il senso che ha la voce in sé, ma quello che le si dà in
fetto, e si sollevava cosi da sé quattro braccia da terra. manzoni,
acchiocciola pure stando nel letto raccolto in sé per freddo o per altro. dossi
ecc. è spiacevole o piacevole per sé e per essenza, ma accidentalmente.
vecchio accidentato e impotente a darsi aiuto da sé? soffici, ii-181: mi stupì
d'amore come se fosse ima cosa per sé, e non solamente sustanzia intelligente,
falsa; ché amore non è per sé sì come sustanzia, ma è uno
accidente. campanella, i-40: però sé sente ed ama / per essenza e
altre cose, / in quanto sente sé mutato, e fatto / quelle per accidente
ragione è che qualunque cosa è per sé da biasimare, è più laida che quella
idem, conv., i-11-7: lodare sé è da fuggire sì come male per
accidia, che annulla e ditrae in sé le grandi e forti cose, ed
e accluso, padrone padronissimo: avrà con sé i nuovi accademici che lo registrano,
mano, / e caramente accolse a sé quell'una. boccaccio, i-162: e
,... / e a sé l'accolse il genitor saturnio. parini
ant. contenere, comprendere, avere in sé. dante, inf., 4-9
7. tr. prendere su di sé un onere; assumersi un incarico,
auto- (gr. auxó? 'da sé ') e determinazione (v.
comp. da aùxó? 'da sé 'e dal tema sisdcoxco 'insegno '
denotare 'chi s'è istruito da sé, senza maestri o professori '»;
l'attività di chi si educa da sé. autodidàttico, agg. (plur
autodidattico, che serve a apprendere da sé. 2. sm. autodidatta
auto- (gr. ocùxó? 'da sé ') e difesa (v.)
(gr. aùxó <; 'da sé ') e differenziamento (v.
auto- (gr. aùxó? * da sé ') e digestione (v.)
auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e direzionale (v.)
autodisciplina, sf. dominio, controllo di sé; disciplina che trova in se stessa
auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e disciplina (v.)
auto- (gr. auxó? 'da sé ') e dissemina zione
da auto- (gr. aùxóg 'da sé ') e distinzione (v.)
. milit. che si distrugge da sé sulla traiettoria, dopo un determinato periodo
(dal gr. aùxó? 'da sé ') e dal part.
auto- (gr. aùxót; 'da sé ') e distruzione (v.)
(gr. aùxó <; 'da sé ') e duplicazione (v.)
elettr. macchina elettrica che produce da sé la propria eccitazione. = comp.
auto- (gr. aùxó? 'da sé ') ed eccitatrice (v.)
auto- (gr. aùxó? 'da sé ') ed eccitazione (v.)
da auto- (gr. aùxòq 'da sé ') ed educazione (v.)
auto- (gr. aùxó? * da sé ') ed emoterapia (v.)
auto- (gr. aùxó? * da sé ') ed epurazione (v.)
(gr. aùxó <; 'da sé ') ed erotismo (v.)
, gr. aùxó <; * da sé 'e « payelv 4 mangiare '
da auto- (gr. aòxóc 'da sé ') e fecondazione (v.)
da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e finanziamento (v.
auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e formazione (v.)
da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e forzamento (v.)
comp. dal gr. a ùxóg 'da sé 'e ydtlaos 4 nozze '.
dal gr. aùxó <; 4 da sé 'e yév7) ot <;
da aùxó <; 4 da sé 'e dal tema di ytyvo (j
da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e getto (calco
auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e goal.
comp. dal gr. aùxóq 4 da sé 'e yovi] atto di
da auto- (gr. aùxóc 4 da sé ') e governo (v.)
comp. da aùxó <; 4 da sé 'e dal tema di ypà auto- (gr. olòtòq 4 da sé ') e impollinazione (v. (gr. aùxó <; 4 da sé ') e incensamento (v. . da auto- (gr. aùxóg 4da sé ') e induttanza (v. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e induzione (v.) (gr. aùxó <; 4 da sé ') intossicazione (v. da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e introspezione (v. auto- (gr. aùxóc; 4 da sé ') e istruzione (v.) (gr. aùxó <; 4 da sé ') e latria (gr auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e lesionare (v. da auto- (gr. aùxót; 4da sé ') e lesione (v. (gr. aùxóc; 4 da sé '); registr. da panzini, comp. dal gr. aùxóg 4 da sé 'e xooti; 4 dissoluzione '
da auto- (gr. ccòtóq 1 da sé ') e livellatore (v.)
sm. macchina semovente, che ha in sé i princìpi del moto proprio; macchina
automa. boine, ii-105: sentì dentro sé una incolore, una esanime vita senza
deriv. da aùtó? * da sé '). automaticaménte, avv.
auto- (gr. aòró? * da sé ') e matto (v.
dal gr. aùxó <; * da sé 'e 4 ricordo '.
. dal greco aùxó <; * da sé 'e mobile (v.)
(gr. aùxó <; 'da sé ') e motore (v.)
(gr. aùxó <; 'da sé ') e motrice (v.)
-per estens.: il provocare su di sé infermità o imperfezioni (per sottrarsi al
(gr. aùxó <; * da sé ') e mutilazione (v.)
qualche cosa che è insieme conoscenza di sé). = comp. da
auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e noema (v.)
. dal gr. aùxó? 'da sé 'e vót) oi <;
. diritto e facoltà di governarsi da sé; potestà riconosciuta dal potere centrale a
di autonomia, che si governa da sé (con libertà assoluta o limitata da
comp. da aòxó? * da sé 'e dal tema di vèlico 'distribuisco
auto- (gr. aùxót; * da sé ') e panegirista (v.)
auto- (gr. aùxói; * da sé ') e pianoforte] (v.
(gr. aùxó <; * da sé ') e pilota (v.)
, comp. dal gr. ocùxós 'da sé 'e dal tema di tcxdaoco
auto- (gr. aòxó? * da sé ') e pneumatolisi (v.
da auto- (gr. aùxós 'da sé ') e polarizzazione (v.
auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e poliploìdia (v.
(gr. ocùtó? 4 da sé ') e opposizione (v.)
auto- (gr. aùró ^ 4 da sé ') e presentazione (v.)
autopromuòvere, rifl. promuoversi da sé. c. e. gadda
da auto- (gr. aùxót; 4da sé ') e promuovere (v.
auto- (gr. aùxói; 4 da sé ') e protettore (v.)
. dal gr. aùtó? 4 da sé 'e 4 vista ').
(gr. aùtó <; 4 da sé ') e punizione (v.
auto- (gr. ocùrót; 4 da sé ') e radio grafia
auto- (gr. aòró? 'da sé ') e reattore (v.
(gr. ocùtó <; 'da sé ') e regolazione (v.
auto- (gr. ocùtóq * da sé ') e respiratore (v.
da auto- (gr. aùtóg * da sé ') e rete (v.)
cui esse producono altre particelle simili a sé. = comp. da auto-
auto- (gr. ocùtó <; 'da sé '). e riproduzione (v
da auto- (gr. ocùtóc * da sé ') e riscaldamento (v.
con la quale la divinità appropiò a sé i pochi giganti ch'abbiamo detti,
che la riconciliazione della prima portasse con sé l'oblivione, se non l'assoluzione
la grande autorità ch'egli aveva in sé, lo potesse guatare. castiglione,
ritratto che l'autore stesso esegue di sé. per estens.: descrizione di se
auto- (gr. aùxóc; 4 da sé ') e rotazione (v.)
accumulatore (o una pila) abbandonato a sé perde la sua carica, pur essendo
(gr. aùxó <; 4 da sé ') e scarica (v.)
auto- (gr. aùxót; 4 da sé ') e scatto (v.)
. dal gr. aòxó? 4 da sé 'e dal tema di axoruéco 4
auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e sieroterapia (v.)
da auto- (gr. ocùxóg 4 da sé ') e sifonaggio (da sifone
(gr. aùxó? 4 da sé ') e sintesi (v.)
gr. aùxóaixoc; 'che si procura da sé il cibo ', comp. da
comp. da ocùxó <; 4 da sé 'e otxot; 4 cibo '.
auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e soluzione (v.)
au- tosservazione, affinché ognuno verifichi in sé l'operare delle due diverse forme di
auto- (gr. aùxói; 4 da sé ') e osservazione (v.
(gr. aùxó <; 4 da sé ') e stereoscopico (v.)
auto- (gr. aùxói; 4 da sé ') e sterile (v.)
auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e sufficienza (v.)
senso il verbo montarsi o montarsi da sé ». autosuggestionare, rifl. [
(gr. aùxó <; 4 da sé ') e suggestione (v.)
da auto- (gr. aùxóg 4 da sé ') e tempra (v.)
auto- (gr. aùxó? 4 da sé ') e temprante (part.
'xóxonoi; 'che si imprime da sé '). autotomìa, sf
dal gr. ocùtói; 'da sé 'e dal tema del gr.
auto- (gr. aùxói; 'da sé ') e tormentatore (v.)
auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e tradurre (v.)
auto- (gr. auxó? * da sé ') e trasformatore (v.)
le piante con clorofilla) di produrre da sé le sostanze organiche di cui ha
. dal gr. aùxó? 'da sé 'e xpocpyj 'nutrimento '
. aùxóxpocpo? * che si nutre da sé '(cfr. autotrofia)
auto- (gr. aùxót; 'da sé ') e tropismo (v.)
da auto- (gr. aùxóg 'da sé ') e tutela (v.)
auto- (gr. aùxó? * da sé ') e vaccino (v.)
auto- (gr. aùxó? 'da sé ') e valutare (v.)
che sembra por tare in sé una specie di ebrietà aerea diffusa dalle uve
.. gli verme nel cammino presso di sé veduto alessandro. augustini, iii-196:
iii-386: « mah! » disse fra sé il professore. « ai miei tempi
tempo spaziandosi,... accusò sé essere la poesia. avanzante2 (
colpo aspro e mortale / fossi da sé, per avanzar sua impresa, / una
colpo aspro e mortale / fosse da sé, per avanzar sua impresa / una
avere avuto marito, non sappiendola da sé partire, non la maritava. idem
servirne un gentile uomo che più che sé m'ama, che lasciarlo perdere o
da'da'a chi avareggia pur per sé, / se il tempo gli si volge
fa prò'a nessuno, né a sé, e per questa cagione ogn'uno gli
intendimento: elli conobbe ed ebbe in sé tutte le grandi bontadi ch'orno del mondo
viso. -trattenere, tenere per sé. boccaccio, dee., 2-4
3. portare addosso, con sé, indossare (un abito, un
12. far venire, accogliere presso di sé; ricevere ospiti. novellino,
: allora gostantino ebbe il papa a sé, e (fissegli questo fatto. mannelli
/ avendo più di lui che di sé cura. idem, purg., 6-102
in orrore cosa che nulla tiene in sé di spaventoso. segneri, iii-3-78:
, non così agevolmente ci partirebbe da sé. -avere o averci a che
[i concetti della satira] avessero in sé, chi dell'amaro, chi del
avere in pronto. -avere in sé: contenere. mannelli, 1-4:
l'india, la quale ha in sé molti reami e molte provincie.
paura è quella di colui che appo sé sente ricchezza..., non
letter. chiamare, prendere sopra di sé, assumere; liberare. 1
ingiuria, la quale l'avoca a sé iddio. 2. dir. trasferire
inghilterra. sarpi, ii-26: avocava a sé la causa e deputava quattro cardinali.
imperiale consiglio di reggenza d'avocare a sé la medesima [causa], e di
, agg. preso su di sé, assunto. tommaseo [s.
. v.]: causa avocata a sé dal principe, non per rendere giustizia
, sf. l'avocare; assunzione per sé (di una pratica, di una
il quale un organo processuale richiama a sé, ai fini dell'istruttoria, gli
uno avolio, che vedi l'avolio per sé durare eterno. lorenzo de'medici,
6-41: un letto d'avorio per sé, pelli scitiche nel triclinio, le
dall'incendio], che il patire di sé nel pericolo dello ardentissimo fuoco che l'
cosa o vede / che tegna forte a sé l'anima volta, / vassene il
figliuolo avea, si fu tutto uscito di sé. cellini, 2-59 (403
della casa, 633: il siniscalco da sé non dee invitare i forestieri, né
tempo], avvegnaché sia misurabile in sé, non può essere conosciuta dagli uomini.
più bella che avvenente, aveva in sé tanto da sperare un affetto, non tanto
, che tutto quello che ha in sé soave sapore ed acconcio fu condito per
di privare di questa felicità il prenze e sé a suo potere farne felice. masuccio
centinaia, migliaia d'uomini al sagrifizio di sé e d'ogni cosa più cara?
, la quale la donna ha per sé. de luca, 1-4-1-29: uno de'
scrupolosa era quella, che facea di sé vii mercato ad ogni avventore! fagiuoli
avventurato è quei che può gittare da sé ogni impedimento di cose che distraggano la
danubio con molti guadi, e innanzi a sé certe boscaglie e avvenute, dove innalzavansi
la gente ch'avvera / ciascun amore in sé laudabil cosa. idem, purg.
.. che egli sognò anche per sé. avveratóre, agg. e sm
com'ei parlava, e sordello a sé il trasse / dicendo: « vedi là
che l'amo / dell'antico avversaro a sé vi tira. petrarca, 62-8:
pertinace ch'era riuscito a infiammare di sé il mondo. b. croce, ii-6-219
capitano, è di avere appresso di sé uomini fedeli, peritissimi della guerra e prudenti
avvertimento più per gli altri che per sé. alvaro, 9-315: una galleria
gli pareva di veder chiaro entro di sé: avvertiva sensazioni curiose mai sentite prima.
vicino; appressare, accostare, trarre a sé, mettere più vicino a sé.
a sé, mettere più vicino a sé. tasso, aminta, 459
l'un né l'altro, che per sé l'avvigna. = forma toscana di
sa, che, intromettendosi, avviluppi sé e altrui. machiavelli, 645: vedi
leggende di santi, 4-97: diceva intra sé: chi sarebbe costui che m'ha
. che avvince; che attrae a sé i sensi e la mente;
/ mentre ella si rivolge e 'n sé ritorna. campanella, i-1-123: sono
unendosi concipeno l'arena in mezzo a sé, et così più et manco dure si
2. figur. attrarre, legare a sé (i sensi, la mente)
. letter. avvinghiato, stretto a sé. papini, 21-73: rimbalzo
del compagno che la teneva awincolata a sé. avvinghiare (disus. avvinchiare
: benché sia l'alma da sé pura e bella, / niente meno quand'
frondi, e l'arbor di sé nudrendo avviva / da tutte parti. leopardi
amor, ch'è presente, e tra sé ride, / com'allor già ch'
. cattaneo, i-1-245: avvolto sopra sé, come serpe agghiadata.
ahi stolta!) / somma felicitate a sé figura; / ma pur si trova
mani su le coperte, le tirò a sé, ci si avvoltolò tutto, coprendosi
... lasciando in italia di sé quel nome che le azioni descritte di sopra
, 127: l'uomo ha coscienza di sé soltanto quando agisce, quando cioè raccoglie
: tutti i ferri, / quanti con sé porta il bottaio...:
sostenuto il disio dell'azzuffarsi, mové sé e'suoi, i quali con dovuto ordine
insensibili attimi, la quale piglia dopo sé la percussion de'razzi solari, e
piuvico. delle consonanti riceve dopo di sé nella medesima sillaba la l e la r
blandimento, etc. consente avanti di sé in mezzo di parola, ma in diversa
bere; / la notte chiama a sé chi piace a lei, / e di
che per lo più non si apre da sé (indeiscente), avvolto da sottili
presumibile che il culto di bacco portasse con sé un po'di bisboccia, di tumulto
in santa teologia... feciono per sé ancora simile diffini- zione e di terminazione
pirandello, iv-644: il trombone fa da sé con tre brevi borbottii un commento ironico
commento ironico; il tamburo, da sé, senza bacchette, agitandosi come uno straccio
, 1-144: il marito stava da sé solo anche la notte, e talvolta anche
.. suplicare caridoro, che avesse di sé pietate, abracciarli le ginocchia, baciarli
.. nasce nei luoghi marittimi da per sé, e volentieri tra le fessure delle
medici, 193: poi lo chiamava a sé, e diegli un bacio, /
d'altri e con pochissima fatica di sé, e con brevissima bada e attenzione
uccide, e già non ha in sé per niun tempo misericordia; e non trovando
basilico, e basilisco nulla avendo in sé che non consuoni alla proferenza italica,
affari propri: aver cura soltanto di sé; procurare il proprio interesse; non
a un galantuomo, il qual badi a sé, e stia ne'suoi panni,
tommaseo- rigutini, 2582: bada a sé chi non s'impiccia negli affari altrui
altrui; si bada chi ha cura di sé, chi evita il pericolo, il
pericolo, il danno. ciascun badi a sé; ma non tanto da non avvisare
: cosa vuole? / badi a sé, la stia savio, o chiamo gente
questa badessa convien menar tale / in sé suo vita che sia buono specchio /
questa cotale ingiuria perdoni / quando per sé, ma per la degnitate / corregga alquanto
berte adiratosi il capitano, disse fra sé: -in fè di dio che io ne
, sm. tutto ciò che porta con sé chi viaggia (specie le valigie,
ché tiene bagascio in perpetua vergogna di sé e de'suoi. d'annunzio,
, la fece volare capricciosamente intorno a sé, con portentoso incanto di grazia,
dell'acqua, guardò: vide sotto di sé un uccello meraviglioso, mai visto,
col sonno e poscia col bagno discacciata da sé ogni gravissima stanchezza. vasari, iii-286
boccaccio, i-93: e coverti sé e i loro cavalli di sottilissimi e
ed aiutante, / che di sé un buon conto le rendeva, / e
di quegli sciagurati venne ad infilzarsi da sé nella mia baionetta. abba, 1-27
omini e uccelli che riem- pievan di sé li grandi alberi, scoperti dalle dilatate onde
, con le vene vuotate, per sé non aveva chiesto che il tempo di
e'non debbe sapere la via da sé quel mortaccio di pecora vecchia: sta
; spensierata e alacre fiducia (in sé, nelle proprie forze, nella vita
... tutta la sicurezza di sé gli era venuta di colpo a mancare.
, baldanzoso e altiero, e di sé ogni gran cosa presummeva. sacchetti,
e così rintronato e mezzo fuori di sé balenò un pezzo e fu lì lì per
della torre, fissando gli occhi avanti a sé. valeri, 1-64: sùbiti balenìi
del monte, balestri e getti fuori di sé fiamma accesa. boccaccio, i-288:
... che io, o per sé o per accidente, voglia in
e gentamente vada balestrando / intorno a sé, cogli occhi, a chi la guarda
per avarizia e per l'ambizione scacciarono da sé enrico, il quale voleva ridurgli alla
panni dal piacere, riprese vicino a sé la cameriera, le cercò una balia
intendo mostrar quelli spirti / che purgan sé sotto la tua balìa. g. villani
piante strette / a terra ed intra sé donna che balli, / e piede innanzi
che troppo sa destreggiarsi e girare sopra di sé, è un ballerino.
, sbavigliando, / briachi e fuor di sé. dossi, 206: la
casa propria è un gran balsamo di per sé. verga, 1-434: in cuore
, e torri, che ci fan di sé scudo per tutto intorno, e sicurezza
in terra il suo bastoncino davanti a sé, come per farsene un baluardo. cattaneo
di potere in altro modo salvare a sé l'onore ed al marito la vita
, non voglia dare spettacolo pubblico di sé, oibò! verga, 1-415:
di chi la mosse e non di sé / ma l'altro sbigottisce e teme che
un luogo di spavento -così nel suo piccolo sé ragiona il bambino. de sanctis,
uno schioccar di tela / correa da sé nella stellata notte, / e prendean
via a libertà per avere scosso da sé quel giogo. carducci, 830: vorrei
aveva poi bandito ogni contatto non necessario tra sé e l'ordinaria piccola società che le
dei cartaginesi la ruvidezza; chiusi in sé, schioppettavano l'uccellame nelle « bandite
servi che della città fuggivano ed a sé venissero prometteva la libertà e le mogli dei
ha gittato un bando per chiamare a sé qualche nuova petti- natrice che le acconci
trasformando, / ama iesù che in sé pagò il tuo bando.
-in bando di se stesso: fuori di sé. petrarca, 76-4: quella mia
s'innalza e bang! travolge finalmente con sé, nell'oceano, qualunque sozzura!
forte e sfrontatamente; come chi espone sé o le sue cose in luogo aperto
chiedevano, e chi non chiedeva per sé raccomandava altri, o dava consigli.
profondi / interstizio pensar, che in sé non celi / germe e ragion di mondi
abisso più comune, e sta da sé; baratro, con idea di più orrore
l'aveva risanata finanziariamente prendendo sopra di sé l'odio dei sacrifici imposti. pirandello,
, / lo suo è barattato, de sé non ha vigore. g. villani,
rapita con sì grande forteza, / a sé ha tanto tratto senno, vertù e
e quindi s'ingrassa; e piace loro sé di stare al governo e al timone
ch'alquanto mirato l'avea, / in sé la sua effigie risentia, / per
risentia, / per che disse fra sé: « desso è per certo / né
di cure a dare prova migliore di sé. 8. breve filamento,
se n'è andata via lei, da sé. io sono così; » aggiunse
deh'ornio, che non intese da sé le leggi valevoli di addimesticare una gente
vicitò prima... / quando in sé discordante italia aperse / la via a'
male, che gli è passato da sé. giusti, i-395: era il maestro
con una testa lampante, crepita dentro sé dal contento e non può tenersi dallo
un tal presente, ch'ha in sé tanta virtù, tanto valore, / da
: e muove a cerchio intorno a sé l'incantevole e spumosa mareggiata della sua
svergognatamente triviali; essi che eleggonsi da per sé difensori e tutori, direi quasi bargelli
mio, che ciaschedun uomo abbia in sé una serie di toni a modo d'ogni
, pallida, che spargeva intorno a sé un barlume fioco e sfumato, e pioveva
, e questo ancora, ciascuno da sé, sono bastanti di operare. galileo,
figliuoli legittimi, e lasciò solo di sé una femmina, figlia bastarda. ariosto
sapere e di color che 'n sé assanna. idem, par., 16-43
. al suo amante mandasse, dicendo sé esser presta di compiacergli, ogni volta che
il pover'uomo si sia bastonato da sé. idem, 2-332: ecco il povero
: guai, se non avesse in sé quel tanto di spensieratezza che le consente
il pover'uomo si sia bastonato da sé. bastonatura, sf. il bastonare
ultimamente de'quali fosse la vittoria, e sé per l'amor di sofronia perire gli
col contatto del battaglio, empiendo di sé onni dì del suo sono un paese,
v-1-915: il battaglio oggi suona da sé, suona a stormo per fiume che arde
a battaglioni! -gridava, fuori di sé il vecchietto, stringendo i pugni.
assai de'battelli, e fanno viaggio da sé ». battentatura, sf.
, / di man battenti intorno a sé trionfo. -tamburo battente: che è
si batte le cosce / altro che sé non de'imputar del fallo.
sentir parine / sacro furor che di sé m'empie. -battersi la fronte
: la signora tornò a casa fuori di sé, e aspettò il ritorno di antonio
: povero e oscuro, egli cantava per sé solo, come un uccello sul ramo
è il solo che possa dire di sé senza pericolo, il solo che possa
congiuntovi, che confessa troppa cura di sé. suolsi dire se l'è battuta
, bollendogli la pentola a mala pena per sé e per i suoi sentiva, appetto
battezzare il vino, aveva messo superbia per sé e pei suoi. panzini, i-474
, i-16: oratore espertissimo, padrone di sé, sempre di fronte al pubblico,
vecchio prete, che ormai pensa per sé, con l'egoismo bonario e chiuso dei
la lingua il pavimento e lasciando dietro di sé, sulle vecchie pietre, un'irregolare
pappa, o che comincia a mangiarla da sé; addoppiato od anche imbottito e trapuntato
malaticcio); non interamente padrone di sé (di chi ha bevuto: un
; / ma vorria e crede solo in sé bearsi, / ché ignora l'altrui
. giusti, 2-139: vagheggia in sé coll'occhio della fede / secoli di
: non può beatamente vivere chi a sé guarda solamente, e tutte cose in sua
con una passione che parea dare a sé beatitudine. b. croce,
salvini, 41-422: avean provvisto per sé proprio certi beccafichi freschi, grassi, scelti
andava d'accordo coi fratelli? -viveva da sé, e si beccavano di frequente per
sacco; l'uscio si chiuse da sé; un lampo m'abbagliò. dizionario
obliqua aura d'un nume / con sé recando, in nudità di fiera, /
tiri, standosi seco una notte, a sé, tutta quella
della loro patria si ripiegava sopra di sé più sconsolato e amaro per la conferma
befferia, e che fosse fuori di sé, non ci andava. beffévole,
i su lodati ranocchi hanno tutto per sé, e i loro graci- damenti sono
le femmine sono usate di cacciare da sé li uomini matti e men che savi,
acquistare, acrescere, e conservare in sé maggiore auctorità e dignità che avendo cura
autori. pirandello, 8-426: per sé... aveva poi preparato un'altra
, 2-60: e l'acacia ferita da sé scrolla / il guscio di cicala /
. la materia è calda da sé; non le è bisogno sguardo d'artista
d'amore: / l'una ha in sé cortesia e valore, / prudenza e
splendore, che l'animo umano a sé rapisce. la bellezza del corpo non è
fu quello di lasciare un ricordo di sé, e pensò, proprio, di voler
boccaccio, iii-7-56: poi presso a sé vide passar bellezza / sanza ornamento alcun
passar bellezza / sanza ornamento alcun, sé riguardando; / e gir con lei
7-66: la divina bontà, che da sé speme / ogni livore, ardendo in
speme / ogni livore, ardendo in sé, sfavilla / sì che dispiega le
picciolo nel frutto che si stacca da sé. palladio volgar., 12-7:
animo, le cui virtù fanno tra sé armonia; e tanto più sono di bellezza
sorelle, chi è bello di per sé. de sanctis, lett. it.
come mercurio; i cannoni vanno da sé e si piantano al posto bell'e puntati
: detto di chi fa prevedere di sé un avvenire buono, fortunato, pieno
davanzati, i-142: vogliono far belli sé dello sgridar i vizi, e muover odii
e bello, / il mondo vaneggiante a sé rubello / richiamo al latte della madre
, / per farlo passeggiar, ha stracco sé, / che non può più,
una gemma che... à in sé una certa luce a guisa delle pupille
/ de le sue lode, ove per sé non sale, / se vertù, se
antica belva: / molti di vita e sé di pregio priva. poliziano: i-2-3
, disse a loro: -ogni regno in sé diviso sarà desolato, e l'una
senza che il commendatario potesse pigliar per sé particella benché minima delli beni ed intrate
panzini, ii-506: aquilino aveva davanti a sé le due donne; quelle due teste
/ lo scudo di blaia ha con sé. d'annunzio, v-1-505: sieno
nulla, non voler vedere intorno a sé (perché si ha l'animo preso
chiamano « amore », ed ha in sé tanta forza o, per dir meglio
due grandi attoniti occhi, fissi davanti a sé. pea, 3-191: quella voce
; ciò che realizza e celebra in sé la compiutezza dell'essere e dei suoi valori
bello, / il mondo vaneggiale a sé rubello / richiamo al latte della madre mia
, qualunque cosa vede che paia in sé aver alcuno bene, crede che sia
sommo ben, che solo esso a sé piace, / fece l'uom buono a
, e tutti gli altri beni in sé contegnendo. beicari, 1-93: piangiamo il
più posseditor faccia più ricchi / di sé, che se da pochi è posseduto?
e passeggero che... finirebbe da sé davanti alla concordia dei buoni cittadini e
e mal fare, non è che sé con la sua voce dannare. -ben diremo
ch'a colui che l'à in sé e che è invidioso del bene che vede
cose ed in molti modi disputarono intra sé li filosofi: la qual qui- stione
/ i terzi l'alma nostra in sé raccoglie. machiavelli, 422: furono
di procurare rimedio per sostentar la vita per sé e per la famiglia. tasso,
: è un grosso uomo sicuro di sé, che ha l'aria di un amministratore
benedetta e ben disposta anima chiamasse a sé, piacev'egli che 'l vostro corpo sia
: piacque allo onnipotente iddio tirare a sé la mia figliuolina;... ebbe
(una volta costituivano una raccolta a sé; ora sono compresi negli altri libri
indulgenzia e di colpa e pena per sé e per altri, e per vivi e
ch'elli vede nel benefattore verso di sé. guicciardini, 97: aggiugnesi che
individuale che non ha altro grado sopra di sé, l'elemento del brutto continua l'
del suo precessor tanto / quanto di sé, benemerito e giusto, / gli aggiunse
libertà, di vita propria per migliorare da sé, non a beneplacito altrui. rajberti
66-4: d'altrui pietoso e sol di sé spietato / nasce un vii bruto,
portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie. bruni,
bellezze de la donna contemplava e tra sé lodava, tanto più per gli occhi
, 129: unde misser salvatore, in sé rodendose, e come rabiato fremendo cum
fresco. idem, ii-274: chi sente sé negli altri e gli altri in sé
sé negli altri e gli altri in sé, s'adira e si vergogna di vedere
bernoccoli; ogni superficie che abbia sopra sé rilievi inuguali, ma raccolti in forma prossima
527: avèa, proprio di faccia a sé, incontrata una figura di giovincella che
): cornelio stava cheto dicendo tra sé i paternostri de la bertuccia. cippi
9-54: non vuol parer, ma in sé l'ha poi per male, /
ciò non facesse; ma bestemmiò tacitamente sé, che a lui la guardia delle
dunque modo debbe l'uomo bestemmiare né sé, né altrui, perché sempre è peccato
iv-87: la bestia non ha in sé ragione, anzi va secondo gli appetiti
/ si lasciano brani e brani / di sé, come una bestia / nei rovi
portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie. f. negri
de'titoli, che creda lecita a sé qualunque impertinenza e sciocchezza, e che,
, 1-231: ancora capivo che dentro di sé si dava della bestia. mi piaceva
alogare en prima la bestiallia che sé. = deriv. da bestia
: ed egli, che più tosto sé della sua bestialità punir dovea...
astratto e avesse tenuto più conto di sé nella vita, che egli non fece
che, lasciando ogni umanità che ha in sé, commette la disonestà cogli animali bruti
li avrebbe voluti a opera sotto di sé, « bestiari », boaroli o vaccarini
, ii-1-295: chi è conscio a sé di un generoso sentimento non deve disprezzare quelle
d'avere la possessione, la quale per sé con molto minore spesa che comperandole in
soffici, 1-292: mentre faceva tra sé e sé queste considerazioni, lemmonio boreo
1-292: mentre faceva tra sé e sé queste considerazioni, lemmonio boreo scrutava innanzi
dividendo, / né 'l debito passavan sé stendendo. boiardo, canz., 51
una cosa bianca, può intender da sé, che cosa sia bianchezza. a
i-69: la bianchezza è bella per sé; ma perché ci ricorda ne'capegli
e la nera calpestata e franta / sé disfacendo il forte e redolente / vino
, 1-208: ma 'l sangue accolto in sé da la paura / si ritien dentro
, 1-277: il bianco non ha per sé colore, ma si conseguisce premio alcuno
non tenesse e non lo rinchiudesse da sé, egli cadrebbe in sul guscio. fu
aprì gli occhi e vide sotto di sé il biancore di una tazza di latte.
ragione è che qualunque cosa è per sé da biasimare, è più laida che quella
, / sì che a lusinghe poi di sé non crede, / né a chi
un altro termine di confronto e a sé mi tira. bocchelli, 6-370:
puntura, azoché tirasse el veneno a sé. bandello, 1-21 (i-255):
bacchelli, 10-150: giurò a sé di non andar mai più in biciclo
temi bieco guata: ma sol di sé pensiero / ha l'inerzia privata. pindemonte
tutto il circuito, / e in sé racchiude furbi e anime bige. note al
stato ha biglietti gratuiti di viaggio per sé e la famiglia, e un giorno ero
questo è un paese che ha in sé molto del buono e molto del cattivo
colosseo ti annette, ti identifica a sé... scolpito nel suo stesso ordine
due cose insieme, 0 ciascuna per sé, sarebbono cagione della sua rovina.
il non istare i liquidi bilanciati fra sé con iscambievole contrapeso. pascoli, 838
non occorrerà mai che uno per paura di sé le faccia guerra: e tanto più
conoscendo che alla republica fiorentina e a sé proprio sarebbe molto pericoloso se alcuno de'
di francia, / che ha in sé poco sudore e gran diletto, / come
paese è di quelli che sembrano riassumere in sé, vita e storia, tutta la
pulcini / col noto billi billi a sé raccoglie. carena, i-313: billi billi
quali appena comparazione di biondezza puote in sé trovare. o. rucellai, 6-2
moneti, 41: pensi, dicea tra sé, che dalla ghianda / le fave
sgherri e birboni / perché simili a sé tutti volea. manzoni, pr. sp
buon uomo, il quale ti mostrerà in sé l'impotenza e l'idea risibile che
bisaccia che le perle de'denti in sé riserva. 2. antica
nieghi ch'essi due fondatori sarebbono per sé stati tollerabili in qualche parte, se i
che sanza prò si penta / qualunque priva sé del vostro mondo, / biscazza e
cicognani, 1-100: aveva dovuto da sé pensare a sé, e aveva fatto una
: aveva dovuto da sé pensare a sé, e aveva fatto una diecina di
anche dei biscotti stantii facevano mostra di sé in un barattolo di vetro.
la religione, alcuno la roba appresso a sé nasconda. bisdòmino, sm.
ogni generazione, che non hanno in sé il minimo sugo. idem, 2-153:
[la virtù] è sì bella da sé, che niun'altro adornamento gli bisogna
vestimenta e di ciò che può bisognargli per sé o per altri. d. bartoli
bisogni alcuna causa o forza fuori di sé. tommaseo, i-140: per me
la seconda, per potere ricevere in sé, bisognando, le due prime stiere
attrattiva ed espulsiva, atte a tirar a sé e spinger innanzi il sangue e gli
andò a trovare, e non pregò per sé, perché giudicava non avere di bisogno
qualche tempo nel proposito di star da sé. e già nel primo momento,
: iracondia (per smodata presunzione di sé, per arroganza). ser
bizzarre e stravaganti, faceva mostra di sé, su un piedistallo adeguato, una
simpatia, ammirazione (per attirare a sé, per piegare al proprio volere);
sensi arguti / e del cane e di sé la bella oblia / pochi momenti;
questo messo in alcuno luogo raguna a sé le piattole: e per questo a
ove sia di bisogno, tira a sé le tignuole e le blatte, e però
frenati di colpo, rilevandosi poi da sé soli e rimanendo stupefatti a gambe larghe
la bocca del ponte, ha dietro a sé molte figure bellissime. guarini, 162
bocca del porto, tutta di sé sicura in su l'ancore stava per metter
infelici di più, si dolga invece di sé e della propria sciocchezza. -avere
e fin quando; e dentro di sé conteggiano le proprie forze: di quante
da vocabolario, ma un'espressione in sé compiuta e, come in boccio, la
disse, e sorrise, compiaciuto di sé, della sua trovata e del gioco
la fontana tutto il giorno / tra sé e sé, gemendo dal bocciuolo,
fontana tutto il giorno / tra sé e sé, gemendo dal bocciuolo, / salutando
della loro età notarono, ne dicevano sé ricordarsi in questa parte né la pietra né
intanto non cominci a farsi male da sé, a rovinarsi la salute; mangi un
di quelle processioni, così contente di sé e del loro bocìo e del fruscio delle
a ogni cosa, si duole tra sé brontolando, o biasima altrui borbottando.
« senti la pazza! * fece tra sé antonio pentàgora, riscotendosi al fitto bofonchio
e che col muso scuffa, / e sé medesma con le palme picchia. idem
impreca, gli è perché ha dirimpetto a sé non una religione nemica, ma una
bollendogli la pentola a mala pena per sé e per i suoi sentiva, appetto agli
moravia, ii-33: egli aveva portato con sé, in quella valigia, una bomba
volte, giulio e antonietta attiràvano a sé qualche putto; se virisello dagli occhi
bonaccione egli cominciò a prendere in giro sé e la sua miseria. tozzi,
me si volse, / e poi a sé m'acolse / molto bonaremente. varchi
prete... ormai pensa per sé, con l'egoismo bonario e chiuso dei
non potere e del non sapere ben sé menare le più volte non è l'uomo
/ quanto più di bon- tate in sé comprende. idem, par., 31-83
7-64: la divina bontà, che da sé speme / ogni livore, ardendo in
speme / ogni livore, ardendo in sé, sfavilla / sì che dispiega le
vedi qui furon modesti / a riconoscer sé dalla bontate / che li avea fatti
, / tragge tutta bontate / a sé, come principio c'ha possanza.
si ripromettono da que'due giovani per sé? d'esser fatti ministri, come voi
era tirata da canto e chiusa in sé contro la « bianca » e la «
oda grande borboglio di cuochi intorno di sé, che portano i focolari del ferro
palazzeschi, 7-69: checco parlava di sé... era il borbottamento di
parlare in modo indistinto, mormorando tra sé; brontolare. fazio, i-4-12
là su l'uscio veggo borbottare da sé. cellini, 1-116 (270):
gelli, iii-12: che borbott'ella da sé la sciagurata? caro, 15-i-38:
pirandello, iv-644: il trombone fa da sé con tre brevi borbottii un commento ironico
un commento ironico; il tamburo, da sé, senza bacchette, agitandosi come uno
, e senza fiocchi, / avidi a sé tirava tutti gli occhi. carletti,
e dalle buone educazioni, potranno onorare sé e la patria loro. ariosto,
lo intelletto, e d'ogni vergogna in sé si truovano prive. e nota che
soffici, ii-301: egli mi parlava di sé, della sua famiglia, che era
provincie, ineducata e prepotente, lasciata a sé, provocasse coi suoi soprusi qualche grosso
, che innanzi, l'uomo da per sé abitasse, e dopo vedendo aver mestieri
terra grande si abbia a reggere in sé, e la terra non abbia a fendersi
pareva che il piroscafo lasciasse dietro a sé le spazzature e i rottami d'una serata
.) per custodire e portare con sé denaro o altri oggetti o documenti di
finalmente l'aperse, chiamò sua moglie a sé, le diede un rotolo d'oro
, cominciasse a torcersi e tingersi da sé le sete variopinte, e fabbricarsi le
sommessa boschereccia / che l'albero tra sé a sé si canta. =
boschereccia / che l'albero tra sé a sé si canta. = cfr.
cercavano l'orror dei folti boschi / a sé schermir dalla stagion cocente. olina,
un effetto durabile, deve contenere in sé qualche cosa di sostanziale, indipendente dalle
tutti i ferri, / quanti con sé porta il bottaio, allora / ch'è
bottega, le quali cose da per sé ciascuna sarà non piccolissima a chi voglia
disonesto, trafficare beni che di per sé non sono venali, speculare.
, né mai aperse bottega sopra di sé; sempre stette in bottega di altrui.
di diventar maestro, onde prese sopra di sé un'osteria,... dove
, 2-3: ciascuna bottega ha sopra di sé un mezato per uso de'botteghieri;
s'alzò di botto, come fuori di sé, agitando istintivamente la mano in un
stretta che il torcoliere, tirando a sé la mazza, dà al piano e al
polsini di camicia, che non hanno in sé un grande valore, ma che mi
di crescere, alcuni tessono intorno a sé un bozzolo di seta, altri non
i bozzoli, e serbar tanto per sé da vivere colla famigliola, e allevarla
basette, aspettando che ceschi a sé raccolse. quest'importuno avesse loro levato
/ col noto biffi biffi a sé raccoglie. nievo, 322: dopoché braccheggiava
io sono! / mi respinge da sé tutta la gente. /...
tre braccianti che il fattore aveva portato con sé. e. cecchi, 6-244:
discinta e scalza, e sol di sé par donna. idem, inf.,
capre disturbato, / cotal ranaldo avanti sé li mena. sannazaro, 3-71: poi
in spalla, ma non fu capace da sé: gli ossi dei bracci pareva che
tante lor braccia e mani, quanti da sé mandano raggi, e con essi invisibilmente
le cose, * diceva ancora tra sé don abbondio: « a quel satanasso,
, ma sì farsi scudo, e in sé ricevere que'colpi che andrebbono a ferire
ha più voglia di farsi giustizia da sé, in qualche maniera sommaria, che
i rami, tal ch'ella fa da sé sola una selva pensile in aria,
gru (l'elemento mobile che solleva con sé il peso). galileo, 576
del quale fusser legati ciascun da per sé lontani per breve spazio ad un braccetto di
lunghe, le quali si avvolgono su di sé, postovi dentro un ripieno di carne
staranno come porci in brago, / di sé lasciando orribili dispregi! idem, purg
basso dell'abiezione che si compiace di sé e della propria vergogna. cassiano
, i-235: il vaneggiante spirto a sé ti chiama / con lusinghe bugiarde e spasso
, / onde più degno fin dietro a sé chiama, / come noi mostreremo ancor
peccaminose. pascoli, 239: a sé videro nuovi occhi, cipigli / non più
e con le branche l'aere a sé raccolse. passavanti, 257: quando si
capre disturbato, / cotal ranaldo avanti sé li mena. bandello, 4-6 (ii-687
pane per i suoi figli e lavoro per sé. cassola, 2-276: quando ti
tastoni, muovendo le mani avanti a sé per riconoscere gli oggetti (come i
. tommaseo, i-329: sprofondata in sé, quell'anima pareva non sentire le cose
nessuno pensa più a levarlo. casca da sé col tempo a brandelli, con la
... spesso gittava fuori di sé grandi brandoni di fuoco, che parea
. d. bartoli, 40-ii-278: di sé prometteva, ch'ei si sarebbe vedute
da stoico alla fortuna, e di sé prometteva, ch'ei si sarebbe vedute
, senonché questo non soffre dietro a sé il quarto caso. non direi che
di qualche passionato scrittore, braveggia tra sé e nel consorzio d'amici suoi pari,
una certa ostentazione); sicuro di sé, spavaldo. fazio, i-26-86
a suonare il flauto, prese con sé il suo strumento e la rete,
, 11: intanto geppetto prese con sé il suo bravo pezzo di legno e,
le baionette storte, sfrontato e sicuro di sé come un antico bravo. e.
spostarne l'interesse per attirarlo verso di sé, sicuro di non far breccia con quelle
chi li stende? debbono stendersi da sé? = deriv. da breccia2
, di nazione brettone invitasse, come da sé, il triulzio alla pace. tommaseo
colui che vede dio, sale sopra di sé, e così elevata e dilatata considerando
e così elevata e dilatata considerando sotto di sé, comprende e cognosce come breve cosa
quella di lombardia e si reggessi da sé. bandello, 1-19 (i-228):
rispondere e dir loro, che a sé altrettanto incresce di loro allo '
dubbio co'suoi cachinni non ti tiri a sé. nievo, 854: mi
, i-62: la parte liberale accoglie in sé, come ogni altro partito, gente
macchine dei nemici assedianti, e tirarle a sé o sconquassarle. 3.
educazione veder tutto e tutto fare da sé? ho già detto assai chiaramente, che
lai, / facendo in aere di sé lunga riga, / così vidi venir,
di gigante. boiardo, 1-4-84: tra sé ridendo, quel re di valore /
dentro, e tirò la porta a sé. tassoni, 9-26: rispose il vecchio
, iii-66: gli ha appresso di sé molti danari in deposito di varie brigate.
non lo pestate. si dissotterra da sé. stanotte fa da guida alla brigata,
a diffonder notizie e informazioni su di sé, e rimane pressoché irraggiungibile almeno dalla
per forza empirmi le tasche ficcandoceli da sé a manate. cicognani, 1-10: si
prima... / quando in sé discordante, italia aperse / la via
mia ambizione, che gode dentro di sé quando io mi mostro più perspicace di
correre dirietro, tiròe la testa a sé con sì dura maniera, che ruppe
di poco colore, ma gli aveva in sé quella virtù del brillare sì come hanno
in tutto il poema che non tragga a sé con mirabile allettamento l'animo di chi
mentre ch'è sopra la terra tira a sé gli umori: quelli che non consumano
cioè far brindisi, è verso di sé biasimevole; e nelle nostre contrade non
non potette mai ritirare il braccio a sé. buonarroti il giovane, 9-374:
, che sogliono essere distinte ciascuna per sé di molte maniere di pesci e di
noiosi e incomprensibili, come parlando fra sé; borbottare, bofonchiare.
che per la verisimiglianza che hanno in sé, fanno un bellissimo effetto. pindemonte,
corsini, 20-63: fa che sopra a sé bruciante coli / la pece, rovinando
di chi la mosse e non di sé / ma l'altro [il muto]
cenere. biringuccio, 1-36: per sé sola [la gelamina] non fonde,
inquieta, e più egli la scaccia da sé, più quella ritorna importuna e piccosa
mirabile artifizio e sottile lavoro intorno a sé la nova abitazione, esce poi fori di
[le due minori stelle saturnie] di sé alcuna mostra, tornando poi di nuovo
il parlare / che udieno a'circunstanti di sé fare. leopardi, 18-17: già
era ammalato, e aveva intorno a sé gli altri figliuoli... tutti bambini
membri con molta dilettazione lo tira a sé e lo convertisce in suo nutrimento: e
; ma poi brusco le ritirava a sé, come avesse orrore della schiavitù che
cattaneo, ii-1-295: chi è conscio a sé di un generoso sentimento non deve disprezzare
cavalca, 6-4-410: tornò in sé, cioè tornò al cuore, lo
, lo quale era disceso sotto a sé, vivendo brutalmente. casti, 26-57
0 è nemica dello stato od offre in sé una tal maniera bruta d'indifferenza su
66-2: d'altrui pietoso e sol di sé spietato / nasce un vii bruto,
, perché il bruto non ha in sé alcun superfluo. borgese, 1-85:
arroganti inchiostri / parlar virtude, e sé dir bruto e gracco, / genuzi essendo
di roma, / per confondere in sé due reggimenti, / cade nel fango
reggimenti, / cade nel fango e sé brutta e la soma. boccaccio, v-257
mondo. che ragione ha ella in sé per esser bruttezza? se tutti o
. nascono ora per proprio ingegno da sé a sé depravato et corrotto, ora
ora per proprio ingegno da sé a sé depravato et corrotto, ora per brutte
brutto, / ch'acerbetto è per sé, che non fa il bello / d'
cucire e si fa il bucato da sé, e si rattoppa le camicie.
mi'danno ebbe! / poiché fermo in sé non tornerebbe / verso di me,
dove la voce dell'incavemato non sarebbe da sé potuta arrivare ce la portava di suo
; ma è voce che comprende in sé tanto l'egloga quanto l'idillio.
un pochette sbandarono, pensando tra di sé: « mo che vole questo?
più d'una generazione d'animali simile a sé, come 'l toro e 'l
, 24-20: e'sa la casa da sé il bufo- lone. ricchi, xxv-1-202
innanzi messer giovanni, e non considerando a sé, fu beffeggiato da questo buffone con
agisce in modo da far ridere di sé; persona poco seria, che tende
e grottesco, che fa ridere di sé; cosa da buffone, priva di
si conosca quanto è nocevole tenere appresso di sé simili uomini. g. bentivoglio,
, eziandio se leggiere, e a sé grandemente giovevole, e in nulla pregiudiciale ad
le cose », diceva ancora tra sé don abbondio: « a quel satanasso
bugiardi amici / e da vane speranze a sé mi chiama. carducci, ii-1-185:
tutto il corpo che s'attrappisce in sé in uno scatto di serratura che si
mio pensiero non vedeva altro intorno a sé che buio e deserto. carducci, i-1253
5-144: gli occhi s'erano chiusi da sé ma il bulbo del sinistro pròtundeva visibilmente
, e senza fiocchi, / avidi a sé tirava tutti gli occhi. falconi,
tosto che far increscere e ridere bonamente di sé. credenza, circa una situazione
in vista, allor che dentro di sé gode. d. bartoli, 25-21:
ha nome alagia, / buona da sé, pur che la nostra casa / non
/ gente... / per sé non buona ed agli amici odiosa. casti
ha il mio sole / cacciar da sé questo terribil mostro / or con minaccie,
, il quale ti mostrerà in sé l'impotenza e l'idea risibile che piglia
iii-68: il governo ha imbandito a sé e a noi un piatto forte che vuole
concludere nulla, inetto; inutile a sé e agli altri; disutilaccio, fannullone
purg., 11-25: così a sé e a noi buona ramogna / quell'ombre
lachera, morendo, portò via con sé molta parte di quel riso geniale, che
il vecchio ulpiano aveva fatto tutto da sé, nell'ovile, ma con 1'
568: quando un'impresa ha in sé grave periglio, / non metter tempo
la bocca si decise a chiudersi da sé; ma pianino, col movimento impercettibile d'
.. costituì buona parte delle raccolte da sé, con scavi fatti eseguire qua e
galatrona, / ch'avendo dato là di sé buon saggio, / in oggi è
e pigliare per buono quello che ha in sé manco male. piccolomini, 186:
si nutrica la pianta del liquore terrestre a sé simile, e quello succhia, e
impedire la comune mina, giovarono a sé ed agli altri. gioberti, ii-178
: l'altra [morale] ha per sé, nudo e puro il buonsenso,
procedeva in tutto con estrema sicurezza di sé,... col suo atteggiarsi
, / che leggier si dispensa, a sé rincresca, / colle busbaccherie, colle
la predicò, che ella in persona di sé nel suo letto la mise, pregandola
di senno, perdere il controllo di sé. f. d'ambra,
dell'abito,... incatenandolo a sé con quel ninnolo che gli aveva messo
de piacevolezze mottiggiando, ognuno da per sé e tutti insieme dissero e bottaro al povero
non li butto via; cascan da sé: com'ho a fare? » rispose
pericolose dalle quali ogni uomo sicuro di sé avrebbe rifuggito. piovene, 2-56: «
buttava i piedi a gallo, contento di sé. -buttar olio sul fuoco:
importa, purché non pensino più a sé che al paese, purché non si
soffici, ii-301: egli mi parlava di sé, della sua famiglia, che era
gli altrui pensieri, conciossiaché avesse in sé della reticenza venerabile, e dell'arcano
il suo maggior diletto nell'andare da sé solo a caccia, o nel passare il
: il legatore era molto compreso di sé, della propria importanza: eppure,
, 1-518: la cacciagione ha in sé un certo che di battaglia, mentre
] ad ubbedire con la fuga di sé al cacciaménto dell'acqua cadente, che la
cacciarla via, ella non capiva in sé dal contento. svevo, 2-474:
animo, rende l'ignoranza paga di sé, difficili gli studi. 9
sapori. viani, 14-42: per sé i pescatori tenevano una scodella di cacciucco
e le signorine sono a corpo vuoto per sé, anche dopo il tocco e le
lui fosse cacherosa, per dargli di sé martello,... se la prese
timido, sospettoso, con sempre innanzi a sé quel formidabile spettro e quei sonori cachinni
, 2-114: [radescki], rimpinzando sé, assotti gliava gli stipendi
/ che, sorgendo, rinchiuso in sé l'avea. bruno, 3-267:
ma che pur ringiovaniva nella coscienza di sé al soffilo creativo della filosofia; un
dal suon, che par ch'a sé l'inviti e chiami, / da le
il tappeto del tavolino, e tiratolo a sé con furia, buttando in terra libro
civiltà; e d'un tratto, sé due reggimenti, / cade nel fango e
due reggimenti, / cade nel fango e sé brutta e la soma. come cessa un
contando que'nuovi ruspi, diceva tra sé: -son caduta in piedi; sia ringraziato
quella vista, lodovico, come fuor di sé, cacciò la sua [spada]
1-17: due cose principalmente chiamano a sé l'attenzione in qualsivoglia edilìzio: la solidità
amori, ma cotale stabilità abbiano in sé e cotale fermezza, 'che morte
ii-107: la volontà reca intrecciati / a sé il dominio e il piacere / come
le bisogni alcuna causa o forza fuori di sé. settembrini, 1-14: a mio
sogno memore e presago, / italia a sé facea. c. bini, 212
tenuto nella seguente, mentr'egli da sé non può far altro che far cadute
: e fatti, si spiccavan da sé, cioè col proprio peso. berchet,
coi ladri, ritornare al rispetto di sé e alla legge. 2. dimin
. ingegno che presuma sì altamente di sé, che poco o molto non si smarrisca
dielmi in fato, / per far di sé col mondo esempio e fede. marino
4. che cagiona, che porta in sé la causa. ristoro, vi-7 (
: cagna: strumento da torcere su di sé la pezza del panno lano di fresco
ma vari casi umani lo riducono a sé. allora pian piano si spoglia:
operare quando egli non si sente padrone di sé. 2. figur. e scherz
o strame, / e per sé prende la bianca farina / a guisa del
e ben calafatato che potesse contenere in sé con sicurezza di non cedere in parte
il dottore della badia] avanti di sé il tavolino con calamaio e scritture pertinenti
sua penna e che babbo teneva sempre con sé come una reliquia. la « signorina
, / che mai non parto, sé mi par sovrana, / ma cor è
per desidero che esso corpo abbia in sé di trovare tal centro, né non
, come calamita, del tirare a sé tal peso. leone ebreo, 79:
appropriati, invenzioni ingeniose, che a sé tirino gli occhi de'circonstanti, come
, non pur la prova, tirava a sé le mal sodisfatte, come la calamita
di attirare, di far rivolgere verso sé lo spirito, l'attenzione, i
che ha conquistato e tiene legato a sé lfanimo dell'amante; attrazione, allettamento
che la pecunia, perch'essa solo per sé s'onora, e no'colui che
calamita, che con violenza grande tira a sé gli animi anco di quelli che,
ch'esser suole. / la bizzarra tra sé pensava drento / che il gridar e
. 2. figur. attrarre a sé 1 * animo, i sentimenti;
, i sentimenti; raccogliere su di sé l'attenzione, l'interesse. piovcne
, ozioso vanesio, a far pompa di sé con la falsa modestia d'una tendina
/ cala il cappuccio, stringe a sé la cappa / con pelli agnine,
. / e l'acacia ferita da sé scrolla / il guscio di cicala / nella
sentire la calamita, che lo tira a sé, temendo gli scandoli, sta un
ecco ne cala / l'argomento da sé limpido e chiaro / più del sol,
converte, / e mentre ci vien, sé, che ritorna, affronta; /
incomodare gli altri, e tenersi per sé i suoi guai e le sue
per essere fresca, e riceve in sé tutte le linee. l. bellini,
fecondazione degli uovicini, che ha in sé la gallina naturalmente. dicesi anche degli
sua vertude fugge lo demonio, / da sé lo parte e mettelo in assillo,
l'opere loro, or calcinandolo per sé solo, et anco accompagnato coi stagno
nostro vesuvio, e però avere dentro di sé di cavità grandissime. faldella, 2-188
loro vita, a tirare la fortuna a sé con le tanaglie, e tu quando
in un bel prato, / che in sé ritroso la giumenta vista / nei campi
rote / calcitrando il destrier, da sé lo scote. marino, 20-344: il
calcole e di tirar le casse a sé, per fare il panno serrato faccian
, ma intendono di piegar tutto a sé. de sanctis, lett. it.
nature rigogliose e bollenti che hanno in sé i germi di tutte le qualità,
fu la caldaccia, il raccontava da sé. viani, 14-239: ora alziamoci,
s'afforza, / e contro a sé riflette sua caldezza, / e l'aspra
genitori. il signor ambrogio fuori di sé dallo stupore e dal contento, stimando
al crucciato teseo, / in lui di sé un fier caldo lasciando; / e
prova fare, o che da sé lo facesse, venne un fanciullo, il
, per far presto, far tutto da sé: tanto più che se si chiama
, qual giustizia essere lo svergognare in sé tutti i suoi, che, volessono o
cal, né di fortuna / né di sé molto: forte nacque, e pugna
26 (457): lo prese con sé in un calessino, lo condusse a
panzini, 11-557: lo spettacolo aveva in sé del prodigio perché il sole calettava entro
10 vi confesso che la calidità in sé è più perfetta che la frigidità;
antiche ombre famose, / ch'ebbe sé in odio e le presenti cose, /
, 17-88: ma l'arte mia per sé dentro al futuro / non scorge il
del callare topo che sbraitava e ragionava fra sé e pareva l'avesse con tutto il
', quando il discorso fa intendere da sé che si parla di scritto. panzini
amica degli eroi calliopèa / col guardo in sé raccolto il labbro apriva. idem,
calore ch'egli non aveva trovato in sé. pavese, 4-194: eravamo scesi tutti
debba ricevere, o vuoi apparecchiare a sé, il senno dello studio e della
calpestano gli vestimenti, hanno bandita da sé ogni cura del corpo, de la carne
, xxiv-906: -ite -diceva, gettandole da sé [le sete] con un santo
vedere che egli non è padrone di sé? de sanctis, i-16: il mondo
di porpora si tinge, / per sé non calpestate lagrimaro / uve, che
uva e la nera calpestata e franta / sé disfacendo il forte e redolente / vino
riguardo di non dar occasion che di sé si dica male, e far di modo
e di sarto da calzerotti, ottime in sé, non potessi veramente giovarmi, la
il capo della conversazione si presentava da sé, quel capo, che, al
carità dell'inerzia, va avanti da sé, non per una borghesia che non ha
e il fiero proponimento di mitridanes, in sé tutto si cambiò; ma,
mi parve che amore mi desse di sé; e, quasi cambiato ne la vista
: se la toscana tutta avesse sopra di sé in cambio d'aria una mole egualmente
è in forma di speco, e in sé contiene / camare e sale, grande
ché questi erano i veri zimbelli che a sé chiamavano la schiuma degli uomini delle cittadi
i-299: i principi travedendo intorno a sé il tradimento e la morte,..
varii, e camerai delle comunanze abbiano in sé tutta lealtade. = deriv
nome generico, che comprendeva sotto di sé tutte quelle specie di piante culmifere,
buona morte, mi portava spesso con sé, tenendomi per mano, quando andava in
romore è desta / e vede presso a sé le fiamme accese, / che
/ avendo più di lui che di sé cura, / tanto che solo una
nel viso di sei colori, e fra sé disse: qui non è tempo da
qualcuno: di chi è fuori di sé dalla gioia e lo manifesta goffamente.
il fico, il quale piegava inverso sé i sua rami, e di quelli
è invalsa perché a noi dice tutto da sé, indicando quel particolare carro a motore
un sesso né l'altro assai sarebbe per sé bastante, ma sotto esso mancherebbe;
: mobile, che si muove di per sé, per impulso proprio. m
, 185-1: non altrimenti contro a sé cammina, / ch'i'mi facci alla
, 64: la ragion tiene in sé parte divina, / il senso comun è
, qualunque cosa vede che paia in sé avere alcuno bene, crede che sia
spera / m'impetri dal signor appo sé loco. algarotti, 2-82: insino a
usanza del paese, si sia da sé a sé volto a così bon camino.
paese, si sia da sé a sé volto a così bon camino. guicciardini,
boiardo, 2-4-66: così fra sé parlando il camin prese / giù per la
per i campi, nascendovi da per sé, e fa un fior giallo in mezzo
, i-185: poi melibeo chiamando a sé li medici, del campamento della sua figliuola
, ma quanti sono i circoli fra sé diversi, cioè di sempre più e più
acqua, poi si fa girare su di sé con una manovella per più ore.
restò zitto, indeciso a guardare intorno a sé la notte, le luci sparse sulla
alle fortezze, e a guardia di sé. bisticci, 3-198: sempre con assai
fruttifera a loro ben più che a sé la coltura del bosco; e come quasi
., 16-22: fenno una rota di sé tutti e trei, / qual sogliono
non conobbe che il fosso niente per sé vale se dalle genti non è difeso;
francesco di vannozzo, ix-208: lo campo sé levado! - / -mo dio lo
stesso pazzo sospetto alla prima e da sé, o solamente quando l'altra ebbe
mostrò veramente un sì fatto saggio di sé, che fece conoscere che egli voleva
, 13-37: orlando il grave desco da sé scaglia / dove ristretta insieme è la
paiono uomini e donne che camminano da sé son tutti congegna- menti d'arte umana
« avranno pazienza », diceva fra sé sorridendo; « e mi faranno cortesia un'
che si ripromettono da que'due giovani per sé? d'esser fatti ministri, come
e uccisa megara sua cara moglie, gridava sé aver uccisa la matrigna giunone. marini
pagine nuove che l'uomo scarabocchia di sé. e quante indecifrabili cancellature.
gli occhi, e vide davanti a sé la macchia nera del cancello, i due
nella fornace de'bicchieri, e veduto a sé avvicinarsi una candela 'n un bello e
che queta questo cielo / accoglie in sé con sì fatta salute, / per far
se rinnova / o se le voci in sé, svaria d'un soffio. alvaro,
. monte, v-307-8: di sé né di sua giente non fia campo,
/ tutti conduce il buon signor con sé. bar etti, 1-139: a tanti
, il quale coll'orazione discaccia da sé il cane, ossia lo spirito della fornicazione
empio sasso, che il fuoco ha in sé racchiuso. c. gozzi,
favellando, con lunghi circuiti di parole aggira sé e altrui, * i cani abbaiano a
e la bontà ch'egli ha in sé; laddove il cane vivace che troppo
carne canina / e quell'omore ha in sé che ha una lastra. boccaccio,
leggiadro, / orlando il grave desco da sé scaglia / dove ristretta insieme è la
? ». la ragazza contava fra sé, agitando le dita come se misurasse,
accogli pur insieme / quant'hanno in sé di dolce / o le canne di cipro
peso eccezionali (e fa mostra di sé nei baracconi, nelle fiere).
non pur la prova, tirava a sé le mal sodisfatte, come la calamita uno
canta dolcemente, che ha in sé bella armonia di suoni; armonioso. -
(forse i più celebri) hanno in sé la morale certa, cantante; ma
, appiè di un albero, dimenticato di sé e de'suoi greggi giaceva..
. canticchiamento; il cantare fra sé svagatamente, con voce som
. (canterèllo). cantare fra sé, con voce sommessa, e con pause
la fontana tutto il giorno / tra sé e sé. idem, 1237: primavera
tutto il giorno / tra sé e sé. idem, 1237: primavera, entro
chi canticchia; chi canta fra sé, con voce sommessa. brancoli,
debito de l'arte, sono intra sé rispondenti. idem, purg., 2-107
xxi-934 (20): vide dinanzi a sé passare quasi moltitudine infinita di santi a
di coscienza incontentabile, portava dentro di sé il dono divino e celato del canto
la materia; perché, avendo in sé facilità di constituir particolari di specie innumerabili
, un mondo intero di viventi a sé. leopardi, 955: mi parrebbe
trascurato. pirandello, 7-76: per sé domandò solo d'esser lasciata li,
, non invano / tirava il colpo a sé, ma gran cantoni / giù ne
governar fece rondello / ed ordinar per sé da collezione; / poi disse:
« chi fia costui? » fra sé diceva piano; / vedea la barba arruffata
uno uomo canuto e bianco solingo verso sé venire cum una tremula verga in mano
sire / canuto d'hohenzollern pensa tra sé. verga, 4-247: in fondo
formare (si può dire) un altro sé; e questi fu il verbo eterno
perché questo, che ha forma per sé, nella sua sfera, non ha
uomo che amassi el prossimo sopra di sé, ma come sé. 3.
prossimo sopra di sé, ma come sé. 3. che può capire,
abbia il sarsi poco fa detto di sé e del suo maestro d'aveme fatto
amplitudine / contrae, e dio in sé vien ristrignendo. firenzuola, 47: che
di commodo o di religione, ha in sé questo numero [il sei],
. erano sbalorditi e quasi fuori di sé dalla grande allegrezza, e non si
» éoggiungea la bizzarra / fuori di sé, né sa d'esser udita / «
gran galantuomo, che ha coscienza di sé senza orgoglio. nievo, 231:
abandona, / e de le stelle a sé richiama il coro, / poi che
in groppa al cavallo, dietro di sé, la principessa. pirandello, 7-282:
che l'esame di coscienza fatto da sé è meno spiacevole delle critiche altrui.
ufficio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro / che
come quella che la forza in sé di tutte l'altre figure contiene. d
per volta, non può tirare a sé se non una picciola parte del suo nutrimento
ambedue i * capifuochi 'chiudano tra sé il fuoco, o siano 'chiudi-fuoco '
capisci). contenere, raccogliere in sé. ariosto, 9-68: e fin
gentiluomini dei quali ciascuno per sé sarebbe sufficiente ad illustrare un'altra città
petti il duolo. -non capire in sé, non capire in se stesso;
virginia ne è lieta? -non cape in sé. ariosto, 7-27: come si
esser avvolto; / né cape in sé, né ritrovar può loco. tornielli,
qualcun altro non sarebbe più capito in sé dalla contentezza, ne avrebbe scritto sotto
45): -ho capito, -disse tra sé il dottore, che in verità non
le oimai di questi due eroi conversero in sé tutto l'interesse degli uditori, sì
faceva più di ogni altra parlar di sé. cattaneo, ii-2-133: gli uomini che
ingiusta, avendo nelle cose, da sé in uso e in sostentamento di noi
che ciascuno n'hae tremila sotto di sé, de'quali ne stanno sempre nel
tempo della partenza, fatto venire a sé d. francesco, il creò cavaliero
e massimo che biscie o faine sopra sé mai non accettassi,... gittatasi
nievo, 132: lamentava poi fra sé quelle soperchierie come un segno secondo lui
per ritrarre il girar in tondo sopra sé cadendo. chi fa le forze,
in breve giro di tempo firenze offeriva sé a roberto d'angiò, al duca di
, le nuove idee raccolsero intorno a sé i giovani, e manzoni divenne il capo
per primo, le tenesse magari per sé! a lui, a lui, come
il capo della conversazione si presentava da sé, quel capo, che, al pari
. -fare capo, fare capo di sé in un luogo: recarvisi, radunarvisi.
produzione verticale. -fare capo di per sé: agire indipendentemente. machiavelli, i-491
tante e ciascuna fare capo da per sé, le loro provvisioni, quando le
spingere con forza una cosa sopra di sé. soderini, i-404: il bollire
: corrono ed agiscono come di per sé sotto alla mano del maestro nell'atto dell'
3-86: i suoi vestiti li faceva da sé, ed erano capolavori di supremo ridicolo
disse che bargagli non si era preso da sé l'arbitrio di comandare; ma erano
e principale, che ha sotto di sé lavoranti. sopraintendente alle fabbriche, il
marino, 13-254: tacque ed a sé chiamò con fiera voce / de le
ognun di questi ha tre offiziali sotto di sé, che son tredici, ed ognun
giuramento, e quel capo scarico diceva tra sé: -si verrà al partito più semplice
sì immensamente minore del crebillon e di sé medesimo? giusti, 2-339: il buonsenso
duro; oramai ei si è ciurmato da sé gran capitano. e. cecchi,
lingua. baldini, i-433: di sé d'annunzio parla come del portabandiera di
costringere la barca ad aggirarsi intorno a sé stessa e ad affondare anche senza esser capovolta
della sua futura morte, dava di sé (conosciuta la virtù dello uomo e la
998: cala il cappuccio, stringe a sé la cappa / con pelli agnine,
tiene invece la cappa aperta dietro a sé, a braccia tese, e la cappa
3-20: egli aveva una virtù grande in sé, e era questa, che correva
, non potendoselo il cardinale partire da sé, misse le mani al cordiglio del capezzale
iv-62: la donna accorta pensava fra sé: il tempo volge alla burrasca, mettiamoci
. ant. scegliere, prendere per sé. boccalini, i-139: que'secretari
sue strane maniere solea dire, fare sé come il maestro di cappella, che
ostante ve ne sono molti che dentro di sé contengono pochissimo allume, e si chiamano
163-89: 'l iudice, come uscito di sé, disse al cavaliero che facesse richiedere
consiste... nell'aver rimosso da sé il capello di paglia, et aver
2-1534: questo fornello ha dentro di sé murato un cal- daro di rame stagnato
lumaconi senza 'guscio, stette in sé un poco, e poi glielo mise
maggiore, e ha molti principi sotto sé, e chiamasi il re di sara:
che... ficcatosi nel capriccio sé essere un gallo, nelle più nobili
l'obliqua aura d'un nume / con sé recando, in nudità di fiera,
non è poi altro, a considerarlo in sé medesimo, che un capriolare sino all'
assiri, greci) assumeva su di sé i peccati e i mali di una
con accortezza); attrarre su di sé (l'attenzione), conquistarsi (la
generosa attenzione. 2. trarre a sé una cosa (in particolare: le
che caracollava accanto all'amico stringendo a sé la meno in carne delle strufacchie,
petrarca, 238-11: e caramente accolse a sé quell'una. g. stampa
intanto che il padrone / rideva nel suo sé, tutto contento / che il caratello
che le vi portarono come ritruovate da sé le lettere ritrovate da altri, che
le sue con- ghietture e stabilì fra sé la natura del male, toccandogli frattanto
e simulazione non poteva mai lasciare di sé buon nome un carattere tutto natura.
: i grandi caratteri, sicuri di sé, hanno a loro istrumento la forza
nascosti sotto, pareva che camminasse da sé: la mascherata era bella; noi tutti
dire, un mondo intero di viventi da sé, che ha comunicazione con gli animali
condizione! pea, 3-84: incolpava sé, il suo caratteraccio, e la
a senso mio, è sufficiente da sé solo a caratterizzare un poeta. ricci
onde le situazioni nascono e germogliano da sé facilmente; ed un medesimo carattere compartito
mondo; la- perouse ed altri persero sé e i vascelli senza levare un ragnatelo
, / di voi più che di sé par si rammenta. aretino, iii-178:
belleze in domino / quant'ha in sé la mia donna amorosa. cecco d'ascoli
ontuosa, che ogni legno suole in sé contenere. bandéllo, 2-27 (i-948)
il cervel bocce e fornelli: / per sé non buona ed agli amici odiosa.
e sono tuttora infocati, ovvero spentisi da sé: nel primo caso chiamansi bracia,
, crepitava stillando, s'imburrava da sé, mentre l'anguilla stava carbonizzandosi per
summa lui avere un carbuncolo supra de sé de infinito valore, il quale ad
, 831: ora gli sguardi a sé col fulgid'ostro / chiaman de l'ali
cieca e tirannica, che occupa di sé l'intero animo; asservimento morale.
la qual, godendo il cielo, sé essere spogliata delle cose terrene si rallegra?
: egli non vedeva più dinanzi a sé una forma corporea, una carne opaca e
rimanente del giorno il volle tutto per sé il cardinale, che venne a visitarlo,
s. andrea che porta innanzi a sé la croce decussata (il motto è
, si fanno concorrenza per legarli a sé. il credito non è mai mancato a
spartita fra tutti, ragionano ognun per sé i contadini; ma la grandine, a
facendosi pregare. - fare carestia di sé: rendersi prezioso, farsi desiderare.
/ e dolente mi fa stare, di sé mi fa carestia. canti carnascialeschi,
passò molto che fattolo chiamare a sé, oltra al fargli carezze ed
e che lo voleva appresso di sé. ricchi, xxv-1-241: per tuo amore
dell'arme; però che l'arme per sé medesime sono pesanti, e l'acqua
perciocché facendo arco, viene a reggersi da sé e non caricar l'architrave. d
22. ant. portare con sé. dante, par., 11-123
con la particella pronom. prendere su di sé (un carico, per trasportarlo)
. 2. che porta su di sé un peso da trasportare; carico.
-chi). che regge su di sé un peso da trasportare (un uomo
tempo della partenza, fatto venire a sé d. francesco, il creò cavaliere
e non crudele, perché ha tolto da sé quello che fa l'uomo crudele,
uomo crudele, cioè l'amore proprio di sé. s. bernardino da siena,
di zelo per la legge e sentiva in sé il fuoco della carità, animava il
i-11-9: non è uomo che sia di sé vero e giusto misuratore, tanto la
straparola, 1-2: lo chiamò a sé, e ridottolo in uno secreto camerino,
xi-34: gran silenzio intorno / a sé vanti compor fauno procace, / se
1217: non avendo altra verità in sé quella discendenza che altri predica venir da
. baretti, 2-243: è piena di sé, contenta del vestito nuovo che le
giungere il prodigio della madre che in sé redime il suo figlio da ogni miseria
-cameade! chi era costui? -ruminava tra sé don abbondio ». carnéfice
e quattro dì, le sbrigò da sé, con dire, questa è troppo galluta
uccisa megara sua cara moglie, gridava sé aver uccisa la matrigna giunone. d.
come / tien caro altrui chi tien sé così vile. boccaccio, dee.,
il despota offenderli senza concitar contro di sé l'odio del popolo intero. foscolo
, sì 'l fece chiamare a sé, e dissegli: -padre carissimo,
quando un fiorentino sentiva per caso in sé tanta forza d'animo da dire addio
con la medesima foga, chiamato a sé il dispensiere, in brevissime note gli significa
tutti, e che pochi carpivano unicamente per sé. prati, i-294: la dardania
/ il dio che vive tutto in sé, pastore / di taciturne costellazioni.
2. per estens. portare con sé, trasportare; condurre. poliziano
carreggiare entro il confine toscano oramai per sé famoso le forme possibili della lirica greca e
risparmiar qualcosa pe'figliuoli: scontento di sé e del mondo, stanco di tirar
sudato e trafelato, il quale da sé solo tirava con gran fatica due carretti carichi
: sovrano, ambasciatore) portava con sé in viaggio durante ima lunga marcia.
di carriera / far là molti di sé mostra. -dare carriera: dare
portavano alle stelle. aveva davanti a sé ima magnifica carriera. 9. figur
mani per spingere il castello innanzi a sé, in modo appunto di una carriuòla,
perché la sua libertà egli la porta in sé, e non in mano della fortuna
di parnaso, solo avendo menati con sé alcuni pochi confidenti della sua corte,
piazzetta, nella carrozzella che manovra da sé. moravia, iv-217: ma sai
un foglio ripiegato più volte su di sé in cui si vedono impiantati parallelamente più
tempi ciarlataneschi, nei quali l'amore di sé con maschera ora pia ora superba fa
l'apparenza ingannevolmente solida, sicura di sé); che non ha nessun valore
, 1-145: provò, ora, da sé, tutti gli episodi presentiti, leggendo
o altrimente ornata, la quale da sé sola, meglio poi con l'aggiunta di
esaminare, le quali non solo sopra di sé non portano riscritto cartello della categoria a
, a sua volta, sotto di sé qualcuno più debole, sul quale rifarsi più
ed ornano fiorenza, ch'eglino ornassero sé ed ornassero l'arte. sassetti, 156
a trovare, e non pregò per sé, perché giudicava non avere di bisogno,
a convivere, ad abitare presso di sé. panzini, ii-266: don sperindio
stanza del putto; lo trova fuori di sé per la collera; con le buone
riaprì la porta, la riaccostò dietro di sé e si pose a sedere sul
di suola / ed ànno fatto ciascuno di sé casato. g. villani, 5-38
(il rematore) dopo avere tirato a sé il remo. crescenzio, 1-50:
quel ben che t'è donato, en sé te commutando, / lasserà, sé
sé te commutando, / lasserà, sé lassando, en colpa te cascare. bibbia
cascare alcuno pensiero che non avesse in sé onestà e grandezza. gelli, i-49:
-frutti di casco: che cadono da sé, cascaticci. 2. locuz.
neologismi dello stesso conio. di per sé e propriamente debbono significare, e talvolta
due sorelle agiunte a pasitea / cantando di sé cerchio intorno féro. lorenzo de'medici
: al toro intorno / fer di sé cerchio i sette regi, e muti /
sale cerretano alla ribalta / per far di sé favoleggiar altrui. = la