9-153: nessuno di voi viva a sé, ma a colui che morì per lui
verona, ed aquilea che ritenne a sé. boccaccio, dee., proem.
vederete come / tien caro altrui chi tien sé così vile. boccaccio, dee.
rivela il zero, o albachista? per sé medesimo nulla. berni, 165:
, che gli promise tenerlo appresso di sé. ammirato, i-3-539: pensando le
« sono gente misera » pensa tra sé, « e col mio denaro potrò ottenere
quanto i suoi, che dubitar di sé solo e delle osservazioni proprie. morando,
il rinnegar sé medesimo virilmente... sia debito solamente
aria libera; poi rivoltare su di sé la materassa, affinché essa e il saccone
: due meschini vizi, abbandonamelo di sé e sonnolenza. 5. il
ai fanciulli, che bastava abbandonarli a sé medesimi. panzini, iii-285: l'aratro
se non fosse stata una parte di sé. moretti, 17-195: credette ch'ella
tanto guardare di nulla cosa come abbandonare sé a pigrizia. segneri, i-202:
s'era in quel loco e 'n sé stessa ristretta. ammirato, i-3:
giusti] con un totale abbandono di sé nel seno del loro signore. leopardi,
amore... ogni gioia porta in sé un germe di sofferenza, ogni abbandono
germe di sofferenza, ogni abbandono porta in sé un germe di dubbio. idem,
viver dovesse) aveva, sì come sé, le sue cose messe in abbandono
: il più della gente invaghisce sì di sé stessa, che ella mette in abbandono
3. figur. fuori di sé, allucinato; smarrito. passavanti,
omero, abbarbicandosi com'ellera, che per sé stare non può, alle belle piante
viso come uno che è fuori di sé. linati, 30-149: e tu li
per colpa, né abbassare, né en sé sentir fetore. serao, ii-26:
era troppo abbassato. un ribrezzo di sé e del suo vizio l'invase. deledda
tormenti della dannazione, veggono sopra di sé ciascuni fedeli in requie. 2.
destra e a sinestra, ora dinanzi a sé, ora si volgea e menava con
di colui che a donna non bene a sé conveniente s'abbatte. paolo da certaldo
dunque possibile il pensare... da sé, anche all'uomo che nasce il
abbisogna di cosa niuna di fuori da sé. dante, vita nuova, 26 (
l'abbondanza, senza fame incetta per sé. 6. dimin. abbondanzétta.
: ogni lingua alcuna qualità ha in sé, per la quale essa è lingua o
, 2-1-11-72: l'ingegno da per sé saprà formare abbozzi bizzarri e graziosi.
ciare, / e ben mez'ora a sé la tenne stretta. c. bartoli,
città. 8. trattenere in sé, contenere. petrarca, 300-2:
leonardo, 2-204: la pittura abbraccia in sé tutte le forme de la natura.
è nulla, abbraccia e contiene dentro sé tutte le cose non pur che sono
scaldare certe medicine che non hanno in sé tanto umore che le possino ricevere cottura
. bartoli, 39-44: rinvenuto in sé, avea sentito un cosi gran puzzo
di talpe, abiezione / che funghisce su sé. pavese, 8-42: ora che
3. umiltà estrema, totale disprezzo di sé (con un che di esasperato e
che uccise di morte di colpa e sé ed il primo uomo. pulci,
folle e stolto / è chiunque fra sé tenta e presume / l'immutabile suo natio
santo fallito. -abitare con sé, isolarsi dalla vita esteriore, a
al secolo ha potuto far dir di sé, con questo indosso, diventi un
, 7-38: la vanagloria adunque è in sé considerata rea cosa, e alcuna
, che malagevolmente le cose del mondo a sé il dovrebbono ormai poter trarre. segneri
rimanere l'ablativo assoluto, solo da sé nel costrutto, tra due virgole che
), sf. rinunzia completa di sé, della propria personalità e volontà (
soggetto. è abnegazione e sacrificio di sé. e. cecchi, 6-88: è
1-294: e come il papa ebbe a sé in pieno concilio i detti ambasciadori,
nel senso di 'esecrare, allontanare da sé come cosa empia * (cfr.
7: [gli alberi] hanno da sé soavissimi odori; e questo [l'
e questo [l'uomo] ha da sé abominevoli fiati. passavanti, i-201:
« senza origini » ovvero « da sé nati ». cattaneo, ii-1-52: piccole
rossore e rimorso e pentimento da restaurare in sé quella de'miei amici altro che i poveri
le] parole salgono alle labbra da sé così languenti che vi si spengono appena nate
). abràxas. parola in sé inintelligibile, cui veniva attribuito un significato
, e con la punta sua da sé si propagina. idem, ii-178: l'
1-5: qui la natura è bella per sé, specialmente per un boschetto di acacie
, aperse stanza ed accademia di per sé. redi, 16-v-166: faccia
: ultre che la istoria è già in sé notivole, vi troverai dentro alcune piacevolezze
fece una scappellata, dicendo intanto tra sé: -ohimè, ohimè: son proprio venuto
che erminio spalla ha gittato lungi da sé è di stil floreale, verde e
, e con molte lusinghe il trae a sé. * = deriv. da cappio
forma di cartoccio; ripiegarsi su di sé: raggomitolarsi. raggrinzirsi, corrugarsi.
vorrebbe una dichiarazione propria e da per sé, e ricercherebbe agio e buio,
e bisogna che vada accattando guai per sé e per gli altri. lambruschini, 1-41
una lingua che parli ogni cosa per sé senza avere accattato da altri. botta,
diramano; e quando si spanda da sé in piccole coma, eglino le accecano per
con la ragione ottenebrata, fuori di sé; smodato, ingannato, illuso;
acceggia, / foche in fila di sé fanno bandiere. redi, 16-111-343: ma
, 5-199: trasse un po'bruscamente a sé il fanciullo per fargli accelerare il passo
/ nell'accelerazione delle vene / da sé quel fresco formicolìo. 2.
ella sognò che vedea nascere di sé uno cane portante una fiaccola di fuoco in
michelangelo, 125-14: come luna per sé sol par ch'io sia; / ché
di maggiore desiderio di averlo appresso di sé. ariosto, 34-62: 'l vostro orlando
, pezzo di carta ravvolto su di sé, o altro simile, a uso di
accentratosi per la stagione, adopera da sé quanto fa mestiero, senza altro caldo
ossuti. 2. attrarre a sé; riunire nelle proprie mani. 3
/ di ciò ch'avea incontro a sé udito. boccaccio, i-356: amando
salvarsi... sentì sopra di sé fisso lo sguardo della madre.
di tanta bellezza acceso ed ebro / fra sé rivolge come / la semplicetta inganni,
che tu sempiterni / desiderato, a sé mi fece atteso / con l'
. idem, 238: e ripensava dentro sé: che cosa? / ch'era
un * impresa: prendere su di sé l'impegno di assolverlo. ariosto,
villani, 9-43: offerse il servigio di sé e de'suoi contro la compagnia;
terzo, mercé la quale questo assume per sé il debito. 4. archit
. mediev. atto di chi affidava sé o i suoi beni a una superiore podestà
ira] sì aspramente il padre da sé l'accomiata,... per doglia
dello stato suo tener solea, egli da sé li accomiatò. = deriv
altri, che s'era imposti da sé: accomodar differenze, e proteggere oppressi.
altri uffici ch'egli si era imposti da sé: comporre dissidii...]
altissima che la voleva far concepire di sé. verga, 4-37: la cosa rimarrà
almeno a vederla dovea bastare di per sé a guardare una casa contro i turchi
iii-206: lo scrittore cava tutto da sé, non lo deriva da lontano,
ordinate, affinché esse facciano bella mostra di sé. una cosa consimile fanno talora altri
tutte le altre creature nobile, accompagnarono con sé contraria cosa alla sua virtù. trattati
rendere compagno, accomunare; prendere con sé. dante, 43-10: non mi
s'accompagni co'maggiori e più potenti di sé; perocché il maggiore non sa essere
d'allegrezza pieno, / e fra sé dice: io vo'legar costoro; /
1-126: conciosiacosaché l'amistade abbia in sé molte e grandi acconcezze, ma quella una
, finché non incominciava a svolgersi da sé, rotolando alcune ciocche per il collo e
dio pacificati, / che del disio di sé veder n'accora. ove piangendo
i-536: la muta malinconia che in sé si accora e non cerca parole.
o in pensiero, / e sé rivolge per veder se 'l vetro / 'l
2-1 io: colui che non sa sé non sapere, senza dubbio non sa le
: un campo di più nazioni raccoglie in sé diverse qualità, necessarie alle imprese militari
e quale / ella è nel cielo a sé mi tiri e chiame. boccaccio,
allor velati / e l'amoroso sguardo in sé raccolto. boccaccio, dee.,
con... forza la trae a sé, e l'una accosta, l'
fra giordano, 62: diece per sé è una cosa, uno numero,
pagan tenere a bada / lungi da sé, né di accostarsi ha caro: /
accostò, lentamente, spandendo davanti a sé la sua ombra tremante. cicognani, 6-101
di fare male; e non avendo da sé la forza, s'accostò col sire
davanzali, ii-8: ma questi eserciti tra sé lontani... non s'accozavano
, 3-7-101: a tutti a sé, cogli occhi, a chi la guarda
]: accucciolarsi, abbassarsi restringendosi in sé, o per riposare, o per scansare
quelli spagnuoli coricandosi, ma restringendosi in sé, per lo più a sdraio si erano
più volte avvenne che i giovani vaghi di sé d'intorno a noi accumulati, quasi
peccato, in nostra corte / rivolge sé contra 'l taglio la rota.
chi ha patito, e pensa ad accusar sé medesimo? papini, 27-725: non
30-2-242: dice [tullio] di sé in proposito delle orazioni famose, reciprocamente
quale, posto in iudicio, à in sé accusazione e difensione. cavalca, 2-287
acerbità, durezze, gelo attorno a sé. — lat. acerbltas -àtis,
doglia acerba, / co 'l trarlo di sé stesso, in vita il serba.
sul naso e al bruciore ritornò in sé. 3. figur. letter.
si tinge e lustra l'unghie da sé e se le sa ogni volta ripulire e
oxalida detta, nasce da per sé nei campi lavorati domestichi la prima -
se ne lavorava uno suo campo da sé... né crediate che gli mandassimo
, 34-241: lo spertissimo boyle conta di sé, d'aver con niente più che
spirito, fatto incontanente ristrignersi tutto in sé, e rappigliarsi come in gelatina, un
o lusingante crisi di consapevolezza di sé. = dal gr. dxfri)
terra e l'acqua hanno dentro di sé il motivo intrinseco dell'andar verso il centro
bocca. il fuoco ha preso da sé. -acqua, ma non tempesta:
moisé] era cristo, che con sé medesimo risanò le vene deltawelenata e per
sopra carte, con certi acquerelletti da sé inventati gli coloriva, e con versi
umido e grasso, la pianta trae a sé molta umidità acquidosa... e
le carezze, ella sentiva dentro di sé la voluttà acquietarsi, agguagliarsi, addormentarsi,
l'uno dell'altro, e ognun di sé. chi si rodeva,..
: la operazione de la vertù per sé dee essere acquistatrice d'amici. idem.
., 29-13: non per avere a sé di bene acquisto, / ch'esser
il frutto della buona operazione ha in sé vario colore, quando levando via alcuna
re'tempo amaro / per affanno già sé non abandona. / pria s'adastia
sin dal primo lor nascere hanno con sé stessi un coperchio che carni haeret ut
. salvini, 39-iv-140: il ritirare sé in sé medesima [l'aria],
salvini, 39-iv-140: il ritirare sé in sé medesima [l'aria], e
un sacco, una donna addensava intorno a sé la penombra della bottega come diffusa dalla
84: timido, incerto, intorno a sé sogguarda; / lontani addenta e prossimi
efficacia nella storia e poco valgono per sé. 2. in addentellato:
8-25: che poi baudelaire non concepisse a sé una poesia, ma la pensasse in
: [roma] travagliava nell'anarchia sé e le province che le erano addette di
conservano una struttura di piccoli stati a sé. leggi penali, 132-1: si intendono
avea rovesciato in lui il governo di sé e di tutto il reame, mettendo addietro
rinnova / o se le voci in sé, svaria d'un soffio. manzini,
è savio che sa provvedere bene a sé ed altrui, e adrittare sé ed altrui
bene a sé ed altrui, e adrittare sé ed altrui a buono fine.
riso altrui si addita / uom che per sé del vulgo esce e si affranca.
soprattutto più accorto, più padrone di sé, fu additato come raro esempio di
, 239-8: temprar potess'io in sé soavi note / i miei sospiri ch'
de'poveri pusillanimi. altre parole magnifiche per sé, e per loro molto addòlo-
né la selvatichezza sono, di per sé, così buono e così tristo saggio
che sia valentuomo, e porterà con sé di molti bussolotti e scartafacci, ma a
tutto l'uomo, e ha in sé molte parti; l'addottrinamento riguarda una
che indurlo a meditare e filosofar da sé. tommaseo-rigutini, 1477: può l'
1477: può l'uomo addottrinarsi da sé, e non però essere dotto,
per questo cotal modo, non ricevendo in sé, né mandando fuori da sé
sé, né mandando fuori da sé veruna cosa addottrinatamente, non convene
: così chi opera al buio, sé non vede / né l'opra sua;
, / che l'adeguante libra di sé ingombra. adeguare (disus.
promessa o aveva fatto parlar male di sé e non era degno perciò di guardare i
al sole e le maniche rimboccate fa da sé un rude massaggio per prevenire i congelamenti
ucciso, potente assai, e per sé, e per le sue aderenze. idem
al male, come lucifero; ma per sé fóro. gli uomini, poi,
... piglia in tutto sopra sé la cura de'giovani. e prima gli
[il paese] di faccia a sé, fruttifera adiacenza, uno specchio di mare
li occhi le tira, / incontro a sé s'adira, / c'ha
adirarsi, allora s'adirerà verso di sé. petrarca, 124-7: amor mi strugge
animo, il fe'venire dinanzi da sé. testi fiorentini, 188: suoi costumi
che la cosa dipinta ancora per sé diletti. = voce dotta,
, 188: ma chi m'abbia a sé legato, / quella 'l sa
a renzo, disse, ancora tra sé: -non ti conosco. { ediz.
renzo in fretta, disse, pur tra sé...]. mazzini,
, « adocchia / colui che mostra sé più negligente / che se prigrizia fosse
] ricevette ogni refrigerio della mente in sé. betussi [boccaccio], 277:
, se non quella che ciascuno in sé e in altrui adoperano. s. bernardino
(518): ciascuna cosa in sé medesima è buona ad alcuna cosa, e
, a donne che fanno fango di sé. = deriv. da adorare.
può non adorare e non dire fra sé e sé: là mi parla e mi
adorare e non dire fra sé e sé: là mi parla e mi comanda iddio
, che incensan l'oro, / a sé chiama con fretta, e par che
e inco- stanzia, sendo ella da sé in potenza, a ogni forma, ed
a ogni forma, ed egualmente da sé a tutte forme inclinata, e di ciascuna
[la virtù] è sì bella da sé, che niun altro adornamento gli bisogna
bella / tutte nove adomezze ha in sé compiute. bartolomeo da s. c.
fermezza adria, che valse / da sé nomar l'indomite acque salse ».
, ii-426: tutti coloro che tirano a sé una lunga corda, sia d'argano
e colto / non le fesse di sé cortese invito. marinelli, i-486:
ch'egli è mal regolato in ordine a sé. d'annunzio, iv-2-202: tutti
permotore; / questi la terra in sé stringe e aduna. idem, par.
del cielo e della terra, poteva a sé tutti i tesori adunare, e ellesse
, ii-755: essa passione adunando in sé lo spirituale col materiale, è divenuta
saba, 337'quanta dolcezza ha in sé il creato / la carne aduna.
cade, / e ciò che l'acqua sé purgando move, / si aduna qui
della quale adunazióne essendosi per sospetto di sé armato per terra e per mare,
piccioli porgere optima indole, avere in sé aere et aspecto molto ornatissimo. idem,
ìnvide ronzano / a far lunghi di sé aerei grappoli. leopardi, 32-149:
, il bene, dimenticato un istante di sé, sentla ripullularsi in cuore, reminiscenze
ogni cosa sembrava si stemperasse fuori di sé. papini, 20-vii: cervelli aerostatici
i-296: probitade, la quale ha in sé giustizia, modestia, onestade, buoni
il maraviglioso ti si affaccia di per sé, senza bisogno che tu lo cerchi
poco lontano, / dove il cavallo e sé molto affannando, / s'aiuta quanto
tranquillità e la sicurezza di chi ha in sé, fino dal primo momento, quello
che s'occupa di molte cose per sé o per altri. d'annunzio, iv-1-264
d'aver, per ragione, / in sé umilitate e cortesia. g.
poi d'affari, che fanno per sé e che hanno dato origine alle due
utili per poter vivere in pace con sé; o a vivere inutile, per inquietar
come stupidi, e non pochi fuor di sé affatto. idem, pr. sp.
non affatto, sì che cader possano per sé. ariosto, 30-86: ma ch'
, / lui con man dubitosa a sé tirando / socchiuso il lascia e non
. tavola ritonda, 8: uscito di sé, istava siccome cavaliere affatturato. bibbiena
il pensiero... ha in sé l'opposizione; e per questa ragione
allo onore del suo signore né in sé né in altrui consentisse. sacchetti, 191-105
esser suo, dare prova certa di sé ', usasi oggi pur troppo frequentemente dagli
se l'affettuosità d'una popolazione colorisse di sé le città che abita, si vedrebbe
e dell'altrui fugge e discaccia da sé. alberti, 336: volere essere padre
isforzata affibbiatura, congiunta, in sé loda. -figur. c
affidar a una crosta di ghiaccio sé e le forze del suo regno.
. affidare alla provvidenza la cura di sé. affidare la vita alle onde, la
che ha 11 mondo intero contro di sé, e sa che la verità..
a figliuòlo). tenere presso di sé, allevare qualcuno come figlio proprio (
diritto di allevare ed educare presso di sé come figlio un minore abbandonato.
l'impressione che la poesia lascia di sé nelle anime, è affiorata spontanea sulle labbra
che, affisandosi in dio, scuote da sé le terrene cure. pirandello, 5-44
/ né miri il ciel, ch'a sé n'invita e chiama. g
, che, affissato a terra, / sé di vedere l'alto trionfo indegno.
/ e con molte sue rote in sé ritorna. l. bellini, 5-171:
esser vero che le passioni racchiudono in sé i primi germi di moltissime fra le
avea ripiene, / la pioggia in sé raccoglie e si rintegra. campanella, 1066
ottuso,... che ripetendo in sé la umanissima benignità, la cordiale dilezione
avere la bevanda commoda et appresso di sé, perché è materia tanto arida e
dalla dorata cornice, che traendo a sé l'occhio come più vistosa, affoga
mar, che da natura / tragge a sé il ferro, e 'l fura /
onde deu'altnii cicalerie, ha piacere di sé medesima. panzini, iii-683: nel
, ii-13-48: la filosofia espunge da sé e risolve in sé l'elemento mi
la filosofia espunge da sé e risolve in sé l'elemento mi tico,
i-171: la rocca afforzata alletta a sé chi la combatti, non impedisce chi la
lo cavallo lo portava, ch'egli per sé non si risentia, tanto lo dolore
: lo storicismo... contiene in sé l'affrancamento dalla trascendenza di ogni guisa
altrui si addita / uom che per sé del vulgo esce e si affranca. d'
la prima volta ed aveva innanzi a sé tutta quanta la faccia dell'universo aperta come
. la prima, dell'ira per sé. la seconda, d'affrettanza e incostanzia
, / e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta. marino,
bianco in più o meno quantità fa di sé e del liquor bianco colori più o
bassoni, 1-98: [aveva portato con sé] certi libretti di devozione..
col proprio vocabolo rende buon conto di sé, perciocché è detta agape, che
ne favoriscono la conclusione, concentrando in sé l'offerta e la domanda. panzini,
agenzia, impresa di chi assume in sé una serie di operazioni per altrui conto,
quale il cuore, per agevolamento di sé, manda fuori. 3.
venne, e trasse / agevolmente a sé gli arabi avari, / ladroni in
, 245: aggettivo è voce di per sé e sostantiva e aggettiva, e tanto
dolore, e tutta posta quasi fuori di sé, non ricevea veruna consolazione. ser
mai non s'aggiorna / gravido fa di sé il terrestro umore. idem, 117-12
essendo in terra, era mezzo fuori di sé. serdonati, 7-287: andò in
]: la presunzione, aggiudicante a sé quello che non le appartiene, suscita
quello che non le appartiene, suscita contro sé pregiudizi che detraggono ai diritti veri.
voto e divozione stare, ed ivi sé aggiudicare e fermare al servigio de'poveri.
, cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona.
. ma no, che s'aggiusti da sé... 8. intr
, e ad ogni giorno agglomera intorno a sé nuovi elementi. linati, 8-83
quello che sta rattrappito, raccolto in sé come aggranchiato... chi nello
: felice è quei che rimuove da sé ogni cosa che può maculare o vero aggravare
dello amante, quanto se ella di sé dà diletto ad alcuno. machiavelli, 239
560: dee l'uomo recarsi sopra di sé e non appoggiarsi né aggravarsi addosso altrui
lo ha aggregato in certa maniera a sé, nel reggimento del mondo morale.
liquide unendosi concipeno l'arena in mezzo a sé, et così più et manco
intermittente. viani, 19-461: traevano a sé il cadavere pesante chiudendo gli occhi e
su i velli, s'aggruppa in sé, s'avvolge, s'annoda intorno alla
[di nemici] dintorno a sé, che, quanto la sua scure era
lunga, per tanto spazio dattorno a sé aveva co'corpi morti agguagliata l'altezza
dopo le carezze, ella sentiva dentro di sé la voluttà acquietarsi, agguagliarsi, addormentarsi
all'arte della rettorica, e poi aguagliar sé a tullio. alberti, 175:
ma agguagliataménte ogni creatura che ha in sé ragione riceve con amore. libro delle
le parole calde e affettuose per convincere sé e gli altri. deledda, ii-59
acceggia, / l'oche in fila di sé fanno bandiere. idem, 14-93:
agiato / de'suoi maggior, a sé latino i teucri / chiamar si fece.
dei peschi cominciavano ad agitarsi animando di sé il paesaggio intorno. -figur
accogliere altre agitazioni dopo aver sentito in sé l'indimenticabile tumulto della forza creatrice?
nuovi, e che hanno sotto di sé un antico feccioso fondo di palude.
gli spicchi sono vestiti ciascuno di per sé. esso è di forte sapore.
del lupo: ma la distruzione di sé, che dal lupo seguita: e il
odio dello agnello, ma per amore di sé, l'agnello divora: e l'
che sul primo non si reggevan da sé e in pochi giorni correvan belando nelle
vide iesù, ch'egli veniva a sé, e disse: « ecco l'agnello
: dovea... con agniménto di sé giudicare. = variante di agnizione.
998: cala il cappuccio, stringe a sé la cappa / con pelli agnine.
suo intimo l'idea della « cosa in sé », inatti agibile e inconoscibile,
che ritragge l'ago, / a sé traendo la coda maligna, / trasse del
conversione [filosofica] che conosce a sé mortale. ojetti, 1-559: [cavour
esangue, / ricever le ferite in sé presume. / in quelle piaghe agonizzando
deve tutti o quasi tutti riunire in sé gli elementi dell'agraria produzione, e
cui la madre terra / latta da sé, come una buona madre! d'
il ginepro che aveva tenuto chiuso in sé l'infante; e benedetto l'agrifoglio per
il sole fosse per ciascun grano da sé, e nulla per tutto 'l rimanente del
procurato d'aver- velo nutrito da per sé, che vi sia dentro la pianta d'
è bene agurato, che sa guardare sé per altrui pericolo. idem, 7-56:
. boccaccio, v-211: quantunque conoscano sé essere nate a esser serve, incontanente
, iv-2-1102: andò diritta innanzi a sé,... con la fronte corrugata
che ridere, il riso esce da sé: « ah! ah! ah!
, 1-59: ahi come poco a sé creder uom degge! sannazaro, 10-170:
senso ironico (anche ahi me, ahi sé, ahi lui, ecc.)
il contadino], quando ha davanti a sé, ridotto in un bel mucchio,
sangue d'aiace, perocché egli ha in sé alcune vene, le quali paiono lettere
, e i vecchi stanchi / ch'hanno sé in odio e la soverchia vita,
che de le tue tribolazioni si reca a sé parte, e aiutatele portare. alberti
'gridando, / rimproverando a sé, com'hai udito, / ed aiutan
b. tedaldi, 1-45: ha in sé vita e umore, aiutato e aumentato
quale [vita felice] nullo per sé è sufficiente a venire sanza l'aiutorio
lunge dalla umiltà: e perché attribuisce a sé la forza dell'opera propria, non
somma beatitudine, avemo provato essere da sé ad ogni cosa sufficiente, e ch'
, iv-2-1007: il fratello la trasse a sé con uno di quei gesti quasi violenti
opposita alia, ch'è più ristretta in sé. idem, 2-371: perché l'
, si fe'ale per sua industria per sé e per icaro suo figliuolo..
letto gli indumenti, sentiva rinascere in sé l'alacrità premurosa di tutte le volte che
alare3, tr. marin. tirare a sé mediante un canapo (un cavo,
superba e sprezzante ostentazione di sé e della propria autorità; vanità pomposa
e non ha bisogno di cercare fuori di sé quello che si dice arte.
circuito de le belle mura, contiene in sé il mirabilissimo porto, universale albergo di
. cocchi, 5-2-127: la parte di sé dell'aceto più grosso e più untuosa
partorisce alcuna cosa se non simile a sé, cioè bugie; il che nonne interviene
tanto fare ch'io creda ch'abbi in sé tanta potenzia d'arte che possi trar
d'arido fior, che 'l mare in sé produce... / e de l'
italia povera, per dire meglio di sé,... il fatto che dalle
e colto / non le fesse di sé cortese invito. metastasio, i-48: siam
, di cielo discese e alessela a sé. idem, 3-12: poveri nel mondo
7: lo savio uomo è contento di sé medesimo, non in maniera ch'esso
come principio della scrittura, la quale in sé tutto contiene: figurativamente qui si
che ama se stesso, si aliena da sé e si oggettiva; e sia che
persona viva che si alieni interamente da sé e disperda nell'analisi in cui si moltiplica
messer carlo, che è sempre in sé, e che non è sottoposto all'ira
4. astratto, estatico; fuori di sé, smarrito (nei sensi e nello
del gaudio divino, nel quale da sé alienata tutta è assorta per divina dolcezza.
dio, sì fu tutto alienato fuori di sé e della mente sua. scala del
idem, ii-138: debbe reggere da sé, né più abbisogna della pianta alimentatrice.
vita li tene, / onde ciascun per sé vi s'accontenta. / la talpa
idem, 2-287: se tomo ha in sé il laco del sangue, dove cresce
giordano, 1-15: tirando l'uomo a sé l'alito sì lo rifrigera,
nel cuore, il quale contrasse a sé per mezzo dell'alito l'aere per refrigerarsi
, iv-1-24: pareva ch'ella portasse in sé l'ultimo alito dei ricordi già spirati
perché fanime semplici non sanno tutte fare tra sé tante distinzioni, non è credibile quanto
, 7-335: tal fece intorno a sé diluvio e moto, / che scosse ed
ha poca furia d'acqua dietro a sé che la cacci. guicciardini, iv-351:
-disus. allargare l'animo: indulgere a sé e agli altri, per vivere in
di fare, il fece sedere allato a sé, e, parlandogli di dio,
. al fianco, sul fianco; con sé. passavanti, 59: prese abito
sia poi così impuro e dissimile a sé? arici, 29: l'umor
. va a cercare il dolce per sé e il salato, e l'allegante per
e il salato, e l'allegante per sé, e non si sazia di zucchero
. boccaccio, i-300: ciascuno diceva sé essere più amato da lei, e in
per adietro fatti allegava in aiuto di sé. sacchetti, 27-36: e così con
che non sapevo se el detto in sé era vero, potendosene allegare in contrario
vi-15-67: dintorno a sé tutto il prato allegrava, / come se
. castiglione, 348: conoscendo in sé una bellezza vaga ed allegra, deve aiutarla
, 16-20: ma non teneva già da sé divisa / pur d'un sol passo
bella e ben composta, tira a sé ed alletta chi da lontan la mira.
l'arte di allettare e piegare a sé gli uomini. soffici, ii-226: la
, i-439: per lasciar fama straordinaria di sé..., fece ampliare il
tozzi, ii-509: la trasse a sé; per baciarla subito, su gli orecchi
: il gusto della poesia chiama a sé il bello e allontana da sé il brutto
a sé il bello e allontana da sé il brutto. gozzano, 923: più
protasi), per introdurre l'apodosi (sé... allora).
: le cose vere e buone stanno da sé allumate, chiare, allegre, scorgonsi
e bianca... ed àe in sé cotale condizione che quanto piùe sta più
: la luna non ha lume in sé, se non quanto ne vede il sole
ve ne sono molti che dentro di sé contengono pochissimo allume. giuliani, i-380
che non abbi mostro buon saggio di sé. 5. ant. accrescere
/ s'era allungata, unì a sé in persona / con tatto sol del suo
... seguitando a almanaccar tra sé che cosa mai potesse essere tutto quel
o di una vita che non contenga in sé la morte. idem, ii-13-156:
», almanco veggiamo chiaramente contenere in sé tanti beni. savonarola, iii-152:
lo scongiuravano a muoversi, se non per sé almanco per la salute di quella sedia
cotto, e quando secco per sé... mangiasi in pillole con decozione
/ far di noi centro e di sé far corona, / più dolci in voce
:... stette alquanto sopra di sé, poi disse o balbettò]
è la vita! -disse, parlando fra sé. -quanti strani casi! sembra un
scala a, » borbottava, fra sé, altalenando impercettibilmente la capa. idem
. mazzini, ii-42: sentiva altamente di sé, e quella persecuzioncella che avrebbe dovuto
. botta, 5-10: sentendo altamente di sé, doveva anche altamente sentire dell'autorità
, 14: egli sentiva troppo altamente di sé per scendere fino al punto di coprire
gli chiederà danar, per mettere / sé e la casa in ordine alla moderna
(ii-101): ella che contra sé venir lo vide, / non lo stimando
indovinare e commiserare, egli sentì in sé crescere la pietà di se medesimo; e
: / di quel che 'l ciel da sé in sé riceve / esser ci puote
di quel che 'l ciel da sé in sé riceve / esser ci puote, e
cosa alterarsi, non mai falsificarsi, da sé. può alterarsi, senz'essere falsificata
.]: le donne altercatrici danno di sé brutto spettacolo. = deriv
), sf. elevato sentimento di sé (della propria dignità, del proprio
alta opinione che la persona ha di sé; il disdegno dalla bassa opinione ch'egli
alternative che ogni lotta porta fatalmente con sé! 3. dir. obbligazione alternativa
altièro), agg. che sente di sé con alterezza; che ha e mostra
volete, / così vostra volenza a sé mi trai. guittone, 3-64: o
in ogni suo fatto: sempre parla di sé e de'suoi gran fatti. idem
, baldanzoso e altiero, e di sé ogni gran cosa presummeva. lorenzo de'medici
voi ed altezze, / mi darea di sé gioi'senza penare.
. neri, 7-57: poi da sé scosse l'urna, e tratton'uno,
d'oratore, per attirar gente intorno a sé, con frasi altisonanti, oscure e
nel principio de la primavera a ricevere in sé la informazione de l'erbe e de
altro rifiuta, / e pur tra sé dubbiosa / di froda e di rapina,
d'altronde, scrive versi solo per sé. idem, 2-979: non era,
altronde, quando l'arte tiene presso di sé quella specie di suo fratellino minore che
altrui di quel ch'eff'è per sé nocente. dante, vita nuova, 22-2
, e altrettanto il merito che per sé. c. dati, i-384: l'
del falco] rientrava come da per sé quasi serpe che rimbuca, e quattro lunghi
suo intelletto alzai / ov'alzato per sé non fora mai. varchi, 7-2-85:
ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. = lat.
panzini, ii-253: vide davanti a sé aprirsi quei due occhioni, amabilmente miopi
quando, simile altamadriade per sentir circolare in sé la fresca energia dell'albero convivente.
l'uomo virtuoso dev'essere amante di sé (< p£aauro?);.
ama: perché il suo pensiero dimenticando sé. nelle persona amata si rivolge.
amata, odiò gli amanti; / sé gradì sola, e, fuor di sé
sé gradì sola, e, fuor di sé, in altrui / sol qualche effetto
sformata per strada. -amare a sé: volere per sé. boccaccio,
-amare a sé: volere per sé. boccaccio, dee., 10-8
..., l'avrebbe egli a sé amata più tosto che a te.
egli dee amare piuttosto la signoria a sé, che ad altrui. -amar
verga, i-118: parlava come fra sé, colla sua eco, perché il
e di sapore amariccio, tenendo in sé una certa untuosità e crassizia che li
pentimento del fallo, lo quale ha in sé una amaritudine che è gastigamento a più
, che per amaritudine che aveano in sé di cose contrarie, che a loro
. della casa, 614: affermando sé non potere in modo alcuno sostener l'amaritudine
619: così la ragione, che per sé è dolce, pare amara a noi
ma ciò che dell'amaro abbia in sé, e tenga alquanto di quel sapore.
chi ama, muore una volta in sé, quando si lascia: risuscita subito
finalmente si riconosce, e non dubita sé esser amato. leone ebreo, 57
se egli si riputava sapiente, negò a sé questo vocabolo, e disse sé essere
a sé questo vocabolo, e disse sé essere non sapiente, ma amatore di
: che alcuno più altri ami che sé. alberti, 121: la età ornai
. per un cauto ambasciadore gli significò sé esser ad ogni suo comandamento.
l'altro è il vacuo da per sé, unito e raccolto, e ambiente il
agitazioni insensate; cercava di risuscitarle in sé, di comprenderle. ma il benessere
lampo dileguossi,. e solo di sé lasciò la meraviglia, e 'l duolo /
sospettò di tal pressione sì grande di tutto sé, di tutto l'ambito del corpo
non ambita felicità d'averla tutta per sé. panzini, ii-429: una delle più
mia ambizione, che gode dentro di sé quando io mi mostro più perspicace di
che discordano, piglia sopra di sé a farne un solo individuo, e di
riceva la forza del caldo, tira a sé la paglia e le foglie secche che
i malati possono andare ogni tanto da sé. pea, 5-102: venne all'ambulatorio
. lippi, 10-23: dice fra sé: no, no, non tanto ammenne
xxi-976 (41): addomandò che a sé fosse tratto l'uno occhio e al
simile altallume, che da per sé si fende, cioè al fior di
237: l'omo s'elegge amico a sé simile di costumi. varchi, 19-1-4
a quello in altrui virtuosamente operare che in sé = voce dotta, comp. da
', 4 gettare un vestimento attorno a sé ', comp. dal prefisso amb-4
la negrezza sua faccia, ammacchia di sé un vaso di vin bianco. =
: le quali... continevano in sé le antiche leggi e gli ammaestramenti de
[il ciuchino] ha imparato da sé a borbottare qualche parola, essendo stato
si andò ammanierando, né lasciò dopo sé opera veramente classica. tommaseo [s.
siena, 2-2-393: ma l'amatore di sé, ammantellato col detto manto risponde:
di regio e d'augusto in sé cotanto. idem, 6-94: quel candido
che gli avrebbe poi permesso di disporre di sé a suo piacimento. moravia, xi-277
(per ottenere vantaggi, guadagni per sé e per altri, per risolvere un
il testamento di giovanni cavazza: chi sé per altrui lascia, ammazzato sia di questa
cosa, che non può far da sé, ha di bisogno d'amminicoli.
quante ne ha già usate, / e sé crudele e dispietato chiama. =
fieramente dalla sua donna, ma chiamato a sé quel giovane, gliele diede per moglie
la manica e l'attirò a sé. con un ammiccamento allusivo gli mise il
, 3-42: ma i vecchi a sé amminuiranno le fatiche del corpo, poiché
impresa, ma disideroso di dare a sé e a'suoi simile scanno...
o vede / che tegna forte a sé l'anima volta, / vassene il tempo
né miri il ciel, ch'a sé n'invita e chiama. idem, aminta
, xxi-954 (28): tornando in sé, andava per lo luogo gridando con
divozione. idem, 746: dava di sé (conosciuta la virtù dell'uomo e
purissimo, senza avere animista in sé potenza alcuna. b. segni, 7-157
riposata magione alloggiato, il quale pone sotto sé tutte le cose, onde si
s'ammoglia, che li tiene sotto di sé, come fanno alcuni la moglie,
tutto il sole fosse per ciascun grano da sé, e nulla per tutto 'l rimanente
'l presente rio, / che sovra sé tutte fiammelle ammorta. immanuel romano,
lieta scorza, / passion nessuna in sé lascia annidarsi. / pace non vo'
ammusonato, agg. che cova dentro di sé la rabbia, la cattiveria.
l'amo / de l'antico avversare a sé vi tira; / e però poco
3-iii-414: premessa gettata come àncora per sé, non come amo ad altri. moravia
caldo, che monterà e empierà di sé l'àmola d'acqua, e l'
egli ama dio, o egli ama sé e il mondo d'amore che gli dà
o niente se ne cura; ha in sé amore tutte le commodità della amicizia,
che qui mi traggia / la morte a sé, ché qui giace 'l mio core
entrare in amóre: fare innamorare di sé. sacchetti, 8-13: si dispose
amor di chi la mosse e non di sé. 8. amor proprio: desiderio
tanto s'abbracciao, / che 'nantepuse sé al creatore. passavanti, 141
. passavanti, 141: amare sé per sé, è amore vizioso; e
, 141: amare sé per sé, è amore vizioso; e principio e
l'amor proprio, perché lo amare sé medesimo è cosa naturale, adunque non
amarsi non è peccato; ma amar sé per sé medesimo, questo è ben
non è peccato; ma amar sé per sé medesimo, questo è ben peccato.
le corpora simplici hanno amore naturato in sé a lo luogo proprio, e però la
volentieri si posa, destami e a sé chiamatami, mi fece della sua più
: con queste infiammate parole chiama a sé amorosamente lo suo dolcissimo e dilettissimo sposo
, / e l'amoroso sguardo in sé raccolto. idem, 123-2: quel vago
figura stravagante, / e lo pensa tra sé qualche amostante. = dall'arabo
, perché naturalmente ogni creatura hae in sé infisso uno desiderio d'ampliarsi e di
due ampolluzze di vetro, ciascuna per sé bene turate. boccaccio, dee.
bonagiunta, ii-297: amor ha in sé ben tanto signo- ragio, /
alla fine, il sonno metteva da sé le cose in pace, e dormivamo
francia; / per far conoscer meglio e sé e'suoi. idem, purg
tutte le galee che avea appresso di sé fece trarre l'ancore, e ritrarsi alquanto
bebis- sime prospettive, che poi da sé lavorò,... sono ancora
suoi governi, sarebbe cosa verso di sé buona, ma noiosa al principe, il
era scritto il primo quadernario di per sé andante tutto insieme, come se fosse prosa
prima vi vada la bona opinion di sé che la persona. idem, 320:
o vede / che tegna forte a sé l'anima volta, / vassene il tempo
sordo rancore che si prova verso di sé. pratolini, 2-213: si è
cristiani son così fatti re verso di sé chente costui è cavaliere, al soldano di
contro l'inverno. -andare da sé: camminare senza bisogno d'aiuto.
la prosodia e la rettorica che porta con sé. -andare per: passare,
né pensa di sue pene; / fra sé lodando il dolce andar celeste / e
ii-307: era costei grande e diritta sopra sé, e avea andatura di reina.
... dice che tira a sé l'argento, il rame, il ferro
staccati, i quali perciò stanno per sé e non in riferimento a qualcosa di
anelate nell'ora quando perduta era dentro di sé. anèlide, v. anellide.
tocca. parini, xx-91: creando a sé delizia / e delle membra sparte /
-anestesia chirurgica: soppressione temporaneama non hanno in sé la giustizia, la misericordia e la
, perché la poesia « parla da sé ». papini, 20-xv: la conclusione
colui che invita altri a pranzare con sé; onde dicesi, per es.:
. re del mondo, / chiama a sé da gli angelici splendori / gabriel che
angelici che già molte volte vedemo) sé da tanto e sì nobile reputava,
. quasi tutti anglomani, portavano con sé con culto testardo il ritratto del campanile
pietra angolare, perché congiunse insieme in sé, e accordò 10 vecchio e
, cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona.
si tiene anzi ch'egli abbia in sé molti rimedi, per ciò è dedicato ad
/ e con le branche l'aere a sé raccolse. landino, in [inf
incapace di pentimento; persona fuori di sé per il furore, per la disperazione
sposare, e più pareva fuori di sé come un'anima spersa. baldini, 4-14
è generica, e comprende sotto di sé anche l'uomo, noi ce ne serviamo
costumi dei suoi baroni e cortegiani tra sé considerati, gli cadde ne l'animo
lo scolare saputo avesse nigromanzia, per sé adoperata l'avrebbe, pose l'animo alle
.]. -trarre vanimo a sé: staccare il pensiero da qualcosa.
in tutto o in parte l'animo a sé e dal noioso pensiero rimuoverlo, almeno
dimostrarvi come... una gentil donna sé da questo guardasse. bembo, 4-95
serba [l'amato destrier] in sé, che i suoi spirti ancor tien desti
i nervi, / va lenta e sopra sé; dimena l'altra / come anitrino
che il lettore acquisti maggior concetto di sé... e del suo stesso
forza d'umiltà abbassarsi tanto da riguardar sé quasi nulla; o per forza d'
uomo, /... / sopra sé el grave somo / portò per me
lieta scorza, / passion nessuna in sé lascia annidarsi. foscolo, iv-377: ahi
foscolo, v-163: l'alma in sé si ristrenge, e inorridita / tannientamento
s'annizzano l'un contro l'altro da sé. = variante di aizzare.
oro crespi capelli ed annodati / da sé e da verde frondi e bianchi fiori
. baldinucci, 106: contiene in sé [il nefite]... alcune
] o ponderoso / impigrisce, e di sé largo fa intento / sovra la terra
danari. boccaccio, i-366: fra sé molte volte annoverava i giorni e i
dalla terra nata, / che in sé la terra riassorbe ed annulla. c
: parrà il mio stile / basso per sé, ma più pel duolo interno,
vide la dea sparita, e così tra sé... disse: « veramente
di propria ingiuria, nulla persona per sé è appo essa accetta, ma solo per
, e sforzasi di salire sopra di sé, ma vinta dalla fatica si ricade nelle
, iii-88: considerando la natura umana in sé, dio vorrebbe che tutti li uomini
ragione di guerra porsi claudiopou dinanzi a sé; piazza grande, mercantile, in
, a sua volta, ha in sé il suo opposto, la passività logica,
vicinanza di luoghi è come fossono tra sé antipodi que'popoli, quanto al temporale
tutto ciò non pronunzia l'antipoeticità per sé né delle espressioni non poetiche né delle letterarie
non vi sono... parole per sé belle o brutte, ma tutte sono
2. rifl. ant. provvedere a sé in previsione di un pericolo.
secondo la quale l'uomo avrebbe in sé la capacità di giungere in modo autonomo
cose contingenti / anzi che sieno in sé. cino, iv-209 (84-12):
o felice colui che... in sé stesso si fida; / né guidato
occupava anzi tutto e massimamente di sé, non curandosi del resto del mondo
nel greco) esprimente un'azione in sé conclusa (nell'indicativo, corrisponde al
succedenti invide ronzano / a far lunghi di sé aerei grappoli, / van aliando su'
magno volgar., i-257: contra sé apertamente trovoe che pugnava lo maestro de
parti con isforzate affibbiature congiunta, in sé le loda. leonardo, 3-375:
scrisse ancora una longa lettera apologetica per sé e invettiva con tra cesare. galileo
apologia, sf. discorso in difesa di sé, delle proprie posizioni, dei
scrittore che nel giustificarsi non vede in sé che meriti e argomenti di panegirici; trova
lui aveva apologizzato ed esaltato dentro di sé come per difenderlo da un'accusa.
ascoltanti o il lettore concepiscano di per sé quello che il parlatore o lo scrittore
operazioni, aveva ripreso, dentro di sé, il filo dell'apostrofe cominciata al
... si stringa ed aduni in sé, cioè tenda e s'appallottoli al
mettere e custodire separatamente e da per sé; e volendolo mescolare coll'altro guado
): già certo del suo amore, sé ad ogni suo piacere offerse apparecchiato.
e nelle cose che niuna scelleratezza hanno in sé, ma più tosto alcuna apparenza di
un atteggiamento, per far concepire di sé una determinata opinione. giamboni,
maniera succede in tutte le verità per sé manifeste. 11. ant.
xv di gienaro, ed ha in sé xvin stelle apparisce voli. = formato
volo nel mondo, lasciando dietro di sé il solco luminoso delle meteore. deledda,
m. adriani, 4-3-91: e fra sé considerando d'essersi fatto grande nelle guerre
. letter. e disus. chiamare a sé, invitare. guittone, i-161-62:
le piante strette / a terra ed intra sé donna che balli, / e piede
de le mura, / che 'n sé novi argomenti ismen ripensa. = comp
non m'avria potuto / traere a sé se non fusse per vui.
] la terra, e 'n sé rivolga e posi / ch'egli nato di
mai. questo non lascia l'animo in sé posare: ma sospi- gnelo sempre ad
all'altro, ogni cosa arrogare a sé, non dare appigli all'offesa,
si applichi a sollevarne un altro a sé eguale in resistenza, e'lo solleverà per
altre applicazioni, le quali tutto a sé lo chiamavano, non ebbe tempo di
m. villani, 2-42: aveva appo sé uno suo fedele. sannazaro,
egli vuole e gli fa chiamare a sé. 7. nelle opere, negli
umile appo dio più prezioso, quanto appo sé è più vile. ariosto, 3-33
secreto fattigli tormentare, ognuno da per sé confessò appieno corno dal principio insino a la
idea del diavolo: allora diceva dentro di sé: libera me domine e appoggiava la
intom'a quella s'appoggia, fori di sé la prieme e scaccia. c.
560: dee tuoni recarsi sopra di sé, e non appoggiarsi né aggravarsi addosso
; poi s'appoggiò a maggiore di sé, ed onoratamente visse e morì.
sua nuova sampogna con gran piacere di sé sonava. pulci, 17-11: vide che
una bellissima figliuola; e volendo di sé e della giovane donna serbare l'onore,
alla spagnuola,... per sé e per duoi servidori, che sono duoi
a leggere m'ha più riempito di sé e fatto più suo. 3.
possono le cose essere apprensibili ciascuna da sé, ma la serie de'ragionamenti di quelle
cosa essere una mistura, nulla costar di sé, niente esser di propria natura e
colpa, né abbassare, né en sé sentir fetore. /... /
morte..., fece chiamare a sé tutto il collegio de'cardinali. michelangelo
.. / restaro, e trasser sé indietro alquanto; / e tutti li altri
appresso dio grandi, e appresso di sé sono minimi. castiglione, 1-3:
ono revole stato appresso di sé il mantenne. machiavelli, 209:
ora, / luce del ciel di sé largir non vole. buti, 2-308 [
la qual coda ancora lei si restrigne in sé medesima; e così facendo esso truova
proprio, prendere e tenere per sé; assimilare, attribuirsi, impadronirsi (spesso
fortezza, acciocché forse appropriando egli a sé questa costanza, già apertamente non corresse
rende le cose come altrettante parti di sé, nel sentimento e nella persuasione sua.
indebita: chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si
opinioni] diventare approvabili quando sieno per sé cattive. approvaménto, sm. approvazione
: e però chi biasima se medesimo appruova sé conoscere lo suo difetto, appruova sé
sé conoscere lo suo difetto, appruova sé non essere buono: per che,
essere buono: per che, per sé, è da lasciare di parlare sé biasimando
per sé, è da lasciare di parlare sé biasimando. intelligenza, 18: la
, iv- 274: rinnova da sé la brutta colpa che gli vien data di
, i-3-55: l'atto pratico reca con sé approvazione e disapprovazione, gioia e dolore
volgar., 1-267: per paura di sé sempre s'appuntava a'colui di cui
, e fece sopr'a cesare, di sé arco e riparo alla cadente materia.
costellava d'appunti i fogli davanti a sé. 2. nota di biasimo,
foschi non lascia soltanto fatalmente brandelli di sé fra le nocchie unghiute delle radici e dei
s'aperse, e il gran gigante in sé chiudeo. marino, 348: allor
, a una scatola, tirando a sé un cassetto). - anche al figur
spade non teme, e che di sé fa scudo / dovunque alma ragione il
, il quale chiude sì la mano a sé e ad altrui, che quando è
petto a qualche cosa: accoglierla in sé. dante, purg., 25-67
dintorno; i quali, non potendosi per sé pascere, è necessario che sieno corteggiatori
acceggia, / l'oche in fila di sé fanno bandiere. vallisneri, 1-773:
: in cerchio le facean di sé claustro / le sette ninfe, con quei
e maestà veramente imperiale rispose prudentemente: sé avere ottimamente tutto quello inteso. tasso
di una rete, la qual conchiude in sé la metà dell'umore cristallino; dopo
/ che qui la terra sol da sé produce. cavalca, 17-ii-199: io indegno
d'acerba qualità; e il frutto per sé è nocivo allo stomaco e fa dolere
mangiare e metterseli nell'arca per pascerne sé e gli animali che fumo introdotti in quella
spade le destre in patto di fratellanza tra sé virtù celi o l'erba o 'l fonte
gli architetti, che non solamente in sé è dritto e giusto, ma ancor indrizza
essempio / che 'l divino architetto in sé dipinse. galileo, 381: figuriamoci,
moravia, i-io: guardava davanti a sé... come se avesse veduto disegnarsi
e così, aiutandosi ogni cosa da per sé, non viene a reggere l'architrave
degli atti del procedimento: che sopra sé portano il peso de'monti. s.
che era salvini, iii-76: arci da sé non significa, siccome né una cameraccia
borsi, 2-23: ciascuno si rinchiude in sé come in una rocca, e abbassa
, iii-2-256: chi non va fuor di sé sentendo cantare la signora leonora col suo
di vecchiezza, né mai da per sé si fende. né è maraviglia se per
2-8 (232): e conoscendo ella sé medesima venire alla morte, contrita d'
: l'arco regge tanto sotto a sé, come di sopr'a sé. idem
sotto a sé, come di sopr'a sé. idem, 2-144: arco non
quarti circuii, ciascuno debolissimo, per sé, desidera cadere, e opponendosi alla
iii- 494: tutte le rimembranze in sé traduce / l'oblio che gli archi
. idem, 2-591: l'arco in sé non [è] nella pioggia né
pensier carca, / che fa di sé un mezzo arco di ponte.
fu veduto le madri, non curanti di sé, coprire i figliuoli facendo sopr'essi
via alla sua salute se non d'accusar sé e di scusar lui, prestamente si
terribile lotta sosteneva mio nonno entro di sé, sì che tutto lo ardeva e,
/ e quei che vuo'tenere / da sé remoti non li rap- pressare, /
: convense a cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? / forse de
: l'atto del mio laudarvi saria in sé tanto magnifico che ardirei bendandovi di seguitare
2. che mostra fierezza e sicurezza di sé, baldanzoso, spavaldo. testi
lo suo ardito gusto essere stata cagione a sé e a'discendenti d'eterno esilio da'
egli è mal regolato in ordine a sé. d'annunzio, iv-i-iio: ad ogni
tempo: semina il grosso dietro di sé, la vedi lontana e sola nel campo
unendosi concipeno l'arena in mezzo a sé, et così più et manco,
bisogno portar da bere e da mangiare per sé e per le bestie. cavalieri,
: più non riputava, per cura a sé dovuta,... quelle cose
]: 'l'aretino ', da sé, addita il nome di quel pietro
, iii-237: questi arfasatti che stimano sé bravi e liberi a preferenza di tutti
quanto s'arronzino, e facciano di sé medesimi toppe da scarpe. 2.
belle / luci il tempio celeste in sé raguna! / ha il suo gran carro
ma si tiene, quantunque ammollita, in sé stessa per molto spazio. e
, nell'argentina traccia / che di sé lascia il flutto più recente. idem
pozzi, né dà alcuna speranza di sé, né vi si vede rilucere alcuno
l'argento ha le parti dello stagno in sé. marino, 271: la dea
vanno / al fonte originai, ch'a sé le 'nvita; / e s'al
e talento e core / ciascun per sé s'argoglia, / disiando vedere / madonna
vuol essere esaminata più particolarmente e da sé. leopardi, ii-667: gli effetti
permessa questa breve allusione, che per sé riescirebbe estrania all'argomento. nievo,
. -pigliare aria, trarre a sé l'aria: respirare. tasso,
guisa che mentre spirano non possono a sé trar l'aria, e mentre sono
ii-vii: come può ben conoscere in, sé ciascuno, quando standosi talvolta in ozio
; esprime l'armonia delle membra tra sé, l'armonia delle membra con l'affetto
l'aridezza e siccità mostra di tirare a sé le cose umide. d'annunzio,
: vide tre volte bruto raggomitolarsi in sé, lanciarsi come ariete, e con
aveva data. idem, iii-10-87: e sé e lui aveva tutto molle / di
: arietta dicesi non della musica da sé, ma della musica con delle parole
il ritorno cercano un compenso, per sé soli fondando l'aristocrazia della gran proprietà.
arimmetica, che le cose hanno tra sé. tasso, ii-64: si debbon
mette tarme d'eloquenzia è utile a sé et al suo paese. per questa arme
altrimenti che se tutto l'avesse letto, sé averlo nell'armario. ser giovanni,
munirsi di un oggetto, prendere con sé. -al figur.: farsi forte
lieta scorza, / passion nessuna in sé lascia annidarsi. viani, 14-378:
se rinuccio alessandro recasse, già da sé armata in modo da mandarli amenduni via
7-17: doveva aver preparato dentro di sé un laborioso armeggìo di parole da subissare
regii] si parteno a schiera da sé soli e passano ad altra provincia, e
, e che sostenendo sopra di sé armenti, cacciatori e capanne rende maraviglia
dio] sempiterni / desiderato, a sé mi fece atteso / con l'armonia
ii-6-139: asseriscono di andare svolgendo in sé, armonicamente, tutte le attitudini dell'uomo
lavoro armonico, concatenato, sicuro di sé. papini, 1-192: in quell'attimo
così dunque quel che non potea per sé apparire, né aver forma o bellezza alcuna
-parti d'un tutto che non armonizzano tra sé. -metro che non armonizza al
da guadagno non per lei ma per sé. 10. oggetto, strumento
voglino star su bell'e intere da sé. = lat. * hirpicare 4
« arrangiatevi, figli miei; ognuno per sé e dio per tutti! peggio per
arrapato o rubato, con utile di sé. idem [crusca]: assai vi
, i-399: al proprio marito a sé congiunto, con tutte le sue forze
[crusca]: tutta l'arrecò a sé, e da questa parte fu passionato
atto d'umiltà l'altrui cose ingiustamente a sé arrecare, ma è arroganza e sconvenevole
moltitudine, egli la trascina dietro a sé col gesto della grande lama e col
e li frapone: / prende in sé le percosse e fa più lente / la
dì e peggio. segneri, ii-470: sé né pur dunque alla semplice inquisizione
arretra, e dubbio alquanto resta / fra sé dicendo: « or qui che vaglion
de'medici, 4-142: il ciel da sé, pluton da sé l'arretra.
: il ciel da sé, pluton da sé l'arretra. anguillara, 1-127:
nova manera de castigo vendicare non sulo sé, ma quanti da lei erano per
sabbie: infatti l'acqua trascina con sé i frammenti silicei, più leggeri del
coloro che muovono una guerra, di arricchire sé e impoverire il nimico. alamanni,
che van per aria, / tra sé parlando, arricciando le labbra, / sputando
detto. ariosto, 20-8: di sé m'hanno governo e scettro dato: /
nome di chi primo diede spettacolo di sé con simili atti. = comp.
concetto, / ch'un marmo solo in sé non circoscriva / col suo soverchio,
35: gode il cultore, e sé felice appella, / che delle sue fatiche
gioso mezzo d'arrogare a sé autorità. 2. tr.
quali, quasi ogni altra persona che sé avendo in fastidio, con isdegno riguardano
, 5-2-100: gente, e per sé arrogantissima, e per quella vittoria molto
, 3270: l'arrogante vuole per sé più stima, più diritti, più averi
era una confidenza, una sicurezza di sé ch'era impossibile... non ammirare
sm. superba e insolente presunzione di sé, di chi si attribuisce una pretesa
d'umiltà l'altrui cose ingiustamente a sé arrecare, ma è arroganza e sconvenevole
l'ascrissono a grande arroganzia, come in sé solo giudicasse essere riposto il pubblico governo
vedere / chi è costui c'ha in sé tanta arroganza, / che sia passato
parigi... si erano arrogata da sé la facoltà di formare dei corpi stabili
giusti, iii-237: questi arfasatti che stimano sé bravi e liberi a preferenza di tutti
la fronte e per vergogna arrossata, disse sé apparecchiata ad ubbidire. idem, dee
, che l'uno seme attrae a sé più che un altro, e allora l'
): di chi molto presume di sé e poco vale, è più apparenza
si staccasse da esso ferro un pezzo di sé. salvini, 39-vi-242: ho avuto
a serramanico, che teneva sempre con sé. beltramelli, iii-601: arrotate gli
cosa che si venga, quasi da sé, facendo rovente. pare che possa
105: le fibre carnose contraendosi tirano a sé violentemente l'antro del piloro, e
preda, /... / di sé ingombrava un angolo di via.
taluni può parere un cinico pieno di sé. collodi, 26: di tutto
. cavalca, 9-96: tornando in sé, si trovò tutto il volto arsicciato
quindi or quinci / esco tendo da sé l'arsura fresca. buti, 1-380:
mia forma; la quale, da sé bella, con l'arte aiutata quanto p'
secondo debito de l'arte, sono intra sé rispondenti. idem, purg.,
uno animo. domandagli catuno di per sé quale arte o mestiere e'vuole fare,
: si fermò pensosa / pur tra sé rivolgendo i modi e l'arte / de
ferir si vede, / or di sé discoprire alcuna parte, / e tentar di
[venezia] mostrava nel chiamare a sé ogni sorta di manifattura e d'arti;
, è segno come pensano più a sé che a te. cellini, 2-76 (
e bisogna che vada accattando guai per sé e per gli altri. potrebbe far
, vacava all'orazione, standosi per sé solo. dominici, 1-183: sapendo qualch'
mausolo, la quale ha denominato da sé artemisia quella erba la quale prima era
fanno venire 11 menstrui elle da sé, ponendosele nelle calze. baldini,
l'attraversano come arterie, e di sé la dissetano, la nutrono, come il
, iii-1-24: chi tiene dentro di sé per dubbioso un solo articolo della fede,
ali artificiò di penne, e a sé al figliuolo le impose. l
, i-198: le linee ognuna per sé artificiosa compongono un disegno puro, che
questa artificiosa [memoria] contiene in sé la utilità della naturale memoria e dàlie
concetto, / ch'un marmo solo in sé non circoscriva / col suo soverchio.
per la cura ch'ha di sé e de la materia. imperato, i-23
d'un asciolvere, / in nebbia sé converse, e gli altri in polvere.
o vede / che tegna forte a sé l'anima volta, / vassene il tempo
scolastica), formato dal lat. à sé * da se stesso '. asèllo1
secolo avanti cristo che davano segno di sé nell'antinomia dello stile « asiano * e
bembo, 1-253: ben devrebbe madonna a sé chiamarme / su nel beato e lieto
i vigneti, / che ospitai di sé mostra ai viandanti / facile asilo. manzoni
, quando il popolo gentile ricevette in sé la grazia e il frutto della incarnazione del
, non credo che egli abbia in sé malizia alcuna. -voi conoscete gli asini
l'asino... / per sé bee l'acqua, e porta agli altri
ancor aspetta / se innanzi tempo grazia a sé noi chiama. boccaccio, i-125:
il regno di napoli, che a sé per ragione ereditaria aspettava. p.
(13): ma aspettazioni [di sé] e mandar innanzi quella fama; perché
nel nido, il quale ae dentro da sé il tossico mortale. ariosto, 193
agg. che aspira, trae a sé (l'aria, un fluido, un
espirare), tr. tirare a sé, attrarre l'aria (e con l'
di macchine: estrarre, tirare a sé gas, liquidi, solidi polverizzati.
quello che si fa girare orizzontalmente su di sé mediante ima manovella. è composto di
. pascoli, 237: ella tra sé romita / faceva e disfaceva una mannella.
pare che induri cose che di per sé sono fiacche, pare che faccia quasi monde
: così la ragione, che per sé è dolce, pare amara a noi per
firenzuola, 293: quasi fuor di sé per una subita paura che l'assaltò.
iii-1-219: si ferma a ripensare tra sé quell'empio piacere, mai per l'
pallavicino, 1-342: né sente in sé, né fa sentire a coloro con
data, assegnando ciascuna ragioni per sé. m. villani, 7-69: l'
la canzone come per le ragioni assegnate sé iscusi là dov'è mestiero. bisticci,
, e da altrui prendere assèmpro a sé. francesco da barberino, 98: non
lo re si fa venire dinanzi a sé uomini scellerati e degni di morire,
e ritornava mutata e vedeva intorno a sé ogni cosa mutata e ne provava terrore
di quel cibo / che saziando di sé, di sé asseta. idem, par
cibo / che saziando di sé, di sé asseta. idem, par., 3-72
per man pigliòe, / allato a sé a sedere l'assettòe. idem, 324
. sicurezza d'animo, fiducia in sé. giacomo da lentini, 6-7:
sicurezza un certo esito, promettere di sé. comisso, 14-96: ella seppe
3-525: il che stimava ella spediente a sé, per assicurarsi lo scettro dell'inghilterra
/ vostro bel viso a tanto in sé volere. idem, ii-438: i'
si assicurò della presenza su di sé del portafoglio. alvaro, 9-449:
le domeniche, assicurazione pure data per sé da mio zio il quale era israelita.
molle strada, / e rotolava tutta in sé rattratta / per la puntura dell'eterno
sua vertude fugge lo demonio, / da sé lo parte e mettelo in'assillo.
fin da origine ebbe a unificare in sé tre sistemi... ella si pose
il senato veneto. poiché, chiuso in sé medesimo, non esercitò forza d'assimilazione
, è un assioma, si dimostra da sé. idem, iii-467: voi ed
mondo, dover farsi da mangiare da sé, non aver nessuno ad assisterlo in caso
v-1-118: si accanisce a rappresentare per sé e per noi il rapporto più intimo e
renderle più ragionate, più coerenti tra sé. più comune nel traslato è assodare,
salvini, 39-iv-207: per procacciare a sé contentamento, e piacere, cerca a
: que'soldati... egli da sé accomiatò; e gli accomiatati ad assoldarsi
del genere èe appellata assoluta la quale in sé medesima è disciolta e dilibera, sì
sanza niuna giunta di fuori contiene in sé questione sopra la qualitade o sopra la
che intendiamo quando diciamo iddio per sé stare, e il sole per sé
per sé stare, e il sole per sé lustrare, e il fuoco per sé
sé lustrare, e il fuoco per sé essere caldo. guicciardini, iii-76:
col fatto, ma che ha in sé una ragione assoluta; è questo, dico
beneficio del creditore mette casi dopo di sé, né diverso, né simile a quel
sm. filos. ciò che esiste per sé, che non è condizionato (ed
assomigliarle perfettamente a se stesso come a sé assomiglia il figliuolo, ch'è da lui
, 4-79: tal che ogniuna per sé e tutte inseme più a divini spirti,
panzini, ii-506: aquilino aveva davanti a sé le due donne; quelle due teste
materia che abbia facoltà di attrarre a sé e come succiare certi liquidi o gas
). attirare, accogliere dentro di sé; imbeversi; impregnarsi di un fluido
di declività che incontrino, e da sé, a guisa di pendoli, si riducono
. annettere, inglobare, raccogliere in sé; assimilare, far proprio. p
6. figur. attrarre completamente a sé, impegnare, occupare, prendere interamente
brutto gallicismo per 'occupare, tenere a sé, prendere', come: *
colto, ricevuto dentro di sé (in modo da essere imbevuto completamente
tut- t'intento al di fuori di sé, tutto assorto nell'immateriale vagare dell'
idea e dell'imagine, trascurato dunque di sé, dovette sottostare a mutarsi come ella
a ricercarne, e il desiderio suo a sé rapiscono. vasari, i-534: non
furono con dio, ma stettono per sé,... e non possono
, assunto). prendere su di sé, addossarsi (un compito, un incarico
quale nasce questione, la quale in sé non ha fermezza per difendersi da quello
.. assuntiva è quella che per sé non ha alcuna ferma cosa a difendere,
), agg. preso su di sé; preso per sé in vista di uno
preso su di sé; preso per sé in vista di uno scopo determinato,
. sua eccellenza non volesse torre sovra sé l'assunto di cavarmi di travaglio,
l'ansia di conservare intatto dentro di sé quel fiore di fede rigermogliato d'improvviso.
granella ripartite a così bella ordinanza fra sé, che l'un non impaccia l'altro
primo col secondo, che è di sé astendere e restrignere, perché tu non
il principato, perché ha rinchiusi in sé una luce a modo di pupilla, e
, e casti, ch'avevano in sé lo spirito d'iddio, gli seppono interpretare
anche conviene che lo re abbia in sé astinènzia e discrezione, e guardarsi dal
virtù, la quale ben che da sé non sia grande, molte virtù da quella
materiale, di raccoglimento della mente in sé e nella sua attività). -
astratta de l'animo, solo in sé considerata, ha per subietto la conoscenza
dell'arte sola, si curava poco di sé e manco di altrui.
262: chi non propone a sé dio sotto un concetto astrattissimo, non
cittadino d'atene, per non astringersi a sé poca parte di terra, ma si
pur contra lui c'ha forze in sé costante / fan gli astri corsi lor per
idem, iv-2-755: ella ha in sé un dono che splende come un astro e
de la metafisica, dove mostra bene sé avere seguito pur l'altrui sentenza là
niuna di queste gratuite ipotesi da per sé è bastante a sciogliere adeguatamente l'astrusissimo
prima che verso gli altri, verso di sé. 2. azione astuta;
i-310: il forte con la sua forza sé e altrui potrà in un pericolo atare
libera con chi egli sapeva essere, come sé, ateista. sarpi, i-2-125:
e ad ogni giorno agglomera intorno a sé nuovi ele menti, come
e succhino d'intorno / e in sé serrino ogni atomo di vita. papini,
innaffiare... puossi seminare da sé in sue porche, e insieme con altre
suspicione di eresia, se ben in sé fosse minore. vico, 569: crude
più belle immagini ch'ella in sé contenga, la fantasia e lo intelletto lucido
aveva a che attaccarsi per ispiegarlo da sé. 13. rifl. afferrare
soprallegata favola alletta e tiene attaccati a sé gli orecchi degli uditori. cesari [imitazione
tenersi attaccati a dio, e a sé attendere liberamente. pananti, i-120:
] scorteccia il marmo, e incorpora in sé qualche attaccatura di marmo. 4
del timore, e sospettando dentro di sé di qualche più vigoroso attacco, andò
da l'autore del tutto, e in sé ritiene. lorenzo de'medici,
cesare, 92: catone ebbe in sé attemperamento: molto piangeva lo pericolo del
: ella [la chiesa] ha in sé due stati: l'uno di quelli
: io stava come quei che 'n sé repreme / la punta del disio, e
per rompere l'impeto del discenso e atterrare sé e diminuire la potenzia della sua percussione
delle popolazioni italiane quando si reggevano da sé. carducci, 227: in ogni
e assai più leggermente sconfigge ciascuno per sé, che una battaglia attestata.
: attigua / ancora soffre dietro a sé, per poco, / sgangherata dagli
lui, fissando a picco sotto di sé, concentrato, misurava una distanza che
dal naufragio si salvarono, come a sé di ragione attinenti. manzoni, 955
; / e stima che gambasso in sé si roda / di gelosia. salvini,
attirare, tr. trarre a sé; avvicinare a sé; attrarre;
tr. trarre a sé; avvicinare a sé; attrarre; richiamare.
oratore, per attirar gente intorno a sé, con frasi altisonanti, oscure e promettendo
, 6-252: l'attirò a sé e la baciò sulla bocca.
centro; concretare gli sguardi su di sé; esercitare fascino, seduzione, desiderio
, i-32: vivere sempre assorto in sé è cosa deprimente, perché il cervello abituato
34-181: questi, che non sono da sé altro che sali, quando entrano a
, perché la materia stessa abbia in sé principio intrinseco di fuggire dal centro e
sacchetti, ii-206: dio ebbe in sé tutte le sette arti liberali, come
proprio attivo: valutare come vantaggio per sé; ascrivere a proprio merito, far
carità, in nessun atto procaccia per sé; ma questo desidera senza più,
-atto puro: che contiene in sé la realizzazione di ogni possibilità o potenza
essere e pura forma, contiene in sé tutti li gradi de tessere e de le
attrattiva ed espulsiva, atte a tirar a sé e spinger innanzi il sangue e gli
grandi attoniti occhi, fissi davanti a sé. beltramelli, iii-244: i visi attoniti
: si volgea attorno, come fuori di sé, e volgeasi a quelli d'attorno
intorno (a qualcosa o su di sé); attorcigliato. dante,
. che attrae, che tira a sé. g. del papa,
ficino, 2-26: se dio a sé rapisce ii mondo, e il mondo è
. rattrappirsi, contrarsi, restringersi in sé (per il freddo, per malattia come
tutto il corpo che s'attrappisce in sé in uno scatto di serratura che si
con forza irresistibile); richiamare a sé, su di sé. crescenzi
; richiamare a sé, su di sé. crescenzi volgar., 4-36
1-84: e questa tal nugola attraeva a sé tutti li nugoli piccoli che attorno le
o egli attragga, o si lievi da sé, o sia sospinto, monta più
biscia, chiamata lamia, attrarre a sé il lusignolo, come calamita il ferro,
avere potenza nelli occhi d'attrarre a sé l'amore delli omini. tasso,
5. ant. trarre a sé distogliendo da un altro oggetto.
attrazione '. né attrazione dice di per sé la potenza. = deriv.
di attrarre, di attirare a sé. ottimo, i-369: per
: iddio stesso, che tira a sé tutte le cose come amato e desiderato,
siva, atte a tirar a sé e spinger innanzi il sangue e gli
vaghezza una beltà attrattiva, inducente di sé diside- rio di contemplarla e di fruirla
, agg. attirato, tirato a sé, su di sé. galileo,
, tirato a sé, su di sé. galileo, 924: 10 non
figliuolo buono, se 'l vorebbe per sé. scala del paradiso, 142: pregavano
, 2-37: il generalissimo chiama a sé un uffizialotto..., gli commette
con cui un corpo ne attrae a sé un altro. bencivenni [crusca]
, perché la materia stessa abbia in sé principio intrinseco di fuggire dal centro e
a guisa di specchio ella riceva in sé l'immagine de'colori del mare.
: il cardinale commendatario poteva attribuir a sé l'avanzo oltre le spese condecenti e
li altri commendatari non potevano pigliarsene per sé parte alcuna. rama, i-199:
dispiacersi, ed esser meno tenero di sé, e quasi attrito, poniamo che non
impossibilità di ogni attuale rapporto fra sé e il mondo. -idealismo attuale
o autocoscienza come processo di fondazione di sé. gobetti, 1-184: l'
è questa di attuare la piena consapevolezza di sé. la quale non si attua se
che, solo attuandosi, liberano veramente di sé l'animo. gentile, 3-256:
12-124: con la metà di sé nell'incavato / speco profondo ella [
più puro, allorché rende un popolo a sé, o at- tùta il cannone?
rivera /... / fanno di sé or tonda or altra schiera. intelligenza
propagare il suo e col tirar a sé l'altrui. campanella, i-1-131: i
, esprimere l'augurio che accadano a sé o ad altri eventi lieti, o vada
torino con te, se potessi) con sé alla stazione / a augurargli buon viaggio
qualche bene, una felicità; per sé e per gli altri). caro
ha di regio e d'augusto in sé cotanto. orsino, iii-291: in
. tedaldi, 1-45: ha in sé vita ed umore,... aiutato
aura dolce, sanza mutamento / avere in sé, mi feria per la fronte /
finiti di crescere, alcuni tessono intorno a sé un bozzolo di seta, altri
ausiliari le morgane, tramontano aveva per sé le fallaci aurore boreali. tombari, 2-224
, 32-99: in cerchio le facean di sé claustro / le sette ninfe con quei
. autarchia2, sf. dominio di sé; potere assoluto, incondizionato.
etica); che si governa da sé; che attua i princìpi dell'
copia autentica per tenerla a presso di sé. leggi di toscana, 1-342:
ripiegamento patolo gico su di sé, indifferenza verso gli altri, distacco
dotta, dal gr. ocùxóg 'da sé '. cfr. panzini,
vita psichica si svolge entro di sé, fuori dell'ambiente ».
autisti, esercitando la professione dell'auto per sé esclusivamente. c. e.
dal gr. aùxó <; * da sé ') e accen sione
dal gr. ocùxó <; 'da sé ') e accer tamento
auto- (dal gr. ocùtós * da sé ') e analisi (v.)
(dal gr. ocùxó? * da sé ') e assicurazione (v.
autobiografia: vita che uno scrive di sé. non comune, ma dell'uso letterario
, all'obbligo di rendersi conto di sé in quella breve vigilia. e. cecchi
ebbi l'impressione che si vantasse fra sé e sé di qualcosa. levi, 1-24
impressione che si vantasse fra sé e sé di qualcosa. levi, 1-24: al
auto- (dal gr. aòxót; 'da sé ') e caricatura (v.
comp. dal gr. aùxóg 'da sé 'e xaptcó? 'frutto '
(dal gr. ocùxót; * da sé ') e cartografo (v.
(dal gr. aùxó? * da sé ') e catalessi (v.)
dal gr. aùxó <; 'da sé ') e catalisi (v.)
. eccles. che si governa da sé, che non riconosce nessun superiore; che
, comp. da ocùxós 'da sé 'e xeipax'/] 'testa,
(dal gr. aùxó <; 'da sé ') e cementazione (v.
dal gr. ocùxó <; * da sé ') e dal tema di centrare
(dal gr. aùxói; * da sé ') e cerchiatura (v.
proprietà della materia viva di muoversi da sé, volontariamente. = voce dotta,
. da aòxó? 'da sé 'e xlvriaiq 'movimento '.
dal gr. aùxó <; * da sé 'e xxdcot? * rottura
contenuta e riscaldata, tiene chiusa da sé, senza uopo di chiavelli a vite
pregevole proprietà dello strumento di chiudersi da sé. c. e. gadda, 2-123
. dal gr. aùxó? 'da sé 'e dal lat. clavis *
(dal gr. olòtòq * da sé ') e collimazione (v.
milit. ordigno bellico che ha in sé i dispositivi direzionali per colpire il bersaglio
(dal gr. aòxót; * da sé ') e dal part. pass
(dal gr. aùxó? 'da sé ') e commento (v.)
dal gr. aòxó <; 'da sé ') e commutatore (v.
dal gr. ocùxó <; 'da sé ') e compressione (v.
auto- (gr. aòxó? 'da sé ') e concetto (v.)
auto- (gr. aòxó? * da sé ') e conoscenza (v.)
(gr. aùxó <; 'da sé ') e contratto (v.)
auto- (gr. aòxò? 'da sé ') e controllo (v.)
voce dotta, gr. aòxói; 'da sé 'e dal tema di xwpéo '
(gr. aùxó <; * da sé ') e correzione (v.)
. filos. che ha coscienza di sé (in quanto soggetto).
da auto- (gr. aùxóg * da sé ') e cosciente (v.)
in cui il soggetto acquista coscienza di sé, o si vien determinando come coscienza
si vien determinando come coscienza di sé. = comp. da auto-
(gr. ocùxó <; 'da sé ') e coscienza (v.)
. da aùxó <; * da sé 'e dal tema di xpaxéco 'domino
. da aùxó <; 1 da sé 'e dal tema di xpaxéca 'domino
da auto- (gr. aùxóc 'da sé ') e critica (v.)
. dal gr. aùxói; 'da sé * e xp& ^ oe -axo?
dal gr. aùxói; 'da sé 'e xxtoic, * creazione '.
, comp. da aùxó <; 'da sé 'e x$d>v x&o vó? '
di decidere e di disporre liberamente di sé e delle proprie azioni. 2
da auto- (gr. ocùxós 'da sé ') e decisione (v.)
(gr. < xùtói; 'da sé ') e denunzia (v.)