, inter. ant. per mia fede sì, sulla mia parola sì.
mia fede sì, sulla mia parola sì. aretino, vi-403: certo
lo dico, da che si godeva di sì bel giovanetto senza sospetto, senza
, quanto se misti all'aria in sì grande quantità da renderla inetta alla respirazione
e gelata una fontana viva, con sì pura, tranquilla e chiara vena / che
..; e veggendosi i guelfi sì aspramente menare [ecc.]. fatti
cioè tra tedeschi e francesi; e fu sì forte l'assalto de'tedeschi che malamente
soli finissero la guerra; li quali sì inimichevolmente si menarono che amendue rimasero morti
ai così fatti, che hanno la vigliaccheria sì di tradir l'amicizia e di menarvi
polpe e tossa lasciate v'hanno, sì ha soavemente la barbiera saputo menare il
54): giunto fra loro, sì come un toro invelenito, quattro o cinque
ercole gli menò addosso la mazza di sì fatta ragione, che al nono colpo
ciel menare ad estro / potei, sì alto e fino / è il suo dimino
. dante, xxi-22: allor non trarrà sì poco vento / che non mi meni
vento / che non mi meni, sì ch'io cadrò freddo. idem,
capellano volgar., i-m: erano sì noiate dalla polvere che menavano quelli che
si vuole affinare in xxiv carati, sì si mette a fuoco ed ivi s'affina
'l quarto va di læ, / sì che ufrade passa / ver babillona cassa /
., 5-206: lo ladro le venne sì menando [le pecore], che
chi volesse menare per acqua imo libro, sì 'l guasterebbe. crescenzi volgar.,
latre / fra giorno e notte, sì come nei quarti; / in alto e
rincresciuto / la vostra vita, che sì mal menare. fra giordano, 5-4
occhi / che menan gli anni miei sì tosto a riva. 24.
coperte vie / io seppi tutte, e sì menai lor arte, / ch'ai
ch'ei menava / molti baroni incontra sì li andava. pananti, i-373: un
con armata mano in certo luogo: e sì segretamente meno- rono il trattato, che
i sensi. simintendi, 1-131: sì come l'uva, non ancora matura,
. adriani, i-78: sopravvenne peste sì fiera che senza antecedente infermità levava del
spiriti sui. boccaccio, ii-312: sì grande era la doglia e 'l gran
/ ch'i'noi potre'mai por sì doloroso, / in iscrittura. cassiano volgar
. alfieri, xvi-94: spero a sì stretto partito menarla che ciò cercherà ella stessa
caccianemico. / ma che ti mena a sì pungenti salse? cavalca, 6-2-80:
levare la testa, né colarla, sì corno fano molti nati. a. pucci
e mena mena, / lo spezza sì che quasi fanne arena. sacchetti, 1-2-1
che più dirittamente a buon fine la mena sì è l'abito di quelle disposizioni che
tristano, 226: voi sapete che noi sì incominciammo questa battaglia intra voi e mee
àre / e mena seco amor, sì che parlare / null'omo potè, ma
suole, ogni mio senso invola / sì dolcemente ch'a morir mi mena.
vi ho fatta, chè voi siete sì fieramente sdegnati con me e mi menate a
con pena / mi movo, e vonne sì come colui / ch'a la morte
. fiore, 203-9: el diavol sì ti ci ha ora menato: / se
-come via...? -via sì, se non a te darò una menata
propie vene abandonare lo robicundo sangue, sì che manifesti signali lo livido vulto demostrava.
3-262: dà che la forza in lei sì addentro impressa / imprimer possa nell'esterno
e ben menata, / se va sì lunga che diventi usanza, / vien finalmente
sdilenquimento. tommaseo, ii-448: né il sì mi farà mencio, né il no
magro: ma e dal no e dal sì prenderò luce e calore e maturità.
, xxxviii-318: lui, / per occultar sì vergognosa menda, / ai cavati occhi
e volle dire che, per esser uomo sì divino, aveva fatto due statue senza
dolce saria la vita e carissima, sì come dee essere, quando nel noioso secolo
nostro non è viro mendace né loquace, sì che ascoltalo, attendilo. giorgio dati
temuti prìncipi della terra: son caratteri sì palesi della divina mano per la verità
non mendace e finta, / fu sì la forza al diavol maladetto / da l'
/ apri gli occhi de'mortali / sì ch'ellor viver mendace / rico- noschino
.. ma perché l'uomo fu fatto sì diritto che non dovesse vivere secondo se
orribile, trovarsi uomini venderecci che sono sì vili che per soldo si mettono a
, salo fare? -tu dici di sì, e io tei do a fare.
affogassi, quando per il mare eri sì mendicamente. boterò, 63:
. g. villani, 12-73: fu sì grande la necessità, che le più
multu pocu manicava. / tuttu quantu sì lo dava. berni, 284: lasciamo
. anonimo genovese, xxxv-1-730: se sì gram colmo avea, / perché [
a dire / che gli piacesse mendicar sì quello / che non potessi le'impedimentire.
ha da gli argomenti e da altri sì fatti aiuti, non è né artificiosa
, 9-11: frate, si l'altrui sì renno, girò i miei figli mennicati
anche con mia mano e andare mendicato sì mi vergogno. mendicato2, v
, che, se tu adimande, sì muori di vergogna e, se no adimande
di vergogna e, se no adimande, sì ti consume di povertade, ma se'
un delitto. l'aurora, ii-484: sì, rappresentanti del popolo italiano,.
di due città il suocero balestrato da sì ria fortuna. pallavicino, 1-481: s'
che m'è nascosto, ond'io son sì mendico. della casa, ii-56:
valle, 167: come... sì tosto / cangiato hai veste e stato
cangiato hai veste e stato e 'n sì poc'ora / sei trappas- sato da
a i romani...; / sì mendiche e sì smunte / si senton
...; / sì mendiche e sì smunte / si senton le gazzette andare
; io non son però / ancor sì rimbambito, che io sia / tornato
fuor di me stesso e per strade sì torte / ch'io mi son fatto degno
perso, xxxv-1-592: la zent è fata sì cruzosa, / qe per tormento se
bianco da siena, 2-106: amor, sì so'infiammato, / tutto quanto ti
popolare. carducci, iii-1-112: qui, sì come ne'tuoi castelli / son trovadori
membrane del cerebro. nomi, 5-36: sì la mano aggrava / che il pannicolo
piumino da cipria. -ma come! sì; dico... che c'entra
ed in costrutto / più lieve, sì che men grave s'intenda. idem,
sopra la chiarezza de la bontade, sì che la fanno parere men chiara e
oste s'invii leggiera e presta, / sì ch'ella giunga a la città sacrata
le quattro. accese un fiammifero: sì, proprio le quattro meno sei minuti.
voglio una, / tal nebbia copre, sì gravosa e bruna, / che 'l
, xxxviii-6: però che 'l suo valor sì pur avanza / e 'l mio sento
/ e 'l mio sento mancare, / sì ch'io son meno ognora ch'io
/ d'umanitate / porta, sì che me'corre ogni om col freno.
: dove meno era di forza, sì come noi nelle dilicate donne veggiamo, quivi
: il morire era il meno, sì lungi e sì crudeli furono i supplici.
era il meno, sì lungi e sì crudeli furono i supplici. bocalosi,
riceve il più e 'l meno, sì che si possa dire: questo è più
, 5-40: vapori accesi non vid'io sì tosto / di prima notte mai fender
nel numero del meno terminano in i, sì come giovanni, prende nel detto numero
è da notare della divina misericordia che sì intrafatto perdona, che non danna della
'n tutto 'l men, no sia sì bene istante, / che 'n vista alcuna
città, entra nel diserto; ed èe sì grande che si penerebbe a passare un
vide; per le quali cose, sì come nuovo, fermamente credette lei dovere
egli ha meno la grazia di dio, sì ha meno iddio, sì ha meno
dio, sì ha meno iddio, sì ha meno ogni bene d'anima e di
animo della donna duro come pietra; sì ch'ella volle anzi avere meno quelle
io non dico ch'ella possa far sì che alcun uomo faccia a meno di uscire
. 1827] (416): sì l'una che l'altra non potevano di
lingua di dante ad esprimere siffatte cose e sì alte, senza soccorso di esempio che
che è migliorata di molto ». « sì, è vero » rispose maria.
, affronto. cavalca, 20-396: sì lo mi di'con veritade, / se
e le lontane / fra loro aggruppa sì che paion uno. amari, 1-1-286:
latini, rettor., 14-4: sì come menoma la forza del vino per
. angiolieri, 93-2: i'ò sì poco di quel ch'i vorrei, /
industria è continuamente ed assai ragionevolmente occupata sì a menomare e sì a ritardare il
assai ragionevolmente occupata sì a menomare e sì a ritardare il disfacimento delle cose delle
pratico de'luoghi e con vicine ritirate, sì che non giudicò prudente consiglio il riportato
acque dolci del mondo si secassero, sì che niuna ne metesse in mare. donato
que'che chiamano la luna iddio, sì diviano ch'ella si corica e leva e
.. terminava la composizione ionica di sì bell'opera, che rigirando la cantonata
, non ho quasi adoperato altro, sì come tu hai veduto, che la
: in che guisa pertanto conosciamo noi sì fatta unità, e come veniamo certi ch'
si convengano avere più d'uno messo, sì debino avere più d'uno messo,
. lacopone, 1-30-20: l'odio sì l'à emprenata, / ensidie va preparanno
maggiore che non è, sì menovi la gloria di dio dalla tua
è mischiato altra sozzura, / e sì la notte come 'l dì schiamazza. /
il sole scurossi a tutto e menovò sì che quello che se ne vedeva, non
erano sparte / senza pagare e ciascun sì fornito / che parea quasi incantamento e
fu sparito da quegli due discepoli, sì si levarono da mensa e no lasciarono
benedetto agnello, il qual vi ciba / sì, che la vostra voglia è sempre
, ii-21: la mensa della proposizione sì la copriranno di questo pallio verde; e
gli altari co'paramenti di seta, sì nella mensa che nel muro sovra di
pochi giorni, gli avrebbe dato, sì e no, tanto da pagare il censo
fra i dignitari una tale persona e sì grande,... che venga stimato
grandi e quali questi portavano gli facevon sì chinare e rannichiare ch'el petto toccava
cose, qual'aio create, / e sì so'fatte con numero e mensura /
, vel vuole escedere tale mensura, sì pecca. 4. distanza.
/ nostra schernisce, e quest'è sì lontana / che tolomeo, geometra verace
verace, / pria fra gange e sibilia sì strana / di tanta terra renderia mensura
li altri son mensurati da questo, / sì come diece da mezzo e da quinto
ferrara, poi che questi dì ha sì bene imparato il donato, dicono che si
. anonimo fiorentino, iii-614: sì come lo geometra, ciò è mensuratóre
verde e ch'è odorosa, / tien sì fatta radice. b. del bene
, mi raccomando. una menta, sì. pavese, 5-102: gli feci dare
, veder altrove quanto vadi errata una sì volgare obiezzione. -sf. la
avere. angiolieri, xxxv-1-392: son sì fatto, che no-mmi vien puzzo,
lineamenti non avesse resa la sua fisionomia sì mutabile da darle... un'
di loro parte del mobole suo, sì com'apare per carta fatta per mano di
della cantatrice a lor promessa / e sì a lungo aspettata, l'uno all'
g. m. cecchi, ii-168: sì, saccio / dar l'ambio alli spedoni
calandra, / però che in alessandra / sì ben venduti vi si sono i zoccoli
non si cela, / è una testa sì bislacca... / dio sa i
. gigli, 5-48: o questa sì ch'è la venuta del lupo alle
. nelli, ii-273: — sì, ma ci sarebbe da aver de'taccoli
quelle del vestire, ma non cangiano sì sovente. g. capponi, 1-i-310:
moda inaspettata della letteratura, questa forma sì lungamente, sì ciecamente imitata per tanti secoli
letteratura, questa forma sì lungamente, sì ciecamente imitata per tanti secoli. de
, sono tuttavia da dugent'anni divenuti sì baldanzosi e sì svergognati che gli è
da dugent'anni divenuti sì baldanzosi e sì svergognati che gli è un favore segnalato
: bue alla moda è quello. sì compito giovane si mostra che non mi
della privazione di quel che si era acquistato sì che cagiona qualche specie di forza pregiudiziale
fu da pelina spinola praticata con forme sì astratte che tutta era spirito e nulla
voluta. salvini, 15-2-152: sì la vite tralasciata / perseguita [il
da modello: / avea ogni parte sì proporzionata, / quanto farla potea un
gli ambasciadori di trovar moderamento alcuno, sì ch'o l'una o l'altra parte
poste, le quali erano assolutamente contrarie, sì che, né cedendosi alcuna di esse
, / in mezzo a sette candelier sì degni, / ch'angeli, senza lui
un esquisito modello della miglior poesia e non sì facilmente si può sperare altronde tanta copia
[la pecunia] con grande fatica sì la guarda con studio grande e spendela
s'elli è lingua di moderamento, sì è quella della buona femina e di mitigazione
ambascia- tori di trovar moderamento alcuno, sì ch'o l'una o l'altra
moderamento di non colpato difendi- mento, sì come le leggi dicono. =
questo [il doge] dovrà parte sì nell'ufficio ritenere qual si voglia privato,
ligi cum una binda over fasseta, sì che la forma over figura dii capo data
il quale è beato in questo mondo sì ha bisogno di moderato conducimento nelle cose
a sufficienza dentro di quelle cose, sì come sazietà di pane è di vino
corpo menare / deia la vita sua sì moderata, / kessenne possa tucta edificare
opinione moderata tra questi due estremi? certo sì, ella esiste. gobetti, 1-i-671
colpa la complessione ma la consuetudine, sì come la intemperanza, e massimamente del
altre sue qualità atto a reggere peso sì grave, né capace di procedere con quella
essendo la cupidità di guadagno un affetto sì come gli altri, non veggio perché
era carestia d'acqua nel navilio, sì pel gran secco, come pel non
un mal inteso spirito di moderazione fe'sì che la francia siasi discostata talvolta da'
trattate in questo modo e modernamente sono sì fatti innumerabili di questi colloqui. buonarroti
, ii-10-43: se nell'occorrenza di sì fatti restauri si cercasse se rimangono pitture antiche
tamburo, / avea 'l cervel del calamaio sì duro / ch'avrebbe asciutto un moggio
achei: / sol riserbata fu cosa sì bella / per li moderni popoli europei.
, vi conosco da l'altro canto sì savio, che ve ne saprete contenere.
: viverommi dipoi qui insieme teco: sì mi ha preso il tuo parlare e il
tutta pietosa: / deh! non sia sì sdegnosa / in chi sue voglie in
.. sommamente spiacendo al giudeo, sì come a colui che sobrio e modesto
. monti, x-3-107: lo scritto è sì infame e disonesto / ch'ei spesso
cibo e nel poto fu modestissimo, sì in prenderlo all'ore ordinate e sì in
, sì in prenderlo all'ore ordinate e sì in non trapassare il segno della necessità
, 4-47: non si vide mai cosa sì degna: / un atto dolce,
, n-iv-6: abassava gli occhi con sì care e con sì modeste maniere che non
gli occhi con sì care e con sì modeste maniere che non più piaceva per
a lei in vece di quel belletto onde sì baldanzose le nostre donne si dipingon le
/... / un parlar sì benigno e sì modesto / che parea gabriel
. / un parlar sì benigno e sì modesto / che parea gabriel che dicesse
/ e la tien tanto aperta e sì palese / che leggerla potesse anche il
simulava una certa indifferenza, diceva dei sì e dei no molto modesti, diceva «
modestissima allegrezza. guidiccioni, 5-31: sì vedrai tu, come natura appaga /
n. franco, 7-298: non è sì crudele statuto che non si modifichi co
contemplando è illustrata, accostandosi a dio sì è giocondata. nardi, 7-6: non
figura e statura di tutto il corpo sì modificate, che si mostra essere fatto a
nostra attività. foscolo, xvii-411: sì fatte frasi vanno messe quando la penna
sotto el modio, / scoperto è sì, che ragionando io el vomito,
e de ciascun me sto, / sì bonamente a modo, / che gran pagament'
terso bionde, / le quali ella spargea sì dolcemente, / e raccogliea con sì
sì dolcemente, / e raccogliea con sì leggiadri modi, / che ripensando ancor
con leggi provedere tutti li modi indecenti, sì come non si possono prevedere, essendo
in calabria a tutte le classi, sì ai contadini e sì ai signori. carducci
tutte le classi, sì ai contadini e sì ai signori. carducci, ii-4-177:
di ridur tosto col maggior possibil danno sì pubblico che privato il nemico a divozione
., 68: il signore mio sì m'ha mandato, acciò ch'io gli
la revoluzione del cielo di venere, sì come movitori di quello. firenzuola,
dire, usati da questo poeta, sì come è la conversione, l'exclamazione,
con troppo ardente desiderio prende il cibo, sì che non lo benedice e non ne
che 'n terra si vede, / sì che del viso tuo vinco il valore.
sparte, / per le quali eran sì del tutto accesi, / che ferro più
notizia et all'esata memoria d'un sì celebre teatro. 14. dir
e la perdita delle robbe già acquistate, sì che la disposizione sia pura e perfetta
non ha difetto niuno di sentimento, sì come non pare che abbia in quello
certa forma e qualità di armonia che sì trova in ciascuna delle sette specie del
mi toccherà, voglio cantare. -maffè sì, che voi canterete (rispose la giovane
aretino, 20-98: pregandomi, faceva sì che mi recava a suo modo: ma
: può ciascuno pensare a suo modo, sì o no? sui fatti che accadono
carica di un nemico ad ogni modo sì superiore. manzoni, fermo e lucia
: non poteva non maravigliarsi che di sì picciola puntura fusse tanto gonfiato il ricco
pone, / faccia che sia, sì farà come saggio: / ché pur può
23-4 (80): mi giunse uno sì forte smarrimento che chiusi gli occhi e
che chiusi gli occhi e cominciai a travagliare sì come farnetica persona ed a imaginare in
dante, conv., iii-11-4: sì come dice alpetragio quando afferma che quello
, è verissimo; ma quando bestemmia sì gravemente quel vostro giovane, perché non lo
102-1: in che modo po l'om sì dire e fare / corno mestere en
che lo stimin lor pastura, / sì vid'io ben più di mille splendori /
cercando vo di tener modo e via / sì coin'io possa darvi ogni diletto,
darsi ad alcuni testimoni, onde far fede sì della concessione da lui asserita che del
, se l'antica arte musica potesse da sì lunghe e folte tenebre alzare il capo
,... la mofeta è sì forte che produrrebbe una morte pronta.
misura. maialala, v-70-61: sì à dato madona moscada e ma- tasala
, / avea 'l cervel del calamaio sì duro / ch'avrebbe asciutto un moggio
394: liberatevi, signori miei, da sì scrupoloso squittino che, nella morte,
sgherri] si mogi e di vigor sì spenti, / come voi forse gli
, / ch'el quor de fede è sì pien che se schianta. nomi,
/ gli uomini, ma nemmeno esser sì mogi / che diventin piattelli e caramogi.
e caramogi. baldovini, xxx-n-30: sì da un ago il cuor mi sentii
matrimonio. fiore, 122-1: ancor sì m'intrametto in far mogliazzo, /
fiorentini, 243: promise di fare sì ke iacopo, suo fratello, farà
per moglie. ariosto, 25-89: sì come già a bocca le avea detto,
rapì una religiosa femmina del suo luogo e sì se la congiunse, e fecesela moglie
.. quando cominciò a regniare, sì tolse per moglie una giovane donzella,
con moglie, / come fa, sì ricoglie. gelli, i-103: usate anco
lo stommaco, vedendo che colui faceva sì poca stima della moglie giovane e bella
amore a primavera. pirandello, 8-357: sì, sì: il professor toti lo
primavera. pirandello, 8-357: sì, sì: il professor toti lo sa bene
dire / di non, s'avrai di sì detto una volta. liburnio, 129
a lessare, e toi pane e ardelo sì che sia negro, e metilo
pochi nulladimeno i cristiani che d'un sì vile e sordido sacrilegio siano colpevoli,
usi delle moie o acque salse, sì calde che fredde, e metodi per
xxvi-1-304: ma chi mi va con sì fatte moine, / vorrei poterli sfondolar
con lagrime e con moine seppe imbeccarlo sì bene che baccio, siccome uomo di
e moinieri? landino, 122: in sì vile e sordido luogo sono puniti gli
fortuna la sua mola, / e sì mi sottomesse a gran contrasti.
, / e fu d'un tremuoto sì gran guerra / che ogni guardia cadde
, xiii-40: canta, e 'l canto sì dolce / tempra il maestro de'la
ed assale [amore]: / e sì la molce e stringe appoco appoco /
male avaro / mi percuote destin, sì piano e dolce [la mia donna]
tra non lontane piante, ed è sì dolce, / che l'affannoso cor consola
aria e li splendori al sole / han sì continovate / le vite che, staccate
, i-51: questa, ch'è pur sì bella / mondana mole, è un'
, 1-ii-235: ben l'alta mole di sì gran destriero / stancar potea l'infaticabil
sua giva volgendo. passeroni, 1-147: sì minuta è la mole, / che
, / che molte erano e grandi in sì gran mole, / rin- chiuser di
esse / l'opre dell'amor tuo sì bene impresse, / non ho per istupor
tra gli edifizi superiore a ogn'altro, sì per magnificenza nella mole e sì per
, sì per magnificenza nella mole e sì per impegno nell'arte, fu l'anfiteatro
,... si sarebbe ristretto in sì breve campo di poter largheggiar alcuna cosa
a ragionar con voi, ascoltatori, che sì come in lei sola, quasi in
andar raminghi e sparsi: / di sì gravoso affar, di sì gran mole /
: / di sì gravoso affar, di sì gran mole / fu dar principio a
sovviene delle cose passate, però gli avviene sì come per molestamento di natura.
ramusio, iii-55: il seugio, sì come lo truova, va atorno abbaiando
il nespolo] da'vermini molestato, sì si dee da essi liberare e purgare
/ un possente desire, / il qual sì mi molesta / che non ha pace
. bernardo volgar., 3-4: hanno sì fortemente in odio ciò che pare contro
serdini, 1-215: sommerga il cielo, sì che tenebrosa / la luce torni e
prigionera; / duoimi di molestar donna sì bella / che contra i nostri dei si
da perugia volgar., v-67-164: voi sì promettete per voi e per le vostre
non m'à dati i miei alimenti sì come dovea e la mia ragione sì
sì come dovea e la mia ragione sì m'à molestata. bibbiena, 1-24:
vi spedì cesare da napoli, ma sì tardi che non fu a tempo e lo
... per grande dolore molestato, sì 'l perseguiti e pigli. granucci,
di atene da co storo sì spesso con queste molestazioni offeso.
danneggiarli alla coda, ma essi ebbero sì prospero il vento che, senza ricever molestia
: io studio pochis simo sì per la molestia de'miei sì per la
simo sì per la molestia de'miei sì per la stagione. sarpi, vi-1-73
sete / con le moleste che voi sì udirete. s. agostino volgar.,
; / e benché fussi il paladin sì franco, / per la percossa ebbe
, v-67-154: ser piatru, voi sì daite c. 1. di senesi a
prima ke piatru, ke ser piatru sì aia queste dote a sser esum et a
ho mai recato molestia. è vero, sì? le ho mai mancato di rispetto
, xxxv-11-757: nessuna cosa tengo sia sì grave, / in verità, né di
grave, / in verità, né di sì gran molesta, / come l'attender
di venezia, le cui stravaganze, sì lontane dalla ragione e dalle convenienze della
: /... / sonno ognor sì moleste / e nel peccato tanto fiere
lo popolo e tutta la patria di lacedemonia sì gli furono [a licurgol contrari e
del gelso son colte con le foglie, sì come spessamente usano di far le troppo
della contemplazione. dante, 2-86: sì d'ogni conforto mi dispoglio / che tutte
ingannato... la qual cosa sì mi fu molesta che ni uno credo
e tu pur ci tien'chiusi in sì molesta / dimora, ove il digiun
questo? / perché pianzete con pianto sì molesto? -imbarazzante e indiscreto,
l'imperio afflitto / vide farsi fortuna sì molesta, / rise fra gente lagri-
mi ione nel presente spasso / fe'sì che fu di berta innamorato. b.
e lor molesto, / mi pesa sì che rimar non mi lascia.
questo misfatto / né a persona, sì eh'alcuno molesto, / per questo
questo saracino crudele, c'ha fatto sì grande molesto de'cristiani. = voce
di chiamarsi emporio. come? ma sì, proprio emporio, una parola che piacque
xxxv-1-616: en un poco de drapo sì fi avolupado, /... /
parigi, / porrei studio a far sì che il giansenista / non corrugasse il
del tutto le folte nebbie che per sì lungo tempo non hanno lasciato vedere le
, ch'era una vaghezza a vederle sì linde, co'quaderletti delle staffe ben
zentil pola, / amor m'à sì percosso cum sua zalda, / che quel
/ -vi dico ch'io non posso andar sì forte. / - questa forte e
né tenere suo scudo né sue armi, sì duramente l'oppressava la piova, che
m'ha le braccia al collo, / sì che tutto mi mollo / del pianto
. ariosto, 21-31: di questo sì ostinato tuo rigore / la gran mercé
visconti, 1-97: non si trova sì dura alma / che non si molli
par cossa monto mole, / ma sì fa rompir lo dosso / per usar
: ciascuna cosa che è mollissima, sì come la midolla, dentro sempre come
molle, ma non fusse languida, sì che al riposo non desse impaccio e fosse
: le membra di beato francesco erano sì molli e sì attrattevoli a coloro che
di beato francesco erano sì molli e sì attrattevoli a coloro che le toccavano ch'
lunghetta man tornita, / che in sì gentil dita / va bianca a terminar!
a te [o canova] venne sì perfetta idea / di volto giovenil, di
ergiti tu or alcun poco, e sì ti appoggia / alli origlieri, i quali
: son molle scudo, e pur sì molle i colpi / schermir poss'io [
amena, / ove l'erba è sì molle e vago il fiore. varano,
, / né già di braccia dar puotea sì fiso, / allor che ile molti
tu, capriccio, suggerisci: -oh sì! alvaro, 13-150: sentivo la
. villani, 4-9: le selve sì fruttifere e gaie / d'ogni virtù,
vestiti / di bronzo, tutti, sì, dormian domati / dal molle sonno.
io darò gli alziate al volto, / sì ch'egli vi si specchi e 'l
d'esquisite delizie si temprava, / sì come ferro in onda a'marzi ludi.
roberti, v-213: in tanta remissione e sì molle di animi e di negozi,
dioma franzese appresso gl'italiani fanno un suono sì molle che nulla più. algarotti,
ne ha poche: a quello della molle sì segue ch'è intellettiva persona e savia
, 151: puoi tu soffrir, sì delicata e molle, / tant'affanni col
mai una femmina [susanna], renduta sì molle dalla bellezza e dalla ricchezza propria
mio signor l'onor, ch'è or sì molle. 5. giovanni crisostomo volgar
. fazio, ii-10-27: avar fu sì che mai veder non volle / povero
di se stessa commuovere... quindi sì effeminate tenerezze generosamente a se stessa rimproverando
: vi era nell'aria qualche cosa di sì voluttuoso e sì molle che rendeva impossibile
aria qualche cosa di sì voluttuoso e sì molle che rendeva impossibile qualunque sentimento che
madre nel suo sponsalizio: ma erano sì molli per la neve cadutale sopra e distruttasele
/ la terra appar: la terra qui sì grassa / che le grandi ossa sue
/ che le grandi ossa sue curve e sì dure / cui fa di negra polpa
e o parole / che m'han sì facto el petto umido e molle. bandello
come cera al segno, mostra nel duro sì come dipinse / natura, che
, un abissare, un urlare con sì fatto terremoto di voci grosse e di
sono in molle i tini, / sì che vendemmiar puossi a nostra posta. panzini
/ se pensi mai col tuo languir sì folle / render un sasso molle.
/ dimmi, che truovi tu che sì la mente / ti debbia avi- luppar
mente / ti debbia avi- luppar, sì tórre il senno, / che tu non
asciutto). pascoli, 311: sì: presto e bene. e già finiva
., 3-156: i'non sono sì folle ch'i desideri d'essere infermo,
vocali tanto larghe, colla voce strascicata sì adagio e con una grazia di pronunzia
adagio e con una grazia di pronunzia sì mollemente languescente, da disgradarne le medesime
l'antipatia che provava per lui, sì proprio per lui, per quella mollezza
, non so, come appiccicata; sì, sì, da questa tua mollezza
non so, come appiccicata; sì, sì, da questa tua mollezza di timidità
... la sua anima è sì delicata, che ingentilisce il suo pianto
sua pronuncia, tutta orientale, facea sì che le parole con cui annunziava la
e di franchezza. mazzini, iv-1-365: sì, quelli che scrivono meglio in italia
10 non credo che si trovasse mai uomo sì sciatto né tanto scimunito che facessi una
mezzo dell'umore quel glutine che in sì fatta guisa le legava, l'une dal-
il santo matrimonio il farà frollo / e sì mollificato al masticare / che vorresti aver
per avermi tenuto atto a mollire una sì forte novella. landò, 2-133:
2-133: non ci è però cosa sì strana che l'uso non la mollisca
a mollizie s'appartiene che alcuna faccia sì lungo vestimento che lo strascini per terra
la avarizia e la mollizie de'preti, sì perché ognuno di questi vizi in sé
di questi vizi in sé è odioso, sì perché ciascuno e tutti insieme si convengono
con erba il foro,... sì che l'api uscir non possano,
di sudor ben mollo nunzio infelice di sì triste evento. tommaseo [s. v
posta la scripta al collo, / sì che non tema il mollo. de notari
194: dee mangiare legieri vivande, sì come sono polastri e vergius, latughe,
miei amori. fagiuoli, 1-8-17: sì, sì, la moltiplicità degli amanti
amori. fagiuoli, 1-8-17: sì, sì, la moltiplicità degli amanti..
li altri di sé grande splendore, sì come è l'oro e alcuna pietra
quell'anima eroica preparavate desideri affatto insaziabili sì di visioni come di tormenti. spallanzani
possono anche multiplicare i denti delle girelle sì che sonino più volte i campanelli.
sparatoria infernale che l'ampia sala moltiplica sì da far pensare a rimbombi a'apocalisse
: / e non è l'erba sì spessa in un prato, / come la
stesso sono oggidì gli illusori moltiplicati a sì alto segno che puoi tu ancora giustamente temere
.. metergli suso la terra remossa / sì che possano bem radicare, / ben
., i-73: guerra ed odio è sì moltiplicata intra li italici,.
la mente, non gastigata e corretta, sì cresce e multiplica sì che le spighe
e corretta, sì cresce e multiplica sì che le spighe de la ragione, cioè
sen venne in me moltiplicando, / sì ch'io son vostro sol, non d'
farsi quell'onta: / e multiplica sì senza ritegno / eh'in ira alfine e
a mal fare. cavalca, 20-606: sì multi- pricò duo tanti in santità e
può chiamare sua parte multiplicativa: uno sì, però che è la nona parte
io m'astengo da quelle tante e sì moltiplicate specolazioni, onde costumano d'eternare
quali [conti] si truova oggidì sì moltiplicato in tante città d'itaiia che
quali per più conbinazioni così fatte ne seguì sì grande multipricazioni d'uomini che pas no-lli
stata mai che concedesse ad un solo una sì stravagante autorità, non potea essa costringer
minutamente, richiama l'animo a considerazioni sì nuove e si varie, che la
, 33-4: il cardo si è sì spesso, per tanta multitudine di spine che
1-1-65: per questa via la terra sì venne a diventare popolosa e a ornarsi
e accese da tutte le parti, sì artificiosamente divisate e disposte con proporzione dell'
casi. tortora, i-98: queste sì mostruose e miserabili cose le ha iddio permesse
ente). bruno, 3-185: sì mostra... come l'ente è
carta, piombo e lino, / sì che tener, che non mi sieno tolti
perché al dover dire cose cotanto sottili sì chiaramente e distinte, come faceste,
, / e quelle in danno mio sì ben raccolte, / ch'io ne posso
vizi in dono et in servire, / sì che poco gradire / vediamo in lor
. petrarca, 23-9: poi seguirò sì come a lui ne 'ncrebbe / troppo
diverse piaghe / avean le luci mie sì inebriate / che de lo stare a
latini, rettor., '28-4: divennero sì copiosi in dire che, per l'
, poiché la tua parte di vita è sì poca, /
, 2-150: ma chi fu mai sì saggio o mai sì santo / che di
ma chi fu mai sì saggio o mai sì santo / che di esser senza macchia
questo è molto detto davanti, sì sine trapassa lo sponitore breve
, e le vicine esequie / cangiar con sì lontane / e disperate nozze,
andovi [dall'amico] e provollo sì come avea provati i suoi, e chiamollo
da molto, quantunque povero fosse, sì come ella volle, lei con tutte le
, 86: molti hanno la coscienza sì larga che avanza una nave di chiesa.
furto. iacopone, 1-26-2: multo peio sì fa a l'anema la gran morte
ancor io parlo ben molto. - / sì, ma in bocca d'uno stolto
troppo alta matera quanto a me, sì che non amia di cominciare. idem
cose tutte hanno lor morte, / sì come voi; ma celasi in alcuna
figlio, poi ch'è'venuto, multo sì mm'è 'n piacere. dante,
, 12-i-81: si trovava un paio di sì gran tempiali che, facendo alle pugna
. gadda, 6-168: eh, sì, sì, luigino!...
gadda, 6-168: eh, sì, sì, luigino!... momentaneamente
presente è 'l pensiero della futura: sì che ogni spasimo sarebbe lieve, se da
pers, 108: l'uom, che sì poche de la vita ha l'ore
.. il dono non sia gettato; sì per la poca intelligenza de'miei ospiti
miei ospiti in queste materie, e sì per la loro abituale e naturale freddezza per
villano sartor. foscolo, iv-366: sì: ho baciato teresa; i fiori e
.. e il momento arriva. sì, la farò io la giustizia: lo
: la qual [congiura] fu di sì grave e pernicioso momento al reame che
adoperare, se non in cose di sì poco momento, mi fa credere che poco
hanno i mobili a esser mossi, sì come la gravità e la leggerezza al moto
vedrai forse a momenti / sparir nembo sì rio / e spirar tutti a tuo
levanti, / di beltate e di lume sì sembianti, / eh'anco il ciel
della vecchiezza, piacesse il mommo, sì, o qualche cosa di molto simile e
? -dice marco. -in città, sì, da quella mia zia, ch'era
dea veste. simintendi, li-io: sì come le monache del figliuolo di semele gridano
dee., 3-1 (269): sì sono stolti, che credono troppo bene
-l'a- gnoletta monaca? -monaca signor sì: e già è accettata. parabosco
con tanto fasto e alterezza uno scrittore sì chiaro e sincero? botta, 4-879
masetto] assai monachin generasse, pur sì discretamente procedette la cosa che niente se
frutto / che fa il cor de'monaci sì folle. cavalca, 19-461: tre
subito da quella casa... -oh sì! e perché non farsi monaco addirittura
caro, 2-908: priamo, un re sì grande, un sì superbo / dominator
priamo, un re sì grande, un sì superbo / dominator di genti e di
.. giove monarca del cielo, placido sì, ma non però senza folgori.
composto di molti... un sì fatto popolo, adunche, essendo in guisa
prussia] non vinse / miei sguardi sì ch'io ne'suoi sguardi addentro /
tutti, / cucinato han repubblica sì pia, / che i bei di
infida / che nutrisce nel sen mostri sì indegni. rosa, 193: perché [
, africa ed europa, / come di sì alta se'tornata al fondo? ottimo
imprese che hanno bisogno di uno principe sì grande che dia la regola agli altri.
con la quale sola si possono fare sì santi effetti. roseo, i-io:
di tristano, 92: la damigella sì gli dice ch'egli sì la debia menare
la damigella sì gli dice ch'egli sì la debia menare a uno monistèrio,
i moncherin per l'aura fosca, / sì che 'l sangue facea la faccia
sei monca? la mutilata accenna di sì col capo, spaventevolmente pallida. negri,
», cioè senza alcun valore, sì come è il membro monco, cioè
e allo spirito santo la bontade? sì ti dico, a rimuovere uno errore
grand'errore / a condennar quest'uom sì giusto e pio / a morte, mosso
vidono, per divina operazione... sì si ritrovaro nella presenzia del benigno loro
[del nostro re] ebbero poderi sì ampi che co'loro termini terminarono gli
del caulo, e mondali bene, sì che de le frondi niente ci rimanga.
: noia mi fa chi tene / sì mal accorta tagliando manera / ch'ai mondar
] a misura di due dita, sì che dall'una parte sia la corteccia
: alcuni, mondate l'aie, sì vi spargono su l'acqua; e poi
voleva andare ad arare in domenica, sì li diventarono rattatte le dita, e
mondare il bomero, gli s'appiccò sì a la mano ritta che spiccare non
ci vorrà un sacrifizio per mondarti di sì increscevole malattia. -intr. con
come quello de la comune sentenza, sì lungamente da questa cultura abbandonato! certo
illumina il mio cor perfettamente, / sì che e'si mondi del peccato rio.
del purgatorio mondino peccati d'incontinenza? sì d'incontinenza; ma mondano, non
/ non può, che sei al porco sì vicino / e siedi a mensa come
restato di bollire,... sì che il liquor suo chiarissimo, mondificato
mangiavano come le persone. ed erano sì bestie che ponevano il pane, il
; a tutte salse / di questi, sì ce ne vagliamo. =
di mestieri una special mondizia di cuore sì da ogni bruttura di cattiva affezione sì da
sì da ogni bruttura di cattiva affezione sì da ogni nebbia di falsa estimazione.
vie... il primo ornamento sì dee essere di puritade. questo è
e forte. sarpi, vi-2-25: sì come il sacerdote mosaico non faceva mondo
lxxxviii-n-763: nel terzo mie panier, sì cupo e tondo, / son gli altri
se la carne era al tutto consunta, sì che ne potesser raccorre tossa monde.
/ fin che da sommo ad imo sì turbolle, / che non furo mai più
le note / che portar quinci, sì che mondi e lievi, / possano
quando alcuna anima monda / sentesi, sì che surga o che si mova /
cotale locuzione il bembo, che fu sì mondo e schifo poeta, non so chi
vostro sapere alto e profondo / ficcate lor sì tosto nel cervello, / ma non
mondo, o concentrica a quella, sì che il muoversi verso questa sia un
non è un sì fino / ed è dell'arte sua sottile
9-285: avanti alla scoperta delle indie sì orientali che occidentali, il mondo vecchio
luminoso tutto l'antico mondo? ah sì: italiani, non si pianga se oggi
. tasso, 1-71: non è sì grato a i caldi giorni il tuono /
a chi più acuto scorge: / sì bel titol d'amore ha dato il
/ di vostra terra in voi, sì com'ho detto. g. cavalcanti,
vivendo. sacchetti, 110-65: faceano sì grande le strida... per
grande le strida... per sì fatto modo che parea l'inferno; e
in firenze, per vedere quello atto sì degno. pulci, 26-106: tutto il
credette il conte convincerlo e indurlo con sì fatte ragioni,... dedotte
come dice l'apostolo, è pazzia, sì come a lei sembra pazzia la sapienza
, i-290: noi siamo qua in sì folta nebia delle cose di questo brigoso
pace / che dietro a'piedi di sì fatta guida / di mondo in mondo
stuolo dell'india sono una mole di sì gran corpo che vi cape dentro un
che la perquota, d'una gagliardia sì vigorosa e sì forte che ella prende
perquota, d'una gagliardia sì vigorosa e sì forte che ella prende a scherno le
petrarca, 323-30: di sua ombra uscian sì dolci canti / di vari augelli e
in testa del re, il percosse sì forte che cadde e stette per buono spazio
fuggì l'alma sdegnosa, / che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa.
che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa. s. bargagli, 1-235:
, / chi vide al mondo mai sì dolci spoglie? boccaccio, dee.,
, xii-42: al mondo nonn-è pena sì cocente / che non torni pia- gente
una colla là oltremmare, la quale è sì tenace e sì forte che per nulla
oltremmare, la quale è sì tenace e sì forte che per nulla maniera di mondo
che male il suo bel volto / mirò sì fiso, ond'u- scir gran tempeste
dio? pananti, i-166: un giorno sì felice e sì giocondo / non s'
, i-166: un giorno sì felice e sì giocondo / non s'è mai visto
avete servito di levatrice al nuovo: sì, noi l'abbiamo messo al mondo,
mazzei, i-18: sappiate ch'io ho sì servito ambruo gio, che
che se intende della calamita e carta sì profundamente, che non arà paura di
le ragioni vere son già tristissime, sì come quelle che, qual moneta di spaccio
moneta, trovò il fiume di rodano sì malamente cresciuto che non poteo passare.
ne'seguenti, per far moneta prostituirono sì fattamente il nome di conte palatino che
cose in picciol fascio: / né son sì poverello che a la meta f di
moretti, ii-463: oh dio, sì, il nome letterario, il nome
fanno a mio modo, premio di sì fatta moneta. -mezzo; strumento
68: non doverrei con moneta di sì stravagante conio tentare di mostrare a v.
10-i-62: non si dee ridurre una virtù sì eccelsa ad un traffico di soli bei
. alfieri, 6-80: -sì; sì, d'oro una statua. -no,
: basta ogni iii-75: quel cuore sì osceno, chi lo cangiò in un mon-
alla regina, la trasportarono in smanie sì estreme che pareva il capo di lei divenuto
, gentile, / forma senzfarte un sì caro monile / ch'ogni cor addolcisce e
n'avete [delle mie rime] un sì nobil monile / ch'allunga ogni mia
coralli / ch'han nel soggetto un sì formai monile, / che folgore,
moniménto colli onguenti,... sì si recavano a memoria le pene e le
il munitóre per aiutare allo insegnamento teorico-pratico sì di navigazione piana, che astronomia e
. annotazioni sul decameron, 80: sì come 'monna ', che si
a spiare se venisse persona. -monna sì. algarotti, i-x- 381:
egli ha a'monnini, e vanne un sì terribile / che lo flagella e mandalo
piagata / dall'arco mio, e son sì monnosini / che meritar perdon. varchi
: le parver [i leprottini] sì belli e monnosini, / che per avergli
fu [benedetto di peraccione degli strozzi] sì peritissimo in ogni genere di musica,
m. argentario le sabine e vi vegetano sì vigorose che alla costa delle scorpacciate tali
. pronti? voglio il tenente. sì il tenente. sei tu? come va
. soldati, 2-289: era, sì, rustico e monolitico nella fiducia in
cose che a magnifica supellettile appartenieno, sì come monopodii e abachi, furono a roma
ne apparisca uno con ingenti capitali e sì bene organato da cagionare quasi a forza
castelnuovo, 1-48: diceva, sì, essere opportuno emanciparsi dai monopolizzatori del
del monoscelo di sol'un piè, sì lungo però che gli serve di ombrella
essere di dieci [sillabe], sì come quelli che finiscono in dizione monosillaba,
a sbandire la brevità e principalmente il sì ed il no da'loro ragionamenti, vestendo
con 'da 'segnacaso; 'sì ', avverbio, per non iscam-
musicale). carena, 1-20: sì fatti strumenti [a pelle tesa] sono
cino calzaiuolo, lxxxviii-1-686: la messa sì solenne e gloriosa / monsignor di san
/ l'avea, che toccò a lui sì degna cosa. scambrilla, lxxxviii-n-466:
. / monsignor patriarca cardinale, / sì come uom degno a sì felice stato,
, / sì come uom degno a sì felice stato, / non può l'
giorno furono inventati / beccacervelli ad imbrogliar sì forte / i poveri discepoli arrabbiati, /
in... amori di montagna sì bella e sì cara occasione e ventura.
. amori di montagna sì bella e sì cara occasione e ventura. —
sviluppi infernali di piani strategici e tattici sì che è vero miracolo se nessuno di noi
al sesto pianeto, che è love, sì velocemente, dove si mostra che elli
e zaccaria ch'è interpretato solenne, sì che significano gli uomini giusti, perché
... uomo non sarìa stato sì cordoglioso, che gran risa di ciò
pulci, 14-58: il lusignuol ch'ha sì dolce la gola / e 'l zigolo
vaghe montanine pasturelle, / donde venite sì legiadre e belle? ottimo, ii-549:
san gimignano, xxxv-11-413: d'agosto sì vi do trenta castella / in una valle
cenno su per quella scala, / sì sua virtù la mia natura vinse; /
si monta e cala / naturalmente, fu sì ratto moto / ch'agguagliar si potesse
lo sparviero] è montato e salito sì altero, / assai più alto che far
'l signore fue montato in cielo, sì 'l fecero gli apostoli vescovo di cennonia.
convenne far forza con li remi, sì che molte delle nostre galee, non
, 18-110: lo fondo è cupo sì, che non ci basta / loco a
navicando, e'ci venne sopra una nugola sì grande che ci copriva sì forte che
una nugola sì grande che ci copriva sì forte che non poteva vedere l'uno
, 17-83: ornai si scende per sì fatte scale; / monta dinanzi, ch'
ch'i'voglio esser mezzo, / sì che la coda non possa far male.
17: li prestò [la fortuna] sì dolze genitore / che se sforzò de
vostra lumera -... m'ha sì innalzato, / che son montato -in
bonagiunta, xxxv-1-265: monta [amore] sì ogne stasione: / però fronde
monta, /... / sì come il frutto che per sol sormonta.
e le braccia con funicelle sottili e forti sì stretta- mente che, rodendogli col camminare
soffrir non pò, follia / li gioca sì che monta ont'e dannaggio. iacopone
vertù, mi conta / di questa donna sì alta valenza / che spesse volte
1-6-48: in piccol tempo il freddo montò sì fattamente, che il termometro segnava i
/ ed io per caldo di partte sì non ardo / che il ver non volglia
onore, / poiché m'à fatto sì alto montare. guido tto da bologna
[della sconfitta de'fiorentini], sì per gli fiorentini e sì perché di
], sì per gli fiorentini e sì perché di ciò montava lo stato e podere
l'imperio di roma non saria a sì alta potenza montato, se non avesse
, composto di tante diverse membra e sì mostruoso per il suo augumento, non
core sale. anonimo, i-537: sì son montato in doglia, / che
la mente mia / ch'era montata in sì fero dolore. neri de'visdomini,
, agostino caracci sono ascesi a una sì gloriosa rinomanza e le loro carte sono
di montagna, tutta sasso vivo e sì erta e scoscesa che a montarla non
, / per far con meco pace sì montasti. -montare in furia,
più ch'umana, / menando lor sì fiere bastonate, / che fischiar si sentiva
ceccoli, vii-673 (511-2): sì alte dio amor, com'ei me
alle quali doverà farsi il suo montascéndi, sì al- l'una che all'altra parte
e la montata è difficile ed aspra sì che ti fa sudare la midolla del-
fare grande montata, avendo sopra capo sì fatta fortezza com'era la città di
città far gran montata fin che avesser sì fatta fortezza, sì come era quella di
fin che avesser sì fatta fortezza, sì come era quella di fiesole, sul
fu tanto il numero de'precipitati, sì d'uomini come di giumenti e carri,
monte fiorentino... e comunemente sì dice il maestro francesco che e denari
sue tenute detto del piano della badia, sì che li luoghi di detto monte fossero
ancorché sia per sua natura vacabile, sì concede nondimeno che tutti li compratori di
vigneron, / s'a deo plaxe, sì s'acordaron. -andare di colle
uomo si sparge per le sue vene sì che cerca tutto il corpo da monte a
, / se ben quel tempo che sì ratto corse / tenesti di namorse /
piciola parte / di questo mondo, sì t'ha messo a monte, / che
a montecchio, / io le gratterei sì il pennecchio / che più li gioverebbe
sacchetti, in: io ho sì pieno n capo di pareti, / di
la fenice], per aver vita, sì se ne va a'buoni arbori savorosi
chiome tutto il capo, ne arricchiscono sì copiosamente la fronte. 4.
: quel che io non voglio, / sì l'ò cerchiato, che giammai non
che pugna / e fa per gelosia giostra sì egregia, / al becco, che
. m. cecchi, 1-ii-179: eh sì, vo'avete fitto il capo nella
da alcuna altezza discenda al basso, sì diritta che o non presti o presti con
al luogo nel quale essa discende, sì come in assai parti si vede ne'luoghi
città? ariosto, 42-20: l'isola sì era, / montuosa e inegual ritrovò
acqua, della quale, in un corso sì smisurato per paese montuosissimo, glie n'
bentivoglio, 4-290: si alza il terreno sì dolcemente che appena si può dire che
incoraggiare i penitenziati svizzeri a sostenere un sì penoso travaglio. genovesi, 2-52: ne'
negli scrittori e si vedrebbero ne'monumenti greci sì fatte immagini. casti, 440:
antica de'tempi di federigo, egli è sì rozzo, sì
di federigo, egli è sì rozzo, sì
g. gozzi, i-15-173: ah! sì, che alzarti un monumento io veggio
dunque detto a mio padre? - sì, le more di maggio! idem,
poi se ne dimenticò... sì che la v. s. perdonerà questa
sia ciò che possa mai darti, in sì gran pericolo, qualche moral sicurezza:
: espressione spregiativa con cui furono chiamate sì le forme etiche e legali della società
etiche e legali della società liberale democratica, sì l'egoismo delle classi dirigenti e capitaliste
poi al morale, ricercava da tutti sì fina perfezione e sì esatta che a'meschini
ricercava da tutti sì fina perfezione e sì esatta che a'meschini discepoli..
una bella moralitade: il giro tondo sì hae una linea. buti, 2-670:
non è già una moralità, ma sì bene un saluto e un avvertimento all'ospite
s. alessio, xxxv-1-24: sanctu alessiu sì scultao, / le precepta de lu
379: mai non si vidde sì voglioso coro / a ricever morato peregrino
una tinta da barbe e da capegli sì nera e sì morata, che i
da barbe e da capegli sì nera e sì morata, che i diavoli son bianchi
, di un color nero morato e sì bello e lucente quanto altro mai.
squaquerate e pantanose, / che, sentita sì strana morbidezza, / lo sputò.
: i vasi, la porpora ed altre sì fatte morbidezze persiane prese e mandolle quasi
iii-446: l'isola di cipri è sì posta ed usa a tante morbidezze che
'inondano tutta la mia stanza, sì che i vecchi libri gridano: miserere di
ranni morbidi e chiari / e dolci sì con maestrìa facciamo / che non ritrovan
giacere. d. bartoli, 15-2-56: sì vemente era il dolore che massimamente quella
suole tremolare il latte / ne'giunchi, sì [le membra] parean morbide e
alle mani del morbido adultero, ma sì fu rapita in egitto da hermes.
dissolutezza. tasso, 16-29: quel sì feroce e ardente / suo spirto a
mani, le dita e l'unghie sì smisurate di pietra roza, tanto gentili,
solamente il saggio, io '1 trovai sì morbido e dolce ch'io seguitai oltre.
non dubitar, diss'io, che sia sì or- bido / ch'io scriva cosa
: penso che tale mia risposta non sia sì morbida che possa essere sufficiente a refrigerare
in quel tempo morbido e giocondo / sì vidi inebriare il mio bel fiume, /
. pino, 1-75: mi parete sì fresca, sì morbidotta e sì bella che
1-75: mi parete sì fresca, sì morbidotta e sì bella che, se
mi parete sì fresca, sì morbidotta e sì bella che, se io fossi un
la pi- stolenza / per le locuste sì grande e acerba, /...
orbi, / biascia la celidonia, sì che c'entre / il cano succo
tutti gli amorosi morbi quanto più invecchiano, sì come quelli del corpo, tanto meno
a quella voce nuova che schermiva con sì aspri sarcasmi la debilità, l'irritabilità
. segneri, ii-74: quelle ulceri sì mordaci... abbruciano a tanti
è difficile, / quando di criticare un sì compiace, / che non usi la
compunzione. liburnio, 3-49: doglia sì fera e mordace /... ebbe
. siri, viii-813: un sabbione sì minuto e mordente... quasi
l'infermo. pallavicino, i-134: uomini sì perduti non avevan occhi per mirare se
so se 'l sa: ma 'l suo sì serra a chiave, / che '1 me-
me- desmo, che 'n tórre è sì saccente, / non credo che del
infino a qui, perché tu se'sì unto / che '1 mio mordente non s'
vide noi, se stesso morse, / sì come quei cui l'ira dentro fiacca
d'aiutarsi, mordendosi la lingua, sì la precise e sputolla in faccia di quella
altro fianco / de la fera gentil mordean sì forte, / che 'n poco tempo
peccatore, a guisa di maciulla, / sì che tre ne facea così dolenti.
/ l'un l'altro in suda schiena sì si morde. savonarola, ii-24:
e scheggiati e rasi e forbiti, sì ben lustrano e scintillano. -essere
2-viii-7: que'dolori mordono e raffiano con sì poca discrezione che io non mi posso
assunta si misura, / nulla già mai sì giustamente morse. 13.
ricorda, / come furò le spoglie, sì che l'ira / di iosuè qui
, xxxix-i-8: lassa, questo pensier sì me mordea / che retrar non mi
medesma lingua pria mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra
tutto mordi, / a'lupi esser sì 'ngordi - è già nociuto.
: da poi ch'el lopo apìcciate, sì dà mal mordemento! patrizi, 3-162
] sia una lingua greca corrotta, sì come i morditori dicono che la volgare è
podere mi tene, / ch'io viva sì morente, / non prende fine lo
sapendo che vanno in mani viscose, che sì che qualche varia moresca vedremo tosto.
belle / moresche e volte intorno, e sì raggira / ch'ella tutti i suoi
riesca, / ché quella fa l'uom sì di virtù pieno / che 'l cervel
balla. b. corsini, 13-78: sì bella mostra... / di
. luca pulci, 3-82: risplendea sì che mostrava la via / e in
capriccio, un giorno quello con carboni sì naturalmente suso un muro ritrasse con suoi
ii-42: il bucchero moretto natanino / sì l'era sempre a'giorni suoi piaciuto.
la differenzia si mise tra loro, sì che in brieve ne decimò il campo e
7. prov. non fu mai sì gran moria che non campasse chi che
allegri, 5-33: conciosiacosaché non fosse mai sì gran moria, che non campasse chi
toscani, 72: non è mai sì gran moria, che non campi chicchessia
la tenerezza d'un petto amante colpirono sì fattamente tutti i suoi sentimenti che poco
testi fiorentini, 197: lunghe malatie, sì come idropisia, fici, morici,
dal male del fianco, che gli dava sì veementi passioni e dolori; aggiungevasi un'
le tue operazioni e fatti, sieno sì composti, morigerati e costumati che più
è la donna tua, ch'era sì bella. idem, infi, 33-74:
carestia, / e'patì tanto e sì le forze afflitte / per campar noi logrò
ricco o rinieri da palermo, 431: sì come fa lo cesne quando more,
peccato; ma ora che vive, sì vive a dio. bianco da siena,
: parole et opre / escon di me sì fatte allor ch'i spero / farmi
ismarrita, / anima nostra, che sì ti lamenti » / dice uno spiritei
de'terreni, di nome polesini, sì che non poteva più scolare. e
mi lanza / e fammi trangosciare / sì lo core, moragio / se più
: oi lasso! non pensai / sì forte mi parisse / lo dipartire da madonna
22-3 (77): certo ella piange sì che quale la mirasse doverebbe morire di
37: ora il morir mio, che sì t'annoia, / ti farebbe rallegrar
sonno. / son io ebra, o sì o no? / star più ritti i
la morte, / di quel piacer sì caro / foran giunte a bearsi ambi di
reame il quale amava lo suo padre, sì come natura comanda, il quale nascose
179: morte, perché m'ài fatto sì gran guerra, / che m'ài
vedestila? rispose calandrino: oimè, sì, ella m'ha morto. gli
accorta, / a me si volse in sì novo colore / ch'avrebbe a giove
vedi re, / lo viso envenonato sì fa el corpo morire. dante,
con forte chiave /... / sì forte, / che per voi,
com'è morto bene / lui ha, sì come me, in podestate. g
te. saba, 35: qui andiamo sì, ma a tanta nostra guerra /
altro fu vago di ricoprirla con colorito sì mormido e dilicato che solo i buoni
languendo, / presa per man colei sì mormierosa! = etimo incerto,
che l'avvento degli ecclesiastici francesi, prima sì procurato dal papa e sì desiderato da'
, prima sì procurato dal papa e sì desiderato da'presidenti, allora fosse da
al podestà: « perché ci volete tener sì stretti che alcuno piacere prendere possiamo?
, un rivo / di nettare, e sì dolce mormorante / che non pasce altretanto
l'orato / e bel legno or sì dolce mormorante, / sì lui preme
bel legno or sì dolce mormorante, / sì lui preme soave chi piagato / ha
lui preme soave chi piagato / ha me sì forte, il mio candido avorio.
quand'amor diemme / le prime piaghe, sì dolci profonde. guarini, 49:
la piaga / de la giustizia che sì li pilucca. testi fiorentini, 212:
: quando lo cagniuolo vedeva lo signore sì li si faceva incontro mormorando e menando
di santi, 3-297: awegnadioché fosse di sì orribile infermità tormentato, nondimeno mai non
negli onori del mondo e non può sì bene fare che non viva sempre con continuo
avessi voglia di mormorazioni, potrei dire sì e sì; ma io non sono donna
di mormorazioni, potrei dire sì e sì; ma io non sono donna da
cavalca, iii-42: sono molti di sì stretto cuore che... non
qualcuno ne sostengono o servono ad altrui, sì il fanno con poco cuore e con
terra, in modo e in forma sì misurata che gli altri da te piglino edificazione
corti ad abitar venuto, / sentito, sì, non già veduto, or passa
poroso oblio. pananti, i-330: io sì, che in mezzo alle burrasche fui
moro con la bruttezza di un peccatore sì mostruoso d'avanti a dio? borgese
un leggiadro abito moro / l'adorna sì, che non gli piace meno.
lodovico mor sfor- cesco / el pareva sì duchesco, / poi sul primo che se
. bartoli, 1-46: lodano il moro sì perché dura gran tempo, sì perché
moro sì perché dura gran tempo, sì perché per la antichità diventa in processo
cerere e baco fuze via, / sì che resta agiazzà venere al fuogo. /
sportino infuori, da l'uno ordine sì e dall'altro no, delle pietre,
al contatto loro serrato e calcato e stretto sì forte fra le medesime ch'egli sia
da firenze [tommaseo]: non era sì forte cavallo ch'el noi castrasse senza
'n forse, / eh'amor mi strugge sì co'le sue morse. pasolini,
boccadure... mi sono parsi di sì poca importanza che non volli quasi metterli
ser gaudio, 98: udir vostro sonar sì m'è gran festa / e quanto
(15-12): i'ho provato sì amaro morsello, / e provo e proverò
era venuto a tutte le altre membra sì atroce pena. deledda, ii-522: il
e si volse al figliuolo con un visaccio sì brutto ch'egli se ne sgomenti e
1-38-28: se non te vói fidare, sì fai gran sapienza, / cà chi
, ii-169: par il bere a costui sì buono e bello / che tutto il
. / tu per lei prega, sì che fida ancella / possa in ogni fortuna
'l morso / fu da voi rotto sì, che più molesto / non l'ho
. vantaggio. iacopone, 1-53-67: sì nne fusser providuti / li frate che
atterrato, fremendo contra di lui, sì 'l morse sotto il bellico e rosegli
, 76: ch'io vegio lei sì pronta nel mio male / che '1 pianto
che sia -l'ultimo morso, / sì eh'è beato chi provede al corso.
xliii-346: donna non provò ma'sì aspro morso: / o dio,
e raccogliere le forze e darle mano sì ch'ella guadagnasse la riva, giocavano fra
-che? è forse conchiuso? -signor sì, secondo che m'ha detto il cocozza
straccia la bocca, / né dolce sì ch'ai cavalier dia doglie / in trasportarlo
tasso, 4-53: confortando mi rende'sì ardita / che del timor non mi ritenne
non mi ritenne il morso, / sì ch'io non disponessi a l'aer cieco
, 1-170: qual morso è poi sì duro che basti ad impedire un cuore
chiliini, 25: amor, che ha sì tenace e fiero il morso, /
giulio il grave errore / nel qual sì levemente eri trascorso, / cercai di porre
celesti regni / non possedian, né cosa sì perfecta / senza longhe fatiche cum sostegni
, 12-155: sappi che'rimedi son sì scarsi / di questa alfana a frenare il
mortaro di bronzo pestarlo [il giallorino] sì come de'fare del lapis amatito.
un mortaio di metallo da speziali, sì che s'incorpori e s'impasti col migliore
un grande mortaio, con un pistone sì grosso che era necessaria la forza di
. muratori, 10-i-151: feste talora sì strepitose, sì pompose, musiche soavissime
, 10-i-151: feste talora sì strepitose, sì pompose, musiche soavissime e comperate a
suo mortaio, non l'avete voi sì bello onor fatto di questa. sercambi
, ii-21: la mensa della proposizione sì la copriranno di questo pallio verde e
, i-317: ell'è per certo di sì gran valenza, / che già non
(200): ciascun lei, sì come maravigliosa cosa, guardava, e il
che vivono, interamente siano mortali, sì come animali bruti, e siano sanza
vestii delle mortali / membra, onde poi sì ratto ti spogliasti, / e per
poca mortai terra caduca / amar con sì mirabil fede soglio, / che devrò
, 21-61: tu hai l'udir mortai sì come il viso, /..
, onde ferite / a morte alme sì cieche al proprio male, /..
, par., 29-132: questa natura sì oltre s'ingrada / in numero,
mortai pur sempre e lieve, / sì grande è il bene ond'ei ne caccia
tu riedi, / questo rapporta, sì che non presumma / a tanto segno
, 31-53: se 'l sommo piacer sì ti fallio / per la mia morte
male / e, per vero, sta sì ch'egli è mortale. beicari,
, 1-26-3: emprima la morte al corpo sì li fa mortai finta / che da
piaghe mortali / che nel bel corpo tuo sì spesse veggio [ecc.].
. / o pic- ciol gusto a sì mortai veneno, / deh, quanto è
lo scudo mortai che, come pria / sì scopre, il suo splendor sì gli
/ sì scopre, il suo splendor sì gli occhi assalta, / la vista
: / l'anima e 'l corpo sì n'è forto damnà giamboni, 10-37:
grosseto, i-149: non è neuna cosa sì mortale ne la cità come 'l tradimento
? / se ria, ond'è sì dolce ogni tormento? boccaccio, i-330:
! / ch'ai core mi sento sì mortai ferita! dante, xlvi-10: ella
a l'ora non aveva da spegner sì mortai fuoco, ho spettato che egli
bonarelli, xxx-5-47: or mentr'ella sì dolce / con modica pie- tade,
contristola, / che mi fu l'ombra sì mortale e frigida, / che ancor
di sentenze, 1-18: neuna cosa è sì mortale agli ingegni come la lussuria.
era. mortalissima nemicizia e tanto e sì acerbo odio, che mai non cessavano
sfido / e '1 disse in atto sì feroce ed empio / che parve aprir
non tarda, / maria veggendo co'sì mortai vista, / stridendo forte le
/ voi, superbi mortali, e par sì bella, / è un'ecco,
2-364: il vedere in te una donna sì elevata dalla schiera volgare dei mortali,
come negli altri paesi tutti, e sì pelle mortàlite e sì pelle guerre e
paesi tutti, e sì pelle mortàlite e sì pelle guerre e gravezze. castelvetro,
di sua mortalità co'prieghi tuoi, / sì che '1 sommo piacer li si dispieghi
ne colse. malispini, 5: feciono sì grande uccisione di quelli della città,
e rughe correano tutte sangue, e sì grande vi fu la mortalità che quasi pochi
iii-36: codonas e salardo... sì francamente si portarono, che riacquistorono il
, rimanendo maurizio quivi ferito d'archibusata sì mortalmente che fra due giorni uscì di
e piacegli, sanz'altro a fare, sì pecca mor- talemente per ogni volta.
lui o contra lui [dio], sì pecca mortalmente. boccaccio, viii-1-265:
., 4-136: avendo marco tullio arringato sì mortalmente a faccia di catilina nel pubblico
cino, iv-182 (49-2): sì mi stringe l'amore / mortalemente in
ed ancora la mortaria va e torna, sì che non vi pentite d'essere stato
lo colore, / e la forma è sì desfatta, la veduta dà un orrore
., 3-57: dietro le venia sì lunga tratta / di gente, cui'
): una fratellanza e una amicizia sì grande ne nacque tra loro che mai poi
, xxvi-84: già l'ebbi ei sì a gentile, / che prese, per
dura / trar quel corpo mortai che sì mi duole! a. alberti, lxxxviii-1-51
ciascuna figura la trionfatrice della precedente, sì che la castità trionfa dell'amore, la
la vesta ch'ai gran dì sarà sì chiara. ariosto, 5-57: s'era
non ardisse a fare alcuna cosa contro a sì fatta deliberazione, essendo manifesta la fama
lunga navigazione e riposo... sì come uno pomo maturo leggiermente e sanza
. crescenzi volgar., 5-12: sì [i meli] si deono difendere con
, e fuggon gli anni, / sì eh'a la morte in un punto s'
cose tutte hanno lor morte, / sì come voi; ma celasi in alcuna /
nati di morte / per la partenza, sì me ne duol forte. petrarca,
forte. petrarca, 39-2: io temo sì de'begli occhi l'assalto, /
mazzini, 2-41: pare che questa sì decantata morte degli amanti si debba per lo
iacopone, 1-45-66: sospicarà maritota che non sì de lui prena, / tal li
] a tutta l'umana generazione, sì come quella per la quale campiamo da
li dannati chiamar la seconda morte, sì come noi mortali spesse volte chiamiamo la
, mi venga la morte incontanente, sì che più non viva in questo mondo
la grandezza ove li mise / ennantir sì, che 'l piagaa quasi a morte.
veggiano venire,... / sì sotto enea ed ettor degli achei /
g. cavalcanti, i-248: giunse sì presto e forte, / che '
isò gli ocli e sorrise, / sì c'a morte mi mise, / come
ettore, capitano de'troiani, menava sì a morte i greci, e da
: in condur loro a morte è sì veloce, / ch'uom non li vede
1279: l'alemagna era ridotta in una sì gran debolezza ed agonia che la minima
vita). dante, lxxviii-10: sì che 'n questo pensando si conduce /
., 33-54: tu nota; e sì come da me son porte, / così
/ e, quando ad ogni ben sì credon giunti, / dan nella morte,
da'sembianti / di morte una pietà sì dolce spira, / ch'ammollì il cor
siria la morte / ca la pena sì forte! chiaro davanzati, x-15: meglio
e scrisse latino, ma con locuzione sì dura, impropria e affettata ch'è una
n. franco, 4-102: dubito sì bene ch'ella, per far la
tenebre;... onde tante e sì subite mutazioni? — dopo il trapasso
, ma in su la morte. e sì l'assolvé della scomunicazione. d.
appresso ciò non molti dì passati, sì come piacque al glorioso sire lo quale
/ deo, lassa me vedere / sì bel viso amoroso. guittone, 4-3:
183-7: s'amor sopra me la fa sì forte, / sol quando parla,
, / gli occhi suoi da mercé, sì che di morte / là dove or
ingiuriosa ed empia, / che con sì feri stridi / a morte oggi mi sfidi
vita. giamboni, 10-84: fue sì grande letizia nel campo, come se
, 6-33 (i-164): gli fece sì doler la schiena / e per tutto
: che hai tu, patrone, che sì fortemente ti cruci?...
caduco. lubrano, 1-13: fiori sì morticci recan cordoglio, non conforto alla
.. che non v'abbia pianta sì perniciosa che... o non sia
sue liete e piacevoli / mostra, sì che a ciascun fa venir voglia / di
nostra è inquieto male, piena, sì che versa, di veleno mortifero. s
acquisto del cielo. ora una dottrina sì mortificante era più capace di spaventare 1
se voi viverete secondo la carne, sì morirete; ma se voi mortificarete li
fatti della carne, nello spirito di dio sì viverete. zanobi da strada [s
i nostri cinque sentimenti del corpo per sì fatto modo che noi non offendiamo mai
colombini, 32: mortificatevi al mondo sì che viviate in dio. zanobi da strata
lapo gianni, xxxv-11-578: mia labbia sì mortificata / divenne allora, ohimè,
mangiandoli la carne, fé una piaga sì grande che vi entrava dentro una mano
. contarini, lxxx-3-207: essendosi ben sì con gli accommoda- menti fatti tagliata la
: in che ha finito un uomo sì mortificato, sì cauto, sì casto,
che ha finito un uomo sì mortificato, sì cauto, sì casto, sì generoso
un uomo sì mortificato, sì cauto, sì casto, sì generoso, sì benemerito
, sì cauto, sì casto, sì generoso, sì benemerito? segneri, ii-4
, sì casto, sì generoso, sì benemerito? segneri, ii-4: ci smentirebbe
profondea la mortificata donzella sotto quella foggia sì abietta, a guisa di scielta mirra
6-13: per tante macerazioni e per sì rigida mortificazione de'sensi e d'ogni
quando un religioso desse in reprobo, sì che l'esperienza insegnasse che non giovasse
saran sempre onorati / da me, sì come degni fermamente, / e di mortine
fosse un anno morto stato, / sì doverei a. llei esser tornato.
occhi mei] / per lor diletto, sì che quasi morto / mi troverai,
lo color, che mi sostene, / sì ch'eo non aggio membro se non
le porte, / di gemme e di sì vivi intagli chiare / che tutte altre
dante, purg., 17-12: sì, pareggiando i miei co'passi fidi
ora l'anima dolente, / veggendola sì bella che consente / che sia ragion ciò
vedesti in lettre d'oro, / sì come i miei seguaci discoloro, /
fogazzaro, 1-524: sono morto, sì, alle conferenze. -che non
rosso, lo presero per lui, sì, ma che ritornasse dagli eterni riposi
napoleone 'il piccolo 'che era sì poco. moravia, xi-547: ero
6-2 (106): cominciava a ber sì saporitamente questo suo vino, che egli
parli queste cose a'morti: / sì che non spender meco tal parole, /
che 'n tesagli a ebbe le man sì pronte / a farla del civil sangue
aretino, vi-87: -o che dirai di sì o ch'io ti scannerò con questo
adespote, vi-387: vedendo eh'e'sì pure r am aricava, teneasi morto,
scorto / con l'anima che sen girà sì trista. -vivo 0 morto:
sepolcro. carducci, iii-4-232: or sì or no su rotte aure il lamento /
lamento / vien del mortorio, or sì or no si vede / scender tra'boschi
, bu- snardo lo criaor, / sì me'l metì in bando mortor.
come la tana della biscia. un uomo sì aperto e leale doveva accomodarsi di quella
per lo vacante e mortuario solo niuno sì poco merito della religione arebbe pagato né
di sei in sette anni, fu sì mal concia da morviglioni in tutto il
perle, per accomodarle in lavoro di sì fatto mosaico. -mosaico rustico: rivestimento
1-34: vi tagliarò il viso a mosaico sì minuto che parrete il mappamondo dalli due
e parlo già tanto francese e leggo sì poco italiano che se comincio a scrivere anche
i-323: la mosca domestica. ma sì, basta cospargere di quando in quando
viene alle 'mosche': o qui sì che l'invenzione e il capriccio hanno
stracciate, incollandola con gomma chiara, sì che ci si legga a traverso.
agostini, 5-3-16: li dié un colpo sì fuor di misura / ch'uscir li
la testa a la cintura, / sì che pensate se morto e rimaso.
/ di ciò che t tuo disio sì caldo brama. 25. prov
allusione oscena. pulci, 28-142: sì ch'io ho fatto con altro battaglio /
, è più gentile e piacevole, sì come quello che si facesse di moscadellone
fatturata eleganza. cicognani, 3-67: sì, è rospo, sì è goffo,
3-67: sì, è rospo, sì è goffo, sì è un palo da
, è rospo, sì è goffo, sì è un palo da vite...
, 16-i-3: del leggiadretto, / del sì divino / mo- scadelletto / di montalcino
ensemor adunata /... / sì sirìa moscato et ambra po''l fetor de
altro megliore. cavalca, 20-274: sì era piena d'unguenti odoriferi e di
e altre cose aromate che dovunque passava sì spargeva un mirabile odore. marco polo
naturale non potendo digerire un tale e sì grande mescuglio, fu assalito dalla febre.
frutto). aretino, iv-6-108: sì gli parrebbe che le garzignole pere gli
.. venne a dar di coze in sì madornale imprudenza. 4. scherz.
.. la prima volta ch'ella sì abboccò con lui. f. < £ambra
gnolo passa per la tela sua, sì ne passa senza danno, ma i
[var.: mosca- rellij, sì ne rimangono presi e morti. imbriani,
assalito, / quando fra tante e sì degne persone / si udì a rinaldo dir
del rosso, 323-4: tu ài sì forte soferto ad onnora, / amor
potendo farsi ubbidire nemmeno da un solo di sì vili moscini, conoscesse la fiacchezza del
, 15: se la stagione ch'è sì dolce e bella / vene a passar
bene;... s'accorse che sì in firenze che in villa si cominciavan
fu voltolato, / un tratto gli menò sì gran punzone, / che '1 guanto
fé pur tanto dispregiare quei popoli e sì furiosamente abborrire gli scellerati reggitori. spiaciutami
: o brescia, i tuoi princìpi hai sì remoti / che del padre comun son
a la madre universale ignoti. / sì dunque vivi e non ti dien paura /
non ti moverai a sdegno, veggendo sì sconcie opere? 25. comportarsi
viii-34: e 'l meo sir mosso / sì fero ver'me adosso / che non
ch'egli avesse avuto ardimento d'usare sì sconce parole. testi, 2-522:
gemelli careri, 2-i-184: ingegniamci sì di bene educarle, sobrie, divote
: il furore si move e ferma, sì come a lui piace ed al suo
. idem, conv., ii-xm-27: sì che tra 'l punto e lo
tra 'l punto e lo cerchio sì come tra principio e fine si muove
novo. guido delle colonne, 82: sì son donne assai, / m'àno
indarno, e poscia l'arse, / sì seco irato che non sentì il duolo
varietà delle quali è suscettiva questa pianta sì per la diversità dei fiori e delle
, per testimonio dell'aldrovando, è sì grande che dalla cima del becco a
: polemone sofista... fu in sì gran credito presso a'suoi laodiceni che
onde si facessero le spese del mortorio, sì che la sua onoranza fu fatta dal
a vui appare, reputando nostro speciale sì corno de bono amigo e de persona k'
, 253: molto dura mi pare / sì gichit'onorare / torni in grave avenire
a pensare ^, che un poeta di sì alto cuore non sapesse calpestare la sua
essendo dinadano al palagio, la reina sì gli fae grande onore e fallo sedere davanti
e i romani onorando oltre il merito sì grande forestiero. bisticci, 3-173: istato
quale ognor più onoro e lodo / sì come vole e mi comanda amore.
. g. gozzi, i-19-253: sì, cara la mia figlia, ei v'
da offida... fu di sì religiosa vita e di sì grande merito
. fu di sì religiosa vita e di sì grande merito appo iddio che cristo benedetto
guisa suo presio e l'onura, / sì, come dea tuttore / laudar ben
dei frutti ci sono porti tanti e sì diversi sapori che grandemente ne onorano le
anzi m'onoro e vanto / di sì possente e gloriosa madre. boterò, 6-60
parigi. birago, 497: sì come mi onoro del titolo di servitore del
, e per lo più con maggiori emolumenti sì d'onorario, sì di guadagno da'
con maggiori emolumenti sì d'onorario, sì di guadagno da'loro libri e dalla lor
altro aw. porcacchi, i-48: sì come non sapeva s'egli doveva ottener
il suo ritorno a venezia, dopo aver sì onoratamente dato compimento alla sua ambasceria,
onoratezza e fedeltà sarà creduto più proprio a sì geloso ministerio. bottari, 5-147:
da'dotti onorati labbri vostri / con sì dolce soave mormorio / uscir odesi.
di lagrime e di riconoscenza che devo sì giustamente alla memoria onorata di un fratello
giustamente alla memoria onorata di un fratello sì caro. cesari, i-138: voi avete
! sire, non siete cavaliere errante sì certo e d'alto pregio? adunque non
troppo sconveniente non solo a le tante e sì onorate vostre azioni passate, ma anco
che ragioniamo né quella di che a sì onorata mensa disputar si conviene. b.
carro a l'onorato incarco / di sì prode guerrier, di sì gran dea.
incarco / di sì prode guerrier, di sì gran dea. -onorata società:
sempre acerbo et onorato giorno / mandò sì al cor l'imagine sua viva / che
acerbo mi fia sempre / (poi che sì piacque a dio). g.
di milano per le accuse che da sì potenti avversari gli furon date, nientedimeno udì
in piacimento, / mize in voi servir sì la mia 'ntensa, / che cura
farà questo vostro non voler che segua sì onorato e buon partito. salvini,
sproni. vasari, ii-157: fu sì fatta questa opera che meritò averne da
ai viaggiatori e che servi a lui sì amorevolmente di guida. sbarbaro, 5-119
i venti, / ode cantar in sì onorati accenti / e d'eurilla e d'
ch'ai vero onor fur gli animi sì accesi. boccaccio, dee., 10-9