paste melate, ecco tu miri / che s' è inoltrato un bericuocolaio. baruffaldi,
laggine. tanaglia, 3-158: s' han copia di stipa, [le api
che fa imbiancare i cocomeri e che s' osserva pure nelle viole e specialmente ne'ranuncoli
i giovanetti ad una morale eccellente, s' insegnò loro che dovessero seguitare il piacere
mia melata, e vedrai... s' io ti spul- cerò. r.
bernardino da siena, iv-305: reliquie s' intende la parola lieta e dolce che
bambino non gridi, non parli, s' acquieti e non pensi ad altro. siri
io fuggendo e credendo scampare, / s' all'ombra d'un melauro mi fermi,
concilio meldese, compresi quelli che vi s' inserirono degli altri mentovati sinodi, ma
bene manco melense. cademosto, io: s' io fossi stata una rea femmina e
non melensa, / la turba intorno s' adagiò alla mensa. -stordito,
cinque sensi. lancellotti, 1-155: che s' in alcuno è dispiacevole tal bontà,
viani, 10-221: soltanto oscarvilde non s' era mosso dal tavolo onde varese scorgendolo
goffamente. fagiuoli, v-23: già s' è introdotto un tal compenso / di
mio recapito (ma l'ada negri s' interessa ai casi miei) è tuttora '
.]. idem, 1-260: s' innestano gl'agrumi, peri, ballococori o
erba il cui seme per simigliante nome s' appella, e anche s'appella coronaregis.
simigliante nome s'appella, e anche s' appella coronaregis. landino [plinio],
, overo melittena, ciò è apiastro, s' ha usurpato questo nome per dilettarsi le
vallisneri, 1-760: fra'corpi figurati s' annoverano da molti le pietre specolari, gli
me- littena, ciò è apiastro, s' ha usurpato questo nome per dilettarsi le
govoni, 102: i cofani / che s' infrangon contengon delle buste con un'arma
assemblea contro alla macedonica fazzione; questa s' alterò fortemente, come suole stuzzicato vespaio
mano che gli sconvolge dell'aristeo, che s' accinge ad espurgar gli alveari, accioché
. che si distingue, che s' impone, che attrae per singolare leggiadria,
già versata anni nelle officine literarie, s' abbi ora ad aspergere intorno alle vostre
, accogliente. maroita, 5-141: s' è abbandonata a sedere nell'andito,
dolce canto de'melliflui cigni / streper s' udian sul tebro anitre ed oche.
, affascinante, amabilmente persuasiva; che s' impone per fluida facondia e per comunicativa
. c. gozzi, 4-4: s' io fossi un poeta mellifluo, caderebbero le
gradiva molto il genero, il quale non s' era potuto spogliare di quei modi melliflui
terribili occhi melliflui di vincenzo di squarcia s' erano finalmente chiusi. 6
ottonelli, 187: dicendosi manna, s' intende melliflua assodata, alla quale per
la pentola della minestra, quella dove s' eran cotte la verza allora, e
giovane, e quando dalle costui svenevolezze s' accorse che quella mellonaggine poteva riuscire a
vostra serva ha rapportato a qual s' è l'uno di noi cosa che ci
difficoltà per la gravezza di esso, onde s' incagliò nella melma de'prati. michelini
impaccio. butti, 108: siccome s' era fatto anche tempo tristo e pioveva
quindi una melmaia in cui i bufali s' addentrano finché non ne emergono quasi che
, in mezzo, il fondo melmoso s' appiccicava ai piedi scalzi, le foglie aspre
delicato troppo e peritoso / mel non s' attenta, l'avventato pero / tosto si
3-181: tutta quella musica la qual s' adopra da'ditirambi, dalla tragedia,
così da'lumi che lì m'apparinno / s' ac- cogliea per la croce una melode
in tree / ordini di letizia onde s' interna. ottimo, iii-617:
umano, / che 'l pregio di boezio s' andò via. boc caccio,
e i canti pieni di melodia che vi s' odono. boiardo, 1-12-11: spesso
di chi ode tutti si commoveno e s' infiammano e così sospesi par che si levino
zaffiro / del quale il ciel più chiaro s' inzaffira. idem, par.,
d'angeli concordi / tosto in aria s' udir che l'alma uscio; / la
vergine romita /... al cembalo s' asside / ed affatica l'ebano sonante
legno, / flebile e lenta all'aure s' aggira. mazzini, 28-80: credi
.. sgorgando dalla bella bocca afflitta s' innalzava con tal fiamma di passione che il
è di lui, che ne'teatri or s' oda / melodia no, melodial fragore
nota si distese, si sviluppò, s' abbandonò, liberata dall'affanno, in una
può dire, la sua ricchezza; s' è lasciato trasportare dalla fiumana melodica,
regolari. onofri, n-21: nuvole s' incastellano di luce / sui magri tetti
la mia voce. / melodiosamente ei s' allontana. 2. figur.
suo tiò-tiò fatto apposta perché gli amanti s' abbiano ad abbracciare. 2.
elefantesco autore di quel melodramma nazionale che s' intitola * i pagliacci '. pancini,
dalla croce, ii-91: i precordii s' indurano, e la ferita sotto all'
, simile al fiore di melagrano innanzi che s' apra. mattioli, 1-245: il
nelle quali al pruno e al biancospino s' intreccia di tratto in tratto il melagrano,
, de'quali la terra vie più s' abellia. libro della cura delle malattie,
quale in cambio d'andare alla scuola s' accompagnava con i fanciulli che correvano i
povertà alla servitù, i loro gusti s' intendevano profondamente: a che servono le
. pulci, 22-167: arcalida s' appicca con guicciardo / e finalmente sotto
quelle registrare che propriamente al poeta non s' appartengono, ma a altre arti ministre
la forma dei pomi, melo- poponi s' addomandano. pisanelli, 5: de'melloni
: / credo che sai a che s' aopra e chiede. = probabile
bambino? -gli è cascato. -che s' è fatto male? -no, ha battuto
m'avresti tirato le meluzze dietro, s' io v'avessi detto di punto in bianco
simil forma / con le membrane sue s' allarga e stende; / e non già
un ordimento di fibre, che insieme s' intessono in più o minor numero.
la bocca dell'utero si apra e s' allarghi e nelle gravidanze felici si rompano
membrana molle, la quale in breve tempo s' andava consolidando a segno di diventare una
onde involti nelle membrane, che poi s' indurano, le mandan fuori e poi col
1-71: quel torlo che cresce e s' avanza sopra gli altri a poco a poco
, 8-203: mali del capo esterni s' intendono essere... quelli che
peritoneo e nella membrana cellulosa che per tutto s' insinua. spallanzani, 5-151: il
orror piena e d'affanno, / s' uom pensi come ogni alma piaggia allegra /
: / l'amore in tale guisa s' inavanza. -tornare a membranza:
par che voi l'obliereste, / s' io fosse dal mio lato sì fellone,
amoroso bene, / membrando ca, s' io v'amo, sono amato / e
danno, / già non è maraviglia s' io sconforto. gallo da pisa,
dan gola / tanto a veder, s' io miro; / mostrai) che l'
clamo / ed umilmente prego lei che, s' agio / dogliosa vita e croia,
danno, / già non è maraviglia s' io sconforto, / però ch'allor
: i misantropi di membratura tarchiata, s' armano di una fiocina ed ambulano sul pie-
gozzi, i-4-111: oh vedi come s' inganna la mente degli uomini fino a tanto
esercizi di persona che ad uom di guerra s' appartengono. tasso, 3-11: gli
galanti, 1-162: le colonie che s' inviavano con pubblica autorità non erano che
. mascheroni, 8-79: il politico s' affanna / a ricomporre le convulse membra
tre membri principali, ne'quai tutto s' inchiude; e per essi tutte tre le
di cicilia... di ragione s' apparteneva alla sua signoria, come principale
si trovasse miglior rimedio che fatto non s' era nel parlamento di parigi, perché
degli ornamenti della architettura. per principali s' intende il piedestallo, la base,
sia ben a bastanza per quelle rime s' è visto, che, qual nuovo
: tra gli altri ordini, che s' eran assegnati nel compartir i membri dell'armata
rucellai, 968: e'parrebbe incredibil, s' io narrassi / alcuni lor membretti [
ed ancora oggi appresso d'alcune genti s' usano certi instrumenti da fasciargli, i
: quel che par sì membruto e che s' accorda, / cantando, con colui
in tutto proporzionate,... s' aggirano, la fronte e l'occhio sereni
con cando e andando all'acqua, / s' apron sedendo in cavità pugni o altro
82, un deputato, uno solo, s' era innalzato a maggior fastigio, con
guerra. parini, giorno, iv-651: s' aduna / quanto mai per aspetto e
a memorazione / in più parti spezzate s' appiccaro. statuto dei mercanti di calimala
amate donne, perché a'miei giorni s' è visto d'un memorevole cavaliere veramente
sopra le stelle advisa / che iddio s' imparadisa. petrarca, 71-99: fugge
e per questo modo e per altri s' ingegnano d'acquistarsi nomi di memoria.
, 1-71: per asempro ch'a questo s' affiè / buon mastro fu que'che
insieme 1 pastoni e le piote, s' avranno certe mestole « q » lunghe
gran gaglioffo, un pippion nuovo, / s' io non so far le forche e
. m. cecchi, 3-3-7: che s' è trovata qualche covateli / di fiaschi
mano. buonarroti il giovane, 10-907: s' io son seco alle feste, io
nievo, 1-629: i popoli che s' erano adattati al congresso per la comoda
nella cucina ed ha più buchi ove s' infilano i mestoli. crusca [s.
della cucina, ne'buchi del quale s' infilano i mestoli. = deriv.
. bibbia volgar., i-506: s' ella partorisse femmina, starae [immonda
umidi,... tantosto come s' esercitano, s'allassano... e
.. tantosto come s'esercitano, s' allassano... e vengono loro molte
dal pianeta minor intero un corso / s' aggiunga ancora e, poco dopo, il
suoi mestrui; onde il ventre le s' enfierà, che ella ed altri si crederanno
con la distillazione, con la precipitazione s' arriva alla natura di quei sali e fossili
tanta arte e ingegno che o non s' appressino tanto che vi percotino, o tanto
/ scoglio chiede altri, poi, che s' alzi e porga / sublime loco a
più 'l fervido seno / trema e s' innalza, il molle / sen lascivo,
: fare l'italia: contro qualunque s' opponga: è questa la mèta. convincervi
andati, a una meta di paglia s' accostarono dicendo: ognuno che giuocare vuole
tonda e a poco a poco surgendo s' appunta. alamanni, 5-2-61: dove
fuggita / de la battaglia a lui s' era ridutta, /... /
la metà della notte andata, non s' era ancor potuto tedaldo addormentare. mazzini
chiara e consistente, mentre l'altra metà s' incavava in un fosso d'ombra.
r. degli albizzi, iii-307: s' io avessi la metà virtù che dio m'
, 189: oltre la sua metà / s' avanzava l'autunno. mazzini, 39-178
col 'mezzo'. bacchetti, 2-43: antonia s' era fermata per discrezione a metà del
che per carte e per inchiostro / s' ode che fu sì orribile e stupendo,
sottocosto. tarchetti, 6-i-143: s' impianta una manifattura di conterie, si
conterie, si perfeziona un tessuto, s' inventa una macchina, si acquista a
mezzadria. trinci, 1-139: s' io fossi in paesi dove fossero persone
o sviamento critico ha luogo quando poi s' immagina o si crede che il poeta,
l'usarla cromaticamente; perché sempre che s' adopri il c, o l'f,
c, o l'f, sollevato, s' usa una corda cromatica; ma perché
mano, sino alle prime nocche, ove s' attaccano le dita. l.
il bricconcello della famiglia, che infatti s' era rotto o storto o squassato tibie
diletto mor- della, / e'non s' aspetti d'esser condannato / nel mezzo
ciò sia cosa che 10 nostro intelletto s' abbia a quelle benedette anime sì come
da pontoniere o zappatore in cui tutto s' affaccendava il mio compagno, si odono
forme luminose, ma come ella ordinariamente s' intende, non è altro..
locke disconosce il complicato labirinto in cui s' avvolge, se, non istruito dalla critica
, di cui tutta la pittura moderna s' è creata una religione. e può
che nel cuore della notte il doppiere s' accendesse e convitasse a un metafisico banchetto
, povera piccina, d'antiquato e s' incammina a raggiungere nell'ombra dei musei
presente, panni appunto come se taluno s' argomentasse di convincermi con acutezze metafisiche che
necessità, le quali son quelle che s' introdussero in difetto del nome proprio,
pesto. dicesi per metafora quando uno s' è guasto d'una persona: 'egli ne
sarebbe un suggetto assai più facile che s' io dicessi: 4 fammi un simbolo sopra
latino 'claustrum ', recinto: però s' usa metaforicamente per qualunque circonferenza che paia
molte di quelle arditezze da stupire, s' erano facilitate e, per così dire,
come sono il sole ed il foco, s' ha da credere che questa traslazione non
luce sul mare si rifletteva metallicamente e s' irrigidiva. = comp. di
andai lontano a luoghi metallici per vedere s' io potesse fare esperienza cerca la natura
iv-1-301: le pesanti vetture a due cavalli s' incrociavano, con un lucicchìo metallico nei
accordi metallici il viso giallognolo della contessa s' irraggiava d'un roseo riflesso. di
prudenzia reputa, e non fallo / s' io nego far quel che tua mente
ella lo considerava, ogni particolarità le s' imprimeva nello spirito e assumeva una strana forza
degli specchi nel caffè dove i metalli s' irrugiadano di gelo e si sfoglia sulla
morte. svevo, 8-187: il cielo s' era coperto di nubi nere ed il
filoni e tesori sotterranei... s' era approfondito in idroscopia, in metalloscopia
384: l'omicida [teodorico] s' immagina che [la testa del pesce
metamorfosi ho nel cor. / ah! s' io fussi un de gli dei,
farlo, volendo ricuperar quel credito che s' ha già perduto con le muse.
b. fioretti, 2-4-273: ausonio s' incapriccì d'inventare una composizione vinolenta di
ch'era prima nell'ascoltar l'usignuolo, s' era poi fatto tutt'occhi, che
ribrezzo, vergogna, terrore, come s' io fossi stato un metantropo, disceso
era la forma idillica metastasiana nella quale s' era sciolta l'antica letteratura. carducci,
della cabaletta. bacchetti, 4-129: s' egli avesse rivolto alle stelle un'imprecazione e
morte è l'unica sempre aperta e che s' accomodasse invece di declamare. c.
6-242: il metatarso di san giuseppe s' è peduncolato di inimitabile alluce nel tondo
piatte e quasi pelosette, con le quali s' ammazzano i cani, e metelle chiamano
. bello fu che l'autore non s' accorse neppure della metempsicosi sopravvenuta.
e imperfetta. papini, 27-73: s' io non posso sopraffare e debellare le meteore
, 18-i-1140: una donna... s' intendeva molto medesimi molte volte s'accendono
. s'intendeva molto medesimi molte volte s' accendono, sì come nel primo de materialmente
quel cielo da re magi, dove s' accendono meteore e comete che dileguano mute.
cosi fin al tempo del re giacomo s' erano veduti nelle forme del suo governo
: * meteorolito ': con questo nome s' indicano le masse solide che precipitano dalle
croce, vi-i: nella apecchia quanto s' è ella [la natura] giuocata,
ojetti, ii-351: noi, che s' è per anni e anni guardato ai
e orazione. caro, 5-11: come s' è detto nella metodica,..
assolutamente regolare, simmetrico, metodico, s' associa a questo primo impeto e rigoglio
quieta, ma urta e rompe e s' apre la sua strada attraverso ogni metodica
il muro di un boschetto di aranci s' apriva un breve spazio, dove la
quel certo suo modo metodico, tedesco, s' appalesa ancora in lui tenace. beltramelli
era uno di quegli uomini che non s' immischiano nei fatti degli altri, che
l'intelaiatura di questa freddezza metodica, s' introducevano, nascenti e opache, alcune vibrazioni
5-127: quei metodisti, i quali s' adoperano a comporre un'arte d'inventare e
cioè agevole e spedito, col quale s' insegni alcuna arte ovvero scienza, conciosia-
nei destini d'una nazione... s' è sperimentata in lui [manzoni]
. carducci, iii-24-25: a quegli anni s' era cominciato in toscana a dar fuori
: dai manuali di metodo storico non s' impara il metodo della storia, che è
rosso, 37-7: de fede servir non s' aretra [il mio cuore],
come dice il metrico efestione, non s' affannano molto della 'simetria 'o
rintegrato il rotto metro, / l'ordinanze s' avanzano di fasso. 2.
nuccoli, vii-788 (10-8): s' io avesse i denar de la polestra
. l. casaburi, i-495: s' altrui dàn metri amenità di prati, /
il vero, e vede ch'el s' accorda / con esso come nota con
addietro. monti, x-1-112: con volto s' awiò pensoso e basso; / di
ini., 19-89: i'non so s' i'mi fui qui troppo folle,
vada al mietro, / dappoi che posto s' è ad ingannarmi, / che li
metro al salmo, che da lor s' impone. -fare con il metro:
, e il movimento di lui mentre s' allontana. alvaro, 7-158: non è
e con pane e con vivande come s' egli fosse vivo. boccaccio, dee
pagi. pananti, i-282: così s' è fatta una cenina a modo: /
.). bencivenni, 5-14: s' acquista bontà alle medicine per metterle a
la menta con la pianta; e s' ella non germoglia ancora, con la spugna
], 22-24: se l'anguinaglia s' enfia, il rimedio è mettervi su cera
rosso così bello e vivace, che s' accosta all'incarnato. deledda, i-23:
: i polloncelli, ovvero rampolli, che s' innestano, debbono essere sterili, imperiocché
caso mette, né d'entrar s' avede. di giacomo, i-669: -signore
). berchet, 163: mi s' ingrossa la persona: / mi s'accorcian
mi s'ingrossa la persona: / mi s' accorcian le gonnelle: / ho vergogna
mette, / ivi si corca et ivi s' addormenta. nardi, 106:
in puglia vicina a troia, dove s' erano gl'imperiali messi in forte per aspettarlo
, prima... ch'a lui s' apprese, / placar l'alma del
un telaio; egli a poco a poco s' inzuppa la testa di fili, di
luogo d'un che si fosse morto, s' eleggeva non per suffragi, ma per
chiaro davanzati, xv-17: lasso, s' io franco mettomi a servaggio. dante
una voce, che agnese e lucia s' eran messe in salvo in una casa
: i vincitori / d'umane carni s' imbandian convito. / videro il cocchio
volgar., 2-9: alcuni arbori s' appellano maschi e alcuni femmini, e conosconsi
, senza barba alcuna o rami, egli s' appicca e mette. trinci, 1-23
. mazzini, 28-360: una pittrice inglese s' è messa in testa di farmi un
cura. chiaro davanzali, iv-33: s' io misi mia intenzione / in voi per
, si spaventò, si stupì, s' infuriò, pensò, prese una risoluzione:
anni o avanti o dopo questa sempre s' intendono correnti e non compiti. manzoni
cecchi, 264: m'informo prima e s' io non trovo in essere / le
mettemmo da prima, si noti e s' osservi la settima, nata dal progresso
son morti o feriti? nessuno di loro s' è mosso, nessuno si moverebbe.
che gli esempi che di cotal voce s' hanno alla mano, non si mettano dopo
. poliziano, 2-18: questa cosa s' è messa in consiglio del senato, e
sia questa infermitade et incurabile, / s' abbia a ritor la figliuola. bonghi,
a significare le cose sacre... s' usano più tosto le dissimili similitudini e
vista del quale quelli benedetti monacelli, che s' erano tutti messi a dio, non
, 8: miser galvano alora presto s' aricordava / de la testa ch'avea metuta
/ sopra aquilante tutta [marfisa] s' abbandona. varchi, 22-9: mettendo
angelo a qualche distanza da dante, egli s' accorse ben lui esser messo di cielo
xviii-64: dille che mi perdoni / s' al cantar mi son miso. dante,
nel quale cattivo e discacciato, consolato s' avea. idem, inf., 22-53
, 26: mettendosi nelle imboscate, s' amalò d'una infermità che lo faceva quasi
276): da poco in qua s' è messa la più folta neve del mondo
— viva san pasquale. — allora s' erano messe le legnate. -con
spuntò adagio ai limiti, / e s' era appena messo a serpeggiare / che aurora
pitture e le statue a poco a poco s' imprimono nel cervello di ognuno e lasciano
tutta l'oste per due mesi non s' erano provati e avieno messa questa guerra a
tal mette corona / che no dii s' averia. -mettere cuore a qualcuno
(327): non so chi mi s' avesse a questo punto condurre, altro
bene incominciare, / si dice che s' intavola un discorso. -mettere in
. gatto, 2-64: la piazza s' allargò in un'incontenibile ovazione che sciolse
prende in mano le palle, poi s' allunga verso il comodino, tasta una bottiglietta
masticare. gadda conti, 1-437: s' erano posti in marcia alla ricerca di
deledda, i-352: pensandoci bene talvolta s' arrabbiava, e se la prendeva con
.,... a questi giorni s' è messo dietro a una invenzione nuova
dov'ella nacque, ove abitò, s' ella ebbe marito o no, le quali
: que', ch'a nulla speranza s' abbandona, / si mise in mar per
con l'armata in ordinanza, come s' egli avessero a fare una ordinata battaglia
'uno * sputazucchero 'tutti modi che s' intendono alla prima. =
proverbi toscani, 63: nel proverbio s' intende anche dell'uomo sconclusionato o del
cattiva, retrograda, murattina, mettimale s' intrude fra le fila del popolo della
le di lui particelle macerate in lisciva s' introducono nelle orecchie perforate in luogo di
? contile, 2-2-16: mona balestra s' innamorò d'un suo mezaiuolo perché portava
lavorare verbi- grazia un podere, gli s' assegna in proprio una tal parte di
. cavalca, 6-1-411: per la lana s' intende la semplicità e la dolcezza;
riverso in questi panni di mezzalana, s' intende l'astuzia e la malizia degli
concordi: soltanto, la mezzaluna non s' intimidì, e le sue ciurme fecero parlare
collo [del fringuello di mare] s' uniscono a mezze tinte, in modo
barchetta razzolano accosto alla riva, che s' incurva in mezzelune di ghiaia candida.
: una sorta di mattone con la quale s' ammattona i pavimenti, et è di
non credesse di peccare in tenerità, s' offerirebbe mezana d'un amore tanto più
essi il più principale, a chi s' ascrive ogni cosa temperata, e che
settima è che, predicando, mezzananza s' osservi. = deriv. da mezzano1
, ii-85: a quei [buchi] s' affiaccian bachi e lumachini, / e
(benché poche) si potrà giudicare s' egli nel poema eroico sia atto a
che al pianeto di venere per influenzia s' apropria colla mezzanità del giove.
cent., 78-23: i fiorentin s' accampar per ragione / presso a'lucchesi
le direzioni dell'acqua in diverse altezze, s' inclinino fra loro e perciò siano idonee
dee portare una fanciulla]... s' ell'è vecchia, e corno se
barche e mezzane. scaramuccia, 89: s' avvan- zarono poscia... su
d'incoraggiamento a noi mezza6- ii-141: s' accusavano i ministri d'aver fatto troppo e
troppi a ragunarsi o ad intendersi, s' imbeccano per gli orecchi...,
imbeccano per gli orecchi..., s' accordano a chi loro parla e credenti
la pace? dovila, 49: s' avvisò la reina, sottraendo, con questo
cortesia non gli dovesse negar di dire s' egli credeva che il verso provenziale che è
esteriore della fronte l'intema turbazione, s' abbatté per via nella persona che mezzana
berchet, conc., i-269: finora s' era creduto... che a volere
e il marito decrepito della pisana, s' aggiustarono come lei con qualche tenentino di
era cosa naturale che sorgessero de'mezzani che s' incaricassero di raccorli; quindi ciascuna tribù
villani, 10-23: il detto bavero molto s' aontò e fermossi di non passare più
casa. g. chiarini, 236: s' è ver che i morti a mezzanotte
, ogn'un di loro... s' imbarcassero ne i loro battelli. guglielmotti
ogni cosa mèzzano, frastagliano; non s' osa osare. = deriv.
o borghese. giusti, 4-i-96: s' è messo in animo / di sceglier noi
. possessione a mezzo..., s' intendano [i beni suoi] ipotecati
dannerebbe la disparità di colorito nel poema, s' ella potesse discemere le mezze tinte che
tosto tosto, ché 'l fuoco pur s' apiglia. - / -manda per la famiglia
casa. arrendetevi, sgombrate ». s' era mézzi e secondo loro non s'era
. s'era mézzi e secondo loro non s' era ancora maturi! -giunto
in disposta materia secca 0 mezza / s' accende il foco, tal nel novo amante
de'farinelli, vi-ii-224 (15-2): s' io veggio in lucca bella mio ritorno
gamba un piede. michelangelo, iii-77: s' avien che rin- nuovi / suo'crudeltà
. dante, inf., 30-87: s' io fossi pur di tanto ancor
pagando sempre le spese per tutti, s' era mezzo rovinato. -concordato con un
, / con tanta maiestade al cor s' offerse / che li si fece incontr'
guasto'/ diss'elli allora, 'che s' appella creta'. simintendi, 1-128:
anche loro, però, c'era chi s' incaricava uncinarle. pavese, 10-58:
tornava dalla prima messa di teglio, s' udì un grande scalpito di cavalli. buzzati
di lucilio, insigne lode nella satira s' acquistò orazio, non perché mancassero chi
soderini, i-434: le viti poi che s' hanno a innestare hanno ad aver queste
la mezza volta dunque per di fuori s' ha da pigliare negl'angoli, e deve
come del c morbido avverrebbe ciò che s' è detto, così per lo contrario del
, e c u fa cu, che s' esprimono in 'cane', in 'corno'e
, e c i farà chi, che s' odono in 'anche 'e in '
/ l'altr'eran due, che s' aggiugnieno a questa / sovresso 'l mezzo di
: la cruna è lo foro unde s' infila l'ago, che si fa nel
oro. d. bartoli, 2-4-273: s' avennero in un lastrone di marmo,
di due ossa, che negli adulti s' uniscono, e però viene comunemente costituita
viii-1-171: la seconda maniera del mezzo s' intende assai sovente ciò che si contiene
di giugnere a la chioma / tre frison s' averien dato mal vanto. cavalca,
, ma per giusto iudicio di dio s' impiccò per la gola e crepò per
mezzo. bibbia volgar., ix-596: s' impiccò [giuda] per la gola
, 2-142: sul mezzo del giorno, s' era levato una brezzolina di maestrale,
brezzolina di maestrale, e il mare s' increspava, si striava, si rompeva
, dee essere povero, acciò che s' accordi lo incominciamento col mezzo e il
questa integrità si trovarà nella favola, s' ella avrà il principio, il mezzo e
non sia troppo molle, perché sconciamente s' adatta alle radici; ma quella ch'è
, v-55: l'avarizia mai non s' accosta al mezzo, ma sempre se ne
geometrico, e questa virtù a chi s' appartiene il determinarlo è la prudenza.
cebà, 1-49: nelle guerre che s' imprendono per salute della patria...
373): que'prudenti... s' adombrano delle virtù come dei vizi,
certe note osterie di fuoriporta noi ci s' arrivava soletti, ordinavamo come sempre il
altro avinto / sia la virtù, s' esser non può la fede. galileo,
ch'amereste la vostra donna, s' ella fosse mezzo a qualch'azione o qualche
, partito che fu il contestabile, s' andò ricordando che cotestui era quel giovine
si diceva nel partito di spagna che s' intendesse con francia per istabilirsi col suo mezzo
del conte d'auspergh fratello del prencipe s' era egli con porzia rapatumato. gemelli
ed altri superiori, poiché avanti di essi s' inchinano non incurvando il corpo, ma
uomini, perché, quando l'uomo s' avvede d'esser amato da molti, non
, i-2-130: il duca di modena s' offriva di pigliar ferrara, e n'aveva
color d'oriental zaffiro, / che s' accoglieva nel sereno aspetto / del mezzo,
paese guasto /... che s' appella creta. boccaccio, i-468: già
50-46: io perché [il sole] s' attuffi in mezzo tonde / e lasci
ei fe'silenzio, ed arbitro / s' assise in mezzo a lor.
sermone, / se corso di giudicio non s' arresta. matteo correggiaio, 7:
/ uno scoppio improvviso / tratto tratto s' udiva. pascoli, 133: tiepida,
, 5-10 (92): così andando s' avvenne per me'la cesta sotto la
, che costì, nelle cose che s' hanno a trattare appartenenti alla lega nostra
. nardi, 115: a roma s' ebbe indizio di questa congiura per mezo d'
. cantini, 1-9-18: alla qual pena s' intenda essere e sia obligato ciascuno contadino
a l'uno, e tutto a lui s' appiglia. / co'piè di mezzo
si trovando... chi troppo s' assicurasse di contrattare co'conti..
immischiarsi. boccaccio, viii-2-139: incontanente s' accorse polo esser ritenuto per la falda
risoluto a partirmene, ma monsignor guidiccione s' è messo di mezzo, ed insomma
è messo di mezzo, ed insomma s' è fatto tanto che io mi son pur
freddura, / non cangeria natura / s' alcun vasello in mezzo non vi stassi.
guadagno / quel tempo che di mezzo s' interpone / al risaperlo. buzzati, 6-229
interverrà se ella fia troppo breve. ma s' ella fia in quel mezzo, ella
fiorini, vedutosi messo in mezzo, s' infilzò, in casa di lui, in
por più tempo in mezzo, / s' imbarcan tutti e sciolgono le vele. nievo
metade. g. villani, 12-124: s' aperse una montagna grandissima per mezzo,
? ariosto, 31- 104: s' accordaro per l'altra mattina / trovarsi a
. foscolo, vi-601: quanti non s' accinsero in questi ultimi cinquant'anni all'
molti traviarono, e i pochi che s' incamminarono drittamente si rimasero a mezzo. ghislanzoni
l'intelletto... come forma s' unisce al corpo e senza alcun mezo
5-51: e'sanesi, che liberamente s' erano dati senza mezzo alla sua
mezzo e miele di fondo. (s' intende parte più perfetta di tali generi
pezzuola che le sventolava scomposta sul petto s' apriva a svelar il candore delle sue
il nespolo / l'ombra nera, s' ostina in cielo un sole / freddoloso.
quel medesimo movimento di libertà comunale che s' andava pur compiendo in italia.
nome e la corona stessa de'valenti: s' ei si lodano, è forza pure
aere. selva, 3-27: già s' era avvicinato il mezo giorno. tassoni,
squarcia / l'azzurro. i cittadini s' arrestano al tonfo della comica bombarda, /
15-31: la portatura delle chiome belle / s' increspa acconcia in barbareschi modi. /
si mostrerà. jahier, 59: s' arrestano [i signori] sul mezzo passo
per diletto morsella, / e'non s' aspetti d'esser condannato / nel mezzo quarto
ogni mezz'ora un braccio d'acqua s' apre su un lato e sull'altro
. nievo, 404: tutta italia s' insudiciava i ginocchi dietro le orme trionfali di
. bacchetti, 1-i-572: in cantina s' era salvato un po'di mezzo vino.
/ mi tegno più pagato / ca s' io avesse in balla / lo mondo a
zerbin mi resti, / contenta son che s' abbi il resto il mare. testi
: conosco il luogo; e, s' io penso / che lo rivedrò, mi
penso / che lo rivedrò, mi s' allevia / la tristezza del dipartire. tozzi
. tozzi, i-445: amelia mi s' era data per bisogno. pavese, 5-141
nell'alba io la riveggio; / e s' ei nel mar s'asconde / nel
; / e s'ei nel mar s' asconde / nel sen dell'aria oscura /
puote, / perché da nulla sponda s' inghirlanda. alfieri, i-91: simulando che
; / e poi che tutto su mi s' ebbe al petto, / rimontò per
so come io mi gli possa nuocere, s' egli combatte con meco. benivieni,
assai, né assai, non so s' io mi dica, modestia od orgoglio.
tate, / sì corno a mi s' avene, / e uom sazo per vui
sguardando a dignitate / sì corno a mi s' avene; / d'altro nom me
diviso. foscolo, iv-298: domenica mi s' erano affollati intorno tutti i contadini,
gli ugnoni, / credendo che così s' avesse a fare: / allotta ben sentì
udir. lancellotti, 2-182: non so s' avessero gatti in casa. se gli
: miagola e soffia il gatto e s' arronciglia. forteguerri, ii-248: vienmi
e miagolate / [la gatta] s' accosta e frega e dà delle capate.
spettacolo più ridicolo di venti uomini che s' accaniscono a raddoppiare il miagolio di un violino
, che, dicendo * miau, miau s' assomigliava al suo nome. buonarroti il
tutti i pori del corpo, i quali s' imbevono di que'fatali miasmi e li
ti corruppe. pascoli, i-181: s' inalzerà la ideale città del buon vivere
fantastico, e in alto in alto s' aderga, dove è l'aria pura d'
lorenzo de'medici, ii-306: nessun s' infinga chi n'ha di bisogno: /
che è 'non '. se poi s' ha a dar retta a que'dottori
: a rispondere a quelle prime domande s' era ingarbugliato mica male. -con valore
i-334): rinaldo a la battaglia s' appresenta / con molto avviso e coti
amore] da me né mica un varco s' allontana. salvini, v-459: '
fuoco di una miccia, li marinari s' avvidero del pericolo. monti, 5-233:
lampo della miccia in un momento / s' infiamma la materia e coll'esploso /
fuoco a'pezzi d'artiglieria, e s' avvolge a questo effetto all'estremità superiore di
appetito che mai. berni, 182: s' ella andasse carpone, / parrebbe una
miccia. b. corsini, 2-17: s' incapriccia / la madre, che la
accozzate testimonianze del gomez o del buoni s' atterza quella del maestro juan lopez de hoyos
a compito e a miccino, / s' io ve l'ho a dir, non
. lorenzo de'medici, ii-285: s' io ti toccassi un miccinin la mano
. lippi, 7-36: il matto s' innamora come un miccio. fagiuoli,
, minimamente. baruffaldi, 2-52: s' io manco un miccolino, un oncia.
, 6-242: il metatarso di san giuseppe s' è peduncolato di inimitabile alluce nel tondo
li ladroni delle cose sagrate... s' accostavano a lui, erano li domestici
». gozzano, i-497: i proiettili s' incrociano dalle due rive più fitti,
male a torto / quan- d'elli s' avisaro / a gli occhi suo'micidari.
i. neri, 10-43: non s' ha a far qui con allocchi, /
mici per la foia, / tali s' udieno questi / sotto al tuo ferro miagolar
. cecidio caratterizzato dal rapporto simbiotico che s' instaura fra un parassita animale presente nella
come un branco di mosche cavalline, ci s' erano attaccati ai panni. volponi,
il microbo del diario e quel po'che s' è visto e vissuto finisce col trasudare
/ e le grazie ancor lor poi s' uniranno. / in chesto migrocosmo [siena
e berberi d'affrica nel ix secolo, s' era spiccata dalla affrica nel corso del
(in contrapposizione alla macroeconomia, che s' interessa dei problemi economici di carattere generale
triangolare. gozzano, i-347: chi s' aggiri in un orto vede all'opra
tutto era frustratorio, che gli ultronei piaceri s' am- plexano e fan parvipendere ogni animadversione
dannose, all'intento, poi gradatamente s' acqueta. b. spaventa, 1-10
quanti muzii, quanti cammini, ridotti s' intende, a proporzioni microscopiche, sono
dentro al tessuto della psicologia messicana, s' intreccia anche qualche filo che sembra provenire
membra degl'insetti. redi, 16-iii-29: s' irrorino... i cadaveri delle
.. i cadaveri delle mosche e s' inzuppino con aqua melata; quindi sopra
melata; quindi sopra una piastra di rame s' espongano al tiepido calore delle ceneri
secondo la natura del lume che vi s' impiega a produrre le imagini. se queste
lo sarcasmo della bocca sorridente, onde s' accozzavano in lui i caratteri forieri taciti
. boccaccio, viii-1-14: qual medico s' ingegnerà di cacciare l'aguta febbre col
simil forma / con le membrane sue s' allarga e stende; / e non
anteo, cresciuto di midolla ellenica, s' è afferrato al seno della madre sua
della midola, non della scorza delle cose s' appagano. f. f. frugoni
è tanto, dio madonna, che s' ingolla! / ma quando viene,
midollo a midollo, con iscambievole communicazione s' incarnano, e ne proviene che due
, nel midollo / più e più s' affigge, e guasta e sterpa.
: le mandorle nascerebbero scritte, se s' aprisse 'l nocciolo, quando ella si pone
sudano. lorenzo de'medici, ii-155: s' i'me dovessi tragli del midollo /
o degli altr'ossi, / o s' i'dovessi vender la gonnella, / i'
cui chiunque sugga una dolcezza amara, s' arrischia a riceverne una trafittura così penetrante
graffiano appena, e del tossico che s' insinua il cuor soffre molt'anni; bene
, 6-123: è brutto quando lo scoraggiamento s' infiltra nel midollo delle ossa come umido
cinelli, 2-387: due uomini che s' eran voluti bene stavano per lasciarsi e
lasciarsi e sapevano che era per sempre. s' erano detti tutto, si conoscevano sino
c. i. frugoni, i-6-268: s' ei mi niega il regalo, io tutto
osso). leonardo, 2-509: s' hanno a segare e dimostrare quale [
sono i sacrifici midolluti, i quali s' offeriscono con cuori contriti ed umiliati.
38: per la midolla del sacrificio s' intende la compunzione, sì che allora offeriamo
fra giordano, 5-129: il mele, s' egli è allato al tosco, si
altezza, mentre che cade, molto s' imbratta ne'vapori della terra che sagliono
. tutto il resto fino a quel giorno s' era conservato allo stato di miele,
eletta / delizie di piaceri e non s' adira, / com'altri pensa, contra
profondo nello stesso tempo. se la s' intende per quel parossismo di sensi, di
rucellai, 6: da la lingua onde s' accoglie il mele, / sciolsono in
, tutto miele e zucchero -sorride, s' inchina, e non c'è parola melliflua
.]: 'a dir miele miele non s' indolcisce la bocca '. (parole
166-7: perché 'l mio terren più non s' ingiunca / de l'umor di quel
crescenzi volgar., 9-103: quando s' ode il mormorio grande e roco,
strepitano gli organi e le musiche e s' inchina al piè del prelato. questo le
2-140: la voce mietere... s' accomoda alla morte, e si dice
più ne usciva dagli uteri e più s' ostinava, la morte, a falciarli come
ad aprire gli occhi / che morte s' avventerà taciturna a mieterli senza pietà!
e fedele tutte quelle rime nelle quali s' incontrò. sinisgalli, 6-159: i miei
, 138: poco guadagno fa, s' io ben discerno, / chi meté
scoppian ventri e petti teste che al suol s' incurvano, / la fredda e nera mietie
la quale [formica]... s' apparecchia la estate il cibo e congrega
vorrebbe il tempo piovoso, ma non s' adacqua né se le fa intorno altro
. d. bartoli, 2-4-81: s' adunano fuor della città in campagna aperta,
censi, / meglio farolli / che s' aliattico / i regni unissi / alle
il porco. pulci, 18-124: s' io ti dicessi... /.
]. burchiello, 19: odi s' elle son ben cose strane, / che
. / in camera [la rosa] s' adopra e in cucina, / per
., 29-134: questa natura sì oltre s' ingrada / in numero, che mai
ii-1-551: la mattina del 9 la malattia s' aggravò ancora; fu osservato un principio
è il migliore dopo l'ortolano e s' ingrassa come questo. bacchi della lega
). anonimo, i-491: s' eo fosse oltra mare, / converriami
idem, inf., 30-86: s' io fossi pur di tanto ancor leggero /
pulci, io-no: un mezzo miglio s' eran dilungati. sanudo, lviii-253:
lungi mille miglia / con la s' oda, commercio. pascoli, 397:
: il gonnella, udendo la profferta, s' allegrò dentro, e di fuori si
modo degli dèi faceasi beffe: / che s' egli udia trattarne, avria piuttosto /
: a fare che in una colombara vi s' anidino molti palombi, è necessario mettercene
, e al continovo in questi tempi s' edificava, migliorando i lavori, di
or rimarrebbe solo... che, s' alcuna cosa da lui detta vi paresse
seggono nelle magistrature comunali e che pur s' affaccendano intorno al miglioramento delle razze porcine
, a valere lo permove, e s' el vale, el permove e 'l megliora
dell'orator bene informarsi, / s' amore, odio o timor han sede in
dante, conv., iii-vm-21: dove s' intende che non pur a migliorare lo
altri amabili ed aggradevoli, e questi s' addicono più a migliorare, dar sapore
non tutti per le medesime strade vi s' incamminano. -in partic.:
49: nondimeno alle cose universali s' era più tosto migliorato che peggiorato lo
uguccione da lodi, xxxv-1-615: s' elo se zonze là o'ell'è
no me par meiorado; / e s' el mor enfratanto, a mal port è
. maconi, iii-5: li medici s' erano disperati della sua sanità..
rappresentazione di rosana, xxxiv-705: - or s' ella è monda o casta il vo'
anni; e vincerà il migliore, / s' anime son qua giù del ben presaghe
il guelfismo e l'impero. i migliori s' affacendavano a desumere dal nord una imitazione
migliore, e spesso nel debole, s' accordano colla lascivia ed effeminatezza del canto
a me del miglior sesso / ivi s' educa alle dovizie in seno. tommaseo [
miglior parte a dietro, / e s' amor se ne va per lungo oblio
le miglior parole che egli potè, s' ingegnò di pacificargli. ariosto, 31-33:
forastiere, dato il prezzo con cui s' introducono, sono migliori, cioè hanno un
onda / che sì deriva perché vi s' immegli. paganino bonafè, xxxvii-99: lo
tranquillo / l'animo di colui che s' affatica / di confortar il misero,
214-36: rendimi [o signore], s' esser pò, libera e sciolta /
, e fia tuo 'l pregio / s' ancor teco la trovo in miglior parte.
, n-iii-826: alcuno [pianeta] s' allegra quando è negli angoli e si duole
. francesco da barberino, iii-149: s' altro de'tuoi morisse / e ne'
vita e di fortuna, secondo che s' è maneggiato megliore-o peggiormente nella prossima precedente
giorni caldi a voler che la migna s' apra. = deriv. dal tema
dizionario di sanità, iv-115: 'mignatta': s' applica alle tempie, a'piedi,
tardo / al pachio: e più s' attien la bestia matta / che a panno
la lappola o il cardo, / anzi s' appica come una mignatta. lorenzino,
mignatta. lorenzino, xxv-2-173: quando ei s' appicca addosso a uno, è come
, e sei fatto come mulaccia che s' affatica di ascondere le monete, e come
. parini, 320: ei mi s' appicca come una mignatta, / e dal
. soffici, iii-506: la ragazza s' era attaccata a lui come una mignatta.
chiragrato e podagrato, e di là s' è partio per mantova, dove ha chiamati
non si dee fare, spiccandosi, come s' è detto, a questo modo quei
moniglia, 1-iii-9: nell'orto / s' enno perso i carcioferi e gli spagheri;
lisi, 2-69: in quella famiglia s' era detto d'abbattere un olivo il
. cesareo, 174: il colono s' affaccia a salutare / vitigni in fiore
amistade non ti far sì bello, / s' hai dramma di giudizio entro la nuca
di 'cucco ', con cui s' intende chi è amato, careggiato, ricercato
1125: ingrassa di giorno in giorno; s' è fatta una beltà pingue, forbita
due camere, dopo certi ardori del sindaco s' era tramutato in un ospizio di migrabondi
. graf, 5-166: un infinito popolo s' accalca / a noi da tergo e
tre- centomila tra greci e troiani / s' uccison mortalmente come cani. scala del
dopo sedici giorni, alla fine, s' era venuto a sapere che un contadino,
iv-202): un servigio vai più che s' abbia a fare, / che centomila
si occupa troppo dell'asia, onde s' ha ragione a credere ignorasse il milione.
politica. stuparich, 5-156: egli s' era dato tutto alla politica militante:
: nessuno, militante a dio, s' impacci co'negozii secolari. martire militante,
la materia e a possederla, egli s' era anche avventurato in quei confini ov'
autorità colle genti dell'arme, come s' è veduto in più luoghi d'italia
, 20-108: sotto i duci stessi / s' unì co'franchi e militò con essi
dov'è l'un, l'altro s' induca; / sì che, com'elli
che militar potrebbe contra il socio, s' egli agisce contro il suo consocio della ragione
livio volgar., 2-15: egli s' appartiene alla militare disciplina che i cavalieri nostri
vecchia della porta /... s' attacca pel soldo della grappa / al
e militaresco. bacchetti, 1-iii-765: s' era permesso finalmente un parere non richiesto
. pirandello, 5-535: giustino boggiòlo s' era voluto alzare, come se toccasse
, 51-21: i nostri giovani militi s' erano fatti, in pochi mesi di
quello zelo un tantino fresconcello delli carabinieri s' era del tutto chetato. un qualche
/ ciò che 'n questa ballata vi s' indizia. / fiorentin saggi, sia
e non così è dovuta in chi s' esercita nella milizia religiosa. segneri, iii-1-190
concede grazia / prima che la milizia s' abbandoni, / del lume che per tutto
un privarsi della più efficace milizia che s' avesse. -moltitudine degli angeli e dei
quelle /... / e, s' ella vale un mezzo mondo a falle
altri ammaliati. rosa, 8: dove s' udiron mai sì fatte cose? /
. emiliani-giudici, i-344: il panormita, s' egli non millanta, vendè un podere
la sanese / or vedria dante nostro, s' ei vivesse; / se (come
voler fare o dire cose di fuoco, s' usa, rompendo loro la parola in
càolo. monti, 17-23: dove s' intese / più sconcio millantar?
: negli anni mille dugento novanta / s' apprese il fuoco in casa i pegolotti /
con viso sì rovente / ch'ognun s' avvide non avea semenza / della sua
., 4-43: per lo corbo s' intende i semplici, che per lusingamenti
. monaldo da sofena, xvii-194-26: s' agio lungontempo tormentato / per divenire a
del suo futuro accorto e saggio / s' armò, né valse contro alle faville,
; / ella stassi sul mille e non s' arrende / con un parlare in punta
corporea, sarà invece spirituale; come s' ingannarono gli ebrei, s'ingannarono i
; come s'ingannarono gli ebrei, s' ingannarono i millenari. tommaseo [s
mostrava avida del fresco miele millenne e s' ostinava di tentar di giungere al vaso
. ceresa, 1-1320: qual benzui s' opporia (salve lor paci) /
/ che di millena parte il dever s' abia? = voce dotta,
che, subito che si toccano, s' abbottonano. 2. figur.
de'paesi bassi, / che olanda s' arma e che con esso loro /
il nulla ». linati, 10-25: s' era levato vento, e dava a
ebbero l'aria di presentarglielo, ed egli s' inchina e le bacia la mano,
le melemele] d'innesto, quando s' innesta la marza di pomo dolce e comune
a licida / la bionda foloe, s' uniranno in pace / e la colomba al
dita; e per un influsso mimetico s' attaccava ai vicini. monelli, 2-446:
le raffinatezze che le aveva insegnato e s' era vestita e acconciata come una schiavuccia
bonsanti, 4-27: raccolse la valigia e s' incamminò, mescolandosi a un gruppetto,
azione che a questo ed a quella s' accompagna, ch'è il moto non
la mimica del giovane... s' accelerava, come se allo scendere dal tranvai
francesco è disteso in terra. poi s' alza, ascolta che tutto sia silenzio,
. lei era una castellana medioevale, s' affacciava ad un verone, scendeva una
una combriccola / di gente amena, / s' è messo in animo / di sceglier
iii-680: non è una soddisfazione, quando s' ha la patente, insegnare ai frugoletti
d'affetto. bersezio, 3-42: s' aggruppavano ad un tratto alle ginocchia della
. gozzano, i-414: il piede s' avanza ora fra muschi, licheni mostruosi
, gialla irrompe / la mimosa. s' inquadra alla finestra / di quella mia dimora
e vicine: / né mai per lei s' ingenerò discordia. / ah! quante
può. fagiuoli, 1-6-74: se s' è dato il caso che sia ito all'
levar mano, essendo già sera, quando s' era sentito il rimbombo tremendo di quella
dritto delle pernici / il fumo delle mine s' inteneriva. -borratura o intasamento della mina
più interna della cavità, in cui s' introduce la carica esplosiva (ed è
cattaneo, i-1-328: la notturna mina s' innoltra sotterra come talpa. dizionario militare
in aria. viviani, i-12: s' è così alzato [l'arno] che
. della porta, 1-366: già s' è dato fuoco alla mina; poco
secolo passato, estinguere la tirannide. s' ha tentato di dare al fondamento:
qua, fiuta di là, suda, s' ingegna: e poi? quando gli è
, / qual si discopre, qual s' asconde e serra, / secondo piacque
[le pecore],... s' aggiunga belimio et elleboro bianco e
sé, di fresco incisa, / s' attorce e sparge di veleno il suolo.
guardiano. serdonati, 14-11: non s' ha da credere alle parole de gl'irati
roero, 3-iii-112: al minaccievol suon s' alzaro arditi / tutti i malvagi in
regno / de'sgiggi dietro all'utile s' ostina. / minaccia né vergogna /
tutto e con minaccie e con percosse s' ingegna di pingere i suoi inanzi, dicendo
re, andò a saluzzo armato e s' impadronì di quella città e di tutto
con aspre minaccie di severo castigo, s' io non isgombrava in quel punto l'imperio
non isgombrava in quel punto l'imperio e s' io gli ritornava davanti più mai.
comandamenti ubbidisce, né ai suoi consigli s' attiene, né di sue promesse né
ariosto, cinque canti, 5-28: s' affretta con la terza prova / di
suo ciò che la non temperata volontà s' ingegnava di mandar fuori. leonardo,
come comincino gli affetti o creschino o s' innalzino, il primo moto non volontario
.. /... perché ben s' accorsero al sembiante / ch'avea di
] quel conto di me, che s' io fussi la schiava e ella la donna
minaccia il ciel con l'arme e poi s' asconde / fidando sol ne'suoi fugaci
quindi a disarmare i soldati veneziani: s' impossessavano dei quartieri, occupavano il palazzo
il mare irato. tassoni, 10-20: s' odono orrendi tuoni, ognor più cresce
tutto invaso dal cancro, la peste morbosa s' avanza e minaccia le parti intatte.
le parti intatte. bicchierai, 189: s' avanzò la malattia a produrgli frequenti insulti
misera chi a'giochi de l'amor non s' abbandona, / chi affogar non può
alla presenza del re e 'l minacciarono, s' egli non avesse ubbidito, di fargliene
, / se starà ad ascoltarte e se s' asconde, / se la te fugge
se la te fugge, ver se ti s' acosta. ariosto, 10-43: minaccia
aronte, / se di proprio voler non s' imprigiona. chiabrera, 1-ii-225: ivi
il capitan che vi era in guardia s' accordò di dargli una quantità di vino
lxv-198: come minacci amor, come s' adiri, / quali sian le vendette e
per prova seppi, né più mai s' intese / che beassero altrui pene e
fìgur. sansovino, 2-106: quando s' annunzia la guerra per feciali, usano
. montale, 3-206: il cielo s' era rannuvolato e minacciava acqua.
giamboni, 10-42: quando a cotale cena s' intende, dio e il prossimo si
se gli fai cosa per la qual s' adiri. amabile di continentia, 56:
non contro a chi fugge, non s' attentarono di scendere al piano. s.
solo che si desse da fare, s' agitasse, non minacciosamente, figuriamoci: anzi
e tossendo e sbarrando gli occhi, s' era introdotto in un gruppo di visitatori.
. pirandello, 6-414: più volte s' era veduto venire incontro minaccioso il treno
rapiti, immobilmente in quel temuto crine s' af&lano. brusoni, 806: battaglie così
un orione minace, [agostino] s' implacidiva al riverbero d'un'astrea mansueta
camminando poi sotterra verso il luogo che s' intenda minare, s'abbia a camminare a
il luogo che s'intenda minare, s' abbia a camminare a livello, senza
aveva ripreso a praticar la medicina e s' era accorto di quanti mali soffrisse la nostra
in uso appresso di loro, in ciò s' andavano esercitando. gioia, iii-135:
. campanile. amari, 1-iii-842: s' erge, nel più elevato luogo del
un tronco di pino a cui lei s' appoggiava cedeva, minato alla base da colpi
[tramater]: attaccare il minatore s' intende, allora, quando esso minatore rompe
già dal cannone una competente rottura, s' introduce in questa per dilatare maggiormente la breccia
anco vedute le stalagmiti tartaresche, e's' isforzò superarle di sua minchia il minchione
girolamo leopardi, 2-83: a'trionfini s' usava fare spesso / di poca cosa
8-61: appunto in generale a far s' è posto / alle minchiate, ed è
'l potete fare / e vedrete da me s' e'si minchiona. [sostituito da
entrino troppo addentro, talché 11 ripreso s' allegri e 'l minchionato sappia grado della
dell'essere questi buffoni, che macchi s' appellano, scopritori per lo più o minchionatori
, ogni fedel minchione / a voi s' inchina. nievo, 3-102: la morosina
: dire poi che il ministero coppino s' intromettesse nella elezione del manzoni e che
passati e fece conto di me, come s' io fossi un menchionaccio ignorante et inesperto
sp., 17 (304): s' è presentato al doge, e ha
, per una sol minchioneria / che s' assaggiasse, anche a un povero ignudo /
9-49: io vo'far prova, / s' io mi so guadagnar la grazia sua
spruzzan di cenere a cagione che non s' appiccichino al forno. 3.
, la minella. bacchetti, 1-i-347: s' era fatto onesto fino allo scrupolo,
fatto onesto fino allo scrupolo, né s' approfittava d'un palmo di grano,
temer di morte: / tema solo chi s' inzuppa / nella truppa / de'vin
sentirai sopravvivere in te la potenza che s' era celata in struttura di membra e sottratta
bolle di cupole / [la terra] s' innanza agli spazi, e si plasma
tuzia e metalli che a la medicina s' aspettano. mattioli [dioscoride], 707
a cui già manchi l'esca, / s' è che nuova minerva altri le mesca
: però ch'un labro a l'altro s' è ragiunto / per quel soave
orme. francesco di vannozzo, 173: s' a quella dea tu piaci,
pasto. garzo, xxxv-n-311: ventre s' adestra / a grande minestra. poesie
pubblico pigro ma pretenzioso... s' illude di raggiungere dei valori culturali '
che 'l padron me solo incolpe / s' un dì non gli fo recer la minestra
la minestra a modo suo. -chi s' impaccia con frasche, la minestra sa
minestrina di ricotta a foggia di ginestrata, s' uniscono insieme riccotta fresca di pecora,
domenichi [plinio], 33-7: s' usa ancora'oggi [il minio]
6-ii-589: quel mio amico da genova che s' incaricò di farmi miniare la tua fotografia
di farsi. muratori, 7-i-402: s' intende ancora che il libri ms. ti
que'miniatori di codici ch'oggi ancora s' ammirano. d. martelli, 168:
in pietre dure. pirandello, 6-92: s' appressò allo scrigno dove erano conservati un
minere nelle grotte, non altrimente che s' ei fosse marmo o gesso.
nove femmine ho maritate. un maschio s' è imbarcato per l'america; un altro
è imbarcato per l'america; un altro s' è accasato a tocco e lavora nelle
cagione della disposizion della terra loro: s' ell'è lotosa ovvero umida ovvero fangosa o
emozioni intraducibili per la mia fantasia che s' apriva allora avidissima alla vita.
/ pur trovo la minerà in cui s' affina / quella virtù per cui mi discoloro
stilla di liquore che dentro di essa s' introduce? -che ha una corporatura
dell'alabastro, che a un lume interno s' indori, bastava a rendere soltanto una
la donna] si come per picciolo momento s' inclina, così anco, come lieve
passo vibrante il corso imprende, / s' è quell'impulso minimo iterato. cesari
i lati milioni insienie / d'angeli s' affrontaro, onde sol uno / e 'l
: non aveva infatti mai cercato, non s' era dato mai la minima cura di
d'una guadagnata giovane [ercole] s' innamorò tante, che, come umile sug-
non guardino [gli uomini], qualunque s' è l'uno di questi, ogni
giordano, 5-7: io ti dico che s' ella [l'anima] avessi pur
suono o ritardo di tempo... s' ode un mormorio di scontento come di
non rispettino la minima unità colturale. s' intende per minima unità colturale l'estensione
che dirige l'operare del sapiente, se s' applica a dio, diventa uno de'
dante, par., 31-138: s' io avessi in dir tanta divizia /
a voler che 1 minimi del fuoco s' infilzino ne'pori delle particelle d'un
] / che non cred'io lingua mortai s' affronti / ad un minimo punto,
. v.]: proverbio latino ché s' usa per celia di chi non vuol
trascurala od errore, un minimo che s' oscurasse. l. bellini, 5-2-131
bruni, 99: ogni nume del ciel s' affligge e duole / ch'ella ancor
? / il petto esser più dee, s' ei pur gareggia / in esser tal
, ingrassa di giorno in giorno; s' è fatta una beltà pingue, forbita,
ministeriale ', a patto però che non s' usi. 5. che appartiene
anni, sanza conversazione civile, elli s' ausassero a durezza e a temperanza di
940: questa [pianta] ad altra s' innesta e nuove spoglie / veste mercé
-intervento. jahier, 35: s' avanza la pubertà ch'è una revisione del
e senza il ministerio dell'arte, s' aperse una porta in levante. a.
g. p. maffei, 109: s' egli, lasciato il ministerio della gabella
apportator del nuovo giorno / sull'orizzonte s' era già levato. tommaseo, 5-607:
veneziana furba avea conosciuto come il principe s' arrovellasse per lei. -col ministero
imperi e ne gl'ingegni, ma s' estende ancora all'altre cose inferiori e celesti
gli amori entro al bel viso, / s' io d'imitar m'ingegno / ne'
ferd. della valle, 175: s' errò costei / in superbia e in
stefania dunque a cesare novellamente / che s' invaghì di lei... /.
dé guardar per tuto, / ma s' el no ministrasse, el ave esse lovo
forza è pur che 'l franco stuol s' arretre. fed. della valle, 274
ciascuno per essere il primo, quando s' aprivano i battenti e appariva il guardiano
/ onde combusta / sulle piagge retee s' incenerisse / la greca armata. leopardi,
sapeva quanto l'imperio suo da questo s' avesse ad allargare. delminio, i-27:
, i-237: qua il fanatismo feroce s' agita / fremendo, urlando; là il
20-148: enea tutto nell'armi / folgorante s' avvia contro il pelide / e febo
le porte. tasso, 13-60: s' alcun giamai tra frondeggianti rive / puro
giov. cavalcanti, 22: il testamento s' ingegnava di occultarlo, e che i
la parola di dio ed i sacramenti s' adopera soprattutto lo studio e la carità
che remiga e fa li servigi che s' appartegnano a loro. cavalca, 4-62
che nella sedia di san piero siede s' appartiene di ministrare e di servire nelle cose
tal [mensa] non cred'io che s' apparecchi dove / ministra ganimede al sommo
, / o vero specchio, u's' agenza / ciascun ch'ha piagenza -in
fallamonica, 11: qual più s' affrena con la repugnanza / e più resiste
in falsetto di badessa / a ministrar s' è messa. -prestare le cure
talento. d'azeglio, 1-188: s' apre l a giostra tenuta dai maggiori paladini
. donato degli albanzani, 459: s' aggiunse che al tempo di ciascuno priorato
communità né a giusdicente in quello che s' aspetta al ministrar la giustizia, la ragione
trattato del ben vivere, 26: s' elli fa opere temporali, come fanno
fanno quelli lavoratori e quelli ministrelli, o s' elli fa opere spirituali, sì come
agli alti uffici, / perché ei s' adora e gli si bacia il piede.
corte, / che 'l re mio padre s' allevò bambino, / mi scoperse che
• un conferenziere, al proscenio, s' era scalmanato sulla necessità d'una buona
stato ministro del tuo male, che, s' avessi proceduto più umanamente con leandro e
pascoli, i-285: nei monti dove s' aggiravano francione e del fante e cesare
a la mente quel che di fuori s' apprende. n. villani, i-6-64:
sì come con ministro di venere, s' avvisò di poterla pigliare. rosmini,
[della volta]... s' hanno a figurare i quattro elementi, che
le annunziava chiaramente che il suo fine s' avvicinava. d'annunzio, iv-1-606:
dott. cècere -sebbene anche lui goffamente s' affannasse a riprodursi - restasse in minoranza
le vie. muratori, 9-17: s' essi [i ministri] poi trascurano di
ella è minorata l'orina, e s' ella è tolta tutta, procede per mortificazione
non soggiacenti a fallire a loro profitto s' investissero. conciliatore, 1-6: l'industria
con trecento sessanta / e cinque dì s' amanta / ciascun cerchio solare, / con
faccia, che quella sua prima bruttezza s' andasse minorando a poco a poco.
dell'animo nello studio si minora e s' intorbida quanto più si congiunge a'fini
divengono tanto più minori, quanto più s' innalza il fusto. -il pianeta
, 5-55: la quale aria col caldo s' aggiugne al foco di natura caldo e
24: i quali caratteri... s' adopran nel corso della scrittura per più
. d'annunzio, iv-1-78: ella s' avanzava nell'istoriata galleria del caracci,
cultura). tasso, n-iii-711: s' a me si dee giovare, il qual
mazzini, 83-206: di fronte al papato s' innalza, sorgente di non minore corruttela
la sfera in parti disuguali, e s' addimandano cerchi minori. idem, 3-3-33:
convento di quell'ordine in reggio che s' intitolò il santo spirito. d'annunzio,
o minore calore giornaliero si osserva, s' io non erro, nella nubia. b
siano distanti per tuono, non importa s' egli sia maggiore o minore, tutta via
chi in amore intende, in gioia s' adorna / e di ben dire avanza suo
/ e abbracciò là 've 'l minor s' appiglia. cesari, ii-124: l'abbracciar
nuccoli, vii-788 (10-6): s' io avesse i denar de la poletra
carlo. gualdo priorato, 10-i-3: s' immaginarono di potere... far nascere
di un consiglio, ecc.; e s' intende il numero maggiore o minore,
corpo luminoso appresso al viso, com'egli s' è in tre modi: secondo,
cielo d'alcamo, 158: s' eo minespreso aioti, merzé, a
fagiuoli, 3-2-292: non si sa già s' ei fece un salterello, /
/ a'ghibellini e a'bianchi non s' indugia / a scriver, battere i guelfi
d'introdur la sciringa d'argento, s' introdurrà una candeletta o una minugia smussata.
usatissimo il dire: 'il tale s' era legato le scarpe bene'o 'colle
in sé e sia messo a governare s' ingegna di trattare bene el suo popolo
ti giuro per l'anima mia che, s' io potessi morendo giovarti, non restarei
doglia e tristizia, in vile modo s' ingegna di privarcene, minuendo 1 nostri
o maiuscoli, a differenza d'altrettanti che s' ado- prano nel corso della scrittura per
... ora si rompono ed ora s' intrecciano / a sommo di minuscole biche
rimase a guardare le minuscole ondate che s' infrangevano a fatica. -non
chissimo medico condotto... che s' era ritirato in quel minuscolo asilo insieme
economica. marchesa colombi, 69: s' era fidanzata di sua testa con un
il silenzio della mia pianura / dove s' odon distinte / tutte le voci divine della
minuta statistica del partito, che non s' è mai fatta, darebbe una cifra enorme
verità] tanto di garbo insieme ch'ella s' accosti... a'grandi più
considerare singolarmente. leti, 5-ii-508: s' andarono minutando altre materie concernenti il governo
ventura rosetti, 1-81: come vorrete sapere s' ella [la liscia] è forte
: come ella [la pioggia] là s' agocciola, / così quivi s'annocciola
là s'agocciola, / così quivi s' annocciola / e minutèlla e grossa, /
son fumi / di profumi, / s' ell'è acqua o s'ell'è polve
profumi, / s'ell'è acqua o s' ell'è polve. 3. basso
d'artificio, la quale da'retori s' insegnava con picciola mercede. lancellotti, 1-29
3-31: cotale crescimento di profondità non s' ha da stimare che sia con si esatta
intender le regole, fa bisognio e s' appartiene atender ogni ben piccola minutezza. guazzo
domenichi [plinio], 15-3: s' indugiano fino a marzo quelle [ulive
qua avemo tanta paura della fame che s' el minuto del miglio non ce aiuta,
minuta polve / con densi globi al ciel s' inalza e volve. fr. della
acqua minuta e cheta, che tutta s' impinguava nella terra. sanudo, lii-79:
stracci di tela di lino... s' è ritrovata la maniera di far la
la bocca secondo i bocconi: / e s' io non posso aver del pesce grosso
, mangiando pesciolini minuti e anguille, s' ingrassa fuor di misura. stigliani,
2-484: anco la chiocciola minuta, / s' ella vien posta nell'ardente foco,
chi vede bene. condivi, 2-89: s' egli aveva a leggere una lettera o
minute mercatanzie. algarotti, 1-iii-28: vi s' intagliano [in francia] giornalmente in
dalle minute narrazioni a tutto suo poter s' allontani, per non contravenire al decoro
(462): dopo, non s' occupò più d'un affare così minuto e
a osservazioncelle minute di come per esempio s' avesse a distendere l'esordio, la narrazione
, si vedevano di lontano non altramente che s' elle fossero molto grandi. brusoni,
di arte bella. idem, 15-7: s' io n'avessi qui il tempo,
.. con le croci in mano s' andavano battendo di luogo in luogo e con
firenze, non rubassono anche loro, s' armarono e furono tanto forti che i
furono tanto forti che i detti maglietti s' acordarono d'ubidirgli. lettera sul tumulto
, 102: al consiglio del comune s' arroga x per quartiere, di questi
e gli operai minuti,... s' adoperarono colle mani e co'piedi,
, 113: cambio minuto... s' esercita da bancherotti, scambiando moneta con
garzoni, 1-799: il carbone, s' ha da esser buono, vuole esser
ed esteriori di certi devoti, che s' illudevano di comprare al minuto la grazia
, iv-14: dopo che a minuto / s' è il gatto ripulito, si ravvia
, / poiché talora con gli eroi s' accozza / gente che soffia e pur che
sorte un certo uscello che per quello s' entrava in un granaio, e perché
]: la ruota dei minuti c s' incastra nell'ali del rocchetto della ruota d
alberto, per i cinque minuti, s' era condotto a vedere, con gli
... a minuto a minuto s' intirizziscono. -annotare qualcosa, fare
657): come que'cavalli bisbetici che s' impuntano... e fanno mille
cioè quelle minime particelle che attorni altramente s' appellano. campanellax 4-285: venendo fuori
quella, in minugge conversa, che s' appella fuligine, vien tirata in alto
. il ministro di quelle minuzie non s' impa « cia. pure vedremo. gozzano
qualche minuzia lì, nella camera, gli s' avvistava di tratto in tratto: un
di catania. pirandello, 8-916: s' affliggeva dinanzi allo specchio dei suoi capelli
si dimostra quand'egli è intero e, s' av- vien che il medesimo sia lacerato
di siena, 104: non s' intenda d'alcuno cuoio o...
sua propria virtù penetri nell'acqua, s' inebriano i pesci e fra poco spazio di
. [crusca]: queste cose, s' elle non si minuzzano e conducono in
avevamo sparse sulla soglia per la minuzzata, s' ac corse di qualche spiluzzico
... tutta / entro il capo s' interna e vi s'intride / del
entro il capo s'interna e vi s' intride / del minuzzato cerebro schizzante / fra
. m. adriani, i-47: s' accostò [ai due fanciulli] una lupa
, 2-319: i cafri... s' intaccan la faccia per incassarvi minuzzoli di
minuzzoli all'uditorio,... s' arresta di tratto e cade al suolo moribonda
che bisogna saper anco in che guisa s' accozzano insieme, e certi altri minuzzoli,
voglia, / ch'ella non vi s' è per fare minuzzolo. fagiuoli,
far la nostra dea! / che s' ei buttasse, la beressi tutta: /
tutta: / oh! discrezione, s' e'ce n'è minuzzolo. note al
di minuzzoli. arlia, 1-222: quando s' interrompe qualcosa che andava a grado di
mio; e questo cielo / di me s' imprenta com'io fé'di lui.
ch'usan le donne, ond'ogni buon s' acqueti. tasso, 3-27: il
il mio cor, non più mio, s' a te dispiace / ch'egli più viva
qualora e've mandarò le mee littere, s' ello serà meo caro amigo, e'
. idem, inf., 13-48: s' elli avesse potuto creder prima, /
/ sì la tua mente nel suo mal s' indura, / che né la stanca
. b. pulci, lxxxviii-n-295: s' i'posso trovar pace alla mie guerra,
vedrem forse lo stile, ove non s' erra, / levare a volo e rinnovarsi
mi viene. sansovino, xlvi-159: s' io procaccio di compiacere a giovane da
: una mia pari / in tal guisa s' accoglie? usan tra voi / sì
/ il mio compagno arabo / che s' è ucciso l'altra sera. pavese,
a girare le strade / e nessuno s' accorge che guarda e ci pensa, /
o dolce segnor mio », dis- s' io « adocchia / colui che mostra sé
: questo uscio fa sì gran romore quando s' apre, che leggermente sarei sentita da
. delfico, i-46: l'uomo s' identifica talmente cogli oggetti che gli danno
di non lasciarmi uscire di qua, s' io non mi trovo un impiego da
mai altra cosa tale del mio non s' è vista. magalotti, 9-1-5:
là di questi miei / a riguardar s' alcun se ne sciorina; / gite
ottonaio, 2-19: per dio, che s' io non stavo in sulle mia,
animo languido color di miosotide, non s' avvedono di chi ride, e rispondono
sen vanno al vento, / quai s' incontran volando e caggion tronchi, /
col suo volo, e così s' incontrassero. carena, 1-135: 'mira
, presso la bocca, nel quale s' affissa l'occhio per aggiustare il colpo.
sp., 17 (300): s' incamminò prendendo per punto di mira la
... in tutte le sue azzioni s' era sempre governato con la mira di
arma). tasso, n-ii-317: s' uno guerreggiasse per guerreggiare, non si
: son di razza cecropia, mira s' abbia alla mi condizione! amenta, 3-3
alla mi condizione! amenta, 3-3: s' io non avessi mira alla mia e
c'è bisogno d'aurea lira: / s' ha da cantar del 'culo '
alla distanza adeguata con pistola alta, s' abbassa dri- zandola verso la testa,
quella compagnia di propagatori di scandali che s' era unita in parigi. capuana,
mira di ciascheduno, e in brieve e's' accorse che questo juccio, passando,
filena] tai cani a le coste che s' avedrà con cui ha da fare.
. petrarca, 248-11: vedrà, s' arriva a tempo, ogni vertute,
si vedevano di lontano non altramente che s' elle fossero molto grandi. g.
animoso. intelligenza, 210: cleopatra s' armò con gran franchezza / e faceva
come, / e si strugge e s' avanza e nasce e muore. tasso,
.. con quell'osso in bocca, s' acquietava un poco. leopardi, 971
/ che, nel pensoso amor mentre s' infuse, / con vago attorcigliò vortice breve
s' ascriva / ad arte umana od a mirabil
ciel profondo. cesari, 1-1-4: s' era trattenuto [cris, to] co'
dalle sue ciglia. tutte le clarisse s' illuminano di letizia. sembra ch'esse
la folla che gli fece rispettosamente largo, s' avviò per mettersi alla testa di essa
le sue potenze e il corpo stesso, s' ingegni di con seguire o
letto funebre e da un anello che non s' era fuso. il volgo aggiunse mirabilia
acciò che più mirabilmente smutosse: / s' accrebbe più d'un palmo di statura,
più grosse. tassoni, 9-12: s' accese il monte [per il fulmine]
replicai io, mirabil mente s' accorda co'versi del mio poeta. tortora
, quando sanno alcuna cosa mirabilmente, s' ingegnano di rivocare innanzi agli occhi della
, così mirabilmente regolati, qualche volta s' incontrano e succede il 'patatrac'. ungaretti,
il nome suo; pel quale ancora s' intende che sia gianda d'albero simile
nelle leggi della natura: il che s' intende respettivamente all'estimativa di chi lo
gran parte del senato, che ridotto s' era, spaventato dal miracolo [dello scoppio
trovereste voi che fosse tanta o almeno s' avvicinasse a chiarire sì vasta sentenza?
gualdo priorato, 3-ii-19: mentre pranzava s' empirono le stanze e la sala di
: -lasciatemi di grazia partire, che, s' io sciogliessi la bocca al sacco,
subordinata). monte, ii-390: s' eo doloroso ciascun giorno vado / o
fia / se cristo teco al fine non s' adira. boccaccio, dee.,
, che non sono il primo che s' innamori. c. dati, 39:
per piaga di fuoco, lo quale s' apprese ed uscì de'turribili miracolosamente.
pigliare, / nella sua mente tanto s' asotiglia / ke sa la cosa per ke
di grandezza di grappoli, come che s' allunghino verso terra talora un braccio e
che non brucia, e di già s' è messo in un tabernacolo con tante
mirador è a la foresta, / s' esso 10 vede, mai campar non
l'isola d'elefante, già prossima, s' addoppia, si riflette quadrupla, s'
s'addoppia, si riflette quadrupla, s' avvicina, s'allontana, scompare. ungaretti
si riflette quadrupla, s'avvicina, s' allontana, scompare. ungaretti,
voi tucti nel mondo magni, a ccui s' affaitan tutti ei minor vostri e de
di dante, xxxv-n-705: là 'nde però s' acconcia il mi'fin core / in
lo trattavan gli anni, la gamba che s' era rimessa bene. -iron
tuoi spregi nel fatto della religione. s' aggiunsero a codesto alcuni 'mi-rallegro 'ironici
guazzini, pasticci, torte che, s' egli aspettasse il carnovale o la corte di
terra. pascoli, i-445: non s' erano spenti quegli occhi miranti all'alto.
s. maffei, 7-14: così s' avvien che ferva / tra due belve la
donna mia, tuttor davanti; e s' eo con gli occhi altrove guardo o miro
, in sua spera mirando, / s' inamorao per ombra a la fontana.
pian verrommene, tanto / che pur s' avvezzi l'occhio mirarti fiso. giov.
non si diparte, / che non s' adorni al vivo raggio ardente.
con quel fero desio ch'ai cor s' accese / mirando gli atti per mio mal
ed è mirata, e in cor s' allegra. marradi, 139: mirandoti
alma, ch'asseta; / ama dunque s' io amo, ardi s'io ardo
/ ama dunque s'io amo, ardi s' io ardo. marini, 261:
nobilitate, / mirando nel piacere, / s' accorse ben che 'l suo male era
io mi scoloro. guarini, 57: s' i'miro a le bellezze di mirtillo
vide fue conquiso / e dismarito sì che s' oblidao / pensando che 'nfra l'acqua
irato. belo, 12: perdonatemi s' io vi tocco, ch'ogni volta
mira, / é quella gente che qui s' innamora / ne'lor pensieri la truovano
14-9: perché più lo tuo desir s' avvive / ne l'amor di qua su
che del suo proprio error l'alma s' appaga. sergardi, 204: ecco d'
begli occhi e belle ciglia; / ma s' altri a mirar piglia / per l'
sani, / mirate la dottrina che s' asconde / sotto 'l velame de li versi
, 609: alloggiandosi un essercito ove s' abbi a fermar molto tempo, si
'l cavalliere, / quando a'balcon s' allargan le bandiere / per mirar chi fra
angel di dio, messia novello, / s' io non merto perdono a tante offese
i passi e 'l core, / s' a l'opre de la mano il cor
iesù la lancia pigli; / ché s' al ver mira questa antica madre,
miravo con la pistola, cosicché egli non s' attendeva a staccarsi da quella specie di
nuova, 5-2 (46): molti s' accorsero de lo suo mirare; e
. boccaccio, iv-176: febo s' innamorò di molte altre che qui non
, 87: nullo si faccia mirato / s' io languisco tuttavia.
[la donna], mentre la s' avvicinava. miratóre1, agg. e
/ terribili, quando a vespro / s' arrestano le miriadi / possenti dei cavalli /
entusiasmo mentre una miriade d'idee gli s' affollava alla mente. 2. ant
suole / ergersi il pin ch'ai ciel s' estenda. tasso, 8-3-1425: vi
di tutto il braccio. l'animale s' attorcigliava come un drago cinese; e
simili a quelle del finocchio, onde s' ha preso il nome. spolverini, xxx-1-102
queste sono le gemme, le quali s' adattano allo 'ntaglio... mirmèdia è
mirmidoni, perché sono popoli che molto s' afficcano nel guadagno e in ritenere lo
fondo al campo sgombro del pallamaglio, s' era riaperta la gran porta che noi
dal mirmidònico lochita gallo dell'elba, s' avanzava l'epitarchia formidabile, l'ordinanza grecanica
le corone / eran cadute, e s' imbevean le rose / nel sangue che
sé nel miro gurge, / e s' una intrava, un'altra uscia fori.
quasi uno fastello di mirra il quale dolcemente s' avea confitto nel cuore. s.
mio, benché defunto: / oh, s' una lagri- metta in lui cadesse,
una prodigiosa quantità di mirto, che s' impiega nelle concierie. fantoni, i-4:
di acanto. pascoli, 1442: s' impigliò nella veste un germoglio di mirto
perde in agio, in me- zagio s' acquista; ché vile prò'e negrigiente vaccio
di schernire e deluder l'uomo, mentre s' aggirano in questo regno dove hanno le
credete voi ch'egli avesse fatto, s' egli ci fosse misavvenuto dalla battaglia? seneca
tosto misavvenire, come in quelle là dove s' assicura troppo: è bene folle
usanza, a chiunque per misavven- tura s' incontrano. carducci, iii-7-279: ahimè come
innanzi poste in mostra quelle miscee, s' innamora di molte bazzecole a mo'dei
, iii- 338: la caldaia s' empiva -una variopinta miscèa d'ogni fatta
'frusta ', vi pare che s' abbiano a chiamare una miscea o un fascio
, contrastanti, che si dispongono o s' immaginano disposti in modo da formare un
, destinare. pagliaresi, xliii-no: s' io perdo di questo mondo tristo /
addosso; ed in modo sì strano / s' era con esso avviticchiato e misto,
litigio. latini, i-2023: s' è di te più forte, / fai
ala mischia; / ché foll'è chi s' ari - schia, / quando non
. varchi, 18-2-168: di già s' era cominciato una ferocissima mischia, e
d'archibusata. cesarotti, 1-vii-223: s' allenta / della mischia il furor, troiani
insieme, poi tutti in una mischia s' azzuffano, con intrecciamenti d'arte e di
. nomi, 9-18: cento volte s' è fatto qualche mischia / o per cagion
o del confine, ma un altro potentato s' inframmischia / 'prò bono pacis '
muzio, 4-54: cantiam noi pur s' a te 'l cantar diletta. /
se alla miseria di chi che sia s' aggiugnesse alcun bene, non sai ebbe quel
dante, inf., 25-62: poi s' appiccar, come di calda cera /
tenace, / squallido, freddo, s' invischiò cogli occhi; /...
di certe manifatture co'forestieri, non s' ha da permettere che se ne muti
avvolse, li mischiò: come se davvero s' incontrassero nel buio e si stringessero,
prima ella si trapassi torecchie ch'uom s' accorga di doverla incontrare. caporali,
, benché lui medesmo tal volta non s' intenda, pure in certo modo zoppigando
nuovo colore. campanella, 1043: s' alza in su l'ombra e moltiplica,
a gl'inganni il mostra, / che s' ha mischiar con la progenie nostra?
su i guerrieri, /... s' inr broglia in quelle maglie e mischia