da libia. d'annunzio, iii-2-271: s' ode il fischio del vento libico.
e balzi / [il somaro] s' è avventato alla ciuca. -libidine
. bocchelli, 13-511: l'ira tumefatta s' infonde nella severità correttiva, sia dei
antri, spilonche, grotte e tane, s' andavano a guisa di satiretti e di
ma con la bella man la dea s' oppose. /... / -
lecito ogni libito. imbriani, 2-61: s' erano sentiti ripetere... che
oscuro, / con brunoro e clodin s' è innanzi mosso. soderini, i-63:
del levante, e dalla parte diritta s' aggiugne libonoto. landino [plinio],
libonoto, / chi da affrico fa, s' altro non puote. targioni tozzetti,
lo cerchio che nel mezzo di questi s' intende, si è quella parte del cielo
di espedirli. firenzuola, 954: s' io... /...
: desta e sciolta, in un piè s' attiene e libra, / indi il
libri le ragioni scrivono che a'cavalieri s' appartengono. s. maffei, 4-76
che, alzandosi l'un capo, s' abbassa l'altro. aleardi, 1-105:
, 36: il maschio canta soavemente e s' alza da terra cantando,..
ora o due,... s' affaticava a insegnare librettine e grammatica a
da alcuno orco o uomo salvatico non s' udì giammai nominare. tommaseo [s
cavalca, 19-53: per se medesimo s' avea scritto alquanti libricciuoli e portavali in
ogni tanto a sbrattar la casa s' è andata formando una catasta composta
non pagassero nei tempi prescritti... s' intendano... formati debitori nel
valore e stima di quei beni che s' acquistassero da ciascuna persona. -libro
senese [rezasco], 2-249: s' intenda essere a ciascuno statuito termine sei
di dio. tasso, n-iii-829: s' io non sono errato, il cielo è
. v.]: 'un vestito s' apre come un libro ', quand'
male d'alcuno, sogliono dire 'e's' è letto in sul suo libro'.
/ tante minchionerie, che a raccontarle / s' accosta a pier matteo che tutto crede
ordito nei licci, in modo che s' intreccino con la trama condotta dalla navetta
v'amo a dismisura; / e s' io ne son sì liceo / ben me
: certi liceisti eleganti, a cui s' invidiava i calzoni fini, il piede
licenza. gioberti, 1-136: ben s' intende che, discorrendo della libertà in
e vana licenza che essi da sé s' hanno presa, così ne vanno ogni voce
tutti gli altri lirici greci, pure s' è servito di tanta licenza ne'suoi versi
... / dove licenza popolar s' ammanta / di libertade ed ogni dritto è
sp., 5 (87): s' alzò da tavola, e seco tutta
chiasso. chiesta poi licenza agli ospiti, s' avvicinò, in atto contegnoso, al
tolta / da lui licenza, il cavalier s' invia. g. gozzi,
libertà ». tanta licenza di già s' aveva usurpata quella scorretta gioventù. dovila,
e per la contumacia di quelli che s' arrogavano la licenza di credere e d'insegnare
quella porta in della quale lo ditto fuoco s' appigliasse, possano, licenzialemente e senza
sp., 28 (490): s' aprì il lazzaretto, si licenziaron tutti
annunziava che, messo alle strette, s' era licenziato dall'impiego. bernari, 3-14
, né il riscatto contro la corte s' era per anche licenziato da'loro cuori.
: quasi tutte [le api] s' erano licenziate ad un otta dagli antichi
281: in questa maniera assoluti, s' introdussero dentro la chiesa dove, ascoltata
e distruttiva e predace, cotesta inclinazione s' era già licenziata in sicilia, al tempo
. vi si licenziò tanto, che s' era messo a vivere in adulterio pubblico e
castagne si eran visti licenziati anche quelli, s' erano arrabbiati malamente. -reso
punto torto. bacchelli, 6-398: s' imbattè in alcuni di quei licenziati..
e prestante. cuoco, 2-206: s' intendono e si proclamano licenziati coloro che ottengono
licenziato. (sono luoghi d'eguaglianza: s' arriva e si parte senza bisogno di
dio volesse che nel dottorato d'italia s' usassero quelle solennità che si usano nelle
lucchesi [in rezasco, 574]: s' ingiunge obbligo... di non
[metafore] più spesso e più licenziosamente s' adoprano nella poesia che nell'altre composizioni
de'prìncipi, senza potere di terminarsi s' ell'era ribella o licenziosa, erano agitate
repubblica. g. bentivoglio, 4-1182: s' erano immersi [i nemici] nel
attendendo alla vita cavalleresca e licenziosa, s' impiegava più volentieri, tenendo soldati e
d'imitatori dell'antichità, non s' accorgono che la vanno depravando. stigliani
. foscolo, xv-138: piacemi che s' egli era ne'fati che l'autore
. calvino, 71: la porta s' aperse e ne uscì una donna olivastra,
. bacchelli, 1-i-154: il parroco s' era ritirato da un pezzo; gli
in quella o in altra età simil s' udiva [la cetra] ».
scienza ed altro il formare un liceo dove s' insegni ogni sorta di sapere. g
. l. cassola, 3: qui s' aprono licei, qui sorgon moli /
più ricercate. lubrano, 2-410: s' impara più in. un giorno negli
iniziare, ma quelli e questi spesso s' imbrogliano e sciupano l'un l'altro
, se vi lece, dirci / s' a la man destra giace alcuna foce
più ch'altra vita assai felice, / s' in questa bocca amata / l'anima
tuo ga- stiga / del fatto onde s' imbriga. tasso, 5-32: or qui
gozzano, 1 * 414: il piede s' avanza... fra muschi,
ferd. martini, 1-iv-49: tutto s' indugia a roma. vollero far la
attraverso la fiaccola di una candela, s' incendia con qualche rumore, a guisa
e sedette per tribunale, nel luogo dove s' è detto * licostrato ',
cellini, 688: chi per disgrazia s' abbatte a un di questi marmi macchiati
giulianelli, 1-36: l'industrioso artefice s' era trovata traile mani una pietra singolarissima macchiata
: pubblicamente si vide cosa che non s' era mai per lavanti veduta: la
me loco, / ma sia, s' ardo di fuor, ghiaccio il mio seno
il mio seno; / che, s' ho macchiato il corpo, ho l'alma
ora odiano, or sono allegri, or s' attristano, or son prosperi, or
momento. ojetti, i-97: petrolini s' è dato al tragico francamente: al
suoi vapori, colla sua algebra, s' è piantata sul trono dove regnava il
andiamo! ». la macchina fatale s' avanza balzelloni, e serpeggiando.
gualdo priorato, 3-iii-111: il governatore s' immaginò in tal emergenza di far fabbricar
, 9: per le rappresentazioni che s' intenderà di fare, doverassi...
di altissimo ingegno ma di debolissimo corpo s' incontra in un gigantesco capitano delle guardie
parte della attenzione di chi compose l'opera s' odono de'teatri sfera elementare. b
.. / suggetto degl'inchiostri, / s' appoggia la machina delle cure gravi.
l'almé e intorno a i cor s' accampi, / quand'ella adopri fulminando
che sapessero cosa alcuna della machina che s' andava ordendo. idem, 9-30:
, studiò di vendicarsene, e principalmente s' accinse alla ruina del mazzela, come
peso proporzionato alla potenzia che 'l move s' ha a considerare della resistenzia del mezzo
di far che renzo, staccato che s' era da lucia, non le tornasse
vince la sacra nebbia, in cui s' asconde, / e nudo il tragge ne
cospiranti o machinanti..., le s' intendin solo prive d'ogni successione.
b. davanzali, ii-171: l'affrica s' era ribellata, macchinando novità l.
certe ghigne, di quelle da segnarsi quando s' incontrano per istrada... bene
159: platone ha bisogno che ognuno s' adatti alla sufficienza di quell'astrazione di vita
che, con l'aiuto di quelle, s' investigano, pensano e ritrovano molti istrumenti
l'etichetta del suo intruglio, e s' è messo a fare l'inchiostro. bocchelli
assurda, una macchinazione del destino che s' impadroniva brutalmente dime. -intrigo,
che è fabbrica in generale, ma machinazióne s' intende arte di fare le machine,
di piantarci e di ficcarci la quale s' industriò quel macchinista beffardo, quel baione
boccaccio, vi-279: dietro ad un macchion s' ascose, e stava, / fin
d'annunzio, iv-1-512: il cielo pomeridiano s' era impregnato di vapori e biancheggiava stancamente
, 46: però non amirar s' io meno il macco / dirizzandome con
coll'invecchiare il mace diventa giallo o s' imbianchisce, e riesce eziandio friabile secondo
] volle che imparassero lettere greche e s' esercitassero ah'armi macedone. papini, 27-
, 3-374: un altro dì, che s' aveva fame, quello stesso macendoncello si
magno. ariosto, 37-20: s' al fiero achille invidia de la chiara /
c. malespini, ii-44-152: s' innamorò fuori di modo nella moglie di
patisce nulla di danno nello stato, s' inviano bravi a svisare i vassalli del nimico
: il suicidio come si pratica oggi e s' è praticato sempre mi fa schifo.
quando c'è qualche bestia da squartare s' offre lui di farlo. macellarésco
casa una macelleria della quale il nonno s' era saggiamente disfatto. e. cecchi,
g. villani, 12-28: i fiorentini s' accordarono di nuovo e feciono ragione con
che macello è sempre / d'umana s' appresentavano. p. giustiniani, 18:
fardello, i... i s' accorse che giunon sì gran macello / fatto
dieci, nel qual spazio di tempo s' indolciscono a bastanza. leggi di toscana
menstruo solvente o macerante con che s' impregni e s'amolisca detto cibo.
o macerante con che s'impregni e s' amolisca detto cibo. -posto in macerazione
la rocca, poi si fila, poi s' ordisce, poi si trama, poi
roberto prunas, gonfio e bianchicchio, s' è arrestato contro uno sbarramento di torpedini
essere il prezzo dii mio infachinamento? s' io non trovava quella ianua aperta,
il porfido per figurarlo, né egli s' intenerirebbe tenendovelo, né il macerar che
mazza, iv-28: vergin... s' aggira / da l'albeggiar a l'imbrunir
macerato, ma per tutto ciò non s' arrendea, perché dentro v'avea più
a costo d'incredibili sacrifizi, non s' era mai smentita di fronte alle più
sizio, macerazione, e che cosa s' impara. govoni, 296: scopro la
macerazioni lo spirito si debilita e la mente s' in- vigora, non sendo da'suoi
s' incantavano dietro la novità, fra le quali
, / a colui par ch'ognor più s' empia el saino. firenzuola, 277
stanchi e maceri / il furor tuo s' appaghe, / e non aggiunga ai laceri
. / con uno scherzo innocuo / fitto s' aveva in testa / a quel pedante
sbirraglia / della vile aborigene canaglia, / s' affatica e travaglia, / machiavellando,
/ d'un qualche ghirigor che non s' intenda. 4. locuz.
, plurale, plurale di il frutto, s' è formato un la frutta, e
sabbia chiamata 1 pozzolana ', la quale s' incorpora con la calce e co'macigni
del nostro alessandro. polvere tetra, questa s' accese senz'altro fuoco, che l'esa10
4 (56): ogni tanto, s' incontravano mendichi laceri e mille ciascun giorno
partivo quel detto: - mi s' è levato un macigno di sul petto.
1-i-253: il suo pallore di malarico s' era fatto alquanto macilente, chiazzato di
quante olive stagionate e preparate come s' è detto possino stare sotto la macine nel
: / e quinci si raccorga, s' alcun ci erra, / che macine non
m. cecchi, 57: quel ghiotton s' aggrava in mo'che voi / diresti
, splende, / è furia che s' ostina. 8. calpestare pesantemente,
e farine e i quantitativi del macinato, s' addiede che l'impresa era tale da
vuoi vedere al tasto, / e s' io dico bugie, dimmi po'infame.
/ lungo il dì, fin che s' abbui; / e la notte al macinio
/ lungo il dì, fin che s' abbui. pascarella, 1-95: il paesaggio
: quei poveri schiavi... s' attacano alla stanga d$lla mola, e lì
. soderini, iii-16: di ghiande ancora s' ingrassano le pecore e ne maciullano ancora
p. de'bardi, 1-9-74: pur s' io ci penso ben poco mi nuoce
un lacerto. d'annunzio, ii-405: s' affettò / il pane e
14-203: un prete malinconico che mi s' era seduto accanto rimette l'orologio a
, 18-193: a poco a poco egli s' accorse che tutti quei settembrizzatori della critica
tutto l'orlo. bocchelli, 14-60: s' era addormentato così, sognando, senza
/ perché appoggiato a un alber s' accosta, / e chi quel taglia,
tutti macomettani. pallavicino, 1-467: taluno s' è ingannato di tor vigore a questo
da'medici e da'filosofi, quando s' arriva alla figura, io non so
'. pascoli, 582: s' udivano sussurri / cupi di macroglosse / su
e in essi, quasi macule dove s' abita, vedi interposte grandissime solitudini e deserti
mascardi, 87: questo passaggio, che s' è fatto per la storia d'erodoto
mattinate intere; nuda su la spiaggia deserta s' è cosparse e maculate di rena infocata
con destrezza, sì ch'ella non s' infranga, macoli o malmeni punto.
alcuna. niccolò da correggio, 1-241: s' io pensai mai, signor, quel
importunamente si in- framettono, le quali s' ingegnano di maculare e rapire quello che
, ogni volta che le vittorie non s' assicuravano con moderazione e con prudenza,
[dell'alloro], il quale s' appella orbacca, se ci metterà nel vino
: lorenzo ci ha ragguagliato dello onore s' è fatto a madama di ferrara là a
gozzano, i-25: madama colombina / s' affaccia alla finestra / con tre colombe
d'un giovine coniglio / tutta lieta s' impadronì. fiacchi, 112: un certo
fusinato, vii-951: rispettoso il camerier s' avanza / ad annunziare alla gentil padrona /
che 'l serpe o altra fera pessima s' è data tra'vostri pullicini, e tutti
, così detta dal nome della città ove s' è prima fabbricata. panzini, iv-392
n-16: il primo che mi disse che s' era sposata fu gerolamo, il pescatore
mano in pasta, considerava che tanto s' imbratta la madia per far dieci pani
ti riprovi / contro lei, che s' arrende incrudelita, / senti, che
che non fo zuppe e da me non s' intride / farina di più semi nella
prende un pezzo di pasta, che s' allunga e gli scappa da ogni parte
x-4-140: la cena era finita; ella s' alzò, ripiegò il tovagliolo, rimise
pur madido di un sudorino vischioso, s' era veduto simile a quegli alberi che s'
s'era veduto simile a quegli alberi che s' affacciavano dalle muricce, stecchiti e gocciolanti
e madida. vittorini, 3-50: s' è alzato, ed è in piedi nel
: se il calendario vi ci mette, s' egli vi ci mette, farà sì
corti ed acuti, mano mano che s' accostano alle ruote, tanto che finiscono coi
mia nuova serve per assicurarci di quello che s' è buscato fino a ora, e
di questa commodità. tasso, n-ii-513: s' alcuna è la quale senz'alcuna distinzione
sappiate, madonna pica, che quando s' ha da entrare in battaglia, né
, la quale sempre dimanda e mai non s' empie. francesco da barberino, iii-354
: conoscer ciò [gratitudine] non s' empie / colui che non è usato di
'l servigio sentire / non può, s' el non conosce come costa, /
come costa, / et acciò non s' accosta / chi crede sé o sue ovre
buona e ordinata limosina... s' era fatta lungo tempo e facea per li
cristo, ch'io le farò recere, s' ella ha mangiato nessun buon boccone.
ser rinaldo da signa, non so s' era madornale o no. fior ovante
? -o questa è madornale. / domanda s' ha il mostaccio. fagiuoli, i-34
madornale. par ini, 449: s' accavalcia sul naso gli occhiali / e gli
buoni denno desiderare. tasso, 11-iv-229: s' aviene che la città drittamente e convenevolmente
per iesù la lancia pigli; / ché s' al ver mira questa antica madre,
, 2-36: le nòcche delle madri s' inaspriscono, / cercano il vuoto.
collocata la stampa, dove non pur s' imprime, che si gettano i caratteri
, prima indolcito a fuoco, sul quale s' intagliano di rilievo quelle cose, che
, vi- 131: -a che s' adopra cotale orina? -si bee a digiuno
, xli-i-473: una tessitrice qui vicina s' era condotta tan- t'oltre per male
, 1-221: nell'idropisia del capo s' osservano non solo li ventricoli pieni d'
matre e sua volta materia terrestre vetrificando s' impasta. tasso, n-iii-593: disse
biancastra, fatta a cannelli, i quali s' inalzano dal suo piede insieme strettamente uniti
. gozzano, i-414: il piede s' avanza ora fra muschi, licheni mostruosi
, attorcigliandosi alle cancellate dei giardini, s' inerpicano di balcone in balcone. pascoli
87: 'madre': fra gli strumenti s' intende quello nel quale vi s'incastri o
gli strumenti s'intende quello nel quale vi s' incastri o vi si formi dentro che
stella. sacchetti, 74-35: costui s' andava con le gambucce spenzolate a
. firenzuola, 704: lasciami vedere s' i'ho quel madrigaietto ch'i'feci
, altrimenti, se goffredo averà cervello, s' accorgerà che voi siete una mariola,
: la satira in pensier un dì s' impresse / di far delle sue armi
16- 178: su un piano s' aduggiava, solo, un monolito madroso.
: quelli di macedonia... s' allegravano avere perduto non come cittadino e re
passata domenica feci, a piedi, s' intende, una lunga e alpestre scorreria nei
la persona del principe,... s' intitola di violata suo crudo realismo
rati. la stessa maestà della legge s' inchina davanti al vedieno... iddio
maestà divina ed umana tutti quelli che s' erano commessi nelle passate azioni del compromesso
/ con tanta maie- stade al cor s' offerse / che li si fece incontr'a
la trionfale / maestà de 'l tramonto s' inseguiva. fracchia, 854: la penombra
, iii-1-283: ecco! maestosamente ei s' incammina / verso la bella che 'l
maestoso del deserto, / qui non s' ode che il fremito delle onde. visconti
le foglie intatte. pananti, iii-99: s' eleva [il palmizio] diritto,
fe'quest'arene. tasso, n-iii-748: s' io m'appigliassi a quello che socrate
ii-173: ciascuna di lor da te s' addestra / a procacciarsi amanti, perché
che lo togghia amore; / ma s' io posso chest'arte un dì imparare,
, e quel tanto che si leva s' aggiunge all'altezza della maestra. boldoni
fosso). soderini, ii-214: s' agguaglia la terra con l'erpice rimboccato,
d'annunzio, iv-2-11: la zarra s' era arrovesciata all'indietro voluttuosamente con erto
e maestraleggiano. falconi, 1-56: s' appiccheranno detti fili di cartone, che una
virtù per la quale quelle cose che s' appartengono al fondamento della religione dirittamente e
apparecchio, senza maestranza, senza esperienza s' attentarono di fabbricare cento cinqueremi e venti
18-3-170: i maestrati tutti a piede s' inviarono dopo il chericato verso la chiesa.
porre in questo viaggio di quello che s' è detto. e. danti, 1-40
detta bussola, grecheggiando o maestreggiando, s' allontana dal polo. d. bartoli
maestrevole ornamento della natura, a te s' inchinano gli elementi, le fronde de'
-con metonimia. boccaccio, 1-i-196: s' egli avviene che con lui urtare ti
si trovò maestria militare nella quale non s' esercitasse. g. gozzi, i-9-166:
a maestria, [la prima schiera] s' aperse, e lasciò valicare e mescolare
. fazio, v-7-67: a maestria s' ingegna, / combattendo col tor,
, 24-47: sì come il baccellier s' arma e non parla / fin che 'l
figliuola / che imparar volessi bene, / s' ella è sana delle rene, /
murtola, 5-41: mastro del favellar s' udì il sanese, / il sanese gentil
ch'uom ch'è truante col diavol s' afferra. m. villani, 9-58:
, 40: sarei troppo gran mastro, s' io potessi / duonar la vita altrui
chiave alle grandi, e per quelle s' entra ne'veri sentimenti degli autori, che
nuova generazione, dal 1945... s' è trovata improvvisamente senza maestri apparenti per
la mattina. / là un po's' annoia, un po'ride schiamazza; /
e fece vedere al re che, s' egli voleva, arderebbe tutta quell'armata cogli
o d'alcune cose, dove e perché s' abbino a fare per maestri di pietre
: fatta la casa, il maestro non s' impaccia più là, perché non è
venne mastro simone calzolaio, / che s' intendeva di scarpe e di cucina.
, / perché mosca giammai non vi s' accosta / mette mastro merian nell'utriaca.
/ col brando in man a ferir non s' è infìnto. luca pulci, 1-3-44
., il quale a questi giorni s' è messo dietro a una invenzione nuova di
quattro maestri del sale... s' intendano... essere veri giudici e
val al signore ed annunziali che, s' egli vuole, io li darò domane il
patrimonio,... di nuovo s' infuriò. 16. chi,
. pirandello, 8-979: nondimeno egli s' era fermamente proposto d'amarla con sincerità
; / vuol che alla principessa ognun s' inchini. berchet, 1-29: poeti che
della plebe rurale. pirandello, 8-204: s' era più che mai confermata nell'idea
maestra man del rar pittore, / ove s' inganna l'uomo e giove ancora.
maestro che dell'un contro l'altro s' aiutasse a'propri disegni. 2
, / che ti pone in dubbio s' all'occhio diritto parere / l'alma
, salino come l'onda che già s' intorba e ristagna in fanghiglia fetente.
. onesto da bologna, lxv-8-4: s' eo non temesse la raxon de prima,
ha l'ombra maestra, la quale s' interpone infra il lume riflesso ed il lume
e l'altra, disse, a cesar s' apertene. crescenzi volgar., 9-36
considerando poi nel suo cervello / che s' a quel luogo a bambera s'invia,
che s'a quel luogo a bambera s' invia, / potrebbe andar a roma
maestro e tramontana, non senza pena s' approdò ad un scoglio a 30 miglia da
ragionare sul valore della parola, né s' è curato di sapere che nel modo
con un suo infernale ingegno saturnino, s' era procacciata entratura e influenza dappertutto.
idolo e maga. lorenzi, 4-4: s' altri è pur, cui cieca voglia
: stando ignudo alla campagna, / s' uno avea qualche male, era palese;
qualche male, era palese; / e s' una donna avea qualche magagna, /
, o morte ladra, / ch'oggi s' è laureato il cave- dagna, /
autunno con questa disposizione e non mi s' incarognisca addosso una sgraffiatura, che potrebbe
ferito lasolo; / dela magagna non s' acorse niente. danza, lxxiv-128:
piangenti e dimesse; / e poi s' ingolleran qualche salsiccia / fetida, sporca e
passare e gire nella mangna, / s' io ci potessi soccorso trovare; / forse
lui parola perde ogni efficacia anche quando s' indirizza a combattere le vere magagne sociali
. a. pucci, ii-210: s' ella è matta o sozza e co'molte
e cotanto sottile, che appena altri s' awede che vi sia queh'infermità ch'io
magagne, con una grande indulgenza che s' univa alla pietà. -l'ogni magagna
complimento. amari, 1-1-298: non s' accorgea [carlo d'angiò] della magagna
: già co'colpi tutte magagnate / s' avevan l'armi e le carni tagliate
ragion fa che la tua borsa non s' empia / di cosa macagnata o falsa o
e magagnata in fra l'altre, s' ella vi sta lungamente, infracida l'altre
, sèrballe, né prima le guaterebbono s' elle non fossero magagnate. boccalini,
e macagnati. firenzuola, 911: s' ei ti parla in dolci accenti,
europa, specialmente ne'paesi montuosi, ove s' alza fino a quindici e venti piedi
mila fiorini ch'egli avea in arezzo s' intendessero che 'l comune di firenze glieli
sanza li magaluffi da lui, comeché s' onestò di volergli in peestanza. pataffio,
aggiuntiva alle imposte ordinarie, di cui s' appropriava l'erario sugli scambi commerciali.
assol. d'annunzio, v-1-333: s' incupiscono talora come la bragia; abbarbagliano
, 230: don pietrino... s' intendeva meglio delle proprietà anticatarrali,
soggette a rompersi. foscolo, xvii-94: s' è anche dimenticato di riporre nel magazzeno
certe ghigne, di quelle da segnarsi quando s' incontrano per istrada... bene
granai colmi, traboccanti, appuntellati; s' indicava il numero de'sacchi, spropositato.
i cartelli di quelle botteghe i quali s' intitolano 'grandi magazzini ', nel
montale, 5-111: nubi color magenta s' addensavano / nella grotta di fingai d'
grano. lastri, i-171: per questo s' arano le terre nel maggio o nel
il grano. lastri, i-171: s' arano le terre nel maggio o nel giugno
venga primavera / che vuol l'uom s' innamori. ariosto, 16-68: vedeasi or
nappine; / chiedea l'avomo, s' era giunto maggio. d'annunzio, iv-1-723
degli uccelli il linguaggio, / dimmi s' ancora intendi / i rusignol di maggio
e per ristoro, il norchio non s' è mai lasciato rivedere. oh ecco maggio
tanti, a ccui avene, che, s' elli vollesser bene, malgrado a cui
ed a sì fatta pena, / che s' altra è maggio, nulla è sì
io son contento, / ma, s' elle fosser mille volte accese / le fiamme
: c'è la quercia che in aria s' allontana / e la viola che le
i signori tanta maggioranza, 4 di loro s' accordarono a voltare lo stato. guicciardini
maggioranza; /... / ma s' io comincio, i'ti farò avvedere
cassola, 5-165: al centro della stazione s' era adunata una piccola folla, composta
dei casi, più il corpo umano s' accosta allo stato di nudità, e meno
credenziere, e maiordomo della cucina, s' io concludo questo parentado. gritti, li-
altra. balbo, i-133: i carolingi s' erano innalzati, il dicemmo, come
lettere gottiche, ne le quali s' insegna a'vivi e presenti uomini
5-55: la quale aria col caldo s' aggiugne al foco di natura caldo e secco
maiuscoli, a differenza d'altrettanti che s' adopran nel corso della scrittura per più
, 32: né prima di rebbèl mai s' ebbe avviso, / che dentro i
, 230: in cipro, dove lungamente s' abbrucia il calciti da cui si cava
minor calore giornaliero, si osserva, s' io non erro, nella nubia.
5-189: nella classe, la maggior parte s' era ragazzotti, ancora in calzon corti
a quella volta, / ché, s' avea voi, la preda era maggiore;
aurea volgar., 573: ancora s' osserva questa usanza in molte contrade che
. bandello, 1-9 (i-123): s' io avessi voluto viver senza uomo,
, / quando in eliso del figlio s' accorse. sacchetti, 136-30: 10
; / ogni soccorso di tua man s' attende, / ché 'l maggior padre ad
, se il duca fosse maggiore, s' allontanerebbe tanto più da lei, da che
spire / in che più tosto ognora s' appresenta. -cappellano maggiore: sacerdote
sermone, / se corso di giudicio non s' arresta. benivieni, 48: se
navi. frachetta, 913: la fama s' aggrandisce col caminare, percioché quanto più
quella, per lo comunicare insieme, s' avventava a'sani. -più violento
me stessa / in moglie avrà, s' in guiderdon mi chiede. pallavicino, 10-i-62
maggior salute maggior corpo cape, / s' elli ha le parti igualmente compiute.
mai maggiore gioia attendo, / e s' i'l'ho mai, da voi aver
ne accrebbe. pulci, 1-59: chi s' emenda, è scritto nel vangelo /
). maestro torrigiano, 316: s' eo lo tacesse, lo velen non
nostra de fatto / ormai, donna, s' usasse. fiorio e biancofiore, 9
tale va per la maggiore ', s' intende che egli passa per una delle
veggono sodi, su i quali non s' hanno per male impiegati diversi lavori di fogliami
, 1-159: poi, la sfortuna s' era messa a perseguitarlo. gli avevan dato
i-134: i maggiori di carlo- magno s' erano innalzati in que'palazzi regi, principalmente
. bartoli, 14-1-17: i figliuoli s' inducano ad imitar quello che di continuo
159): l'infelice... s' immaginava che la sua ripugnanza al chiostro
; / che tanto in suo favor s' era disposta, / che, dai maggiori
/ e l'abbracciare ove il maggior s' abbraccia, / col capo nudo e col
5-37: il maggiore è 'l più s' intende sempre a rispetto del meno.
cresca il censo! / oh s' ingrossi lo scrigno, e maggioreggi / su
le chiese son poder de'maggiorenti; / s' egli ha 'l figliuol bastardo, fai
'non è proprio, perché scrittoio oggi s' intende l'ufficio dove sta l'amministratore
in firenze vuol dire il fiscale; ma s' intende pel superiore in quegli affari di
, di un consiglio ec.; e s' intende il numero maggiore o minore,
della madonna d'orsammichele, 4-37: non s' appartiene a onestà di vita, anzi
i'ho temenza di fallare, / s' andasse più innanzi, maggiormente, / mi
: per magia dall'università della gente s' intende l'arte d'un uomo,
segreti] della magia e della stregoneria s' era internato di più, trattandosi dice il
. queste sono le scienzie che la magia s' have elette sue adiutrici e compagne,
amore, onde, per riaverlo, s' era perfezionata strega e venduta nelle debite
d'annunzio, iv-1-167: era come s' ella portasse in sé confuse, svanite,
160: che da musiche fila un cor s' annodi; / ch'aprano un core
,... vuol dire che s' avvicina per quell'artista il momento di collocarsi
di pietre e murmurazione d'incanti, s' il rigor di teologi mi lascia parlar come
siasi di fantasia magico inganno, / s' io trovar non potea nell'anno un
6-284: un socialismo sentimentale, che s' inghirlanda delle magiche promesse di giustizia e
di piante, 1 quali per esperimento s' imprendono in quelle cose nelle quali studiano
, 10-6: lo dì e la note s' aveva a pensare / come dentro la
i caldei. campanella, 5-221: magi s' appellaro gli antichi savi dell'oriente;
.. il quale con argomenti di parlare s' ingegnava di sov- vertere il popolo di
bellincioni, ii-98: e magi fo, s' i'veggo un pane intero.
servito signor ha in sua magione, / s' è giusto, come comanda ragione.
80-16: nel pre- dett'anno ancor s' apprese il fuoco / al ponte vecchio,
solenne / sol ministro al potente ei s' avvicina. -tempio pagano.
commissari di sua beatitudine sopra le decime s' è fatta menzione de'benefici della religion
sia, quando cominci a essere; e s' egli passa d'un luogo a un
d'annunzio, iv-2-834: quel giorno s' intrattenne col pri- scianese, sotto gli
dalle sue magioni. fiacchi, 176: s' alza il sipario e il comico soggetto
comico soggetto, / che al pubblico s' espone in finta scena, / è
.. / timpano dell'orecchia indi s' appella. 11. nel linguaggio ascetico
e nota che per * magione 's' intende propriamente le case grandi; ma vale
: a questa scienzia ed astinenzia di mali s' appartiene in prima gli essercizi di tutte
2-xix- 414: egli [tolstoi] s' era invischiato in un magistero e in
pagare il magisterio delle bombarde, che s' hanno a fare costì. leonardo,
. dominici, 1-46: questo maestero s' ha riservato a sé il sommo fattore
/ è la materia che per lui s' avviva, / feconda in opre d'immortal
aure. sacchetti, 208-50: il marito s' awisò di provare un altro magistero,
chinato il capo verso quel luogo, s' awisò con li denti troncare quella zanca
dalle mani umane, nella quale non s' adopri il magistero di ferro. buonarroti
grado di vista. pisacane, ii-162: s' immaginò la ruota:...
terra... e magisteri che s' operano co le mani. masuccio,
di magisterio. reina, i-298: s' accontenti il corpo di sopportare la sferza
se sotto questa denominazione s' intende di dinotare le bocche vecchiamente usitate
, 82: per oncia magistrale di acqua s' intende quella quantità d'acqua che entra
dall'ardire, guatando in viso costoro, s' immagina ch'e'sappiano assai. c
. dati, vii-3-100: chi da me s' aspettasse massime e verità filosofiche profferite magistralmente
di sincerità e di moderazione, che s' impossessa già dell'uditorio e lo lega
stati raffermati più volte in magistrato, s' avevano recata adosso grande invidia e grande
di procedere contro i cambia-valute, e s' incaricò il medesimo magistrato camerale, il
., 12 (211): s' imploravan da'magistrati que'provvedimenti, che
o è falsa la voce che qui s' era sparsa? amari, 43:
n-iv-90: le statue e gli archi s' innalzano più sovente a'forti che a'prudenti
, e nelle pubbliche poi, dove più s' ha ad operare in rispetto degli altri
così per ingrassarle come per nutrirle, s' assetta loro un chiuso di muraglia o di
un'inferriata. machiavelli, 356: s' ella [la saracinesca] è fatta ad
scende dal tetto contro i vetri. s' apre uno sportello e n'esce una
manzoni, fermo e lucia, 181: s' avvedeva ben ella che ad ogni momento
stata non fosse dalla santificazione temprata, non s' arrestò punto, benché passasse fra tante
vuoti che dilata le sue maglie e s' agita alle correnti del mare. 19
e propriamente si dice maglia, non s' avessi a intender per macchia; benché
. baldinucci, 11-2-15: e'bisogna vedere s' egghi [il bue] ha magghie
fr. zappata, 214: s' incatena quasi maglia a maglia un pensiero con
maglia di bianchetto. s' era provveduto di panni civili ed anco d'
occhielli di metallo o di cordoncino in cui s' infilano gancetti o bottoni.
domenichi [plinio], 13-12: s' assottiglia [la carta del papiro] poi
, ii-17: dipoi seminate l'aiuole, s' hanno a raggiungere e coprire con secchi
. al. adimari, 3-269: però s' il babbuin più non vi musa,
a recar tanto travagghio, / ché, s' io 'l credevo il laggavo di fuore
lui in brache e maglione, mentre s' esercitava al pugilato. moravia, xiv-66
soccorriate. caro, 5-50: la magnanimità s' intende quella che fa gran benefizi
tutte o non in così alto grado s' incontrano, cesserà d'esser forzoso il dovere
. possevini, 16: l'uomo magnanimo s' allegra moderatamente de gli onori grandi che
. idem, inf., 2-44: s' i'ho ben la parola tua intesa
, iv-11-27: tutti gli errori che s' imputavano a carlo alberto furono messi in
: attendi attendi, / magnanimo campion s' alla veloce / piena degli anni il tuo
distruzione magnanima delle statue, i liberatori s' eran messi a requisire argenti e preziosi
mortai sentenza / e la mia punizion, s' io non errai. carducci, iii-19-196
da gran tempo inteso / più non s' era parlar del dio magnano.
composte poi le mense di frondi, s' assisero a magnare, a bere ed
caro, 12-iii-174: tutto lo scalpor che s' è fatto non è stato per altro
sm. cittadino che si distingue e s' impone sia per l'appartenenza a una
pulci, 25-139: non so s' a questi dì tu hai ben notate /
distraeva i buoni fiorentini, affinché meno s' accorgessero d'essere abilmente fiscalizzati e privati
2-xix-660: alle permanenti difficoltà sue proprie s' aggiungevano ambizioni deluse e irritate di famiglie
a la magnete / dei cuor, s' aventa avanti, e d'esser essa /
, 5-359: l'idea... s' oggettivò magneticamente e politicamente. campana,
la virtù magnetica né si frange né s' invigorisce dalla diversità de'fluidi pe'quali
nella prudenza. fogazzaro, 5-270: s' intesero sino al fondo con una comunicazione
strati, vada a spasso, finché s' incontri in qualche terreno approposito, con
, con cui per l'innato suo magnetismo s' unisce. -potere (o azione
di scoprire il magnetismo umano, e s' imbeve e dispensa il mistero del fakirismo
, come la luna le maree. s' aggirano intorno alla figura del cosmo,
a. f. doni, 4-64: s' abbassò accioché la sua riverenza volpina
si prese, conoscendo manifestamente ch'ai tutto s' intendeva a magnificare il tiranno e a
seppe grado, e ambì, e s' informò quasi a quel carattere. c.
2-22: con questa filosofia l'animo mi s' aggrandisse e me si magnifica l'intelletto
s' appella, alcuno lo definirebbe locuzione adomante,
, / in te magnificenza, in te s' aduna / quantunque in creatura è di
. erizzo, 237: la liberalità propriamente s' intende nelle picciole cose e nelle mediocri
l'invenzione e storie di pictture, che s' apparecchiano ora nel palco e nelle facciate
sette bocche, che si chiamano, s' io non m'inganno, organi:
sp., 4 (59): s' era dato a competer con loro di
., 46-16: il re di francia s' ebbe immaginato, / per sesta grazia
'facio ', verbo latino, e s' appartiene a queli che son facitori de
l'uom sufficiente a rilevarsi, / che s' elli avesse sol da sé dimesso.
altissimo suo animo, tra se stessa s' imaginò lui non esser persona vile, ma
cena ed a desinare, come usato s' era. sacchetti, 149-48: io
, 9-200: nel poema eroico, dove s' usa appunto la narrazione, v'è
chiatamone, l'olandese pitloo, che s' era offerto, solo, alla prova,
voltaire? non senza un compenso, s' intende, se bene non potrà essere magnifico
hanno l'origine dal putridume, indi s' ingrassan con la rapina; poi mettono
stata richiesta da quelli stessi che in acquistarla s' erano ne tarmi onoratamente affaticati e v'
i-41: o nobilissimo re aluigi, s' io mi volessi scusare di non avere fallato
, 1-5-10: da quella adunque che s' accosta a dio, non è diversa questa
fitta una stecca, e per tal via s' ingegna / di scoprir forse alcun suo
dell'eclittica. montanari, 1-75: non s' avvidero costoro che nel proseguire ogni 360
magno. i due infiniti sono correlativi e s' importano a vicenda. -figur
rupe alpestra, / né pur calpe s' inalza o 'l magno atlante. arici
. pucci, cent., 84-34: s' e'ricchi fur così diserti, /
xvi-14: gentil mia donna, amor, s' i'per un cento / avesse magno
perché sì magna e diletosa gioia / non s' averia ad om di mio paraggio;
1-2-5: si volle che tra due mesi s' ultimasse ogni lite o si richiamasse alla
viani, 13-202: il maestro intanto s' intabarrava, calcava sul capo gagliardo la
credere per maghi e stregoni coloro che s' intendevan alquanto di astronomia e di libri
durante più mesi mi raccontò, sommariamente s' intende, del gran capitano le venture
trasformato da sì fero mago, / ma s' io no 'l posso; e 'n
orto moro: / così col tuo s' unisce aureo tesoro / d'aspra inquiete un
altra opra maga / ridente a lui s' affaccia da la culla. gozzano, i-m
mio signore. battista, iv-336: s' oblian le guerre e già cangiati sono /
macinghi strozzi, 1-583: della magrezza s' è al modo usato; ma è migliorato
e la pelle. allegri, 113: s' ella è magra, egli è magherò
gualandi con sismondi e con lanfranchi / s' avea messi dinanzi da la fronte. boccaccio
/ e ghiande e biade servon, s' io non erro, / e alcun giorno
e agri! / e ve'com'or s' allungan magri magri! pavese, 5-149
la metà della notte andata, non s' era ancor potuto tedaldo addormentare. sacchetti,
sp., 16 (279): s' alzò, prese un pezzo di pane
. pananti, i-142: tutti intanto s' impieghino da basso / tegami, calderotti
perseo] fu fatto nel primo modo che s' è insegnato, cioè fu fatto di
magra al tatto, che pure non s' impasta coll'acqua, ed è infusibile al
. d'annunzio, v-i- 625: s' affannano a riparare e a murare i lazzaretti
per trame tutti quei prodotti ne'quali s' esaurirebbe ogni più ricco terreno. de
la voglia mia, né di servir s' arretra / lei, ver cui de bellezza
fizzioni far più ferme, e non s' avveggiono che s'affaticano d'accrescere con
più ferme, e non s'avveggiono che s' affaticano d'accrescere con un picciolo lumicino
altrui non ha detto una parola. s' è contentato di mendicare magre scuse per
la musica riesca povera e magra, appresso s' esaminerà meglio. baretti, 6-360:
uovo, l'erbe e le paste s' accordan bene col latte. foscolo, xvi-550
gran pregio e traevansi dall'oriente; s' attribuiva loro virtù contro i calcoli della vescica
. saba, 409: la delizia che s' invola / chi sa mai se si
mostro. lippi, 5-19: riguarda ben s' altro ci manca / e distendi mai
. petrarca, 272-9: tornami avanti s' alcun dolce mai / ebbe 'l cor tristo
anco in divino petto, / se mai s' accende ambizion di regno? manzoni,
quanto più mai potea / nel fiume s' immergea. giordani, i-2-390: italia
, oggi, riviere / di chi s' arrende per poco / come a rivivere
non sapendo che si dire e ma's' accordarono. leonardo, 2-87: l'
, xxxv-n-477: e 'n adagiarsi ciascun s' assotiglia / come non fusse mai più
si muoverà / in quest'ora che s' indovina afosa. -in costrutto ellittico
di essa. anonimo, i-557: s' eo meritato fosse in buona vista, /
perché è carnevale, / ed ora perché s' è morto il maiale. sbarbaro,
d'intagli, ragnateli di sasso dove s' aprono / oscurità animate dagli occhi confidenti
. v.]: si voltola, s' imbrodola, grifola com'un maiale.
1-4-86: il povero contadino... s' industria, nel pestarle [le castagne
papini, vi-194: e se dico noi s' intende che non si tratta del plurale
maimoni quei due legni appresso, ove s' arbora il trinchetto. dizionario marittimo militare
overo maimonetti di poppa e di proda s' indentano sopra il giogo, e vanno con
o boschi, o selve u'diana s' asconde. boccaccio, vi-285: eravi già
/ chiamando le compagne e rimirando / s' alcuna fiera fosse fra que'mai.
proverbio il voler inferire d'uno che s' innamora per tutto, come fa l'
: perpetua cavò fuori le provvisioni; s' apparecchiò: un tovagliolo e un piatto di
12-i-178: la credenza de le maioliche non s' è ancora cominciata, perché questi tempi
cambiamenti i quali tempo per tempo dagli eruditi s' osservano. muratori, 7-i-137: né
non hanno il sostantivo. 6° quando s' introduce alcuno a parlare. 70 nelle
sviluppa, fiorisce. pirandello, 5-548: s' era accorto che costoro scrivevano, chi
migliori e i più accorti son sottoposti, s' elle han tanta forza da intorbidare i
. bertini, 1-193: non saper s' ell'è corpo una nave! buon iddio
? che il parlare delle bocche nostre s' abbia che rimescere colla lingua de'nostri
riti malabarici ': con questo nome s' intendevano i riti degli indiani gentili convertiti al
. questo, subito che è ricolto, s' infilza nel refe e secco si ripone
1-109: il generoso cane inesperto malaccortamente s' avventa contro al cinghiale. buonarroti il giovane
/ in cor, che malaccorto non s' avvede, / frequente usanza bello ne dipinge
di milano il chiodo francese che vi s' era fitto, i malaccorti prencipi italiani si
intervallo, a metà del concerto, s' accendono tutte le lampade e la luce
vallisneri, 1-760: fra'corpi figurati s' annoverano da molti le pietre specolari,
mi parrebbe d'usar mala creanza, / s' io non facesse riverenza e motto /
malevolenza. gualdo priorato, 464: s' impiagarono di mal affetto gli animi di
secondo perché in esso mi par che s' uniscano gli esempi delle « tre » difficoltà
4-3 (412): con molte ragioni s' ingegnò di farle questa impresa piacere.
la moglie, quando quella... s' abbatte ad esser ritrosa, sazievole e
il comportare la contraria parte, che s' el fratello o il figliuolo o il
per le diverse persone che in essa s' inducono a parlare, dove si richeggiono molte
l'animo al pari del corpo negli ostacoli s' invigorisce e la malagevolezza fu mai sempre
, per rendermi o più ammirato, s' esco con lode, o più scusabile,
esco con lode, o più scusabile, s' io ne parta con biasimo. genovesi
principio, e quanto più vi dura più s' inalza e viene ne le malagevilezze,
sua... è mestieri che s' abbia con molta fatica e con grande
ogni sei giorni. groto, 2-6: s' alcuna di voi, donne mie,
coltello, e volselo uccidere, come s' elli lo volesse mangiare. e lo rusignolo
gazzette, /... / e s' uscirà mai più (ma l'aggia)
un notaio, che iacopo da castagnuolo s' addomandava, in una malagiata stanza.
delle taidi, onde parigi / malamente s' adorna. leopardi, i-34: è difficile
e miste, gravose membra terrene, s' ella co 'l mezzo d'un corpo
latini, rettor., 116-3: s' ei [l'uditore] troppo malamente
, sì tosto / ch'ella mi s' offra, di poter mostrare / ad agno-
gridarono che si facesse, / che s' onorasse il ministro del dio, si
1-66: patrizio aveva rifiutato malamente e s' era ritirato. -sgradevolmente.
negativa). latini, i-2741: s' hai alcun mal commesso, / e non
perché ha poco da spendere, malamente s' indebita. 12. con uso tipico
conosciuto l'umor della bestia, s' attaccò al mestiero dell'adulazione. allegri
altro, ch'io non so chi s' è più ladro / di te che vuoi
convicine a napoli concorsero molti malandrini e s' avvicinarono affa città, saccheggiando e rubando
malanno; / non vi paia follia s' i'v'amaestro / delgli argomenti rei
degli ottimi cigarri alle spese di chi s' abborraccia di polenta e non fuma altro
mi si gonfiava una gengiva o mi s' ammaccava un ginocchio,... divenivo
malanni. ibidem, 328: chi s' impaccia de'fatti altrui, di tre
gli cigolava a ogni passo, gli s' era presentato, tre anni addietro,
, 1-i-253: il suo pallore di malarico s' era fatto alquanto macilente, chiazzato di
bianchir denti, ogn'un s' affollerebbe a comprare a'contanti delle sue
e malaugelli, che stridevano e s' aunghiavano. = voce tose.
altrui e cotanto sottile, che appena altri s' avvede che vi sia quell'infermità ch'
53: or la fronte che scotta / s' appoggia alla vetrata. / la campana
il capezzale, in silenzio. non s' udiva che il respiro affannoso del malatino
; ma ora sono certificato che ella s' è riavuta. d'annunzio, v-3-
à zà unca quella malatia, / s' el plas a deo, ke perigol ge
avrebbono fatti maggiori progressi i turchi, s' una malattia di flusso non gli avesse
: a voi, donna, s' invia / mia canzonetta adesso, / ch'
consistente nel desiderio smoderato degli onori, s' accosta forte alla magnanimità aristotelica. goldoni
nell'ortis è malattia di cui egli s' avvede sin da principio. de sanctis,
1-285: quella stessa malat- tiaccia che s' era procurata per omaggio alla patria,.
maletaccole e malaugelli, che stridevano e s' aunghiavano. = voce tose.
e si suoi latrati lamentosi, quando s' aggira attorno alle capanne degli uomini,
di quel povero diavolo che poco fa s' è gettato dalla finestra? »..
luttuoso. salvini, 41-413: che s' ella, per malauguroso accidente, come
amo? bibbia volgar., v-725: s' egli avviene al tuo nimico malavventura,
più famelica degli strozzini, quella che s' attacca al sangue dei poveri: rigattieri,
come ebbe rimandato il messo, subito s' infinse essere di mala voglia. g.
19-163: seth con gli altri tutti s' eran tornati a rivolgere, quasi non
mette mai piede in casa che non s' attristi, peroch'ella veggendolo tutta s'arruffa
non s'attristi, peroch'ella veggendolo tutta s' arruffa e digrigna i denti e gli
arruffa e digrigna i denti e gli s' avventa come un mastino da villa al
trasgredì l'ordine e perì, come s' è detto, di mala morte.
malazzati -e non è detto che non s' abbia a imbroccare il viottolo giusto.
] per farlo prendere e malcapitare, s' egli ben tosto non si ricoverava appresso il
/ che sull'altera mal-chiomata fronte / s' agitava una fosca nuvoletta. =
con disprezzo / mi schernisce talor, s' io l'accarezzo. = comp
, 6-242: la pioggia, che s' era fatta grossa, li aveva con molta
: per fortuna in un paese strano / s' avvide il padron suo ch'era trascorso
avria morte o dan- naggio, / s' eran meco quel dì che fummo rotti /
da padova volgar., i-1-5: s' elli noi fa, e'ssi mostra verso
la vera gloria e degna fama non s' acquista con prodigalità e vane ostentazioni.
legrin, che malcontento / da'suoi s' allunga. boccaccio, viii-2-123: enea
italia; di che ella per dolore s' uccise. sacchetti, 64-27: dissono
(392): al cardinale, che s' era mosso per uscire, tenendo sempre
, sì ch'io sarei molto malcoperta, s' io non provedessi al bisogno mio.
, o amore contrario, o s' intenda il reciproco e scambievole, o pure
, 4-86: il mezzadro... s' afferrò il berretto per la visiera,
, 1-300: il maldicente quanto più s' affatica e s'accende nello studio del biasimo
il maldicente quanto più s'affatica e s' accende nello studio del biasimo, tanto
più freme quanto più gli uomini felicemente s' adornano di virtù. loredano, 2-i-104:
dalla vicinanza delle cipolle e la virtù s' ingrandisce con le maledicenze. siri, iii-263
assai umile. tasso, n-iii-678: s' aristotele chiamò la comedia imitazione de'peggiori
comedia vecchia, a la quale molto s' assomiglian ne la maledicenza queste che vendono
francia e a parigi, quasi tutti s' erano infiammato e sfibrato il cervello in cotesta
pleurite. berni, 58: s' e'si avessin a levar la notte,
/ e mia moglie mi scrisse che la s' era / morta di mal di petto
conforto. lippi, 8-61: a far s' è posto / alle minchiate, ed
ho io paura. lastri, v-48: s' incolpano del cattivo resultato dei vantaggiosi insetti
inf., 15-114: vedervi, / s' avessi avuto di tal tigna brama,
: gli animi di già male inclinati s' ingrossaron di vantaggio da ambe le parti
una suora, veduto manifestamente che la s' era mal portata in certo officio del
forteguerri, 8-3: ora lo scricca s' è condotto male, / per l'
, / che mal felicità fra noi s' appella, / mai non ti turbi il
. idem, inf., 10-77: s' elli han quell'arte, disse,
contrasti, / ch'agli animosi fatti mal s' accorda. boccaccio, dee.,
, sfavorevolmente. dante, vii-37: s' elli avven che li risponda male [dio
parlar male, un vizio che le s' era attaccato senza dubbio a bottega.
mal ricevuti sollazzi. carducci, iii-1-193: s' innalza al ciel l'orribile elemento,
in un momento non adatto. s' alvini, 39-iv-71: il che gli venne
o male o malaccio; ora, s' i'fussi in voi, men'andrei a
d'annunzio, iv-1-467: ella s' era coperta d'un pallore cadaverico.
debolissima voce dicendo alcune parolucce che non s' intendevano, mostrava star malissimo. marini,
. prov. bonichi, 61: s' è male acquistato, mal de'andare.
: membrandomi c'ogn'om di mal s' adoma, / di ciaschedun son forte disdegnosa
il male... la ruota non s' arresta. / anche tu lo sapevi
della 'nvidia e della superbia e ingratitudine s' abbatta le nobili virtudi della magnanimità e
dovessero purgar molti mali, pensavano che s' avesse a vedere l'emendazione che si
con quel fero desio ch'ai cor s' accese / mirando gli atti per mio
nostri mali, dal seicento in poi s' è levato un muro fra i letterati ed
ed il popolo, che sempre più s' alza, ed è cosa sconosciuta appresso
gli altri mercatanti che quivi erano, s' ingegnassero di sturbar questo fatto, conoscendo
fatto alla campagna da un temporale, s' incontra con ircano. 4. stato
'l girar per li gran mali / che s' appressavan da diversi canti.
giorno nel bagno, come etico; ma s' io son etico, dubito ancora d'
a casa sua la morìa, che già s' appressava a quaracchi. menzini, 5-38
in membro gentil piaga mortale / tocca s' inaspra e in lei cresce il dolore,
un mal, chi de l'altro s' apparecchia. boccaccio, dee., 8-8
male dall'uno all'altro... s' ingegnano il lor tempo di consumare.
al vecchio voglia male, / a lui s' inchina non con voglia buona. berni
. tasso, n-iv-66: la madre più s' affligge delle ma- latie e delle ferite
. papini, v-775: già gli s' appiccava talmente il mal del pedante che
. livio volgar. [crusca]: s' appartiene egli molto a disciplina di cavalleria
e la donna dice: -mal e danno s' io non le porto; e se
peggiore. lippi, 4-69: qui s' aggiunge ancor male a'malanni, /
e che risponder posso, / s' ebbi il male, il malanno e l'
male che 'l prete ne goda, s' usa dire: i medici l'hanno sfidato
guittone, 44-13: sappeti che, s' eo dovesse amare, / eo non
a male. cassola, 4-25: anna s' ebbe a male del comportamento di lui
e voglion parlare... credereste? s' ostinava a dire che non vi siete
, i-17: chi pensasse a mal molto s' inganna, / quella signora è una
maleal servidore, / non seria fallo s' io pietà trovasse / e a me
io pietà trovasse / e a me s' aumiliasse / il vostro core ed a merzé
pigliare sì grande spazio, che dove s' ha almeno a fare malebòlge, che
, 23 (399): intanto s' andava avanti per un sentiero sassoso, lungo
? / come tormento? oibò, s' io v'ho diletto! / sì,
nell'antenora, / nella caina, o s' altro luogo è tanto / maladétto in
cade l'avaro maladetto, e non s' accorge che desidera sé sempre desiderare,
quando la mia mare cun me'pare s' a ^ onso. boccaccio, dee.
que'tanti lu- macotti, che costà s' intitolano avvocati, che se v'aveste
accresciuto il maladetto vizio della bugia che, s' egli non vi fosse,..
, 1-209: quelli che gli erano vicini s' ac- corsono del fatto, e quindi
hanno d'una bolgia dove il fuoco s' è spento; delle vestigia d'un
, e la fronte e le sopracciglia s' erano corrugate, e le mani avevano buttato
, anzi conscio che ad osteggiarla s' inaspriva e s'ingagliardiva, aveva
che ad osteggiarla s'inaspriva e s' ingagliardiva, aveva fatto il proposito
o facoltà di trovare il vero, s' empiono di mirabile, di maledico, ma
la maledice, ché 'l ben suo s' ò manecato. diatessaron volgar, 309:
contento d'essere maledetto da mia madre s' io non manterrò la mia promessa.
: intendi? il suo stesso sangue s' è inviperito in altri esseri ch'egli
: ispreio pensamento di valere, / e s' io unque valsi, maladico l'ora
e dei percossi petti / al suon s' alterna un maledir feroce. 8
tutte le buone sorgenti interiori si chiudevano, s' inaridivano, come fonti colpite di maledizioni
. g. gozzi, i-27-46: s' io diedi due mila maladizioni a vicinale,
una giovane... giurò che, s' ella avesse cento conni, di quei
a chi dopo lunghi sforzi, finalmente s' accorga d'esser nato colla sacra e indelebile
, 5-263: dalla critica spicciola, s' erano oramai tanto avvezzati a quella maniera carez-
cresuta la malicia de la zenta che, s' el no fosse chi tenesse rasone e
in sì gran malenanza / che, s' io voglio 'l ver dire, / chi
avea nome simone,... s' imputava d'essere un grande fatto e d'
delle incrostazioni maligne. cassola, 3-42: s' era detto sempre, quando viene il
. buonarroti il giovane, 10-910: s' io dibarbo questi pastricciani, / se queste
, / or che 'l mio capo s' è fatto malescio. 4. lezioso
: intanto il poeta marito della zaira s' adoperava col badile e il rastrello attorno alla
550: io vorrei spezialmente sapere come s' acquisti la grazia de'prìncipi e come
giovane, 9-101: malevol testimonio non s' ascolta. siri, x-252: soldato
vualstaino in boemia,... che s' era incaminato per la recuperazione di ratisbona
iustizia; ché 'l segnore dei ladroni, s' elli non parte la preda e 'l
libertà della carne,... s' allegrano nel malfare e si gloriano ne i
i peccati. salvini, 39-i-54: s' armarono co'gastighi, acciocché quegli che
aveva udito racconti, nei quali colui, s' intende chi, entra nel peccatore nell'
, 2-52: [il demonio] non s' ardisce di consigliarti ad abbandonare onninamente iddio
b. giambullari, i-93: ah! s' io potessi trarti la budella / i'
erano in su uno carro due malfattori che s' andavano attanagliando le loro carni, e
, 1-1-64: però che giuda, quando s' uccise, uccise uno scellerato uomo:
4-7: secondo lui, napoleone non s' era ingannato mai; la ragione era
, iii-2-215: a tutte queste ragioni s' infuria [il peccatore]...
si chiamano malefici, e l'arte s' appella malfattoria: e ciò si fa quando
acconciamente levare: e questa infermità volgarmente s' appella malferuto: la cui cura è tale
. viani, 10-266: l'uomo s' angoscia... se la terra è
che, in più disperate circostanze, s' era schermito d'accettare una condizione così
[ediz. 1827 (494): s' era schermito d'accettar condizione così dura
, 1-i-188: gli è come colui che s' appoggia a un bastone malfidente di gambe
più corrodente forse sopra il suo silenzio s' accascia. 8. indocile,
d'annunzio, iii-1-474: -ben, s' io son cane, / v'hanno a
necessità, che... s' impose a quei retori, sebbene la voles
. quei pecca di questo vizio che s' appella avarizia, che guadagna per via
facesse malgoverno dei signori italiani, non s' accorda poi a quel che segue nei
angiolieri, 12-14: ella non cura s' i'ho gioì'o pene, /
temeraria; nondimeno ei pensando che, s' ella se gli negasse e nel popolo
commettevano per l'offizio che si diceva e s' udiva pubblicamente, è levata via,
cumolo. ariosto, 1-59: mentre s' apparecchia / al dolce assalto, un gran
alla vostra lettera. pellico, 2-470: s' accresce la mia ira, stolti chiamo
grado di fortuna empia e superba, / s' onora e cole. chiabrera, 5-29
ficino, 3-167: l'opera dello amore s' adempia in un certo modo col mal
, con le quali era opinione che s' incantassero e consagrassero l'anime agl'idii
; senti tu ch'ella mugola? / s' ella avesse pigliata una malia? salvini
, 1-40: dall'erba dei campi s' alzava il trillare del grillo...
contemplare e sprofondarsi nella malìa della notte, s' addormentasse cullato da quell'armonia. l
d'italia. qual mai nelle vene / s' eragli insinuata, qual tetra malìa?
la femina è una gran maliarda. s' è bella, ti guasta l'occhio;
è bella, ti guasta l'occhio; s' è brutta tenta prevertirti la volontà.
térésah, 1-117: oh qual sogno s' è aperto / nel tuo raggio! mi
sedurre. giano, xvii-604-8: però s' io 'l demo, non vo che
pelli, con cui si conciavano e s' increspavano anticamente, come si fa con
potuto malignare. lucini, 9-93: s' io volessi malignare, ti direi ch'
per non turbare lo accordo, quando s' abbi a fare, dixe che faria
. guicciardini, vi-216: la paura s' aveva di lui ed el desiderio che e'
, non si portò già nel governo come s' era portato lui; imperocché e'non
ma non tutti per le medesime strade vi s' inca- minano. muratori, 6-207:
, 4-223: i patimenti dell'ammalata s' accrescono e le forze vengono meno ognora più
colpa. borgese, 1-416: molte volte s' era sorpreso con vergogna a sollecitare col
iv-523: avvistasi colei / che ei s' era seco raffreddato alquanto, / gli si
questo afflitto core. tasso, 9-15: s' empie di mostri e di prodigi il
mostri e di prodigi il cielo, / s' odon fremendo errar larve maligne: /
. sercambi, 1-i-5: moltissime volte s' è veduto per li nostri peccati dio aver
vogliamo, quando la vipera si sdegna e s' accende, alla qual cosa non si
: la confessione, nel modo che s' usa, quanto più pare santa, tanto
maligna sarebbe la natura del diletto, s' ella uccidesse l'amore. allegri, 96
sospiri, / ch'el signor non s' adiri / contra voi dimostrando 'l suo furore
buti, 2-150: per lo quaternario s' intendono... li quattro umori
quartana è nata di putrida malanconia; che s' ella è generata nelle vene, è
è quartana continua sanza tremore; e s' è di fuori, è quartana interpolata vera
13: morì de malenconia, perché s' era ammalato uno suo figliuolo chiamato rotino
: fermarlo [giulio spiriti], come s' è detto, di costà poiché v'
... oh che profonda malinconia s' è impadronita di me... io
tale / ch'i'non discredo che, s' egli 'l sapesse / un che mi
montaba. g. morelli, 180: s' ingegnava con savi modi, secondo le
tecchi, ii-202: la malinconia gli s' incupiva sul viso, prendeva l'aspetto
pietre annerite. quasimodo, 1-43: s' ode il vento con rombo di crollo
, può darsi, se per malinconia s' intende il riconoscimento del duro lavoro della
più d'esser schiava; a te s' apparecchia il reai trono, a me una
argento. garzoni, 1-143: qui s' impara di nominar l'argento perfetto,
over de aloes. bisticci, 3-344: s' ammalò e scoperse le sua passioni,
, xxv-2-411: io non so se costui s' è pazzo o se si / ha
con lui a tavola, ne'pensieri s' astraeva in modo che lasciava il mangiare
3-60 (ii-562): ella non s' è voluta maritare e, stando sempre malinconica
: il lavoro si moltiplica, talvolta s' ingombra; ma è lavoro tutto meccanico
, ii-31: quale nella rapita alma s' imprime / forza di melanconico diletto!
. veggendolo sì malinconoso,... s' ingegnò di confortarlo per carità. straparola
l'uomo egregio a male in cuore s' induceva a supporre tristo altrui, e
barbaro disumano del p. rodes, s' avean cacciate di casa. -di
generazioni di viti che niente o poco s' offendano da quello, siccome è malissia e
, e non tocchin la pianta, / s' alcuna surge ancora in lor letame,
. d. bartoli, 1-3-109: s' egli [dio] è per natura tutto
] è per natura tutto bontà, come s' è indotto a creare i demoni,
e vanità. bellincioni, 1-19: s' io m'infurio / a dir le tue
per lo più, così alla scoperta: s' introduceva di soppiatto dietro all'altre,
, in modo che la mente non s' accorgesse d'averla ricevuta, se non dopo
, 1-i-469: la malizia del prossimo s' era esercitata a fargli sentire quant'è amara
fredo e seco. tasso, n-iii-833: s' io vi concedessi, come platonico,
sbarbaro, 1-128: a mostrare che s' io era uomo di lettere non lo era
.., omenone da quanto dante s' avea a tenere.
de'cordovan trovare; / or nel coiame s' usa tal malizia / che non è
quegli abitanti e difficultare l'intenzione, che s' aveva, di pacificargli. -turbarne
: da quell'anno la vita dell'uno s' abbracciò a quella dell'altro, sì
sappia ciò fingere, se egli poscia s' inebria, se gli è dato al
quel danno. pirandello, 8-209: s' era cattivata la fiducia del maltese, chi
e quella puntina di naso che gli s' alzava quasi incuriosita, all'insaputa della
comincia a soffiarvi sopra, la malizia s' accende.] ovine, 2-127: qualcuno
. giovanni dalle celle, 4-1-76: s' ella il fa maliziosamente, lo 'nganno
quasi il papa, il quale scioccamente s' era fidato degli imperiali, e rimaso da
, veduto sortirsi il disegno contrario, s' era da par suo nascosto. bocchelli,
sicché poi l'uomo per usanza scientemente s' inchina alle cose, che desidera il corrotto
bestie; cioè vollono intendere che, s' elli era uomo di rapina, diventava
l'occhiolino alcuna volta il guardava e s' ingegnava a poco a poco di mostrargli
la lupa, per- cioché la maliziosa s' avvide che 'l terreno era posticcio.
fallace, / nel quale e'tristo s' è ravviluppato. storia di stefano, 1-80
mente] è liberata, imperciocché ella s' appressa al fonte del lume per virtù
lancellotti, 343: so io che s' odono di continuo molti esaggerare che oggidì
, 275: -intendo. ah ribaldo! s' io vivo... -fa il
per ciò che alquanto era maliziosetto, s' avvisò troppo bene come dovesse fare a
queste due voci, pure più propriamente s' intende per la prima quella qualità per cui
malleoli siccome saette sono, ed ove s' appiccano, perocché arzenti vengono, ogni cosa
. mazzini, 69-64: la patria s' incarni in ciascun di voi. ciascuno
per avventura acerba cosa che un cittadino s' imprigionasse, doveva egli proporre generalmente che
domenichi, 5-127: in queste promesse s' offerivano mallevadori i colonnesi. s. caterina
conto voleva fidarsi di lui, se non s' intrometteva per mallevadore un pari di malachia
ma, così volendo il pontefice, s' offerse per mallevadore, come anche aveva
cessione del ponte dell'arca, che s' appuntò doversi fare nel termine di due
se ne costituirebbe mallevadore, come ci s' era obligato e per suo onore e per
sicuri da venderne tante da rifarle? s' io fossi a genova, non avrei
segni, 11-151: se ora non s' ha di permuta bisogno, il danaio ci
principale della nostra infelicità, s' è ridotta a denunziarla e quasi entrarne
trenta giorni susseguenti,... s' ei giurerà non poter trovare la..
amministrazione, egli non volle somministrare, s' io personalmente, e con la mallevadoria
piacer fatta rubesta / la vendetta e s' isguscia dal suo mallo. valeri,
da'troiani,... turbato s' armò. sercambi, i-27: vedendosi i
cameriere, credendolo il ministro, che s' era di nuovo celato. ferd. martini
la carnai percossione umata, / tanto s' aggiri tanto è malmenato / che la sua
vostro pari. muratori, 8-ii-126: s' io fossi ne'panni di quel tale o
e malmenate. giusti, i-539: s' affannano a onorare il proprio paese e ne
abusando d'un'arte cotanto utile, s' erano dati ad imprimere libri perniciosi,
per sentire se elli calcitrosi resistano, o s' elli sono diventati mansueti, e se
miserabile. maestro torrigiano, 318: s' om per padre malnato s'appella /
, 318: s'om per padre malnato s' appella / e tralignasse sì ch'assai
falda del fuoco, altrettanto la rena s' accendea, come esca sotto focile; li
ch'onne me'membro se sbate e s' adira, / piango ne gli occhi e
bestialmente ostinata. boine, ii-16: s' era... fatti amici di gente
, diceva che con la giustizia egli s' acquistava la grazia de'buoni, con
il boia. ma infine i loro sentimenti s' incontravano, sebbene non paresse né agli
xvii-805-1: or parà mala donna, s' eo mal dire / savrò di voi,
86: così va la cosa quando s' incontra una mala moglie. periodici popolari
, vedendo la poca stima in che s' hanno gli uomini virtuosi e la piccola
delle fatiche ch'è loro proposta, s' intepidiscono. bisaccioni, 1-250: la mala
/ pur un linguaggio nel mondo non s' usa. -di malaffare, di meretricio
queste parole il mio signiore, che s' awedde che io dicevo il vero, fece
mala cosa è la lite: peggior s' ella si fa co'parenti. pallavicino,
vie che bisognava lor fare prima che s' appressassino al monasterio. 21
quella perversa gente. leopardi, iii-315: s' io vi potrò mai stringer la mano
frutto si coglie. botta, 5-35: s' insinuavano [i repubblicani] nascostamente in
una lacuna, una crepa in cui s' abbarbicavano delle male piante. pascoli,
davanzati ci è sembrata migliore. facilmente s' intende da ognuno l'etimologia di questa
-per via dei miei vestiti coloriti, s' è messa a circolar daccapo quella voce:
sembri vicino o inevitabile il malore, s' hanno allora da preparar lazzeretti con tutta
se il suo piede sarà piagato, e's' ingegnerà tenerlo supino ed in riposo,
i-246: in questo medesimo tempo molti s' accordavano a'latrocini e cresceva tal malore
i quarantaquattro millioni della malórsega, lo s' infilassero ognuno nella camera timpanica dell'orecchio
fan che sì tosto il viso lor s' affaldi; / o che i bei denti
, 35: chi 'n verità del malpatir s' avezza, / di somma ricchezza egli
riempito. bocchelli, 1-i-565: s' erano avvicinati cautamente, e si dicevano
poi forte si duole, / s' io contra quel che li piace consiglio,
1-ii-511: a volte il mese di giugno s' affligge in malpunto, rigido e maligno
impegno, / a ricercare diana s' incammina. 2. riuscito male
certa malsania, / che qual uom mi s' avvicini, / ammalare anch'ei gli
-sostant. iacopone, 1-44-15: s' ella en viltate entendesse e 'n malsano
imagini, dai desideri lubrici che gli s' infocolano e fermentano dentro come una lievitazione
di non esser cristiani, resta che s' incolpassero d'aver avuto intorno alla divinità idee
ogni uomo... di giovare altrui s' ingegnasse, tosto finirebbero i tanti rammarichi
più solinghi / antri ricerca in cui s' occulti, e vive / malsicuro e tremante
sconcia / sì che per simil non s' entrò in malta. cicerchia, xliii-
, né manco nel maltare della calcina s' era usata quella debita ragione che si
maltate don'deu e 'l mondo s' ira / è l'om qe trata mal
mal d'amigo q'en lui s' enfìa. uguccione da lodi, xxxv-i-613:
sino a fiorini dugentocinquanta: il soprappiù s' intendesse mal tolto. sbarbaro, 5-108:
-molla il sacco, brigante! -e s' avventò su un cavaliere strappandogli il maltolto
, iii-337: e veduti quelli che s' erano fatti inimici di tale casa esser di
la mamma, / pare fredda, ma s' infiamma, / se ti incontra il
, / giacché per voi lite simil s' è indotta. mazzini, iv-3-173: v'
., gl'inglesi, che nel 1803 s' erano decisi a lasciare l'egitto,
. la salvatica è quella la quale s' appella malvavischio e bismalva. trattato delle
cavalca, iii-197: è alcuno che s' aumilia malvagiamente, e la sua intenzione è
malvagiamente, abbandonoe il cavallo ed abbattuto s' aggiunse alla terra. = comp.
e malvaggio / con eleganza e proprietà s' appella / una lega d'infami in buon
., 14-nx: non ti maravigliar s' io piango, tosco, / quando rimembro
veleno, / anzi peste, dovunqu'ella s' aggira, / e dal malvagio seno
/ ch'ai prenze de le stelle s' assimiglia. idem, inf., 32-110
si pone a bocca pieno di vino, s' ella hae fatto fallo a suo marito
intenzion malvaggia del zio, né s' arrischiò d'andar in pontico, così anche
-sostant. guittone, i-36-160: s' alcun v'è bono o alcun dolce,
d'essere di tai artefici sagaci maestre s' ingegnano. pallavicino, 6-2-275: è anche
invetriati con diligenza di dentro (non s' appigliando mai il vetro ad alcuna qualità)
povertà, la coscienza delle male operazioni, s' accostavano a lui. boccaccio, dee
che vive sotto il re dei romani s' ha fatto scudo con la vostra bontà
libro). tasso, n-iii-691: s' egli [il caro] pur non accrebbe
la metà della notte andata, non s' era ancor potuto tedaldo addormentare. livio
ogni limite. mariconda, 1-2-2: s' io fussi padrone,... vorrei
vatica [malva] è quella la quale s' appella malvavischio marco polo volgar., 93
che d'usar francesismi nel discorso italiano s' era... introdotto. de sanctis
cancello resistette. all'umidità il legno nuovo s' era rigonfiato, e la pittura fresca
guadagnar lui nulla, è causa che s' è consumato certo capitale aveva fatto della
corticelli, 49: * ogni 'malvolentieri s' adatta al plurale, ancorché dinoti pluralità
: se l'ira sovra 'l mal voler s' aggueffa, / ei ne verranno dietro
dove l'argomento de la mente / s' aggiunge al mal volere e a la possa
. a terreno ànno l'inferriata ma vi s' affacciano i fiori: le multicolori campane
altro non sono che foglie grandi, s' annovera fra le piante, crescendo an-
/ per l'animo che 'nfin di fuor s' infiamma. boccaccio, dee.,
mia ma'. pananti, i-43: s' alzaro in piè le respettive mamme. leopardi
questa, ch'oggi d'ogni bel s' indonna, / né le mancaro mai d'
mamme, / adunque, giusto mio: s' ella t'abraccia, / felice appresso
come è l'uso / di nutrice, s' adatta e tu le prendi. g
panzini, iii-19: ma mamà non s' accorge che la fi gliuola
pascarella, 2-21: appena il legno s' è fermato, un mammalucco con una
« non so niente », « s' intende; lo sa il comune, ma
m'ha promesso vestirmi di nuovo, s' io il ritorno in grazia di dorotea:
/ e '1 pazzo mondo, che s' inganna ognora, / già n'attendea qualche
; a palermo c'è stata; s' è ammazzata due anni a studiare: ora
mammelle. boccaccio, i-180: altra volta s' ingegnava di mettere le dita tra la
9: come 'l fregio sul palio s' adaga, / ch'è pertugiato volte più
infanzia. petrarca, 206-34: s' i''l dissi, io spiaccia a quella
o. rucellai, i-374: s' affrontarono i corpuscoli odorosi in quell'osso
, 1-1-165: quel figliuol nostro / s' è fatto pur cattivo! /..
: a quando a quando in terra s' inchinava / la mammola, l'anemone
di verdi erbe e mammole viole / tutta s' adoma e fassi ogni or più bella
. térésah, 1-12: viene e s' inchina accanto al vecchio rovere / la
. monti, 4-4-131: ogni sentier s' imporpora / di mammolette e rose. poerio
né l'altro, dice il contadino: s' ha dire alla francese 'bebé '
e quasi più vizi in consuetudine recati s' avea. cravaliz [gómara], i-220
intraviene quando in sul granello già appresso s' appicca una nuova gocciola e quivi rimane
buonarroti il giovane, 9-278: sì ben s' era esplicato il valent'uomo / in
ch'a dirlo in fiorentino, / s' ancor lo 'ntendo) bambole e mammucce.
casti, 10-63: molti dei grossi bestion s' uniro / all'elefante e feron causa
/ il gran mammut, di cui s' estinse il seme. leopardi, 1067:
tommaseo [s. v.]: s' è stretto una manata di nebbia.
, e afferrano, invece dell'arte che s' è già involata, una manata di
urto. marinetti, 2-i-931: fuori s' inobelisca il polverone villanzone che schiaffeggia con
lanciato attorno manate di luce, che s' erano impiastrate contro gli sporti delle botteghe
impiastrate contro gli sporti delle botteghe, s' erano appese ai cornicioni dei tetti.
pirandello, 8-757: di tratto in tratto s' avventa contro l'uscio dello studio:
sì da molti confessate, che, s' alcuna potrà noiarsi per manca di vero,
, terrore. dossi, i-205: s' informava al minuto del batticuore di una
volgar., 3-106: per la mosca s' intende li vili e piccolini uomini arroganti
della forma dell'altr'omo e ben giudicherà s' elli è gobbo o ha una spalla
ha una spalla alta o bassa, o's' elli ha gran bocca o naso o
pratolini, 9-449: una volta, s' era ormai sui quindici anni, avanti che
nessuno sia ricevuto del quale alcuna suspizione s' avesse di mancamento di fede, e
] che 'l papa e la lega s' obligassero all'osservanza del capitolato con sottoporsi
189: per venti e cent'anni prima s' indovinano i mancamenti del sole e della
chi scema, chi tramonta e chi s' oscura. -fase di oscuramento,
s. francesco e un medico, quali s' era obbligato tenere a sua tavola.
30 (524): il pover'uomo s' era ridotto a non lamentarsi più,
mano sinistra vicino alla terza fascetta e s' impugnerà colla destra il mancante del calcio
è quella di non capire ciò che s' arresta e di voler condurre tutto a qualunque
: andiam, ché presto, / s' ell'è qualche mancanza o sfinimento, /
che quanto più nel fuoco si soffia più s' accende, e senza soffiarvi s'amorta
più s'accende, e senza soffiarvi s' amorta; e quasi tutte l'altre cose
usandole mancano: la libidine, quanto più s' usa, più cresce. crescenzi volgar
non può. tasso, 20-133: s' a l'incatenata il tosco e l'armi
, 7-77: di tutte queste dote s' avvantaggia / l'umana creatura, e s'
s'avvantaggia / l'umana creatura, e s' una manca, / di sua nobiltà
: sul far ricerche di tommaso, / s' avvider che mancava anche zelmira. foscolo
miei, / ch'io viva più, s' amar non debbo lei! b.
a poco a poco: / sopravviene e s' innoltra la notte. bettini, 27
sul mancar del giorno /... s' era già persa la speranza.
per vie distorte, e nel passar s' impregna / e di buono elemento e
buti, 1-614: come il vecchio s' inchina e manca del suo corpo,
mille fiate / in un'or mi s' arranca / lo spirito che manca, /
di rose, / le chiome non s' imbiancano. manzoni, pr. sp.
discendenza). boccaccio, 1-i-168: s' io non gliele dono per isposa,
e 'l gran nome di lui manca e s' annulla / sotto 'l picciol valor d'
, 44: quanto la città di fiorenza s' accrescea, tanto parea che fiesole mancasse
impoverisce. davila, 222: sebbene ognuno s' accorgeva che senza il nome d'un
mancava in cosa alcuna la quale a lui s' appartenesse. brusoni, 359: il
sta più cruda eser umele, / e s' el non manca d'eserli fedele,
. soderini, i-ii: il qual tempo s' ad- domanda interlunio, quando [la
il savio né per le cose prospere s' innalza, né per le avverse manca.
ugualmente multiplici della prima e della terza s' accordano eternamente per necessità in pareggiare o
di sacrilegio. fantoni, i-159: pria s' apra vindice sotto il mio piede /
che per il fin loro. e s' alcuna ne fusse che per sorte el mancasse
altro, se non ch'il munimento / s' apra da sene, e ch'i'
316: così giuro anch'io: s' apra la terra / e mi tranghiotta,
apra la terra / e mi tranghiotta, s' io ti manco in questo. goldoni
di risolutezza. caro, 11-681: s' a'nemici ancora / sanguinosa, danosa e
lippi, 8-2: sapete ch'e's' inciampa e ch'e'si casca; /
questo caso è usato ironicamente, perché s' intende: non mancano i modi.
fiato. gli mancaron le ginocchia, gli s' appannò la vista. graf, 5-1093
falco. 8. che non s' è verificato o non s'è potuto
. che non s'è verificato o non s' è potuto o voluto attuare (un
, dopo l'appuntamento mancato, non s' è fatta più viva. b. croce
un'istruzione mozza e imperfetta, che non s' integri nella cognizione di dio e delle
: capiva come una madre impallidisse o s' infiammasse a sentirsi dire: « suo figlio
e d'arti e de negozi, s' internano talmente nel mangiare, che non la
ritratti voglio / che sien la mancia che s' ha dare al popolo / minuto.
un fiore e il marchese, che s' accorse dell'intenzione, le diede la mancia
prima notte con lei: e benché monna s' ingegnasse d'avere la prima mancia per
or quella che in man di grandi s' abusava, da i quali il più delle
, 74-19: in capo d'otto giorni s' arrendero /... e,
ponente. tassoni, 10-14: quindi s' allarga in su la destra mano / e
le mani '; e pure per discrezione s' ha a intendere tutto il contrario,
di scrivere fra gli ottentoti quello che s' avvisa di dire, che « voltaire
, il che qua per l'ordinario non s' usa, sì come s'usa in
ordinario non s'usa, sì come s' usa in molte parti d'italia. alfieri
, 154: ove conobbi in lei, s' io ben concipio, / che un
concludenti che gli stessi non sanno risolversi s' e'sien pure scritti in quel proposito
, strazio. mariani, xx-x-278: s' avessi avuto a canto tarma- dura,
potean rimaner d'ogni conforto, / s' acquetò, consentì, né fe'risposta.
, / come chi di ben far sempre s' in vaga, / per ch'ogn'
lume. ariosto, 14-27: non so s' abbiano o nottole o cornacchie, /
. villani, 12-110: il re gli s' accostò all'orecchio manco e in silenzio