di orangutanghi... avrebbe tirata a sé meno e con meno furia la gente
faldella, i-4-67: aveva ritirato con sé l'orfana di pisacane; ottenutale una
era naturale che non volesse sopra di sé padroni. de amicis, ii-
e i suoi copiosi frutti basterebbero da sé soli a far capaci gli ingegni profondi che
, 2-i-22: l'uomo ha in sé princìpi diversi, quale che sia il rapporto
microcosmo perché con maraviglioso epilogo racchiude in sé, organicamente ristretto, ciò che nell'
[piante erbose] esistono / in sé tutte omogenee; eterogenee / altre sono,
esclusivamente fisica dell'uomo, considerato in sé, nella sua specificità); che agisce
, come quella delle nebulose, in sé la potenza di condensarsi e di concretarsi,
13. ling. che ha inglobato in sé il grado comparativo o superlativo.
, lxxxviii-n-731: natura, ch'è in sé perfetta e valida, / organizzato ha
-regolato dalla legge (un comportamento in sé biasimevole). g. bassani,
investe ed avvolge... di sé gli atomi, non si può dedurre da
senza della necessaria ginnastica del creare per sé: donde, disimpiegata di quella funzione
martini, i-360: esso omo ha in sé l'intelletto e la ragione e la
ma è in orgasmo, ha in sé il germe della corruzione. rajberti, 2-28
fervidi qua là scorrazzavano fuor di / sé, urlando 'euoè, euoè ',
comunque in sostanza antisocialista, compendiò in sé tutte quante le fasi dell'orgia del socialismo
ansa ponere li animali sui o da per sé intrare alli supra- dicti terreni seminati de
razione che una nazione ha di sé; fierezza di appartenere a un
la nazione può mettere in uso per difendere sé e offendere in guerra gli altri o
vestigie de li suoi passi diretro da sé. petrarca, 15-1: io mi rivolgo
passi strani e difficili, come da sé riescono insoavi, così ancora nelle buone
altro..., perché ha in sé quella bella varietà di venture che di
: stette nel mio saluto alquanto sopra sé il santo uomo e poi, verso me
virtute / al passo forte che a sé la tira. ferd. martini, 1-i-348
desideri qualcosa di particolare e proprio per sé, non sieno la maledizione e la
non sia secco ma passo / avendo in sé fortezza può guarire. 8
omino pallido e sorridente teneva davanti a sé ordinate conchiglie di porcellana con la pasta
l'aria o era portata su di sé come disinfettante. manzoni, pr.
, ii-1-252: anche chi si educa da sé, liberamente, senza pastoie, deve
pontefice rispondeva niuna cosa meno convenire a sé che il partire dalla neutralità nelle guerre
del suo precessor tanto / quanto di sé, benemerito e giusto, / gli aggiunse
poi ancora come vero pastore era venuto da sé in questo mondo a cercare della pecora
pastorelle 'che, prese ciascuna per sé sono un grazioso e nativo genere lirico
ma non sono per avventura né hanno in sé
: questa sorte di marmi ha in sé saldezze maggiori e più pastose e morbide a
(5): le corna, in sé, son cosa torta e dura,
. mi parve un poco vano di sé e d'una sua pastosa e rotonda voce
a lor pasture, / fanno di sé or tonda or altra schiera. boccaccio,
trovaron di maggio aspra pastura, / rode sé dentro, e i denti e l'
che 'l pastore della sua greggia a sé fusse chiamato, dimandatolo con che sorte
abitatori dell'estremo angolo meridionale stanno da sé, comprendendo gran novero di tribù,
ciel bianco, a dar segno di sé. = deriv. da patata.
savonarola, iv-83: le cose sono per sé patenti e molto chiare. galileo,
tai bollori agiti e volga / in sé la terra, e fuor gli spiri e
ci dà non limo, / ché per sé paté a tutti manifesto. savonarola,
a quell'altro sistema, del governarsi da sé. gobetti, 1-i-310: sono residui
rompere la scorza dell'individuazione per sentir sé unica essenza dell'universo.
perché la concezione mitologica debba portare con sé una forma di pathos pratico, diverso dal
bronzo e la cera, fondeva perciò da sé le sue opere, che poi rinettava
narrava li sogni che patì, cioè sé essere fatto cavallo e che portava la biada
è costretto a patir confusione guardando a sé. -patire contraddizione, contrari,
essere in contraddizione; essere contraddittorio in sé, inconseguente, incompatibile con altro.
il maestro che ha preso sopra di sé la fabbrica, sarà tenuto parimente verso di
, consentire (che avvenga qualcosa di sé o di altri; che l'azione
: patì che la gente partisse fra sé la preda senza far conto del voto.
nuvoli. -contenere, trattenere fisicamente entro sé; comprendere in sé, inglobare.
trattenere fisicamente entro sé; comprendere in sé, inglobare. -anche al figur.,
. badoer, lxxx-3-118: l'armata in sé patisce assai per tanta varietà di nazioni
patire: farlo morire, chiamarlo a sé da questo mondo (dio). -anche
un tozzo di pane che aveva portato con sé, si diede a mangiare. quando
in questa patologia collettiva ognuno tiene per sé quanto gli è necessario come alibi personale
gli altri scotimenti mistici... per sé presi non erano, e non potevano
si legge di catone che non a sé, ma a la patria e a tutto
, 2-2-53: la patria abbraccia in sé tanti beni, tanti affetti dolci, che
il forte non poteva far cosa più a sé utile, oltre che bella, che
erano restate nelle navi, pensarono tra sé un utile consiglio, il qual ponesse fine
tutte le chiese del mondo avere sotto di sé tutti quattro gli altri patriarchi, li
: lucio catilina... agiunse a sé... chiunque era obbligato a
considerato non come un ente pubblico a sé stante, di cui il sovrano sia il
di dio) e posseditori ricevono per sé, oltre il vivere e 'l vestire.
primo- genitura della povertà, privò e sé e i suoi anche della tasca che
attratto / e con subita forza a sé rapito / dal seme fem- minil,
ora romosso, utile e giusto per sé, rende quasi impossibile irrigazione. de
patrizio, cioè un nuovo padrone a sé e all'italia. questi fu gondebaldo
la plebe, ma non la comprendeva in sé: 'popolo 'era il solo
un procuratore legale (o cumulando in sé anche tale qualifica), assisteva direttamente
animo di tornare in patria e patrocinare da sé quella causa. bernari, 3-174:
annunzio ha bisogno delle * idee in sé e della forma delle imagini ', con
duca, supponendo d'aver ridotta in sé la patronia della città di parigi
presuma ponere overo appresumare o da per sé intrare pecore, porci, porcelli, crape
patta della luna di ciascheduno anno per sé. burchiello, 34: sono i ghiri
vostri chi sostenne i diritti di questo da sé amato dominio nel trattare con genti non
ridoctogli alla sua voglia, allor chiamò a sé dante. straparola, ii-49: se
ch'uscivan patteggiati di caprona, / veggendo sé tra nemici cotanti. g. villani
) mediante impegni che sono di per sé moralmente e socialmente vincolanti e che sono
504): perpetua disse di aver con sé qualcosa da rompere il digiuno. dopo
giusti, credo si vada addomesticando. da sé, è venuto a propormi d'incaricarsi
quello o a questi dominar sopra di sé senza esiger patti o condizioni d'alcuna
marito se non a patto di prendersi con sé la figlia di lui.
condizioni al vincitore, disse non innanzi sé o della pace avere udito o della
tutti i compagni avesse in testimoni, sé di pace, coloro di guerra avere
.. apertamente ricusò d'accettar in sé il deposito. cavazzi, 528: le
cantava a paura (senza sicurezza di sé). giorgini-broglio [s. v.
9-101: paurose [le api] intra sé si congiungono. marchetti, 5-176:
, incertezza, indecisione, sfiducia in sé (con riferimento a pensieri, stati
nube / che a poco a poco in sé ti chiude. / ciò intendi e
banderaio debbia andare e menare dinanzi a sé, andando e tornando, quattro balestrieri e
4. agg. che si compiace di sé, vanitosa (unadonna). r
ella [artemisia gentileschi] pensasse di sé e della pittura, valgono te sue
l'atto del pavoneggiarsi, esibizione di sé vanitosa e compiaciuta. mercati, 8
fa il bel pagone, / che vagheggiando sé si guata tutto / e po'gli
d'un bel pavone j diritta sopra sé com'una grua '. ghislanzoni, 17-
così forte ch'ella sembrava emanare da sé quella stellante ricchezza d'azzurro e d'
pavone: mostrare un eccessivo compiacimento di sé, esibirsi, pavoneggiarsi, farsi bello
sm. il pavoneggiarsi; esibizione di sé, manifestazione di vanità. arbasino,
. 3. far bella mostra di sé, mostrarsi in piena evidenza, risaltare
fa conto d'altrui, ma paoneggia / sé solamente e sol se stesso onora.
di mostrarsi perfetti, nutriscono l'ira in sé ed in altrui. cassiano volgar.
: quanto l'agente più al paziente sé unisce, tanto più forte è però la
de 'l solo accusativo paziente dopo di sé, non si cura di altri casi.
neutrale intendiamo que'verbi che doppo di sé non hanno il quarto caso come paziente.
di quel che suona, quasi raccomandando a sé di tenere quello che fugge. giuliani
la pazienza sotto ai piedi e tra sé deliberò di dargli di quello che andava
cólti, e senza dar vista di sé ti [o italia] pazzeggiano in seno
sì fatto pazza- rone / e'ten sé savio, 'l garzone; / ed oiséò
un omicidio, e poi tornare in sé immediatamente. 2. per estens
pazzia, quando un uom, che in sé non ha altro eh'una scienza vana
-pazzo in amore: chi è fuori di sé e si comporta dissennatamente per effetto di
ragionato nella stessa guisa e detto fra sé esser pazza impresa per lui, spoglio d'
tuttavia le unità aristoteliche, pazze in sé, perciò appunto che sono savie assai
/ poiché esso vaneggia, e di sé fuori / parla cose da pazzi. ar
9-43: quanti ce n'han che, sé stimando savi, / pigliansi in gioco
eh'è segno pur ch'egli ha in sé qualche pecca, / come hanno tutte
dichiara già per malvagia o peccaminosa in sé, ma solo, a questo punto,
... volere la creatura trattar sé come se ella fosse dio e volere trattar
padre] cosi venne, / falsificando sé in altrui forma. cavalca, 20-251:
]. 7. avere in sé una caratteristica negativa che sminuisce il valore
. 2), cioè l'atto in sé, dal peccato abituale, cioè dallo
davanzati, lii-23: chi avesse in sé nulla mancanza / di penitenza ch'avesse
., 1-6-201: per nulla sua in sé negligenzia perisce l'anima del parvolo non
generazione « peccati contro la conservazione di sé e degli altri. aleardi, 1-157:
: il limite umano -il mio -reca in sé questa norma: ciò che si vuole
di talpe, abiezione / che funghisce su sé. -essere aisdicevole o biasimevole o
e quelli grossi se li tiene per sé. -vezzegg. peccatuccio, peccatuzzo
peccato, sempre più si accieca da sé. g. gozzi, i-13-192: quegli
demonia in moltitudine come pecchie intorno a sé, e stridevano sopra a lui.
poco conto chi da'loro pericoli spera a sé scampo e utile e vanto.
© di san gregorio avea ragunato appo sé alcuno peculio. alberti, ii-213:
che assoldasse gli uomini e guadagnasse per sé, ovvero da capitano eletto che amministrasse il
pontetetto, 26: nulla monaca tenga appresso sé pecunia oltra soldi x. latini,
proferte di pecunia / tentarla che di sé gli fèsse copia. commedia di malfatto,
ei poggia / dove salito mai per sé non fora. periodici popolari, i-153
un nobile signore... chiamava a sé durante le vacanze l'unico erede suo
alvaro, 20-77: guardava intorno a sé lo steccato verde che circondava la pedana
cavallo con la spada in mano contra sé venire, dietro ad un palo fitto in
a dio, che ora mi chiama a sé, di dar a voi sì lunga
pedate e opere di quelli innanzi a sé, per non parere quasi con tacito
tracia e cipro. questa gioia unisce in sé un lucido cristallo, benché d'aria
, e incertissimo, e dissonante da sé; alle volte par casereccio, alle
e potentissimi, e molto superiori a sé di cavalleria, di peditato, d'
pedofilia; che manifesta ò ha in sé tale tendenza. arbasino, 9-187:
ma i cavalieri soli e di per sé sanza sussidio di pedoni. f. degli
cavallo con la spada in mano contra sé venire, dietro ad un palo fitto in
1-287: un'altra gittò via da sé le pianelle, e promettendosene un paio di
re che aveva per molti anni tenuto da sé e regolato quel ministero negava tutto,
era ridiventato alla meno peggio padrone di sé. -alla meglio e alla peggio:
): in quel luogo destinato per sé al patire e al morire, si vedeva
-per estens. che ha in sé, talora in modo arbitrario e ingiustificato
è di stimarmi sì fattamente piggior di sé nell'amicizia. trevisan, 8-i-83:
peggiori che potesse, era uscito di sé. -meno adatto e addestrato,
colui che stima che sia peggior di sé o valer così poco come vai egli.
discernere... il male per sé, cioè qual fosse reo e qual peggiore
fia ben punto / (peggior per sé aver non poria punto)! boccaccio,
armi, onde non arrechino danno a sé ed agli altri, così all'uomo,
intatto il toro congiugale, / dando a sé gloria, ai suoi pegni salute.
metti la pegola insino che '1 fummo da sé vada via. ventura rosetti, 1-104
per diece », soleva conclamare di sé... estasiando quel pela- brocchi
tanto da poter andar in casa da sé, osservarono che sempre correva al cortile
tenere generalmente ogni creatura che ha in sé ragione, per potere escire del pelago
il mio amore... sol di sé nella mente m'ha al presente lasciato
cadere, senza svellerlo, da per sé... si dice ancora: *
veggendo mancar loro le penne, pela sé e ricuopre loro, acciocché e'non patischino
di sua età molto danzato, e per sé e per i compagni domandò da bere
(14-13): cosi la cosa fra sé langue, / e lavorando de poco
iii-435: si separarono: ognuno giocò da sé; persero tutte; una ne rovesciò
, 94: l'alta natura che da sé risplende / ornò de'cinque sensi nostra
fluire e ribollire e fare sopra di sé una pelle o cotenna, la quale stirata
suave e come un gru / va supra sé o più / pellegrinamente che un falcone
beltà pellegrina, / che tutte in sé chiudesse quelle di palestina, / già
ci si parano davanti non muovono di sé maraviglia ed espettazione di saper più oltre
il figliuolo del calzolaio si prende per sé la facitura degli oriuoli, quello del
alto gli era paruto di veder sopra sé il pellicciotto del padre abbate, onde avvisava
: * pellolina ': che fa sopra sé il vino o l'aceto.
terra grande si abbia a reggere in sé e la terra non abbia a fendersi,
quel brutto peloso, / beffandolo fra sé, ne fie'gran scherno. berni,
l'altre che non lo conoscono punto da sé e vengono scherniti dall'ombre che stanno
messe che devesse avere la stanza per sé e per la donna e fatta la legazione
il signor che de'ribelli sui / in sé portò la pena, / e ne
in questo mondo amerà dio più di sé non cambierà per tutti i secoli amore.
figli, onde riuscirono saputelli inutili a sé e di danno al prossimo, noiosi
tutto il mio saperej e ciaschedun per sé mi dà penare. poliziano, i-531
sul suolo ch'ei dovea / di sé far vermiglio, penava / il lamentabile
lacri lignei, e portò con sé per farsi indicare la via verso
. e, quando osò guardare sotto di sé, vide soltanto mare, di là
l'oste de'ribelli, chiami a sé i generali e tutti gli ufficiali di
ratto invola; e del colpo a sé dà plauso. -figur. che è
e pende in alcuna fronda così in sé rappacificato, se egli pende a modo
il testo dicerà di catuna perfettamente per sé. fra giordano, 2-284: tutti gli
così è che cristo reputa dato a sé quello che si dà al povero,
uomo consisteva nello sforzare la natura a sé. -con uso improprio: perfezione spirituale
che si trovi al di fuori di sé o modificato in qualche modo in meglio
/ sono in la mente ch'è da sé perfetta, / ma esse insieme con
essere istesso di se medesimo ed è in sé solo talché tiene in sé tutta la
è in sé solo talché tiene in sé tutta la perfezione de tesser perfetto.
pari dell'albero secolare, ha in sé la sua ragione perfetta. -con
12-8-351: racchiudo no dentro di sé bellissime e perfettissime gugliettine di spato cristallino
/ d presente ch'io mando è in sé perfetto, / per ben che al
, 7-373: ognuno si compiace più di sé che d'altri. il che da
: pantera è una petra che àe in sé grande varietate de collori...
potente re orrevolmente maritare, molto tra sé si ramaricava. de luca, 1-7-3-99:
7. che ama dio in sé e per sé e il prossimo,
. che ama dio in sé e per sé e il prossimo, mettendo in pratica
cristo. cavalca, iii-16: per sé [gesù cristo] così era beato e
cielo vuol conquistare convien due cose in sé avere, cioè fede buona e opere
volgar., 3-41: coloro a sé scelgono le favole non perfettissime, ma
, quanto al rispetto nostro, contengono in sé certezza e con più perfette dimostrazioni dichiarano
2-20: la m, che ha in sé qualche suono del mugito, considerato nella
ama una seconda o settima, che in sé è dissonanzia aspera ed intollerabile: e
. le sue più congiunte parenti dicevan sé avere avuto da lei non essere ancora di
sommo, eterno bene, / ch'in sé chiude ogni bene, ogni perfetto.
, essendo ben sommo, basta esso a sé ed è di sé solo beato:
basta esso a sé ed è di sé solo beato: non così l'uomo,
pascoli, ii-1302: dante, modificando da sé o trovando modificata da altri per qualche
figure, ed intanto, facendovene molte da sé, andava migliorando e perfezionando nel fresco
per terra, rare volte perfeziona / a sé il seme maturo. cesari, 6-262
] il principe della pittura, da sé perfezionata. -sublimato. goldoni,
un bel nulla o sono cose, per sé prese, materiali anch'esse ed estranee
, 27: il cielo empirio contiene in sé ogni perfezione, e però non ha
studi per giovare altrui e per lasciare di sé fama, non sono lasciati o dall'
per ispecial privilegio di natura avessero in sé la più squisita perfezione della bellezza,
farla venire a più perfetto cognoscimento di sé e della bontà sua in sé, per
di sé e della bontà sua in sé, per lo qual cognoscimento cresce in
bernardo, lii-13-350: la natura da sé lo produce [il salnitro] quasi
1-72: padova ora rifiuta di albergarci in sé, e molti uomini da noi esaltati
almeno dalla pena di parlare vilmente di sé. berchet, 189: il re
e forte appare, / che di sé prova contra turchi feo / e spesso tinse
degli uomini quale una folla avversa in sé travagliosa e turbinosa perché maligne energie e
e umiliazione non rimane mai libera di sé 4. aw. finanche,
pianta] non molto agevolmente riceve a sé le vene radicali per la secchezza e
, 1-141: si figurava, sorridendo fra sé, che il proiettile di mitragliatrice,
anelli, di sandali, tutta bella in sé, tutta perfumata a noi. ulloa
, [il gagate] tira a sé le paglie e acceso arde come incenso;
contra quel che ha promesso e vitupera sé consagrato a dio. bibbia volgar.,
): il giardino avea dintorno da sé e per lo mezzo in assai parti vie
si ha verso un pericolante ignaro di sé. -che è in punto di
i-n-13: per necessarie cagioni lo parlare di sé è conceduto: e intra l'altre
. l'una è quando sanza ragionare di sé grande infamia o pericolo non si può
tutte sono transitorie e mortali, così in sé e fuor di sé esser piene di
mortali, così in sé e fuor di sé esser piene di noia, d'angoscia
407): anche tu -diceva tra sé alla bestia -hai quel maledetto gusto d'
). in modo che ha in sé la possibilità, per lo più incombente
, pericolosissimo). che ha in sé la possibilità, per lo più incombente
erano restate nelle navi, pensarono tra sé un utile consiglio il qual ponesse fine al
sull'ipotesi che l'autogenesi ricapitoli in sé la filogenesi. = voce dotta
/ ch'avean chi lor potria di sé a lor posta / ne la piazza e
. e letter. che ha in sé la possibilità, per lo più incombente
tanto intervallo / in fra la terra e sé, con ratto volo /..
popoli selvaggi abbia data sì povera conoscenza di sé e del suo fìgliuol gesù cristo,
se 'l fallire / d'altrui fa in sé perire / le virtù. francesco da
la propria ombra, ruotare intorno a sé nel corso della giornata.
: queste parole fecero tosto rientrare in sé don abbondio. egli aveva peritanza dell'
mattina s. elisabetta si doleva infra sé che non aveva dimandata la vergine maria
13-67: le viscere, che in sé l'addome cela, / tutte il peritoneo
, si affacciava peritoso quasi dicesse fra sé: mi mostro o non mi
: diana con ardente spiro / conforma sé col figlio di
di raccontare l'impressione che hanno lasciata di sé qua e colà questi nobilissimi perlustratoli di
, iv-2-1007: il fratello la trasse a sé con uno di quei gesti quasi violenti
come donna onesta che permane / di sé sicura, e per l'altrui fallanza
, par., 2-36: per entro sé l'ettema margarita / ne ricevette,
e sentire ciascuno l'altro fuori di sé, repellente, chiuso, impenetrabile:
detta compagnia non possano ricolliare et apo sé reduciare li denari de le imposte, de'
agostino volgar., 1-8-119: a sé, come a suo signore, perseverantissimamente
certi suoi amici e parenti che egli sé e 'l suo avere parimente fosse per
'l suo motore l'abbandona, darà da sé molte volte, adunque, perseverando esso
materia per dicere di ciascuna parte per sé. fra giordano, 3-240: non
'l suo motore l'abbandona, darà da sé molte volte, adunque, perseverando esso
in sua moglie, e come fuor di sé dalla gioia e dalla tenerezza.
si commosse, ci avrebbe pensato da sé ad allevarmi. « semmai quando mi
il perso. mazza, i-105: a sé facendo di se stesso velo, /
schiavitù, ogni individuo è di per sé persona fisica); e la persona
/ che porta il lume dietro e sé non giova, / ma dopo sé fa
e sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte. cesari,
. cesari, 6-50: innamorava così di sé le persone che tutti facevano ogni opera
rispettar in loro quello ch'essi stessi in sé non rispettano, perché dal loro amore
/ s'era allungata, unì a sé in persona / con l'atto sol del
tanto la predicò che ella in persona di sé nel suo letto la mise. s
paura è quella di colui che appo sé sente ricchezza..., non pur
screziato di nero, che ha in sé qualche cosa di diabolico e di misterioso
sarta personale, se la vedono da sé coi figurini. g. bassani,
in un individuo, l'operare da sé soli secondo le leggi della natura propria e
mossi dal principio supremo. se operano da sé soli, senza che il principio
meno vivo, personale e significativo in sé di quel che non sia l'uomo maturo
nella coscienza che la persona ha di sé come soggetto. labriola, iii-50:
l'altra è quella di separare da sé le sue proprie sensazioni, riflettendo che è
finché si tratta di concepire lo spirito in sé, senza metterlo in rapporto col suo
vicine. 2. rappresentare in sé, impersonare; riassumere in sé le
in sé, impersonare; riassumere in sé le aspirazioni di un gruppo o di un
ant. che presume troppo di sé, superbo. segneri, iv-66
in tucte queste operazioni specula iddio in sé come in uno speculo. campiglio,
di tutte queste cose, aveva tra sé medesimo deliberato di prevenire e non aspettare
ed è sì perspicacissimo che riceve in sé la chiarezza di tutte l'altre gemme
d'attuare ri gorosamente in sé e nell'ordinamento della sua vita e
a credere le cose che fanno per sé, e massime quando quelli che sono
12. per estens. presumere di sé, avere grande stima di se stesso
? 14. locuz. -persuadere di sé qualcuno: convincerlo della propria missione.
, 3-387: quel che dite contiene in sé gran persuasione, se non contiene la
cose che vivono e non hanno in sé la vita, che vivono senza persuasione,
6. ant. stima eccessiva di sé e delle proprie qualità: presunzione.
nel persuadere o nell'attirare su di sé attenzione o assenso. pratesi, 5-470
son salvi, se non possono da sé arrivar al vero... e son
non pertanto tullio era sì turbato in sé medesimo che non potea intendere a rettorica
foll'è chi sopra 'l ver di sé pressumi / e folle è dir costante il
a pena che la natura la possa da sé cacciare. meditazione sopra l'albero della
ella [la corte] più promette di sé, fa più gagliarde le invidie,
. per simil. il permanere uguale a sé, il restare immutato di qualcosa;
dettata da malevolenza o da supponenza di sé, totale indisponibilità alle ragioni altrui.
pertinente: caratteristica fonetica che di per sé permette di distinguere un'unità da un'
foglia ognor vacuila. / vanissimi pensieri in sé raguna, / perch'è più pertusgiato
quando viene a salire al monte, di sé non può. marino, 1-14-150:
. croce, ii-12-232: accoglieva in sé [vico] lo spirito del rinascimento
persona, facendole perdere il dominio di sé e la capacità di agire razionalmente (una
perturbato, non può fare / di sé a suo modo. loredano, 298:
ai circostanti che tacessero, chiamò a sé marco claudio. -tratto in errore
furore della mente perturbata ed uscita di sé che si crede che li iddìi si plachino
due, avendo maccabeo in mezzo di sé, lo conservavano salvo e immacolato,
: tira [il cervo] a sé di sotterra o de li pertusi della pietra
, v-586-43: comu lu cielo à in sé septe pianete, cossi à l'omu
, iii-587: poi ghignava e diceva tra sé, alla napoletana, che « spizzichi
si faccia... il vivaio da sé di peruggini raccattati dai boschi con buone
l'orecchie più penetrevoli e ricevendo in sé maggior cognizione. lippi, 3-17:
spogliato d'ogni amore proprio e piacere di sé e del mondo, non può mai
modi volgari e manifesta tronfia suddisfazione di sé (e traduce il fr. parvenu
assai che, quelle perversamente intendendo, sé e altrui a perdizione hanno tratto.
o di un comportamento che di per sé sarebbero normali; mancanza di misura,
folle e perversa, / che quanto in sé non vede mai raxone. boccaccio,
facciansi pervie quelle parti le quali da sé non prestavano leggermente l'andare. canteo,
animale, che si carica da sé sostituendo gradatamente l'ispirazione alle sostanze vitali
/ del bene altrui, ch'a sé niente noce. incontrino de'fabrucci,
che s'abbia dante, non punto per sé, ma per la ragione altre volte
e ogni parola pesarla, vederla in sé e nel contesto, e ogni elemento
privare di uesta felicità il prenze e sé a suo poter fame felice. envenuto
sentito a venti anni pesare sopra di sé la mano della società. zi.
, e da qui po'la cosa in sé chiamasi pesata. = dal fr
, e si parte in due da sé... 'pesca moscadella'. tarchetti,
frantumati e costretti a fornire qualche lembo di sé a gente diversa da loro, mai
: v. torbido. -pescare per sé: badare unicamente al proprio utile.
com'è fatto signor, sol per sé pesca. -pescare più a fondo
certe persone, le quali gustano d'inquietar sé e gli altri con liti cercate da
comicelle eminente sotta li occhi, tirando ad sé li piscitelli quali assaltano quelle, mentre
i-606: pensò di fare mari per sé ne le sue possessioni, intagliando ti marosi
eminente sotta li occhi, tirando ad sé li piscitelli quali assaltano quelle. firenzuola
: il modo di cucire i ferzi tra sé è cavalcar nelle loro stremità, di
più bassa, perché ha sopra di sé maggior peso di acqua, e però
: la... moneta vuole in sé tre cose: che abbia il conio
cristo è di tal peso che da sé sola può e deve piegare ogn'intelletto
sostenuto il disio della battaglia, muove sé e 'suoi con dovuto ordine;
coll'ambasciadore il viaggio di terra, a sé di pena e a'compagni sarebbe riuscito
, 1056: se la calamita tira a sé il ferro e lo fa saltar in
novella, la quale nel vero da sé era bellissima, ma egli or tre e
, in quanto resa insufficiente di per sé alla salvezza, bisognosa dell'opera continua
di cristo che ha preso su di sé, espiandoli, i peccati del mondo
reddirono al frutto della virtude, quando sé dissimiglianti essere studiano da coloro cui odiano
selve anticamente viveano gli uomini di per sé, facendo una pessima e disagiata vita.
« reiss »... dentro di sé mandava il cane infedele all'inferno di
lingue adulatrici... presso di sé manteneva, le quali applaudivano ad ogni suono
boccaccio, iv-99: né è colui che sé dispose ad abitare ne'colli de'monti
il vero che lo amore àe in sé quattro proprietà che voi dite ».
la ragione mia, lo tirerà a sé. cantini, 11-135: dura il sindacato
? / ch'ogni pittor sempre dipinge sé: / peto, petuzzo, orsù dividiam
? / -s'ei la ruppe da sé, come conviene / dar forza ai vinti
invide ronzano / a far lunghi di sé aerei grappoli. -costituito da pietre,
avvilimento nel vedersela accanto; non pei sé, ma per quelle pettegole che la
: -tra due fuochi, -diceva tra sé don abbondio: -proprio tra due fuochi.
: quando li fundamenti così distanti inter sé si seran constituiti, alora intra epsi li
tempo pareva avere molto più cura di sé: usciva sempre ben pettinata. cicognani
moretti, ii-945: la tessitrice tirava a sé la cassa del pettine non senza forse
210: quantunque queste fiere siano da sé più forzute delle mebbie, quando petto
xci-ii-40: l'armadura s'intenda testiera per sé, fiancali per sé, pectorali per
intenda testiera per sé, fiancali per sé, pectorali per sé. n. agostini
, fiancali per sé, pectorali per sé. n. agostini, 5-8-59: chi
. magalotti, 20-101: riserbando a sé solo il decider pettoralmente sopra il '
pettoreggiaro nelle tende e ciascun dicea per sé: questa non è mica la forca
7-124: sbuffava pettoruto e contento di sé. manzoni, pr. sp.,
pezza è, signor, che in sé raggira / un non so che d'insolito
per il disegno si vede, tra sé e la detta vite una pezza di ferro
in una grande pezza che teneva per sé deputata nel grande tempio di vitzilipuztli,
un uomo pensa, studia, discute tra sé, giorno e notte; egli ha
cavalca, 19-99: vide appresso di sé una grande macchia di spine e di
: 'piaccicoso': che ha intorno o sopra sé del piaccichiccio. c. e.
9. che ha un'eccessiva considerazione di sé. passavanti, 151: superbi si
attrattive fisiche, in quanto di per sé dànno piacere a chi le contempla o
se zo fosse ch'amore / avesse in sé sentore / di 'ntendere e
facendo in voi quello che piace dinanzi a sé. sercambi, 1-i-486: non creda
, di dio (in quanto solo in sé riconosce la perfezione). dante
lo sommo ben, che solo esso a sé piace, / fé l'uomo buono
cavallo. petrarca, 4-9: di sé nascendo a roma non fé grazia,
avanti amata e graziosa in luogo di sé et in suo aiuto, per piacerne alla
, / il minuto si piace di sé; / e nasce nei nostri occhi un
l'om sagio volere 7 a sé tal fiata travalglio e grameza. / azò
: benché l'essere non sia per sé bastante cagione del godimento, nondimeno.
il suo pianto vedendo, alquanto prima sopra sé stette, sì come quegli che del
di ogni cane che altri tenga presso di sé per sollazzo e per compagnia.
creatura di thomas lawrence; aveva in sé tutte le minute grazie femmine che son
che 'savi parlieri molto piacciono ad sé et altrui. donato degli albanzani,
ultre che la istoria è già in sé notivole, vi troverai dentro alcune piacevolezze e
le mentì umane, la quale in sé è eterna. ottimo, ii-317: l'
che tolgano le legna del cognoscimento di sé, con odio del proprio piacimento e
vide la reai corona / in dubbio, sé per tutta spagna offerse, / e
sacchetti, 226-10: avendo a piedi di sé la sua cameriera, guardando verso una
spezie del pianto e di lutto sieno intra sé diverse. g. m.
, i-332: poi ch'ebbe da sé presa seragusa, [marco marcello]
nelle laude non cercano di ricevere in sé melodia né giubilo. = nome
/ da un olmo nero che da sé stornella. barilli, ii-521: sulla piana
el panno spiegato, ogni orice per sé, con forfici picciole, dall'uno capo
gozzi, 1-286: gittò via da sé le pianelle, e promettendosene un paio di
incontro al sole / quant'egli in sé stampar sempre ne suole.
latona, e i mari, che di sé fanno spumose montagne, nelle sue usate
medici scelgono l'armenio che abbia in sé lisciezza e pianezza, che sia ceruleo.
all'aspetto di tenera donzella / che a sé feo sola d'innocenza scudo. alfieri
madre, / che di lui e di sé non resti un giorno / neanche un
viste dolorose, sicché ciascuno sembiante per sé e ciascun motto per sé muova l'animo
sembiante per sé e ciascun motto per sé muova l'animo dell'uditore a piangere
volto, / e fé pianger di sé i folli e i savi / ch'udir
alma sta in contumasce / e da sé piange il tempo c'ha perduto: /
nullo è più amico che l'uomo a sé; onde ne la camera de'suoi
a o per piangere: che ha con sé un destino ineluttabile di dolore e sofferenza
per pitoccare quando si può guadagnare da sé, ma non si respinga ogni benefizio
chiama 'maudlin self-pity', piangolosa compassione di sé. 5. trascorso nel dolore
voluto pianificare ciò che voleva dire di sé e ciò che non voleva dire,
voluto pianificare ciò che voleva dire di sé e ciò che non voleva dire,
, v-67: egli avea intorno di sé per tutto pianissima via. palladio volgar
o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori
con danno del prossimo, recando a sé gloria della pazienza. g. visconti
matazone da caligano, xxxv-i-791: sé tu que fa lo vilan / al so
diades ne li soi scripti ha demonstrato sé essere stato de le torre ambulatorie inventore.
(ciascuno dei quali potesse star da sé e vendersi separato) le più belle e
mille accidenti all'ora, e in sé matura u piano per carpirgli la cassaforte o
2-56: la pianola degl'inferi da sé / accelera i registri, sale nelle
piante strette / a terra e intra sé, donna che balli, /..
, 1-106: le 'gnude piante a sé ristrette accoglie / quasi temendo il mar
coerenza'non la cita ma di per sé la compone di pianta la crusca. giannone
uditorio dovea immaginarsi che quello parlasse da sé e che parlasse in maniera che coloro
il suo dominio, non tolse per sé che i diritti della sovranità. galanti,
. verga, 3-20: fuori di sé, fece una proposta disperata e la
mano dei rispettivi proprietari che stanno da sé nell'isole. il conciliatore, ii-44:
, st., 1-22: talor chi sé gioioso sente / non sa ben porger
quella parte della serratura che chiude in sé la stanghetta, gl'ingegni e tutto ciò
acciò che nell'aprire lo sportello cali da sé, né si vedano le parti di
lo piatire a molti dispiace, di sé dà male essempro, congiunge matrimoni illiciti,
a'piati minuti intese per guadagneria di sé e di sua corte. antonio da ferrara
essersi preso da altri, bene tra sé sono di ciò in piato due nazioni:
/ di quello che il padron per sé ha serbato. / - eccovi un
nel piattello e lo spinge via da sé. -coppa, conca; bacile.
sonetto, attrae la maraviglia, concilia a sé stima, al componimento attenzione; ma
la lana possa né debbia, per sé né per altra persona, pilliare
avendo tenuto i suoi vecchi presso di sé fino alla decrepitezza e alla morte,
, per trovar piazza / e tener da sé largo il popul reo, / d'
incudine / curvo sul calor bianco da sé scaccia? 2. caratteristico di
a giudizio del sapore, ha in sé una piccante e ruvida amarezza. magalotti,
filosofismo presuntuoso, leggiero e gonfio di sé scorre sulla superficie degli instituti e degli
con ogni mezzo di dimostrarla vera a sé e agli altri); ostentare con
per tal picchiaménto sì intronato per entro sé in ciascuna parte sottoposta ad ogni puntata.
diversi modi pregargli, cercare e picchiare per sé e per interposite persone. corona de'
, ma sozzala quando la soggioga a sé per dilettazione. tansillo, 1-341: la
un simile lancio, / poi dietro sé picchierellare il passo / eterno [di ate
ricamata / ad una ch'aveva in sé spirti maligni. piccichétto, sm
simigliante. bemi, 50: tiri a sé tre delle tue bambine, / o
e quelli grossi se li tiene per sé. 8. che ha mentalità ristretta
par per la sua picciolézza aver in sé acqua, è non solo a'sani,
] pensò che l'acqua contenesse in sé tutti i generi de'sapori senza alcun sentimento
sua casa; e, fatta prova di sé ne'medesimi, credette dover pur quelli
. nievo, 3-147: malediceva dentro sé alla picciolézza d'animo per la quale
, vii-153: l'onde, quasi in sé tutte raccolte, / con picciol moto
trae con dolce forza a venire con sé. -fievole (un suono,
par per la sua picciolezza aver in sé acqua, è non solo a sani,
dapo'queste cose esopo, chiamati ad sé certi ucillatori, lor commandò che se studiassero
una mancanza di rispetto, così a sé come al signore, accennata anche lontanamente
accompagni co'maggiori e più potenti di sé, perocché il maggiore non sa essere fedele
femminili, che mi nominò e nominò sé con una inflessione di voce anch'essa
, sarà un piccolo mondo con in sé le sue leggi di ordine e di esplicazione
signora che voleva farsi la spesa da sé e altre donne, mogli di artigiani
parte sensitiva piccola: non s'ama sé di ragione d'amore fondato in virtù.
: d chiccoli... per sé non aveva nulla, piccolotto e bruttarello e
e'crea, perché gli altri albori da sé producono foglie e fiori e fratto,
, ma questo [l'uomo] da sé lendini e pidocchi e lombrichi. lotario
. boccaccio, viii-3-63: egli per sé dall'una delle parti, la quale è
le piante strette / a terra e intra sé, donna che balli, / e
. carducci, iii-22-277: libero di sé l'albergati visse tenendo un piede nel
andavano co'suoi piedi. -da sé. firenzuola, 2-159: questa cosa
fa; non compatisce: pensa a sé. piovene, 15-80: il sistema da
nostro proprio acume non ci arrivi da sé, solo una condizione identica, o
la verace luce che le appaga / da sé non lascia lor torcer li piedi.
-sotto i piedi: sotto di sé (con riferimento a una persona posta
grande, non per l'innesto in sé, ma perché tu l'hai scritta tenendo
: chi si sente scottare, tiri a sé i piedi. ibidem, 355:
.. è del tutto diverso in sé e per sé da quello di uno che
del tutto diverso in sé e per sé da quello di uno che accarezza il collo
bizzarre e stravaganti, faceva mostra di sé, su un piedistallo, adeguato,
di vele, tende e corde in sé stesse. -ant. plico di
cantù, 473: vide accanto a sé un giovane, in un elegante vestire
ginocchio, scaccisi l'acqua dietro a sé in una direzione media tra la verticale e
. -in partic.: attirare a sé, stringere fra le braccia, anche
a lui; la poteva piegare a sé; e non bastava. -obbligare
fa irmi / novella vision ch'a sé mi piega, / sì ch'io non
il piegare questa lingua ad accogliere in sé e rappresentare la costruzione sintetica,
sì tosto uman vigor piega e in sé crolla, / che della bella folla
esser atti ciascuno a difendersi da per sé ed a piegar a quella bandiera che
terrena ei piega l'ale, / perde sé, perde quella e perde iddio.
d'una nave. -raccolto in sé (le ali). carducci,
. disposto con i lembi ripiegati su di sé una o più volte (un tessuto
. 2. il ripiegare su di sé un oggetto piatto, una superficie,
molle ed effemminata che hanno provata per sé e convertono in femmine anche i figli maschi
bilanciare, più anche ella dee mostrare in sé di agilità e di pieghevolezza. mamiani
giordani! quanto m'ha pieno di sé! come io l'ammiro, come l'
d'idee, dal completo dominio di sé. g. grimani, lxxx-3-949:
è piena, / e frutto ha in sé che di là non si schianta.
6-24: come il papa l'ebbe a sé in pieno concilio e presenti i detti
se così ^ ascum presuma e diga sé esser pin de spirito santo, recuse
-inorgoglito, esaltato, tronfio. -pieno di sé: consapevole e orgoglioso delle proprie qualità
qualità; che, tutto preso di sé, non considera o apprezzanull'altro.
do di gloria e di sé pieno. manzoni, pr. sp.
20-117: miss x è notevolmente piena di sé, come si dice volgarmente. de
, 1-361: è tutto pieno di sé e delle investigazioni dei suoi destini,.
, 17-31: il perduto compagno a sé rappella / ed io nel veder lei sì
da tutti piena certezza, chiamò a sé livoretto. sarpi, i-1-120: la lettera
cose, le quali sono deboli ciascuna per sé, ragunate tutte insieme in un luogo
che ben si merita un ragionamento da sé, più pieno e più proprio.
due anni. -entità in sé compiuta e perfetta. e. cecchi
concetto puro, che pretende ritrovare in sé la storia, senza aspettarla dal congiungimento
/ e de l'amante ha in sé pregi più rari, / è un amor
, 5-191: riusciva a rendere anche per sé concreta ed attiva una terminologia pietistica che
alquanto, / pietosa in ciel per sé la trovò tanto / che salvo el trasse
grazia di dio, si radunarono da sé a sé da dieci anni in giù
di dio, si radunarono da sé a sé da dieci anni in giù, e
nella fine della sua dicerìa dice di sé parole pietose, per le quali commuove
fece anche la duchessa di mena per sé. marini, i-374: affliggeasi inconsolabilmente
mar, che da natura / tragge a sé il ferro e 'l fura. boccaccio
più meravigliosa, / e dentr'a sé sì n'hae un'altrettale; / i
un giovinetto ancider, forte / gridando a sé pur: « martira, martira!
del fondamento e centro dell'unità che in sé tien raccolta e sostiene tutta la chiesa
questo mondo dello spirito che suggella di sé tutto il passato, e, togliendo
dello spirito o uno spirito alienato da sé, una coscienza inconsapevole, un pensiero
che il vecchio signore certamente chiudeva in sé. 10. reso saldo e
rotondo], astringente gagliardamente ed ha in sé un certo che di giallo, di
. papini, v-622: sicuro di sé nella pietrosa stabilità dell'evidenza, [
, di cui ogni pietruzza sta da sé, con un suo proprio significato allegorico
parer troppo leggiera, pigia sotto di sé l'erba verde. d'annunzio,
un luogo verso un altro, avvicinarlo a sé, ecc.) o anche allo
molte orazioni, egli stesso pigliava per sé un boccone di quel pane e bevea di
crolla / che diece braccia avanti a sé gitolla. -afferrare per una parte
arrivassero ad impedimela. -portare via con sé. gemelli careri, 1-i-27: fuggimmo
verso una direzione, per avvicinarlo a sé, per manifestargli un sentimento, per
ella il piglia in furia e tiralo a sé. amabile di continenzia, 19:
tronca / e penne e libri e da sé se li pigli. cesari, 6-41
in un luogo determinato, per condurle con sé; percorrere insieme un cammino; portare
percorrere insieme un cammino; portare con sé in una passeggiata o in un viaggio
disgraziate. si riducono in fine da sé: il primo vento le piglia. »
de la lana possa né debbia, per sé né per altra persona, pilliare o
: si mise a camminar dritto avanti a sé, non sapendo che via pigliare per
boccaccio, 21-5-30: questo avendo in sé ameto diliberato, cerca nell'animo qual
tal materia, se non secondo per sé fanno. castellani, xxxiv-308: io
la donna che prende a la grandezza di sé, ancor ch'ella fosse di mezzo
e solitari. ciascuno la vorrebbe per sé in legittimo amore: ella piglierebbe melandro:
: pigliandosi allora il comune sopra di sé... di soddisfare il danno.
povero et afflitto che commove a pigliar di sé compassione. casalicchio, 511: pigliano
il suo torto e agli altri ed a sé. calandra, 4-219: come gli
buti, 2-264: e presunzione pilliare a sé quii ch'è d'altrui, come
, si piglia dalle relazioni ch'hanno tra sé secondo l'origine, le quali sono
piglia, ma se le forma egli da sé, dando anima e vita a certe
figliuolo come uomo di mezzo che ha in sé misericordia con giustizia. -considerare
tutta la somma di quel che in sé contiene la volontà del mio animo circa il
fuoco, lasciandosi far rosso da per sé perché da per se stesso e'piglia
., si vede già dentro di sé pigliar acque e andarsene a fondo. marini
. -ricevere addosso, su di sé. nievo, 1-vt-511: fin che
, percepire, avvertire, accogliere in sé o fare in modo di provare una sensazione
gioia acquistata / no la diparta da sé per parole, / anzi ne pigli tutto
mentre seco si pispiglia, / nascosamente sé di colei piglia. -insinuarsi nell'
provedenza e per pigliar lena e forza per sé e per gli fiorentini. la spagna
. -persona prepotente che prende tutto per sé. = comp. dall'imp.
buon consiglio. / e sì chiamò a sé un suo trombetto / e presto gli
neppure indicazioni. -arraffare per sé. forteguerri, 1-29: vassen l'
dato di piglio, andò discorrendo tra sé cose assai. -usare un argomento
-fare piglio di qualcosa: accogliere in sé (un sentimento, uno stato d'
me pare è amalo; / a'no sé quel che l'ha catò. / zà
gli scriventi e i parlanti divisi tra sé: imitazione pigmea di babele. mazzini
piccola manovella è fatta girare su di sé, e i frapposti granelli del caffè,
diritto di risarcimento che suppone dinanzi a sé fi diritto di pegno, come il
come il diritto di pegno suppone dinanzi a sé il diritto di proprietà della cosa pignorata
rauneranno ne'campi, ciascuna ingenerazione per sé nel suo ordine, pigolando e non
problema critico da risolvere, ma per sé, pigramente, come riempitivo cronologico,
, « adocchia / colui che mostra sé più negligente / che se pigrizia fosse sua
, 1-33: prendendo l'uomo di sé fidanza e quasi nulla battaglia di tentazione
il mio debile stile, / pigro da sé, ma 'l gran piacer lo sprona
/ e la pila ch'accoglie in sé la pioggia / de le muse su gli
ad aspettarlo / sta qual pilastro in sé fondato e saldo. de amicis,
era ciascuno / d'un segno pileato sopra sé. boccaccio, v-85: i peleati
, / né da nocchier ch'a sé medesmo parca. idem, par.,
che ingozzava rumoroso la minestra ridendo da sé sotto i baffi. c. e.
dio liberi!.. -pensò fra di sé. faldella, 2-118: dopo questa
: smembrarla, fame tante province a sé, perché le ganasce oltramontane mangino meglio
lo trasforma / e, poiché in sé l'ha sminuzzato appieno, / giù
avevano portato [nell'aereo] con sé da melilla. -pilota di linea
non è buon piloto chi non sa condurre sé e la sua famiglia al porto d'
in una determinata direzione; portarlo con sé in qualche luogo. moravia, 19-119
in piazza e, chiamati a sé fanciulli della terra, diceva: « piluccatemi
4. persona presuntuosa, piena di sé, che si dà grande importanza (
fatture; onde sdegnando / men pregia sé, veduto il vero aperto. /
più splendidi colori. -informare di sé. carducci, iii-1-169: io vagheggio
prun le chiome bionde, / ella da sé u pignea / con bianca mano e
, 8-13: corda non pinse mai da sé saetta / che sì corresse via per
vii-553 (8-5): corda da sé non mai pénse quadrello / ratto così,
8. incamerare, riservare a sé, devolvere a proprio vantaggio.
il fiume da quattordici smisurate rote in sé ritenuto, ma col pinger dell'onda arrestata
sire / canuto d'hohenzollem pensa tra sé -morire / per man di mercatanti che
sguardo e vide vicinissimo, proprio sopra di sé, fermo con un lento ondeggiare delle
/ noè capace legno, / a sé scampo et a'suoi. ginanni, 2-35
e 'l cavallo aperto rende fuori di sé quelli greci rinchiusi nel ventre suo.
che nome gli metterò? » disse fra sé e sé. « lo voglio chiamar
gli metterò? » disse fra sé e sé. « lo voglio chiamar pinocchio.
e dopo aver pinticchiato alcune cose per sé entrò nella scuola del celebre solimena e fece
miei alquanto circunspetta, / dentro da sé, del suo colore stesso, /
alma / penetra il vate e in sé ne chiude il nerbo, / ma il
anzi farebbe della vesta piega e di sé superfice, e così sarebbe contrario alla
sentì immediatamente una gran pace dentro di sé. c. e. gadda,
seconde fornaci si cuoce, o da sé solo o mescolato con altro metallo, parte
nelle sottoposte valli piombando, portò con sé a precipizio quanto le si era parato
napoleone] 0 quale traeva dietro a sé eserciti dall'europa in affrica e in
sbruffava addosso, mi sbatacchiava avanti a sé, mi piombava ceffoni con la mano enorme
invilupparlo, e lo aveva attratto a sé e piombato là, a rinsertarsi,
mura del circuito sieno grosse e per sé alte, ma in basso luogo situate
per vetro / lo qual di retro a sé piombo nasconde. cino,
locuz. a piombo: padronanza di sé, disinvoltura, spigliatezza. buzzati
con un portamento bellissimo e orgoglioso di sé, facendo battere, con un autoritario
, le quali, conciossiacosaché intorno a sé abbiano di molta terra posticcia e per le
/ per l'altrui raggio che 'n sé si reflette, / di diversi color
cose contingenti / anzi che sieno in sé. ottimo, iii-391: 'o cara piota'
egli, con respiro affannoso, traeva a sé dalla terra, sembravano, così piccolo
piove, si condusse ne'pantani, sé e suo'gente, in luogo che,
1-50: gli egizi persino da fanciulli sé adusavano a star sotto la vampa del
. cinelli, 2-97: marta rientrò in sé, si decise; uscì di sotto
: degli zingari avevano raccolto attorno a sé una corona di sfaccendati: qualche reale
, pallida, che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato e pioveva
26. diffondere ampiamente intorno a sé sentimenti e sensazioni gradevoli o effetti consolatori
[il peritoneo] con porzione di sé distendendosi fra le tube e li ovari e
lavaro; / poi fatte pire per sé a ciascuno, / sovra catune d'
nome e l'ombra, / rigirandosi in sé la
pirite luccicava ancora come se avesse serbato in sé, avido, un po'di luce
pietra molare pirite, perché ella ha in sé molto fuoco. anonimo [agricola]
eseguiva [la danza] come per sé, piroettando, scavalcando lo spazio in
si fa bella, è per attirare a sé gli uomini. monosini, 371
costui, e scostagli la mano da sé, e dice: - vanne a casa
. -ripensare, considerare (fra sé e sé). boccaccio, 1-ii-159
-ripensare, considerare (fra sé e sé). boccaccio, 1-ii-159: sol
mentre seco si pispiglia, / nascostamente sé di colei piglia. 2.
moretti, 1-96: ei sente dietro sé un pispiglio, / ma non d'uccello
genere pistia costituirebbe in quanto gruppo a sé (e non in quanto appartenente
un po'di danaro, onde campar sé e le loro dilette famiglie durante la
giannone, 1-iii-167: la discordia fra sé e gregorio il distogliea dall'andare di persona
, nella pistola sua, favellando di sé e degli altri apostoli, disse: «
ama non ha la carità di dio in sé. albertano
e la gotta, / e di sé forse accorgerassi allotta. = da epitaffio
pittagoricaménte o altrimenti, stimi la terra secondo sé tutta sopra due suoi poli muoversi circolarmente
. carducci, iii-17-93: presa da sé, questa declamazione sentimentale cede a pena
erectus generi un tempo individuati come a sé stanti quali il sinanthropus cinese e tatlanthropus
tremonti! -borbottava sovente il conte paolo fra sé. - ho paura d'aver commesso
ragione è come lo specchio, che in sé imita tutte le a sé contra poste
che in sé imita tutte le a sé contra poste cose, sanza cognizione d'esse
? / ch'ogni pittor sempre dipinge sé. fanfani, uso tose. [s
l'arte è qualcosa che vive da sé e per sé. de pisis, 25
qualcosa che vive da sé e per sé. de pisis, 25: e un
[dell'arteria]... di sé manda due propaggini, una minore col
interna struttura del naso. ella in sé tiene diverse cavemette prodotte da varie laminette
, / la ragion sempre ha per sé. alfieri, 5-49: temendo per altri
temendo per altri più assai che per sé, non volle esporre una persona a lui
parlava sul serio, raccontando più per sé che per loro. barilli, ii-585:
vti-104: più. sicome iddio ha in sé potenza, sapienza ed amore, così
ed amore, così il sole ha in sé moto, lume e calore. leopardi
viver dovesse, aveva, sì come sé, le sue cose messe in abandono.
vita si estende / più spaventata di sé / in un / infinito / che mi
perché m'ave fallato, / donando sé indel'altrui talento. / ancora in
che cominci a mutare e mangiare da sé, vi riuscirà più perfetto e più
, o ch'egli sia diviso in sé. dante, par., 6-14:
/ far di noi centro e di sé far corona, / più dolci in voce
e non più né meno e rispondenti tra sé proporzionevolmente e poste al suo debito luogo
(286): tutti tornarono in sé. la più parte, voglio dire.
10-99: quando la carità ebbe a sé ogni cosa, raunò tutti i poveri
, il meno e 'l più / da sé rimosso, in mezzo sol si posa
viver dovesse, aveva, sì come sé, le sue cose messe in abandono
. queste occasioni non sarebbero venute da sé, bisognava cercarle, prevederle, procurarsele
per un più. -essere più che sé: sentire esaltate le proprie facoltà e
. - non essere più sé: cambiare radicalmente la ria natura.
raggio / de l'altra luce da sé è vera. albertano volgar., 1-19
di godersi, chiama in aiuto di sé, contra il suo sangue medesimo,
, le straniere nazioni e la eredità a sé lasciata dirittamente in quistion mette per obliqua
dagli stimoli trafitto / della propria coscienza in sé ritorna / l'animo, e di
il meglio, materiale o spirituale, di sé. f. f. frugoni,
italia. e la vide sotto di sé come un chiaro guscio distinto da una
del panno lano, ravvolta su di sé spiralmente in giri serrati. serve a
gli arbori e imperò piuttosto tirano a sé il nutrimento. marchetti, 5-48:
reggitore], del tenpo d'elezzione di sé fatta e. ppiuvicata per li elettori
dei lumaconi sanza guscio, stette in sé un poco e poi gliele mise dietro.
una ventosa superbiaccia e cotanto pieno di sé e persuaso della capacità sua che toccò
leva la mano e aggruppa dietro a sé un armento di veicoli per tagliarci il
ogni giuocata, pizzica e cava per sé, voltandola, una carta delle sedici
me ne pare il fegato, scaccia da sé. marino, ii-95: voi séte
bemolle'. 20. contenere in sé elementi ritenuti sufficienti per una classificazione o
il morso / de l'unghie sopra sé per la gran rabbia / del pizzicor,
il pizzicor sulla lingua, -disse tra sé e sé l'almeni; eccoci al
pizzicor sulla lingua, -disse tra sé e sé l'almeni; eccoci al buono,
, sereno, tranquillo, padrone di sé. lancellotti, 1-85: placidezza tale
semplice costume; / che, di sé pago e dell'avito censo, /
e perché tanto bene / il vizio a sé ritene, / signoreggiando l'universo attorno
lapidea di concetti che sogliono portare con sé le meteore dell'amore ogni qual volta
così dire, a un sistema planetario a sé stante, lontano com'era quattro o
segni / passa vantando e sol di sé parlando / è colui che cantando /
opera ardente d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno. b
assieme la data della sua morte, in sé sarebbe nient'altro che uno scherzo onirocritico
iddio, della terra vergine elementaria da sé creata, fu fatta la plastica del
sono che ultimi tocchi a un ritratto in sé perfetto: personaggi statuari, già in
si riduce a far tutto da sé. insomma, a me tocca sostenere le
iddio, della terra vergine elementaria da sé creata, fu fatta la plastica del primo
acqua, sana la scabbia e per sé solo le ulcere vecchie, umide e sordide
personificata, ma che ha innanzi a sé la platea, quasi fosse un umile servo
ilare mostra non faceva egli ancora di sé quell'onesto infelice, ridotto alla estrema
sguardo sulle teste che aveva dinanzi a sé, sulle teste calve e grigie, sui
pare a me che dante riunisse in sé la mania d'un amante platonico,
possono a meno di non tirarle a sé al tempo che regnano, come fecero il
ravvolge e gira / lieto con tali a sé plaudendo intorno. tommaseo, 11-209:
, tutta fucata e liscia, fa di sé una prospettiva plausibile. 4.
] la plausibile occasione di provvedere per sé, perché non fosse fatto a esso il
ciancie letterarie. -dare plauso a sé: compiacersi. parini, giorno,
/ ratto invola; e del colpo a sé dà plauso. = voce dotta,
lasciò per farsi medicina, / pria sé chiudendo nel virginal claustro, / del
dal dominio di parma e redusela per sé... con tutto il suo plebato
, che non ha alcuno inferiore a sé con cui possa rifarsi, resta miseramente
lasciar frettolosa in ogni parte / vote di sé le più vicine siepi / dei più
/ a femmine plebee, che di sé fanno / larga copia a ciascun che
sorridere con le labbra strette pensando fra sé che la mamma è ancor troppo plebea
dell'idea, ma staccata, presa in sé come suono, attentissimo a sceverare le
; l'abuso dei quali costituisce in sé e per sé un pericolo, e il
dei quali costituisce in sé e per sé un pericolo, e il maggior pericolo
il volere della nazione, impose a sé di non cospirare coperto, di non assalire
bellay, i quali riunirono intorno a sé gli amici che condividevano le stesse idee
celsitudine, / e attesta quel esser di sé primario. ghirardacci, 3-171: il
, ed ogni creatura che ha in sé ragione, cioè rinchiudersi in casa e stare
tal dettato di quel che egli di per sé non avrebbe, se quella tal giunta
borgese, 6-10: il realismo lasciato a sé è cosa bruta: o, meno
, perché non averà successor simile a sé e quando le lettere fossero fuori del
iacopone, 1-3-52: vedenno l'omo sé cusì piagato, / comenza mala mente
signore, chi in qualche modo a sé incognito venisse trasferito ora nel mezzo della
due illetterati è un libro che contiene in sé una pluralità di biblioteche.
che rappresenta o che unisce in sé diversi atteggiamenti di coscienza. vittorini,
in mare con un compito di orientarsi da sé e di decidere da sé.
orientarsi da sé e di decidere da sé. = voce dotta, comp
] è proprio quello che allontana da sé sia i fanatismi plurilessicédi danteschi che i
, / che ancor non sa, di sé, quanto sia vita / il suo
: accoglie [il cielo notturno] in sé la luminosità stellare plurimorfa di mondi
che rappresenta o che unisce in sé diverse personalità; che supera la soggettività
in mare con un compito di orientarsi da sé e di decidere da sé.
orientarsi da sé e di decidere da sé. 2. dir. costituito
in mare con un compito di orientarsi da sé e di decidere da sé.
orientarsi da sé e di decidere da sé. 2. dir. pen
plusquampretèrito, / nome ch'ha in sé descritto il di lui merito. =
, 18-114: più che a plutarco in sé mi riferisco al plutarchismo imperversante nella pseudostoria
ira fo degli elementi quilla, / sé confondendo sotto el corso pluvio. boccaccio
non abbia a schifo pocciare di per sé la capra. tozzi, v-215:
): la donna stette un pochétto sovra sé, poi rispose: -io vo',
terra. moravia, i-534: sicuro di sé, rapido nei gesti, piccolo e
paura, ma di vergogna; rientrato in sé e più pochino della persona che natura
da'tartari... a campar sé e la dignità reale, rifuggendola,
crino invidioso / subito il ruppe e di sé mi fé velo. domenichi, 5-442
mal della podagra / par ch'aggia in sé: più negra è che la notte
vece di procacciar col lavoro pane per sé e per gli altri, eran costretti
tonante / e quanto tutto il cielo in sé divide / sugli omeri posare il mondo
abbracciavacca, xxix-32: chi non per sé vede lumero, / veneli chero -
in specie di trionfante, menando con sé il carroccio, sopra il quale era legato
di nomina governativa, che assommava in sé le funzioni proprie del sindaco, della
senza essere obbedito, e provvedere da sé a fare ciò che si è comandato.
e, non essendo ubbidito, faceva da sé. monosini, 418: il potestà
sinigaglia: comandare, e far da sé. — fare il becco all'oca
è vera gloria; / ma ciascuna per sé parea ben degna / di poema chiarissimo
, situazione, immagine che contiene in sé una grande ricchezza di significati, di
. sm. ciò che si porta con sé; merce trasportata. monte, 1-99-6
. il comportamento di chi porta con sé determinati oggetti in circostanze o con modalità
: il comportamento di chi porta con sé, fuori della propria abitazione, rispettivamente
. bemari, 1-223: davanti a sé trova solo la luna gialla, e
zetta di color violaceo, ha sotto di sé quattro coadiutori porzio nari.
minimo corpusculo che non contegna cotal porzione in sé che non inanimi. f. pona
, persona di riputazione, il quale da sé avesse autorità di provveder all'esercito e
vivanda. -farsi le porzioni da sé: impossessarsi di quanto, a torto
artigli e di farsi le porzioni da sé, in questo basso mondo e, spezialmente
posa. in vano marte / a sé t'invita, ché ben folle è quegli
da lontano un altro e credendo fra sé che quivi sia la felicità, incontanente si
in collo e sì lo strinse a sé per tale virtù che tristano da lei non
tutto, / ed a lo core di sé fa posanza. attribuito a lacopone,
6-i-647: quell'amore che si strugge da sé senza posarsi non è che l'incognita
,... ella sentiva dentro di sé la voluttà acquietarsi, agguagliarsi, addormentarsi
pensieri, ma piuttosto gli raffrena dentro da sé con verga di continuo rigore. e
11-138: già prima, in fogli da sé, registravo versi di dante che posano
ciascheduno [degli apostoli] che fuor di sé ed attoniti si stavano a quello spettacolo
reggeva in mano o si teneva con sé (ed è implicita l'idea della
35. prov. -chi altri tribola, sé non posa: chi procura agli altri
gelli, i-62: chi altrui tribola, sé non posa. g. m. cecchi
pur vero che chi altri tribola / sé non posa. -chi ben posa mal
della vivanda che uno ha davanti a sé in tavola. manzoni, pr.
in piedi e avendo fatto chiamare a sé psiche, le disse queste parole.
ciò che è o appare avere in sé un valore positivo; ciò che costituisce
vera arte. -che esiste in sé, in assoluto; che rappresenta un
serie di date certe, che già per sé dimostra lo spirito positivo e sobrio di
, che, per quanto sia irrilevante per sé, acquista gran peso per lui,
grande, dove vedeva, facendosi da sé que'movimenti quelle positure e quelle azioni
, come degli uomini, abbia signore di sé il tempo e si antivegga nel considerare
legno inarcato a forza, lasciato a sé, toma nella sua positura: dunque sente
iscendere, salire e girare intorno a sé. galluppi, 1-i-9: il cadere sul
questa ragione, che la scienza in sé non ha mezzo certo di conoscere la
, 1-1-1: posposta e gittata dopo sé ogni cura di secolo, è salito sopra
fama e l'amor mio / sopra di sé si è preso. chiari, 1-i-108:
volentieri. -lasciare dietro, dopo di sé. ser gorello, 826: securo
belleza / de cristo, for de sé più fa gettare / en cristo tutta
, che attente / fé tutte a sé le posse della mente. papi,
per quella ch'ha mie posse in sé raccolte. boiardo, 1-16-25: il
guerrier feroce e finalmente / risolve in sé prima che sia più stanco / in
. calandra, iii-221: si ristrinse in sé, poi di tutta sua forza e
/ né l'ubbidire che tace / tra sé venerando il destino, / né tu
: quel dio, ch'ogni possanza in sé raccolta / tremar fa i cieli,
che infinitamente da lungi al poterlo da sé dodici poveri scalzi, greggi, negletti,
tragge [amore] tutta bontade / a sé, come principio c'ha possanza.
sua virtù ovvero opererebbe sua possanza per sé. idem, ii-50: quando una
, c'have [amore] in sé possanza, / natura li consente, ed
-portare in propria possanza: dentro di sé. guinizelli, xxxv-ii-471: tanto m'
dominio di se stesso, tornare in sé. anonimo, i-523: madonna mia
lampa, / molto di fervor cieco a sé d'intorno / fuoco possiede, il
intenso. 4. avere in sé in grado eminente qualità morali e intellettuali
se stesso, aver la ragione di sé, quanto è necessitato ad attribuir valore
santafiora ed altri. -avere sotto di sé, in potere o in godimento (
si potrà dire ch'egli abbia in sé il movimento di andare al tempio:
... si pregiava e credeva sé ben fortunata quella chiesa a cui toccava il
10. ospitare, accogliere qualcuno presso di sé. metastasio, 1-iv-405: questa conoscenza
il piede, / ogni altrui vista a sé sola congiunge. piccolomini, 1-441:
che sia [l'anima] in sé pacifica e quieta, acciò che esso [
, e però non può essere bastante per sé, non buono da per sé,
per sé, non buono da per sé, non bello da per sé.
da per sé, non bello da per sé. 17. impressionare fortemente una
. 5. l'avere in sé una dote, una virtù. fiori
più posseditor, faccia più ricchi / di sé che se da pochi è posseduto?
in più posseditori, facesse quelli di sé più ricchi che se fosse da pochi
di dio) e posseditori ricevono per sé, oltre il vivere e 'l vestire.
colui è beato e sicuro posseditore di sé ch'aspetta il dì di domane senza sollecitudine
più posseditor, faccia più ricchi / di sé che se da pochi è posseduto?
immensa mente, / contezza avea di sé perfetta e giusta, / ed era il
, / che in diffondersi sempre a sé presente / la vera generò sua somiglianza
maggior quella di coloro li quali, sé più che la natura possenti estimando,
gentil senta il tuo spirto / in sé trasfuso, e a pianger teco impari,
natura non noce ai men possenti di sé, e scontrandosi nella mandria o greggi di
si manifesta però lucidamente e pienamente da sé nelle creature intelligenti e le dirige ne'
nuovo preso animo / e speranza ch'a sé s'abbia a ricorrere, / volendo
veramente divinissima possessione. -l'avere in sé una virtù. cebà, i-72:
figliuola di renato, asserisse appartenersi a sé la successione degli altri stati, [luigi
tesoro. -caratterizzare, improntare di sé. aretino, v-1-502: fratello,
lo stesso peso di irma sopra di sé come qualcosa di avviluppante e possessivo.
possesso di bene, convien che avanti di sé qualche bene ritrovi posto. metastasio,
dell'essenza. -l'avere in sé una dote intellettuale o un complesso di
l'onore. -il nutrire in sé un sentimento, un affetto, una
, delle proprie parole; controllo di sé. -in pieno possesso delle proprie facoltà
il risentimento e ricuperato il possesso di sé, spedirle si scopre superfluo.
tomba prepara / il decrepito elpido a sé morendo. / può prenderne il possesso
'diritti dell'uomo'? tenere con sé o presso di sé. bemari
tenere con sé o presso di sé. bemari, 4-269: come
chiesa. -ripigliare, riprendere possesso di sé: riacquistare la propria autonomia e dignità
legittimo ogni mezzo di ripigliar possesso di sé. -recuperare la lucidità, la
gesto col quale, ripreso possesso di sé, si sarebbe impazientemente liberato dall'abbraccio
, agg. ant. tenuto con sé o presso di sé, a disposizione,
. tenuto con sé o presso di sé, a disposizione, in base a
niuno utile frutto tormentavano dello amore di sé i loro signori e possessori. aretino
-che custodisce o conserva presso di sé libri, testi, documenti.
corso donati. -che tiene con sé o presso di sé un oggetto.
-che tiene con sé o presso di sé un oggetto. pallavicino, 6-2-29:
possessor di quello che egli sommamente per sé disiderava, nondimen si dispose di voler
. 6. che ha in sé una virtù, una dote morale o un
al suo possessore. -che nutre in sé un sentimento, una passione. petrarca
nella rappresentazione. -che reca in sé una potenzialità (in relazione con una
, vii-194: dice s. paolo di sé: io corro, ma non in
più possenti al ritirarsi e attrarre a sé ciò che li violenta. -efficace
possibile, scevro di quella realizzazione di sé che è pure l'esclusione del suo
mediocrità sufficiente del loro bene, lavorandolo da sé. b. croce, iii-22-291
strillava misericordia e protestava ai pochi presenti sé essere innocente, fu bendato e inginocchiato
possidente e banchiere e usufrutta la libertà per sé sola. -con uso aggetti
, 4-85: è un errore tener con sé molti volumi. nelle case della città
partitamente la posta d'ogne lanaiuolo per sé. filippo degli agazzari, 56:
/ come sa chi per lei da sé discaccia / la vita e morte abraccia /
distanza. -dare posta ferma di sé: rivelare il luogo in cui ci
rifiuto una necessaria maniera dell'affermazione di sé. = voce dotta, comp.
mosse, / ed ogni sospizion da sé posterga. -ritardare, differire.
una persona); averla dietro di sé. buti, 3-800: questo tirare
boccaccio, vili-1-26: ciascuno per sé fece versi, li quali, posti
la sopravvivenza almeno d'una parte di sé nella posterità, classificabili soprattutto in due
, ma finiscono almanco onorati, lasciano di sé memoria gloriosa appresso a'posteri, e
integra gli estremi di un reato a sé stante, ma meno grave di quello
e immaginato, l'ignoranza, per sé considerata, è migliore. idem,
: quel savio d'atene nella sua da sé modellata repubblica messe innanzi, cred'io
, le quali, conciossiacosaché intorno a sé abbiano di molta terra posticcia e per le
ben bene battuta, non ha dentro di sé spazi e cavitadi di potere rigirare il
: bisognerebbe per ciò essere più liberi di sé o aver più bisogno di quattrini anche
a un testo, pubblicato come opera a sé stante. bisticci, 3-27
però conviene che il primo posto sia per sé noto, se per argomenti non è
/ en dio stando rapito, che 'n sé non se retrova; / de sé
sé non se retrova; / de sé reman perdente, posto nello 'nfinito.
: conviene che 'l primo posto sia per sé noto, se per argomenti non è
, in quel posto: scacciarlo da sé con male parole o augurargli la rovina.
de'farisei per l'allegrezza dentro di sé non capiscono. -sedersi.
non vi sono... parole per sé belle o brutte, ma tutte sono
ad essa un lurido postribolo, attirava a sé molta incauta gente. leoni, 549
e cercavano accortamente di concentrare su di sé l'attenzione dei visitatori, con un
. boccaccio, iv-149: rispose sé padre mai non avere conosciuto però che
albergo illustre e noto / chi postumo di sé dopo il ferètro / nasce alla fama
quel gran numero di spontanei uccisori di sé, che in gran parte abbiam raccontato
/ che adusata l'avea credere a sé. cantoni, 176: raimondi, per
aveva voluto così all'improvviso fare di sé un figliuolo anche migliore degli altri quando
conseguenze che alcune malattie lasciano dopo di sé. savinio, 22-208: non abbiamo
prato è quella la quale abbia sopra sé rivo che corra, per lo qual si
al postutto, il sapersi arbitro di sé, la latente potenza di risoluzione che
, v-5-515: il vero artista ha in sé un mondo ideale... se
, i-240: benché la verità in sé sia potentissima, nondimeno ha molti nemici
81: veggo quanto fortuna è in sé potente, / mirabil, varia, dispettosa
/ è per far l'alme triste a sé più intente. tasso, 11-ii-305:
per soffiare, venne a ricevere in sé tutta la polvere. la cosa era tanto
assai potente e fa che si desideri per sé solo quello che dovrebbe impiegarsi pel bene
: le quali cose essi considerando in sé, usano contro agli altri malvagia e
il crocifisso che benedetto aveva portato con sé e prese l'infermo nelle sue braccia
negli orti, ciascuno attaccato da per sé al suo picciòlo; la radice di fuori
giova. erizzo, 1-28: contenendo in sé la natura di dio due cose,
anima] nel vizio, perché ha da sé sola potenzia de far quello; più
a trasformar tutto, a cominciare da sé: questo potere magico, taumaturgico.
che è atto puro e non riceve in sé potenzialità alcuna passiva; la seconda dicano
. ottimo, i-i: dante pone sé in forma comune d'uomo, nel
generare, la qual chiamiamo natura, per sé si muove, essendo ella una certa
, la quale anima si muove per sé. lorenzo de'medici, i-128: diremo
singolari sono quelli fi quali ciascheduno per sé singolarmente riceve, come, e quanto al
dalle bestie e in molte cose ha in sé più di miseria, perché quelle incontanente
vanno, ma questa non ha in sé alcuna potenza. bartolomeo da s.
/ quest'è ch'instoliditi e di sé fuore / gli fa stesi cader sovra
qualità di bellezza ch'è già in sé come esaltata dalla potenza dell'arte.
incontanente sono invidi, però che veggiono a sé pari membra e pari potenza, e
tribolare le potenzie d'italia per agrandire sé. giov. cavalcanti, 6:
tommaso sentiva scoccare le ore dentro di sé con un tocco fatale, come se le
come causa de'propri atti, ha in sé tutti i suoi atti indistinti. labriola
di potenza s'intende 'qualunque cosa per sé capace a produrre un determinato effetto'.
subiettiva che ha virtù di produrne di sé un'altra, di cui ella che
che risulta dalla moltiplicazione del numero per sé stesso, ripetuta una o più volte
volte. ogni numero è prima potenza di sé stesso. dicesi poi seconda potenza,
numero, il prodotto del numero moltiplicato per sé stesso, ossia il prodotto che risulta
, 1-161: quello che ha in sé qualche perfezzione in potenza è inferiore a
potenza avanti. wohlgemuth ripiegò innanzi di sé la brigata cuneo: questo vuoto minacciò
cuore, tratto ch'egli ha a sé il nutrimento, gli dà il calor vivifico
è atto puro e non riceve in sé potenzialità alcuna passiva; la seconda dicano
intelletto possibile; lo quale potenzialmente in sé adduce tutte le forme universali, secondo
: la civiltà moderna aveva dinanzi a sé libera la via e toccava ora a lei
. filos. ant. che ha in sé una potenza determinata e suscettibile di tradursi
beninanza, e la innamora / di sé sì che poi sempre la disira.
., 11-31: a dio, a sé, al prossimo si póne / far
maggior né minor signoria che quella di sé medesimo. sannazaro, iv-326: non
vide che l'agnella si potea per sé, disse: vanne a tua madre.
[la mente] la divinità in sé, essendo ella in dio per la intenzione
considerazione che l'uomo possa edificare da sé senza ima base offertagli da quel potere
. monte, 1-18-9: nonn-à poder di sé, e sente tante / pene e
. -possibilità di avere accanto a sé o di vedere o incontrare spesso o
passione politica lo fanno sciaguratissimo dentro di sé. -potere decisionale: quello caratterizzato
con grande dispiacere, non sapiendolo da sé partire, pure la licenza li diede,
si sforza di rimuovere quel peccato da sé e da sua colpa e metterlo sopra
ordinato l'esercito e toltasi la vanguardia per sé, collocò l'imperadore nel mezzo.
, contentandosi di usurpare e unire in sé i maggiori. prese, non ottenuta
fondamento e centro dell'unità che in sé tien raccolta e sostiene tutta la chiesa
l'una e tolse de sci e mitte sé in altroi potestà, scicomo ha facto
-dominio di se stessi, padronanza di sé, delle proprie reazioni istintive.
credereste certamente / c'amore avesse in sé gran potestate. iacopone, 90-173: da
qualitate, / non pò la cosa da sé operare; / com'è formata,
da lui si parte e come con lui sé unisce; e questa contemplazione fanno le
nella sana religione per dare parte di sé a'popoli immersi nella idolatria e tiranneggiati miserabilmente
, cioè se medesima odiare e non solo sé, ma ancora ogni altra mortale creatura
abbia i suoi dèi così prossimi a sé, come il nostro dio si approssima
sirà radici de 8, che moltiplicata in sé fa 8. = voce dotta
foglia di tabacco, / sicché da sé ciò ch'era già esculento / è divenuto
mondo, dover farsi da mangiare da sé, non aver nessuno ad assisterlo in caso
egli si sarebbe potuto ritrarre lasciando di sé un lieto ricordo. svevo, 6-no:
, tutti e'servi di cristo hanno in sé questa vera pace. -scherz.
fa piazza netta d'ogni cosa e consuma sé e tutti gli esseri in cui tu
se stesso: parsimonioso nello spendere per sé. cesarotti, 1-xxxiv-204: pieno d'
2-2-43: quello che lui fece per sé, non seppe o non volle o
casa, aveva preso a vivere con sé una decaduta parente del suo povero marito
, che il miracolo che porta in sé la vostra nobile tragedia non si è
che può comunicarsi altrui senza perderlo per sé. de luca, 76: si dà
riceve... dalla conoscenza di sé. nessuna lode nessun onore...
rivo] non puote avere, abbia in sé [l'orto] una piscina ovvero
che facesse una luce maggiore intorno a sé, giacché il di lei sorriso, alleandosi
neri: / al fin tornata in sé, colla gonnella / s'asciuga, e