non può tremare con una parte di sé e coll'altra rimanersi immobile come dianzi
ed essa / fatti li avea di sé contenti e certi. 2.
atterrar d'ilio le mura / senza sé né con sé punto s'avvisa; /
le mura / senza sé né con sé punto s'avvisa; / ché del contrario
xii-3-144: guai a chi 'l ben di sé in altrui sommette: / ché l'
sommette: / ché l'uom certo di sé, vive languendo. dante, par
: non è l'uomo certo di sé né d'altrui, ch'egli abbia tanta
un bel dopopranzo lo fece chiamare a sé e gli cantò chiaramente che egli il suo
che stimola la creazione deve nascere da sé, da un ostacolo incontrato indeliberatamente lungo
sua importunità, e presume tanto di sé, che mi sono a l'ultimo risoluto
cognizione (di un fatto, anche di sé); rivelarsi. dante, par
molta chiari tade di diafano avere in sé mista, tosto che 'l sole li
aspetto, rendono a li altri di sé grande splendore, sì come è toro e
. tasso, 14-24: faccia opre di sé degne in chiara luce. -chiaro
e vera gloria; / ma ciascuna per sé parea ben degna / di poema chiarissimo
locuz. -far chiasso: far parlare di sé, sollevare rumore, provocare, suscitare
chiassone, chiacchierone, buontempone: contento di sé. soffici, ii-106: giovane simpatica
ix-1020: allora sta gioioso / e sé conosce amare, / se fugge el
modo chi non è amato possa da sé partire le saette d'amore chiavate nel
comportare che la potestà secolare arrogasse a sé l'autorità di terminar le cause della
chiavello / porta d'ogn'om che di sé no'è durazzo. dante, /
la pressione del dito, si rimette da sé per l'effetto di una piccola molla
escono suoni. lo stromento ha in sé quasi direi una vita e quella inesprimibile
de le amiche l'aita; e a sé con mano / il fido cavalier chiede
altri quello che invece si vorrebbe per sé. = lat. eccles. clirlcus
chiesa di roma, / per confondere in sé due reggimenti, / cade nel fango
reggimenti, / cade nel fango e sé brutta e la soma. idem, par
, rattorto a spire su di sé, e ripiegato a foggia di mezza
, 1-38 (i-455): avendo tra sé fatti molti pensieri ed a nessuno appigliandosi
del sale, possente a strignere in sé le parti fluide e fermar le vaganti,
risparmiar qualcosa pe'figliuoli: scontento di sé e del mondo, stanco di tirar
dove entrando l'avevo deposto, su sé mi chinò l'oriolo.
un pulcino a cosa dentro di sé, e gli sembrava che ci stesse lui
impeto a linea di chiocciola, tirando a sé ogni nave ed ogni cosa che se
facciano ciascuna di loro un tutto da sé, mentre hanno fra sé scambievole comunicazione e
tutto da sé, mentre hanno fra sé scambievole comunicazione e passaggio: in quanto
... il ritenere appresso di sé, o pure servirsi delle chiodaie, o
lastret- tina di rame ravvolta su di sé in forma di stretto e acuto cartoccio
, 1-134: il signor ambrogio fuori di sé dallo stupore e dal contento, stimando
pagina o raccolta con altre in volume a sé stante) per chiarirne un passo oscuro
, una mezza di là, commentando tra sé una parola oscura, interpretando un andare
. 1827 (113): chiosando tra sé un motto oscuro].
boschi di san rossore / fan di sé cupa chiostra. pirandello, 5-100: la
di porpora si tinge, / per sé non calpestate lagrimaro / uve, che
chiromanzia, e aveva predetto lunga vita a sé. borge. se, 1-168:
dell'abito, e visitandosi il braccio da sé, trovatolo rotto,...
(63): quando fu tornato in sé, si trovò in un letto dell'
e gli occhi fermi e diritti davanti a sé. pavese, 103: chissà
da barberino, 187: s'el da sé si muove a gambettare / nell'acqua
andato alle stanze dei due cavalieri compagni a sé nel maleficio e nel supplicio, li
senz'ombra di tragici dubbi su di sé e sulla casta sociale che da poco lo
e forza nell'animo per allettarlo a sé, che le ombre volte contro al
conforto. 5. sicurezza di sé, coraggio, ardire, baldanza.
della buona morte, mi portava spesso con sé, tenendomi per mano, quando andava
. l. salviati, n-19: a sé del leggere, a sé del confrontare
n-19: a sé del leggere, a sé del confrontare, a sé del mettere
, a sé del confrontare, a sé del mettere in nota riserbava tutta la
il confronto: ei tutto / ha in sé ciò, che non hai: nulla
a stare solamente in questo cognoscimento di sé, non sarebbe buono; perocché l'anima
, / quel, che v'ancideria per sé, v'aita. ariosto, 19-76
, 1-105: il poeta ha innanzi a sé una immagine confusa di forza, di
solo che ha forma difettiva o in sé contradditoria, cioè l'informe o
: i principi, travedendo intorno a sé il tradimento e la morte, congedarono
paiono uomini e donne che camminano da sé son tutti congegnamene d'arte umana che
egli congegnava piccole utilità e suonerie da sé solo, e dava riparo ai guasti
, ella si vedrà sempre maggior di sé stessa tornata alla sua naturale liquidità.
ottimo, ii-387: e questo aere di sé molte spezie rende, perocché commosso fa
ed i sensi con ciò che hanno in sé le vite de gl'innamorati, sieno
fece le sue conghietture e stabili fra sé la natura del male, toccandogli frattanto
. 5. raccogliere, riunire in sé; aggiungere; avere, possedere in
ispirò tanti capilavori di pittura congiungendo in sé il fantastico e l'affetto, il divino
che le cose congiunte comunicano naturalmente intra sé le loro qualitadi, in tanto che
'nmensurabile bontà divina l'umana creatura a sé riconformare, che per lo peccato de
, come risona / il nome suo di sé me- desmo adorno! bruno, 3-178
sempre congiunte. -compendiato, raccolto in sé. simeoni, ix-348: o te
sovra quante n'ha il mondo in sé congionte! -insito, inserito.
/ l'umana compagnia, / tutti fra sé confederati estima / gli uomini. carducci
: così per ristituire più uomini a sé coniuntissimi nel sangue e nella famiglia sua non
alcuno altro, e che non solamente per sé è unito, ma per accidente,
qua- l'ella ebbe da rientrare in sé stessa e da ravvedersi. redi,
suoi ornamenti e il suo santo per sé, congiurano nulla di meno tutte a una
virgilio, fa l'autor nostro da sé poetando. 6. tr.
congratulando a lor pasture, / fanno di sé or tonda or altra schiera. marino
; tu collo agevolarne quello che per sé era pieno di fatica, ne hai mostrato
colla carità e congrega pecunia, inganna sé medesimo e mente a sé stesso. alberti
, inganna sé medesimo e mente a sé stesso. alberti, 59: tu
iii-187: è pessimo e ha in sé il tiranno tutti e'peccati, perché
, e però non catuno vale per sé, ma congregati a uno. iacopone,
sian congregati insieme per qualche rispetto verso di sé, ma quello ancora ch'è principio
una chiesa integra e perfetta di per sé sola, e dotata di tutti i
queste niuna assurdità dalle storiche asserzioni in sé contengono? cesarotti, i-368: ogni
la natura del fatto, possa giustificar sé od altrui con un nuovo giudizio?
vide la cintura, disse in fra sé, gli ambracani saranno buoni per farmene
porti, di cui / priva in sé si rannicchia, / cerca gli angoli bui
di donna che per denaro fa copia di sé... io, or sono
come ultimo fine, e fannola a sé medesimi connaturale. menzini, iii-
questi mezzi di ravvicinamento gli ebbe in sé stesso; come quello che si aveva
aveva connaturato, pur riadattandolo estrinsecamente a sé, il cristianesimo. 2.
la stella, è uno cielo per sé, o vero spera, e non ha
connettiture del pietrame, vede intorno a sé, in alto, in basso, una
invisibili... spingono davanti a sé il cono di luce dei fanali.
morendo ei [il boccaccio] fece di sé grazia a cer- taldo. di che
del complice quel valore che non aveva da sé,... una era che
di una tecnica siffatta. -conoscenza di sé: il sapere obiettivo, cioè non
lui, tutte le cose conosce in sé, secondo lo modo de la intelligenza
nel passare inosservati, nel dare di sé un'impressione di calma e di semplicità,
fa e dice, ancora che da sé non abbia invenzione, conosce l'opere
motociclista. 10. avere in sé, professare, esercitare (qualità,
chi 'l tene / del tutto in sé celato. dante, vita nuova,
francia, / per far conoscer meglio e sé e'suoi. poesie bolognesi, xxxv-1-768
te stesso: invito alla conoscenza di sé, della propria personalità morale, della propria
altissima che la voleva far concepire di sé. banti, 8-230: i figli la
o avere piena e spregiudicata conoscenza di sé, delle proprie qualità, dei propri
in sulla mezza notte ritornando egli in sé, e conoscendosi, incominciò a piagnere amaramente
a tornare a fiorenza a dar saggio di sé; che questa era una occasione da
concedo che tutte le cose hanno in sé anima, hanno vita, secondo la sustanza
, 77-1: se l'omo avesse 'n sé conoscimento, / in tutto lasserebbe amore
, conosciutissima, e che riempiva di sé tutte le veglie. 5.
a guisa di conosciuto mi ricevette e a sé già per la contezza della notte fatto
palese / ciò che l'aspetto in sé avea conquiso. 5. rifl
5. figur. attirare a sé, conciliarsi l'animo altrui.
claudio, un conquistatore che tragga dietro di sé un carro pieno d'infermi e che
3. figur. che attira a sé, seduttore; fortunato corteggiatore di donne
.: donna che ha intorno a sé molti adoratori. magalotti, iii-6:
conquisto ed onorato fare, / consumar sé, che men potè e men vive.
è che amore imperfetto e non consapevole di sé. cardarelli, 3-132: dopo di
, ii-437: non era cristo da sé consapevolissimo già di tutto? redi,
cammina conscio, è vero, a sé dell'altezza dello scopo, ma dubbio
una situazione; avere perfetta coscienza di sé stessi, delle proprie inclinazioni e capacità
della sua futura morte, dava di sé (conosciuta la virtù dello uomo e la
enrico gnei. -farsi conscio di sé: divenire consapevole delle proprie possibilità,
le diverse nazioni, fatte conscie di sé, tendevano a smembrare l'imperio.
in cui l'amore si fa conscio di sé non è quello per lui di diventar
, il quale per la mutabilità ha in sé tutte le cose; e perché tutte
udito tanto come naturali, perché in sé sono naturali create dalla umana voce; ed
hanno per conseguirli: riscon- trolli fra sé col prò e 'l contra delle ragioni possenti
.. aspiravano a muover gran fama di sé. botta, 5-51: s'accorgevano
, iv-62: verrebbe ad approvare in sé medesimo quelle ingiustizie, che da per tutto
pavese, 8-108: ciò che dipende da sé soli, basta volerlo decisamente, e
della persona amata: e repugnano a sé per consentire ad altri. castiglione, 144
, ci dà quanto di bene ha in sé la vita nostra; e però 10
intorno a costei, naturalmente, da sé, tutto si compone in lineamenti consentiti ed
: queste discipline addunque, se a sé esse vogliono essere consenzienti, niente possono
, / e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta; / tali
mia povera testa era insofferente di fare in sé conserva di definizioni, digesti, e
si può conservare, che ha in sé le condizioni per durare. crescenzi
da dio; e così conservava in sé la virtù dell'umiltà. tasso, v-75
è piuttosto favore de'nimici che franchigia di sé. questo uomo è esperto per la
non del passato, ma semplicemente di sé. conservazióne (ant. conservagióne)
produzione e distruzione, collegate ambedue tra sé di maniera, che ciascheduna serve continuamente
padrone, viene ad irritar parimenti contro di sé tutti i conservi di quel padrone
te non descende; / resplende -in sé perpetuai effetto: / non ha diletto,
lettore va più ritenuto e sopra di sé, e meglio considera e si diletta dello
così la filosofia..., in sé consi- derata, ha per subietto lo
marino, vii-241: il numero per sé considerato è finito. d. bartoli,
considerazioni filosofiche; riflessioni morali, sopra sé, meglio che sopra altrui. nievo,
considerazione: s'era messa a provvedere da sé ai suoi bisogni e a quelli dei
si è quelli, che può consigliar sé ed altrui nelle cose buone e ree,
pente, / se d'altrui o da sé é consigliato. dante, conv.
qualcun altro non sarebbe più capito in sé dalla contentezza, ne avrebbe scritto sotto
un disperato / gemer risponde; e per sé geme ognuno, / per te,
egli in età di sedici anni da sé la condusse..., la quale
li buoni consigli, li quali conducono sé e altri a buono fine ne le
, 36-96: gli dava conto di sé, e 'l richiedeva di consiglio ne'
... guicciardo e gli altri a sé chiamòe / e referì di questo traditore
il dubitar prima di qualche abbaglio in sé, che di falsità e di menzogna in
. -tornare in consiglio: tornare in sé, riprendere i sensi. pulci,
quale castella e vassalli aveva sotto di sé, e la più parte del tempo dimorava
tempio, che noi mondo chiamiamo, di sé empiendolo, ha fabbricato con maraviglioso consiglio
ant. che non ha di per sé un significato preciso, ma lo acquista
se il vacuo senza altro ritegno sia per sé solo bastante a tenere unite le parti
stato, quelli tali fece dinanzi a sé venire, e corressegli e punì innanzi a
sconsolata e sola, / pietosissimamente a sé l'appella / e con dolci ragion
: anche un idiotismo, che in sé racchiugga gran forza di sentimento,.
se voi consolare, si sta en sé contaminato. dante, 57-74:
giosuè carducci, potrebbe bensì additare in sé le cicatrici lasciategli daltingiustizia sociale, ma
suo consolato, e delle cose fatte da sé in beneficio della repubblica. pascoli,
tutta / diè lor, ben che per sé tor non la possa. guicciardini,
venne a morte, non li sé trovò tanto che li potesse fare quello ch'
. in molti luoghi amministra giustizia da sé sola, trovandosi i consoli dell'arte
che aspettasse insino a tanto che da sé gli fusse consolidato talmente il regno,
[le parti] a compor di sé una natura, un mondo, una macchina
ragione. monti, x-1-390: di sé mandar quaggiù prese [giove] consiglio
che ciascuna d'esse cinque fa suono per sé; e sono l'altre dette consonanti
ama una seconda o settima, che in sé è dissonanzia aspera ed intollerabile; e
/ en dio stando rapito, che 'n sé non se retrova; i de sé
sé non se retrova; i de sé reman perdente, posto nello 'nfinito. scala
osservare e conseguire separatamente ciascuno da sé? leopardi, 32-12: fra maraviglia e
gli ha consorte, / in loco di sé, morte, / cioè amor che
censi, / sol di tai fasti celebrar sé pensi / e la turba consorte.
donzella, che i pruova / di sé far copia altrui, ch'ai suo consorte
fare un piccolo e debil corpo da sé. algarotti, 1-349: chiamò i prelati
si fa, cessano le consuetudini tra sé de'mortali, le quali cessando, necessaria
venuto un tono di confidenza sicura di sé, come ci fosse una consuetudine tra
, nelle consulte darà buono conto di sé, questo onorerà sé e la casa sua
buono conto di sé, questo onorerà sé e la casa sua ed arà molto
cioè ogni quartiere separatamente e consultare da sé sanza che l'uno udissi l'altro
stesso, ponderare un problema tra di sé. machiavelli, 452: i priori
): si mise a consultar tra sé, molto a sangue freddo, sul partito
: « ne ha bisogno non per sé, ma per esercitare il suo ministero a
a certi suoi amici e parenti che egli sé e 'l suo avere parimente fosse per
consuma / cotal vestigio in terra di sé lascia, / qual fummo in aere
: si pone per l'avarizia che consumi sé dentro con la sua rabbia; e
meno nocimento è che l'avaro consumi sé d'entro, che la sua rabbia
mente sempre solamente per lo migliore di sé si suole consumare. boccaccio, dee
stato concesso a galeazzo pallavicino, richiamando a sé la terra di cairasco nel contado d'
non curando d'alcuna cosa se non di sé, assai e uomini e donne abbandonarono
le parole della moglie, stette sopra di sé e quelle gli furono un coltello al
tanti errori, che, tornato in sé, fece legge che nessuno asiatico beessi vino
se voi consolare, sì sta en sé contaminato. masuccio, 15: [donna
peccato e onta / guadagnerà, per sé tanto più grave, / quanto più lieve
i-11-5: dispregiar se medesimo è per sé biasimevole, però che a l'amico
nullo è più amico che l'uomo a sé; onde ne la camera de'suoi
si segue ancor contare, / come in sé fa mostrare / le moventi fiammelle /
e gravità di comportamento, padronanza di sé. -perdere il contegno: perdere il
-perdere il contegno: perdere il dominio di sé, lasciarsi andare ad atti incontrollati.
co 'l lavoro di secoli contemperato a sé artisticamente il cristianesimo anzi che essersi lasciata
rota, e col suo grido trae a sé la vista de'circunstanti animali. bruno
, specificare, comprendere, contenere in sé (una legge, un contratto,
resta al contemplativo amante, non è di sé, ma della persona amata. alvaro
». -ho capito, -disse tra sé il dottore, che in verità non
contrarie difficultà e venesse a liberar e sé ed altri da tante vane inquisizioni e
amici era cortese, / a dar di sé notizia non contese. foscolo,
/ quel, che v'ancideria per sé, v'aita. tasso, n-iii-807:
dominio oltre si stenda, / e per sé stima ogni virtute oscura / cui titolo
, racchiude, comprende, accoglie in sé. bruno, 3-372: aristotele
di contenenza, che sviluppate e distinte fra sé mostrano la quistione proposta esser vana,
porrà considerare li costumi di sovra e sé ad essi tanto confermarsi quant'ella porrà
tenere). tenere, chiudere in sé, racchiudere, avvolgere, cingere (con
della donna... contiene in sé due ventricoli. redi, 16-iii-295: talvolta
che niuno di questi sacchetti abbia in sé racchiuse l'uova, ma solamente contenga
2. figur. avere in sé (pregi, virtù, qualità,
, e tutti gli altri beni in sé contegnendo. g. quirini, ix-8:
, i-158: la dubitazione contiene in sé significazione d'ingiuria. boiardo, canz
poi scellerata, che contiene / in sé la feccia ed ogni nostro amaro, /
ecco il rio / che mortali perigli in sé contiene. marino, vii-144: s'
campagne bello ed ornato, contiene in sé, come si è veduto, tutte le
l'uno dall'altra e contenere in sé a un tempo i due amori: il
grande circuito de le belle mura contiene in sé il mirabilissimo porto, universale albergo di
questo è in forma di speco e in sé contiene / camare e sale, grande
, comprendere come tema, avere in sé come significato (uno scritto, un
una novella non guari meno di pericoli in sé contenente che la narrata da lauretta.
contenenza, che sviluppate e distinte fra sé, mostrano la quistione proposta esser vana,
, racchiude, comprende, accoglie in sé (corpi, sostanze, recipienti, e
, nel suo grande essere, contenitore in sé di ogni grado di perfezione.
opera et rito de'magiori acquistino in sé tanto grandissimo contentamento quanto è di sapere
singolarissime et elegantissime, et godano in sé essere eruditi et docti. leone ebreo
intenta, / che l'anima vedente in sé riceve, / per creata e finita
. tornarono a dietro, fuori di sé dalla contentezza. soldati, v-419: sorridendo
ant. che contiene, racchiude in sé. - anche al figur. cavalca
e colui, che è contento di sé, è nato colle ricchezze da mai non
mio ben mi furi, e per sé il foglia. bembo, 1-257: più
: la operazione de la virtù per sé dee essere acquistatrice d'amici; con ciò
disponga mai. -far contento qualcuno di sé: soddisfarlo carnalmente (con riferimento a
oro e fe- celi offerte assai per sé e per li suoi amici e per lo
contenuto, il quale, per esser per sé noto e manifesto, non avea bisogno
4. letter. racchiuso in sé (con riferimento a gemme, boccioli
, vita ed anima, che riempia di sé quelle forme. d'annunzio, iv-1-160
venire altri guai. già di per sé la contenzione, la lotta, la
principii, cresci- menti o fini in sé abbia ciascuno amore. baldi, 3-3-118:
persona che momentaneamente risulta pericolosa a sé e agli altri. = voce dotta
i-43: da questi princìpi chiari per sé, ma che però non si presentano alle
contesti, e ripetuti, e fra sé rispondenti sempre a tuono i primi con
se tu bilanci, o ciascuna parola per sé sola, o tutte insieme conteste:
. parini, xviii-121: dintorno a sé conteste / d'onori e di fortuna
gli era nel sonno parato vedermi a sé venire tale quale io venni..
guisa di conosciuto mi ricevette e a sé già per la contezza della notte fatto dimestico
6. locuz. -dare contezza di sé: farsi riconoscere dichiarando la propria identità
casa, gli diè una pienissima contezza di sé e di tutto l'attenentesi all'anima
, xii-12 (156): vedrà sé o altrui qualunque sia... di
le cose contingenti / anzi che sieno in sé, mirando il punto / a cui
concedendogli gli altri, solamente continuò a sé lo imperio. compagni, 2-20: questi
quasi continuare eziandio materie di natura fra sé tanto dispari..., il sistema
dante, inf., 10-76: e sé continuando al primo detto, / «
e persuasivo come l'individuo, per sé preso, non abbia altra consistenza fuori
spirito che diceva aver fatto giubbetto a sé delle sue case, che esso raccogliesse
mobile, lo quale corpo mobile ha in sé ragione di continuitade, e questa ha
ragione di continuitade, e questa ha in sé ragione di numero infinito. cicognani,
che è continuo, che ha in sé continuità (nel tempo e nello spazio)
del continuo: separazione di parti fra sé continue. -in medie.: l'effetto
, nel presupposto dell'esistenza presso di sé di una disponibilità a favore del cliente
; dicendo in un certo modo fra sé: poi qualche cosa ci aiuterà.
11 un paiuolo che ne costa di per sé cinquanta [lire]! *.
. -dare conto buono o cattivo di sé: dare buona o cattiva prova.
7-1-89: viene alla corte per dar di sé buon conto in servizio di n.
, nelle consulte darà buono conto di sé, questo onorerà sé e la casa sua
buono conto di sé, questo onorerà sé e la casa sua. -entrare
, 8-59: ogni fervore porta con sé un superstizioso convincimento di aver da fare
, nelle quali gli dava conto di sé, e 'l richiedeva di consiglio ne'fatti
-dare, rendere buon conto di sé ad alcuno: dargli ragione del proprio
: ecco lui pronto / a rendervi di sé -disse -buon conto. manzoni,
l'essere sconosciuto, e non dar di sé un conto soddisfacente. -rendersi conto
la gran gio'c'ò, che de sé tenmi conto. iacopo da leona,
danzatrice / braccia e gambe gittar da sé lontane, / gonfiar muscoli e vene,
chiamata recriminano, non attende a scusare sé, o giustificarsi delle cose opposte dallo
città, per fare contrada ciascuna per sé. 3. territorio circostante a un
sieno medesimamente tutte, hanno nondimeno tra sé diverso e differente sito ciascuna, così
contraddente voglia che ha l'uomo in sé? gioberti, 1-ii-560: non solo
si fece incontro, e nocque a sé, e non offese lui. contraddièta
dirò che le cose naturali vanno da sé, non si contradicono mai, e
solenni... pensar tanto a sé,... e voler dio solo
tenuto spirituale; perciocché così sarebbe in sé contradittoria, e non netta locuzione.
un cattolico, più crudele inquisitore di sé che il tribunale delltnquisizione. idem, iii-103
206: se la dottrina è perfetta in sé, e da quelli è stata perfettamente
rendendo oscura un'opera che è per sé tanto chiara. serra, ii-8: i
/ in ogni sua essenza / di sé dà contraènza. — deriv.
trovasse alcuno trattato nella città contro a sé, o ch'egli il contraffacesse,
che, facendo un giusto giudizio di sé, avrebbe di che gloriarsi, e che
la consolerà quando vedrà venire contra di sé a schiera a schiera quelle crudelissime e oscurissime
in uno stile artificiato, che tirava a sé anche i più robusti ingegni, anche
l'assumere, il prendere su di sé. creazione del mondo, 1-60:
il galeotti non si facesse largo da sé, e se non mi paresse quasi d'
ma spero che la medicina opererà da sé. piovene, 5-246: i repubblicani sono
si dice giustizia. contrappasso ha in sé più severità e ragione, ché vuole che
manto, il contrappasso / hanno provato in sé, con giusto = comp.
d. battoli, 11-49: materie fra sé disuguali nella misura del corpo, ma
, / la spalla destra incontr'a sé conversa / gli ha di ferma imbroccata a
cose fa l'arte, che da sé far non può la natura, vi sia
canzone come per le ragioni assegnate 'sé iscusi là dov'è mestiere 'cioè
schiude / almo sapor, che a sé contrario il folle / secol non gusta,
amica, / che due grandi contrari in sé raduna: i placida cortesia / e
atterrar d'ilio le mura / senza sé né con sé punto s'avvisa; /
le mura / senza sé né con sé punto s'avvisa; / ché del
desidererebbe la sua imperfezione: imperocché desidererebbe sé sempre desiderare e non compiere mai suo desiderio
5. figur. accogliere, ricevere in sé; acqui- recarsi qualcuno a contrario:
amplitudine / contrae, e dio in sé vien ristrignendo. castiglione, 123:
, raggrinzarsi, rattrappirsi; raccogliersi in sé, ritrarsi, rinchiudersi in sé;
in sé, ritrarsi, rinchiudersi in sé; rimpicciolire, diminuire. -per estens.
estorcerle, rinchiuse la porta dietro di sé. moravia, iv-194: fu come
: il caso, già di per sé penoso, e assolutamente nuovo, comunque,
segnor giocondo. chiabrera, 236: in sé l'uomo ritrova / il suo ben
ritrova / il suo ben, se per sé noi si contrasta; / che son
: donque chi '1 vede, in sé celar lo dia / e contastallo a
contrasto e la resistenza si troveranno fra sé in equilibrio. 8. letter
, 2-1-53: i padri soli da sé contrattano i maritaggi, senza né mostrar
poco avere. 2. ricevuto in sé, preso (una malattia; anche
: [avevano dovuto] cercare per sé e per i figliuoli uffici che permettessero di
3. raccolto in sé, costretto e teso all'interno;
: quello che un soggetto stipula con sé, ma in due vesti diverse,
fatto, provando odio del male in sé, dolore di averlo commesso, e
quello che non vorrebbe che fosse fatto a sé o contro a sé, allora si
che fosse fatto a sé o contro a sé, allora si perverte l'amore della
itasene sopra d'un profondissimo pozzo, e sé e il fanciullo vi gittò dentro.
santissime leggi, ora fieramente incrudelito contro sé, vive col fiero instinto delle fiere
vi dirò che le cose naturali vanno da sé, non si contradicono mai, e
mezzi che hanno per conseguirli: riscontrolli fra sé col prò e 'l contra delle ragioni
penisola, si divide sempre più tra sé. stuparich, 4-237: tanti furono
abitudine era di farsi giustizia da sé, rifiutando il concorso della legge: subito
regolare con calma e perfetto dominio di sé ù proprio comportamento. -controllare i propri
persona che rivela una notevole padronanza di sé nel proprio modo di comportarsi. banti
memoria della sua nobiltà e ogni controllo di sé, rovesciava sul compagno l'ondata della
lo avvertì che perdeva il controllo di sé. si accorgeva infatti di avere formulato
controluce: guardare ponendo l'oggetto tra sé e il punto da cui proviene la
controscena, perché non badano che a sé e al suggeritore o all'uditorio. faldella
lo scrittore pare che tenga le mani a sé e lascia dir la sua prima al
un oggetto controsole: ponendo l'oggetto fra sé e il sole. -guardare controsole:
: gli uomini giurano per maggior di sé, ed è la fine d'ogni lor
saldi fondamenti della sicurtà sua che da sé dependes- sino o tutti o parte de'
. cecchi, 1-88: il giornalista in sé e per sé è men che nulla
1-88: il giornalista in sé e per sé è men che nulla se non consente
, odio, contumacia e amor inordinato di sé e delle cose mondane. davila,
e, quel che più importa, a sé stesso, o d'avere aspettato quella
d'annunzio, iv-2-314: vedendo dietro di sé la vinat- tiera zarricante che aveva fresche
d'ogni altra cosa, e di sé solo l'empie. tasso, n-iii-976:
tacque, forse per considerare entro di sé la creatura della sua imaginazione conturbata.
gente, / di rabbia tutti in sé si consumava, / maladicendo il duro convenente
consideratone quello spregio ch'ella mostrava di sé, dolcemente ne la riprese ricordandole il
e civile... convenevolmente a sé tiene de li uomini lo maggior numero
colui che a donna non bene a sé conveniente s'abbatte. piovano arlotto,
gli uomini, tenendo più conto di sé che non tengono gli altri, pensano
moralità, buon senso, rispetto di sé e degli altri. boccaccio, dee
? / convense a cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? bandello,
ornati; /... a sé medesma / quante volte convien piacque e dispiacque
tr. ant. convocare; chiamare a sé. boccaccio, 9-275: quantunque il
dove gli piace: questa dinanzi da sé, di qualunque parte del mondo, può
intenta, / che l'anima vedente in sé riceve, / per creata e
, in segno di sempiterna fama, da sé si coronavano. =
dirò che le cose naturali vanno da sé, non si contradicono mai, e le
frumier eclissò di colpo e attirò a sé tutte le altre. queste non restarono
piacevole nella conversazione, che tirava a sé gli animi delle genti. tasso, 11iii-
alte e crude, / ciascun per sé conchiude: / -nobile donna, tua sentenzia
faci / vide da borea in contra sé converse, / ritentar volle l'arti sue
più vicino al riflesso, più tingerà di sé esso riflesso, e così di converso
il nudrimento, ovvero il sùgano a sé, spezialmente puro e convenevole, e simi-
converte, / e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta. marino
proprio potere, accentrare, attribuire a sé, al proprio beneplacito. giamboni,
, e tutta la segnoria del regno in sé convertìo. guittone, xxxii-10: se
e dote, potesse liberamente convertire in sé tutte le entrate pubbliche. ariosto, 30-25
, mandato in ispagna, convertì in sé tutto l'esercito. tasso, n-ii-352:
re... convertono gli occhi a sé di tutte le genti. botta,
nella battaglia detta di sopra, in sé la battaglia di serses convertìo. simintendi
, convertì la battaglia, cacciata da sé, contro a loro. ugurgieri, 1-301
detto, sono crudelissimi, e contra sé e contra coloro, i quali spergiurando
conversa la festa tutta in far stimar sé e non in onore di dio. machiavelli
savonarola, iii-73: el foco converte a sé el legno, e non lo converte
corpo, ma lo fa simile a sé mediante la virtù che ha in sé.
a sé mediante la virtù che ha in sé. 13. figur. persuadere
il buon petronio predicatore / che a sé convertami pregò il signore. nieri,
tutte le convicine còmid faceva intorno a sé ragunare. f. f. frugoni,
per convincere un certo castello, chiamò a sé un suo macedonico giovanetto a cui era
doppioni mirandolini, balordon balordone tiravano a sé i danari de'convitati. marino,
convitto, perch'egli per questo medesimo di sé dice: spiritus meus super mel dulcis
se già costui non sarà fuori di sé, credo fugirà la seconda. bandello
simile all'amadriade per sentir circolare in sé la fresca energia dell'albero convivente.
: ogni uomo potrebbe diventale indovino di sé, della sua sorte, dei suoi mali
, perch'elle non si reggono da sé ed hanno bisogno delle vocali, ed
. 4. trascinare, trasportare con sé (un corso d'acqua);
3. rifl. avvolgersi su di sé, contorcersi. castelvetro [inf.
uova deposte, e con certi fili da sé cavati le lega e le assicura,
che gl'individui di ciascuna badino a sé e lascino vivere quietamente e prosperare gl'individui
tumulo grande 1 che gioiosamente / di sé fece l'alta coorte! / ciascun combattente
, 2-4 (154): vide da sé molto dilungata la tavola; per che
rispettò il volere della nazione, impose a sé di non conspirare coperto. tecchi,
giamboni, 4-84: e non dando di sé copia i nemici a combattere con loro
, familiarità. - fare copia di sé a qualcuno: offrirsi, prodigarsi in suo
giustizia sieno tenuti e debbiano fare copia di sé, e stare ad audienza nel luogo
e donzella, che si pruova / di sé far copia altrui, ch'ai suo
lo 'ndugio, col far ora / di sé copia a ognuno. f.
, 1-59: e 11 di sé gli fece dolce copia. cesari, 3-1-406
cristo, facendo a tutti libera copia di sé, accogliea questi miseri. rosmini,
alla divina natura che essa faccia copia di sé ad esseri suoi nemici. 6
fare copia autentica per tenerla a presso di sé. sassetti, 23: perché e'
.. il balli aveva lasciato traccia di sé, essendo stato copiato accuratamente in una
stesso ancora, copiatori, loderà in sé quello che ha biasimato nel signor mario
pegolotti, i-159: quanto meno ha in sé [l'argento] di tenere [
pensò un'altra, e trasse subito a sé i piè, e dettegli una coppia
: leggiadra vista che davano veramente di sé quelle felici coppie di amanti di un
via di scoprire il giovane e coprire sé. baldini, i-23: a destra ci
); seppellire; chiudere entro di sé; custodire, vegliare. dante,
-concorso copulativo: che unisce in sé due o più condizioni necessarie.
da un cosciente e sicuro dominio di sé e da un perfetto equilibrio morale e
con piena responsabilità, con sacrificio di sé. bonagiunta, ii-319: dev'
tuo dio. nievo, 48: per sé, fatta la sua confessione pasquale,
difesa e quante corazze ha sopra di sé e non è di tanto valore né
corbastrelle, né li animali simili a sé. = deriv. da corbo
il sufficiente denaro per acquistare un vestito per sé. tornò recando una stoffetta più debole
di grandissima durata, nasce da per sé nelle selve, e si chiama unedone
, / e qualche buon boccon per sé ritiene, / e 'n corbona metteva come
, 1-5: l'uomo che sente in sé poca virtù ritrae all'animo feminile,
, 8-13: corda non pinse mai da sé saetta / che sì corresse via per
e con canti, hanno aperta a sé la redita in questo luogo. tasso,
all'avversario, valere per tirarlo a sé più agevolmente vinto e renduto; secondiamo
, è meglio se ne sia andato da sé, altrimenti avrebbero finito per commetterne di
radice cominciamo; il quale amore ha in sé sette amori. giov. cavalcanti,
di francia regnava / aveva appresso di sé una sorella, / la qual cordialmente
che, non potendoselo il cardinale partire da sé, misse le mani al cordiglio del
romanziere bisogna che a tutto provveda da sé. ojetti, i-372: teatro.
cavalca, 16-1-254: mai non tenne in sé ira infino a coricato il sole.
salvini, 22-49: la porta a sé tirò colla cornacchia / d'argento.
sovrano, tutti e tre sono spazii fra sé ugualmente distanti. 2.
i comicelli rotti, i quali di per sé si gittan sopra all'altra sementa
/ e gli occhi a far tirar a sé le coma / sbalordite alle chiocciole.
utero dellai donna... contiene in sé due ventricoli; tiene anco per giunta
dall'ultimo colpo, sentendo intorno a sé crescere il coro delle disgrazie, non aprì
fur fedeli a dio, ma per sé foro. idem, par., 27-17
abandona, / e de le stelle a sé richiama il coro, / poi che
che si facea corona / riflettendo da sé li ettemi rai. boiardo, i-5-60
1-5-135: napoleone... prese da sé la corona di ferro...
il regno di napoli, come acquistato da sé e però non appartenente alla corona di
1-5-135: napoleone... prese da sé la corona di ferro...
qualche cosa: circondarla. -far di sé corona: disporsi in cerchio.
/ far di noi centro e di sé far corona. lorenzo de'medici,
: sappiamo che giove ha intorno a sé una corona di quattro satelliti, o
complesso, che forma un organo a sé, o costituisce la parte periferica di
, 1-7-76: letta questa farraggine, a sé chiama / la ninfa,..
una copia autentica del giuramento prestato da sé in francfort; in cui legge
fede, gli sembra bellissimo, degno di sé. c. e. gadda,
ciascuno di questi reami ha lingua per sé. boccaccio, i-132: apparve una gran
che ha persone o cose intorno a sé; difeso, protetto. galileo,
compagine più o meno omogenea e a sé stante). ubertino d'arezzo,
le corpora semplici hanno amore naturato in sé a lo luogo proprio, e però la
, 360: la calidità in sé è più perfetta che la frigidità; ma
, il corpo è reale, non in sé, ma per il soggetto pensante,
complessa purché formi un organismo completo a sé stante, limitato da muri perimetrali esterni
32. parte distinta e a sé stante di una cosa. salvini,
e facessero ciascune un corpo da per sé. vasari, i-486: mi pare che
fu grande, e dubitando ciascuno di sé stesso e delle cose più care, il
imbriani, 2-37: il generalissimo chiama a sé un uffi- opportune, / riconoscere
antiche mura. -far corpo da sé, a sé: costituire un tutto
-far corpo da sé, a sé: costituire un tutto unico, libero
dagli austriaci e di far corpo da sé sotto la protezione del vincitore.
splendor sereno? / ch'ei da sé vibra, per lo spazio voto / non
che l'ambra sof- fregata traeva a sé de'corpicciattoli, ma non seppero più
forma nobilissima del cielo, che ha in sé principio di questa natura passiva,
, e tale si pone l'uomo a sé, come si potrebbe parere in sogno
principiami a conoscere quanto la bellezza da sé è aliena da la materia e corporeità,
, si avvia al compiuto possesso di sé, alla salvazione. = voce
corpuscolo che non contegna cotal porzione in sé che non inanimi. galileo, 865
tavola, ecc. che porta con sé la sposa (e anche la novizia che
da cord'onta e biasmo abbia con sé corredo. salvini, 41-148: reggere e
, come necessario cor2- 2-14: fra sé pensosa dubitò natura, / se suo pur
/ ma chi -figur. corregge sé, più d'altri vale. dante,
nature rigogliose e bollenti che hanno in sé i germi di tutte le qualità,
, 2-67: quelli tali fece dinanzi a sé venire, e corressegli e punì innanzi
fa e dice, ancora che da sé non abbia invenzione, conosce l'opere triste
una perfetta correlatività le due proposizioni per sé considerate sono d'uguale ampiezza; ma
dolente. brocardo, ix-55: sovra sé verde un arbuscel rimira i..
pente, / se d'altri o da sé è comsigliato, / e ne'gran
piccola gente e questa ancora / tra sé divisa, e mezza mia; la
bene e le virtù, e in sé medesimo il male e i difetti. foscolo
stata tostamente, / per che ciascuna sé alle difese / si metteva di sé
sé alle difese / si metteva di sé velocemente. sacchetti, 8-19: o messer
mio ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. idem, par
: egli aveva una virtù grande in sé, e era questa, che correva in
(un fiume): trascinarli con sé. g. villani, 9-125:
, una stanza); trascinarli con sé (un fiume). malispini,
sovente che giudice. e dietro di sé lasciava norme di vivere più corretto.
d'armi far cimento / fruttuoso di sé per correzione / di sì fatti sinistri
/ ragazzi e corrieri, / ciascun per sé andare. bibbia volgar.,
ogni opera per acquistarlo e farlo a sé corrispondente in amore; il che con
che non sono atti a sentire in sé la corrispondenza de'pensieri poetici al vero
cui ciascuno legge quanto ha dentro di sé e per analogia suppone viga nell'altro.
non solamente ponga cura d'aver in sé parti e condizioni eccellenti; ma il tenor
, e preme fino a far di sé, e di qualunque sia il liquore che
trarre utile per altri ed onore per sé. lambruschini, 1-61: corroborare la debolezza
, colore e sapore, e da sé non ha niente. marino, 10-16:
19-176: temendo di ciò fare per sé medesimo, corruppe lo donzello del vescovo
a bisogno, ella ha certi sassolini in sé ascosi, crudi, che con il
corrotti che altramenti facevano a'vicini sentire sé essere morti. 5. caterina da siena
odio, contumacia e amor inordinato di sé e delle cose mondane. lancettotti,
mal seme, non hanno elle dentro di sé, fino dal nascere, i princìpi
scusano certe cose in generale e per sé; nel fatto, e in altrui,
i-72: quando vide passare presso di sé quella enorme macchina, corrusca di fuliggine,
corpo e ciò che n'esce / in sé tiene difetto correttivo, / o sia
, la nebbia dissipando d'intorno a sé delle passioni corporali, e dalla corruzione
, albergo de'morti, facendo a sé vita dell'altrui morte, guaina di
/ per te lo giuro, a sé adulando ei ménte. pascoli, 1501:
al corso, par voglia farsi minore di sé, e tocca quasi col ventre la
selve con corso veloce / tirato a sé, che son ferme cotanto. bibbia volgar
del mondo corrono a gran torrenti da sé; strascinano chi vuole arrestarle; bensì
nascosti sotto, pareva che camminasse da sé. leopardi, iii-393: non ti parlerò
di felicità in breve tempo sotto di sé ha uniti regni grandissimi. parini, giorno
pirandello, 7-200: s'era portato con sé, come uno scenario, lo spettacolo
leggendo, non lasciava alcuno partire da sé scontento. d. bartoli, 36-19:
del peccato, in nostra corte / rivolge sé contra '1 taglio la rota.
son dintorno, i quali non potendosi per sé pascere, è necessario che sieno corteggiatori
'aquino, ii-142: valore ha in sé e presiata cortesia. / cortese portamento
sì affannato. / valore ha in sé e presiata cortesia. bonagiunta, ii-306:
bonagiunta, ii-306: amor ha in sé vertode: / del vile uom face prode
? / convense a cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? ariosto,
nievo, 132: lamentava poi fra sé quelle sopercherie come un segno secondo lui
perché non ha, mostra d'avere in sé piena cortesia! ma se avesse,
, 1-37: cominciò a chiamare a sé di quelli baroni; a chi donava drappi
« avranno pazienza », diceva fra sé sorridendo; « e mi faranno cortesia un'
bene / che non ha fine e sé con sé misura. vico, 679:
che non ha fine e sé con sé misura. vico, 679: sparta,
'l fece accorto / ch'ei per sé stesso è tenebroso e corto. marino,
ebbe l'età, e fu libero di sé, mette all'ordine ogni cosa,
quale era possibile afferrare e tirare a sé le macchine nemiche; fissata sulle navi
in fato, / per far di sé col mondo esempio e fede. leopardi,
vi dirò che le cose naturali vanno da sé, non si contradicono mai, e
temere infrazione. -cosa in sé: nella filosofia kantiana, ciò che
. croce, iii-10-113: la cosa in sé è impensabile; ma essa sta a
ed ornano fiorenza, ch'eglino ornassero sé ed ornassero l'arte. f.
., 11-32: a dio, a sé, al prossimo si póne / far
, / cara, se non per sé, per la sua dea / mostrar gli
e virtuose cose, e parlare di sé umile e vile, operare giustamente,
cantuccio del cervello perché si semplificassero da sé. bartolini, 15-136: per il
cosa / mi torse '1 viso a sé. guicciardini, 279: se uno
132): il fante mio ha in sé nove cose tali, che...
del mondo corrono a gran torrenti da sé; strascinano chi vuole arrestarle. nievo
belleze in domino / quant'ha in sé la mia donna amorosa. laiini, rettor
. - anche iron. in sé chiusa spiando all'intorno dio sa cosa.
esser comandata contro a quello che di sé è naturale. lorenzo de'medici,
-aggiustare le cose: porre rimedio, per sé o per altri, a una situazione
marsilio ficino, 2-40: l'amatore sé toglie a sé, e allo amato
, 2-40: l'amatore sé toglie a sé, e allo amato si dà,
quali in prima son tutti pieni di sé, e come credono d'essere una gran
si batte le cosce / altro che sé non de'imputar del fallo,
la nuova vita? -coscienza di sé: autocoscienza; consapevolezza che il soggetto
; consapevolezza che il soggetto ha di sé in quanto soggetto; consapevolezza della propria
. v.]: avere coscienza di sé può valere dunque e intellettuale dell'essere
punto di partenza è la coscienza di sé: « io, che penso, sono
ma che pur ringiovaniva nella coscienza di sé al soffio creativo della filosofìa. pascoli,
... non aveva coscienza di sé, non aveva ricordo del passato, non
la serietà e la forza colla coscienza di sé. 2. capacità di intendere
di coscienza incontentabile, portava dentro di sé il dono divino e celato del canto.
consapevole di essi; chiara consapevolezza di sé (in quanto membro di una nazione
la qual, godendo il cielo, sé essere spogliata delle cose terrene si rallegra?
vivamente. -in coscienza: dentro di sé, in fondo al cuore, in
l'introspezione o la riflessione su di sé o la riflessione interna o l'esperienza
mio. boiardo, 2-4-66: così fra sé parlando il camin prese / giù per
/ il puro ruscelletto, / che di sé promettea tanta dolcezza, / così rapido
fanciullo udì quelli marinai secretamente parlare intra sé, e formare di gittarlo [un
. 3. che racchiude in sé valori universali, che ha un senso
uovo è strettamente rigida, sempre simile a sé, 4 sine labe originali ',
e meccaniche, e tiene sotto di sé tanti offiziali quante son le scienze: ci
, iii-27-352: l'idea nazionale per sé stessa, e nella forma classica che ebbe
come presente, vedendola di fronte a sé, spesso con la coscienza della propria superiorità
e bizzarra! * fece leonardo fra sé. faldella, 2-233: oh! troppo
tutte nell'atto stesso si uniscano ancor tra sé. grandi, 5-33: imperocché dovendosi
gesto circolare per radunarli tutti intorno a sé: « don gesualdo!...
et uno suo figliuolo cavaliere alla costa di sé. fatti di cesare, 38:
sedere dalla mano diritta di costa a sé. m. villani, 1. -48
: il qual consiglio, opportuno per sé, fu con tanta arte e con sì
. bruno, 196: liberare e sé ed altri da tante vane inquisizioni e fermar
, 337: con pensieri inquieti a sé nemici, / ciascun di ceppi qui diviene
ch'ai mondo oggi fe'grazia / di sé nascendo, a traimi di pregione
cavalca, 9-323: costituisca, e ponga sé dinanzi a sé, come dinanzi a
: costituisca, e ponga sé dinanzi a sé, come dinanzi a un altro giudice
formidabil chiamata a costituirsi e dar conto di sé, inorridiscono. fagiuoli, 1-4-232:
un cor dal mondo, e a sé chiamarlo, / tutte le grazie in
le principesse ansiose e sollecite chiamarono a sé il governatore. d. battoli, 4-5-74
il ritorno del principe che ci prema in sé; ma la certezza
è quella, dove chi ha per sé la forza e l'opinione,
: e chiamando il buon guelfo a sé con mano, / a lui parlava:
,... costrinse a confessar sé insieme con folco esser della morte della
edera], / avendo molto in sé del costrettivo. 5. gramm
medici, 263: lo spirito talora a sé redutto, / e dal mal tempestoso
chi era costui? - ruminava tra sé don abbondio. leopardi, 1-86: beatissimi
dunque 'costumanze'gli usi considerati in sé; e riserberemo la parola 'costumi
: questo ordine [ionico] ha in sé bellissima grazia e leggiadria, e se
però che chi non è costumato a sé, non può essere perfettamente costumato ad
, ii-390: facevan bella mostra di sé e dei loro splendidi costumi signori e signore
iii-38: i suoni non hanno in sé qualità nessuna indicativa o effettiva di proprio
suola / ed ànno fatto ciascuno di sé casato. tommaseo [s. v.
mutabilitade circa te, ha osservato in sé la propria fermezza. cotale era quand'
amori, ma cotale stabilità abbiano in sé e cotale fermezza, * che morte solo
atto, audacemente ei chiede / pa sé l'ingresso, e non pa altri,
uscivan patteggiati di caprona, / veggendo sé tra nemici cotanti. idem, par.
/ ha di regio e d'augusto in sé cotanto. -tanto grande cosa,
mente sempre solamente per lo migliore di sé si suole consumare. io confesso, che
e grandi, e arte di tirare a sé i leggitori; ma era un solenne
, e ribollire, e fare sopra di sé una pelle o cotenna, la quale
chiese una vesta di panno fine per sé, e molt'altre spese per sua figliuoli
non di coriandro, né ha in sé quella tanta amaritudine che ha la matricaria
addita, / che la ruvida scorza in sé ricetta. segneri, ii-650: sono
. { cóvo). tenere sotto di sé le uova per trasmettere loro il calore
, né sedere in ozio femminile, sé ridursi covando tra le femine. anguillara,
concepire, nutrire, alimentare dentro di sé (sentimenti, propositi, intenzioni,
tormentosa compiacenza); tenere chiuso in sé (un pensiero, un bisogno, un
tradimenti or cova, / rivolgendo fra sé come m'uccida. chiabrera, 401:
ripensa e cova / dell'umil vita in sé. piovene, 2-37: i
i loro amici e parenti, parleranno di sé grazie alla nostra mediazione; parleranno di
grazie alla nostra mediazione; parleranno di sé tutti quelli che covano segreti pensieri omicidi
-anche di cose: avere in sé, nascondere in sé. berchet,
cose: avere in sé, nascondere in sé. berchet, 116: ma come
gemme. 9. avere in sé, in incubazione, una malattia.
i quali.... sentono in sé le forze d'amore, tutti
libertà in signoria trasmutando, ciascuno per sé diessi a trarre, a rapire,
. cicognani, 3-251: era fuori di sé, dava a testa bassa colpi
necessità della concordanza si rende evidente da sé. il violarla è un costringer le idee
, i solitari che hanno scrollato da sé le vanità del mondo come si sbatte la
, 45-43 (iv-89): disse fra sé: ruggiero è questo certo; /
cosa assorbe i fiati, / traendo a sé la qualità reale / degli oggetti soavi
7-202: se l'era procacciata da sé, con le sue mani, la rovina
scuro e di sapore amariccio, tenendo in sé una certa untuosità e crassizie che li
: sul pulpito faceva bella mostra di sé il capitano vestito di nero con la cravatta
che circondava, e chiudeva dentro di sé a grandissima profondità e altezza tutta la
, non tanto per far cosa utile a sé o agli altri quanto per un bisogno
aveva creato a fauno silvicula, offerse sé obviante all'ardente enea. palladio volgar
ma che pur ringiovaniva nella coscienza di sé al soffio creativo della filosofia; un
attenderemo che qualche nuovo tribuno creato da sé si faccia autore di nuove tavole? gioberti
: non vedi tu ch'el tesoro per sé no'lauda il suo cumulatore dopo la
): le sue più congiunte parenti dicevan sé avere avuto da lei non essere ancora
tacque, forse per considerare entro di sé la creatura della sua imaginazione conturbata.
intelligenza che non dia altro segno di sé fuori di quel suo forte sentimento.
pagine nuove che l'uomo scarabocchia di sé. e quante indecifrabili cancellature.
: fanno credere che egli abbia in sé qualche cosa secreta, per la quale meriti
liberamente, purché i condottieri abbino appresso di sé le polizze di credenza di chi le
senza prove, volendo farsi credere da sé, o come chi prende roba e non
, 5-32: pietà, ma non di sé: specchio / non del cupido esigere
i-362: l'animale che dipende da sé nell'azione e nella vita, ha bisogno
con veloci penne prendendo ardire di credere sé al cielo per via non usata,
qual è colui che cosa innanzi a sé / sùbita vede, ond'ei si maraviglia
266: se tanta forza ha in sé la parola creata e naturale, quanta
. bartoli, 32-23: mal per sé crede chi ciò che altri ha scritto,
gli crede. -non credere a sé stesso, non credere sé stesso:
-non credere a sé stesso, non credere sé stesso: per indicare forte meraviglia.
o da privati, che incorpora in sé un diritto di credito pecuniario. -partita
. non voglia dare spettacolo pubblico di sé, oibò! si riserbi per gli amici
ogni organizzazione scientifica dell'economia porta in sé l'affermazione di una mistica -cioè,
data [la roba] ancora dissimula sé non avere voluto riceverla; e spezialmente
7-40]: davanti allo smarrimento di sé stessi e al crepuscolarismo, la stracca
giunta a compimento, si rivolge su sé stessa, par che tomi indietro,
, conchiudesi che elle non sono per sé né ab eterno, ma incominciate e prodotte
elevarsi, mostrare progressivamente maggior parte di sé (un monte, una coliina).
che principii, crescimenti o fini in sé abbia ciascuno amore. leone ebreo, 34
bello e grande frutto in nella sommità di sé, lo mise a seguizione con tutte
crin disciolto, / che natura per sé rincrespa in onde. 4.
sotto. dante, inf„ 34-42: sé giugnìeno [le tre facce] al luogo
colpe altrui, e le puniva in sé, quasi sostituito a sodisfare alla divina
in un bel prato, / che in sé ritroso la giumenta vista / nei campi
al crin disciolto, / che natura per sé rincrespa in onde. bruno, 3-590
comparse / sul rubicon, temendo a sé rovina / dall'introdotta gente pellegrina,
chiostri, ed ira / guida a sé dietro e morte e da'bei rai /
sole, da tumore il qual tragge a sé. galileo, 331: ma dirò
e da alcuni stimata specie di per sé, che si chiama crisopraso. diodati [
non formar [i sali] di tutti sé alla rinfusa una massa informe, e
lor menome particelle; ma tutti da sé, l'uno in disparte dall'altro,
la sua libertà egli la porta in sé, e non in mano della fortuna
più bassi personaggi, come azioni in sé, fuori del criterio di bene e
il quale la ragione prende conoscenza di sé, cioè delle sue facoltà e dei suoi
un'arte nuova, che sta da sé e per sé, la critica per la
, che sta da sé e per sé, la critica per la critica. non
-pensava don abbondio: -anche sopra di sé: purché frughi, rimesti, critichi
, critichi, inquisisca; anche sopra di sé. oriani, x-21-110: non mancarono
nitido e, insomma, ad accrescere in sé l'interna « criticità » della filosofia
/... / avendo appresso a sé da ogni spalla / religiosi, vescovi
varchi, 23-14: che ha in sé una ghirlanda considerata come ghirlanda, che
presenta una casella vuota immediatamente dietro di sé) e raggiungere la linea estrema opposta
ritrovi di dame per far mostra di sé; che corteggia le dame.
compagnia delle dame; far mostra di sé per attirare l'attenzione femminile.
farsi ammirare; attirare l'attenzione su di sé. segneri, 2-3-433: vorrebbero che
più d'ogn'altro eccellente, tirava a sé gli occhi di tutte le damigelle di
bambino per avvezzarlo a reggersi da sé e camminare. falde, in
/ e chi più ama men ha in sé misura. / amor non cura -di
'n altrui ciascun ciò che 'n sé chere, / non creda prò d'
credendo lionetto fussi morto, / e sé vedendo a gran disavvantaggio, / fece
nacque [adamo], / dannando sé, dannò tutta sua prole. fiore
di dannarsi; / perché niun da sé deve ammazzarsi. manzoni, 302:
canta pel fiume, ella trae dietro di sé tutti quelli che l'odono..
/ dove è chi diede lume ed a sé il tolse. savonarola, iii-28:
siena, 13: generale è di vedere sé e le creature in dampnazióne e in
come fece san benedetto per cacciar da sé lo spirito di tentazione. nido eritreo,
ed esosa e stanca inclinazione a trovar sé dalla ragione e in torto gli altri,
il danno, / e che lasciano di sé lutto solenne. a. verri
colle beffe e talvolta col danno di sé solo ritrovato. ricciardo da cortona,
voi che temerario aggogna / far di sé in francia esperienzia nuova, / cerca giungere
volle andarvi; ma vi andò per sé molto dannosamente. nardi, i-307: rispondeva
come tutti i grandi, simile a sé solo in quelle che fanno sua grandezza.
la sua solitudine, lascia intorno a sé lo spazio ottuso, esaurito, e
: [il pettirosso] metteva / sé dappertutto (un giorno lo trovarono / fino
populo, ciascuno vederà che rimediare in sé e nella fameglia sua. galileo, 3-4-155
conforme al decoro, che ha in sé decoro; dignitoso, onesto, onorato
ei si dissolva in maniera che di sé non lasci vestigio alcuno. torricelli
ubertosi campi e garruli torrenti, riuniva in sé ogni splendore e ogni divizia. un
calò nel mare, scoprì dietro a sé una terra calva e sparuta.
martini, 1-1-8: quanto la pietra in sé è meno decotta, salva la debita
meglio ancora, perché tira più mirabilmente a sé l'acqua. carletti, 109:
era condotto pressoché a niuna speranza di sé? foscolo, iv-418: il genere umano
stesse / quel che di ciò in sé veduto avesse. scala del paradiso, 246
i più brutti visi, ma per sé non conferisce bellezza e non appare quasi
è dedica manoscritta, lo tengano per sé in cambio di quello che presi da
esser congiunta con una speciale dedicazione di sé alla persona del diavolo, e un
part. pass, di [sé] dèdère * arrendersi '. cfr.
opera sollevare l'animo di colui a sé benivolo, e trarlo d'ogni tristezza
non fu che il dono che di sé fece l'urbe all'orbe. svevo
agile ma composto, gli atti in sé raccolti e severi; esile la voce dedotta
generazion conferisce, conviene che abbia in sé alcuna cosa che formi, e che
deficiente né mai sazievole, preparato a sé in paradiso. a. labriola, iii-96
baiocchi, 3-31: e ognun pensa fra sé: quand'ella toma 1 il re
per la materia; perché, avendo in sé facilità di costituire particolari di specie innumerevoli
cantari cavallereschi, 70: fece a sé carlo i suoi savi venire / e
doverglisi sacrificare nella speranza di attirarlo a sé definitivamente, non era certo su di
particolare sistema filosofico può mai chiudere in sé tutto il filosofabile: nessun sistema filosofico è
, i-166: egli aveva dinanzi a sé soltanto poche ore, per prendere qualche
. dicemerà la ragione quel che in sé veder non può, cioè in che modo
che non serbava alcuna / orma in sé lieve di sembianza umana. 2
, iv-18-104: due cose ha 'n sé 'l peccato; / prima è la
ch'egli è abile a metter di sé. buonafede, 1-ii-150: fece un sì
ride di quelle cose che hanno in sé disconvenienzia e par che stian senza però
defunto, / rimaso sì che 'n sé forza non trova, / com'uom che
non trova, / com'uom che 'n sé non sente caldo sangue.
panzini, iii-39: lei ha davanti a sé il « delinquente congenito; l'uomo
consolazione... apportino a chi degnan sé in mogli. d. bartoli,
onestade] che, per onor di sé e per amor di quella sua compagna
di gravi angarie caricandovi, dividono tra sé i tesori vostri. caporali, i-65:
« ai nostri giorni farebbe vergognare di sé le più barbare tribù africane » non
degno luogo della tavola e innanzi a sé, ancora che fussi vescovo e commessario apostolico
degne. pirandello, 8-142: fra sé e sé non poteva non riconoscere sinceramente
pirandello, 8-142: fra sé e sé non poteva non riconoscere sinceramente ch'era
avevano appruovato che la repubblica punisse da sé gli ecclesiastici incorsi in gravi delitti,
intervallo, la donna guardava davanti a sé, ogni poco scuoteva con forza la
corrompe egli, anzi ci nutrisce convertendo non sé in noi, ma noi in sé
sé in noi, ma noi in sé, e deificandoci. rosmini, xxvii-96:
è creatura, quasi deificandosi, dia a sé l'onore che solo si conviene al
, o meglio sente la parte di sé deificata. silone, 5-286: una
fermamente / ch'amore ha deitade in sé rinchiosa. giamboni, 82:
luogo di quella somma deitade che sola sé compiutamente vede. g. villani, 10-229
fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. simintendi, 3-237: o muse
possibile pensare diversamente. -delatore di sé: accusatore di se stesso. tommaseo
egli le aveva esposte: delatore di sé. -per simil. govoni
funzioni a un'altra autorità amministrativa a sé gerarchicamente subordinata o sottoposta al suo controllo
, una terza persona che prenda su di sé il carico di sodisfarlo, per modo
un'altra persona che prenda su di sé l'obbligo di soddisfarlo. boccardo, 1-655
la fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. boccalini, ii-56: il
raccogliersi, per riprendere il dominio di sé, per considerare, per deliberare. tozzi
libero, indi- pendente, padrone di sé. - anche al figur.
, che in prima non offenda a sé. g. villani, 9-157: di
sua. 4. sicuro di sé, franco, fiducioso; ostinato,
fanciulla sempre la rifiutava e dilungava da sé. firenzuola, 473: e'bisogna
, libero, che è padrone di sé. romanzo di tristano, 130
ant. libero; padrone di sé, della propria volontà, delle proprie
sanza niuna giunta di fuori contiene in sé questione sopra la quali- tade o sopra
1-4-190: la città nostra ha vicini a sé molti delicati e piacevoli luoghi. ariosto
pittura. mascheroni, 8-4: sol da sé nasce il circolo; né prima /
panzini, iii-39: lei ha davanti a sé il « delinquente congenito; l'uomo
volta / delinquesser le tristi; e in sé fremea. guerrazzi, 4-108: l'
stato di estrema eccitazione, come fuori di sé. -anche sostant. pallavicino
mio fratello è inquietissimo, è fuor di sé, è delirante, e per cagione
occhi, il vestito, fuori di sé, delirante, chiedendole se l'amava ancora
stato di delirio, essere fuori di sé per il delirio. d.
. 4. essere fuori di sé per la violenza assorbente di una passione
delira / chi se stesso amar crede e sé non mira. faldella, 3-38:
furia: le febbri talvolta la levavan di sé; e nel delirio vedeva cose pietose
. essere presa della sua forma, e sé e le sue cose rimettere nell'arbitrio
superbia, avarizia e amore proprio di sé. guinigi, 292: tutti i morali
/ ai duellanti atroci; / creando a sé delizia / e de le membra sparte
. nievo, 246: quanto a sé, il contento procurato alla fanciulletta da un
e così espressive, che ti tengono a sé e non ti concedono alcuna distrazione;
viii-1-53: per la qual cosa affermava, sé non esser potuto stare senza venirgli a
cagionate dall'essere ubbriachi dell'amore di sé medesimo, che al par del soverchio
paraggi divenuta villosi e animale accoglieva in sé e fomentava tutti gli odori, fondendoli
tiranni. foscolo, 1-52: per sé geme ognuno, / per te, per
2. intr. attirare su di sé biasimo, demerito; agire, operare
a coloro, che gli stessi affetti in sé non riconoscono, quelle del petrarca sembrino
stanislao, mortalmente infermo, caccia da sé tre volte il demonio, apparitegli in
: se il sentimento non è in sé nella fine eccellentemente certificato, sia avuto
denari: avere una somma contata con sé, non poter disporre di molti quattrini
triunfo. bonichi, 1-34: a sé dinega vita / chi non debita morte altrui
vi dimostrasse inclinazione, di attendere per sé all'acquisto del ducato di milano,
dinotando e cento / di nascondere in sé forma simile. carletti, 47: di
più potente e presta risaltazione partire da sé le cose sopra sé ripercosse. ariosto,
risaltazione partire da sé le cose sopra sé ripercosse. ariosto, 28-85: posto
noce d'india] produce dentro di sé un filo stopposo atto a far tele,
martello in mano, e presso di sé, stretta dalle ginocchia che gli fan
di maggio aspra pastura, / rode sé dentro, e i denti e l'unghie
non pronunciando distintamente le parole; fra sé e sé, a mezza bocca.
distintamente le parole; fra sé e sé, a mezza bocca. -al figur
e dente: a mezza voce, fra sé e sé. berni, 37-12 (
: a mezza voce, fra sé e sé. berni, 37-12 (iii-226)
presa coi denti, volere scuotere da sé gli impacci di lei. -prendere
lampreda. -volgersi coi denti in sé: infierire su di sé per la
coi denti in sé: infierire su di sé per la rabbia. dante
che altro che abbi. tiene in sé virtù di far dormire. dènte di
ii-42: qui, con la gola in sé rivolta e torta, / la mensola
piemonte faceva parlare i giornali di sé, pagava gli annunzi come farebbe un dentista
gli parve [tempo], a sé il fe'venire. epicuro, 47:
un ecceomo! serao, 1-891: dentro sé, si lamentava ingenuamente dei fatti che
quelle operazioni, aveva ripreso, dentro di sé, il filo dell'apostrofe cominciata al
di quel maestro, che dentro a sé l'ama / tanto che mai da lei
lui spera certo / consumi drento a sé la sua libidine. poliziano, 123:
, 38-5-13: più beato drento da sé, che nell'apparenzia di fuori. dante
suo peccato immondo, / paté dentro da sé tal penitenzia, / che [ecc
non s'aggiorna, / gravido fa di sé il terrestre umore, / onde tal
. proverbi toscani, 42: in sé l'amore è cosa buona, e l'
dipinto v'avea, e molto studio in sé di maestra mano e d'occhio discemevole
i-33: a considerare i versi in sé, come qualche cosa che porti dentro la
altro, ma ciascuno dei due davanti a sé. 9. geol. provocare
einaudi, 1-59: ciascuno pensa a sé, e nelle confessioni auricolari col procuratore
chiesa cattolica, con l'escludere da sé la parte più intelligente e più modernamente educata
porta con sé i germi del suo deperimento. carducci,
e li vedeva deperire tristemente intorno a sé. -diventare sterile, improduttivo (
): tra queste deplorabili guerricciole con sé e con gli altri, aveva varcata
lodi lo trasportano facilmente ad attribuire a sé ciò che è dono di dio,
dono di dio, a supporre in sé una eccellenza sua propria, e
guerra / e sciolga, salvo e di sé pago, i voti. svevo, 1-203
fissegli che 'l voleva fare re, e sé voleva disporre. livio volgar.,
progetti; abitudini); dimettere da sé. dante, xiv-13: ché la
che voglia meglio a te che a sé, diposta la buona coscienza da parte.
e, direi quasi, depositare tanto di sé, delle sue conversazioni, delle sue
, per quel prezioso deposito che in sé conteneva, reverenza portavano. tolosani. 1-20
, iii-66: gli ha appresso di sé di molti danari in deposito di varie brigate
cantuccio del cervello perché si semplificassero da sé.
pallavicino, ii-290: il vescovo, per sé o per mezzo del suo vicario generale
suo, formandola secondo la necessità che a sé sente, non patisce leggiermente depredazione dalli
] formano davvero una catena affatto a sé, rimanendo separate dalle alpi per via di
vittoria dell'istinto che era invece in sé giornalmente depresso. 5. figur
pianta nella prima digestione il trae a sé depurato dalla terra. garzoni, 1-475
vedesse per giustizia dai giudici deputati da sé come da suo superiore. varchi, 18-1-300
occorrerebbe segnare questa voce, che da sé fa sentire che non è né può
da un animo solitario, chiuso in sé (un sentimento); triste, malinconico
i-45: arminio feroce, irato, gloriante sé e deridente agusto. tasso, 9-79
dolce armonia da contrari corsi, tra sé non discordanti, soavissima derivante, che
volte un mancino genera un simile a sé. biringuccio, 1-1: han figurato un
ii. figur. rivolgere verso di sé o verso altri; far pervenire (
, ecc.); assommare in sé (un determinato numero di virtù)
si rifletta, né bontà ch'egli in sé non derivi. segneri, iii-1-116:
le varie in loro / sparse virtudi a sé deriva e compie / e di splendido
quindi una sola articolazione comprenderà sotto di sé molte e varie significazioni d'oggetti derivati
alcuno abbia fatto o venuto, per sé o per altri, contra le predette
bartoli, 18-1-68: ciascuno mangia da sé al suo proprio deschetto, alto poco sopra
a quanti sottomessi, / popoli a sé nel grembo del mar stanno, /
., 5-72: veggendo di sotto a sé il campo de'romani si maravigliò molto
il corpo del resuscitato non aveva in sé alcuna lesione, che prima era tutto
persona accorta, / bench'inetta da sé, grossa e deserta. 12
che l'uomo la porti e per sé e per le bestie, infino che ne
bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie. metastasio,
, in quel medesimo deserto, ove per sé a nascere cominciò, senza mai né
-lasciare il deserto dietro di sé: provocare un senso di sgomento e
lasciava il deserto e lo squallore dietro di sé. = cfr. deserto1.
crudele, / che gran sembiante ha 'n sé d'om traditore. 2
ch'ornai per niente / pace daria a sé con isperanza, / poi che perduta
dire, « andarsene a quella a sé conceduta nobiltà, beltà, disianza d'ogni
a dottrina non vegnono; credendo da sé sufficientemente essere dottrinati, mai non domandano
naturale o spirituale, un bisogno di sé nell'animo umano; gradevole, piacevole,
, 1-128: egli narciso sciocco disidera sé: egli che loda, èe lodato;
stesso, produsse le cose fuor di sé, le quali amò come fattura sua,
fiducia che la vendetta sarebbe venuta da sé, peggio di quella che lei o gli
albero [del garofano] tira a sé tutto l'umore, e l'istesso frutto
ha co'suoi versi da raccogliere in sé tutte le virtù poetiche; star lungi da
seppe indovinare [quell'idee] da sé, ed esporre in modo che non lascia
si sforza di ottenerlo o averlo con sé o recarlo a effetto o farlo attuare,
che tu sempiterni / desiderato, a sé mi fece atteso / con l'armonia che
dappoi molte cose ben fatte lasciò di sé dolce e desiderata memoria. 8
, 565: lasciò... di sé in ciascuno grandissimo desiderio. caro,
si può dire quanto desiderio lasciasse di sé appresso i fiamminghi. salvini, 39-iii-209:
che mi hanno sempre lasciato desiderio di sé, sono stati ltnghilterra e l'italia.
, gli propose di chiamarlo presso di sé al comando supremo. = cfr
graziosa anfora. michelstaedter, 380: di sé ignara e del mondo desiosa / si
quando li ami, / e ancor a sé per più voler nemica. 2
dolce rimembrar non sorga. / dolce per sé; ma con dolor sottentra / il
fendevano i sereni, / solcando dietro sé l'aere di luce, / stelle del
cento; / tanto la voglia è in sé più desiosa, / quanto più presso
anni. michelstaedter, 380: di sé ignara e del mondo desiosa / si
li ami, / e ancor a sé per più voler nemica. 10
, par., 1-7: appressando sé al suo disire, / nostro intelletto si
atti compiuti, qualora questi costituiscano per sé un reato diverso. = voce
volgar., ix-366: ogni regno in sé diviso sarà desolato. savonarola, iii-408
offendere, non voleva provocare contro di sé novellamente le armi austriache, ed al
. 8. che ha in sé qualcosa di angoscioso, di straziante,
è quasi un orrore, orrore di sé. valeri, 1-106: beato / giardino
bene stare, ma la mente in sé raccolta conosce li suoi difetti.
natura, la quale congiunse a sé oggi perpetualmente. = deriv.
il despota offenderli senza concitar contro di sé l'odio del popolo intero, sempre più
. petrarca, 336-7: veggiola in sé raccolta e sì romita, / ch'i'
è desta / e vede presso a sé le fiamme accese, / che prende il
è che tanto la sua coda gira / sé percotendo, che 'l nobil cor desta
destossi, / e poi ch'alquanto in sé rivenne, ed ebbe / dal grave
orli a giorno, / ridea tra sé, guardando in alto, a nulla.
sforzossi ciascuna delle parti di tirare a sé la fama della vittoria e dell'onore
vene del cuore per colorare di tutta sé la dimanda ch'ella rivolge alla figlia immobile
altrui spesso danna, / che di sé ha paura. anguillara, 1-187: mentre
europa era già desta e si moveva da sé. 4. figur. pronto
e la bontà ch'egli ha in sé; laddove il cane vivace che troppo
. 6. figur. ritornato in sé, ravveduto, pentito, emendato.
e a sinestra, ora dinanzi a sé, ora si volgiea e menava con
: a destra ed a sinistra in sé comprende [l'egitto] / l'odorata
individuo trovava il vantaggio d'impiegar per sé, a proporzione della sua autorità e della
ancora lo infestissimo nemico facundamente parlando a sé conciliò. bisticci, 3-181: istando a
militari e civile, e stimava in sé officio de padri insegnare a'figliuoli tutte
cadere se il subietto amato non ha in sé, a proporzione dèll'altre cose umane
corona del suo capo e ponevala a sé, e dava le guanciate al re della
/ ché 'l mio valor, da sé, tra via già manca. v.
colpa, ed è in pace con sé, con gli uomini e con dio,
guida, / perché 'l nemico a sé dovuto uccida. segneri, iii-1-254: passion
dovuto ordine amando e non sapendo a sé medesmo soprastare, si consuma sì forte,
che, se una giovine ha in sé qualche bella virtù, la sanno conoscere
, 5-338: il dragone hae in sé tutte le malizie e tutti i veleni degli
un sottinteso che non ha valore per sé solo ed è lasciato all'attore. d'
: jolanda al contrario, padrona di sé e del palcoscenico, si muoveva come una
solo nella contemplazione ed è contenta di sé. questa io chiamai liricità; ma
(58): e'vide dinanzi a sé passare quasi moltitudine infinita di santi,
, così incominciò a dire entro di sé, ma in verità la parola che pensò
/ che pancea e tesi che in sé le riserba / risonò per romore,
affannata vela. boccaccio, vii-251: sé tacitamente / dietro ad un alber pose,
intorno la fama ed il terrore di sé. b. croce, i-4-196: la
dirizzata, cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona,
questo significa che non la guerra di per sé, tutto che guerreggiata senza dubbietà diplomatiche
: quanto più dunque abbominerassi il presentar sé dinanzi a se stesso, quale pur gli
luogo, spariva via: lasciava di sé fama, o avanti lei compariva; perché
lui, fragile e mal sicuro di sé, la facilità del fallare, quando non
di un uomo che usi portare sopra di sé un profumo di dubbio gusto. palazzeschi
sì certo è il vero / e per sé noto: ei dimostrollo a lungo,
alquanto più solida che si sostenga da sé e resista ai cavilli ed ai dubbi
temer e star in dubbio e di sé e d'altrui. b. segni,
sicura cosa è di battezzarli ciascheduno per sé. ma se egli è in dubbio che
la lingua... e disse tra sé: -ora vien la grandine. -ma
quell'anno stimasse di non conoscere più sé stesso nel suo presente. cicognani, iii-2-197
un dubbioso diletto nel rimirare intorno di sé nuovo cielo, nuovo mare, altri uomini
solamente la notte puote e il terreno da sé vi produce nebbie piene d'oscurità o
poco orrevolmente, / e saggiamente -in sé consente -affanno, / secondo voi ragione
sua intelligenza. -dubitare di sé, dei propri sentimenti, delle proprie
donna tal cosa, dubbitò forte di sé stessa, perché cogniobbe che il marito
. manzini, 12-96: dubitava di sé, richiedeva a se stessa più fatica
. c. gozzi, 4-62: tra sé disse: -omé lasso, ho mal
. ojetti, i-810: non a sé e alla gloria del suo regno egli pensa
infin c'a forza intento / a sé mi tenga il dubitoso piato / che nel
de'nomi sì fatti alcuni stanno per sé, come quelli di duca, di principe
rinvestitura del ducato di milano, per sé, per i figliuoli e per discendenti
paese e, veduta lei, diliberò in sé di torla per donna. niccolò del
essendo fatto transgres- sore della legge a sé data; e il popolo gentile, dando
disia, / tra quel c'ha 'n sé cortesia e savere, / e l'
, 29-73: io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar si
. petrarca, i-2-5: tutto a sé il trasser due ch'a mano a mano
marino, vii-474: così freme fra sé. ma d'altra parte / stassi intra
trasforma; / e poiché in sé l'han sminuzzato appieno, /
cioè di dodici, che abbia in sé ogni dilettamento. = voce dotta,
e con duol seconda e pia / a sé minerva pregherà. -ant. pianto
pisa, che mostra il campanile per sé, dispiccato in circo. tasso,
sensitivo che sia, che non abbia in sé differenza di figura, fuori che le
dalla durabilità della ricordanza che essi lasciano di sé ai loro posteri. carducci,
quando... vide davanti a sé clemente così agitato e sconvolto, intuì
, sempre durante, sempre fissa in sé medesima. -costante. boccaccio,
della rispettabile e dotta famiglia che a sé mi chiama per bocca tua? cattaneo
voglia efficacemente operare consiste perciò nel cercare sé medesimo, nell'indagare le proprie disposizioni,
ii-60: l'inferma, tornata in sé, guardava... il viso del
alcuno non avrebbe mai detto colui in sé aver vita. -passare, trascorrere
sono transitorie e mortali, così in sé e fuor di sé essere piene di
mortali, così in sé e fuor di sé essere piene di noia e d'angoscia
: che questo prencipe non la possa da sé solo durare contro un re sì grande
imperfette, quando muoiono, lasciano dopo sé un certo strascico, la cui durazióne è
loro statue, le quali racchiudono in sé stesse tutta la possibile perfezione che a parte
risolve ogni durezza; / tira a sé tutto l'umore, / penetrando con dolcezza
durezza. alberti, 25: costoro da sé sono stati sempre ubbidienti, riverenti,
canzoni sopra dette, ed esso per sé fia forse in parte alcuna un poco
rispondere escita e cresce il furore in sé ed in altrui. alberti, 34:
: ma tutto questo finge, e in sé tien duro; / fa faccia tosta
ardente d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno. bocchelli,