ogni antica amorosa sua ferita; / di sé sola e del suo amor 10 grava
, i-283: non ti gravi di por sé la mente. petrarca, 70-8:
della chiesa che ne consegue di per sé la perdita della grazia di dio (
volgar., 2-13: l'argilla per sé sola è gravemente nimica della vigna.
esamina con certa gravezza la stimagione di sé. petrarca volgar., 71: la
.: che ha concepito e porta in sé il prodotto del concepimento; che è
ritrovolla, / compresse, e di sé gravida lasciolla. lippi, 4-35:
, produsse figliuolo... questi in sé spiegò tutto ciò che nel padre fu
petrarca, 9-8: gravido fa di sé il terrestro umore, / onde tal
un anno. -che contiene in sé le premesse di uno sviluppo futuro;
volgar., i-79: ella hae in sé gravitade di peri- culo. ottimo,
barberino, 373: se venisse che da sé fosse malata,... in
rinnova / o se le voci in sé, svaria d'un soffio. landolfi,
ragionevolmente usar scrivendo quelli che hanno in sé grazia ed eleganza nella pronunzia e son
casa. varchi, 18-1-53: aveva in sé tutte quelle grazie che da uomo
perdonanza, ovvero ch'e'peccatori a sé non converta per grazia giustificante. bianco
degl'istinti naturali guasti e abbandonati a sé soli, perché sottratti all'influenze soprannaturali
,... [chiara] manifestò sé essere fatta vaso di grazia. flaminio
s. paolo da dio per sé e suoi successori nell'isola di mitilene o
farina. -grand'abbondanza, -disse tra sé, -ci dev'essere in milano, se
, / se innanzi tempo grazia a sé noi chiama. idem, par.,
chi me lo dié di chiamallo a sé, con buon conoscimento e con buona
le grazie: fare sfoggio, in sé o in altri, di delicata e gentile
fare grazia. -far grazia di sé: donarsi, offrirsi, consacrarsi (
). petrarca, 4-9: di sé, nascendo, a roma non fe'grazia
ai mondo oggi fe'grazia / di sé nascendo, a trarmi di pregione / e
non aveva offeso alcuno e quanto a sé era in assai grazia appresso a ciascuno.
vuol farmi / ched e'le piaccia a sé tirarla ornai. boccaccio, dee.
come era piaciuto a dio volere a sé il nostro francesco... bisognaci portare
tutti quelli che vede li vorrebbe per sé. landolfi, 3-102: -conoscete l'
che niun ve n'era che più che sé non l'amasse e che non l'
tenere e devote, fu udito tra sé replicare più fiate, le quali nell'anniversario
... il vino ha in sé perfezione, in esso colore, odore,
portici si faccia a catuna madre per sé porcile e stalla, sicché la greggiuòla de'
persona ausa mectere o da per sé intrare animali in le ranelle.
anderemo / dove la costa face di sé grembo. spettacoli della natura [tommaseo]
ne avventarono sottomessi, / popoli a sé nel grembo del mar stanno.
sopra tutte le altre per darle da sé ai vitelli. manzini, 8-40: un
per fame, quando egli ha innanzi a sé la greppia piena? soderini, i-253
e da chi tartaro, ha in sé virtù solutiva. a. neri, 1-79
el qual gretone si chiama tiene in sé piccolissime vene e sono acque assai buone
/... / ma sol di sé pensiero / ha l'inerzia privata.
fare tante cose », uno grida tra sé. -in relazione con un compì
grifagna; / e debbe dir fra sé: -frate'miei cari, / chi perde
petto e la testa avevano dietro di sé un alone grigiaccio di cielo, che non
, 91: ogni grillo grilla da sé. dossi, 21: era la calma
la gronda, si mise iacopo da sé solo a finire il resto. viani,
645): diede un'occhiata anche a sé, e si trovò un po'
silone, 5-3000: davanti e attorno a sé non aveva che le groppe e le
co 'l suo grondare di foglie a sé et ai vicini noci. -figur
: invitarlo a salire a cavallo con sé. aretino, 8-119: un monsignoretto
li fallìa la lena, / di sé e d'un cespuglio fece un groppo.
per merto. -fare groppo di sé o per sé: radunarsi in gruppo
-fare groppo di sé o per sé: radunarsi in gruppo. cicerchia
cicerchia, xliii-396: ciascun tribù per sé facia groppo. pascoli, ii-509:
fortezza,... fanno groppo di sé. -fare il groppo: indurirsi
3-422: se un sostegno dà sopra di sé il transito a una data quantità d'
. bembo, 5-52: alcuni craticci tra sé congiunti, di larghezza per ogni verso
la tua essenzia, benché non abbia in sé grossezza di materia, nondimeno hae forma
non riscaldono nullo corpo che non abbia in sé sostanza grossa, là ove egli si
diceva un savio antico, fuoco da sé limpidissimo e tutto luce, perché sono
, 166: ciascuno può immaginarsi di per sé la popolazione [di torino] che
[lo imperadore] ha dato (fi sé tanti evidenti segni, che non solo
la prima volontà, ch'è per sé buona, / da sé, ch'è
ch'è per sé buona, / da sé, ch'è sommo ben, mai non
3-242: tutte le cose hanno in sé anima, hanno vita, secondo la sustanza
, xv-750: era gran dura mole per sé, e avea in sé un maraviglioso
mole per sé, e avea in sé un maraviglioso vizio rustichesco, e nell'aspetto
: hanno [le pesche] sotto di sé misterio ascosto, /...
ridotta al suo naturale, fece di sé la più bella mostra del mondo.
lor lai, / faccendo in aere di sé lunga riga. fazio, ii-6:
a guisa di pagone, / diritta sopra sé com'una grua. boccaccio, dee
o staffettine che va facendo su di sé il filo, per l'effetto stesso
persone che insieme formano un episodio in sé compiuto o riproducono simbolica- mente un'idea
faggio / quell'api, che di sé fatt'hanno un gruppo. -in gruppo
ma peccato ed onta / guadagnerà, per sé tanto più grave / quanto più lieve
x-67: questi che resistono e contrastano a sé medesimi guadagnano dannazione. boccaccio, dee
cattivarsi, rendere ben disposto verso di sé. rustico, vi-1-120 (2-7)
s'al buon consiglio credi / e di sé ti provvedi. le ricchezze da essi
, 26-159: veggono... soli sé cagion dei loro eterni guai.
veste di broccato sta ritta da per sé quando è nuova, che poi gualcita ricade
, legale insieme, ciascuna sorta per sé, secondo vuoi grossi i pennelli.
venga dal core / a far di sé pomposa mostra amore. 7.
orli a giorno, / ridea tra sé, guardando in alto, a nulla.
pensieri della misera tisbe guardante davanti da sé il suo amante pieno di sangue,
amor si mise / quando mi fece di sé pauroso, / che mi guardar com'
a tenere povertà, e cristo anche in sé e in li suoi, potendo ricco
non abbia il vizio di guardare a sé come a un altro -un importantissimo altro
sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro /
, 316: asciugare o seccar sé o cosa al sole, levar o guardar
o cosa al sole, levar o guardar sé o cosa da 'l sole. crescenzio
roba sua è, potendo, guardarla da sé. g. correr, lii-n-42:
avea, chiamata briscida, guardò per sé. bandello, 1-1 (i-ii):
, ecc.); conservare dentro di sé, senza palesarlo (un segreto)
e pregia, ma donna casta quazi come sé ama. quanto donque, quanto guardare
che ricevea la guardia della terra sopra sé: e guardarla e tenerla a pitizione
padre] che non li dea di sé esemplo ne l'opera, che sia contrario
guarda! » / mi trasse a sé del loco dov'io stava. fiore,
[il cavallerizzo maggiore] sotto di sé... il soprastante della stalla,
poscia, astuto e avaro, / per sé, più che pel sire, guardarobba
, li-5-152: aspira di ottenere per sé l'eminente posto di guardasigilli. gioia
poi che le costui fiamme sentì, liberamente sé e 'l suo onore e le sue
guardature disoneste è cagione di dare morte a sé e ad altrui. boiardo, 2-12-41
., 9-2 (350): tra sé le vigilie e le guardie segretamente partirono
, 6-10 (135): bestemmiò tacitamente sé, che a lui la guardia delle
anche capace di guardarle e difenderle da sé. manzoni, fermo e lucia, 631
natura, come un corpo che luce per sé, ed uno che per lucere ha
(441): assai ben conobbe sé divenire innamorato, se guardia non se
e fratelli piccoli, se non per sé, bisogna stare in guardia per loro.
ché non si poteva far tutto da sé. paolieri, 2-no: nel mentre
redi, 16-vii-328: chiami a sé il guardiano de'cappuccini di cotesto convento
al guardo / gli arcani altrui, non sé medesmo, ascose. gioia, 1-ii-475
[parti]... o da sé guariscono, o con leggier rimedi.
spagna, 6-18: poi mise indosso a sé suo guemigione 1 e ferraù legò in
stesso dì poi nella maggior parte di sé feltre ancora ebbe di dan- naggio e
: causare ad altri (o a sé) affanni, preoccupazioni straordinarie. ferd
avea a guisa di capitano sotto di sé un esercito quasi di guastatori e turba
lingua volgare è una nuova lingua da sé, o pure l'antica latina guasta e
se rinnova / o se le voci in sé, svaria d'un soffio.
si poteva, se non chiamando a sé lo dio esculapio. berni, 144:
al ponte '. chi può far da sé, del suo, con le proprie
passarla a guazzo: che ha in sé gravi difficoltà. l. salviati,
e però detta è femena, perch'ella sé mena e sé guberna. bibbia volgar
femena, perch'ella sé mena e sé guberna. bibbia volgar., v-240:
d'altrui, non potendolo avere da sé; e, non avendola, non sta
officio né ordini sacri / guardò in sé. seneca volgar., 2-22: veggendo
28-100: perché 'l turbar che sotto da sé fanno / l'essala- zion dell'acqua
cimiero, / tutti gli occhi a sé trae, famosa insegna, / insegna usata
, quelli reputa l'ingiuria fatta a sé, e prende la guerra per l'offeso
ciar dalla guerra: ma stava fra sé dubbioso dove l'avesse da principio a
]: impotente a sostentare da sé la guerra incominciata per cagione di questa
): tra queste deplorabili guerricciole con sé e con gli altri, aveva varcata la
piacere sui teatri e può star da sé e per sé indipendentemente dalle guerricciole letterarie
e può star da sé e per sé indipendentemente dalle guerricciole letterarie. d'annunzio
che lo menava. e non poteva da sé andare punto senza la guida. gucci
. tasso, 5-1: volge tra sé goffredo a cui commetta / la dubbia
uno di quei visi calmi, sicuri di sé, che mettono fiducia a vederli.
, con tutto il resto, tenne per sé. 3. imbrigliamento, incanalatura
varano, 42: perché mille in sé il monte alto disserra / simili a
, quasi sanza legge alcuna, dee giustamente sé guidare: che non può fare lo
la mente che non può redire / sovra sé tanto, s'altri non la guidi
i-326: si offerì di pigliar in sé il carico di guidar il negozio.
bon- tade d'ingegno, solo da sé guidato, per lo diritto cammino si
le vestigie de'suoi passi dietro da sé. m. villani, 7-66: con
di quella d'un franco, basta per sé a definire la sorte dei vinti.
loro guindoli a un modo, cioè per sé quelli da fregio e soriana, e
da fregio e soriana, e per sé quelli da orsoio e da testoio. citolini
vien da gentil luoco, ha in sé valore. guinizelli, iv-39 (24-39)
guise, / per non dar di sé gloria ai lor nemici, / senza
, 817: ogni volontà è in sé determinata, è una determinazione della volontà
, che da natura i tragge a sé il ferro, e 'l fura, /
qui mi traggia / la morte a sé, ché qui giace 'l mio core »
tavola ritonda, 1-48: avea in sé gulosia d'avere uno figliuolo o più
alcuni sono in prima dannosi sol a sé quanto e'si lasciano vincer dalle voluttà
. significa ancora uomo il quale tiene in sé, e di cui diffìcilmente può penetrarsi
come inebriate dalli odori, / riprofondavan sé nel miro gurge: / e s'una
uscìa fori. buti, 3-791: imbagnavano sé da capo, 4 nel miro gurge
/ che gusti e dorma ed abbia in sé sentore? trattato del ben vivere
, in luogo di merzede, / a sé m'impetri tosto la salita.
, i-3-364: chi non sufficiensia à intra sé? chi non gustò propia delettassione naturale
: poi che 'l fren per forza a sé raccoglie, / i'mi rimango in
per tutto e sempre trova sapori a sé non discari, e talvolta gustevolissimi.
nomò del nome di colei che in sé contenne la redenzione del misero perdimento che
chiara, 36: quanta mutazione di sé lei ricevessi in quella fornace della fervente
d'ira caldi / per lo negato a sé venereo gusto. v. franco,
/ in vista, allor che dentro di sé gode. scaramuccia, 196:
franchezza d'operare, dimostri avere in sé tutte quelle leggiadrie e tutte quelle qualità
102-8): ben tegno folle chi da sé i divide [i denari].
tenea gran comitiva / per fare a sé e alla sua patria onore.
persona ausa ponere o da per sé in trare li animali alle iar-
armonia che 1 poveri poeti sentono da sé soli ne'propri versi. carducci,
miserabile iattura. -fare iattura di sé: sacrificarsi. mamiani, 1-146:
nido / d'ogni bene e di sé larga iattura / fece e il redense con
; privo di schiettezza; che ha in sé aspetti o elementi eterogenei, disparati.
buzzati, 3-259: il vento trascinava con sé ima densa nube di animaletti volanti che
ello dee vivere, ed onestamente governare sé, e la sua famiglia, e le
prima cosa, in quanto sussiste da sé, la prima causa, in quanto
la 'ntesa similitudine di tutte le cose tra sé differenti. idem, 3-865:
. gioberti, 4-1-286: la relazione in sé è una come l'idea. questa
che il suo oggetto sia considerato in sé e per sé oppure in relazione con
suo oggetto sia considerato in sé e per sé oppure in relazione con altri oggetti.
d'esistenza assoluta, la quale è per sé intelligibile; mentre si distinguono da esso
distinguono da esso per l'esistenza relativa a sé o alle menti finite, che è
lui, il dominio, la sicurezza di sé... presero la via giusta.
di un gruppo sociale che ha in sé la capacità di tradursi in realtà superando
/ fu l'amor ch'ei di sé fu esempio solo. s. maffei,
pensamenti da scrivere o da nutrire dentro di sé. de amicis, i-615: la
ma come un principio che sussiste in sé fuori dell'intelletto, e che operando
completo ed assoluto, dee avere in sé le tre forme dell'essere, cioè
idealità che aveva potere di informare di sé gli animi, di insegnare a scrivere e
pur nella fantasia, nobilitandoli e a sé e talor anche nell'opinione degli altri
lo stesso processo eterno di idealizzazione di sé. 2. l'attribuire a
] per se stesso uniforme ha in sé tutte le forme identificate in un'idea
quest'identità affettuosa, per cui vuole a sé il cumulo di tutti i beni,
che a suscitare la parvenza di avere a sé alleate la verità, la ragione,
in cui s'awolgevano coloro che intitolavano sé ideologi, com'altri ora s'intitolano
. gobetti, ii-309: parlando di sé, ford può presentare le sue teorie come
dell'idea, ma staccata, presa in sé come suono. rovani, ii-787:
vita senza idoleggiamenti, giacché appaiono in sé e nella loro umiltà poetici.
sue illusioni, fino a idoleggiarsi dentro di sé con la veste di * defensor ecclesiae
, / quando vedea la cosa in sé star queta, / e nell'idolo
: maravigliavomi... el grifone in sé stare queto perché non si mutava di
di voi che temerario agogna / far di sé in francia esperienzia nuova, / cerca
2. che non ha coscienza di sé o della realtà in cui vive o
riuscirà mai ad addomesticare: reca in sé, ignaro di tutti 1 partiti,
/ ivi pose il suo seggio, e sé padrona / fece di questa zucca mal
stesse. -non avere coscienza di sé (con riferimento a modi di essere
dipinse, che egli a compassione di sé movea i più ignoti. serdini,
, [le mani] lasciano di sé grandissimo desiderio e massima- mente revestite di
o d'una serra. et in sé pare una cosa assai fiera. ha i
. botta, 5-9: chiamò a sé... il turchi, cappuccino di
, 4-155: il re chiamò a sé il suo donzello, il più segreto e
. che ama gli uomini simili a sé, si diletta dello ilare donatore, e
: il fato disponeva e conduceva da sé gli affari d'alemagna... con
: ordina [la fenice] a sé il nidio con l'unghie e col puro
.. / illanguidisce e manca da per sé, / se il piacer manca della
si dirà quella cosa che non quando a sé avrà apparenza di male e di cattivo
inlegittima, se ha potuto allegare esempio a sé favorevole di quelle carte, con esso
d'ortiche e pruni / dalle tentazion sé illeso tenne. balbo, 6-11: pochi
del denaro] anzi la morte / da sé, né volle aiuto di notaio;
incomprensibilissimo si estende, / che in sé eminentemente ha virtù innata, / che una
, la quale ha, di avere in sé dio presente, ella già contempla.
, costituisce un coro, solo da sé, illuminante e non illuminata da veru-
vedi qui furon modesti / a riconoscer sé dalla bontate / che li avea fatti
: tale denominazione è, di per sé, illuminante in linea generica e nei nostri
4. che diffonde intorno a sé gioia, allegria. marotta, 1-200
ma come un principio che sussiste in sé fuori dell'intelletto, e che operando su
sapere e potere versificare le figure che di sé faceano quelle anime beate. goldoni,
noi medesimi quello che la verità già in sé compiuta è per se stessa..
e veritiero sì degli altri che di sé. jovine, 5-310: l'avvocato
dell'essenza divina e pertanto considerava per sé inutili, ai fini della salvezza eterna,
dei santi, e riteneva non essere per sé peccato qualunque atto, anche gravissimo per
: azione compiuta per attirare su di sé l'attenzione, per vanagloria; vanteria
illusione ottica par di avere innanzi a sé una distesa di mare. d'annunzio
: ma perché pria del tempo a sé il mortale / invidierà l'illu- sion
in fare illusioni, avendo tirato a sé gli animi de'semplici, s'acquistarono
non si partirebbe indi per piacere a sé intenebrandosi e infreddandosi. leonardo, 2-173
del suo volto, partecipandogli parte di sé, l'essere ideale, lume di
è più illustrativa, ma cerca in sé la propria esistenza e la propria vitalità
mio / illustre fosse, e in sé pregevol l'opra / tu, felicita,
gl'iloti alla coltura delle terre, sé conservano interi alle armi. niccolini,
, che riunirà tutti i fedeli sotto di sé; se ne dichiara il luogotenente provvisorio
efeso e trovata la città amica a sé e leale partigiana de'lacedemoni, ma
vizio non aude, / che for de sé vostro saver non l'archi. a
conciossiacosaché, siccome uno è padrone di sé innanzi di entrare in nave, così poi
/ dall'erbe, e fanne a sé soave incarco, / e con esso e
imbasciatine, e corrono a farsele da sé, e presentano da sé la lettera preparata
a farsele da sé, e presentano da sé la lettera preparata. serve buone da
cavallo e d'un'asina, e da sé non frutta. e perché in cotal
o qualcosa; trovare casualmente davanti a sé; giungere inaspettatamente in un luogo;
o costretto a cedere, sicuro di sé. — anche: impareggiabile, inarrivabile
sospetti, e sente accesi contro di sé spiriti vendicativi. manifesti del futurismo, 66
è ancori in grado di nutrirsi da sé (o di volatili che sono sottoposti
7-237: sono uomini che pensano da sé, e non prendono le imbeccate d'
a uccelli incapaci di alimentarsi da sé o forzati a nutrirsi per l'ingrasso)
, che non si può reggere da sé; come sono i pupilli, le vedove
sollevare e sostenere quel eh'è per sé abietto e caduco. leopardi, 985:
un sogghigno amaro, rivedendo d'innanzi a sé la figura imbelle e servile dell'ingegnere
altra passione; perdere il dominio di sé, il lume della ragione; impazzire (
. -far perdere il dominio di sé, rendere furioso. - anche assol
, che ha perso il dominio di sé (per l'ira, la rabbia,
abituati alle sensitive delettazioni, e questi sé sì imbestiano. caro, 14-120:
3. perdere il dominio di sé, abbandonarsi senza ritegno (all'ira
il corpo a sopportare a far da sé. -figur. far risalire agli
la lucerna per mia sciagura soffiò da sé un gocciolino d'olio bollente. periodici
imbianchiti, che l'uomo attrae a sé con violenta forza gli occhi azzurri delle
bietta; che ha conficcata dentro di sé una bietta. - anche per simil.
non sieno cadute, ciascuna di per sé, e ripongonsi in ceste o veramente
scrivere queste cose e non abbia in sé certe notizie, ma abbia del tutto a
la fante della donna racconta alla signoria sé averlo messo nell'arca dagli usurieri imbolata
suola / ed han fatto ciascun di sé casato. passavanti, 249: le cose
4. figur. accogliere in sé, provare (un sentimento);
avere, e finalmente imborsò e racchiuse sé ne l'inferno. de sanctis,
papini, iv-181: i mediocri hanno in sé pochi sentimenti e i più imbozzacchiti.
, ardendo tutto di rabbiosa ira, fra sé disse: « o graziosa anima,
vessicanti nelle braccia, pure si aiutava da sé, addoppiandosi i dolori in quegli storcimenti
potrà poi nostro signore dio chiamar a sé il generoso papa paulo, senza imbrattare
tr. (imbriglio). dar di sé esempio alcuno di crudele e di superbo,
bracciolini, 2-21-26: in quell'istante a sé venuto il destro / subito in giù
, 20-245: la spalla destra incontr'a sé conversa / gli ha di ferma imbroccata
nostro ammaestramento che imbrogliando e dannificando pur sé, appellasse morendo. slataper, 1-91:
poco, rise nervosamente, rise di sé: « io per lei ero come il
da quel babbuasso bovino, sé accompagni i gesti in cadenza dei fantocci lassù
uccellino] stillando, s'imburrava da sé, mentre l'anguilla = denom
giovane spiritoso, volle darli da sé il latino, e perciò si
... avere a cerchio di sé l'imbuto dei raggi solari fuggenti all'infinito
il pittore, quando egli s'effigia da sé. m. adriani, 3'3'
è come lo specchio, che in sé imita tutte le a sé contra poste cose
che in sé imita tutte le a sé contra poste cose, sanza cognizione d'
non ha avuto tanto nervo da far da sé, è rimasto un imitatore lodevole e
96: il metaforeggiare, che abbia in sé novità, è una delle principali qualità
l'imitazione non è trista cosa per sé; ma se mutata in abito, se
due, avendo maccabeo in mezzo di sé, lo conservavano salvo e immacolato,
dire, che l'essere sia in sé conoscenza o pensiero? immaginabilménte, avv
poi si muta nella memoria e converte sé in piacere e immaginaménto. andrea da
: sicondo buona imaginanza, / porrà sé dare alla buona servanza. = deriv
, ma molto maggior'cose essa da sé provava e vedeva. metastasio, 1-ii-180:
io lagrime sparsi, / è talmente da sé nota per fama, / ch'ognun
l'arte intra sé non comprende, / la mente imaginando
inganno trovarlo, rivolga / la luce in sé col dritto imaginare. boccaccio, vi-120
nel naturale », la cosa in sé nei fenomeni: teneqdo sempre ad affermare
né possono essere, compone dentro di sé certe forme che chiamano fantasmi. sarpi
onde, alla voce di quella in sé tornato, si riscosse. calogrosso, io
e gl'intelletti inventivi, ricevendo in sé a guisa di semi i fantasmi d'una
unicamente relativa ad essa e non in sé, il principio dal termine, contiene
, 2, 108: raccolto in sé la 'maginazione, cominciò con quella a
17-31: come questa imagine rompeo / sé per se stessa, a guisa d'una
stade. boccaccio, viii-2-81: testò sé lasciar loro una di quelle cose le
han condegna pena / d'aver sprezzata in sé di dio l'imago. rosmini,
alla propria immagine: renderla simile a sé. carducci, iii-24-233: la borghesia
immagrisci). perava di legare a sé con nodi sempre nuovi quell'altra letter.
mi sembra ora caduta più a fondo in sé e immalinconita di più.
, 4-2-483: l'ente è fecondo in sé necessariamente coll'atto immanativo (trinità)
immanativo (trinità), e fuori di sé liberamente coll'atto creativo. =
, 4-164: la colpa porta con sé il castigo immancabile. borgese, 1-237
solo pel delitto, che pure era in sé atroce, quanto per le circostanze di
e nel monotono aggirarsi, diffondeva a sé intorno, aveva qualcosa di simbolico.
. 3. che ha in sé il proprio termine; che si esaurisce
, transeunte. -che ha in sé il proprio effetto. (dio come
come causa); che ha in sé il proprio oggetto intellettivo (dio come
. 5. fatto compiuto in sé e completo, che esclude il ricorso
e immutabile. proporci di fugarle da sé tutte, sarebbe immanità. guicciardini, ii-42
e umane. marino, 20-460: in sé tornando il barbaro marito / di sua
lascia rechiare; / inmantenente riarmi a sé s'imprende. g. cavalcanti,
creato da dio e sussistente da per sé, il quale si possa unire con
affaccia allo spirito dell'uomo e a sé lo rapisce. carducci, ii-8-267:
matura / o matrona di sé troppo secura! leopardi, v-65:
, nostro signor iddio con immatura morte a sé lo ritirò in cielo. mascheroni,
immediatezza è ciò che non ha per sé mezzo dialettico,... è l'
sotto voce, se essi erano certi da sé aspettati. -che conduce o è
direttamente dalla percezione; che ha in sé la propria verificazione e la propria validità
invita. -che è fuori di sé, insensato. d'annunzio, ii-142
del suo gran petto, e in sé ti cela a tutti. 6
accompagne, / che poche accolga in sé paglie sottili, / ma in lor lunghezza
, iv-390: come vide innanzi a sé distendersi l'immensità dell'oceano, si
era / che un soffio, ma in sé portava / una immensità di cose /
'nmensurabile bontà divina l'umana creatura a sé riconfermare, che per lo peccato de
: patria infelice, / dicea tra sé, chi ti trarrà da questo / abisso
che riguardano un ente geometrico non a sé stante, ma in quanto immerso in
, cioè nelli angeli, sì come a sé più prossimani, e immette la sua
, se resterà solo, avrà presso di sé la immagine di quello. p.
nostra, ella, guardando innanzi a sé, aspetta ed invoca un'idea che la
assolutamente separato dalla materia; perfetto in sé e privo di relazioni con enti estranei
. / forz'è ch'ambe per sé siano, ed immiste. gioberti, 11ii-
empireo] essere immobile per avere in sé, secondo ciascuna parte, ciò che la
di meraviglioso effetto, essendo immobile per sé e avendo forza di muover l'altre cose
incitata, averebbe di continovo voluto appo sé uno, che altro mai fatto non
la modestia agli altri e prendono per sé l'immodestia. cassieri, 1-81:
vulcano, prima che comparisse davanti a sé fiero tiranno. -immolare vostia: celebrare
davidde, quando non pure in ordine a sé, ma in ordine ancora a gli
e quotidiana immola zione di sé, senza cui né sta né può stare
, e essa pietra non tira a sé umore nessuno, e se bene un poco
questa carne corruttibile ha fitto dentro da sé le immondizie delle tentazioni, le quali egli
bestia, ovver che sia morta per sé, ovver cadauno serpente, e sarassi
suo peccato immondo, / paté dentro da sé tal penitenzia, / ch'avanza ogn'
: essi demoni... testificano sé essere autori e operatori di vita scellerata ed
di medicina volgare, 22: radunano in sé umori cattivi in tanto che si fanno
stesso cuore, lo persuadono a tradire sé e i suoi per agire nell'atmosfera
, / il mio giovane cuore in sé immortala. 3. salvare dall'
invidia, non abbia nelle sostanze prossime a sé, oltre agli altri doni, conferita
ti vuole, ti corre dietro da sé e ti ama spontaneamente, ciò, anche
non si mortificare con quella annegazione di sé che accresce la vita. =
supreme della ragione umana, sarebbe per sé solo una vittoria importantissima. pascoli,
al male, come lucifero, ma per sé fóro. -irrevocabile, irreversibile (
ii-468: ci sono peccati che hanno in sé precipua la conversione al bene commutevole,
uguale a se stesso; padronanza di sé, imperturbabilità. giov. cavalcanti,
l'egitto in ordin primo / fa di sé mostra, e quattro i duci sono
, / perder, reggendo altrui, di sé l'impero. giov. soranzo,
/ e a galla starsi / e di sé pavoneggiarsi. g. gozzi, i-17-118
, imbrattato, scarabocchiato. la gente intra sé, tutta la... sconfitta fu
., 185: facesse tagliare dopo a sé il ponte del fiume cidno ad impacciare
/ che l'arte e libri e sé e 'l mondo impaccia. brusoni, 665
non s'impaccia, perché la natura da sé le genera nelle sue sculture. ariosto
passione, tanto più casi di per sé indifferenti gli risultano a dolore.
libero da ogni nebbia, di per sé mosso. 4. imbarazzo,
un impaccio; allontanare, gettare da sé, fuggire un impaccio: liberarsi da un
, raccogliendo e ordinando il composto da sé o da altri. soffici, v-6-97:
, levatosi la mattina, chiamò a sé dodici robustissimi de li suoi soldati e
che alle spese d'altri, indebitando sé, usar cibi al corpo dilettosi, vestimenti
, / da'suoi, fuor che da sé, fugge e s'invola. assarino
con un velo grigio e impalpabile tra sé e la realtà. calvino, 7-1 io
e patetica che ogni essere ha in sé. lucini, 4-21: la loro schiettezza
vero al capo, che così per sé [i bruchi] s'ammazzeranno. pananti
ochino, 145: chi vuole da sé giustificarsi... è simile..
... / convien che da sé mostri e d'altri empari / come si
... abbia egli imparato da sé o da altri in questa scuola o in
, 5-187: o maestrucci! tra sé a sé, come deve aver riso qualcuno
: o maestrucci! tra sé a sé, come deve aver riso qualcuno di
ci si metta, / ognun faccia da sé, col può si stia:
cavaliere che si sposa con donna a sé di condizione inferiore. = voce dotta
; che sa mantenere il dominio di sé; riservato nel contegno; compassato,
tenendo gli occhi fissi d'innanzi a sé; ed ella le ascoltava nella stessa
». -riserbo; padronanza di sé. -anche: atteggiamento riservato; compassato
gazzette? nievo, 47: avea disonorato sé e la famiglia; e impasticciato quel
o timore, è sicuro di sé, fermo nel proprio convincimento. carducci
dizionario; e quando non riesce da sé, allora correggo io le sue lettere,
vero! la vedi: è fuor di sé; / e la bestia impazza.
sapere sopportare gli altrui difetti contra di sé. zanobi da strato [s. gregorio
, ma non arà ancora vinto in sé il peccato della impazienza. s. caterina
, e non le lassa cognoscere né sé né dio, e tollele la vita
odiare. — essere fuori di sé, non connettere più (per la
; inebriato; stravolto, fuori di sé (per la gioia, per il dolore
ad altro, perché il disordine ammazza sé, e l'ordine gli altri.
, che mai più tornò in sé. masuccio, 368: del tutto abando-
per essa. -essere fuori di sé, non connettere (per gioia o
. bartoli, 9-25-3-23: certamente parlan di sé con forme tanto intolerabilmente magnifiche che non
dell'impeccabilità, credessero maggiori cose di sé. felice da montecchio, lxii- 2-iii-40
... [avevano] tirato a sé riperda ancora, amendue impecciando la detta
avvertire maggiorino, che forse lo avvertirà da sé, come 1 distici 3 e 4
ha alla retroguardia, mandati dinanzi a sé gl'impedimenti, da rignone e dal
fu salvo, e lasciò vive dopo di sé le fazioni che mutano sempre le repubbliche
prossimi luoghi, i quali innocenti diedero a sé la morte co la propria mano,
per il quale deve caulinare la machina sé movente, sia duro, non inclinato,
intelletto, se bene è chiaro da sé, è di tal sorte impedito negli atti
. 15. prendere sopra di sé una cura, un incarico, un
questa le altre disonestà vengon dietro di sé naturali. -investito di responsabilità morale
* trattamento 'e * decoro 'di sé e della sua famiglia, prodi.
di cosa che si creda avere in sé qualche ostacolo o difficoltà, nonostante il buon
. figur. tenere avvinto, attrarre a sé. a. f. doni,
13-86: possibile che ella portasse in sé un fondo rimastole impenetrato? = comp
. il correre a tutto andare, portando sé e il cavaliere a precipizio. menzini
quale può riguardare un'azione buona in sé (incondizionatamente buona, quindi oggettivamente necessaria
genti non regnate, ma govemantisi da sé. carducci, 712: tu intima
d'annunzio, iv-1-212: può riunire in sé [l'organo] tutte le intonazioni
dicono i savi, di ingenerare per sé uno animale perfetto,... ma
ama una seconda o settima, che in sé è dissonanzia aspera ed intollerabile: e
pronte parole del figliuolo, e in sé esaminando quanto la imperfezione dell'età giovanile
. ungaretti, xi-49: portando con sé... il manto di porpora
giornali che entrambi tenevano aperti davanti a sé aiutavano l'impermeabilità reciproca.
ideale innato in noi niente hanno in sé di diverso e, per così dire,
impero della giovinezza. -padronanza (di sé, dei sensi, ecc.).
sforzato imperio dell'animo, rituravano a sé la loro fonte insino alla siccità.
calandra, 1-246: lo chiamava a sé con impero. pirandello, 7-810: ella
ha vasal- laggio; / ciascun per sé vorrà essere impero, / ma lo
carnare. -anche: riassumere in sé le tendenze, le aspirazioni di
una gente e un tempo e integra in sé l'idea d'una razza e d'
.., avrebbe dovuto chiamare attorno a sé la nazione tedesca a tutela della sua
scritto o discorso che dimostra presunzione di sé, insolenza, mancanza di rispetto per
, 2. smodata presunzione di sé: comportamento ho veduto sovente quei medesimi ateisti
emozioni; calmo, sereno, padrone di sé. s. agostino volgar.
penetrarsi con l'animo); chiuso in sé, solitario, privo di rapporti.
co'denti squassandoseli su le guancie a sé dettero morte e furono cagione che la
, 4-8: la machina murai da sé rimove, / con impeto sì fier
molte volte di quello che lui per sé arebbe di bisogno. ariosto, 25-1
è più laudabile l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contro l'impeto
l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contro l'impeto de la
pallavicino, iii-119: esser noto a sé... essersi fatto impeto contra
, di soddisfazione, di presunzione di sé). - per estens.: inorgoglire
mezzani, xlvii-107: non mostra in sé nocchier virtù leggiadre / per prosper corso
d'ira internai [l'orso] da sé s'impiaga. imbriani, 3-240:
volta tal solazzo; / aveamo insieme sé determinato, / che zi- tavamo per
poca buccia, in una parte di sé, da cui fu levata la scorza;
offendere gli uomini, il presumerli rispetto a sé, fanciulli che non sappian discernere una
non impiazzarsi con gente da più di sé. = comp. da in- (
per dolore e per ira quasi di sé, si squarciò la porpore ch'avea
-chi ruba per altri, è impiccato per sé: si è sempre responsabili delle proprie
ruba per altri, è impiccato per sé. -datemi quattro linee di un
compiere azioni inutili o addirittura nocive per sé. proverbi toscani, 357: per
virtù, 37-103: chi non ha in sé onestà, d'al- cuna altra virtù
esaltare il giovane che sorrideva gonfio di sé. 4. intr. (
chiabrera, 4-6-51: chiaro è, per sé, che dove dio s'impiega,
non invano / tirava il colpo a sé, ma gran cantoni / giù ne faceva
al piano; / impiendo di quel sé e i suoi predoni. maestro
3. ant. includere, contenere in sé. dante, xlvi-3: questa bella
: sentendo... fare dentro di sé... tanto commovimento di spiriti
/ quattro di questi [destrieri] a sé nel suo presepe. pascoli, 666
anima si stima, / ricerca a sé, e nel cercar s'impingua. girolamo
, 108: questi non mangiano da sé, né meno... danno campo
3. per estens. comprendere in sé, comportare, sottintendere come logica conseguenza
recato dal questore a implorare protezione per sé e per la famiglia. -per
le leggi, ma poi fanno per sé il proprio comodo. -costringere ad accettare
piovene, 7-185: joyce vide intorno a sé la mobilitazione dei maggiori spiriti del tempo
, 7-181: irradiava un'immagine di sé tanto perfetta che si sarebbe imposta ai miei
m. -che denota presunzione di sé; sussiegoso (un discorso, un
più non posso. -presunzione di sé, boria. manzini, 12-52:
, implicare; comprendere, avere in sé. dante, conv.,
vertute cotale / dà sempre altrui di sé buono intelletto. cavalca, ii-151:
[l'uomo] la gitta via da sé come un importevole peso togliendosi cosa non
certi passi a coloro ch'egli per sé con renitenza palese, ostinata e continua
già dell'uditorio e lo lega a sé invincibilmente. 4. apprendere,
maladetto, e non s'accorge che desidera sé sempre desiderare, andando dietro al numero
serva: ché città si è per sé sofficiente e quelli ch'è servo non
ch'è servo non è punto per sé sofficiente. galileo, 1-1-367: in questa
reali, se colpiscono una ricchezza in sé considerata, cioè eccezionalmente lo stesso capitale
impotente, che lo avvilisce davanti a sé, non gli lasciano nessuna speranza di
animo / e speranza, ch'a sé s'abbia a ricorrere. c. campana
impoverisce, però che non ha in sé veruna stabilità né fermezza. fagiuoli,
, e chi aveva derrate a tenerle per sé. moretti, ii-732: unico pericolo
[prese] un bravo giovine presso di sé,... sperando d'impratichirlo
a quelle imprecazioni funeste, che da sé si era addossate. alfieri, 1-108
l'orazione incessabile e la custodia di sé impredàbile. tommaseo [s. v.
e nasce, imperocché allora ha in sé più piante masculine in virtude e sostanza
così parlare, e le impregna di sé in ogni luogo ed in ogni tempo
lascia rechiare; / inmantenente trarmi a sé s'imprende. dante, conv.,
cui mirabile proprietà è d'avere in sé l'imagine della luna, e di variarla
- disse il marchese, tirando a sé il cassettino dello scrittoio, e levandone
: l'anima ritirata da'sensi e in sé raccolta si fa più capace delle.
tal cose fanno più profunda impressione di sé. savonarola, i-334: un cieco nato
per sua natura fare impressione alcuna in sé. sarpi, vii-124: il numero delle
5-148: tutto quello che vedeva intorno a sé portava impresso il segno di un vizio
d'imprestito ha l'ironia dentro di sé. lucini, 4-30: la sua [
1-161: lo re marco, rivenendo in sé, si fae prendere la bella isotta
, quel merito ch'essi non aveva in sé. 4. per primo;
lungo tempo imprima adoprati e resi a sé domestici e familiari. -ripetuto con
far bene delle ricchezze sue a sé imprimamente, perché ogni perfetta caritade
error, l'amato / obietto in sé come in sua prol guardando, /
degli omini imprima la bona opinion di sé. aretino, v-1-126: l'imagine
. erizzo, 2-24: traendo a sé di continuo l'imagine della persona amata,
la mente tenera e quasi atta a sé ricevere, v'imprime più efficacemente sé
sé ricevere, v'imprime più efficacemente sé e il suo odore. benedetti, xxxix-
le cose, le quali egli ha in sé di potere dare, e ingravidare la
rompe la fede data, e ruba sé tutta impromessa. bernardo accolti, 1-12:
ch'egli significa, ch'egli hae in sé di fare, di quattro elementi;
eppure, così ridotta una larva di sé, qualcosa è ancora in lei vittorioso:
a improvvisi entusiasmi. -informare di sé. lubrano. 2-355: i doni
queste vie, ma il libro in sé le impronta /... e d'
nostro cervello. -che reca in sé il ricordo di una condizione, di
: è un'altra improntezza che per sé non ha nulla difesa s'ella non l'
nunziare scompagnata essa lettera, la quale da sé è foscolo, v-388: l'alterco cresce
sulla loro eccellenza, stimano d'avvilire sé e l'arte a farsi raccomandare da
dolcezza... ch'uscì quasi di sé affatto. segneri, ii-660: improvisissimamente
giorgio dati, 1-249: appresso di sé tenne una scelta de'più valorosi,
passione che lo trasportano spesso fuori di sé. tommaseo, 10-ii- 284:
regolamenti, ordini o discipline. sé alcuni sì imprudenti e sì sfacciati che volevano
, 28: la imprudènzia, sempre a sé bugiarda, i meriti delle cose non
si sono imprunati coll'andar del tempo da sé. 5. figur. diventare
. / con amiche parole a sé chiamavami, / e come fassi a quei
. del rosso, 95: discacciò da sé e purgò la infamia della sua impudicità
... comprare l'impudicità per sé e per le sue figliuole. leti,
. soldati, 2-509: gettò via da sé lenzuola e coperte: e apparve,
ristoro, 7-4: dacché gli elementi di sé non si possono muovere, né fare
il correre a tutto andare, portando sé e il cavaliere a precipizio. manzoni
la coscienza d'una impurità dentro di sé: d'una gelosia cattiva.
vero è quello che porta dentro di sé l'impurità, la distruzione.
62: non è da imputare in sé a difetto il non averlo [il dolore
impruneta, 1-21: cristo imputa a sé quello che facciamo a'nostri prossimi.
altri e a preparare il terreno per sé. 3. dir. disus.
vivere dee avere qualche cosa innanzi a sé, in cui si allarghi e si
/ perché m'ave fallato, / donando sé indel'altrui talento. cavalca, vii-34
spirito. ungaretti, ii-40: in sé da simulacro a fiamma vera / errando,
vespasiano fosse in sella, non terrebbe sicuro sé, né gli amici né gli eserciti
vid'io colei, che 'l ciel di sé innamora, / en più donne far
., 23-87: poi si volsero in sé, e dicean seco: / « costui
ho cenno che il re pigli in sé la lite. aretino, v-1-400: che
petrarca, n-10: l'amoroso sguardo in sé raccolto. a. pucci, 5-3
par degli altri il fiore, / di sé, leggendo, mi fe'innamorare,
... cincischiato ch'essi portano con sé. 7. ant.
pagare grosse somme in assoldar truppe per sé o per i suoi alleati, in comprarsi
ingiusto, in oltraggiando altrui, / a sé sicurtà toglie! o. rucellai
il figliuolo, con sostituirlo a sé lasso ed inabile. muratori, 9-253:
perdere la conoscenza, la consapevolezza di sé. carducci, ii-6-262: non voglio
2. figur. occupare, informare di sé. cavalca, 6-1-181: indegnamente inabita
vii-119: quando l'anima ha dio in sé, il quale è luce inaccessibile,
sua, per dimostrare prontamente al nimico sé essere quegli che gli va incontro per
... ogni cosa che abbia in sé alcun poco del maraviglioso. mazzini,
volete; / così vostra volenza a sé mi trai. = deriv.
, era quella appunto che le traeva a sé. moretti, vii-405: lui chinava
amo. -al figur.: attirare a sé, fare innamorare. - anche assol
infilare la fede nuziale; unire a sé in matrimonio. dante, purg.
il giovane, 9-267: e tratta a sé la man, fanno impannate / battere
la terra, e con esso rapisce a sé gli angioli.
si sognano formata dalle cause tra di sé inanellate una catena sì indissolubile che basti per
prendesse cuore e ardire, e inanimasse sé e'suoi a ben fare.
tentativo d'attirare l'attenzione su di sé. = comp. di inappuntabile.
serpe / volta strisciar sul suolo a sé facendo / de le inarcate spire impeto
elletro arida erbetta, / e a sé tragge inaridito il core / un non so
, 6-123: la francia, che in sé avea raccolto gli estremi aneliti del genio
quale costituisce per esso lo smarrimento di sé e della sua propria natura (e
occhi scarsi, / e, terribile in sé, si tramuta / in pietà d'un
tutta l'ampiezza, trascinandola con sé senza urti e incagliamenti. =
nelli, i-82: lasciamola incalappiare da sé. = denom. da calappio (
, xxxvii-169: pomaro se pò incalmare in sé in lo peraro, in lo
, iv-1-117: il rutòlo sentì dietro di sé il galoppo incalzante, e fu preso
e non lasciandolo / slungar molto da sé, fu forza a flavio / che si
una mano sul capo, lo girò a sé arretrando fitto allo incalzare delle argomentazioni
2-95 (464): ritiratosi tutto in sé, con la persona tutta incamatita,
: conoscendosi ricco, andava sopra di sé, incamatito, arrogante. linati, 9-98
. davanzali, i-222: tiberio volle per sé proprio le cave dell'oro, benché
rasciuga [la terra] traendo a sé tutta l'umidità che è in lei
la longanimità del vincitore, sicuro di sé e del proprio avvenire, e ci fu
già incancrenite non davano più sentore di sé. periodici popolari, ii-682: il corpo
la vedi? / ha fatto innanzi a sé l'incantagione / di ecàte. bocchelli
il giuramento che non tenessero sopra di sé incantamento di sorte alcuna, volevano divider
quasimodo, 6-159: ermes cillenio chiamava a sé,... / fuori dal
, / e, qual fuor di sé, resta immantinente. pananti, i-386:
a quel misero, perché esso, da sé ruminandole, maggiormente s'incanti.
da'detti provveditori che s'incantò di per sé dal piviere di decimo. sanudo,
: le suore guardano fisso davanti a sé con uno di quei sorrisi incantati, che
lor arti uomini e donne amanti / di sé, cangiando i visi lor, fatto
, 10-27: il vecchio incantatore a sé il ritrasse / sgridando, e raffrenò
ponno / per erbe o per incanti a sé ritrarlo. boccaccio, iv-198: con
ii-12-67: l'opera d'arte parla da sé, col suo universale accento umano che
-che non ha o non trova in sé l'energia morale, il coraggio,
una mosca. -privo del dominio di sé, della fermezza, della volontà necessaria
* bel mondo 'ha intorno a sé una moltitudine infinita d'opinioni, di fantasie
innanzi una pianta che, avendo in sé incarcerata un'anima d'uomo, geme e
/ dall'erbe, e fanne a sé soave incarco, / e con esso e
io del prete. -prenderlo con sé, al proprio seguito, a proprio
sia offeso, conosce ognuno apertamente da sé, per lo schiaffo da lui ricevuto
: abbracciò volentieri e prese sopra di sé di quello incarico la soma. cesarotti
alla patria... fu liberale di sé tanto, che, per lei sobbarcandosi
; e allora soltanto possono incarnarne in sé il concetto e l'audacia. carducci,
una cosa o una persona sola con sé; attrarla, assimilarla, incorporarla,
, / ed a lo core di sé fa possanza. monte, ii-396: ciascun
ogni pericolo qualunque volta esso incarna in sé il pensiero e le aspirazioni della nazione
che la moglie di buonaparte desiderava per sé alcune belle statue di bronzo, le comperarono
lume che scende da alto priva di sé tutte quelle parti alle quali è fatto scudo
di ciò assai conforto prese, fra sé dicendo: io n'uscirò, se gli
.. incatenacciarsi poltronescamente in dire fra sé che non sarà nulla. = denom
3. figur. legare a sé, ridurre in proprio potere, soggiogare
alle belve nemiche e le incatena con sé ad ima morte. -reprimere,
1-xxxiv-19: patria infelice, / dicea tra sé, chi ti trarrà da questo /
erano intessute d'archetti in varie guise fra sé interzati ed incavalcati. milizia, vii-205
la voce dell'incavernato non sarebbe da sé potuta arrivare ce la portava di suo
tanto vivi sono quei lampi che da sé vibra. alfieri, 9-16: che non
dimorando, non incendesse più incontra di sé scauro,... con pochi cavalieri
incendo. dante, liii-25: incontro a sé s'adira, / c'ha fatto
alle belve nemiche e le incatena con sé ad una morte. d'annunzio,
incendio, e giace dispettoso e torto / sé che la pioggia non par che il
rena ardente a giacere supini, sopra sé ricevendo lo 'ncendio, il quale continuo cade
che incensan l'oro, / a sé chiama con fretta. cassieri, 1-46:
riceve... dalla conoscenza di sé. -fonte di diletto, motivo
i miei soavissimi partiti / ognuno a sé proveda, ognun s'aiti. siri
troppe volte chi sembra più sicuro di sé. marinetti, 2-i-452: miserissime beghe
mosca ed è la botta che storna da sé. il pomo d'adamo gli si
: lo aiutava davvero a prendere coscienza di sé, a superare i suoi inceppi
ragion principale di questo fallo inverso di sé vergognoso è, nelle persone d'onorato animo
incespicare giù belando. mora tra sé come la vespa / che va girando intorno
incessabile e... custodia di sé impredabile. buonaccorso da montemagno il giovane
, ii-194: l'incesto offre in sé qualche cosa di odioso e di contrario alla
pietro aveva domandato quell'indicazione, non per sé, ma per gavazzi, che fa
, tirato appresso al muro, da sé s'inchiava. 2. per
, v-1006 (23-2): da sé torna [il montone] / alla mandria
da quella alta umiltade, / ch'a sé mi tira e vuol, quando a
del gentile / odor, ch'ella in sé serba, / t'inchini, e
: non potendolo il preside inchinare a sé, comandò che fosse messo a la colla
schivo. roberti, ii-20: inchinava a sé gli animi colla fisionomia; indi gli
. ottimo, i-i: dante pone sé in forma comune d'uomo...
poco la prava inchinazióne ciò che da sé hanno, i frequenti ammaestramenti d'altri
non si sarebbono potuti inchiodare ciascun per sé. leggenda di lazzaro, marta e maddalena
uomo pensa, studia, discute tra sé, giorno e notte... egli
a spargere tanto inchiostro d'intorno a sé, che vi disparisca. g.
una valle tonda, che inchiude in sé dieci fossoni. halli, 1-3-1: altre
la disvelta cuticola, ammettente / in sé gli sparsi otricoli che inchiudono / vigor
malore. 3. comprendere in sé in modo più o meno implicito;
spregio del prossimo e 'l fare mostra di sé. s. caterina da siena
il quale amore inchiude e trae a sé tutte le virtù. deiminio, ii-102
, e non si può fare per sé senza linee, dentro alle quali linee
questa natura di riferir le cose innanzi a sé, onde, drizzando la incidente in
accanto, un tenore incimurrito scriveva da sé un articoletto in proprio elogio. cicognani
in lui nascosa, / che solo in sé riposa, / da cui, per
come d'un uomo che abbia in sé... una malattia spinale incipiente.
di gente... e incirca a sé continuamente ritenere. = comp. da
quali parole pone condizione a incitarla a sé. cellini, 2-39 (369):
io l'andassi a incitare, da per sé venne a casa mia. di giacomo
, tanto più gli incitava contro di sé. machiavelli, 1-iii-1120: lo imperadore era
, e incita e provoca contro a sé l'ira di dio. leone ebreo,
, chiamandogli il popolo, o mosso da sé od incitato da altri, atei e
sua origine divina: profetico fantasma di sé, del suo penoso incivilirsi.
bontà inclinante, non ne dovesse per sé retrarre tutte le peregrine idee di non
/ al suo breve cammino, di sé tutto / nel volgere compiuto.
inclinative, perché tirano l'accento a sé, e queste sono 'que, ve'
grate al maschio narcissico o esibitor di sé,... e dispregiano in
stelle, l'omo s'elegge amico a sé simile di costumi. g. m
le cose negate cercare, guardando presso di sé, vide uno serpente di smisurata grandezza
recapitare subito. — contenere in sé, racchiudere. nappi, xxxviii-256:
punta della piramide, che dentro a sé include tutte quelle che nascono su medesimi
, che nessun'altra che dentro a sé si serri. v. borghini, iv-124
(o può comprendere) in sé qualcosa. g. del papa
predicato. 2. che accoglie in sé una grande ricchezza di temi, modi
14-4: cava sfera così che in sé comprende / fra lamine forate incluso umore
: la luce non può stare inclusa in sé ma bisogna che si diffonda.
forze, ognuna delle quali riassume in sé una lunga seguenza di fatti e tutte insieme
., 9-2 (350): tra sé le vigilie e le guardie segretamente partirono
boccaccio, v-62: agl'incoli parlando sé nobile, a'nobili cotale mestiero,
sottile. salvini, 22-443: da sé l'arco giù pose, / all'incollate
la prima vendetta è che ciascuno incolpi sé del suo vizio. chiaro davanzali,
: egli non doveva per iscusa di sé incolpar la sua donna. molatesti,
3-7: lo incolpato non comparente a sé scusare, debbansi questi cotali processi terminare
non avesse colle su trascuraggini provocata contra sé la giusta indignazione divina. 3
2-2-228: traeva più di niun altro a sé gli occhi... per l'
vivere come un uomo che porta dentro di sé il malessere di ima malattia incombente.
] tutto il colore che ha in sé, e anco se gli leva quella ontuosità
/ ché cosa che non ave in sé ragione / suo fine non è bon,
, infinito, che in quanto a sé non ha incominciamento. serdonati, 11-442
sia contenta di farlo per salvezza di sé e consolazion loro. lottini, 148:
può attingere la purezza e scopre sempre in sé le macchie dell'impurità, le prove
, che 1'fanno quasi avesse sopr'a sé incomportabile peso. fioretti, 2-20 (
due modi: o soli e da per sé, che i loici dicono incomplessi,
, x-2-41: quel grido che muore ascoltando sé stesso, turba incomprensibilmente l'anima.
sua dolcezza verso di me dal considerare sé un uomo e me un bambino..
fine in tutte le sue operazioni fuori di sé,... non sarà mai
, 8-115: ogni secondo è chiuso in sé e incomunicabile con gli altri proprio come
la polonia, intanto, faceva sopra sé stessa la prova della inconciliabilità tra regime costituzionale
. figur. poco comunicativo, chiuso in sé. bocchelli, 2-xix-285: in che
, ed un ammassamento di passioni tra sé discordanti e contrarie, tutto ciò che pare
perché pensare la storia è già di per sé filosofare. 2. in
criticismo kantiano il noumeno o cosa in sé, in quanto non suscettibile di essere conosciuto
sapere quale si fosse allora verso di sé il cuore della sua già rigorosa amante.
elementi. pascoli, i-323: ha con sé una lampada inconsumabile, che disperde ogni
2. che non è mai soddisfatto di sé, della propria opera o degli altri
appagato; in modo estremamente esigente verso sé stesso e gli altri. lambruschini
difficile verso gli altri, severo a sé. corregge le cose proprie incontentabilmente.
questo è propriamente quando è vero giudicio in sé di quello che è da fare:
grande uomo per ordine del senato a sé veniva, con illustre incontraménto de'suoi
. che incontra, che trova davanti a sé. l. bellini, 5-2-242
e si studia di muovere dinanzi a sé ciò che le sta davanti...
occasione; vedere per caso davanti a sé (e si riferisce per lo più a
. 2. avere di fronte a sé; trovare sulla propria strada (viaggiando
fa serena e fidente e degna di sé. = comp. di incontrastabile
il proprio cammino, di fronte a sé (un oggetto, un particolare aspetto
/ di ciò ch'avea incontro a sé udito, / quei ch'ancor fa
converso / da lo stuol ribellante e 'n sé diviso. menzini, 5-226: chi
, /... / umile in sé ma 'neontra amor superba. benvenuto
sedia parare / d'in- contra a sé, perché il sinistro lato / non si
vide e trovò nella via incontra di sé stare uno dragone con la bocca aperta.
in qualcosa, il vedere davanti a sé qualcosa. testi, 3-17: il
un galantuomo, il qual badi a sé, e stia ne'suoi panni, non
e impulsi incontrollabili, che rampollavano da sé dalla mia coscienza confusa. 2
costumi colui... che a sé solo è ragionevole, e agli altri inconversàbile
sua signora e l'avrebbe tratta con sé fino all'ufficio del telegrafo e quivi
nervi, / va lenta e sopra sé. monti, v-202: un maledetto tumore
del- l'io-sassone, ritornava lucida in sé. = deriv. da incornare.
, iii-23-447: quell'incoronamento delirio'sopra sé stessa e sopra il mondo...
il sacramento] perfetta conversione di noi in sé, e perfetta unione e incorporamento de'
incòrporo). assorbire, raccogliere in sé. fra giordano, 5-34:
crescere del legname, quando dentro a sé incorpora l'umido. g. b.
altro olio che lo mollifichi e a sé l'incorpori per similitudine e amicizia.
di tutti quegli alberi che hanno in sé sughi untuosi, gommosi, o amari,
incorpora. -dir.: che ingloba in sé un altro ente (con riferimento a
venne a prodursi un pomo che ha in sé la delicatezza del limone e la nobiltà
in quella bucciolina che chiude dentro a sé la noce. ramusio, iii-390: l'
incorpora; che assorbe e raccoglie in sé. varchi, 8-1-481: la
cura nei principi di dar bona impression di sé e considerar come dannosa e mortai cosa
ogni luogo incorrono il tormento contra di sé. giuglaris, 1-315: non sono così
, v-3-471: ella mi rivelava in sé la cima del mio spirito; quasi senza
conte partì..., lasciando di sé un grandissimo desiderio per la sua pietà
. perché l'accidente, cosa in sé tanto vile e fiacca, tiri, nella
mancanza di una precisa conoscenza consapevole di sé (in quanto detentore di un patrimonio
e perseverante, perché ha morta in sé la propria volontà, che la faceva
al ministero se egli prende sopra di sé scientemente la responsabilità di un procedere così
esiste da sempre; che esiste per sé, che trae origine soltanto da se
, / di se stesso contento, in sé beato. saluzzo roero, 3-i-39:
di se medesimo, cioè che l'uomo sé biasimi e dispiaccia, in quanto peccatore
/ e più dell'ombra che di sé gl'incresce. tasso, 13-i-484: or
c., 39-1-6: quegli che per sé disidera, e increscevolmente s'intramette,
, passando sovr'esso, e di sé e dell'argine fa una croce.
tacchi consunti ma guarda incrollabilmente innanzi a sé. = comp. di incrollabile.
fanno il falso provare, e sé ministri dicono della giustizia e di dio
gli sono intorno: anzi, quanto a sé, incrudelisce. -tr.
nel diritto quella porzione che aveva in sé tutta ormai la material forza, a
incudine / curvo sul calor bianco da sé scaccia? -ant. sm.
un'altro a fare una cosa per sé sospetta, fosse andato suggerendola e inculcandogliela
e non possono muoversi in giro da sé sole. 5. abbinamento, riunione
. è una calamita che attrae a sé tutti i vizii, un morbo incurabile,
uomo nullo, ebete, incurante di sé e della nazione, avvezzo a prostituire
pubblico come gente indispettita e incuriosa di sé e d'altri, la colpa non
fine (soggiungevan gli scettici) rimanendo sé con egual incertezza sopra la bontà o la
che alle spese d'altri, indebitando sé, usar cibi al corpo dilettosi, vestimenti
comportamento di chi, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si
improvvisamente da parigi non lasciando altro di sé che un ricordo inquietante e indecifrabile.
negare? da una cosa, che in sé non è nulla di quel che si
questa si rovesci nell'ignoranza, egli fa sé regola dell'universo. 6
indeterminato, che non può produrre da sé la determinazione. 6. gramm.
indeterminazione ed incostanzia, sendo ella da sé in potenza a ogni forma, ed
a ogni forma, ed egualmente da sé a tutte forme inclinata. tasso,
negare? da una cosa, che in sé non è nulla di quel che si
bisogno di nessuno, fa tutto da sé. anche s'è cristiano ricusa d'essere
iv-8: come si sarebbono sempre tra sé indettati i nostri antenati? botta, 4-55
il fiore / della fresca beltade a sé rapirsi. mazza, ii-45: a strano
.. il soggetto che fa di sé un intero olocausto, non favolosamente rinascere
mossa, i muscoli mi scattassero da sé. forse era anche effetto dell'ambiente indiavolato
corruzione individuale e collettiva, è per sé instigazione a corrompersi. 5.
mar, che da natura / tragge a sé il ferro e 'l fura / dal
: -indietro, canaglia -gridò fuori di sé dall'orgasmo. pascoli, 1188:
naturale ancor giovinetto. -lasciare dopo di sé. [sostituito da] manzoni,
partic.: che non è di per sé né buono né cattivo in quanto può
, l'identità importando un rapporto di sé con sé e quindi un momento di
identità importando un rapporto di sé con sé e quindi un momento di opposizione e
sottilmente, vacava all'orazione standosi per sé solo. boccaccio, 1-i-87: due pensieri
2. che ha lasciato un ricordo di sé vivissimo, baldasseroni, 362: una
perfettissimo dio, independentissimo e sufficientissimo a sé. segneri, iii-2-39: indipendente il padre
a'fatti suoi, con lo stare a sé, uno non poteva rimanere indipendente da
regni, ognuno de'quali sta per sé distinto dall'altro con una totale independenza
; ma essa può intenderli volti a sé. quarantotti gambini, 10-291: il
è democratico... egli parla di sé, istruisce il popolo ne'princìpi per
corpo, abbi a ricever sopra di sé tutto 'l rimanente dell'edifizio che ha a
castiglione, 475: non solamente in sé è dritto e giusto [lo squadro
qualche vizio, e stemprandolo dentro di sé non formi con esso un tutto indiscernibile
o aprir bocca, e fare sé complice delle mie indisciplinatezze, di
, i-113: per lo disordinato concedimento di sé, ignorante, incompetente. e per
, e forse indiscreta, di macerare sé. ariosto, 29-41: indiscreto villan,
opera e fatica dì e notte per sé e nelle sue bisogne, che ancora mi
una determinata attività o a ricevere in sé qualcosa. seneca volgar.,
.. si reggean le città da sé con la sovranità del senato. baretti,
tale atto ella lo avrebbe legato a sé con l'ultimo nodo, con un nodo
, 1-181: da quando dentro di sé sentiva rodere un male indistinto e misterioso,
la sua luce chiama e tira a sé tutte le cose. fagiuoli, xii-26:
, abbracci il tutto e rifletta in sé il cosmo, è stato assai volte notato
agli stessi effetti, che ha in sé lo stesso valore intrinseco di quell'azione
educare le moltitudini, incapaci di alzarsi per sé alla coscienza dei doveri morali, e
i moti degli aspetti celesti, secondo sé, di numero certo, e gli eventi
puro indeterminato, che non può produrre da sé la determinazione, e che non può
apparire indivi singolo considerato a sé stante; singolarmente. piccolomini,
, abbia tirati tutti gli uomini a sé nel modo ora detto, cioè ancora
l'io si può pur definire individuazione di sé. 9. intr. con
puro indeterminato, che non può produrre da sé la determinazione, e che non può
io si può pur definire individuazione di sé. -principio di individuazione: ciò che
individuo trovava il vantaggio d'impiegar per sé, a proporzione della sua autorità e della
investe ed avvolge, per così dire di sé gli atomi o gli indivisibili,
, giuditta, parlando per indiviso di sé e della schiava. — con tutte
indizio si chiama un fatto che per sé non costituisce prova, né parte di prova
morte vicina. -dare indizio di sé: dar segno della propria presenza,
sue camere per non dar indizio di sé. praga, iv-3: il vicinato,
nei sobborghi, non dava indizio di sé che all'alba e alla sera.
se ne parli più e, -proseguiva tra sé, con quell'animo con cui si
/ sconoscente a natura, ignoto a sé. / salve, o fanciullo idalio,
immaginato [neanto] che la lira da sé doveva mandare una divina melodia da carezzare
di valentissimi cittadini da piccioli porgere di sé ottima indole, avere in sé aere
di sé ottima indole, avere in sé aere e aspetto molto ornatissimo, pieno di
maravigliosa indole cominciò a promettere tanto di sé, quanto non parea che fusse licito sperare
: adria... valse / da sé nomar l'indomite acque salse. caro
i-67: tanto [la grazia] di sé la informa e in lei s'indonna
e romanzieri indotti e di tenerli con sé quali fidi e composti discenti.
... fa, riguardo a sé propria, il doppio ufficio di ricetto,
, 8-7 (297): sì di sé e sì della sua fante fece a'
: [il frutto] se casca da sé lo rac corrai fradicio,
, cioè nelli angeli, sì come a sé più pros- simani, e immette la
levar via la pena, ma elle per sé non danno grazia. della robbia,
: l'orsa... / rode sé dentro, e i denti e l'
indurano il corpo a sopportare e far da sé. -di animali. domenichi
pascoli, ii-842: dante, riconoscendo sé, ripudiava i 'simulacri'e gl'inganni
resoluta... trapassa dentro da sé, et isdura quella che è indurata
vaghezza una beltà attrattiva, inducente di sé disiderio di contemplarla e di fruirla.
diritti o doveri determinati; sceglierli per sé o imporli ad altri. libro
oh quante volte gli occhi / a sé traea del vulgo reverente! d'arzo
ha possanza niuna di fare uscire di sé opera in veruna parte degna. baldovino
industrie sforzavansi di far credere ad ognuno sé non aver notizia alcuna di lettere.
e per bontade d'ingegno, solo da sé guidato, per 10 diritto cammino si
vestigie de li suoi passi diretro da sé. g. villani, 6-91:
1-21-il: il vigor non è che da sé possa, / senza industria e fatica
difesa, s'accorse di avere dietro di sé una finestra aperta e si mosse frettoloso
, 11-84: il possidente vuol tutto per sé, l'industriante vuol tutto per sé
sé, l'industriante vuol tutto per sé, il mercante vuol tutto per sé
sé, il mercante vuol tutto per sé. marnioni, 9-382: la concorrenza delle
in un tessuto embrionale, di per sé indifferente. 3. elettr. che
, / [le faville] riprofondavan sé nel miro gurge, / e s'una
cristo, perde il proprio sentimento di sé, privato dell'amore sensitivo. savonarola,
per la sua ineffabile provvidenza avendo a sé fatti molto cari fratelli e compagni a
disio di pluto..., da sé il divise. biondo, xlv-
. tesser inuguale, che contenere in sé tutta l'ingiustizia. marini, i-253
leggi e tesser inuguale, che contenere in sé tutta l'ingiustizia; ed è l'
disegna di noi una amicizia tutta per sé e nella quale non sia condizione..
a'bei concenti amabili / feron veder di sé prove bellissime, / prove stupende,
stelo che, non potendosi sostenere da sé, s'inerpica sopra 1 corpi vicini
, allo spedale, era fuori di sé e inerte come un cadavere. moretti,
terra germoglia della vita che ha in sé. -figur. che non arreca alcun
temi bieco guata: / ma sol di sé pensiero / ha l'inerzia privata.
sciolta / l'operosa tua mente in sé ritrova / d'un inesausto ruminar frequente /
quello che si scorge nel reale stesso per sé considerato, in quanto l'ente sotto
in quanto che un essere è manifestativo di sé ad un altro: ma egli non
: il suo genio respinge inesorabilmente da sé chi gli si avvicina con un sottinteso
: arrivò a casa, tutto fuor di sé,... con l'animo
vedersi schiava de'capricci di donne a sé inferiori di nascita. baldinucci, 1-24:
borgese, 1-128: inesplicabilmente tenne per sé il segreto, e, incontrato parecchie
che quell'umile personaggio non racchiudesse in sé, fino ad oggi inespressa, una
solito l'artista moderno si giudica da sé un tormentato, un inespresso, un deluso
.. allora concepe tanto amore in sé che in tutto egli vuole seguitare in
cinto / che mille torce in sé confusi giri. redi, 16-v-402
inestricati i nodi / che riserrano in sé leggi e costumi. = comp
un gli ebbe mirati, / stimò sé sola a sì importante effetto / sufficiente,
di materia e forma crolla inevitabilmente da sé perché si fonda sopra nozioni astratte di
tanto povero che non à nulla da sé; ogni animale è infaccendato pe'fatti suoi
sua mente è obligata a sgombrar da sé ogni nebbia di occupazione. g. gozzi
vera testimonianza, il contrario operando di sé argomento d'infallibile verità ne dimostri. idem
ariosto, 23-114: poi ritorna in sé alquanto, e pensa come / possa
paterno amore, / che più che sé li propri figli ama, / e sopra
terra soda in tra solchi, e sé di men frutti danneggia e la terra di
, xx-x-291: chi altri infama a sé l'infama toglie. = scambio
giocosa, i-648: presume / troppo di sé chi tosto s'infamiglia. /.
che ogni peccato tanto è maggiore in sé quanto colui che pecca è tenuto migliore o
uomo dabbene, quando ha innanzi a sé un vizio che gli faccia orrore: lo
bisognoso di isolarsi e di soddisfarsi da sé. 2. per estens. immaturamente
non occorreva a dare buon saggio di sé. ferd. martini, i-iii-
,... tirò la porta a sé, acciocché la confessione non fosse
non lo infastidite di pigliare partito di sé; ché a poco a poco si
cuore esser come infatigabile, perché muove sé solo. g. gozzi, 551:
destarci certo desiderio e certa stima di sé. infatti a questa idea di ricchezza sono
tanta perturbazione. pallavicino, 1-338: vide sé divenire esule dalla patria per imputazione ignominiosa
: la coscienza erronea, sia per sé, sia per ignoranza che la produsse,
gozzi, i-4: infelice commedia per sé, ma fatta romorosa... da'
adirarsi grandemente, perdere il controllo di sé per l'ira. - anche:
certi si sa fare il pane / per sé buffetto e per gli altri inferigno.
secondo la sua potenzia, di conservare sé in essere e l'altre cose inferiori.
che apprezza quella del metallo superiore a sé più prossimo. lanzi, 1-2-450:
la doma come parte maledetta, inferiore a sé. b. croce, i-3-70:
63): quando fu tornato in sé, si trovò in un letto dell'infer-
, iii-187: 'malabbiata', ch'abbia in sé del male, da 4male 'e
: da l'infeme grotte / a sé chiamò la nequitosa aletto. tasso, 13-58
la vedi? / ha fatto innanzi a sé l'incantagione / di ecàte. ha
/ di ecàte. ha dietro a sé la fossa interna / che la tua
poiché è abitazione del nimico e ha in sé tenebre d'invidia e freddo di accidia
dell'uomo che della libertà propria a sé fa catena. e di persona accesa di
e inferrato, acciocché non nocesse a sé né altrui. sacchetti, 135-40:
cose proprie, e gli amatori di sé, gli avidi, i curiosi, i
lancellotti, 3-19: una terra, per sé fertile, non coltivata s'insterilisce;
s'insterilisce; un'altra, per sé sterile, coltivata, s'infertilisce.
ancor ti resta / a vincer dura: sé medesma avanza / virtù tentata da vicenda
pervenuti, e lo riscaldano e fannolo a sé simile ed atto a ricevere la impression
. salvini, 39-iii-231: tennero da sé gli stranieri lontani, come contagiosi ed
d'artifizi aleatorii la camera infeudò a sé il potere. bechi, 1-294:
e consigliano 4 sottomettere, fare a sé ligio, devoto, servo '.
, standosi seco una notte, a sé, tutta quella infezione della mandragola.
, iv-1- 109: egli aveva in sé i germi di tutte le infezioni. corrompendosi
ciascuna delle tante parti visse tutta per sé, nemica delle altre; e così l'
una elasticità e un lustro che per sé non avea, lo converte in acciaio.
volgar., 6-93: ha ancora in sé la pastinaca alcuna virtude infiammativa, per
, infiatando e alitando, trae a sé l'aria velenosa. = comp.
bembo, iii-342: questo pianto averebbe per sé solo in maniera isnervati e infieboliti i
soderini, i-248: il vino attrae a sé ogni odore e per il puzzo s'
andare a letto. -infilarsi da sé, da se stesso, a sua posta
che dio v'infilzi. -infilzarsi da sé, da sé a sé: tradirsi di
infilzi. -infilzarsi da sé, da sé a sé: tradirsi di fronte a
-infilzarsi da sé, da sé a sé: tradirsi di fronte a qualcuno;
di fronte a qualcuno; procurarsi da sé danno. varchi, v-58: chi
dire, si chiama * infilarsi da sé a sé '. caro, 18-61:
si chiama * infilarsi da sé a sé '. caro, 18-61: ecco qui
, che neppure sospettano di portare in sé, procedono... verso abissi
in qualunque infimo di casa negligente sappia sé meritare gran biasimo, se in parte
/ ché un infimo non ha da sé vigore, / e non può varie genti
,... sempre ragunando in sé pensieri terreni ed infimi, sono conculcati dagli
g. p. zanotti, i-401: sé pianga e, fatto nel periglio accorto
quale vuole vedere spenti coloro che di sé maggiori conosce, perché li stanno
alcun omo di scampare li suoi e sé. f. f. frugoni, vi-332
etternità 'l tempo costrigne / muover da sé con misurato moto, / che giammai d'
comune; e ove può recare a sé, non s'infigne. serdini, 1-160
2. ant. che ritrae in sé una figura, un'immagine (l'
è necessario intra di se medesimo a sé stare sempre presente, e aver presente la
. ora una tal natura porta con sé materialmente l'infinità. oriani, x-2-304
cose, ma ancora quasi infinitamente tra sé differenti. pallavicino, 10-iii-97: il
dialettico è la scienza, è in sé tutto il conoscibile: e perciò la
che 'l numero, quant'è in sé considerato, è infinito, e questo non
non è la valuta della cosa in sé che convien calcolare; è la violazione
giusto / noè capace legno, / a sé scampo et a'suoi. / quindi
caccio, viii-i-iii: se platone confessa sé, più che alcun altro, avere
in fargli far dimora, / darebbe di sé indizio e chiaro segno / o d'
d'animo per la quale l'uomo da sé trova quello che dalli altri non ha
, mal compiute, non consistenti in sé, non tetragone, non combinanti le proprie
: il mio dire... da sé sempre è stato lieve e basso e
pienissimo ritrovasse il po meno pieno di sé, non causerebbe al certo in questo alterazione
chiunque la mira paura, / temendo sé a sé non esser tolta. tasso,
mira paura, / temendo sé a sé non esser tolta. tasso, 14-69:
cielo... di ingenerare per sé uno animale perfetto, ove abbisogni maschio
la volontà] si può discordare da sé. varchi, 8-1-393: tutti gli
rauneranno ne'campi, ciascuna ingenerazione per sé nel suo ordine, pigolando. marco
prima lo trappianta, e poi anche da sé 10 innesta di tal maniera che l'
entrare in possesso, carpire; attirare a sé. zanobi da strata [s.
adduce, / urtar, fatta di sé prima una banda, / nel cerchio marzial
nimico, e per difendersi si ristrigne in sé e unisce sua miglior sustanza e virtù
sue stanze del castello, avendo sotto di sé la vita schematica della caserma: le
rousseau] ha la felicità di gabbar sé ed il suo lettore, per troppa fecondità
i-504: or dice l'aretino, palesando sé, ch'elli fu d'arezzo e
et i peccati commessi contro a di sé raccontava egli con grande audacia. lorenzo
è creatura, quasi deificandosi, dia a sé l'onore che solo si conviene al
trastullo smoderato d'amore, immaginasse in sé verun rischio di trasformar la sua reggia
o facendo uso di parole di per sé oltraggiose; oltraggio, insulto. -fare
: la prego a voler cacciare da sé il pensiero che il carducci sia tale
panni dinanzi e mostrando il petto, sé esser femina al soldano e a ciascun
dolore, elessero per soverchia pietà di sé l'incrudelire in se stessi. chiari,
giosuè carducci, potrebbe bensì additare in sé le cicatrici lasciategli dall'ingiustizia sociale,
delle sue antiche costumanze uscire. / con sé nessuno lo poteva dire / ingiusto.
: la condanna su lui, ingiustissima in sé, tornò utile in questo, che
ii-435: l'avarizia... da sé ha già qualche cosa d'ingiusto.
consolarmi. 5. accogliere in sé, fare proprio, assimilare, recepire
è mizerissimo tanto che pur far vole sé bestia e con essa la terra parti-
ben c'insegnan le nuzie, che di sé l'acqua infra la superfizie al fondo
quando l'acqua empie il vacuo che di sé dirieto a sé lascia il pesce che
il vacuo che di sé dirieto a sé lascia il pesce che la penetra. ariosto
monte, xxxv-1-458: tanto la donna di sé non da od ama, / che
né ideali, senza giovare né a sé né agli altri). marino,
ingombro quando rammentano solo ciò che per sé il nome richiama alla mente. tommaseo [
ne'bei lacci stretto / rapidissimamente a sé lo spinse. fogazzaro, vi-117: le
martano alquanto ingozza, / e tra sé volve se può sminuire / sua grave colpa
per lo più minima e di per sé insignificante) che entra nella costituzione di
, una funzione e una coscienza di sé,... chi potrà più rincasare
o disperato del suo stato o di sé, correrà a guerreggiare e a sommuovere
lasciano sfuggire molte buone occasioni d'ingrandire sé medesimi. -elevare, ingentilire, rendere
cosa ingrandito, e dato animo a sé di far maggiore impresa, con denari e
fasto e di boria a porsi da sé i soprannomi e a porli ancor ai lor
guano; quasi che le erbacce lasciate a sé non prolifichino anco troppo. pavese,
potrà ragguagliare in parte e della cosa in sé, e de'ragionamenti ho auto seco
/ che 'ngrassa per tenere in sé rancura. cavalca, 20-164: quanto
virtù della continenza, e dentro da sé ingrassa solamente del timore di dio.
, o a qualche piccolo vizio che in sé abbiano. = denom. da
a ogni filo di reti, corran da sé rapiti all'odor delle nasse ingraticolate a
le cose, tutto rapporta a sé e quanto meno può agli altri. foscolo
una grande ricchezza, che contengono dentro di sé tutto un mondo reale, il quale
le cose, le quali egli ha in sé di potere dare e ingravedare la terra
ingruvigliato', aggruvigliato, cioè ritorto a sé, ed è lo effetto che fa il
l'uomo che non fa parlare di sé, non elegga i propri rappresentanti?