/ che sognando desidera sognare, / sì quel ch'è, come non fosse
i dannaggi del mare: e cesare sì liberale fu che a ciascuno, quantunque aver
barlaam e josafatte [crusca]: e sì non fai male solo per lo tuo
quale troverà pur con un peccato mortale, sì il dannerà eternamente con li demoni,
de'rei pensieri ch'ella produce, sì adduce le quistioni, e semina discordia.
l'altro papa dinanzi avea facto, sì come eretico, e fece concilio in
avuta e avessero delle predette cose, sì come eretici e contrarii alla diritta fede
qui di presente alla donna tua e sì gliele diedi; e perciò dannerai la
divina?... sorridete, sì: sapete che per un vostro sorriso qualcuno
veggia? rispuose la peccatrice, che sì: e credeva, che fosse il paradiso
conclusione volendolo dannato all'in- femo, sì come è costume loro di rinchiudervi tutti quelli
i-2-153: ivi quell'altro al suo mal sì veloce, / ifi, ch'amando
sempre in pena il misero dannato, / sì che senza morir languendo more. d
per una tratta di tempo, lunga sì, ma finita. parini, 425:
anche milano, quantunque fosse dannatóre di sì empi fatti, intercedeva...
mai cristo di sua pena, ma sì della nostra colpa, piangendo sopra gerusalemme
,... che han vista sì acuta da leggere nel vangelo l'infallibilità del
. -ebbi questo pensiero; ebbene, sì, ebbi questa speranza. ma ella non
/ oh dannazione del poeta! egli è sì il solo giudice di se stesso /
che..., ci ha recato sì grave danneggiamento. 2.
awersarii, né questo né quello, sì ch'apertamente tu non danneggi coloro che sono
, e in quella tal parte distrugge sì la bellezza sì la bontà di qualsivoglia
quella tal parte distrugge sì la bellezza sì la bontà di qualsivoglia scrittura. svevo
danneggiò il corpo, ma elli gli stracciò sì panni indosso ch'ai tutto rimase ignudo
, / poi che il franco dudone è sì gagliardo / che a sua prodezza non
il signore cum coloro de la compagnia sì 'l debia danegiare de le sue cose di
non trovasse < unde 'l dannegiasse, sì 'l debia sbandire for de la terra
sia la fortuna, la quale a sì dannevole mestier ti costrigne! torini, 270
. garzoni, 2-23: per esser sì dannevole e sì vile, ella merita quei
2-23: per esser sì dannevole e sì vile, ella merita quei biasimi che
è di pochi, e che proviam sì dannevole, essa ha il suo rimedio opportuno
e dannevole che niun'altra cosa, sì perché fu cagione della morte di
cagione della morte di cristo e sì perché guasta l'anima, toglien
membro non cresca più del debito, sì che faccia il corpo mostruoso, e
comunica, e quel colorito vario e sì durevole, che mai né verno né altra
, era mortalissima nemicizia e tanto e sì acerbo odio, che mai non cessavano
non mi tegno a danno / amare sì alta fiore. giacomino pugliese, ii-133:
vergogna dura. ariosto, 160: è sì grave 11 danno, / che a
, 1-61: padre del ciel, con sì tenaci nodi / l'empio avversario tuo
del danno dato, che stato è sì lungo. de luca, 1-15-2-184: questa
pentimento avere: e contristargli l'animo sì, che ne sarà inconsolabile fin che viva
fin che viva: d'aver differito sì a lungo e sì dannosamente indugiato il
d'aver differito sì a lungo e sì dannosamente indugiato il seguir la chiamata di
seguir la chiamata di dio alla compagnia con sì gran nocumento della misera anima sua.
certa persona. guittone, 144-2: sì corno già dissi anche, alcuna cosa /
dannosa gola, di bellissimo giovane, sì grasso e sconcio uomo divenne, che
. metastasio, i-186: e tu sì franco / soffri che a tuo riguardo
tutta, / distrugge qualitate viziosa / sì che nel male l'uomo non disserra
oggi mill'anni all'erede, / sì come 'l corpo sotto messo vede, /
tanza / che mai oldia no fo sì dolcissima danza. intelligenza, 2:
vi menan la danza trivigiana, / e sì grosse vi son che paion porche.
suo principe: mena la sua danza, sì come le più de'negozi di stato
sinestro. / et drieto gli venia sì lunga danza / di sciocchi ch'io
, 25-20: questo mio capo c'abi sì bionno, / cadut'è la carne
quantunque si muovano quelle bestie con sì bell'ordine, e s'intreccino e posino
danzare, anzi a far salti di sì varie sorti e sì pericolosi, ch'io
a far salti di sì varie sorti e sì pericolosi, ch'io non so come
troppo lungo: e e'non è sì bella canzone, quand'ella è troppo
mer cato vecchio / il fuoco sì, che poco ben ci avanza. cieco
, 1-98: e non si può ma'sì bene ordinare / le guardie intorno alla
arrighetti, ii-1-4-147: restinsi ancora addietro i sì spessi danzari pubblici, così vago diporto
divora / tutta con gli occhi una sì dolce dape, / e va fra denti
nube si diserra / per dilatarsi, sì che non vi cape, / e fuor
del tutto o vivono quasi triste, sì come cose disgiunte dal loro amico. crescenzi
. lanzi, ii-278: non era egli sì forsennato, che sperasse di parer dappiù
cecchi, 182: la serva è sì dappoca, che non ch'ella / si
a volerla diffinire così francamente, dopo sì brieve dimora, che pure è stata
: poiché tu guasto m'hai cosa sì cara / ad ogni donna, a
: dappoi a pochi dì fu il caldo sì disordinato, che tutte le biade verdi
così crudele e fellone comandamento, incominciò sì fortemente a dispregiare la vanità di questo
speranza di goderne ancora dappoiché ne hanno sì lungo tempo goduto. leopardi, 5-32:
/ tu, di fortuna al dardeggiar, sì tosto / il valor perdi? e
ch'i'a ciò pensava, / sì dardellava tutto a dente a dente. redi
neri; / e v'è di cacce sì copioso svario: / che sia con
[l'avaro] dae alcuna volta, sì il fae per guadagnare; ma non
me, che volli / quando primier sì fiso / gli tenni nel bel viso /
e nimico mortai di povertade; / sì ch'a disporlo fu cosa leggiera, /
suo amore, / ch'eo tho sì fortemente goliato. giamboni, 41: niuna
, si mosse / al piano è sì la roccia discoscesa / ch'al- cuna
ne trasse a fine da nove, sì che gli altri, per la putta paura
sepolto. / ma tu, cagion di sì gran cose, dammi / ch'io
e vago, / non dovresti serbar sì trista imago! davila, 450:
amici vecchi. goldoni, vii-1067: sì, e ringraziate il cielo che avete
nom finar darli tormento; / tucto sì lo 'nsanguenaro, / e questo era
amor diemme / le prime piaghe, sì dolci profonde. boccaccio, dee.,
come t'avicini / a quella rocca sì ch'ella si scopra, / dàgli la
dieron giammai né si aspre punture né sì mortali trafitte. g. m. cecchi
creatura è nel ventre della madre, sì le dà molta gravezza ed angoscia, sicché
la dolce stagione; / ma non sì che paura non mi desse / la vista
l'altrui falire, / ché m'ha sì roto zascun osso e polpa, /
un ciccione;... ed era sì velenoso, che molti dì gli avea
dirittamente insegna ciò che 'nsegni e apertamente, sì che tu sia bene inteso. leggende
anni che aveva, per l'intelligenza sì e no le se ne davano quattro.
tu dare testimoni a provare che una sì fatta buona femmina sia ladra?
per disaccar la sua mal'accoglienza; / sì disse: -cecco, va'che sie
diede il bacio, che gli fu sì grave. leggende di santi, 4-288:
cantina e forno, / al passar di sì dotta compagnia, / gli si inchinava
237: detrai tu dunque / a sì nefando sacrificio effetto? bargagli, 69
, ii-362: eravate spesso dalla stanchezza sì debole, che per poco non potevate
angiolieri, 62-4: credenza sia, ma sì 'l sappia chi vuole, / ch'
idem, purg., 16-n: sì come cieco va dietro a sua guida
venne il conte giordano sì si diede delle mani nel volto piangendo
pisa, 2-29: commossi a dolore che sì nobile vergine sì vilmente ne la menavano
commossi a dolore che sì nobile vergine sì vilmente ne la menavano, come uomini furiosi
., 4-54: per la soperchia paura sì li se diè la febre, e
si diè una febbretta sorda e lenta, sì che da principio parve da non averne
dante, purg., 30-126: sì tosto come in su la soglia fui /
da lei, che ella a piagnere sì dirottamente si diede. cornaro, 63:
vostri figli / innanzi al re con sì leggiadri vezzi / bamboleggiando ad atteggiar si
: sentendo il papa questa cosa, sì si di ^ de a tanto dolore,
a tanto dolore, che di duolo sì si morio. livio volgar., 3-254
alto. magalotti, 9-1-55: tanti e sì grossi furono i topi che, venuti
voi non foste corrente a dannivi, sì mi mossi a domandarvi amore e dimostrarvi
che la vi mise, si ebbe sì grande picchiata in questo sop- pidiano,
. idem, purg., 16-11: sì come cieco va dietro a sua guida
ora in ora; onde 'l camino / sì breve non fornir spero e pavento.
a dar di petto, ad accozzar sì crudi, / sì come i due guerrieri
petto, ad accozzar sì crudi, / sì come i due guerrieri al fiero assalto
... tu ti / sia dato sì in preda all'avarizia. serdonati,
cino, iv-264 (150-12): e sì tosto mi dà di capolino, /
alamanni, 7-ii-341: ella è per te sì cieca, che agevole / ti fia
, ma anzi vi sia una brevissima sì ma artificiosissima strada, la quale per
frutto / dei voti tanti e dell'errar sì lungo, / che a questi lidi
negligente, / deh, come fui sì di me stesso fuore, / che
tant'amor, tanta fortuna / per sì nobil signor a me non venne, /
deh, qual pietà, qual angel fu sì presto / a portar sopra 'l
alcun di noi unqua vedesti, / sì che di lui di là novella porti:
, 28-43: deh! qual amor sì licito, o sì degno, / qua'
! qual amor sì licito, o sì degno, / qua'figli mai, qua'
, qua'donne / furon materia a sì giusto disdegno? s. gregorio magno
1-587: verso coloro a cui egli procacciò sì gran bene a tanto suo costo,
ora t'ha per la sua malizia sì deietto e prostrato, che crede e procura
omai cime de monti / a men che sì dichini in bassa villa. =
sente il poter della tua forza, / sì che 'l mio dire al sentir sia
. idem, par., 1-32: sì rade volte, padre, se ne
/ ha per sue deità, geni sì ingrati, / che al morto mai non
io vi vedevo molto maggior deità, sì per gli ornamenti eclesiastici, quali mi
l'anima che mai non muore, sì come non è delebile, così non è
. borgese, 1-284: c'era sì, nel cassetto dello scrittoio, un
, el quale fuoi tuo intrinseco fratello, sì per gustar di cibi e sì per
, sì per gustar di cibi e sì per vero amore e carità già longo
deleto del libro nel quale mi sentiva sì dolcimente cibare; per la qual cosa
dante, par., 1-32: sì rade volte, padre, se ne coglie
vi-n-135 (4-3): di marzo sì vi do una peschiera / d'anguille,
puoi soffrir ch'altri delibi / umor sì dolce, e 'l caro mel t'involi
/ d'umor quanto vuoi poco; in sì gran tratto, / forz'è purch'
tanti del ciel graditi doni, / sì gran diletto par che in voi delibi
/ che il nostro senso indura / e sì il disponi altimmortal convito. / a
vi-325: di tanta e tale e sì diversa scena / allor colpita toperosa mente
'n amor delibo, / perché fai sì dogliosa / la vita mia, che fu
/ la vita mia, che fu già sì gioiosa? 7. esaminare una questione
è principio di tutti li altri, sì come vede ciascuno. albertano volgar.,
, e disi- derano la morte, sì come fa il buono operaio e lavoratore
altrui. delfino, 1-499: ma in sì contrari sensi / io non discemo il
l'amico; ma prima debbi eleggiere sì fatto uomo per amico, che tu
iacopone, 40-6: « lo divino conseglio sì ha deliverato / che io venga nel
e difficile alquanto affaticata, e vedendo sì bello luogo, deliberò fare degna quell'
. iacopone, 3-20: questa morte sì breve non me siria 'n talento
mia far danno a quello che per sì pellegrini ingegni fu disputato, che trapassare
di comovaglia avranno sofratta di me, sì come elli ebbero al tempo deltamoroldo, quand'
misericordia. petrarca, 81-5: io son sì stanco sotto 'l fascio antico / de
merlino che la prendesse a diliverare da sì malvagio periglio. dante, par.
deliberato, perché alla ostinazione non è sì difficile impresa che non riesca, quando
bibbia volgar., viii-599: noi sì confidiamo nello onnipotente iddio, il quale
. richiamate alla sua primiera osservanza consuetudine sì gloriosa e sì giusta, con l'
sua primiera osservanza consuetudine sì gloriosa e sì giusta, con l'uso solo della
tale maniera, lo dolore del suo ventre sì la incomin- cioe a prendere, sì
sì la incomin- cioe a prendere, sì come donna ch'iera gravida. e piangendo
se medesima è disciolta e dilibera, sì che sanza niuna giunta di fuori contiene
se le lor confine deggio scrivere, / sì l'europa e l'asia le dividono
quella corteccia era nascosa la fortezza di sì duro tronco: e in quella secchezza del
/ per delicanza concorron le mosche, / sì come l'api sopra belli fiori
fui deluso. fogazzaro, 1-183: sì, cara amica, ella ha ragione
terra per la troppo delicatezza e tenerezza, sì avrà invidia al suo marito, il
tesoro de'lor pensamenti in una corteccia sì scabra, sì stretta, e sì disadorna
pensamenti in una corteccia sì scabra, sì stretta, e sì disadorna, che
corteccia sì scabra, sì stretta, e sì disadorna, che la consueta delicatezza degli
di carezze: / eppur quel fior sì frale e delicato / ha la mia
creda che ella le potesse sostenere, sì perché più giovane è, e sì ancora
sì perché più giovane è, e sì ancora perché in dilicatezze è allevata,
né curandosi d'avere simili delicatezze, sì che nel loro cibo il dolce, il
che sia. goldoni, vii-1092: sì, vedrete della robaccia; della roba,
poco de delicata farina per ostie, sì corno in questa letterina più per longo
avere carni da dormire a lato a sì dilicata figlia? ariosto, 7-il:
begli anni tuoi / fior di beltà sì delicato e vago, / se tu se'
questo mondo: non ha il mondo sì dilicata cosa, ed è sì dilicata
mondo sì dilicata cosa, ed è sì dilicata cosa che sente le minime punture;
sono usi in purità, non è sì piccolino peccatuzzo veniale, che non la punga
burchiello, 151: e ho il budel sì netto e delicato, / che a
viva il ghiotto e '1 delicato / ma sì lo temperato / e lodo chi retto
: ma il boccaccio, che non avea sì delicato bocchino né sì schifo naso come
che non avea sì delicato bocchino né sì schifo naso come voi, la volle pure
dottori, 1-82: diceano tutti, che sì risoluto / non parlò mai quel gran
, gravosa noia, / ch'esser solei sì dilicata in troia? savonarola, iii-59
galliche grazie il sermon nostro, / sì che men aspro a'dilicati spirti / e
niuna [dama] per altro sarebbe di sì prava dilicatura che le paresse ingrato a
dell'originale; onde io me ne sono sì fattamente invaghito, che mi muoio di
: e lei capirà quando... sì quando avrà visti un maggior numero di
dottor giannottini sia uno sventato... sì... un delinquente. gozzano
squallida fame eroe non seppe / durar sì forte: né lassezza il vinse /
esempio, e col diletto fa piacere sì fatti delirii, esultando ed accreditando ancor
5-ii-374: osservata dunque dalla fantasia una sì acconcia immagine di simiglianza approvata dall'intelletto,
innamoramento... il faceva delirar sì vagamente, e in lui cagionava sì
sì vagamente, e in lui cagionava sì leggiadre fantasie. alfieri, i-262: volli
di gradite / insanie il cor, sì ch'io deliri, ed ebbro /
: e l'occhio, e 'l piè sì ne delira, / che travio di
deliri; e in questo mio / stato sì stravagante, / o pazzarella io sono
di dilettarci. goldoni, viii-649: ah sì, capisco benissimo il fondo delle tue
quiddità, sul blictri, e su altre sì fatte gravissime inezie e deliri dell'umana
formazione s'accorda colla fantasia, permettendole un sì bel delirio, e consegnandole talvolta immagini
contro il bernini. quell'invidia era sì arrabbiata, che alla fine impazzì, divenne
divina ad abbracciar mi mossi; / sì m'avea tenerezza il cor conquiso. mazzini
delira? folengo, ii-103: qual intelletto sì deliro e stolto / non conosce ch'
? soranzo, 24: ned'io sono sì folle e sì delira / a tentar
: ned'io sono sì folle e sì delira / a tentar del signor lo sdegno
al mondo. flaminio, io: non sì come per uno, che peccò,
x-3-278: amo ed ardo per cosa / sì vaga e graziosa, / che vederla
tutti d'accordo dicevano non aver mai sì vivamente sentito quell'incanto e quel fascino
prima di giungervi, vidi tante e sì ben disposte case di delizia, e oltreacciò
terra, e di cavarne a loro talento sì gran varietà d'erbe, di fiori
qual satiro procace e disonesto; / sì, questo mostro, questo, / è
: dilizie, e divizie temporale este, sì come è di sovra decto, mecteno
, iv-193: rispuosono come giovani, e sì come nutricati con esso lui nelle delizie
, intra molti altri pomi nobili, sì n'ha uno il quale si chiama
alletta e poi delude / quel che appar sì dolce foco. goldoni, iv-81:
.. ma come... / sì: la frode ingegnosa / amor mi
abbassa bianca e la vermiglia, / sì che tocca la bocca a loro o quasi
se rigore, o debito dopo una sì lunga, sempre delusa e inutile pazienza,
seno e savere, de pauca roba sì demena molto bela vita. =
umano, per molte umidità di cerebro hanno sì il vigore del cuore spento, che
25-17: qual fortuna m'ha fatto sì demente, / ch'io non conosco al
verità per i miei demeriti, / ma sì per mia bontà; perch'io non
dei gentili... risuona adunque, sì come istimo, demogorgone in greco,
appigliarsi al demogorgone che al caos, sì come a principio chiaro, distinto,
rosa, 198: per invidia adrian fe sì gran fallo, / che il ponte
di libertà universale, ed incominciando con sì grandi auspici la rivoluzione francese mentr'io
assegno bancario. ottocentotrenta lire. ora sì che il castelluccio di cartemonete era bell'e
, 149: 4 demolito ', sì, perché ha perso la riputazione; nessuno
oggi il nostro mal volere, / sì ch'ogni ben si possa far cadere.
che sarà qui incontanente per portarsela. sì che aiutami un poco, che la
, il mercato sia stabile e fermo, sì che per alcuna cagione non si possa
baldi, i-21: avea d'altrui danar sì fatta copia / per mal governo,
gran fede in dio non dovreste disperare sì presto; che se io non ho proprio
: ma non pensar però che fra sì rari / cavai qualche bestiaccia inciamor- rita
astuzia, / che quela tropo a me sì dispiaze. / rispose quelo e dise
per grandezza / denegherien il ver, sì son disdegni. s. caterina da siena
a domandarmi aita, / non sarei sì severo come allora / in denegarmi a
come allora / in denegarmi a cosa sì gradita. carducci, iii-7-386: il petrarca
occhi li dinegati officii de'chiarissimi uomini, sì come non con minore speranza d'onore
la reina denigrasse la gloria loro con sì disonesta vita. baldi, 3-3-99: non
: / la gente sprezata m'hane, sì so denigrata, amore. landino,
castello magdalo, nacque di gentile legnaggio sì come di discendenti di schiatta di re
uomini eccellenti nell'arti loro, quando sì gloriosa denominazione non si conviene né anche
dottrina, / che questi segni appariti sì strani / denotavan l'incendio e la
che vi si stempera, e v'è sì denso che la posatura dell'acqua che
sovra il mio intelletto si andava incrostando sì densa,... che assai più
le tenebre sopra la terra d'egitto sì grandi e dense acciò che palpare si
or chi mai, tra tante e sì dense tenebre, darà alla nostra mente
mali che ingombrano tutta la terra, sì raddoppiati e densi, che nell'aggirarci
/ d'ugual chiarezza e di splendore sì denso. cattaneo, i-2-302: le
vi-n-135 (4-3): di marzo sì vi do una peschiera / d'anguille,
bini, nel tempo della dentizione, sì per allieviame il molesto prurito, e
per allieviame il molesto prurito, e sì per agevolarla collo assottigliare le gengive.
ordigno a un punto immote / fermar sì ratto le correnti rote. abati,
, ed hanno al masticarlo una dentatura sì forte, che non si arrende dove
altre corde / tirarti verso lui, sì che tu suone / con quanti denti questo
tansillo, 4: quai fur pietre giammai sì vive, e salde, / come
cassa. pascoli, 485: e ben sì che v'avevo anco passato / l'
: -come è ch'un pazzo debba sì valere? - / seco il fiero pagan
chiedendogli se dovevi ricevermi, ti rispose sì. credo ch'egli l'abbia detto con
ch'i'a ciò pensava, / sì dardellava tutto a dente a dente.
per me. -ah galeotta: / che sì, che sì, che in bocca
-ah galeotta: / che sì, che sì, che in bocca / qualche dente
, almeno vicini. e poi, sì! parenti, chi 'un ha di suo
subcilindrico, bianco, acuto in alto sì da ricordare un dente canino; ha
. cantoni, 679: ormai il sì di petto non suona più che sulle
la faccia [argante] / piena di sì terribile ardimento, / che sin dentro
647: manti ne son de sì folle sapire / che credono ch'amore
giona '/ cominciò elli allor sì dolcemente, / che la dol
, 9-3 (355): deh! sì, compagno mio, vavvi e sappimi
avrei dormito dentro un letto, questo sì. pratolini, 5-34: nella camera c'
14-3: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro / movesi l'
ch'egli di fuore / aspro è ben sì, ma dentro molle ha il
possa riscaldare, ché io son tutto divenuto sì freddo che appena sento di me.
il tronco / spinger di forza e penetrar sì dentro, / che questa mole alquanto
ha 'l cor di smalto, / sì forte, ch'io per me dentro noi
nostri tempi una mummia condotta intera e sì ben dentrovi conservata, che esplicava ancora
/ ed in cor lo notrisce / sì che dentro s'acrisce / formando sua manera
dentro e di for non par, e sì mi fera. c. ghiberti,
: e quella è saggia che sa ritener sì / dentro il parer suo / che
. bibbia volgar., ii-292: e sì l'avrà con esso seco, e
riguardo del midollo, ch'è dentro sì dolce. bisticci, 3-303: donde si
era circumpreso d'alte mura, / sì che quel dentro di fuor non si vede
sprezzaro la povertade,... sì nacquero tra loro battaglie dentro. gregorio dati
se non parole, tu. -era però sì gran fatto averlo contentato? - chiacchiere
volli mai credere / che pandolfo facesse sì per poco / a che l'è
secrete del core, e la punse sì, che non sentì mai più una letizia
fabbro lavorava continuamente ogni giorno, e sì il die de le pasque e delle
domeniche e de l'altre feste, sì come i di prosciolti. accusa al
e patti non serbati tra loro, sì innanzi, e sì principalmente dopo la
serbati tra loro, sì innanzi, e sì principalmente dopo la mina di sagunto.
, temerà giustamente il pericolo d'essere sì debole da dovere poscia ubbidire.
impedire la depauperazione della campagna, diminuendo sì stra bocchevole irruzion di persone
sembrava che far volesse impero, / sì corno roma già fece; e leggero /
pirandello, iii-586: povero bellavita, sì, lo vedo, siete molto deperito.
piangessi / di un infelice e pur sì grande eroe / la deplorabil morte. rajberti
deplorabile che l'uomo, che ha sì breve vita, debba impiegarne, nel disfarsi
malata] i genitori in uno stato sì deplorabile, e non avendo per la loro
donne gravide, a cui fu in sì deplorabile estremità di gran sollievo. leopardi
recente la morte dell'uomo illustre, sì che possa aversi per ora altra voglia
concilio di trento, che deplorò svogliataggine sì nociva? muratori, iii-310: deplorava l'
mezzo novembre, il mio andarmene fu sì sollecito, e il mio cuore e la
mi vedeva e mi deplorava) erano sì poco filosoficamente affannati dalle faccende d'italia,
i miserabili casi de la deplorata euridice: sì come nel bianco piede punta dal velenoso
suoi discorsi. pirandello, i-350: ma sì, caro mio; sei diventato così
che il nostro augusto tenendo sull'armi sì numerosi eserciti... voglia quasi dipopolare
giunse al rotto / di quel che sì piangeva con la zanca. bibbia volgar.
, diponendolo gli suoi amici della croce, sì lo puo- sono nel monimento. boccaccio
, i-106: deposto ha qui cecchin sì nobil salma / per morte, che
ferrara. bonarelli, xxx-5-171: e sì non cura / un decreto reai, ch'
[dagli spiriti infernali], quella sì negra / faccia depone il mondo.
: l'indegnità di taluno potrà far sì che il sovrano non lo elegga;
sia, depone / del gir errando sì l'antiqua voglia, / che, sempre
45-35: ma non apparirà il lume sì tosto / agli occhi miei del tuo
diposto il fiore, indi a quaranta dì sì si fa grande infìno al venimento della
pare cosa sicura né degna che tanto e sì prezioso pegno stia sì discosto dalla città
che tanto e sì prezioso pegno stia sì discosto dalla città, levato con molte laude
4-68: partissi alfin, poiché tesor sì caro / depositò nel destinato loco,
) / che si litiga, e sì m'è stata data / dalla corte in
e le sue lagrime, egli seppe in sì fatta guisa li viniziani adescare, che
ministratore. avevano e conservarono per sì lungo tempo, ancor dopo guicciardini, 2-3-36
ciò che dentro vi si trovò, sì arseno e misero a fuoco, fuori che
della credenza. foscolo, xi-1-114: sì fatta è la venerazione che molti letterati
trovarono i detti fiorini diecimila, e sì si misono in deposito. g. villani
da me beneficato per fondarci sopra un'accusa sì grave; molto più poi quando questo
biasimata. muratori, 7-v-403: di sì fatti esemplari depravati non di rado dall'
delle maggiori cagioni dell'alterazione della lingua sì greca, sì latina e italiana. de
dell'alterazione della lingua sì greca, sì latina e italiana. de sanctis, 11-116
propiziatorio. nardi, i-38: sì che allora che il frate parlasse molto
dal suo stil non falli, / facea sì l'aria tremolar d'intorno, /
xxx-6-205: dal braccio guerriero / d'eroe sì pregiato, / l'orgoglio malnato /
, roma infelice, / ch'or sì depressa, come un dì fastosa,
romper cominciò: ma la deprime / sì, che quasi calata appoco appoco /
pallia, dipura auro e affina; sì sotto de tribulo uno; uno vene
le genuine prescrizioni della legge ebraica, sì per depurare la morale degli israeliti,
per depurare la morale degli israeliti, sì per emendare l'opinione che il mondo
, /... / in te sì che farà spicco / depurato per lambicco
depurati? / for de lor loco sì so iettati. / credo che i vermi
, ii- 301: da materiali sì fatti, discussi, depurati, e secondo
cristo, e specialmente nella passione sua, sì come avesti di sopra, ne'modi
.. pervenne dopo la morte in sì grande e famosa reverenzia, che le
leonardo, 2-633: signori padri diputati, sì come ai medici, tutori, curatori
udendo un nobile uomo della terra sì gli presentò un cavallo, lo quale
sapienza s) come fison, e sì come tigri nelli dì deputati. ser giovanni
lì trovon la donzella formosa, / sì splendida ch'ognun vi fu abbagliato.
, nulla consapevoli ancora della importanza di sì ardito tentativo. papi, 2-1-38: i
il costume è d'introdurre anche in sì fatte deputazioni qualche ministro di pro- fession
e solo ai decretali / si studia, sì che pare a'lor vivagni. cavalca
derelitta in siepe o in macchia / sì sta fitta e sì s'acquacchia / vergognosa
in macchia / sì sta fitta e sì s'acquacchia / vergognosa / paurosa / poverina
di sua circunferenza, è derelitta, / sì ch'è la muffa dov'era la
vostri padri, ma del prezioso sangue, sì come dell'agnello non corrotto e senza
mente, / per femmina treccera / sì fue merlin diriso, / e sanson
decoro conveniente alla maestà della religione, sì che sieno più tosto a derisione che
laurea dottorale, ch'era già distintivo sì glorioso, vedesi in derisione caduta.
, v-21: né cosa alcuna è sì lungi dal cadérgli in pensiero, come vedersi
« ridicolo », nasce da una diformità sì, ma fatta non diformemente. a
, 30-87: non è fantin che sì subito rua / col volto verso il latte
dond'i'ti vo parlando, / sì fu fontana piena di virtute, / della
d. bartoli, 2-1-23: dalla sì gran copia dell'acque non deriva forse alla
. guarini, 49: né sì famoso mai né mai sì forte / stato
49: né sì famoso mai né mai sì forte / stato sarebbe il domator de'
: se del puro tuo fonte onda sì poca / io derivai nelle correnti d'arno
. « ci muoviamo? ». ma sì. deriviamo come su una foglia.
, quali molti chiamano lume derivativo; sì come l'altro, onde questo deriva,
men faticoso e nel vocabolario della crusca sì trascurato, quello di una ben ordinata
, onde 'autore 'discende, sì come testimonia uguiccione nel principio de le
, onde 'autore 'discende, sì come testimonia uguiccione nel principio de le
ciascuno sa che le nostre sembianze sono sì punte per la dieta, per che per
comparao cotal derrata, / ch'è sì esmesurata en suo dominato. francesco da
priego ch'io faccia la mattina, sì è che idio no mi apparecchi inanzi cavaliere
, ché pur di tali derrate io sì n'hoe spesse volte vergogna. s.
, ché tutti sono iti in villa, sì che a tòrene una derrata mi sarebbe
103- 6: ed i'era sì sciocch'e sì lavato, / che s'
6: ed i'era sì sciocch'e sì lavato, / che s'i''l vedea
mangiar pur du'derrate / di fichi, sì credea 'n veri tate / il dì
che getta le pietre da alti, sì grida: fuggi, fuggi: e grida
sopra lui... quello peccato sì ti dice e grida: cansa, cansa
ogni copia di gran bastonate, / sì ch'altri a dargli stanco alfin si trova
in questi termini un cardinal farnese faccia sì gran derrata della persona sua, e per
stessa moneta. salimbeni, ix-305: sì che talora egli è necessitate / volgere
, 51-33: l'articul de la fede sì s'onno congregati: / « oi
cotal desciso non fo ancor viso / sì ben concordato. = dal lat
57-34: che porge la mano rogo e sì me rendi a san francesco, /
potrà vedere descritti, coll'esperienza di sì misera donzella, i lagrimevoli effetti del
grosso esercito è descritto / un numero sì grosso di somari, / che non li
/ forse ei ripensa la sua sinigaglia / sì bella a specchio de l'adriaco mare
de dio: ma egli aveva la bocca sì diserta dal fuoco, ch'e'non
, 6-28: tutta la gente, sì uomini, come femmine e fanciulli misono
lor lettere, consolazione unica a me caduto sì basso e deserto di ogni soccorso.
quando il benefizio molto eccede, / sì che non può o non vuol render
le feminelle. fiore, 121-2: i'sì non ho più cura d'ermi- taggi
che ti dia grazia che tu passi sì per questo diserto del mondo, che alla
: e non so, quanto in sì fero stato / fortuna ria mi vuol,
tua, servendo a te fattore, sì deserve nel tormento contro alli ingiusti.
, f che da'novelli sposi è sì bramato, / n'aspetta il letto
disianza! angiolieri, 37-14: e sì mi dié ancor ferma speranza / che
conti, ii-85: - non acender sì la disianza / che cerchi ad esser preso
di sì bella e bianca / e desiata oliva /
grande ed amorevole servigio, di fare sì che non s'oscurerà dimane ch'egli
è dio, quasi base di tutti. sì che, quanto da la punta ver
che visibile ci vegni, / perché sostegni sì crudel martire. / perché di tanto
più ne desidera. fazio, iv-1-43: sì come uom, che mirando disidra /
che 'l mondo impera, e ch'è sì grande, / ancor disidra, e
agognano, non vi desidero di ritorno sì presto. cesarotti, i-267: l'
desiderano e amano aere molto caldo, sì come le palme e 'l pepe:
pepe: e altri richieggono aere freddo, sì come il castagno. dominici, 1-134
-e l'autore se ne era accorto, sì che trovo queste ottave piene di correzioni
lo servo desidera l'ombra, e sì come lo mercenario aspetta la fine del
guadagno. menzini, iii-277: quell'andar sì ristretto, quel conciso e pungente,
accresca ogni giorno, e che di sì cara coppia vegga quella successione di nepoti
adora. verga, 1-25: ella sorride sì dolce che sarebbe a desiderarsi di vederla
loro potere di piacervi, e di far sì che non abbiate a desiderare né i
18-1- 105: voci tanto e sì lungamente desiderate. m. adriani,
di tutt'i desii / appropinquava, sì com'io dovea / l'ardor del desiderio
. fazio, vi-1-27: non far sì come molti, ch'io considero,
ma, da poi che ella insiste sì cortesemente spiegando il suo desiderio, non
per la quale cosa la balia sua sì la nutricava con maggiore desiderio, imperò
, che hanno il cuore alto, sì si vuole dire che hanno la morte in
: perseo il più forte, udite sì fatte cose, entrò in desiderio di vedere
lonza... è la incontinenza sì di concupiscibile e sì d'irascibile;
. è la incontinenza sì di concupiscibile e sì d'irascibile; è la concupiscenza col
vero che 'l mio successore sia designato, sì che io possa almeno a settembre venire
fino del descritto sin ora e in sì maravigliosa maniera lavorato, che saria stato
perché era gran sole, subitamente venne sì gran mutamento di tempo, d'acqua,
: le tavole erano messe, e sì andaron a mangiare. e disinato ch'egli
. cecchi, 1-182: la serva è sì dappoca, che non ch'ella /
riuscì galantissimo, e fu condito da sì graziosi discorsi ch'io vi giuro che non
vi giuro che non ho mai con sì onesta allegria sullucherato il mio gusto.
. perticari, ii-371: del bel sì la voce è già sonata: / già
mio parere sopra una sua canzone stampata, sì come uomo di schietto e libero animo
ché la divina giustizia gli sprona / sì che la tema si volge in disio.
che mi dava. petrarca, 6-1: sì traviato è 'l folle mi'desio /
basti al circoscritto mio desio: / sì d'ogni cura libero e disciolto, /
il torso nella sua beltà giovanile, sì da suscitarmi un desìo d'alzarla verso il
48: quell'augellin, che canta / sì dolcemente e lascivetto vola / or da
e parla in sua favella, / sì che l'intende il suo dolce desio.
, e avere lo tuo disio, sì ti conviene credere in dio del cielo,
e io, che 'n voi troverebbi, sì come credo, piacere, e dolcessa
qual tempo egli avere amato si vede sì come fanno communalmente tutti e'giovani.
sospirando e pur gemendo, / con sì caldo desìo nel volto espresso, /
ed a compagna / giocan di sopra sì ch'altrui ne giova. / e così
spose convien nuova altra cura / che sì tosto che veggia il buon guardiano / d'
il mio disio e 'l velie, / sì come rota ch'igualmente è mossa,
in disio d'udir lor condizioni, / sì come alli occhi mi fur manifesti.
co 'l pòi sofferire, / de sì amara morte farme morire? / damme licenza
e disioso di voler amare, / sì che lo core meo tutto e 'l
doi legami dolorasi, / en altro laccio sì gli ha 'ncatenate [l'antico serpente
antico serpente]: / de far signi sì sono desiusi, / far miraculi,
: / si alcun ne campa, sì pò deo laudare. dante, 10-20:
rivesta e tegnala per druda, / sì che sia conosciuda / e possa andar
non si disvia, / ch'è sì pien tutto d'amor e di fede /
lor voce sonora / con quella che sì forte la innamora / da farle di
urtò la plebe / un'ombra, sì com'irco spinge e cozza / in su
amore, 21: ed egli è sì cortese / che chi gli sta cortese /
a man giunte avante, / esso sì 'l mette avante / di ciò ched e'
., 2-125: riguarda bene ornai sì com'io vado / per questo loco al
loco al vero che disiri, / sì che poi sappi sol tener lo guado.
gira! / vedi li nostri scanni sì ripieni, / che poca gente più
, 2-1: ingiustissimo amor, perché sì raro / corrispondenti fai nostri disiri?
ed avanza / con gli occhi sua a sì alto desiro, / che nulla più
lo su'amor son assalito / con sì fera battaglia di sospiri / ch'avanti
avrò ben cuore, / avrò petto sì forte, / che soffrir potrà solo /
questo, / che se'levato 'nanzi dì sì presto? 7. capacità
/ di spiar di suo stato e sì del pianto; / ond'io mi trassi
; e percoterallo in rivi sette, sì che passino per quello i calzati. benvenuto
regno. pallavicino, 6-1-58: un sì orribil nemico [la peste], al
desolata: / mai non si vider sì crudeli esempli. caro, 2-910: qui
., vi-623: la tua cittade santa sì è fatta deserta; sion è fatta
, 9-12: frate, si l'altrui sì renno, girò i miei figli mennicati
di quelle [api], già sì lusinghiere seguaci, che a lei si volga
. e brievemente, e'la cosse sì che più di quindici dì stette che
stette che quasi non potea andare, sì era disolata. 3. sm
stati, la quale, la guastò, sì come suol guastare tutte le cose buone
dì della correzione; nelle tribù d'israel sì mostrerò la fede. boccaccio, i-452
vertute, ensemor congregate, / a deo sì fanno granne lamentanza: / «
patuta per altrui offensanza; / ad alcuno sì ne desponsate, / che deia
francese il piemonte, e cercando di sì fatta iniquità dei vili ministri, egli
336-7: veggiola in sé raccolta e sì romita, / ch'i'grido:
la penna o col pennello non dipignesse sì simile a quella, che non simile,
, il paese ha una volontà? se sì, qual è dessa? d'annunzio
d'un desso, ch'io sazio / sì del bel cor, che 'mmaginando
. lippi, 11-2: e n'ho sì gran terror, ch'io vi confesso
: ora niente di meno avendomi proposto sì gran premio, molto più destamente mi sforzerò
prendere per lo sonno del morto, sì che la dormizione sia per la quale
la testa / un greve truono, sì ch'io mi riscossi / come persona ch'
ugurgieri, i-603: o figliuolo, qual sì forte dolore ti muove e ti desta
pensieri / son così di leggeri / da sì basse cagioni e desti e spenti?
al giudicio chiamassi / in giusaffà, sì che i morti destassi. folengo, ii-32
morti destassi. folengo, ii-32: da sì lungo oblio già l'alme déste,
a l'insidie / de l'aversario sì l'avisa e desta; / vedi la
sensi un tempo andai / cieca pur sì ch'io non conobbi mai / la luce
il famoso poeta, a la considerazione di sì fatte cose non ho aperti gli occhi
è la voce del campanuzo del destatoio sì dolcie che lo spirito del sacerdote ben
l'ultime spoglie, / se 'l ciel sì onesta morte mi destina. girolamo da
? / aprili, neghittoso, e sì vedrai / a qual ventura il fato or
, xxx-4-56: che l'esser moglie di sì gran signore, / al qual fu
/ ma che sariale infamia abbandonare / sì tosto il preso suo primo consorte; /
, significante l'ufizio al quale un sì bel luogo fu destinato. goldoni,
x-95: dio dimostrò noi apostoli, sì come destinati alla morte; imperò che siamo
michelangelo, i-421: dal destinato parto / sì mi ti dette amore. grazzini,
... / per cui non è sì degno / pastor oggi tra noi che
loro doppiamente superflua, si perché uomo e sì perché destinato fin dall'infanzia, col
4-68: partissi alfin, poiché tesor sì caro / depositò nel destinato loco,.
amato. chiaro davanzati, xvii-222-36: sì ò ferma credenza / che lo mio
tenebrosi / spirti che hanno a far sì alto cammino. sacchetti, 213: ercole
, per arme che avesse, a sì fatti colpi faceva resistenza: se alcuno più
la pietà, di cui siete a me sì larghi, / ritrovar più efficace in
. / o cari cenciarelli, potendo sì fasciare / e l'alto deo legare,
romola fare migliore e più perfetta, sì la percosse di parlesia, sicché molti
so se desta, / ma desta sì, poiché su gli occhi ancora / ho
come fu ritrovata la sampogna / che sì soavemente ei sa sonare. dovila,
vanno alle gran feste, / d'amor sì punte e deste, / che par
quel susurro, amore: / da sì picciola forma, / com'esce sì gran
da sì picciola forma, / com'esce sì gran voce, e tal rumore,
, iv-3-97: cameade vidi in suo'studi sì desto, / che, parlando egli
, od ha bevuto assai, che dorme sì forte che non sentirebbe le grosse punture
o moglie giovane. tasso, 8-7-565: sì come in rocca e 'n torre
cicerone volgar., 1-233: tanti e sì grandi movimenti, niente si possono movere
o sogno? ariosto, 3-13: ha sì pieno il cor di maraviglia, /
ciel secondi / di tenerella man fede sì pura. / ei fra lieti e
/ cui la destra del ciel fu sì congiunta, / che segno fu ch'
, ora si volgiea e menava con sì grande romore, che abbattea e uccidea,
grande romore, che abbattea e uccidea, sì che grande angoscia aveano di loro fiera
bencivenni, 4-18: la virtù di fortezza sì ha tre uffici, che il cuore
corporali che guardano il corpo; a desterà sì ha questo albero sette rami. boccaccio
in su l'altro volger vogliendosi, sì destramente il fece che, dato delle reni
cotal donna per freno / la qual sì bella dipinta vedeno / che mal ci sta
, si affaticava di andar destreggiando di sì fatta maniera, che non prorompessero le cose
e rondello si gittò oltre con uno lancio sì che il dardo non lo toccò,
. bartoli, 2-2-258: l'erano veramente sì fatte, che gli europei in cotal
a par del vento / e insuperbia di sì bel pondo altero. casti, 184
. bembo, 1-193: né giamai sì per tempo / a ripensar di voi
destarme, / né febo i suoi destrier sì lento mosse, / che 'l giorno
alta ruma e 'l danno, / guidasti sì che su 'l destrier volante / seppe
d'una lanza per lo costato, / sì ch'el n'ensì sangue et aigua
profondo mar si vide uscito, / sì che segno lontan non si vedea / del
celeste patria. redi, 16-v-90: questa sì bella nobil donna e degna /.
novo congedo e si partìo, / e sì destra ebbe l'aura e la marina
stigliani, iii-292: o maga egizia che sì audace e franca, / benché ravvolta
poliziano, 145: non è ninfa sì gaia in questi boschi / sì destra leggiadretta
ninfa sì gaia in questi boschi / sì destra leggiadretta sì pulita; / né
gaia in questi boschi / sì destra leggiadretta sì pulita; / né quanto gira questi
. cantari cavallereschi, 247: non fu sì tosto posato il gran piatto, /
mi fia cotesta preda. e fu sì destro / melampo mio, che non
quanto bisogno faccia. fazio, i-18-45: sì destro il vidi e di fermo consilio
che in tutto il mondo non è un sì fino i ed è dell'arte sua
destro nel dire cose facete e ridicule, sì nell'orazioni, sì fuore di quelle
e ridicule, sì nell'orazioni, sì fuore di quelle. vasari, ii-206:
che insegnava a smenticare, / goffo sì, ma però destro, / ed io
incontra col viso modesto, / con accoglienza sì leggiadra e destra, / che nessun
luogo fra gli scogli riposto, dove sì per l'ombra e sì per lo destro
riposto, dove sì per l'ombra e sì per lo destro d'una fontana d'
in buono istato d'avere, e sì per le redità de'suoi passati e ancora
destro. macinghi strozzi, 1-72: sì che piglia il destro tuo di comperarmelo [
o destro, / lo sappi ragionar sì come il sono. boccaccio, dee.
beato. / ma quando ha in destro sì fatto lavoro, / non cerchi indugio
ore in casa; e continuamente, sì come tu hai veduto, sul destro.
: il che... ha fatto sì che a poco a poco cadessero per
la bisogna che noi di tiene è sì grande che dimorare noi conviene. anonimo senese
che 'l senno ch'ène in lui, sì che lo nemico detiene alcuno per lo
e prodezza e in bene fare diportarsi, sì come la natura l'aporta. s
sanguigna polvere / m'avean rigato di sì grande giolito. panzini, i-47: ella
ché se ci sono per loro condizioni sì vili, che non possan ascoltarsi con
per certo deesi lor dar bando, sì come fassi agli uomini ammorbati, ed è
. dante, conv., ii-m-6: sì che secondo lui, secondo quello che
lor medesimi molte volte s'accendono, sì come nel primo de la 4 metaura
volentieri ragionava, commettea e determinava; sì che in poco tempo adivenne che pochi
o altri di nazione genovese; sì che non pensassono, in gente esterna
2-3-128: eleggendosi a tal sagramento materia sì comunale, parea che fosse più conveniente
/ che t'ha determinato un duol sì amaro. tasso, 12-410: il che
: l'opere sue contribuirono a mantenere sì, e diffondere, ma non a determinare
, operazioni. goldoni, vii-580: sì, ecco la determinazione del pien consiglio.
l'alma ingrata / risolvè di lasciar cervel sì strano. goldoni, vii-1263: promisi
. casti, 4-48: in faccia a sì crudel sistema atroce / la detestata ognora
iurare de starte poi soietta: / sirò sì casta e netta che te sirà en
/ tosto fo preso e legato / sì detoperosamente / che non lo po pensare
poco ci giuova el vivar sottilmente, / sì non chi uso al tempo certa
pur lecito parlare presso di voi di sì gravi materie, anch'io sto pel governo
, e saranno saturati e ingrassati, sì si convertiranno agli dii altrui, e
ogni ordine, ogni congregazione è oggimai sì corrotta, che quivi ad ogni altra sentenza
o di gabella, ciascuno mese, sì come per rata toccherà. statuto de'mercanti
frati giovani davano. sassetti, 21: sì come il non la fare [la
contarla / non ti senti fornito, sì aspetta / seguir alcuna detta, /
dovemo avere,... sì credo che ne saremo pagati in questa
tornato, come fu trattato da'consorti, sì in fargli il salaro suo che non
100, di piccioli per anno, e sì in fargli rimettere certi danari a lui
aveano parte nelle dette dette, e sì in non volergli dare niente del lascio a
pensione io la tengo tanto bene assicurata in sì buon loco e sì buona detta.
bene assicurata in sì buon loco e sì buona detta. -tagliare la detta
: a qualunque ora voi ne mangerete, sì morrete di morte ». cantari cavallereschi
: fo iscriverti a matteo; e sì perché s'avvezzi a dettare un poco le
piacere, e per sollevarvi dalle noiose cure sì giocosa prosa in assai volgar frase (
meco ragiona / mi lascia in dubbio, sì confuso ditta. bisticci, 3-74:
la tromba e meco versi detta; / sì gran baruffa me apparecchio a dire,
molte lettere... che sono sì bene iscritte e dettate, che
delle lettere, esaminando gli antichi esemplari sì della persuasiva che della immaginosa eloquenza,
: libri... scritti con un sì pulitissimo stile, e d'un sì
sì pulitissimo stile, e d'un sì elegante e ingegnoso dettato, che si leggono
, il quale credo tutto esser vero, sì come da verace dettatore dettato. galileo
pregiava spesso di scrivere a dettatura di sì grand'uomo. alfieri, i-39:
seco era d'un medesimo cuore, una sì bella confes- sion della fede, tutta
, e a piè d'essa una sì generosa offerta a mantenerla. -scrittura,
nervosa, tanto grave, tanto efficace e sì bene decta, che ha lasciata in
; ed io notai / le parti sì come mi parver dette. buti, 3-526
vernano in soma, ovvero in nave, sì si pesavano in pisa. dante,
detto si sia tra noi, riguardando, sì come poco avanti disse filostrato, che
petrarca, 302-13: al suon de'detti sì pietosi e casti / poco mancò ch'
alcuna cosa giuchevole, ma innocente; sì come non detta, se non di
, ed impetrato, tinto, / sì che t'abbaglia il lume del mio
, e ne l'italia adduci / (sì come ei fedelmente ti consiglia) /
quale costellazione; e lui: - sì, per decreto. 6.
pò parire in ditto, / ca, sì com'eo lo sento, / cor no
ix-1025: -e1 tuo bel naso ch'aveie sì polito / che tutto adomava el bel
traduzione, e se non ti piace, sì biastemmia il deturpatore dell'eneide, che
, sino al sommo delle sopracciglia, sì che le fessure degli occhi serrati segnavano
/ la nave di minerva, / che sì forte m'inerva / a sofrir pena
s. maffei, 6-245: sì precise furono in ciò le romane [
diritto le lance de'folgori, e sì come da bene piegato arco de'nuvoli fieno
ed, alzando le ciglia, / sì come piacque alla mia scorta saggia,
degli animali volgar., xxviii-301: sì come lo omo che tolle lo vigore al
portate tacque da alto in basso, sì come si richiede alla lor natura, e
quale per altro sarebbono incomportabili tanti e sì lunghi deviamenti. bettola, xix4- 812
, 12-219: niuno aratore trovarsi mai sì esperto nel far de'solchi, che sempre
intendo deviare da'miei passati, ma, sì come essi hanno fatto, così intendo
non molto. sarpi, i-4: sì che non sarà inconveniente chiamarlo [il
come l'erudito bailo avrebbe desiderato, sì perché troppo ci avrebbe deviati dal cammino
troppo ci avrebbe deviati dal cammino, sì ancora perché impraticabile in molti di quei
cose intorno. comisso, 14-18: « sì, i capelli, raccorciarli » rispose
preso nel suo tempo. egli può sì reagirvi, fino a complicarlo, fino a
, o per fellonia, estinguevano signorie sì ampie. botta, 5-429: ma qual
calme '. / 'te lucis ante 'sì devotamente / le uscio di bocca e
/ le uscio di bocca e con sì dolci note, / che fece me a
si serra; / che fur già sì devoti, et ora in guerra / quasi
il popol de'fiori, / e sì come a lor dea, chini e devoti
buona gente ch'avete ascoltato / con sì divota e pura attenzione / questo lamento
/ abbiate di nardin compassione, / sì ch'e'non s'abbi al tutto a
10-56: cuor di mortai non fu mai sì digesto / a divozione, ed a
della santi tade di santo francesco, sì gli portava grande divozione. vasari,
in presente, la quale me fosse sì graziosa cumo del vostro onore. giamboni,
, 25-165: se due sustantivi si leghino sì che l'uno sia come cosa dell'
davanzati, ii-322: or m'ha sì preso amore / che mi fa disvegliare /
1-80: non posso nondimeno mai far sì ch'io non mi senta istizzire nell'abbattermi
l'ora mattutina / che fuggìa innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar
di campi, lo qual era un sì grande sasso che appena dodici uomini l'
quando uscì fuori, benedetto dolcemente ammonendolo sì gli disse che si dovesse rimanere di
: / « io non dissi di sì a cotesta », vi / libera d'
g. m. cecchi, 172: sì, passa adesso di mercato dal /
, 5-38: vapori accesi non vid'io sì tosto / di prima notte mai fender
mio marito il risapesse, egli è sì forte geloso che... non avrei
casi strani, / volavan per levante in sì gran fretta / che non gli avrebbe
la qual ha il cor d'un altro sì piagato, / che mi facea trar
, il quale parea che volasse, sì di forza correa. dante, purg.
cino, iv-264 (150-12): e sì tosto mi dà di capolino, /
la mano, / e spinse il dardo sì ch'a pieno il colse / ne
, 119-43: con voce allor di sì mirabil tempre / rispose, e con un
son [le cappe degli ipocriti], sì ch'elli abbaglia; / ma dentro
, acciò ch'ella sia bianca, sì si conviene alcuna fiata battere e lavare
i-64: fra duo volti diversi e sì contrari / s'adira e parte da l'
marino, i-194: di cielo venivano intanto sì spessi e sì grossi i fiocchi della
di cielo venivano intanto sì spessi e sì grossi i fiocchi della bambagia, che.
poi la gran torre / che fu sì di peccato e d'error carca. boccaccio
i cavalieri d'ogni arte di combattere sì in colpire come in sapersi coprire, di
veniva da bello corpo, perocch'ella è sì bella da sé, che niun altro
bella donna levo li occhi alquanto, / sì tutta si disvia la mia virtute,
disi- nore d'usar villane parole, sì me ne soff ero e risponderò alle
me? non t'ha detto di sì? 35. sottinteso. compagni
. angiolieri, 22-2: eo ho sì tristo il cor di cose cento, /
voi vigilate nell'eterno dìe, / sì che notte né sonno a voi non fura
il die che voi fu porta / sì gran bieltà, ch'altrui ne confondete,
glorie mie / con pietra lesbia un sì felice die. b. corsini, 2-8
dì godrai. foscolo, 1-17: e sì crudel sarommi, / che alla gentile
ultima notte e 'l primo die / sì alto o sì magnifico processo, / o
'l primo die / sì alto o sì magnifico processo, / o per l'una
la vesta ch'ai gran dì sarà sì chiara. michelangelo, 73-216: ripreso
e non potè esser lunge, / sì corre il tempo e vola. michelangelo,
né pria né dopo il viso ebbe sì rosso. castiglione, 243: io ho
gioie. lippi, 11-2: ho sì gran terror, ch'io vi confesso /
i dì miei / apresso a raggi di sì alto lume. bibbia volgar.,
/ di libertà, di vita alma sì vaga, / che non cangiasse 'l suo
e i dì nell'ozio / chiuse in sì breve sponda, / segno d'immensa
fiore / de'miei poveri dì, che sì per tempo / cadeva. pascoli,
donna gentiluzza, / tu non avresti niquità sì forte. boccaccio, dee.,
la guardia a questo uscio? -madonna sì, e non ci lascerei entrar persona.
quella man tenermi in croce, / onde sì spesso il dì mi prendi e leghi
2-2-281: per essere più sicuro che sì fatto giuoco ba stasse.
g. m. cecchi, 1-ii-144: sì sì, voi siate buono a dar
. m. cecchi, 1-ii-144: sì sì, voi siate buono a dar promesse
domandò sorridendo. sbarbaro, 1-196: « sì » dice « è la diabete.
tramontana... / sopraggiunse con fischi sì veementi, / che le parole gli
, congelato. leonardo, 2-67: sì come per lo fiume diacciato uno uomo
allora la santa donna rispose: « sì, figliuole mie, del diaccio ».
, 2-61: dentro alla città di roma sì son 46 chiese cardinalane, de le
213: costui [san fabiano] sì come dice damasio papa, puose sette diaconi
diadema, / e mandò in terra sì fatto acquazzone, / che, se non
sul capo impose; e lo calcò sì forte, / che il crin ne giacque
li altri di sé grande splendore, sì come è l'oro e alcuna pietra.
iv-43 (1-17): prende suo stato sì formato, come / diàfan da lome
segato diagonalmente secondo la linea fb, sì che le facce opposte siano due triangoli
scritti in un certo dialetto mistico, che sì poco conviene all'evidenza, meritano i
inventore, ardirei di conceder la vittoria di sì nobil contrasto a ovidio: con tutto
di compagno; e, ricercandolo per sì fatta maniera, è più grato il ritrovarlo
con ferro, né con fuoco, sì è duro e tenace. dante, purg
qual ho la memoria e 'l cor sì pieno. idem, 171-10: nulla posso
del bel diamante ond'ell'ha il cor sì duro. boccaccio, dee.,
, / e ne coprì quel corpo suo sì vasto / da capo a piedi.
diametro, d'un piede, e sì è ciò falsissimo. buti, 1-772:
, / per altra via, che fu sì aspra e forte, / che lo
viver lasso! / chi mi ti tolse sì tosto dinanzi, / senza 'l qual
giace / che dianzi pace era a sperar sì ardito. marino, vii-485: ammirabil
per il se nato, sì che sembrava volesse essere soltanto l'uguale
la famiglia. buzzati, 1-270: erano sì scomparsi i mali di testa e le
bocchin di mele, / che tu siei sì caparbia e arapinata? leopardi, i-205
portata ed accostata dove esce il sangue, sì lo ritiene. ristoro, 7-4-1:
, e appena degno / di rivestir sì nobile tesoro. arici, ii-134:
pulci, 4-87: non sarò ingrata a sì fedele amante, / ch'io non
voglio. tasso, 20-66: « sì dunque impenetrabile è costui, » / fra
di quel diaspro ond'ei l'alma ha sì dura? ». marino, vii-183
mio cuore, s'alla veduta di sì dolorosa pittura non si distempra, lavandola
basalto. / hai tu sìstole e diàstole sì forti / che non abbian, là
di nutrirsi se non un giorno sì e tre no. -dieta diatritaria
terminanti in dia voleschi sgraffi sì da parer piedi loro -sorreggono un
, acaiarba, achiotl. / e se sì diavolifughi e spietati / son fin nel
fatto l'opera? / voi siete sì spaventato. hanno fattovi / forse qualche
l'abbiamo gittato, / e 'l diavol sì n'ha l'anima portata. passavanti
il diavol dell'inferno, / e sì mi vuole avere al suo governo! burchiello
, i-13 (9): questi segnali sì discemono il regno di dio da quello
pensare che un uomo come ghioldi, sì onesto, sì ingenuo, amante del
un uomo come ghioldi, sì onesto, sì ingenuo, amante del suo dovere e
a esibire la sua servitù a un sì povero diavolo come io sono. tommaseo
marito è un povero diavolo, che avrà sì e no di che campare. nobile
no di che campare. nobile, questo sì, ed è per questo infatti che
1-11: e la seta? quella sì vuol costar molto ora che c'è questo
collegi rimandarono per gli ambasciadori, e ruppesi sì la cosa. berni, 62-20 (
e l'un con l'altro toro / sì gran battaglia, e scherzi così brutti
/ nell'ampolla. non puossi esser sì cauto, / nelle faccende, che
questo solo andare a casa del diavolo, sì son presto di farlo, poi che
al male. frocchia, 30: sì, signori: le gambe di quella donna
parini, 484: ei non credea sì brutto / il diavolo siccome si dipinge
che nell'inferno non ve n'è un sì grosso. de roberto, 377:
questo sito, e però ci si vede sì diavolosamente, e vo'infratarmi, se
, aminta, e non atterra, / sì che non spieghi i gloriosi rami /
e gli prevaricatori saranno dibarbati tutti, sì come le spine le quali non prendonsi
vergogna. busone da gubbio, 60: sì, ricorro con amaritudine di tutto cuore
del fiume d'arno calò e dibassò sì che i detti paduli scemaro e rimase terra
, 6-71: quanti uomini prodi, e sì di bontà adorni e di valore,
del fiume d'arno calò e dibassò sì che i detti paduli scemaro. d.
quello spirto dai quattro opposti venti. / sì dolcemente dibattea le penne, / che
pure fu tempo ch'egli ne traea sì poco diletto, che andava dibattendo la
. tasso, x-23: come fui sì vicino al mio bel sole, / un
, / tal ch'io mi dibattea, sì come suole / tenero giunco in riva
mostro andava; / che dibattendo si scuote sì forte, / che par che debba
in guisa tal si strinse / e sì forte dintorno allor gl'involse, / che
fiorentini, 207: quegli da rimine, sì come noi avemo detto, pensavano queste
concluder nulla. grazzini, 2-90: sì grosso cervellaccio aveva, che egli era
per lo dibattimento dell'acque che venti sì si muovano. m. villani, 6-12
e tutto mantenente de onorare 10 messaggio sì come si conviene ed all'uno e all'
lo gran dibattito della nave, avea sì sconcertato lo stomaco e indebolito il capo,
. deledda, iii-59: « sì », confermò bruno. « quel bosco
[manuzzi]: se la terra è sì grossa e sì forte ch'ella
: se la terra è sì grossa e sì forte ch'ella non fenda,
. chiara, 36: le parole sue sì riscaldate riportava dall'altare del signore che
esercitarono la dicacità, dando fuori, sì come si costumava allora in tutti avvenimenti
.: a chi dovea dicarsi un libro sì erudito, che a quel principe,
generi. periodici popolari, ii-177: sì, o signori dicasteriali, voi siete i
e i chiosatori della seconda, e sì pochi, se non niuno, che abbia
, / dapoi che voi cedete a sì vii gente, / obscena e molle
22-6: il destrier di ricciardo era sì fatto, / ch'avria passato il
incorruttibil cerro. guerrazzi, 2-439: e sì che gli svizzeri, quando superarono i
344: non fu mai nigromante sì perfetto / che di dicembre fosse tanta
la rosa / a dare un colpo sì tostano e netto. leonardo, 2-466:
dicente, dal terrestre velo / sì sciolse l'alma. proverbi toscani
, 1-ii-169: le botti, piene di sì gentile e soave liquore, le quali
e soave liquore, le quali dapprima sì agevoli e soavi pro- cedean verso le
a movere i grossi occhi intorno; sì che pareva non attendesse alla dicerìa.
, / e la mente vostra a me sì aprite. / e'so che siete
sue, / né mai si fe'sì bella diceria. castiglione, 229: se
della sua diceria, si levò un grido sì grande come se tonasse fortemente. s
contro la esquisita dottrina, ch'egli sì ha creduto d'insegnare ad aristotele, ha
148: ugone di s. vittore uomo sì dotto accomunandosi con gli scrittori avanti a
, che non sarà il vostro in leggendo sì lunga e male tessuta diceria. beccaria
[crusca]: egli fedì di sì gran forza, e di sì gran niquità
fedì di sì gran forza, e di sì gran niquità il capo alla parete,
capo in checchessia, e romperselo in sì fatto modo che n'escan fuori le
avendo giucato molti giuochi insieme, sì mandò le sue cameriere e'suoi
giuste proporzioni. tasso, 12-371: sì come l'occhio è dritto giudice della
un serpe, un'orsa / ma sì come fu indegna / la morte d'alessandra
me beneficato per fondarci sopra un'accusa sì grave. nievo, 14: mettete un
botta, 4-276: altri dubitare che sì fatto dichiaraménto scemasse l'autorità pontificia, ma
non mi si conviene il peso di sì grave e di sì degna e di sì
conviene il peso di sì grave e di sì degna e di sì reverenda autorità.
sì grave e di sì degna e di sì reverenda autorità. bruno, 3-50:
: / staenno vivo e sano molti sì l'ò ammirate; / la morte
un invariabil colore, cioè giallo, sì fattamente suo, che l'usarlo alcun altro
da gli argomenti e da gli altri sì fatti aiuti, non è né artificiosa,
avere preso errore per quella oppinione, sì metteremo appresso verbo a verbo la detta
, si affaticava di andar destreggiando di sì fatta maniera, che non prorompessero le
, i-25: concertatisi nella esplosione di sì alto interesse tutti gli uomini disgustati de'vecchi
aer s'annerava, / ma non sì, che tra gli occhi suoi e i
molto utile e caro ad altri, sì al suo comune, sì a'suoi amici
ad altri, sì al suo comune, sì a'suoi amici e parenti, che
in quei confini, / ebbe voce sì dolce al suo sermone, / che allo
chiamare. dolce, 1-154: cicerone fu sì bel dicitore che vinse tutti di purità
fil. ugolini, 127]: sì 'didattico'e sì 'didascalico'sono pretti grecismi
, 127]: sì 'didattico'e sì 'didascalico'sono pretti grecismi, significanti '
organo d'una maniera molto plausibile, sì nel di dentro, ov'espresse istorie di
e di s. eustachio, e sì specialmente nel di fuori, ove fra
cieli] son misurati da questo, / sì come diece da mezzo e da quinto
altri moti sono misurati da questo, sì come il numero del dieci si misura per
trovarono i detti fiorini diecimila, e sì si misono in deposito. g. villani
d'apertura le decine erano dispari, sì; se erano pari, no.
pubblicamente il * te deum 'per sì fausto avvenimento, e contemporaneamente il '
e ritornare in su lo stato suo, sì ne piglierà alcuna otta una sua
di nominar ciascun, da ch'è sì munta / nostra sembianza via per la
bene di veder l'anima di un morto sì magro che parea che fosse vissuto di
che fosse vissuto di lucertole, e sì attenuato che potea parer il padre della
sua nobiltate, / mi pose in vita sì dolce e soave, / ch'io
le vaghe stelle, / quando amor sì pietose e dolce fèlle, / tu
lei dietro, che gli persuade / sì pietosa opra, in molta fretta sprona.
! povera milizia / d'italia, oggi sì vii, sì abbietta e manca!
d'italia, oggi sì vii, sì abbietta e manca! / tu, pur
sé vedendo orbata e sola / corre sì leve dietro al caro pegno.
/ e me, che t'amo sì, fuggi e disprezzi. boccalini,
la borsa, ma fiorenza conciaremo noi sì che giamai no ce ne miraremo drieto
quello che massimamente dire intende lo dicitore sì dee riservare di dietro; però che
uomo che in questo mondo nasceva, sì avea una sua stella, alla quale
i medici... dicevano che un sì impro- viso partire di febbre pestilenziosa,
ragione, / ch'abbi di me sì falsa opinione. trissino, xxx-4-69: e
. tolomei, 1-8: imperocché non ho sì la speranza perduta, ch'io non
: ti sdegna, ti rifiuta e tu sì folle / lo scusi, lo difendi
li occhi per lo cotto aspetto, / sì che 'l viso abbruciato non difese
dante, par., 14-54: ma sì come carbon che fiamma rende, /
e per vivo candor quella soverchia, / sì, che la sua parvenza si difende
da lo splendor de la fiamma, sì che non li folle la vista.
, 19-2: son animali al mondo di sì altera / vista, che 'ncontr'al
vi potete voi difendere di queste cose, sì che voi non paghiate questo tributo?
fornimenti li quali pertegneno a difendimento, sì come sono mura e fossi. 5
artificioso discorso, vi sovvenga della rozza sì, ma veritiera mia accusa. =
fava, xxviii-7: a vui, sì corno ad altro deo in terra in
questo fuor d'italia si costuma assai, sì per difensargli dalle malattie, come perché
quali difende e lega la sua imbecillitade, sì che sostiene lo peso del suo frutto
parte, e i fiorentini accordata- mente sì vi entrarono dentro siccome aveano ordinato,
cibo e covrimento di pili, deffensione sì corno denti, come, unghie,
spade e s'incomincia. momolo, destro sì, ma poco esercitato, sulle prime
demonio in quell'apparenza di bestia: e sì forte il rendè il conforto di dio
tanti, e tali, / e sì bollenti difensori unirsi / degli espulsi tarquini
causa si vedesse per via di giustizia, sì come operomo, et in cambio di
ferma / ne le fortune mie sì gravi, e 'l porto / fosti de
continua guerra, per la quale, sì per la difesa del suo paese e
per la difesa del suo paese e sì per l'offesa de l'altrui, il
papa, ricusava imbarcarsi in un legno sì logoro. metastasio, i-47: già
e de l'aria orrende stragi, / sì domestiche a noi questi ultim'anni,
cosa alcuna che colà si facesse, ma sì bene con infinite ragioni scusarsi, delle
penale. firenzuola, 411: questo sì grande peccato doversi pu- blicamente punire,
, maravigliandosi il detto del fine di sì notabile istoria, a proposito detta per
, conciossia cosa che i sensi loro difettano sì in agguaglio de'bruti; ma ciò
; ora niente di meno avendomi proposto sì gran premio, molto più destamente mi sforzerò
nobilitade, ma molto picciola parte, sì come di sotto si mostrerà. torini,
si nasconde; e possono avere quelli sì, che del tutto sono discoperti, sì
sì, che del tutto sono discoperti, sì che apertamente ne la prima faccia si
mizurar porea? come donque tra beni sì difettivi e mali tanti esser pò pagamento
al parlare che è mio; ché, sì come, s'elli è buono, io
dante, conv., iv-iv-2: sì come un uomo, a sua sufficienza
, per se medesima quello induce; sì come quelli che fosse mandato a partire
potrò bastante. malvezzi, iv-258: sì come il medico cura i difetti del corpo
: o feminella vii, ch'ad uom sì inetto / altro nome (dicea)
, 5-2-663: per più giorni poi sì parco sia [il vitello] / e
: questa sposa beata / è di sì grand'altezza, / che l'umana bassezza
, 3-71: diffidandosi di fare venere sì bella, come bisognava, la dipinse volta
saluta fa tremar lo core, / sì che, bassando il viso, tutto
ii-109: se ben tosto d'un sì rio difetto / non ti sciorrai, già
dispetto / m'indusse a farti un sì crudele oltraggio. /... /
non fue naturale il difetto del sole, sì perché la luna era poco meno da
che per le leggi non è conceduto a sì fatta dignità, andiam noi con esso
i quai non son palesi, / sì ch'ogn'uom possi imaginarli a pieno
e portavansi oltremare,... sì si ordinò divieto, che niuno non traesse
poi siete quasi entomata in difetto, / sì come vermo in cui formazion falla?
la signoria acquistata con tante guerre e per sì lunghi tempi non fosse guasta per difetto
tempi non fosse guasta per difetto di sì breve tempo. -rimediare, riparare
il quale... nasce da sì tiepido e difettuoso amore, che non
difettosa, cioè che alcuna volta era sì allegro, e mostrava tanta letizia, che
, / non te lasciare al vizio sì invilire, / che più ritorni a zò
di tutta la nave addosso li rimanga, sì come li avverrebbe, se, per
solo è imo: / però si truova sì difficilmente. ariosto, 6-53: come
sempre eterno. goldoni, viii-336: sì, ecco la differenza. voi siete ricco
(174): il domenedio dell'universo sì come pietosissimo padre e begnimissino medico,
a cui mai non può essere attribuito sì fatto titolo. lanzi, v-327: gio
queste difficoltà facevano dubitare che le dimande sì esorbitanti fussino interposte per differire. firenzuola,
lezione de gli ottimi libri, e di sì alto intendimento che ne'luoghi più oscuri
tanta grandezza, / che d'età sì difficile e sì dotta / contenti andranno
, / che d'età sì difficile e sì dotta / contenti andranno i disdegnosi orecchi
si ritiene. ariosto, 46-130: sì quel colpo sente, / che tutto ne
incredibile. dolce, l-1-196: e sì come michelagnolo ha ricerco sempre in tutte
lui, le sculture de'quali erano sì rozze e sì dozzinali che chi le
sculture de'quali erano sì rozze e sì dozzinali che chi le vedeva a paragone
né di sostituirla con l'opera sua, sì unicamente di preparare la più modesta capacità
: talvolta... non è sì leggier peccato che gravissimo non mi paia
: deh, ben mio dolce, perché sì diffidi? guicciardini, iii-123: del
medici, ii-265: non mi lasciar sì scossa e abbandonata; / deh! vìncati
... ma quella sera ell'era sì ghiaccia, ed egli sì intimorito,
ell'era sì ghiaccia, ed egli sì intimorito, e sì diffidente del silenzio di
, ed egli sì intimorito, e sì diffidente del silenzio di lei, che
. f. giambullari, 107: sì copioso di acque [il danubio] e
/ qua e là la fantasia, sì che non chiuse / i lumi pria che
, / con ontose parole a dir sì prese: / or converrà che a'
. tansillo, 189: il tuo sì picciol seno, / qual nobil pianta,
sostanza mia. testi, ii-42: or sì m'awiso, / ch'a te fra
, e sempre diffondendosi per tante e sì varie creature, quali sono l'uomo
esprimere. marino, 318: a sì novo spettacolo e sì strano / gli
, 318: a sì novo spettacolo e sì strano / gli occhi girò meravigliando a
non sia alcun, per dio, che sì graditi / doni in uso sì reo
che sì graditi / doni in uso sì reo perda e diffonda! g. rossetti
. marino, 369: or né sì meschino / o capraio o bifolco han
sappia e non discorra; / né sì vii pastorei guarda gli armenti, /
tentar d'amor talora, / in sì fatte ragion non si diffonda. cesarotti,
esso difformatamente... ritornerà sì che, servata la inte
e monna clio, monna monna sottilissimamente volto sì ornamento che di quelli che abelliscono
, stralunare (gli occhi). mandomi sì mi transforma / in te, immensa bontà
lingua tanto impura e difforme e bislacca sì nelle voci, sì nelle frasi,
e difforme e bislacca sì nelle voci, sì nelle frasi, sì nella pronuncia,
nelle voci, sì nelle frasi, sì nella pronuncia, che fa pur duopo,
vani fregi! io guiderò all'altare / sì, sì, merope nostra. io
! io guiderò all'altare / sì, sì, merope nostra. io d'aspra
« ridicolo » nasce da una diformità sì, ma fatta non diformemente. =
peccato di lus suria ma sì anche a quello d'ingiustizia. =
tutte le cose insieme; né per sì fatta diffusione de'lumi suoi, sua
quest'arder mio, di che vi cal sì poco, / e i vostri onori
valvasone, 1-10-225: rotto poi con sì larga empia percossa / il nodo, che
artificio sopra i monti ordinò trombe grandissime sì dificate, che ad ogni vento trombavano
anzi che metta le mani a farla, sì pensa nella sua mente il modo della
questo trovato per lo suo pensamento, sì comincia lo suo lavorio. idem,
: a ben far difìzio / si vuol sì provveder del fondamento / che per crollar
aia rizza tal difìcio, / che tra'sì ritto, che non falla volta.
città; ma tutto era niente, sì era forte e bene guemita. guido
d'annunzio, ii-746: or sì or no la ragia con la cuora
per cui difranco / e dótto dir, sì ch'io dovento ranco / in mio
non nasce nella buona terra, ma sì nasce intra li rovi e gli spineti
/ porger dolci allo stomaco fomenti, / sì che con legge il naturai calore /
subietto sopra che la forma dee stare: sì come impossibile la forma de l'oro
o. rucellai, 2-5-3-202: a sì fatti argomenti è da replicar molte cose
sustanzia: che 'l cibo nel ventre sì hae quattro digestioni. m. villani,
fanciulla, venirmi una frigidità di stomaco sì grande, che io non digestiva cosa
albero] più lungamente dimora... sì per la fortezza e sì ancora per
.. sì per la fortezza e sì ancora per la sodezza: ed imperciò in
ogni pomo avea il suo rubino / sì come il fior che prima si digeste /
10-55: cor di mortai non fu mai sì digesto / a divozione ed a rendersi
buti, 3-317: 'non fu mai sì digesto'; cioè sì disposto: imperò
: 'non fu mai sì digesto'; cioè sì disposto: imperò che lo cibo digesto
. anguillara, xxvi-2-298: m'hanno sì pien d'affanno / queste tante letture
animali bollite nel digestorio di papin divengono sì fragili da rompersi al minimo strofinamento.
spogliate, le trattano poi digiunamente e con sì debole artifizio, che mal possono imprimere
novellino, 51 (192): e sì dee essere lo cavaliere astinente e digiunare
virtù al corpo tuo, ma dei sì digiunare, che il corpo tuo sia
sì digiuna; e quand'egli ha digiunato un
volte portava in mano lo pungelione; sì che averesti potuto giurare che pure allotta
cavretto e arrostino. e arrostendolo, sì ne trasse li er- nioni e mangioni
volgar., 4-91: essendo la cicogna sì malamente ischemita, che quasi digiuna tornava
parte, / fora di sua materia sì digiuno / esto pianeta, o sì come
sì digiuno / esto pianeta, o sì come comparte / lo grasso e 'l
borghini, 1-2-13: non credo sia uomo sì digiuno de'costumi loro, che noi
governi, / e tu, quinto splendor sì rubicondo, / che, girando in
dante, purg., 21-39: sì mi dié, dimandando, per la
se non quell'una / che le forma sì dolci, ogni altra lingua. /
dolci, ogni altra lingua. / sì parlando e mirando ebra e digiuna / pasce
ebra e digiuna / pasce la sete sì, non che l'estingua, / anzi
lumi. filicaia, 2-1-186: a sì bell'alma intenti; e di quest'una
uno / furo scontrati; e io sì tosto dissi: / « già di veder
co'tirreni, / fosse digiuna; per sì cara io l'aggio, / e
. ammirato, 1-437: si sentirono sì fatta addosso la furia delle coltellate, che
/ de lo deiunio che fai, sì l'hai duro comenzato. francesco da barberino
oscura, / e così vota e sì smilza la pancia, / e brutti sì
sì smilza la pancia, / e brutti sì, che facevan paura. alfieri,
un banditore di sagre e di feste, sì ben le sapavate, e le digiune
e 'l gioir congiunto in uno, / sì che 'l cibo fu poco al gran
a l'aspra dipartenza / ch'a sì crudi digiuni l'alma invita, /
nodrita, / per poter poi soffrir sì dura assenza. tasso, 9-40: il
nel mondo un diluvio, che fue / sì ruinoso che da noè in là /
ven spess'ora in dignitade, / sì con si trova ne l'antica istoria /
carattere e condizione intrinseca che un'istisiste sì ne gli ornamenti delle parole,..
mio tutta l'infondi; ed opra / sì, che possa un sì nobile argomento
opra / sì, che possa un sì nobile argomento / trattar con la dovuta
dicendo lui non essere degno d'udire sì gentili canti dalla natura umana, e
culare! / come dizonestare / ardisti sì la dignità te data? compagni,
che per le leggi non è conceduto a sì fatta dignità, andiam noi con esso
spirito santo, l'amor divino, sì ha tutti i doni. cavalca, ii-2
amati e pregiati; e fatto e dato sì grande dignità. boccàccio, ii-2:
: e presa maiolica per forza, sì ne recarono molte dignitadi e gioie. a
il quale s'appella grave in volgare, sì proffera il dicitore la sua favella con
5-283: il papa, quando consecra, sì vi sono i molti vescovi, nullo
infra l'altre sedie del cielo, sì ne vidde una molto dignitosa e splen-