sì come ciascuna arte e officio umano da lo
: anema, tu se'debole per far sì gran salita: / de fortetuden àrmate
54: se dunque 'l mondo ha sì poca fermezza / nella sua forma,
fine a lotto di lire trecento, sì che tu se'finito di tutte lire mcc
questa cagione ancora è perfetto l'ottonario, sì come quello che si compone dal quaternario
il rispondere ad ogni segnato numero; sì che domandato nel presente proposito, se
, ed uno spron quasi mi punge / sì che, se dendo,
questi capitani debbiano procu rare sì che si faccia uno ciero buono e orrevole
da barberino, i-38: guido gli diè sì grande el colpo, che fino all'
potè, la cantica derivata da un convivio sì, ma funebre, a esprimere il
sedani, i finocchini e altre erbe sì fatte, sono da usarsi nei cibi.
assolvo, e tu m'insegna fare / sì come penestrino in terra getti. ariosto
fiore, 100-1: i'fo sì fintamente ogne mio fatto / che proteusso
più cautamente. cesarotti, ii-52: sì fintamente favellò l'altero / re della
di questa sua fuga, si trovò sì lontano dalle genti e forze di arnolfo,
andare. b. corsini, 10-16: sì, sì, qua'io mi sia.
b. corsini, 10-16: sì, sì, qua'io mi sia...
io7: non se'tu quella / corisca sì famosa ed eccellente / maestra di menzogne
e speranze e finti sguardi / vendi a sì caro prezzo? tasso, 4-77:
finto. alfieri, 1-232: ahi sì, consorte, / s'anco tu m'
fagottino sotto la sopravvesta: e in sì fatta guisa lontani dall'ostentazione e dal lusso
corpo finto proprio esser mi pare: / sì m'ha dipinto questa malattia. ariosto
, i-248: con tal penna e sì licenziosa... ogni dottrina colle