che converrebbe fare al tiepido amatore di sé per poner rimedio alla sua stanchezza?
due forcelle, una d'odio di sé col timore santo di dio dallato, e
servi di dio, volendoli dallato a sé. vettori, 1-117: columella avvertisce
saccheggiando i genitori, e poi tiranneggiando sé e la famiglia avea raggrumolato de'bei
. serra, i-341: ha dato a sé e agli altri l'illusione di un'
tondo e vitreo specchio di se stesso in sé. 2. freccia che cupido
alto monta, / vilipende gli altri a sé tenere. 8. estremità calda
ed altezze, / mi darea di sé gioi senza pensare. iacopone, 11-1:
dato la laurea e l'avrà tutto per sé. 38. intentare, iniziare
lumi. idem, vi-166: dintorno a sé tutto il prato allegrava, / come
sentimenti sia poi così impuro e dissimile a sé? leopardi, 1-425: perfezione ancorché
malsano / e desseise en mano a sé possedire, / che porria om dire
eccelsa finestra [la sirena] in braccio sé dava alla notte. -scappare
commossi ad ira, / e davansi fra sé li colpi gravi, / e con
di verona suo datario, uomo a sé confidentissimo ma né anche ingrato al re
senz'aprir bocca egli l'attirava a sé e furiosamente la baciava. a un dato
la calma energica della persona sicura di sé. e. cecchi, 5-479: la
saccheggiando i genitori, e poi tiranneggiando sé e la famiglia avea raggrumolato de'bei
spirito ma trovati da esso innanzi a sé. e. cecchi, 6-261: ai
scritta, la qual dicesse appartenere ad sé, o che gli fosse assemprata per piuvica
, e secondo la dottrina di esse sé dirizzando. machiavelli, 277: [i
quei frutti in porgersi tarda copia di sé a'piantatori degli alberi, anzi a
: pigliò mezzo dattolo de cassia e sé lo menò tanto forte che mai restitte
. -avere dattorno: presso di sé (ed esprime per lo più un
carri agli occhiuti uccelli, e davanti a sé mandata la figliuola di taumante a
il secolo decimosesto è una lingua a sé e così differente dalla moderna.
risposta... il papa dichiarava in sé una intera soddisfazione di essi [dei
esser data, assengnando ciascuna ragioni per sé. boccaccio, vi-176: aveva quivi ciascun
nunzio di certe nostre imbasciate. -e sé molto lontano? -in capite a questa
frenare, dominare, soggiogare cancellare in sé (con la forza della ragione: una
gli rifiuta ancora e gli discaccia da sé, e più nobilmente esercita le sue operazioni
iii-99: l'italia deve fare da sé; e tanto più salda sarà la sua
ha ripreso animo / e speranza che a sé s'abbia a ricorrere, / volendolo
o dall'orgoglio o da fiducia di sé, ch'è orgoglio anch'essa, e
essendo fatto tran- sgressore della legge a sé data; e il popolo gentile, dando
dicesi, che veggendo di sotto a sé il campo de'romani si maravigliò molto,
, sarebbe stato l'unico mezzo per liberar sé e il fratello da quell'opprimente debito
: la natura nostra non poteva per sé pagare tal debito, né aprire quella
di moltissima letteratura, ma di sé e delle cose sue faceva stima oltre
debito de l'arte, sono intra sé rispondenti. 8. ant.
... tanto deboli, che da sé soli non si possono mantenere né difendere
quali quarti circuii, ciascuno debolissimo per sé, desidera cadere, e opponendosi alla
al 1300), nella locuz. sé débauchér 4 sottrarsi ad un dovere, ad
per quaranta anni appartata e vergognosa di sé come un'agonia. baldini, i-439
di francia allegando che per appartenere a sé il diretto dominio e la superiorità degli
iii-12-76: e l'arte considerata per sé sola non fu mai così coltivata e onorata
esposizione da'commentari che ha appresso di sé. d. bartoli, 9-24-2-96: in
cavalieri avea so sì [= sotto di sé]. guido da pisa, 1-60
i-355: e sentì finalmente sotto di sé il gorgoglio dell'onde di quella tanto decantata
principe faceva sedere gli ospiti davanti a sé sul divanetto di cuoio che pareva messo
, alla convenienza; che ha in sé decoro e convenienza; decoroso, dignitoso
stato non assume in modo diretto su di sé la cura di tutti i bisogni pubblici
a chi attribuirle, non facendole da sé gli uomini, ma a parte co'
carducci, iii-7-161: l'italia sacrificò sé all'avvenire degli altri popoli. cara
, vii-247: non san quei che di sé son sì decetti, / le 'nfermità
. deciso nel parlare, sicuro di sé; autoritario. carli [il caffè
alcibiade, altrettanto persuaso e contento di sé quanto meno persuasi e contenti sono gli altri
nomia, ed in particolare contiene in sé un gagliardo argo mento per
ennesimo distacco. ciò che dipende da sé soli, basta volerlo decisamente, e si
, qualora altri non possa allegare per sé dei titoli migliori, e tanto più
, maledicendo e declamando, tirar a sé l'animo di tutte le persone erudite.
rimota da'venti / e dove tonda in sé par si declini. boiardo, 2-15-56
. salviati, 11-68: il quale di sé manco, e d'altrui più del
annunzio, v-1-485: aveva dinanzi a sé le acque, l'arco del golfo,
desiderio le parve, lo fece a sé venire. b. davanzali, i-52:
avere nelle proprie mani, presso di sé. - per estens.: possedere
clausura. — trattenere presso di sé (ima persona). caro,
chi detiene, chi ha presso di sé, nelle proprie mani. -per estens.
e non avendo il detentore presso di sé... licenza, si reputerà
), agg. tenuto presso di sé, posseduto (in nome di altri)
detenzióne, sf. il tenere presso di sé; l'avere la disponibilità materiale di
nieghi ch'essi due fondatori sarebbono per sé stati tollerabili in qualche parte, se i
iv-2-661: non doveva essa riassumere in sé tutte le forze latenti nella sostanza ereditaria
in parte o in dispense ciascuna per sé, ciascuna con nuova numerazione e indice
fine mobile, cioè non ha in sé proporzione stabile. dovila, 532: spedì
colui che sente confusamente agitarsi dentro di sé tutto un mondo di forme e d'immagini
delle sacre cose, che è per sé detestabilissimo, e dal quale assai di
reo, che 'l fallo in sé detesta e langue, / non pianto no
che 'l sole gli facci piegare a sé, quando è grandemente in calore.
il parlar per tutto in lode di sé ed in detrimento degli altri è il minor
notaro, / in leal fama procacci sé vivere, / ed in chiaro rogare e
molte città, che hanno lingue fra sé diverse, non intenderò, se egli
, e dovunque spira qualche cosa di sé, scrittore subbiettivo, quanto altri fu
7-211: una donna si veste per sé, per stare a suo agio, per
scienza e di destare gran discorso di sé. settembrini [luciano], iii-
pratica, che si era sospesa da sé, aspettando il dettato della scienza,
sulla bocca di tutti, far sparlare di sé. forteguerri, i-172: oh quanti
santo aspetto, / cercò farla restar di sé contenta. sarpi, ii-332: è
ditto spessamente / che amore ha in sé deitate rinchiosa. dante, purg.,
dante, inf., 10-76: e sé continuando al primo detto, / «
: il mercurio faceva pomposa mostra di sé, sotto tutte le forme e con tutti
su i duri aculei, li insanguina di sé. le rose devastate lo blandiscono,
quanto devastata, guardava dritto davanti a sé in aria astratta e smarrita. pavese
dei turbini, non lascia dietro di sé che ceneri e devastazioni. -figur
il parlar per tutto in lode di sé ed in detrimento degli altri è il
, e devolverebbono la sua autorità a sé. nardi, i-23: così venne
di francia allegando che per appartenere a sé il diretto dominio e la superiorità degli
, non men devoto; / che di sé e dell'arme empiè lo speco /
ufficio, / e per dar lor di sé lodato es- sempio, / dov'era
255): vedendoli l'abate venire a sé con molti doni, volendo rendere merito
altro, quando essi hanno dinanzi a sé il segno del secondo caso. * dell'
avvisò, che stesse in gran guardia di sé, né prendesse cibo altro che per
, 1-89: non dà mai di sé nullo esemplo buono. dante, conv
un ribaldo, / distruggitor di sé e di sue cose. idem, inf
, 1-23 (64): chiamato a sé quello gianiacomo, lo domandò di che
in pensier, quando / tutto a sé il trasser due ch'a mano a mano
sorelle agiunte a pasitea / cantando di sé cerchio intorno fèro. ariosto, 37-107
e senza madre, lasciò signore dopo di sé. g. m. cecchi,
si è questa, che gli stolti sé soli riputano savi, e che niun altro
animo fosse semplice, né avesse in sé alcuna mistura disguale e dissimigliante di sé
sé alcuna mistura disguale e dissimigliante di sé, quello animo non può esser diviso;
. petrarca, ii-1-33: ciascun per sé si ritraeva in alto / per veder
saccheggiando i genitori, e poi tiranneggiando sé e la famiglia avea raggrumolato de'bei denari
corpo, perocch'ella è sì bella da sé, che niun altro adornamento gli bisogna
animali, li quali egli ha in sé di fare, come l'artefice lo suo
coi pochi compagni che aveva condotti con sé, inseguito invano da oldrado, il quale
vostro. 33. ant. di sé: da sé (con valore rafforzativo)
33. ant. di sé: da sé (con valore rafforzativo). ristoro
ristoro, 7-1-1: questi elementi di sé non si possono muovere né mescolare insieme
1-249: sappiate ch'egli è per sé amare, e di per sée vagheggiare.
carro fia possibile far che corra per sé. savonarola, 5-i-176: el cristallo
quadro, perché quel diacciato che ha in sé, impedisce il poterne far lavori di
un canto, dall'altro piange per sé d'esser affogata in un bicchier d'
molta chiari- tade di diafano avere in sé mista, tosto che 'l sole li
aspetto, rendono a li altri di sé grande splendore, sì come è l'oro
descrizione esatta di una malattia comprende in sé l'indicazione di quelle che diconsi cause
rire il malocchio lo avrebbe certo diagnosticato da sé e disse: « a me dolgono
casti, i-1-13: ei, quante in sé bellezze irene assembra, / sbircia frattanto
con la sua immanente energia ad uscire da sé, a negarsi come quella forma puramente
è, a vivere nell'unità sintetica di sé e della sua antitesi.
e si faceva lume e strada da sé, portandosi davanti su un'antenna il
al 4 melos 'e accolse in sé molti motivi e lesbiaci e più antichi
, 2-384: questo dubio, per sé curioso, potrebbesi maneggiare con maniera vivace,
-anche: disputare. -dialogizzare con sé, fra sé: riflettere, meditare,
. -dialogizzare con sé, fra sé: riflettere, meditare, parlare con
nostri orecchi, perché l'anima presente a sé stessa ode i suoi pensieri, e
, al risveglio, al rinnovamento di sé e del mondo. panzini,
caccia le fantasime e le febbri da sé. quando è consegrata, fa la
dunque impenetrabile è costui, » / fra sé dicea « che forza ostil non cura
ottimo, i-63: armonia contiene sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una melodia
una gran face accesa / che a sé gli occhi traeva fra l'ombre chete
cornelio che sentiva il tutto diceva tra sé: -aiutimi iddio, mò che diavolamenti
, non ha mai alcuna ragione in sé; tutto il suo intendimento e diletto è
esser congiunta con una speciale dedicazione di sé alla persona del diavolo, e un
per separarlo da dio e trascinarlo con sé nell'eterna dannazione; e non solo
diavolo, che sempre travagliava e tribolava sé e gli altri. buonarroti il giovane,
. -e passa, lasciando dietro di sé, in ogni seno uno sbàttito,
strade. -avere il diavolo con sé, dalla sua: essere fortunato;
per nessuno, ma essere solamente per sé. -offrire al diavolo polpette di
rotto e dibarbato, / sotto a sé frange sterpi e minor piante: /
el panno spiegato, ogni orice per sé, con forfici picciole, dall'uno
84-48: il mar cacciò di fuor da sé veloce / gli alberi dibarbati. g
difetti delle bestie, è grande dibassaménto di sé; e quindi nasce la vergogna.
dignità tanto dee più avere in sé umiltà. 6. intr.
12. figur. considerare fra sé e sé, esaminare a fondo,
12. figur. considerare fra sé e sé, esaminare a fondo, analizzare nel
dichiarato di già nel processo scritto: sé predicarono repubblicani, della monarchia nemici implacabili,
4-65: elli volea più volentieri attrarre verso sé sue genti per dibonarità, che per
isdegnando mia vii qualitate, / di sé mi diè sensibile paruta. cicerone volgar.
atene dove il popolo giudicava da per sé senza magistrati. presentemente con questo vocabolo
è detta buona favella che ha in sé quattro cose. la prima, che tutte
con armata potenzia ed in quante navi sé e la loro oste raccolsero. cantari
: la prima occhiata che, tornando in sé, ella rivolse a gabriele, diceva
lettere date, per le quali conobbe sé assente essere consolo dichiarato, e a
, il quale si dichiari da sé indegno di una libertà che non sa
narrar altro argomento, / che da sé si dichiara a poco a poco.
ad altri quello che egli vorrebbe per sé come vuole la legge della natura,
tutti coloro, che non sono mai da sé dicitori, ma sempre d'altrui interpretatori
del fiume. -anche: fra sé e sé, dentro di sé.
. -anche: fra sé e sé, dentro di sé. d'azeglio
: fra sé e sé, dentro di sé. d'azeglio, 1-164: i
che ama se stesso, si aliena da sé e si oggettiva; e sia che
concedendogli gli altri, solamente continuò a sé lo imperio. fazio, i-21-53: tal
ottimo, i-63: armonia contiene sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una melodia
usuraio celato, / che 'ngrassa sé e 'l cattivel dieta. libro della cura
/ non dietro, ma dinanzi a sé. palazzeschi, ii-42: e dietro dalle
affannato. bembo, 1-200: né tigre sé vedendo orbata e sola / corre sì
de sanctis, 1-243: scontento di sé, tentando sempre nuovi generi e nuove
-portarsi, recarsi, tirarsi dietro: con sé. - al figur.: accattivarsi
in cotali pensieri istando, fiorio tra sé ripeteva tutti i preteriti atti e fatti
fatti maliziosamente, e altra volta tra sé gli difendeva. lottini, 48: e
non osano di difendere la letteratura per sé, e la nascondono sotto il nome di
tanto si conturbò al veder volti in sé gli occhi e l'espettazione de'giudici e
: senz'aprir bocca egli l'attirava a sé e furiosamente la baciava. a un
con la calma energica della persona sicura di sé. moravia, ix-53: disse:
disunito sono o tanto deboli che da sé soli non si possono mantenere né difendere
/ alcun arme servare / per poi sé defensare. solino volgar. [tommaseo
3. figur. chi prende su di sé la difesa di una persona, di
al genere umano tutto, sequestrano per sé. b. croce, iii-23-477: conservativa
è difensore di tutti i speranti in sé. frezzi, iv-7-95: vedi il piatoso
poco del zio, / e di sé poco, e men cura di dio.
od altri / insetti che la terra in sé nutrica? panzini, ii-70: era
di difendere sé o altri dal pericolo attuale di un'
chi cagiona il danno per legittima difesa di sé o di altri. -difesa putativa
si considera, una forma di attività per sé, nel suo intrinseco, non può
debil corpo offeso, / simili a sé producon figli. leopardi, i-146: la
, 30-80: non che da sé sian queste cose acerbe: / ma è
una, acciò che il suo difetto stesso sé mostri non esser di quelle. bianco
i-168: le lingue più difettose hanno in sé tali compensi che fanno scordare i difetti
; ora disputando per trarre ciascuno a sé la confusa e ambigua intenzione del testatore
, 62: non è da imputare in sé a difetto il non averlo [il
pastore apparisce tutta luminosa spingendo dinanzi a sé per l'erba i suoi agnelli senza
e dignissima / sia, quanto in sé, di vertù lucentissima; / ma
giudicio li saprà conoscere e corregger da sé. sempronio, 13-83: è naturai
differenze / le distinzion che dentro da sé hanno / dispongono a lor fini e lor
che con un profondo, vergognoso disprezzo di sé. pavese, 8-26: è evidente
della sedia imperiale, aveva dato di sé opinione di crudelissimo. ariosto, vi-397
che si lascia mettere e si mette da sé al fastigio dell'ordine sociale e politico
se un grave cadente avesse dentro di sé momento infinito, dovrebbe avere anco velocità
iacopone, 43-60: l'om per sé avea fatto lo tomo, / per
avea fatto lo tomo, / per sé doveva far relevamento; / per nulla guisa
trovava el corno: / veneglie de sé diffidamento. bartolomeo da s. c
mente che non può reddire / sovra sé tanto, s'altri non la guidi.
per la mala coscienza molto diffidente di sé, confortò ch'egli si dovesse arrendere e
discacciar da'loro stati i prelati a sé sospetti e diffidenti. botta, 4-407:
, i-373: le quali colonie portando con sé la cittadinanza romana, diffondevano roma per
ei non ha tanta / somiglianza fra sé, che anco non abbia / qualche
delle vestimenta, più tosto caccino da sé quella matta tristizia. 3.
stessa manifesta, / ch'è di sé diffusiva / e moltiplicativa, / agile,
pace colla fortuna, cogli altri e con sé, ha una forza equabile, e
seren diffuso ride / il ciel, che sé più chiaro unqua non vide. marino
o, almeno, un miglior controllo di sé). tassoni, viii-3-127: quanto
della madre, et àe sotto di sé 6 potenzie; cioè appetitiva,
con la forza del sole che a sé il tira', ha dal soccorso di fuori
, come di sopra mostrammo, accioché sé e le sue invenzioni ordinare sapesse,
povera testa era insofferente di fare in sé conserva di definizioni, digesti, e
a quest'ombra ospitai, che a sé ne chiama. casti, ii-5-96:
quarto libro, questo non ritiene in sé mai le cose le quali esso riceve
, i-20-44: ai come male potè tener sé... libero chi demon serve
insieme, il rispetto che egli ha di sé e che esige e suscita negli altri
vostra altessa e di vostra degnità, racomanda sé quanto umilmente intender potete più. boccaccio
iv-654: lo re assuero fece a sé tributaria tutta la terra e tutte l'
14. principio filosofico generale, di per sé evidente; assioma, postulato.
, 1-1-347: nelle scienzie son per sé note e per sé vere le dignitati
nelle scienzie son per sé note e per sé vere le dignitati, e per altrui
adeguato a quanto richiede il rispetto di sé e della propria dignità (atti,
italiano si piegano naturalmente e quasi da sé al dignitoso. pavese, 8-55:
la digradazione delle distanze che avean fra sé, riuscirono una macchina con legamento e
tinte, si fa risplendere quello che in sé non ha tanto che il faccia.
verso d'un cane, quando tra sé pensando digrigna. -per simil.
denti. il che significa o dolersi in sé o adirarsi in verso d'altri.
ventre quello, / addutto ananzi a sé, pascale agnello. d. bartoli
, / e non può stare in sé, pieno di sdegno. nieri, 244
correr de'cavalli gli valse a salvar sé e la moglie gravida. la quale
vino nel suo vigore e ratterrà in sé meglio il fummo e la forza, non
essa, che dilaga e compenetra di sé tutte le instituzioni, tutti i fatti e
la divina carità il dilarga, ricevendo in sé amici e nemici, e ogni creatura
nemici, e ogni creatura che ha in sé ragione. genovesi, 1-120: or
ebreo, 176: l'anima è in sé una e indivisibile; ma estendendosi virtualmente
piati minuti intese per guada- gneria di sé e di sua corte. boccalini, i-247
cristiano, el quale dilata e allarga sé e ogni cosa nel prossimo suo. equicola
uomini, che quasi ogni provincia viveva da sé, quasi che incognita alle sue confinanti
che vede dio, sale sopra di sé, e così elevata e dilatata considerando
così elevata e dilatata considerando sotto di sé, comprende e cognosce come breve cosa
; né uso positivo della voce stante da sé mi venne fatto d'udirlo.
dal cielo sanza fatica, avendo in sé ogni dilettamento e suavitade d'ogni sapore
: il frutto... abbia in sé ogni dilettamento e ogni soavità di sapore
essere scorte da noi per dame di sé con più libertà dilettanza mercé de'loro
aver notaro, / in leal fama procacci sé vivere, /... /
, / de'frutti che la terra per sé rende, / e beon d'acqua
i-3-364: chi non sufficiensia à intra sé? chi non gustò propia delettassione naturale,
, ma ancora le buonissime verso di sé e dilettevolissime spesse volte essere a fastidio.
, / e s'altri son fra sé di sangue stretti. caro, 2-1267:
cosa alcuna / quassù non lascia a sé diletta, e intanto / scende agli
anima; non comporta mai di per sé i tristi sensi che l'altro [il
che parrà che la mente sia conturbata in sé. beicari, 5-24: o felice
, imperocché se fosse il bello per sé, vedesi che dovrebbe come ho detto più
men quel vigore, / onde costui di sé tanto presume, / già per diletto
gradito, e l'auditore ne riceva in sé diletto e spas- samento. tasso,
/ tutto dal collo in giù da sé si lava. g. stampa, 53
, lieta e dilettosa / simili a sé gli abitator produce. marino, i-247:
ogni generazione, che non hanno in sé il minimo sugo, la minima sostanza,
dilezione del peccato, prima dentro da sé non è infermato, e corrotto per volontarie
, perché 'l freddo lo mantiene da per sé. -prendere una diligenza: assumersi
molti allora e poi di dietro a sé n'ha fatti e farà vaghi d'esser
. piovene, 5-294: prato condensa in sé un certo umore sanculotto, ragionante e
cui pensier rampolla / sovra pensier, da sé dilunga il segno, / perché la
fanciulla sempre la rifiutava e dilungava da sé. testi, i-64: tu dilungando da
426: non lo voleva lasciar dilungare da sé pure un dito. pascoli, 51
da forza aiutato, e vide da sé molto dilungata la tavola. boiardo, canz
il nostro affanno / tal fece intorno a sé diluvio e moto, / che scosse
, 11 mio mateo, / dimagrar sé per ingrassar l'ebreo.
volte accade che l'uomo sia fuor di sé rapito, e dimenticante se stesso si
quale avendo già dimenticato se stesso, per sé non si curava di morire, anzi
, per trascuratezza; non portare con sé. - anche al figur. bibbia
. cavalca, 20-31: ritornando in sé, dimenticandosi il mangiare, da quell'
, appiè di un albero, dimenticato di sé e de'suoi greggi giaceva, non
preghiere. segneri, i-750: di sé non può [l'uomo contrito] se
sposo, / el qual mi dà di sé tanta certezza: / in esso solo
e par che quella domestichezza abbia in sé una certa liberalità amabile. giraldi cinzio
freno e modi da far creder di sé quello che forse non è. p.
giambici dimetri,... venissero da sé: ma è un fatto che vennero
avesse, 0 che l'uom per sé isso / avesse sodisfatto a sua follia.
/ come la fronte abbassa e in sé geme. giulianelli, 2-118: essendo
fu conosciuto in cato essere fidanza di sé. s. caterina da siena, 17
speranza in colui che l'ha conceputa in sé per amore di me. casti,
tempo si diminuì in guisa che sol di sé nella mente m'ha al presente lasciato
dice esser vicio diminuito perché ha in sé parte di ragione; e medesimamente la
, virtù imperfetta, perché ha in sé parte d'affetto. -mancante delle
, vi-360: lasciò [salomone] dopo sé istol- tezza della gente del seme suo
istante è insieme indivisibile, e ha in sé dimoltissimi prima e dimoltissimi poi. fagiuoli
[il giardino] avea intorno di sé per tutto pianissima via non d'altra larghezza
, / tragge tutta bontate / a sé, come principio c'ha possanza.
merzede le chero, / c'a sé m'acolga sanza dimoranza. latini, i-930
le more] troveranno cibo preso dinanzi a sé, dimorate in quello [lo stomaco
, non potendoselo il cardinale partire da sé, inisse le mani al cordiglio del capezzale
lo dimo- stramento; e puose a sé fine di lussuria in quella. m.
trovare sazietade, imperocché non ha in sé altro che dimostranza dell'altra vita.
la bellezza della gemmata coda sopra di sé volge e correndo stridisce. bembo,
dante, purg., 31-130: sé dimostrando di più alto tribo / nelli
di euclide è bastata per arrivare da sé solo in pochissimo tempo a dimostrarli.
uscire, né alcuna altra cosa che sé dimostrandogli. ser giovanni, ii-119:
chi in lei, e lei in sé inchiostra. equicola, 3: stimo che
depintura di pennello / qual dimostrasse in sé tanta vaghezza. castiglione, 369:
lei unita, / specifica virtù ha in sé colletta, / la qual sanza operar
suo forte umore di uomo sicuro di sé. da qualche tempo si dimostrava persino
. 30. dar prova di sé, delle proprie qualità buone o cattive
il quale posto in giudicio ha in sé accusazione e difensione, o petizione e
, / non dimostrato, ma fia per sé noto / a guisa del ver primo
che la patria nostra non più padrona di sé alimentava per gittarli tra le dominazioni stranière
7-i-13: se la pittura abbraccia in sé tutte le forme della natura, voi
dee., 2-10 (251): sé più che la natura possenti estimando,
manifestazione pubblica e collettiva (di per sé pacifica e, in regime democratico, legittima
magico essenziale... assorbe in sé, come un radio le più lontane vibrazioni
dalle impressioni di chi la rivive in sé... è reale? realissima.
dinanzi di ragion mainera, / e di sé dritta d'om fa elezione, /
: quanto più dunque abbominerassi il presentar sé dinanzi a se stesso, quale pur
: sbarazzarsene, scacciarla, allontanarla da sé. -anche al figur.: liberarsene
occhio. -avere, vedere dinanzi a sé: avere da trascorrere, avere disponibile
vita / non dietro, ma dinanzi a sé. serra, iii-448: oggi mi
e a sinestra, ora dinanzi a sé, ora si volgiea e menava con
principe elettivo, egli non lascia dietro sé dinastia. -ant. dominio
per cristo e ha lasciato dietro di sé una dinastia eterna di vicari di cristo
maniera da farla stare isolata e da sé. -assol. vasari,
: vedendo egli mogi mogi dintorno a sé coloro che avea chiamato a spettatori del
: ogni cosa che l'uomo crede a sé superiore egli la teme e la crede
natura unica e semplicissima, esistente per sé medesimo, e solo unicamente e assolutamente
, gli pareva sentirlo gridar dentro di sé: io sono però. giusti, 2-147
cerca quel dio, che ha in sé, e aspira a quell'attività,
: tutto ciò che ciascuno costituisce a sé come fine ultimo, sicché in tal bene
/ e 'l cor, che 'n sé medesmo forse è lasso; / che altro
: se ne stava tutta ristretta in sé,... come se fosse sempre
in sua potestà. -ognun per sé e dio per tutti: esprime il
casi perigliosi e brutti, / ognun per sé, si dice, e dio per
leggi comuni della natura, e per sollevare sé, ha abbassato dio, n'ha
vergini, quali dionee, si richiudono in sé. = voce dotta, lat
credette che da dolore di dover da sé dipartire il buon falcon divenisse. burchiello
dall'amicizia di spagna, ed a sé senza riserva o risparmio alcuno si aderissero
quali per l'innanzi tenea stretti a sé gli altri, appena si dà a costoro
sì perché ognuno di questi vizi in sé è odioso, sì perché ciascuno e
l'arti spagnuole, contrassono tregua per sé e per i sudditi e dependenti suoi,
: sebbene però milano si reggesse da sé, una apparente dipendenza dal sovrano si
strappi che il cielo turchino dipingeva di sé. -rifl. tasso,
notammo, e cominciammo, ognuno tra sé e sé, a farci su i nostri
e cominciammo, ognuno tra sé e sé, a farci su i nostri lunari.
, vi-119: quella infelice ha dentro sé un carnefice che l'uccide, la
perdona mai, e che ogni dipintor dipinge sé. g. m. cecchi,
andar davante, / lasciando dietro a sé l'aere dipinto, / e di tratti
color depinto, / e di chiamarmi a sé non le ricorda. boccaccio, i-185
, che ha il rilievo che per sé genera chiaro e scuro e scorto.
depintura di pennello / qual dimostrasse in sé tanta vaghezza. berni, 6-56 (i-172
porrà considerare li costumi di sovra e sé ad essi tanto confermarsi quant'ella porrà
: quelli che lo smeraldo porta sopra sé, più ama di portare suo corpo nettamente
: folli, che da se stessi a sé formaro / durevole tormento / e i
po'curva in avanti, stringendo a sé, e nascondendo nel modo più dolce,
. adriani, ii-136: pensò fra sé di liberar di servitù tutte l'altre città
: l'amore nostro dirama / intorno a sé le cupe ombrie del manzaniere. de
gente che sopra veni va, dava di sé una troppo odiosa vista, massimamente a'
ebreo, 177: l'anima è in sé una e indivisibile; ma estendendosi virtualmente
causa. 2. parlare fra sé, pensare stabilendo un colloquio con se
, e cominciano a dire dentro di sé: che pretendono mai costoro con tanti
, alcuni de'quali son maravigliosi per sé. manzoni, pr. sp.
in vista o in pensiero, / e sé rivolge per veder se 'l vetro /
remi; / ed essi curvi sopra sé di forza / remigavano. de roberto
/ che il percuoter lo fece in sé venire. marino, ii-30: che n'
. alvaro, 9-207: diceva di sé, della sua vita, raccontando tutto
, / che tutto 'l mondo a sé le parea vile, / solo a ruggier
al secolo ha potuto far dir di sé, con questo indosso, diventi un
da tutta la vicinanza, dare di sé che dire a tutte le persone.
lui s'aspettassi l'intervenirvi, per sé o per altri dirvi su, o partecipare
come per le ragioni assegnate, « sé iscusi là dov'è mestiero », cioè
tutto dire. -far dire di sé: offrire materia di commenti, e
ne prenderà due [medaglie] per sé, ed una la prego presentarla al padre
or ch'egli ha a far per sé. 7. nelli, i-323: ti
anche al giorno d'oggi, basta da sé ad attestar tante cose. calandra,
coi pochi compagni che aveva condotti con sé, inseguito invano da oldrado, il
tosi in piè, tutto in gloria di sé stesso, proseguì in alta voce.
e tutti li esempli della guerra in sé ricevettero come morti, incendi e
e desidera ottenere grazie o favori per sé o per amici, ingegnisi quanto può
di lei, ma più contro di sé, come se la colpa fosse stata sua
raccomandate erano servizio delicato che sbrigava da sé. moravia, xi-151: sono andata
idea che si faceva della musica e di sé: un esteta, insomma un disumano
ii-198: nel trecento dante avea con sé il secolo, e lo fuse in
, dopo i primi momenti sorgono da sé, ed hanno il pregio d'aver
risposto da uomo stordito e fuori di sé, né mi sono riscosso dal mio letargo
in tutti i sensi, si rasentano tra sé, s'allontanano, si ritrovano due
riserva- zione che fa il pontefice a sé di potere dichiarare l'ambiguità, e
esso [giardino] avea dintorno da sé e per lo mezzo in assai parti
ragazzi. -che guarda fissamente davanti a sé, e appare irrigidito in questa posizione
della sua fiamma non si erga in sé stante, e diritta vibrandosi, non si
ii-51: portando li scudi dinanzi da sé, alzavano le diritte braccia ignude, mostrando
.: diritto in vita, diritto sopra sé (ed è contrapposto a curvo,
guisa di pagone, / diritta sopra sé com'una grua. boccaccio, dee.
le parole; / alla persona sopra sé diritta; / al movere de gli
diritti -ma l'uomo deve farsi da sé le gambe per camminare. -sm
partic.: in linea retta davanti a sé, senza deviare. -anche, semplicemente
guinizelli, iv-28 (8-3): conoscer sé, a voler esser grande, /
mal diritto sale / colui che crede sé maggior che sia. -che colpisce
veggiamo che un triangulo non può contenere in sé due obtusi. ogni trigono o diritto
, xvii-600-12: se d'altri o da sé è consigliato, / e ne'gran
labbra, calmo indifferente, padrone di sé: un dritto. -con uso avverb
incantamento, lo cavaliere à veramente in sé buona e diritta forza. -ant
altra, e la rinchiudesse dentro da sé sì egualmente e sì a diritto che non
cinguetta / quel che udì altrove, e sé gentile e grande / stimar non può
e sono considerati da alcuni validi in sé e direttamente applicabili come norme giuridiche,
suo pieno diritto quando trattiene tutta per sé un'eredità di quattrocentomila lire. papini,
roba. -di diritto: di per sé, automaticamente (ed è locuz.
mio figliuolo! -in diritto di sé: per proprio conto. latini volgar
più rare le lor bellezze, e a sé per dirittura non mi richiamino.
, tormentano le cose, gli altri e sé. giusti, 2-230: all'ergo
di prodi un popol diro, / sé medesmo distrusse, e di fraterna / orrenda
in tali gradassate; ma forse impietosiva entro sé a tante belle doti già appassite in
aria, che colà dentro urtavano e sé da sé dividevano. 2.
che colà dentro urtavano e sé da sé dividevano. 2. il dirompere
gli senbiò ch'egli vedesse dinanzi da sé una grande imagine di femina iscapigliata e ch'
condotto / presso alle forche e gnun per sé non vede, / un pianto
stette un poco con li occhi in sé smarrito per lo non pensato vedimento del
rifarle nuove, non aspettando che da sé si dirupino per vecchiezza. muratori,
posticce, dirupando a un tratto da sé con quella facilità, con la quale
con la quale allora allora si erano da sé erette, non facessero loro scontar l'
abituarsi '. togliere ad altri o a sé l'abito di fare o non
segue [l'ira], dio e sé li tolle, / vicin tutti
col tempo suo, potè raccogliere in sé gli estremi spiriti della cavalleria e della religione
di lei, benché ella portasse dentro di sé la vita su cui pendeva la mia
e di questa lingua son sì diverse tra sé, che non par cosa credibile che
e di volontaria insensibilità che porta con sé una certa pigrizia e noia artificiale della
ma in cuore hanno poi tanto amor di sé, che gli altri amori vi stanno
, che i letterati caccia da sé, e la loro compagnia ricusa. muratori
barberino, ii-94: disama chi per sé finge d'amare / ed ancora colui
, malpolito che i letterati caccia da sé, e la loro compagnia ricusa.
ha potuto appresso di voi operare da sé sola, e disporre il vostro volere a
medico disamorevole dell'anime, e in sé cupido e vano. caro, 15-ii-21:
bartoli, 9-23-125: data questa mostra di sé, e fatto quell'incantesimo alle mura
/ possa 'l valor mostrar dentro a sé accolto. p. verri, i-184:
verno, / ov'altrui noie, a sé doglie e tormenti / porta, e
ridicolo, una stonatura da far rabbrividire sé stesso. 5. che è
occhi del comun popolo e disascoso a sé medesimo avea fatto. 2.
indarno or pregherà elementi / chi di sé stesso non adopra e vede, / e
fucilata a casaccio, che tirava con sé dieci allarmi, e non la finivano più
borgese, 1-377: guardava fiso davanti a sé con quell'occhio disattento ed estatico che
: molti, per la troppa disattenzione a sé, grandi e incurabili malattie avendo,
, riguardando quell'essersi egli disautorizzato per sé come un nuovo aggravio che col tempo si
/ credendo lionetto fussi morto, / e sé vedendo a gran disavvantaggio, / fece
è disavventurato, il quale caccia da sé la sapienza e la disciplina. arrighetto,
, che appena avesse egli potuto rinfrancar sé stesso de'gran disborsi patiti a cagione
e fiori. ariosto, 32-35: da sé discacciata ogni speranza, / ritornò furibonda
: [questa isola] per discaricare sé medesima di quel superchio che la aggravava
fora uopo ogni terrestre incarco / da sé lungi sgombrar, come voi fate,
dalla sua parte. -discendere in sé: esaminare la propria coscienza, studiare
gran che! nullo si studia in sé discendere, / nullo: e soltanto a
/ s'era allungata, unì a sé in persona / con l'atto sol del
, che niuno non poteva essere salvato sé il figliuolo di dio non discendesse in
temporale » e se ne distingue come a sé stante, è un qualcosa di disorganico
. d. bartoli, 9-28-2-62: di sé fanno al sole uno specchio sì terso
che tu sempiterni / desiderato, a sé mi fece atteso / con l'armonia che
v'avea, e molto studio in sé di maestra mano e d'occhio discemevole
mirabil cosa / mi torse il viso a sé. landino, 330: dimostra
uom fue / da poter sodisfar per sé dischiuso. idem, par., 14-138
tre piacevoli cagioni: / e da sé, chi non l'usa, la dischiude
riso altrui si addita / uom che per sé del vulgo esce e si affranca.
cui ella sarebbe tornata ad essere in sé. -figur. buonarroti il
discinta e scalza, e sol di sé par donna. petrarca, 33-6: levata
vide e donne, / qual da sé bella e qual d'abito adorno, /
piena; / un dalmata ha con sé la più discinta; / ritrova il marinaio
ma dove fu fabricata, ivi da sé medesima si disciorrà. 13. risolvere
che la contesa / de la moglier fra sé e costui discioglia; /..
scuno detto si proffera per sé. = da discioltot.
/ che di molte arte ha in sé la disciplina. castiglione, 82: né
quel severo, minuto e continuo sacrificio di sé, che si chiama la disciplina.
sentenze accompagnato dalle novelle per poter disciplinare sé, e ammaestrare altrui. gioberti, iii-
. sacchetti, 367: mai di sé non mostra adorna tempia, / porgendo
romulo si noti, che non prese per sé se non sola ersilia, la quale
per la necessità si ribellava contro a sé, e muovea la sedizione della fame a
ingrato è cosa da dovere essere per sé medesima fuggita, conciosia che nessuna cosa
raffreddati che erano, li chiamava davanti a sé, e con due amorose ma pesanti
si rompe la gamba, o a sé disluoga alcuno membro, e disconcia, egli
, anzi fa il medico venire a sé. 3. figur. corrompere,
le disconce voglie, e d'intorno a sé il fasto, l'ambizione, la
più abbondò di disconforti, / intorno a sé tal quantità di morti. chiabrera,
miserissimo tanto, che pur far vole sé bestia, e con essa la terra par-
che per lo duolo non hanno da sé consiglio né consolamento neuno, né non
voluttà dell'ombra discontinua / nel ricongiunger sé con la più pura / sovranità del
buti, 3-32: quello che secondo sé è conveniente a la natura, per
alla filial osservanza us ^ ta da sé verso la sede apostolica e la santità
si ride di quelle cose che hanno in sé discon- 2. assurdità, illogicità
fieri gemiti; / e mesta e di sé fuori, or l'erte balze /
, ferir si vede; / or di sé discoprire alcuna parte / e tentar di
adombri, / quinci e quinci ritratto in sé rac- corsi, / e discoprir de
mi può vietare il parlare contro a sé e discoprire li suoi agguati. bibbia volgar
tutte le genti, per altro tra sé discordantissime di affezioni, di studi,
machiavelli, 800: quando, in sé discordante, italia aperse / la via
ai potentati d'europa di discordare tra sé, d'accordarsi contro l'italia e
/ già non oblia, né qui da sé discorda. cesarotti, i-77: nell'
medesimo scriva nel medesimo foglio discordando da sé, o in fogli diversi rimanendo costante
affetti umore, / al cui suon tutta sé l'anima invia. = voce
, se fortuna trova / discorde a sé, com'ogni altra semente / fuor di
nitrir de'magnanimi cavalli, / che fra sé disse: qui l'africa tutta /
l'ululo della sirena strascicava dietro a sé un brusìo discorde. -separato,
il vecchio opico,... disse sé avere ancora udito... alcuni
, e 'n più parti, e 'n sé divisa, / ed in somma discordia
cose di fuor discorra, né in sé, di fuori, alcuna cosa riceva.
, 2-115: questo agire, per sé solo, è simile ai gesti vuoti,
, considerare, ponderare. -discorrere fra sé: riflettere. tolomei, i-56:
me, tal fato avesse, / fra sé discorse, e prese alfin consiglio.
ora! collodi, 31: discorrendo da sé solo, diceva: -oggi alla scuola
a lui. ariosto, 45-55: a sé lo chiama, e 'l caso gli
de'savi del secolo, e chiamare a sé i popoli, i quali sono discorre
non fallo », / dicea tra sé, ma vano era il discorso. serdonati
verri, i-159: ella è cosa per sé evidente, che l'essenza di un
alle parole che una persona dice fra sé o rivolge ad altri. -discorso indiretto
tiene / sempre in discorso e in sé col guardo vólto. casti, iii-139
di scienza e di destare gran discorso di sé. -che discorsi!: a esprimere
il vecchio salutò, aprì davanti a sé, sulla terra nuda, la grande cartata
', cioè pascente, mangiante da sé. s. maffei, 6-291: in
le degnitadi e le podestadi, così per sé, come per li servi; li
, ch'è animai che ha in sé ragione. nardi, i-423: i franzesi
dà agli uffizi pubblici, ha per sé la vergogna del servire, ha gl'impacci
, saprebbe far saltare il castello e sé e tutti i suoi. -per
concretamente. 2. considerare fra sé e sé, analizzare nel proprio intimo
2. considerare fra sé e sé, analizzare nel proprio intimo.
disdégno). non reputare degno di sé, giudicare indegno; avere a sdegno
di ragion laudato, / partir beltà da sé per suo commiato. alfani, iv-118
vostra disdegnosa gentilezza, / che pone in sé ogni nobil calere, / non mi
tutta l'anima sua la prendeva per sé. -componimento poetico popolare del secolo
riconciliar con amichevoli uffici quegli animi fra sé discordi, e condurre il calunniatore a
con le brache in capo per iscampo di sé era alli più onesti non disdicevole.
, vagabonda sognando ed è sua, di sé, o ti par (trepidi
': sì come disdicere l'uomo sé essere del tutto mortale, è negare
, quando adimanderà al segnore grazia per sé, o per altrui, non la
4-20: il lione priega ciascuno di per sé che parta, e ognuno si disdice
disdori. foscolo, 1-134: in sé pur chiude / core e virtù di
ritorno alla realtà e delusione, lasciò di sé queltanno nei tardi sopravvissuti. =
pittura]... oltra che in sé nobilissima e degna sia, si traggono
] è lodato non perché abbia in sé disegno o bella maniera, ma solamente per
tre re, e tiene la terra per sé. vita di cola di rienzo,
il fico, il quale piegava inverso sé i sua rami e di quelli spiccava
in un momento difficile o pericoloso per sé o per l'istituzione in cui si
figliuolo di questa nimfidia, arrogeva a sé solo il disfacimento di nerone.
quando la francia avrà intorno a sé cento millioni d'uomini liberi,
, o questa almeno rivoltarla su di sé, quando il letto per molto tempo
. pascoli, 237: ella tra sé romita / faceva e disfaceva una mannella
sopra il fico... piegava inverso sé i sua rami e di quelli spiccava
la roccia senza difesa e la trascinano con sé. -intr. con la particella
la nera calpestata e franta / sé disfacendo il forte e redolente / vino matura
per la redeza della carne tirano in sé: percioché il fuoco messovi disfà e assottiglia
stato gagliardo; e non chiamata venne da sé a disfare la repubblica romana.
padre di farlo cristiano, perch'egli da sé si era disfatto idolatro. alfieri,
compagnia, e cominciò a far da sé. boccalini, ii-145: con indignazion
. 26. cacciare, allontanare da sé una persona non più utile o non
aria di canzonatura, disse (tra sé, s'intende): « ecco il
sue stesse disfatte, perché non fanno da sé, divise dal tutto.
del paese. tasso, 9-98: in sé discorre / se morir debba,.
sono quella invidia; onde fanno ridere di sé ognuno. p. fortini,
, un termine che, considerato in sé, è spregiativo o anche offensivo, ma
9-32-30: gareggiavano que'valorosi maestri fra sé, oltre a quello ch'è il proprio
. ant. e letter. in sé, e per sé disferenziato da tutte.
letter. in sé, e per sé disferenziato da tutte. sciogliere la fibbia
più chiaro per le disfinizioni di ciascuno per sé. = deriv. da disfinire.
di lei, da un pezzo a sé non più vivo, cessò di morirle.
surabile bontà divina l'umana creatura a sé riconformare, che per lo peccato de
, come aveva sempre sospettato dentro di sé vedendola grave modesta e disforme in tutto
melanconia lucida eguale / m'empie di sé gli spiriti domati. 4.
il viaggio non aveva dato segno di sé, accese il fuoco e tutti all'
petrarca, i-3-151: or so come da sé 'l cor si disgiunge, / e
umane miserie. -uscito fuori di sé, alienato. magalotti, 4-72:
: andarsene da una casa portando con sé tutte le proprie cose; fare il
sicurtà del figlio, quanto per disgravare sé di spesa. paruta, 130:
persona che racconti qualche atroce disgrazia di sé, o d'altrui, la giocondità si
avea osservato e studiato le passioni in sé e negli altri, ma non le avea
del disgregamento e del procacciare ognuno per sé con angustia di mente e di cuore
] farsi iddio, e unire a sé ogni cosa; e disgregò e divise da
ogni cosa; e disgregò e divise da sé ogni bene. varchi, v-391:
una cosa bianca, può intender da sé che cosa sia bianchezza; e come ella
, rifatti in un ritorno sopra di sé, alle idee filosofiche dell'antichità senza
una comunicazione ufficiale non significa di per sé che l'amnistia o l'indulto non debba
praticamente miseri, ed importuni, inutili a sé, e alla patria per cotal loro
, che la confessione sagramentale contenga in sé quelle due condizioni poco anzi espresse,
ha / la faccia disgustosa avanti a sé. milizia, ii-300: una disposizione di
primitiva delle cose, ella da per sé prende tutte le direzioni possibili, e
solo degli altri ma forse di sé, prendono il sopravvento. =
sentire un'armonia che rapisce e trae di sé chi l'ode, e..
fuori dei suoi abiti, fuori di sé, costringendolo a tenere quelli come un
siccome disingannato e certificato del vero, sé al numero de'valenti uomini ag- giugnendo
cieca ne'principii, con sacrifizio di sé. de roberto, 1-87: ella pensava
, il disinteresse, l'abnegazione di sé, la carità portata sino al sacrifizio,
fa lieve e limpida, e dentro di sé riceve il cielo. = >
3-141: vanno producendo e fomentando fra sé mali discorsi, ed a guisa di spine
. bentivoglio, 4-564: fece chiamare a sé il castellano e disinvoltamente con libertà del
, 1-466: questa, quando è da sé sola, è disinvolta e graziosa;
, ma ella era tuttavia perfettamente signora di sé, aveva l'usata grazia disinvolta.
2. rifl. avere cattiva opinione di sé, non avere fiducia nelle proprie capacità
, iv-422: ma quantunque la diffidenza di sé medesimo sia giustamente detta il faro del
povera e mendica / ogni ricchezza da sé via discaccia; / però che l'alma
saziare, e sempre sta timorosa di sé e della cosa amata, e dalla subita
modo acquistare, acrescere, e conservare in sé maggiore auctorità e dignità che avendo cura
non permettano lo star ritto senza tirar a sé un po'troppo i polmoni; e
la qual fretta dismaga, trae fuor di sé e transforma dalla propria imagine ad ogni
importuno amante / l'arbore via da sé scaccia e dismembra. lalli, 3-106:
e donò il sangue, che da sé desmunse. = comp. da dis-con
architrave, non si reggendo da per sé per la sua lunghezza, non si spezzasse
del fallo, lo quale ha in sé una amaritudine che è gastigamento a più non
in se stesso, mordendo e devorando sé e i soi di propria volontà? fazio
: questa prova del duello, da sé scelerata ed ingiusta, diviene tanto più iniqua
quella è quasi debile, non per sé, ma per la disordinanza de la
verso dio, e volselo verso di sé. garzoni, 2-71: o gola,
che la desiderò per propria virtù e da sé. -in modo eccessivo, smoderatamente,
l disordinato tuo collegio / non dia di sé fra noi più mal essempio. guicciardini
il mostrar d'essere rapito fuori di sé per qualche violenta cagione, le figure spiritose
, il papa diede loro luoco tra sé e li cardinali che lo precedevano. baruffaldi
dello squilibrio perché domina e rinserra in sé la malattia. gramsci, 9-326:
in qualunque infimo di casa negligente sappia sé meritare gran biasimo se in parte alcuna
natura o carattere; che comprende in sé elementi differenti e contraddittori; che ha
1-15: disposesi... a vendicare sé e il fratello e l'avolo e
mano, / e caramente accolse a sé quell'una. machiavelli, 537: cosimo
della figlia, non chiedendo nulla per sé, tutt'intenta ad ammirare il bene
istanno dispartiti in diverse celle ciascuno per sé; ed ordinamento è fra loro di
a te che appartiene? ché questi per sé, dalle tue ricchezze dispartiti, sarebbon
giovinetti vide e donne, / qual da sé bella e qual d'abito adorno,
postribol fece, ove sfacciata / facea di sé mercato, ed a'suoi proci /
cose così diverse e cotanto contrarie intra sé, crederne due siile essere stati in imo
, xxi-597: entrando nel monistero chiamò a sé il dispensatore della famiglia. g.
, quello che ha ima tale dispensazione a sé confidata, non ha un affare ordinario
alla cantonata, preoccupati di frammettere tra sé e i probabili inseguitori un labirinto di
'n disperanza, / che non à in sé membranza / d'avere alcun valore.
guittone, i-31-6: né bono per sé sperando à certo segno, / e
le monarchie, dove la vii plebe per sé era incapace da saper discemere il prencipe
necessità, hanno coram populo detto, sé non solamente essere persuasi, ma apparecchiati
di speranza, è un piacere per sé, e perché l'uomo non sentendo la
cose inique, e niuno il divelle da sé. 4. situazione disperata;
se stesso: perdere la fiducia in sé. giraldi cinzio, 1-10 (1849
fumo della schioppettata, l'ha trascinato con sé, lo porta in alto, lo
diserto in diverse parti, ciascuno per sé. tasso, 13-i-767: tu, perché
= dalla locuz. avverb. di per sé; il pref. dis-ha forse valore
è allontanato senza dare più notizie di sé. bibbia volgar., viii-577:
de'ghiotti cibi; e ebbe in sé, secondo buffone, leggiadri costumi, e
vedeva lo sepolcro rotto, anibaie recoe ad sé questo in abominazione e dispetto. machiavelli
/ suonar de'spessi colpi, a sé dintorno. rovani, ii-250: pio vi
i-4-27: come esser pò non despiacci'a sé stesso e se dispregi chi sentese visioso
di parlatore, seppure il discorso in sé non le dispiaccia. -sostant.
dicii mal nati de'più trasfigurano quanto a sé, e deforme e dispiacevole lor pare
ch'egli [il sole] da sé dispicche / il solito splendor: ma
pisa, che mostra il campanile per sé, dispiccato in circo e così il domo
così il domo, e ognuno per sé pò mostrare la sua perfezione. ariosto,
, e bene intende / quella ch'in sé contien non lunga prosa. pallavicino,
7-66: la divina bontà, che da sé speme / ogni livore, ardendo in
speme / ogni livore, ardendo in sé, sfavilla / sì che dispiega le
si dispiega / da un principio e sé da sé lontana? buti, 2-823:
/ da un principio e sé da sé lontana? buti, 2-823: 'che
e difforme. giusti, 2-244: da sé la respinse, e dispietata- /
cangiarse, / e tutto dentro e sé contrario farse? bonarelli, xxx-5-175:
di persona spietata; che ha in sé crudeltà, spietatezza, che è causa
che la prima effigie che si stampa di sé nella estimazione altrui, se fu bella
dispoglia. -rimuovere, allontanare da sé, far scomparire, perdere.
e ladra, di virtude strana / da sé dispoglia l'abito gentile. equicola,
non è bello e non è chiare per sé; ma nel linguaggio amministrativo è diventato
differenze / le distinzion che dentro da sé hanno / dispongono a lor fini e
defunte borghesie borboniche. -disporre di sé: decidere liberamente le proprie azioni,
'l poco e 'l molto / poter di sé disporre amor le ha tolto. d
: un poeta innamorato non dispone di sé: onde io posso andarmene domani,
umana natura, la quale congiunse a sé. = deriv. da disposare *
lei col sangue benedetto, / in sé sicura e anche a lui più fida,
nella 'cantica canticorum 'fra sé e l'anime caste di disponsa- zione
dice che l'uomo genera simile a sé in ispezie, in quanto la virtù del
volontà purificata dall'ultimo fuoco sarà da sé disposta. 2. in partic.
non solamente ponga cura d'aver in sé parti e condizioni eccellenti, ma il tenor
di sapere ben favellare e fa di sé cinque parti. invenzione, disposizione,
nel ferro, subito la tirò a sé. g. gozzi, 1-72: i
principio de la primavera a ricevere in sé la informazione de l'erbe e de li
che queta questo cielo / accoglie in sé con sì fatta salute, / per far
come despotico; vuol pure far da sé, e piacere unicamente in qualità di
, umiliazione di cuore, dispregiaménto di sé e d'ogni diletto e piacimento del mondo
i-11-5: dispregiar se medesimo è per sé biasimevole, però che a l'amico
nullo è più amico che l'uomo a sé; onde ne la camera de'suoi
cose, e ch'elli caccia da sé lo timore di dio. bembo, 1-24
al dispregio. saba, 455: da sé mia madre mi vuole lontano; /
staranno come porci in brago, / di sé lasciando orribili dispregi! arici, ii-182
. la simplicitade e il disprezzamento di sé e la pazienza nelle avversitadi del detto
che non sia indegnissimo di stima per sé, o che meriti più che pochissimo
-rifl. perdere la stima di sé, riconoscersi in grave difetto.
che per voi solo, e non per sé, son belle ». bettinelli,
se stesso: meditare, riflettere fra sé e sé. d. bartoli,
: meditare, riflettere fra sé e sé. d. bartoli, 9-31-2-151:
non è disputabile ', chiara da sé, o tant'alta che sarebbe un profanarla
10. locuz. -disputare fra sé, nel proprio cuore: pensare,
, 7-4-27: ciascuno... fra sé disputi oggi quel che domani dovrà mettersi
filocle. a ciò difendendosi nabide rispondea sé essere stato dagli argivi chiamato. luca
ed ha voluto patire e dissanguarsi per sé e per gli altri. verga, i-359
narratore è fatto fioco; dopo pasciuti di sé tanti libri, il vecchio libro si
correva, stralunato e mezzo fuor di sé, per la casa. [ediz.
varano, 42: perché mille in sé il monte alto disserra / simili a
e bene intende / quella ch'in sé contien non lunga prosa.
serra, / e sì cupidamente ha in sé raccolto / lo spirto da le belle
il malvagio cuore sempre disserve e a sé fa male. boccaccio, iv-m: oimè
reddirono al frutto della virtude, quando sé dissimiglianti essere studiano da coloro cui odiano.
due somigliantissimi all'originale, sono tra sé dissomiglianti. leopardi, v-211: tuttavia si
si trovano i nostri costumi essere tra sé discordi e dissomiglianti. carducci, iii-25-400
all'anima ciò che ella ha in sé e non sa di avere. d'annunzio
si apre alla confidenza, chiuso in sé, guardingo, ambiguo (l'animo,
, 1-12: perché alcuno non riceva in sé scandalo, che in questo modo si
. -in partic.: chiudersi in sé, non aprirsi sinceramente. 5.
si eleva più illustre di fama utile a sé e agli adulatori. cardarelli, 6-27
. 2. che nasconde in sé, non manifesta, reprime (i
tutta italia. niccolini, 1-5-12: a sé d'intorno / dissiparsi le schiere.
pensa bene stare, ma la mente in sé raccolta conosce li suoi difetti. savonarola
dissipato, svogliato, si sdegna contro sé e contro laura. g. raimondi,
là discorrendo... stanno, mostrando sé tenere riguardatrici di quelli, dove esse
dissoluti costrignere e riducere a cognoscimento di sé, e le anime di gente che
che l'impero russo, anziché avere in sé un germe di forza, ne ha
ai potentati d'europa di discordare tra sé, d'accordarsi contro l'italia e
produzione e distruzione, collegate ambedue tra sé di maniera che ciascheduna serve continuamente all'
] il carattere del sardo, cosciente di sé, orgoglioso, non centrifugo e dissolvente
ei si dissolva in maniera che di sé non lasci vestigio alcuno. menzini,
/ or qua or là, e sé lega e dissolve, / mostra ch'amor
amico suo, sì lo caccia da sé, e dissolve il vincolo della amicizia,
e in qualunque stagione, ha in sé, al giudicio del pigro, alcuno impedimento
va là suso, e tira a sé quell'odore, suol pigliare una infirmità
furia di dissolvimento e di pena per sé e per gli altri, che travolgeva tutto
credete che il cervello debba avere in sé poetiche e repertori preconcetti, e che
e l'artefice più tosto si recherà a sé stesso riso e vergogna, che onore
nullo amato amar perdona, / naturalmente in sé questo raccoglia / o se per altro
di flebile, che null'ha in sé stesso dell'aspro. g. b.
anche capace di guardarle e difenderle da sé. pellico, conc., iii-416
come un dio; e guarda in sé, distaccatamente e quietamente. = comp
credeva che ognuno in ciò fosse simile a sé stesso. segneri, iii-3-337: più
: nocera e barletta distanti intra sé dodici miglia, distano non più che otto
parte del filosofo, in quanto tutto a sé io riduce, e nullo suo pensiero
e le mura delle città caderanno sotto di sé. carducci, iii-19-90: una volta
sarà che non sostiene / che in sé dimori alcun cattivo zelo, / e che
cristo, che s'era schiodato da sé, li portò a salvamento, tutti,
vogliamo dire, i quali, avendo in sé due proposizioni concedute, fanno da quelle
). ungaretti, ii-40: in sé da simulacro a fiamma vera / errando
7-67: la divina bontà, che da sé speme / ogni livore, ardendo in
speme / ogni livore, ardendo in sé, sfavilla / sì che dispiega le
la fontana il rivo: / mirando sé, conven che si destille / quella sua
in cui è prodotto, scorre da sé, o con una determinata pressione lungo
altri, maturo è chi distingue tra sé e gli altri. 2.
con cui l'essere assume coscienza di sé). torini, 302: diede
nemmeno. -rifl. assumere coscienza di sé (in partic.: nel linguaggio
quali era cresciuto credulo e ignaro di sé. levi, 1-71: essi vivono
, esamina, distingue e conferma in sé delle venute ninfe la mira bellezza.
6-3: quel c'ha nostra natura in sé più degno, / di qua dal
avea e udita, e conosciuto che a sé più che ad altra persona che vi
logica deduce che il concetto è sintesi di sé e del distinto da sé, dell'
sintesi di sé e del distinto da sé, dell'universale e dell'individuale, e
inestricabil cinto / che mille torce in sé confusi giri, / ma in breve foglio
differenze / le distinzion che dentro da sé hanno / dispongono a lor fini e
il piano di sopra del miglio cala di sé quella parte che sta perpendicolare sopra l'
differenzia tra li peccati? e se estimeranno sé egualmente peccare se alli privati uomini siccome
private faccende rimessa, solamente riserbando a sé la conoscenza di quelle che potessero alla
non voleva che niuna cosa fosse in sé tanto astrusa, che il suo ingegno non
e tutti li esempli della guerra in sé ricevettero come morti, incendi e direpzioni
quadrerie forestiere, e molto desiderio di sé. botta, 4-404: la casa
d'italia, non poteva, da sé, difender meglio il resto. jovine
: né si stancò d'avermi a sé distretto, / sì men portò sovra 'l
', oggi circondario, che concentrava in sé abusivamente tutt'i poteri e tutte le
in più posseditor faccia più ricchi / di sé, che se da pochi è posseduto
e certe specie, e congiunte tra sé con certi tali ordini e certe tali relazioni
chi a sormontar quel dirupato sasso / a sé d'intorno districò le spine. baruffaldi
che, per quanto sia irrilevante per sé, acquista gran peso per lui.
-figur. tenere avvinto, legare a sé, conquistare (con riferimento all'amore
che sì distretto / m'ave a sé, che posar posso neente. g.
così a simile, la scienza di teologia sé ha circa la solli- citudine d'esaminare
conservare le cose prima prevedere che da sé a sé quelle non si guastino,
le cose prima prevedere che da sé a sé quelle non si guastino, poi guardalle
tutti i rabbiosi venti / discacciando da sé, zefiro accoglie / a distrugger fra
: empiva intanto [achille] / a sé l'orecchio con la cetra arguta,
la licenza; ed onde / poi fra sé distruggendosi, in crudeli / gare private
rinnega e oltraggia e distrugge, non sé veramente e il sentimento o lavoro individuale
un ribaldo, / distrug- gitor di sé e di sue cose. m. villani
, i-249: quando 'l peccatore disface sé della vita, ogni ragionevole considerazione di futuro
della distrutta cera, / mostrando in sé spiritual conforto, / fuor della porta
fa distrutto / ch'aliato al tuo di sé vogli far pruova. fiore di virtù
del senno naturale, che venendo in sé, non sapeva in che parte si fusse
produzione e distruzione, collegate ambedue tra sé di maniera, che ciascheduna serve continuamente
, senza che egli la volesse; da sé, per il gusto di distruggere.
latini, xxviii-160: elli in difensione di sé dicea che quelle spese avea fatte per
primo mobile di sì poca attività per sé stesso qual era il papa sopraffatto dalla
turba. firenzuola, 283: avuto a sé quel suo figliuolo,... il
. con gesto rapido e brusco prese da sé la valigia. « grazie, non
6-10 (135): bestemmiò tacitamente sé, che a lui la guardia delle sue
e giovando a tutti, giovasse a sé. leopardi, i-433: il solo rimedio
chi si trova in questa diseguaglianza fra sé e sé, non ha ragione d'alzar
trova in questa diseguaglianza fra sé e sé, non ha ragione d'alzar tanto le
. -ant. disumanato di sé o contro a sé: degradato al
-ant. disumanato di sé o contro a sé: degradato al punto di odiare se
che si faceva della musica e di sé: un esteta, insomma un disumano.
: la sentenza, presa da sé, non può non parer dura e
se il vacuo senza altro ritegno sia per sé solo bastante a tenere unite le
dubbio gli elementi ad aver dentro di sé principio intrinseco di separazione e disunione.
natura del luogo stretto, pensò da sé al rimedio. botta, 4-388: disunivansi
infra detta disunizióne, avendo il peso sopra sé quasi equale, non pò fuggire sì
il bene, dimenticato un istante di sé, sentìa ripullularsi in cuore, reminiscenze
diede segni che que'prieghi avesse in sé ricevuti. boiardo, 1-26-51: a
. incapace di lavorare, di provvedere a sé, di tutelare i propri interessi e
mal diritto sale / colui che crede sé maggior che sia: / ché sol questa
, / e la donzella ha sopra a sé veduta, / che salutando l'ha
cuore involici, / con far degne di sé quest'enne selici. niccolini, i-65
, 67: entra soave e disveste sé tutto. leonardo, 2-102: coll'
: pensò un pezzo e poi disse fra sé: -o catto! un avvezzo e
altra donna portasse, la qual a sé l'avesse chiamato e da voi per
e chi più ama a pena à in sé misura. latini, ii-17: dunque
è più laudabile l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato con tra
laudabile l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato con tra l'impeto de
nei primi tempi involuto ed inscio di sé nell'istinto, nel sentimento, nell'
e riso porse agli uditori, ma sé de'lacci di vituperosa morte disviluppò,
alcuno si rompe la gamba o a sé disvolga alcun membro. -intr.
, 5-487: l'animale non ha in sé membro composto né di più parti,
con più mistero e sapienza ordinate fra sé in tutto; con situazione sì regolata
25: ma perché pria del tempo a sé il mortale / invidierà l'illusion che
, iii-570: ognuno ha dentro di sé delle debolezze che non conosce bene; e
: paura d'esser così solo con sé, che allora certe domande non ànno
stella, e trascorrendo lascia / dopo sé lungo e luminoso il crine. m.
claritate / e per natura ha 'n sé quella casgione. dante, inf.,
rimasi stupefatto. -divenire fuori di sé: andare fuori di sé, uscire
-divenire fuori di sé: andare fuori di sé, uscire di senno, confondersi.
, maestro piero, devenendo fuori de sé in tutto, pauroso e tremebondo se
credette che da dolore di dover da sé dipartire il buon falcon divenisse. s.
quale al secolo ha potuto far dir di sé, con questo indosso, diventi un
e col molto vero che hanno in sé e con gli errori medesimi che forse vi
vizio da cui avrebbe potuto correggersi da sé purché ci avesse fatto attenzione, purché
uomo, la quale ha dentro a sé quello che fa e quello che riceve
sapesse far questa diversione, risparmierebbe a sé dei grandi affanni. foscolo, xi-2-314
portese, doveano far diversione richiamando su di sé l'attenzione e la difesa del nemico
da barberino, 1-267: ritornato in sé, porse l'orecchio dov'era colui
un fatto che si ritiene dannoso per sé o per altri, una circostanza svantaggiosa
chi sapesse far questa diversione, risparmierebbe a sé dei grandi affanni. bacchetti, 1-i-236
crudità. -letter. tenuto lontano da sé, dimenticato. montale, 1-13:
animo fosse semplice, né avesse in sé alcuna mistura disguale e dissimigliante di sé,
sé alcuna mistura disguale e dissimigliante di sé, quello animo non può esser diviso
, 86-8: ben tegno folle chi da sé i divide [i denari].
si divide / dal cavai morto e in sé nasconde e stipa / quell'acerbo dolor
9-27-2-103: sul calvario se ne dividon fra sé le vesti i suoi crocifissori, e
si mise / quando mi fece di sé pauroso, / che mi guardar com'
al ciel l'aria divide, / di sé e de la sua gente per paura
padri chiamati o vero maestri, di sé presuntuosi e a sé più vivendo che
vero maestri, di sé presuntuosi e a sé più vivendo che al sommo bene,
dei tentativi fatti dall'uomo per uscire di sé, per darsi una dignità e
salvini, 39-v-191: avea davanti a sé l'esempio di dante, il quale
aveva ancora in tal modo rapite a sé; e però se allora esse lasciano
onesta e bella, / com'a sé simil vuol cosa immortale. mascardi, 238
scegliere le nuove stoffe, farseli da sé. tutto concorreva alla trasfigurazione che avviene
sue donne con gran festa, / a sé chiamò una stella divina / che s'
st., 1-42: le braccia fra sé loda e 'l viso e 'l crino;
toste in due parti, minuzio per sé divisamente in sannio avea combattuto con annibaie
. varchi, 18-1-84: egli divisava tra sé e portava fermissima oppenione di dovere,
di beatitudine fossono, per certo tra sé insieme diviserebbono. 11. distribuire
in questa parte trattare di ciascuna per sé divisatamente, e prima dello exordio.
contraria, è la vista che di sé danno quegli che incontro all'altra vita viaggiano
vista, / veder d'intorno a sé ben divisata / d'onesta gente vaga
depenture, / con arme ciascuno in sé divisato. boiardo, 1-2-49: costui
è tutta insieme e non è in sé divisa. marino, 3-109: qui
sì poco tempo italia e cicilia intra sé divise [il nocchiero] non credette.
divisa. boccaccio, iii-2: né da sé mi vedrà diviso umil- tade, né
/ altri ha le poppe già da sé divise. davila, 700: presa
converso / da lo stuol ribellante e 'n sé diviso. fed. della valle,
profondamente turbato, esacerbato. -diviso da sé, in sé, dai sensi, dal
esacerbato. -diviso da sé, in sé, dai sensi, dal cuore: fuori
dai sensi, dal cuore: fuori di sé, sconvolto; in preda a profonde
ucciso: / tanto era mambrian da sé diviso. l. martelli, 1-7:
: in se stessa sconvolta e in sé divisa, / partenope, non più festosa
iii-288: nel mirar quel seren, da sé diviso / per l'estremo diletto era
i-250: né stato né anima in sé divisa può vivere piena vita. montale,
, gorgo che inghiotte, che attira a sé, che risucchia. tesauro,
cipe, che divora e tira a sé le facoltà de'sudditi, senza smaltirle
occhi. 11. soffocare in sé, tollerare con pazienza; frenare,
. e quelli che debbe amare come sé, egli n'è fatto divoratore e della
sua poliantea e il suo gran dizionario da sé. milizia, ii-123: fece un
: il re era riuscito a portare con sé una cassetta di gioielli e di dobloni
gittava tanto sangue che ognuna di per sé pareva una doccia di mulino. giraldi
non avrebbe mai fatta la rivoluzione da sé, era però docile a riceverla da
ardente d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno. bocchelli
avessero portato maggiori segni e documenti di sé. alvaro, 11-279: delle dieci
i documenti de'savii, fa ingiuria a sé ponendo le cose preziose dinanzi a'cani
gravi, potrà ciascuno, e per sé proprio e per bene publico, prendere
una doga dello staio, applicando a sé tutto il sale, ovvero pecunia che
dolce, senza mutamento / avere in sé, mi feria per la fronte / non
, / che, tolosano, a sé mi trasse roma, / dove mertai le
tu vuoi fare figura che mostri in sé leggiadria, devi far membri gentili e distesi
pare che più dolcemente si strenga fra sé e dio e meglio cognosca la sua verità
in pensier, quando / tutto a sé il trasser due ch'a mano a mano
/ il cuor d'argea, che sé chiama felice, / mentre ha un
madre / iraconda lo batte e da sé caccia, / non ha ricorso alla
di frutta candita che fanno mostra di sé nelle vetrine dei dolcieri di lusso.
figliolino / n'esce, che va da sé, ma gronchio gronchio. viani,
che suscita angoscia; che porta con sé affanno. g. cavalcanti, iv-61
il romore grande: ohisè, dolente sé, che il porco gli era stato
duole: è sempre meglio fare da sé che affidarsi ad altri. i.
copioso sangue, / e poi da sé scagliollo, dolorando. foscolo, 1-279:
passione, tanto più casi di per sé indifferenti gli risultano a dolore; deludendo
vidde una dolzèlla bellissima stare dinanzi a sé e portava in capo una grillanda d'
ad impetrare quelle cose che esso previde sé dovere concedere alli domandanti. bandcllo,
, conv., iv-xv-13: credendo da sé sufficientemente essere dottrinati, mai non domandano
., iv- xv-13: credendo da sé sufficientemente essere dottrinati, mai non domandano
e desidera ottenere grazie o favori per sé o per amici, ingegnisi quanto può di
di milano, che dimandava forestieri a sé dicendo di volergli mostrare la valle di giosafat
668: un poeta innamorato non dispone di sé: onde io posso andarmene domani,
, iv-407: la notte, raccoglie e sé dintorno / schiera d'eroi, che
somma riverenza se ne cibavano da per sé: con questo solo divario, che gli
mai si vide millantare, né predicare sé né pigliare boria d'alcuna cosa, né
dato altro pane affi convitati, che a sé, esso lo fece mettere in ferri
ci si parano davanti non muovono di sé maraviglia ed espet- tazione di saper più
, per desiderio de'quali impongono a sé un dominante, ciò sono la pace e
quello o a questi dominar sopra di sé senza esiger patti o condizioni d'alcuna
godere: domina, e invita a sé anche chi la vede da lungi. rajberti
li animali, li quali egli ha in sé di fare, come lo artefice lo
o in un determinato tempo improntandone a sé il costume, la vita, la
antico albero parla / il resistere in sé della materia / pur nella nostra idea
d'annunzio, iii-2-1033: è padrone di sé, nella sua semplice cortesia; ma
, a prevalere, a sottomettere a sé, ai propri fini, uomini e
con quel piglio di uomo dominatore di sé, degli altri e delle circostanze, si
avvince, che affascina, che attrae a sé irresistibilmente. negri, 2-1009:
badessa, la quale, avutola a sé, gne ne fece un romor, che
, nella pistola sua, favellando di sé e degli altri apostoli, disse: domeneddio
. -padronanza, controllo (di sé, delle proprie emozioni o sentimenti o
nome, ella perde ogni dominio di sé. tecchi, 2-151: « ah,
-tornare in proprio dominio: tornare in sé. pulci, 22-193: ma ganellon
un attentato arditissimo, qual è usurpare a sé il dominio diretto contra la volontà del
iacopone, 43-63: l'om per sé aveva fatto lo tomo, / per
aveva fatto lo tomo, / per sé deveva far relevamento; / per nulla guisa
trovava el corno: / venneglie de sé diffidamento; / l'angelo non tenea
da cusano, che ha appresso di sé la carta di tal donagione.
donde agnolo se l'avesse, o da sé o d'altrui, egli si colicò
favellando, con lunghi circuiti di parole aggira sé e altrui, senza venir a capo
porcine; mettendo le donne di per sé, così le pulledri e giovenchi.
la mia libera anima, e di sé donna, disposta la sua signoria,
donna della torma, / falsificare in sé buoso donati, / testando e dando
si serva; si faccia un mondo da sé. dopo fatto diresti che è insopportabile
si può dir, ch'egli è di sé padrone. alfieri, v-1-827: non
diletta gli occhi nostri, e tira a sé l'anima con forza inestimabile. d
cicognani, 3-173: quando rientrò in sé, era vicino alla chiesa di san
su 'l mondo, e tutti a sé d'intorno / i secoli evocò. giudice
beicari, 6-311: fece venire a sé il dispensatore della santissima chiesa, e da
chi la dà, perché rende a sé in. una cotal maniera soggetto e
a un sacrificio, col semplice dono di sé. -con riferimento al rapporto amoroso
, 1-66: cominciò a recare a sé l'animo de'giovani con doni, e
clero, eccessivamente moltiplicato, aveva tirato a sé e tirava continuamente i patrimonii delle famiglie
occorso onesta e bella / veggiola in sé raccolta, e sì romita, / ch'
de'volsci, che ha sotto di sé così fiorite schiere di cavalieri e di donzelle
tutela, agire indipendentemente; far da sé. f. d'ambra, 60
vale 'post ', né riceve dopo sé la particella 'che ', come
il clero, doppoiché ha attribuito a sé solo il nome di chiesa, ch'
di talpe, abiezione / che funghisce su sé. pavese, 1-123: forse gisella
dottori. -indietro, dietro a sé. petrarca, 86-14: vattene,
: chi vuole venire dopo me, spregi sé e tolga la croce sua, e
vista o in pensiero, / e sé rivolge per veder se 'l vetro / li
si fa a buona intenzione per campar sé o altrui d'alcun pericolo o peccato.
ritenuta per fede, ma di per sé non dimostrabile. b. croce,
mise nel dovuto stile, e, sé di nobilissimi vestimenti vestita, sopra la
di colori / tutta la nicchieria contiene in sé, / bianchi lattati, neri come
); riposare celato, contenendo in sé le possibilità di vita, di azione
romanzo di tristano, xxviii-610: per sé fece fare la sala là dove mangiavano
dove mangiavano li due amanti, e per sé ierano le camere da dormire la state
dì della sua dormizione, prese a sé lo portinaio del monasterio, però che
sommessa boschereccia / che l'albero tra sé e sé si canta: i un
boschereccia / che l'albero tra sé e sé si canta: i un riassunto essenziale
livio volgar., 4-182: davanti a sé chiamato alludo disse: sopra la dota
: don carlo era grandemente soddisfatto di sé; a civita dove era andato qualche
il marito nel diritto di tenere per sé una determinata quota della dote, e
immote / tutto zel, tutto fè da sé ti scaccia / sacro stuol di romite
crede che la tradizione classica basti a sé sola. gramsci, 8-10: ricordo un
quel che sì l'affligge e di sé '1 tragge? 5. sciolto,
, ma eziandio egli dee sapere da sé dire. boccaccio, dee.,
; chi lascia una chiara impronta di sé negli ordinamenti che è chiamato a reggere
rabbioso, / ch'ogni giovenco fa di sé dottoso. 3. che ha
. 3. che ha in sé qualcosa di pauroso, che ispira timore
sanza fallo [la morte] ha in sé alcuna cosa dottosa e che spaventa gli
: chi, quando può, dottrina in sé non usa / in colpa s'è
in colpa s'è s'altrui che sé n'accusa. pulci, 10-100: dicien
a dottrina non vegnono; credendo da sé sufficientemente essere dottrinati. grazzini, 4-121
gli eccessi. -che contiene in sé un insegnamento, un ammaestramento.
per questo cotal modo non ricevendo in sé né mandando fuori veruna cosa dottrinatamente né
a dottrina non vegnono; credendo da sé sufficientemente essere dottrinati, mai non domandano
non s'aggiorna, / gravido fa di sé il terrestro umore. tavola ritonda,
208: dov'era l'ombra, or sé la quercia spande / morta, né
, 7-58: farsi un personaggio di sé, oltre a quello che di noi fa
l'altro, se così avesse saputo consigliar sé come altrui faceva, doveva fuggire.
quegli che, se una giovine ha in sé qualche bella virtù, la sanno conoscere
campi e garruli torrenti, riuniva in sé ogni splendore e ogni dovizia.
.); far gran mostra (di sé, del proprio corpo).
stupore. -che comprende in sé svariati significati o valori (una parola
beltade / ch'ogn'animo gentil di sé inamora, / chiedervi in don la vita
: allora rallegratosi il foco delle sopra sé poste secche legne, comincia a elevarsi
cristo; però udì una voce drieto a sé che lo tirava indrieto. d.
e profezie, bastano a far da sé una più che mediocre libraria. torricelli,
saccoccia. d'annunzio, iii-2-277: a sé traendo alternamente il calamo annesso con cappii
pulci, 19-109: allor morgante ritirava a sé / presto il battaglio e 'n bocca
se ne ricordava! -dal tirarla a sé. -essere attaccato o legato a
, di stati concettuali, che di per sé, meccanicamente, segna i grandi filoni
particolare sistema filosofico può mai chiudere in sé tutto il filosofàbile: nessun sistema filosofico