prima ebbrezza del '48 ciascuno diceva fra sé: -ecco l'italia futura di alfieri!
elli ha dormito, elli ritorna a sé, adunque sente elli suo male,
che non è più padrone di sé, che ha la mente e i sensi
tanto da essere come tratto fuori di sé; eccitato, stordito, invasato,
, / quelle preghiere, ma da sé, ma ebbre / di pianto, ma
256: aveva questo cavallo sopra di sé uno re angiolo dell'abisso, che aveva
mentale, stordito, fuori di sé. alunno, 13: arriguccio
non è * sine causa '/ intra sé qui più e meno eccellente. boccaccio
dà sì eccellentemente a'santi come a sé. passavanti, 187: anzi prima
ebrei soltanto ebbe dio un nome degno di sé nella voce arcana 'jehova', che
è un'anima beata; la quale in sé è niente, ma pervenuta a quella
che si spezza, / uno manendo in sé come davanti. beicari, 5-68:
,... incominciò così da sé a sé a scrivere ora una canzone,
.. incominciò così da sé a sé a scrivere ora una canzone, ora un
non punibile un atto che di per sé è reato. -eccesso di difesa:
quello che la persona si piglia per sé in alcun dì escetto; ovvero in crescere
e verona e aquileia che ritenne a sé. m. villani, 9-85: il
qual la bella / natura parte di sé somigliante / non occultò, nell'atto
.. la quale non ha in sé eccettuazione. giov. cavalcanti, 8:
sua mina, / misera, e sé destina / a eccidio sì fier, ch'
excipère * prender dentro, accogliere in sé '. eccisa, sf. stor
natura a produrre quello che di per sé non produrrebbe. 2. stimolare
idem, 8-1-8: iddio ha riservato in sé certe cose insolite o non molto consuete
più compassione per 11 fratello che per sé stesso. -• recipr.
egli agente e formante, non per sé, ma come strumento mosso ed eccitato
, i-192: pareva che ognuno da sé facesse la parte sua, gli ingegni
immaginazione eccitata e quasi ossessa trascinava con sé dappertutto, anche in mezzo alla folla
sono conversi che hanno dato al signore sé e le sue cose, e al tutto
luogo, uno piccolo pesce chiamato echeneide in sé lo ritiene. tesauro, 4-28:
, quando è reflusso, raccoglie in sé la forza dell'acqua, così allora del
l'eclettismo universalmente è una dottrina per sé stessa manchevole ed insufficiente; e quello
, per l'interposizion della terra tra sé e il sole, vien privata di
si trova eclissata, ha la metà di sé illuminata dal sole e l'altra metà
/ girò gli occhi ecclissati, e a sé fe'forza, / e alzò il
senza voler pensare che la luce intorno a sé fosse luce di una rapida corrente d'
questa lode... non sarebbe in sé degna di stima alcuna, se non
ogni organizzazione scientifica dell'economia porta in sé l'affermazione di una mistica -cioè,
12-20: a face / che arde per sé, se viene esposta al vento,
iddio, infino al dispetto e odio di sé; e per contrario la banbillonia infernale
fa ed è edificata per amore di sé, infino al dispetto e odio di dio
con una semplicità così graziosa che da sé sola basterebbe a edificare anche senza la
fu maestro? che religione ha in sé? che vuole dire? caro, 2-255
giornali, sia quelli che lasciati a sé fallirebbero, sia quelli che in ogni
editto a quanti sottomessi / popoli a sé nel grembo del mar stanno, / che
stampa per anni cento, riservandola a sé soli per gli editti sulle tasse nuove,
fitto / in esser serva e a sé ritraendo, / poi le perpetua con suo
. marino, vii-471: volge fra sé gli oracoli e gli editti, / e
gli educò l'anima, già di per sé predisposta, all'amore delle bellezze campestri
a bocca chiusa, guardando fisso davanti a sé. savinio, 76: educare letteralmente
potea produrre che un mondo simile a sé, un mondo di pura immaginazione. carducci
nel passare inosservati, nel dare di sé un'impressione di
ii-2-84: la sola filosofia che porti con sé una vera etica sembra al vico la
metafisico, l'idea eterna che educe da sé e crea la materia. c.
non è specie di narrazione che per sé stea, come le altre; ma è
: la luna non è fredda in sé; ma è effettiva di freddo coi raggi
, che sì distretto / m'ave a sé, che posar posso neente. dante
il gondola raugèo si volle pagare da sé delli effetti dello scalandroni fallito, e fu
l'effetto d'un piccolo componimento a sé. verga, i-58: ella gli
, e in effetto non ha parte in sé alcuna buona. marino, 210:
che 'l papa, quant'era in sé, voleva per effetto il concilio.
ricade, ne rimena sette piggiori di sé. goldoni, iv-66: son anni
ad alcun altro, ma sì bene a sé solo in tutti i sopracitati luoghi.
l'anima, la quale ha in sé ogni effezione. andrea da barberino,
se stessa manifesta, / ch'è di sé diffusiva / e moltiplicativa, / agile
elessero giove; davanti al quale ciascuno per sé pòrte efficaci ragioni, titubante il giudicio
volgar., i-576: elli disse, sé essere poco convenevole lettore de'colui scritti
rinnovarsi. carducci, iii-7-119: ei per sé non fu artista 0 inventore eccellentissimo,
sia amando alcuna persona si movesse da sé per andare a trovarla; in
e perfetti non essere, perché tra sé insieme si discordano? e con ciò
età, che han pur tanto in sé di grandioso, di patetico e di
miei alquanto circunspetta, / dentro da sé, del suo colore stesso, / mi
per andar lontano, e volendo di sé lasciarle qualche ricordo, disegnò la sua
né cevettone, ma un animale da sé, di tutti partecipante e quasi un tutt'
sanctis, 7-529: riprende possesso di sé, effonde tutta la sua natura femminile
, quando per davvero ha estinto in sé il momento polemico e parla come se effondesse
/ da tórre altrui dovere / et a sé il mantenere, / che più convien
e giù per l'onda egea / da sé vede fuggire isole cento / col periglioso
, cert'elli èe cittadino inutile a sé e periglioso alla sua cittade et al paese
centro di ogni relazione, escludendo da sé ogni altro centro equivalente di prospettiva e
, 10-143: diceva, come divagando fra sé, che ci vuol proprio l'esuberanza
bettinelli, v-59: l'amor di sé solo sì ben detto egoismo coll'amor
che eccita all'amore esagerato di sé. c. e. gadda
nella continua ed esclusiva preoccupazione di sé, nel fare di sé l'oggetto unico
preoccupazione di sé, nel fare di sé l'oggetto unico dei discorsi, nell'
e la miseria] e tanto fra sé diverse egritudini, essendo oppressa e presso
o di gomma elastica concia, già per sé cedevole, o d'altro, con
o tre passi, aggirandosi intorno a sé, sciolta ed elastica e come snodata.
già l'aveva elato / il sé vittorioso ivi vedere. c. e.
e profonda, se ha su di sé la luce, mostra famigliarmente le sue
lo quale [sole] di sensibile luce sé prima e poi tutte le corpora celestiali
sovversiva elementare che pone nello stato in sé e per sé la cagione di tutte
che pone nello stato in sé e per sé la cagione di tutte le miserie della
nascosto per non dare brutto spettacolo di sé. 2. obolo che si dà
vidde una donzella bellissima stare dinanzi a sé. -sostant. mendicante.
bacchelli, 13-33: parlava più a sé che a lui, in un'amorosa
e lucia, 408: stendendo dinanzi a sé il guardo che dalla elevazione dell'altare
/ del ciel, che dio con sé non ha voluto; / un vaso d'
dudone, / e quella elezion sovra sé foglia. loredano, 1-53: bassiano.
dinanzi di ragion mainera, / e di sé dritta d'om fa elezione, /
! asciuga i fiumi, / che da sé il duolo elice: / prendi pietate
e laghi. sergardi, 129: di sé contento alle più dotte rime / spesso
, 2-ii-268: parimente avendo il re a sé riserbata la punizione de'delitti commessi in
: a questa riduzione della pretesa per sé corrisponde l'aumento proporzionato dell'attività in
che qualunque persona la porta sopra di sé, mentre la tiene, non è da
/ quando la fece, tant'ha 'n sé valore. dante, vita nuova,
elleboro ovvero alla scamonea, trae a sé le sue proprietadi. firenzuola, 758
cimiero, / tutti gli occhi a sé trae, famosa insegna, / insegna usata
a poco a poco caccia / da sé vergogna, il qual è primo freno,
geometrico o aritmetico è parto novello da sé con gran fatica elucubrato. cattaneo,
di sopra il collo graziosa efusa / in sé racolto avea tanta vaghezza, / che
. buzzati, 3-319: vide sotto di sé il bosco vecchio che emanava magiche ombre
sparire e senza lasciare alcuna traccia di sé, -emblema della vita. d'annunzio,
di quel rozo embrione, che chiudeva in sé i semi degli elementi: il primo
s. felicita] di lasciare dopo sé vivi in carne sette figliuoli. bisticci,
vede all'ima, quella che più in sé estima eminente, i capelli con magistero
, par che generi da per sé una certa empiezza. 2.
ordinaria. -pervadere, informare di sé. bibbia volgar., i-431:
e 'l pomposissim'anno / vaga fan di sé mostra, empiendo intorno / l'aer
e maestosa appare, / e sola di sé sola empie la scena. de sanctis
mirra, anche assente, empie di sé tutto. pirandello, 5-12: tacquero
, 631: empiva intanto / a sé l'orecchio con la cetra arguta, /
/ la mente mia, che di sé fa letizia / perché può sostener che
rota intorno a niente: è fermo in sé. baldini, i-797: mi mette
empirea spera / mostra quant'arte in sé rinchiuda e celi. chiabrera, 398:
però questo di più, che tiene in sé virtù emplastica. =
non han bisogno di accattare fuori di sé le spezie delle cose: hanno temporio
proprietà di temperamento, si bea tutto da sé l'umido della terra, e incorporato
brutte e difettose quelle parti che in sé credeva perfette. alvaro, 5-124:
martini, 2-2-257: l'enarmonico, per sé stesso severo, e atto ad esprimere
. tenca, 1-104: avevano per sé [i giovani] il buon senso e
lavoro compiuto, a questa riconquista di sé e di tutte le sue energie, per
: chiamava [il giornale] intorno a sé i migliori ingegni, le più gagliarde
mostrai 'l suo volto; ed egli in sé i miei guai / coll'energia d'
20 di un ente che l'ha in sé questa energia, 30 e delle determinazioni
cosa quindi come atto particolare è in sé perfetta. ora in quanto determinata e
di esistere, e di escludere da sé quello che l'è contrario...
la calma energica della persona sicura di sé. cicognani, iii-2-70: appena posato
1-118: da eccelsa finestra in braccio sé dava [la sirena] alla notte
lasciò sfuggire che « sentiva dentro di sé una voce ». uno psichiatra più animoso
coscienza di vita di storia (di sé come vita e storia), manifestata da
da tutti gli altri; è di per sé intelligibile; è di per sé amabile
per sé intelligibile; è di per sé amabile). -ente di natura o
in atto o in potenza, per sé o per accidens). - ente
lancellotti, 1-238: la privazione quanto a sé
, la privazione, che quanto a sé si è non ente, non è effetto
perfetto ognor dispone / l'ottimo in sé destin col suo prim'atto, /
intende quel nucleo non costituito di per sé in ente civile, ma tenuto da
tira / dall'aria, e sopra sé così condensa / che par che dentro
, 9-69: la grave lancia orlando da sé scaglia, / e con la spada
perché amano il bene comune più che sé e stanno contenti ognuno al luogo suo
sofferto senza mai lamentarsi, e da sé si è acconciato i guanciali, e da
si è acconciato i guanciali, e da sé si asciugava 11 sudore. levi,
e discipline che la sua ampiezza in sé contiene. sarpi, i-264: passò
! ». -accogliere presso di sé, ricevere. chiari, 1-i-80:
qualcuno: riuscire a farlo innamorare di sé. sacchetti, 8-13: costui,
: v. scusa. -entrare in sé: analizzarsi, studiarsi profondamente. botta
, 5-239: guardassesi intorno, entrasse in sé, si paragonasse ad altri, e
unico doveva essere il fine che a sé doveva proporre. -entrare in possesso
manicare si debbia scrivere l'entrata per sé e la spesa per sé, e
entrata per sé e la spesa per sé, e in sul libro del cero si
in sul libro del cero si scriva per sé l'entrata e per sé l'uscita
scriva per sé l'entrata e per sé l'uscita del cero. boccaccio, iii-6-7
bencivenni, 4-50: dee pensare a sé altresì siccome quelli ch'è sindacato e
la signoria della terra, e recò a sé tutte l'entrate e le gabelle de'
a l'amorosa messe, scorgendo in sé il fervor de gli affetti in vece
, 1-308: ella enumerava continuamente tra sé i dolori che costui le aveva fatto
supremi... esaminavano anticamente da sé le cause de'loro vassalli, e le
facendo ennoncia- zione, che sono da sé, e secondo loro istesse, e convertibili
di euclide è bastata per arrivare da sé solo in pochissimo tempo a dimostrarli.
,... che contenendo dentro di sé dell'acqua, ed avendo solo un
o a un periodo che pure ha in sé un senso compiuto. = voce
solo nella contemplazione ed è contenta di sé. questa io chiamai liricità; ma non
manca la forza di trasferirsi fuori di sé...: cerca l'epico,
ma ognuno si fa la legge da sé. pellico, conc., i-474:
come se ciascuna fosse un epigramma in sé. epigrammatografìa, sf. scienza
, iii-39: lei ha davanti a sé il « delinquente congenito; l'uomo
di dispor bene l'uditore inverso di sé e male inverso la parte. l'altra
cose sia certificato, le quali per sé non sa. beicari, 1-135: tanto
a persona o cosa che racchiude in sé, come in sintesi, i pregi (
, conducendoci a vedere una galleria a sé già ben nota, ne venisse tratto tratto
nella memoria altrui; lascia gran traccia di sé. e l'uno e l'altro
a ciascuno un nome particulare da per sé, come è verbi- grazia tragedia,
, i-108: la femina da per sé non può dare alle cose, che son
in metropoli dell'italia, ha attratto a sé i tre quarti dei nostri uomini di
levò la testa; e i campi a sé vicini / inondar e predar disegno
e più tocca di quello che è sopra sé, e per consequente più è virtuoso
e come ben equilibrato edifizio regge da sé, senza avere bisogno di fasciature o di
pace colla fortuna, cogli altri e con sé, ha una forza equabile, e
. 7. misura, controllo di sé, serenità (con riferimento a una
splendido equipaggio / di gale e pompe a sé mi tragge il solo / filippo,
peso dall'uno de'bracci gittar fuori di sé il braccio opposito; e se quello
due volte erario, c. claudio nominatamente sé intra gli erarii dovere lasciare. p
principio de la primavera a ricevere in sé la informazione de l'erbe e de
quale beuta o mangiata gli cava di sé, ed in modo gli ritira le labbra
[il medico] non l'ha da sé né in sé quella virtude, ma
] non l'ha da sé né in sé quella virtude, ma dall'erbe e
mirate il gran male che fanno a sé questi sposi in erba, quando son
queste erborizzazioni egli le fece da sé solo, parte poi con i suddetti padri
troppo a costui peserà non avere dopo sé vero erede e conservatore del nome e
: le misere allegrezze degli amanti sono di sé sole ben piene, e a morti
maravigliosa indole cominciò a promettere tanto di sé. campanella, i-12: perché dell'altrui
. m. villani, 10-33: confessò sé aver fatto il malificio, e la
lla per cagione del tuo amore sé medesima privò della eredite- vole signorìa del
eresie, oltre ad essere condannabili per sé, sono funesti alla chiesa. soffici
il figliuolo maggiore abbia ogni cosa per sé. denina, iii-73: landolfo..
, / vidi una parte tutta in sé raccolta. bembo, 1-200: rade volte
7-21: l'oche in fila di sé fanno bandiera, / e la gaza tra
] ha palesato li soddomiti, ora palesa sé e i compagni; e dice che
sacro ostello, / vago e puro ermellin sé stesso vede. buonarroti il giovane,
custodisce così fedelmente le materie entro di sé racchiuse, che non lascia traspirare né pure
incomincia la sua vita / tutta raccolta in sé, di fiori e foglie. g
interessi personali, chi prende su di sé la difesa di una nobile causa; strenuo
l'eroe diffonde e perpetua intorno a sé la sua volontà eroica, che la
grandi guerre mondiali, considerano l'eròtica in sé, con una limitazione che qualunque grande
o intenzioni che non hanno di per sé riferimento alla sfera sessuale. =
in vista, allor che dentro di sé gode. aretino, iv-1-123: o turba
stupidi, e non pochi fuor di sé affatto. leopardi, 23-136: forse s'
porta. ungaretti, ii-40: in sé da simulacro a fiamma vera / errando,
or aminta, ora niso / a sé ciascun mi tragga. paoli, iii-193:
per cimiero, / tutti gli occhi a sé trae, famosa insegna, / insegna
la pianura erratica e silicea potrebbe per sé inaridirsi. 8. medie.
uom che non nacque, / dannando sé, dannò tutta sua prole: / onde
livio volgar., 4-341: disse sé non con quello animo andare a vendicare
partorì tanti errori, che tornato in sé, fece legge che nessuno asiatico beesse vino
erti, fissati nel vano, innanzi a sé. -teso (l'orecchio)
superbo, orgoglioso, altero; sicuro di sé; presuntuoso. giotto, ix-442
e fulgori / indi temprò con arti a sé ben note; / e su tela
monte rizza, eruttando di fuori da sé, e li sassi liquefatti amonticcia con suono
ella non comprese più nulla intorno a sé, giudicò tutto inutile, vide tutto nero
e. cecchi, 6-302: in sé e per sé, e nei riflessi sull'
cecchi, 6-302: in sé e per sé, e nei riflessi sull'avvenire del
seconda fazione, che s'intitola da sé dei novatori ed ha la sua ragione d'
28-98: perché 'l turbar che sotto da sé fanno / l'essalazion dell'acqua e
il detto cuore, per agevolamento di sé, manda fuori. a. f.
costanza, la quale è donna in sé d'ogne suo bene e d'ogne suo
in lui che si credeva padrone di sé? landolfi, 8-78: un sano non
346: ciascuna [pianeta] è per sé in ciascuno luogo, ed àe suo
leone]... appresso di sé giulio de'medici suo cugino; il quale
ha esaltato. petrarca, 4-11: di sé, nascendo, a roma non fe'
voluttà a umiliarsi in questa esaltazione di sé facendosi il suo dio in terra. è
daniele? è l'uomo che caccia da sé la realtà, si esalta, e
. pirandello, 7-256: temendo fra sé che la figliuola, nell'esaltazione,
voluttà a umiliarsi in questa esaltazione di sé facendosi il suo dio in terra. è
, esamina, distingue e conferma in sé delle venute ninfe la mira bellezza.
seguitava quel sonno dopo 'l riconoscimento di sé? come posato e come libero,
e siccome segreto cercatore e giudicatore di sé e de'suoi costumi riconosceva se medesimo
il palo; e poi che fra sé molto bene esaminato ebbe il peso di
a trarlo, né però molto da sé il poteo dilungare. bruno, 3-331:
per scrupolo religioso ma per disposizione a chiarir sé a se medesimo rigorosamente.
: il quale, esaminato, confessò sé averlo ucciso. guicciardini, iv-32: dal
quasi sanza legge alcuna, dee giustamente sé guidare: che non può fare lo
il sacerdote, di credergli e per sé e contro a sé, senza altri testimoni
di credergli e per sé e contro a sé, senza altri testimoni, e senza
terra. boine, ii-105: sentì dentro sé una incolore, una esanime vita senza
* orzo mondo ', che quasi da sé gli casca il granello, senza reste
più che el debito, appropria a sé solo quello di che è stato fatto
indifferente. 6. comprendere in sé, esprimere, manifestare ogni possibile contenuto
/ che da noi, membra, a sé tutte raccoglie / sostanze e gaudi,
, xv-358: la sera porta con sé le ore meste e fantastiche; secondandole
creato, la materia biografica, in sé e per sé stessa, rimane come una
materia biografica, in sé e per sé stessa, rimane come una scoria cupa
fior mille de'tuoi prati / più di sé non dànno odore: / vi stan
... egli si esautora da sé. ìmbriani, 1-226: prender denaro,
l'amo / dell'antico avversaro a sé vi tira; / e però poco
eschifare, tr. ant. allontanare da sé, evitare, disdegnare.
morte esposto, / priamo non di sé punto obliossi, / né la voce frenò
principio di forza vera il diffidare di sé, e con altre cose che i vecchi
certo punto si sorprendeva esclamare dentro di sé: « che bel pezzo d'òmo!
talché mai ne parla che non vadi da sé ariosto, 9-29: onde vien con tal
'). che portava in sé, la buona donna; e di cui
pass, escludo). tratteha da sé esclusa. caro, 16-8: amor,
, non per comparazione, ma inverso di sé, aver merito di certa credenza.
, ma li gravi non sarebbono da sé gravi, se la escogitazione nostra non
3. figur. allontanare, rigettare da sé (in senso morale).
renunziare le facultà terrene, ma escomunicare di sé ogni superbia, e perfettamente dell'umiltà
quindi or quinci / escotendo da sé l'arsura fresca. = voce
faite, che? chi puote escuzare sé? dante, conv., i-n-13:
è ricercare se una cosa sia in sé peccato, o vero se sia peccato ad
parole escusatorie e ancora con giuramento dimostra sé volentieri averlo trapassato senza dire, se
difesa (di qualcuno, e anche di sé); giustificazione del proprio comportamento,
delle fortune, avere de'sua presso a sé; ed io ne so ragionare,
il vide gionto, / disse fra sé: costui non è sol guerzo, /
sacerdotale al mio palpitante seno, e da sé mi respinse quasi vittima esecranda. alfieri
democratico affibbiare a un concetto giusto in sé e filosofico, che il poeta vuole
amici. boccaccio, v-102: cotale sé ad esecrare incominciò: a o iddii,
respingere quanto è più possibile lontano da sé. chiabrera, 375: sempre ch'
. invocazione dell'ira divina su di sé qualora non si compia ciò che si
[il congresso] lasci dietro di sé una commissione o giunta esecutiva, che ne
, non lascia perciò di essere per sé medesima atroce e orribile. botta,
, ii-85: quando un'impresa ha in sé grave periglio / non metter tempo nella
la esecuzione contra li disobedienti, levandone per sé la mità della pena, e l'
, dopo molto fuggire, e nasconder sé e le sue robe, con isvaligiargli la
distanza, invece di lasciarla lungi da sé e verso l'alto come avrebbe dovuto
sua distinzione dall'aneddotica e rivendicato a sé il carattere che le è proprio come
, e tutti li esempli della guerra in sé ricevettero come morti, incendi e direpzioni
l'eterno amor, per far di sé un esempio, / che più d'ogni
boccaccio, 21- 26-55: ciascuno in sé, ad esempio degli altri animali,
iv-xxiv-15: guardisi che non li dea di sé essemplo ne l'opera, che sia
prossimo che dà male esemplo altrui di sé e pecca palesemente. a.
disordinato tuo collegio / non dia di sé fra noi più mal essempio. morando,
ha nome alagia, / buona da sé, pur che la nostra casa / non
tanto strema, che non ebbe pannicello a sé condecente, dove si potesse invollere.
/ l'anima, ivi presente, in sé l'ammette [le immagini];
formar, con cui contempla, / in sé le idee spiritual n'esempla. gioberti
ottimo, i-3: con questa motiva esemplifica sé l'autore non solo da apriche
occorse che piacque a dio chiamarlo a sé, e facendosi i sua esequi,
41-21: a ciò ch'ella sapesse corno sé essercire, / de le quattro vertute
grande esercitamento del balestro, tanto che tra sé nella città e nel contado ogni dì
, quanto non potriano lavorare di per sé soli venticinque o trenta uomini, destituiti dell'
sovranità pontificia... esercitò intorno a sé un'attrazione, onde, senza produrre
e larghissimo prato che ha dinanzi a sé dalla parte di dentro, nel quale
. cantoni, 244: chiamava a sé durante le vacanze l'unico erede suo
imparammo a far meglio. ma, in sé, quelle esercitazioni sono e furono opere
di panno inglese. monti, 1-121: sé medesmo or vanta / dell'esercito tutto
scrittore che nel giustificarsi non vede in sé che meriti e argomenti da panegirici;
essere libero, cioè di poter fare da sé qualunque impiego gli piaccia delle sue facoltà
mostrarsi, farsi vedere, far mostra di sé. cattaneo, iii-4-289: codesti uomini
dell'arte, aveva respinto lontan da sé quante corone di fior d'arancio le
, agg. che pretende molto da sé e dagli altri; che aspira sempre
iii-106: un reggitore di eserciti severo a sé, severo agli altri, obbediente alle
,... travagliava nell'anarchia sé e le provincie che l'erano addette.
non il gustar del legno / fu per sé la cagion di tanto essilio, /
... però che la casa a sé odiosa con maladetti peccati avea lacerata,
proposizioni sì universali vogliono alcuni esimere solo sé tanto facilmente? si vede bene che
errare l'uomo in sentire umilmente di sé, le sue miserie e la sua impo
.. tosano [le pecore] per sé sotto le cosce, e di quell'
contentar fumane voglie, / che 'n sé non hanno esistente bontade, / e
. che esiste non in altri ma in sé; sussistente. bianco da siena
quasi come di un essere esistente da sé, a cui attribuisce i femminili difetti
escluso, e il termine sta da sé, comparisce esistente in un modo assoluto.
praticamente miseri ed importuni, inutili a sé e alla patria. p. verri,
, dannarsi l'esistenza: rendere, a sé o ad altri, la vita dura
essistimava di veder veramente sempre innanzi a sé un uomo, la qual cosa aristotile
. che sa lei... per sé, o qui... di
esitazione la rigettasse a un tratto da sé. manzoni, pr. sp.,
una galanteria da tenersi cara appresso di sé e non una robba da fame esito
tempi normali può nuocere, oltreché a sé, a qualche suo amico, è
quale a altri ordina esizio, a sé essere ancora apparecchiata peste, sapere conviene
di sapere ben favellare, e fa di sé cinque parti: invenzione, disposizione,
sì certo è il vero / e per sé noto. moneti, 100: quivi
l'oppressa fanciulla, e vide intorno a sé raccolta tutta la famiglia con mesti e
per il ritmo e il verso per sé preso, per le forme ermetiche ed esoteriche
, ognuno espande il poter che in sé chiude. -confidare, sfogare (
o per annessione, ossia aggiungendo a sé altre turbe. d'annunzio, iv-2-258:
copia autentica per tenerla a presso di sé. dotti, 48: ma la provida
la fronte e per vergogna arrossata, disse sé apparecchiata ad ubbidire; e quinci con
assoluta, non avente di contro a sé una materia, in quanto il concetto,
che non produce nulla che espella da sé e abbandoni fuori di sé, inerte
che espella da sé e abbandoni fuori di sé, inerte e bruto. sbarbaro,
abile nel lanciare la nota lontano da sé e, per così dire, nel-
sentimento, di una persona (anche di sé), di un problema, di
arme esperienza. -dare esperienza di sé: fornire prova dei propri meriti.
, 5-355: egli avea già dato di sé tale esperienza, che se avvenuto fosse
lodare, senza aver data esperienza di sé. -fare esperienza di una cosa
grazia, egli aggiugne quello che in sé aveva esperimentato, dicendo: tu rimovesti
, fattolo per ultimo esperimento condurre a sé, con voce ed aspetto terribile gli disse
, e aveva predetto lunga vita a sé, alla fani, alla genoveffa e
giustino volgar., 435: lasciarono di sé grave pianto e doloroso espettàcolo e ricordanza
continuamente in italia, e dava di sé egregia espettazione. machiavelli, 7-8-54:
sospesi e irresoluti, è dare di sé grande espettazione, tenendo sempre gli uomini
quale non aveva offeso alcuno e quanto a sé era in assai grazia appresso a ciascuno
, ch'in anni giovenili ha mossa di sé molta espettazione. idem, n-iii-1009:
istoria mirabilmente complessa, che ha in sé tutti i semi, tutti li svolgimenti
le sue parti, saprà egli meglio da sé esplicarsi nell'inclusa. 3
parola * impresa '] in sé, dicendo che l'è una significazione di
l'italia è risorta nel mondo per sé e per il mondo: ella, per
, che così l'uno annullerebbe in sé tutti gli altri. bocchelli, i-55:
cognato, scattando dalla sedia fuori di sé e picchiando il bastone sul tavolo. bernari
, esplorando tutta la natura intorno a sé, e gli stessi fenomeni misteriosi della
di stabilire nuove sedi di residenza per sé e per il proprio popolo.
del flusso e riflusso, ed offrono di sé vaghissimo spettacolo. fogazzaro, 2-185:
battaglia della marna li lascia dietro di sé coricati nell'erba cosparsa di bottiglie vuote
ma forse trascuro gli zeri che in sé non sono nulla; ma sono essi che
pugno, nel rotare la sciabola facilmente espone sé e corre il rischio di ferire il
dampni, solo per dimostrare quanto in sé sia fede e merito inverso dell'amico.
. cattaneo, i-2-396: daranno conto di sé in corsi eminenti, nei quali esporranno
morte esposto, / priamo non di sé punto obliossi, / né la voce frenò
sarpi, vi-3-14: ognuno può da sé giudicare quanto sarebbono mal veduti ed a
espresso dallo scrittore: primamente bello in sé ed evidentemente esposto: poscia dipinto con
disgustato e mi disgusta come cosa laida in sé e contraria alla dignità virile.
volte pervenga a costituire verità e bellezza per sé, identica soltanto a se stessa,
. foscolo, xvii-278: gode da sé della propria bellezza; ha il volto
dello spirito, come sarebbe, per sé considerato, un atto pratico. e.
esatta che formasse una imagine pari a sé. pascoli, ii-630: abbiamo anche in
l'atto espressivo, non è concepibile per sé, come una emanazione funzionale del bamberottolo
255: l'atto logico, in sé considerato, è distinto dalla forma espressiva
espresso dallo scrittore: primamente bello in sé ed evidentemente esposto: poscia dipinto con le
sera del di 3 di settembre piantasse da sé la bandiera tricolore davanti alla gran guardia
/ e recano il loro soffrire con sé come un talismano. jovine, 2-119:
padri nostri, tutto volle esprimere in sé. si tagliò i capegli, cosa
della sua patria, perché contiene in sé tanti tristi effetti quanti non si possono
d'an- glante, / che di sé vuol che inanzi agli altri esprima /
delle più fine virtù, esprimevalo in sé. c. bini, 1-62: l'
seme d'orzo o lebbra / che sé esprima in pieno divenire. pavese,
e bontà) che avrebbe capito da sé; forse di già lo capiva da sé
sé; forse di già lo capiva da sé. 2. matem. che può
trice de le mura, / che 'n sé novi argomenti ismen ripensa, / perché
della madre, et àe sotto di sé 6 potenzie; cioè appetitiva o vero
, scartare, radiare, allontanare da sé, dal proprio
di tutte. -eliminare, allontanare da sé (un sospetto). dovila,
immutabile dell'ente, non conoscibile per sé, ma per le qualità e le
la stella, è uno cielo per sé, o vero spera, e non ha
: quel ch'ha nostra natura in sé più degno, / di qua dal ben
conto dell'essenza delle cose è in sé l'ultima molla di ogni lavoro intellettuale.
e inescruttabile essenza divina... sé sola comprende e perfettamente conosce,.
autorità del comando, ed appresso di sé solamente il titolo e l'apparenza.
, 858: ora le parole in sé in quanto sono tali sono già attribuzioni inadeguate
messo fuori di me come cosa in sé, come sostanza. 2. sinteticità
cose contingenti / anzi che sieno in sé, mirando il punto / a cui tutti
e civile, la quale convenevolmente a sé tiene de li uomini lo maggior numero,
dea rendendo / a dio, a sé ed al suo prossim'omo; / e
mini, benché la città per sé fiorisse d'uomini degni, come si
1-i-447: esser basciadore gli significò sé essere ad ogni suo comanda
dell'evidente innocenza, era tuttavia di per sé una grossa infrazione al costume.
la propria protezione). -essere per sé: pensare solo a se stesso; rimanere
molto per gli nimici e contra di sé. dante, inf., 3-39:
fur fedeli a dio, ma per sé foro. f. d'ambra, 15
vita: / ma quant'uomo ha da sé per suo fattura, / usando dirittura
, per lo quale assai ben conobbe sé divenire innamorato, se guardia non se
., 16-24: fenno una rota di sé tutti e trei, / qual sogliono
interno / mi riassorbe l'universo in sé? vittorini, 3-118: non è la
ed è la caratteristica, più generica in sé e più estesa nelle sue applicazioni,
. è tutta insieme e non è in sé divisa. leone ebreo, 8:
scienza, perché è quello che è in sé assolutamente immediato; tutti gli altri concetti
un essere che l'uomo crede a sé superiore per qualche cosa: e il
fitto / in esser serva e a sé ritraendo, / poi le perpetua con suo
in italia, incapace di ritrovarne in sé la scaturigine. cicognani, 13-250:
ma è invariabile, e come da sé, aggiunta per una cotal vaghezza o forza
che 'l vuol orar la maiestade / sé ninte a esso sì co 'l sé montado
/ sé ninte a esso sì co 'l sé montado. -ant. e letter
l'auditore in ciò che dice, sé dovere trattare molte notabili cose; e
cioè che lo fa uscire fuora di sé e massime quando l'amore è veemente.
da uno straordinario godimento che riempie di sé ogni facoltà e incanta l'anima;
i-327: ma non poteva allontanare da sé la dolcezza della mattinata, che gli
. l'anima vede farsi dentro di sé una luce improvvisa, nella quale pullulano
-che ha perso la coscienza di sé, che ha subito uno stordimento (
rende / i sensi e toma in sé la mente estatica. -sostant.
acconciatisi in atto di rapiti fuori di sé a vedere le più segrete cose del cielo
oggetto allora / me chiama, e in sé l'estatico mio sguardo / ritien confitto
questo mai cessare di considerarsi dentro di sé uomo ordinario. ma tereso estendeva questo disprezzo
provincia ha un grosso lavoro davanti a sé: estendere l'irrigazione all'oltrepò,
alle prime 13. abbracciare in sé, includere; comprenderecase del borgo. gabrielli
consisterà nella sola facoltà di amministrare da sé le sue scarse rendite; ma si estenderà
avea predicato poi per tre altri, sé professando il messia aspettato da sua nazione,
il messia aspettato da sua nazione, sé il cristo profetato, sé figliuolo di dio
nazione, sé il cristo profetato, sé figliuolo di dio, rinnovatore ed estenditóre
, egli non è difficile l'averla in sé, purché si voglia. monti,
ii- 712: radunava intorno a sé alquante notabilità del terzo e del quarto
, la vallata li raccoglieva entro di sé e sembrava trattenerli, diffondendoli poi poco
repubblica allora svigorita non doversi estimare per sé, ma a ragione delle forze estenuate
prencipe, che divora e tira a sé le facoltà de'sudditi, senza smaltirle
pretesto... è per altro da sé solo sufficiente a estenuar sempre queste misure
dolore temendo di morire, chiamate a sé tutte l'esteriori forze, lasciò costei
oggetti che l'uomo considera fuori di sé. dante, conv., iv-xvii-6
all'uomo che la sente fuori di sé). -relig. ciò che è
bene nell'esteriore parere giudicio, ma in sé non già. magalotti, 14-24:
accoglieva [il re] intorno a sé tutti coloro che le contumelie fatte alle
solo figliuolo e non avendo di che nutricare sé, né lui, colui uccise e
mia povera testa era insofferente di fare in sé conserva di definizioni, digesti, e
6-52: gli amici non s'aman per sé medesimi, ma per cagione esterna.
da un grave giogo quando scuote da sé il concetto della imitazione di una realtà
e carattere e quella disposizione a far da sé e a bastarsi, imparando dagli antichi
vide -erto -col petto in fuori -innanzi a sé - retrocesse esterrefatto. m'avanzai,
ho esposto, avendo negato di fronte a sé un mondo fisico, e consideratolo
una bolla, per la quale avocava a sé tutta la materia della riforma.
che si faceva della musica e di sé: un esteta, insomma un disumano.
che non mi tiene / maggior di sé, ma perché tale estima / ch'io
vede gli è rappresentata manco forte di sé, e però se li accende il cuore
. cattaneo, iii-4-78: solo da sé, e a forza di fatti e di
ardor più volte estinse, / fra sé ripensa. a. verri, 1-66:
invenzione è superiore alle altre et ha da sé alcuni lumi e proprietà particulari che la
il lume dell'animo ed à in sé ogni mal vizio. petrarca, 268-75:
risposto ed egli fosse lasciato dibatter da sé solo, perché così il fuoco si estinguerebbe
, due giorni sono fece chiamare a sé il re francesco. tassoni, 9-70:
: non avendo questo principe lasciato di sé figliuoli, s'estinse in lui e nel
quali bevuti nuova sete e non estinguibile di sé generano. d'annunzio, v-3-331:
ignori ogni deviazione e si compiaccia di sé. estirpante (part. pres.
povero e possente li aveva chiamati con sé, operai d'un soprannaturale e pericoloso
italiana... il manzoni per sé volle certo e fece l'estirpazione del
disia, / tra quel c'ha 'n sé cortesia e savere, / e l'altro
/ il corpo di mia vita a sé rivolse, / per faticosa via, come
lo suo evangelio, che riputa fatto a sé quello che nelle dette opere abbiamo fatto
nostro, / che per se stessa sé dall'altre estolle, / tanto che manca
e solo / magnanimo colui / che sé schernendo o gli altri, astuto o folle
divinità estollere sopra tutti, trasse dopo sé alla eterna morte tante legioni. g.
tempi d'augusto, non ebbe di sé altro concetto che di vita mortale e
omettere, qualche cosa, procurando a sé o ad altri ingiusto profitto con altrui
estraneo, come non più appartenente a sé. cicognani, 6-27: non c'
, di virtute estrana, / da sé dispoglia l'abito gentile. maconi, vi-
le cose, che avrebbe conciliato ad sé non solo lo re de'barberi estrano dalli
ma eziandio lo nimico fierissimo concilioe a sé, piacevolmente parlando. imitazione di cristo
, insensibile, inerte; chiuso in sé, noncurante; isolato, privo di
seconda fazione, che s'intitola da sé dei novatori. -regione molto lontana
cingoli, de'quali due massimamente fra sé diversi, ed alle estremità e poli del
, iii-51: perché l'amore di sé, e l'odio sono cose molto
lor dare, s'avean ciascuno da sé lavorata una cotal piccola tavoletta di legno
, 30-117: se l'infimo grado in sé raccoglie / sì grande lume, quanta
le estreme genti, / commosse e in sé tementi, / de'tuoi portenti il
iii-288: nel mirar quel seren, da sé diviso / per l'estremo diletto era
aveva connaturato, pur riadattandolo estrinsecamente a sé, il cristianesimo. = comp
estrinsecare al di fuori quel che sente in sé. arila, 207: 4 estrinsecare
o procede d'altri e non da sé. napoli signorelli, xix-4-625: le cagioni
versi e a cantare, come fuora di sé rapiti ed oltra le umane forze,
, xviii-288: o ch'ei di sé maestro / nell'alto de le cose ami
* una minorenne emancipata 'ella diceva di sé, un'estroversa. -per
chiamare estravertito: che butta fuori di sé, confessa, manifesta, grida,
annunzio, iv-1-92: ella sentiva dentro di sé la voluttà acquietarsi, agguagliarsi, addormentarsi
. cacciar via, strappare da sé, dal proprio animo. boccaccio
della vecchiezza alcuna cosa naturale abbi in sé, la quale a suo tempo ricevere
di temere, che, predicando di sé il vero, egli non paresse o superbo
volontariamente, nel suo nobile e prediletto sé. -età militare: quella in cui
3-529: l'etere, quanto a sé e propria natura, non conosce determinata
o creatori, il suono è di per sé l'etere del verso, e certe
umani » belve esser pietose / di sé stesse e d'altrui, toglieano i
16: non per avere a sé di bene acquisto, / ch'esser non
momento o vero uno puncto sempre per sé stabile, al quale né antecede punto
per la sua grandezza comprende e aduna in sé ogni qualunque e quantunque ismisurata misura di
, perfettissimo, eterno, esistente da sé, dotato d'infinita potenza, per formare
le misere allegrezze degli amanti sono di sé sole ben piene, o a morti
anima dopo la morte è libera di sé e può intercedere grazie dall'eterno.
il suono stesso comicamente strascicato e per sé eteroclito delle sillabe dialettali: - « parché
ogni organizzazione scientifica dell'economia porta in sé l'affermazione di una mistica -cioè,
esempio della candela, si applica da sé ad ogni altro corpo che mette fiamma:
l'impero russo, anziché avere in sé un germe di forza, ne ha uno
da leggi imposte dal di fuori di sé. rosmini, xxi-34: kant
esseri) essendo incapaci di produrre da sé le sostanze organiche di cui hanno bisogno
comunità umana, sostanza etica consapevole di sé; l'istituzione statale è intesa non
mangia; / ed ei pago di sé, superbamente / crudo, fa loro balenar
, i-395: la cosa va da sé, e sarà stata notata da tutti
. era già schiava etiope di per sé: di giusta statura, apparentemente magra,
è più meravigliosa, / e dentr'a sé n'hae un'altrettale; / i
se fusse pregna ed avesse dentro di sé una altra pietra. domenichi, 1-1146:
ii-232: lo stato ha un fine per sé che si raggiunge mediante una condotta corrispondente
. trova sempre a fronte e contro di sé gli altri ideali dal più al meno
deposta l'eunucheria, creano da sé, e non vanno più in cerca d'
4-2-29-1: sono eunuchi, i quali sé medesimi castrarono per lo regno del cielo,
frega dell'arte, ed essendo per sé eunuchi, sfogano la loro libidine, il
: lo stato ha un fine per sé, che si raggiunge mediante una condotta
piace: / perché contrari euripi ella in sé prova, / posta tra il vero
tutti i grandi artisti, sente intorno a sé e dentro di sé, mista al
sente intorno a sé e dentro di sé, mista al flusso euritmico, delle idee
., x-23: che ha in sé più il iudeo che gli altri? e
non perciò il primo aveva risoluto in sé il secondo, ma solamente lo aveva purificato
, cioè quelle che volevano giustificarsi da sé? segneri, ii-365: quella donna
si duole come d'ingiuria fatta a sé, della mercede uguale alla sua, data
4-242: chi fa, fa per sé. trovato un punto fermo, pareva volersi
, 22-8: quanti e quanto fra sé lontani i gradi della perfezione evangelica;
ché segnato lo volle a simiglianza / di sé l'evangelista. baldini, 3-93:
conviensi sapere, che se alcun luogo in sé temperato sia il verno di nevi spesse
ii-137: gli odori son tutti in sé caldi, perché non sono altro che evaporazioni
e dal suo mondo, ha fastidio di sé. migliorini [s. v
volte fu che ti repulse / da sé 'l mio sguardo, o ti mirò con
beicari, 3-3-69: come l'amore di sé è cagione e radice di tutti i
le virtù, così l'odio di sé è origine e fondamento di tutte le
a tutte le evenienze e sicura di sé. bacchelli, 10-25: quel che
: certo, il grande artista obblìa sé nelle cose, e più vi si
(tale cioè da determinare di per sé l'assenso dell'intelletto senza possibilità di
espresso dallo scrittore: primamente bello in sé ed evidentemente esposto: poscia dipinto con
, e li tenea nascosti / in sé, perché non li vedesse il cielo.
evocatrice / di fantastiche larve; a sé li chiama, / invisibili e muti
con una ristrettissima base elettorale, riteneva per sé il governo escludendone la grandissima parte del
5-44: l'uomo adirato non conosce sé medesimo,... la faccia diventa
descrizione esatta di ima malattia comprende in sé l'indicazione di quelle che diconsi cause
, 7-28: l'operazione dell'esprimere sé e quella del fabbricare o costituir sé
sé e quella del fabbricare o costituir sé in dignitosa persona. -figur.
sopra il sarsi si andava da per sé fabbricando i mezzi per provar le conclusioni
46: il cavallo aperto rende fuori di sé quelli greci rinchiusi nel ventre suo,
industriale europea non ha potuto serbare per sé i segreti di fabbricazione e li ha comunicati
, iv-2-913: ciascuna macchina aveva in sé il suo fabro come il ragnatelo ha il
è un fabbro-ottonaio e ferraio che da sé si dichiara uno del ceto inferiore e
chioccia impettita e faccendona cacciava davanti a sé i pulcini, e al loro sèguito
palese / ciò che l'aspetto in sé avea conquiso. / questa favilla tutta mi
boto, / la quale avese in sé sete faze. ariosto, 42-79: la
, il naso tirato e ristretto in sé, la pelle della fronte rugosa, secca
cassola, 1-70: cento volte ripetè fra sé la parola che avrebbe voluto gettarle in
di facciata, che si acconcia da sé per gli altri, per farsi vedere e
e tarmi / più non rivolga in sé, felice io sono. pananti, ii-251
bella, /... / fra sé dicendo: « con periglio arreco /
diversi effetti; perché alcune hanno in sé una certa eleganzia e piacevolezza modesta,
a una certa grazia e vivezza abbia in sé di quel semplice, facile e molle
la materia; perché, avendo in sé facilità di costituir particolari di specie innumerevoli
faldella, 3-26: egli preparava in sé con la chiarezza e la rigidezza dello
, e facilitare, perché ha innanzi di sé la nobilissima chiusa della quinta ottava.
loro, questa per li cittadini fra sé. leopardi, i-163: come le accademie
è quest'amore che non trova in sé nutrimento e gioia? e l'individuo che
moto ed al toccamento, avere in sé un'altra facoltà diversa da queste, cioè
ancora lo infestissimo nemico facundamente parlando a sé conciliò. valerio massimo volgar., i-220
quelli d'alessandro re per ammirazione di sé, quando anassarco manifestoe facondissimamente
arcadi e de'toschi, ognun per sé, / e tutti insieme con estrema possa
l'acceggia, / foche in fila di sé fanno bandiere, / e la gaza
estens. grande edificio che racchiude in sé un numero ingente di appartamenti; grosso
già vide ed asopo / lungo di sé di notte furia e calca, / pur
eseguiva [la danza] come per sé, piroettando, scavalcando lo spazio in diaboliche
il bambino per avvezzarlo a reggersi da sé e camminare. falde, in questa
una costola di coltello, che per sé sola messa nell'acqua va al fondo
facesse; e, quando fu tornato in sé, si trovò in un letto deh'
. che si tengon rattorte su di sé, per distinguerle da quelle del ripieno.
ausiliari le morgane, tramontano aveva per sé le fallaci aurore boreali. -che
il puro ruscelletto, / che di sé promettea tanta dolcezza, / così rapido
, / non può altronde, chi a sé pria non è morto, / morte
sapea che era, e pazientemente cacciò da sé quello che udì fallacemente dire, dicendo
come donna onesta, che permane / di sé sicura, e per l'altrui fallanza
non falli, imperocché la gallina da sé può farlo malvolentieri: e le maggiori
chiaro davanzali, 52-22: chi avesse in sé nulla mancanza / di penitenza ch'avesse
a lui, fragile e mal sicuro di sé, la facilità del fallare..
3-57: la luna sembra senza memoria di sé -la sua chiarità fallimentare prova che ormai
1-4: poi, se è lodevole per sé... un uom solo senza
canoscimento; / ben credo c'à 'n sé tanta canoscenza / che, s'io
s'innamora, / ch'amor ha in sé vertode: / del vile uom face
in questa vita, egli hanno in sé cose le quali bisogna di coprire dinanzi agli
gli altri seguaci della falsa potrebbono scusar sé e accusar dio che gli avesse posti in
li fallia la lena, / di sé e d'un cespuglio fece un groppo.
pentimento del fallo, lo quale ha in sé una amaritudine che è gastigamento a più
fare i poeti, l'uno è per sé, cioè proprio dell'arte poetica,
buon cavallo / in quel punto da sé lunge la sbalza; / onde il
o l'erede... faccia di sé grande falò e vista alle genti,
e di passioni si sarebbe estinto da sé, se non ci fossero stati tra gli
, del pari, quello tolse per sé, e questo diede al villano.
volto bello e regolare significa sempre per sé qualche cosa di piacevole, quantunque falsamente.
debil corpo offeso, / simili a sé producon figli; e questi / di più
4-2- 37: quando alcuno per sé, ovvero per altrui, falsa le
d'esser furbo si falsa le armi da sé. d'annunzio, iii-1-717: non
emanuelli, 1-90: impiegò presso di sé un fratello di anita, riuscendo, dopo
. boccaccio, viii-3-193: fece di sé e di questa sua fa- cultà sì
, mostrando che la tirannia falsificò in sé il valore, la sofistica il senno
con esso così venne, / falsificando sé in altrui forma, / come l'altro
contrario alla verità, che contiene in sé errore; erroneità, fallacia.
, i-n-ii: per che, parlando di sé con loda o col contrario,
copia autentica per tenerla a presso di sé. cellini, 543: ora per dire
, senza / alcun fregio, per sé sia manca e vile. tasso, 8-1-462
lor figliuoli bastardi studian di tirare a sé, ponendo lor felicità in turba magna,
menzognero, bugiardo; che nasconde in sé l'inganno, la doppiezza, la falsità
vizi, cioè l'amore proprio di sé; unde esce il secondo, cioè la
di sopra è detto, nuoce a sé ed a colui cui crede servire,
false, rendono in un pezzo di sé il suon più grave, in un altro
di dire 'due eternità 'contiene in sé un vero che non si può concedere
di lasciar dopo che è morto / di sé perpetua fama ha per costume, /
sì poco famato, che più di sé, per un poco di falsi fiorini che
pentimento, neentemeno genera maggior fame di sé. dante, purg., 22-40:
, cioè piacegli di vedere innanzi a sé la fame della sua creatura. aretino,
de quello et tanto scosava che da sé scaziava la famelica voglia e poi si
difese / da famelica guerra / in sé chiude e rasserra / questa munita rocca!
'reggitore ', aveva sotto di sé tre o quattro, od anche più coppie
d'un ribaldo, / distruggitor di sé e di sue cose. / poi fui
ogni uomo tanto più famosamente ha in sé il peccato, quanto egli è avuto maggiore
cimiero, / tutti gli occhi a sé trae, famosa insegna, / insegna usata
fatti persuasi col soffocare o ammorzare in sé la reazione critica, e che perciò
1-48: possa el dicto massaio a sé eleggere... per conoscere le monete
e le fanciulle più sicure / di sé già sorridevano alla vita. piovene,
linati, xvi-130: guardava innanzi a sé... il piazzale mezzo buio dove
per ammaestramento di noi e guardia di sé, n'andò nel diserto. boccaccio
tespiaci mutato / era, per troppo a sé avere amore, / spesso dal padre
sollazzare, e per nostro amore attrarre a sé. vico, 556: i costumi
delle stinche, cioè fattosi la parte da sé. -fino da fanciullo, da fanciullo
a fanfera, ma ha da avere in sé garbo, misura, naturalezza, aria
di roma, / per confondere in sé due reggimenti, / cade nel fango
, / cade nel fango, e sé brutta e la soma. monti, iv-168
fangoso vapore di nuvola, tirato a sé dal sole, e indorato con la sua
vita: l'individuo, puro per sé, appena pensava e voleva e agiva creava
lui vede gli è rappresentata manco forte di sé, e però se li accende il
se volessero... cacciare da sé le fantasie del demonio, eziandio dell'
le leva dinanzi, e solo considera sé e colui a cui si avvicina.
di volta in volta porre fuori di sé il non io.
il suo carattere, tutt'il lavoro per sé solo. bocchelli, 2-9: se
nella sua nostalgia fantasiante, ripeteva fra sé: « oh, gli è arrivato
il suo fantasiare per cercar di rinvenire in sé l'àspetto mortale del poeta.
di ordine e pulizia morale attorno a sé. 2. che possiede una
è memoria che tenace / servando in sé le già vedute forme / crea i fantasmi
il puro vuoto 0 la cosa in sé..., aprono la via ai
, n-71: un fatto per sé insignificante e indifferente, ma di un valore
per quella notte, andando fantasticando fra sé di trovar strada acciò che 11 re
geometria falsa e bugiarda (non in sé, ma nell'altrui ignoranza) mostrarono
. firenzuola, 425: chiamato a sé un fante di casa a lei fedele
ch'uscivan patteggiati di caprona, / veggendo sé tra nemici cotanti. m. villani
: la fantilità... apropria a sé quello ch'apartiene a senno e
saccenteria. vasari, ii-738: da sé senza maestro datosi a disegnare ed a
in eccellenza / pochi lascia egli a sé passare innante, / e se primo non
di persona e ben complesso / di sé assai promettea, piacquele il fusto. beltramélli
, ciascuno dei quali tiene davanti a sé sul tavolo tutte le carte di un
66: vi troverà albiro che fardellà da sé colle man proprie. = deriv
fecero i turchi dieci forti variamente tra sé distanti, di larghezza di piedi cinquanta
grotta, / restaro, e trasser sé in dietro alquanto, / e tutti li
tutti noi ha fatti per te a sé trare. dante, inf., 26-119
, e li tenea nascosti / in sé, perché non li vedesse il cielo.
34-14: far delle sue braccia a sé stess'ombra. boccaccio, dee.,
s'intende, è impressionabile di per sé, specie qui tra questi monti di
. 19. esercitare su di sé o su altri una pressione fisica o
notammo, e cominciammo, ognuno tra sé e sé, a farci su i nostri
e cominciammo, ognuno tra sé e sé, a farci su i nostri lunari.
carattere, lo credo un uomo a sé, malinconico, chiuso; ma non ho
esso [giardino] avea dintorno da sé e per lo mezzo in assai parti
: parlava senza inciampi, sicuro di sé, come si fa tra coetanei. mi
petrarca, i-3-152: or so come da sé 'l cor si disgiunge, /
, caminando, a molta loda di sé con molta utilità d'altrui pervenire.
solamente quelle virtù che costei tutte in sé racchiude. cammelli, 151:
mare, / chi sanguinose fa di sé le glebe. / molti perir, pochi
d'un colombo, purché trovi intorno a sé dolcezza e compassione. verga, i-169
lor lai, / faccendo in aer di sé lunga riga. fazio, ii-58:
. pietro avvampò. -ricavare per sé o procurare ad altri un profitto,
latini, xxviii-160: elli in defensione di sé dicea che quelle spese avea fatte per
assai capre ed agnelle, / onde a sé ed alle sue facea le spese.
cicognani, 1-223: a farsi posto da sé nel mondo come si fa? egli
membra spirituali per lunga distanzia lontane da sé. ariosto, 1-20: quanto fia meglio
disperanza, / che non à in sé membranza / d'avere alcun valore. cielo
stessa manifesta, / ch'è di sé diffusiva / e moltiplicativa, / agile,
quando la fece, tant'ha 'n sé valore. dante, conv., i-11-4
sua natura. si era fatto da sé, e ne era fiero.
il pagan tenere a bada / lungi da sé, né di accostarsi ha caro:
assai feciono d'arme. -fare da sé, da solo: agire indipendentemente;
lavoro di quei pochi che fanno da sé, secondo il loro tipo personale; o
periodici popolari, i-103: chi fa per sé fa per tre. pascoli, 697
, 1-224: era troppo sicuro di sé, e trinciava giudizi con un fare saputo
franco: nientedimeno, tutti son tra sé nel far dissimili. cellini, 582:
antichi ponevano le frecce che portavano con sé (e si appendeva dietro la spalla destra
: soleva dire, ma quasi per sé, con parole farfugliate, come sempre
b. corsini, 3-69: disse fra sé l'imperadore: / quest'al certo
pensava d'essere giusto non solamente per sé, ma in parte per favore di dio
'l mio puro colore / nella virtù di sé cela l'ardore / ch'i'ebbi
d'ira avvampando, / così fra sé farnetica e favella: / e che farò
orti. quella che da per sé facci degli olmi, dei meli e de'
(63): quando fu tornato in sé, si trovò in un letto del-
, e come ben equilibrato edifizio regge da sé, senza avere bisogno di fasciature o
a un coronato / drudo, di sé fe'turpemente copia. d'annunzio, iii-2-330
di canzoni, il quale neanco va da sé, ma va gravato da grossa
le ingiurie di cristo aveva fatto a sé quasi un fastello di mirra il quale dolcemente
suto volere di dio chiamarlo, a sé così giovane: ché quanto a migliore otta
per fastidioso entramento non lascia uscire da sé li vivi ingegni, e non dà
, e non dà * gusto di sé largo o maligno con alcuna differenza di
riprese a camminare, guardando dinanzi a sé con gli occhi che il sole fastidiva,
, dicendo che esso non dava di sé buono ammaestramento che i nobili uomini andassero
tutti i governatori delle provincie dinanzi a sé. e questo fece per dimostrare la
5. sprezzante e altera ostentazione di sé, della propria autorità e potenza,
vanissime superbie fossero ambiziosi di mostrare da sé allevato e donato qualche uomo utile al
da palermo a s. cono riunisce in sé il paesaggio fastoso della zona costiera e
una cattedra il galilei, il quale di sé nascendo a pisa fece grazia. d'
un giorno); che porta con sé la morte. tasso, 4-72:
così infino all'ultimo punto che attira a sé irresistibilmente il vero poeta.
nessun mito. fatale è chi realizza in sé un mito autentico in cui crede.
conte. pea, 3-84: incolpava sé, il suo caratteraccio, e la fatalità
con le zampe unghiate faticava a tirare a sé la piccola zolla e, con la
figliuola, farebbe pace per sempre per sé e per i suoi discendenti, e che
faticatrice, che non aveva tempo per sé. idem, 1-iii-158: mezzani non ce
: tutti s'intende, rilevati da sé: gravidanze, puerperi, allattamenti dolorosi,
si diminuì in guisa che sol di sé nella mente m'ha al presente lasciato quel
. -per simil. che contiene in sé il presentimento del futuro, che sa
, iii-2-327: sussulta ippolito scotendo da sé il torpore del fatidico sogno; sembra
: pareva ch'egli vedesse davanti a sé l'ombra del fato antico. fucini,
simintendi, 3-115: ella, raccordandosi di sé, fu menata a'crudeli altari,
quanto s'innalzi, vede sempre sopra di sé l'idea cattolica. pascarella, 3-290
alla mia doctrina, / che in sé di sé dà forma / all'universa norma
doctrina, / che in sé di sé dà forma / all'universa norma, /
di te erano presi, abbagliò e di sé mise in falsa opinione: cioè della
2-12: [l'umido] ha in sé virtù formativa di pianta, ed è
parte / che dal lor genio, in sé dolcie, native, / non pur
molto queste giovinette considerate, e molto in sé medesimo l'avea lodate ciascuno per belle
ho trovato bell'e fatto, fatto da sé. moravia, xii-69: in secondo
ancor... / pigliar per sé quanto a le'si conviene, / e
attender a fatti di casa / e sé meno risparmiare. paolo da certaldo,
gelosia anco minima che un senatore dava di sé di affettar è di ditto, ed altra
le proprie ragioni, dar conto di sé. -in par tic. dire il
infinga alcun omo di scanpare li suoi e sé. non dica, no, «
serenità di spirito; dimostrare padronanza di sé. alfieri, 6-283: io certo
proprio interesse. -anche: badare a sé, senza pensare agli altri.
quanto la sanese; e rispondendo a sé medesimo, dice che non la francesca,
ismisuratamente,... e faccia di sé grande falò e vista alle genti,
reca biasimo o disonore il fare da sé le proprie faccende. g.
di fattoria, che aveva sotto di sé ben seicentoquaranta indigeni. 6.
fregio, / ma quant'uomo ha da sé per suo fattura, / usando dirittura
; poco dice d'altrui, di sé niente: / cosa che non han fatto
stregato, ammaliato; che ha in sé fattura, malia, stregoneria. passavanti
gente fatua, che, annoiata di sé, corre, sotto colore di divertirsi,
che ha buon esito; che porta con sé fortuna, gioia o dà favorevoli indizi
che è nata la creatura ha in sé un'altra miseria, che nasce sanza senno
bella / tutte nove adomezze ha in sé compiute. dante, inf, 33-6:
le parole. tasso, 5-3: a sé dunque li chiama, e lor favella
favoni si dice agli uomini gonfi di sé e superbi; favette, ai giovani orgogliosetti
palese / ciò che l'aspetto in sé avea conquiso. / questa favilla tutta mi
acuta se destilla, / c'ha 'n sé rechiuso l'universo engluvio. petrarca,
quando il cor, di tristezze a sé men fabbro, / tregua del suo
1-8 (113): pure avendo in sé, quantunque avaro fosse, alcuna favilluzza
in esso pianeto e cantare e formare di sé varie figure. andrea da barberino,
udimo dire, / che veritade in sé non hanno alcuna: / e ben di
... di aristotile, e per sé e molto più per le alterazioni eccessive
fratelli, de'quali l'uno ebbe in sé molta durezza, l'altro molta umanità
sale cerretano alla ribalta / per far di sé favoleggiar altrui. michelstaedter, 440:
dee., 2-10 (251): sé più che la natura possenti estimando,
mi ha lasciato un tale desiderio di sé, né mi si riaffaccia sì spesso
: favone si dice agli uomini gonfi di sé e superbi; favette ai giovani orgogliosetti
a lei amabile e favorabile, essendo in sé così tenui, che, quando non
venir fatto di pensare e dire fra sé e sé: eppure, se io fossi
di pensare e dire fra sé e sé: eppure, se io fossi stato un
disposò lei col sangue benedetto, / in sé sicura e anche a lui più fida
e in ogni tempo porta innanzi a sé favorevole volto. 6. positivo
19: il marchese podestà attraeva a sé gli ultimi trovatori in lingua d'oc
quella invidia; onde fanno ridere di sé ognuno. bruno, 3-12: avete al
partigianeria, settarismo; che ha in sé tendenziosità, parzialità; che è causa
una semenza, arcana, / perpetuava in sé il certo cielo, cupola / febbrilmente
civile, esser milza, che tiri a sé tutto il più feccioso per impaludare in
, anch'essi senza di me per sé stessi fecondabili de'semi loro. fecondabilità
ingenerato il figlio / generi sol da sé fecondamente. 2. con abbondanza
abbia, il cui sugo quello da sé feconda. g. rucellai, 228:
.., lasciate in balia di sé, dilavano le terre, mettono a nudo
nature rigogliose e bollenti che hanno in sé i germi di tutte le qualità,
gli dànno sovente ciò che di per sé non avrebbe: la fecondità. d'annunzio
[il letame] rinchiuda / in sé fecondità, qual per se solo, /
balducci, iii-308: già promettea di sé frutto felice / di progenie gentil l'
, ii-115: stassi il naso fecondo in sé raccolto, / che fè stupir nason
parte / che dal lor genio, in sé dolcie, native, / non pur
si tinse, / lene compagno ad ammirar sé diede, / e grande a i
si mostra amico, siché fa di sé fede avere, e sotto pretesto d'amistade
breus, quel cavaliere che non ha in sé fede, non si può fidare in
errore, quando e'non presumine molto di sé, e cerca di buona fede e
banda del torto e finire di alienare da sé il restante della parte cattolica, con
veramente sono debilissimi argumenti, e per sé stesse non fanno fede, s'elle
/ tai di guerra apparecchi, a sé ben vede / or la torbida europa
peccati, che ad inscus ^ re sé de l'infamia di quelli, si concede
lunga usanza che l'uomo parli di sé... e possa dire se essere
che seguir me ne debba, né da sé mi vedrà diviso umiltade, né fedel
dimori, possa da quinci innanzi per sé o per altri comperare, overo per
e faccende, ma restava fedele a sé stesso, dandosi tutto al nuovo lavoro,
che non è amato possa partire da sé le fedite d'amore le quali hae al
serpe / volta strisciar sul suolo a sé facendo / de le inarcate spire impeto
fède. tesauro, 2-74: gridava sé aver ucciso la matrigna giunone e sgravato giove
(o anche presuntuosa, sicura di sé, prepotente). -anche femm.:
, quanto alla base non diversificano fra sé, riconoscendo la loro origine da rocce cornee
/ par felice ad ogn'altro, a sé infelice. monti, x-3-320: i
eterna / ottimo, onnipotente e in sé felice. foscolo, 1-295: dove tu
non è pago. / gioirebbe felice in sé rivolto. p. verri, 1-ii-90
dovesse avere misteri, eppure creava intorno a sé una strana magia di cose indeterminate.
educò l'anima, già di per sé predisposta, all'amore delle bellezze campestri
. balducci, iii-308: già promettea di sé frutto felice / di progenie gentil l'
o seme d'orzo o lebbra / che sé esprima in pieno divenire.
davila, 128: s'acquistò felicemente per sé e per i posteri grandissima copia di
, non vide altro, dinanzi a sé, che l'ignuda felicità, da gnomo
è beneficio di dio, grande in sé, ma molto maggiore nel suo frutto,
della figlia, non chiedendo nulla per sé, tutt'intenta ad ammirare il bene
che solo tra'mediocri e plebei di sé fusse restato il rumore; ebbe in
in conseguirlo somma felicità, rendendo di sé grande espet- tazione in ogni loco dove
corso di felicità in breve tempo sotto di sé ha uniti regni grandissimi. magalotti,
dentro [il veneto] un amore di sé, un narcisismo per usare il gergo
, una delizia nel fare teatro di sé e della propria condizione, che lo
noi quei santi lumi, / felicitando sé di cura in cura. buti, 3-392
segni, 9-35: la felicitazione contiene in sé la lode e la commendazione, non
non altrimenti che la felicità contenga in sé la virtù. salvini, 19-iv-2-311: lodevo-
, e rubatori d'italia, e intra sé hanno fatto fellonesca compagnia di tutte scellerate
. bonsanti, 2-57: udì dietro a sé un ciabattare cauto, feltrato. si
/ feltrato e per le barbe in sé riceve. -figur. parini,
fu sostituito il feltro, che di sé non lascia vestigio. leggi, bandi
che cerca, non tanto una femmina a sé quanto una mamma al suo bimbo,
, che ha involontariamente imprigionata dentro di sé la propria forza di femmina. bocchelli,
e dormiente in lei, così padrona di sé. -donna dedita ai piaceri erotici
narra la scrittura di david profeta in sé men che buone; come d'esser
la partecipa, e immantanente caccia da sé questo nome feminile, e diventa 'animo
innanzi a loro, per fare a sé nome sempiterno? diodati [bibbia]
tal è cataletto, che pieno di sé medesimo, cioè di vento, va gonfio
aratore. bracciolini, 2-22-26: a sé chiama i ruvidi bifolci, / e
non negano resistenza di una realtà in sé, inaccessibile alla mente umana).
imperativo diventa un'illusione dell'uomo a sé stesso, e per tale è confessato dal
solo ora, poiché essa avrà respinto da sé le scienze positive (e tra queste
: niente hanno essi più di vero in sé, di quello che de'seminati denti
[il pascoli] tutto il meglio di sé, o serbava nel cavo della mano
: folli, che da se stessi a sé formare / durevole tormento / e i
fece poi un feretro venire / reale a sé davanti, e tosto fello / d'
una molto bella sepoltura in mezzo per sé e per tutti gli uomini dell'arte
si volge pacato a considerar sotto di sé il fremito della forza ferina.
generosamente la presente fortuna sopportando, a sé riservò la gloria, e alla necessità
è sì ferino che non senta eccitare in sé qualche affetto amichevole verso alcuno in cui
dio e dell'odio e dispiacimento di sé, e con esso percuoterlo. ariosto
boccaccio, i-146: queste parole fra sé dette, ferì il cavallo degli sproni
dolce, sanza mutamento / avere in sé, mi feria per la fronte /
. a dimari, 2-12: contenendo in sé [il giuoco del calcio] corso
antica amorosa sua ferita; / e di sé sola e del suo amor lo grava
63): quando fu tornato in sé, si trovò in un letto dell'infer-
si riebbe / dal colpo che di sé lo trasse fuore. verga, 3-134:
... ferito, tosto da per sé racchiude la piaga. testi, i-62
ascolta / l'uomo che è solo con sé. manzini, 10-17: oh,
, 7-38: però ciascun faccia di sé mutanza / ed agia in sé fermanza
di sé mutanza / ed agia in sé fermanza e novo core. vito da cortona
sirocchia contendere per sacramento; fermando in sé, che meglio era il testamento della
cieco, 6-69: poi fe'venir a sé tutti i prigioni, / e 'l
/ perché l'una virtù l'altra a sé chiama. b. davanzali, ii-398
al nome del signore, e a sé uno palagio. s. giovanni crisostomo
maestro vedeva chiaramente, e fermò fra sé il proponimento di trovare un modo per
: che quello ch'è dissimile per sé si faccia simile per lo mostra- mento
aspetto, / cercò farla restar di sé contenta. tasso, 20-108: fortuna,
dominare; frenare, trattenere dentro di sé (un impulso, un desiderio).
certo periodo di tempo; mantenere presso di sé, trattenere (una persona, una
tutti i sensi, si rasentano tra sé, s'allontanano, si ritrovano due o
ciò, che esso si muove di per sé; ma questo principio non può né
[del petrarca], che avea in sé tanta parte di spirito celeste, abbia
dell'intelletto, poiché il numero per sé considerato è finito. cassola, 1-14:
è un essere vivente, ha dentro di sé il principio della propria vita.
2-21: siccome però questa terra da sé sola... non fermenta, e
si ricrede tostamente, e sentenzia da sé. carducci, iii-7-397: il fermento delle
come ogni donna bella, porta con sé il suo odore... l'odore
tade circa te - ha osservato in sé la sua propria fermezza. -possesso
., aveva condisceso a condurla con sé. pavese, 6-104: era un bravo
quale nasce questione, la quale in sé non à fermezza per difendersi da quello
bell'animo, il quale fa così a sé più leggieri quella cosa che ostinatamente ha
che la creatura, che ha in sé ragione, s'ama d'amore proprio
in cosa debile che non ha in sé fermezza né stabilità alcuna, anco passa
avere fermezza, straboccare, amore di sé proprio, odio di dio, desiderio
ha due poli fermi, quanto a sé; e lo nono li ha fermi e
chiesa è una sola, continenti in sé tutti i fideli, o giusti o ingiusti
la libertà, ben doveva trarre a sé prima d'ogni altro l'attenzion vostra
prima avesse inviamento fermo o masserizia appo sé da potere pigliare di lui buona isperanza o
ne ammucchiò sette od otto dinanzi a sé e scrisse gl'indirizzi con mano fermissima.
atride, / euribate e taltibio a sé chiamando, / fidi araldi e sergenti
. duce il buon signor con sé. carena, 2-186: 'cane da
può o non vuole dare contezza di sé [fermo di polizia), o che
calunniatrice, nemica di tutti e di sé, indegna ormai di compassione. pirandello
, 42: la passione venerea più in sé mi par feroce e furiosissima. mascardi
13. che dà buona prova di sé, esperto, capace, destro;
altrui denari, volendo ferocemente cacciare, sé et altri qualche volta fanno capitare male
della vecchiezza alcuna cosa naturale abbi in sé, la quale a suo tempo ricevere si
la figura del ragnatelo, riferiva a sé tutte le cose naturali con la seduzione dell'
l'incudine / curvo sul calor bianco da sé scaccia? -sf. moglie del
e carena, e può navigare da sé, senza conserva: diverso perciò dal burchio
biada a macerare, e comprava da sé tutto ciò che occorreva nella scuderia.
', di pietre che hanno in sé qualche parte di ferro. * miniere ferrifere
minerà. iacopone, 65-48: a sé ha tanto tratto senno, vertù e vita
1029: chi maneggia d'intorno a sé un rasoio, o altro ferro
una fune per la gola e di sé dar sì misero spettacolo, non ardiva.
ma è allora come la sega che da sé vuole operare, e debbesi in tal
parte i nemici, e facendo di sé tal vendetta, che gli stessi nimici
fiume di sangue fervente bolle in sé i peccatori che diedero di piglio nel
ultimo cielo che contiene tutti dentro da sé,... lo quale più ferve
della pisana, o almeno attirandone a sé la parte più fervida e bramata?
volle pini, de'quali e pinocchi da sé nascono fessi. 0. targioni tozzetti
la figlioletta interveniva a dar saggio di sé in una festa musicale. palazzeschi, ii-70
, 7-21: l'oche in fila di sé fanno bandiere, / e la gaza
morendo [boccaccio] ei fece di sé grazia a certaldo. di che certaldo gli
queste figure... hanno in sé una tale vivacità comica e una tale
vera vita non è sine causa / intra sé qui più e meno eccellente.
iii-342: in se stessa sconvolta e in sé divisa, / partenope, non più
si dice che trae e congiugne a sé gli anelli e le festuche. lorenzo de'
i-295: vorrebbe la torta tutta per sé il ghiottone, e quello gli ricorda
2-300: [l'acqua] quando per sé e quando dell'altrui forza è
con un nome generico che conteneva sotto sé saltuosi, enfi- teuticari etc. de
porre mente i vizii altrui, e sé non considerano, e dimenticansi!
pacifico, calcò i filosofastri e tirò a sé i buoni filosofi. mascardi, ii-200
sollecitudine di questa vita tenga e abbia in sé altezza di spirituale filosofia e di purità
amore maritale e amore d'amanti hanno intra sé differenza, imperniò che da diversi movimenti
suo stato, e lo considera in sé astrattamente e filosoficamente. fogazzaro, 2-63
moto locale, e localmente mobile per sé, secondo lo filosofo, sia solamente corpo
egli si riputava sapiente, negò a sé questo vocabulo, e disse sé essere non
negò a sé questo vocabulo, e disse sé essere non sapiente, ma amatore di
a coloro che gli stessi affetti in sé non riconoscono, quelle del petrarca sembrino
lomìa, i quali faceva stare appresso di sé, dimandava ciascuno di quelli filosafi che
adulterano; e coloro che tal segno per sé cercano e usurpano,..
di zebrino; ma la notizia in sé, giunta al ragazzo che aveva dovuto
: difendendola, apertamente, o fra sé e sé, giovanni la ricopriva.
, apertamente, o fra sé e sé, giovanni la ricopriva. nel torpore
notte un qualche filtro per legarlo a sé ultimamente. 3. per simil.
, detto orzo mondo, che quasi da sé gli casca 11 granello, senza reste
del suo fatai cammino, innamorasse di sé una fanciulla quindicenne, per rapirla
suo essere per cui esso è in sé finito. 5. che riguarda un
riso a punto il poeta asserisce a sé nella battaglia la vittoria finale. pascoli
ciò che si fa di poi da sé (ed è precisamente nell'ammettere il
è precisamente nell'ammettere il farsi da sé naturale delle cose che il finalismo si differenzia
/ l'uomo che è solo con sé. montale, 1-14: vedi, in
l'aveva risanata finanziariamente prendendo sopra di sé l'odio dei sacrifici imposti. serra
quel bene / che non ha fine e sé con sè misura. cecco d'ascoli
anche lui la peste, si curò da sé, cioè non fece nulla; ne
di se stesso e l'altro in sé lo ripone. caro, 2-416: cassandra
più d'un consiglio avria; da sé lasciarlo / precipitarsi a forza in mille
a se stesso: ciò che ha in sé la ragione suprema del proprio essere (
è gratuito il suo andare: fine a sé, contentezza d'esser vivo, puro
boccaccio, i-5: disideroso di dare a sé e a'suoi simile scanno, chente
buzzati, 4-168: egli vide sotto di sé sterminate rupi, diverse da ogni ricordo
favellando, con lunghi circuiti di parole aggira sé e altrui senza venire a capo di
, e'venia a fine che avrebbe vituperato sé e tutta la sua progenie.
nel suo contegno, come stesse dentro di sé (notate tutto; ché questa è
] è con la maggior parte di sé immersa dentro la cavità che i notomisti
, e giudicò l'impresa salutifera per sé, e per l'imperatore perniciosa.
boto, / la quale avese in sé sete faze; / e in zascuna di
, senza alcuna scielta o regola, da sé formandone e fingendone, ha in maniera
animo stesso fosse quello che fingesse di sé, della propria sostanza, tutte le
medesimi poeti, senza niun sentimento avere in sé, ma solo per aggiunta e quasi
? me? si sarebbe burlata da sé, giuraddio! ma finiamola, questa commedia
esofio volgar., 2-114: traeva a sé i giovani con sue arti,.
ad atti o avvenimenti che di per sé tendono a una conclusione, come cerimonie
: mentre che biancofiore queste parole tra sé tacita pregando dicea, soave sonno sopravvenutole
lona, diceva ad ogni poco fra sé: « non mi ci piglieranno un'
di civiltà ha finito con estinguere in sé il sentimento spontaneo del bello, la
imbrigato delle battaglie de'finitimi, per sé mandò lisimaco, il maiore doge de'
, e che egli lo ritenne per sé, e lo rinunziò al figliuolo innanzi la
creature sono finite, e hanno fra sé grado e ordine di nobiltà. leopardi,
non è tutto chiuso e finito in sé ma è divenuto membro effettivo dell'umanità
maniere / si varia, non servando in sé certezza, / credi alle fortune,
1-5-61: sono [i numeri] intra sé diversi e dispari, e ciascuni per
diversi e dispari, e ciascuni per sé finiti, e tutti sono infiniti.
prima occhiata che, tornando in sé, ella rivolse a ga
si con- tavan l'una di per sé dall'altra, come fusser due diverse
, e solo / magnanimo colui / che sé schernendo o gli altri, astuto o
indurre un altro a fare una cosa per sé sospetta, fosse andato suggerendogliela e inculcandogliela
dicesi vano finto che ha dietro a sé un muro. milizia, ii-96: l'
, l'esuberanza, la sicurezza di sé, e la disinvoltura che la facevano pronta