spumeggiante che un'imbarcazione lascia dietro di sé sulla superficie dell'acqua.
bollimento in piccoli vortici che lascia dietro di sé, nella direzione della sua rotta,
nostri corpi che sempre metteno fuora da sé l'aire tirato, così l'acqua
senza punto esser brunita, sol da sé riseccandosi, fa una pelle liscia e
scialbate e arricciate rimossero da sé il tanfo ond'eran = nome
longanimità e della pazienza, abbia in sé salutevoli cammini e partimenti di consigli.
carducci, ii-14-68: la toscanità di per sé sola ormai sa di sciapido. moretti
sciarada mimica, mediante una moneta e indicando sé e lui, a fargli capire ciò
arterici e podagrici, imperocché trae a sé dalle parti da lungi spezialmente, e purga
quasi piangendo, rifiutava di comperar nulla per sé, rinunziava agli abiti, ai cappelli
poneva tanti cauti e graziosi intermediari fra sé e la natura giù giù sino alla
e intingoli per gli altri, e per sé rimestava, nell'angolo della cucina,
e dalle nuore, faticava a ricreare per sé l'immagine di loro quali erano venti
forme categoriche non sussistono come tali in sé, ma sono astratti formati dalla mente,
-a sciente, a proprio sciente, a sé sciente: a quanto è dato sapere
suoi peccati, e uno ne ritiene a sé sciente, per quello solo può essere
, ogni singola disciplina scientifica considerata per sé. -anche: l'attività conoscitiva,
inquella sovrana cosa la quale comprende sotto sé tutte le dustria,... descrive
sentirsi pronti a rinunciare a una parte di sé. in ogni genere, e
, lo quale corpo mobile ha in sé ragione di continuitade, e questa ha
di continuitade, e questa ha in sé ragione di numero infinito. savonarola,
monta, / vilipende gli altri a sé tenere. p angiolieri, xviii-796-n: sono
proprio compito e avvenire. -coscienza di sé, del proprio essere. goldoni,
.. medesima, quasi del tutto a sé incognita, quali conoscenze potrà aver scienziali
lontan da quel consesso, / e fra sé: « se la mia voce scilingua
il rapimento che fa scilla, tirano a sé il guidator del ballo. f
, togliere dal fianco o di dosso a sé o ad altri un vestito, la
: poi ch'egli ebbe scinta da sé tutta quella corda, cioè la frodo-
, 2-495: restisi amor, né a sé più mi richiame, / perché celeste
scintille. -dare ottima prova di sé. -avere numerosi e violenti motivi di
fieramente acceso, nondimeno avendo ancora in sé alcuna scintillétta di ragione, sopra la
lo schernire altrui dei danni / che con sé portano gli anni. leopardi, 1-88
tutto, piccinello! gli è fuori di sé, non muore, noncampa. lavorare non
inestricati i nodi / che riserrano in sé leggi e costumi. g. p maffei
, 8-31: il marchese medi scacciò da sé, con molta buona volontà di ostinazione
un permaravigliava di tratto in tratto fra sé di ciò che aveva sonaggio illustre.
la bella abbandonata dido / partir da sé l'empio troiano ha scorto, / legno
un pensiero già ventilato e concluso tra sé e sé, alzò la testa e proseguì
già ventilato e concluso tra sé e sé, alzò la testa e proseguì la
abito leggiadro tanto applica l'uomo a sé, che non c'è più ordine che
sciogliesse in un respiro per staccarla da sé. interamente allo studio de'marmi
lui cercare la sua, sentiva tutta sé cedere e abbandonarsi. comisso, v-102:
, 8-409: ella sentiva sciogliersi dentro di sé una pena che improvvisamente le aveva fatto
ogni caso la ssciolinatura è semprequella fatta da sé. dizionario dello sport e dei giochi sportivi
scioltezza che lo faceva sembrare dimentico di sé. 7. levità fantastica.
ch'elio sia di natura nobile, per sé, sanza lo buono caval
/ tutti conduce il buon signor con sé. silone, 5-54: la notte il
potea esser tolto / se non da sé per lungo tempo sciolto. leggenda aurea
o meno forti, ma eguali tra sé, diretti da comandanti e ufficiali eletti
nessuna parola sciolta può esser traslata per sé, ché traslazione nella sola testura si conosce
può stare senza il nominativo dinanzi a sé, od espresso o tacito che egli si
sorte... trovassene ancor da per sé infra certa terrarossa sciolta, ma è molto
, 5-58: l'acqua ancora ha in sé moltissimi ignicoli i quali, col muoversi
sciolta / l'operosa tua mente in sé ritrova / d'un inesausto ruminar frequente
o vede / che tenga forte a sé l'anima volta, / vassene il tempo
e sente cosa che la tiri a sé, per quella possanza ella è isciol-
tempo) quale influenza avrebbe ella per sé stessa? pirandello, 8-1102: zapperò
e rilasabbia un po'di stima di sé è strettamente obbligata ad avere almeno un
me lontana ha da rendere conto di sé a qualcheduno; io nulla di nulla
biglietti da mille. -espellere da sé. -in partic.: mettere al mondo
campar nell'esercizio strano / di strugger sé per far nuova persona. bacchetti,
d'essa, che nel rimanente fra sé disuniti e sconcordi, in questo solo d'
medesimo, non lasciando egli vóto di sé alcun luogo, dovepoter partorire sol tanto della
danari, oltre all'esser robusta per sé, era conficcata nelle assi del calesse
: del carretto cominciava a dubitare di sé:... sconfidava ed addoppiava di
nom. disus. perdere la fiducia in sé o in altri; diffidare di qualcuno
: « che accade » dice allora tra sé l'anima sconfidata « che accade che
si valse il sagace spirto, sconfidato di sé, della donna. -che diffida
prontamente arginato, represso. dentro di sé borghini prontamente eresse lo sbarramento. g
una sovrapposizione di linguaggi pretestuosamente ritenuti a sé stanti. = nome d'azione
afflitto, / si disse allor fra sé: « veracemente, / questo è sì
buona intenzione. -non adatto a sé (una persona). leti,
-invocare dio o gli dei richiedendo per sé o per altri aiuto, protezione,
el era lì dentro; / lo morto sé respoxe sì fortemente. boccaccio, dee
sacra ad alcuno uomo non suggetto a sé intenda d'imporre necessità di fare alcuna
bella sempronia] / e sol parlar di sé nel mondo face. = probabilmente
da dover essere considerato singolarmente, a sé; che non è o non può essere
questo fatto. -sconoscenza di sé. incapacità di valutare moralmente le proprie
urtare i nobili, è la sconoscenza di sé. -ignoranza delle consuetudini di vita e
possibile è che il saladino avesse appo sé un negromante, che potesse, secondo l'
a numerare il popolo con che chiamò sopra sé l'aste infocate del cielo vendicatore della
gonnella..., perfare prova di sé, non se ne scontentò però molto.
, bellamente con parole ampissime, lui sé riconoscente e scontorcente carrucolò nelle forze romane
: mia madre m'ha condotto con sé all'istituto dei ragazzi rachitici...
e nuovamente le si poneva, spogliando sé, incontanente colui ne rivestì.
natura non noce ai men possenti di sé e, scontrandosi nella mandria o greggi di
. bartoli, 2-3-184: come a sé ne revocasse la causa e nulla fosse del
sì sedeia stupefare, / co la croce sé signare, / che rio scuntro noi sia
armonia che i poveri poeti sentono da sé soli ne'propri versi, benché sappiano che
qua giù dùraci eterna senza avere in sé mutamento. 3. intr.
a cacciare, tanto era fuor di sé e sconturbato dall'accidente. de amicis
liberi uomini e nobili facciano tedio di sé. guido delle colonne volgar., i-112
ultimamente de'quali fosse la vittoria e sé per l'amor di sofronia perire gli
dare, ma nel secreto disegnando tenere per sé milano, per valersi sopra la credenza
/ ivi pose il suo seggio, e sé patrona / fece diquesta zucca mal salata.
non abbastanza perspicacia, per trovar da sé quel ripiego così fino. fanfani, uso
.. predispone, / col meditare in sé colpi di vento, 7 scoppianti
e dolore ine scoppiato da sé. stimabile, e guai incomprensibili
di me, al ognuno da per sé. salvini, 41-95: la neve.
le quali unitamente e ciascheduna di per sé poteasi scaricare. m. cavalli,
velo, o 'panni / talor di sé, ma 'l viso nascondendo; /
vostre leggi / il vulgo errante ammira e sé corin se stesso, dell'entusiasmo,
, 6-ii-529: guerrazzi occupa un posto a sé, lo occupa per la singolarità e
morì il giorno dopo. era in sé, ma profondamente scoraggiato. serao,
ne fu, ella, prendendo per sé queir ingiuria, lo licenziò bruttamente.
: « ah sicuro! » pensava fra sé quello scorbellato di leopoldo, « un
8-145: le gonne, poteva scorciarle da sé. -rimboccare, alzare, tirare
o rotta si racconcia e si raddrizza da sé pel vigore elastico della sua stessa vita
scordanza più infelice. -oblio di sé, abiezione. l. bellini,
auguri. -dimenticare di portare con sé. capuana, 14-151: menu trasse
delle pecorelle, che non la compia in sé ed in altrui. bandello, 1-48
: in femminili spoglie / là scordato di sé traeva i giorni / l'innamorato eroe
/ vantatrice ciascuna e lusinghiera, / a sé 'l 89: ci sarìa da proporla al
e scorge, tanto la donna di sé non dà od ama, / che 'l
che nel ciel s'informa / per sé o per voler che giù lo scorge.
un tal gaudio non presupponga dinanzi a sé posseduto il bene dal goditore. varano,
in grado da vengiarsi o ricattarsi da sé, sfoga il risentimento scorbacchiando, sputacchiando,
scor- i, / tutti hanno in sé quel verso / ch'ha tutto l'universo
e mettigli in una presso di sé persone malfide. pentola nuova chiusa
della calura estiva, la pioggia tirò a sé velocemente il sipario d'una prima nuvola
scorpiona: di donna che sottomette a sé, fino a consumarne tutte le forze,
uno scorpione nella manica: procurarsi da sé uno svantaggio, mettersi accanto una persona
[della teologia] e volle camminar da sé, il vizio del principio protologico portò
: dopo desinare il cavaliere gli ebbe a sé un'altra volta, e dette a
, 1-353: le giero e gonfio di sé scorre sulla superficie degli instituti e due
nelle case serrate. -emanare da sé una luce. g. visconti,
succorre, / onde ella, che da sé raggionon scorre, / priva di quel,
di tenebre è repleta. -trasportare con sé, nella propria corrente (un corso
era un'infinitudine popolata / ricca di sé, non di uomini, divina / perché
scorsoio. quello scorso del chiamarlo a sé come reo, volle onorarlo -nodo scorsoio
santi raggi. papi, ii-206: a sé dinanzi mile sia la scorta e la guida
/ tratti non fummo, ognun per sé nascoso, / d'amor, no 'l
ma scoltamente / i patemi consigli in sé celava. colletta, i-275: la regina
, il libro donerà una sconcezza di sé a quelli che pubblicamente il leggeranno.
sempre scorteccia il marmo et incorpora in sé qualche attaccatura di marmo. fenoglio,
attorno al tronco la buccia, che da sé si stacca e scorteccia. bacchelli,
di scortesia, / e degno stimmi sé di signoria, / e ciascun altro spazzi
casotti, 1-5-30: altri non aman sé, né anche il compare, /
sembrava ardire di temerità ch'abbia in sé vertute? / o chi in tanta mina
: acqua di bovoli senza scorcio fatta daper sé, cioè liscia. calmo, 2-56:
, ni: luciano condusse rosa con sé, per sentieruoli e scoscese, dentro la
lei, teresa, voleva tentare per sé nuove cure, di cui aveva inteso parlare
della moltitudine, la quale ti sforza a sé, consuma in te quanto hai di
2. far scansare, allontanare da sé una persona, come faccio con loro,
suol pluidanar e piu scotar che quelo che sé da luitano. sarpi, vii-
nave. melosio, 3-ii-135: hanno in sé bragia che scotta / d'un bel
poi si sentirà scottare, tireràle gambe a sé. proverbi toscani, 65: il carbone
: chi si sente scottare, tiri a sé i piedi. imbriani, 6-195:
dio la gloria, non tenendola per sé con furto invidioso. i. nelli,
screazióne1, sf. filos. annullamento di sé davanti alla grazia divina. piovene
], 462: l'erba in sé purga lo stomaco e le screazioni del petto
colore per effetto dello spettacolo offerto di sé nei film, è un fatto che ha
... /... a sé la morte diede, / che fu
quando dorme sola, / lamentasi di sé: / di me assai si
, ciba; / ché a sé torce tutta la mia cura / quella materia
, ida la bionda; / tutta in sé scrive, medita, cancella, /
notturno legno, dolcemente, / ripete a sé nel buio tirne ancora una che scricchiola
, di capacità creative che ha in sé un'artista e di cui si avvale
6. persona che raccoglie in sé una ricca gamma di virtù e qualità
goldoni, ii-363: milord passeggia da sé solo, senza parlare, su e giù
perdere il controllo della situazione o di sé. b. taccone, cvi-306:
perdere a un fatto, che di per sé possiede gli estremi positivi di un reato
2-234: quando si girò trovò accanto a sé l'allenatore che gli mostrava la foto
.]: 'scristianare': privare altri o sé dellafede e del carattere di cristiano. p
. perdere la testa, essere fuori di sé, non connettere, agire insensatamente.
occasione di una ricorrenza religiosa tanto in sé grave, com'è quella del natale,
. cantari cavallereschi, 174: chiarice a sé chiamò bradiamonte / e sì chiamò la
le dette scritte, pigliare ed avere per sé le mance. lettere, che
,... brontolando, tirò a sé una cassettadel tavolino, levò fuori carta,
lussuria. -figur. imputare a sé o ad altri una colpa, un
dividono in destro e sinistro e fra sé nella parte superiore per l'appunto ove
, 2-14: mauro non aveva trovato in sé neppuretanta energia da proseguire negli studi universitari,
poiché quella ch'ei sparò contro di sé prese fuoco; e voi ne vedeteancora le
boschi, / du'sin serpenti che in sé riserba / il tosco, tanto che
, peccato. nia di far parlare di sé e di esibirsi pospone tutto quanto.
un luogo comune molte scrofole divise tra sé nascono. bencivenni, giusti,
mercurio per la sua ponderosità da per sé, da le frasche dove è attaccato
5. figur. eliminare o allontanare da sé con energia una condizione gravosa, sgradita
: la tendenza a scrollare via da sé con forza e magari con violenza esagerata
e a galla starsi, / e di sé pavoneggiarsi. spettacolo della natura, 1-vii-212
ianto, pace di dolore tutto in sé raccolto. panzini, i-357:
può ben dare altrettanto a temer di sé. algarotti, 1-iv-317: assai chiaro apparisce
10. dedicarsi alla conoscenza di sé. mazzini, 93-103: l'essenza
. algarotti, 1-x-179: ella pensi da sé quali debbano essere i sentimenti dell'animo
re da scena aver ridutto / a sé d'avante il suo regai consiglio /
, fatto e messo il partito in tra sé e consiglieri predetti, e gli
-figur. che è reso sicuro di sé da una disposizione dell'animo ben radicata
intelligenzia encomenza lo cavallo, e ha en sé de fare e. lla fronte uno
al capo de'giumenti e racchiude in sé il loro muso. 2.
bellincioni, i-121: colui sempre a sé giova / che onora e'sua e giove
che 'l petto scuita / voi stessa in sé mi mostra, / non oso di
scultrice la fede. -scultore di sé: plasmatore del proprio carattere, artefice
sforzar mi vuole, / arechi in sé sì fatta ricordanza: / che tener faccia
dal trono in giù. chiede per sé quella scuola. 5. lezione
farìa suo viaggio; / così, chi sé non corregge a tua scola, /
ora fuge, or trapassi, in sé chiudea / claudio l'onor de l'eliconia
, che ognuno pareva che facesse da sé. guerrazzi, 7-153: si strinsero le
la chiami? » gridò, fuori di sé, aprendo gli occhi in faccia a
; ma quegli si restringe tutto in sé, quasi rabbrividendo, e si schermisce
sonno; rianimare, far ritornare in sé da uno stato d'incoscienza o di torpore
leo, 163: questo ed altro fra sé cheto dicea / de la ciprigna dea
le poppe e così si tira a sé abbondante quantità di latte della madre.
in guisa tal ch'indarno / da sé scuoter le tenti, animo e core /
quindi or quinci / e scottendo da sé l'arsura fresca. lotario diacono volgar.
non ne scarto. -respingere da sé una persona, rifiutandone la compagnia.
. colui è piùben voluto che scuote da sé i buoni et è più vano fra vani
di sua casa toglie il pericolo, da sé scuote il pensiero e sua figliuola contenta
l'anima, scossolo affatto, ritorni a sé. papi, 3-iì-38: vi farei
pregio del 'dono'... scosse da sé ogni inerzia. frateili, 5-11:
: conoscer noi puote / chi sé del fallo ben prima no squote. sannazaro
predominio de'favoriti,... rissolseda sé solo intraprender le redini del governo. varano
uno stato di torpore; ritornare in sé da uno svenimento o, anche,
i-235: egli allora, tutto in sé raccolto,... alcun breve
si stette immobile; quindi scossosi ed in sé rinvenuto, queste sole parole mi diè
215: le galline casalinghe hanno religione in sé e, fatto che hanno l'ovo
nuvole infino nell'acqua e tirava a sé infinita acqua per fare tempesta e fortuna.
solengamente el lassa la scuregga e spoglia sé de vegieggama regovenisse e veste sé de scarlata
e spoglia sé de vegieggama regovenisse e veste sé de scarlata e luxe corno stela.
1-326: intanto il postiglione, uomoanimoso per sé e che conoscea il fuoco e il cuore
[tommaseo]: la cera da per sé sempre scurisce. d'annunzio, iii-2-1020
nel figliuolo; cni noll'hae da sé, alcuna volta la vede nel figliuolo.
: la terra ha tre cose in sé: la prima si è che ella è
/ or aminta ora niso / a sé tutta mi tragga. bertola, 3-80:
soperchio di gaudio che dante confessa di sé il fa servire di scuro da illuminar più
, non perdonano a persona, neanche a sé. g. malvpiero, 8:
volta a ottenere il perdono, per sé o per altri, per una mancanza,
e ora apporle questo per iscusa di sé. ottimo, 1-68: qui conchiude.
l'ardenti piastre, e tant'ebbe in sé cari / i segreti giurati che l'
. sono tanto inumani peccati che ad iscusare sé c. gozzi, i-39: il
tollerabile o condonabile un comportamento di per sé illecito o scorretto o che si ritiene
da lunga usanza che uomo parli di sé. boccaccio, dee., 8-3 (
maestro lo scusava forte dicendo e giurando sé averlo d'altra parte saputo. g
sia, chi fanne abuso / perniciosa a sé colui la rende; / e quel
, infin qua giù venne a scusar sé e a confortar me. storia di stefano
al ferro... e levarla a sé... e chi vuole vedere
di costoro che, biasimando lui, sé credono scusare. idem, par.,
confusi, / e ciascun pensa pur come sé scusi. sarpi, i-1-5: se
natan trovata a esso, ragionando pervennea dire sé oltre modo maravigliarsi come a ciò fosse natanpotuto
ed ella... quasi di sé uscita non sappiendosi scusare, fu reputato da
e letter. discolpa, difesa di sé o di altri; giustificazione del proprio
sm. ant. discolpa, difesa di sé o del proprio comportamento.
lo sdebitarsi, altri si eran fuggiti da sé, altri avutone per per lo sdegnamento.
parvi isdegni, / ché, secondo sé, degni / ha facti tutti natura in
occulta / e sembra già che di sé pieno ei vada: / già sdegna ifonti
segneri, ii-391: formi di tutto sé quasi un argine alla gran piena che trabocca
e solazo. ariosto, 6-50: da sé cacciommi la fata con sdegno, /
bianca man della fanciulla strinse; / a sé la ritirò la gio- venetta, /
i propri princìpi morali o non sé, perché 'l servir mio non gli è
gelosia,... pure dentro a sé ruminava tutto il fiele di un tanto
corti, ma colui che fé giubbetto a sé delle sue case. 2
eoni / l'uomo che in altri vuole sé destarsi. verso quello andamento e
e poi lo metteva in bocca a sé, dicendo: « pàrseti buono? »
1-65: truffaldino... diceva di sé che col manierato, affettato
in un luogo, non portarlo con sé per disattenzione. cellini, 2-4 (
, 9-131: ser anastagio, sdimenticatosi di sé, era forzato a confortar e racconsolar
. levi, 5-138: portava in sé un'immagine purificata, ideale, perfetta,
dargli un momento di sdoppiamento per vedere sé e il mondo. -compresenza in
mio / mirabil pregio, altrui da sé in un punto / netto partir senza lasciar
/ e quanto avea di bene in sé congiunto / nella sdoppiata foglia / far che
pur trasparente, come nei sogni, tra sé e lo spazio, tra sé e
tra sé e lo spazio, tra sé e il tempo. vivendo in questa genova
facea a credere di far tremare di sé l'universo. 4. intr
2. per simil. allontanare da sé una persona importuna o sgradita.
. 3. figur. scaricare da sé la gravezza di un impegno o di
getta sdraione per addormentarsi e russare senzacoscienza di sé né di nulla. cantù, 390:
e non ferma né eziamdio bastevole a sé, se ella non è fortificata dallo
che, se l'uomo vegliasse sopra di sé e a'primi cenni che la natura
. giuliani, ii-372: tutto fuori di sé, senza tanti discorsi, diè mano
buti, 2-743: trapassa dentro da sé et isdura quella [neve] ch'
e sottil collo, il vaso / da sé sbocciava, rorido, ad un tratto
non come quella / che vuol simile a sé tutta sua corte. boccaccio, dee
se ne sforza, / manon conosce in sé le solite ire, / né sé conosce
in sé le solite ire, / né sé conosce a la scemataforza. davila, 757
su (v.). sé (ant. sébe, séte, sene
de tarvis li plui fer / con sé duse li nost re cavaler. rinaldo d'
come narciso in sua spera vedire / per sé si 'nnamorao / quando in l'aigua
14-15: elli èe cittadino inutile a sé e periglioso alla sua cittade et al paese
paese. iacofione, 90-47: sotto sé vede [l'anima] tutte cose gire
e civile... convenevolemente a sé tiene de li uomini lo maggior numero
numero. petrarca, 4-9: di sé nascendo a roma, non fé grazia,
amor di serafino, / el qual per sé da sé non è diviso, /
serafino, / el qual per sé da sé non è diviso, / come si
s'affigge anche alfanno noia sovente et a sé danno. bibbia volgar., x-20:
desidera di essere amato da'superiori di sé, bisogna mostri d'avere loro rispetto e
di nojone, avea sollecitamente chiamati a sé il signore di rono con le forze
te leggiadro fiore, / il ritratto di sé. foscolo, ix-1-470: il parlare
foscolo, ix-1-470: il parlare di sé, senza pur mai dire io, lo
lo riteneva in parte come fatto a sé. leopardi, v-29: cosa odiosissima è
cosa odiosissima è il parlar molto di sé. d'annunzio, i-672: su 'l
/ che i misteri de l'acqua in sé racchiude, / la vergine giacente un
11-152: esistono o li sogna / per sé il cuore umano / nelle sue angustie
quella cotale legge, essi medesimi sono a sé legge. castelvetro, 8-1-225: si
membra, esi potrebbe giudicare se rispondessono tra sé o no. d. bartoli,
il mare e i venti in rotta fra sé. salvini, 48-128: che se
unisca, tanti son promiscui / tra sé, di padri. pavese, 10-197:
.. cincischiato ch'essi portano con sé. 2. con valore di
b. davanzati, ii-341: lui, sé scontor il verbo (e
i-21-69: in tri- bulassione vincie om sé, che sopra onni vittoria e presio-
baratto, / vestirse cristo, tutto sé spogliato. c. ghiberti, xxxv-i-372:
vita ria, / lagrimando a colui che sé ne presti. idem, purg.
, / che vive e sente e sé in sé rigira. boccaccio, dee.
che vive e sente e sé in sé rigira. boccaccio, dee., 4-3
amore di restagnone e l'ira della ninetta sé cente e giustamente scusante..
la predicazione di cristo: far conoscere sé agli uomini. 3. in
i-ii-5: dispregiar se medesimo è per sé biasimevole. boccaccio, dee.,
stando questa quarta così combattuta presso lefondamenta da sé sola e, come dicono, 'nuda',
.. a un sistema planetario a sé stante, lontano no sé essere stati
planetario a sé stante, lontano no sé essere stati coloro che tedaldo elisei ucciso aveano
bastare alla nostra ambizioto frate matteo disse sé avere vedute e udite. galileo, 1-1-ne
83: hanno 'coram populo'detto sé non solamente essere breve ciascuna poesia riesca una
essere breve ciascuna poesia riesca una costruzione a sé stante. zioni parlano spesso di sé
sé stante. zioni parlano spesso di sé propri colla medesima vanità in quanto alla
nel vivo cortés, conoscendola nel suo sé, per propria disavvedutezza. salvini,
, 39-iii-13: parmi che nel suo sé così dicesse platone. -personalità, individualità
.. è il principiodella proprietà, il sé è il principio del suo. gentile,
, oltre questo se stesso quell'altro sé più profondo, che si mette innanzi
ne rifà la storia. e in questo sé più profondo si realizza l'autocoscienza,
vorrebbe una rivelazione più intima, del suo sé più profondo. onofri, 15-82:
onofri, 15-82: le potenze d'un sé spirituale, / che nella sua discesa
obbedendo al male, / lasciò di sé come in angeliche orme.
arte difficile del non servire al suo sé; e sollevandolo sopra di sé, lo
al suo sé; e sollevandolo sopra di sé, lo fa meglio essere presente a
. buzzati, i-484: va da sé che, scoppiata l'epidemia, divenni
ombra stessa del tiriaca. -a sé: l'uno all'altro. dante
, 29-73: io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar si
i discorsi, che son lavori a sé. tarchetti, 6-ii-529: guerrazzi occupa
6-ii-529: guerrazzi occupa un posto a sé, lo occupa per la singolarità e per
noi i fuochi artificiali fanno spettacolo a sé. bonsanti, 4-16: benché l'urbanistica
urbanistica non fosse ancora una disciplina a sé, come ormai accennava a diventare,
bolognesi in generale son gente molto a sé e anche un po'superbetta.
il daudet... vive molto a sé: non va tra la gente che
gente che per studiare. -a sé stante (con valore aggett.):
— avere da sé. disporre di proprietà, di rendite.
della spalla sulla stessa linea. da sé. -fra o in se medesimo: v
. 11. - da per sé, da sé, da sé da sé
- da per sé, da sé, da sé da sé: per propria
da per sé, da sé, da sé da sé: per propria ini- fra
sé, da sé, da sé da sé: per propria ini- fra sé.
da sé: per propria ini- fra sé. v. fra1, n. 5
l'intervento di altri. -fuori di sé. v. fuori, n. 25
li doi senza il secondo -in sé, in sé e per sé. nell'
il secondo -in sé, in sé e per sé. nell'essenza metafìsica,
-in sé, in sé e per sé. nell'essenza metafìsica, a
quanti dì la farà ciascuno da per sé? savonarola, 7-ii-231: nella
luce del sole non fa una pianta da sé, ma bisognali el renze fenomeniche.
, il vescovo di trento, come da sé, invitò considerato in sé, e perciò
, come da sé, invitò considerato in sé, e perciò fuori della mia mente.
dai loro effetti, ma non conoscere in sé, né scotuttavia si vede che il
il re ogni dì più va facendo da sé. a. prir la natura loro.
il punto d'appoggio, dev'essere in sé, deve essere immobile. tempo può
ragione delle idee avversarie s'aiuta da sé. magalotti, 28-207: come s'ei
si tagliava la strada per andar innanzi da sé male o il negativo in sé e per
innanzi da sé male o il negativo in sé e per sé. gramsci, 1-40:
male o il negativo in sé e per sé. gramsci, 1-40: la qui-
gramsci, 1-40: la qui- da sé. forteguerri, i-187: avrai..
/ e penne e libri, e da sé se li pigli. foscolo, viii-274
cose del mondo corrono a gran torrenti da sé: strascinano chi vuole arrestarle. gozzano
. gozzano, ii-74: verrà da sé la cosa / vera chiamata morte. piovene
ristorante o si faceva da mangiare da sé. -in modo indipendente, con
quarta parte, per esser regno da sé, non ne parlerò al presente. g
... ora si reggono da per sé e pagano tributo a polonia.
il mio debile stile, / pigro da sé, ma 'l gran piacer lo sprona
sua novella, la quale nel vero da sé era bellissima ma egli...
, 2-414: il fatto stesso da sé da sé a mio giudicio si manifesta per
: il fatto stesso da sé da sé a mio giudicio si manifesta per vero.
): aveva ella alcune entrate da per sé, per una eredità che le era
cinque triangulidella superficie segnata b ciascuno da per sé e le dette cinque riquadrature gionte insieme
: è materia d'un argomento da sé. -a parte. d
men che non paiono più lingue da sé. tommaseo [s. v.]
poi in libriccino o in foglio da sé. seggiola più distinta da sé.
da sé. seggiola più distinta da sé. -da o per se medesimo
medesimo, n. 11. -da sé a lui: senza la presenza di altre
11-87: bindo v'andò, e da sé a lui aperto limostrò tutti i suoi errori
errori. -dio lo ha chiamato a sé: v. chiamare, n. 25
, n. 25. -di per sé: per proprio conto. velluti,
e stet- teci alcuno tempo di per sé, mercatando tuttavia. -da solo
braio e di marzo di per sé e con altre erbe. machiavelli,
tro- vono, insieme o di per sé, e ad tutti farai intendere che perniente
fa dibisogno mettere ciascuna nazione di per sé. redi, 16-1-184: èra scritto il
adusta e svelta ch'era di per sé elegante. -essere in sé-,
? » l'amico appena era ancora in sé, che cominciò a dire: «
e quel che diciamo essere bene in sé l'accompagnò fino allo spirare.
né fur fedeli a dio, ma per sé fuoro. -essere sotto di sé-
e alla negazione assoluta dell'oggetto in sé, di ogni mistica trascendenza divina.
sovrannaturale nel naturale', la cosa in sé nei fenomeni. -intrinsecamente, a
sapere quello che ella è, in sé considerata e per tutte le sue cause
imprudenze, intendi bene, leggiere in sé, ma che non sono per quei che
quanto alla sua entità. -moltiplicare in sé. elevare al quadrato. piero della
zare le cose e quello demezzamento montiplicare in sé e ponere sopra il numero; e
. - non capire in sé. v. capire, n. 3
n. 3. -padrone di sé. che sa dominare i propri impulsi
era ridiventato alla meno peggio padrone di sé e andava considerando la sua strana
compagna. -parlare con sé, da sé o fra sé. v
. -parlare con sé, da sé o fra sé. v. parlare1,
-parlare con sé, da sé o fra sé. v. parlare1, n. 21
, n. 21. -per sé: per quanto riguarda una persona o
., 125-2: dicerà della scritta per sé e del ragionamento per sé. guittone
scritta per sé e del ragionamento per sé. guittone, i-25-39: saver vale per
. guittone, i-25-39: saver vale per sé tanto, come per sé vale scudo
vale per sé tanto, come per sé vale scudo e spada. iacopone, 65-162
/ non ponno esser robbate, né per sé mai perire. novellino, 35 (
, 35 (185): elli per sé non avea avuto impedimento di sua persona
e passioni,... per sé semplicemente presi, sì come son necessariall'umana
ogni specie ornila terra, / che per sé fora un vasto orror solingo. mazzini,
solingo. mazzini, nulla per sé, ma che basta a produrre un fango
: occhi e talento e core / ciascunfer sé s'argoglia. chiaro davanzati, iii-46:
li tene, / onde ciascun per sé vi s'acontenta. libro dell'eredità di
perché la vuoi tu; lei per sé non ci starebbe. -di persona
citazione, si presentassero alsuo cospetto apostolico per sé o per idonei procuratori contutti gli atti,
ragioni e strumenti. -raccolto in sé. assorto nei propri pensieri.
quasi furtivo, pallido, raccolto in sé, con una mano chiusa sul manto e
una tristezza infinita. -recare a sé. v. recare, n. 28
n. 28. -recarsi sopra sé. raccogliersi accingendosi a parlare.
reina..., sopra sé recatasi, disse: « servar si vogliono
patti a dioneo ». -rimanere in sé. senza svilupparsi. torini, 298
in terra, non muore, solo in sé rimane; ma se muore,
, 222: il primo angelo, come sé più che dio amò, perduta la
amò, perduta la grazia, in sé miseramente rimase. - mantenere
ed ensé remanesse? -ritornare in sé. rinvenire da uno svenimento, dal
s. v.]: 'ritornare in sé: da svenimento, da turbamento dell'
. ii. - sopra di sé, sopra sé. sul proprio onore.
- sopra di sé, sopra sé. sul proprio onore. g.
. llui, promettendo messer carlo sopra sé di guarentirgli. -sotto la propria responsabilità
. v.]: 'prese sopra di sé quella famiglia': amantenerla. 'prese la cosa
barbe più nere gli vedete e sopra sé andare e carolare e giostrare.
fuori. - stare a sé. vivere ritirato. tommaseo [s
: un ragazzino che sta molto a sé e non dà noia. -stare
. -stare con le mani a sé, tenere le mani a sé: non
mani a sé, tenere le mani a sé: non permettersi di allungare le mani
. 'quando parla, stia colle mani a sé; tengale mani a sé'. se lo
, dice dimolto. -stare da sé: abitare per proprio conto, da solo
s. v.]: stare da sé; star di casa da sé: mettersu
stare da sé; star di casa da sé: mettersu casa da sé; tornare a
di casa da sé: mettersu casa da sé; tornare a star da sé. carducci
casa da sé; tornare a star da sé. carducci, ii-8-396: quando tomi
via s. stefano, da sé. -stare in sé. non perdere
stefano, da sé. -stare in sé. non perdere il controllo di sé,
in sé. non perdere il controllo di sé, non lasciarsi alterare dal vino.
vicino di renzo. « vogliono stare in sé » soggiunse un altro, « per
ii. - stare sopra di sé. essere assorto in un pensiero.
romani [tommaseo]: stette cesaresopra di sé; allora, considerando l'impresa grande,
stette niccolò in sul principio sopra di sé, udendo così fatto ragionamento, e
fantasia. -tirare le corna a sé: desistere da un'azione, mostrarsi
abbassare l'alterigia. -tornare in sé. riprendere conoscenza dopo uno svenimento o
un'estasi; riprendere il controllo di sé dopo l'accecamento della passione. passavanti
, 47: santo antonio, tornando in sé, tutto confortato cognobbe la presenza di
si vede, / tornerà ben presto in sé. bottari, 5-139: fu sorpreso
ricuperasse la favella e tornasse alquanto in sé, pure non fu più buono ad altro
e de'cartoni. -tutto di sé, per sé. che non si cura
. -tutto di sé, per sé. che non si cura degli altri,
tantum commodis studet, dicimus': tutto per sé. tommaseo [s. v.
. v.]: 'uomo tutto di sé; gente tutta di ses a cui
ses a cui non importa che di sé e che non ha cuore per nessun
altro. - uscire di sé. essere rapito in estasi. dante
dape / fatta più grande, di sé stessa uscio, / e che si fésse
lo mio figliuolo... uscio di sé un'altra volta ».
in certezza, lo faceva uscire di sé; egli si sentiva come lanciato tutt'a
, x-71: niuno di noi vive a sé e niuno muore a sé. tommaseo
vive a sé e niuno muore a sé. tommaseo [s. v.]
. e ripetuto con più forza: 'da sé da sé'. proverbi toscani, 84
toscani, 84: chi sta bene con sé, sta bene con tutti (avere
(avere tranquilla la coscienza. il sé denota sovente la più spiri
fornaio inforna sempre mai, ma non mai sé... il primo specie che vive
è se stesso... ognun per sé, e dio per tutti. ibidem,
92: ognun vuol meglio a sé che agli altri. ibidem, 208:
a grandi profondità sottomarine. ognun sa sé. ibidem, 226: chi fa per
. ibidem, 226: chi fa per sé, fa per tre e chi fa =
imperialis], dal gr. da sé, fa per tre... non
. v.]: ognun pensi per sé e dio per tutti. ojettisebaste2 (sebasto
28-iii-1909], 318: chi fa da sé è sottomesso all'impero di roma,
sebbène (ant. sebène, sé ben, sé bène), cong.
(ant. sebène, sé ben, sé bène), cong. con valore
). sébe, v. sé. sébel, sm. invar.
li seca ove s'apilia / usatamente per sé riposare. tanaglia, 1-637: l'
colle piante asieme, non hano en sé altra virtude che quella de li elementi
: ha [l'acqua salsa] in sé un'altrapotenziai secchezza per la riarsa terrestrità del
10-84: « sì » aveva concluso fra sé almirante,... « sì,
, se la li vede diffidenti di sé, ma quietarsi della misericordia di dio,
ricevere ben condizionato il pesto uscente da sé o cavato col tozzo dalle pile.
e fato cantate per anima mia e queste sé le caose che no sé ordenade:
e queste sé le caose che no sé ordenade: anneli ii d'oro, fagoli
e fato cantate per anima mia e queste sé le caose che no sé ordenade:
e queste sé le caose che no sé ordenade: anneli ii d'oro, fagoli
.. non sarebbe utile se non a sé, avvegnaché dell'otto membra del cambio
composto di quatro elementi, ha in sé caldo, secco, umido e freddo.
], 347: il bianco ha in sé più del secco; il negro ha
, che dire così a secco e da sé i suoi peccati. imbriani, 1-233
che quando l'acqua scema e tirasi a sé, e la barca rimane colà e
plur. ant. e letter. con sé, in sua compagnia, al suo
compagnia, al suo seguito; presso di sé, vicino a sé, al suo
; presso di sé, vicino a sé, al suo fianco. pucciandone
e vertù. iacopone, 65-6: de sé non se retene, che non te
portassero seco. 2. fra sé, nel proprio intimo; da solo a
; da solo a solo, da sé (anche preceduto dalla prep. con,
seco era con vantaggio grande er sé e per la religione cattolica. f.
inf, 23-87: poi si volsero in sé, e dicean seco: / «
pre ramingo e con sol sé medesimo seco. cesari, iii-474: al
rio 'essere seco seco': essere tutto per sé; ovvero solitario, netutto dante vuole
forse per questi, esercitò intorno a sé un'attrazione. -indossato dai laici
ecclesiastiche, lo stato assunse su di sé i compiti prima assolti dalla carità dei
/ che porta il lume dietro e sé non giova, / ma dopo sé fa
e sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte, / quando
-figlio del secolo: chi riunisce in sé le caratteristiche positive o anche negative del
) appartengo ad una categoria completamente a sé. 6. ant. e
sì vidde quel chiaro oculo, / di sé un gran miraculo, / che fu
ama una seconda o settima, che in sé è dissonanzia asperaed intollerabile. g. b
secolo si sia: essere fuori di sé, non sapere in che mondo si vive
, allora molto gli è mestiero fra sé pensare in che modo, accadendo,
creato. -che non esiste per sé, ma risulta dalla composizione di parti
e quindi è avvenuto non prima e per sé, ma secondario e 'per accidens'che
tre generazioni cervelli, l'uno intende da sé, l'altrodiscerne quello che altri intende,
intende, el terzo non intende né sé né altri, quel primo è eccellentissimo,
allacciano le false retine e che in sé ritiene l'appoggio dell'im- boccadura,
; quello che ha divisori diversi da sé e dall'unità. dizionario dello sport
l'uomo che non può costrinche diede sé per noi nella croce, così si dà
bacchetti, 2-xxiv-1009: ogni uomo porta in sé la propria dose di naturale oppio,
, membranoso che non si apre da per sé, terminato da un'ala e contenente
per sedare il respiro e proteggere da sé la sua maternità. -intr.
propri sceglier sol tanto quelli che hanno in sé nobiltà, bellezza e decoro,.
popoli o sotto un principe o da per sé sono constretti o per morbo o per
1-34: li tectori da la structura da sé iuncta per la tenuità non pono stare
sicurasiedi, / tutta raccolta in chi di sé ti prese, / gli ardenti sospir
nel primo luogo ed aver sotto di sé gli artefici e gli operatori di tutte
è un muro che minaccia di sedere da sé ». 15. fermarsi nella
specialmente per chi non può moversi da sé, con le sue gambe. montale
di sedia [suo zio] e sé fé far signore. boccaccio, 9-60:
emanciparsi dall'ineguale alleanza e cercato per sé una delle due sedie consolari, roma li
o è se ne vivesse per sé molto parcamente. lecito supporre che non
di presunzione. = comp. da sé e dicente, pari. pres. di
proprio sedile in qualcosa: scegliere per sé una detèrminata condizione. beicari, lxxxviii-i-235
anche un ciabattino ascolta sentendo rimescolare in sé qualche sedimento di cultura, qualche problema
quando pilato udì così parlare / in sé aveva doloroso tedio: /...
, che i piloti avevano portato con sé da melilla... un po'
'petite'sediscente. = comp. da sé e discente (v.).
ognuna d'esse / tenne appresso di sé. berchet, 356: se spietato amante
la pittura di lui? rideva di sé, e anche di me. marinetti,
. troppo, ciascuno dì ritraeva a sé alcuna cosa nelle sue giroldi, 1-72:
vede per la opposta via venire verso di sé la voluttà, la quale lo arresta
cicognani, iii-2-34: quando tornò in sé, l'auto filava a tutta velocità.
quella [una tavola] due diametri seganti sé eguali ed il luogo della segazióne sentire
tutte le spere / volge aintorno a sé per sua parete. s. agostino
capitò in aden, fa bella mostra di sé l'antica 'seg-'getta'. c.
non so che dinota / di scolpito a sé intorno. zeno, iv-112: mi
e 'l face in ricco seggio appo sé porre. g. c. croce,
/ ivi pose il suo seggio, e sé patrona / fece di questa zucca mal
a memoria. -dare seggio di sé a qualcuno: darglisi in potere.
], i-272: se gelosia ha 'n sé gina / di tormene segina, /
diviso in parti ciò che di per sé è unitario o si svolge con continuità
si separa e segmenta in onde a sé stanti. = denom. da
grano. scaramuccia, ded:. in sé epiloga le più segnalate prerogative che già
barberino, 384: dalla sua puerizia mostròin sé sempre meravigliosi segnali di santità. boccaccio,
che io adopero in te, ipsi in sé debbiano adoperare. 4.
la roba in nota e sopra di sé coi segnali e bolli ai ciaschedun mercante
un bastimento e lo tiene imprigionato fra sé e la terra senza che possa guadagnare
memoria. boccaccio, viii-1-53: affermava sé non esser potuto stare senza venirgli a
/ vassene, trova un'asse, a sé latira / e vede quel che il padre
sia al prencipe lo tenere presso di sé uomini viziosi, specialmente segnati di avarizia
: il volto è quello che tiene in sé più veri e più certi segni della
che verdeggiassero. qualcuno porta con sé o su di sé (abiti, ornamenti
qualcuno porta con sé o su di sé (abiti, ornamenti, cavalcatura,
: non mi tiene / maggior di sé, ma... tale estima /
la sorte caduta, toccava a seguitare e sé essere presti ad ascoltare. g.
1-2- 318: il segno per sé non esprime il suono di quel vocabolo;
, i-238: le parole, chesono in sé un niente sonoro che vola, non avendo
verbi di quest'ordine hanno dopo di sé un genitivo esprimente materia o fine,
pucci, cent., 56-8: dipotestando sé del segno, / don piero avea
disse come par lando tra sé.
sinuoso, nell'argentina traccia / che di sé lascia il flutto più recente. ungaretti
filarete, 1-ii-639: una linea per sé sola fa uno segno, ma dividere
fregi e bagni el viso e lassisciutare de sé:... miracolosamente...
pensier rampolla / sovra pensier, da sé dilunga il segno, / perché la foga
). saba, 5-142: a sé tutto tolto / vide, lasciato seminudo asegno
testa a segno: essere padrone di sé, mantenere il controllo delle emozioni.
pensier rampolla / sovra pensier, da sé dilunga il segno, / perché la foga
, legato romano, fatto venire a sé i soldati che stavano alla guardia di lione
cervello a segno: essere fuori di sé. oriani, x-25-206: io non
figurata, di cosa chenon lascia traccia di sé, di cui niun vestigio o memoria
segni / passa vantando e sol di sé parlando / è colui che cantando /
d'ogni qualità gli insolenti e di sé e il suo avere rendè ciascuno sicuro
segni di vita. -notizia di sé attraverso lettera. metastasio, 1-iv-551:
e ileo amavano ata- lanta e intra sé a cotale patto vennero che quegli che volesse
stati tenuti a segno da'padri, sé vivendo, doppo la lor morte poscia
, 2-2-122: ancora che la cosa in sé fussi utilissima sopra ogni altra,.
il gustar del legno / fu per sé la cagion di tanto essilio, / ma
'segoso': che ha del sego sopra di sé, impiastricciato di sego.
più o meno a lungo sola con sé. soldati, 2-283: si riprometteva
segrega dalla società, lo chiude in sé... la cecità è una grande
dell'anima anche la percezione intellettiva di sé, non rimane che il sentimento primo e
segreghi da loro e viva a sé e agli studi, alle quali 'filosofo'suona
quelle orribili rastrelliere che si digrignavano da sé, come segregate dal resto della persona,
di sua cardinal fa tutto da sé... e lo ha esperimentato in
tina, quando si levò, chiamò a sé due che gli portavano cicilia,
., 4-155: il re chiamò a sé il suo donzello, il più secreto
cessa di essere indipendente, d'operare da sé e per sé: ha giurato obbedire
, d'operare da sé e per sé: ha giurato obbedire a un capo,
ella stessa, che le forme apresso di sé ne ritenea, lo publi- casse e
di discrezione, di gelosa difesa di sé e del proprio intimo, e può
si tenga deve cominciare a tenerselo da sé. -segreto della comare: v
vescovo di al- benga, avutolo a sé, gli domandò strettamente chi egli fosse
del pianto, pace di dolore tutto in sé raccolto, quando il dolore si gusta
ditta pietra nel suo secreto contiene in sé queste tre parte: imperoché una parte si
car di spontanei uccisori di sé, che in gran parte abbiam raccontato
alcun fructo di virtù el qualsia nutrimento a sé ed alli soi seguenti. 4.
sa poi seguire l'ordinedelle idee; confonde sé e altri. parise, 5-245: bene
perché tutto non muoia, / da sé membro diparte, / onde locacciator di seguir
occhi aggrada / e fa ragione a sé delle sue voglie, /...
ami, la segua e pratichi per sé e ad altri la consigli.
seguendo solo quello che la ragione per sé ne puote vedere, dico che questa
1-691: esca al fin egli, e sé difenda; e accusi / me stesso
: stettebuona pezza così travagliato e fuor di sé che non sapeva se era vero ciò
esso benbene battuta, non ha dentro di sé spazi e cavitadida potere rigirare il vento.
sorte / tratti non fummo, ognun per sé nascoso, / d'amor, no
le donne, nel quale mirando possano sé far parere gentili, quello seguitando
pittura non si possono chiamare differenti tra sé essenzialmente, percioché l'una e l'
, ed intanto, facendovene molte da sé, andava migliorando e perfezionando nel fresco
avuto per lo detto libro, a sé no. llo riputi, né che dica
: sarebun corpo fermo, quanto a sé, debba star sempre fermo e perché
da ogni iniquità e permondare il popolo a sé accetto e seguitatóre delle buone opere.
2-2-318: questi erano trasfuggiti all'idolatriae fra sé congiuratisi d'infettar del medesimo morbo quanti
. locuz. - al seguito: con sé. bilenchi, 14-104: movimento da
ed una di esse mi prese con sé. il mecs è la spiaggia di ponente
ne hanno facta intenquelli, ottave a sé, come i canti de'nostri campagnoli,
e grande frutto in nella sommità di sé, lo mise a seguizióne con tutte
seide. séie, v. sé. seiènne { seènne),
di seipsità. = comp. da sé e ipsità, per ipseità (v.
seità. = deriv. da sé, sul modello di aseità (v.
come la nocciuola, e sopra di sé non ha guscio e chiamasi cicomo indo
: la pietra selenite translucida have in sé la figura della luna, la quale cresce
cui mirabile proprietà è d'avere in sé f'imagine della luna. scamozzi,
. da qualche sera non è soddisfatto nédi sé né del suo meraviglioso strumento: quel ronzìo
telefonici in adoperati verranno considerati a sé e avulsi dal processo selettivo delle emozioni
] è proprio quello che allontana da sé sia i fanatismi plurilessicali danteschi che i fanatismi
d'ordinanza... si migliorano da sé, per selezione. noi abbiamo avuto
ogni cosa si venne creando per selezione da sé; ma non spiegano come cotesta affinità
di sella a suo per por sé 'n sella, / sbalza tee.
, rimanere in sella: cavalcare. sé, né gli amici né gli eserciti,
frutto per sua natura / mai bon per sé tanto disu'lignaggio, / se nonché 'nsetatura
'n quelle solitudini selvagge / sempre a sé nova meraviglia il tragge. chiabrera,
maestra, / anzi selvaggia e nova / sé ritrovando nell'ovre d'amore. dante
/ en opo più salvatichezza pone / sé vergognando e parlali d'oltraggio.
parte [l'africa] ha in sé egitto, numidia, moriena, e barberia
giovanni] fece amante / che de sé te fé sembiante. -avv.
viste dolorose, sicché ciascuno sembiante per sé e ciascuno motto per sé muova l'
sembiante per sé e ciascuno motto per sé muova l'animo dell'uditore a piangere
[dante], i-80-5: me e sé governa [astinenza costretta] co'sembianti
altri vedergli crede per sembiante / oprarsi a sé davante. -per analogia.
re / ma nullo ha in sé pericoli tanti / quanto qual de procanti
fèr5 àn seme / e seme simel sé ciascun arende: / und'è folle chiattende
possino mangiare e mettesseli nell'arca per pascerne sé e gli animali che fumo introdotti in
ella [la terra] è da per sé, e ab eterno, o non
perfetto seme il quale genera simile a sé. -seme mascolino: lo zolfo.
soddisfazione che il nipote poteva prendersi da sé, sarebbe stata un ri
, se fortuna trova / discorde a sé, com'ogne altra semente / fuor
semente ch'egli ha sparso intorno a sé. -ciò che è all'origine
, concepé e ingravidò, tirando a sé el seme. m. adriani,
/ le di- stinzion che dentro da sé hanno / dispongono a lor fini e
/ ognun de'quali i fichi futuri in sé stringea. = lat.
che non dimostra una perfetta coscienza di sé, delle proprie percezioni e del mondo
completa consapevolezza che una persona ha di sé, delle proprie percezioni e volizioni e
occasione di una ricorrenza religiosa tanto in sé grave, com'è quella del natale,
preda al delirio; come fuori di sé; fortemente turbato e sconvolto (una
cecchi, 2-50: avendo abolito di sé ogni segno corrotto e mortale, gli scrittori
intrepido e feroce, / fatta mostra di sé fra la gran turba, /.
] è concepito come un'impresa a sé stante, la quale riceve in carico
oro corrotto e attossicato argento / in sé chiude il principio seminale. rosmini, xxvii-407
fèr'àn seme / e seme simel sé ciascun arende, / und'è folle chi
allora il fior tutto sfodante trovò da sé e seminò per tutto il poema, è
uscir di parisi minati campi a sé la biada. targioni tozzetti, 12-1-156:
. idem, i-129: vestito fiorio e sé di due sopravveste verdi,..
dicono che questa terra ha sotto di sé ventiquattro communi e che fa da mille fanti
/ pur si riebbe e ritornava in sé. -contravvenire alle norme etiche o
mente in molte cose, già dentro di sé non si può fermare, la qual
lo consegue. ma non ha coscienza di sé e non è libero. chiamerei l'
: il suo mondo egli lo portava con sé, come un carico ove eran chiusi
aria'questo medico semipoeta presentava raccolte in sé le qualità che più potevano accendere la
» semiseria, ginetta guardò innanzi a sé e divincolò il capo. =
dicto chiasso andriotti con arbori e viti sopra sé. dall'uno lato la vita publica
la quale è vigna con fichi sopra sé, posta indelle confini della ditta pieve.
, 264: il pastaio ha sotto di sé il 'semolinàio', p'impastatore', il
sempiternalmente. = comp. da sé e movente, part. pres. di
... né la si ha da sé gli altri intorno a questo veggiamo
fine (con par- desiderato, a sé mi fece atteso / con l'armonia che
fino 'ab eterno', rilievo vivo di tutto sé... quivi sta quasi in «
, e dopo la morte lasciare di sé una sempiterna infamia. p. f.
e indivisibile, sicché non raccoglie in sé concetti di più cose, ma un
/ e buona, la sarà per sé. catzelu [guevara], ii-1:
come molti stolti estimano, ma sotto sé dolcissimi frutti di verità istoriografiche o filosofiche
simplice estremo contra peste da usarlo da per sé e acompagnato. pantera, i-m:
affetti e passioni,... per sé semplicemente presi, sìcome son necessari all'umana
... di semplificare i rapporti tra sé e il mondo. dessi, 7-173
con un verbo che ne abbia in sé il valore. dante, purg.
non è donna la quale faccia altrui di sé innamorare già mai, che o parimente
. segneri, iv-59: non avere in sé lui mancanza di bene alcuno fa solo
possa operare con intenzione di provvedere a sé parimente, come fan gli agentiimperfetti, che
fornaio inforna sempremai, ma non mai sé. v. fornaio, n. 5
osene, alle doglie vecchie e tira a sé gli umori già ragù- nati in qualche
un poco di vino, overo per sé sole, sanano le infiammagioni dei testicoli e
medesimo la piuma dei fiori impiastrata per sé sola con aceto: ma, bevuti
ria, / lagrimando a colui che sé ne presti ». ariosto, vi-130:
detto un dì ad una sua brigata sé avere un vino sì buono quella
contro le intransigenze pontificie, aveva per sé una situazione di fatto invincibile: ma
: tutti i cittadini che hanno in sé punto non dirò di prudenza, ma
scimento, avendoselo tolto per sperare in sé e confidarsi nel suo proprio sapere.
è senno a chi sa più di sé. -affermazione giudiziosa, ragionevole.
, in suo senno: essere in sé, in possesso delle proprie facoltà mentali.
tutta smarrita del senno. -fare di sé a proprio senno: agire di testa propria
, v-40: ameto, riguardandole, in sé multipli- cando le ammirazioni, quasi di
-ben son di senno cassi quelli che scorticano sé perché altri ingrassi: è stolto chi
perché altri ingrassi: è stolto chi danneggia sé per giovare ad altri. buonarroti
di senno cassi / quei che scortican sé perch'altri ingrassi. -del senno
/ e se non che nino a sé mi tolse, / arei fatto da me
sennonsé (senonsé, se non sé), cong. fuorché, eccetto
sua pietà e cerca di riceverci a sé per penitenza. leggenda aurea volgar.,
allevare1. -avere in seno: in sé, come aspetto essenziale. g.
. ottimo, iii-118: contiene in sé [l'europa] genti lini, edha
. bellini, v-238: forma intorno a sé alla superficieesterna certi senetti semilunari a foggia di
sensale il fece nella 'cantica canticorum'fra sé e l'anime caste di disponsazione virginale,
solco del profumo ch'ella lasciava dietro di sé fievolissimo, appena appena sensibile. c
., ii-xm-24: la musica trae a sé li spiriti umani...,
stato riferito, uno non scopra in sé orrore e riprovazione, ma senta.
ha l'animo nostro a ricevere in sé alcune impressioni e ad essere modificato in
signora che aveva tanto fatto parlare di sé per maironi,... esse indietreggiavano
, iii-ii-13: questa vegetativa potenza per sé puote essere anima, sì come vedemo ne
è tatto del sentimento che riceve in sé una forza extra-soggettiva atta a modificarlo.
sentimenti, persone, che abbiano in sé aspetti patetici, dolorosi, commoventi,
due modi: in uno modo in sé e in sua natura, e così è
e l'orecchia, diletta e trae a sé l'anima. -senso dell'orientamento
, morale: coscienza o consapevolezza di sé, delle proprie facoltà e operazioni intellettuali
landino, 140: ha l'uomo in sé cinque sensi interiori: senso commune,
psichica di coscienza e controllo fisico di sé; l'essere in sé, vigile e
fisico di sé; l'essere in sé, vigile e consapevole del proprio stato
-psicol. senso dell'io: consapevolezza di sé, della propria identità. f
tocco minio, la sicurezza di sé... presero la via giusta.
l'orazione incessabile e la custodia di sé impredabile, la. mortificazione della fornicazione,
il re del mondo, / chiama a sé da gliangelici splendori / gabriel, che ne'
d'ogni senso: non essere in sé, in partic. per l'ubriachezza.
-far perdere i sensi: mandare fuori di sé. catzelu [guevara],
l'uso dei sensi: ritornare in sé dopo uno svenimento o una perdita temporanea
. -ritornare al senso: in sé. g. stampa, 133:
-tornare ai, in sensi: in sé dopo uno svenimento o un'estasi.
vivo, sottintende un costante governo di sé, un totale ripudio di incantamenti interiori,
è quando l'anima, quasi fuori di sé, affettuosa ne'di- lecti degli amati
. ottimo, i-i: dante pone sé in forma comune d'uomo, nel
siena, i-41: l'uomo ama molto sé e le un udito finissimo; che sta
873): i gentili uomini, fra sé avuti vari ragionamenti e, tutti in
la consuetudine de'cristiani è tirare a sé gli uomini con ragioni alla sentenzia loro,
catena in gola, / dinanzi a sé fé legger la sentenza. boccaccio, dee
, i-609: ben credo c'à 'n sé tanta canoscenza, / che, s'
fece menare il detto giovane dinanzi a sé, e ogni uomo credea ch'egli il
sofia guardò per un po'davanti a sé. « va'a fare il benealla gente
, che in francia fecero parlar tanto di sé sulla fine del secolo passato. gobetti
lontan vedea / molt'isole nel mar fra sé ed ispesse. cantari cavallereschi,
del mare al chiaro argento fa di sé soma gradita, / erra a nuoto e
col proprio merito: farsi strada da sé. zeno, xxx-6-104: premio ben
magnanimo destriero, / che belle vie da sé fin or segnò. -togliere a
, ma con odio e spiacimento di sé li corregge. marsilio ficino, 3-86
in sécotal principio diremo arditamente che abbiano in sé natura e sieno naturali,..
esistenza fisica; l'essere in sé, presente a se stesso, consapevole delle
7. consapevolezza di ciò che attiene a sé, al proprio stato di individuo e
la propria condizione e di badare a sé; consapevolezza delle proprie qualità e risorse
, checolui che l'ha, sempre in sé arde e tutto si consuma e dentro
un sentimento esclusivo, che caccia da sé tutto ciò che non è lui.
/ s'ha be'costumi e 'n sé buon sentimento, / e quando ode
sentimento, / e quando ode di sé bona novella, / ch'adopplichi lo bono
in grado di badare e provvedere a sé. berchet, 242: per amor
lo trasporta. -essere fuori di sé per l'ira. c. gozzi
sentimento-, fargli perdere il controllo di sé, il ritegno. c. garzoni
i sentimenti: perdere il controllo di sé o la conoscenza, svenire.
-ripigliare i sentimenti: riaversi, ritornare in sé. f. negri, 1-267:
turbarsi fortemente; perdere la padronanza di sé o i sensi. boccaccio, v-193
, la cupidigia, l'amore disordinato di sé, l'appetito dei propri comodi.
senso il proprio obietto / senta per sé medesmo, agevolmente / può capirsi da noi
spezza: / ma la ferita ha in sé tanta dolcezza / che chi la sente
giovane scolare... cominciò fra sé sentire alquanta compassione, ma nella memoria
animo mio. -possedere dentro di sé, essendo consapevoli del proprio stato e
e'sacri amanti, / come talor chi sé gioioso sente / non sa ben porger
e del prossimo stimare meglio che di sé. dante, conv., ii-
volse d'istinto percné sentiva dietro di sé gli occhi fissi della serva ritta accanto alla
arte] gli oggetti, non li sé. ronunzia reali o immaginari,
: l'uomo sente necessariamente iddio in sé, e così lo conosce: le quali
indica ciò che si percepisce avvenire in sé. dante, conv., ii-xii-8
: lo cali, udendo, disse fra sé: disgrazia sua, che sentiva
carro. 34. avere in sé tracce, anche consistenti, di altre
sostanza. 38. recare in sé, più o meno marcata, l'impronta
sentiva di tisico. -avere in sé i germi dell'esito futuro (una condizione
sentir d'iddio. -sentire di sé: avere sensibilità corporea. boccaccio,
dèe condannarsi un cittadino che senta di sé. -sentire di sé in un
senta di sé. -sentire di sé in un certo modo: avere una determinata
modo: avere una determinata concezione di sé. beicari [manuzzi]: conciossiaché
-sentirsi addosso, sentire su di sé gli occhi, lo sguardo di qualcuno
2-83: brahe ha sentito su di sé lo sguardo di gilda, prolungato,
abito: trovarlo comodo e adatto a sé. avete; / e giambatista anch'
chi si sente scottare, tiri a sé i piedi. p. petrocchi [s
, / mondo con vizio vede sotto sé tutto gire: / vertù non ha sentire
o de falso sentire. de anche a sé. boccaccio, v-5: metti
e 'l sapere de'beati sono fra sé egualissimi in tutto. pananti, ii-241:
sì fattamente l'umil sentire che aveva di sé con una intrepidezza di cuore apparecchiata a
: l'anima... ha in sé la similitudine degli elementi, non gli
somigliante che hanno in qualche parte fra sé comune due o più esseri di natura
di ciascuno è unica, esiste in sé e per sé sola; quella degli altri
unica, esiste in sé e per sé sola; quella degli altri non è che
. -in partic.: consapevolezza di sé; voce. iacopone, 90-98:
voce. iacopone, 90-98: de sé [l'anima] memoria nulla pò servare
nulla pò servare, / ormai a sé più dare voglia nulla né cura, /
/ da può'perde valura, de sé onne sentore. boccaccio, ii-243: il
agli occhi e dànno per tutto sentore di sé. 'aldella, ii-2-271: adriano
/ seciò fosse ch'amore / avesse in sé sentore / d'intendere e -facoltà
figliuolo del moro, è da per sé sì debole, sendo quello signore sì giovane
questo era tale da far buona prova di sé colla fede e senza. e.
quanti dì la farà ciascuno da per sé? n. franco, 5-58: si
si spargano, non essendo eglino per sé né senzienti né motori. milizia, iii-211
impossibile, né l'idee innate per sé l'ho per vere. separaménto,
uno che non v'avesse niuna parte da sé: ch'è quanto dire niuna divisione
contagio. -tenere qualcuno lontano da sé. bernardo, lii-13-368: ho veduto
cosa sia al prencipe lo tenere presso di sé uomini viziosi,... io
di 'palparli'a fondo, ma ognuno per sé. -con pubblicazione a parte.
ha separatamente, / che ciascun sa per sé quel che far debbe.
una sala del palazzo regale, rendono da sé la ragione separatamente. de luca,
eccelsi, che creando stelle / distaccarono sé dalla ribelle / separatività di cui si
solide o di goccioline che essa porta con sé in sospensione. 6. elettron
nell'esse- cuzion delle quali chiama a sé suoi famigliari. -compiuto individualmente da
, abbia a fare un membro da per sé. 11. distinzione sociale fra le
di persone... ciascuna seperatamente per sé rasg. burgagli, 1-134: dicono
lo sarebbe quello d'un figlio cherigetterebbe da sé la madre. tommaseo [s. v
uniti, risicano di confondere e altri e sé. c. e. gadda
del pascoli. -il considerare per sé ogni singolo elemento costitutivo di un insieme
cose, d'un popolo che intorno a sé non vedeva se non la morte dei
... un sepolcreto in cui da sé remoto / dorma il gran tutto,
male che il calunniatore ha dentro di sé. bibbia volgar., v-155:
mortecome un riposo, già è morto in sé e non porta sotto al sole che
, n. 42. -portare con sé nel sepolcro: non aver fatto conoscere
gran parte egli le portò via con sé, nel sepolcro che troppo presto si schiuse
aprendo, / sollevò col tridente ed a sé tras- sele. -interrato.
assorto in un pensiero; chiuso in sé. patrizi, xxxvi-329: in pensier
, quei tracolli / della memoria entro di sé e quelle braci / sepolte, non
dopo tanto ch'egli fece parlar di sé per 15 mesi e sollevata italia in
lato de la donna è sepoltura di sé proprio. idem [in tiziano, 116
specie traesse egli [catilina] a sé; e alcune donne altresì, le
polve esterna seppellirlo, / e privarsé di sé,... /...
ricco seppellito in inferno, vedendo sopra sé lazzaro nel grembo d'abraam, il priega
vista del nemico facendo esplodere attorno a sé bombe fumigene, come la seppia che
e la tiene stretta, imprigionata tra sé e la terra senza che possa allontanarsene.
sottochiave la mamma. -tenere per sé ciò che spetta ad altri. silone
una disposizione d'animo; allontanarli da sé. g. f. achillini,
sequestrata / la fiera doglia et in sé revenuta, / corfove vede pender una
saluto. -tenere radicalmente separato da sé un gruppo sociale, in quanto considerato
mussulmana, la quale, sequestrando da sé gli oppressi, li stringe fra loro
prima in luogo appartato a pensar tra sé l'opera spaventosa che intraprendeva, per
estens. il trattenere insistentemente presso di sé una persona non permettendole di allontanarsi o
conservarli per un certo tempo, per sé o con l'intenzione di donarli o di
-riservare a se stesso, trattenere per sé. boccaccio, viii-2-69: tutte le
farammi la finezza di serbarne uno per sé, gliene rimar- ran tre da mandarne
in modo esclusivo a qualcuno o a sé un posto in una gerarchia, un compito
] italia serba! -volere per sé, non lasciare ad altri. dondi
orgoglio doma / alfin colui che a sé vendetta serba. forteguerri, 13-19:
1-iii-30: bramando d'aver tutto per sé l'animo dellafigliuolanza e di serbarselo, mezzo
e alla donna. -trattenere per sé, non consegnare. g. m
tempo. -ospitare presso di sé o in un luogo sicuro. a
suo avvantaggio, avendo serbato presso di sé occultamente vivo uno delli figliuoli di bajasit.
del gentile / odor, ch'ella in sé serba, / t'inchini e per
1-41 (i-486): pensando massinissa tra sé comela promessa fede a la donna serbasse,
. i ^. tenere per sé senza divulgare o propalare ad altri;
, quel serbarsi tutti i pensieri per sé, quel non potere sventolare e dibattere le
interesse vivo e presente che uno ha per sé, sopra i negozi altrui (parlo
un con l'altro dente, / fra sé diceva « agli effetti mi serbo »
2. custodia di una persona presso di sé, anche per consegnarla ad altri.
84: la donna, dolorosa in sé ma dimostrando non avere udito, disse
creda donna berta e ser marsereggènte (sé reggènte), agg. che ha un
in inghilterra, un self-gouvemement, un popolo sé reggente. = comp. da
reggente. = comp. da sé e reggente (v.), sul
. tasso, 7-10-65: mentre tra sé si duo!, vede un castello /
1-122: un vago mirar, che a sé mi da ponte, 108: questa
24: il celesto arco né miracolo in sé contiene, né cosaalcuna significa, imperoché né
mezzani, xlvii-107: non mostra in sé nocchier virtù leggiadre / per prosper corso
alla quale ogni creatura che ha in sé ragione è obbligata... che
colle chiome penetranti / giugne, mostrando sé ne'be'sereni; / specchiansi gli
i-50: gli egizi persino da fanciulli sé adusavano a star sotto la vampa del sole
1-iv-714): lo scolare andando perla corte sé essercitava per riscaldarsi, né aveva dove porsi
lo capitanio, lo castellano e surgenti per sé e per usu e victu de casa
, lxxx-3-1048: la regina, chiamato a sé il parlamento con la voce del cancelliere
lotti costituenti ciascuno una partita assicurativa a sé stante di importo ridotto (e ha
: « ho capito », disse tra sé il dottore, borgese, 1-140
che excutendo con lo ferro fa da sé exilire lo foco et è bono da far
molti cittadini a lui e a'magistrati dissero sé presti essere a non perdonare né alle
/ abbian poco o nulla in sé di buono. pindemonte, 203: sermoni
in così fera maestà fa mostra / di sé l'iniquo imperador d'avemo, /
perché vede / l'antico serpe a sé d'intorno e crede / viver sicur
, iii-1-819: ornella trarrà verso di sé la cintura che, agitata, serpeggerà
. lauro, 2-103: serpentario per sé ha virtù del serpente... credesi
il mondo e quanto il mondo in sé contiene: / chi nata, serpe,
tutto quello che ella trova vicino a sé e, non trovando, serpe per
, accioché il signore non venga a sé. giovanni dalle celle, 4-2-17:
il frate ebbe serrato l'uscio dietro a sé, vide nell'altra stanza dove entrava
come quella / che vuol simile a sé tutta sua corte. tortora, ii-37
favarone in assisi. 7. stringere a sé una persona, abbracciarla.
la mia terra, / che fuor di sé mi serra, / vota d'amore
crudeltà di fiorenza, che fuor di sé lo serrava. carducci, iii-10-270:
/ « figliuol » chiamando, a sé lo stringe e serra. s. maria
novella sposa, mi univa tutta a sé e mi serrò ne 'l suo costato
un sentimento; tenerlo celato dentro di sé. molza, 1-118: la gioia
leva dinanzi del corpo, ella serra in sé la similitudine di quella cotal cosa.
tempo dell'inverno si serra et in sé ristringe il seme sopra lei sparso.
: le imposte serrate si spalancarono da sé cigolando sui cardini irruginiti. landolfi, 2-100
, ali artificio di penne, a sé e al figliolo le impose, ammaestrol-
tra loro pratiche e prieghi, o per sé o per gli amici? ulloa
cardinale, / vaso eh'ha in sé d'ogni virtù todore. / qui stan
soldati terribilmente in armi gli facean di sé intorno una prigione in cerchio stretta- mente
che vide le lagrime niente giovare e sé esser serva con loro insieme, ancora
e vengono su colla lattuga, servato in sé la lattuga il sapore di tutti.
merita a stagione. -riservare per sé o per qualcuno. antonio da ferrara
. / desterò cose grandi. sé memoria nulla pò servare. antonio da ferrara
i santi raggi! -tenere per sé un segreto. sarpi, i-1-31:
di retta conscienzia fornito, soggiunse tosto sé essere di opinione non doversi, anche
[il maresciallo] tiene sotto di sé un 'quartiermastro'di corte sotto la cui
289: li [gesù] chiamò a sé e disse:... non si
, ma quelle sempre di lungi da sé essere vuole, se non in quanto ad
mi replicherete forse che basta esser buono da sé e che gli amici di dio per
l'amata? -di minore assai di sé, imperoché più tosto manca di essere
, è chiamato, e si chiama da sé, lavoro servile. 3
a ciascuna squadra et avea innanzi a sé le some. b. segni, 11-101
vigliacco, come lo chiamava dentro di sé, dello schiavetto, lo servisse malamente
, 2-2-43: quello che lui fece per sé, non seppe o non volle,
andando alla scola, ebbe appresso di sé un cittadino, suo compatriota, detto
1-ìi-431: chi serve, s'inganna da sé. -essere asservito ai sensi,
uando l'anima, quasi fuori di sé, affettuosa nef dilecti egli amati
al mio signore / che me fé similea sé, / vò amare el salvatore / che
51. spendere una somma di denaro per sé dopo essersene impadroniti; impiegare in modo
dello stato suo un men potente di sé. 57. far ricorso all'
/ e la madre di dio di sé non cura / e al servire sta ben
il novero d'una legione, dicea loro sé essere il legato di cesare. fanfani
colla putrida atmosfera che spande intorno a sé. = deriv. da servitore.
comodo dei commensali, per cambiarsi da sé i tondini, prendervi pane o altro,
bisogni, e insegna all'uomo servirsi da sé. tommaseo]. -ingratitudine
mai nuovi travagli. / è da sé fastidioso tesser servo. ghirardacci, 3-143:
, 973: nessuna generosa dimenticanza di sé potrebbe valere, per noi che sappiamo
avere le genti strane più tosto legate ad sé con fede e compagnia che con la
. idem, viii-2-51: intra sé ragionando, estimarono il maritarsi a coloro
che si travagliano e non sanno adagiare sé son servi a quello avere che è d'
ristoro degli automobilisti. presso di sé quella somma di danaro che giudicheranno essere
certe volte la domenica mi portava con sé a studiare qualche servizio fotografico.
direttore di fattoria che aveva sotto si sé ben seicentoqua- ranta indigeni e al suo
due servizi; tutto s'accomoda da sé, o per dir meglio, non c'
l punga, / e pur conduce sé ch'essa lo giunga, / per viver
g. ferrari, i-332: per sé, il pensiero riducesi al giudizio: afferma
comodo dei commensali, per cambiarsi da sé i tondini, prendervi pane o altro,
quando il maggior numero ha in sé tutto il minore ed una parte di quello
. sesqui 'una mezza volta in per sé, dispone però l'anima al ben fare
è quando il maggior numero ha in sé tutto il minore e una parte di quello
di tolomeo,... contiene in sé un semituono e un tuono, l'
c-i: quando il maggior numero ha in sé il minore... s'egli
... s'egli avera in sé due volte quello e la terza parte di
di aragona, che aveva sette reami sottodi sé, nel sessagesimo sesto anno della sua vita
dipoi partorisce una pietra di natura simile a sé. intonazione scherzosa o galante (come sesso
: l'unione sessuale non costituisce da sé sola la società coniugale. carducci, iii-7-214
'terzo'. sestésso, v. sé. sestétto, sm. complesso
orefici, gli spadai, avevan per sé una contrada o un sestiere. -capi
prata stella / sesta, che dentro a sé m'avea ricolto. carduc
. tommaseo, 19-49: chiamò a sé trecento de'maggiori cittadini,...
... e non sentire dentro di sé uno sfinimento e un travaglio che vi
forse rimorso indulgere al bello che 'in sé side'. -fabbricare a regola d'arte
quella delsestogradista ipnotizzato dalla difficoltà come fine a sé stante, ma è quella di un
-perdere l'equilibrio mentale, il dominio di sé. cartaio, xxi-ii-984: mi farai
, i capelli m'andavano a posto da sé, erano seta. -di
e lo staccio degli accademici. sé, e vostra signoria s'accerti che della
bugliossato e di violato e di per sé ciascuna e ancora tutte incorporate insieme.
et addige / la vena mia per sé muta e restiva, / e fa che
il fico d'india] nel mezzo di sé unfico maggiore aovato, spianato in cima,
cattolica fede, e poi son divisi infra sé, sì come coloro li quali niuno
quello signore che gli ricomperò, menando sopra sé dei goti li ricettò ne la
] a nissuno, ma lo voleva per sé, onde fu per sempre gastigato lucifero
che setteggiarfa poi questa famiglia / e tra sé la scompiglia, /... /
altri, non concludevano un bel nulla per sé. = adattamento del fr. septembriseur
tardi dal sonno servile, rivendicava a sé la propria 'camera settenvirale', il giudizio
di un giovane animoso che molto di sé prometteva,... tentai un'ode
grifone ed esso, / al carro volse sé come a sua pace. buti,
11-503: già prima, in fogli da sé, registravo i versi di dante che
, stanti allora a qualche modo da sé; ma non seppero approfittare di quella
lei unita, / specifica vertute ha in sé colletta, / la qual sanza operar
aspettando / e per gli altri e per sé riso dall'ire / settagenarie che nel
. segaiolo. séve, v. sé. sève, v. siepe
uomo ruvido e severo, deliberò fra sé non gli voler andar ne le mani.
alle prove, ai fatti che dimo- per sé crudele e fonte di sofferenza (il mondo
per diversi pregargli, cercare e picchiare per sé e per volontà che non lassano
, i-74: lui aveva appresso di sé alcuni sì imprudenti e sì sfacciati che volevano
lo avrebbe stretto, come forte, a sé, / ma non osava dirglielo perché
, 270: questi tali, accompagnaticiascuno per sé da cinquanta compagni, subito che gli
poiché quella ch'ei sparò contro di sé prese fuoco. quel san giorgio
avere lungo tempo maneggiato uno uficio in sé odioso, aggiunto allo essere non di casanobile
della passione non corrisposta sia perché in sé il sentimento amoroso provoca nell'animo una
così intenso da togliere la coscienza di sé. cesarotti, 1-xxxii-275: ah qual
inanzi non così si sface / disegnando tra sé botte sicure, / quanto tarquinio col
19. perdere quasi la coscienza di sé nell'eccesso del piacere; abbandonarsi perdutamente
la volesse sbattere alle pareti. sé, disfarsene. -per estens.
picciolo e molle, e dentro a sé quasi come nel ventre ha soave argillae bianca
nel vivo cortés, conoscendola nel suo sé per propria disavvedutezza, benché con gli
tanto sfarzo? -altera ostentazione di sé, del proprio potere, autorità o
, che cammini sicuro; nasconde a sé e agli altri il marcio del resto collo
caffè. 2. con ostentazione di sé, della propria autorità e, anche
talvolta eccessivamente ostentata: che ha in sé preminente la funzione decorativa, l'esteriorità
che a poco a poco si sfasci da sé. solinas donghi, 2-85: dopo