delle ricchezze, pattuì da lui per sé, per prezzo di tanta sceleratezza,
, lxxix-m-377: l'infinito di per sé solo è la poesia dell'altro mondo,
): infin quaggiù venne a scusar sé ed a confortar me. machiavelli,
in questo mentre adocchia / il giovine per sé. c. gozzi, 4-47
prendi le rose fresche e mettile per sé in un vasello, e nella caldaia
. cattaneo, v-1-126: inflettendosi sopra sé, [la ragione] scopre infine
ad inflùere cotali forme al corpo a sé congiunto. s. degli arienti, 357
30: quest'è la luna ch'in sé coglie e serra / ogni influir che
; ma solamente influsse da dio o per sé immediate, o per le seconde cagioni
cercando chi fie la donzella / che 'n sé chiuso abbi questo verbo vero. dominici
, vale prender la vacanza da per sé, senza licenza o ordine del
che nel ciel s'informa, / per sé o per voler che più lo scorge
figlioli,... chiamògli a sé e informògli che fusseno prodi e valenti
ma operativa e informativa, informa di sé l'artista, dà la sua faccia all'
cura di rilevare nelle difese le circostanze a sé favorevoli. -dir. canon.
e non sentire in ogni particella da sé informata. rosmini, 1-165: come la
natura, né il principio formale per sé: ma è soltanto la materia informata:
, suole l'animo di quello verso sé il più de le volte mal disposto ritrovare
averti ella mandato informatore / al podestà di sé, dov'ella sia, / e
nel principio de la primavera a ricevere in sé la informazione de l'erbe e de
lingue e degli autori i più disparati tra sé, senza rilevare alcuna violenza. carducci
, la donna, che di per sé è informe, vuole dall'uomo essere creata
inforna sempre mai, ma non mai sé: v. fornaio, n. 5
perfezione umana che non solamente abbia in sé fatta la ragione vile ancella dell'appetito
oste amica / lieto si mesce che fra sé con lungo / ed alto plauso universal
ripetuti), me, te, sé, ecc., col significato di dentro
; fra se stesso, dentro di sé. giacomo da lentini, 42:
avvenimento... non dichiarasse unitissimi fra sé infra- cidamenti di membra e viaggi di
, libero, sicuro, padrone di sé. b. pino, 1-62:
tinfrangiménto dell'unità per ricostituire accanto a sé una debole federazione di staterelli.
lui le commette o le cognosce per sé secondo li pare, non ostante che la
pessimo inimico che toglie l'uomo a sé stesso. loredano, 1-15: il mondo
mostra amico, sì che fa di sé fede avere, e sotto pretesto d'amistade
di carriera... raccoglieva intorno a sé, dopo un'esercitazione, i suoi
è poco a discorrere essendo evidente per sé, ed universalmente praticato quanto alla sanzione
livio volgar., 6-351: disse sé avere grandissima paura degli dii, gli
a pensare, cioè a dibatter fra sé e sé le soluzioni opposte, a inlaberintarsi
, cioè a dibatter fra sé e sé le soluzioni opposte, a inlaberintarsi nella selva
spirto, sì che nulla / voglia di sé a te puot'esser fuia. buti
, né inacquarsi la digestione già per sé schizzinosa e facilissima a sturbarsi.
: da benpensante, guardava intorno a sé gl'indisciplinati, gl'irregolari, che a
: impetuoso borea stridente / davanti a sé fugace neve incalza, / e tra'vortici
batte le punte dell'alie inverso di sé. ariosto, 10-106: sì forte ella
del mondo corrono a gran torrenti da sé; strascinano chi vuole arrestarle: forse
fiede. crudeli, 1-113: tra sé sempre bisbiglia, /... /
un grande grido, facesse dinanzi a sé una fossa e ficcasse i suoi pali.
vilipendere e volere inalsare li nimici di sé e del suo stato, metendoli dentro et
la donna che prende a la grandezza di sé, ancor ch'ella fosse di mezzo
perugino [1446-1524], illustre pittore per sé, più illustre per lo scolaro;
di siena, 99: neuno per sé può essere buono, el quale l'altrui
- in partic.: destare amore di sé. odo delle colonne, xvii-26-43
colonne, xvii-26-43: àm'inamorata / di sé oltre misura. rinaldo d'aquino,
somma beninanza, e la innamora / di sé sì che poi sempre la disira.
narciso in sua spera vedire / per sé si 'nnamorao. mazzeo di ricco, 208
innamora, / quel che possiede e sé a dio presenta, / a cui dio
a dio presenta, / a cui dio sé tribuisce ancora. savonarola, 13-20:
. visconti, 1-59: il pavon in sé si spechia alora / che in alto
questo bellissimo velo avvolge e stringe a sé la sposa il mussulmano innamorato nella notte
-innamorato di sé: che nutre eccessivo compiacimento ed esclusivo
s. v.]: innamorato di sé l'uomo vano, innamorato delle proprie
gioia aquistata / no la diparta da sé per parole, / anzi ne pigli tutto
-con riferimento a persona: dinanzi a sé, in propria presenza, al proprio
-con riferimento a persona: dinanzi a sé, in proprio cospetto, in propria
o da qualcosa, avendolo davanti a sé, mettendolo o spingendolo in avanti.
aspetta, / se 'nnanzi tempo grazia a sé noi chiama. cavalca, 16-2-70:
innanzi qualcuno: farlo procedere innanzi a sé; farsi precedere. leggende di santi
certe spezie di versi, e contengono in sé le laude divine, sì come appare
lunche essa si sia, ivi e per sé e le sue greggi, cioè le
l'arbore di guelfon, ch'è per sé vieto. 2. chirug.
non potrebbe innestargli? -attrarre a sé, amicarsi. alfieri, iii-1-128:
terzo canto di cacciaguida dante parla di sé. il suo viaggio ha luogo nel milletrecento
18. locuz. innestare una pianta in sé: trapiantarla su un'altra della medesima
aprile s'innesta il sorbo o in sé, o in melo cotogno, o in
5-16: innestai [il nespolo] in sé, nel pero, nel melo,
verità grande, non per l'innesto in sé ma perché tu l'hai scritta tenendo
spezie di versi, e contengono in sé le laude divine, sì come appare
redentore, in quanto assunse su di sé ed espiò i peccati del genere umano
, 308: mi rampognai di cose per sé innocentissime. verga, i-227: sul
condotta innocentemente,... fanno da sé parer non vera ed opposta malignamente.
, 36: conciossiacosa che iddio in sé sia innominabile, cioè che non si può
creare; onde ad innovare giunge da sé la natura nelle opere naturali, come
, alla primavera; e giunge da sé l'arte nelle opere artifiziali. menzini
anche l'uomo in qualche modo da sé. leopardi, 220: né loco d'
de'combattitori, vereconda fama poetica a sé. e questo passo è delle pochissime
diretto a innovare; che ha in sé la capacità di provocare una trasformazione,
e pochi sono quegli che signoreggiano ben sé medesimo. torini, 252: innumerabili
vivendo di tremare, / fuori di sé, ondeggiando sulla terra / con voce
che... non perpetui in sé, ne'figliuoli, ne'parenti, nella
si fa colla ragion naturale, sta da sé, separata dal- l'inoggettivazione subiettiva,
il suo seno, fa vedere in sé essenzialmente e assolutamente sussistere un subietto eterno
, è forza che receda ritorni su sé si ricopra e inombri ogni luce del sangue
quel cavaliere che si sposa con donna a sé di condizione inferiore. 4.
sue glorie a quanti conosce afezzionati a sé. = deriv. da inondare
la protezione straniera] meno inevitabile a sé..., acciocché, se il
perfida come onda. -informare di sé. aleardi, 1-90: un giorno
giacomo da lentini, 440: a sé m'accoglie ed inura, / ancor no
e indispo- sizion di figura conterrà in sé, che propriamente sarà contraria alla figura
in queste e di queste ciascune parti per sé, cioè, ove si
, 7-123: l'amore è per sé buono,... ma può esser
: parti inorganicamente agglomerate; accostate tra sé ('juxtaposées '), non viventi
3. far bella mostra di sé, mostrarsi in tutta la propria bellezza
come qui avesse una stanza tutta per sé. 2. figur. ant
e rapido reso, il fiume scoteva da sé ogni giogo di ponte che se gli
). ant. trascinare dietro a sé. cieco, 16-18: da
fa, delle inosservanze, licenziando da sé gl'inosservanti. g. m. casaregi
aspirare al trono innanzi di salirvi da sé; ma scendendone, si costituì indegno
ciel scendendo venne / a far di sé la terra alma e felice, /
lo circondino sino quasi ad annetterlo in sé. petruccelli della gattina, 4-347:
. 2. che ha in sé qualcosa di sconcertante, di indefinito,
lana ne la città di siena sopra sé, secondo che maestro di lana, da
gran segreto l'aveva sempre tenuto in sé..., inquietata bensì dal
contra? porzio, 3-204: fatto a sé chiamare il vicario di napoli,.
ma che tormento! anche sopra di sé: purché frughi, rimesti, critichi,
critichi, inquisisca; anche sopra di sé. montano, 24: le parole dei
se ne stava meravigliato e quasi fuor di sé, mentre il giudice lo studiava fingendo
i barbari inromanesca ti, è per sé indizio bastante d'un volersi addomesticare co'romani
in senso generico. ant. contenere in sé, racchiudere. dante, inf
di tutto il mondo, cioè contiene in sé, ché insaccare è contenere. guiniforto
dolore, che insacca e comprende in sé tutto il mal dell'universo. g
« tutto insacca », cioè in sé insaccato riceve. 4. ammucchiato
gentile uomo uno quarto ne ritenne per sé, e di quello parte ne mangiò
, / che pinge il mare ove sé insala il gange. lud. guicciardini,
: 4 libertà d'insegnamento', di per sé sola non dice libertà vera, e
insegnare a un vecchio? deve imparare da sé stesso, 0 sparire.
il ciel ne insegna / che per sé l'uomo è contra 'l vizio armato.
insegnar altri, quando non si sa per sé,... pare a me che
, i deputati allo spurgo prendeano per sé una nota di tutte le robe loro
è medesimezza; questa è possesso di sé, inseità, personalità. = deriv
personalità. = deriv. da in sé (v. sé). inselberg
deriv. da in sé (v. sé). inselberg, sm. geogr
l'insel- vaggiva, indurandolo prima contra sé stesso. = denom. da selvaggio
83: con gran vittoria più ciascun sé inselva. ariosto, 33-88: pure
fugge a schiera timido e fuggendo / sé nel più folto e denso bosco inselva.
2. figur. conservare dentro di sé; ricordare, tenere a mente.
anche con pericolo di recare danno a sé o ad altri; che manca di buon
, attonito; che è fuori di sé. giusto de'conti, i-60:
1-197: mentr'egli pensava e diceva fra sé cose insensate, un grido vero lo
levatevi su, li fé ritornare in sé. serdini, 1-85: io venni come
disgrazia toccano le loligini, tirano a sé la mano stupefatta e insensata.
insensa, / stassi quieta e tutta di sé gode, / intesa al ben che
la tua inseparabile unitade non ha in sé persone che l'una dall'altra si parta
quello che da esso deriva ed a sé lo fa simile. = voce dotta
]: egli comprende e inserra in sé tutte le cose, e non è altro
/ novi fior, nòve frondi in sé virente / nutrire e maturar semi non
tunica degli intestini, forma intorno a sé, alla superficie esterna, certi senetti
frutto per sua natura / mai bon per sé tanto di su'lignaggio, / se
vogliono stare insieme, né meno ricevere in sé l'inseto dell'altro. leopardi
il buono e reo; perché ciascun sé insgombra / per del miglior ed a
pensa; che manca di fiducia in sé; indeciso, titubante, irresoluto,
/ tratti non fummo, ognun per sé nascoso, / d'amor no 'l nego
sopra boni frutti, significa quello che per sé non era disposto a virtù, ma
mediante l'aiuto del precettore dà di sé utilissime virtù. = voce di
. bartoli, 9-30-136: presone ciascun da sé, vi vergognereste di pur solamente mirarlo
ripieno un fosco, che ingenera di sé una sublime mestizia. = denom
dall'inizio come un particolare di per sé insignificante che acquista significanza grazie alla capacità
al muro, e si raccolse in sé, con aria disdegnosa e spossata. pirandello
sì che l'istoria sia sempre eguale a sé stessa, e non distinta e varia
si ricordano, benché i piaceri in sé siano li medesimi. bandello, 3-57
parte del popolo italiano getterebbe via da sé come giogo insoffribile lo strumento liberatore.
arici, iii-256: con impeto incessante a sé dinanzi / insolcano le salse onde spumose
ogni qualità gl'insolenti, e di sé e di suo avere rendè ciascuno sicuro
buonarroti il giovane, i-332: dice tra sé: te la caricherò: / ti
, 8-1-8: iddio ha riservato in sé certe cose insolite o non molto consuete
buona pezza è... che in sé raggira / un non so che d'
ciò è indebolisce, e dilunga da sé, il segno della sua intenzione.
scesero, allo spedale, era fuori di sé. ungaretti, 37: l'amore
con tutte le sue forze per difendere sé stesso, la sua casa, i diritti
, 17-151: proprio la bellezza in sé lo insospettiva, per quella distensione, per
con i bacherozzoli, che vengono da sé a farsi spiaccicare sotto le scarpe.
sua coscienza da'vizi ragguardando, e sé con la sua fortuna comparando, forse
di speranza, fiducioso, sicuro di sé. lancellotti, 1-469: perché
sperare; reso fiducioso, sicuro di sé. magalotti, 9-2-264: avvedutasene
impeto nel soldato francese, già per sé stesso tanto impetuoso. 6. suggerire
amara menzogna: 'l'italia farà da sé '. mazzini, 30-217: scovazzi
pensando / ch'orlando costui lasci da sé tórre, / non gli ha né gli
uditorio dovea immaginarsi che quello parlasse da sé. = denom. da statua
quest'è eh'instolidi ti e di sé fuore / gli fa stesi cader sovra
un uomo che è come fuor di sé... noi diciamo ancora * sbalordito
che l'uomo possa sicuramente andarvi da sé. soffici, v-2-593: spalancai allora
sonno, ovattato, che si istrada da sé, tutta notte ha scalpitato nel buio
disface? collenuccio, 125: menò con sé molti animali insueti in italia, elefanti
de'suoi maestri, e egli per sé sia insufficiente a pagare la detta condan-
insufficienza di ciascun di que'dizionarii per sé. pecchi, viii-79: avevan portato
occulta, / e sembra già che di sé pieno ei vada: / già sdegna
, infinito; che in quanto a sé non ha incomincia- mento.
nutrire un'ingiustificata ed esagerata opinione di sé, del proprio valore, della propria
, delle proprie capacità; presumere di sé. -anche: assumere un atteggiamento o
altri, e cerca di tirarne per sé tutto quel partito che può. imbriani
cose contingenti / anzi che sieno in sé, mirando il punto / a cui tutti
e affermazione assoluta, rovina interamente da sé. carducci, iii-24-232: cotesta è critica
sue voglioso intacca, / e a sé le tira. idem, 18-47: gentil
, né sotto qualsivoglia pretesto valersi per sé o per altri di denari o robe
d'argento. -prendere, portare con sé. faldella, 2-143: pretendeva che
avanzare 'l mondo: / di sé lasciò molti paesi intatti. g. p
: non pure i fatti considerati in sé ma anche la forma onde essi erano
supera (e superando ne include in sé gli elementi vitali) sia l'idealismo
dia la misura. -compiuto in sé, organico; globale. stigliani,
sia un tutto aggregato, il quale per sé è cosa sazievolissima. b. fioretti
gente e un tempo e integra in sé l'idea d'una razza e d'un
,... serbando presso di sé le due casse de'libri con quella
le vuole mangiare se le trinci da sé. -vergine (una donna)
-ben definito, perfetto; compiuto in sé. maestro alberto [tommaseo]:
/ ogni ben ch'esser può sola in sé chiude. a. f.
lo intelletto possibile; il quale potenzialmente in sé adduce tutte le forme universali. idem
cagioni, conosce quello che è sopra sé e quello che è sotto sé. conosce
è sopra sé e quello che è sotto sé. conosce adunque iddio sì come sua
sua cagione, conosce quello che è sotto sé sì come suo effetto. idem,
e vertute cotale / dà sempre altrui di sé buono intelletto. bellincioni, ii-171:
perché abbandona e lascia e gitta da sé la cognizione intellettuale, cognosce iddio sopra
... produsse creature simili a sé, e questa fu la creatura angelica intellettuale
viceprefetto- si dà del vero intellettuale da sé. verdinois, 227: in casa
,... ha dovuto ricacciare in sé la commozione, intellettualizzarla ed esprimerla.
g. averani, i-22: contemplando sé e l'infinite sue perfezioni,.
incapace di sentire e di esprimere da sé. -per estens. che è
la sua bontà? nel crearlo simile a sé, non solo intelligente quindi ma operante
per le stelle spiega, / girando sé sovra sua unitate. idem, par.
titolo di visione portasse di conseguenza con sé apparizioni di spiriti e d'intelligenze incorporee
il primo dio non è intelligibile a sé, ma a noi, perché certo
che è intelligibile cade nello intelligente a sé, imperò che non è alcuna altra cosa
fuori di esso intelligente e che da sé medesimo si intende; non di meno
sol la campestre intemerata pace / di sé paga quest'anima apprezza. scalvini,
perché, città italiana, essa sente in sé tutti i dolori e tutte le speranze
evitare le intemperanze plebee ond'egli macchiò sé stesso e la sacra poesia. d'annunzio
, vacua d'uomini, nessuna utilità di sé dia. = deriv. da
alla voluttà in molti modi nuoce a sé e nuoce agli altri. giov.
dirà intemperato per la macchia ch'in sé contrae e ingiusto per l'ingiuria che fa
piede, / subito le sue foglie a sé ritira [l'arboscello], /
masuccio, 32: chiamato a sé uno suo cherichetto, fe'quelle occultare
, 240: quello che si contenga in sé la favola /... /
testa di ciascheduno, che fuor di sé ed attoniti si stavano a quello spettacolo,
si può diviso, / e per sé stante, alcuno esser dal primo. storie
intendo mostrar quelli spirti / che purgan sé sotto la tua balia. boccaccio, dee
. guittone, 20-11: desseme di sé piena fidanza / d'intender me fin
, 5-1-107: poco s'intenderebber fra sé un contadino lombardo e un toscano.
mia credenza, / e non in sé medesmo come fece. 31.
, 27: il cielo empirio contiene in sé ogni perfezione, e però non ha
anello assai caro, né mai da sé il partiva, per alcuna virtù che stato
nero per lo bianco, né presuma di sé. varchi, v-37: mostrano altrui
, per necessarie cagioni lo parlare di sé è conceduto. idem, purg.
miei esser contenti, / sì appressando sé, che 'l dolce suono / veniva a
quivi è intenebrato lo lume della ragione in sé, così quivi [le anime]
tempi, a intenebrire la troppo di per sé oscura loro significazione, v'ebbe uno
, e concitar quegli affetti che hanno in sé gli animi nostri, ed accenderli o
intensificarsi fino al punto da formare innanzi a sé tutta la tragedia della passione di otello
e si fortificano, molti spiriti a sé richiamando. tasso, iii-45: le
cura, con amore, con devozione di sé '. 6. statist.
amanti usar vedresti: / oblia di sé la guardia e l'altrui vita / difende
fui: uomo intento che riguarda / in sé, in altrui, il bollore /
pigliare le cose dello stato sopra di sé. b. segni, 4-170: l'
o una intenzionalità morale tanto acquiescente in sé stessa, che escluda da sé ogni
in sé stessa, che escluda da sé ogni ingerenza del sentimento religioso. bernari,
tendere verso qualche cosa di diverso da sé. -in partic.: riferimento del
; e così come quello è in sé e propriamente un pezzo di legno, e
è una misura, così il tempo in sé e realmente è il moto del cielo
importano le intenzioni e i disegni per sé presi. moravia, iii-28: fu in
zione di quello il quale abbia per sé la regola o la presunzione, la
con perpetua intenzione e modo sempre per sé si conduce. muratori, 10-ii-224:
del cuore è occhio e lumera di sé. boccaccio, dee., 1-2 (
-beneficio spirituale richiesto da una persona per sé o per altra, viva o morta,
natura è atto a ricevere e ritenere in sé concetti, overo intenzioni, delle cose
. tecchi, 13-74: sapeva ricondurla a sé, magari aiutandosi con una buffonata,
di quegli sciagurati venne ad infilzarsi da sé nella mia baionetta. -tagliato fuori
fu ammirabile, fino a volere allontanare da sé, infastidita, nauseata, anche il
, l'avesse interessatamente voluto serbar per sé? = comp. di interessato
. il sentimento è tutto finito in sé stesso, e nulla prevede. ojetti,
interesso del regnare... in sé non tiene dramma di puro né punto di
si metta, / ognun faccia da sé, col suo si stia. a chiliini
o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, in corrispettivo di
che non fosse debito, negando a sé la interezza della civile sovranità. 2
i fatti altrui, non conosce poi sé medesima. s. caterina da siena,
trattenere nell'anticamera senza dar ombra di sé, intanto che li compagni affrettava. mazzini
autore... mi aveva a sé legato. -ant. avere pulsazioni
. landolfi, n-124: ciascuno porta con sé una lunga sequela d'anni, di
pagare il fitto di casa e vestire sé e la famigliuola, quando non è mietuta
independentemente da ogni altra cosa che da sé medesima, solamente ci restasse da appurare
intimo. - anche: dentro di sé, fra sé e sé. bandello
- anche: dentro di sé, fra sé e sé. bandello, 2-24 (
: dentro di sé, fra sé e sé. bandello, 2-24 (i-917)
, dall'apparenza loro, se non fra sé o affini o stranieri o nemici;
rabbrividire: aveva toccato nel fondo di sé una specie di assoluto, ma un assoluto
, cieco benestare, animalità soddisfatta di sé: prosa internazionale, per ora,
non tanto per fiducia nell'europa in sé, ma perché il patrocinare l'europa
esterno: ma differenza, che è in sé imita, unità potenziale. come tale
l'interno / dolor, ch'ha in sé, piangendo accompagnarsi, / gli converria
venuta, se l'è presa da sé. piovene, 7-474: la normandia all'
.. si acquista col dare di sé esempli di uomo da bene, ed
gl'iloti alla coltura delle terre, sé conservano interi alle armi. gadda conti
durare un corpo naturale che avesse in sé una parte non destinata all'essere dell'intiero
al ministro; lasciando da animalità soddisfatta di sé: prosa internazionale, per ora,
mani non potendo scampare, interpose fra sé e lui nebbia formata a modo d'
conviti], se non sarà fuori di sé, credo le interporrà e moderrà.
mezzano della concordia e interpositore, per sé e tutti gli altri, della sua
calamita per l'interposto vetro tragge a sé il ferro. perelli, ii-132: questi
diversi modi pregargli, cercare e picchiare per sé, e per interposite persone. panziera
o brigare o adoperare facesse, per sé o per interposita persona. boccaccio,
desiderio fece più volte parola alla madre da sé, e più volte gliene fece dire
nomi loro sono greci, da per sé ciascuna porta seco lo interpretamento del nome.
ed ha lo spirito delli dei in sé, e lui interpreterà quello che vogliono
, che tutti i dottori fiorentini tra sé affermavano non avere per lo adietro mai
una mezza di là, commentando tra sé una parola oscura, interpretando un andare misterioso
, 7-195: l'innovazione formale in sé non è solo per sé giudizio (
innovazione formale in sé non è solo per sé giudizio (vedi ancora masaccio dove non
miloni, 1-535: chiamati dinanzi a sé a raunanza i principi de'sacerdoti e
e spontanei... indizi che di sé dà la natura. g ^ wo-
, e pregò niccolino di parlar di sé e della sua arte. niccolino non si
', la cosa è chiara da sé. ovvero di mediatori non n'ho
: il reno... aveva per sé solo interrato nelle torbide il po di
, 'n se ritorto, / forma di sé bel giro. muratori, 6-89:
10 che l'amo? -godeva interrogar sé medesimo e non rispondere e interrompere la
federigo consegnandogli la valigia e interrogandosi tra sé e sé « chi è costui?
la valigia e interrogandosi tra sé e sé « chi è costui? »,
guardandomi, ma come se parlasse a sé,... non interrogata,
che li parea aver trovata mercanzia a sé conveniente, deliberò che questo suo piacere
nome, ella perde ogni dominio di sé. l'interrompe con una violenza subitanea
iv-1-751: la madre, fuori di sé, interrompendosi lo colpì sul viso.
ii-18: al sentirlo parlare interrotto e tra sé, impaura sempre più.
, o con maggiore o minore larghezza fra sé rimangono intersecate. 2. figur
profondi / interstizio pensar, che in sé non celi / germe e ragion di mondi
bramosa d'occu- parmi tutto con tutta sé stessa. -tregua, sosta, pausa
la cosiddetta storia sociale, risolvente in sé politica, letteratura, filosofia, religione
. e letter. trattenere presso di sé, non lasciare allontanare. sanudo
che ne potesse altrimenti, scaricavaia da sé, come impaccio che intertiene o peso che
intervallo / in fra la terra e sé, con ratto volo / sempre al cielo
ciascuno de gli intervalli che ha in sé la regina delle consonanze. cerreto,
scarse d'intervegnenti... non credessero sé neglette nelle deliberazioni. siri, vii-439
purché non sia uno che abbia in sé tanto elemento di discordia da render nulle
allo stesso aristide, non conosciuto da sé, il coccio perché vi scrivesse in
seta, il quale, dozo essersi da sé fabbricata mal avvedutamente la sua prigione,
che un padre stropiato generi figliolo ad sé simile,... interviene della imaginazione
che nel suo peccato, dov'elli sé interza, intervengono, cioè l'amante,
la figlioletta interveniva a dar saggio di sé in una festa musicale. -ant
il nazismo... ebbe davanti a sé, prima che gli inglesi si
alcuno de'prefetti di citar dinanzi a sé i coreggianti. montano, 369:
vero glielo destava quella terribile intervista con sé stesso. 3. statist.
che nel suo peccato, dov'elli sé interza, intervengono, cioè l'amante,
bruta e monadi vegetative] e con sé le unifica. lucini, 4-280: il
intessute d'archetti in varie guise fra sé interzati ed incavalcati. l. pascoli
da lentini, 440: a sé m'accoglie ed inura, / ancor no
à bieltate, / se non ha in sé pietate, / par che ne sia
, / poi che mia donna a sé trasse ad intesa, / a cui donato
; capire, comprendere nel senso a sé più favorevole. guerrazzi, 1-581:
per cui essa si sarebbe aperta da sé onde la fuoruscita spontanea dei calcoli e
a guisa d'in- testinetto tiene dentro sé un altro pure, come intestinetto.
di commediola o di picciol dramma da sé, e richiede un novello intreccio.
intimare o dimostrare quello che vide sopra sé. commedia di dieci vergini, 5
di * conversione 'della coscienza a sé stessa. 9. ant. completezza
nell'intimo petto / vergogna il rode di sé stesso. cattaneo, vi-1-285: ci
congiungimento di lui per movimenti anagogici dispone sé a'soli spirituali razzi cocenti e ardenti
ricco seppellito in inferno, vedendo sopra sé lazzaro nel grembo d'abraam, il
chiesa, ch'ella dovesse sottomettere a sé gl'intirizzati e aspri colli de'ricchi?
(464): ritiratosi tutto in sé, con la persona tutta incamatita,
, volendo far piegare l'altre cose a sé, ma si piegava e s'accomodava
non avendo né tragico né comico in sé, non può essere con ragione intitolato e
, vi-281: il peccatore intitola a sé li beni del promettitore. boccaccio,
una seconda e settima, che in sé è dissonanzia aspera ed intollerabile. porzio
pareva sentirla predicare coll'esempio visibile in sé stessa. cesari, 6-122: era
]: superstizione non è di per sé intolleranza. non ogni fanatico è intollerante.
alle mura e reggere bene sopra di sé poi gli altri duoi intonichi. soderini
l'intonsa verzura, lasciando dietro di sé un mobile solco di fili prosternati. stuparich
, qualcosa; trovare casualmente davanti a sé; giungere inaspettatamente in un luogo,
in superbia, divenire tronfio, pieno di sé. tommaseo [s. v.
o per alterigia, sta sopra di sé, turbato e gonfio. 3
con femminile superstizione il semplice cristianesimo in sé
. tommaseo, 13-iii-86: tutto in sé sconvolto / mi s'infoscò lo spirito
intorbidare l'anima, toglierle ogni arbitrio di sé, ogni serenità, turbare l'armonia
chiara: complicare ciò che di per sé è facile e semplice; creare difficoltà
più l'opinione, già troppo dubbia per sé, de'portamenti del misero capitano.
albertazzi, 41: umiliata, tornò a sé da quell'intimo vagabondaggio; ma con
: e se quegli maturi tanto poterono in sé statuire e seguire, stimi tu ora
veleno e d'unguento, per eccitare sé e per intormentire gli altri? banti
l'altra e la rinchiudesse dentro da sé. lancia, i-169: elli comperano tanta
: vide chiuse le porte e intornata / sé da'nemici, e morta allor si
castelvetro, 3-136: egli non ha per sé senza più ritenuto che nubi, /
, che, girando rapidamente intorno di sé, fa suo sforzo di espandersi per
: vedendo già tutto lo diserto intorno di sé pieno di frati. boccaccio, dee
4. locuz. intozzato su di sé: insaccato nelle spalle per il cattivo
scontrosa di chi sta sempre intozzata su di sé. idem, 7-811: stava seria
, intra te e me, intra sé e loro, ecc.: in segreto
due. -intra me, te, sé, ecc.: nell'intimo, nel
agg. ant. che ha in sé il principio del moto. campanella
. bartoli, 9-30-219: lasciavano dietro a sé l'odore di sé, insensibile ad
lasciavano dietro a sé l'odore di sé, insensibile ad essi, ma non al
: poter guardare liberamente d'innanzi a sé la figura dell'amata,..
sacrati altari, così quegli che per sé disidera e increscevolmente s'intramette, sanza
magnanimità è un abito che nasce quasi per sé medesimo dalla possessione di tutte le altre
, che non la lascia mai far da sé cosa alcuna. 6.
altro vocabolo, e che rimane come da sé. corrisponde a * neutro ',
intransitivo: gruppo di trasformazioni biunivoche in sé (g) di un insieme i in
). ant. riflettere dentro di sé, meditare. -anche: soprassedere.
maniere: o nascendo naturalmente e da sé, o nascendo per qualche caso che
poche compagnie ci introducono mai andar da sé, né gli si svilupperanno mai le sue
gl'intraprendenti di maninemica s'intrappoli da sé. fatture hanno i loro fondi
a sacrificarsi come chi intraprende, intraprende per sé. martiri, non avrebber però
concetti moderni, e avevano dietro di sé la nuova economia dell'industria e dei
della somma potenza, si spogliavano da sé medesimi di ogni loro diritto. -sm
. letter. sentire vagamente dentro di sé, percepire in modo vago e impreciso
1-i-283: il giovinetto alessandro dette di sé gran presagio, quando, recatogli innanzi un
grandepoesia. 3. tenere presso di sé, ospitare. guicciardini, ii-101:
ma di marco s'intratteneva spesso fra sé. 16. mantenersi; sostentarsi
. pirandello, 7-384; sorrideva tra sé, pur seguitando a intrecciare speditamente una
diciam giro di parole, è per sé duro e di difficile intrecciatura. panigarola,
di commediola o di picciol dramma da sé, e richiede un novello intreccio ed un
, turbare; imperterrito, sicuro di sé, imperturbabile; che non si arrende
grande oste nimica, / ché discorde fra sé mal si raguna / e ne gli
ha voluto quella religiosissima anima apresso di sé, per farla beata in cielo,
cié, la quale o lagrima da sé stessa o scola giù dalle intaccature che
lorenzo de'medici, ii-165: costui pur sé ed un compagno uccide: / e
: ed ecco la macchina parte / sa sé, col suo trepido intrigo.
intrinsicamènte), avv. dentro di sé, nel proprio intimo; nell'animo,
, 1-3: nel sequente giorno chiamati a sé alcuni de'quali intrinsicamente si confidava,
a qualche fine, o si muovono per sé stesse, eleggendo, o sono rapite
2-443: mi hanno indissolubilmente intrinsecato a sé e alla famiglia loro colla indicibile effusione
parrebbe ch'egli qualche volta così da sé andasse a visitar monsignore e tenergli compagnia,
ceppo germogliano, avendo ogni pianta in sé medesima concorrente et intrinsecata la sua maniera
si conveniva al non dar sospetto di sé, come d'intrinsechi a uno straniero.
intrinsichi. brusoni, 2-195: chiamato a sé ortalo, suo intrinseco cameriere, e
la quale le cose naturali hanno in sé. p. f. giambullari,
disegni più alti, premeva nell'intrinseco di sé solo la somma de'suoi consigli.
intrinseco, all'intrinseco: dentro di sé, nel proprio intimo; nell'animo
: queste erano in convenevol distanza fra sé, trentotto torri di legno, smaltate di
tenuti e deg- gano... sé medesimi intro sé insiememente amare ed onorare
gano... sé medesimi intro sé insiememente amare ed onorare in cose temporali
cesare comparse / sul rubicon, temendo a sé rovina / dall'introdotta gente pellegrina,
riflettasi che il lamone s'introdusse da sé medesimo nel po di primaro,..
: avevano [gli apostoli] innanzi a sé la legge di moisè, servata e
introduzione del suo viaggio, ha sotto di sé qualche senso allegorico. 9
rapporti oggettuali, consistente nell'assorbimento in sé di eventi o situazioni del mondo esterno
potentemente centripeto dei 14 anni incorpora in sé il modello, consustanzia il modello: se
jahier, 3-77: riuscì a produrre in sé quel senso di liberazione dalle cure dell'
intromesso per iscrivermi e potea farlo da sé. intromésso2, sm. ant
compimento ad ogni impresa, conchiuse tra sé nessuno esser più al proposito di costui
è por temperamento e intrometter decisione tra sé proprio dall'una parte, e gli appetiti
delizia era per lui fare le spese da sé sul mercato, senza intromissione di servitori
per tal picchiamento sì intronato per entro sé in ciascuna parte sottoposta ad ogni puntata
la quale dicono che se n'andrà da sé. = deriv. da intronare1
per proprio conto, intuire dentro di sé. biondo, xlv-170: spesse
gli asceti chiamavano il « conoscimento di sé » -fu quel che oggi si direbbe un
il 'riflettere 'e il 'rigirare sé in sé '(d [ante]
riflettere 'e il 'rigirare sé in sé '(d [ante] 2.
animo alto e puro, diviene per sé stessa idealità, io applaudo all'interezza
alto furore, / che come a sé vicin venir la vede, / io nuova
: 's'inurba ', cioè mette sé prima ne la città. anguillara,
roero, 1-i-44: allor decio, di sé reso maggiore: / chi m'uccide
iv-71: il turcasso cinese / sopra di sé e con fervente amore / l'arco
, cert'elli èe cittadino inutile a sé e periglioso alla sua cittade et al paese
(407): -anche tu -diceva tra sé alla bestia - hai quel maledetto gusto
a invadermi. -permeare di sé (forze, energie, ecc.)
a così parlare, e le impregna di sé in ogni luogo e in ogni tempo
4. figur. che pervade di sé, che domina 1'animo, la
, che non comporta niente fuor di sé stessa. 5. invadente (
una sfacciata meretrice, solo per invaghir di sé chiunque la vede, si adorna,
ei se ne avveda, / ned a sé stesso creda che tu l'ami.
è grandemente invaghita d'averlo presso di sé per paggio da cappa. 7
, invaghito, affocato, affogato di sé medesimo. -animato da ideali nobili e
lei cercando invano, / presso di sé non lassan loco asciutto. boccaccio, dee
e lungo tempo era fuori di sé. machiavelli, 207: che gli uomini
di senno, demente, fuori di sé; sconvolto. s. bernardo volgar
... quand'essa fuor di sé per superbia fia invasata, diventa prudenzia
che appare che sia uscito mezzo di sé, e parci come una cosa invasata
spirito fino a perdere il dominio di sé, a compiere gesti inconsulti, a comportarsi
sarebbe gran cosa veder il mondo per sé stesso rassettarsi. -ant. protratto
la sensibilità: non pensò più che a sé, come succede ai vecchi.
vece è di peso agli altri e a sé stesso, è il flagello della comunità
che, invece di sforzarsi a riconquistar sé,... egli doveva..
faccio affatto. lascio che si faccia da sé. io non so inventare dei fatti
per illudere se stesso, le finge a sé. carducci, iii-24-218: battendo le
s'occupi. invano. / da sé mia madre mi vuole lontano; /
la matita o il pennello corre da sé senza quasi niuna fatica od impulso della
lo vuole aiutare; mentre parla di sé, vengono due ladri, con invenzione
di sapere ben favellare, e fa di sé cinque parti: invenzione, disposizione,
, dal raccogliersi che fa sopra di sé la persona che si risente o si
che inverona e inchiude dentro di sé gli altri alimenti. = deriv
se nivasio dolcemare non ha arricchito di sé l'esercito già tanto compatto dell'inversione
quando soffia all'inverso e toma su sé stesso. bernari, 6-227: quei pericoli
: l'ordine inverso può essere tale da sé; l'invertito suppone che così l'
non possa nè debba procurare per sé o per mezzo d'altro, in alcun
di passion, del pensier e di sé stesso / l'inesprimibil somiglianza ammira.
incrudelendo fanno il falso provare, e sé ministri dicono della giustizia e di dio,
investigatori a non si lasciare promettere a sé medesimo o ad altri cose impossibili.
consisteva nell'appetito e tendenza delle cose verso sé stesse, e non già nell'essere
/ del santo suo amore, e in sé converta / la mente, e diale
di sacralità, di potere allucinatorio, in sé sovratemporale e sovramateriale, le verità storiche
bartoli, 2-2-64: andrebbono ad investirsi da sé nel corpo dell'armata che le aspettava
idem, 9-32-197: va tutto da sé ad investirsi nelle occasioni di perdersi.
14. pervadere, riempire di sé; caratterizzare, qualificare. ceresa
un aspetto particolare; prendere coscienza di sé o di un dovere o anche del
fare un grosso guadagno e delle investite per sé ed eredi. beccaria, i-425:
: l'ingegno... ha da sé o, per meglio dire, dall'
: eppure, così ridotta una larva di sé, qualcosa è ancora in lei vittorioso
altri quello che il datore non vuole per sé. a. casotti, 1-2-37:
calma di delinquente inveterato, chiude dietro di sé la porta della casa e va a
senza punto esser brunita, sol da sé riseccandosi, fa una pelle liscia e invetriata
gelidi sereni invetriati ch'essa portava con sé, di cieli pallidi e vuoti.
prima avesse inviaménto fermo o masserizia appo sé da potere pigliare di lui buona isperanza
il capo della conversazione si presentava da sé, quel capo, che, al pari
che colui che l'ha, sempre in sé arde e tutto si consuma e dentro
gli altri, ma, per averle per sé, ne dee schiudere i consorti.
di ottenere un pene all'interno di sé (principalmente sotto forma di desiderio di
vi casca dentro. l'invidia rode sé stessa... non fu mai gloria
faremo alcuna parola: ché ognuno da sé ne intende la stravaganza. padula, 402
, se non vede lui pari a sé, teme di vederselo. 3
: ma perché pria del tempo a sé il mortale / invidierà l'illusion che spento
invide ronzano / a far lunghi di sé aerei grappoli, / vanno aliando su'
, 1-xxxiv-30: l'avventurosa francia e sé traea / de'regni emuli suoi gl'invidi
1-283: l'amatore deve scegliere da sé la stoffa, il cuoio, la
che le invigora, / gli occhi a sé tira a riguardarle intenti. tassoni,
dal suo passato; solo riprofondandosi in sé stesso sente invigorirsi la vena, trova
dare ad altrui, ma hanno in sé, che si debba desiderare? brusoni,
. gozzi, i-19-39: vede, misero sé! nelle sue case / la sua
perdonare, non che a lui, a sé medesimo. -che ha perso potenza
: questo povero gentiluomo s'è inviluppato da sé medesimo con iscrivere una tal lettera al
divieto, / se non quanto per sé ritarda il bosco / la vista e i
contro le intransigenze pontificie, aveva per sé una situazione di fatto invincibile.
uomini potenti a rappresentarla, a concentrarla in sé e ritradurla in fatti invincibili. c
coscienza erronea, la quale ha in sé un errore non tale che non si
gran segreto l'aveva sempre tenuto in sé;... trattenuta, come invincibilmente
iv-1-968: una lettera che pareva portare in sé l'odore della mastica...
ancora vitale e inviolabile, si ferma da sé colla revoca dell'editto di nantes,
inviolabile la sua solitudine, lascia intorno a sé lo spazio ottuso, esaurito, e
: quando descartes... trasse da sé ogni scienza, accettò implicitamente le idee
, i-138: kant sentiva che da sé la libertà non poteva limitarsi e pensò
si concitavano quelle menti già di per sé stesse cotanto inviperite. cagna, 1-12
raggiri e lusinghe, per legarlo a sé, ottenerne i favori, sottometterlo alle
annunzio, iv-1-109: egli aveva in sé i germi di tutte le infezioni. la
ant. che irretisce, che lega a sé; attraente, allettante. seneca
o bevanda); accogliere dentro di sé, incorporare, assorbire. -per estens
3. figur. concepire in sé o infondere in altri (sentimenti,
l'uom sia fatai sorte / inviscerata in sé portar la morte. carrer, 2-31
agg. che attira e lega a sé. -anche: che alletta, che
quella [la speculazione] in forma ad sé ci rapisce che noi dimentichiamo ogni altra
proprie per trarsi dalla classe volgare, sé stessi e le lettere farebbero scapitare d'
andare in visibilio, esser fuori di sé per la gioia. g. m
-andare in estasi; andar fuori di sé; perdere la ragione. buonafede
così dolci notti invitata, spesse volte sé stessa invitava, non colle parole, ché
subordinata. 3. chiamare presso di sé, convocare, dare un appuntamento;
/ fin che la cara amica a sé l'invite, / sfoga a l'aria
non seguita, / d'acerbissimo duol sé stessa strugge. -ant. invocare
pietosa aita, / con più nomi a sé l'invita, / col mio nome
. villani, 8-103: i rei di sé fanno specchio a coloro che devono venire
in un dato modo; attrarre a sé; allettare, avvincere, stimolare,
che ama il ferro e trarlo a sé procura, / tal l'ambra e il
, ospite; che chiama presso di sé, che convoca. 5.
reggio. -farsi l'invito da sé: presentarsi senza essere invitato.
prete a desinare, / e da per sé s'eran fatto lo 'nvito.
mestieri è che sia tutto raccolto in sé ed invitto. petrarca, 322-5:
promesse, invocava, giurando, contra di sé, giove e marte e gli altri
6. agognare ardentemente, per sé o per altri, il compiersi di
nostra, ella, guardando innanzi a sé, aspetta ed invoca un'idea che
, nome invocato, / levi omo sé contra sé, sé sé rendendo. caro
invocato, / levi omo sé contra sé, sé sé rendendo. caro, 12-887
/ levi omo sé contra sé, sé sé rendendo. caro, 12-887:
/ levi omo sé contra sé, sé sé rendendo. caro, 12-887: né
, e per mezzo di scaltro a sé sottragge quinci e quindi uopo, in
. esamineremo distintamente, e di per sé ciascun di que'modi. bresciani, 6-xi-131
/ e godi 'l ben, che di sé 'l mondo invoglia. b.
volliamo intendere li affanni che volevano in sé per amore de la virtù, e li
me ', significa amore volonteroso di sé: adunque significa che erano accesi da queste
che asconde [il pallone] entro di sé, da cui la forza / per
persona); condurre e trattenere con sé. 5. caterina da siena,
baldi, 1-68: fatto di ritrar sé bramoso e vago / il sanzio, onor
di se stesso; far uscire da sé, rapire la mente, i sensi.
quando si involava solitario. -uscire da sé, estraniarsi. petrarca, 169-3:
: mio padre tenne sempre presso di sé il testamento involato. montano, 1-282:
sa che l'arte è un capitolo a sé nella vita dello spirito, sa che
in supporre e punir congiura, in sé non mai vera, surta ne'disegni ambiziosi
. che avvolge, che racchiude in sé. bibbia volgar., vii-366
. 4. comprendere; contenere in sé, includere. felice da massa marittima
che ogni ben involle / e da sé schiude ogni rea cosa e mala. pigna
a invilupparlo, e lo aveva attratto a sé e piombato là, a rinsertarsi,
a popolo non savio, maravigliamento di sé medesimo fa fare; questo è proprio
'di questi due eroi conversero in sé tutto l'interesse degli uditori, sì
sue. 12. recare con sé come naturale conseguenza; implicare, comportare
che altre più gravi ne involge in sé. ogni errore assentito involge contradizione.
, era quella appunto che le traeva a sé, dominandole, e sovente anche involontarie
ch'egli prendeva la famiglia sopra di sé. d'annunzio, iv-1-85: a intervalli
da parte in un luogo da per sé. apocalisse volgar., 1-95: e1
capponi, ii-163: lorenzo pareva in sé accogliere tutto il secolo, scrivea rime
il feritore... strappò da sé rinvolto di carta... e,
una mano della statua che portava con sé involtolata in un giornale. moravia,
grande ricchezza, che contengono dentro di sé tutto un mondo reale, il quale
e delle difese, per trovare davanti a sé, pronte e inevitabili, conclusioni logiche
, timido, tutto ancora involuto in sé. carducci, ii-17-118: il brilli è
una spinta: il movimento prosegue da sé. soffici, v-5-557: già si vedono
hanno qualità d'involgere e raccogliere in sé certe materie nelle vie respiratorie o nello
comportare come naturale conseguenza, portare con sé. felice da massa marittima, 52
, che ogni bene involve / e da sé schiude ogni cosa mala. f.
/ carne di terra, / chi in sé rinserra / la polve / e involve
sona / qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube
quando alcun corpo riceve il lume in sé e lo incorpora ovvero inzuppa di maniera che
di dettami così magnanimi per tenere da sé lontana la collera, se ne trovano
, ciò è io, tu, sé, questo, cotesto. m. fiorio
interno / mi riassorbe l'universo in sé? -posto fra l'ausiliare e
, lasciando sottintendere il verbo dopo di sé o seguito da un infinito. laude
di se stesso; tessere consapevole di sé. -in partic.: la parte
. il soggetto, in quanto cosciente di sé, di fronte o in contrapposizione all'
in quanto egli ha la coscienza di sé stesso, e ne pronuncia tatto. leopardi
chiamata da gay-lussac perché riscaldandola tramanda da sé un vapore di color violaceo. è solido
per essere stropicciate colle dita tirano a sé la paglia o le fila della carta
per piano. questo ordine ha in sé la bellissima grazia e leggiadria, e
come questa superficie elegantissimamente incurva accolga in sé la non sospettata linearità. 2
la psicosi narcissica, la iperlubido di sé medesimi, la iper-autofoja comporta, se non
: il cisto nasce di seme da per sé nei luoghi più aspri e sassosi dell'
vestituccio nuovo che s'era cucito da sé, serbava ancora, nel costume e nel
ottimo, i-63: armonia contiene sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una
ottimo, i-63: armonia contiene sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una
trinità, come sostanza assoluta e di per sé sussistente. -anche: unione delle nature
un'ipoteca su qualcosa: riservarla a sé gelosamente, essere decisi a ottenerla;
egli come ippotecato e obbligato di tutto sé, prima che si legasse con la
che indurlo a meditare e filosofar da sé, mostrandogli ipoteticamente, in confuso,
l'uno e l'altro verso di sé. pallavicino, 1-220: la natura c'
peste od ira degl'iddei / trasse sé fuor della palude stigia. delfico, ii-154
giovanetto ancider, forte / gridando a sé pur: « martira, martira! »
con riferimento a dio: allontanare da sé, respingere, scacciare a causa dei
, / parte per quel veder da sé rancura; / vole pigliare, per trarersi
in ira a qualcuno: attirarne su di sé l'odio, il rancore e lo
, il quale si conviene che abbi in sé ragione: gli altri animali non so'
, par., 1-9: perché appressando sé al suo disire, / nostro intelletto
angoli sono cagione che egli, ricevendo in sé i raggi del sole, col rifletterli
greco, sorridendo, e quasi ironeggiando sopra sé stesso, diceva: -noi erasmiani.
ironia, cioè quando alcuno dice di sé meno ch'e'non è, peccato?
prende sul serio. perpetua parodia di sé stessa e * farsa trascendentale ', era
coscienza esaltata che l'io ha di sé e la modestia delle sue manifestazioni esterne
: esprimere, manifestare, avere in sé una certa ironia. castiglione, 296
778: quand'ella poteva avermi vicino a sé e farmi sommessamente ripetere che avrei mantenuto
5-291: era, sopratutto, sicuro di sé; irradiava la seduzione di chi sa
, 1-1-145: le stelle fisse sono per sé medesime lucidissime, né hanno bisogno dell'
attraverso il quotidiano tumulto con irraggiamento da sé..., di idoli intorno rispecchiati
: se una trattazione storiografica esclude da sé un fatto col pronunziarlo irrazionale e negativo,
il [giovane] fece chiamare a sé e, come si richiedeva, come
qualche sentenza, che, così da sé, parrà assurda e falsa; alle
ora, da benpensante, guardava intorno a sé gl'indisciplinati, gl'irregolari,.
non sono della proporzione più esatta tra sé. praga, iv-3: era una
regola sono a noi assai poche e per sé sole non dànno legge se non a
si strigne [l'acqua] tutta in sé, e fa un colmo irregolato sul
distinzione speculativa e dialettica, contenga in sé il ricordo e come l'anelito ad altro
rapporto con altri elementi; concluso in sé, indipendente, autosufficiente.
spaventa, 1-165: senza relazione né verso sé, né verso altro che sia o
sensazione, come tale, è chiusa in sé, irrelativa, e non ha bisogno
1-1-148: la quale cosa inverso di sé ordinarono assai onestamente, ma inverso delli iddìi
sua irreprensibilmente ad utilità non solamente di sé proprio, ma eziandio di molti altri,
scrittore senza iattanza e senza parlar di sé viene a dare a sé con l'
parlar di sé viene a dare a sé con l'eccellenza delle sue carte, son
forza irrepugnabile chi già non ha freno in sé che lo tenga? rosmini, xxvii-122
di parole imperativa et irrespettiva parlando da sé, senza ordine de'suoi prencipi.
vecchio esser irretrattabile, il negozio scoperto e sé in pericolo della vita, non avendo
peccato, e però lo cacciò da sé irrevocabilmente. giovanni dalle celle, 4-1-io
compagni. -che rende chiuso in sé, estraneo al mondo; che impedisce
4. inzuppare, impregnare di sé. -anche, per iperb.,
chiome, figgeva lo sguardo nell'ombra a sé dinanzi. 7. figur.
massa di ghiaccio che attrae tutto in sé stessa e irrigidisce chi le si accosta.
il quale illumina, quanto è da sé, ciascun uomo che viene al mondo?
, che, per quanto sia irrilevante per sé, acquista gran peso per lui,
suoi voti, e lucilio serbò tutta per sé l'angoscia e la rabbia per questa
: / il gesto ignoto che esprime / sé stesso e non altro: passione /
rebora, 2-217: era per sé irriproducibilménte creato; viveva: e
: contemplava una immensa proiezione di sé, brulicante di idee e aspirazioni irrisolvibili,
guardava, aveva gli occhi fissi davanti a sé, una luce di irritata impazienza nelle
redi, 16-ix-26: questo fluido salsugginoso per sé solo non è abile a far la
il sensuale, un'alterna azione in sé stessa morbosa, e nel suo esito
dee accompagnare chi non ha riverenza in sé. canigiani, 1-87: irre- verenza
romano); assumerne o accentuarne in sé i modi e le caratteristiche.
diventato romantico; che ha assunto in sé i caratteri, anche deteriori, del
: ch'ardire e vigore abbia in sé stesso / e di core e di
: le imposte serrate si spalancarono da sé cigolando sui cardini irruginiti. pirandello,
pensiero di dovervi esser partecipe per difendere sé stessa. perocché, in questo evento
d'annunzio, iii-2-290: -ha dietro sé / arpalo coi molossi! / dorce
], 56: l'elenio produce da sé un fusto grosso, irsuto, anguioso
. non poterono lasciare altro vestigio di sé se non qualche clava, irta di pietre
ogni reale individuo, la società dentro di sé, è ische letrito e
che può o deve essere considerato a sé. b. croce, iii-9-244
rafforzarla, l'isolamento, la gelosia di sé, e l'invariabilità e singolarità della
con l'intervenire da per tutto isolò sé e il suo impero tra i rancori
ambiziosa, una ragione che si isola da sé stessa, e si fornisce degli istromenti
... isolato e tutto da sé solo in piè stante. bianconi, xxiii-196
, sulla carta, abbia dietro di sé una parte cospicua della francia, il
il finito, il quale dicemmo nascere per sé impotente perché isolato e bisognevole d'ogni
d'ogni momento un piccolo mondo a sé che non ha da render conto al passato
/ del suo gran petto, e in sé ti cela a tutti. d'annunzio
che fatto / specchio il fonte a sé stesso, ei di sé mira /
il fonte a sé stesso, ei di sé mira / nelle chiare onde l'ispido
camicia; e avvegnaché molto ispido per sé stesso, l'avea di più inasprito
ispido, timido, tutto ancora involuto in sé. dossi, ii-185: con quale
dialetti dell'italia superiore, ispidi di per sé né politi dall'uso,..
petto, / il mio giovane cuore in sé immortala. montale, 3-78: di
di una lucidità da ispirato, dicendomi di sé e della sua natura violentata dalle occasioni
aridi e pedanti, pensando di ritrovare in sé qualcosa del divino dono delle muse,
la prima ispirazione, che si faccia da sé per qualche piccolo moto di bocca o
città di firenze l'idioma fiorentino in sé esser pessimo di tutti gli altri toscani
. -in unione col pron. sé con valore rafforzativo: stesso, medesimo
dimesso avesse, o che l'uom per sé isso / avesse sodi- sfatto a sua
scoria di lava spezzandosi ci offriva sotto di sé una base più solida, ma non
la vita sua e quivi ad instanzia di sé la facea stare. pulci, vi-72
lancellotti, 3-19: una terra per sé fertile, non coltivata, s'insterilisce
, s'insterilisce. un'altra per sé sterile, coltivata, s'infertilisce.
penitente tutti i mezzi per isterpare da sé la gramigna di tali coscienze veramente mortifere.
darsi il caso che un ortolano da sé si muti in tal stato di luna che
e concitar quegli affetti che hanno in sé gli animi nostri, ed accenderli o moverli
mei alquanto circunspetta, / dentro da sé, del suo colore istesso, / mi
lo fa diventare tanto forte contro a sé che dipoi egli non puote contrastare.
e perché aspetta / il medesmo di sé fra pochi giorni, / che * 1
partito / ch'egli ha di tòr di sé già statuito. -sostant.
corruzione individuale e collettiva, è per sé instigazione a corrompersi. -ant
. s. illustrissima tener appresso di sé questa mia narrazione. 2.
tura non è cosa che esista in sé e di per sé in contrasto
cosa che esista in sé e di per sé in contrasto con la storia ma
, * stringe e aduna la terra in sé '; che altrimenti si riscalderebbe.
malvezzi, 6-14: sente dentro di sé quell'istinto di contrastare alla natura.
volse d'istinto perché sentiva dietto di sé gli occhi fissi della serva.
/ per tale officio, opran da sé così, / e senza attenzion di
esso testatore essi donato ed alessandro a sé eredi instituì. testi fiorentini, 241
bellezza delle donne maggior disio accendesse di sé nel petto dello uomo... e
l'uni e li altri nondimeno essere tra sé amici in compagnia di falsitade.
instituto a chi propruose bene imperare a sé stessi: la ira e la cupidità
effeminati bembo, 10-iii-409: amava da sé la città di vinegia e la repubblica,
volgerebbe ai suoi fini; cosicché conterrebbe in sé istituzionalmente quel pericolo che è problematico,
, comportamento, attività, di per sé di scarso rilievo, che assumono una
prima di cena, mi piglia con sé (ormai è un'istituzione) e andiamo
si portano ottimamente nell'institu- zioni di sé medesimi, nel governo della casa e ne'
narrazione, per lo più conclusi in sé, di uno o più eventi particolari,
s'istende nel trovar poesie et istorie da sé. dolce, l-ii- 155: pittura
.. sono tanti, che da sé soli averebbero reso illustre ogni altro pittore
stolte favole,... ma sotto sé dolcissimi frutti di verità istoriografe o filosofiche
i fatti storici considerati assolutamente in sé, astraendoli dalla considerazione globale della realtà
instrumento ha due virtù, uno per sé, l'altra dallo agente superiore. firenzuola
, cioè che non ha essere da per sé, ma per appoggio ad altra materia
primarie, secondarie, instrumentarie, per sé, per accidente, a figure, a
di meraviglioso effetto, essendo immobile per sé e avendo forza di muover l'altre cose
aiuto né d'instrumento, ma per sé solo può tutto. citolini,
. aretino, iv-3-151: chi di sé tien conoscenza, è instrutto di quanto
galileo, 1-2-201: il morino è per sé stesso sicuro d'avere in pronto.
stessa, resa capace a lavorare utilmente per sé e per altri, acquista un valore
valore sociale personale, e procaccia per sé e per altri parecchi modi di sussistenza,
modi di sussistenza, di conservazione di sé e della sua famiglia. balbo, 1-394
per la quale non può uno per sé medesimo considerare ogni cosa, però bisogna
. d'annunzio, iv-1-942: vide sé stesso nel futuro, legato a quella
da la natura, ognuno da per sé e tutti insiemi, non ebber mai tanta
: il mal vecchione è sempre uguale a sé stesso; profondamente, italianamente, regalmente
il paese. ma questo di per sé non è titolo a dominazione. italianità d'
campo del furor vandalico, / non sé piangendo, ma il tradito e mobile /
, vii-154: e tonde, quasi in sé tutte raccolte, / con picciol moto
maestro alberto [tommaseo]: tornando in sé in figura di cerchio, cioè ritornando
e, camminando, cercava di fare a sé stesso una ripetizione dell'itinerario, per
giudica il re di far servizio a sé e al collegio, al quale mette più
un modesto possesso, ch'egli amministra da sé. = v. colcosiano.
: queste quattro cose pienamente ha in sé la 'comedia 'del nostro poeta.
! -aveva ripetuto più volte a sé stesso, e. cecchi, 5-255:
è chi si guardi / o stia di sé in ascolto. / quivi sei alle
, che da natura / tragge a sé il ferro e 'l fura. savonarola,
-già lettere / gli avea scritto, e sé esser prontissima / risposto a compiacerli.
parte i discorsi, che son lavori a sé, e pei quali ella poi mi
accolto, / come corpo animato in sé pur abbia, / il bacio. l
. pindemonte, ii-57: lo sguardo in sé raccolto, il parco labbro. foscolo
e vizio / che per se stessa sé laudare insegni. monti, x-3-531: il
loro. pascoli, 520: per sé, c'è chi pianta l'alloro /
... col rigore sapesse conservare a sé il rispetto che si deve al padrone
: scrittore, erudito. laborioso per sé, travaglioso ai lettori. carducci,
vite salvatica, la quale nasce da per sé nei più folti boschi, massimamente delle
collo e lasciatasi cadere, trovò a sé la morte. cicerchia, 1-183: gittò
tozzi, vi-723: avrebbe fatto per sé e per lui un bel laccio,
degno laccio preso, / se ben di sé vede sua donna schiva, / se
etade... così inconsultamente mettesse sé medesimo e il suo compagno e il
li uscìa dal cuore, e pensoso fra sé immaginava come potesse la gatta giungere al
. ottimo, iii-143: agiunse a sé qualunque svergognato tavemiero ed adultero, che
? come questi partiti monarchici si lacerano tra sé! -assalire, sbaragliare, sgominare
mangia; / ed ei, pago di sé, superbamente / crudo fa loro balenar
: non aveva voluto un uomo intorno a sé e questa ferma risoluzione aveva fatto sì
copre, / che, quando poi sé scopre, / mostra ferito e brutto ogni
una vita / penosa che mi parla di sé da qualche suo lacerto.
giudicato, non fina egli adunque di sé giudicare. salvini [tommaseo]: quivi
12-101: ma tutti gli occhi arcete in sé rivolve, / miserabil di gemito e
vita ria, / lagrimando a colui che sé ne presti. buti, 2-312:
sè ne presti ', cioè conceda sé a me. 4. per
di porpora si tinge, / per sé non calpestate lagrimaro / uve, che sul
virtù e di vizio. / dubbio di sé geloso, / lacrimata follia, /
e i vecchi stanchi / ch'hanno sé in odio e la soverchia vita, /
errori, vagheggiò forse di narrare da sé la propria vita. dessi, 7-121
costumi et acti de'ladici, ma sforzino sé de acostarse a li costumi de le
qualcuno come un ladro: allontanarlo da sé in malo modo. -come un ladro
/ perder, reggendo altrui, di sé l'impero. moneti, 159: molti
ladra man dell'altrui panno / per sé soglion tagliar larghi giubboni. d'annunzio
le parole lusinghiere e ladre / trasse a sé alcuno di quelli del regno / e
l'aretino / ha già rivolta a sé la penna mia, i...
ramo senza inciderlo, onde butti da sé senza l'aiuto dell'incisione.
piacque tanto nel buon ladrone: dichiarare sé il reo di quegli alti strazi, che
: s'odon di lor follia, di sé lagnarsi, / che fùr poco avveduti
, 13-53: ognuna delle donne badava da sé, ripercorreva il paesaggio del suo viso
leonardo, 2-287: se tomo ha in sé il laco nel sangue, dove cresce
: tutta questa costa ha appresso di sé molte lagune e paludi con grandi sprei
lai, / faccendo in aere di sé lunga riga. buti, 1-158: vanno
fare al padre magalotti, tutta da sé la deliberazione di appigliarsi allo stato ecclesiastico
ethites è pietra meravigliosa, e dentro a sé n'ha una altrettale. li laici
so qual laidezza o scurilità rinchiudono in sé che abbia potuto suggerir materia a persecuzione
e quel che ha di laido in sé. gir aldi cinzio, i-31: vari
gli fa ricchi, / morendo in sé, nella futura prole. 3
, / non imperita artefice, / a sé simil lo fa. parini, giorno
vite salvatica, la quale nasce da per sé nei più folti boschi, massimamente delle
sul suolo ch'ei doveva / di sé far vermiglio, penava / il lamentabile
che carlo alberto mirasse ad usurpare per sé e pe'suoi tutti i troni italiani.
/ perché m'ave fallato / donando sé indel'altrui talento. novellino, 1-75:
* 49 non abbiano potuto dar coscienza di sé agli italiani. carducci, iii-24-393:
paziente e forte, / lamentisi di sé, non de la sorte. de mori
ragunoronsi tutti i giudei e intra di sé feciono grande lamentazione. donato degli albanzani
quella biscia, chiamata lamia, attrarre a sé i'lusi- gnolo, come calamita il
privilegiata: ha tutto 'in sé '. esce quasi incolume dalle esecuzioni più
9-9: al giudicio finale udiranno contra a sé il duro lamento de i popoli.
in questo caso la rubina può tenerla per sé, e cangiando o raschiando la lametta
quivi giacerà lamia, e troverà riposo a sé. lamia si ha piedi di cavallo
struttura del naso... in sé tiene diverse cavernette prodotte da varie laminette
199): accese la lampana, e sé rivestì e racconciò, come se ancora
. tasso, 9-58: chiama egli a sé michele, il qual ne tarmi /
: oh, quanti / vorrebbero per sé ai miei occhi il lampo / del
la valigia e interrogandosi tra sé e sé 'chi è costui? '
e interrogandosi tra sé e sé 'chi è costui? ', perché
fantasia che, trovando più tardi da sé una via tutta sua, doveva dare alla
merce. -anche: far mercato di sé, prostituirsi. aretino, vi-505
salute, messi trenta gentiluomini innanzi di sé con lance corte, corse dieci passi
. dandolo, lii-2-186: ha sotto di sé trecento cavalli leggieri, e molti gentiluomini
sapendo più che farsi, lanciata via da sé la berretta fatata in un fiume:
fu invaso da un fastidio lancinante di sé e della vita. banti, 8-41
d'un simile lancio, / poi dietro sé picchierellare il passo / eterno con la
/ tal che, quando gli vede a sé denanzi, / tien l'un per
: sever che '1 vide a lato a sé venire [un cavallo], /
landróna, quella che e'tiene con sé. = probab. deriv.
in seno, / et ora in sé ritorna, ora vien meno. loredano,
del passo, potessero far convergere su di sé gli sguardi ammirati della gente.
la quale come tinfermo amante vide verso sé venire, subito il polso, che
speranza, a mille smanie in preda / sé medesmo abbor- risce e della vita /
colui che avendo un male e da sé stesso potendo aiutarsi, anzi vuol patire che
degno laccio preso, / se ben di sé vede sua donna schiva, /.
] è tanto sommersa che ha perduto sé e più non trova sé; quella che
che ha perduto sé e più non trova sé; quella che fuor di sé posta
trova sé; quella che fuor di sé posta, molto per amor languisce. savonarola
... ch'uscì quasi di sé affatto. n. villani, i-5-117:
democrito, o che abbia drento a sé una lanifìca fertilità. 4.
, l'abitudine di portare sempre con sé una lanterna accesa per cercare l'uomo
n'avede, / cotant'à in sé di bona canoscenza, / la'nde lo
[crusca]: una pietra ha in sé le virtù di tutte l'altre pietre
pioggia lapidea di concetti che sogliono portare con sé le meteore dell'amore ogni qual volta
simile al lapido, la quale contiene in sé minutissime pietre. tecchi, 10-60:
sulla carta da musica che rigava da sé. moravia, ix-80: scelse una
colore, e che ha in sé alcune stelle come d'oro, quale
tiene per la migliore che ha in sé alcune scintille d'oro. cellini, 553
ma riposto dentro e germoglia entro di sé. redi, 16-ix-71: due cucchiaiate di
-gongolare di gioia, essere fuori di sé, per la contentezza. pulci
avea ripiene, / la pioggia in sé raccoglie e si rintegra, / e
nell'artificio quasi sempre egli metteva tutto sé; vi spendeva la ricchezza del suo
uno da l'altro e tanto largamente intra sé combattenti. 3. completamente,
, 121: fermo, osservando per sé una rigida sobrietà, largheggiò nel mescere
, di grossezza sei, tra sé congiunti, alle mura di notte tempo
che si spezza, / uno manuendo in sé come davanti. -l'essere largo
, 1-53: questa lettera mia ha in sé quella largheza di parole che usar deve
nella gioventù. -fare larghezza di sé: intrattenersi per lungo tempo con qualcuno
qua, e allora ristorarci e fare di sé più larghezza che ora.
, 1-113: v'è uno che tra sé sempre bisbiglia, / gestisce largo e
a molti dei vostri concittadini, traevano con sé largo compenso nella santità della causa.
della pubblica istruzione può tenere sotto di sé insegnamenti di ogni specialità quando abbia ingegno
: più largo fu dio a dar sé stesso / per far l'uom sufficiente a
, / che s'elli avesse sol da sé dimesso. idem, par.,
poco prezzo, a chiunque le ricerca di sé son larghe. patrizi, 1-i-73:
... a favorire attorno a sé un così largo spirito di tolleranza.
s'avea dal viso, largo a sé faccendo, / ed alquanto la calca
, la quale vive e sente e conosce sé essere animale ragionevole, oltre allo intelletto
romantica che s'è scelta proprio per sé. tecchi, 2-145: la largura del
'lars ', confederate certamente tra sé ». larva, sf.
, 89-7: diceami il cor che per sé non saprebbe / viver un giorno;
, in casa, lì presso di sé, a dar qualche punto lasagnon lasagnóne.
più cura, e tirano a approffittare per sé con danno del padrone...
vi-667: il bichi, dentro di sé, disapprovò il prete e gli dette
portato i penser miei, / né di sé m'ha lasciato altro che 'l nome
uomo dottissimo e fece e lasciò dipo'sé molti scritti degni di laude. caro
tasso, ii-35: i poeti lascian dopo sé i poemi, e gli eloquenti l'
rimira sempre a lasciar le scritture dopo sé. d'este, 266: il mio
oficio del battezzare, e ritenne a sé l'autoritade e la balla di lasciare le
fanciulla! io l'ho lasciata fuori di sé. mazzini, 38-155: i nostri
... cercare e picchiare, per sé e per interposite persone, con tanto
ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. petrarca, 50-
un tal flagello lasciava sempre dietro a sé per qualche tempo. imbriani, 2-180:
principe elettivo, egli non lascia dietro sé dinastia. -lasciare e lasciarsi morire
strier d'enna lente / trasse dietro di sé le ruote e il coltro / del
ovvero alla morte. -lasciato a sé: libero, senza freni e regole.
borgese, 6-10: il realismo lasciato a sé è cosa bruta: o, meno
145: principiò a domandare a sé medesimo se suo padre aveva fatto bene
v'è a cui la sperienza di sé medesimo non dimostri quanto la natura sia
i suoi prefetti e alcune lascivamente contro sé. varchi, 8-2-225: la vile
poche lasciviuzze toscane, si collocano da sé medesimi sulle cime del parnaso.
. 4. fare pompa di sé. bruni, 233: quasi in
lato de la donna è sepoltura di sé proprio. tansillo, 1-306: questo è
cominciando i sommi iddii a dispregiare, sé e le loro lascivie lodando, l'
che il parlare sia perverso e abbia in sé quello effeminato lascivo che hanno coloro che
basso, / fan de suo'vizi in sé singular rota, / dicendo: «
generosamente a se stessa rimproverando, tra sé dicea: e che, mio cuor lascivo
309: alcune [facezie] hanno in sé una certa eleganzia e piacevolezza modesta,
cirene... il laserpizio da sé nato fosse, il cui ricco ed odorifero
anticipatamente il figliuolo, con sostituirlo a sé lasso ed inabile ed ammetterlo in legittimo principe
remissivo, indulgente, tollerante sia con sé sia con gli altri (la coscienza
staranno come porci in brago, / di sé lasciando orribili dispregi. idem, inf
a casa tutto insensato e fora di sé, monta ne la torre e trova la
. pulci, 3-4: poi fra sé disse: « ove se', vegliantino?
della sorte, fa intuire di per sé alla fantasia, in uno scorcio potente,
quadruplicati il terreo suolo / trecento in sé ne numera e sessanta. / tanta egli
centro, / e la sinistra parte di sé torse. attribuito a petrarca, xlvii-255
11-67: perché la realtà ha in sé questo lato negativo, sorge la divina necessità
braccia, credendo trovare pompeo lato a sé. 22. locuz. -ai
1-2- 112: ciascuno uomo per sé è una particella d'una cittade e
, / ché l'infimo mio ingegno a sé voglia / e faza oscuri mei pensier
nutricare e lactare in cuna apresso di sé. bandello, 2-41 (ii-75):
cui la madre terra / latta da sé, come una buona madre!
aurea maniera di dire potrebbe chiuder in sé la buona misericordia, uscita dal virtuosissimo
nutrisce e conserva ogni anima che in sé l'à. siri, x-982: tre
in terra grassa e ben lavorata, per sé o mescolata con altre erbe. landino
è più laudabile l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto
l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto de la
106: questo messer annibaldo ebbe in sé quattro proprietadi non laudabili. 2
la gente ch'avvera / ciascun amore in sé lau- dabil cosa. g. villani
volgar., 6-93: ha ancora in sé [la pastinaca] alcuna virtude infiammativa
rettorici il genere laudativo, abbracciando in sé le laudazioni non meno che le vituperazioni
che di laudate prove / e di sé piena lasciò europa e * 1 mondo
di certe spezie di versi e contengono in sé le laude divine, sì come apare
straparola, i-24: egli aveva in sé una laudevole virtù, che esercitava il
l'amate giovinette laudevolmente onorando, e sé medesimo fortemente vincendo. donato degli albanzani
pirandello, 6-268: s'era mantenuto da sé agli studi, fino a laurearsi in
om che 'n altrui o 'n sé voglia ragione, / ma chi è lausengieri
il goggiàm, aveva chiamato presso di sé, mantenendolo lautamente. pirandello, 6-481
meschinello dei nostri babbi si metteva da sé medesimo in canzone. gioberti, i-io:
apparecchio e lautizie della mensa ha in sé venerazione. landino [plinio], 759
in altro che nel far ridere di sé, per poi convertire queste risa in lauti
una lauta sua inclinazione al compianto di sé medesimo, di tanto il migliore, così
lei, diceva di meravigliarsi come avesse in sé macula, avendo per amico un lavapanni
mente. 9. rimuovere da sé, mediante la penitenza, o da
lenire un dolore, mitigare una pena a sé o ad altri; consolare, confortare
piovene, 6-351: se sorprendeva in sé un riflesso di ripugnanza fisica, una
: quello è un animale. confessa da sé, di non essere mai stato in
lavato, ma, sempre, padrona di sé, gli accostò, allora, al
della lana di pisa a vita di sé e sua descendenti. fiorio, 28:
lavorare in condizioni igieniche, ciascuno per sé, dio per tutti, senza il
lavorando ed affaticandosi guadagnar il viver per sé, per la moglie e due figliuole,
: michelangelo si fece tutto da per sé, fin le mestiche, ogni necessario ordigno
meritata proprietà dell'uomo, acquista a sé e a lui più valore. deledda,
/... / da per sé lo lavora di sua mano. castri,
frutto: e lavorasi anche non da sé, ma facendolo lavorare. pavese,
o per altri óra, per sé lavora. ibidem, 349: lavorare è
di balduccio, -lavorare sopra di sé: svolgere un'attività per 44:
; e, cominciando a lavorare sopra di sé, fece in nel piano,
mano dei rispettivi proprietari che stanno da sé nell'isole, vigilando perciò all'interesse che
di gusto. jahier, 2-57: da sé stesso ha proposto alla patria una soluzione
operare, né fare alcuno lavorèrio per sé. brasca, 49: in questa arsenata
, i-76-209: avendo ella presso di sé un canestrello, dentro del quale vi
detta arte possa né debba né per sé né per altrui in neuno modo, né
, o questa almeno rivoltarla su di sé, quando il letto per molto tempo
erti, fissati nel vano, innanzi a sé; facendo letto alla gota della palma
a letto uno ', mandarlo via da sé, con impazienza o dispregio. 4
su uno leticello condu- ctolo appresso di sé a sedere, in tal forma cominciò a
: quest'uomo ha la felicità di gabbar sé ed il suo lettore, per troppa
. boccaccio, vi-121: se in sé frutto, o forse alcun diletto /
leucoftalmo è rilucente, ma ha in sé la forma dell'occhio bianca e nera
macchina a vapore cominci e continui da sé ad agire. 4 leva della valvola di
o meno forti, ma eguali tra sé. dizionario militare italiano [1817],
, 28-2-9: la nostra mente ha in sé un'altura e uno levamento da non
in posizione verticale, sorreggere su di sé (con la schiena, con le
vide luce e splendore ismisurato verso di sé discendere. m. villani, 11-23:
che tra'contemporanei levava maggior grido di sé. -intr. con la particella pronom
.. /... tutto a sé mi trasse; / e tant'alto levommi
qualcosa con l'intento di portarla con sé, di tenerla per proprio uso, di
eufemia. 24. prendere con sé, portare via qualcuno. -anche:
127: folle chi prima leva / da sé il taglier, ancor gli altri mangiando
penna. 39. togliere a sé o ad altri (un indumento,
. 50. far cessare in sé o in altri (un determinato modo
preservarne qualcuno. -anche: allontanare da sé o da altri (sentimenti, propositi,
(un inconveniente); allontanare da sé o da altri (fastidi, noie,
da ogni vizio, / che mai da sé non leverà la soma. castellani,
se l'uomo ha sette peccati in sé, ed egli si leva li sei e
più al fine di tenerla presso di sé. dante, inf., 12-39
principe d'anglante, / che di sé vuol che inanzi agli altri esprima /
, nome invocato, / levi omo sé contra sé, sé sé rendendo, /
invocato, / levi omo sé contra sé, sé sé rendendo, / spirto corpo
/ levi omo sé contra sé, sé sé rendendo, / spirto corpo abbattendo,
/ levi omo sé contra sé, sé sé rendendo, / spirto corpo abbattendo,
, / o d'altra feccia che 'n sé contenessi, / si leva in capo
sia collocata. -levare qualcuno di sé o fuori di sé: fargli perdere
-levare qualcuno di sé o fuori di sé: fargli perdere la testa, togliergli
perdere la testa, togliergli la padronanza di sé. giraldi cinzio, 4-23: solo
affanni. ariosto, 21-58: dispone tra sé levar dal mondo, / come il
oro non si vede e lo vuole per sé. muratori, 5-ii-225: se noi
zanza levata, et in colegio non sé nulla. 12. promosso a
/ in te, per grazia, sopra sé levata. -ridestato a nuova vita;
, meno vantatore, men chiuso in sé, più levato da terra, ma
spirto da'superni regni, / che si sé chi ben vive oggi innamora.
quale va con la testa levata, riputando sé, più che gli altri, d'
il levar via è genere che ha sotto sé due spezie: l'una è la
la qual cosa l'aria levificata per sé vola in alto e non resta infra l'
levigata,... ch'è per sé stessa un piacere a vederla..
, 1600: lo 'ncenso hae in sé leggerezza ovvero vertude di salire per la levitade
col quale si forzano al loco conveniente a sé. galileo, 4-2-34: platone e
il corpo altresì conviene ch'abbi in sé immortalitade, e la lievitade sua che si
campo e, chiamato ch'ebbe a sé li levitici, disse: chi è
latino aureo allicio; ma è di per sé suono imitativo dell'atto svenevole ».
d'ogn'agio privo, / che di sé fosse già polvere e lezo. caro
iii-35-14: or si parrà chi à 'n sé nobilitate, / ch'i'veggio amor
di lettere che ha lasciato dietro di sé la sua pila di trenta o quaranta