: avendol costei bene acceso col mostrar sé accesa e liberale, una delle due schiave
virtude abrazzi: il vizio da sé limi, / et speri in quel che
dà, non limo, / ché per sé paté a tutti manifesto. buti,
calpestar i regni suoi: / da sé si rode, si consuma e lima.
vita / penosa che mi parla di sé da qualche suo lacerto. 2
25: perché pria del tempo a sé il mortale / invidierà l'illu- sion
], perché poi invogliato, entrasse da sé... anche qui, mi
che il non-io è una negazione di sé, qualche cosa che gli si oppone
essere tutto; ma che oltre a sé, vi ha qualche cosa che non è
, vi ha qualche cosa che non è sé. tommaseo [s. v.
guittone, xx-63: deo, che mosse sé sempre a ragione, / « de
e di limoni, per avere in sé qualche parte amara, prima si cuocono
tocca pianamente: onde restarono sopra di sé tutti e dui. idem, 20-225
partì..., lasciando di sé un grandissimo desiderio per la sua pietà,
: l'uomo che... di sé non vede i mancamenti, è d'
libertas '), e si costituì da sé giudice e giustiziere. anche dopo che
margherite innanzi fessi, / per far di sé la mia voglia contenta. ottimo,
o margravio potesse intendere e interpretare da sé, per diritto di nascita, i
cicognani, 3-173: quando rientrò in sé, era vicino alla chiesa di san
, 9-xiv-155: diede gran nome di sé in dipingere marine, porti ed ogni
uno schioccar di tela / correa da sé nella stellata notte, / e prendean
non so come mi si ripete da sé nel cervello se non nel cuore.
sconsigliò d'accettare perché 10 volle per sé, capite?... accettò,
/ o volè passo passo, / ende sé un tratto d'arco. collenuccio,
.. dio con alte nozze a sé marita. 6. per estens
congiura, furono donati dieci mila scuti per sé e cinque mila per lo maritare di
che erano restate nelle navi, pensarono tra sé un utile consiglio, il qual ponesse
marmorea colonna / fanno noia sovente et a sé danno. boccaccio, viii-1-3: mossi
tenendo gli occhi fissi d'innanzi a sé; ed ella le ascoltava nella stessa
/ dandolo a questi, e che a sé sol si conviene. domenichi [plinio
marroni: persona mediocre che presume di sé. c. gozzi, 1-1171:
dell'incerto marte / vede pender di sé la miglior parte. idem, 20-72:
lo re lo vidde abbattuto dinanzi da sé in terra, con molto vigore colla
in altri capi idee che di per sé non ci volevano entrare. cassieri,
. arnese di legno che serve per sé solo a far operare le forbici de'
... tutta unita dava di sé maraviglioso martello a gli austriaci. menzini
— superare prove difficili; dar buona provadi sé, essere costante, far bella figura.
di ferro, ed à dentro di sé accomodata ima vite lunga, quasi per la
giovinetto ancider, forte / gridando a sé pur: « martira, martira! »
cor. prati, ii-16: di sé si martira, / la chiama e sospira
mese avanti sé; mesi di strazio e martirio, ma
farsi un martirio / degli altri e di sé. = voce dotta, lat
che visse al mondo, andò raccogliendo in sé quanto di travaglioso ci tormenta nei corpi
. bonsanti, 3-i-242: brontolò fra sé: « bestione, martufo lo »
ore dieci, piacque a dio chiamare a sé la benedetta anima di alamanno salviati mio
marescalco. ottimo, ii-456: dice sé essere rimaso con vergilio e stazio
di maschera: essere già di per sé sommamente brutto e deforme. del casto
tentazione che mascherava una vaga pietà di sé e di lei. bernari,
falsi, potrà egli non riconoscendogli in sé, dubitare che sotto le spoglie del
e carità di tutti, e saranno di sé sole vagheg- giatrici e infiammate. parini
nascosti sotto, pareva che camminasse da sé. carducci, iii-6-141: le mascherate tratte
punta e i quartieri costituiscono pezzi a sé. -anche: rivestimento di pelle, spesso
, fermezza, equanimità, dominio di sé, coraggio, profondità e chiarezza di
tempi. pavese, n-i-568: dice di sé che è mascolinizzata, dice che il
di 'donna 'che abbia in sé alcun che di maschile. baldini, 5-67
altri simili potentati) tenevano presso di sé come guardia del corpo e milizia personale
cavalleria, / l'arco allontana, a sé la corda tira / ed al tergo
e1 figulo... ha innanzi a sé una massa di terra, e di
torbida e confusa / d'elementi tra sé discordi e misti / trasse la luce al
, se non fa buona armonia da sé, indipendentemente da quello degli strumenti.
alla materia che i corpi racchiudono in sé. parini, giorno, ii-986:
inutilmente e quasi in modo crudele a sé e ad altri. e così 'massacrarla
sue spese e vestire e calzare per sé e per sua famiglia e alcuno per
.. sia tenuto e debba apresso di sé tenere e conservare ogni e tutti pegni
nelle fabriche de'metalli, perché ha in sé masserizia. 8. ant.
massiccia e che niente non abbia in sé del sonoro. muratori, 5-iv-149: massiccio
; e son tali che hanno in sé una certa apparenza di gran pensiero,
e salvare almeno una minima parte di sé? bigiaretti, 11-163: « la pop-art
si conferisce valore assoluto di per sé evidente, che si ammette universalmente e
cui discordie tutto il popolo dietro a sé tirano, la sicurtà e la maestà
.. si contengono ciascuna da per sé sotto un tempo ed una misura;
veder la lor bellezza, lasciano di sé grandissimo desiderio e massima- mente revestite di
di essere spirituale, massimamente scacci da sé a tutto suo potere questo pessimo vizio
suo, però il si recò ad sé, che vide che cadea pur a lei
siano essi d'altrui, siano di sé e di dio. pirandello, ii-1-1142:
è molto secca, si spicca da sé dalla nuce. = var.
per la gravità del peso, da sé spiccossi dal masso e con impeto urtò
in una lettera che pareva portare in sé l'odore della mastica. marinetti,
6. figur. rimuginare fra sé, impegnando le proprie facoltà mentali;
concepire, nutrire, alimentare dentro di sé (sentimenti, desideri, passioni,
si masticava la sua bile dentro di sé, per paura di peggio. d'annunzio
. covato nell'animo, alimentato dentro di sé, rimuginato. nomi, 12-63
ultimo e mastodontico trionfo della parola in sé; appunto, della parola in libertà,
, lei l'aveva pure a rinterzare per sé. r. borghini, 3-65:
né rigore di magistrati, si sbrogli da sé la sua matassa. deledda, ii-673
(spoglia di certezza). verità in sé, e però esatta. 2
presuppone la realtà al pensiero, identica a sé nella sua già perfetta realizzazione.
i-22: essendo la materia quanto a sé non determinata a qual si voglia sostanza naturale
di materia e forma crolla inevitabilmente da sé, perché si fonda sopra nozioni astratte
l'ha fatta sua e disciolta in sé, o, come si dice in filosofia
caratteristica positiva; non è intelligibile in sé, ma solo nella relazione trascendente con
materia prima, la quale ha in sé la potenza di ricever tutte le forme
che non può ricevere l'esistenza in sé, e che fu chiamata da alcuni
parte incompleta che attende, di per sé, un'integrazione; fondamento essenziale e
2. sostanza in sé indifferenziata, dotata di estensione e destinata
doma come parte maledetta, inferiore a sé; se ne stacca, guarda al cielo
e volgari. 3. sostanza in sé differenziata, caratterizzata da qualità particolari,
fra giordano, 62: il cerchio per sé è una cosa, ma s'io
alzaro, / quella molle materia in sé raccolto / l'ha immantinente, e
che moveva moveva mugghiando e trasportando con sé cavalli e carrozze, e ufficiali e
lei unita, / specifica virtù ha in sé colletta. tavola ritonda, 1-488:
: la... moneta vuole in sé tre cose: che abbia il conio
figulo... ha innanzi a sé una massa di terra, e di quella
e lime, e aveano dinanzi a sé molte materie, sopra le quali esercitavano
te ti ciba; / ché a sé torce tutta la mia cura / quella materia
e virtù si dice, perocché, in sé fermata, non è da avversità vinta
màtera pulita, / per allettarlo a sé; ma poco vale, / ché sempre
pongono esso essere immobile per avere in sé, secondo ciascuna parte, ciò che
altre ricerche concernono non la letteratura in sé stessa, ma le circostanze esterne che
16: tenendolo in cotale maniera istretto a sé, sì che t. da lei
dalla medesima e, accogliendo poi in sé la forma, dà origine all'universo
secondo che nella imaginativa sono, in sé ricevere, come non proporzionate ad esso.
'le voci e locuzioni riguardate da sé, senza la forma del concetto e
improprio; giacché in ciascun suono da sé, quand'abbia un senso, è
innaturale e irrazionale e contemplandolo non in sé e fuori del mondo, ma vivo
ragione interna della parola, egli da sé la indovina. -senso letterale.
luce di grazia, pur avendone anche per sé: illumina da sera a mane.
scelto una chiave da un mazzo recato con sé, leggeva il materozzolo.
sia matricolato costui, -pensava tra sé. « ah! ah! » gli
quella concentrazione, quell'oblio amoroso di sé nell'argomento, quel di due uno
uom sì degno / unirmi in matrimonio in sé prefisse / e farlo del mio letto
giudicata una madre che avrebbe allattato da sé. giov. croce, 85:
, ii-193: il lupinello nasce da per sé in tristissima terra, sin nel mattaione
poca età ebbe animo de andare da per sé un viaggio tanto longo, accordò il
atleta) che sa attirare su di sé tutta l'attenzione del pubblico con mezzi
eterna guerra. come se vincere in sé i più forti stimoli del mondo e
. d. bartoli, 2-3-170: fra sé consigliatisi sopra il che farne, alla
quell'amor proprio che non guarda che sé solo, tirando giù a mosca cieca
, che ghermiva, saettava lungi da sé, inseguiva, ripigliava, facendo mille
uso della ragione, la padronanza di sé; abbandonarsi ad atti stravaganti, a
vedrete come / tien caro altrui chi tien sé così vile. -vestito, abito
lasciato a noi questa immagine giovanile di sé, allegra, mattinale, incontaminata.
: [tamaki miura] ha portato con sé, dall'oriente estremo e mattiniero,
un bambino. spolverini, xxx-1-io: a sé non colli o selve o spesse fratte
pareva così irragionevole, che concluse tra sé che colui doveva essere un qualche mezzo
: la malvagia e spaventevole darà di sé tanto timore appresso a delli omini,
andò con tristo core, / e fra sé disse: per cotal manera / io
il segno della mattezza che hanno in sé; e sono ad essa come uno di
ibidem, 297: metti il matto da sé, diventerà savio. gozzano, i-36
cibo; ogni massara / la sostanzia a sé trae d'un par di nozze.
. tasso, 14-527: tiene in sé mille bellezze ascose / e ne le guance
, i-55: [giuda] dava fra sé ad ognuno degli undici la taccia e
: benché la sapienzia umana sia in sé buona in molte parti, non dimanco
propaganda dell'opinione, fanno male a sé e a noi e ritardano col discredito ciò
e la nera calpestata e franta / sé disfacendo il forte e redolente / vino
cuore mille accidenti all'ora e in sé matura il piano per carpirgli la cassaforte
: alcuni bambini ben maturati escon da sé e vanno incontro alla levatrice.
la dolcezza del suo frutto e a sé e ad altrui sia profittabile. boccaccio
l'amata? -di minore assai di sé, imperoché più tosto manca di essere
, con fortissime e strenuissime opere a sé prescrivono? machiavelli, 1-viii-169: non
la pera è matura, casca da sé (ovvero bisogna che caschi).
la pesca è matura, casca da sé ': degli avvenimenti che li risolve il
che fece edificare in alicarnasso, per sé e per la moglie artemisia, che
l'acqua o il liquore tirando a sé lo stile che è nel mezzo, detto
del torchio, che il torcoliere tira a sé quando deve stampare il foglio.
il danno e il grave che ha in sé, ne rileviamo anche le beffe.
, coraggiosa, presuntuosa, sicura di sé. sacchetti, 110-13: un
che una buona parte de'bachi salgono da sé alle scope; e quelli di alcune
c. gozzi, 4-128: talor da sé si divertiva alquanto / con un mazzo
e lei: / lei che a sé mi chiamò per mio dolore, / amor
tali inganni, / fece di dolce sé spietato legno. 6. in
sentir parme / sacro furor, che di sé m'empie. 12. ant
. persona umana considerata nella coscienza di sé, nell'identità individuale, nella pienezza
il soggetto, in quanto cosciente di sé, di fronte o in contrapposizione all'
chi vuol tutto, chiede sempre per sé). -oggi a me, domani
« in abruzzo mé, té, sé;... in sicilia (e
perché m'ave fallato, / donando sé indel'altrui talento. / ancora in
in un'ora che mee / a sé fece venire, / dicendo la spietata:
di feto senza visione e inconscia di sé. a mano a mano che la forza
fatti avea morti a dovizia, / fra sé dicendo: « sì grandon ti veggio
, / per far conoscer meglio e sé e'suoi. testi fiorentini, 68:
straniero. marino, 11-138: in sé raguna / del fior d'ogni beltà la
ove stanno queste due parole ciascuna da sé; come se, pienamente parlando,
invidiosa mente sempre per lo migliore di sé si suole consumare. -avere meglio
pirandello, 8-750: guardano innanzi a sé con occhi pietosi e vani, e
a cui egli volea meglio che a sé. s. bernardino da siena, ii-417
del proprio io; l'essere cosciente di sé di fronte o in contrapposizione all'oggetto
doverla enun ciare di per sé sola questa nozione con un segno unico;
del proprio io; l'essere cosciente di sé di fronte o in contrapposizione all'
canne da zuccaro, che vi nascono da sé; molto cotone, molto brasil,
3-552: rivolti... berengario fra sé molti ripieghi, elesse quello che l'
fatica pel contadino che finalmente lavorava per sé da torno al melgone, al suo
[dioscoride], 398: sana per sé solo con acqua quelle posteme, quando
. le cadute si mettono di per sé sopra stramazzi, stuoie o paglia, e
apostolo avea stabolito vescovo o prete amonestano sé alle mondane oqupazioni non loro mellare.
dire che chi lavora non raccoglie per sé il frutto del suo lavoro. d'
. mi parve un poco vano di sé e d'una sua pastosa e rotonda voce
se ben tua melliflua bocca mio nome in sé non resonasse, mi sarà a sufficienzia
dolce suona / qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube
, de'quali ciascuno forse di per sé non è bello, né interamente appropriato al
ser mestola... chiamando, sé quasi ad ogni parola abbracciavano e baciavano
pure ripensando aver fatto gran tistizia di sé. pulci, iv-145: costor che fan
suoi cibi, ch'egli aveva per sé, e qualche meluzza salvatica. filippo degli
il gran canale / mantiene attorno a sé fermo e sospeso. morgagni, 96:
'n disperanza, / che non à in sé membranza / d'avere alcun valore.
, / e tutte vanno e per sé ciascheduna: / l'amore in tale guisa
, / ed a lo core di sé fa posanza, / e di ciascuno membro
per le stelle spiega, / girando sé sovra sua unitate. petrarca, 23-46
membra avea ripiene, / la pioggia in sé raccoglie e si rintegra. bruno,
numero delle persone, e ha tirato in sé non una porzione delli beni a questo
sai le membra sparte, / che in sé l'idea d'un vero nitro espone
ebraica e latina, e contenea in sé tre membri del mondo, da adamo
di talpe, abiezione / che funghisce su sé. pavese, 5-138: più ancora
che una persona tramanda ai posteri di sé e delle sue opere; reputazione (per
: lavorava... per lasciar dopo sé qualche onorata memoria. tasso, 15-32
suo governo, lasciò chiara memoria di sé per le sue virtù di pace e
presenza ideale che un defunto lascia di sé nella mente e nel cuore di chi l'
, e quel che e'trovavano da sé non meno arditamente che quel che era
ammaestra di sapere ben favellare e fa di sé cinque parti: invenzione, disposizione,
o di fatti si perde quasi da sé coll'andare del tempo '. poi '
. 'si rinfresca all'uomo da sé la memoria delle cose': non sogliam
non sogliam dire che si rinnova da sé. -recarsi, figgere, ridursi
: [ognuno] rimoverà facilmente da sé questa male fondata suspicione, se si
stordigione / per lo gran colpo in sé di mal provato. [sostituito da]
, e, quando fu tornato in sé, si trovò in un letto deh'infermeria
scrittore scrivendo dea così vita memoriale a sé come agli altri. vasari, 4-ii-276:
conciso, che serve per ricordare a sé o agli altri fatti e circostanze
e decretarli per equità; magistrato da sé, quantunque compreso nel dipartimento della gran
: tiene [sua maestà] apresso di sé, in memorialetti di mano sua propria
uso. -fare bella mena di sé: comportarsi in modo esemplare, fare
ai boni amico sia; / far di sé bella mena / con vita onesta e
partì di parnaso, solo avendo menati con sé alcuni pochi confidenti della sua corte.
provincia ebbe fatti pigliare e menare a sé. cavalca, 20-27: molti [cristiani
. sacchetti, 74-15: chiamò a sé un suo famiglio e disse: -va',
che li riceveva. -attrarre a sé o verso un oggetto determinato (l'
il morso / de l'unghie sopra sé per la gran rabbia / del pizzicor,
sedie. 8. unire a sé una donna in legittimo matrimonio (cfr
città. -avere addosso, su di sé. iacopone, 23-22: omo,
e per tonde cacci e getti fuori da sé. gemelli careri, 1-i-369: tutta
vermini. -per estens. contenere in sé; fornire, somministrare, produrre.
menarne altri confida, / volge tra sé goffredo a cui commetta / la dubbia
boccaccio, v-67: egli avea intorno di sé per tutto pianissima via, non d'
fenomeno di natura fisica percepibile, in sé o nei suoi effetti, attraverso i
siena, 1-8: amore proprio di sé... era uno arbore di morte
bene che non è poco beato chi salva sé solamente coll'aiuto di dio: ma
l'intelletto. -menare amore con sé: fare innamorare di sé. g
-menare amore con sé: fare innamorare di sé. g. cavalcanti, i-136:
— menare la coda: dimostrarsi sicuro di sé. pataffio, 7: menerem la
180: il cavaliere, ancora da sé presumendo esser menato per beffe, dopo
di menarola; per fare girare su di sé l'albero, e con esso muovere
vero che la giara s'è rotta da sé, senza che nessuno l'abbia toccata
che non posson sostenersi sopra se stesse da sé, né da se stesse sorreggersi,
fussero l'altre, ella a paragon di sé le reputava tutte degne di riprensione e
pecora, lxxviii-m-142: questo mendacio in sé non à riparo, / ch'
ancora in italia, facendo correr di sé il concetto d'un assassino e d'
, trovandosi povero e mendico, di sé e non di lei s'ha a rammaricare
chi d'altri è sospettoso, è di sé mal mendoso. (chi è in
luogo e ogni cosa vede sotto di sé. = comp. da meno
sono invidi, però che veggiono a sé pari membra e pari potenza, e
gravi ragioni modifica o limita dentro di sé la portata delle sue affermazioni o subordina
quando trattasi di scampare altri, non sé, da pericoli, o di risparmiare lo
(qui la buona femmina dentro di sé aggiungeva a mo'di restrizione mentale:
essere mentale, ma compito, ma in sé sussistente, ma sostanza prima, infinita
ginazione; idealmente, astrattamente; fra sé e sé, nel proprio intimo
, astrattamente; fra sé e sé, nel proprio intimo, interiormente.
, 1-74: si sono ordinati da sé [i letterati] come a modo
/ e se la mente tua ben sé riguarda, / non mi ti celerà l'
la prima volontà, ch'è per sé buona, / da sé, ch'è
ch'è per sé buona, / da sé, ch'è sommo ben, mai
/ sono in la mente ch'è da sé perfetta, / ma esse insieme con
: la mente divina è l'essere da sé sussistente nella sua forma subiettiva; il
; il verbo è pure l'essere da sé sussistente nella sua forma obiettiva pronunciata da
47. -porsi mente: badare a sé; fare attenzione (per evitare pericoli
cessole volgar., 1-8: uscitosi di sé e delle cose da toccare e da
-tornare alla mente: rientrare in sé da uno stato d'incoscienza.
vede o oda, ch'elli di sé non à memoria. boccaccio, dee.
ode dire che dilicato faccia, pensò infra sé di saper che cosa era dilicata e
interno / delle membra agitate, in sé ritornano. bar etti, 3-18:
era troppo abbassato. un ribrezzo di sé e del suo vizio l'invase.
amore, 273: se gelosia ha 'n sé gina / di tor- mene segina,
costretto a mentire deve necessariamente avere in sé qualche cosa d'impuro. 5
, ch'è 11 voler mentire in sé quella qualità la quale cagionava la morte
stesso': o sforzandosi di persuadere a sé il falso, o smentendo con l'uno
, 89-7: diceami il cor che per sé non saprebbe / viver un giorno;
). ariosto, 45-55: a sé lo chiama, e 'l caso gli discorre
ha ella [la fama] in sé, a mio parere, più apparente cagione
sollevato, ben dimostrando l'alta opinione di sé medesimo e la infima d'altrui.
avere bisogno di mentori: saper fare da sé. romano sotto papa simmaco. =
quale, conducendoci a vedere una galleria a sé già ben nota, ne venisse tratto
della macchina da presa. geloso di sé fino alla manìa. mentre 11 cane
sua mente è obligata a sgombrar da sé ogni nebbia di occupazione, onde torna
d'un corpo fusibile si allontanan da sé per l'interposizione dell'igneo fluido,
/ che da noi, membra, a sé tutte raccoglie / sostanza e gaudi
lidia: la quale provincia non ha in sé cosa istrana né degna di menzione,
o espressa menzione, una menzione a sé: apparire dégno di un ricordo particolare
potè il digiuno » merita una menzione a sé. fanfani, lvii-27: si videro
è buona e la menzogna rea per sé, nondimeno ne le cittadinanze è tolerato
2. ciò che è di per sé contrario alla verità; errore.
signore che gli ricomperò, menando sopra sé sùbita perdizione. tavola ritonda, 1-367:
fr. colonna, 2-17: teniva in sé [l'obelisco] tanta cumulazione di
quale è tua pare? parli e sé non celi. dante, par.,
scorza / e fa la terra intorno a sé vermiglia. graf, 5-602: oh
la felicità di questo artefice faceva di sé tante gran maraviglie. tasso, 12-3:
. ant. sensazione, provata in sé o provocata in altri, di meraviglia
2. locuz. fare meravigliamento di sé pressoqualcuno: ricercarne l'ammirazione, l'approvazione
'l popolo non savio maravigliaménto di sé fare, questo è proprio de'non
sia matricolato costui, - pensava tra sé. d'annunzio, iv-1-406: in
cielo per certo non è più per sé, che per la ragione con la quale
zola con mio grande orgoglio fece mostra di sé nel cospetto del mare jonio maravigliato.
tommaseo, 19-110: e'chiamava a sé or l'uno or l'altro de'
altre parti del corpo, ciascuna per sé maravigliosa, e tutte insieme maravigliosis- sime
, 59: era gran dura mole per sé ed avea in sé un maraviglioso vizio
dura mole per sé ed avea in sé un maraviglioso vizio rustichesco e nell'aspetto suo
/ e coronato -d'onore, / onor sé onora e cresce, / a guisa
pertinenti alla loro arte, reggevano da sé i propri affari economici, si ripartivano
impoverisce, però che non ha in sé veruna stabilità né fermezza, e non ha
fino ad una certa somma poteva giudicare da sé, etì in lucca era capo della
questa parte di amministrazione, sotto di sé gli ambasciatori e i consoli della nazione;
, che li parea aver trovata mercanzia a sé conveniente, deliberò che questo suo piacere
, lo faceva del continuo lavorar per sé e poi mandava a vender l'opere
ognuno presuma di trovarne subito una per sé. -riuscire la mercanzia a qualcuno:
/ s'odon di lor follia, di sé lagnarsi, / che fùr poco avveduti
, i-22: in vano marte / a sé t'invita; ché ben folle è
in pegno della sua fede due cose a sé più care della stessa fede, i
in laudar gli empi ei merca a sé vergogna. grossi, ii-352: a tanto
discredito. 5. attrarre a sé una persona; ottenerne i favori.
, ma ccn buone possessioni comprate di sé piacere. -figur. unirsi carnalmente
, 1-43: che non traffichi per sé stesso né impieghi in bestiame e in altre
che di quella vituperosa mercatanzia potesse nutricare sé e le sue figliuole.
impoverisce, però che non ha in sé veruna stabilità né fermezza, e non
, in secreto la fece chiamare a sé. -dir. pen. mercato di
! guarda come e'brontola / da sé a sé per sì picciola favola / che
come e'brontola / da sé a sé per sì picciola favola / che ha a
con danno altrui; volere ingordamente per sé tutto il profitto. baldinucci,
ancor fu innamorato, / e chiamavaie a sé con gran mercede: / perché,
degno laccio preso, / se ben di sé vede sua donna schiva, / se
dio mercede, ci darà che scriver di sé per quarantasei anni. sergardi, 139
a proprio agio, disporre liberamente di sé. bartolini, 3-15: stavo tutto
un decreto, più chiose ripugnanti fra sé ad un testo, più termini ad una
venditore ambulante affinché lo porti via con sé (ed è una minaccia che si faceva
di intervistarlo. -fare mercimonio di sé: prostituirsi. bocchelli, 14-118:
perduta, vagante a far mercimonio di sé per qualche banana o un pezzo
primo passo è fatto », mormorò tra sé il mercurio dell'eminentissimo « ora è
54: il mercurio dolce contiene in sé degli acidi... e nella preparazione
-assicurar?, a sé o ad altri, un vantaggioimperituro, un
poche ceneri? -calmare, in sé o in altri, lo stato di agitazione
che 'l mortificare e 'l congelare in sé stesso il mercurio, dico il tranquillare la
banchiera, e usufrutta la libertà per sé sola. praiolini, 10-50: spesso
, ma libera è, facendo di sé che vuole... meretrice in sembiante
: questi tali, accompagnati ciascuno per sé da cinquanta compagni, subito che gli entrano
. alcune cose si permettano che in sé non sono buone, com'è il meretricio
basso, / fan de'suo vizii in sé singular nota, / dicendo: mergoglióne,
contrade meridionali trasformano e fanno simili a sé così gli uomini come le piante:
tra tedeschi e neolatini, unendo in sé i peggiori caratteri dell'una e dell'
: « questi italiani », disse fra sé il padre spirituale, « questi italiani
e gli amanti degni non discacciano da sé. 4. pomeridiano.
. e. gadda, 10-85: per sé non aveva lucrato un peso, né
, / che, tolosano, a sé mi trasse roma, / dove mertai le
delle sue azioni, pronosticare sopra di sé. nievo, 269: mi parve
in figura di pianta e forma in sé, e sì viene a merito, il
separarsi dal vulgo, non solamente a sé quello onore, ma eziandio a'discendenti
onore, ma eziandio a'discendenti da sé acquistarono. -autorevole, persuasivo.
stat'un merlotto a far ogni cosa da sé, avendo cotanti mangiapani alle spalle.
, 1-1-62: giove... tra sé ne sorridea / e dicea nel suo
6. puro e semplice, considerato in sé e per sé, vero e proprio
e semplice, considerato in sé e per sé, vero e proprio, esclusivo (
, feciono al detto eletto imperadore per sé e pe'suoi successori ricevere libera suggezione
tanto furore / ch'il tragge di sé fuore. b. davanzali, i-162:
e meschina e fa mondo meschinamente a sé in una realtà futile a sé senza più
meschinamente a sé in una realtà futile a sé senza più un nesso sensibile e reale
il senso di commiserazione già di per sé connessa col termine di meschino).
voluto [il figlio] miglior di sé, non volle che, riguardando in un
molto meschino, e tolse l'occasione a sé ed agli altri ed il poter farne
perché ella sola non ebbe mai in sé mescolamento alcuno di ciò che ripugna all'
o la melanese o la napoletana da sé sola, o alcun'altra, ma
a prodursi un pomo che ha in sé la delicatezza del limone e la nobiltà
s'ella [la fortezza] per sé non è bastevole, assai felice è colui
di veleni, nerone fece venire a sé, per manipolare veleni, e l'ebbe
, 1-289: l'idea di accomunare a sé il malnati, di mescolarlo, ignaro
il movimento della nazione che traeva con sé la letteratura, divisa questa dal popolo
uno dei mescoli che aveva portato con sé. pasolini, 1-58: con uno
di cristo; e secondo che diede sé per noi nella croce, cosi si dà
nuncio e messaggiero, niente riferisce da sé, ma espone quanto da altri è
quale gli ruppe la fede e chiese per sé ed ella consentì. ariosto, 43-26
e per lo più vuole dopo di sé l'articolo determinativo). latini,
, mpsé, e poi ancora in sé, psé, mentre msé, amsé viene
. piovene, 6-272: portava in sé un fermento o vapore messianico, avvertibile
degli elementi che compaiono ferito da sé, nella speranza di esser rimandato a casa
, 8-402: un uomo che per sé, di suo, non avesse nulla
che se stesso. (che servirsi da sé)... perché si mova,
fagiuoli, iii-7: chi pigliar da sé vuole ogn'impiccio / e solo voi
le leggi più per gli altri che per sé. 8. ritornare su col
che non bisogna voler punto negoziare da sé, ma lasciar mestare a quel manino
, all'uom che mesta e fa di sé cimento. fagiuoli, xiv-129: né
e mestatore, che pigliava sopra di sé tutti gli affari e, infinocchiando e
insegnato da altri, ma che da sé l'avesse trovato. r. borghini,
che, tirato appresso al muro, da sé s'inchiava. pertanto 10 non conosco
che ciascun membro dell'uomo aveva per sé suo modo
/ om che 'n altrui o 'n sé voglia ragione. dante, inf.,
quelle che l'insegnante si fa da sé. -di proposito, deliberatamente.
mutar mestiere ': che è di per sé segno non buono, usasi nel figurato
mazzini] accusa di peculato, cadde da sé senza mestiero difese, e adesso vive
del suo mestiere. (ognuno trascura per sé i godimenti dell'arte sua, quasi
rapimenti di fanciulle. la tragedia ha in sé per ordinario mestizia. 6
: la regina di nuovo chiamato a sé il parlamento gli comandò di portar il libro
uom sia fatai sorte / inviscerata in sé portar la morte. = comp.
che chi si può far la parte da sé, se la fa buona.
si fanno venire li menstrui elle da sé, ponendosele nelle calze. redi, 16-ix-246
non era se non la distruzione di sé medesimo. gozzano, i-176: tu non
sulla donna, per ottenere il trasferimento a sé di tale potestà. -in partic.
quando ella alzò gli occhi vide innanzi a sé la figura di un monaco alta e
tade: l'una metade ebe simone per sé e per lapo e l'atra metade
questa forma, che è di per sé parziale e imperfetta); come ontologia
raccoglie e concentra in una coscienza di sé, che non è astratta coscienza di
quanto, rac chiudendo in sé sia la realtà dell'atomo fisico
: può anche non interessare la cosa in sé, la cosa nella sua importanza metafisica
(ingegno a parte) si deve sé un hopkins non è stato uno zanella e
noi potesse per un momento staccar da sé quella metafora di se stesso, che
: il metaforeggiare, che abbia in sé novità, è una delle principali qualità
serva di attestato della quantità che in sé contiene. misasi, 1-18: il
, 7-126: io penso di negare in sé e per sé il carattere di falsità
io penso di negare in sé e per sé il carattere di falsità: metastoricamente,
opere, di notizie considerate di per sé e staccate da un contesto storico.
seppellire tutti gli esteticuzzi postillatori pieni di sé, cioè pieni di nulla.
pioggia lapidea di concetti che sogliono portare con sé aristotile medesimo nel primo libro della meteora
brilla e nulla in cielo / poi di sé lascia. monti, i-347: tutti
sette candelabri avanti e lasciano dietro a sé sette splendide liste per l'aria, come
.. ciascuno d'essi comprende sotto di sé metodi più speciali, come il dimostrativo
bisogno di essere inculcato: viene da sé. zena, 2-195: i due libri
anni si sforzava d'attuare rigorosamente in sé e neltordinamento della sua vita e della
: se il potere esecutivo potesse di per sé instituire od abbattere un dicastero ministeriale.
dovrebbono essere allogate in un volumetto a sé. -che tratta di metrica (
.. cincischiato ch'essi portano con sé. -per estens. poesia; forma
vista o in pensiero, / a sé rivolge per veder se 'l vetro / li
fu metropolitano, cioè ch'ebbe sotto sé vescovi ed ebbe nome giovanni. giovanni
. tutti quelli di ciascuna contrada mettano per sé in una borsa. leggenda aurea volgar
le piante strette, / a terra intra sé donna che balli, / e piede
combatterlo, né essendovisi esso posto da sé, venir con lui a battaglia, percioché
: poi lascia che gli altri parlino di sé e delle cose proprie quanto hanno voglia
ch'ella abbia a metter desiderio di sé nei vicini e nei più potenti,
: hanno ancora questi tali tirato a sé tutto l'oro e tutto l'argento de'
ii-85: quando un'impresa ha in sé grave periglio, / non metter tempo nella
che per le vesti fuor dia di sé cenno / l'ignudo corpo che si chiude
de'pegni, presente bernabò, disse sé aver vinto il pegno tra lor messo
in polonia, dar che dire di sé. c. dati, 4-73: gli
/ e 'n bocca avea il palio a sé ispogliato, / e 'n man avea
mise su una bella bottega, prese con sé degli operai, fece dei risparmi;
, iii-283: dodici cose conviene avere in sé il predicatore:... la
odoardo farnese,... chiamato a sé annibaie, gli appoggiò questa impresa,
comune senso, e detta superfizie piglia in sé tutte le similitudine delle cose contra poste
, [noè] maladisse non in sé, ma nel figliuolo suo, cioè nipote
nello stato mezzano, che governano bene sé e altrui e vivono secondo 'l consiglio
loro dovere. -che riunisce in sé le caratteristiche peculiari o i tratti più
non è così alta e non ha in sé tanti ornamenti. buti, 1-43:
mezano, il quale non à in sé nulla perfezione. guiniforto, 126
mezzano, in questa cosa, per sé proprio. = cfr. mezzano1
.. antonio, tornando un poco in sé, sospirò molto forte e levò il
2-3: ciascuna bottega ha sopra di sé un mezzato per uso dei botteghieri.
: di mezzo verno, non risparmiando sé né i cavalieri, andato là con
? 14. che assomma in sé due parti distinte; che ha i
pare che possa acquistar nome da per sé. idem, 74: maneggio a mezzo
mezzo di ciascuna spalla, / e sé giugnieno al loco de la cresta. bibbia
cavalca, iii-51: perché l'amore di sé e l'odio sono cose molto contrarie
ogn'agio privo, / che di sé fosse già polvere e lezo. caro,
natura degli estremi, degli opposti e in sé li congiunge. il mezzo è perciò
cotale qual è la cosa visibile in sé, conviene che lo mezzo per lo quale
cielo. pascoli, 1369: in sé raccolto sbalzò come un'aquila d'ala
alamanni, 5-3-370: ben misuri fra sé quanta sia lode / al donnesco valor
come uomo di mezzo che ha in sé misericordia con iustizia. -appartenente a
e non mettere mezzo tra lui e sé. -mettere, porre tempo, dimora
donne per l'altra erano ciascuno per sé le sezioni di un'anima e di un
bacchelli, 17-114: ogni principe governava sé e la famiglia... secondo
campagna, arsa dal sole, ha in sé lo stesso carattere selvaggio della passione
511: la regina, fuori di sé dall'allegrezza, si gettò al collo
poi che 'l fren per forza a sé raccoglie, / i'mi rimango in signoria
; / e se la mente tua ben sé riguarda, / non mi ti celerà
lasciare / e stringeva, tirando a sé gli ugnoni, / credendo che così
l'argento vivo, il quale a sé tira tutte le miche dell'oro e le
donque [l'albero] non per sé mica / lo fa [il frutto]
fagiuoli, iii-7: chi pigliar da sé vuole ogn'impiccio / e solo voi
anima propria. -essere micidiale di sé (o a sé): uccidersi,
-essere micidiale di sé (o a sé): uccidersi, togliersi la vita
bene può l'uomo essere micidiale di sé, di ficcarsi il coltello per lo ventre
monarchia che perisce, è micidiale di sé stessa, anche quando pare il contrario.
di tutti i suoi baroni, discusando sé e apponendo a papa bonfazio più accuse
minore mondo ', quasi che contenga in sé in qualche modo tutte le cose del
sommi, 30: l'uomo contiene in sé non solamente le qualità di questo
che quasi in miniatura contiene dentro di sé ciascuna parte dell'universo. gioberti,
di materia -l'anima = microkosmo riproduce in sé le relazioni del makrocosmo. pascoli,
microcosmo della tavola, che racchiude in sé il diletto d'ogn'altra vivanda. de
micromanìa ': di chi sente bassamente di sé. = voce dotta, comp.
famelico / che dell'erede / dietro sé l'ilare / ghigno non vede.
a. degli agli, lxxxviii-1-31: chi sé nel primo amor non ferma e 'ncende
midolle del cuore diciamo ciascuno di per sé, diciamo tutti insieme: iddio mio
midollo della superbia, attribuir tutto a sé, alla industria del suo sapere,
pisana fa uggia agli altri e corrompe sé fino al midollo con quel puzzo di
, 44-45: così, ma non per sé, l'ape rinuova / il mèle
si posino e scolino quasi di per sé tutt'i fieli, a riserva di quelli
, 2-94: troppo vecchio miele aveva in sé [mia madre]. non poteva
anni, le sue grandi spese di sé, quello che di sé le torna alla
spese di sé, quello che di sé le torna alla bocca in miele e in
parole buone e dolci non fanno di per sé dolcezza o bontà). crusca [
. letter. raccogliere, accumulare intorno a sé. salvini, 23-211: gli uni
le sante reliquie le quali egli appresso di sé aveva; e furon tante che,
inghilfredi, 389: ciascun faccia di sé mutanza / ed agia in sé fermanza
di sé mutanza / ed agia in sé fermanza e novo core; / lo fenix
., 22-12: l'uomo àe in sé... l'acconciamento a fare
... odiano sempremai i migliori di sé e portano invidia a gli aventurati.
mente sempre solamente per lo migliore di sé si suole consumare. boccaccio, dee.
sarà contratto che ha impiegato dentro di sé l'usura. g. r. carli
/ ma pallida, tremando, e di sé tolta, / lascia cura al destrier
ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. petrarca, 62-13:
stino ne le sue confessioni a parlare di sé, ché per lo processo de la
migliore, [marcello] moveva di sé a meraviglia. -avere migliore: preferire
[alcibiade] tirione, perché a sé tira ogni cosa; altri mignatello,
'drudo ', che, essendo per sé nomi d'amicizia e di fedeltà
11-119: scioccamente lui, sicuro di sé in ogni circostanza, prova ora a
sì crudel tigre / quale ora accoglia in sé più rabite ire, / che costringa
più rabite ire, / che costringa da sé l'alma che migre, / né
/ ché l'infimo mio ingegno a sé voglia / e faza oscuri mei pensier migrare
mi pare / ch'ogni prerogativa in sé riceva: / e ch'ella sola sia
o la melanese o la napoletana da sé sola, o alcun'altra, ma
anziché militante, converso e chiuso in sé stesso, [il petrarca] ha rappresentato
). boccaccio, iii-n-48: a sé fece venire / militari armi con altri
. bernari, 1-223: davanti a sé trova solo la luna gialla, e il
... avendo qualche degna opera di sé dimostrata, sono fatti esenti dalla milizia
milizia del genero che nella dottrina di sé. machiavelli, 288: la milizia de'
... gran differenza passare tra sé e gli altri ammaliati. rosa, 8
[il brunelleschi] millantare né predicare sé, né pigliare boria d'alcuna cosa
rivelarsi immodesto, apparire esageratamente fiero di sé e delle proprie capacità o azioni;
o fa dare o fa promettere a sé o ad altri) denaro o altri vantaggi
o fa fare o fa promettere, a sé o ad altri, denaro o
buzzati, 6-44: vede passare sopra di sé il ventre, l'inguine e le
nel passante l'impulso ad allontanarlo da sé il più presto possibile. = deriv
dante... pare compendiare in sé un millennio dello spirito umano. ungaretti,
in ogni lui solo, il sé individuato e solitario in mezzo a un cen-
moine per qualcosa che nel profondo di sé non apprezzava. pasolini, 7-64:
, a uniformare, a condurre a sé, ad adottare ai propri schemi mentali
turbinio di giri e rigiri intorno a sé medesime, sempre pestando i piedi, ovvero
, veder potresti / che ciascuna per sé, di fresco incisa, / s'
che dentro vi sono, pure ha in sé alquanto di paura, ragguardando la sua
e qual minaccia / e furioso innanzi a sé le caccia. botta, 5-188:
tanto è più caro quanto ritiene in sé fresca la memoria de'pericolosi travagli militari
nube / che a poco a poco in sé ti chiude. -con riferimento a
minacciata morte, / ch'è chiara in sé, benché in sembiante oscura. f
d'essi [seguaci] avrebbe voluto a sé, con la minace bucca le ganasce
l'amore si rivelava incapace di espellere da sé un passato che per sua natura,
minchiona / e sol gente poltrona / sé ed altri ingrandir può. 3
uomini... avevano riconcentrato in sé soli quella felicità che dicevano di dare
o terrestrità maligna alla sanità delli animali in sé contenere. documenti delle scienze fisiche in
pienezza d'esistere... soltanto di sé, fatta cielo. idem, 11-58
dissetante, / non abbracciò deluso che sé stesso. 4. bot.
del loro secolo, che riassumono in sé i voti segreti, le passioni, le
i-430: nel gelsomino panzini ha dato di sé... prova di miniaturista.
cui potessi giungere, e di per sé minimizzante, mi acquietai un momento,
ricco seppellito in inferno, vedendo sopra sé lazzaro nel grembo d'abraam, il priega
anche minima, a frontespizio è numerata a sé. -un minimo che: v.
fra giordano, 5-34: ha in sé tanta sapienzia e tanta gloria, che
cosa, come prima la aveva in sé, intera e compatta, ora le si
l. pascoli, ii-18: può da sé [l'architettura] colle sole sue
della contemplazion spirituale, non può da sé intender chiaramente la verità. romagnosi,
politici o economici) che accentrano in sé un maggior potere politico-amministrativo, quindi consentono
, etiam che lui pensasse far per sé tutto quello che sia utilità del popolo
terra... / la pioggia in sé raccoglie e si rintegra, / e
.. / che chi giovane in sé provò gli ardori, / vecchio altrui li
vedove che non avesseno da vivere da sé, senza figli, nepoti o altri
mi partissi di quello monasterio, chiamò a sé uno uomo mirabile, il cui nome
ogni parte vede, / sceglie per sé ministro agli alti uffici, / perché
, incrudelendo fanno il falso provare e sé ministri dicono della giustizia e di dio
d'italia non ha saputo trovare in sé, non dirò una maggioranza, ma una
eleggere l'amata? -di minore assai di sé, imperoché più tosto manca di essere
il figliuolo maggiore abbia ogni cosa per sé,... ma pretende che.
signore non hanno carità delle minori di sé. alfieri, iii-1-25: nessuno uomo
quel bene / che non ha fine e sé con sé misura. cavalca, 20-18
che non ha fine e sé con sé misura. cavalca, 20-18: non considerava
pagar potene, quanti / hane intra sé? -immeritevole, indegno.
aver maggior né minor signoria che quella di sé medesimo. savonarola, i-195: non
/ [il giovane] cominciò divenir di sé signore, / e quell'ardente e
de 4, che montiplicato il minore in sé fa tanto quanto li doi numeri gionti
. -essere, diventare minore di sé: mostrarsi inferiore alle aspettative o alle
, se avesse ubbidito ad altri che a sé. pindemonte, ii-228: fermo hanno
pur la cherusca gente / oggi è di sé minore, / né quasi è più
legislatore, così minor dei tempi e di sé nell'impero, non trovo che cantasse
che non è capace di badare a sé, di governarsi in modo autonomo e responsabile
, xxi-239: nessuna maggiorità ha per sé stessa diritto di comandare a nessuna minorità
: non ha la femmina che in sé debbia punire per spontanea uccisione di sé,
in sé debbia punire per spontanea uccisione di sé, sendo corrotta e sforzata senza niuno
, i-119: chi ha questa virtù in sé e sia messo a governare s'ingegna
: dio tiene una minuta presso di sé e di tutto devo dar conto. mazzini
nel mondo, studiasse bene intorno a sé, e minutamente esaminasse le circostanze della
foco, / vi stride su benché da sé sia muta. aleandro, 1-37:
creatura di thomas lawrence; aveva in sé tutte le minute grazie femmine che son care
in parti, delle quali ciascuna stia da sé. -diviso, frazionato, separato
a'piati minuti intese, per guadagneria di sé e di sua corte. valerio massimo
relazione minuta, dar minuto conto di sé ''minuto conto ': la
degli uomini e delle cose spira da sé poesia. capuana, 15-89:
.. si sentiva rodere dentro di sé, senza sapere il perché, come uno
ampia e alta; l'uomo da sé si sminuzza. de sanctis, ii-7-83:
di alcuno empirico ingannatore, che presti sé a vettura e venda al vulgo a
li beni umani a minuto e per sé provedere ad assegnare speziali iddii. soderini
al minuto, non fa le spese a sé ma ad altri... chi
entra in oscuro luogo, e di sé lista l'ombra. bettini, 1-204:
quelle minuzie delli tempi, che hanno tra sé li binati, e non sono però
17-34: come questa imagine rompeo / sé per se stessa, a guisa d'una
riesca una costru zione a sé stante. -con valore enfatico,
s'io « adocchia / colui che mostra sé più negligente / che se pigrizia fosse
virgilio n'avea lasciati scemi / di sé, virgilio dolcissimo patre, / virgilio
che. 'l fren per forza a sé raccoglie, / i'mi rimango in
quando sono smisuratamente gaio, dice a sé stesso: 'come deve soffrire il mio
gente spezata e morta tucta, a sé medesmo disse: or veggio eo bene che
poi dopo molto tempo, tolse per sé. s. maffei, 5-3-79: raro
pareami con tanta letizia, quanto a sé, che mirabile cosa era. idem,
gesù cristo... chiamò a sé uno uomo mirabile, il cui nome era
ischivare nello stesso tempo o scacciare da sé i mali. -nobile.
lo stesso teseo in creta, rimangon in sé leggende fantasiose, mirabilia e fiabe dello
di santi uomini, per mantenere in sé la virtù della umiltà, quando sanno
sotto l'aspetto subbiettivo, l'uomo in sé: quindi, libertà, elaborata infatti
, / fui da miraeoi novo a sé rivolto, / ché là dove il cadavero
: -dunque non sa niente, -diceva tra sé: -agnese è stata zitta: miracolo
potesse mia persona... e di sé della cura richiesto, degli altri a
, degli altri a dir miracolo, di sé che non era più beato pastore.
di maometto, quando, chiamata a sé una montagna e quella non obbedendolo,
il capo duro, / che dentro a sé si reputa un oracolo, / né
detto all'esperienza: -dàmmi la cosa in sé -; e l'esperienza glie l'
di quel suo stato e volendolo per sé, fu arso e consumato con molti suoi
ristretta in modo da lasciare in mezzo a sé uno spazio circolare... nel
doppioni mirandolini, balordon balordone tiravano a sé i denari dei convitati. -scudo
bello e mira il sole / ch'a sé par che n'inviti e ne console
/ sì che a lusinghe poi di sé non crede / né a chi dar biasmo
guarda! », / mi trasse a sé del loco dov'io stava. idem
marito fusse come il predicatore bello fra sé medesma disiderava. caro, i-334:
, tutti gli uomini faceva rivolgere a sé per mirarla. lorenzo de'medici, i-288
se mirano come el mare medesmo fosse ad sé irato. belo, 12: perdonatemi
, / ch'ei non crede avere in sé. arici, iv-78: per tutto
: muove e promuove e trae a sé colla belleza del sommo bene colui che 'l
vegnono li buoni consigli, li quali conducono sé e altri a buono fine ne le
. guittone, xxix-179: chi magior sé mira, / menore en amor vegna
che così li guardi / per vederli per sé quando le piace, / a quella
col loro artificio procacciando, tanto più sé dovere essere della loro fatica lodati si
-mirarsi intorno: guardare intorno a sé. dante, inf., 24-115
. montale, 3-41: zerbino riserbava a sé la parte del miratóre.
plinio], 809: mirmecite ha in sé imagine di formica che vada.
come inebriate da li odori, / riprofondavan sé nel miro gurge, / e s'
. 'riprofundevan sé', cioè imbagnavano sé da capo, 'nel miro gurge'; cioè
, esamina, distingue e conferma in sé delle venute ninfe la mira bellezza.
ha compiuti cinquecento anni, ordina a sé il nidio con l'unghie e col
e le ingiurie di cristo aveva fatto a sé quasi uno fastello di mirra il quale
, / che, tolosano, a sé mi trasse roma, / dove mertai le
malcontento cupo, quasi un raccapriccio di sé, un gusto misantropo d'esser solo.
di veleno e d'unguento, per eccitare sé e per intormentire gli altri. marinetti
che caracollava accanto all'amico stringendo a sé la meno in carne delle strufacchie, dette
debbono chiamare que'componimenti che hanno in sé un meschiamento di mezzanità e di grandezza
iddio, senza mischianza d'affari tanto fra sé discosti quanto sono le opere ineffabili del
, che nell'amore onesto è per sé più variabile, aggiunta la distrazione dell'
ha meschianza di alcun'altra cosa in sé. 9. fusione o incrocio di
principale prima della poetica d'aristotile da sé vulga- rizzata. 11.
/ al ciel di compagnia, per sé ciascuna / del suo proprio sapor mischiando
le stirpi continentali, e dànno di sé massima testimonianza nella statuaria del vi e
il boa snodasi e fischia / e di sé l'erbe mostruoso stampa / e coi
del prossimo del sofferto rubamento, trasse a sé quei pochi crediti, e cominciò a
fur fedeli a dio, ma per sé fuoro. g. villani, 6-57:
alle cose; ma anche piantata in sé, con l'innocente rigore d'un
; perché questa / conven che di sé vesta / l'un bene e l'altro
mischiatura di vizi lo ipocrito non ha in sé il color puro. guido delle colonne
quel concilio ogni libertà per arrogarla egli a sé ed a'suoi compagni nel miscredere sopra
il mescùglio di quelle sostanze che in sé contengono e spezialmente del bitume. r
detta quella cosa che non ha in sé mescùglio. cennini, 107: per costante
, 12-101: tutti gli occhi arsete in sé rivolve, / miserabil di gemito e
vita, venne in tanta opinione di sé e in tanta superbia di volere altrui ammaestrare
rote / calcitrando il de- strier da sé lo scote. baldi, 6-15: percotendo
222: il primo angelo, come sé più che dio amò, perduta la
amò, perduta la grazia, in sé miseramente rimase. giuglaris, 32: quel-
bontà di vite miserande / che scolpiscono sé con gli scalpelli / di tenaci fatiche,
, che è causa di guai a sé e agli altri. zena, 241
carne e diventò fanciullo garzone e prese in sé tutte quelle miserie c'hanno gli altri
le ville, il nostro passo da sé si distriga e cammina: ma dovessimo disegnarne
miseria l'aver a far ogni cosa da sé. leopardi, 947: non vedi
o, anche, il controllo di sé. calandra, iii-223: pagano,
uomo, quell'uomo non la faceva da sé. = voce dotta, lat.
, or quinci, / iscotendo da sé l'arsura fresca. renieri, xxxvi-76:
avea rovesciato in lui il governo di sé e di tutto il reame. boccaccio,
invitata o che s'invita da sé. -afflitto da calamità; povero
sa leggere. sicuro! ha imparato da sé. « su questo libro! »
che per una buccia di fico rinniegherebbe sé e tutto il parentado. =
, 1-135: costoro segretamente tirano a sé i più feroci, rovinati e necessitati
s'abbia a ristampare, ma da sé, quasi protesta come eccitamento, il
, sì attraente spargeva d'intorno a sé la desolazione e la sventura. palazzeschi
disse quello, rodendosi, dentro di sé, di dover lasciar. cadere in terra
non si possa ogni auttore invenzionare da sé novella o favola (purché misteriosa sia
di oggettività pura del reale chiuso in sé, non compenetrabile e plasmabile per opera della
di sopra li nobili misteri, promette sé nello scrivere quasi religiosissima- mente dovere scrivere
, / ch'hanno dolci misteri in sé nascosi. muratori, 8-i-267: questa
luogo » nel quale [cristo] singnifica sé non avere comandato munizione (cioè guernigione
, danze orgiastiche, per attuare in sé lo stato estatico come l'unico mezzo
b. croce, ii-12-72: per sé preso, il misticismo è annichilimento anteriore
ognun de'quali ha un significato a sé, come si può vedere riscontrando il
o delle bertucce, potrebb'avere in sé qualche mistione. g. del papa
[gli elementi] ricevono in sé le forme mistive, vegetative e sensitive
patrimoniale, quelli che, cumulando in sé la qualità di feudi nobiliari e quella
un misto, / sì come ha in sé l'ame- tisto, / di due
): sentiva un certo dispiacere di sé, una compassione per gli altri, un
più monde, / parrieno avere in sé mistura alcuna / verso di quella,
(143): senza avere in sé mistura alcuna, [il laghetto]
luna / e quivi non ha in sé mistura alcuna. bandello, 3-11 (ii-313
pria lede altrui con picciola morsura, / sé dilatando poi subitamente / offusca il membro
. -anche: persona che concentra in sé disposizioni, qualità e caratteri differenti e
di tono, che mentre li fa in sé belli, li inserisce nella bellezza dell'
] quella proporzione e misura che hanno fra sé le membra. campailla, 20-33:
di cavarne, sei sarebbe tenuto per sé, per farci forse più d'un
. -dare, fornire la misura di sé: offrire la prova del proprio valore
xvii26- 44: àm'inamorata / di sé oltre misura. guglielmo d'otranto,
., iii-412: isparse [elia] sé medesimo sopra il fanciullo tre volte,
quel bene / che non ha fine e sé con sé misura. boccaccio, dee
che non ha fine e sé con sé misura. boccaccio, dee., 7-9
20. conoscersi, avere consapevolezza di sé. sacchetti, 106-30: non ti
, un bastone: sperimentarne su di sé la durezza, lo spessore. berni
: proverbio che vale: la conoscenza di sé abilita a conoscere uomini e cose.
o misurativa e la misurativa o per sé o accidente. = agg. verb
etternità '1 tempo costrigne / muover da sé con misurato moto. a. pucci,
tutti esercitarla, senza pericolo né per sé né per gli altri. monti,
circospezioni di uomini misurati, che a sé e ad altri danno ad intendere per sapienza
i-n-8: non è uomo che sia di sé vero e giusto misuratore, tanto la
era così scarso e sottile misuratore a sé stesso, che badava di non ismettere un
popolo che gesù di galilea allontanava da sé mitemente altiero sotto nome di 'mondo'.
bambini, ogni cosa che abbia in sé alcun poco del maraviglioso (quasi il mito
producevano, come piace mitologizzare, di per sé il comunismo o altro sistema politico.
non la porta la tiene innanzi a sé nel suo trono e la muta per grandezza
mai non si condurrebbe a confessarlo da sé. gemelli careri, 2-ii- 486:
sul piano politico, di subordinare a sé i paesi scandinavi, del mar del
... tanta speranza mostra di sé, quanta mo quarta sera disse il signor
, lo quale corpo mobile ha in sé ragione di continuitade, e questa ha
di continuitade, e questa ha in sé ragione di numero infinito. beccuti, i-185
autonoma, della facoltà di spostarsi da sé da un luogo all'altro; che
dica moto locale, e localmente mobile per sé, secondo lo filosofo, sia solamente
: già il mortifero sonno ei da sé scote, / già può le luci
annunzio, iv-1-449: ella guardava intorno a sé con occhi mobili e attenti, come
/ mobil caos che se stesso in sé rimbalza, / veggio, e agli occhi
insieme della propria praxis, facendo di sé un essere mobile e faber e del
e più tocca di quello ch'è sopra sé, e per conseguente più vertudioso.
delle ricchezze, pattuì da lui per sé... la vicecancelleria...
essere così povero da poter portare con sé tutto quanto si possiede (e richiama il
tondo a tondo, / donna che in sé di bellezza abbia mobilia, / come
ancora quasi ignoto, joyce vide intorno a sé la mobilitazione dei maggiori spiriti del
, è troppo se non muore da sé solo. 4. locuz.
, xxvi-2-143: il guanto è poi di sé tanto cortese / ch'ai naso serve
libro... tutti quelli che da sé per moccobèllo saranno condennati. ibidem rezasco
moccoli e accusare più gli altri che sé! de amicis, xlii-m: faceva
... se l'era portata con sé, tutti credevano sua amante, in
d'annunzio, iv-1-136: attirava in sé le cose, le concepiva come modalità del
artistica? s'ella riguarda all'uno in sé e non ne'suoi rapporti, è
, e dato loro a ciascuno da per sé le misure e modani medesimi, che
cristiana si modellerà sul volto, da sé, come una cera molle.
un nome scanzonato ha potuto improntare di sé il temperamento di chi lo porta, bisogna
che come l'artista ha dinnanzi a sé un 'modello 'esso, nel senso
alla prova. manzini, 10-37: fra sé e quei gesti c'è il suo
quel savio d'atene nella sua da sé modellata repubblica messe innanzi, cred'io
formazione mentale e spirituale e impronta di sé un'arte, una cultura. papini
ispecie la nostra poesia ha avuto innanzi sé dei modelli. noi abbiamo specchiato il nostro
il modello da me fatto avere in sé quella simetria, quella corrispondenzia, quella conformità
dà a me, ei lo toglie a sé. ma qui non si to'niente al
, si porranno d'intorno alla frattura tra sé distanti non men che un dito;
la cupidigia, l'amore disordinato di sé... dopo il miracolo di betania
'19 il proletariato non trovò contro di sé che i moderati i quali si rifiutavano
e nessun male interviene agli uomini da sé solo, ma colla ricchezza e colla potenza
iii-27-303: la civiltà moderna aveva dinanzi a sé libera la via e toccava ora a
suoi facci di quei lunghi ragionamenti da per sé, concedendo solamente ad alcuno di essi
) / l'opra è bella per sé. p. petrocchi [s. v
vedi qui furon modesti / a riconoscer sé dalla bontate / che li avea fatti
. che si distingue per il dominio di sé, l'equilibrio, la prudenza,
, con una pronta e piacevol risposta sé libera e fa lo statuto modificare.
piano che va correggendo, modificando tra sé e sé. ungaretti, xi-55:
va correggendo, modificando tra sé e sé. ungaretti, xi-55: verso quegli
modificò recentemente': male; la legge da sé non poteva far nulla, 'patì
lacrime; che si chiama 'pietà di sé '. moravia, ix-293: adesso
: il finito non può sentire in sé un'azione modificatrice finita, come finita
suppone prodotta e capace di ricevere in sé la sua azione. gioberti, n-ii-119:
e si fermò pensosa, / pur tra sé rivolgendo i modi e l'arte /
avrebbe voluto involgerla, attrarla entro di sé, suggerla, beveria, possederla in
aveva appreso a non lasciar segno di sé, e a sparire col barchino tra le
che teneva a attrarre l'anima a sé. cesari, 6-79: iddio, che
modi tuoi, / ciascun di lor di sé faciendo sacco, /...
quartiere della città e del contado per sé. t. bianchi [rezasco]
, per mio avviso, dentro a sé così discorrendo. lomazzi, 4-i-68: seguivano
si può rispondere che una progenie per sé non ha anima, e ben è vero
senza parere fiacca e mal sicura di sé. -dare, prendere, pigliare
quartiere della città e del contado per sé. lettere e istruzioni agli oratori della
per qualche improvvisa sortita a procurare a sé nuova vettovaglia. e. cecchi
, più ricco di scoperte trovate dentro di sé come scavando, più vario di sfumature
d'oro del santuario, tira a sé gli sguardi riverenti di tutti i popoli.
proteggere la moglie, di tenerla presso di sé e di somministrarle tutto ciò che è
-la buona moglie fa parlare di sé il meno possibile. tommaseo [
vincie e di regni, tutto in sé sola il raccoglie la signoria di quello
fece 11 lume centro, / girando sé come veloce mola. balducci pegolotti,
, 10-3-xxi: con dire [socrate] sé... esser figlio veramente della
corpo è ch'ogni altro corpo in sé rauna / e, non locato, a
ch'egli [il leopardi] tutto da sé alzasse tanta mole di vasto e profondo
hanno sotto il sole / vera attrattiva in sé. cesarotti, 1-viii-76: delle porte
, xv-750: era gran dura mole per sé e avea in sé un maraviglioso vizio
dura mole per sé e avea in sé un maraviglioso vizio rustichesco e nell'aspetto suo
leggi arbitrarie che pone la mente a sé, senza che la critica venga ad
pareva quella buona festa / e fra sé cominciò a sbigottire / per le parole di
e '1 vapor terreo o secco è da sé presto / ad accendersi ratto, purché
purché senta / l'umido intorno a sé opposto e molesto. 10.
di meraviglioso effetto, essendo immobile per sé e avendo forza di muover l'altre cose
una forte molla ripiegata in due su di sé, posta di coltello contro la parte
: il governo non può camminar da sé, né per molle e macchine, né
salta fin che vuoi » disse, tra sé. = deverb. da mollare1
lo sportello e bube lo tirò a sé richiudendolo con forza. l'autobus ripartì.
abbandonare un oggetto; non portarlo con sé. monelli, i-209: a mezzogiorno
di pane, il quale trae a sé la parte più focosa e spirituale.
cicognani, 3-174: faceva ribrezzo a sé stesso: si sentiva molle e viscido come
alzaro, / quella molle materia in sé raccolto / l'ha immantinente, e n'
: la lingua... abbia in sé parole molli e non aspre e dure
notti nel mezzogiorno d'italia hanno in sé qualche cosa di voluttuoso e di molle
uomo troppo condiscende ad altri e a sé. 'molli affetti': de'quali già la
, non era che molle pietà per sé medesimo. 49. languidamente ancheggiante,
/ quanto molle di cor, di sé costante. fogazzaro, 13-85: tutto molle
generosamente a se stessa rimproverando, tra sé dicea: e che, mio cuor lascivo
cessata la compressione, si rinserra da sé. tramater [s. v.]
il filo e lo trasse alquanto a sé. = dimin. di molla1
altri e la mollezza eccessiva verso di sé. 14. locuz. fare
cura eburniata, / mollicula da sé, non da mangonio, / né d'
altro olio che lo mollifichi e a sé l'incorpori per similitudine e amicizia.
detta areca e con betele e da sé solo senza altro mescolamento... per
sì perché ognuno di questi vizi in sé è odioso, sì perché ciascuno e
, v-163: la melarancia, che in sé pare amara e forte, trattone quello
una forte molla ripiegata in due su di sé: posta di coltello contro la parte
la terra, vengono a pigliare in sé quell'umidore. 5. per estens
la terra a ricevere facilmente dentro di sé le radici delle piante. manzoni,
è in certo modo multiplice ed in sé comprende una aggregazione di varie virtù tra
comprende una aggregazione di varie virtù tra sé differenti. rosmini, xxi- 272:
molto bene gli multiplici benefìci verso di sé, lo cominciò a ringraziar con allegrezza.
ma ebbe il difetto dell'idea nazionale per sé. = comp. di molteplice
molta chia- ritade di diafano avere in sé mista, tosto che 'l sole li
aspetto, rendono a li altri di sé grande splendore, sì come è l'oro
l'uno nello altro che contenga in sé tante volte il numero da multiplicarsi quante
non scrivo qui specificando di ciascuna per sé, per non scrivere troppo lungo,
stessa manifesta, / ch'è di sé diffusiva / e moltiplicativa. targioni tozzetti
multiplicata per le stelle spiega, / girando sé sovra sua unitate. scala del paradiso
né mài raccozzandosi, non può aver di sé quella consapevolezza che... ne
: vitellio cesare... in sé vidde rivolto il romano popolo; né
moltitudine, la quale ti sforza a sé, consuma in te quanto hai di
o sia la forza degli ottimati sopra di sé indusse la moltitudine a scuotere il giogo
educare le moltitudini, incapaci di alzarsi per sé alla coscienza dei doveri morali e abbandonate
me del bel mondo ha intorno a sé una moltitudine infinita d'opinioni, di
l'anima... essa natura in sé considera, e multitudine di tutti e
corpi begli nella unità della bellezza in sé reduce. frizzo, 1-60: proclo
demonia in moltitudine, come pecchie intorno a sé, e stridevano sopra a lui.
, / tragge tutta bontate / a sé, come principio c'ha possanza.
, / per far conoscer meglio e sé e'suoi. domenico da prato,
antica belva: / molti di vita e sé di pregio priva. bibbia volgar.
. bembo, 1-112: ciascun per sé, mentre d'esser cari ad una sola
): si mise a consultar tra sé, molto a sangue freddo, sul partito
può essere così momentaneo e portare dietro a sé effetti così funesti, non è quello
elementi astratti, ossia gli opposti presi da sé, nella loro separazione, sono da
ravvolto / sta, e intorno a sé i cattivi occhi dardeggia / aspetta il suo
ogni attimo di vita costituisce di per sé un bene. proverbi toscani, 200
rapidamente si spengono, lasciando dietro di sé una scia luminosa (anche nell'espressione
dal di fuori né di proiettarenulla fuori di sé, quindi non soggetto a mutamenti se
carattere. montale, 4-220: presa in sé, come monade, l'opera d'
per estensione, individuo che sta a sé, che costituisce tipo, un solitario.
dire, monadisticaménte, ciascuna chiusa in sé, semplice, impenetrabile, irrelativa, sarebbe
. croce, ii-6-16: bisogna distruggere in sé la concezione dell'individuo come entità metafisica
in generalità tutto 'l mondo tenne sotto sé... questa fu la maggiore
a dio ciò ch'egli ha riservato a sé... in questo suo monarcale
, a sua volta, assorbe in sé tutte le istituzioni della società o
familiari, quando ciascuna famiglia viveva da sé. -regime di rigorosa disciplina.
di anni quattordici egli aveva detto fra sé che avendo figli non avrebbe permesso ad
: ma il solo savio è di sé amico; perché il solo savio sa amarsi
b. corsini, 12-63: da sé ferissi e ne rimase monco; /
non bene esperto / in saperle a sé trar, le sdegnataci / volubil grazie
alfonso... restò tanto fuor di sé medesimo, che mai più non si
. ma le prolungazioni della finale morte a sé acquistarono. cassiano volgar., ix-4
leva in alto ove sospesa lascia / da sé dilungi ogni passion mondana. fiamma,
mondana, che volentieri faceva servigio di sé a gli uomini. la rotta di
, non seppe vedere / medela a sé che potesse valere? malpigli, xxxviii-70:
ochino, 145: chi vuole da sé giustificarsi... è simile a
gli faceva riverenzia; onde chiamati a sé molti di quegli, gli fece saper quello
». 10. allontanare da sé, con la penitenza, o da
colte. / mondano bene. esce da sé pulita / la carne, il buono
3-15: il mondatore dee innanzi a sé con le mani aprirlo [il lino]
4. che esprime o che racchiude in sé un significato assoluto o valori universali,
vii-700: un comandante suol magnar per sé del ricolto il fiore, con lasciar
colte. / mondano bene. esce da sé pulita / la carne, il buono
forza della lacrima che dà prima mundicia a sé. o, ella piace molto a
essere purgate tengono alquanto del visibile in sé, e quelle che sono oscure, tanto
gozzi, 3-4-28: cacciate via da sé le grinze, distese tutta la pelle del
più monde, / parieno avere in sé mistura alcuna / verso di quella, che
. cavalca, 9-194: mondo in sé dalli vizi debbe esser quelli lo qualle
, i-537: chi mangerà niuna cosa per sé morta ovvero morta da bestia,.
una / vista mirò ciò ch'in sé il mondo aduna. d. bartoli,
si legge di catone, che non a sé, ma alla patria e a tutto
ioanne vide iesù, ch'egli veniva a sé e disse: ecco l'agnello di
tutto il mondo predicando, se egli dannasse sé mal vivendo. sacchetti, 110-65:
ama non ha la carità di dio in sé. petrarca, 319-5: misero mondo
8-911: la sposa portava sempre con sé i suoi due bimbi, a cui la
che, non potendo uscire fuori di sé, pone come realtà esteriori le sue interne
sarà un piccolo mondo con in sé le sue leggi di ordine e di esplicazione
poesia sono due mondi, ciascuno in sé compiuto, che non soffrono comparazione e misure
in uno stato confusionale, fuori di sé o svenuto. cicognani, 9-28:
. 23. — fare mondo a sé: essere isolato, avulso da ogni
e meschina e fa mondo meschinamente a sé in una realtà futile a sé senza
a sé in una realtà futile a sé senza più un nesso sensibile e reale
. ariosto, 21-58: dispone tra sé levar dal mondo, / come il primo
) si sia: essere fuori di sé (per gioia, dolore, turbamento)
... il mondo va da sé... questo mondo è fatto a
iv-432: 'il mondo va da sé! ': motto storicamente celebre -cui
magistrato dei buonomini, insieme e di per sé, possa come mondualdo dar licenzia e
qualità; guastare un'azione di per sé lodevole con intenzioni e fini ignobili.
e monferrina e titolo di conte per sé e suoi. montale, 5-113:
mongolfiera, così aerea e lieta di sé da sembrare an- ch'essa sul punto
il duca a legger cominciò / e pria sé e la duchessa ritrovò, i.
principio stesso anziché come reali ciascuna per sé (e il termine, in origine
grandi verità della filosofia, la cosa in sé di kant, le idee di platone
in tutte le cose, o che crede sé solo esistente. oriani, x-13-105:
francia, allegando che per appartenere a sé il diretto dominio e la superiorità degli
. disseli che era contenta far di sé il piacer suo ogni volta che e'le
suono allor monna pennecchia / dice fra sé: no, no, non tanto ammenne
galà, o alle tenebre, o a sé stesso. svetto, 1-175: avendo
ascolta. -meditare, ragionare fra sé e sé; fare un ragionamento mentale
-meditare, ragionare fra sé e sé; fare un ragionamento mentale isolandosi dalla
non stava a sentire, monologando entro di sé. 2. trasmettere un discorso
parlare a se stessi o ragionare fra sé e sé. papini, 5-19:
se stessi o ragionare fra sé e sé. papini, 5-19: voi [
ampio, ma considerato come opera a sé stante. -anche: lo scritto, in
che urtano e battono alla cieca intorno a sé, con una sola idea a che
per cui era costretto a far di sé un personaggio, una marionetta...
il marito... diceva poi fra sé con bizza che la moglie era una
di monopoli. il negus ha riservato a sé la vendita dei fucili, il commercio
, quasi tutti anglomani, portavano con sé con culto testardo il ritratto del campanile
, indisciplinata, aspirante a concentrare in sé la somma ed esercitare il monopolio delle
di massa di manovra, riservando a sé il monopolio dei sentimenti elevati.
istituzione, ecc.; arrogare a sé il diritto, per lo più in
interessi; condizionare; attirare su di sé l'attenzione di qualcuno in modo esclusivo
donna, la vidi '; 'sé 'pronome, per distinguerlo da 'se
/ ifigenia pensa allo sposo e a sé. -per estens. che si snoda
le genti, che erano appresso a sé, si mosse contro alla montagna di
, i-287: i mari, che di sé fanno spumose montagne, nelle sue usate
mani vuote. forteguerri, iv-415: a sé invitollo con diverse lettre / e con
stava di fronte perché venisse presso di sé e non avendo ottenuto alcun risultato,
ira / de l'ata cacciatrice in sé ridutta, / balza, guizza,
la mia terra, / che fuor di sé mi serra, / vota d'amore
a sedere sul banco dopo aver tirato a sé il remo, con una cadenza ritmica
più al fine di richiamare su di sé l'attenzione generale. bianciardi, 4-161
in quelle per operazioni, come dimostra di sé dante dalla montata del paradiso terrestro infino
cornice d'argento, faceva mostra di sé su un tavolino... ritraeva
, purché quelle armi avessero che con sé portano i soldati: ciò faceva le
, lasciandovi in ritorno il desiderio di sé. — essere buone mosse:
l'ombra della notte, traendo doppo sé una fiaccola... ed il suo
punto d'appoggio, dev'essere in sé, deve essere immobile, se non
come se volessero rizzare (lavanti a sé un muraglione di confine e difesa.
amazza, che mostose! » pensò tra sé. 2. per estens.
paragone, furon tutte bellissime ed intra sé differenti. domenichi, 2-413: avendosi
bene non sussistenti, hanno però lasciato di sé sicura mostra e manifesti vestigi. galluppi
15 gran roman al ponte / fé di sé degna e me- morabil mostra / contra
arnese vi fa di sé brutta mostra. murtola, 7-1: non
bolognetti, iii-240: fatta mostra di sé quivi ogni duce, / tutti a
cavallo intento rende / ogni occhio a sé con vaga altera mostra. tassoni, 9-59
belle parole stampate sulla mostra parlava da sé. soffici, v-6-481: la sua mostra
contadino di firenze, che comperrà per sé o per altri alcuno panno oltramontano intero
andare in giro per fare sfoggio di sé, per esibirsi sotto gli occhi di
di noccioli. — fare mostra di sé: fare sfoggio di sé; esibirsi
fare mostra di sé: fare sfoggio di sé; esibirsi in pubblico. passavanti
spregio del prossimo e 'l fare mostra di sé. g. f. loredano,
voluto uscire in pubblico e fare di sé mostra. g. gozzi, i-15-225:
ballerine che facciano in sui teatri di sé spettacolo e mostra. cesarotti, 1-xxxiv-340
gaietta vedovella, / che fa di sé vaga mostra vezzosa?
, / [angelica] fa di sé bella ed improvvisa mostra, / come
di novembre cominciò a far mostra di sé nel cielo quella funesta cometa. forteguerri
18-84: febo a despina sol di sé fa mostra, / né il fragor sente
: onorificenze die facevano bella mostra di sé nel salone. g. bassani,
cornice d'argento, faceva mostra di sé su un tavolino. -mandare, menare
ai fascisti. -fare sfoggio di sé, pavoneggiarsi. pirandello, 7-601:
, iii-1-8: quello che è dissimile per sé, si faccia simile per lo mostramento
: faccia mostransa, fortuna salendo, / sé contenendo, allegro in gran possansa.
'l velo, o'panni / talor di sé, ma 'l viso nascondendo. beicari
come una palla e niente altro mostrava di sé che le acute punte delle sue piume
intendo mostrar quelli spirti / che purgan sé sotto la tua balìa. petrarca,
non si sa, onde chi loda sé mostra che non creda essere buono tenuto.
in quanto colui che dà mostra almeno sé essere amico. celimi, 1-28 (
le sue membra, / che triste in sé, più triste ancora sembra / a
non si sa, onde chi loda sé mostra che non creda essere buono tenuto
sanza maliziata conscienza, la quale, sé lodando, discuopre e, discoprendo,
de la metafisica, dove mostra bene sé avere seguito pur l'altrui sentenza là
loro prò, curi più di mostrare sé che di giovare loro. cavalca,
.. adocchia / colui che mostra sé più negligente / che se pigrizia fosse
montagne. boccaccio, iv-85: altri intra sé dimandavano: « deh, è questa
taranto. baldi, a-1-262: dubitando fra sé che, quantunque il re nell estrinseco
che di dì, perché i medesimi di sé medesimi sono di die mostratori, quando
, e li tenea nascosti / in sé, perché non li vedesse il cielo.
, 245: son tanto invidiose tra sé [le donne], che se costui
ha teleologia, non ha fine in sé, poiché l'intelligibile solo è fine
. bacchetti, 2-xxi-100: la natura in sé, anche per la scienza nostra,
se lo scateni, orrendo, simile a sé, indomabile. landolfi, 8-20:
la poetica e la pittura, tra sé simigliantissime. -raffigurazione pittorica, decorazione
deformità, o piuttosto mostruosità che in sé porta da sua natura. -carattere
unica quantità -che ha in sé elementi eterogenei; composito, disorganico
mostruosi imperi tali sforzi per annullare in sé i singoli popoli. ma non c'è
segneri, iii-i- 190: da sé sola [la cattiva volontà] concepisce col
presentimento o per una beata noncuranza di sé, avrà fatto a mezzo delle sue cose
, i-3: con uesta motiva esemplifica sé l'autore agli altri: uolsi
più persone o, anche, fra sé e sé con ragioni, con argomentazioni
persone o, anche, fra sé e sé con ragioni, con argomentazioni valide,
[di leibniz], esclude da sé il determinismo meccanico; sicché deve sembrar
7-4: ciascheduno... ha in sé l'intelligenza e la virtù motiva che
. et epsa di subito unisce ad sé la vegetativa, la motiva e la
, se ognor movente / non fosse in sé la rota più suprema; / mobile
suprema; / mobile, e motiva in sé esistente. pico della mirandola, 36
terra e l'acqua hanno dentro di sé il motivo intrinseco de 11'andar verso
alcune volte con moto violente tirava a sé tutto l'ordine del corpo, facendogli