pur gl'invio. carducci, iii-24-90: sì, ho inneggiato... a
ca i chiovi eran de carne; / sì come ferro stanne, duro ed ennervato
, l'ho innescato con pascolo di lusinghiera sì, benché non vana eloquenza. lucini
pedale s'unisce alla radice, e sì come il ramo al pedale. savonarola,
fr. serafini, 139: tu sì, legno infelice,... hai
chiome feminili / t'inne- starò con sì leggiadro modo / che qual vergine poi /
di dio. groto, 1-128: fu sì nobile che meritò d'essere inestata nella
] insolito l'innestare a materie di sì alta rilevanza satire e invettive. cesari
grosso libro del lana, non però sì fedelmente che qualcosa non v'innestasse del
a lasciarsi trovar che la bontade: / sì mal l'una ne l'altra oggi
guitaronlo i popoli di tessaglia e crebbero in sì fatta eccellenza che su 'l dorso di
ambasceria, / non soffrirem noi mai taccia sì infame. 7. ispirato,
ad un tronco, sembrava, con sì vaga innestatura di gigli e rose, uno
s. qualche innesto di quei limoni sì belli che qui fioriscono. redi, 2-113
italia giardiniera è piena / d'un innesto sì grato e signorile, / par che
e contengono in sé le laude divine, sì come appare nello innario, il quale
, / che perdono ne sospirano / con sì lungo inno di pianto? d'annunzio
, / come mi vidi a torto sì machiata, / prima volli morir ch'esser
di cui far bene è non dover sì gioia: / eri la dolce vittima;
aprili. tarchetti, 6-i-228: -oh sì, sì -disse la fanciulla abbracciandomi con
tarchetti, 6-i-228: -oh sì, sì -disse la fanciulla abbracciandomi con innocente civetteria
dì degli innocenti... la ecclesia sì fa oggi la festa di questi beati
com'egli diceva, 'tanti e sì divini prìncipi '. e. cecchi,
g. gozzi, i-7-217: un sì bel fiore, / di verde etate e
fanciulla c'ha nome / innocènzia, sì come / veder porete / che tenete
baretti, 6-64: questa loro innocuità fa sì che, sentendo un qualche bell'impossibile
[i dottori] conclusero che, sì, ero un po'tocco, ma innocuo
e manifestano i secreti dei vivi. sì fatti documenti non sono innocui che affa terza
in corpo mi sento tremare, / sì forfè la temenza e la paura /
da verona, xxxv1- 639: sovra sì è una porta cun quatro guardian, /
mai? gozzano, i-573: ah, sì, quel detestabile signore dal naso ricurvo
anzi lasciò alla sua casa le medesime porte sì vecchie che parevano le stesse postevi da
di gente vile e di basso cuore, sì che picciol momento poteva sovvertire lo stato
, / che prima avea le ramora sì sole. savonarola, 5-i-137: va'alla
è innovato. ricchi, xxv-1-172: sì come / si vive or con la
e modo di dire antichissimi e forestieri sì facilmente, che paiano piuttosto invitati che
, rotto e tutto guasto, / sì che però innudo era rimasto, / se
idio, inperò chi l'ama, sì lo ubidisce. boccaccio, v-216: sono
mi tormenta / con così gravi e sì penosi affanni, / che questa febre
samuel pontefice noi privasse del reame, sì gli disse: peccai! ma poi soggiunse
temono te tutti li tuoi cittadini; sì penserei io di abbandonare la mia casa.
/ retornanno a niente, onn'omo sì me sciama. / ergo l'avere è
la pece e poi col muschio le inodoro sì forte, che, ove i'passo
dimanda tua non satisfarà; / però che sì s'innoltra nello abisso / dell'ettemo
le viscere da una febre sì acuta, che, avendo prima trafitto
vero, che... niuno sì sciocco errore immaginar si può, che
gloria. fiacchi, 241: in sì vaga region traendo l'ore, / ahi
venerazione che... accagionò torrenti sì copiosi di lagrime. alfieri, i-64
già tanto inoltrati in italia e bisognosi di sì lunga opera, e di tanto ingegno
ben io che così fresca / cella e sì dolce il vin tu non avrai /
sventato, e che a milano n'erano sì inombrati che, niente più la cosa
ad essi di farsi inondanti, non posso sì di leggeri concederlo. perelli, ii-188
parola, dica: 4 che era sì come inondante contro di voi '.
tosto che occuparmi in altra cura, / sì che inondar lasci il mio studio a
intorno soverchiando inonde, / e inonde sì che le mie vene infiumi. c.
barba il petto inonda, / veloce sì che mai nulla l'impaccia. baldi,
, sopraffare. oliva, 525: sì crebbe l'avversione nell'animo di lui
gli hai inondato di motti il naviglio, sì che non può aggottare, né resistere
il cui parlar m'inonda / e scalda sì, che più e più m'avviva
: voi [varchi] pianta del sol sì altera siete / ch'ornai convien eh'
alle città. temanza, 331: crebbe sì fattamente il fiume brenta che, soverchiando
in prima intatti, / donde di verità sì larga vena / per quelle dotte inonda
. papi, ii-63: o tu sì fresca e gaia / terra inondata di
. bellincioni, 1-96: non fur sì liete quelle antiche genti / nell'insula di
et un passo, e di territorio sì esiguo et inope che non saprebbe nutrire
molti secoli molte musiche del tutto inoperanti sì sono usate. soffici, v-5-
ch'ella sia muta e inoperosa per sì grande intervallo. mazzini, 8-82: quando
lor [nei pittori] l'ignoranza e sì massiccia, / tanto di gusto e
inopia / non fui bastante a detti sì gentili. cesari [imitazione di cristo
frequentemente vien da inopia di spirito che sì di leggieri il misero corpo si lagna.
giacomo da lentini, 16: sì è potenti -vostra segnoria, / c'
o giacomo da lentini, 414: sì alta incominzaglia / amor m'ave inorato
follia mi pare / omo inorare -a sì folle segnore, / c'a lo
., in tal caso l'uomo sarebbe sì inclinato alle creature, ma non istrabocchevolmente
confusa e inordinata guarda, / rapido sì che torbida procella / de'cavernosi monti
la inordinazione dell'animo del peccante, sì che il più disordinato più pecca. savonarola
così grande onore,... sì non s'inorgoglì né mica, e non
scoperte su gli occhi vostri quelle cancrene sì verminose, che voi coprite ora con
sentiero / di tai fior vidi e di sì vaghe erbette che i rubini vinceano e
marino, 3-130: qual è clima sì inospito e remoto, / alma qual
legge delle proibizioni... è resa sì inosservata e il derogarvi è sì facile
resa sì inosservata e il derogarvi è sì facile che nulla più. alfieri,
. varchi, v-950 (126-3): sì dolce e casto e sì grave idioma
): sì dolce e casto e sì grave idioma / ebbe dai tre maggior la
s'appressi il prega, / e sì palese sua lascivia mostra / che sdegnoso
i. neri, 10-75: ora sì che silvera indiavolata / più d'un'
, 16-24: né 'l superbo pavon sì vago in mostra / spiega la pompa de
l'occhiute piume, / né l'iride sì bella indora e inostra / il curvo
eletto e mai non visto altrove / di sì leggiadri spirti, e come move /
. orlandi, 18: di sì gran peso ti levasti carco / che ben
ti trovo affatto inquartato ». « sì, lo so che sono inquartato. è
ma rispetto a francesco, direi di sì ». inquartazióne, sf
, 441: del resto ei s'inquietava sì poco del cuore di lei, che
diacono ravvisasse del tutto l'autista. sì: era luigi sempre inquietato dalla polizia
nostro stato è inquieto e fosco, / sì come 'l suo pacifico e sereno
torbide e inquiete, / dovean esser sì ratto, / o galatea, il mio
il piede. arici, i-104: a sì rio travaglio i nudi strinse / pacifici
recesso consuma, e liquefatta l'anima di sì fatto calore, tutta in dio,
il duro sasso venga per tal picchiamento sì intronato per entro sé in ciascuna parte
, 3-191: l'elmo sonò, sì che guglielmo intruona / e disse: o
, 2-ii-364: stetti in un albergo tra sì gran moltitudine e varietà di persone che
egloga rusticale di salvestra, 9: o sì me ne ricordo, intronateli: /
né l'altro è ragionevole a credere di sì valente scrittore, io reputo che più
a render suolo ai campi? / chi sì discreto il rese? / chi da
quanti nobili convittori si veggono intrupparsi con sì villani cavalieri. tommaseo [s.
iii-12-311: il lamento della donna mal maritata sì goffamente intruso in una canzone di federigo
non v'è altra porta che quella, sì come in quella da fronte. redi
inturbolare la fonte de lo sposalizio e far sì che il marito, intendendo il suo
ho detto io in tutto intutto di sì laido e vergognoso? = comp.
il mio battuto e agitato ingegno / sì intuzza l'ardir, torpe la mano.
ciel l'erta salita / un giogo sì crudel sia di sostegno. =
.. dovevano risanar le mie piaghe sì innulcerite. inulenina, sf. chim
chiusa qual seme in gleba, / sì che alcuna delle perfette / forme contemplate
che tanto inumana ti mostri / e sì cruda sei verso l'amante tuo.
: la ingiustizia massimamente è odiata, sì come è tradimento, ingratitudine, falsitade,
? ariosto, 19-32: già mostrò costei sì averti a schivo / con repulse crudeli
guicciardini, iii-12: non potette orazione sì miserabile, né la pietà verso la
in questo bosco rio / che faccia vita sì dolente e strana? / approssimianci nel
e faigli bene, e'non è sì rustico ed inumano che non converta tutto
, innaffiare. ristoro, 6-4: sì che l'acqua vi possa entrare entro per
gli animali innamorati generano per amore, sì come vediamo che i pesci prolificano e
. saraceni, i-270: sdegnato cesare di sì stomacosa inurbanità e scortesia, risoluto di
. buonarroti il giovane, 9-330: sì mal gradita / mi veggo in questa
mi veggo in questa fiera, e sì inurbani / mi son gli ospiti miei,
così negligente e inurbano da lasciare per sì lungo tempo senza risposta una lettera tanto
: tante sono state le accagione e sì iuste, per le quale me trovo indutto
giace una profondissima valle... sì bella, sì maravigliosa e strana,
profondissima valle... sì bella, sì maravigliosa e strana, che di primo
questo core afflitto, / che di sì fiero ardor non arse un- quanco.
più tosto che da ragion di guerra, sì come involse gli spagnuoli in grandissimi pericoli
consigli piglierete da esso; e fieno sì fatti, se gli vorrete custare, che
1-80: sono /... in sì poco credito con vui, / che
alle facende. tasso, 19-122: sì de'cavalier, sì de'pedoni / sono
, 19-122: sì de'cavalier, sì de'pedoni / sono in gran parte
i piè gli si stravolsero e aggropparono, sì che tutto storpio e inutile caminava su
mi faceste degno d'assistere a un sì giocondo prodigio! 5. che
37: io, se a volte di sì aspra vita / soffro, che i sensi
dir là'v'io la sento, / sì ch'ella altrove mai orma non volse
; ma con modo / celato, sì ch'a pena ei se ne avveda,
/ voi superbi mortali, e par sì bella, / è un'ecco, un
con la sua ingenua ed efficace eloquenza sì grandemente invaghiti della nostra vita..
(233) messer lo prete ne 'nvaghì sì forte che egli ne menava smanie.
. e tanto di lei s'invaghì e sì gli piaceva la pratica, che giorno
petrarca, 97-5: gli occhi invaghirò allor sì de'lor guai, / che 'l
i-266: quel popolo tutto s'invaghì / sì della devozion di quel gran santo /
camil de la sposa di cinzio / è sì invaghito che quasi farnetica. bandello,
sguardi e de'be'detti adorni, / sì ch'a l'uomo invaghito ornai rincresca
invaghito aquilon scotea lo stelo / placido sì che zefiro parea.
tuo, del quale il fanciul mio è sì forte invaghito che, se io non
, iv-10: la medesima idolatria, che sì lungamente ha regnato per l'universo,
monchi », cioè senza alcun valore, sì come è il membro monco, cioè
guarini, 1-54: non sono ancora sì vecchio, né tanto invalido ch'io non
8-30: ella sta nel restante del corpo sì male ch'io l'ho per cura
l'invido scorpio, / e 'l punge sì che la sua saetta è invalida.
che sono contra l'onore di dio, sì come di fare le sue vendette e
davanti a'suoi soldati, li invalorì sì fattamente che, senza tema alcuna entrati
questa gloria... è virtù sì sublime che partecipa del divino. de
re grande che d'un pupillo abbandonato, sì del servo come del libero. tommaseo
hai passati i tuoi giorni indarno, ché sì disonestamente e sì lascivamente gli hai spesi
giorni indarno, ché sì disonestamente e sì lascivamente gli hai spesi. = voce
propositi. cavalca, 20-32: sì era costante e di mente invariabile che
matematiche non ispiegano la creazione, ma sì quello che dentro la creazione è automatico
perché sola fra tutte le deità era sì predominata dall'indole sua che non poteva
. gadda, 6-295: nato timido, sì, a tu per tu con lo
traviati seduttori. redi, 16-iv-474: convulsioni sì stravaganti... fanno pensare a'
contemplava il tondo / tanto spazioso e sì profondo e grande, / veder non
ch'io spesi i danari in questo sì bel pesce, per dovernelo gittare alla gatta
.. pensò di volergli ritrarre di sì fatte imprese con paura. 10
veggiamo ora quel che farà questo nostro sì glorioso invasore di regni. g.
l'amor d'esso d'un laccio sì forte, / che non se ne era
quando [l'aquila] è invecchiata, sì si briga di ringiovanire in cotale maniera
alma sente? tasso, n-iv-97: sì come fra gli uomini alcuni tosto invecchiano,
invecchiaro. fiore, 146-10: or sì mi doglio, quand'i'mi rimiro /
come ben grato amante, / ch'in sì gran mal l'amata sua s'invecchi
; ma se più invecchia, non è sì buono. crescenzi volgar., 4-47
amorosi morbi, quanto più invecchiano, sì come quelli del corpo, tanto meno
la dominazione e possesso de'francesi in una sì gran porzione de'suoi stati. moneti
tutta la cotenna, / non può sì facilmente esser curato. leopardi, v-129
sì invecchiata che quasi è venuta in oblivione.
: tutte cose che sono venute, sì caggiono e crescendo invecchiano; l'animo,
quella cosa ch'è antica e vecchia, sì è presso il cadimento. cassiano volgar
. testi, ii-215: né da sì vasta arsura / bastaro a preservar i
13-52: ma dilli chi tu fosti, sì che, in vece / d'alcun'
. giannone, 134: in un affare sì grave,... in vece
iii-30-8: se poi te ne cal sì, che li cheggi / merzé de la
(54): giunto fra loro, sì come un toro invelenito, quattro o
, xxxiv-711: i'ho la fantasia sì invelenita / ch'i'non mi curerei perder
romagna). papini, i-210: ma sì! non c'è in velie!
sento d'amore. inghilfredi, 386: sì alto intendimento / m'ave donato amore
.. la destrezza dello invenire e sì fatte altre cose, prima si mettono in
gustando, sensa savore m'enverreste, sì come io sono. 6
qual pittore / puote amore / inventar sì grazioso, / che fra rose / odorose
7-v-71: assai s'accorge ciascuno che sì bel pregio di nascita fu finto o
i-499: si farà inventario delle munizioni sì da guerra come de'viveri. mascheroni
teologia... a parlare latino senza sì gran licenza di vocaboli barbari e termini
eletti, / così dolci armonie, lavor sì dotti / nelle tele, ne'sassi
queste sono certe vertudi,... sì come la vertù inventiva e giudicativa.
nuovo / te di sua propria man fece sì bello / e sì gradito la 'nventrice
sua propria man fece sì bello / e sì gradito la 'nventrice santa / de la
inventrice, e quel che primo / di sì dolce liquor la sete indusse. marino
attico agricoltor bacco s'elesse, / di sì bel don, di sì bel caso
/ di sì bel don, di sì bel caso altero. -inventore della
dell'artellaria, madesì: uno stromento sì forte, terribile e bestiale non si poteva
afferma il ditto de carlone, / sì come de signore alto e prudente: /
guicciardini, vi-159: se seppe simulare sì publicamente tanti anni una tanta cosa sanza
, se l'hanno fatto a malizia e sì scienti, hanno più peccato che quegli
e di sottile invenzione fu similmente, sì come le sue opere troppo più manifestano
che lo invernare dei romani tutto sia sì sturbato in uno tempo, che ciascuno
crediamo noi che i nostri cavalieri siano sì deboli, effeminati e molli di animo che
di tutti altri colori, ed è sì bene invernicata che luce come oro o cristallo
scoperte su gli occhi vostri quelle cancrene sì verminose, che voi coprite ora con
anche invero che no'come 'invero che sì '. non tanto invero costoro cianciano
inverisimilitùdine di preparare in così breve tempo sì tarda vivanda. achillini, ii-208:
ben modo d'inversar questi proverbi, sì che, come a voi l'
sono piene di alcune radicette e filamenti, sì come sono i capi de i porri
e la testa legiermente legata e coperta sì 'l ponete a dormire nella culla. bibbia
cavalca, 20-42: quella giovane fu sì malamente ferita e riscaldata di quello giovane
/ non è che sia / alta, sì bella, pare, / né c'
cui si pon gradire / beliesse di sì gran divizione / cone l'oscuro in
che la m'ha conchiusa / acutamente sì, che 'nverso d'ella / ogne
il desire / inverso 'l merto di sì gran beliate. 9. indica
guido delle colonne volgar [tommaseo]: sì gridava ad alta voce a'franchi cavalieri
buti, 1-718: li rimedi contra sì fatto peccato sono investigamento di verità, fermezza
a volere investigare di questa cavalleria, sì 'l potemo vedere per la cavalleria mondana.
anche assol. cavalca, vii-200: sì lo chiamò e investigò da lui la
invidia. chiabrera, 1-iv-276: or di sì fatto amore / è questa la mercede
l'investigarne avisa / ove traean genti sì varie e tante. gemelli careri,
. forteguerri, iv-267: nulla è sì nascosto e sì difficile, / che
iv-267: nulla è sì nascosto e sì difficile, / che investigar cercando non
e tenero amatore della cristiana fede, sì come tutti fanno, era non men
, 6-62: non seppe fare il trattato sì coperto che a messer giovanni, ch'
che l'oro si battesse in fogli sì sottilmente. 4. ricerca materiale
: quanti principati di gloria s'investirono a sì gran patriarca, primo inquisitore ne'tribunali
per ispazio di tre miglia continue andammo sì che il calcio del timone solcava l'
lo andò [il leone] ad investire sì inconsideratamente ch'egli cadde nella fonte e
scala a mano, gli fallì un piede sì fattamente, che correva a investir col
et era lo vento allo garigliano, sì ché in sua possanza era quello dì de
e con le sue robuste / radici investe sì ch'ogni più duro / smalto in
ultimi pegni. bruno, 3-413: non sì tosto una cosa è mossa da uno
: penso, m'investo, vaglio il sì / ed il no; poi conchiudo
cacio cavallo, ch'io credo guadagnare sì che io ti farò buona parte. g
investito d'un nero corno di bufalo sì lucente, che veramente avresti detto che di
unica e sola donna e padrona, sì per la parte che rappresenta la mia dote
la mia dote in essa investita, sì perché il rimanente è frutto dei miei capitali
autorità. baldi, 7-156: sono sì grandi e sì inveterati gli obblighi ch'io
, 7-156: sono sì grandi e sì inveterati gli obblighi ch'io tengo al-
ad avere ad andare al paragone con uno sì fatto valente uomo, maestro in sacra
senza esso non fonderebono né sarieno lucenti sì bene. imperato [tommaseo]: si
dare a i vasi di terra, sì per renderli lustri, coma ancora per renderli
uccidono, e gli altri se ne spaventano sì che già mai non si invezzano di
/ ch'envia - l'omo a loco sì piacente? dante, purg.,
: traggon tutti per veder chi sia / sì bella peregrina, e chi l'invia
come debbe / la lettera inviar, sì che ben vada, / non però vuol
: quali a voi note invio, sì che nel core, /...
gentilissima filosofia. petrarca, 6-5: sì traviato è 'l folle mi'desio /
esercitare. chiaro davanzati, 51-5: sì mi piace padre argomen- toso / in
: fu il sangue mio d'invidia sì riarso, / che se veduto avesse
vide, / d'un alto monte sì l'ha tralipata; / la envidia,
tralipata; / la envidia, vedenno sì se allide, / la caritade l'arde
se'tu forse, / dopo donne sì stitiche, la invidia? / la gola
credo, così magra. / anzi sì! ché la gola non si satolla mai
i-437: ebbe la gloria... sì: e le contumelie e le
conven che s'accenda ogni mio zelo, sì ch'ai mio volo l'ira addoppi
spennati. dottori, 3-62: qualora sì i novi albori / del puro sile
questo, io non lo rimunererò, sì che e'sarà invidiato da ognuno. leonardo
g. gozzi, i-15-173: ah! sì, che alzarti un monumento io veggio
, 193-2: pasco la mente d'un sì nobil cibo, / eh'ambrosia e
nido. bruni, 155: rustiche glebe sì, ma però belle, / romperai
questa la cagione per cui il salmista sì piamente ne invidia gli abitatori, con dir
beati qui habitant '... se sì gl'invidia con intitolarli beati, è
sen giva. d'annunzio, iii-1-308: sì, è vero, voi eravate intanto
, e l'altro / per cui va sì famoso il pazzo conte. cesarotti,
caro tributo. nievo, 7-35: tu sì bella, sì buona, sì cara
nievo, 7-35: tu sì bella, sì buona, sì cara, / troppo
tu sì bella, sì buona, sì cara, / troppo presto invidiata mi fosti
montagne che varcai! dopo varcate, / sì grande spazio di su voi non pare
non corra che virtù noi guidi; / sì che, se stella bona o miglior
della donna amata sono invidiosi; e sì come gli infermi di doglianze, così gli
con tanto ordine e con tanta e sì efficace dimostrazione fatta dagl'invidi vedere allo
le frottole, / né gl'invidi sì pessimi temevano. machiavelli, 1-vi-142:
sguardi. alfieri, 1-10: scolpati, sì, delle mentite colpe, / onde
petrarca, 296-5: invide parche, sì repente il fuso / troncaste, ch'
di minor pregio si fece ogni opera, sì fatta, come quella che fosse a
carducci, iii-13-220]: non è sì suave rima che insisse de una pronunciazione trista
se invilisse, et e converso non è sì tristo verso che abia una ellegante e
vita nuova, 31-16 (102): sì mi fa travagliar l'acerba vita;
l'acerba vita; / la quale è sì 'nvilita, / che ogn'om par che
a far buono un popolo; ma sì bene ad invilirlo, e talora anco ad
/ nel parlar mi mostrai, tornar sì tosto / a gli toi piedi supplice
a. f. doni, 5-62: sì come la villa e la vita pastorale
coprire. testi fiorentini, 185: sì tosto come il fanciulo è nato, sì
sì tosto come il fanciulo è nato, sì si conviene inviluppare di rose peste,
maniera che elli lo legano e tengono sì fortemente, che elli non àne veruno podere
essa piangendo, o facendo sembianza, / sì come far ciascuna donna suole, /
io m'astengo da quelle tante e sì moltiplicate specolazioni, onde costumano d'eternare
gli impedimenti, i quali mi tengono sì inviluppata. gualdo priorato, 10-ii-160:
la lettera per il ministro era aperta, sì che ella potesse leggerla, anzi era
d. bartoli, 9-28-3-39: ancor sì dura è la vena di quella selce
7-73: quale sarà poi quella donna sì zotica e sì scoppiata di scoglio,
quale sarà poi quella donna sì zotica e sì scoppiata di scoglio, che resista invincibile
medi cina; però che sì indeboliscono ed invincidiscono lo sto
, e 'n voi sperato / favor sì fatto, e grazioso invio, / sicch'
, v-1-155: 11 cristallo non è sì netto come sono le membra de la
non perverranno i degni e chiari uomini a sì fatto grado di eccellenza,..
me contezza, e 'l persuasi / sì ch'onorata e inviolata fui. pallavicino
una volta, al mirare tanti e sì vari perniciosi effetti, originati dalle passioni,
passioni,... s'inviperirono sì fattamente contra d'esse che, tutte
chi è in questo penserò / invipulato sì come tu eri. = deriv
, / da'begli occhi un piacer sì caldo piove / ch'i non curo altro
bramo altr'esca. boccaccio, vii-21: sì dolcemente a'sua lacci m'adesca /
banca. attribuito a petrarca, xlvii-159: sì spesso al tuo parlar m'inveschi,
che cos'è questo amore, / che sì 'l desire invesca? buonarroti il
contamina col fiato, / fa che in sì reo dissidio i'non m'invesco.
dante, inf., 13-57: sì col dolce dir m'adeschi, / ch'
ma però di levarsi era neente, / sì avieno inviscate l'ali sue.
potti partire, / ch'io v'era sì 'nvescato [nell'amore] /
. gonzaga, ii-17: il poverello è sì invescato che più non bada né a
sollicitudine aban- donata, questo carnale diletto sì come sommo seguendo, desiderieno che possibile
grande influenza. musso, 132: sì come il ferro non è veramente infocato
, iii-223: io era della greca letteratura sì tenero che, per meglio internarmi in
segneri, ii-412: è questa una obbligazione sì inviscerata allo stato vostro che fino lo
propizia i fomiti dalla natura d'un sì grazioso aspetto, d'una sì gradevole
d'un sì grazioso aspetto, d'una sì gradevole avvenenza,... che
e di midolle invischia / le ruote sì che le fa lente al moto. conti
. forteguerri, 4-83: né tordo sì sulla frasca s'invischia. -figur
lingua audace / alle fauci s'invischi e sì tenace / che morte sola fia ch'
questi lacci, e... sì c'inveschiamo, che poi o non ci
taiadura / de quella tale enseredura, / sì che l'aiere, l'acqua e
, i-32: essendo... sì universale l'avarizia che ne sono invischiati
offende offender si potisse, / di sì grande segnoria che li desti, / ca
). jacopone, 46-23: qui sì se forma un amore de lo envesi-
nel visibil vede, / le fattezze sì valide e sì grandi, / perfettissimamente
, / le fattezze sì valide e sì grandi, / perfettissimamente raffiguri, /
bruni, 167: a me, che sì t'adoro, / scrivi in questo
groto, 1-76: questa sola struttura sì bene intesa e sì a filo ordinata di
questa sola struttura sì bene intesa e sì a filo ordinata di testamento dipinge e
smarriti nell'in- visibilio / per quel sì spanto e strambo incredibilio. 3.
., 13: non è niuna cosa sì bella né sì gioconda, come è
non è niuna cosa sì bella né sì gioconda, come è contemplare solo idio e
che m'incende e strugge, / e sì le vene e 'l cor m'
valor, puoco sciapere, / zoppo a sì longa e invisitata meta. cusano,
/ di questo scorgo invisitato inferno / a sì placido suon temprarsi alquanto.
. refrigerio, xxxviii-115: non meritava sì crudel destino / tua virtù, tua
bontade, o gran roberto, / né sì superba invisa et aspra morte.
65-225: amanti, voi envito a noze sì ioiose, / che so sì saporose
noze sì ioiose, / che so sì saporose, dove l'amor se prova.
so chi possa esser tanto trascurato o sì poco giudizioso ch'avendovi invitato a ballare,
e po l'à'mete al compagno sì presso / ch'el posa bevere sanza
envitarmi l'altro con porre in campo sì fatto ragionamento, mi dànno ora occasione
di). anonimo, 503: sì altamente e bene / fin'amor mi
96: a vagheggiar m'invita e sì mi alletta / variando color la donna eletta
, il tuo affanno / mi pesa sì, ch'a lagrimar mi 'nvita. petrarca
invita, / poscia ch'ai tuo partir sì degna e forte / parte di noi
volta invitare... alcuni vogliono che sì come, f accendo le carte,
: santo ugo... era sì dedito al sepellir i morti, non che
più tosto g'invitatori, e facciam sì che noi abbiamo a essere anzi come troppo
astratti. peri, 12-4: avete sì, com'io, l'avversa tromba /
ahi, lassa me, che mai sì grave invito / contra d'amor non ebbe
tu sciai ben ch'abbiam sentito / sì come el tempo è stato detenuto / e
o invittissimo imperadore, rendiamo grazie per sì umile gastigamento e per la vita,
strai nullo fu degno, / franger sì duro core impio et invitto, / che
instanza per indietreggiare gli affari, che sì ansiosamente da gli stati ambivasi di ultimare
troppo forse inviziato gl'ingegni italiani, sì che comportassero di adoperare con quelle incondite
bartoli, 16-5-76: s'inviziò del giuoco sì che n'ebbe a precipitare.
sp., 36 (632): sì lucia fate bene d'invocar la madonna.
/ delle battaglie, marte, / sì come provvedente a più ragione. tasso
: il vento che avevamo tanto e sì vanamente invocato nelle sei ore che durò
potè / mandar l'usato suon, sì dentro è roco, / e quanto più
. firenzuola, 803: tra sì dubbi pensier vegliando il core, /
talvolta un animai coverto broglia, / sì che l'affetto convien che si paia /
poco anzi aborrita. tasso, 14-65: sì canta l'empia; e 'l giovenetto
'l giovenetto al sonno / con note invoglia sì soavi e scorte. maggi, 89
intorno! chiari, i-155: un ritratto sì vantaggioso della persona mia, e così
la vista / alli pomi tenea che sì gl'invoglia. agostini, 63: vizio
piaggia, / ma chiara molto; sì di ciò ch'invoglia / nostre vaghezze e
, ne andarono alla città, dove non sì tosto furono giunti che s'invogliarono di
si sparge e falle scudo, / sì che cercano in van saziar lor voglia.
non ho voluto mandarne di vantaggio, sì per non dar maggiore incommodo al medesimo
non dar maggiore incommodo al medesimo, sì perché non corra qualche incontro, se
d'un mezo ipocrito per cagion sua, sì fatta è la divozione ch'io porto
esteriore della lava da lui contemplata era sì duro che le pietre più pesanti non
dell'uva, 137: restava a dio sì stretto invoglio / a sviluppare. a
69: o mondo pien di lacci, sì che io comprendo da una parte la
intendere che dalla materia, assembrataci in sì fatto nume, solo cinque mondi sian
, / e di quel suo involar sì mi godea, / com'or mi doglio
intrare in alcuno luogo per involare, sì va molto guardingamente. soderini, i-246:
e mi pare che il dimonio t'abbia sì involato che non ti lassa ritrovare.
chiami amor ingrato, / che m'involò sì tosto / il ben ch'or sta
con le foggie dell'onestade angelica, scopriva sì poco de i piedi suoi che lo
risposi alora: alpida mia, / errai sì, lo confesso, ecco l'emenda
xiii-137: né mancanza di ber l'ha sì rasciutta; / perché questo giammai non
: ora che l'allegria / con sì felice sorte ci consola. guerrini,
audace a celebrar mi spinge, / sì che i gran nomi e i fatti egregi
degna. g. stampa, 47: sì l'assenzia e 'l poco amor v'
consolar suole, ogni mio senso invola / sì dolcemente ch'a morir mi mena.
occhi vedrò quel che m'addoglia / sì ch'a l'aura vital quasi m'involo
, / non troverà mai più scorta sì fida. n. franco, 7-45
il caldo de le stuffe, c'ho sì infesto, / che più che da
alle bambine appena nate e gli stringon sì forte che ne impediscono il crescere e stranamente
tendere, / e lacci e nodi sì possenti e validi, / che s'io
in chiara luce fra le tante e sì contrarie fazioni che l'aveano tutta involta.
sé tutto l'interesse degli uditori, sì da involgere intorno al punto capitale e patetico
. fra giordano, 2-162: i peccatori sì errano ed involgonsi nelle tenebre insino a
de la ragione / nimico, involgere in sì brutta vita! lomazzi, 2-64:
: dal che ne siegue un'involgimento sì grande del fatto che dee dirsi alterato il
con rimproveri. caviceo, 1-43: sì come voluntaria e del mal fare gloriosa e
comunemente la quaglia si cuoce arrosto, sì pel gusto come per sanità, sia cotta
murati sassi. tebaldeo, 1-34: sì dolce la passion che mi tormenta,
la passion che mi tormenta, / sì dolci i lacci ove mi trovo involto,
, 73: in segno di questo, sì mi mostraste tutta la sua gonnella involta
sermini, xv-750: non era mai sì gran vernata che lui portasse calze né giubbarello
, ii-58: mi trovo involto in sì bei fiori / e stretto sì dall'adomate
in sì bei fiori / e stretto sì dall'adomate chiome / ch'io mi
/ s'ammiran di costei, che sì va lunge, / involti nel mondan tenace
stanco e in mortai nebbia involto, / sì ch'hai la luce ornai quasi smarrita
1-95: e1 cielo tornò a dietro sì come libro involto. -fatto girare
. visconti, ii-3-2: involta in somno sì suave e piano / che par che
ridea dell'altrui stolta / credulità, sì presagiagli il core / sua laura ancor nell'
cavalcanti, xxxv-n-566: né saresti angoscioso sì d'amore / né sì involto di malinconia
saresti angoscioso sì d'amore / né sì involto di malinconia, / che tu
envolti, / lei non conobbe, sì ch'ella sparlo: und'eo remasi tristo
udienza degli orecchi miei / m'have sì piena di dolor la mente, / ch'
è tristo lo cor meo, che sì si sente / involto di pensier crudeli e
: mi trovo intorno a questa sala sì involto e con tanta fatica che dimentico
bove ed asen tenuto, ch'eri sì onorato. predica, 173: volse [
gli altri prelati... sono sì involuti nella avarizia,... volge
diversi effetti, che avverranno nella battaglia, sì che accenderanno più li animi.
splendor t'involvi e fasci, / sì che a pena ti scorgo e poi rilasci
la mia carne in polve, / sì dolce è quel venen nel qual m'involve
c., 11-7-9: niuna cosa è sì leggiere, com'è lo 'ngannare per
cui t'alzi e t'abbassi e sì t'inzaccheri. soffici, v-1-604: si
insusurrare. fagiuoli, 1-4-353: si, sì, inzibil- latela com'ell'ha a
non sapeva risolversi ad inghiottire un boccone sì amaro come quello di vedersi spogliato della
bresciani, 4-ii-334: sanno codesti mestatori sì bene inzuccherar l'esca, e indorare la
.. / a levar a colui sì buon boccone! / dunque un peloso satiro
inzuccarato. p. fortini, i-78: sì, bene mio inzuccarato, rasettati come
aquila gentil si chiude e serra, / sì che la schiera sbaraglia e sviluppa /
senti. stefano protonotaro, 134: sì per ben amari / cantau iuiusamenti /
no'm reprenda s'eu no dirai sì ben / come se vorave dir, o
., 16-18: voi mi levate sì ch'i'son più ch'io. idem
! l'io / che c'è sì caro, muore ad ogni istante / senza
ben salde colonne, che lo suo deficio sì lungamente sostennero, fabbrica prontamente la lingua
i-121: per esempio 'nausea'quella parola sì espressiva presso i latini e gl'italiani.
il vedere e che non possono volare, sì gli fanno uno nido e ivi dentro
, dico non essere buon testimonio, sì perché oltra l'istrio- nica nulla seppe
nica nulla seppe di arte di poetare, sì anco perché fu un'anima e un
, 2-4-264: non fu già zerbino di sì straordinario valimento imitato dall'ariosto, che
avrebbe introdotto ennio a iperboleggiare di omero in sì fatta guisa. = denom.
. boccaccio, 1-vi-49: fu sì leggiera che virgilio, iperbolicamente parlando,
. campana, i-2-11-11: il ruscelli, sì com'in tutte le sue cose molto
su questa ora io farò piovere una sì fatta tempesta che mai non fu la simile
maffei, 262: la bella / e sì da me già sospirata sciro / in
. serapione volgar., i-264: ipèricon sì è una erba la quale si chiama
vorrebbe guarita e anzi sommersa in quel sì bello e poetico motivo delle paniche e
ariosto, cinque canti, 1-36: sì ben con umil voce e falso ghigno
sustanza del pane e del vino, sì che non è transustanziazione, ma unione ipostatica
l'aureo vincolo della nostra amicizia, sì che non potesse alienarsi. segneri,
: 'ipotezziamo che si facesse e sì, ne seguirebbe. = deriv
figura con cui i fatti si descrivono con sì vivaci e veri colori che l'uditore
] all'aspetto una sventura, / sì lunga e stretta come una barella.
/ e l'ombre aonie, / sì mi sorpresero, / che sol calliope /
, con la trilingue sua cianfrogna / spiritò sì con gli ipsilonni i zeti, /
ira. iacopone, 14-14: l'ira sì lo fa ensanire corno cane arrabiato.
grosseto, i-141: l'ira turba sì l'animo che non può descernere la verità
difende, / e che 'l cieco furor sì inanzi tira / o mano o
foscolo, gr., i-7: sì che all'italia, / afflitta di regali
rispondono per proporzione a i guerrieri, sì come la ragione al principe o al
a ciò mia mente mira, / sì mi 'nsolleva d'ira, / come la
della balia sua no le giovava, sì si ricominciò a riconfortare. -come
sue minaccie ad onta, / in sì grand'ira monta. -morire in
va giocando. monte, 115-6: sì come ciascun om può sua figura veder
a proprietà la sua figura, / sì gli abellisce, di presente gira, /
tua larga foce, / vago di sì bell'acqua, adria iracondo. galileo,
, 20-456: un altro [monaco] sì gravemente a piè degli occhi percossono che
. giamboni, 143: quale sì iracùndio e furioso che non si doglia
. massaia, x-135: ha un naturale sì irascibile e feroce, che non la
irato di ciò ch'egli dona, sì perde lo suo guidardone, che dove non
indarno, e poscia l'arse, / sì seco irato che non sentì il duolo
allor, almo figliuolo / febo, mirar sì fiera crudeltate? / come non ti
irate ciglia / contro a'franceschi con sì gran furore / che d'ogni parte
grotte / non ardisco, che 'l ciel sì irato apparse, / come suo spere
ragionando, quando fummo molto iti, sì capitammo in uno molto dilettevole luogo.
in altro prato / aggia da pascolar sì molli erbette. c. gozzi, 1-228
suon delle parole, / lampeggiò d'un sì dolce e vago riso, / che
sbigottita, e poi correa, / sì che i panni e le chiome ivano addietro
. guadagnali, 1-i-24: m'irritai sì che, / in vece d'ire avanti
tasso, 16-24: né l'iride sì bella indora e inostra / il curvo
possa ideare, mercé i tanti e sì variati riflessi che fa il sole nell'
tu de venirci? tu mi parevi sì insuperbito ch'io non credetti che tu
abbiamo preso a trattare, niuna è sì celebre e sì benemerita della eloquenza,
a trattare, niuna è sì celebre e sì benemerita della eloquenza, della poesia e
virgilio, prima lo morse, riprendendolo irosamente sì che lo fece vergognare; e poi
altre sue preclare doti alla sublimità di sì nobil'arte. -ant. onorato
la belva che soffrir non vuole / sì possente calor che 'l mondo inraggi, /
che d'ogni parte mi circonda, sì che io la possa illuminare e trasformare
. fiore, 94-2: come falsosembiante sì parlava, / amor sì il prese
come falsosembiante sì parlava, / amor sì il prese allora a sragionare, / e
cinese appresso i forestieri, perseguitando con sì furiosa e irragionevol passione uomini conosciuti a
mai questa, che possa dettarvi di sì fatte irragionevolezze? f. corsini, 2-612
di raziocinio per non lasciarsi trasportare da sì gran piena. carducci, iii-23-251:
li iddii scelti, la quale ha sì grande podestà eziandio in essi iddii. bianco
. straparola, ii-41: amore, sì come io trovo dagli uomini savi prudentissimamente
s. agostino volgar., 1-5-64: sì diligente trattamento ci faccia più cauti,
[senso] dee andare innanzi, sì come quello ne la cui sentenza li altri
non pongo ne l'anima ragionevole, sì come vi pongo degli altri contrari,
può esser ragionevole e non ragionevole, sì come ella può considerare e non considerare
dio quel pigro ozio, spezialmente di sì lunga e senza principio durazione, e
8-238: conta e descrive tanti danni e sì gravi, che ci paiano inrecuperabili.
. misasi, 3-148: la passione sì a lungo compressa scoppiava irrefrenabile per quanto
ditirambo e il polimetro; non però sì che sia senza regola o sregolato
.., e tu gli risponda che sì, non perciò diventi inregolare. boiardo
è come pare, / s'egli è sì brutto com'egli è dipinto. nomi
incastrano e stivansi insieme, congegnandosi per sì fatto modo mercè della scabrosità e irregolarità
irregolarità influire alcuna variazione nel mondo e sì tornare a operare le sue produzioni per quei
lontano paese. marino, xii-475: sì fatti studi tirano gli animi dall'ambizione
il soggiacere alle necessità fatali, ma sì l'accettarle. tarchetti, 6-ii-201:
tempo). canteo, 162: sì breve, irreparabil tempo, / sì certo
: sì breve, irreparabil tempo, / sì certo e dubbio fine / diede natura
della verginità, ch'ella ha irreparabilmente e sì tosto perduto. p. f.
e. gadda, 6-168: eh, sì, sì, lui-giniol..
gadda, 6-168: eh, sì, sì, lui-giniol... momentaneamente
modo piacevole. alfieri, i-i7: sì fattamente mi afflisse codesto castigo che per
necessaria. botta, 5-29: questo cielo sì dolce,... questi palagi
hai dotati del funesto istinto della vita sì che il mortale non cada sotto la
delle etimologie. muratori, 11-76: quel sì che gli sta a cuore, ed
stesso quello si volessi fare, sì era avviluppato e irresoluto. guicciardini, 13-
di quel signore per fatale irresoluzione era sì gelato che il più ardente fuoco sarebbe
, 14-194: gli ambasciatori, sdegnati da sì lunga dilazione e credendo disprezzo la debolezza
mettono in croce per provare che il 4 sì 'nieghi, che il 4 non
desio, / però che irreticar sì bella caccia / cosa non è di tuo
'n questi tempi noiosi e dolenti, / sì nuovamente d'amore è 'nretito. canteo
della tua illuminazione, splendore inacessibile, sì ch'io ti possa vedere con aspetti e
. moravia, 18-121: eh, sì, con una moglie simile la desu-
giov. soranzo, 16: timidi sì, ma 'n obedir sol pronti / al
e le intercessioni, da che in sì fatte sentenze egli è irrevocabile.
deh, siate, ohimè, da sì gran pianto escluse, / che in fiumi
pentimento. dotti, 1-196: dunque sì stolto il tuo valore offendi / più
marchetti, 4-306: quinci avvien che non sì tosto irriga / la notte d'ombre
, 1-ii-319: or di quel, che sì firenze estima, / versai, ben
era prima che il ricevesse, renda sì immobile, irrigidita e dura [ecc
. di sei in sette anni fu sì mal concia... che perdè irremediabilmente
orazione. siri, ix-1019: impressione sì veemente nell'animo del cardinale avevano fatta
nici viventi, la quale fa sì che certe parti di essi esegui
/ galante irritamento de'palati, / sì coduti, sì lunghi e sì carnosi,
irritamento de'palati, / sì coduti, sì lunghi e sì carnosi, / sì
, / sì coduti, sì lunghi e sì carnosi, / sì barbuti, brancuti
sì lunghi e sì carnosi, / sì barbuti, brancuti ed imbardati. tommaseo [
la coscienza. pasqualigo, 304: sì come un uomo... non può
miei piagnistei; e la ringrazio dall'anima sì della pietà ch'ella ne sente,
della pietà ch'ella ne sente, sì de'consigli che gioverebbero, se al
volgar., 1-541: tu ti suoli sì irritare ed adirare che da tutti si
purga darei costantissimamente un serviziale un dì sì e un dì no,
mescolandosi col primo... fa sì... che segua...
dominici, 1-81: la carne per vedersi sì dispregiare irritrosiva e contradiceva a ciascuno desiderio
, 63: ah ne'miei danni / sì forte adunque il bene altrui vi fisse
15-50: quel cesarotti stesso che ha fatta sì lunga pompa d'irriverenza contro i classici
in: irrorata dalle tue lacrime / crebbe sì cara, lilia, al tuo core
, e si soffia dall'altra, sì che l'acqua va sparsa come polvere
qualunque de'nostri stanziali, che son sì goffi e irrugginiti. guerrazzi, 16-32:
spanne. sannazaro, iv-63: ove sì sol con fronte esangue e palida / su
stesso el divin fabro / formò felice di sì dolce palma, / ancor dalla fucina
17-55: uomini e donne uscimmo per sì strana / strada, coperti dagl'irsuti
gli ocli e sorrise, / sì c'à morte mi mise, / come
essendo ischiusi degli onori del comune in sì fatta cosa. girolamo da siena, ii-25
dio, bona gente, / non più sì malamente / seguiamo ad iscente - nostro
! che ve rompiate il collo! che sì che se ne fuggirà qualcuna? para
che sono iscriti quie, io manno sì gli ispesi per la famiglia di baldovino
...: tutto questo fa sì, in conclusione, che ci troviamo
un canto della sua retrocamera, contraffaceva sì al naturale una caduta d'acqua,
di fronte, ciascun albero spiccava isolato, sì che sarebbe stato possibile contarli.
in vetta a un monte, grandeggia sì che rassembra un'isola. * sovra
rami suoi si descriva, e dimostri sì il nascimento e l'origine. =
, per ovviare a'disordini, di lasciar sì bene il governo al presbiterio, ma
. de luca, 1-2-109: cade sì bene, anco in occasione del fisco
... levare la polvere in alto sì come per ispiraménto d'uomo che vi
sogno e altrimenti / lo rivocai: sì poco a lui ne calse! cavalca,
. bonaventura volgar., 3-223: sì conobbe per ispirazione divina lo disi- derio
, ispanderai / del verde issopo e sì sarò mondato. landino, 323: ora
: per questa cosa fare fermamente, sì li diede tre figliuoli di carlo per istadichi
di lui passate con le future, sì come un punto quello che la parte
venga estranea cura / questi a troncar sì prezosi istanti / in cui non meno de
, e come fosse vetro / lo spezzò sì, che quel cavallo estinse: /
scontrarono le lance, vi fu sì grande il romore dello spezzare delle
delle lance, che vi fu sì gran maraviglia a udire; in poco istante
spirituali. bibbia volgar., x-243: sì pregate d'ogni tempo, che possiate
dilettevoli senza grande instanza di tentazioni, sì come l'uomo che non è constretto e
, e le lodi per complimento e sì fatte droghe accademiche alimentino la nostra misera
par., 33-130: quella circulazion che sì concetta / pareva in te come lume
ugualmente. tasso, iii-223: sì come l'estrema età del signor bernardo
beni mobili e immobili... sì istituisco, fo e lascio mie erede il
reda messer guido, suo figliuolo, e sì della signoria come dell'avere. guicciardini
e'si rodesse della ingiuria d'un sì licenzioso fatto, non instituì però o
vita. monti, 4-3-212: fu sì rapito dell'udirlo parlare, che,
cammino hanno eglino tenuto per giungere a sì nobile scopo? cuoco, 2-i-70: considerare
da non poter sostenere le discipline di sì austera istitutrice? g. capponi, i-i-
meglio... l'avere un sì fatto capo... tristo, ma
dei destinatari del film, ha fatto sì che gli stilemi fattisi subito sintagmi del cinema
ond'omo ven spessora in dignitate, / sì con si trova ne l'antica istoria
anch'essa stupenda,... sì per l'ordinanza dell'istoriato, come per
istrice truovi in questi luoghi spersi / sì grande e duro, che, ove lo
cozzò con le tue mura / sì ratto fugge, e lascia a te la
, ebrei, greci et latini, sì per confutar gli eretici, che sempre
, che sempre l'han travagliata, sì per instruire i semplici, che per
movente, ma fu cagione instrumentale, sì come sono li colpi del martello cagione
in tutta la nostra legislazione! ma sì le une, come le altre, sono
scienza le voci de'varii strumenti, sì che formino un tutto d'unità variata,
non è sì grato a i caldi giorni il tuono /
nuova, 14-5 (61): fuoro sì distrutti li miei spiriti per la forza
alquante fiate, da quella operazione sconcia sì sono abbandonate, né da indi innanzi
da sapere che cose sono che sono sì pure arti, che la natura è instrumento
natura è instrumento de l'arte: sì come vogare con remo, dove l'arte
aretino, v-1-468: voi, instrutto da sì fatto essempio, fate di continuo fede
e tuta la spesa a loro necessaria, sì de l'andare, stare e tornare
l'andare, stare e tornare, sì del nolo di galea, corno de ogni
ella sola. guarini, 54: a sì fero spettacolo e sì nuovo / instupidì
54: a sì fero spettacolo e sì nuovo / instupidì la misera donzella. b
e la faccia tutta, e fu sì grande l'allegrezza ch'egli mostrò,.
di paluello instupidite / furo ad armarsi allor sì negligenti, / ch'eran le guerre
, / aridi e mesti sono i pria sì vaghi / alberi gravi, e le
ita2, avv. latin. così; sì. dante, inf.,
1-549: in lucca del no si fa sì per li denari; cioè a chi
di no negli offici, è detto di sì; et a chi non ha ragione
danari vi si fa ita ', cioè sì del no, cioè fanno, benché
nella latina, e nella nostra 'sì '. = voce dotta,
dotta, lat. ita 'così, sì '. ita3, sf.
'] nondimeno italiana è più tosto, sì come dal latino tolta, che toscana
: 4 del bel paese là dove il sì suona ', per dir del paese
latinizzato, con mal definiti confini, sì che talora il pedantesco entra nel maccaronico
lo dirò in buon italiano. adesso sì che parlate italiano '. 8
poiché per tutta italia si dice * sì ', in lingua italica ha da
20-115: tante fur le percosse e sì diverse / de l'italico eroe. baretti
., i-73: guerra ed odio è sì moltiplicata intra li italici al tempo d'
: l'itala fortuna / egra è sì, ma non spenta. manzoni, ii-1-103
alba, / snodò la lingua in sì soavi note, / in note sì pietose
in sì soavi note, / in note sì pietose che 'l suo canto / vanno
iterazione d'infermità. sarpi, vi-2-157: sì come un morto non può esser più
: la iustizia, ch'è assessore, sì t'ha preso a condennare, /
: se... avessi ancora sì grande fede che l'un monte facessi iungere
essere già stata di loro iurisdizione, sì che quei che vi dimorarono riconoscessero alcune
in forma per lo più satirica, sì da lasciare un'innocua opportunità di sfogo
frati e suore e famigliari et offerti, sì maschi come temine, nel detto ospitale
narato, che parea che facesse iusta, sì corno cavallo che volesse currere.
si truovono, e questo iustamente, e sì per tenere i figliuoli umili e sottoposti
anima: imperò che catone fu iustizzimo sì, che c'insegna che, se
vostre imputarlo,... sendo sì chiare le sue iustificazioni = voce dotta
suo fine in tempo di maturitate, sì intra 'l seculo servar iustizia in fine in
commessa o a lucca o a sarzana, sì che senza andare quelli che sono parte
nato de'filliuoli di pompeo, fu sì pauroso che la paura senza la speranza
, purg., 31-85: di penter sì mi punse ivi l'ortica, /
, 97-6: gli occhi invaghirò allor sì de'loro guai, / che 'l fren
44 giorni ', sì come anco 4 qui 'che s'è
penserò / scritto, e for tralucea sì chiaramente, / che mi fea lieto
entro... gittava tanta acqua e sì alta verso il cielo...,
., i-1-132: percossemi insieme per sì grande izza, che né l'uno
kamichi, grande uccello dell'america, sì rimarchevole per le sue forme fisiche,.
la disiata luce, / e me fa sì per tempo cangiar pelo. boccaccio,
a li occhi di là giù son sì ascose, / che tesser loro v'è
e. ciaschedun inchina / all'avarizia sì com'a reina, / la quale in
italia dio in tua balìa consegna / sì che tu vegli spirito su lei.
fortuna] fa esser veloce; / sì spesso vien chi vicenda consegue. idem
., n-112: ai frati suoi, sì com'a giusta rede, / raccomandò
d'un leggiadro abito moro / l'adorna sì, che non gli piace meno.
avea nome madonna grigia; e amavala sì celatamente, che neuno li le poetea fare
mal stato ella, / io l'odiai sì che non potea vedella. tasso,
entro vi si son fatti, sono di sì piccola conseguenza, che non mi hanno
, e per li campi esulta, / sì ch'a mirarla intenerisce il core.
l. salviati, 11-35: allora sì che noi vedremo fiorirla [la lingua]
che dicesti per voler delezare. / io sì me la ridea, / togliendo per
gire infin là sanno il viaggio, / sì ch'a pena fia mai ch'i'
32-27: non fece al corso suo sì grosso velo / di verno la danoia in
petrarca, 135-17: una pietra è sì ardita / là per l'indico mar,
239-1: là ver l'aurora che sì dolce l'aura / al tempo nuovo suol
, 41-102: di che per quello avea sì infrigidite le gambe, che mai da
volghi. fino a questo punto, sì -dicono alcuni -: più in là no
vita nuova, 31-16 (102): sì mi fa travagliar l'acerba vita:
acerba vita: / la quale è sì 'nvilita, / che ogn'om par che
de la sua labbia uscire / una sì bella donna, che la mente / comprender
ch'ai mio duca piacesse, / con sì contenta labbia sempre attese / lo suon
, / e quale è uom di sì secura labbia / che fuggir possa il mio
se tu apri più la bocca, che sì che te la chiudo con do'labbrate
alquanto, battistina labbreg- giò: -questo sì vorrei essere. dossi, ii-108: -perdono
, 30-55: la grave idropesì, che sì dispaia / le membra con l'omor
occhi co'i soli sguardi abbiano forza sì grande di piegare il nostro cuore,
narra, si divise poi in tante e sì diverse. lemene, ii-235: silenzio
cusir le labra de essi con la setta sì come si fa agli altri membri;
la piaga già rincamata e con le labbra sì da presso ad essere interamente unite che
di fuori impeciato, in pozzo pongono sì che solamente le labbra soprastieno. s.
el divin fabro / formò felice di sì dolce palma, / ancor dalla fucina irsuto
da'dotti onorati labbri vostri / con sì dolce soave mormorio / uscir odesi?
create cose opifico sacrosanto... in sì prefata opera più che mai del divino
fende / di momentaneo solco e va sì ratta / che l'occhio appena nel passar
segneri, iii-1-83: la penna non è sì precipitosa nel suo parlare com'è la
... gli egiziani un laberinto sì grande, che vi si sarebber facilmente
, / s'in preda non si fossino sì dati / a quel desir che nominiamo
per l'altre foci / m'andava, sì che sanz'alcun labore / seguiva in
alla fine l'edifizio del petrarca sì laboriosamente innalzato a forza d'equivoci cadeva
, per deporvi le uova, fan sì che gema una resina rossa, e vi
, xi-43: se voi, che siete sì sottili teologastri, volendola chiosare [la
si gloriavano di morire al servizio di sì potente signore. nievo, 229
composto di 60 o 70 bestie, sì nell'inverno che nell'estate, alla qual
, acconcia col laccio aperto e piegato sì che l'uccel che passa, messovi entro
/ e per la cità tuta batando sì lo trasso [il peccatore]. a
: io son de l'aspettar ornai sì vinto / e de la lunga guerra de'
cum dolci lazzi e fiama, / sì che cotal legame / spero che mai si
glia. masuccio, 392: se sentì sì negli lazzi d'amore avvolto che non
, 1-10 (i-135): era sì irretito nei lacci del dissordinato diletto che da
forte laccio per mantenerla essere il far sì che quei cardinali si persuadano ridondar essa
mai avverrà che i cieli mi siano sì favorevoli che teco di legittimo laccio congiunto
, ii-7: se alcuno non avea sì fatti lacci d'amicizia o parentela che
amicizia o parentela che lo stringessero, sì rendealo almen dolente la vergogna pubblica.
. petrarca, 55-15: tende lacci in sì diverse tempre, / che quand'ho
stretto un lazzo / d'intorno, sì ch'io non posso voltarne, i
laccio; / so far malie e sì le disfaccio; / per nigromanzia li
sconfitta fu pubblico dolore... per sì grande errore di uno capitano così grande
grande e così provato in tante e sì grandi cose, il quale in quella etade
fatto qualche disegno sopra di lui, sì per aiutarlo, sì perché esso aiutasse
sopra di lui, sì per aiutarlo, sì perché esso aiutasse me in questo poco
che con laceramento delle vesti protestò che sì esso come il collega erano uomini soggetti
. baldini, 14-216: insomma questa sì diffìcile funzione di simbolo affidata a bestie
-rifl. giamboni, 241: fue sì tale lo stroscio per la fossa ch'era
aurea volgar., 883: fue sì crudelemente a gli occhi di tutti tormentato
1-504: per tanto la lussuria, sì come distruttiva della sanità, è una
e precipite con furia, / de exorbito sì pessima e sì varia. guicciardini,
, / de exorbito sì pessima e sì varia. guicciardini, 11-53: così la
pareva inimico di tutte le donne, sì con la sua malvagia lingua lacerava di
6-ii-356: spesso era assalita da emicranie sì violente che ne diventava come pazza.
incespicavano e non ci arrivavano tutte, sì che si aveva l'impressione che nel
loro galere, le trovarono dalle bombarde sì lacerate che tre sole d'esse poteano
e di grande tempo e io sia sì crudelmente lacerata che niuno potrebbe prendere di
miei non dico morditori o laceratori ma sì bene ammonitori e consigliatori. lancellotti,
sé e questa ferma risoluzione aveva fatto sì che tutto si sopisse intorno alla lacerazione
procissione! massaia, xi-185: eravamo sì stanchi e con le gambe ed i
uff aldi, 1-67: che a un sì nobile liquore / presto presto è attaccaticcio
bardi, 3-36: esempio miserando, poiché sì grand'edifizio e il maggior forse che
lumi / nell'immense ruine / di sì laceri avanzi. scaramuccia, io:
euclide / del gran tosco, che sì lunge vide, / il glorioso voi tenta
preseli 'l braccio col runciglio, / sì che, stracciando, ne portò un
braccio col ronciglio suo di ferro, sì che stracciandolo portonne via un lacerto,
due sigarette per uno? ». sì o no, la sua laconicità non ammetteva
te a te medesimo mi dorrei, sì come d'uomo il quale hai la nostra
de'peccati e lavasi d'essi, sì che certi sono che dio perdona loro
mio, mi ha commosso a lagrime sì per me e sì per te.
ha commosso a lagrime sì per me e sì per te. -con le lacrime agli
1-43: la gente, stupefatta a sì lagrimabil novità, vedendolo così mortificato pel mezzo
non lacrimaro / occhi di donna lacrime sì spesse, / come i suoi quivi il
a quelli / che sepper lagrimar pianti sì belli. 3. letter.
95: mirando un tempo ogne terren sì rutto, / le vite lacrimar tutte tagliate
dirla che fossero stirpate / e poi producon sì mirabil frutto? musso, 81:
profluvio / la vite del vesuvio / sì dolcemente lacrima, / a comprarti la lacrima
, /... veg- gendola sì torta. boccaccio, i-43: e'non
ti sia discaro / di lagrimarlo in sì soave canto. pindemonte, iii-34: vicino
fu dolor mai lagrimato o pianto / sì come il tuo partire, / quasi volessi
core intanto ». chiabrera, 1-ii-103: sì del giovine impiagato / lagrimò la sorte
vi aspettano, affine di lagrimare amarissimamente sì gran miseria con esso voi.
. assarino, 2-ii-524: troverassi alcuno, sì poco zelante del pubblico bene e così
consentire ad una pace proceduta da dimande sì detestabili? gualdo priorato, 3-i-22: furono
già in questo colui il quale con sì lagrimevole principio condusse le innamorate giovani alle
volesse comperare. oliva, 84: sì lagrimevole e scandalosa trascuraggine di beni tanto
trascuraggine di beni tanto sublimi e di virtù sì convenevoli non deriva o da mali abiti
/ versa ferito il core, / per sì bella omicida. -fiume, torrente
ariosto, 22-38: queste guancie son sì lacrimose / per la pietà ch'a un
. cavalcabò, xxxix-ii-7: sola speranza sì mi tien diffeso, / sperando ognor
. serdini, xxxix-i-79: costui disfezze sì ogni lor terra, / e 'l
lo stile, / che trae dal cor sì lacrimose rime. boccaccio, ii-1-6:
preghiate. cariteo, 139: cantai sì lagrimosi versi / che trasser da crudeli ancor
corone de l'oro piegate con lacunari sì come in celestiale capo. palladio,
salve, ferrara!... / sì come i liguri avi da le belve
, legno aloè, e con altri sì fatti aromatici ingredienti. 0.
quasi odioso paro. petrarca, 183-8: sì che di morte / là dove or
qual [prodegalità] son le condizioni sì lade, / che 'n picciol monte ducon
[una schiava] ladra pessima, sì che no te ne venissi pensiero di torla
la spada e l'altre armi, sì 'l legò ed i buoi menò via.
, / guido, che fate di me sì vii ladro? / certo bel motto
robasti, / che l'angelica figura / sì pietosa me mostrasti. savonarola, iv-304
! goldoni, iii- 915: sì, io la voleva rubare! la borsa
parlar sommesso / si facevano il dì sì cara guerra, / che per letizia non
? non farò per dio: voi di sì e io di no. mercati,
oste. d. bartoli, 30-228: sì presta d'ali è questa rapacissima ladronaglia
. siete una ladroncella, percioché voi sì chiaramente avete scoperte le malizie de ladronzelli
inganno. petrarca, 53-50: fur già sì devoti, et ora in guerra /
'l quarto va di læ, / sì che ufrado passa / ver babillona cassa /
, faciendo passamento per quella contrada, sì capitòe làe. pratesi, 1-64:
). d'annunzio, iii-1-159: sì, vengo di laggiù... vado
che io girò a l'arcevescovo e farò sì che elio se conciliarà vosco. dante
da siena, 84: e1 qual sì l'accompagna / qui e nell'altra
rispose: « questi panni m'hanno sì stanca ch'io non posso più gire »
, / perché gli fé del fil sì buona parte / ch'el fu in duo
del pianto, che m'abbonda, sì mi bagno, / che non posso parlare
e le virtù loro,... sì che mi stupii, quando trovai pesce
quello il fiato / d'ambi- zion sì tire sue consuma / che di naufraghe teste
una forma d'un uomo terribile e sì grande che parea che col capo toccasse
cannucce e 'l braco / m'impigliar sì ch'i'caddi; e lì vid'io
: di sua pietà gl'inviti / rimembrò sì graditi, / che dal lago di
son quegli che acquetano / le procelle sì fosche e rubelle, / che nel lago
fu che una tanta infezione e mortalità sì largamente distesa provenisse... dall'essersi
demostrazione di non averli saputi ben servire, sì come per loro lettere ho intenzione.
. goldoni, v-350: l'arte sì famigliare agli antichi romani si è perfettamente
che di gnido al tempio, spargi sì dolci lai, / cessa, deh!
sempre tragge / lai su per le corde sì latino / che faria sonno a chi
] presero abito e modi laicali, sì che tra i monaci son quelli che meno
, 18-117: vidi un col capo sì di merda lordo, / che non parea
utolità di tutti coloro che leggeranno, sì degli alletterati come de'laici. g
a buono, non si tenne a sì bello e grasso partito, ma gittò tanta
incontrata? se non che noi abbiamo sì laidamente misfatto contra gli dii. f
non offendo, fo il mio dovere, sì lo fo. moravia, ii-351:
sanguinacci, xxxix-i-189: non fo mai sì gran belezza / che 'l tempo in
bella che dianzi avea lasciata, / donna sì laida, che la terra tutta /
, / fornendo i suoi misteri, / sì d'omo è dio scudieri. dante
e la mattina rimordendolo la coscienza di sì laido peccato, temeva di entrare nella
[la 4 pace 'di aristofane] sì, ma con molta usura di riso
, lo veggo; ma tali che in sì bel corpo fanno un brutto vedere,
non saccio a cui mi richiami / sì laido m'ài feruto, / se non
sieno di gran peso; ma non di sì grande che faccia traboccare. e guarda
). -là tallero!: sì stai fresco, te lo sogni (ed
, ché ile nostre opere non funo sì grande che nessuno omo ci dovesse vedere
dirittura a mezza lama, col far sì che la signora pigliasse alternativamente un giorno
che la signora pigliasse alternativamente un giorno sì ed un giorno no uno siroppetto chiarificato.
si ricercano e si uniscono in gran numero sì nell'acqua che fuori, allettati.
fissi e che si va lambicando in sì fatte chimere. l. pascoli,
espettative. fusinato, vii-974: allor sì che la calda fantasia / ribolle nel cervel
, uditori, adorate meco in rosa sì santa un lambiccato di perfezione, una quintessenza
studiato e lambiccato, si trovò sì pieno di stirature, di durezze, e
tanto bene della lordina, che è sì bella, sì gentile, sì graziosetta,
lordina, che è sì bella, sì gentile, sì graziosetta, e sì ghiottarella
è sì bella, sì gentile, sì graziosetta, e sì ghiottarella e tutta
, sì gentile, sì graziosetta, e sì ghiottarella e tutta fatta a lambicco,
sotto ima campana aperta ed acconcia, sì che coglia tutto il fumo e, per
, né pure lambendo una goccia di sì saporosa dolcezza, si intrascina al letame
scopro il mare... il mare sì! il mediterraneo, grigio, pesante
ragi § mi movo a lamentanza, / sì come om, che si credia in
, che tragedie sono queste in occasion sì lieve e di tanto poca importanza?
fa calciare, / de l'amesurare sì fa lamentanza. dante, vita nuova,
ismailita, / anima nostra, che sì ti lamenti », / dice uno spiritei
suono afflitto e lasso / a lamentarsi sì soavemente, / ch'avrebbe di pietà spezzato
se po'lamentare, / ché li prestò sì dolze genitore, / che se sforzò
bella di voi mi richiamo / di sì grande fallimento. cavalca, ii-24:
secondo i loro desideri e la lor bocca sì parla superbia. buti, 1-158:
sospesi, / e fuor n'uscivan sì duri lamenti, / che ben parean di
lxv-130: o se benigno amor di sì possenti / note v'armasse mai,
veduta la bella dea morta, levarono sì fatto e sì dirotto pianto che la
dea morta, levarono sì fatto e sì dirotto pianto che la città in poco
: ordinò suo testamento... che sì tosto come fosse morto, sanza fare
poiché ha allattato i suoi categli, sì gli straccia e divoragli. bibbia volgar
cavallo; con tutto da indi in suso sì è a modo della femina; della
ch'ell'ha allattato i suoi figlioli, sì gli straccia e devorali. cieco,
: dell'altrui credenza / non abusar sì che il fanciullo istesso, / che prima
che una lammia, la quale è sì forte innamorata di me, che ti parrebbe
, 1-1-143: una lamia non è sì bella. = voce dotta, lat
/ mai non si vide arma- dura sì bella. berni, 66-13 (v-226)
, 1-72: quando cristo risuscitò lazaro, sì comandò che la lamina fosse tolta,
oleosa / dà di cozzo nel vetro sì forte che sembra pazza. a.
, / beltade e voglia pia, / sì rare lampe d'onestate al tempio.
ignoranza erger potesti / d'alto saver sì luminosa lampa / di nostra vita i comodi
pensier tuoi, / onde traluce fuor sì chiara lampa. bissari, 2-53: amor
7-36: il giorno / spento era ornai sì che vedeasi a pena, / apparir
della sua bocca procederanno le lampade, sì come le tede accese di fuoco. beicari
piano superiore è la necessaria apertura, sì per adattarvi il luminetto e sì per rifondervi
apertura, sì per adattarvi il luminetto e sì per rifondervi l'olio. arlia,
[per cristo] rimirarle nello specchio sì lucido, sì lampante, di quella
] rimirarle nello specchio sì lucido, sì lampante, di quella divinità che aveva
. bresciani, 6-vi-204: egli era sì chiaro e lampante che l'europa sopra
rise il motor superno, / con un sì chiaro e lampeggiante riso / che faria
reale... e un mondo reale sì, e ben saldo, ma non
suon delle parole, / lampeggiò d'un sì dolce e vago riso, / che
volto, / m'hanno dal mio cammin sì forte vólto, / che mi giova
dopo mill'anni, / m'abbaglia sì che gli amorosi affanni / tirar mi sento
parea veder quel vivo raggio / che sì il cuor mi scintilla e mi lampeggia,
che in mezzo a quel lampeggia / splendida sì che del suo chiaro volto / era
tanti secoli aveva lampeggiato nel mondo con sì chiaro lume. siri, xii-183:
xxii-529: commetti, arcadia, in sì beato giorno / alla memoria dell'età più
/ ché quella croce lampeggiava cristo, / sì ch'io non so trovare essempro degno
pecto. tasso, aminta, 868: sì come lieta / della vittoria, lampeggiava
non se pò navigare / esto pelago sì procelloso e rio, / senza la vista
pade '. non è ben detto; sì 'lampanaio '». così l'ugolini
che discetti / li spiriti visivi, sì che priva / da l'atto l'occhio
.., che con tanti e sì lunghi preparamenti pose tutta italia particolarmente in
: danno non già, ma prò, sì dolci stanno / nel mio cor le
offerto / or m'è dal ciel sì fortunato scampo, e dall'eterno sol sì
sì fortunato scampo, e dall'eterno sol sì dolce lampo. -capacità, disposizione.
/ ahi, che strano martir / veder sì vago fior tosto languir, / che
quel lampo di neve / o bello, sì, ma breve. cesarotti, 1-xxxiv-20
, 2-399: al lampo di voci sì furibonde, sopragiunse il fulmine. guidi,
. i. bentivoglio, lvi-372: sì, sì, o signor, per nostro
i. bentivoglio, lvi-372: sì, sì, o signor, per nostro
, vi-n-134 (4-2): di marzo sì vi do una peschiera / d'anguille
-sapessi come sarei buono io! - sì, come la lampreda che di primavera passa
feltrate sono quelle, che sono, sì dure e sì miste, che fanno il
, che sono, sì dure e sì miste, che fanno il feltro. gioia
annunzio, ii-815: il sole imbionda sì la viva lana / che quasi dalla
monti, x-5-266: tante ciance intorno a sì poca lana? dirà taluno dei nostri
fabbrica panni di lana '; ma sì 'lanaiolo '. = deriv
tinua di alcun ceroto, sì come quello de'succhi, detto diachilon
5-7: poi che 'l rischio è di sì leve danno / posto in lance co
che qualunque vento tiri si muove, sì che la lancetta si ferma su quel vento
una medesma lingua pria mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'
la qual giostrò giuda e quella ponta / sì, ch'a fiorenza fa scoppiar la
che me tran a fine / e sì me fan languire. manzini, 18-302:
1-1- 75: poi ch'ell'è sì scaltrita e del diavolo / e vostra lancia
, se averà una lanza de acqua, sì che di quella parte quel loco si
oime', quest'è troppo piccol lavorante a sì gran bottega! -gioco amoroso,
gli lasciò pensar troppo le cose: / sì che vedendo il cavalier venire, /
: mi scuopro da me da me, sì che io ho la lancia da monterappoli
sonò ne le sue guance, / sì ch'a pugnar per accender la fede
avviare. bernari, 5-12: faceva di sì con la testa, mentre lanciava l'
pubblico, finché non siate pienamente riuscito sì da potervi reggere bene, colle vostre
mi lanza / e fammi trangosciare / sì lo core, moragio / se più faccio
, / e quindi viene il duol che sì li lancia. buti, 2
163: 'il duol che sì li lancia'; cioè lo dolore che sì
sì li lancia'; cioè lo dolore che sì li tormenta. arrighetto, 222:
or qua or là negli arcioni, sì che l'asta si rassegnò in terra,
e con le sue robuste / radici investe sì ch'ogni più duro / smalto in
mente lanciata contro un assente, per causa sì leggiera e vana. mazzini, 20-191
a tal anima di vivere del continuo sì unita a dio che sia per essa superfluo
,... quando il nimico sì presso le fu che i lanciotti colpivano,
selvagge, oltre quai mari / di sì barbaro nome fior si coglie / che non
germania. betteioni, i-519: in sì nemica landa hai tu la prora / drizzata
per quella landa di cielo che cadeva sì maestosa laggiù e aveva ancora il brunito
entrar in un gran dormitoro, / sì come nei conventi usar veggiano. / un
loro, / con reverenzie ed abiti sì destri, / che parean tutti di nozze
abulico. tasso, 16-29: quel sì feroce e ardente / suo spirto a
: lo so ch'io non merito / sì grato favor: / non sono sì
sì grato favor: / non sono sì amabile / da vincerle il cor. /
suo puro / illumina il giuro -rianima il sì, / che mormora a un altro
1-337: la virtù dell'ospitalità, oramai sì languente nel mondo,...
potissimo motivo del loro parlare, e sì poco conforme al languente stato de'loro affari
. e con una grazia di pronunzia sì mollemente languescente, da disgradarne le medesime
rosa non colta in sua stagion, sì ch'ella / impallidisca in su la siepe
una voce languidetta dicendo: - eh sì caro! non lascia neppur vivere me!
manca. papi, ii-60: poiché sì vaste regioni immense, / vote d'abitator
fatte a scintillar d'un raggio / che sì sottil, sì languidétto scende / quaggiuso
un raggio / che sì sottil, sì languidétto scende / quaggiuso e indietro anco più
con un bastone ammazzare il fratello in sì fatto modo che il bronzo medesimo mostra
letto, non ritmava di piangere con sì tenera languidezza che cornelia stessa, senza
vedendo venire li demoni per lui, sì si strinse al collo al padre,
, 33: m'è supraiunto un sodore sì frido per ila languide ossa, che
, che per l'inanzi era stato sì ardito e bellicoso capitano, divenne languido e
vana persuasione. siri, vii-450: una sì poderosa armata veniva a rimanere languida e
colori interi, in niuna è stato sì languido il chiaroscuro. 9.
volgar., 291: era la maddalena sì languida dell'amore di gesù, e
languida dell'amore di gesù, e sì n'ardea, che questo languore e
molle, ma non fusse languida, sì che al riposo non desse impaccio, e
suo fallo egli s'accorse, / che sì vilmente avea di vita priva / sì
sì vilmente avea di vita priva / sì bella madre, alla figliuola ei corse
bel fior succiso. / e in atto sì gentil languir tremanti / gli occhi
al qual come si legge / mario aperse sì 'l fianco, / che memoria de
sceme forze il furor langue, / sì come fiamma in deboli alimenti. bruni,
. villani, 2-5: tutta italia languiva sì degli errori della fede e sì delle
languiva sì degli errori della fede e sì delle diverse tiranniche signorie de'goti e
: mentre l'epica italiana giungeva a sì grande altezza, la lirica in questo secolo
non ha ventura. sannazaro, iv-14: sì mi è dolce il tormento, e
, e da lei udendosi salutare con sì dolce e sì amorevoli conforti, salì
da lei udendosi salutare con sì dolce e sì amorevoli conforti, salì in tanta smania
: oimè, do'so menato, a sì forte languire? chiaro davanzati, v-60
mi spolpa e accora, i e sì m'avviva ancor e mi colora / che
... / e 'l languir sì mi piace / ch'infinito diletto ho nel
odio i rei manca di ragione, perché sì come il langore e la debolezza è
e con molto languore, dir di sì. bechi, 2-94: in quel languore
lo sanato: / e questo sanatore sì sana onne langore. g. cavalcanti,
e le fiondi folgorando, / percosse quella sì ferocemente, / che dal capo alla
, lui con le vostre unghie, sì come di tutti i vostri mali cagione principale
. tanaglia, 3-55: di lanizio sì fine ragione / verona ha copia,
gladiatori. giamboni, 4-427: sì grande fame venne sopra li romani,
8-i-118: il sole riluce di sopra, sì come una candela che fosse in una
, 64: e '1 detto sagrestano sì sia camarlingo dele inscritte cose, cioè
. mattio franzesi, xxvi-2-174: ulisse sì saggio pellegrino / trapanò la lanterna a
rosso e bianco; / e giovin sì che appena par che impronte / la lanugine
naturale di colei molto lunga e spessa, sì come usano tutte le donne di onada
come lanza. baruffaldi, i-98: son sì spessi / che il convivio sembra danza
se per te non campo, / sì gran pensier ne cresce a lo coragio.
preso e batuo e lapidado, / e sì fo despuiato nuo, / de piere
volte volli ragunare i figliuoli tuoi, sì come la gallina raccoglie i pulcini sotto
: se un poeta moderno commettesse una sì orribile cacofonia di elisioni, verrebbe lapidato
è scagliata / pioggia di grosse grandini sì folta / che a gran colpi di
le cose del cielo, come che sì poco comprendano quelle della terra.
trovo un lapide... -che sì che ve farò andar a cantare altrove?
lapidea. pascoli, i-308: vedo sì, l'antica arca lapidea, ma la
: io troppo riprendo chi è di sì gelato e lapideo cuore che non vogli
. rucellai, 2-3-3-169: da tante e sì variate erbe e radici e da tanti
e di coloro / ch'ad opra sì lodata il ciel destina. 3
convienti per mortaro di bronzo pestarlo, sì come de'fare del lapis amatito. biringuccio
, simile al zaffiro, ma non sì trasparente né si dura. aretino, vi-50
e nelle formiche loro opere mirabili e sì ancora nelli uccielli e in moltissimi altri
, il perché viva e multiprichi; sì che, essendo i lapi e formiche
questo uscì al prato de un corso sì subito, / che non par che
meno che il cancelliere; utile il taverniero sì ben come il lardaruolo e l'ortolano
il * bel paese là dove il sì suona '! -pigro, ottuso
que'dì, che pur mi furo / sì dolci allor, che de'tuoi lari
gran meraviglia / come l'umana gent'è sì smarrita / che largamente questo mondo piglia
, come la nostra è, si dovesse sì largamente ragionare che la troppa strettezza della
cesare, 178: proponimento fece di fare sì grande frattura nel muro che tutti li
l'anime alle stelle tomassino, nominarono sì per la condizione come per la bellezza
poiché tu vuoi ch'io te lo dica sì largamente. -senza esitazione.
di che potrai l'anima salvare: / sì fosti paziente del mercato!
imperocch'elle l'pffendono e guastallo, sì che mai non vi si può ravviare
modo di turbine, tempestando il mare sì furiosamente che ne andava alle stelle.
obligo a'portoghesi, i quali, sì come insegnarono la regola di trovar la
sopra seguiva il settimo [cerchio] sì sparto / già di larghezza, che 'l
larghezza di grazie divine, / che sì alti vapori hanno a lor piova, /
poi, seguitarono costoro in osservarlo, sì per le cagioni suddette e sì per
, sì per le cagioni suddette e sì per la larghezza della vita di casa sua