, 15-265: la signora lascia dietro di sé una lunga scia di profumo. caproni
chi l'usa di fare, notrica in sé scipidézza e mai in modo che è
romanzo cavalleresco lasciò sempre qualche traccia di sé fino ai tempi nostri, fino a
la collara e stato un pocolino sopra di sé, ti chiamarà dicendo: « eccolo
battaglia contro questi nimici, ricchi da sé e doppiamente arricchiti dai nuovi guadagni, uomini
di tutto nasce per partenogenesi, da sé, spontaneamente, per autofecondazione, direi
una che bramando d'aver tutto per sé l'animo della fi- gliuolanza e di
], 709: se non tira a sé il colore arro- gonvi lo scitano et
padre di lei, da un pezzo a sé non più vivo, cessò di morirle.
o quando il fuoco che vi è da sé sfavilla. cam notato di
un abisso infinito di luce invisibile circondata sé in se stessa cela e nasconde,
un sorriso indefinibile, di compiacimento per sé e di pietà per noi.
7-65: la divina bontà, che da sé speme / ogne livore, ardendo in
speme / ogne livore, ardendo in sé, sfavilla / sì che dispiega le
. gherardi, lxxxviii-i-642: madonna sopra sé cantando stava, / isfavillando intorno mille
la. terra che si sfende da per sé e s'aprenel caldo dell'estate è cattiva
a. adimari, 2-12: contenendo in sé [il gioco del calcio] corso
persone che nel suo peccato, dov'elli sé interza, intervengono, cioè l'amante
dell'avolo,... nulla da sé prontamente sapea risolvere. 3
nella discussione non era sempre padrone di sé, e spesso, appena stuzzicato, volgeasi
verso l'asse sieno già sicure da sé senza teoria, tuttavia, oltre il
il nemico, la volpe disse tra sé ridendo: « la vittoria è del pastore
iii-1-151: la vita letteraria ha in sé questo veleno: che, sfibrando ella il
sfida, poggiati i pugni dietro a sé contro il letto. pratolini,
sfido io! era materia tanto imbrogliata per sé che ci voleva assai meno della sorpresa
bartoli, 4-3-50: se, sfidati di sé, non ardivano di provarsi a nuovo
sono... gli indulgenti verso sé stessi e gli spietati autotormentatori; e
unghioni, lui pascendo, / allegra in sé delle passate risse. 2
: /... / e pensandodi sé l'oltraggio e il torto, / parea
trattenersi, quel serbarsi tutti i pensieri per sé, quel non potere sventolare e dibattere
un piede sul tappeto forse per rizzarsi da sé, ma si sfiniva in quello sforzo
storia d'italia... ha in sé tutti i semi, tutti li svolgimenti
longhi, 812: la rètina, da sé sola, ha un campo vitargioni tozzetti
: quando la natura sfogava da per sé o pel naso, o venivano alle donne
intanto ei poggia / dove salito mai per sé non fora; / e già nel
vertù della sua pompa tanto tira a sé l'uomo più che la calamita il ferro
e sfoggi, e vuole intorno a sé ghirlande / di zucche e di fagioli
dizionario; e quando non riesce da sé, allora correggo io le sue lettere.
tutta fiamma, la schizza fuor di sé quasi in faville, le quali fanno
di tutte te parti insieme e diciascheduna da sé sono presso che inimitabili. io.
buonuomo... menava sovente con sé, fin da bambino, il figliuolo matteo
dalle ferite..., a sé riservò la gloria e alla necessità de'
per lo grande fervore che essa ha in sé. sfòrgio, sm. region.
cera, / che a riceverle in sé non è possente, / le sforma di
edifizi. idem, 1-ix-260: a sé... l'animo tuo non tenne
sbruffava addosso, mi sbatacchiava avanti a sé, mi piombava ceffoni con la mano enorme
uno sfornito pur d'ogni prudenza per difendere sé. d'an scia indosso
[narciso], ahi! troppo di sé vago, / della fallace imago /
fato è un ordimento / che da sé fassi a caso, e fatto poi /
sempre le stabili e libere leggi sopra di sé e c. gozzi, 4-153
et acti de'ladici, ma sforzino sé da acostaree a li costumi de le religiose
: uno spiritoinconfutabile di preghiera, non per sé, qualche volta lo sforzava letteralmente.
e non sforza ragione, / pensando chedi sé pinge e colura, / onde il cor
uomo consisteva nello sforzare la natura a sé. 20. sottoporre la terra a
si sforza di rimuovere quel peccato da sé e da sua colpa e metterlo sopra
tirata più volte a sé la mano, infine con atto quasi
fingeva una certa onestà sforzata e con quellada sé tutti li scacciava. domenichi, 5-190:
alcune parti con isforzate affibbiature congiunta, in sé te loda. pea, 8-24:
1-i-270: 'lezzino': spago sforzino. a sé l'aspro avversario, sudi, /.
nei fiorentini, questi chiamarono bentosto a sé le altre città guelfe ed assembrarono loro
isfossare, ma perché altri non isfossassi per sé. s. miccio, i-43:
7. calmarsi, riacquistare il controllo di sé. fenoglio, 2-230: tobia si
calvino, 1-13: non aveva con sé la mezza patata da sfregare sul vetro
cizione unilaterale nel campo sessuale porta con sé a uno sfregni? '
piovene, 3-160: ad un metro da sé, fuori dello sportello, luca udiva
questa, altre disonestà vengon dietro di sé naturali. 5. sbrigliare un
cristiana vide venire i servi suoi contra sé,... aperse loro la via
o con inganno o con precipizio di sé, d'i suoi e spesso di tutta
(il carnevale, un'attività di per sé trasgressiva). visconti venosta, 390
: grande sfrombola sua d'intorno a sé / gira e rigira il poderoso anteo.
da attribuire all'enfasi ed alla compiacenza di sé quel tono che vi si osserva.
g. gozzi, 5-26: poi da sé sola non s'apprende bene [la
fermarsi impauriti davanti aduno sfrutacchióne che intorcigliato su sé medesimo compiva sulla proda d'un pantano
nel continuo conversare si sfruttano e straccano sé e chi gli sente, le vivezze le
mi tenne per più di dieci anni con sé.. quando ci penso!
a'suoi vantaggi / e sfugga a sé vergogna e al nostro fòro. marini,
da milano, dove poteva starsene a sé e sfuggire le interrogazioni. -
dicono che questa terra ha sotto di sé ventiquattro communi e che fa da mille fanti
sfulmina in cosmiche vedute / ch'ardono in sé le avversità vissute, / per rinascerne
la barba se la radeva sempre da sé. 15. stirare un tessuto
, pallida,... spargeva intornoa sé un barlume fioco e sfumato.
agget tivo, avendo in sé un carattere di sfumatura, e incompatibile
o anche di carta, ravvolta su di sé in giri ben serrati, appuntato ai
.. era determinatissimo di proseguire da sé la guerra contra il turco. idem,
e con loro gli ottimati voleano fare a sé sgabello del nome guelfo. solaro della
. unomino pallido e sorridente teneva davanti a sé ordinate conchiglie di porcellana con la pasta
intr. letter. far bella mostra di sé (un ornamento). manzini
che ci sia chi voglia sgallinarlo tutto per sé, io protesto per me e per
,... possano ciascuno di per sé, gareggiare dita secca..
perseverare nella sua gravità e modestia, a sé ben nota ed alla corte, lasciando
degli uomini in proverbio e basta quasi da sé a dare un ridicolo agli etimologisti,
: contengono [i sassi] in sé selici e negre spezialmente, che se ne
. pirandello, 7-322: tirò a sé il portone e, rasentando il muro della
misero salice,... veduta a sé vicina la sgazza, disse invèr di
falco, nei monti / agevolmente lanciò sé dietro ad ombrosa colomba: / essa
, / ma non teneva già da sé divisa / pur d'un sol passo una
che alcuni non solo non concepiscono in sé un minimo affetto di divozione, ma
so, dice un altro, come da sé il core / si sgiunge e come
14-4: cava sfera, così che in sé comprende / fra lamine forate incluso umore
sgloriato, disamorato, sebbene riconosca in sé una 'puissante organisation intellectuelle'. r. sacchetti
biasmo merita ogni cosa / troppo in sé voluminosa. / sgombra- polvere io la
soffrire. -vedere allontanarsi qualcuno da sé (un luogo, con riferimento al
pendice / lo vostro regno, che da sé lo sgombra. -lasciare libero
ii-844: la bella ninfa allor in sé ristretta / alquantostette, e poi, come
, come chi sgombra / lunghi pensier da sé, lieta si volse / e
che 'l mortificare e 'l congelare in sé stesso il mercurio, dico il tranquillare
/ paesi e regni, anzi egli da sé sgombra / cure sì grevi e al
mordace / svelle e contra i toscan da sé lo sgombra. -rilasciare la corda di
l'alme sgombre. -che respinge da sé un moto dell'animo. c.
di inspirargli una fiducia più salda di sé, di distoglierlo da quell'esistenza di
e segreta. -mentalmente, fra sé e sé. panzini, i-713:
. -mentalmente, fra sé e sé. panzini, i-713: « bravo
deuantico, perché il nuovo frange da sé le catene che lo avvincono al caucaso,
, che ha lasciato ottima opinione di sé, così per le qualità morali, come
cioè che non si proferiscono da per sé, ma unite in un suono, si
sillaba: bottiglia capovolta si tura da sé. lecchi, 11-164: lo zio cosimo
11-164: lo zio cosimo faceva tutto da sé e non confidava una sillaba ad alcuno
, dopo imparate le lettere ciascuna da sé, s'addestra a congiungerle. 'ma dal
.. volle dare e diede di sé. quaderni piacentini [dicembre 1962],
accomodare / e in vano a prò di sé fasti e ragioni / han tentato produrre
cocchi, 8-277: coloro che, per sé sica non sapendo, si lasciano offendere
el dommatizza / che dio solo dio in sé conchiude. varchi, 22-54: noi
casati. 5. almanaccare fra sé, lambiccarsi il cervello. foscolo,
/ poi c'ha di dietro a sé sentiti i cani, / con le sete
aveva creato a fauno silvicula, offerse sé obviante all'ardente enea. fr. colonna
nel simbolo l'idea non sta più da sé, pen = nome d'agente da
rappresentazione simboleggiante, né questa sta da sé, rappresentabile in modo vivo senza l'idea
simbolo l'idea non sta più da sé, pensabile separatamente dalla rappresentazione simboleggiante,
rappresentazione simboleggiante, né questa sta da sé, rappresentabile in modo vivo senza l'
. -che vale non tanto per sé, ma per ciò che rileva,
in certo modo simbolizzata la miglior parte di sé, della propria anima nutrita e sostanziata
fino alla decomposizione e alla perdita di sé come principio d'identità. 3.
il suo candore e goda / di sé quasi dicendo a chi lo mira: /
nel simbolo l'idea non sta più da sé, pensabile separatamente dalla rappresentazione simboleg-
simboleg- giante, né questa sta da sé, rappresentabile in modo vivo senza l'
essenza di una situazione o riassume in sé i termini fonda- mentali di una questione
per interazione fra il valore estetico in sé dell'opera e la sensibilità individuale di
d'arte, fra il valore estetico in sé dell'opera f. lana, pref
prontezza, che quello che è dissimile per sé si faccia simile per lo mostramento de
simile a argento et hae gotte in sé simile a oro. patrizi, 3-122
dice che un padre stropiato generi figliolo ad sé simile. -sostant. dante
nostre anime e fattore di quelle simili a sé..., essa anima massimamente
non come quella / che vuol simile a sé tutta sua corte. tansillo, 1-108
.. nata dal limo, aveva in sé il soffio di dio. ma,
l'albore acquisti e possa generare simile a sé. b. cerretani, nissima
stre anime e fattore di quelle simili a sé (sì come è scritto: «
bonaventura volgar., 117: prese in sé il segnale della circoncisione, con molta
, pretendono che l'uomo realizzi in sé una similitudine coll'essere supremo.
materia è di gran fatto et ha in sé ornate parole e belle sentenzie, siano
allo scherno, se avesse dinanzi a sé le vecchie succiatila di vene umane? similmente
conoscere il modello da me fatto avere in sé quella vede in dante lo studio d'una
modo una corrispondenza biunivoca dello spazio in sé che a ogni punto dello spazio associa
buti, 1-500: nicolao per fare grande sé e quelli di casa sua fu avarissimo
di tutti i suoi baroni, discusando sé e opponendo a papa bonifazio più accuse
ridurre o do, più a sé che al compagno. « christine? »
gobetti, 1-i-112: la lega ha con sé, aderenti effettivi o simpatizzanti, i
dell'oro, li quali aveva fatti a sé per adorare le talpe e le nottole
come uno spirto che parli / di sé con un fremito d'ale.
arte imperfetta in quanto non da per sé, né opere sue proprie lavora,
ha gittato un bando per chiamare a sé qualche nuova pettinatrice che le acconci le
altri; dare una falsa impressione di sé (con il compì, pred. del
solo fatti non indicativi, di per sé, dell'accordo simulativo. 3
'battaglia simulata': battaglia che commettono fra sé due corpi di soldati per apprendere ed
dimostra altro che non è dentro da sé conceputo. beicari, xxxiv-123: quando
, l'esaminarli a parte ciascuno da sé, stabilire a ciascuno la propria natura
. 2. che assomma in sé qualità e interessi molteplici e variati;
) che non ha significato di per sé, ma l'acquista solo in unione
che non ha un significato di per sé, ma lo acquista soltanto in unione
termino con le sue divisioni, cioè per sé non significativo, per sé significativo,
cioè per sé non significativo, per sé significativo, o naturalmente o a beneplacito,
congiunti a un'altro termine che per sé sia significativo. eco, 12-19: una
anzi: gli uomini come lui pieni di sé mi danno sinceramente ai nervi.
che esprime ciò che sente dentro di sé e prova veramente i sentimenti che manifesta
. colonna, 2-ni: quanto in sé disfida, tanto spera / l'alma in
pieno dell'intenzione della regina verso di sé, pochi giorni dopo licenziò le genti.
stupendi colori le battaglie dell'animo da sé provate innanzi all'avventurosa sua conversione.
sovenuta, il quale prendendo sopra di sé a giusto prezzo tutta la soprabondanza delle
sinceri / non sieno e 'l testo in sé chiuda impostura. s. maffei,
in una / vista mirò ciò ch'in sé il mondo aduna. -ortodosso (
raggio / de l'alta luce che da sé è vera. g. gozzi,
viaggio / nell'alta luce, che da sé è vera. 20. splendente
-in partic.: che comprende in sé diverse manifestazioni artistiche. tommaseo [
molti partiti, finisce coll'avocare a sé le funzioni dei singoli partiti.
esopo volgar., 4-66: chiamò a sé la colomba, la quale era istata
... a sindacare presso di sé e in provenienza da terzi, finanziandole,
4-67: chiamò [lo sparviero] a sé la colomba, la quale era stata
a suo confessore, e dèe pensare a sé altresì siccome quelli ch'è sindacato e
dai moderni psichiatri non come una malattia a sé, ma come una semplice 'sindrome'della
ottimo, i-63: armonia contiene sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una
mai. sempronio, 4-66: singhiocciando fra sé, geme e sospira. manzoni,
aspettato cn'ei si fosse accorto da sé di quello ch'i'andava a fare.
ser ioanni erede singulare indella legittima a sé contingente. -che si occupa dell'
. che esiste o che viene considerato per sé; singolo, particolare (un oggetto
uò comunicarsi altrui senza perderlo per sé. monti, xii-7-2: ingoiare
singulare che l'anima sente dentro a sé, sperando d'ottenere la cosa amata
elevata singolarità carducci, iii-6-292: di sé altamente sentiva e fama di singolarità appetiva
e il singolo se cadauno avesse adoperato per sé. 2. distinto dagli altri
sìngulo), agg. che esiste per sé o sto di duplex.
. l'individuo, in quanto considerato per sé e contrapposto alla collettività o all'intera
,, avviliva nelle istituzioni e in sé la dignità delle idee politiche. pasolini,
4-1 il: adocchia / colui che mostra sé più negligente / che se pigrizia fosse
organico, e come una viva macchina sé movente dentro un'altra, la quale
cesariano, 1-118: questo luto ha in sé molte virtute... medicamentose:
pare vivere securi; non potendo ciascuna per sé, e per il sito e per
: nulla come la pianta che da sé vi è nata ritiene d'un sito.
pavese, 2-48: l'eremita ricoverava sé e la capra nello scantinato di un
bambina le s'accostasse appoggiando, da sé, alla battitoia opposta. 3
: non sono differenze situali che tirano a sé tali parti, né che le mandano
parti, né che le mandano da sé, ma è il desio di conservarsi,
ci sopravenne, di che molti buoni omini sé gliano scoperto e illustrato dalla signora scudieri
il lembo de la vesta / e di sé falle e de la vesta scudo.
fianco, mettersi supino, slanci dietro a sé il braccio che trovasi alla superficie.
poco animo a slanciarsi, poca fede in sé, poco slancio di sagrificio. carducci
; il cattivo pittore con consapevolezza di sé, con attenzione accurata e meticolosa.
. per estens. che è immorale in sé e che favorisce l'immoralità pubblica (
nera, alle volte ha dipinto in sé il rospo con i piedi slargati. l
poteva sentirsi più libera e padrona di sé e della vita. = comp.
o cumatile o ciàneo contiene sotto di sé tutte le specie dell'attico ora chiamato
slegò i cavalli, mentre lei tirava a sé la porta. cassola, 2-45:
è prodotta naturalmente dalla terra da per sé negli stessi orti, prati, campi,
/ et un l'ha posta a sé e la conforta. -libero o
gran guisa m'ave fatto onore / ca sé à slocato e miso m'à in
pena di trovare via / come de sé islocar possa l'amore. 4
cosa ha certe circostanze particolari adattate a sé, che son belle e buone, le
, 4-21: la parola s'insedia da sé nello schema d'un verso; impossibile
dove annida. -allontanare da sé un desiderio. delfico, i-83:
de lo stile... di per sé ci mostra quanto la valga più di una
e non lasciandolo / slungar molto da sé, fu forza a flavio / che
autori e con tante promesse di sé e de'suoi torchi e de'suoi amici
parola non sarà esaminata ne ricolta in sé, e ciascuna non smaglierà né pugnerà
uova fresche in mano, disse fra sé « trama ci è ». patrizi,
, tanto grosso che bastasse per tenere in sé i pezzi commessi fermamente, sinché,
rimedio a'dolor sui, / sol di sé si lamenti e non d'altrui. fagiuoli
un evento che si teme pericoloso per sé o per altri, a una circostanza
sonno, s'era abituato a svuotare da sé ogni smania, rapidissimo.
benché vana, ch'uscì quasi di sé affatto. g. gozzi, i-22-123:
, che di quivi a poco tornò in sé, ma così sma- niante e invelenito
d'annunzio, v-1-17: pensavano in sé: « come soffri! come t'affanni
bacchelli, 13-142: il capitolo avrebbe con sé tutt'il popolo d'assisi: e
squoti? -non aver più con sé un animale che si è slegato o
: sarebbe rimasto insensato e tutto fuori di sé nel rimirarla, se il rimirarla non
4-75: riprese completamente quella padronanza di sé che un iniziale impulso gli aveva fatto
si è allontanato senza più dare notizie di sé; smarritamente e come / in uno
qui notantemente dice 'mi smarrì', non di sé; disorientato, confuso, sconcertato, incapace
grande affare, / volendo essaltare sé per gran parenteza, / le
; folle, demente, fuori di sé; accecato dall'ira (anche nelle espressioni
: la sola idea di smascherarsi da sé, davanti a lui, pareva dare una
chiari, 2-ii-15: la verità da sé sola trionfa col tempo, e forse
io: quanno manicava, faceva denanzi a sé senza misericordia martoriare le perzone e fecevale
di smembrare il regno e di pigliar per sé. alfieri, 1-28: a che
, non può questo non cadere, in sé medesimo diviso. cattaneo, iv-1-237:
3-237: ella era vergine e sapea sé essere vergine: sarebbe quasi ismemorata, se
che non ricorda più nulla di sé, del proprio passato; colpito da amnesia
il conte tutto smemorato, / e sé fuor d'intelletto e paccio chiama. c
la vally guardava smemorata, ascoltava dentro di sé un richiamo vago di pensieri.
, che lo esonerasse dal governo di sé e lo riducesse in balia del volere altrui
tante belleze in domino / quanrà in sé la mia donna amorosa. mostacci, 146
, / né che lo foco aggia in sé calore, / vergendolo lucente ed ismerato
, 2-2-64: andrebbono ad investirsi da sé nel corpo dell'armata, che le
d'apollo? / edipo si lamenti di sé, ché pubblicollo. / si volea
che ella così sminchionando fusse venuta da sé naturalmente, senza artifizio. = comp
martano alquanto ingozza, / e tra sé volve se può sminuire / sua grave colpa
gira, / parte per quel veder da sé rancura. 2. intr.
smisuranza dell'infinito s'incontrano mille proposizioni tra sé incoerenti e l'una dell'altra distruggitrice
, / ch'ella noi faccia di sé 'nnamorato. -molto abbondante.
'bambino che non si sa soffiare da sé, bisogna smocciarlo'. = comp
fumonebbia. è una nebbia che trascina con sé polvere di carbone e altri rifiuti emessi
altri del coraggio, della fiducia in sé, della speranza. baldini, 13-vii
'l'epoca della 10. eliminare da sé una passione, un vizio. smonumentalizzazione'
esser perfetto puomo quand'ha smorzato in sé ogni luce della fantasia. 15
, / ratto che sente il freddo a sé nemico, / in sé si strigne
freddo a sé nemico, / in sé si strigne ed in sé si congiugne /
/ in sé si strigne ed in sé si congiugne / e fassi nube; e
di casa sua. -allontanare da sé un amico. b. accolti,
paura ai pèrdare alcuno bene dentro da sé, il sangue si smuove delle membra di
novella del messaggiere ebbe udita, da sé lo licenziò, né per ciò punto dal
dare a terra, se non vorrà smurarlo sé medesimo, dandovi col piccone del peccato
tal fatto che non può stare da sé,... ma da sé dice
sé,... ma da sé dice assai in qual profondo di snaturalezza giacessero
provi / l'alma spogliar, che in sé le avviva e cribra.
, 8-14: corda non pinse mai da sé saetta / che sì corresse via per
91: snerbato, curante ciascun di sé solo, / quale correr d'estranei!
: un fattore è fatto re, che sé arricchisce e snerva e spolpa i luoghi
, che per non aver noia in sé non consentiva di darla mai ad alcuno.
cova dal suo paese e discacciar da sé qual male, che senza offender il corpo
gli restava un'ultima fatica ad assicurare sé e le signorie vostre, e questo era
di euforia, di assoluta padronanza di sé. sniffatóre, sm. (femm
sola tavola, ma tesi ognun di per sé su telai distinti e poi commessi a
in singoli quadri, ciascuno compiuto per sé, senza un'azione che si snodi di
jovine, 459: anna portava con sé l'aria di una giornata luminosa di
4-7: de l'amato enea fra sé volgendo / il legnaggio, il valore,
era calmo e soave, aveva però in sé quella forza di durata che è straniera
aura dolce, sanza mutamento / avere in sé, mi feria per la fronte /
marini, i-235: egli allora tutto in sé raccolto e poscia con la mente al
/ né si stancò d'avermi a sé distretto, / sì men portò sovra 'l
ciel sereno, scambievolmente si servono fra sé di specchio, egli al cielo e il
pianeta egli vide rapidamente correre verso di sé molti lumi, mentre intanto il coro degli
oh, l'anima era sopra di sé, sopra la vita, / alta sul
a dirsi com'egli le fu liberale di sé tanto che, per lei sobbarcandosi al
3. tr. prendere su di sé un onere; assumere un incarico;
che non passò senza lasciar traccia di sé nella sua anima. landolfi, 11-142
insulso e terribile, ch'egli aveva di sé, sobbolliva adesso contro i compagni.
. -che rimane lucido e padrone di sé pur avendo bevuto alcolici. betussi
muovere le mani, guardando fisso davanti a sé, costruendo rapidamente la frase. era
dicono verità, cessano avarizia di sopra sé, socchiudono le sue mani da tutti
! soccorso! » strillò giustina fuori di sé, dibattendosi con disperazione. guglielminetti,
spesso il morso / de pungine sopra sé per la gran rabbia / del pizzicor,
erasi accinto; e fosse da sé tutto quello che può per istar meglio,
veder la corruzio fare da sé solo relativamente alla propria conservazione e per
ii-546: l'individuo è nullo per sé. la provvidenza che volle fame una creatura
solamente quel che fa per cagione di sé, non è questa quistione del sommo bene
iii-1-279: l'uomo non è fatto per sé solamente, è fatto per altri ancora
con pochi, isolati sodali dietro di sé. a. manzella [« la stampa
opinione non fosse vanamente rapito sopra di sé. -in modo profondo e duraturo.
. e però che una vicinanza a sé non può in tutto satisfare, conviene a
a cristo, che ha preso su di sé i peccati dell'uomo. cavalca
il libro del palmiero, / e fra sé disse: « io fui ben smemorato!
falsamente e impiamente che la clausura sia in sé ceredi, 13: con l'istessa cagione
dei volumi, come appenprese su di sé i peccati del mondo. ne
a nome e per conto della sce sé in quella dannazion dovere cadere, se di
perché sua maestà non ha appresso di sé uomini che siano degni di tanta autorità,
del corpo. -soddisfare di sé a qualcuno: informarlo esaurientemente sul proprio
ii-125: ottima chiosa! qui soddisfatto di sé a sordel- lo, il prega che
suo presidio. -contento stolidamente di sé. beltramelli, iii-367: poiché riseppe
? 14. locuz. -in sé soddisfatto: pago delle proprie esperienze.
sacrificio di cristo che prende su di sé i peccati dell'umanità. elucidano volgar
o per dare in qualche modo satisfazzione di sé, precipitare in qualche guerra.
la sodezza e 'l prometter meno di sé di quello che può. baretti,
sono scossi, perché non possono in sé ricevere il vento. -per estens
si levava, comincia a dire in sé: « oimè sventurato! che io l'
soda integrità et una maschia virtù sono per sé
di fabbricarsi stato proprio da per sé e di gettar quanto più possa sodi e
principe temporale, avendo richiesta licenzia a sé come papa di farla. considerazione molto sottile
; e son tali che hanno in sé una certa apparenza di gran pensiero, ma
verità grande, non per l'innesto in sé ma perché tu l'hai scritta tenendo
dine vera, cioè sofferta, porta con sé il desiderio di uccidere. compagni con battere
in acqua: lasciala pur freddar da per sé, ricuocila e non vi soffiare
, 3-51: soffiò davanti a sé per cacciare la polvere. cassola, 2-166
: la lucerna per mia sciagura soffiò da sé un gocciolino d'olio bollente. fogazzaro
. -figur. cacciare, allontanare da sé. abba, 1-231: i borbonici
sfera affettiva di altri per avvicinarla a sé. nievo, 1-vi-566: è stata
degli altri e di presentarne una buona di sé. il capitano sabatelli soffiò via subito
colle spalle al muro e di tirarselo a sé, barba soffia, restò cucinata in
perni, può abbassarsi ripiegandosi su di sé a modo appunto di mantice o di ventaglio
. montale, 15-810: non porta con sé bagagli ma solo il tascicoletto / dei
un gran soffio, e diceva tra sé: « por mi vida, que de
.. nata dal limo, aveva in sé il soffio di dio. gadda conti,
orzionati intorno... sopra di sé ricevano il carico del soffìtado.
stesso e la virtù è bastevole da sé... è tuttavia cosa durissima da
cruccio il vederla da pessimi uomini in sé od in altri malmenata e soffogata. d'
, ma, per chi la soffre in sé, è quel sentimento stesso, del
scappò a sorridere e lo soffrì dentro di sé come un insulto reale. -subire per
sofferto alla serva, chiaramente può conoscere sé donna e signoreggiante. -concedere.
contro allo onore del suo signore né in sé né in altrui consentisse. 11
o sia la forza degli ottimati sopra di sé indusse la moltitudine a scuotere il giogo
/ e recano il loro soffrire con sé come un talismano. gatto, 6-28:
tractare o brigare o adoperare facesse, per sé o per interposita persona, in alcuno
vescovo di roma di mantenente, per sé difendere, ma melglo offendere, se
sofista! » gridò il prete fuori di sé. 3. ant. filosofo,
ambizion vò far recisa / amicizia da sé, soffisticando / per vari modi e sentenzia
sofisticare. -ragionare, anche fra sé e sé, in modo analitico,
-ragionare, anche fra sé e sé, in modo analitico, con sottigliezza
era dato..., pretende per sé il diritto di sopprimere lo stato liberale
le virtù continovo operare, / levar da sé menzogna, / sofistica apparenza, /
metta, / dove altri a sé l'avrìa forse suggètta. giuglaris, 1-69
tecniche di organizzazione, ma al dominio di sé. in un componimento letterario,
condillac: ci trovo l'osservazione di sé quale il reid la vuole, e la
ha tanto in mano da rendere a sé soggetti ancora i monarchi e da vivere
soggetta? bettinelli, 1-i-92: chiamò a sé tutti i prìncipi, i vescovi,
che il mio proponimento, di sé e d'amore, giovane d'anni e
, con fortissime e strenuissime opere a sé prescrivano? aretino, v-1-236: nel dimandarmisi
è quello che non può star da sé senza soggetto e 'l soggetto può star
fuoco composto, che non può star da sé senza soggetto, potendo il soggetto star
moderno non vuole riferirsi a altro che a sé, il problema della dialettica delpilluminismo come
. sotcavalca, iii-163: cristo per sé... elesse povertà, verginità e
ella s'ammoglia, che li tiene sotto sé, come fanno alcuni la moglie,
levatura;... chi parla di sé è altiero. manzoni, pr. sp
andrà bene in ogni caso, sogghignò tra sé: « se il film si farà
, ma del renderla meno inevitabile a sé. -perdente in un giudizio. -
tutte sono transitorie e mortali, così in sé e fuor di sé esser piene di
mortali, così in sé e fuor di sé esser piene di noia, d'angoscia
: il vigor non è che da sé possa, / senza industria e fatica,
romano, al predetto bène adtendesse sobgiogando ad sé il mondo, li fatti loro lo
trionfante di quelli al reggimento de'popoli a sé sottoposti. metastasio, 1-i-943: non
picchia, ma sozzala quando la soggioga a sé per dilettazione. giuseppe flavio volgar.
paura è quella di colui che appo sé sente ricchezza, in camminando, in
mi lascia rechiare; / inmantenente trarmi a sé s'imprende. rainardo e lesengrino,
soggiorna / innon voler ricever disonore / in sé o in suo core. 10
al naso, in quanto accoglie in sé e aspira i profumi. ser gaudio
furtivo, / dolce il sogguarda e fra sé dice: « è atticciato, con capelli
una / vista mirò ciò ch'in sé il mondo aduna. f. f.
che 'l suo fratello teodosio, da sé necessitato prima a farsi sognano di
11-152: esistono o li sogna / per sé il cuore umano / nelle sue
ma bisogna anche fare, e far da sé: / la manna in bocca non
, come goccia. -di per sé, considerando in modo autonomo. guidotto
dove mista albeggia, / ignota fea di sé mirabil mostra. borgese, 1-54:
eccellenza. ungaretti, xi-315: aveva con sé [rem- brandt] corazze, provviste
per diventar uno, in quel vivere di sé con la sicurezza di confluire nell'altro
: lo scoprire... davanti a sé quella striscia di luce gialla che solcava
superficie dell'acqua, lasciando dietro a sé una scia spumeggiante (un'imbarcazione).
desidera d'essere innaffiato e che sopra sé rivo abbia, per lo quale si possa
spumeggiante che un'imbarcazione lascia dietro di sé sulla superficie dell'acqua. boccaccio,
per l'ombra della notte, traendo doppo sé una fiaccola... e il suo
del suo splendore, lasciava dietro a sé un lungo solco di fuoco indorato. caro
solco del profumo ch'ella lasciava dietro di sé fievolissimo, appena appena sensibile. guglielminetti
ed iroldo. -volere per sé del soldo i due quattrini: volere una
due quattrini: volere una parte per sé in ogni transazione economica.
di sole in caricatura avrebbe accentrato su di sé l'attenzione dell'alma roma e suscitato
occhio di sole: ed ha in sé compendiate tutte le grazie. -porre
molti allora e poi di dietro a sé n'ha fatti e farà vaghi d'essere
xi-49: marciando su mosca, portando con sé lo scettro e la spada delle solennità
begli occhi tonde / e soletta fra sé parla e risponde. alfieri, i-6q:
risponde. alfieri, i-6q: rialzatosi da sé,... si avviò soletto
i tonni camminano... facendo di sé un battaglion quadrato, o per meglio
dimensione, cioè la lunghezza, per sé sola costituisce la linea; questa colla larghezza
soliloquizzare, intr. letter. parlare fra sé e sé. l. gualdo
intr. letter. parlare fra sé e sé. l. gualdo, iv-69
cui ogni interesse è accentrato su di sé, incurante degli interessi e dei bisogni
un uomo, animale conversevole, a sé solo vivesse. gli stessi più ritirati solitari
l'unione delle legazioni alla cisalpina aveva in sé non poco malagevolezza, perché questi popoli
solivago e che si diletti di viver da sé stesso, come fanno le passere solitarie
sollicitatore de questa impresa et avevande in sé reciputo lo carreco. testamento di lemmo di
, 2-17: vidde catone romano presso da sé, lo quale finge che stia a
l'abbiano impedita di prendere più spesso dentro sé la ispirazione. fogazzaro, 12-x-233:
sollecitatore non si stanca mai. sollecita per sé e per altri, domanda per istinto
offerte di quella corte per trarlo stabilmente a sé ne propagarono ampiamente la fama e lo
rilievo che l'uomo, in quanto a sé, non dovrebbe essere molto sollecito
sollecito ben più degli altri che di sé, qui copre col suo scudo alcibiade
irontezza, che quello che è dissimile per sé si faccia simile per f
vedendovi io, lieta nella prima certezza di sé ritornare. esopo volgar., 4-37
teme un pericolo o un danno per sé o per altri, anche senza motivo o
al moto ed al toccamento, avere in sé un'altra facoltà diversa da queste,
che andava in tal guisa uccidendosi da sé a mente, eccoti che una mattina si
sbracciata... si sballottava da sé sul sofà per solleticare i due giovanotti.
cui, dimentico per un momento di sé e degli altri, s'era lasciato spingere
quando avea la febbre, soggiornava da sé solo senza ammettere alcuno infino a che sentiva
qualcuno da un peso prendendolo su di sé. paleotti, l-ii-414: la croce
di presunzione; spingere all'esaltazione di sé. inghilfredi, 383: se bon
óriente sollevata dal nostro moto basterebbe per sé sola a vietarlo. cavour, v-273:
l'animo... trasferire tutto in sé il ducato di milano. marini,
vi'[s. benedetto] davanti a sé recolto, lo qua sulevao per lume
orgoglio lo aiutò a riprendere il dominio di sé stesso. 5. elevazione
facciamo adiutorio a lui, simigliale a sé. ibidem, vi-20: guai a chi
di gran consiglio, il recò a sé parendogli potersi confidare di lui. boccaccio,
antica amorosa sua ferita; / e di sé un'altra persona, in partic.
parladura, cert'elli èe cittadino inutile a sé e perifagiuoli, vi-71: piano,
/ a se stesso (e intendeva a sé soltanto / il vate che ai suoi
sopra il colo graziosa efusa / in sé racolto avea tanta vaghezza / che..
5-117: il dipendente ha davanti a sé due soluzioni: o andare fino in fondo
il quale è un muscolo che dentro di sé forma una cavità, nella quale l'
o che li prende rassegnatamente su di sé) o che viene sprezzantemente oppressa come
sanando om suo somero, / sanando sé vorrai non sostenere? / in omo corpo
come un somiere-, che regge su di sé un carico pesantissimo. loria,
ssolamente intesa l'unità di corporale disposizione per sé. = nome d'azione da
. giamboni, 10-14: faccia di sé gran falò e vista alle genti, e
ii-423: ciascheduno vivente, non potendo conservar sé, lascia, generando, la sua
immensa mente, / contezza avea di sé perfetta e giusta, / ed era il
/ che, in diffondersi sempre a sé presente, / la vera generò sua
g. cavalcanti, xxxv-ii-525: resplende -in sé perpetuai effetto; / non ha diletto
la simiglianza di tutte le criature in sé. antonio da ferrara, 189: ancor
tu fugga e ricusi ciò che ha in sé pur un poco di somiglianza di virtù
qualcuno: riprodurli, farli rivivere in sé (un discendente). giordani,
. dante, xlix-23: omo da sé vertù fatto ha lontana: omo no,
vita migliore, lasciando onorato nome di sé e desiderio grandissimo del somigliarlo a tutti
'l savio provede tutte le cose dentro da sé. guinizelli, xxxv-ii-453: dar allegranza
lorenzo de'medici, 12-1080: come muove sé questo motore, / movendo il cielo
, avere qualcuno o qualcosa pari a sé. a. bonciani, lxxxviii-i-299:
cose e quello demegga- mento montiplicare in sé e ponere sopra il numero; e la
consiste nella cognizione di dio e di sé stesso. machiavelli, 1-iii-1389: la
somma delle somme / fuor di sé non ha luogo ove si fugga. cesari
veramente libero è quello che somma in sé le due libertà, e le mette,
ha più voglia ai farsi giustizia da sé, in qualche maniera sommaria, che <
capo / precipitano le onde contro di sé a sommergerlo. -con riferimento alla
15-2-24: maloroski... ne dà sé testimonio di spe- rienza in più di
buon temoniero non può chiamarsi, né per sé né per accidente cagione della sommersione
e sommessa. -che di per sé comporta sottomissione (la condizione subordinata)
il popolo, e fece dinanzi a sé andare i suoi provvisionati colle insegne abbassate.
di rappresentazione e di comprensione sommettano a sé le passioni appunto perché le abbassano a
cor umel benigno, ché cose onne sé sonmettere e retenere sotto podere è piacere
proteggere la moglie, di tenerla presso di sé e di somministrarle tutto ciò che è
. h'accresscimento del corpo nell'edificazione di sé in carità = voce dotta,
cavi di tante sommessioni, e sottomettami a sé solo. -dichiarazione di sottomissione
ad altri, non sia cagione di disfare sé insieme col nimico, donde potrebbe seguire
sofferir che egli facci atti indegni di sé per sommissione. targioni tozzetti, 12-8-322
abbigliate scherzosamente dal sole, lasciando tra sé e i monti una striscia di cielo
la summità de l'acqua, causa circa sé circuii. c. campana, 1-136
che la terra e 'l ciel in sé conchiude, / deh, non guardare le
che non ha altra istanza sopra di sé (una magistratura). monachi,
del bandiera è che, invece di difender sé, accusa il parini perché abbia ardito
. figur. personaggio tronfio, pieno di sé. papini, ii-1087: son più
timore, [il nauplio] avendo ad sé attracta acqua, se semboc- cza.
1-57: denanti a questi ivamendo a sé non raddoppiare i danni. rinaldo degli albizzi
paolo cézanne cominciava a far parlare di sé, ma il suo nome non aveva sonato
: la viva boce ha una virtù in sé nascosa, non ti saprei dire come
e alla cetera, e levarla a sé. bembo, 10-viii-138: ti fo intender
9-31: quando egli poi fa di sé mostra il popolo, si suonano parimente le
: tant'à lo mal lo ben da sé distinto, / ca chipiù falla di lodo
le stessissime note, pure ha in sé non so che, senza fallo d'accidentale
moverà alquanto un'altra campana simile a sé, e la corda sonata d'un
ha [il cappellano] sotto di sé ventiquattro tra cantatori e cappellani da messa
il brano velo / la notte sonnacchiosa a sé ritrasse. cicognani, 6-46: il
. persona che non ha piena coscienza di sé, moravia, 23-52: in
per indicare chi non ha piena coscienza di sé e di ciò che fa, è
si vuole destare coll'odio e dispiacimento di sé. landino, 63: questa
che la materia il richiegga, contiene in sé tutti i buongusti dello stile, cioè
rende come stolidi, forsennati e mori di sé... nel colmo di questo
gli altri convitati pensavano, ognuno da sé, al modo di sopire il piccolo scandolo
8. estinguere o contenere e dominare in sé una passione molto intensa. brusoni
... arbori e fructi sopra sé. gherardi, 1-ii-386: fatta questa orazione
/ e la piaga non sua sopra sé toglie, / la qual vien che la
la rimessa con le clausole sopra di sé o sopra di voi, intende che il
che aveano ricevuta la roba delle navi sopra sé, fuggirono incontanente alla chiesa per sicurtade
poi quando iddio mi avrà richiamato a sé. tommaseo [s. v.
tiberio, pregandolo che volesse prender sopra di sé la cura dell'imperio. c.
degli studiosi a voler pigliar sof ra di sé l'impresa di riformare e di riordinare
fama e l'amor mio / sopra di sé si è preso. manzoni, pr
riferimento a cristo, che prende su di sé i peccati dell'umanità. s
che non è vero, toglie sopra di sé la pena della sprezzata religione. forteguerri
si sforza di rimuovere quel peccato da sé da sua colpa e metterlo sopra un
di sopra. -andare male sopra sé. avere portamento cadente, ciondolante.
a ballo, 5-21: tanto va sopra sé male, / che par proprio un
compie la giornata. -andare sopra sé incedere in modo pomposo o arrogante.
barbe più nere gli vedete e sopra sé andare e carolare e giostrare. giovanni
come un gru / va supra sé o più / pellegrinamente che un falcone.
la bovime, xim. -sopra sé, di sé-, sovrappensiero; con atteggiamento
., 2-9 (1-iv-204): sopra sé recatasi, disse: « servar si
: dèe l'uom recarsi sopra di sé e non appoggiarsi né aggravarsi addosso altrui
: maestri che faccino l'arte sopra sé sieno tenuti e debbiano fare buona e
venìa esercitare l'arte altramente quando era sopra sé che quando era sotto altrui come discepolo
pratica de'colori, ma dato saggio di sé per alcune cose con bella maniera lavorate
... cominciando a lavorare sopra di sé. - di per sé
sé. - di per sé, senza altro sostegno. l.
matem. campo che contiene sotto di sé un altro campo di elementi (detto sottocam-
compiace di far grazia allenirne di tirarle a sé con quel tratto divino...
5-79: l'elemosina non la implorava per sé, ma... per quell'
5-66: il contarino, chiamati a sé i sopracomiti delle cinque galee et essortatili
onestando appresso degli altri ed ancora di sé medesimo, con la sopraffaccia ch'ogni
quindi è avvenuto non prima e per sé, ma secondario e 'per accidens', che
ei [dio] tira l'anima a sé, le dà sentimenti sì vivi di
la donna, la disgiunge, da sé la strappa, la respinge col gesto del
di se medesima, né vive in sé, ma riposasi tutta nel petto dell'amore
olio, mettendolo in altro vaso da sé, e non si mescoli col primo già
comporta; e saranno finalmente da per sé banditi aggi e sopr'aggi. =
fuga e con le rozze parole da sé, quanto poteva, cessava i morsi loro
l'essere umano, come possedente in sé elementi d'ordine naturale ed elementi d'ordine
bembo, 9-2-52: questo dà di sé ancora per soprammercato, che egli si
e mandarini nobili e ricchi cacciar da sé chi una e chi due sopramogli, dopo
o tecnica che include e integra in sé, come entità unitaria, una pluralità
lasciando nondimeno, in detestabile memoria di sé, questo infame sopranome a tutti coloro
1-i-247: può la maestà vostra da sé e per sé appigliarsi a que'rimedi
può la maestà vostra da sé e per sé appigliarsi a que'rimedi che le concede
2 per un chierico cn'ei teneva con sé perché cantava il soprano.
, 1-23 (64): chiamato a sé quello gianiacomo, lo domandò di che
s. e. può convocare presso di sé in qualunque momento le controparti per il
, iv-9-58: ciascuna terra e villa per sé si soprasegnarono di soprasberghe e d'armi
muover a pietà di voi e di sé qualche anima bisognosa. = comp.
, iv-9-58: ciascuna terra e villa per sé si soprase- gnaro di soprasberghe e arme
soprasberghe e arme, e ciascuno mestiere per sé. = comp. da sopra e
pronom. nutrire un'eccessiva considerazione di sé. bibbia volgar., x-183:
spezie è quanto il maggior numero contiene in sé tutto il minore et alcune parti di
persona in un luogo o presso di sé, anche in modo coattivo.
dovuto o di quanto stabilito presso di sé qualcosa; non inoltrare una lettera o
, tr. ant. attirare su di sé o sulle proprie iniziative un sentimento,
valore iron. riferito a uomini pieni di sé, presuntuosi, che stimano eccessivamente le
l'eloquenza? piezza che da sé sola sopravanza i tronchi della superiore presi
balduccio, 45: se alcuna cosa a sé, delle dette spese a sé necessarie
a sé, delle dette spese a sé necessarie, sopravanzerà, il detto resto distribuisca
numero de'poveri, ne prendano per sé una moderata porzione da poter vivere, e
a caricarmi di un impiccio che vuole per sé i ritagli tutti del tempo che mi
bellico. tasso, 9-98: in sé discorre / se morir debba, e di
, iv-i-4: però che ciascuna cosa per sé è da amare e nulla è da
boccaccio, i-129: quivi vestito florio e sé di due sopravveste verdi,..
, furono donati dieci mila scuti per sé e cinque mila per lo maritare di due
all'ultimo segno, cioè piena in sé, piena per altri e piena su tutti
piena su tutti gli altri: in sé con pienezza di sufficienza, per altri con
dominici, 4-154: quegli prima tirati supra sé per estasi in uno stupore di mente
, non sapendo e non potendo repentinamente sé contenere,... dicono '
). ant. assorbire, raccogliere in sé. crescenzio, 2-3-305: la
12. avvertire, sentire su di sé. erasmo da valvasone, 1-10-173:
: chi non senta questa identità di sé con la storia, e il prolungarsi
, non ha la storia innanzi a sé, ma una bruta natura, materia
ciascheduna d'esse o nasce da per sé seminata di. seme o per meglio dire
fanno a dirigere i loro tempi hanno in sé un sentimento che li fa parlare come
289: altri saprà giudicare per sé da quali e quante sorgenti vanno sgorgando
alfine uscendo di galoppo, allegramente da sé a sé il vedrete a tempo in
uscendo di galoppo, allegramente da sé a sé il vedrete a tempo in ogni due
, in universale concetto essa natura in sé considera e multitudine di tutti e particulari
particulari corpi begli nella unità della bellezza in sé reduce. tasso, i-267: dirò
de'teanuovi i quali consideravano tolte a sé le pratiche mie. tri.
cii-ii-460: tutta questa costa ha appresso di sé mol = comp. dal lat.
/ ché, ciò che fu en sé maggio e megliore, 7 le suoi piaghe
aveva bisogno d'essere continuamente sorretche di sé magnificamente e degli altri perversamente parlanto.
mano, la mia bice cammina da sé sola per tutte le stanze e fa le
, che seco avea constituito / a sé tirarmi, subridendo: « canta, /
promettervi altro... perché ha in sé quella bella varietà di venture che di
danni, / ché, amando sé, poco d'altrui si dole, /
, paziente e forte, si lamenti di sé, non della sorte. ibidem,
sorti- zione in sei cedole da per sé ciascheduno, avertendo sortire in tale modo
battuta. biondi, 49: in sé giudicato [il re] che queste sortite
i più nocivi, arditi escioperati pigliano per sé il numero aei sortiti, e per poco
e sortizione in sei cedole da per sé ciascheduno, avertendo sortire in tale modo
a lor pasture, / fanno di sé or tonda or altra schiera.
.. fosse riuscito ad allontanare da sé questo sistema di altalena. -fondato
e serrata, palesemente contenta nell'umiltà di sé. = nome d'azione da sorvegliare
, 4-165: cate mi raccontò di sé. disse che aveva lavorato, ch'
-per estens. chi ospita presso di sé un ammonito o un sorvegliato di polizia
sonanti e vaste / acque ei sospese a sé d'intorno, e tale / quand'
che avea spogliate tutte quante, / a sé d'intorno e tenea suspese. panigarola
facendosi credere che si fosse appiccato da sé per tema de'tormenti. giuliani, i-201
minerali ferruginosi fanno volgere verso di sé la punta delrago calami- tato, quando
pare che tutti si sostengano sopra di sé, usati da chi è riscaldato per collera
19-93: stette abram alquanto sospeso in sé, quasi uomo che giustamente delibera. marino
un danno, trepidante; preoccupato per sé o per altri. iacopone, 74-62
7. locuz. -sospettare di sé: dubitare delle proprie forze.
dalle notturne tenebre circondato e sospettando di sé, chiede al poeta che, prima di
differenze nell'imperadore, come in giudice a sé sospetto. brusoni, 6-42: le
, non si crede però dover per sé meritare la credenza prestata alla parola dei non
qualche maligna superstizione macchiati, fattigli a sé chiamare in roma, gli venne interrogando delle
, 35-22: qualunque il vedea, da sé rimosso, / per meraviglia attonito e
donne. 6. allontanare da sé qualcuno con una spinta, con la
più poteva lo ributtava e sospingeva da sé. pratolini, 9-759: la madre lo
volesse. -figur. respingere da sé l'amore. edo, 12-1:
nel ristringimento che il cuore fa di sé egli si vuota degli spiriti e dell'aere
, però che questo più ti chiamerae a sé. non essendo importuno e non essere
virtute / al passo forte che a sé la tira. s. bonaventura volgar.
lxxxviii-ii-328: favole e sogni par che di sé conti; / tutti siam mercatanti di
malo nel>ego si increspi, / che vèr sé accati mai verun buon ospo, / ché
confusi, / e ciascun pensa pur come sé scusi. bandello, 1-45 (i-529
più d'un anno come fuor di sé, tutto sossopra senza toccar mai pennello e
sustanza, è nome di cosa che da sé sussiste, come 'uomo', 'virtù'.
sf. filos. ciò che è in sé e per sé ed è immutabile nella
. ciò che è in sé e per sé ed è immutabile nella diversità delle qualità
extensa), capaci di sussistere di per sé; alla distinzione cartesiana si oppose spinoza
quello che c'è, o è in sé o è in altro. quello che è
è in altro. quello che è in sé è sostanza. quello che è in
fornita, ossia che può contenere in sé. 2. l'essenza,
guisa per freddo in aere avente in sé e freddezza e candidezza. idem,
pittura non si possono chiamare differenti tra sé essenzialmente; percioché l'una e l'
scrivea queste cose, dovette sentirsi maggior di sé: e quando fu lassù ad udir
diverse sustanze, il perché contengono in sé, secondo le parti loro più superficiali
fuoco e l'aria non concepiscono in sé alcuna sustanza: nell'acqua innumerabili animali
2-21: la seconda cosa che ha in sé il seme è la sostanza formale;
. -ant. personaggio che assomma in sé ed esalta i caratteri della stirpe.
spogliamento volontario, che la fece renunziare a sé e alla sustanzia del mondo, non
in se stessa e non ricerca fuori di sé un oggetto necessario e con lei connesso
e d'impersonale, che abbia in sé il suo ultimo scopo, è fuori del
unita, / specifica vertute ha in sé colletta, / la qual sanza operar non
certo modo simbolizzata la miglior parte di sé, della propria anima nutrita e sostanziata
cantari cavallereschi, 84: così fra sé dicendo, vèr lui tira, /
della sostanza, conciossiaché nessuno accidente per sé sussista senza il fondamento della sostanza sostenente
, / anco inghiottirmi e dentro a sé tenermi. bembo, 1-51: gli
le calze. -far aderire a sé un oggetto metallico (una calamita).
dell'esercito. -tenere soggetto a sé qualcuno (il demonio). s
gentilia; / ed e'sostene in sé tanto follore / che vuol che tu domandi
, 13-33: vassene il valoroso in sé ristretto, / e tacito e guardingo,
o risposta buona al cavaliere, fra sé dicendo: « poi che questi s'avedrà
/ la mente mia, che di sé fa letizia / perché può sostener che
, reddirono al frutto della virtude, quando sé rivederlo / fra tutt'altri martir mi
lasciassero. 42. trattenere presso di sé una somma di denaro o una merce
95: l'anima mia smarita e in sé racolta / aspetta per rissor quella risposta
con esso così venne, / falsificando sé in altrui forma, / come l'altro
de la torma, / falsificare in sé buoso donati. bandello, 3-52 (ii-515
stata sempre stabile per se stessa e da sé sostenendosi farà vedere che quella del signor
più solida che si sostenga da sé e resista ai cavilli ed ai dubbi.
primi capitoletti mi pare faccian corpo a sé e stilisticamente si sostengano. -imperniarsi
ideale. tutto pieno dentro da sé, sicché l'una cosa sostegna l'altra
cavallo con la spada in mano contra sé venire, dietro ad un palo fitto in
quattro complessioni. 3. mantenimento di sé e di altri e anche conservazione economica
sociali. 2. il mantenere sé o altri assicurando il vitto e provvedendo
avesse potuto sostentare un giorno di più sé e la famiglia con lino o panico
un altro peso vorrebbe chiedere, per sé, ogni sostento. = dallo spagn
13-553: poche volte il colore, in sé, nelle tassellature del paesaggio, nelle
cerchio, acquisterà spontaneamente una conversione in sé medesimo al contrario dell'altro gran movimento
1-iv-513: avea questo tesoriere sotto di sé i suoi viceré reggenti e diversi ufficiali
o bandiera che non ha valore alcuno da sé, come il zero nei numeri;
assumendone le generalità, oppure attribuisce a sé o ad altri un falso nome,
modo, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di
in errore (e il sostituire indebitamente sé ad altri può anche essere elemento costitutivo
chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare
propria all'altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome o
, nivasio dolcemare non ha arricchito di sé l'esercito già tanto compatto dell'in
a la vergognosa, ella incontenente di sé misera si sfidrà. quinde viene che
in minutissime particelle, che tutte fra sé il popolo si divise. a.
, 19-11: girar tancredi inchino in sé raccolto / per aventarsi e sottentrar si vede
i-125): perché pria del tempo a sé il mortale / invidierà pillusion che spento
2. figur. intimamente, dentro di sé, nel profondo dell'animo.
-in partic.: prendere su di sé, con la morte in croce, i
successo di pensarci ma aveva sotterrato in sé quel pensiero. 11. tenere
., 59: la prudenza ha sotto sé sei specie, come è ragione,
roché esso ha lo spinto de dio in sé. -di animali. bestiario moralizzato
i-553: incontanente il fece chiamare a sé e, come si richiedeva, come di
quale altissimo obelisco... teniva in sé tanta cumulazione di miraveglia, che io
tempo / di cose c'hanno in sé poco diletto / e poca sottigliezza. boccaccio
e raffinando modi e concetti già in sé raffinati, si venne a tale che
, che, girando rapidamente intorno di sé, fa suo sforzo di espandersi per tutti
eletto e buono convien che abbia in sé... liquore che sia in
sensibilità, amor proprio, rispetto di sé. rovani, i-654: -credereste forse
non meno che del valore tirata a sé l'autorità principale del governo. baretti,
uscito fori della sua guaina, vide sé essere fatto a similitudine d'una ruginente
quale per la sua suttilitade riceve in sé il colore di tutte le gemme che le
, ché elli non puote se medesimo conoscere sé, né sua fermezza, né la
sua ricerca di verità da rigettare da sé ogni cosa con violenza. = nome
cause o leibnizianamente come causa libera, in sé per sé, liberamente arbitrante: quanto
leibnizianamente come causa libera, in sé per sé, liberamente arbitrante: quanto mi preme
, viii-1-21: de'frutti della quale essa sé e i piccioli figliuoli di lui assai
hanno avuto mestieri ai nascondere sotto di sé allegoria minima, perché, dovendo elle
, il sacro mistero, che contiene in sé tutti quei valori espresso esplicitamente.
sotto al mento, guardano fissamente davanti a sé nella strada, lontano, come senza
, purg., 11-26: così a sé e noi buona ramogna / quel- l'
e castella e vassalli aveva sotto di sé. sanudo, 129: ha ville xi
direttore di fattoria che aveva sotto di sé ben seicentoquaranta indigeni. arbasino, 19-46
intendo mostrar quelli spirti / che purgan sé sotto la tua balia.
cxx-251: ogni consulo avea sotto di sé dodici tribuni. f. badoer, lxxx-3-82
i tempi debitamente, le istorie da sé e la filosofia sotto diversi dottori, s'
vema essercitare l'arte altramente quando era sopra sé che quando era sotto altrui, come
, e a temere ad acquistarsi regno da sé. 9. indica la sottomissione
già più simiglievole a numa che a sé, finalmente, avendo regnato anni trentadue,
ii-436: coloro, quasi venuti meno, sé e il rimaso tempio con le circostanti
lei. latti, 1-11: così tra sé, farneticando [giunone] disse:
se la rideva, e bisbigliava tra sé: « giucchi! giucchi! » pirandello
fondare una categoria dello storico-culturale come a sé stante (che non è) o
, 98]: franti ha dietro di sé una condizione sociale e una stamberga malsana
anche adesso, giacché la cosa parla da sé che quel tiretto non lo avrete toccato
timone, scrutava il mare dinanzi a sé, gridava ordini all'equipaggio, sopra e
, intellettuali o culturali che improntano di sé, seppure a un livello non evidente
tito quinzio flaminio... alla a sé sottomessa grecia concedette libertà. b.
sua, per la quale può sottomettere a sé tutte le cose. marchetti, 5-231
: stima d'essere al mondo padron di sé, non si vuol sottomettere a'superiori
di impostazione, sottomisura presumeva troppo di sé e dei suoi compagni. = comp
egli non ha più presso di sé che li sottonotati quattro manoscritti. leopardi,
. i sottoposti non possono amministrare da sé le cose loro. 16.
si tiri di rieto ogni contento da sé e roti sotto sopra in 24 ore da
dagli occhi chiari) raccoglieva intorno a sé, dopo un'esercitazione, i suoi
posseduti; avere uno scarso concetto di sé. moretti, i-780: promettere con
per sottraiménto che dio averà fatto di sé in quell'anima, cioè che si sarà
il prezzo malmettere, e sottrargliene / per sé la maggior parte. scroffa, 1-36
per un cauto ambascia- dorè gli significò sé essere presta a ogni suo comandamento.
perdita. albertazzi, 998: di sé baredi risentiva la soavità dell'istante in
alla mia immaginazione, che traeva a sé tutto l'animo non sottratta.
. -orgoglio, eccessiva sicurezza di sé. abbracciavacca, xxix-11: vizo sovente
volte dalla forza del dolore e confessando da sé il falso, sono puniti innocenti.
l'amico o compagno nel pericolo, giudicando sé non esser bastante a difenderlo per la
dell'idea formante qual, vedendomi a sé superiore, fosse venuto a farmi oltraggio.
cando con forza privata l'ingiuria fatta a sé, come se fusse de
.. si vede già dentro di sé pigliar acque e andarsene a fondo. monti
donna..., quale sentirà sé gravida, usi vita scelta, lieta e
53-59: i vecchi stanchi / ch'hanno sé in odio e la soverchia vita.
d'ogni errore: la sovverchia stima di sé. tommaseo, 3-i- xiii:
suo ai bisognosi e spregiando ogni soverchio per sé. 22. quantità smodata di
il soverchio de le laudi datemi, sé volete ch'io me ne vesta, rendetele
, / c'un marmo solo in sé non circonscriva / superchio. d'annunzio,
che era in luigi, solea dire di sé che, avendo egli gran desiderio del
questo soperchio di gaudio che dante confessa di sé il fa servire di scuro da illuminar
maiaestate e segnior magnio, povero volse sé fare. g. villani, iv-6-37:
una bottiglia fortemente tappata volgendolo su di sé spiralmente anzi che traen- donelo in linea
4. locuz. far di sé sovescio al campo: morire, essere
sino all'azione, ma volgendosi in sé coi denti, rodendosi insomma d'ira
1-92: non gli bastava fare di sé una persona sovranamente intelligente e ricca.
solo principio sovraneggiante e che informa di sé l'intero moto e l'ambito intero
il suo dominio, non tolse per sé che i diritti della sovranità, lasciando
il petto e la gola un'emozione a sé, una sorta di cin-cin: era
una / vide per saggia scorta e in sé tesoro / ne fé 'l gran tosco.
anche se può essere una sventura per sé e per gli altri nascere con animo sovrano
quella sovrana cosa la quale comprende sotto sé tutte le scienze. dante, conv.
de l'universo: e però in sé comprende / ogni stilo, ogni forma,
non dubito e'prima a terra muramenti fra sé poco insieme tenaci, pel soprapeso si
poligono minore. -indossare su di sé o calzare sopra un altro indumento.
: se la terza idea tira a sé le altre due, comunicando ad ognuna la
, sf. idea o rappresentazione di sé che prescinde dagli accadimenti reali.
qui la intendo come la sovrarappresentazióne di sé rispetto al contesto. = comp
cesari, 1-2-173: l'aver cacciato da sé quest'uomo [paolo], sì
e non manco temeano per l'avvenire per sé e suoi descendenti quella soprastante grandezza,
/ ma non trovando lei, infra sé disse: / « egli è ancor assai
poteva avvenire, pensando provvedere prima per sé che per lo re, indugiando,
di sacralità, di potere allucinatorio, in sé so vratemporale e sovra-materiale,
carchia, i-169: ciò che esiste in sé non è l'essere spirituale bensì quello
esiste 'per'qualcuno soltanto, ma in sé ». non dipende affatto da una controprestazione
tristo sciocco e vano eleggero. può compromettere sé e altrui per la sua sovrumana imbecillità
il ricordare un evento, una circostanza a sé o ad altri. cino,
3-9: visione apparve che ritenne / a sé me tanto stretto, per vedersi,
, in questa casa del cognoscimento di sé, in uno lume della verità e in
da quei falsi religiosi, scacciò via da sé con vitù..
g. ferrari, i-239: da sé la logica non conta, non agisce,
avea sozzato il celone di sotto a sé di un imbratto che non si dice
, / per espiar ogni sozzura in sé / dal sangue discendea d'una tua pari
. attrice che vuole accentrare su di sé tutta l'attenzione degli spettatori (e ha
quanto poi al considerare la cosa in sé, non è da farla così presto spacciata
. -in partic.: attribuito a sé mentre è di altri. spallanzani,
ha cattivo rebbe del suo per trasportar sé e gli spacci loro in america.
mezzo e grisbordon meschino / dicea fra sé: « finita ecco la festa! »
: marciando su mosca, portando con sé lo scettro e la spada delle solennità,
orefici, gli spadai, avevan per sé una contrada o un sestiere. 2
dannata, perché sentiva insorgere dentro di sé, nella solitudine della città abbandonata,
. pasolini, 17-156: essi portano con sé un'abitudine formale e sociale che,
un direttore di fattoria che aveva sotto di sé ben seicentoquaranta indigeni. 6
guardatelo, guardatelo! » borbottava tra sé. « che figura ci fa, lì
essa i globi oculari funzionano ciascuno per sé, come spaiati. 3.
pavese, 10-80: ognuno trasogna fra sé, / tanto sa che nell'alba
egli con tutta la forza la ritira a sé: e spalancandole le gambe col ginocchio
il misero salice... raccolti in sé tutti li spiriti, e con quelli
sentito che l'uscio s'è aperto da sé, che le persiane si sono spalancate
che le persiane si sono spalancate da sé, che qualcuno ha sprimacciato le materasse
... / avendo appresso a sé da ogni spalla / religiosi, vescovi e
l'oste, forte; e poi tra sé: « ora ho le spalle al muro
o alle spalle, controllare dietro di sé per proteggersi da insidie e pericoli.
-lasciare un luogo o una persona dietro di sé allontanandosene. dante, inf, 15-52
. visconti, 1-59: il pavon in sé si spechia alora / che in alto
suo continuo movimento agitando il sangue a sé prossimo, da quello spanda gli spiriti
de la sua bieltate, / partendo sé da la nostra veduta, / divenne
la filosofia. -effondere intorno a sé l'aura divina. foscolo, gr
stato d'animo; diffonderlo intorno a sé, comunicarlo a chi è intorno.
ochino, 145: chi vuole da sé giustificarsi, sì come scrisse giobbe,
il più bello, lo confermi a sé. = comp. dal pref.
isvegli lo gentil buon costumato; / voglia sé non gittare intra li lassi; /
altre. 2. pomposa esibizione di sé; pavoneggiamento. sicinio, prol.
vide alor il pescator spantato / fermato 'n sé 'l gran fiume e l'onde alte
, grattandosi la testa, prese con sé lo sparadrappo e la garza e corse
). dosi il braccio da sé, trovatolo rotto, si fece tenere ben
, i-4-49: si sparò un giorno da sé vivi, mai non seppe avere
» chiese federigo sempre più sorpreso di sé. « in tal caso » concluse il
l'estrema leggerezza del suo passo e in sé qualche cosa di sparente, come se
monasterio di san gregorio avea ragunato appo sé alcuno peculio, sì che il beato gregorio
corrotti e malvagiamente spargenti corruzione intorno a sé. -infondere il sonno.
spirito santo è lieve, cioè veloce a sé spargere, però ch'egli è più
; / vocie di pochi che da sé la vibre / vive qua giù, ma
mente in molte cose, già dentro di sé non si può fermare. felice
a'servidori che tenghino la lingua a sé e non sparlino di nissuno, perché si
foscolo, v-271: chi parla molto di sé fa che gli altri possano sparlare troppo
sparlato d'agusto volle si condannasse: di sé 2. consumare o usare con moderazione e
tuppè sublime. -stringere a sé vigorosamente qualcuno. monti, 5-140:
che sparpagliano alcuni vanagloriosi trombando dinanzi a sé. -introdurre aggiunte in svariati passi
: finché il pensiero è semplice coscienza di sé, tutto è soggetto. ma via
tutto è soggetto. ma via via questo sé, di cui è coscienza il pensiero
. sacchetti, 188-106: chi per sé raguna, per altri sparpaglia. proverbi
voltarsi, / tutta sgomenta, avanti a sé, la mamma, / brocche,
silenzio, si riordini e ricomponga da sé. 33. segnato da macchie
edificar le colombaie, volendole spariate da per sé alla campagna e spiccate dagl'altri edifizi
nievo, 1-91: i tristi sempre a sé pensanti e al proprio benenon aggiungono tale squisitezza
le materie discordanti si sce- vreranno da sé; ciò fìe doloroso e potrebbe avvenire anco
poco di provviste se le tiene per sé e non le spartisce con gli altri.
. -aprire le braccia stringendo a sé aualcuno. tanaglia, 3-972: al
iii-375: che hanno da spartir costoro fra sé? forteguerri, iv-325: dimmi,
4. figur. perdere la coscienza di sé, sdoppiarsi. alvaro, 19-15:
effettuato il passo che, chiamato a sé le bande spartite mandate a bonavigo, a
, 2-i-327: colui che ha in sé la divisione... è spartito dal
e 'l prossimo. colui ha in sé l'amore di iddio il quale non è
d'amor, quando / ruppe antropòs da sé l'infima parte. pasquinate romane,
co] dal moto spasimoso e da sé solo si leva. un forsennato
gradito e l'autore ne riceva in sé diletto e spassamento. ricciardo da cortona,
da barberino, ii-53: si penso tra sé che, quand'egliera in prigione, si
invidiato il von bieberpells dagli uomini, sé dalle donne. 3. ant
condurre, accompagnare a spassoqualcuno: portarlo con sé a passeggio, in giro, a zonzo
una volta dalla solita gente e chiamasse a sé uomini nuovi. 7. liberarsi
telaio è la nutrice; che, a sé traendo alternamente il calamo annesso con cappi
. molte delle quali racchiudono dentro di sé bellissime e perfettissime gugliettine di spato cristallino
per precauzionarsi che non facesse male a sé et allo stato. magalotti, 23-13:
fazione un soggetto odioso non meno a sé che all'altre non con animo di promuoverlo
occhi spaura / allor questo deserto: a sé la terra / forse il mortale inabitabil
rondinelle] terghi che fa nell'aree di sé lunga riga, volger faceste le ardite
nicchiano a incoronarlo, ei s'incorona da sé; poi fatta pace col sultano sollecita
spavaldaménte, aw. con eccessiva sicurezza di sé, con esagerata fiducia nelle proprie capacità
temerarietà, arroganza, esagerata presunzione di sé. c. levi, 3-71:
spavalderìa, sf. eccessiva sicurezza di sé; presuntuosa e arrogante fiducia nelle proprie
intimidatorio, che rivela presuntuosa sicurezza di sé; bravata. buonarroti il giovane,
chiunque gli apponesse cotesto misfatto, e sé parato a provarlo con le solite spavalderie.
spavaldo, agg. eccessivamente sicuro di sé; che mostra esagerata e presuntuosa fiducia
arroganza, eccessiva sicurezza e presunzione di sé (l'espressione, un gesto, un
selvaggia fèra fra le fronde / nasconde sé, per spaventevol grido / del cacciator
ha tutti i sacri canoni congiurati contro di sé spaventevolmente, ad esecrazione della sua detestabile
per quanto di spiacevole potrebbe accadere a sé o ad altri. t t
perché tale, concreta e subordina a sé tutti i valori figurativi. idem, 561
rauneranno ne'campi, ciascuna ingenerazione per sé nel suo ordine, pigolando, e non
rappresentazione, la quale porta rigorosamente con sé i caratteri di necessità e di universalità
questo si continuano, perché lo spazio in sé è indivisibile. labriola, i-230:
in quarantotto immagini diviso / posero a sé dinanzi agli occhi il cielo, / di
loro farsi arma dell'impero e di sé scudo alnmpero, svilupparsi resistendo di fra la
sì grandi e sì spaziosi che ognun per sé averebbe quasi bastato cinque isolette di
studio o di intervento e di dimostrazione di sé e delle proprie attitudini. straparola
la contingenza viene ad assumere su di sé la propria spazio-temporalità ed il corpo -nel
strada. -travolgere e trascinare con sé con forza devastatrice coltivazioni, vegetazione,
repubblica altera, / e spazzare a sé innanzi altari e troni, / come
tutto un dubbio, cancellare definitivamente da sé un vizio. monte, 1-46-5:
sì fattamente che, o cadendo da sé gli acini o percotendogli facilmente, presti e
il moro nostro duca di milano, per sé e per noi infelice, avendo a
brustia, con la quale voleva denotare sé essere per nettare italia e cacciarne gli oltramontani
garbo nel letto, si disse da sé buona notte. -in un contesto
tergo, / dolcemente vibrar quanto in sé accoglie / d'onestate e bellezza. borgese
imparare virtù comuni o universali, o sé correggere de'vizi suoi. s. bernardino
la parte più intima e profonda di sé, la propria autentica natura. leopardi
, 3-19: specchi le tanto a sé vaghe bellezze / in cristallo o 'n bel
ispecie la nostra poesia ha avuto innanzi sé dei modelli. noi abbiamo specchiato il
di quelle cose che hanno diversità in sé. sannazaro, iv-34: molte [pecore
gli fa ricchi apparir, che in sé non hanno. cesari, iii-520: egli
, è come lo specchio, che in sé imita tutte le a sé contra poste
, che in sé imita tutte le a sé contra poste cose sanza cognizione d'esse
porta, 9-2: la magia contiene in sé la scienza della natura degli occhi,
5-180: suo zio cavatore lo portò con sé, sopra carrara, tra gli allucinanti
è un dante spogliato d'una parte di sé e collocato ad un estremo. fu
morto tolomeo primo, lasciando specchio di sé a'pastori de'popoli, tacciato solamente
, qual argento / lustro fosse, di sé fé specchio vero / colla cima erta
, più baldanzosamente procedono al male e di sé fanno specchio a coloro che devono venire
tentatore di se stesso e va perduto di sé più che d'altri. proverbi toscani
il vantaggio d ^ impiegar per sé, a proporzione della sua autorità e della
detta natura angelica, ella ha in sé un generale ed uno speciale (e
longitudinali sono principalmente facti ad tirare ad sé, secondariamente ad cacciar fora, e perché
ispe- cial privilegio di natura avessero in sé la più squisita perfezione della bellezza.
quivi con seco non molto dilungi da sé come speziali figliuoli per anni quindici notricati
sono transitorie e mortali, così in sé e fuor di sé esser piene di noia
mortali, così in sé e fuor di sé esser piene di noia, d'angoscia
rapporto o una categoria di persone di per sé meritevoli di ricadere sotto la disciplina comune
, quando il padre enea / in sé raccolto, a così dir da l'alta
perché l'acqua ch'è battuta trova a sé per vicina le sponde della secchia più
male che l'uomo si fa da sé spontaneamente e per elezione dolgono di gran
quale si richiede che l'uomo abbia in sé la vir- cose che per la
quel gran numero di spontanei uccisori di sé che in gran parte abbiam raccontato ai tempi
artificiali; che avviene o si produce da sé (o senza apparenti cause esterne)
e fatica, il facea dormire di per sé in uno letto. andrea da barberino
riverenza non volle ancora ritirare presso di sé la bambina. -allontanare un vitello
indebolire la pianta madre, traendo a sé la linfa (un ramo, una radice
... che prese così di per sé raro o non mai la melica italiana
dicia, trasandata, trascurata nella pulizia di sé o dell'ambiente in cui vive.
loro, la quale vi dette chi di sé e del suo populo fu misericordioso?
, senz'accorgersene, ha infilato da sé il capo nel cappio lì appostato. ojetti
]: il figliuol di dio incarnato sé umilmente spose alla passione. b. davanzati
: li faccino poi ciascuno di per sé per pulitia mettare nelle sporte, cioè in
esecuzione, prese più volte, icendo sé non rubarle, ma prenderle.
per denari, ma per lo pane per sé e per lo compagno. aretino,
fra le bianche / case facea di sé leggiadra mostra, / francesco il pizzicagnolo
ladri ufficiali, che voglion ogni cosa per sé;... né gli bastano
esser da maritare, il cercar di maritar sé o altri, aver domandatori, farsi
congregazione, ma nel cognoscimento santo di sé, dov'egli 'l trova. simone da
darle un marito che abbia davanti a sé... una carriera redditizia.
[cavalcanti]... lasciando di sé eterna memoria in un lamento funebre
al muro, e si raccolse in sé, con aria disdegnosa e spossata.
sente in pace, dolcemente spossessato ai sé. 2. destituito da una
immersione. 2. allontanare da sé una persona con un urto; farla
, chiamerà sempre gl'intelletti e glianimi a sé de'circostanti. cesari, i-96: non
guadagno pietoso e non ha in sé sprazzo d'invidia o di mal
mezzogiorno, gittando qualche sprazzo di sé anche nelle città il battello ballava
de sanctis, ii-13-78: chiuso in sé e solo [leopardi], malaticcio,
, 29: quanto di lusinghiero in sé racchiude la lode, quanto di più lieto
la vera liberalità è quella che stilla da sé senza essere spremuta. 8
assunzione di un invalido non costituisce di per sé sicuro indizio di recuperata capacità di guadagno
ch'in tutti i secoli futuri lasciò di sé memoria. che sprezzamento di mondo,
ribelle. -escludere, allontanare da sé. sua se puoi tu, armato
2. rifl. non avere stima di sé (anche come atteggiamento di modestia,
, calpestar egli le divine proibizioni a sé note, e così sprezzar egli dio.
i beni materiali e li respinge da sé. cavalca, 20-565: lo imperadore
, /... / disperati eira sé dànno tormenti / di propria morte,
. comportamento disinvolto di chi è sicuro di sé; disinvoltura, mancanza di impaccio nell'
sopravento, o lo spada le fende sprigionando sé e i tonni. -liberare da
ii-752: queste idee se le teneva per sé, e non si sprigionava con nessuno
perdere nulla, incidere tutto dentro di sé. < >. calarsi in
prosciato in quello sprofondo in balìa di sé, era alla meglio risalito bacchetti, 18-i-43
che mi sprona / a farmi di sé servo assai contento, / dico che gentileza
purché l'uno difenda l'altro a sé inferiore, e questi o sieno ali o
meno o più parti, o tra sé non confacevoli, o mosse dal suo luogo
2-166: placido le fé posto vicino a sé e tra tutt'e due le misero
1-13: lo sprovaménto di buoni pensieri è sé sermini, 201: angiolella rispose: «
masse popolari campo che antivedeva a sé preparato. alla vita politica e statale
se spesso [le api] contr'a sé combattono, si vogliono sopraffar con l'
tutt * intorno, spargere intorno a sé. aretino, 26-116: pareveei
lirico: ma chi parla forte tra sé, dicono che... dimostri un'
partic. per l'igiene perca in sé una grazia per tutto, vedendo quella spugnosità
organo. campanella, 5-92: da sé, senza sentir la ragion nuova, il
, 1-38: perch'egli ha in sé virtù spulsiva, / s'ha con qualche
2-106: la calamitta nomata oleare trae a sé foglio,... presente nei monti
vessato da lo spirito che teneva in sé e amutito dal commandamento che al suo silenzio
. achillini, ded.: estirpe da sé ogni livore e con la lima del
tua... non avere in sé fiele, non ira, non invidia,
. verdinois, 63: portava con sé un bel cane giallognolo col suo collare
4-293: quando parla, altrui e sé sputacchia. antonio da ferrara, xxxix-i-301:
gravissima tossa esser commossi, dinanzi a sé e a me marcidi e rappresi umori sputare
giamboni, 27: gli altri albori da sé producono foglie e fiori e frutto,
e frutto, ma l'uomo da sé lendini e pidocchi e lombrichi. quelli
pidocchi e lombrichi. quelli hanno da sé vino ed olio e balsimo; e questo
olio e balsimo; e questo ha da sé sputo e feccia ed orina. fazio
proprio aspetto meno dignitoso, dare di sé misero spettacolo. landolfi, 13-20
... e a dar di sé comico e miserevole spettacolo. -comportarsi
, diceva ornai per non ambigue note di sé, del proprio stato di servizzio.
quando gli è maturo, s'apre da sé, si spuzza e in pochi giorni
spettacoli di patimenti fisici, quali per sé non sono buoni che a ingenerare il più
una più lunga dell'altra, che in sé fanno angolo retto, da cui come
, come li qualificava lei dentro di sé. = spreg. di squadra
così alletta il pensiero / ch'a sé mi trae, né vuol che mi diparte
gli architetti, che non solamente in sé è dritto e giusto, ma ancor indrizza
quanto serà la extensa iacente e inter sé alternandosi seu vulgarmente squa- drezandosi.
fuor di squadro. -fuori di sé. c. i. frugoni,
-schierato a fare bella mostra di sé. fagiuoli, x-88: su quest'
del ferro nemico. rare perdutamente di sé molte persone; chi fa strage di
la mente e che all'ente in sé non appartiene; e la mente fa questo
dell'aeree vie il vago / di sé colora. cesarotti, 1-v-44: la nebbia
a fluire e ribollire e fare sopra di sé una pelle o cotenna, la quale
suona / qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube che
sublimi scrittori, altro non sente nascere in sé che commozione e diletto, egli è
grazzini, 2-24: neri, gongolando fra sé, faceva loro una ta
all'onore del suo signore né in sé né in altrui consentisse. boiardo, 1-19-38
sia creato e tanto / abbia in sé di vigor che in un sol colpo /