dica moto locale e localmente mobile per sé, secondo lo filosofo, sia solamente
luogo e che non hanno moto da sé, questo è 'per accidens ',
di qualch'essere e perfezzione che in sé non hanno. michelini, 379: suppongo
su le strutee fanno spezie di per sé, le quali si chiamano mulviane.
il sovrano, che pertanto avocava a sé le cause che le riguardavano. -in senso
principale materia, non portan forse con sé un loro speciale insegnamento? tommaseo,
tutto in se, che trae tutto a sé, che tutto misura da sé.
a sé, che tutto misura da sé. b. croce, iv-12-332: qui
calamitosi. nardi, 330: lasciò dopo sé la moglie e duoi figliuoli; fu
memore della cordiale munifica ospitalità data a sé ed ai suoi, lascerebbe torcere un
amiche ai fiorentini...; a sé facevano muniménto d'armi straniere e di
facea ben egli [lorenzo] a sé muniménto della provetta esperienza di tommaso soderini
munirsi co'sacramenti, fe'chiamare a sé l'ingiuriato. - rendere
-rifl. procurarsi e prendere con sé ciò che si prevede possa servire;
riso] nessuno nella sua coscienza trova sé munito da ogni parte. cinelli,
, 9-184: il re tiene appresso di sé molte patenti sottoscritte di sua mano e
in munizione', avere o portare con sé come scorta. rinaldo degli albizzi,
a luogo e che non hanno moto da sé, questo è 'per accidens '
tutte e sette, / e dopo sé, solo accennando, mosse / me e
pari armi, o quanta guerra fra sé, se verranno al lume della vita,
. fogazzaro, vi-302: parve dibattere fra sé... il punto dal quale
ancora non si riesce di capire per sé il proprio io. -costituire la
e concitar quegli affetti che hanno in sé gli animi nostri ed accenderli o moverli
nel ciel s'informa, / per sé o per voler che giù lo scorge.
desiderio e ha preciso e mosso da sé ogni vizio e sua cagione fa luogo in
vizio e sua cagione fa luogo in sé al santo spirito. petrarca, 50-68:
in occidente, e l'altro a sé proprio, con cui da occidente in
baldi, 6-6: machine che da sé si muovono. casalicchio, a62:
monde, / parrieno avere in sé mistura alcuna / verso di quella,
, essere pronunciato (unmontemorello, ricogliendo in sé tutte quelle fontane sodiscorso, una parola
-insorse antonio lo sportaro parendo tirare a sé le sillabe con enorme fatica, come
tempo da qual ribrezzo che porta con sé questa idea dell'inse- gnare ad odiare
odiando la luce, gettaron via da sé la vita. carducci, ii-17-231: con
, 12-50: sempre fermissimo padrone di sé in ogni e qualsifosse frangente di pericoli
metaurense. -che riproduce o rinnova in sé, in parte aggiornati e mutati,
, i-257: se l'uomo, dispregiando sé e ciascuna legge, l'amore di
e fu profetissimo uomo ed ebbe in sé tutte e sette l'opere della misericordia
: non provare il naturale amore per sé, per la propria vita; condannare
, la quale non lo richiama a sé. il poeta dell'amore è tutto
sorriso che lo rendeva odiosamente sicuro di sé. -disgustosamente, schifosamente.
non è disutile, quando esso vede o sé non avere conseguitato quello che altri,
altri, o altri quello medesimo che sé. = comp. di odioso
, iv-1-379: gridò, fuori di sé, pallida come la sua camicia: -
due cittadi, poco innanzi odiosissime intra sé. ariosto, 38-69: s'alle
dei lumaconi sanza guscio, stette in sé un poco, e poi glielo mise
grossezza d'aria occuperà, sanza diminuzione di sé? ariosto, 33-119: ecco venir
consista quasi nel aar buon odor di sé con le parole. s. cavalli,
di non dar qualche mal odore di sé quando innalzasse uno che ex professo si
davano ancora molto mal odore et essempio ai sé alcuni cristiani concubinari. siri
colpe a un monasterio / che dava di sé odor di buoni esempi, /.
la romana lingua e quelle de'barbari tra sé lontanissime, essi a poco a poco
con bellezza, con età allectano ad sé gli uomini. ariosto, 7-55: umide
di ferdinando. -dare odore di sé al mondo: acquistare rinomanza, divenire
e gli studi non si dà di sé odore al mondo. -essere all'
latte eletto e buono convien che abbia in sé quattro qualità: colore bianchissimo e chiaro
di odorizzazione (una sostanza di per sé inodora). = denom.
libero il passaggio a enea e a sé. bembo, 1-157: al corpo
molti in un pasticcio, o da sé soli o vero accompagnati. petruccelli della
/ * regina ', contra sé, chiamar s'intese. idem, purg
fa gli atti stolti e fuor di sé, sì come di quelli che si avvolgono
che alcuno pianeta; e poi offera sé al suo piacere. scala del paradiso,
, ecc.; fare offerta di sé, della propria persona: dichiarare la propria
ciascuna dell'arti di firenze facesse da per sé un pilastro ed in quello il santo
iscudi d'oro e feceli oferte assai per sé e per li suoi amici.
onore, di dignità, di stima di sé e di altri, o ai sentimenti
l'oficio del battezzare e ritenne a sé l'autoritade e la balìa di lasciare
le torri sieno applicate alle mura per sé overamente con ale o muri angulati, della
per restarne offeso, gli domandò a sé e da doecco idumeo ne fece tagliare a
prevalso avesse al suo suggerimento, / fra sé godea la perfida in vedere / delli
non darà et offerrà al detto ospitale sé e tutti li soi beni, senza
lorenzo in quella necessità, e ciascheduno sé e le su- stanze sue gli offeriva
ai cristo,... offerendo sé ignudo alle braccia del crocifisso. castiglione
coloro per li quali il signore loro sé offerse in sacrificio al padre in sulla croce
vi ha luogo a trattare come problema a sé, offrente sue particolari difficoltà, il
siena, ii-168: questo arbore ha in sé la ragione, se il libero arbitrio
si parte e la mente torna a sé. baldi, 297: l'intelletto dell'
sua responsabilità e per distaccarlo netto da sé. 2. esporre in forma
... con l'oggetti- vare sé innanzi a se stesso e analizzarsi da filosofo
che ama se stesso si aliena da sé e si oggettiva. e. cecchi,
della realtà che fissa e pone fuori di sé, oggettivato, il sogno.
riconosce come oggetti le cose diverse da sé. rosmini, ix-182: ritornando
, che ammette una realtà esistente per sé e coincide col realismo; yoggettivismo trascendentale
è connessa col concetto della 'cosa in sé 'e del 'noumeno 'kantiano.
difficile escludere che la * cosa in sé 'sia una derivazione dell oggettività esterna del
di oggetto, che esiste di per sé, che non dipende dalla percezione soggettiva
sentimenti e i doveri come cose a sé inferiori e che non gli appartengono più.
nel sistema kantiano, oggetto in sé è il noumeno, contrappo
assoluto, il quale sussiste pienamente in sé: l'oggetto ideale non sussiste,
. galeazzo di tarsia, 178: per sé [amor] si move ed un
attività sufficiente per se stessa: assorbe in sé l'oggetto, diventa pregnante, e
graziosa a dio. -fare oggetto di sé: presentarsi alla vista. beicari
/... oggetto / di sé faceva a'suoi diletti e cari, /
subito dopo. cercava un oggettino per sé, un gingillo da appendere al bavero del
di voi che temerario agogna / far di sé in francia esperienzia nuova / cerca giungere
(63): quando fu tornato in sé, si trovò in un letto dell'
re ogni dì più va facendo da sé. mazzini, iv-3-214: le comunicazioni
potergli [le monete] ciascuno da sé pesare, egli è ben vero, che
lieti, / dolente a'dolorosi. ognun sé pasce / del parer suo. manzoni
ognuno legge le sue carte; ognuno sa sé. - ognuno va col suo senno
è la mia. -ognuno per sé e dio per tutti', v. dio1
! sia lodato il cielo! -bisbigliò tra sé il canonico con grande soddisfazione. saba
fece una scappellata, dicendo intanto tra sé: -ohimè, ohimè: son proprio
, chiaro ti dico, / per sé non truova e non vale ohimè.
un sì fatto pazzarone / e'ten sé savio, '1 garzone; / ed oisé
il romor grande: oisé, dolente sé, che il porco gli era stato imbolato
da o [/ j] t e sé (v.). òit,
contrappeso, riuscì a far rialzare da sé il piano impressore del foglio e introdusse
per cortexia or m'ascoltade / e sé olderite de uno gran tremore. bonfadini
la cala- mitta nomata oleare trae a sé foglio e la calamitta arteria che trae
licore. questo si mette di per sé e insolasi; et è chiamato oscigola.
colorita e matura, cade di per sé come quasi tutti i pericarpi: allora
trionfava nel respiro oppresso e andava da sé. 10. reso opaco dall'
governo di pochi non è cattivo in sé ma solo in quanto i pochi governano
che sono in quello contorno trae a sé. buti, 2-586: piena dell'
, iii-44: i vostri campi torrà per sé e le vigne e gli ottimi oliveti
, ma la disperazione sola, e da sé, annienterà l'uomo e le sue
di illustri passioni; fece olocausto di sé, arse in molte fiamme. soffici
morte [la vecchietta] porge a sé olocausti, patemi7 d'animo, trepidazioni,
messia confermerà l'alleanza, e dando sé in olocausto a espiazione dei peccati del
ha potuto appresso di voi operare da sé sola e disporre il vostro volere e
da natura dee fare, porta in sé continua la punizione della natura oltraggiata o
. onta, infamia, disonore arrecato a sé o ad altri; il sentimento,
leo, 163: questo ed altro fra sé cheto dicea / de la ciprigna dea
potè / le sanguinose note / tirar a sé con tanta / forza di spirto ch'
tulio e dicerà di ciascuna parte per sé. parini, giorno, i-560: il
italiani, deposta l'eunucheria, creano da sé e non vanno più in cerca d'
/ i gran duci del campo a sé dimanda. 3. sublime, eccezionale
moti oltramontani sieno tali da bastare per sé soli a liberarci, è un presupposto difficile
puoilo fare col riso intero da per sé, apparicchiato e ordinato col latte di
prose di romanzi, che soli di per sé non potevano dare agl'italiani una lingua
fedro, e sono piccoli drammi perfetti in sé. bacchetti, 1-i-542: conviene avvertire
assiso / su la vetta d'olimpo a sé dinanzi / chiamò la corte de'celesti
si spezza, / uno manendo in sé come davanti. attribuito a petrarca,
ornai che '1 tempo è giunto e riconosca sé dal proprio inganno? =
or ributta tutte quelle acque che in sé chiude e l'oceano s'innalza, ora
maggior gli cresce al core / di sé, che l'ombra sua ne l'onda
o memoria che un defunto lascia di sé nella mente e nel cuore di chi l'
amato o che tramanda ai posteri di sé e delle sue opere. beccuti,
stata (anche nell'espressione ombra di sé e con riferimento ai mutamenti sia fisici,
-oggetto che una persona porta sempre con sé, da cui non si separa mai.
prime a romualdo. -dare ombra di sé: mettersi in mostra, farsi notare
trattenere nell'anticamera senza dar ombra di sé, intanto che li compagni affrettava.
in orrore cosa che nulla tiene in sé di spaventoso. -gettare, porre
il segno della mattezza che hanno in sé; e sono ad essa come uno
il colorante tiziano e l'ombrante tintoretto a sé ciascuno m'invita. ombranza,
sì grandi e sì spaziosi che ognun per sé averebbe quasi bastato ad umbrare una selva
. vasari, iii-399: operando per sé solo [michelangelo] a mostrare
cosa insignificante. -porre distanza fra sé e gli altri, farsi scostante.
aquila volante [tommaseo]: interpose tra sé e lui nebbia formata a modo di
in fatto di fisonomia io non trovo a sé vedere un uomo armato di grande istatura il
zava, / e più poder de sé me inamorava. brusoni, 2-190:
che un galantuomo non le può portar da sé e ci vuol l'ombrelliere, che
non lo sole, non hanno lume da sé, ma sono illuminati dal sole
dell'accento curarsi, talché ella sotto di sé come spezie la rima comprende. m
... non poteva operare se non sé per decreto del fato, né mai
561: esiodo, che lasciò opere di sé scritte, poiché non abbiamo autorità che
, ma, come augusto disse di sé, d'antico casato. segneri, ii-50
ciò che uccise di morte di colpa e sé ed il primo uomo e fu inimico
forte della sua passione / di volermi con sé s'era l'amore / che avea
e in uno avere / presso di sé un tal uom... (no
ornano la facciata della casa costruita per sé dallo scultore e medaglista leone leoni (
comportamento giuridicamente prescritto basti di per sé a integrare gli estremi di un reato,
ii-182: questo è 1 magior di sé proprio lo 'nganno: / in ciò che
omin fanno / non vede alcun di sé quanto d'altrui. dante, xldc-104
om che non nacque, / dannando sé, dannò tutta sua prole. settembrini,
delle proprie facoltà, la padronanza di sé. giusti, iii-370: questo
che sia corpo omogeneo, avendo in sé acqua e terra altra più grossa,
di queste [piante] esistono / in sé tutte omogenee. cattaneo, v-1-404:
escluda una serie innumerevole di forme a sé eterogenee. zena, 2-205: questo non
altre, non li lascia dentro di sé come elementi estranei, e li trasforma
319: la figura circulare è bene in sé bella, ma la bellezza sua non
e per il largo, tirando a sé ed incorporandosi le continue omogenee particelle saline
televisione, il centro ha assimilato a sé l'intero paese, che era così storicamente
creature infere e malefiche che rapiscono con sé i viventi). cagliaritano
ragliando s'avvoltoli, / e di sé invogli l'onagro del mugnaio.
maggiore numero d'altre onde sopra di sé quanto ella ha più percussione e refressione
crin disciolto, / che natura per sé rincrespa in onde. bracciolini, 1-7-2:
vasari, 4-ii-318: la pietra in sé non ha pezzi grandi ma picoli,
nell'onde civili, ma sta in sé unito e raccolto. 29.
gadda conti, 1-635: lasciate dietro di sé le ultime onde degli uliveti.
con uova fresche in mano, disse fra sé: « trama ci è ».
via sanza ritorno, / altre rivolgon sé onde son mosse, / e altre
ragione, / pensando che di sé pinge e colura, / onde il cor
venuta meno materia di dovere dire di sé alcuna gran bugia, per avere onde
torno, [l'anitra] a sé fa giro / di poca spuma; or
amore. tasso, 10-3: rivolgendo in sé quel che far deggia, /
quella mente condotta a ritornare sopra di sé, a ondeggiare, a disdirsi quasi di
che il lavoratore autonomo deve versare per sé e per i propri familiari coadiutori).
una delle parti di assumere su di sé la prova spettante alla controparte, si
se vuole conseguire un risultato giuridico a sé favorevole, si trova nella necessità legale
dice plato: chi non ha in sé onestà, d'alcuna altra virtù non si
d'amore: / l'una ha in sé cortesia e valore, / prudenza e
e onestamente, né fare prò né a sé né ad altrui, se non governa
per onestare il figliuolo et anco sé e per certificarlo della verità...
limiti morali o stabiliti spetto di sé e degli altri, dal compiere azioni dalla
: egli [machiavelli], con in sé la forza di un fatale institutore e
ch'una cosa che sia onesta per sé possa divenire non onesta? -non istimo
politico era buono, purché onesto in sé ed acconcio a troncare i pestiferi disegni.
, cert'elli èe cittadino inutile a sé e periglioso alla sua cittade e al
e dalle buone educazioni, potranno onorare sé e la patria loro. galileo,
1-138: la ghiacciata, di per sé, non è un alimento onesto, e
: come donna onesta che permane / di sé sicura, e per l'altrui fallanza
mille segni dell'opinione pubblica intorno a sé, crede costantemente di essere tenuta dalla
accese piui / leandro assai onde fra sé dicea: / ai sciagurato me, che
primo occorso onesta e bella / veggiola in sé raccolta. poliziano, 1-639: i'
, sanza utilitade e sanza frutto, per sé di ragione è da laudare marsilio ricino
, / quanto più pura, fuor di sé non vede / che quel che trova
vede / che quel che trova in sé: l'onesto e il retto.
immature, chiamato omphacino, ha tanto in sé di frigidità quanto vi si gli ritrova
. secondo un fenomeno frequente che da sé solo costituisce uno dei casi più importanti
oni corpo mosso o percosso ritiene in sé alquanto spazio la natura d'essa percussione
col contatto del battaglio, empiendo di sé onni dì del suo sono un paese,
instituire un più esteso sistema di relazioni fra sé e le varie, multiformi ed onnigene
il concetto poetico] sia falso, in sé, purché bello; e, quando
... che mi vuole onninamente con sé per aiutarlo negli studi. soffici,
volontà onnipotente, s'adoperava di legare a sé con nodi sempre nuovi quell'altra parte
nata, che vale / ch'egli da sé ti scuota, / la più mobile
, purg., 11-26: cosi a sé e noi buona ramogna / quell'ombre
prov. -chi per altri ora, per sé lavora: per indicare che le preghiere
271: chi per altri ora, per sé lavora. -se vuoi sapere orare
.. che perorando teneva dietro di sé un certo licinio, suo servo,
è quella parte dell'orazione che contiene in sé voci derivate dal verbo. tasso,
e le sue parti significano ancora per sé qualche cosa. sarpi, vii-80: in
che l'armonia propria non abbia da sé tal forza, tuttavia l'acquista col mezzo
, orbando lui / del suo figliuolo e sé del suo fratello. casoni, 5-1-461
il figlio uccise; / altri da sé il divise / per consolar l'orbata vedovetta
ciascuna impression che tolle / possa in sé ritener sincera e pura. / perché
[tolomeo fiscone] cleopatra miserabile e sé avea renduto odioso a tutti li uomini.
ora, / luce del ciel di sé largir non vole. idem, purg.
orca, puttana, / vituperio di sé, di sua famiglia, / sol perch'
cui frinico potè vantarsi di avere in sé tante figure di danza quante onde solleva
stellante orchestra di forme aeree captava per sé tutta la poca luce che traspariva dal
la donna sbarrava l'ingresso stringendo a sé i bambini spauriti, lanciando occhiate all'automobile
non tiriamo nelle tragedie cose che per sé erano lontanissime e strane. napoli signorelli
, onde quei saggi, / cui sé duce a le stelle urania offerse, /
il fato è un ordimento / che da sé fassi a caso, e, fatto
anni si sforzava d'attuare rigorosamente in sé e nell'ordinamento della sua vita e
rinchiuse in questa prima maniera sono tra sé differenti,... di nuovo
, la deduzione, consistono già per sé nel ravvicinare le idee e nell'ordinarle.
governar fece rondello / ed ordinar per sé da collezione. firenzuola, 712: sai
cavallereschi, 183: chiamò a sé un suo trombetto / e presto gli ordinò
, ordina, spedisce, ha sopra di sé tutto il governo di primo visir.
lasciò il ferreri assai onorevole ricordanza di sé per questo luogo proprio della viola,
tribuno erasi già ordinato cavaliere di per sé, che fu l'i d'agosto o
disposò lei col sangue benedetto, / in sé sicura e anche a lui più fida
il pittore dipinse questo brano soltanto per sé e che questa non fu pittura '
gli ordini: egli lo fece venir con sé in una stanza vicina e ordinò la
. saba, 358: egli per sé, per la bruna vezzosa / ordina,
disporre (anche nell'espressione ordinare in sé; per lo più in relazione con
, 177: il comparativo innanzi a sé può avere avverbi determinativi o di misura
(63): quando fu tornato in sé, si trovò in un letto dell'
8-16: l'ingegno ordinariamente da per sé saprà formare abbozi bizarri e graziosi. fagiuoli
: mai donna ordinaria aveva accumulato in sé tanto orgoglio, tanta vanità, tanta leggerezza
vescovo il papa l'ha riservata a sé. 19. dir. comm
primo si considera la potenzia di dio in sé e chiamasi assoluta; secundo si considera
1-73: tutte le gemme sono belle per sé ma tutte insieme ordinate sono più belle
la perfetta favella dee quattro cose in sé avere: la prima che sia buona,
; che dimostra equilibrio, controllo di sé; che si esprime con chiarezza,
al luogo ordinato, subito ciascuno per sé n'andò là con grande compagnia.
che hanno altre arti men degne sotto di sé, si domandano arti architettoniche, cioè
inosservanza di tale termine comporti di per sé l'invalidità dell'atto stesso (in
concezione a'un'altra che può stare da sé, questa si dice anteriore e quella
officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro /
l'ordine naturale è principio obbligante per sé, giacché ha una interiore necessità di
comportamento, nell'azione; padronanza di sé. -anche: atteggiamento o comportamento che
. v.]: la polizia chiama sé 'ordine pubblico '. cantoni,
dice d'amarlo, ma più che in sé l'ama negli altri, perché gli
gronin- gen, e così ciascuno per sé si obligava di sottoscrivere all'union generale
atti, 105: una domenica e sera sé misero in ordine cum milli cavalieri e
parte e d'altra qual ciascuna / per sé lo s'ordirà. tommaseo, 5-224
texare né fare texare, né per sé né per altrui in neuno modo,
commedianti sopra una ristretta orditura fanno da sé all'improvviso? foscolo, ix-1-358:
: gente son che gastiga / non sé m'a altri con agrità lesina: /
in maniera delle cose che il re da sé cade in opinione di quello che egli
egli [achille] empiva intanto / a sé l'orecchio con la cetra arguta.
, / con quanto scende e in sé si versa il fiume / mar procelloso che
storia, mise la parte peggiore di sé, che era una irrequieta orgogliosita,
e orgoglioso torcendo a sinistra fa di sé arco, come una mezza luna.
di chiaramente il gran guerriero / a sé provar nella famosa impresa, / e
orgoglio- sette e chiare, / da sé respinge.;. / ciò che in
el panno spiegato, ogni orice per sé, con forfici picciole, dall'uno capo
, iii-44: implacabil nei numi odio in sé pasce, / e pascerà quanto
.. ha venti re sotto di sé ed e obbediente al re della china:
la porta orientale amore tiene propia per sé, e all'altre tre ha ordini di
l'individuo, unita al riconoscimento di sé e delle persone circostanti.
figur. che comincia a dar prova di sé, che inizia a imporsi, a
uno orificio per el qual tira ad sé e per el qual caccia fori, perché
salvatico, per nascer egli da per sé nelle campagne, ne i colli, ne
anteimo una tendenza originale a far da sé solo. -intrinseco, reale,
fa in certa guisa sembrare davanti a sé gli stessi originali lontani oggetti. rosmini
autorità tutti quegli originali appresso di sé e dette a ognuno le copie.
natura ritorce tutto a se stessa; per sé litiga e fassi ragione: ma la
creazioni del genio che li trae da sé originalmente e li lancia nell'infinito mondo delle
natura non è cosa che esista in sé e di per sé e in contrasto
cosa che esista in sé e di per sé e in contrasto con la storia,
cui l'intelletto riceve o forma in sé le idee. delfico, i-5:
, / perché fusse più chiara in sé l'origine. varchi, v-83: la
e è della sua sustanzia che tiene in sé nascosta. -cominciare a manifestarsi.
pascoli, ii-529: l'avarizia è da sé un po'ingiusta e dà origine al
giamboni, 27: gli altri albori da sé producono foglie e fiori e frutto;
fiori e frutto; ma l'uomo da sé lendini e pidocchi e lombrichi. quelli
pidocchi e lombrichi. quelli hanno da sé vino ed olio e balsimo; e
e balsimo; e questo ha da sé sputo e feccia ed orina. boccaccio,
io sono uno di quelli che rinchiudono in sé balsami, nardi e altri liquori preziosi
, cioè verme, che nasce da sé nell'aceto. così credettero i buoni vecchi
al basso). -diritto davanti a sé (lo sguardo). zena,
conti, 2-58: vedeva sotto di sé... i tetti di ardesia delle
vorrebbe, / manda a dar di sé nuove alla sua torma. carducci, ii-
è per natura una donna che abbia in sé tutte le bellezze raccolte quali ebbe la
che e l'ornamento, abbraccia in sé tutti i tropi e tutte le figure,
/ corpo è ch'ogni altro corpo in sé rauna. muratori, 5-i-96: si
reina leggiadrissima ornata, e apresso di sé sedere la facea. bandello, 2-42
, / che, tolosano, a sé mi trasse roma, / dove mertai le
orni la terra, / che per sé fora un vasto orror solingo. g.
mangia; / ed ei, pago di sé, superbamente / crudo, fa loro
pasto. -rifi. attribuire a sé, meritarsi, fregiarsi. alberti,
, 28: questa, che in sé raccoglie e serra / grazia e beltà che
con funzione decorativa, fare mostra di sé in un determinato ambito, esserne elemento
di ottimi costumi) teneva presso di sé uomini non meno letterati che buoni.
di valentissimi cittadini da piccioli porgere di sé ottima indole, avere in sé aere
di sé ottima indole, avere in sé aere e aspetto molto ornatissimo, pieno di
: la perfetta favella dee quattro cose in sé avere: la prima che sia buona
il nome ornato non consista da per sé, ma che risulti da tutti i nomi
si dia il nome ornato di per sé, mettendo più disotto, ove e'
che l'ischernire altrui è malo augurio per sé. = voce dotta, deriv.
l'ornitorinco che, toccato, / in sé si chiude e rassomiglia a sfera.
quando l'albero di esse espedisce da sé il suo fiore, se vede il fior
con tant'oro sul petto fissa davanti a sé con occhio umido di giovenca. bernari
che « manifestazioni dirette della cosa in sé di kant ». = deriv.
o di braccia, ravvolta su di sé in giri spirali, per la sua elasticità
s'avvelena, / vuole accender di sé tutte le genti. -polvere o
enormi, e li tenea nascosti / in sé, perché non li vedesse il cielo
in compagnia dello esametro, ebbe poi per sé solo ardire di porsi in molte pruove
menzini, i-133: altrui vive, a sé muore / chi sopra gli altri avanza
potente re orrevolmente maritare, molto tra sé si ramaricava. mantova, 44: presa
staranno come porci in brago, / di sé lasciando orribili dispregi! pananti, ii-380
: curzio.;. / che di sé e de l'arme empiè lo speco
, e, al vederli soli da sé, poco dilettosi princìpi che dicevamo. benché
pur abbiano, presi anche soli da sé, il lor dilettevole e in un cotal
, / l'indole, e di sé data opinione / la sùbita rapina fa più
orni la terra, / che per sé fora un vasto orror solingo. filicaia,
eletto e buono convien che abbia in sé... odore odorifero alieno dall'orrore
parole di più gentile compatimento che da sé avrebbe orrore di dirsi. -temere
. bacchelli, 19-35: sentiva di sé una sorta d'orroroso fastidio che dava
suoi, /. *. / rose sé dentro, e i denti e l'unghie
detti orsi, e dipoi volle a sé l'orsaio e li due giovanetti.
/ che 'n- grassa per tenere im sé rancura. dante, inf., 26-34
da partire alcuna cosa co'più potenti di sé malamente può avere la sua parte intiera
, prima torti ciascuno separatamente su di sé sul valico di filare, poi attorti tutti
e, vergognandosi, vide appresso di sé una grande macchia di spine e di ortiche
via d'ortiche e pruni / dalle tentazion sé illeso tenne. guerrazzi, 2-247:
modo de alaca, assalta li pesci da sé toccati, quali se raspano col sfrecare
il giardino... contenere in sé... un quadro grande, o
, / che parte, non per sé tien tutto el frutto, / sì che
lettere, orto occulto che coltiva / per sé ogni donna: frutti per la sete
il torto di non essere, di per sé, chiaro e distinto. 3.
per fa- cende occurente, chiamato a sé l'ortolano che custodiva el giardino e
orzo mondo ', che quasi da sé gli casca il granello, senza reste,
a'dimandanti... tutta in sé ardeva di disio. d. bartoli,
fermamente / c'amore à deitade in sé rinchiosa; / ed io lo dico
più oscenamente i fatti stessi urlavano da sé. 7. in modo indegno
viii-2-157: essi... caccian da sé ogni reverenza materna, mostrando di credere
, iii-322: quando un organo ha in sé la forza oscillante o sfiancante o movente
diacronica, non si presenta sempre uguale a sé, ma fa registrare varianti (la
costrignersi, cioè facendo egli stesso da sé la diastole e la sistole, sì nel
del suo mirabile intelletto invogliò dopo di sé i più begl'ingegni italiani a darsi
lede altrui con picciola morsura * / sé dilatando poi subitamente / offusca il membro
parole dei comizi. -chiudersi in sé, nella propria solitudine. ungaretti,
di bellissime luci e non ha in sé oscurità nulla. dante, xxxvii-5:
le parole che si dicono hanno in sé qualche oscurità, quel ragionamento non penetra
... per un poco trae a sé gli occhi de'riguardanti sì che,
altrui participa- zione, che son per sé freddi ed oscuri, nella composizion de
7 (115): commentando tra sé una parola oscura, interpretando un andare misterioso
luce della riflessione e della coscienza tirano a sé tutta l'attenzion nostra e la impediscono
miei oscuri morti mi avrebbero chiamato a sé. 15. poco armonioso,
similitudine di borsa, detti testicoli in sé contengono, e così mutando nome sono
a quest'ombra ospitai, che a sé ne chiama. delfico, ii-453: voi
generosa all'accoglienza di estranei presso di sé o nella propria dimora. -anche
, agg. che riceve presso di sé, che accoglie, che ospita. -
; accogliere e trattenere qualcuno presso di sé, nella propria dimora, offrendo
. avranno avuto cura di portare con sé denaro spicciolo; e di tanto in tanto
chi ospita, accoglie, riceve presso di sé qualcuno, offrendogli l'alloggio e generalmente
3. ricevere, accogliere presso di sé; ospitare. gemelli careri, 2-ii-212
nel pe9o si increspi, / che ver'sé accati mai verun buon ospo.
acetosa, oxalida detta, nasce da per sé nei campi lavorati domestichi la primavera.
due futuri medi, che hanno da per sé terminazione passiva innestata su l'ossatura attiva
: la cavalleria... impose a sé la difesa del debole, osservanza della
botta o almeno almeno isvenire fuori di sé. -norma giuridica o istituzionale.
avesse voluto tenere per forza sotto di sé quelli monaci e recarli ad ordine di
: il mio sfogo morale trascinava con sé tatto il mio ambiente familiare, i
e che, dove il soggetto è per sé più gioviale ed aperto qual è pur
tanta dignità, ma solo per deffendere sé e li sudditi suoi. saraceni, ii-
mondo umano senza interporre mai nulla tra sé e le cose,...
dati, xxvii-i-xii: la mattina fece a sé chiamare tutti quelli che stavano sull'osservazioni
che 1'* io 'fa di sé è imperfetta, in quella è perfetta.
quasi os sessa trascinava con sé dappertutto. lucini, 4-99: i
parti anche del coniglio, prendendo per sé la testa. ci mangiò molto pane,
altri popoli rimasi soli e tanto però da sé potenti che, essendo alla loro ossidione
l'ossificazione dell'abitudine, contento di sé. = nome d'azione da
il riconoscimento della donna come uguale a sé. - per estens. ossa delle
costruzione, di un'opera di per sé instabile. p. cattaneo, 2-11
entrano nelle ossa. -bramare per sé la polpa e agli altri fosso: desiderare
fosso: desiderare egoisticamente ogni bene per sé e ogni contrarietà per il prossimo.
casa d'altri ognun vedere: / per sé brama la polpa e agli altri tosso
è meglio che gesù ci chiami a sé. -non esserci nè lisca nè
, 2-2-43: quello che lui fece per sé, non seppe o non volle o
il proprio tamarindo... dentro di sé ha alcuni osetti piccioli e rotondi.
perché l'una virtù l'altra a sé chiama. guicciardini, 2-2-68: chi
desideri verso di qualche oggetto e sente in sé tanta possanza da superare ogni ostacolo che
una idea, perciocché ella potria far da sé una sola scuola a parte, se
conobbe subito attone che troppo caro a sé od a lei costar dovea quell'ostellàggio.
è alto e genuino, ha in sé qualcosa d'austero e insieme di verecondo
ant. che fa mostra vanitosa di sé, che si pavoneggia. alberti,
la cavità dell'acetabulo, che riceve in sé l'osso del femore, la quale
altrui a ottenerla, a riconoscerla in sé. l'educatore è ostetrice.
/ gittando alberto l'itala corona / ostia sé diede a l'ira alta de'cieli
che senza quiete o posa / nutre sé di se stesso e con sottile / moto
, e la repubblica avrebbe di per sé fatto quanto crederebbe necessario per vendicarsi.
fargli far dimora, / darebbe di sé indizio e chiaro segno / o d'amar
quei falsi religiosi, scacciò via da sé con modo dispettoso il povero missionario,.
'1 folle, fa nodo: / lega sé e turba sì co'mar a l'
ogni anno e colui che aveva contro di sé il maggior numero di suffragi, doveva
di vita (e anche chi serba in sé con cura un sentimento).
: l'olga si era chiusa in sé come un'ostrica. -per simil.
8-595: stava a questa richiesta in sé vulcano / ritroso anzi che no,
panni ch'àe avuti per vestire di sé e di suo famigla dal fondaco nostro
tale otta alcuno sì mala openione di sé che si vorrà disperare, e non crede
: piacque al cielo di chiamare a sé il valoroso artefice l'ottantesimoquarto anno di
sempre ciascuno 1 da sé e pari copari e tutti insieme cose ottime
ha... l'angelo allora in sé la bellezza delle idee, ma imperfetta
erba [il pentafillo] apresso de sé, lo fa eloquente e otte- nirà
dieci in una borsa singularmente e di per sé. castiglione, 303: disse cosimo
africa sudoccidentale che costituisce una razza a sé stante, comprendente circa quindicimila individui puri
porta, 9-2: la magia contiene in sé la scienza della natura de gli occhi
alcun concetto / c7un marmo solo in sé non circonscriva / col suo superchio,
vestire. ariosto, 33-123: conchiude tra sé che questa via / per discacciare i
... o da per sé intrare pecore, porci, porcelli, crape
pistillo] annessa al ricettacolo e contiene in sé l'abbozzo del frutto e del seme
, ovattato, che si istrada da sé, tutta notte ha scalpitato nel buio
. boccaccio, v-25: verso di sé conobbe venire due bellissime ninfe, ovvia
armi rilucenti,... offerse sé obviante all'ardente enea. boccaccio,
desiderio che si considera foriero di danni a sé o ad altri; provvedere a
che sono o sono stimate dannose a sé o alla comunità; essere in contrasto
un evento, un'azione considerati a sé o ad altri pericolosi o dannosi,
e civile, la quale convenevolemente a sé tiene de li uomini lo maggior numero
città di temperatissimo aere, in sé molto bella e sopra tutto e comoda e
si trasmuta in fiamma e dando a sé pàbolo, se stesso fa grande e nutrisce
con limpida consapevolezza e pieno dominio di sé. segneri, iv-104: la
caratterizzata dal dominio delle passioni e di sé e comporta atteggiamenti misurati e anche freddi
, i-195: lo spirito talora, a sé re- dutto / e dal mar
trovate del cosmopolitismo svizzero occupano ora di sé i pacchianotti nostrali. bacchelli, 2-i-424
tra sporta per commerciarle per sé. = dallo spagn. pacotilla
si distingue e parte / così infra sé che l'un con l'altro adverso /
. tommaso: con dio, con sé, col prossimo. 14.
cesarotti, 1-xxxiv-52: lasciò chiara memoria di sé per le sue virtù di pace e
... è in pace con sé, con gli uomini e con dio.
di saturno, eguale e unita fra sé, non per legami di leggi, ma
cotanto al mondo vivuti che possano fra sé addomesticati e pacificati trattarsi. monti,
, 11-222: era gente pacificata con sé e con il mondo. -serenamente
volere per lo publico l'aveva per sé osservato, e quaranta volte che egli
luogo di quella somma deitade che sola sé compiutamente vede. 15. bibl
d'ogni grande altezza senza danno di sé. -a padiglione (con valore
/ di comparire a far qui di sé mostra. marcello, 35: la parte
iddio. boccaccio, iv-37: chi sé non ama, niuna cosa possiede.
n'a- vea lasciati scemi / di sé, virgilio dolcissimo patre, / virgilio
dio come di se stesso, di sé padreternizzato. = deriv. da padreterno
di essere tale ed è piena di sé (e ha valore iron.).
dasse ad altri, e comandando facesse valere sé apresso e'suoi, in qualunque
ivi pose il suo seggio, e sé patrona / fece di questa zucca mal salata
una di quelle idee padrone che in sé comprendono ogni cosa, quel movimento era
ha la gente di guidarsi la macchina da sé, la categoria degli autisti padronali dovrà
atto esprime una padronanza; lasciato a sé senza ostacoli, vorrebbe il dominio dell'
riconosciuta insieme col potere di disporre di sé. testi, 3-232: grande incentivo
. 7. controllo vigile di sé, delle proprie emozioni, dei sentimenti
tanto si pregia, quella padronanza di sé a tenersi imperturbabile, eziandio negli accidenti
carne allo spirito quando, occupandolo di sé, tenta di trarlo giù dalla sua padronanza
l'amica potè recuperare la padronanza di sé, fu ancora la fulvia che, insinuandosi
comperasse, la pregai si serbarlo presso di sé; avrà occasione assai più di me
ben si può dir ch'egli è di sé padrone. nievo, 842: fui
degli altri ed era sempre padrone di sé. bigiaretti, 8-109: mi rendo conto
. svevo, 1-92: padrone di sé, ricco, felice. -che
; mantenere o riprendere il dominio di sé e delle proprie azioni. de roberto
13-53: ognuna delle donne badava a sé, ripercorreva il paesaggio del suo viso,
i-55: ritrova [il soldato] in sé, di gusto, la propria attitudine
. / altri de'paffi mirti a sé fan clave: / altri s'arman di
che la materia. -offerta di sé o della preghiera a dio. dominici
e costituisce una università da per sé, e per conseguenza un feudata
si colca e stende; / sotto di sé la spada e il corno mette;
accortosi dello 'nganno di biondello e in sé non poco turbatosene, propose di dovernel
determinato; persona che ha davanti a sé ancora tutte le possibilità e le scelte
lungi avea la solitaria cella, / fra sé dicendo: « con periglio arreco /
in burla ogni atteggiamento ostentatamente sicuro di sé, prepotente, presuntuoso, smargiasso;
la più dolorosa vittoria che potesse e sé campar dall'obbrobrio di cader loro in mano
mucchio di grano e di tenersi per sé tutte le pagliuche. tommaseo, 19-122:
bene strofinate che sieno, tirano a sé e poco stante da sé rigettano de'leggieri
, tirano a sé e poco stante da sé rigettano de'leggieri corpicciuoli, come minuzzoli
tempo che a pensare ed a temere per sé, fan la via dritti senza tampoco
dormiva o no, tutto stordito diceva tra sé: « per certo questa è una
l'uncino pigliava togliea il sacerdote a sé. statuto della gabella di siena, 26
cortina per esser retta fa pala di sé in ogni parte. p. nelli,
.. credeva di tirar gli occhi a sé col suo vestito; e la curiosità
, li- 2-138: ha sotto di sé... il soprastante della stalla,
napoli? né roma mi potrà chiamare a sé con altra speranza o per altro servigio
il quale abbia un'asse sopra di sé alquanto elevata, con molti e spessi palchetti
domanda ritorico; li quali sono tra sé molto diversi, conciosia cosa che il palesamento
fa tre cose: nell'una infama sé; nella seconda infama il suo
di quella mente condotta a ritornare sopra di sé, a ondeggiare, a disdirsi quasi
il conte uberto di maremma... sé e 'suoi difetti palesa. bibbiena
chi 'l tene / del tutto in sé celato, / che quel ch'è palesato
scaltrimento molto vi vaglia, a scusare sé può ripitare la ventura. a. pucci
, i-381: celava l'acqua in sé virtù d'amore / che in cor mortale
prossimo che dà male esemplo altrui di sé e pecca palesemente. 3.
palazzo ed ivi fece palesissimamente chiamare a sé meretrici vendute e femmine vane, per
bran palesemente alcuni corpi / lungi da sé. rosmini, xxvii-271: la filosofia
e 'n bocca avea il palio a sé ispogliato, / e 'n man avea
arido fior, che 'l mare in sé produce. a. neri, 1-196:
colonna, 1-187: quanto contiene in sé l'alta e rotonda / palla celeste.
santa causa del popolo ha di per sé già troppi nemici! io dico soltanto che
. veritade, cioè iddio, dice di sé: io sono via, intendi rettissima
..., tutto preso di sé, inaridisce la realtà, stringendola e
cancello, e serve per tirarla a sé e chiuderla, specialmente quando la serratura
emulo uno che altro non ha in sé de felice che '1 non conoscer la
castelvetro, 3-136: egli non ha per sé senza più ritenuto che nubi, /
che schiavi / d'altri e di sé. d'annunzio, iv-1-503: -credo d'
la mia dilecta e diva, / de sé canctando sul fiorito monte, / e
, 1-6-3: è ver che da sé sola a ciò non basta / nostra natura
': fascetti fibrosi che uniscono tra sé le varie ossa del carpo e del metacarpo
palmenti,... gli dava fra sé certo titolo che non aveva mai portato
da zuc- caro che vi nascono da sé, molto cotone, molto brasil,
girare che fa l'albero su di sé le palmole incontrano successivamente e abbassano l'
con la spada in mano con- tra sé venire, dietro ad un palo fitto in
191: tutte queste [terre] tra sé in colore differiscono, perché o sono
mai posa, / vive ei donno di sé? = voce dotta, lat
arrivato a cadice il governatore lo volle a sé, e diessi a palpeggiarlo in sì
boccaccio, iv-153: guardante davanti da sé il suo amante pieno di sangue e
uomo pensa, studia, discute tra sé, giorno e notte; egli ha la
, 20-300: pareva morto e fuori di sé, se non che ancora nel petto
che tutte le convicine cornici faceva intorno a sé ragu- nare. trissino, 2-2-350:
acini ingrossati e maturi fan pompa di sé, attornia il graspo e sembra di
di altri e volere il pampino per sé: desiderare per sé la gloria, lasciando
il pampino per sé: desiderare per sé la gloria, lasciando agli altri i
e1 fa già pluxor anni / che sé questa bugada: / esso si l'ha
ogni magistrato si restrinse insieme da per sé e simile ogni pancata. 2.
perché son tali, meglio sintetizzano in sé l'equilibrio essere-divenire. 2
l'altro maggiore di diametro entrava da sé solo nel duodeno. lessona, 1067
plebe], / di mille petti a sé fa barricata. -pane e mugugno
, si fa fare il pane / per sé buffetto e per gli altri inferigno.
nome molto dolce, perché ha dato sé dopo a sé in cibo spirituale, sì
, perché ha dato sé dopo a sé in cibo spirituale, sì ch'el
vece di procacciar col lavoro pane per sé e per gli altri, eran costretti
bacchetti, 2-v-327: si definiva da sé « americano », « rude figlio
per amor tuo. -fare per sé pan buffetto e per gli altri inferigno'.
per gli altri inferigno'. riservare per sé tutti i vantaggi e lasciare agli altri
si fa fare il pane / per sé buffetto e per gli altri inferigno.
poi quando gli è maturo s'apre da sé, si spuzza e in pochi giorni
sua mano porge / ania contro di sé, reti ed inciampi. faldella, i-1-113
: folle chi prima leva / da sé il taglier ancor gli altri mangiando / e
prosciutto. pratolini, 2-250: per sé egli ordinò una tazza di cioccolata,
, 2-92: un cacciatore prese con sé il vischio, i panioni e andò
di quello appannamento che fa da per sé il latte in cima, o panna
gli enfiarono i testicoli e lui da sé gli pannò con un ago: gli invelenì
cole e di tirar le casse a sé, per fare il panno serrato,
: questa teoria... ha in sé ogni freno, ogni correttivo, e
sugli altri e farsene un vestito per sé: fare progetti su altri senza tenere
su gli altri e farsene un vestito per sé. -approfittare delle cose d'altri
ladra man dell'altrui panno / per sé soglion tagliar larghi giubboni. -tagliare
gadda, 15-69: la casata sgranocchiava per sé, da le misere pannocchie de la
la lana possa né debbia, per sé né per altra persona, pilliare o fare
edifizio non è compiuto mai completamente in sé, ma deve avere degli adattamenti anche
di quel poco si valse per salvar sé e lasciar gli altri nel pantano.
la pantarba, la quale attrae a sé tutte le altre gemme. tramater [
cioè come sostanza cosmica che contiene in sé il principio animatore al quale viene attribuito
valore assoluto, in quanto subordina a sé ogni attività e valore (lo stato,
che sono in quello contorno trae a sé. pulci, 14-81: la lonza maculata
fera, / e mena drietro a sé sì grande schiera / d'uccellon mischi,
: pantera è una petra che ae in sé grande va- rietate di collori. e
collor alguno ch'ella no abia in sé. dolce, 6-58: pantera è pietra
intensa a persuadermi che non ha su di sé un centesimo. g. bassani,
d'ogni specie facevano bella mostra di sé nei giardini di ladò, del macraca,
/... e'gli dare'per sé la giovane. / - cotesto è
, che non può ardere né ricevere in sé questo lume. sermini, 90:
, è assai meglio vivere modestamente per sé che essere pàpero... e
cosa: egli ha ministrato bene per sé, poich'egli è in casa e noi
signore del gattaio lo fa pigliare per sé e mettelo in suo tesoro, e mercatanti
papisti la stessa libertà religiosa che pretendono per sé. papini, x-1-711: per quanto
tocca a tutti abbia a beccarsela per sé e papparsela e trangugiarsela saporitissimamente? fagiuoli
. cioè poveri traviati, pensava fra sé il padre cristoforo, credete voi che
duole, come d'ingiuria fatta a sé, della mercede uguale alla sua, data
vestita a modo peregrina), fra sé diceva: -or che cosa è questa
. invar. persona che assume su di sé determinate responsabilità, allo scopo di favorire
convincersi che la signorina maldi sa pararsi da sé. 5. nell'industria estrattiva
intuitivamente un valore paradigmatico, riassume in sé tutta l'opera. 2.
farlo: quando vedeva che tutti da sé consolati partivano, all'ora si credeva
del timor di dio; tutti tornarono in sé. la più parte, voglio dire
-il paradiso l'ha- voluto con sé, dio l'ha voluto in paradiso
l: il paradiso l'ha voluto con sé. p. petrocchi [s.
dà luogo a paradossi o è di per sé un paradosso (un pensiero, un'
ha vasal- laggio; / ciascun per sé vorrà essere impero, / ma lo
candido ch'avieno / gli angeli in sé, potesse far paraggio / allor ch'usciti
.. si divide sempre più tra sé, e così porge il fianco al popolo
anima umana ha cotali ragioni in sé di bellezza et ogni una per cento
col rischio di arrecare un grave danno a sé e agli altri. =
come d'un uomo che abbia in sé un principio di paralisi, una malattia
sede delle piccole percezioni e nutriva di sé la poesia. arbasino, 19-212: parallelamente
gadda, 6-280: guardando diritto davanti a sé fino a padroneggiare la rimozione del parallelepipedo
si conclude da questo concetto alla cosa in sé; e questo paralogismo chiamasi 'paralogismo
per serrare in mezzo e sotto di sé tutti i madieri. viani, 14-20:
derivandone irrigidimento della personalità, sopravvalutazione di sé e morbosa tendenza al sospetto e alla
che col suo potere assoluto, in sé negativo, evita almeno il male peggiore
/ dei quali, per piacere a sé, si para / la stoltezza dei
fazzoletto o col ventaglio le zanzare a sé ed a me. fenoglio, 1-3:
nelle sottoposte valli piombando, portò con sé a precipizio quanto le si era parato
per pic- ciol prezzo a compiacer di sé chiunque si para loro davanti. foscolo
. oggi nessun'erba parassita succhia per sé, per la propria vita malefica,
ultimo; che reca su di sé o dentro di sé un parassita.
su di sé o dentro di sé un parassita. parassiterìa, sf
falls è strepitosa. -fare mostra di sé. f. corsini, 2-409:
-anche: che fa bella mostra di sé, che si pavoneggia. f.
era un'infinitudine popolata / ricca di sé, non di uomini, divina / perche
, 42-75: la sua porta ha per sé ciascuna loggia, / e tra la
, / e tra la porta e sé ciascuna ha un arco: / d'ampiezza
, / co dio ha plasesto, / sé pareclado e presto / de tuorla per
pietà che ogni alto / cor prova in sé? leopardi, 1-17: quel grido
iv-1 (44): conoscendolo eguale a sé di vita, di meriti e di
, ei s'affrettava di pareggiarlo a sé nell'ordine del pretatico. a. molin
nel verace speglio / che fa di sé pareglie l'altre cose, / e nulla
cose, / e nulla face lui di sé pareglio. bandello, 4-5 (ii-667
nel verace speglio / che fa di sé pareglio a l'altre cose, / e
cose, / e nulla face lui di sé pareglio. ottimo, iii-575: la
fosser create da due autori nulla fra sé parenti d'origine. -origine,
è spinta a farsi un'idea di sé estrema ed assoluta, e più resta dominata
parentargli più onoratamente reformò la legge da sé statuita circa le spese funerale. idem
persone parenti e ben conosciute tra di sé. salvini, 48-22: marte e pafia
le loro figliuole con buona rendita per sé e per i suoi mariti, con
cioè a quelle che altre parentesi dentro di sé contengono, non è dubio alcuno che
iii-140: non aveva [gesù] in sé altra volontà se non adempire quella del
non li parve da mettere a pericolo sé e li suoi cavalli, ma volle
pareami con tanta letizia, quanto a sé, che mirabile cosa era. idem
, / dolente a'dolorosi. ognun sé pasce / del parer suo. manzoni,
(44): lo fece entrare con sé nello studio. era questo uno stanzone
non caler -così lo santo riso / a sé traéli con l'antica rete! trattato
che tutte le spere / volge dintorno a sé per sua parete. calvino, 12-147
ludibrio talora / t'abbian fra sé. d'annunzio, iv-2-186: -voglio
16-30: quel senso onestamente baldanzoso di sé che fu il segno spiccato dell'indole
, non pargoleggiava più, camminava da sé. papini, iv-152: quell'idioma
sono invidi, però che veggiono a sé pari membra e pari potenza, e temono
, ii-61: resta solo, pari a sé, / uno scroscio che si perde
telaio è la nutrice; che, a sé traendo alternamente il calamo annesso con cappi
per esser retta, fa pala di sé in ogni parte, tal che la palla
ad oggi aveva fatto meno parlare di sé. -ha fatto per mettersi in pari
dalla sua destra mano, d'una a sé pari- forme grandezza, la sicurtà.
non è donna la quale faccia altrui di sé innamorare già mai che o parimente ella
... avviliva nelle istituzioni e in sé la dignità delle idee politiche.
regno, sicuri d'ogni inquietudine per sé e per le famiglie. nievo,
viii-2-143: madonna francesca, iarlante per sé e per polo. leggenda aurea volgar.
, i-100: costoro sentono d'aver in sé quella virtù rappresentativa del bello che,
certe parti della reggia son di per sé vive e parlanti. 12. personificato
meno probabilmente, la fissarono loro da sé; e così fissata l'introdussero nell'
, però che sono ehi ha in sé ragione. cellini, 561: lo
vive male porta quasi una lucerna innanzi a sé, cioè la parola d'iddio,
passi strani e difficili, come da sé riescono insoavi, così ancora nelle buone e
cesari, 6-50: innamorava così di sé le persone, che tutti faceano ogni opera
una lingua che parli ogni cosa per sé sanza avere accattato da altri.
'l ventre gonfio cominciò a parlare da sé. muratori, 8-i-270: la verità
dà troppa importanza o egli la arroga a sé. -con licenza parlando: v
. -far parlare, far parlare di sé: destare grande interesse. mazzini
di loro, garibaldi, fa parlar di sé molto nella guerra con rosas.
poveretto non aveva mai fatto parlar di sé, altro che in bene. ghislanzoni,
in sul noce. -parlare con sé, da sé o fra sé: esprimersi
. -parlare con sé, da sé o fra sé: esprimersi a voce
-parlare con sé, da sé o fra sé: esprimersi a voce alta o mormorando
or forte. idem, 9-480: tra sé parlando, arricciando le labbra, /
: l'uomo parla non solo da sé, volgendo la parola a chi non è
o alle cose, ma parla fra sé, senza articolare parola. -parlare
: v. spagnolo. -parlare per sé: non condividere la responsabilità di ciò
e dice che non ha pane per sé e che noi... -parlate per
, narcisistico e con eccessivo compiacimento di sé. -parlarsi qualcuno: stabilire un colloquio
i-n-12: per necessarie cagioni lo parlare di sé è conceduto. idem, inf.
, 4-293: quando parla, altrui e sé sputacchia, / e 'l capo fa
-borbottare, brontolare (una persona, fra sé). cassola, 2-236: l'
cassola, 2-236: l'uomo parlottava tra sé. pasolini, 1-272: fischiettava tutto
tutto soddisfatto, e parlottava fra di sé. 2. fare pettegolezzi (
, i-12-25: pure considerando tra sé essere la fanciulla degna del partito
-dire in tacite parole: parlare fra sé. tasso, 7-48: talor aice
! soldati, 2-99: portava con sé libri e dispense, col proposito di
che è di guardare l'opera per sé, lasciando la parola al semplice gusto
vergine maria, per la cosa in sé... questo scandalo...
, / eh'hanno dolci misteri in sé nascosi. baretti, 6-361: qual
guisa che mentre spirano non possono a sé trar l'aria, e mentre sono da'
in cima a un'asta, pulisce da sé l'impiantito. -con riferimento a confessioni
ottimo, iii-468: temperanza ha in sé nove spezie: parsimonia, modestia,
fare parsimonia di qualcosa', tenerla per sé, tacerla. manzoni, v-3-439:
dalla minorità, ha procurato riunire a sé questi tali partaggi. c. gozzi,
, veder potresti / che ciascuna per sé di fresco incisa / s'attorce,
dell'entrate si riserbò il cardinale a sé e parte ne dette a'monaci. nardi
, i-12-169: vostra domanda / ha in sé ragione? una piccola parte / date
che produce le forme ha sempre in sé una parte immortale. b.
padre e la sua madre più che sé, non è a lui degno. guicciardini
dieci scudi il mese e la parte per sé e per due giovini: cosi chiamano
chi ha mal parte al core per sé non può ben pregar per altrui. libro
qualità sussisteranno, agiranno e basteranno a sé come altrettante divinità: quindi la sostanza
delle opere del prossimo, non in sé rie, sempre sia nella miglior parte.
setta sua biasimava la parte, recando a sé i ghibellini e 'non veri guelfi
correrebbe alla volta di venezia, come da sé, più argento che oro; e
: chi ha mal parte a corte per sé non può ben pregar per altrui.
., 30-80: non che da sé sian queste cose acerbe; / ma è
non fa omaggio: / mostra di sé dar parte / ma non s'obbliga 'n
che vanno impettite credendo di muoversi da sé. più di tutti ridicolo io che
viii-1-184: sempre dice [l'avaro] sé esser povero, e mostrasi; e
con altre persóne, / di tenere per sé le proprie pene; / bisogna raccontarle
della negazione di dio non sta a sé ma fa parte di tutto un più vasto
, lo riteneva in parte come fatto a sé. -in qualche misura (in
da parte in un luogo da per sé. montano, 429: qui occorre parlare
cosa divina e splendor di dio per sé amabile, perché la bontà, di
contemporanei. 7. contenere in sé le proprietà accostate, giustapposte, mescolate
ambi- dui così poca giuridizzione sopra di sé che sarebbe specie di latrocinio egli ad
15. ant. prendere per sé, trarre. -anche: ricevere con
, 5: uno legno non è per sé caldo, ma ben può dal fuoco
li altri meritando ricordatori e participatori di sé », cioè quelli che meritarono per
ordini, venir a far partecipi di sé, dico de l'essere, della vita
una tale e tanta vita, che da sé espresse, e si sublimò spiritualmente nell'
,... richiamano tutta a sé coloro che, col parteggiare la popolar
e non di coriandro, né ha in sé quella tanta amaritudine che ha la matricaria
del tuo corpo veduta ignuda è da sé sola una face con che amore è
secolare il quale si lieva dentro da sé all'amore di quella beata visione e dentro
amore di quella beata visione e dentro da sé desidera alcuna particella di tal refezione.
, / che fanno onne terrestro a sé mancipio; / o s'ei fu fatto
o s'ei fu fatto pur per sé condutto, / o de ciascuno o nullo
, come che la turca contenga in sé alcuna particola di tutte. bruno,
obbliga la fede propria non solamente per sé, ma e per gli uffiziali suoi
, forma o valore distinto, a sé stante; che può essere considerato singolarmente;
di concorso... tira a sé tutti gli altri giudizi particolari, quantunque
l'altro, né aver nulla in sé della realità dell'altro: questa relazione
fuori di quella cerchia e prese per sé, esse seguono proprie leggi e vanno trattate
di seguitarlo avevan già più particularmente tra sé cominciato a trattar del modo. buti,
a esso; oblio, annullamento di sé nell'ascesi. fra giordano, 2-68
del clero inglese, consigliatisi sol fra sé, un partimento, con nome poco dissimile
della longanimità e della pazienza abbia in sé salutevoli cammini e partimenti di consigli,
il salvatico..., contenere in sé tre parti- menti: il verziere per
, / ch'eo agio, a sé mi serra / sì che d'ogni altro
del potere); prendere su di sé parte del lavoro, delle incombenze altrui
calandra, iii-221: si ristrinse in sé, poi di tutta sua forza e possa
figliuolo e non avendo di che nutricare sé né lui, colui uccise e per
vi-368: giamai non si partìo da sé questo greco, anzi il tenne sempre
l'anello caro, né mai da sé il partiva. -separare dal resto
a una prerogativa. -partire qualcosa da sé per proprio commiato', rinunciarvi spontaneamente.
di ragion laudato, / partir beltà da sé er suo commiato. paolo da
j di quel maestro che dentro a sé l'ama, / tanto che mai da
il mio debile stile, / pigro da sé, ma 'l gran piacer lo sprona
da me par- timmi e tutto a sé mi trasse. -affrancare dal servaggio
vertude fugge lo demonio, / da sé lo parte e mettelo in assillo. s
de la sua bieltate, / partendo sé da la nostra veduta, / divenne spiritai
i tempi debitamente, le istorie da sé, e la filosofia sotto diversi dottori s'
, l'esaminarli a parte ciascuno da sé, stabilire a ciascuno la propria natura e
raggio de l'eterno vero / che a sé ritrae la libera scintilla: / secura
spero / a lui ritorni che da sé partilla. -trarre, derivare.
la bella abbandonata dido / partir da sé l'empio troiano ha scorto. casalicchio,
in collo e sì lo strinse a sé per tale virtù che tristano da lei
'nmensurabile bontà divina l'umana creatura a sé riconformare, che er lo peccato de
fa irmi / novella vision eh'a sé mi piega, / sì ch'io non
qualcosa, riconoscerla come ormai estranea a sé. dante, lii-i: io mi
più, non dare più segno di sé, non produrre più sintomi (una particolare
lui si parte e come con lui sé unisce. petrarca, 77-6: certo il
l'una e tolse de sci e mitte sé in altroi potestà. g. cavalcanti
partono. -perdere il controllo di sé. -come eufemismo sessuale: eiaculare.
tempo è giunto, / e riconosca sé dal propio inganno? / questo io noi
e perciò di- cerà della scritta per sé e del ragionamento per sé, e di
della scritta per sé e del ragionamento per sé, e di ciascuno partitamente. boccaccio
partitamente la posta d'ogne lanaiuolo per sé. velluti, 12: le quali [
e da torno guardatosi, conobbe manifestamente sé essere là dove al saladino domandato avea
di gennaio, fare venire dinanzi da sé tutti li tessitori partitamente. sansovino,
partitanti ebrei per cavarne profitto privato per sé, hanno cominciato a correre sino a
pericolo che l'altro prende sopra di sé. -in partic.: che
fanciullezza il fior rapito, / tra sé prese partito / lassarmi tra le fiere in
, arrabbiando di gelosia, volgeva tra sé partiti per levarsi dagli occhi arcombroto.
miglior ingegno che abbia sua maestà presso di sé, ricco di partiti ed atto ad
altri, e cerca di tirarne per sé tutto quel partito che può. ghislanzoni
dei vantaggi che il potere di per sé comporta (e tale definizione rispecchia effettivamente
. senza essere detti partiti veduti da sé o da altri metterli di mano in mano
materia [nell'arte architettonica] in sé sono un potentissimo coefficiente alla perfezione dell'
politica: il regime democratico- parlamentare in sé considerato, in quanto caratterizzato dalla presenza
una pèsca spicca, divisa in due da sé. comisso, 5-36: ella m'
partorisce una pietra di natura simile a sé. g. de'bardi, xcii-i-iao
lorenzo de'medici, i-4: a sé e ad altri eterna vita e gloria partorissi
fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. g. villani, 8-39:
del tuo corpo veduta ignuda è da sé sola una face con che amore è
vii qua- litate, / di sé mi die sensibile paruta. boccaccio, ii-7-95
., 10-42: quant'esser convenìa da sé lucente / quel ch'era dentro al
ché del propio ch'avea / di sé, mi dà d'altro fatto parvente.
. guerrazzi, 7-297: allontana da sé i discepoli perché i parvoli gli si possano
mario] a pensare di stabilire in sé maggiore grandezza col farsi parziali molti dell'
quelle verità siano state dette contro sola sé, con ispirito di parzialità municipale.
i figliuolin per altri e non per sé. -con riferimento a vegetali.
sete aspra martora / pur respinge da sé tonde temute; / e di livide macchie
-avere in sé. arici, i-87: delle man
, 16-1-65: dove fosse sì lontano da sé, quali oggetti gli dessero di che
di fuori o al di sopra di sé,... che l'agita di
, / dolente a'dolorosi. ognun sé pasce / del parer suo. tommaseo,
si tenga contento del preparare intorno a sé men tristo avvenire. giusti, 4-i-
quando l'anima, quasi fuori di sé, affettuosa ne'dilecti degli amati corpi
altra vedova ben pasciuta, se non per sé, per il maturo ascanio. betti
247: egli [il pupillo] da sé non sa le cose che si fanno
iii-24: non riputava per cura a sé dovuta... guidare a pasco le
al padrone sbrattarsela con dio, e per sé, fatta la sua confessione pasquale,
d'una figura passabile, di occupare di sé molti uomini giovini che incontra nella conversazione
semplice, e che sempre portava dadi da sé per non essere ingannato. tasso
: se il saladino avesse avuto appresso sé un cotale negromante, con mettersi a
lo rasparò e lo setaccierò da per sé; di quello che passa ne pigliarò
tasso, 6-47: tancredi, in sé raccolto, attende in vano / che
: quanto le fia gravoso il ritornare in sé gli spiriti, i quali vagabundi pare
, notando, règgere a loro usanza sé, arme e cavallo. tortora, iii-143
amor della padrona o per paura di sé, non è certo. -con uso
. benzoni, 1-65: ritornando in sé diceva mille matterie, di essere stato
giambatista rispose che, essendo partito da sé senza essere stato da alcuno cacciato, poteva
, ma anche mi rampognai di cose per sé innocentissime. moretti, iii-1001: la
... ogni tanto essa stacca da sé, si strappa dall'anima, la
ad una pistola e se la sparò da sé nel capo, togliendosi la vita.
: il loro amore aveva dietro di sé un lungo passato; trascinava dietro di sé
sé un lungo passato; trascinava dietro di sé, nel tempo, una immensa rete
villan guidarmenti. -condurre qualcuno con sé nei propri spostamenti o viaggi.
? -che si reca con sé passeggiando (un bastone, una canna
nudi. -agitare dentro di sé incessantemente ma senza esito (un intento
, i-118: il passer solitario assai per sé senza altra dichiarazione mostra avere a contener
in tutto alli suoi fratelli, ricevendo in sé ogni nostra miseria e passibilità, acciocché
. che ha la capacità di nutrire in sé passioni, di alimentare il proprio animo
lungo accoramento, mentre paolo attiratala a sé la baciava passionatamente in volto. carducci
: -povera gigia! era fuori di sé: faceva pietà da rompere i sassi.
ogni freno, tentano di tirar tutto a sé sole, senza che mai dicano basta
dominante ed esclusiva, che impronta di sé l'intera personalità di qualcuno.
: quanto l'agente più al paziente sé unisce, tanto più forte è però la
, sia che non operino di per sé che nella fantasia e nell'animo, donde
passività che importava una dedizione intera di sé. e questo le détte un'indefinibile
sa resistere a tempo e respingere da sé le offese e i pericoli. butti,
di azioni altrui; che lascia disporre di sé da altri, mostrandosi eccessivamente arrendevole,
, in cui l'uomo sicuro di sé prende piacere nel rendersi passivo e dissociarsi
natura e incita e provoca contro a sé l'ira di dio. -che
nobilissima del cielo, che ha in sé principio di questa natura passiva, gira,
/ quando l'occhio, per sé organ passivo, / lume ferisce
vari in tanta impresa / litigando tra sé pende sospesa. menzini, 5-5: voi
nel crudele, fece vibuleno e percennio a sé venire e ammazare. campanella, 1102
/ lo vostro regno, che da sé lo sgombra. g. villani, 10-151
mai piatade / di povertà, vedendo sé felisce. / però andrà nell'infernal
, l'individualità umana prende coscienza di sé, si esalta, esplode.
qualsiasi della superficie terrestre, abbandonandolo a sé senza velocità iniziale, dopo averlo spostato
la fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. boccaccio, iii-n-68: né
che tutti ne sentono e dicono da sé quanto e meglio che non ne potremmo dire
di quello che occupava il primo per sé solo. campanella, 1064: sono pietre
, il quale avendo deposta la parte di sé più grossa e più untuosa, diventa
, i-697: riacomo la strinse a sé e quasi subito, mentre lei cercava,
risolve ogni durezza; / tira a sé tutto l'umore, / penetrando con
dotati, e ciascun d'essi in sé riceve / il suo proprio sensibile,
le parole che si dicono hanno in sé qualche oscurità, quel ragionamento non penetra
, 5-76: essi perdonano a sé d'essere imbecilli, anfibi, cialtroni
sia più secco e però contenga in sé molto minor nocumento. lauro, 2-123
nel naturale », la cosa in sé nei fenomeni: tenendo sempre ad affermare
, perciò forme, che hanno in sé le orme della loro origine, e,
maggiore di quello che occupava il primo per sé solo. g. del papa,
.. e al fine essa medesima per sé si perse. marchetti, 5-238
detta per la quale l'uomo punisce in sé quello che si duole avere commesso
dai poveri non mai contenti, dentro sé tutto gioisce, dicendo: i peccatori
maddalena de'pazzi, iii-290: levò da sé un leggio grande che era nel mezzo
davante, / lasciando dietro a sé l'aere dipinto, / e di tratti
egli mostrò veramente un sì fatto saggio di sé che fece conoscere ch'egli voleva,
ragazzetta si tinge e lustra l'unghie da sé. de pisis, 3-100: nella
... trag- gere debbia e sé appresentare alla casa dell'abitagione del gonfalonieri
/ del carro e lasciar lei di sé pennuta. 5. ornato,
sua origine divina: profetico fantasma di sé, del suo penoso incivilirsi. tecchi
mentre essi... sentono già in sé a poco a poco partire dal penoso
amoroso) che porta per lo più con sé affanno, preoccupazione, ansia, dolore
propensione, predisposizione); sentimento di sé, consapevolezza, coscienza. -anche:
intenderebbe dire (anche in espressioni qualipensare fra sé, in sé, ecc.).
anche in espressioni qualipensare fra sé, in sé, ecc.). dante,
d'annunzio, v-1-17: pensavano in sé: « come soffri! come t'
storia, ma l'ha dinanzi a sé bella e fatta. -interpretare.
partic. nella rilevanza dell'oggetto in sé e nella connessione con altri oggetti)
se lo scolare saputa avesse nigromantia per sé adoperata l'avrebbe, pose l'animo
. pascoli, 1-791: pensare a sé è giusto; non pensare che a sé
sé è giusto; non pensare che a sé non è giusto. d'annunzio,
/ non dietro, ma dinanzi a sé. tu affretta, / se puoi,
pensarci su '. -pensare a sé: acquisire la consapevolezza della propria identità
d'animali: 'il cane pensa da sé a mandarli via '. 11
casi, ai fatti propri, a sé: perseguire il proprio esclusivo interesse;
esclusivo interesse; occuparsi di quanto riguarda sé e non gli altri (anche in forma
da pensare '(sanno prendere cura di sé). -far pensare: suscitare
tutta l'antica filosofia considerano come per sé stante, presupposto del pensiero nostro che
il pensato, l'essere è in sé assolutamente trasparente, assolutamente conoscibile. b
.. che altri si obbligassero da sé per denaro in ogni anno a gettarsi
mentali, principalmente di acquisire coscienza di sé e della realtà che i sensi gli
i sensi gli propongono come estranea a sé, nonché di costruire schemi puramente astratti
propria dell'uomo, e di per sé lo distingue dal resto degli esseri animati
sciente è mizerissimo tanto che pur far vole sé bestia e con essa la terra participare
tutta l'antica filosofia considerano come per sé stante, presupposto del pensiero nostro che
sier rampolla / sovra pensier, da sé dilunga il segno, / perché la
ogni tua voglia, e tutti in sé ristretti / tien, miserello, i tuoi
pietra. tasso, 10-3: rivolgendo in sé quel che far deggia, / in
modo però che il buon giovine andava tra sé vacillando. tasso, 8-65: pronta
oziosi, senza avere dinanzi un pensiero di sé. -con riferimento a dio.
avvenire. la fine sarebbe venuta da sé. cassola, 6-126: -ha i pensieri
, j che giorno e notte a sé la vuol davante. / di costui non
la virtù. -tenere presso di sé. marino, i-19: costui,
pensiero, ché credo sia mezo fuor di sé. fagiuoli, xv-7: in fine
son genti alquante felle / che fingon sé d'infermità talora. / daranno briga allora
entrato in questo pensiero, diceva da sé a sé: « che debb'io fare
questo pensiero, diceva da sé a sé: « che debb'io fare s'io
ciaschedun di que'baroni / tenesse sotto sé più volentieri. domenichi, 5-265:
fuor di prigione aveva mille pensieri e di sé e d'altri, e quivi,
pensieri: ristabilire la piena consapevolezza di sé e della propria situazione. manzoni,
tutto il proprio pensiero: ritornare in sé, riavere il completo dominio di sé.
sé, riavere il completo dominio di sé. manzoni, pr. sp.
remunerate, pur di poter dire di sé: « ancora sono atto a qualche cosa
primi incontri fatti qui, m'offerse da sé una onesta pensione, e volea
lei; spende nelle tavole e per sé e per i suoi, in stalla,
farò, grazia di tenerla appresso di sé. baretti, ii-262: il re s'
malinconici o dolorosi, o nutre dentro di sé preoccupazioni, dubbi o sospetti (una
e si fermò pensosa, / pur tra sé rivolgendo i modi e l'arte /
molto grate al maschio narcissico o esibitor di sé, oltreché al furfantello e al paino
amoroso, / madonna, m'ha di sé sì 'namorato / che giorno e notte
del gallo. -che nutre in sé un'intenzione, un proposito, un
del fallo, lo quale ha in sé una amaritudine che è gastigamento a più non
sappi che lui ha di- rieto a sé chi ti porgerà tribolazione e pentimento.
pente, / se d'altrui o da sé è consigliato. angiolieri, vi-1-425 (
el grasso... stava sopra di sé e cominciava a pentere d'essere ito
sanza prò si penta / qualunque priva sé del vostro mondo. idem, purg
/ altri, tardi pentuto, in sé si rode, / assai più d'odio
uncino pigliava, togliea il sacerdote a sé. anonimo toscano, lxvi-i-50: cotti [
-schiumare la pentola', accaparrare per sé la parte migliore. a.
camera mi pare / ch'ogni prerogativa in sé riceva /... / più
fera, / e mena drietro a sé sì grande schiera / d'uccellon mischi
cui versa il finito a rispetto di sé. 10. vano, inefficace
perdere il cervello; / spesso da sé ragiona e sta sospeso. / i drappi
angolo della bocca, guardava davanti a sé. g. bassani, 4-13: piccole
appoggiate che si lasciavano calar giù da sé, e la testa cadeva penzoloni,
pare / ch'ogni prerogativa in sé riceva, / e ch'ella sola
mezzo ', qualora ella non ha dopo sé voce che da lei si regga:
* affaticarono. galileo, 3-4-227: soggiunge sé, con altri autori di nome,
e viste dolorose, sicché ciascuno sembiante per sé e ciascuno motto per sé muova l'
sembiante per sé e ciascuno motto per sé muova l'animo dell'uditore a piangere
1-2 (i-32): la luna per sé non uce, né potrebbe alcuno splendore
o divieto, / se non quanto per sé ritarda il bosco / la vista e
esser atti ciascuno a difendersi da per sé ed a pregar a quella bandiera che più
voi abbiate detto che il caldo per sé ammollisce e indura 'per accidens ',
per via di donna, essendo per sé natio di corinto. giorgio dati, 1-169
/ bramò colui che 'l morso in sé punio. idem, par., 4-36
tornare a fiorenza a dar saggio di sé: e che questa era una occasione da
di chi lascia passare le congiunture a sé favorevoli. -avere la pera mézza
matto alle pere: essere fuori di sé dall'ira. viani, 19-667:
varia gente / sol per avere inance a sé presente / chi per fama nel core
partorisce una pietra di natura simile a sé. = alter, di peanite.
di altro tipo), elaborando da sé, mediante l'iterazione delle prove,
annunzio, iv-1-212: può riunire in sé [l'organo] tutte le intonazioni da
185: tornò a guardare davanti a sé, ma con nella nuca quel moto
23: perche pria del tempo a sé il mortale / invidierà l'illusion che
su discende; / perché, appressando sé il suo disire, / nostro intelletto
, 3-93: restaro, e trasser sé indietro alquanto, j e tutti li altri
non ha la carità di dio in sé. cino, iii-45-10: penso tanto a
mondo, perciocché sono tutte meno di sé. bembo, 10-iv-29: perciocché molta neve
, / molto di fervor cieco a sé d'intorno / fuoco possiede, il qual
: fu creduto ch'ella era da sé caduta e morta per la percossa.
/ che l'uom premendo il fa di sé maggiore. -con riferimento all'azione negativa
né a pelle tesa, costituiscono da sé soli tutto il corpo sonoro, il quale
percussore restò attonito e quasi fuori di sé. 5. per estens.
, / corsermi al cor, lasciando in sé smarrita / l'alma, che il
l'alma sta in contumasce / e da sé piange il tempo c'ha perduto:
, legge, ricama e quando assetta a sé le robe proprie, a la maniera
medesimo, ciò è che non cerca sé per sé, ma sé per dio,
ciò è che non cerca sé per sé, ma sé per dio, né
che non cerca sé per sé, ma sé per dio, né appetisce le proprie
altri, e al fine essa medesima per sé si perse. sarpi, vi-2-26:
: ché, dacché non è buono a sé, non sarà mai buono a neuno
ribattè chiusi dal vento, / e da sé ritrovò la via dell'aria, /
, 30-89: poi, liquefatta, in sé stessa trapela [la neve],
gran consolazione: -ma in cuor suo tra sé e sé, rispose con una frase
: -ma in cuor suo tra sé e sé, rispose con una frase proverbiale lombarda
c'altrui dà 'l pruno ed a sé tien la rosa. = deverb.
in cielo, sì come aveva in sé potenzia di ricevere la forma celeste per
6. annichilamento, annullamento di sé. iacopone, 1-92-159: ama tranquillitate
perdemento: / faratte star l'amor de sé contento, / se l'obedisse.
nomò del nome di colei che in sé contenne la redenzione del misero perdimento che
guada- gnonne perpetuale perdimento e lasciò di sé a tutta gente sola ricordanza del suo
: vedevasi bene che egli diceva fra sé: -perdincibacco! se il mio figlio ha
cessazione del diritto di tenere presso di sé gli atti, per l'obbligo di
quelle [parole] perversamente intendendo, sé e altrui a perdizione hanno tratto. idem
chiaro davanzali, lii-24: chi avesse in sé nulla mancanza / di penitenza ch'avesse
, / perché [gesù] a sé quella iaga [la circoncisione] ei
. v.]: non perdonava a sé nessuna pena. -ant. concedere
1-75: trovògli paurosi e amatori di sé e perdonatori alle corpora loro.
di cacciare il male ribellante contro a sé. -influenzare, condizionare. ottimo
? -chiese egli, tenendola sempre a sé, più stretta, e baciandola perdutamente.
perdutamente come s'elli vedesse dinanzi da sé morto tutto lo mondo. di giacomo
con l'odio, il quale in sé doppia passion contiene: doglia dell'
: le pareva di aver lasciato dietro a sé, giù nella valle perduta fra i
quasi 'n ispecchio, e vede a sé sembianti / mille che già peregrinaro al
uomo andando in peregrinazione / vocò a sé ciascun de'sua serventi, / facendo
s'ella avesse potuto cosi far ufficio per sé come l'ha saputo far per altrui
molti mesi peregrino, / mostrando di sé in arme inclite pruove. della casa,
non si sdegnarono qualche peregrina dizione a sé tirare. trissino, i-40: voi dite
figura di dio, il quale in sé il tutto comprende, percioché ripieno infinitamente
conseguenza dif fondono sempre da sé e sempre in sé accoglieno, man
fondono sempre da sé e sempre in sé accoglieno, man dano del
condennar la dottrina di galileo troppo di sé presumendo e mettendosi a decidere di quelle