perdere a una persona il pieno controllo di sé. pea, 3-43: la carne
del grave ordine vostro, restituirà a sé e ai santi suoi le statue, le
non mi faccia parlare: ha stampato di sé nelle istorie ecclesiastiche... troppo
23. figur. improntare di sé. tolomei, i-61: la greca
(un'iscrizioche aveva tanta coscienza ai sé. fanzini, iii-509: per tante belle
che l'artista, sparendo, porta con sé un segreto che non può essere appreso
. piovene, 6-84: vedeva intorno a sé una società d'esseri su cui scagliava
si stancò [virgilio] d'avermi a sé distretto, / sì men portò sovra
così vittorio avrà una camera solo per sé.. vieni. che stancata! arbasino
che converrebbe fare al tiepido amatore di sé per poner rimedio alla sua stanchezza?
con due forcelle, una d'odio di sé... e l'altra d'
sua somenza, concepé e ingravidò tirando a sé el seme. -di animali.
, 2-14: l'acqua stante riceve in sé il fermo razzo del sole e si
trovàro. -a, per sé stante, dotato di una propria individualità
che vale o che viene considerato per sé. dante, purg., 17-110
si può diviso, / e per sé stante, alcuno esser dal primo, /
di considerare, col fatto, per sé stante le classi, e pensatele come parti
reparto è concepito come un'impresa a sé stante. -poco stante da:
vicenda ora tonde ristrignersi e dentro a sé ricogliersi e ora avventarsi e con gran
o l'animo che lo conserva in sé). boccaccio, viii-2-iai: pone
(44): lo fece entrar con sé nello studio. era questo uno stanzone
è quella causa la quale contiene in sé una questione assoluta in questo modo: «
futuri tutti quanti /... tra sé ordinare, / e qua'fosser di
ariosto, 31-23: risolve tuttavia tra sé rinaldo / chi sia l'estrano cavallier
di ciascun uomo, che la porta con sé dovunque egli vada, se pure l'
di stare insieme stando anche ciascuno per sé. -accompagnarsi, armonizzarsi (due
a terra stannosi, ascoltando, / e sé riconoscendo e ri- pentuti, / tal
come porci in brago, / di sé lasciando orribili dispregi! idem, inf.
-stare male-, non essere in sé, sragionare. s. bernardino da
in cotali pensieri istando, fiorio tra sé ripeteva tutti i preteriti atti e fatti stati
cioè la terra, stare in sé stabile e fissa in sempiterno. idem,
(i-iv- 97): cominciarono fra sé a dire che la cosa stava male.
-con riferimento all'essenza divina, tutta in sé, senza nulla fuori di sé.
in sé, senza nulla fuori di sé. bianco da siena, 55:
/ lo 'nfi- nito clemente / risguarda sé per sé solo in sé stare. mamiani
'nfi- nito clemente / risguarda sé per sé solo in sé stare. mamiani,
clemente / risguarda sé per sé solo in sé stare. mamiani, 10-i-487: l'
donchisciottesco. -non stare in sé dalla gioia: v. gioia1, n
me. -stare sopra a o di sé, sopra sé. assorto, pensieroso,
-stare sopra a o di sé, sopra sé. assorto, pensieroso, immerso in
richiesta dante, alquanto sopra a sé stato, disse: « se io vo
. varchi, 3-91: stare sopra sé, o vero sopra di sé, è
stare sopra sé, o vero sopra di sé, è un modo di dubitare e
, dopo essere stata alquanto sopra di sé, riprese a dire in questa guisa.
rovani, 1-185: stette sopra di sé un istante, e percorrendo gli atrii e
-non pensare ad altro che a sé. lomazzi, 4-ii-123: fa [
l'ostinazione] star l'uomo sopra di sé e non curarsi d'altro che di
ibidem, 84: chi sta bene con sé sta bene con tutti. ibidem,
, e non abbia lo schioppo con sé. p. petrocchi [s. v
avrìa sì poco muovere / che di sé non avesse fatto accorgere: / un
gjccato, in nostra corte / rivolge sé contra 'l taglio la rota. intorno
con tagliuola di ferro, che intorno a sé hae molti ramponi aguzzati. nomi,
delle pelle dei medesimi, secca da sé sopra una tavola, si sono fatti
petrarca, 9-9: gravido fa di sé il terrestre umore, / onde tal frutto
, xxi-113: l'essere intelligente ha in sé la natura di fine, e però
il più piccolo segno di tornare in sé, avvisatemi subito, per carità.
e talento e core / ciascun per sé s'argoglia. ritmo di s. alessio
che d'altro, la ributtò da sé. n. villani, i-5-127: sommersa
son lamentato perché m'ave fallato, donando sé indel'al- trui talento. cavalca
, secondo credenze superstiziose, portato con sé propizierebbe la buona sorte, allontanerebbe sventure
quella calca di spalle, sfondando per sé e per frank che ora lo tallonava.
.. è talmente fertile e abbondante in sé di tutte sorte biade, vini,
annunzio, iv-2-626: taluno già imaginava sé nell'atto di frangere le foglie del lauro
lo ama, che s'intinsichisce da sé ad sé. giroldi, 1-76: stommi
, che s'intinsichisce da sé ad sé. giroldi, 1-76: stommi in disparte
è uno fogo tamanto / che la scritura sé ne parla e dixe. giostra delle
ha fatto un parentado nobile e di sé degno. 3. cioè,
casa l'uomo si fa la giustizia da sé, che si tamburano come vitelle gonfiate
stuparich, i-323: il vento porta con sé, distinto, un furibondo tambureggiar di
130: il qual tamburino avolgendosi sopra di sé la corda che passa sotto la girella
prolissa digressione; perdere il controllo di sé. baldini, 5-134: la letteratura
d'uve scelte, spicciolate, ammostate da sé, senza mai erbe, mai foglie
i-ii-8: non e uomo che sia di sé vero e giusto misuratore, tanto la
, par., 1-8: appressando sé al suo disire, / nostro intelletto si
ha tanto in mano da rendere a sé soggetti anco i monarchi. foscolo, viii-213
, onde allora il tapino / volse per sé il miraeoi rovare. lamenti storici
, in sentimento di modestia verso di sé. = voce dotta, lat
bottiglia fortemente tappata, volgendolo su di sé spiralmente, anzi che traendonelo in linea
/ però vuol in quel dì da sé chiarirsi, / se gliele fa dir tutte
la riflessione, anche se aberrante, su sé, e soprattutto l'abitudine al distacco
e però non atta ad alcun moto per sé medesima; ma, se dalle mani
ma le cose relative non hanno movimento per sé. 3. prov.
, impaziente della tardanza, chiamato a sé l'ambasciator della repubblica, gli disse
febus el forte, 2-38: per sé e per gli altri parlò a capo inchino
): finalmente non ha sopra di sé che il signor principe, e un giorno
è chi si guardi / o stia di sé in ascolto. / quivi sei alle
è volontaria, ma naturale niente ha in sé di bene o di male morale,
il giorno seguente il re fece venir a sé i tareccà che sono stimatori et il
, viii-1165: i deputati per tergere da sé una sì rea opinione, e per
quel grosso tavolone, che dietro a sé, ed avanti alla murata, teneva di
l'ombra fedele che accompagna / e per sé nulla chiede; / l'ima ^
piume, / altrui fiero, a sé crudo, empio a me stesso. battista
corpi e vi deposita quel tartaro che in sé contiene. santi, iii- 319:
render sette. cavalca, 19-533: per sé medesimo s'avea scritto alquanti libricciuoli e
vocabolario tascabile, che teneva sempre con sé per aiutarsi quando le mancavano le parole
... i tascabili come categoria a sé. -corazzata tascabile: v.
, viii-366: le tasse indirette considerate da sé sole sono assolutamente ingiuste, massime quando
.. aveva il privilegio di tassarsi da sé medesimo. 2. disus
... contrizione, che scancellerebbe da sé ogni pena che dovesse portare in purgatorio
decadenti, comprese, s'intende per sé cosa facilissima, i tattici di guerra l'
: lucinio catilina... aggiunse a sé qualunque svergognato taverniero ed adultero, cne
fare [la filosofia] dinanzi a sé tavola rasa, perché non le appartengono
quando entrano a la compagnia, per sé, sopra una tavola o carta. capitoli
scoder li denari de la pegnora che sé sulo contrato de rudigo che sé scrita a
pegnora che sé sulo contrato de rudigo che sé scrita a la taula de li visdomini
di sotto con un contrafforte, forma da sé tutto un tavolino di compenso, senza
detta theamede, la quale scaccia da sé ogni ferro. domenichi [plinio],
pietra teamede, la quale scaccia da sé ogni ferro. vallisneri, 1-760: a
sopra se stessi per scoprire il meglio di sé stessi; laddove l'im- provvisazione e
questo, i commedi le parti intra sé distinte delle lor commedie 'scene'; percioché
cui venga dal core / a far di sé pomposa mostra amore. bianchi, 37
già vide e asopo / lungo di sé di notte funa e calca, / pur
cristallo, l'aveva collocata davanti a sé, sullo scrittoio dell'ufficio. moravia,
ardente d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno. d'annunzio
uccellato coloro che l'addomandano ed è a sé medesimo tedioso già fatto. alberti,
pieno di cupidità, vive tedioso in sé, negletto, abietto, svilito dagli altri
, 29-74: io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar si
, non esisteva che lui, per sé stesso,... con gli infaticabili
, 456: la giostra poi conterrà in sé sotto un generale la giostra, il
41]: poiché l'involucro in sé peserà all'incirca metà dei 9, 75
che il paziente può portare su di sé durante gli spostamenti in casa o in giardino
da te stesso. chi fa per sé fa per tre. bisogna star al telonio
partenza, paurosi di morire, a sé rivocarono i tementi spiriti. ser giovanni,
esaudisca. / così in strò sé accolta, / e lidia temeraria ed infedele
st., 1-106: le 'gnude a sé ristrette accoglie / quasi temendo il mar
lo descrive macchiavelli, non vive cne per sé, rompe le leggi, aggrava i
non poco ancor egli a temer di sé, per una natta al sinistro braccio,
ra / vostro bel vis'a tanto 'n sé volere. dante, par., 22-27
storia stava come quei che in sé repreme / la punta del disio, e
[degli etoli] e negligenza fu a sé ed a'suoi ca vidivi
diverse sustanze: il perché contengono in sé, secondo le parti loro più superficiali e
veramente liquida e poi si congella per sé. all'incontro poi ogni atramente secondo
tosate. -modellare, improntare di sé. dante, par., 1-42
moisé,... giammai inverso di sé non potè temperare l'ira di dio
che tu sempiterni / desiderato, a sé mi fece atteso / con l'armonia che
iv-85: piero si temperò dall'amore di sé, e cominciò come dovette, ad
istanza città di temperatissimo aere, in sé molto bella, e sopra tutto e
d. bartoli, 6-6-158: di sé conta il e giovan gerardi, non
ant. temperanza, equilibrio, dominio di sé. capellano volgar. [manuzzij:
. la qual fa star sopra di sé quilli che la osservano e in parte alcuna
stupor isviene, / e in estasi per sé la lode è muta. f.
di cui si serve l'architettura per sé unicamente... sono...
. tasso, 10-3: rivolgendo in sé quel che far deggia, / in gran
: un corno di castrato vecchio ridurrà a sé tutte le formiche se le viti saranno
ebbrezza dell'oratore che sente nascere in sé, ah'improvviso, al momento giusto
e completezza, o perché raccoglie in sé nozioni e valori ritenuto sacri e fondamentali
dallo spirito santo, che accoglie in sé dio con fede profonda (in partic
e non mettere mezzo tra lui e sé, e del cuore suo fa tempio di
5-20: il tempo ancor non è per sé in natura; / ma dalle sole cose
tempi il maestro che ha preso sopra di sé la fabbrica, sarà tenuto parimente verso
miglior ingegno che abbia sua maestà presso di sé, ricco di partiti ed atto ad
/ se 'nnanzi tempo grazia a sé noi chiama. caro, 9-3-70: francesco
movimento del tempo, e questo abbraccia in sé tutti li altri. agostini, 51
al peso / osi di quello a sé temprar bevanda, / tal di chimère,
scrivere sulla carta da musica che rigava da sé. -con riferimento all'attività dello
o de'dolopi o del crudele ulisse temprarebbe sé dalle lagrime, parlando cotali cose.
le piante ignude / chiamando i mostri a sé dai lidi stigi, / le
ragione; ché dacché non è buono a sé non sarà mai buono a neuno;
proprietà di assorbire o di trattenere in sé una determinata sostanza. tanaglia, 2-750
voi soggetti del mare flutti fan di sé foschi, / ch'apre non sino al
lagrime, affannata, quasi fuor di sé, fu posta a sedere nel battello sotto
campailla, 14-6: ogni muscolo in sé due varie sorti / ha di lunghe
, 264: il pastaio ha sotto di sé il 'semolinaio', t'im- pastatore',
sana religione; per dare parte di sé a'popoli immersi nella idolatria, e tiranneggiati
(v. tenebrione). ai sé tacque, / e la possente tenebrìa degli
e percorrendo il possibile, fa di sé lucerna a se stesso e rimembra e
lume che fanno le stelle dintorno a sé e ch'è 'cupato per la tenebrosità de
. boccaccio, 1-i-68: giove da sé il divise, e in sua parte a
siamo certi come essi pianeti sono per sé tenebrosi e solo risplendono illustrati dal sole
, intelligente, dominatore, sicuro di sé: con la spocchia di chi capisce
estremo affanno, ornai diviso / da sé spira la bocca funesta; / l'uno
arrendevole, e la trementina tegnente in sé. magalotti, 20-135: così noi vediamo
leva dinanzi del corpo, ella serra in sé la similitudine di quella cotal cosa.
titolo di suo tenente, riserbatosi per sé quello di governatore della nuova spagna. gemelli
. in opposizione a tirare, trattenere a sé l'estremità di un oggetto, opponendo
se l'olmo sposo non la tiene a sé. calzabigi, cxxxvii-141: tenetemi,
una posizione (anche facendolo aderire a sé). fra giordano, 2-146:
e perfetta calamita non solamente attrae a sé il ferro, e 'l tiene, ma
, 1-486: guardava sempre davanti a sé, tendeva le labbra come stesse tenendo a
12. allontanare, evitare (a sé o ad altri) difficoltà, impegni
oprar la norma / odiosa, e da sé tenner lontano / il divino timor.
vuoi; ella lo riserba e tiello in sé. delminio, i-52: il secco
è della sua sustanzia che tiene in sé nascosta. gemelli cateti, 1-iii-227: tiene
19. avere, portare con sé o addosso a sé. - in partic
avere, portare con sé o addosso a sé. - in partic.: indossare
, tenere le mani a posto, a sé, tenere una mano al di fuori
che non li lasciasse tenersi per sé). - anche in espressioni esortative.
a ora a ora / il veggo in sé raccorci e parlar solo. foscolo,
. -avere sempre presente a sé una persona; pensarvi costantemente, con
core. -avere costantemente presente a sé un modello. machiavelli, 1-i-64:
sempre e'gesti e azioni appresso di sé. 29. fare in modo
, / che la pantera à in sé ben / tal natura, / c'a
, però che il regno, in sé diviso, sia distrutto. sercatnbi, 1-i-71
cosa o vede / che tegna forte a sé l'anima volta, / vassene '
suo mal segnoraggio. -mantenere legata a sé sentimentalmente una persona. - anche assol
/ ché del proprio ch'avea / di sé, mi dà d'altro fatto parvente
. avere, detenere, conservare qualcosa per sé o presso di sé, a propria
conservare qualcosa per sé o presso di sé, a propria disposizione, per proprio uso
fare copia autentica per tenerla appresso di sé. beatrice del sera, 147: piacciavi
la porta orientale amore tiene propia per sé, e all'altre tre ha ordini di
della famiglia; ciascuno tiene casa da sé: il padrone si fa dare, come
giudice della coscienzia debba salire sopra di sé, e con odio tenersi ragione,
borgese, 1-128: inesplicabilmente tenne per sé il segreto, e, incontrato parecchie volte
riferimento in una data posizione rispetto a sé durante uno spostamento. f. negri
84. alimentare e far durare in sé un sentimento, una passione, un
, / non dimostrato, ma fia per sé noto. s. bernardino da siena
tengna ad onta / in nulla guisa, sé fosse ripreso! / perc'ongn'om
fra giordano, 5-362: molti hanno di sé troppo grande opinione e tiensi molto migliore
vederete come / tien caro altrui chi tien sé così vile. grazzini, 51:
nobiltà e gentilezza è l'anima in sé, e nel cospetto di dio, quanto
d'umore che le sue parti in sé si tegnano, imperciocché allora propriamente
di due o più nature; contenere in sé le proprietà accostate, giustapposte, mescolate
di riso. egli la scostava da sé, sempre con la stessa frase: «
. ma riprese subito a guardare davanti a sé. ci mancava anche questa, che
molti inviti generici ad approfittare tendo sopra di sé stessa, e tutta vergognandosi della sua tenedella
suo pianto era proceduto per tenerezza di sé e de'beni ch'egli lasciava, e
incredulo e cicciuto di giacinto mormorava fra sé e sé di dover cedere un tenero pagliariccio
cicciuto di giacinto mormorava fra sé e sé di dover cedere un tenero pagliariccio e due
sua tenerella testa [della fanciulla] 'in sé far radicanza / dell'alta donna ch'
che è bene; ma ha dentro di sé la tenia romantica che gli dà il
pavarotti portasse, a cavalcioni, sopra di sé, se stesso. = voce dotta
sua dopo lungo temporale sia corrotta a sé nesciente. libro di sydrac, 311:
: lei, teresa, voleva tentare per sé nuove cure, di cui aveva inteso
spezzarsi, tentò colle mani attorno a sé. -smuovere, spostare o cercare
stesso (e costituisce un titolo a sé di reato). codice penale,
lo spazio, il terreno davanti a sé con le mani o i piedi o un
lingue adulatrici... presso di sé manteneva, le quali applaudivano ad ogni
del da tempo, tenue di per sé, non ci è giunta né pure intieramente
volume non possano star bene pubblicate da sé, vorranno far capo al nostro demetrio
,... pur ancora in sé considerati sono assai larghi, e son di
son di grandissima tenuta, ricevendo in sé innumerabili anime. -estensione di un
degli innocenti, e lo tiene presso di sé, ricevendo dallo spedale suddetto una certa
208: dov'era l'ombra, or sé la quercia spande / morta, né più
padini] pittura non per una realtà in sé compiuta, ma per un segnacolo,
reco suona; ne un edificio per sé, come le piramidi sono; ma e
[tommaseo]: il quale afferma, sé aver trovati i poeti, esser stati
literati, et sempre aveva apresso di sé maestri in teologia, et maxime di questa
, denominazione della scienza che comprende in sé l'ontologia,
sua fanciullezza: e si definisce da sé un piccolo delinquente, un teppista di
paziente ad acquisire la capacità di fare da sé. = deriv. di terapeutica-,
. bacchelli, 2-xix-826: dolce per sé, non nel dire che resta disadorno
, viii-1165: i deputatr per tergere da sé una sì rea opidi sfuggire a una
scompigliata colomba. -dietro di sé. boiardo, canz., 55
commerciali lucchesi, ii-292: non vendrae per sé né per altrui... alcum
che la nutrisca, ed aere simile a sé, e proporzionale, acciocché ben nasca
medicea lor fondo, incurva / sé stesso e sembra, a dio caduto,
tutti i fini, il quale per sé è creato, ed è tutto, oltre
fatta dall'ombroso concorso nella contr'a sé posta pariete fia più distante al corpo
tirò una riga e la segnò tra sé e madonna, come se un termine
essere so'la signoria de roma che per sé esser signore. statuto del comune di
uno [nome] se ne riserbava in sé per disporne, quando le cose fossero
che tra que'due termini tanto fra sé differenti non può essere alcun ragionevole e giusto
.. proibisce alcuno farsi forza da sé medesimo, né dare termino alla sua
, infinito, che in quanto a sé non ha incominciamento. niccolò cieco,
429: il numero ternario contiene in sé il principio, il mezzo e 'l fine
mondo, cioè la terra, stare in sé stabile e fissa in sempiterno. idem
l'ordine provvidenziale] la terra in sé stringe e aduna. bibbia volgar.,
gigante con tanta roina, / che a sé d'intorno fie'tremar le terra.
, secondo ch'è degna / per sé e per suo ciel, concepe e figlia
con equale intervallo di due piedi tra sé distanti [i travi] in terra s'
te ratu avesse sopra a sé. 4. dimin. terratèllo
8-30: ma la cugina, fuori di sé, non gli dava più retta.
si mostra ch'ella non abbia in sé cosa terrestra. restoro, ii-148: la
non s'aggiorna / gravido fa di sé il terrestro umore. landino, 142:
, / che fanno onne terrestro a sé mancipio. galileo, 3-1-371: da giove
diè essere lieve e nulla avere in sé terrestritade. crescenzi volgar., 2-16:
come se le conveniva, avuto in sé del grande, e del terribile, e
de la maledizione, con la quale da sé scaccia i reprobi. tasso, n-iii-1071
/ perché fusse più chiara in sé l'origine. / poi ne nobilita elettra
condannato uno cittadino a torto è in sé di poca importanza, diventa importante per il
,... chiudono dentro a sé denti che di bianchezza, di lucidità e
: « possi morì inculata » ripete fra sé, tendendo il piatto con mano tertecante
però che la operazione de la vertù per sé dèe essere acquistatrice d'amici. marsilio
erano intessute d'archetti in varie guise fra sé interzati ed incavalcati, come si vede
artiglieria. - anche: il calibro in sé. crescenzio, 3-3-26: i cannoni
, 4-1-113: la terzina non ha in sé il suo fine; onde è un
e senza casca, e più non regge sé. manzoni, pr. sp.
gli bisognava di temere che, predicando di sé il vero, egli non paresse o
come / tien caro altrui che tien sé così vile. boccaccio, 9-81: già
, / che le due parti a sé vole tirare / e 'l terzo è de
dovrebhessere nominativo, e richiederebbe dietro ai sé una terza persona plurale, questi casi,
di insistito distacco). -parlando di sé, attribuendo tutte le forme al proprio nome
[il duca d'aosta] parlava di sé in terza persona, quasi per giudicarsi
acceggia, l'oche in fila di sé fanno bandiere e la gazza tra lor menando
beni, senza spenderli o consumarli per sé, né largirli in elemosina, ecc
-in contesto antifr. attirare su di sé l'ira divina. cavalca, 18-97
, 4-2-546: riunì [mosè] in sé tutti i pregi degli ordinatori di genti
; artificioso. -suscitare, attirare su di sé, sul proprio capo. anche sostant
professione era aperta, s'intende da sé. montale, 7-324: quando non scrivevano
gittar la navicella, tirar le casse a sé, e menar le calcole, e qui
i suoi fili. / saltella ser sé, per i nidi, / un merlo
così, le quali riflettono o ributtano da sé ogni qualità, ogni generazione di raggi
spettava di pagare le varie imposte per sé e per i suoi (con partic.
di bottega tenuto alla tassa personale per sé e per i suoi lavoranti. -
dico d'appoggiarsi, ma vuol far da sé, testa dura ». dessi,
-testa fredda: calma, padronanza di sé. algarotti, 1-v-257: se turno
pena di morte. non essere in sé per una forte emozione. -per estens.
loro, quando i mezzani usurpano a sé questa tolleranza, finisce co'l ridersi e
una condotta; ed ella racchiude in sé la riprovazione dottrinale di ciò che è l'
formalmente ineccepibile, a favorire attorno a sé un così largo spirito di tolleranza.
stessi, o l'ingiuria tollerarono a sé o ad altrui fatta. d'annunzio,
ogni grande genio scènico tollera intorno a sé unicamente coglioni. -recipr.
, / che, tolosano, a sé mi trasse roma, / dove mertai le
or come aglaura / non fé sentir di sé? ». = voce di
i liberali, farsi le scarpe da sé, tolstoianamente. = comp. di
riposava però nella morte. -tolto di sé. privo di sensi, svenuto.
figlia, amica o serva più pudica di sé? qual volta ti avicinerai a lei
deo satisfare: / ca l'om er sé avea fatto lo tomo, / per
avea fatto lo tomo, / per sé deveva far relevamento. monachi, 100:
. jovine, 2-58: dentro di sé quando a letto, al buio, rifletteva
umbra / che ognun sotto suoi rami sé conforta. marchetti, 5-7: questi non
noi i fuochi artificiali fanno spettacolo a sé. 0 alla fine d'una cerimonia pubblica
suona / qua giù e più a sé fanima tira, / parrebbe nube che squarciata
fuggitiva / però ch'egli oda in sé tonar tal voce / che vince, o
de la detta arte possa né debba per sé né per altrui in neuno modo,
pari dei capelli ch'egli usava tondere da sé. -rapare una persona (o
) una valle tonda, che inchiude in sé dieci fossoni. daniello, no:
superfice è composto. il quale ha in sé profondità, e questo ha in sé
sé profondità, e questo ha in sé vari effetti e forme, perché può essere
: la scoltura è tonda perfettamente in sé. r. borghini, ii-95: in
-figur. pienamente compiuto in sé; perfetto nella propria totalità (la
tondo, / donna, che in sé di bellezza abbia mobilia, / come aveva
tondo venne a voltare quei buon bocconi verso sé, e godette d'essi a buon
di sole in caricatura avrebbe accentrato su di sé l'attenzione dell'alma roma e suscitato
bocca semiaperta, a tratti ripetendo tra sé... una frase del rogito,
tante bellezze in domino 7 quant'à in sé la mia donna amorosa. petrarca,
. gonfiare il torace-, fare mostra di sé tronfiatorace (ant. toragi, torazé
trionfante di quelli al reggimento de'popoli a sé sotto torbidamente divulgato, angiolino
fare il torbo o il sereno intorno a sé! palazzeschi, 1-365: bisognerà chiarire
e orgoglioso torcendo a sinistra fa di sé arco, come una mezza luna.
, cercando più tosto a tirare lui depo sé. giovanni da samminiato [petrarca]
contro qualcuno o, anche, contro di sé una colpa, una condanna; volgere
opposto correndo pericolo di torcere sopra di sé la scomunica fulminata su le ceneri del
, or la cognizione dell'ente in sé. 18. assumere un diverso
l'imperadore portava un tordo acceso avante sé. calmo, xxi-ii-844: mi facesti compagnar
6-194: in più, fa, per sé e per gli amici, piccole quantità
pernici, e non abbia lo schioppo con sé. carducci, iii-4- 298:
; l'essere torinese, l'avere in sé o il manifestare gli atteggiamenti e la
con esso così venne, / falsificando sé in altrui forma, / come l'altro
de la torma, / falsificare in sé buoso donati, / testando e dando al
uomo trasognata: riprese dominio su di sé accorgendosi però che anche lui aveva il
si è alterata; riprendere il controllo di sé, il pieno equilibrio emotivo, uscendo
il senno, la ragione. -tornare in sé: v. sé, n. 6
ragione. -tornare in sé: v. sé, n. 6. patecchio
potea aver vissuto tramortita e fuor di sé; tornare in coscienza, rivivere, poco
colore differenti, trasformarsi in altro da sé, tramutarsi per magia (con riferimento
per vetro / lo qual di retro a sé piombo nasconde. 27. sport
lucio furio tornò tutto l'oste a sé. -ridurre nuovamente con le armi
vasari, i-598: aveva in sé due concetti grandissimi: l'una era
ritrovandola, non lasciare manco memoria di sé che fatto si aveva cimabue e giotto
umano ingegno: percioché questa contiene in sé mille dubbiosi rivolgimenti di vie, andate e
esplica a sua fantasia e ne tira per sé, quel che fa a'suoi interessi
pria ripiglia ardire, / ch'appieno in sé tornata ella s'adire. -tornato
3. unicamente, di per sé; esclusivamente, senza intervento di altro
bartoli, 1-3-7: ciascuno mangia da sé al suo proprio deschetto, alto poco sopra
. cantoni, 526: paola chiamò a sé l'angelina che aveva udito ogni cosa
(anche ripetuto): dentro di sé, interiormente, senza manifestazioni esteriori.
federigo consegnandogli la valigia e interrogandosi tra sé e sé « chi è costui? »
la valigia e interrogandosi tra sé e sé « chi è costui? », perché
; / che 'l mio valor da sé tra via già manca. algarotti, 1-x-12
guerra celebre tra le guerre, e per sé e per i suoi effetti, che
il seno / per ebbrezza fuor di sé / ama queste il buon sileno, /
veduto un bambino iniziarsi nell'andare da sé senza quel carrettelle di sostegno che si usa
attorno alla madre che, fuori di sé, trabalzava dal dolore alla collera.
mi pare, / ch'ogni prerogativa in sé riceva: / e ch'ella sola
vecchio. -eccessiva esaltazione o considerazione di sé. cavalca, 20-570: nella prelazione
quel seno il giubilo la rapiva da sé medesima. marino, 1-15-95: tutto dentro
siena, 124: se idio tira a sé queste cose... tu andarai
: né sa che lo foco aia in sé calore / vedendolo lucente ed ismerato;
marino, xvii-79: né tante intorno a sé, dentro e di fore / ha ant
, e quanto si desidera tenere per sé. -anche: segnalare inavvertitamente la propria
.. cincischiato ch'essi portano con sé. pasolini, 9-368: tutto il motivo
che sia, la letteratura si difende da sé, col fatto stesso che non cessa
educato sul piede degrarciduchi, rapisce a sé l'occhio di tutta la germania e di
, 446: la gendarmeria debb'eseguire da sé sola le traduzioni dei detenuti preferibilmente ad
. antonino, 2-132: chiamò dinanzi a sé i detti servi a renquel retrobottega.
la quale non può né scacciar da sé i morsi delle sollecitudini né schifar le
stimoli trafitto / della propria coscienza in sé ritorna / l'animo. 5.
. 5. fare innamorare di sé irresistibilmente (con par- tic. riferimento
non impediscano all'occhio alcuna cosa dopo sé. algarotti, 1-vi-60: altre volte mette
nel dì che l'inerte / di sé, dei suoi fati fu vista minor.
shakespeariana che la creatura diffondeva intorno a sé. e. cecchi, 2-60: per
2. per estens. che riunisce in sé, inscindibilmente commisti, aspetti tragici e
19-129: né si stancò d'avermi a sé distretto, / sì men portò sovra
l'uo mo sovra di sé. -eccellente, preclaro (una
conbattieno, sì credeva averlo conquiso per sé solo, ma di tale forza il
rosso, 1-303-10: dunque onne cossa di sé veda e lispa: / meglo tragualgi
). che tira o trascina dietro sé; che rimorchia (un veicolo,
, bisognevole a chi non dè aver da sé niun muoversi a suo talento.
diverso, o molteplice differenziato, traina con sé un molteplice identico. 6.
stessa figura, le mattematiche facoltadi presero per sé proprio, quel, che era universal
tralucente lago, / a rivedere in sé la sua sorella / che in lui viveva
riposti / nel lor albergo e dentro a sé nascosti, / desti da picciol suono
venire in evidenza, dare traccia di sé (un valore, un retaggio culturale)
stralunato, sconvolto, stravolto; fuori di sé, attonito, basito. - anche
è la nutrice; che, a sé traendo alternamente il calamo annesso con capii
di questo stato in verun tempodell'anno per sé, o per altri ucellare a coturnici,
alcuni pochi ricchi mercanti non tirino a sé gran porzione di questa preziosa derrata,
, una tagliata, / l'altra per sé, e trambe pur cadeva: /
[crusca] -. nullo conosce né sé, né i suoi antichi, che
difficultà. 3. provare dentro di sé patimenti, sofferenze. finfo del buono
o l'amore disordinato di cosa per sé 'lecita', ovvero l'amore disordinato di una
ben con diligenza ogni vitame da per sé, far un tramito di una sorte e
, tutti per conseguenza diffondeno sempre da sé e sempre in sé accoglieno, mandano
diffondeno sempre da sé e sempre in sé accoglieno, mandano del proprio fuora e accogliono
: ma tutto si consuma / in sé, materia / e arte, materia e
! il calor del sole tirando a sé l'umor della vite e seco incorporandolo,
tempo il tramuta quello che serba per sé. crescenzi volgar., 4-27: quando
a grado per grado e assimilano a sé l'ambiente materia. d'annunzio, v-2-581
vedea la cosa [il grifone] in sé star queta, / e ne l'idolo
temperata stella / sesta, che dentro a sé m'avea ricolto. s. caterina
parole sue / con voce tanto da sé trasmutata, / che la sembianza non si
me vendicare per amar cosa più degna di sé ». de sanctis, ii-7-43:
li ricusa e ne li caccia lontano da sé. nievo, 7-64: la madre
: condizione di calma e dominio di sé. iacopone, 91-119: dolce
fama nella gallia transalpina crescere appresso di sé il più famoso e cellebrato studio di lettere
il consolo peccare, il quale simulando sé di proporre di cosa transatta, ha in
confessando la sua moglie non aver ragione e sé usurpatore; o pur se gli concesse
quanto fa duopo vedere e sentire da sé al letto di un moribondo.
antropol. cultura capace d'integrare in sé tradizioni diverse. c. riconda
, licenzia gli avvocati e fa da sé; transige sui cambi, e accetta in
si apparecchiava per transire, fece chiamare a sé i figliuoli. laude dei bianchi toscani
, 2-458: l'aria che di sé veste li corpi si moverà insieme con essi
in preda alla disperazione; fuori di sé dal dolore. attribuito a petrarca,
tutte sono transitorie e mortali, così in sé e fuor di sé esser piene di
mortali, così in sé e fuor di sé esser piene di noia, d'angoscia
faccia emergere il vero bisogno, il vero sé del bambino, e lo alimenti.
necessario che cadauno prenda e tenga appo di sé il transunto della detta bolla, del
ammirabile transustanziazione, che fa su di sé fermare inarcati gli angili per stupirla.
ad una somma corruzzione, ha in sé bellissime considerazioni. getti, 15-i-163:
trapassar de'raggi, / senza celare in sé vaghezza alcuna, / e sovra le
chi beve per dar dolce soccorso a sé, che prova di forza penuria; /
si spoglia d'ogni amor proprio di sé e porta con mancio, nella bella
di comportarsi come se nulla, di sé, fosse mai trapelato in città
e che dove il soggetto è per sé più gioviale ed aperto qual è pur quello
dalla vita trarotta, che serba in sé, ben nascosti, tempestosi e amarissimi ricordi
meglio una nave, che ciascuno per sé. baldi, 5-41: questo potrà fra
con la man sinistra / traeva a sé, più forte che potea.
a questi alberghi. -portare con sé, al proprio seguito, in propria compagnia
corno negra viva calamita, ch'a sé tra'il ferro, a te giri ogni
che da una parte traeva a sé il ferro e dall'altra lo respingeva.
e 'l ciel le diede, / a sé l'indica selce il ferro tragge.
ho veduto che la melarancia, che in sé pare amara e forte, trattone quello
lascia rechiare; / inmantenente trarmi a sé m'imprende. cavalca, 11-11: non
di dio, in quanto avea in sé intelletto, volontà e memoria, il trasportò
al poverello, l'altra ritenne per sé. tasso, 10-27: sospirò dal profondo
antonio da -levare di testa a sé o ad altri un cappuccio, un leva
solve ogni durezza; / tira a sé tutto l'umore, / penetrando con
, e figliato di più, chiamògli a sé e informògli che fus- sono prodi e
: l'ispettore già ebbro e fuor di sé per le belle sco verte
, 37-16: quest'una ha non pur sé fatta immortale / col dolce stil di
/ parte, per quel veder da sé rancura / vole pigliare per trarersi d'ira
: multiprica la lunghezza della fune per sé, e dirai 60 via 60 fa 3600
diventò fanciullo garzone, e prese in sé tutte quelle miserie c'hanno gli altri garzoni
d'amore / tal, da farlo di sé quasi sgomento. -ricavare un
che gli si dessero, li cavaron da sé... tirarono una schioppettata;
inghilfredi, 389: la pantera à in sé ben tal natura, / c'a la
sorte i giudici. -trarre a sé gli occhi: attirare gli sguardi o l'
, 11-263: e tragga gli occhi a sé, come sempre suole fare la bellezza
di subito, per un poco trae a sé gli occhi de'riguardanti.
da un lato: portare da parte con sé; appartarsi con qualcuno (per interrogarlo
. 2. andare fuori di sé, rimanere attonito, sgomento; sbigottirsi
del nostro esercito; e chiamò a sé tutti i capitani e conestabili, e
7. che non è in sé, che ha perduto coscienza; tramortito,
usa chiamarlo, un trascendente che aduna in sé e con perfezione infinitamente maggiore il bene
gente che l'uomo ha sotto di sé, è più nobile che nulla altra scienza
/ incomprensibilissimo si estende / che in sé eminentemente ha virtù innata, / che una
di santo amore, / sgombra da sé l'errore / e a dio trascende.
mondo; è soggettiva, ma in sé accoglie i molteplici aspetti della vita umana
implica un metodo, trascina dietro di sé, logicamente inevitabile, una serie di conseguenze
: il loro amore aveva dietro di sé un lungo 'passato'; trascinava dietro di
un lungo 'passato'; trascinava dietro di sé, nel tempo, una immensa rete oscura
l'arte è adulta, e trascina con sé il bene e il male, il
sua pittura non per una realtà in sé compiuta, ma per un segnacolo, un
soluzione e fatta precipitare, annette a sé un'altra sostanza presente in minima parte,
n'avea, poi che stordito / da sé lontan quell'altro era trascorso: /
veduto la damigella restò tutta sopra di sé, e più d'una volta con occhio
che vostra ma- gnificenzia più è per sé che per gli amici. l. adimari
1 bisogni della vita pastorale spiegano per sé questi trascorrimenti di famiglie lungo una frontiera mal
di ripigliare il fiato, né a sé né agli ascoltatori. 7. locuz
e là, ritornato coltivatore, allori per sé. 14. esperienza personale, vicenda
fascino emanato dagli abissi ch'egli in sé medesimo scrutava. c. carrà, 432
il giovane, i-335: fuor di sé trasecolato, / par ch'abbia fatti gli
agg. ant. che è fuori di sé, inconsapevole, assente, stranito.
mistificandole -il diaframma che ha posto tra sé e la durezza delle cose (trasformabile
azzimano, e con cento varietà di fogge sé ogni giorno trasformano. idem, dee
l'anima mia si trasforma, e obblia sé medesima e s'imparadisa nella contemplazione della
, / uman vestigio / più in sé non ha. 15. cambiarsi
sue trasformazioni future; dunque contiene in sé medesimo il suo proprio destino. f
erano trasfuggiti all'idolatria, e fra sé congiuratisi d'infettar del medesimo morbo quanti altri
intimamente connesso, compenetrato in altro da sé (una persona). dannunzio,
si trasfonderebbe, e la città per sé stessa verrebbe a meglio unirsi in buon temperamento
i passanti / radi -ognuno trasogna fra sé, / tanto sa che nell'alba spalancherà
ii-10- 38: compianga un po'sé, poveruomo, e la sua trasoneria ridicola
un lasciar vedere gli oggetti posti oltre di sé. -essere visibile a malapena,
rendersi percepibile attraverso essa; improntare di sé un'opera, una forma (un'
, non traspirando, anzi traendo a sé il sottile di quel rabbiosossimo sale,
questa, perché ha atracto molto aere ad sé per l spirazione e respirazione e,
a questa felicità... di per sé sm. ant. e letter
guar -portare con sé bagagli in occasione di un trasferimento.
, e reso il canova libero di sé, trasportò il suo studio al vicolo di
ognor più se n'andavano lontani / in sé confuso e dubio se ne stava.
il topo] si porge quasi da sé alla perfida unghia del suo carnefice. bacchetti
, iii-19-154: l'arte, per sé sola, è trastullo inutile: la scienza
trastullo inutile: la scienza, fine a sé stessa, è inutile tormento. b
ed avrebbe voluto scusarsi di dar di sé quel trastullo, se non che il
e dà una prima forma già in sé completa a quello che sarà il processo di
: un pensiero veramente filosofico compendia in sé tutti i precedenti, e non quello di
seme trasvettato dagli uccelli o cascato da sé in terra, non aver troppo affonde le
sturbar questa lega e legar gli svizzeri con sé, offerendo loro... la
si scusarono che non fosse fatta a sé nel tempo di moisè. 5
dignità di sua maestà rimettere come da sé il rigore delle acerbità passate.
se non buon trattamento, paolo diceva tra sé: « io son pur oggi stato
tratta l'arco, ma egli da sé le sonate sì forma, piene di
di lui avegna male e danno a sé e al paese, però che non sa
una controversia giudiziaria; sostenervi (per sé o per altri, in qualità di avvocato
che egli pretende di spandere intorno a sé, si tiene schifil- tosamente a qualche
cotanto al mondo vivuti, che possano fra sé addomesticati e pacificati trattarsi. svevo,
quale i gentiluomini veneziani trattano privatamente tra sé non mi occorre di dir altro,
, i-119: chi ha questa virtù in sé e sia messo a governare s'ingegna
malsano / e desseise en mano -a sé possedire, / che poma om dire -de
, 2-xxii-124: non avendo preso con sé neppure un trattatèllo di storia e religione
: la pittura ha una forza emotiva in sé stessa e per sé stessa; voglio
forza emotiva in sé stessa e per sé stessa; voglio dire che non dipende per
epistola lu, / tra quello e sé di pace tractatrice. 2.
a pranzo o a cena presso di sé. gozzano, ii-171: talora -già
-fermare una mano, un piede (a sé o ad altri), impedire che
5. mantenere qualcuno legato a sé (con un rapporto di amicizia,
per estens. reprimere, soffocare dentro di sé un sentimento, uno stato d'animo
. -continuare a nutrire dentro di sé determinati pensieri e sentimenti. segneri
smaltito il risentimento e ricuperato il possesso di sé, spedirle si scopre superfluo.
andar davante, / lasciando dietro a sé l'aere dipinto, / e di tratti
gli senbiò ch'egli vedesse dinanzi da sé una grande imagine di femina schiapi- gliata
, 1-130: se faceva stare denanti a sé, mentre in partic.
ferree mani? -che non è in sé, non ben consapevole. -anche:
alla rosa dei protestanti, provveduto a sé solido fondamento, perché appoggiato alle deliberazioni
fra queste tenebre, con far di sé di tratto in tratto tralucere qualche raggio
/ si prende in obrianza / a sé e al suo dolore / per la fazon
stette buona pezza così travagliato e fuor di sé che non sapeva se era vero ciò
vino nel suo vigore e ratterrà in sé meglio il fummo e la forza non
un vaso all'altro, ponendo da per sé l'olio sublimato, ben purgato,
to a sé lunga via, ma non arde continuamente,
la vi stia, ben ferma da sé. tortora, i-237: avendo quelli di
6-ii-142: questo rescritto tanto grave in sé stesso, e presentato anche un poco alla
a questa felicità... di per sé accessoria e non fondamentale del piacere estetico
pronom. risultare o apparire altro da sé (un'idea, un'entità, un
, quando a cose che abbiano in sé una loro ragion propria ed unica, vuole
e per ira... di sé squarciò la purpura, clvavea in dosso;
, superando, abbattendo o trascinando con sé ogni ostacolo e resistenza (un fenomeno
lo travolse. -trascinare via con sé, muovendosi tumultuosamente, con irruenza incontenibile
calandra, 1-269: la travolse con sé sul divano. le baciava le mani,
. -storcere, storpiare (a sé o ad altri) una parte del
, ove la bella conca / in sé chiudea del gran profeta tossa, /
toscani, 226: 'chi fa per sé, fa per tre'o 'chi fa da
, fa per tre'o 'chi fa da sé, fa per tre'. ibidem,
non mente, e chi fa da sé fa per tre. -chi fa da
fa per tre. -chi fa da sé o per sé, fa per tre.
. -chi fa da sé o per sé, fa per tre. chi opera in
trebisonder. perdere il controllo di sé; confondersi, disorientarsi. de marchi
una treccia principale tanto egualmente giusta tra sé, di natura, di arte e di
di cavallo, e si lavava anche da sé colla creta del vallone il fazzoletto.
suo giuramento, fare richiedere dinanzi a sé et a la sua corte gfinfrascripti artefici
pigliò la porta del campo, e pose sé, il quale era mezzo vivo,
: pallida, tremando, e di sé tolta, / lascia cura al destrier che
ciò che impaurisce l'uomo abbandonato a sé stesso: il vigliacco eterno che fabbrica leggi
finge di dormire e sente su di sé una carezza. 3. incresparsi per
non dubitando e non mandando mai in sé la fede. 9. tr
canto, nella quale l'autore mostra sé, per un tremore della terra e per
tavola ritonda, 1-349: breus aveva in sé questa proprietade: che com'egli scontrava
, 13-33: vassene il valoroso in sé ristretto, e tacito e guardingo, al
gl'infermi che non possono camminare da sé, trasportare i materiali degli ospedali volanti.
, ovattato, che si istrada da sé, tutta notte ha scalpitato nel buio per
come ogni soldatesca in campo ha in sé / i viveri, i sergenti e i
guerra celebre tra le guerre, e per sé e per i suoi effetti, che
avevo cominciata, trovo che hanno colorito da sé una mora, che pareva il trentadiavoli
suo fido [caze], e a sé lo chiamone; / e diseli: «
: tresca significa ballo el quale abbi in sé veloce movimento. marino, 1-20-70:
or quindi or quinci / e scotendo da sé l'arsura fresca. bufi, 1-380
ora dall'altro, scuotendo pur aa sé l'arsura fresca, l'arsura, che
arienti, 129: misser salvatore, in sé rodendose, e come rabiato fremendo cum
. eh! facc'ei, da sé la treschi; / ch'i'non vò
prima della partenza, spingendo davanti a sé il trespolo a rotelle coi guanciali appesi
cose contingenti / anzi che sieno in sé, mirando il punto / a cui tutti
veggiamo che un triàngulo non può contenere in sé due obtusi. petrarca, iv-3-60:
adumque deve l'om sagio volere / a sé tal fiata traval- glio e grameza.
pruritoso acto,... in sé non riebbe nel speculare gli drauci et gli
dante, purg., 31-130: sé dimostrando di più alto tribo / ne li
bacchetti, 2-xix-156: quanto recava in sé di vero [l'opera di carducci
, la terza italia, e in sé, e dal confronto con le troppo maggiori
getti, 17-188: chi altrui tribola, sé non posa. monosini, 334:
ibidem, 83: chi altri tribola, sé non posa [il male che si
che si fa agli altri è tormento a sé tommaseo]. = voce dotta
pensava don abbondio. « anche sopra di sé! purché frughi, rimescoli, esamini
innamora, / quel che possiede a sé a dio presenta, / a cui dio
a dio presenta, / a cui dio sé tribuisce ancora. = voce dotta
sala del palazzo regale, rendono da sé la ragione separatamente. tasso, 11-iii-
che lasciava crescere in segreto dentro di sé, ogni giorno aggiungeva una nuova avventura
d'un fiume grandissimo, ciascuno a sé e alla fine dissolti tutti a infrossare il
si dèa a cesare, e di sé medesimo dice ch'egli è cristo re.
cavalca, iv-26: trasse molto populo dopo sé [giuda], dicendo e allegando
per venderlo e pagare il trebuto per sé e per la vergine, e de lo
senza quiete, o posa, / nutre sé di se stesso, e con sottile
; sottostare alla naturalità, compierla in sé. -in partic.: morire.
partic. per indicare che riunisce in sé tre funzioni, tre caratteristiche, ecc
dell'amore: così la definì tra sé, sorridendo. -che è proprio
che determina, per rotazione intorno a sé di 1200, il ricoprimento del cristallo tre
ispesso si moviva / che avea in sé un cierchio colorato quale / è il puro
induismo, figurazione divina che riunisce in sé gli aspetti delle tre divinità brah- ma
, due giorni sono fece chiamar a sé le serenissime muse. ungaretti, i-107:
trincee che ogni produttore scava intorno a sé per proteggersi contro i concorrenti, poco
respitti- vamente al campo di dietro di sé, potrebbe coprire un corpo di dieci
campo, e costruitovi un castello per sé e casipole ai soldati. 2.
tanti angeli, in carne, tiene da sé lontana ogni ansietà che la turbi.
l'aria col moto, servendo a sé medesima di sonatrice. 5.
pezzetti, se non fusse cosa di sé liquida o molle, come ovi, pesci
del corpo suo quell'armonia, diceva fra sé: « oh, come trincio io
in specie di trionfante, menando con sé il carroccio, sopra il quale era legato
dei propri scopi; soddisfatto e sicuro di sé, orgoglioso delle proprie azioni, dell'
vita. -che manifesta soddisfazione di sé, consapevolezza orgogliosa delle proprie ragioni (
già cesar, triunfando, / 'regina'contra sé chiamar s'intese. petrarca, 28-81
resto, se la natura non può da sé sola trionfare delle pesti morbose che le
piramide. -far bella mostra di sé (un oggetto); essere ostentato.
a operare. -che riunisce in sé aspetti di tre diversi animali tripartile,
ne avvidero: tra perché sì stretti fra sé erano gli stecconi di quel triplicato ricinto
. 5. che riunisce in sé tre nature, triforme. -anche:
maniere. -che riunisce in sé parti e caratteri di tre animali diversi
/ onde fermossi boreo, e a sé con mano / chiamollo per goder di
cuocerla si ripiega più volte su di sé, in forma bislunga, frammessevi talora
tanto da poter andar in casa da sé, osservarono, che sempre correva al
farlo: quando vedeva, che tutti da sé consolati partivano, all'ora si credeva
intorno al nido quasi volesse attirare a sé tutta l'attenzione di quegli stranieri per distrarla
sembra condizionata, l'amore esasperato di sé, il narcisismo. tristanismo, sm
a molti, e non ha in sé alcuna utilità, e l'animo allegro rende
, / quando alcun, per por sé 'n sella, / sbalza tee. fagiuoli
novelle raunò il pontefice d'avanti a sé una congregazione dei cardinali, che si
l'aretino / ha già rivolta a sé la penna mia, /...
re] di chiamare il biondo a sé, ed esaminarlo tritamente... e
trita rena / che mi facea di sé novelle piume, / disteso m'era addormentato
la virtù perde, e non più a sé lo tira [il ferro] /
il quale è un muscolo che dentro di sé forma una cavità, nella quale l'
e triviali, perché racchiu- ono in sé sentimenti propri e veri, e con evidenza
luogo della battaglia, oppure portava con sé in patria a testimonianza della vittoria.
sia creato, e tanto / abbia in sé di vigor che in un sol colpo
troll del bosco lyfiabrandet lo prenda con sé, a lanciar frecce agli innamorati.
: non vedi tu che il tesoro per sé non lauda il suo cumulatore dopo la
notizie, soprattutto riservate, o loda sé o altri, per lo più con enfasi
rifiuta di obbedire il padrone in cose per sé oneste come cotesta di portare una lettera
. era un tromboncino corto e fare da sé, e ruzzola, e scappa e sguscia
romana lingua e quelle de'barbari tra sé lontanissime, essi a poco a poco
sotto, e cascò in terra fuori di sé. -fratturarsi (un arto)
all'acqua getta, / che intorno a sé la tinge di sanguigno. c.
spaventata / dal suo fato, e di sé schiva e del sole, /
e se l'ispirazione non mi nasce da sé, più facilmente uscirebbe acqua da un
cina] anco con buona rendita per sé e per i suoi mariti, con varie
compassione del suo sposo che non di sé. 15. uomo di corporatura
la lunga lancia percuote, e da sé la parte. nannini [ovidio],
. adriani, i-301: trattosi da sé il troncone del dardo, s'appiccò co'
e alteri o facendo bella mostra di sé e attirando l'attenzione e lo sguardo
e alteri o facendo bella mostra di sé e attirando l'attenzione e lo sguardo
posizione di spicco facendo bella mostra di sé (un elemento dell'arredo, un
,... che cosa esprimonoessi? sé medesimi, e, in sé medesimi,
esprimonoessi? sé medesimi, e, in sé medesimi, l'universo tutto: non la
22-27: io stava come quei che 'n sé repreme / la punta del disio,
di tante sommessioni, e sottomettami a sé solo. g. g. beretti [
il cavallo sudava, ma, da sé, riprese il trotto. arpino, 5-52
dell'italia superiore, ispidi di per sé né politi dall'uso al più adoperati in
. -incontrare, avere davanti a sé un luogo, un edificio, una
di mano? -avere presso di sé, nella vita, figli, parenti,
comperasse, la pregai di serbarlo presso di sé; avrà occasione assai più di me
si lusingherà il cristiano di trovare in sé la più bella delle virtù, se poi
. « grand'abbondanza », disse tra sé « ci dev'essere in milano,
discordia delle sue membra disgiunte, fra sé ignote o ripugnanti. 7.
4, che montiplicato il minore in sé fa tanto quanto li doi numeri gionti insiemi
provedeva con la mia pelle il pane a sé e a tutti i suoi.
, e allora vanno giudicate ognuna per sé; o sono uguali, e allora
trovansi anche taluni che fanno tutto per sé, senza mai compatire la debolezza, la
, 7-121: questa operazione è per sé giocondissima, e senza di essa non
/ a null'uo- mo, per sé, può dare aiuto; / e quest'
allegano materie de'filosofi, o per sé sole, o accompagnate da trovati degli
al fine di trarne illecito profitto per sé o per altri; imbrogliare, frodare.
provocar gli uomini ad aver pietà di sé, si mostrano più tristi e più miseri
che corregge il truffadore fa iniura a sé medesimo. attribuito a petrarca, xlvii-197
che egli conosce di gran lunga minore di sé. = voce dotta, lat
d'ogni cura eburniata, / mollicula da sé, non da mangonio, / né
: allargano il cuoio ed attraggono a sé lo spirito, perché la carne s'intumidisca
tuffato nell'onde civili ma sta in sé unito e raccolto... non vi
di concetto: / e non manda di sé altra fragranza. imbriani, 6-163:
più su, niente: scrollato da sé il vano, la montagna s'inarca sulle
/ da porre a un tracto di sé stesso in bando / giove co'l'altre
superbia, tracotanza, eccessiva stima di sé, sopponenza. -anche: manifestazione di
il fico, il quale piegava inverso sé i sua rami e di quelli ispiccava i
boccaccio, viii-1-241: le quali cose intra sé diverse, non melodia, come soglion
1-41 (i-486): pensando massinissa tra sé come la promessa fede a la donna
. sembra ch'egli veda dinanzi a sé una moltitudine ostile. ha l'accento
lo più di mille, aveva talora sotto sé parecchi di tali capi detti 'tungini'.
come illecito, ei potesse far ricco sé e povero un altro. l. strozzi
non tenesse e non lo rinchiudesse dentro da sé, egli cadrebbe in sul guscio.
, che teneva un gran bottaccio / fra sé e 'l saladini, a quel
patti eletti / sopra il dosso a sé asetti, / sì porti lui, alla
apulia e infinita turbe / menò con sé di qua di quei reali. pulci,
lieto il vulgo acceso; / ebbe di sé disceso / roberto, già lor capitano
primato e '1 sommo impero / per sé chiedea. leopardi, iii-94: certo
, 2-226: orfeo avea tratto a sé così fatto bosco; e sedea nel mezzo
l'uman cor,... in sé mede- smo accoglie / turba d'affetti
esso medesimo era imperturbabile, sopra di sé, ma sotto di sé era turbabile.
sopra di sé, ma sotto di sé era turbabile. 2. che può
il crearsi turbamenti e tormenti da per sé è privilegio di certi animi...
, / poi ch'ebbe la parola in sé raccolta. fiori di fuosafi, 155:
e chiaro, / e quanto in sé, non si turba già mai; /
sin dal primo lor nascere hanno con sé stessi un coperchio... che perfettamente
208: dov'era l'ombra, or sé la quercia spande / morta, né più
pianeta il turbine de'rai, / che sé volve e a sé volve co i
rai, / che sé volve e a sé volve co i girevoli ardori / i
turbinio di giri e rigiri intorno a sé medesime, sempre pestando piedi, ovvero
, / posta in forse, di sé forte paventa. 3. moltitudine di
gran parte / de le canne pungenti in sé ricetta, / parve caso improviso e
], 37-9: renderassi ancora di per sé grazia alla pietra turchina, accomodatovi poco
franca, debba dar molto buon frutto di sé. goldoni, v-243: farò tutto
pur vedendo il dragone per paura uscì di sé e per lo suo fiato era
più meco, e a rompicollo / da sé, così dicendo, discacciollo. garzoni
così atroce, subito fé venire a sé il capitan grande de i birri e segretamente
chenti sono queste cose, allora in sé conoscerà la propria turpitudine. b.
avanti la incoronazione fece fare dal re sé solo tutore, con titolo di protettore
può, o non può più provarle da sé, alleva i piccioni viaggiatori.
-essere tutto-, avere, riunire in sé ogni valore. tarchetti, 6-ii-332
l'ideale della perfezione, che ciascuno a sé stesso variamente configura, e per così
è tutto presi e che tutto risolve in sé mede faldella, i-5-301:
li corpi laterati il cubo ritiene in sé il principato, con ciò sia che nessuno
pezzo e intormentito. -sicuro di sé, tetragono, rigoroso, senza dubbi o
ombra, cominciò presto a fare da sé stesso tuttociò che più gli piaceva.
. pareva che avesse tuttora dietro di sé i filoni della grande scia. e.
par ch'aspetti / ch'el corpo a sé paletti / a que'piacer che prima
fattore / s'era allungata, unì a sé in persona / con l'atto sol
offeriscono a quelle ogni loro avere, e sé medesimi per ubbidienti servi. leopardi,
. 3. legare qualcuno a sé con un vincolo morale derivante da gratitudine
miser gregge / per torte vie da sé ne cerchi e guati. casti, 253
. di sfuggita il presidente ammise, fra sé, che detta 'eur..
l'erba minuta / che smaltava di sé l'ermo confino. monti, i-5-300:
dire che avrebbe dovuto far tutto da sé, e che purtroppo non aveva il
a perdere l'equilibrio o il controllo di sé. p. verri, 1-ii-119:
credono uccellare, dopo il fatto, sé da altrui essere stati uccellati conoscono. machiavelli
1-iii-820: monsignore di ravesten uccellava per sé circa alle cose di piombino. varchi,
il volo, / tanto desio ha in sé di pigliar quelli, / che non
libre denari senesi, se no'facesse per sé difendendo. egidio romano volgar.,
scrittore non abbastanza risoluto e sicuro di sé. -con riferimento ai tormenti amorosi
inizia una rivoluzione. -uccisione di sé: suicidio. s. agostino volgar
1-1-68: non ha la femmina che in sé debbia punire per spontanea uccisione di sé
sé debbia punire per spontanea uccisione di sé, sendo corrotta e sforzata senza niuno
m'accorsi che quella nenia mi tirava a sé con una forza spaventosa dal fondo delle
ruota-romana che voleva di germania avocare a sé certa causa. -consigliere giuridico di
loli che questa volta ha portato con sé la madre. la domanda ufficiale,
mercanti..., e eleggere a sé e negli atti del detto officiale fare
legge e costituente talora un'entità a sé stante nell'ambito di un determinato ordinamento
officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro / che
colpa e perseguitarla, e punirla in sé ed in altrui, s'egli l'ha
: aveano dovuto... cercare per sé e per i figliuoli uffici che permettessero
è quel bene che l'uom fa verso sé, inverso 'l prossimo e inverso
persona o che un morente recita per sé. giovanni dalle celle, 4-1-38:
la contessa che, deposto dinanzi a sé l'uffiziuolo, pregava mentalmente, co'
persone non consiste nel procacciare ciascuna a sé stessa un bene... ma nel
è un'uggiosità a sentirlo sempre parlare di sé e delle cose sue'.
il frutto alla terra molto intorno da sé. 2. figur. che
sostenne / per te gran parte in sé del tuo martire. documenti commerciali lucchesi
eguale, il cerchio contiene dentro a sé il più di spazio. a. verri
livio volgar., 4-35: ciascuno per sé per li luoghi eguali e per li
dall'altezza della sua prelazione a considerare sé medesima, tosto troverà la pianura e la
canigiani, 1-51: e chi di sé in sé la 'ngiuria ulciscie / co'
, 1-51: e chi di sé in sé la 'ngiuria ulciscie / co'sopraddetti modi
etimo virgilio, anche questa volta da sé, senza essere dimandato (si tratta di
d'annunzio, iv-2-57: tirò a sé il filo con uno scatto di gioia
una categoria di persone già di per sé spregevole. papini, x-1-458: barei
degli interni, e che egli ottenne per sé e per gli altri sotroma e ai
ululato e grida delle demonia contro a sé. g. gozzi, 1-127: la
è se non l'arte di construire sé medesimo facendosi il fabro del suo proprio
da siena, 657: iesù ha in sé umanità e divinità, l'uno e
piante asie- me, non hano en sé altra virtude che quella de li elementi,
minere colle piante asieme non hano en sé altra virtude che quella de li elementi,
corpo composto di quatro elementi ha in sé caldo, secco, umido e freddo.
crescenzi volgar., 5-21: ed in sé riceve il mandorlo, e ottimamente il
7-120: più largo fu dio a dar sé stesso / per far l'uom sufficiente
7 che s'elli avesse sol da sé dimesso; / e tutti li altri
delle orazioni a ogni creatura che ha in sé ragione. 2. con un linguaggio
interessate, giudizio schietto, annegazione di sé medesimo, e capacità di sacrifizio.
grazia. petrarca, 4-11: di sé [gesù cristo], nascendo, a
, 3-479: ha questo pesce nascoso in sé alcuni umori mortiferi. d'annunzio,
a quel tuo procedere schietto, accomodavano sé medesimi una volta davanti a te, come
tanto umoroso che non pur riceve in sé altri innesti di bietola, lattuga, e
i-616): mentre che antonello faceva tra sé i conti suoi e andava chimerizzando com'
celebre tra le guerre, e per sé e per i suoi effetti,..
: il lettore se ne avvedrà da sé, leggendo il capitolo ottavo e le cento
. l'essere ungherese; l'avere in sé o il manifestare gli atteggiamenti tipici degli
, /... / rode sé dentro e i denti e l'unghie endura
e in contanti). seppellire sé insieme co'li altri animali a sé sottoposti
seppellire sé insieme co'li altri animali a sé sottoposti. d'an -tagliare
foschi non lascia soltanto fatalmente brandelli di sé fra le nocchie unghiute delle radici e dei
corneo od unguicolare, esse intravedono in sé un significato 'n'+ i: (difesa
: anna aveva guardato sempre davanti a sé, nel tratto illuminato dai fari. e
senso che molte sensazioni, o in sé o solo in qualche parte, corrispondono ad
ha pieno il cor, che appella / sé fortunato et unico felice. marchetti,
2. ant. che attrae a sé, che aggrega altri materiali. campanella
uniforme d'animo e l'aver in sé dignità sono parti che rendono amabile un
5-2-302: l'unione sessuale non costituisce da sé sola la società coniugale. g.
modo che teneva a attrarre l'anima a sé. rosmini, 6-121: l'uomo
che quanto l'agente più al paziente sé unisce, tanto più forte è però la
lui si parte e come con lui sé unisce; e questo contemplano li cherubini.
ii-328: il sangue di jesù unisce a sé le anime nostre, e le a.
], ma quella sempre di lungi da sé essere vuole, se non in quanto
più, o chi egli sia diviso in sé, anzi è uno: e questo
: tuttavia le unità aristoteliche, pazze in sé, perciò appunto che sono savie assai
singola nave (che a seconpiuto in sé. - unità lessicale, lessema. -
quali unitamente, e ciascheduna di per sé poteasi scaricare. guarini, 68:
, par., 2-36: per entro sé l'ettema margarita / ne ricevette,
che ogni isola formi uno stato da sé, e che dovendo fondare una costituzione,
nelle sue rielaborazioni, quella che comprende in sé tutte le altre virtù. tasso
particolare; e l'universale contiene in sé tutte le virtù; percioché al forte comanda
non era se non la distruzione di sé medesimo, la dissoluzione liberatrice dei suoi mali
, i-2-320: l'universo serba in sé tutto quanto si è mai pensato e operato
crisi dell'10, che è sempre sé essendo tutto. donde l'infinito valore del
più né meno, e rispondenti tra sé proporzionevolmente, e poste al suo debito luogo
. croce, ii-3-187: l'essere per sé avrebbe, a sua volta, la
uno mi vede, / invisibile. sé dentro sé cela. pavese, 10-128:
mi vede, / invisibile. sé dentro sé cela. pavese, 10-128: uno
, 1-542: acchiuse / già cosmo in sé la patria tutta e funne / gridato
non vadi [l'agnello] da per sé alle poppe della madre, bisogna accostarcelo
era una bestia quella che aveva in sé il suo destino futuro. nata dal limo
. nata dal limo, aveva in sé il soffio di dio. montale, 14-69
non dica che l'uomo dèe sperare di sé quello che dio uomo incarnò e diede
amaro acerbo frutto / ch'altro in sé dolce o pur maturo in tutto.
sanza prego, / e col suo lume sé medesmo cela. / si fa con
i traduttori, ac- cattavan di per sé dal latino, dal provenzale, dal francese
iii-993: s'era compiaciuta d'aver con sé la borsetta: ancor più contenta che
il prosciutto, il pollo: metà per sé su un piatto, metà per emilio
che ogni mutamento di domicilio trascina con sé la grandine, turracano. idem, 42-179
che la portava a rovesciare tutto davanti a sé. 5. serie interminabile di sventure
trattenere nell'anticamera senza dar ombra di sé, intanto che li compagni affrettava,
incontro usasse venere in pubblico avrebbe da sé rimosso ogni vergogna. 9.
buono forse non trema da principio in sé stesso, perché la coscienza non lo
altrui si addita / uom che per sé del vulgo esce e si affranca.
. mandò subito in fretta a sé stesso, se, tra i bravi e
ebbe il palazzo strano, / disse fra sé: « qui dimorar potrei, /
ammunì la gente sua che vegghiassero intorno a sé con le lumora accese. 11
più nelle espressioni uscito di cervello, di sé, di senno, fuori di sé
sé, di senno, fuori di sé, ecc.). romoli,
il povero mercante senza altro uscito fuori di sé o ubbriaco. g. gozzi,
. gozzi, i-13-7: quasi uscito di sé per l'allegrezza. giuliani, ii-73
si è la natura che contiene in sé il fondamento delle cose. 2
ancora cielo, / geme e tuba per sé ed usignuoleggia / con il bicchiere d'
avverb.): per servirsene unicamente per sé, in ambito privato, per i
-con valore aggett.: destinato unicamente a sé, a un impiego o a un
, che con segrete e confuse voci a sé lo chiama; l'uso, il
casta, il popolo egiziano resterà chiuso in sé, si rivolterà quando e come potrà
contra natura. -dare uso di sé a qualcuno: concederglisi sessualmente. d'
4-58: il maresciallo aveva avanti da sé quattro aiutanti generali e due aiutanti d'
giurisdizione e l'usufrutto della conquista per sé medesimi, erano più numerosi, più scaltri
3. che costituisce un ente pubblico a sé stante e non è patrimonio esclusivo di
15 (269): diceva intanto tra sé: « se tu arrivi a metter
l'usuriere altra via tene, / per sé natura e per la sua seguace /
., 5-322: antioco giudica essere a sé bella cosa di richiedere in servitudine per
a un monasterio / che dava di sé odor di buoni esempli, / eie la
ochmo, 253: si sono usurpati per sé soli questo nome d'essere persone sacre
primo si usurpa. -attirare su di sé gli sguardi altrui. marino, x-214
spaccio, usurpativamente / davan falso di sé credito e nome. = comp.
, un merito); rivendicato a sé indebitamente (un ritrovamento, una scoperta)
caino. 3. che attribuisce a sé onori altrui o prerogative divine; che
prerogative divine; che rivendica illegittimamente a sé un titolo che non gli compete.
). 4. che rivendica indebitamente a sé la paternità di pico detta mirandola
commette una usurpazione ogniqualvolta egli attribuisce a sé quelle prerogative che solamente all'essere sono
, e s'impastano la farina da sé, va sempre rabuffato, calzato in
ordine moderno, e che avesse in sé uno spartimento di stanze, utili e
che a lui si richiede non pur a sé ma altrui essere utile. ammirato,
la forza d'abbattere e sottomettere a sé la cristianità a voi, non facciamo strepito
altro che gli pareva più infermo di sé. guido da pisa, 1-85:
(1-iv-236): aveva dintorno da sé... vie... coperte
uxor ghi- sellini da vaiano, a sé tre, il detto di, i staio
colui che combina parole per dare a sé e agli altri l'illusione di conoscere ciò
io n'avrò maggior gloria, fra sé dice. la capria, 1-241: uh
stampa periodica milanese, i-472: in sé la vacinazione non ha prodotto veruno effetto
e che non dubiti per veruna vacillazione sé dovere durare in quello bene in eterno.
a più curioso e sollicito ornamento di sé. ottimo, iii-290: vacillitade ed incostanza
: a poco a poco ella sentiva in sé qualche cosa estinguersi, vanire: sentiva
modo di vita non costituisce di per sé reato, ma è ritenuto indizio di pericolosità
oziosi, senza avere dinanzi un pensiero di sé. rebora, 3-i- 125:
alcuna tra voi anima ardita / e in sé sicura, che furtiva ir voglia /
4-87: or tien pudica il guardo in sé raccolto, / or lo rivolge cupido
/ di quel maestro che dentro a sé l'alma, tanto che mai da lei
raccia aperte esprime il vano amore di sé stesso. fagiuoli, v-10: mi
voi che il viso delle sirene ha in sé tanta vaghezza e tal grazia, che
promettervi altro... perché ha in sé quella bella varietà di venture che di
a esistere, dare i primi segni di sé. -in par- tic.: essere
orlique sante, e vuole avere in sé fermo e pronto disegno. serafino aquilano,
vaghezza una beltà attrattiva, inducente di sé disiderio di contemplarla e di fruirla;
per proprio conto; vagolava, parlava tra sé di cose aliene, senza nesso tra
vailìa / e serà sol mal per sé. ibidem, lxiv-65: sol per quisti
18-48: con tutto 'l valor che di sé mostra, / non può tener sì
del cavaliere, ma la degnità di sé; e così iddio non guata al fatto
, che valenterie mi conta egli di sé. bresciani, 4-i-11: misesi alla magnanima
valentia / e quelli ch'à in sé cortesia e savere, / s'i'fossi
aggettivi e verbi hanno di legare a sé un certo numero di complementi che ne
e quel loro ragionare rauco traeva a sé un'altra quantità di persone. alfieri
i-842): il perché avendo tra sé deliberato [il marito di bertolina] ciò
cala, / e 'l legno a sé tirando anela e suda. lucini, 9-20
a valle. / lei cerca davanti a sé / ciò che ha lasciato alle spalle
nominare i quattro amministratori, pretesero per sé tre posti, e che il quarto fosse
che si spezza, / uno manendo in sé come davanti. b. tasso,
altissimi premi li valorosi onorare, e a sé perpetua gloria apparecchiare. 5
, che le sostanzie non hanno in sé valsuta al cielo condegna. roffia,
benefizio, tal che non è più di sé, ma del benefattore. f.
dire uesto vocabolo, e rifiutava a sé stesso di conoscerne il signi- cato,
, 2-422: la guardò davanti a sé, dall'altra parte dello scrittoio mentre
: persino da fanciulli [gli egizi] sé adusavano a star sotto la vampa del
concorre meni alcuna volta troppa vampa di sé, si scorge, in ispazio di
(vanadato di piombo) e sé. - in senso concreto: atteggiamento orgoglioso
incerto e stentato; svolazzare. sé solo. manzoni, ii-615: dividono i
gratulando a lor pasture, / fanno di sé or tonda or altra schiera,
qual minaccia, / e fuoroso innanzi a sé la caccia. foscolo, gr.
tenebrore della natura, sempre fedele a sé stesso e impaziente, e che trova
immagine di dio, in quanto avea in sé intelletto, volontà e memoria, il
: la prima volontà, ch'è da sé buona, / da sé, ch'
è da sé buona, / da sé, ch'è sommo ben, mai non
passione politica lo fanno sciaguratissimo dentro di sé. moravia, vi-30: un desiderio
mala volontà del duca alessandro verso di sé e molto ne temeva. frachetta, 84
prontezza che quello che è dissimile per sé si faccia simile per 10 mostramento de
to volontario, che la fece renunziare a sé e alla sustanzia del mondo, non
, i-282: le castagne cascano da sé volontarie; non ci è da scuotere la
sia assai volontarioso, ed il peccatore per sé aiutare non si possa.
vero... non ha fuori di sé il volontarismo: non è più solo
. -anche: movimento ondoza salvar per sé pur una gioia. g. f.
2-3 (1-iv-108): pampinea, che sé allato allato a filostrato vedea, avvisando
p vincenzo, l'infermo chiese da sé, e gli fu subito dato magnare:
bonsanti, 4-122: stava scoprendo in sé stesso... insospettate attitudini a tenere
via più breve, ma puntando davanti a sé fino a metà del lato dove stiamo
spalle:, il lasciare qualcuno dietro di sé allontanandosene. -al figur.: il
donne sapeano or che si fare, / sé ristorando del tempo perduto / mentre nel
incontro al sole / quant'egli in sé stampar sempre ne suole. 2
eroi callio- pea / col guardo in sé raccolto il labbro apriva. 6
, come di chi non ha fermezza in sé. baldi, 4-1-57: si fidò
consiglio, con fortissime e strenuissime opere a sé prescrivono? savonarola, 7-i-199: le
, percioché cuopre e contiene sotto di sé tutti gli altri, non altrimenti che si
, ii-7-93: vogliamo fare un volumotto da sé di questi primi 6 discorsi che sono
orgasmo: la sofferenza che aveva in sé la voluttuosità. 3. ricerca
6. figur. esaminare, rimuginare fra sé e sé. - anche assol.
figur. esaminare, rimuginare fra sé e sé. - anche assol. fattamonica
e 'l fiorentino spirito bizzarro / in sé medesmo si volvea coi denti.
umana gente; / volvesi il cielo in sé tacitamente. -rotare (una
... ineb- bria e perde sé medesimo e non si vede. e se
espressioni comparai per indicare l'eliminazione da sé di un vizio, di un peccato o
-figur. eliminare, allontanare da sé un peso spirituale, un rovello.
vomito era finito e carla respingeva da sé il catino che non senza disgusto l'uomo
vomito dell'uomo per fare venire a sé e cani per divorargli. d'annunzio,
battista, vi-3-19: fatto maggior di sé fiume serpente / spezza col molle piè
zilioli, i-251: discacciassero dunque da sé queste voraci arpie. parini, 341:
riposo alcuno non truovava, diliberò da sé stessa aiutarsi. c. gozzi,
: n questo mezzo una onda par sé spicchi / che de una gran montagna
-che risucchia, che trascina con sé nella corrente, nei gorghi (le
quand'anche ei non si fosse distrutto da sé. d'annunzio, iii-2- 170
ché l'ora / che fugge traevali a sé, nel suo vortice. 7
/ lo vostro regno, che da sé lo sgombra ». idem, purg.
sanza prò si penta / qualunque priva sé del vostro mondo. idem, inf,
carducci, iii-15-60: quegli che impersonò in sé la vanità e
così ricreava sua coscienza, dicendo infra sé: ora sono al sommo del mio
ling. parola che non ha in sé significato positivo o negativo, mauò determinarsi in
sentimento di sovrabbondanza, ma vulcaniche in sé: materia incomposta. 3
come arbore di misericordia, riceve in sé l'anima consumata del figliuolo, la quale
vuote! -che non ha con sé denaro, beni, bagagli. giamboni
); di chi guarda fisso davanti a sé trasognato o complecrearsi in un determinato territorio
. -fare il vuoto intorno a sé. tenere un comportamento tale da allontanare
il vuoto: guardare fisso davanti a sé, stando trasognato o completamente assorto in un
gruppo continuo di trasformazioni che mutano in sé. 6. metrol. maiuscola non
dai vincoli materiali attraverso il controllo di sé, la yatagan [jatagàn]
principio meccanico: 'un volante che gira su sé stesso accumula energia'. =
belleze in domino / quant'à in sé la mia donna amorosa. tasso, 8-5-
suona / qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube che
la tagliò in tante striscioline, per sé e le compagne di fede e di pena
[mettitori] per bru sé il difetto sopra tutti gli altri abominevolissimo dalle
intr. ant. fare bella mostra di sé; pavoneggiarsi vanitosamente. aretino
, è assai meglio vivere modestamente per sé. = da zarathustra o zoroastro,
, 240: quello che si contenga in sé la favola / (perché non è
oh cor di zeba / chi non pur sé, ma a'tiranneschi artigli / cede
piano. pascoli, 520: per sé, c'è chi semina i biondi /
per lo piu qualche poco di rame in sé misto. zecchièra, sf
suoi servi, ma di serbarli per sé. m. villani, iii-8-32: si
scritto più tosto per difendere sua opinione o sé manifestare per scrittura, che per zelo
: ogni momento della mia vita porta con sé un'accumulazione di fatti nuovi e ognuno
e ognuno di questi fatti nuovi porta con sé le sue conseguenze, cosicché più cerco
si noverano quali spezie di birra tra sé distinte. = voce dotta,
tura, la zolfatura, li fanno da sé: vengono a tramonti il sabato
senza visibile foco e senza acqua manifesta da sé medesimo uno vapore salutifero e dante sanità
luoghi separati ognuna di queste materie da sé. crescenzio, 2-5- 506:
. medio zolle sieme, o ognun da sé, / avran sempre per lor significato /
3. ant. cingere, unire a sé. iacopone 43-432: la fortetute non
uomo, intesi ch'egli riportava a sé e in quella casa sua tutti i
tutti i nonché suscitava intorno a sé e in quella casa sua tutti gli
: lo stenone, o da per sé, o unitamente col redi, fece varie
, 1-57: -una bella un simile a sé cerca. / - io non son
ermellina... avea partito da sé di molte zotichezze, toltosi di dosso quel
che ogni dì più si andava da sé stesso facendo, ritroso, zotico,
del suo fido caze, e a sé lo chiamone. = var. di
usato per lo più per portare con sé acqua, vino, sale o altri
l'armi dei due combattenti. andava tra sé fantasticando calloandro chi fosse mai quel prode