. pulci, 21-83: un lume s' è scoperto / dove abitavan tre santi romiti
/ verso di lei, che trema e s' ange e plora. c. gozzi,
/ sente il nume, ed ai cembalo s' asside. 2. agg.
, viii-38: da che la letteratura s' è fatta arte di scuole ed occupazione d'
ché nessun l'aita, / e s' ella vede la mente romita, / non
su l'uiti- m'ora, / s' ode un suono di dolor. / è
/ nell'ora in cui l'aria s' arancia / e si scheggia ogni voce /
su'verdi sentieri del tiglio romito / s' accalca, s'avanza, si sparge
sentieri del tiglio romito / s'accalca, s' avanza, si sparge infinito /.
cuce; nell'ombra romita / non s' ode che l'ago e l'anello:
che la tomba obblia, / che già s' apre per esso. mazzini, 59-94
beatitudine). menzini, ii-333: s' attri chiederà com'è salita / l'alma
frugoni, iii-626: intanto la sera più s' imbruniva, e benché quell'alba quivi
, i-iii- 742: la tromba vi s' avventò, la scoperchiò [la chiesa]
il cascio con un cucchiaro grande e s' informa nelle fiscelle a. boni, 22
parti dell'acqua. fenogtio, 5-ii-339: s' era lasciato distrarre a lungo da un
f. negri, i-ii: s' entra in un piccolo fiumicello, che,
.. per gli amorosi sentieri più volte s' è ingegnata di volergli recare ad effetto
150-12: per tutto ciò la mente non s' acqueta, / rompendo 'l duol che
/ rompendo 'l duol che 'n lei s' accoglie e stagna. francesco di vannozzo
mezzo vorrai fare compagnie, le quali s' appellano cunei, colle quali rompa le schiere
tora, i-252: le scaramuccie s' ingrossarono: gl'italiani rup
e lucia, 310: rotta la folla s' avvicinarono all'altare, e appostatisi in
/ io non ho dubbio alcun che, s' io l'aiteco / là dove alcina
presunzion fratina saluto il cuoco, che s' ebbe a disperare perch'io gli ruppi un
256-14: non rompe il sonno suo s' ella l'ascolta. boccaccio, v-123:
. chiari, i-n: dietro questa casa s' immagini una picciola stanza ombreggiata dolcemente dagli
. latini volgar., i-99: s' egli mi lasciassero fare a mio senno
amor o sorte non poria, / s' egli, che nel mio pianto si
parti e non romper l'aggiustamento che s' era dopo tante si lunghe e sì vacillanti
le pigliare. goldoni, x-671: s' oggi non lo pagate, / rotto è
, 5-62: l'altra è colei che s' ancise amorosa / e ruppe fede al
roveroella, xxxvin-179: io piango, ella s' infinge e non mel crede / altro
fede. muratori, 11-229: chiaramente s' intende essere volontà e comandamento di dio
] sterile per tor questa colla quale s' acquisti figliuoli, oggi, come vedete,
non attendeva sentenza di sé, anzi s' uccideva. diatessaron volgar., 261
autorità del senato e rotto quel che s' osserva a'nemici, la santa ambasceria e
tutta è pace / qual colpa è sua s' alcun la rompe e passa? guicciardini
tutto e fa dire e scrivere quello s' immaginano o sognano a rovescio, avendo
e note avanti lo so aitar, e s' el se ronpese, sia tegnude da
. a. braccesi, 71: qual s' apprese alle mie membra tènere, /
pur cum filo de stopa / e s' el se rompe, tu l'agropa.
. forteguerri, 7-127: della cetra or s' è rotta una corda, / perché
mai si rompe. loria, 1-55: s' era rotto un filo, rotto un
in cui si suppone che la verità s' impegni e quasi si mescoli colle azioni
esca fuori. davila, 47: s' aggrava del continuo panimo del re, al
sopra l'orecchio destro,... s' era poi rotta e diffusa,..
che la bocca dell'utero si apra e s' allarghi, e nelle gravidanze felici si
furiosamente tre brufoli della rabbia, che s' eran rotti e davan sangue. -fratturarsi
rotto tre volte in mare e mai s' era abbandonato. castelvetro, 8-1-497: ulisse
quando di queste manca, le coverte s' infracidano, la mercatanzia si guasta o la
princìpi ciò possa dedursi, egli però non s' ardì cotanto. cesarotti, 1-vi-302:
l'altra le diverse consonanti, quando insieme s' accozzano, non è già cosa che
a questo proposito tirar si possa, s' io non sono ingannato, ma comune accidente
. mazzei, i-257: la vendemmia s' appressa molto: almeno per la fiera
salvamento, senza pioggia, se ben poi s' è rotto di buona sorta a piovere
. lisi, 2-45: il tempo s' era rotto e pioveva a scroscio.
: il buono né delli beni s' innalza né delli mali si rompe. oddi
tra loro, / poi co'ghibellin parte s' accoz- zaro. sermwi, 120:
d'annunzio, i-433: sboccian fiori, s' alzan canti, / rom- pon acque
lì se rompete mandando uno gran splendor come s' el fusse stà zomo chiaro.
il viole, ripartiti li battaglioni, s' invio in galizia per la pianura di crasto
: mio zio era rimasto percosso, s' era fatto più curvo, e rompeva spesso
, / perché in mia malora ella s' è accesa / di me quanto si
: lo al sicuro romperò i bambocci, s' ei non mi manda l'enimma promesso
avermi aperti i vasi moroi- dali, s' incamminava a farmi più mal che bene.
. nelli, i-4 (15): s' io avessi 'l spirto di pietro aretino,
, / ché, tolto che s' abdiam costui degli occhi, / non vi
in amore. dottori, 3-118: s' apron per te d'un custodito seno /
si ritrovi aver fatta promessa vuole che s' abbia sempre innanzi ahi occhi quello che
. g. stampa, 9: s' amor con novo, insolito focile, /
a romperla con la ragazza, ed egli s' era assoggettato a questo soffrendone.
suo modo. torricelli, ii-4-44: s' inganna se pensa che io voglia piecarmi
culo. idem, 269: quando e's' ha a rompere il collo, si
, anzi, con la sola memoria s' offende la natura. azzolini, 115:
le assai da quella magnanimità che s' avevano un tempo i per lo più la
aver una moglie d'intorno che non s' acquieta mai, forse forse compatireste anche
guevara], iv-180: mardocheo, che s' interpreta e vuole dire amaro rompimento,
, sarà impossibile che 1 francesi non s' interessino coi veneziani e con savoia e
a non molto spazio, dove due fiumi s' imboccano in un terzo che di lor
innocenti ed ingannati. frachetta, 820: s' intendono essere rompitori della pace non coloro
.. /... / dico s' hai spiedo o ronca o spada o
: aronta è quel ch'ai ventre li s' atterga, / che ne'monti di
destrezza, accioché nel cavar l'erba non s' a- radichi lo stesso lino. pascoli
di morte,... onde s' egli vedeva un religioso dormire mal composto o
ponte a veder surto, / sì che s' io non avessi un ronchion preso,
175: quand'ella fu giunta ove s' insena / entro la glauca grotta il lago
nuoca alle querce, alle quali ella s' aggraticcia addosso, che hanno pure sì grossa
no porrai. papini, x-1-235: s' io mi volessi far santo a forza
uncini, per lo cui ministerio incontanente s' aggrappano. spallanzani, 4-vi-526: le
roncola. trinci, 1-139: s' io fossi in paesi, dove fossero persone
/ pe'colpi orrendi, a cui s' altri procura / di sopporre saccone o
di corsesche acutissime. pascoli, 1018: s' odono i duri passi de'custodi /
ronda far per la cucina, / s' altri no 'l vede, o quaglia aggraffi
vi è ordine di fare, come s' ha da rondare il quartiero e batter i
ha innanzi. cieco, 17-99: quivi s' udian comi, naccare e trombe /
per un attimo sulla riva assoluta e s' allontanò stridendo. d'annunzio, v-2-494
nel moscaio di rondinoni che svolazzano, s' intrecciano, pigolano e cigolano intorno ai
il nonno con ombrella, / ti s' è strusciato alle gambine il cane.
non lo intende: / non sa s' è voce umana o pur di squilla.
/ pelle man d'altri convien che s' imbocchi / e, come rondinino, el
, uomini che sbalzavano avanti e poi s' accucciavano e viceversa a trilli di fischietto,
/ del buon riccion, ma poco vi s' appicca, / anzi
, tutti intimoriti, anche nudi non s' alzarono, non isbalzarono, non precipitarono fuori
, inorridito, sbalza dal letto, s' avventa. -balzare rapidamente a cavallo
ferma le man sul primo arcione e s' alza, / e dal sinistro fianco in
, 7-170: l'umida falda sul ginocchio s' alza / ciascuna e 'l nodo ha
e nero il cielo, di folgori s' alluma. cesarotti, 1-xxxix-105: lungo il
, sotto il parapetto della finestra, e s' affaticò con gli sbalzi di superarla.
, di giorno in giorno, dimagri, s' assottigli. può darsi che sono questi
e dorata, è un occhio, e s' illumina: la lampada della notte.
i-161: per bene affondare un pezzo, s' opera il torsello. questi tondini a
scanalature e gli sbalzi delle facciate che s' elevano sopra il lago, ma anche
gradualità. siri, 115: non s' arriva mai alle monarchie tutto d'un
di ezelli. alvaro, 14-208: s' erano scelti sul cammino alcuni punti di
de roberto, 15-96: mastro alfio mazzarà s' è arricchito, con la travatura sbancata
e dopo molte discussioni in famiglia, s' era inscritto all'università di torino,
il fiume sbanda incontro alle valli e s' impantana fra i ciuffi di canne,
francati, 3-299: quando il buon damigella s' era seduto nei crocchi, subito il
1-93: garlandi aveva il suo plotone che s' era sbandato allo scoppio, e ci
mezzo. albertazzi, 776: lebrun s' era sbandato per andar qua e là
atroci sevizie del marito, la famiglia s' era sbandata: una sorella s'era
famiglia s'era sbandata: una sorella s' era fatta monaca, un fratello era scappato
bacchelli, 2-xxiii-487: l'investitore non s' è reso conto di ciò che aveva
di ritornare nel tuo circolo, / s' adempia lo sbandato mio passare.
corrono gli spagnuoli... se s' allontanano li loro vascelli l'uno dall'altro
: ecco un grande tremulo belato / s' udì venire, e un suono di zampogna
. montano, 1-244: in tal modo s' era iniziata quella mia esistenza sbandata e
vita alla cui istituzione e preserva tanto s' affaccendo e invigila quella natura che sospira
almeno: che intorno al feretro augusto s' adunano in folla i miseri sbandeggiati d'
chiavi: passar si vuole; che s' ha da fare? spezzare, mettere a
ecc. monelli, i-106: busa s' accinge a vuotarla [la sporta] e
: un conferenziere, al proscenio, s' era scaldato sulla necessità d'una buona cultura
, e per pena aggiunge lo sbandimento s' egli nolla troverà. boccaccio, vili-1-4
, alla quale, cancellato dello sbandimento, s' entra per questa porta. leggenda aurea
rezasco, 1015]: in questa pena s' intenda essere caduto ciascuno che pasturasse o
, ii-9-42: la persia... s' era partita / de la mia signoria,
/ patria apprender cos'è; come ella s' ami; /... e il
la decta arte o in essa arte s' adoperasse, sia isbandito e divetato de la
vita tanto infelice che poco saggio sarei s' io non volesse morire, sono sempre per
io... vi confesso che non s' ha in tutto né a biasimare né
alto affare. ottonelli, 65: s' usa la 'ed'seguendo vocale, ma la
pubblicazioni di rito, prima del matrimonio, s' accanì nello scandalo. per prevenir le
scandalo. per prevenir le beffe che s' aspettava da tutti, prese ferocemente il
... dimostrare a tutti che non s' era spretato per voglia di mettersi 'a
screditato / e di casa sbandito, / s' io volli alfine non morir di fame
xlix-73: amerò el mio prison che me s' è dato / et in prison
religioso. de roberto, 380: s' era divertito a tormentare il fratello predicendogli
padre e la madre, purché a loro s' offerisse ogni cosa. btanciardi, 4-33
milizie toscane, 5: di delitti propri s' inten dono essere..
, sconvolgere. onofri, 11-173: s' accavallano ondate di solstizio / sulle tenaci
, / e tutto il campo già s' è sbaragliato. ramusio, cii-i-729:
davanzati, ii-112: alla fortuna rivoltata non s' apersero [le legioni] per richiedere
battaglia volevano servar l'ordinanza; e s' eglino sbaragliati e scorrendo combattessero, che potessero
un nome così guerriero che, mentre s' invoca, fuggono sbaragliati i demoni, cedono
in testa, ché 'aver girelle in testa's' intende d'uno che giri col cervello
sbaraglio / dell'erba in altra parte sol s' attende. -fare scempio di un
di tanti comacchioni che nel nostro cielo s' aggirano a funestarlo, non sono un'
un sentier. gusto e s' era buttata allo sbaraglio con lui.
. bacchelli, 2-149: la ragazza s' era dileguata per qualche uscita nota a
convenzioni sociali. soffici, v-2-648: s' è sporcato apposta. lo fa per parere
nello sbarattarsi che facevano... s' ebbe rotta una coscia. 5
, 3-156: ai tavolino, appena s' era sbarazzato del lavoro, tirava fuori
mettersi allo sbaraglio. cantù, 3-299: s' arruolarono nella società operaia appena si fece
della destra una fascetta d'oro, s' ostinava contro tore. soldati, i-145
apparire). pirandello, ii-1-114: s' aprirà l'uscio in fondo e verrà
mezza zuccheriera di zucchero; e poi s' è divertito a sbarbare i girani e
un gruppo strano, e parie che s' abbassi / in atto di sbarbar con
in camicia aspettano d'essere sbarbati e s' affollano intorno al barbiere. -assol
di sbarbar calli et imbianchir denti, ognun s' affolterebbe a comprare a contanti delle sue
. buonarroti il giovane, 9-589: s' a chi v'invita d'un passo
mori sono stati sbarbati di spagna non s' è forse fatto in questa provincia un
donne facessero a mio modo, non s' impacciarebbon mai con questi sbarbatelli, che 'l
, 1-182: v. s. illustrissima s' acqueti e non pregiudichi alla propria condizione
e se col vetro o col rasoio s' andasse risecando la prorompente lanuggine per non
ma il cozzon fermo addosso a lei s' appicca / e gli speroni insino al cor
: qualunque ca valiere che s' ammalerà per causa della navigazione e sarà
baionetta irragionevole. papini, 28-114: s' eran sbarcati mesi neri d'inverno e
volta col bardellone, specie di sella che s' adopera quando s'incominciano a domare
di sella che s'adopera quando s' incominciano a domare e a scozzonare. i
ricchezza sbardellata, di cui egli stesso non s' era mai saputo render conto con precisione
parole mordaci il janin e quanti forestieri s' impancavano con balorda leggerezza a scrivere e
. f. frugoni, vii-451: s' alterò il bacchettonello, si scompose, gittossi
una e l'altra barca insieme giustamente, s' inchiaveranno tali pietre e barche con buone
conte, e mormorando freme; / s' empiono i palchi intorno, e folta e
penombra uguale, ove qualcosa di bianco s' agita un poco, trema un fievole
, 1-5-39: or ecco draginazo che s' appara; / proprio è gradasso, ed
sercambi, i-180: tucti i ciptadini s' armònno e sbarròsi tucta la ciptà,
sp., 15 (262): s' accrebbe la soldatesca alla casa del vicario
fermo e lucia, 289: l'altro s' era posto dinanzi a lucia in modo
confuso e turbolento, / per me s' è messo in ordine: e potete
suoi partiti narri: / mostri, s' ha distinzion che lo ricuopra, / s'
s'ha distinzion che lo ricuopra, / s' ha testo o chiosa che 'l suo
ha'tu seco, impiccataccio? / s' io ti sbarro uno schioppo nel mostaccio,
). montale, 1-91: rombando s' ingolfava / dentro l'arcuata ripa /
, vi-138: allor le donne tutte, s' io ben-narro, / aperson l'occhio
briglia che si dà al cavallo quando s' ammaestra; sbarrozzata e scosse dicesi una
scarruffare. contile, ii-23: s' ogni dì vedessi roma come oggi ho
. torricelli, ii-3- 294: s' è detto che non pare affatto vana la
e del natale [il diacono] s' ingenocchierà, come lo fa anco l'istesso
. secondo tarentino, 587: come s' inalza l'uom servendo, amando /
e chi si sbassa a raccorla, s' urta e va a gambe levate.
quel tetto che a foggia di piramide s' alza per di fuori della chiesa. carducci
suoi zoccoli sbatacchianti sul lubrico acciottolato, s' allontanò. manifesti del futurismo,
: con le spade ignude, come pazi s' avventano a'centurioni che sempre furono berzaglio
qual tempo colte sbatacchiando i rami, s' ammontino insieme al sole. -picchiare
. pananti, ii-10: che non s' impoltronisca [la civetta], non
offendere. alfieri, 9-77: che s' egli è forza ognor che si sbatacchi
per aria questi duo fastelli: / s' arrampiconno su, e noi balocchi /
per suono il mazzapicchio / per veder s' i'riesco allo sbatacchio. idem,
che l'aria ripercuote e in lei s' aggira, / e non è mica il
delle vesti e drappamenti di diverse foggie s' abbia bisogno di un camariere il qual
la punta ferrata del bastone sul lastrico, s' incamminò per il viale deserto. vittorini
cavallo, pochi dì dietro a cesare s' erano partite con buon vento ed essendo già
tutti, e l'altra sbattuta e scontenta s' è stata sedendo a vedere. c
). d'annunzio, iv-2-860: s' udiva l'acqua sbattere sotto le prue
: ogni mio membro si sbatte e s' adira, / piangone gli occhi e l'
tutt'a un tratto, nel silenzio, s' udì un rovinìo, la campanella squillante
ricomincia a sbattere, perché le monache velate s' allontanino. tozzi, v-283: nella
aria gelata l'assalì a fronte, s' ingolfò nella stanza... le cortine
/ il cielo, fuma il suolo che s' abbevera, / tutto d'accanto ti
del fr. f f s' ébattré). egidio romano volgar.
risoluzione. « in somma (dis- s' egli sorridendo) eusebio ed io abbiamo combattuto
della chiesa. riccoboni, 33: s' io potessi vorrei tutti castrarli / perché
-rifl. della casa, 703: s' io avessi manco quindici o vent'anni,
tu mi vuo'far giovanni, / come s' i'mi potesse sbattezzare / o far
azeglio, 6-22: un tal barbieri che s' era sbattezzato per ribattezzarsi tisifonte. settembrini
linati, 9-74: a quell'idea gli s' aggruppò al cuore un gran sbattito di
avea domattina andare lassù per altro, s' informassi s'eglino aveano munto le dette
andare lassù per altro, s'informassi s' eglino aveano munto le dette pecore e
approfittò d'un poco di brezza che s' era levata per lasciarsi dondolare piano piano
che piange. bernari, 5-160: s' asciugò la bocca sbavata. -secreto
scontri o messo da canto e sbeffeggiato s' ei volle comandare. de roberto,
gente... a quella novità s' erano ridotti in casa di lei e si
con giocondissimo riso delle assistenti vergini, s' assisero tutte insieme a tavola. forteguerri,
: sbenda poscia i cugini, e che s' inceda i... i comanda.
alloro? / del frutto di noè s' arma ogni sbergo; / con bacco stanno
degli dei faceasi beffe / che, s' egli udìa trattarne, avrìa piuttosto / voluto
ser polo / e dico che, s' è ver quel ch'io ragiono, /
passione un buon figliuolo; / e s' io son tale, come in vero io
violento imposto dal dolore... s' estese dalla faccia a tutto il corpo.
. inati, 19-58: quanto s' è scritto sul canto dell'usignolo!.
così l'osservano, 'berlingatoli'e 'berlinghici's' appellano; ed il così fare 'sberlingacciare'
questo ragionamento omero, al cui nome s' inchinano e si sberrettano anche oggidì tutti
1-81: il marchese paolo... s' inquietava che bice sbertasse, così alla
, tutto rosso dalla stizza, e più s' incollenva lui e più si rallegravano
po'pei fatti loro: noi s' è gente quieta, che non dà impaccio
: tutto ciò che a te in casa s' è sbevuto / e mangiato..
chiava anche lui continuamente e s' ingalluzziva faceto. = comp.
, tra il mento e le clavicole, s' era accapponita, e dove faceva presa
, ii-637: da quando il nostro mondo s' è impallidito così? povera filosofia,
calvino, 13-306: nel linguaggio politico s' è verificato un impoverimento, uno sbiadire
, 2-1-74: in luogo della brusca che s' usa nelle vele delle galere, daremo
sforzo. d'annunzio, i-848: s' ineipicava su per la scogliera / l'
stata un tempo vigorosa e profonda, poi s' era sbian veli di nubi
8-100: al tavolo di sala da padrone s' installa / sbiascia il bicchiere ingiunge /
sbiavato, agg. azzurro pallido. s' è arricchito: compra tutto vino eccellente;
, v-31: sennuccio... s' inferraiuolò d'un tabarro cilestro, e chi
gioberti, 3-63: lo straordinario s' addice meglio al ro ch'
riga, un jiano, per veder s' egli è diritto, o se combacia con
cui gli occhi sbiecano, come quando s' awicina molto agli occhi un piccolo oggetto
. poi, febbri pestilenziali: l'idea s' ammette per isbieco in un aggettivo.
cane] guardiano della casa in villa s' ha da eleggere di grandissima coiporatura,
a una stazionuccia di passaggio. non s' udiva alcuna voce e, cessato il rumor
/ qual ch'a la difension dentro s' aggiri. a. pucci, cent.
mutazioni ministeriali? sbarbaro, 5-96: s' umilia a riconoscersi, nella calca delle
poggi siede ombrosa valle, / ivi s' acqueta l'alma sbigottita. discorso sulla
ormai lo sbilancia da ogni parte, lello s' irrigidisce. sinisgalli, 2-89: non
9-326: non so come, il carro s' era sbilanciato. -spostarsi nel moto
furono il principio del nostro sbilancio che poi s' aggravò sempre. einaudi, 1-206:
bevendo acqua, fin che si capovolge o s' affonda, e tutti annegano.
un cristo al quale, per colmo, s' è staccato un chiodo di un braccio
faceva portare in trincea e là esausto s' abbondonava sopra una poltrona sconquassata, spalancava
, come non era uno sbiobbo, s' ha a dire. 2.
vecchierella sbiobbina che... s' era fatta in sull'uscio della scala.
, 3-183: prima era cucciolo, ora s' è sbirbito. vagli a mettere un
. e. cecchi, 5-83: s' era staccato tre o quattro passi, a
e con quel cappellon triangolato / che s' usa e copre gli occhi alla sbirresca
travestimento). machiavelli, 1-viii-106: s' è fuggito: andiamoci a sbisacciare;
lampo). pascoli, 539: s' è sfatto il cielo: a scosse /
i nostri pittori [spadini] non s' era lasciato trainare dalle mode forestiere e dagli
bizarro... ma perché esso non s' era però ancora sbizarrito, niuno ve
niuno ve n'aveva tanto animoso che s' assicurasse pure a toccarlo.
. quindi tutta la mole del lavoro s' unì contro il rivellino. 4.
23-421: il cammino [del mare] s' intride di vermigli / isboccamenti di cetàceo
piuttosto in basso, dove la spalla s' incurva sull'omero, e sboccante nella larga
5-196: il fondamentale naturalismo di puccini s' era arricchito di vasti interessi morali e sociali
.. il lago, dove la riva s' abbassa, mette capo ad una foce
morgagni, 309: i luoghi dove s' aprono non solo le piccole bocche delle
il vaso. alfieri, 5-251: s' entro vii fogna mai trabocca / ramo
vena / che dall'ampiezza sua cava s' appella, / spargesi la vital purpurea
il fiume fosse ristretto nel suo alveo e s' impedisse così di sboccare inondando le vicine
, 184: ciascun animale che vi s' appressa per il gran puzzo si muore
di noi, per quanto può, s' ingegna di celarla; pure nostro mal
a maggiore eminenza essere alzata, poiché s' ella eccedesse la sua altezza d'un
o a quelle del compagno che più s' accostano al pallino perché vincano.
167): un fiore appena sbocciato s' abbandona mollemente al suo fragile stelo. pellico
sul riso dei denti, / il corpo s' apriva al saluto. 5.
in sboccio su cui... s' appuntano le brame d individui sordidi.
di esse in abbondanza, come una piena s' incanala e s'adagia in un alveo
abbondanza, come una piena s'incanala e s' adagia in un alveo prestabilito, spesso
uno spiazzo; il punto in cui vi s' immette, vi fa capo. -senza
sp., 15 (262): s' accrebbe la soldatesca alla casa del vicario
più ampio o il punto nel quale s' immette in una pianura o in un'
... dopo il primo sbocco s' è ficcato due dita in gola per finirla
soluzioni positive. borgese, 1-39: s' ingolfava in abitudini senza fine, nobilitando
. linati, 13-100: non ci s' imaginava che la sua vena creativa avesse
f. frugoni, vh'333: s' io fossi stato un asino d'oro,
firenzuola, 743: lasciami andar a vedere s' i'truovo da sbocconcellare in qualche lato
: la francia da due terzi di secolo s' impadronì dei beni ecclesiastici, comecché gl'
. nievo, 342: la gioventù s' era sbollita e il sentimento s'era
la gioventù s'era sbollita e il sentimento s' era impietrato in profonda convinzione. t
balducci pegolotti, i-iio: di sardigna non s' osa trarre argento in piatte, perocché
sbol- zonar. bresciani, 6-ix-244: s' accorse che la piazza non era in
, i-378: mentre da questa banda s' attendeva a sbombardare, dalla banda di
in quei giorni dalla vita nazionale, s' era immerso nei discorsi di quel vecchio.
e della zia / o del piovano che s' è dato al gioco / o di
col suo schioppo in sulle spalle, s' incontrò con un lupo. tostoché si furono
scorso il malore / che non ci s' è per poter riparare. -confessare senza
saccenti, 1-2-223: dreon sollazzi contadino / s' alza su dal paglion, va dietro
potere della giustizia o altrove che sieno, s' usano questi verbi: svertare, sborrare
nel corpo. e questo si prova che s' egli non fosse la mia vita non
entrato e udito il vàgero sbottare bugie, s' era messo in ascolto.
mi vò tirar da canto, per veder s' i'potessi spillar niente di quel che
. rebora, 2-18: l'idea s' annida agli svolti / e, sbottando.
potea credere. della porta, 8-117: s' io rincontrava, lo voleva discuoiare e
da sé i pantaloni. ma quando s' aveva la pazienza di sbrigliarlo alla matta
un quadro,... e ognuno s' interessava all'opera. pratolmi, 4-86
schizzare. fagiuoli, v-46: chi s' incapa di far varie faccende / diventa
della farfalla dal bozzolo, tanto che s' ode ripetere nella medesima significazione 'il bozzolo
anche assol fagiuoli, x-14: chi s' imbacucca fino alla cocuzzola / e quatto
, vivi, e in quel che s' esprimono indagati a fondo. -per estens
, senza cavarseli, come fa chi s' accoscia per fare i suoi agi. graf
non avessi cominciato a quest'ora, s' io mi potessi risolvere se la traduzzione
1-24: marcello, morto di stanchezza, s' era sbragato lungo sulle due dita d'
.. della casa di fronte che s' era sbracata nella notte. sinisgalli, 8-58
per evitare che la costruzione oscilli, s' ingobbi, si sbrachi e si frantumi.
, 6-252: le cerimonie dell'immatricolazione s' erano svolte in un'aurea che direi quarantottesca
il quale, sbracato e forzato, s' ha messa la croce dietro le spalle?
a un calderotto ed isbracato, / ove s' affina con la fiamma nostra / zucchero
/ sbracato, lo scherma sì come s' usa, / mostrandogli le parti poco
e sotto gli uffizi... s' intendevano tutti i dialetti d'italia, e
sbraccia, suda, si sforza, s' affanna, / urta, sospinge, e
non fia cerchio di braccia, / s' e'trova posta: -posta -che lo sbraccia
: schiacciato a far l'arte ognun s' assetta, / ora il grembiul s'allarga
ognun s'assetta, / ora il grembiul s' allarga, sfibbia e sbraccia; /
venne mastro simone calzolaio, / che s' intendeva di scarpe e di cucina, /
'sbraciare'vuol dire stuzzicare la brace perché s' accenda o l'accesa spandere alquanto.
il fuoco: il fumo cresce e s' addensa; la fiamma si ridesta; con
di voler fare o dire cose di fuoco s' usa, rompendo loro la parola in
innamorati giovinoti! niente niente che qualcheduno s' opponga a'loro desideri, subito morti
sdraiato scompostamente. crudeli, 2-198: s' io non avessi il mio tossire, /
. bianco da siena, 63: s' i'so'forte, sì m'abbatte;
so'forte, sì m'abbatte; / s' i'so''. usto, mi
mi condanna; /... / s' ogni vertù m'acompagna, tutto quanto
rabì è in sinagoga a sbragliaré, s' io gli porto sotto il naso e sotto
loria, 1-62: dalla casa incatenata s' affacciò una vecchia in cuffia da notte,
: vedete voi quella repubblica ove i cittadini s' ammolliscono nelle delizie e nell'ozio.
figliuoli per isbramarsi, delle viscere sue s' empié le viscere. monti, 1-622
e tranquillo come ogni buon animale che s' è sbramato, e non pensa agli atroci
insieme collo sbranamento dell'aria nella qual s' infuse. = nome d'azione
] che con la scusa della debolezza s' insinuano al cuore degli uomini forti.
giovinetta / giunge filauro e per error s' inganna. berchet, 1-176: ne'giuochi
gran fatica i folti rami; / ma s' un ne sbranco, un altro il
istinto medesimo sospinte / ambe le genti s' affrettaro a un tempo / quinci gli estinti
vedere al barlume come si sbrancassero e ognuno s' avviasse al suo posto. cagna,
maniche orlate d'un pizzo gialletto che s' era sciupato e sbrandellato. -dividersi
della scuola, in cima al quale s' attacca una pianta d'edera, sbrandellandosi
buche come valle. papini, v-528: s' aprì [gesù] la veste sul
sbrano dell'ultimo strappo, quando la pianta s' era abbattuta. 4.
mundo,!...! s' impinza, si rimpinza fino agli occhi;
soldati che sotto pena di tradimento niuno s' impacciasse in saccheggiare fin tanto che la
per sbrattare un congresso di streghe che s' accordavano per inquinare il mondo.
ghiaccio della rampa..., s' ingolfava sul ponte stretto e senza spalliere
volino sconquassato sotto la finestra, emilio s' affaticava a insegnare fiorettine e grammatica
parve ch'una parte di quella gentaglia s' adirassino con gli dei e che non le
angiò sbraveggiava, spelonca... s' era fatto delle senate di pini aculeati.
bacchelli, 1-iii-742: la tromba vi s' avventò, la scoperchiò [la chiesa]
dovrebbe dir sempre di sì. quando invece s' ha da interrare un rio, il
gli sbrendolano le maniche del vestito. gli s' attaccò il vestito a un chiodo;
3-297: tetro cipiglio, monte mario s' aggrotta / sulla bandiera sventolante a sbrendoli.
bechi, 3-49: queste cortesie a sbrendoli s' intrecciavano fra i sorrisi e le notizie
. nieri, 3-184: ora che s' enno sbriacati e s'enno sgrumati il
3-184: ora che s'enno sbriacati e s' enno sgrumati il cervello dal gran vino
17-2-85: la notte... s' usano in capo tocchi e in dosso cappe
all'avarizia della roccia / i muretti s' ingobbano, si sbriciola / la zolla.
questi giorni addietro. ma ora non s' è sbrigato ogni cosa? non s'
s'è sbrigato ogni cosa? non s' è fatto tutto ciò che s'aveva a
non s'è fatto tutto ciò che s' aveva a fare? ». pascoli,
detto dal re che a questo effetto s' eran fatte sbrigar alcune stanze che teneva
, / tanto più la radice al suol s' apprende. martello, 6-iii-351: dall'
campora, [il cardinale zappata] s' era lusingato di vedere sbrigato tostamente il
, v-1-619: quanto al bene, s' io le avessi a dire anche una parte
, 1-395: la vergene biata / allora s' è voltata / e disse alli sergenti
da sé i pantaloni. ma quando s' aveva la pazienza di sbrigliarlo alla matta
. giusti, ii-534: se taluni s' inalberano a ragione di questo sbrigliarsi de'
era cominciato il bere alla sbrigliata, s' era ritirata. sbrigliatume, sm.
di briglia che si dà al cavallo quando s' ammaestra. 2. figur.
grevi di pioggia e fulmini, che però s' andavano sbrillentando all'orizzonte cosparso di lumi
. verga, 7-472: lei s' affannava a corrergli dietro, colla vestìcciuola
dubbio lo mandava a morte, / s' egli non si schermìa, tal che sospinse
. villani, 1-447: aleandro aleandro, s' io non portassi rispetto alle vostre ossa
come altri dicono, si sbreccano, s' accomodano e si preparano quelle terre, dove
'oggidì'del mondo e tarassi sentire, s' hai un poco di pazienza, qualche
v.]: si sbrodola chi mangiando s' insudicia con broda o untumi. verga
assisterà la vecchia madre a tavola e s' incanterà dietrole cucchiaiate di tapioca e le sbrodola-
. a. casotti, 1-1-124: s' incammina a dormir, ma qui lo
camicia per non infradiciarla di sudore, s' arrampicava sull'albero e agganciandosi con la
da ogni sorta di calzare saltellavano, s' incrociavano. 2. separato col
ramature bistorte e sbracate dove nessun uccello s' era mai azzardato a fare il nido
un solo gesuita... che s' abbia unquanco saputo accozzare cristianamente insieme quattro
. viani, 19-515: il 'polifemo's' ingavonava e sbruffava come un mostro marino
caccia, / a spiare il coral che s' invermiglia. viani, 10-328: valentino
g. m. cecchi, 18-30: s' io lo fo sbucare, / (com'
: / come una vampa nera / s' è richiusa sotterra. cassola, 2-239:
nel buio sbucò questo vento / che s' abbatte in città. -
auella sua bocca silenziosa e prudente: egli s' accontentava di tacere e di chinar il
darò le frutte a cena, / s' 10 lo dovessi col fuoco sbucare. malatesti
il bel suggettino, per cui le donne s' abbiano a sbudellare. g. gozzi
per la scena'sul patibolo. non s' accontenta di tagliare le commedie di shakespeare
a chi non l'ama sbudellatamele / s' ingegna di fuggire. = comp.
: o donne, per foian sempre s' acresca / a più vostra afrizione calda ed
fumante. pirandello, 12-33: correvano, s' affannavano lungo le lamine di ferro,
8-132: dal canto suo, egli s' annoiava e, in risposta a quelle lagrime
., per timore della gente forestiera, s' alza a difesa, inarcandosi e sbuffando
10-274: chi nel fondo del pelago s' attuffa, / chi del sale spumante
: zampano / ambiando i cavalli e s' ergono / con tumidi sbuffi a'rauchi
: per non esser rapiti dal turbine, s' erano costoro ritratti al muro, riparati
c. papini, 225: s' ingannava cesare et il re, s'ingannavano
: s'ingannava cesare et il re, s' ingannavano quanti la volevano a favor del
le accuse, deve pur confessare che s' è ribellato, che ha incendiato,
/ e quel moccicca, or ve's' i'so far giuoco? » / disse
non così facilmente dal calor del fuoco s' abbruscino o si sbusino, ché lo spirito
serà per cascione de la flema sal- s' acuta. sannazaro, iv-90: costui non
su'sudditi suoi, che perciò in nulla s' adattano ai doveri tra sovrano e sovrano
e 'ncontra 'l suo ben fermo, / s' è poi tanto ingegnato, / ch'
ritrovo memoria, dico che dai moderni s' usa ella per cacciare via la rogna
, strepitano gli scabilli e il sipario s' alza. g. b. martini,
del compagni] del primo trecento che s' era già ripulito dalla sca
versi fur di grazie ignudi? / s' altro non hai che ti rifili 'l brando
tua lingua e il dente / mal s' unendo a formar l'erre scabrosa, /
alle cose più ardue e scabrose, s' applicò indifessamente a'maneggi politici et alle
voglio dire perché sono scabrosi e non s' usano. calmela, 107: non far
scacazzìo, scacazzaménto'che è quello che s' avrebbe a fare in un tratto e in
quaranta lire al giannella, che la vecchia s' aveva scacazate, per supplire alle cento
, scacazzaménto * che è quello che s' avrebbe a fare in un tratto e in
di una città formata da vie che s' incrociano ad angolo retto. galanti,
. carrà, 330: l'arte s' è trasformata in una scacchiera sulla quale si
che, avendo il cavallo credenza overamente s' egli andasse col mostaccio torto, si
e. cecchi, 8-18: altri s' aiutavano a passar l'ore scorrendo fra le
. fiore [dante], i-171-3: s' e'viene alcuno che. tti prometta
repubblicane che le si pararono avanti, s' awicinava a temi. d'annunzio, iii-1-794
1-12: la artemisia scazza li demoni s' ella serà in casa e s'el si
demoni s'ella serà in casa e s' el si perfumerà. -liberare dalla
corso scaccia al centro tutte quelle cose che s' oppongono al suo furioso corso. savonarola
: con le penne degli uccelli ancora s' ornano i cimieri ed i capi degli
/ ma, scacciato di nuovo, egli s' accorge / di nemica beltà trovarsi amante
la chiesa. d'azeglio, 5-i-14: s' an davano aprendo le chiese
. fiore [dante], i-03-1: s' a scacchi o vero a. ttavole
. l'importante è peggiorare », s' arrese raccogliendo gli scacchi con la mano
più che 'l doppiar de li scacchi s' inmilla. cesari, iii-532: la cosa
malediceva l'ora e 'l punto nel quale s' era fatto cattolico et accettata aveva la
suoi piu di centocinquanta, / che s' allungaron per empiere il sacco. gambino
in queste belle dell'italia parti / s' insegnò delle zucche a far l'estratto.
che pazzo è quello re che a tanto s' è condotto che perde colui al quale
: il diavolo, per la ragazza, s' era tramutato in gallina: quella che
cagliaritano, 141: in una settimana s' è scaciato lo stipendio.
: renzo, sollecitato da filippo, s' era deciso finalmente a precisare la somma
posso accelerare. buzzati, 1-216: s' illude, drogo, di una gloriosa rivincita
: come si vede, il maggiore s' era deciso, per una volta, a
così fa proprio l'edificio: lui s' amala quando non mangia, cioè quando
duca di mantova con una recidiva, s' ebbero più consulte tra'ministri di spagna
: ridulfo, uno cavaliero alamanno, s' era lanciato avanti sopra le scafane e tenea
settembre 1936 col significato di 'persona che s' immerge sott'acqua, munita di scafandro'
sportivo potrebbe essere usato per indicare 'chi s' immerge a piccole profondità per divertimenti
pasolini, 3-98: questa tommaso non s' illudeva neanche a guardarla. era troppo
dei rapati di seconda qualità, nei quali s' impiega il tabacco di zegnedino che è
gente. crescenzio, 2-1-27: baccalari: s' allon- gano dalla mezania verso poppa o
, 4-iii-67: ò inteso che lo scafone s' è caricato di mischi e porfidi per
colonna, la quale con buon vento s' incamminò verso livorno. = dal
3-26: tosto ch'a casa ei mi s' appressa, e'fia / ben fatto
. antonio da ferrara, 115: s' a lezzer dante mai caso m accaggia /
varchi, 18-2-349: quella [cagionej che s' allegava in difesa del signor marzio.
tirando dipoi quella di dietro, quando vi s' attraversa la via ve ne andate in
, 5-306: le colonne d'attacco s' addensano e si precipitano sotto il nembo della
torre ferrate con altre sorti di tormenti s' avicinavano già alle mura, a la
stormo frenetico delle ron dini s' era allontanato perdendosi ai confini della palude,
b. davanzali, i-27: come pazi s' awentano a'centurioni;...
poe], 681: il vento tempestoso s' era fatto uragano, e la vela
essi portavano molti dardi e, quando s' avevano a menar le mani d'appresso,
in qualche luogo racchiusa, ella impetuosamente s' apra la strada rompendo tutto ciò che
... /... allor s' adira, allor si scaglia / vèr chi
augusto a germanico augurandogli e offerendogli, s' ei lo volesse, l'imperio.
, gli voltaron le punte col minacciarlo s' ei non tornava. guarini, 2-38:
posso. d'annunzio, iii-1-413: s' è scagliato nel cerchio del fuoco con
bugioni, se fa ciò senza cattivo fine s' usa dire: egli lancia o scaglia
, viii-161: dal nessun conto che s' è fatto delle nostre rimostranze al congresso di
d'assurdità scagliata contro il romanzo storico s' oppone il fatto recente d'un immenso
forza di quella polvere portentosa che appena s' accende che ella scaglia la palla fuor
gridassero,... perché nella corsa s' erano scaglionati e sparsi lungo tutta
appog giata; / e s' aggrappavan su per quei scaglioni / con gli
], 1-iv-33: 'scaglione': figuratamente s' adopera ora questa voce per indicare il modo
dànno che dopo cinque anni di stipendio, s' addoppiano dopo i dieci e si triplicano
cattaneo, iii-1-189: il solo gennargento s' awicina al l'altezza incirca
caro, 2-366: gli angui / s' affilar drittamente a laocoonte, /..
. bresciani, 6-x-78: quel viuzzo s' appella dai boscaiuoli della valle il 'sentiero del
ma è dibisogno che i sopradetti legni s' affermino con le loro teste e con alcuni
dimenando il collo, / parlo qual s' io parlassi dal tripode di apollo.
120: tutti in ordine son, s' attende solo / l'imperador, ch'entro
lo raggio de la grazia, onde s' accende / verace amore e che poi cresce
scale / de l'ettemo palazzo più s' accende, / com'hai veduto, quanto
; l'uomo, la cui natura s' è serbata più nobile, s'accosta all'
cui natura s'è serbata più nobile, s' accosta all'angelo. b. spaventa
che nel termometro lo spirito di vino s' abbassò fino a 148, e 'l mercurio
, scalarmente. pea, 1-84: s' imbarcò per l'america, di soppiatto,
scala a se stesso, / sovra sé s' alza e supera ogni stella.
ritmo nenciale, 1-140: s' io ti potessi scalampare il petto /
biacco, / rosseggiar come sangue che s' accaglia / e incupirsi io vedea calta muraglia
tempo dalle torri dove stan presi, s' ingegnano a romper le ferriate delle carceri
a romper le ferriate delle carceri dove s' inceppano. = comp. dal
sua madre,... non s' era sbizzarrito nel darle la scalata al balcone
agli scalatori che eseguiscano l'effetto che s' ha da fare. b. davanzati,
vienna capitando, / gente vide che's' urta e si scalcagna. 2.
pancrazi, 2-156: un porco s' era intrufolato in un gregge e pascolava
si scalcheggiano l'un l'altro e s' ammazzano trangugiandolo.. battere il
quale è un giovane di garbo che s' intende di scalcheria, che trincia perfettamente
3-17: consumata la cosa -ricordava - / s' immaginava di disfarsene / sgomitando, scalciandole
di redigere una lettera meglio di chi mai s' intinse di letteratura. fanzini [1905
sparse qua e là le foreste dove s' accucciava la selvaggina destinata al mio arco
di lettere, cxxv-430]: il detto s' è acconcio a'servigi dello scalco segreto
, tu sovr'esso luci; / s' altra ragione in contrario non ponta, /
sua multitudine. tasso, 13-60: s' alcun giamai tra frondeggianti rive / puro
ivi si crede vivere in atene, ivi s' i- scalda il cervello. manzoni,
? che, quella notte della paura, s' è scaldata la testa, e s'è
, s'è scaldata la testa, e s' è, come a dire, votata
inghilterra! verga, i-206: peppa s' era scaldata la testa per gramigna, senza
, / che solo in dargli tre palme s' assegna. s. caterina da siena
che la sua infocata carità e verità s' appicchi. savonarola, 13-19: la tua
, quel pensiero senza fatica da tutti s' accoglie, quel pensiero da tutti si
i 'reali di francia', quel buon diavolo s' era tanto scaldata la fantasia che aveva
il momento in cui chi è interessato s' approfitta per far il tiro. moravia,
fuoco / se non pati che l'uom s' abbi a scaldare? 20
dama ». calderoni, xxxix-ii-74: s' io alquanto nel parlar me scaldo,
peripatetici che si adirano, se scaldano e s' imbraggiano per aristotele, voglion defendere la
/ et egli poscia anco di lei s' infiamme, / quando contezza avrà de le
a'raggi d'amore / ti scaldi, s' i'vò credere a'sembianti / che
: alla splendida tavola dei regi / s' assidevan gli scaldi e i trubadori. cattaneo
, con bellissime iscalee intorno, quale s' intrasegavano l'una nell'altra. marino
due o tre dita. e questa scaletta s' appoggi alla ripa del solco..
uno scaleo di color d'oro che s' innalzava fin dove non giungeva la mia
/ con entrambe le mani al mur s' apprende. baldinucci, 143: tra '
: lo scalessare una volta. 's' à a fare una bella scalessata a cireglio'
cella del vino] che dall'un lato s' alluoghino li canali da pigiare il vino
, 1-iv-36]: la gran leva s' impiega da'cannonieri dove le piccole non
credìa / ch'io preso fussi / s' io vi guardassi / per la figura.
ma tal si pensa / scalfar, che s' ardi. guido delle colonne volgar.
si scalficcano di piaghe e d'ulceri s' empiono. bettari, 3-1-99: con la
incidere. gozzano, i-732: eleanor s' alzò, tolse da un tiretto un
per lo medico, tutta la casa s' infaccenda, b. davanzali, i-206
che, ottenuto d'esser guida, s' awide d'aver mal fatto, non sapendo
scalfita. fenoglio, 5-i-1174: johnny s' impadronì delle zampe anteriori, gonfie e
ritagli dov'è seguito lo sbranamento, s' adatta entro al prefatto scalfitto un ramuscello
dell'olio le foglie di perico: s' unge le ferite, e la guarigione viene
, fino alla scalfittura del rasoio, e s' attaccava lì, vorace. 2
non potremo mai credere ch'egli poi s' attentasse d'affacciarsegli reo anche del tradimento
mano in mano che vien la gente s' accomodano sulla scalinata, lasciando vuoto l'infimo
/ sì che in due nodi uno scalin s' incappi; / altri svolgono ancor le
ben aluir né vegnir in soa perfection s' el no n'avesse rattorte de le
. rucellai, xxvii-6-117: per certo s' udirebbero più rade e forse non mai le
. cinelli, 1-63: la teresa s' era rimessa a tremare e a tossire.
fagiuoli, iii-55: con affanno tal s' agita e muove / ch'io temo
per ber, l'elmo già cavato s' era. a. paoletti, 274:
iii-1-67: 1 rematori su gli scalmi s' inarcavano verso di lei come le fiere
sposi mangiar scalórgna e ruccola, quando s' avevano a coricar con le lor spose;
sette e mezzo. la mia antica scalogna s' è riaffermata ancora una volta, e
ali, portare innanzi al centro, e s' approssimò alla detta figura facendo i scaloni
, v-143: egli... s' era dimesticato con una 'demoiselle'sul ripiano
commodi, abbiano più gusto e non s' impediscano l'un l'altro.
calvino, 14-78: poi i colori s' attenuano: scaloppe di vitello, lombatine
di scalpello. bacchelli, 1-i-18: s' erano distinti per molti scalpella- menti [
delle case. d'annunzio, v-2-715: s' addossa... a un sepolcro
crescenzi volgar., 2-15: conviene che s' apra la terra in ogni mutamento di
motore). govoni, 6-52: s' impennano i cavalli giganti di ferro e di
il piede matto, a vedermi zoppicare s' accese per me di subitanea amicizia.
ghirlande faccendosi, per lungo spazio diportando s' andarono. esopo volgar., 6-92:
. diranno questi li quali così presuntuosamente s' ingegnano di scalpitare il nome poetico? buti
: dallo scalpito delle mule che seguivano s' accorse che era varcata la soglia.
, 12-iii-174: tutto lo scalpor che s' è fatto non è stato per altro
olimpia, / dopo qualche scalpor, s' acquietarono. passeroni, iii-187: perché
piume. carducci, iii-1-274: quando s' udì: « gli è 'n tavola,
con sagace consiglio e scaltramente / non s' allogàr per ordine. = comp.
cioè che o che paulo per umano scaltriménto s' infi- gnesse di sapere comporre cotali maestrie
dentro e mi scaltrisca di quello che s' ha da fare. giordani, vi-38:
aguato e nell'error della prima volta s' era scaltrito a non lasciarsi vedere, fogli
parlare. molza, 1-150: qual s' udrà mai sì scaltro e caro ingegno
non so quel ch'ei dica e s' egli è matto. note al malmantile,
e scalza e spoglie: / così s' impazza di mi està mia moglie.
quelli che v'erano a guardia non s' awedessino quando essi v'entrorono sotto, perché
. leonardo, 2-57: or non s' è veduto le sassose cime de'monti la
, i-in: le vecchie mura non s' erano sfasciate, anche levati i supporti;
anche levati i supporti; ogni pietra s' era dovuta scalzare dalla sua cuccia di calce
/... /... s' awien pur che fiume al piè lo
riscaldandosi con lei, doman- dolla se s' era posata a san giorgio. quella volle
, non sentendo veruno per casa, s' uscì dell'ascoso luoco e, quietamente
incarnato di quella fatta lì non ci s' era, mai, visto, nell'ordine
degno di scalzar quel buono / vestito s' è di carne verginale. l. giustinian
: con simil scusa tenta / scovar s' io l'abbia caro: o vacci scalza
vecchie ancora, dimesse dalla monta, s' ingrassano con questo latte, che vi siano
buono di fare che altre fiate tali errori s' è sentiti di simili scambiamenti. g
inimici, scambiandole per le loro, s' avvennero. lorenzo de'medici, 12-790
che io aveva scambiata per infiammatoria, s' è mostrata apertamente biliosa. solaro
ch'ero stato nel bagno, maddalena s' era trasformata. aveva scambiato la vestaglia
che non sì tosto que'poveri bevitori s' hanno versato il liquore nel seno, benché
certamente; / ei m'attaccò? s' io non gli ho fatto niente! »
l'errore e gli scambiati oggetti / conoscendo s' adira. de amicis, i-998:
idea necessaria del soggetto è scambiata: s' aveva a determinar lo stato d'una
bacchetti, i-426: a quelli che s' arrestavano... come levrieri fermati
che alla voce de'canattieri aizzavansi, s' ergevano sulle zampe, abbaiavano sordamente,
... un solo in disparte s' abbandonava ad una folle allegrezza...
quand'ella compie 'l ballo, ella s' inchina, / poi toma indietro e due
giovane, 9-468: festevoli e giocosi / s' ab- barbaglian scambievoli / la vista e
propria e volgare infamia delle nazioni, s' incaricavano e si facevano ingiuria quando le
scambievolezze, dissi: « signori, già s' avvicina la notte e ci convien provedere
il congedo con iscambievolezze d'affetto, s' inviarono verso milano. metastasio, 1-iii-385:
qualunque modo istiano e figurativamente parlino, s' intendono scambievolmente. p. del rosso
due parti e vestita con vesti che s' accostano al nudo, sfidandosi scambievolmente gli avversari
870: i vari modi delle tre voci s' aiutano l'un l'altro ne'tempi
di parole amorose, quando alle mie spalle s' accese la luce. -compenso
anni fa, nel bel tempo in cui s' esprimeva senza forse eleganza ma, scambio
quasi con la medesima ressa, come s' ella importasse. = comp. dal
316: cambia la sua camiscia, s' indossa una giornea nuova, e un
! pa- rean fantocci scamicciati, che s' andavano struggendo. pea, 3-152:
ojetti, i-548: quando, come s' usa nei nostri tempi scamiciati, ne
. viani, 19-638: i ragazzi s' eran levati come un branco di corvi
gli basta ed è contento perché, quando s' è abbu- scato qualche cosa con la
., restando goffa e intozzata, s' appallottola le parole per bocca che escono fuori
/ per qual dal loro giudicio s' appella. antonio da ferrara, 6:
., 25 (435): s' era subito persuasa che una giovine la quale
e scam- paforche,... s' inteneriva... per la grande avventura
] assolata, ventosa e scampanante, s' hanno da visitare i suoi templi dell'
voci ora dal monte al piano / s' incontrano: uno scampanare a festa,
non saran frivoli: / abbaierà che s' udirà da tivoli; / scampanerà, farà
3-59: vò ben che sappiate certo che s' io vi vedessi mutar foggia d'uomo
la rag- gera d'argento, che s' apre raso terra, della 'carlina';.
. cantoni, yyr. don angelo s' attaccò ad un cordone che gli pendeva
. pascoli, 103: la greggia s' awia scampanellando, / esce il bifolco
di campanello. verga, 8-404: s' udì in quel punto una forte scampanellata all'
squisito scampanellìo che sarebbe sgorgato dai cocci s' egli con uno scapaccione l'avesse fatto saltare
fa scampanio per la contrada / ché s' è attaccato fuoco a un ceraiuolo.
, i-1-308: intanto un grande scampanio s' intese / e incudi e colpi di martel
più si rallegrava imagi- nando che egli s' appressava al luogo dove egli vedrebbe la
6-ii- 433: a me greca s' impon trarre agli altari / i miei miseri
sua morte, per mio scampo / s' offerse a lei come fedel campione.
alle mani una tavola, a quella s' apiccò, se forse idio, indugiando egli
impetre. g. stampa, 38: s' egli avien che 'ndamo restin sparte
politiche. ammirato, 4-2-104: s' alla fine io vedessi qualche peri
risponda. tasso, 2-47: or che s' è la tua spada a me congiunta
e mi console: / non, s' essercito grande unito insieme / fosse in mio
. cesarotti, 1-vii-156: sol chi s' adopra ha scampo. = deverb.
persona da vestire, da vestir bene, s' intende; ed egli [il cesari
un gruzzolo / a l'uzzolo; / s' io sdruzzolo / mi ragruzzolo / sul
vitriolo il quale in sì fatta guisa vi s' è ingenerato. 3. stoppia.
nanna / zascuno el qual de la corte s' inpaza / fin che non ha zittato
niccolò del rosso, 1-383-14: alor, s' ella [la donna] si snoda
di dogana e d'osteria, / s' awentarono addosso alle valige; / e
/ accatastando il misero bagaglio, / s' urtano e si scanagliano tra loro, /
dico provisto, sa dovo et unde s' ha da ponere. = alter,
. per avergli fatto quello scherzo, s' arrabbiò e mi fece una scanagliata,
scanalate e lisce. ojetti, i-772: s' era fabbricata [branda castiglioni] accanto
non quanto si rincrespa / e s' incespa / con più spire a perpendicolo,
di castagno, cadde, e gli s' è scanapugliato un braccio (rotto come un
duca per opera e mezzo suo al re s' umi- fiasse e che si scancellassero le
peccati. modio, xlv-358: s' imprimono pian piano in quella età tenera certi
disse che io aveva ragione e che s' incaricava egli di scancellar quella colpa.
palazzeschi, 8-62: al muro ancor s' ammira, / quasi tutto scancellato, /
, nel presagio della mala parata, s' industria sguizzare, svolta la persona di scancìo
mondo s' insacca; ma più spesso ve lo presenta
letteraria. gualdo priorato, 10-ii-176: s' assemblarono i capi principali e, con
scandagliare la propria coscienza, non fos- s' altro per attingervi il coraggio e la forza
lungi da detta città 22 miglia, s' aperse una voragine di cui, scandagliata con
. gherardi, cxiv-20-462: fra alcuni giorni s' aspetta qui l'autor dello scandaglio fatto
[in rezasco, 1019]: s' abbia a pesar tutte le robe che si
, che io non mi consumi? s' egli è lecito di gloriarsi: io mi
mi scandalezzo, / il tal monarca s' è portato male, / e non fu
da principio se ne scandalizano, e s' alzano e s'allon tanano
se ne scandalizano, e s'alzano e s' allon tanano dalle cocozze veggendole
che il mondo e li prìncipi scandaliggiati s' alienino dal pontefice. birago, 130
amici la lettera di quel briccone, s' accese contra di lui tanta ira che
di que'villeggianti col su'figliolo che s' era messo colla macellarina, ma finì
storie pistoiesi, 1-79: come lo diavolo s' assottiglia di mettere scandalo intra quelli che
venire in odio e in dissensione, tanto s' assotigliò che mise scandolo intra l'abate
, la scandalosa, la femminaccia, s' era messa anche a fare, con quel
onore divenne egli stesso una scandente, che s' arrampicava sopra di voi per abbracciarvi.
alla gloria. canteo, 353: s' alcun tempo in terra il nome spande,
128: quando le vocali insieme s' affrontino, una delle due se ne
non scande / la luce per chi s' è smarrito, / la morte non ha
l'altezza de'corsi marini trovantisi, s' io non erro, ne'monti del
della chiesa romanica stupenda. donno moisè s' era fermato a rileggerla; e la
rivoluzione voleva dire uno scangèo come mai s' era visto l'uguale e dove tutto è
1-iv-789): tutti i peli gli s' incominciarono a arricciare addosso, e parevagh tratto
scannare, scorticare e pelare, tanto sarà s' io ne mangio. -immolare un animale
alle riposte selve. tanara, 234: s' è ritrovato che una di queste,
albero in una campagna del padovano. s' era scannato. presso al cadavere e alla
danari, sua sarai... -guarda s' ei sa fare l'arte que
ser eusculapio, però che questo onore non s' attribuisce a lui come a medico d'
con quei scannellamenti, / quando tonde s' infuriano l'inverno, / alle pietre qual
inverno, / alle pietre qual nave ella s' attacca, / gittando funi ai littorali
o incavi sottili per lungo, che s' usa fare per ornamento de'lavori d'
di rupi irte, scannellature di rughe s' aggrottano sopra ed hanno un color di
, iii-1-592: grandi candelieri di ferro s' alzano presso il letto e sotto il
praga, 4-48: l'altro che s' era drizzato in fretta sul suo scannétto lasciò
4-31: d'i serafin colui che più s' india, / moisè, samuel e
stella, xxxiv-613: o sacro imperator, s' ell'è rimossa / di questo miser
, / ove in dodici seggi astrea s' onora, / giunse dell'adria ad
terra getta. scola, xl-439: s' io, innalzato sugli scanni della ragione,
navigano verso la gottia e la svezia s' oppongono certi seni di mare e certi
maggior scanno. siri, iii-659: s' era subisse vergognosamente salvato con tutti i
n'aver per un otto. / ma s' el cage de scanno, / se
gran tempo a disprezzare tutto ciò che s' intende per 'divertimento'nel mondo turbinoso degli
, / per ischifarlo, ma, s' egli mi ha visto / e vegga ch'
letto [del fiume] e per raddrizzarlo s' incontreranno alle volte casamenti e palagi che
e instabili da stracollare il piede che ci s' appoggiasse. brignetti, 10-128: con
riva, finché, pigliatolo in poppa, s' alzò la vela e ci portò in
le correnti del faro che poco lungi s' incontrano. baretti, 6-102: il toreador
3-5: v. s. 111. s' accorgerà che nel conto delle non rallenta
letteratura nella normale maschile di pisa, s' era lungamente studiato di scansare quella parte
che sole undeci sillabe, comunque insieme s' adunino, facciano il verso toscano.
g. b. nani, lxxx-4-55: s' aggionge la capitolazione così di recente dagli
, ma senza danno del cavaliere che s' era già messo in salvo con iscanso
, vedere, assicurarsi,... s' era 'scantato', e...
periferico, accanto ad uno scantinato, s' annusa oaore, acre, di mosto
e buie. pirandello, 8-701: non s' accorgeva nemmeno che ora amici e conoscenti
il nespolo / l'ombra nera, s' ostina in cielo un sole / freddoloso;
la chiesa di santa maria delle fratte s' era rifugiata, quasi alla chetichella, su
che due sere innanzi... s' era mezzo slogato il pollice della mano
si riagganciavano gli scheggiali, sputavano, s' urtavano, si scapaccionavano. =
squisito scampanellìo che sarebbe sgorgato dai cocci s' egli con uno scapaccione l'avesse fatto
, ii-325: quando [il granturco] s' awia a perfezione, gli si leva
, quel giorno del gran fracasso, dove s' è trovato impicciato, senza malizia,
,... che per molte scapataggini s' era ritirato dal servizio. giusti,
t'invischia. idem, vti-101: s' io veggio il giorno, amor, che
soffici, i-135: anche il mio spirito s' era nel frattempo sviluppato, ma insieme
era nel frattempo sviluppato, ma insieme s' era pure accentuata la mia, fin'
gia paterne, giocavano, scialacquavano, s' indebitavano e non pagavano.
quando il rimbombo di un fiero abbattimento s' udì verso la porporata; e tosto
vigilante nel- l'osservar diligentemente con chi s' accompagnano i figliuoli e impedirli il praticare
discorrimenti ne fa. varchi, 18-3-40: s' egli mutasse maniera di guerreggiare,.
che quell'infinità entità, quando più s' intende, tanto più si nasconde, riprovava
curivaldi. crescenzi volgar., 2-23: s' e'sarà l'arbore vecchio intanto che
insino al seguente anno, e allora s' innestano i più allegri e freschi rampolli.
terre i castagni. nello scapezzo non s' è avvertito questo danno, che le
. 'quella povera donna è sdrucciolata e s' è scapicollata un piede'. = voce
di fiumicino e di campo morto non s' ha né pettini né tempo da e
nozze andrebber disconcluse e sciolte, / s' io non le strigness'io con nodo doppio
le strigness'io con nodo doppio: / s' una fanciulla è poco sana 0 sciocca
è poco sana 0 sciocca, / s' un giovane è scorretto e scapi
gozzano, i-418: lo scenario interno s' accende di un riverbero sanguigno, rofilando
percorse da lunghi ciuffi scompigliati) che s' alzano, intrecciandosi in cima. e quella
. siri, 1-iii-327: il consiglio s' era tant'oltre impegnato in quella faccenda
d'azeglio, 1-75: mio padre s' era ritirato dalle cose pubbliche, dedicandosi
g. m. ceccni, 1-1-80: s' ell'è bene in quanto a me
all'autore pareva di scapitarci; e così s' è messo 'traduzione'. alfieri,
, 5-272: il papa, se s' accorda con l'italia, scapita, non
. e. gherardi, cxiv-20-391: s' è fatta in lui maggiore la confusion
le forze col nutrimento, non solo non s' acquista, ma si va scapitando ogni
vanno a parare, trango- sciano, s' impazientano, si disperano per un scapito di
, calcolata in milanesi quando i fondi s' incassarono in austriache. cavour, i-303
bellini, 5-1-161: questa paletta che scapula s' appella non ha altro sostegno che quello
di mano,... l'uncino s' appiccò allo scapulare. leggenda di s
colla corrente maestosa tra le rive che s' allargano. dizionario di marina [
furtivamente per vicoli e per vie deserte, s' erano riuniti nelle sale del consiglio segreto
primo dì che celidora in trono / s' assise con sussiego di regina, /.
.. /... « s' awedrà chi non la vuole intendere, /
awedrà chi non la vuole intendere, / s' io prendo il verso a scaponire il
: l'ulivo va spuntato; se non s' allarga, scappa in su e non
ha / di sua man guardia e tagliando s' incappa, / ché dal servir iscappa
i-96: signor padre, le due ore s' avvicinano, ché non iscappi poi l'
doni, 3-129: pure per essere ignorantissimo s' ardiva a volersi mostrare, e scappò
; / ma si rattenne ognun, ognun s' avvisa, / che non si deve
, cxtv-14-165: sarebbe certo una mostruosità s' ella non facesse una scappata alla patria.
che andava in levante, e a corfù s' erano sposati. 3.
bella scappata': d'una nave che s' awia bene. 9. -
dell'uomo qualunque non più rincasato e s' apre la rubrica dei ragazzi scappati.
molto scappati; ma come la stagione s' addolcisce, e'si sollevano a un
cena, quando veramente le parole non s' infilzano. arpino, i-156: poco
gliene incontra male, ed altri poi s' approfitta del consiglio rigettato. ibidem, 314
, 18-23: il ricco si sa che s' è arricchito rubando; ma vedere come
, 4-i-309: andò, si scappellò, s' inginocchiò, / si strisciò, si
pensavo io... di mia sorella s' è innamorato, che coraggio..
gli schiaffi e con gli scappellotti / s' è fatto largo sì che ognuna scappa.
donato a'sanesi. marino, xii-527: s' egli avesse provato star in prigione a
asino e dando in terra i barili, s' accorsero i dacieri che da lacone erano
38: io ri dico che, s' una donna fosse più dura che uno ravanello
arrighi, 4-157: filippo, che s' era curvato innanzi, perdette l'equilibrio
, 4-97: quando il padre di leopoldina s' accorse dello scapuccio di sua figlia,
generale. de marchi, ii-857: s' era fatto delle due zie due potenti alleate
bestemmie prescite di quei giovinastri, che s' indestravano a scapricciarsi nelle lascivie, nelle
bellicoso. tassoni, xii-2-11: qui s' intendono gran motivi di guerra in coteste
, iv-108: in vari scarabattoli riposti / s' eran. linati, 9-36: «
puccini ci ha voltato le spalle, s' è seduto al tavolino, non vede
cxiv-6-387: giò molto più si verificherebbe s' io avessi a continuar la stampa de'miei
nelle sue parole ed una platea che s' acqueta ne'cujussi ch'e'sputa,
do- solina * cogli annidimi le cose s' erano guastate quando coniglio mannaro, scavizzolando
trappole e cavilli, scara- funando', s' era attaccato a un arpione del pozzo dell'
il nostro scaramucciante filosofo, il qual s' awide che alla regola universale non si poteva
, poi con le pugna e in fine s' infiammaron sì nella contesa che vennero alle
d. carafa, 358: perché s' è da credere che anco li nemici
, iv-9-58: i fiaminghi... s' afronta- rono incontro a l'oste del
lo re di francia con sua oste s' acampò a piè del detto poggio e
, avendo intesa / la disfida, s' uniro in suo favore; / e feron
a scardassar più lana, / ma s' ha a far sempre la lunediana. a
sfondi e scaglisi / e si scardassi, s' abburatti e vaglisi. -per
lassù morgante mio: / però, s' alcun malivolo qui sento, / adatterà
. salvini, 23-424: quando / s' accosta al suol, morte verace estrema
altro quando colui non è presente, s' usano questi verbi: cardare, scardassare,
innanzi lor, poi noi verremo / e s' ella è lana, la scardasseremo.
4-181: quando si scardina un mondo, s' hanno da aver omeri da sorreggerlo.
x-1-59: se fui posseduto da satana e s' egli scardinò la mia mente in un
, 14-9: l'autore... s' è fatta una croce penosissima di questa
degli ottoni? vittorini, i-42: s' ode la scarica d'una saracinesca. poi
e, intrigate scambievolmente le braccia, s' alzano vicendevolmente l'un l'altro. marino
le raccomando / e al primo che s' affaccia gliele scarico. -seppellire (
buboni sono usciti fuori, quasi che s' interrompa il corso preso dalla natura di scaricare
all'oste viniziana pervenuta, veduto che ella s' armava, grande numero di palle di
sono taluni i quali raccontano a quanti s' abbattono quello che dovrebbero dire a'soli
scarico il dolore. pasqualigo, 1-18: s' io non iscarco un po'la frenesia
andava io con quell'anima carca / finché s' offerse il dolce pedagogo », /
g. gozzi, 1-27-189: s' è veduta una barca piena di gran
, 8-26: « signora baronessa, dove s' hanno a scaricar i muli? »
: chi verso ove può 'l sol più s' avvicina; / chi porta, chi
per che io dica, io non so s' io mi fo altro frutto, io
il ponte. giovio, i-122: s' è ancora visto che li moscheti, quali
, non poteva quasi essere che non s' aprisse tutta e rovinasse. de nicola,
e si studia di stare allegro e s' è mirabilmente accomodato a quella soma di
[oviedo], ciiv- 392: s' imbarcano le genti con li capitani e nocchieri
cavazzi, 171: mentre l'esercito s' instradava contro l'inimico, improvisamente turbossi
né punto era dubbio con tra chi s' avessero a condurre, quantunque non così appunto
il parlamento, il re e gli scozzesi s' andavano con publici manifesti scaricando delle colpe
7-i-251: or per altro sentier nel ciel s' ascende, / non chi si pente
e l'altra di ricever il verettone, s' andarono a mettere sul matarazzo del lettuccio
/ però che 'n un diaspro ella s' indonna, / dove il faretra ho
mantici passando in mezzo alle medesime non s' inoltri a far strasonare le canne vicine
fuoco. d azeglio, 5-i-47: s' udiva giorno e notte uno scarichio incessante
della lima, appunto là dove tacque s' allargarono, arrestate dallo scarico della terra
ossia dell'uscita per tale ragione non s' è mantenuto in proporzione coll'ingresso. codice
linguaggio letterario del seicento tanto dilagò, s' infiorò e coprì d'immagini da finire,
scarco / meglio a l'avido mar s' involi il legno, / saziar la fame
i quali ne'comi spezialmente della schiera s' allogavano. tasso, 1-50: venian
/ lo qual ne li alti cuor tosto s' attuta, / « beato te, che
. petrarca, 36- 1: s' io credesse per morte essere scarco / del
al cessar di quella pau- raccia, s' era da principio sentito tutto scarico, ma
381: venti giorni più che s' indugiava a pigliare el possesso, el
ostilità degli olandesi..., s' erano affrettati di prevenire i francesi.
celeste arco, / lo qual, s' ei trova scarco / di nebbia, splende
sangue è dal lato ritto, e s' egli è dal lato manco, sopra la
. buti, 1-459: 'colui che s' appressa al riprezzo', cioè allo scarizo
salnitro, finitela e fatela cuocere come s' è detto del bue. 2.
/ degli anni a quelle pieghe che s' aggirano / intorno gli occhi: agli
fogazzaro, n-201: la contessa tarquinia s' imbarazzò, si fece di scarlatto, tacque
esigenze. caro, 12-ii-252: madama s' è degnata comandarmi ch'io la provegga
in che profferta overo avesse proferto, s' intenda essere condempnato per lo rectore e
», 28-vt-1914], 648: s' era lasciata scarmigliare chi sa da che
punzone / che 'l guanto tutto in man s' ha sgretolato. -dibattersi, agitarsi
7-15: dove un po'di magro terriccio s' è accumulato, svaria al vento marino
combattimento). guerrazzi, 2-490: s' ingaggiò battaglia: la vera scarmi
e pelle scarmo / sì che, s' io mi morisse pur legando, / non
ovvero scamaménto suo [della ghiandola] s' apra vena alcuna [del cavallo]
avvantaggio che, commessa nel fusto che s' ha a insetare, scapezzato ancora rasente
soderini, i-421: se in potando s' incontra in alcuna vite che abbia del
. gambino darezzo, 21: so'contento s' io mi spolpo e scarno, /
al mio sperimentale esempio dell'avvocato: s' egli si formerà una idea astratta della
innesto. soderini, iii-167: s' ha a fare la scarnatura con coltello
grandi alla marza, che con simile s' ha a staccare che non si pesti.
li denti davanti con ferro acuto, ovvero s' incida quel solco per mezzo, acciocché
nel profilo delicato..., s' era emaciato e scarnito, impallidito, non
d'un tratto, quando la strada s' impenna fra rocce rossicce e scarnite.
una carne rotta e cadente, che s' aiutava e si sorreggeva, ogni momento
sguardo). pavese, 9-85: s' era rialzata a sedere sullo sdraio, e
e d'uno in un altro travalicando, s' abbatté ad una cristianella di dio a
quando gli si porge l'occasione s' allenta un po'del rigore e si diletta
d'uscire per la fronte, ma s' apre le porte co'spessi colpi della
dell'ancora, per impedire che non s' attacchi nella prima centa quando si lascia
zacco che gli lustra le scarpe e s' inimica coi parenti per lui! bonsanti,
piedi: son troppo grandi, e s' io le calzassi, in impediriano
cioè che tanto più decrescano quanto più s' inalzano. ghirardacci, 3-256: furono
bocca. bcicchelli, 16-14: il forte s' arrotondava in un bastione semicircolare a scarpa
. tomizza, 3-139: s' introdussero nella stalla che non conteneva più
a rastrellare il fieno; a un tratto s' infosca il cielo, e venne una
], ed alzò le gonne e s' adattò sul sedile distesa e si giacque
in laterano. verga, 7-642: s' era rassegnata all'insolenza del lazzarone che l'
nostra'. visconti venosta, 33: s' era fatto intanto un programma di escursioni
stravaganti sensi, / stolti e scipiti s' ascoltaron molti, / com'uso è
carrucola. fagiuoli, 1-3-436: il canapo s' era incarrucolato e non scorreva né in
rumore prolungato che fa la carrucola quando s' attinge acqua o si tirano su pesi
-rifl. pananti, i-102: s' entro in furore, sudo, soffio,
penne sgaruffate, / la vecchia megera civetta s' affaccia fra 1 propilei / dei vecchi
bruno, 2-102: ad altare scarrupato non s' accende candela: a scrigno sgangherato non
volgar. [crusca]: giammai non s' appoggiò, se non iscarsamente, quando
di striscio. agrippa, xcii-ii-206: s' ei [l'avversario] volesse riparare,
. mattio franzesi, xxvi-2-115: la s' inframmette [la salsiccia] per miglior
suoi lacci / più d'un sonaglio querulo s' attiene. cornoldi caminer, 246:
, 6-1-302: alla scarsezza dell'erario s' aggiunse in quest'anno quella della ricolta
, 243: d'insolita scarsezza / non s' incolpar le zolle, e troppo carca
portarsi in modo i soldati tuoi che altri s' abbia volentieri a prender cura di proveder
e instabile e irrequieto sentimento della forma, s' ha... la ragione adeguata
impiastrate facciuole acquistarsi la grazia delle dame s' affaticano. siri, vii-386: li due
e manca. galileo, 3-1-235: s' io sono stato scarso nel- l'interrogare
scarse, fra galdino; e, quando s' ha a misurar il >ane, non
ricorrere, se egli in quella mutazione s' intoppava un tantino. g. b.
galiani, 3-118: non v'è chi s' imbarazzi se le monete di rame,
: quell'alzamento di prezzo, che s' avrebb'a fare e si tralascia di
: di sì scarso merto / non s' appaga il mio cor. c. carrà
vano e scarso. marino, 2-i-199: s' or scarso a lodarti è lo stil
. b. croce, iii-27-53: già s' innalzava e incombeva la religione della stirpe
e perde ogni trofeo / peregrino valor, s' eu- terpe il tace. salvini,
terpe il tace. salvini, 41-280: s' ingegnava di racconsolarsi l'addolorato poeta col
frutto delle lettere e degli studi, s' egli non vale a farci né costumati né
collo, / per cui spero morir s' ella non campa? boccaccio, 9-20:
: in questo punto il mio pensier s' aduna, / e per incaminarmi a buona
misteri grandi se face e se mantenne e s' am- miliora, ché vile prò'e
così scarso marito, dopo non molto s' innamorò d'un gentilissimo giovine, al
anch'ella piaciuta, di leggero insieme s' accordarono. 25. marin.
scartabellar quelle scritture, / e vederete s' io vi mosterrò / se egli è
infornata [di poeti], che s' infinge di star di banda, m'accosto
tx-163: pur vorrebbe farsi nobile, / s' ei potesse, colle prove. /
in queste bellezze [di firenze] s' impiegassero, / lasciati andare gli anghiari
, 10-291: tutta gente che non s' è mai accorta di lei, che non
. f. frugoni, v-321: s' eran pesati molti altri volumetti giocosi di poesie
5-135: sono pie pubblicazioni... s' è avuto cura di scartarne ciò che
essi [gli occhi] scartano; s' impennano, a schiocco di frusta puledri.
un quore. / - scarto che s' usa molto dagli ingrati. / -ed io
scarto una dama. / -scarto che s' usa assai dagli zerbini. f. f
lieve scarto nell'inclinazione della galleria ed egli s' inoltra nelle viscere della fortezza senza più
sfilatini. gatto, 2-165: vettorre s' ascolta intorno sospeso, guardandosi allo specchio
, 1-30: a machina cotanto eccelsa ben s' adeguava l'eminente cupola, la quale
stupidito il palato... come s' avessi tranghiottito uno scartocchio di coloquintida.
. lomazzi, 4-ii-366: nei fregi s' introducono ancora le cartelle forate e gli scartozzi
proverbi toscani, 404: l'occhio s' appaga più in quelle linee schiette e libere
groto, 18: ogni un s' ingrassa del vostro grasso e s'ingrassa
ogni un s'ingrassa del vostro grasso e s' ingrassa del vostro sugo: chi
/ ciascun si drizza; e chi s' attenda, scasa / e con trepida man
-di animali. bocchelli, 2-xxiii-636: s' è notato che gli individualistici gatti,
f. casini, i-530: s' ingiugnevano ad essi [vignaiuoli] fatiche
bacchelli, 1-i-397: bastava che s' ingaggiasse una partita alla morra o a
. soderini, i-392: nello scassare s' awertisca che la terra che è di
383: per non essere sentiti parlare, s' accostarono insieme, ove il maurro in
il muro era rotto, col fiero grugno s' ingegnava scassare ciò che v'era.
tutto e divelto profondamente come di sopra s' è detto delle vigne. -sostant
d. bartoli, 2-4-5: i cavatori s' avvennero in certe rovine di fabrica,
le baionette o mercenarie o straniere che s' aiutano di puntellarle il trono laicale scosso
fra paolino. imbriani, 6-178: gli s' inalberava lo scatapocchio allo aspetto od al
torbidezza. calvino, 2-217: cosimo s' accorgeva dfaver scatenato la sua ira.
soddisfazione, con quell'osso in bocca, s' acquietava un poco. faldella, i-4-34
placido e giocondo / il tuo disco s' innalza e irradia il mondo! deleada,
fiamma scatizzante contra essi stutano lo globo dove s' ardono li nodi. scatizzare1
, iii-478: ti so dir che la s' è portata saviamente e presto trovò la
ii-314: quando si taglia il fil, s' è lungo e bello, / si
, 5-55: guardando dalla finestra, s' accorse che a un altro davanzale apparivano
promessi sposi': non quelli di manzoni, s' intende, che in quarta e in
arrivato a casa, raccontò che gli s' era accostato un untore, con un'aria
scatolone con tutte le finestre illuminate, s' alzava solo in mezzo al cielo.
corpo. ojetti, ii-675: s' incontrano donne giovani con ginocchi e gomiti
tat'arm come una buona molla che s' era lasciata inoperosa. fenoglio, 1-i-1330
l'altra ci scattavano diciotto mesi -non s' era data mai gran pensiero.
determinata direzione. brancati, 4-232: s' era messo a seguirlo da due giorni
, per lo più di ferro, dove s' attacca la corda dell'arco, e
funzionamento del percussore, che il tamburo non s' incantasse. caricò l'arma. gozzano
i rusignuoli. calandra, 1-210: s' udì lo squillo del campanello a scatto.
scatto di molte molle di acciarino quando s' incarca. sbarbaro, 5-126: a
[della pistola) è dolcissimo. s' impugna bene; ed ha una precisione
uno 'sputazucchero', tutti modi che s' intendono alla prima. papini, x-2-330
intellettuale. lucini, 13-44: nietzsche s' awia alla santità per il cammino opposto
già occupata dal mistero della notte, s' ode il gorgogliare delle scaturigini perenni.
», 10-ii-1884], 102: ciò s' intende perfettamente e dà la spiegazione delle
di quei raggi secreti / onde ragion s' onora infra mortali. cavazzi, 108:
organico). agostini, 91: s' io m'infoco, tu solo puoi refrigerarmi
pacichelli, 5-53: fra molti colli s' avanza l'etna o monbello, e
come rivoli altre regole, alle quali s' appoggia questa loro libertà. g
semmai nella riservatezza di due coscienze che s' indagano per comprendersi fino a scaturirne un
investire l'artiglierie per isca- valcarle. s' è molte volte veduto, con l'impedire
. gadda conti, 1-481: la nave s' impennava un istante, quasi annitrendo,
: di primo va a furia, poi s' arresta a un tratto; scavalca di
al baciamano: / già rodrigo li s' inchina. / al piegar delle ginocchia,
ritorno scavafossi un pezzo d'artiglieria e s' arrestò tutta la massa delle genti.
, scavata la neve col piede, s' industnano di sostentarsi col mangiar il mosco o
. dossi, 1-i-405: il discorso s' intreccia. io cerco di scavare il suo
scivola. / chi è in alto e s' affaccia s'awede / che brilla la
chi è in alto e s'affaccia s' awede / che brilla la tolda e il
a mala pena la sua preoccupazione, che s' era intanto scavata un bel solco profondo
ride più, / cantiam pietosi che s' innova il secolo / e col trionfo della
e così simmetricamente scavate come quelle che s' incontrano nelle pietre calcaree e marnose.
... una ribalta per cui s' entra sotterra in uno scavato da cacciarvisi dentro
ho di vederlo. castelletti, 1-22: s' è drizzato verso frascati a scavezzacollo.
in quei vostri paiditi o digesti che s' han nome. e quante volte per andar
quant'è ver che 'l ben che più s' apprezza, / quando che credi già
lxxxviii-i-108: la straccurata mente, che s' avezza / pascere i sensi e quel che
15. prov. -chi troppo s' assottiglia o assottiglia o fassottiglia, si
: forse ch'ogni uom che legge non s' intende, / e la rete tal
quel proverbio parermi verissimo: 'chi troppo s' assottiglia si scavezza'. guerrazzi, 10-505:
uso awerb. pasolini, 1-71: s' accomodò sul naso gli occhiali da sole,