, 33-44: indi a l'etterno lume s' addrizzaro, / nel qual non si
/ nel qual non si dee creder che s' inii / per creatura l'occhio tanto
. inibendosi le affermazioni logiche, non s' inibisce la parola, ossia le espressioni estetiche
dedur la sua ragione: / poi, s' ella è in mora, viensi a
qualunque di queste acque... s' inietti nell'intestino. spallanzani, iii-277
e la combricola,... e s' inquinano di politica e indulgono alle correnti
bene,... la gioventù s' era inquinata e s'inquinava. =
. la gioventù s'era inquinata e s' inquinava. = voce dotta, lat
de la sua inquinazione e bruttura, come s' affìna l'oro e purgasi nel fuoco
i vescovi. galanti, 1-ii-179: s' impose a'giudici ed a'magistrati locali,
quella ignominiosa pace auttori, s' inquirisse e procedesse. ciro di pers,
animi della serenissima signoria, la quale s' accinse a ripararvi colla missione in terraferma
azioni del passato doge, e ricercare s' egli ha le leggi osservate: e quando
v-2-170: que'miei condiscepoli... s' ingegnavano di scuotere e sbattere, in
m. adriani, v-98: il popolo s' oppose e non volle formarsene processo temendo
lucini, 1-88: la speranza s' inradica come un uncino fine /
intenti / con suoi principii vani ove s' inrama, / che son le parti
gran fatica i folti rami; / ma s' un ne sbranco, un altro il
, / ch'a gli arbor par s' avinchi e che s'irrami. prati,
gli arbor par s'avinchi e che s' irrami. prati, ii-57: la semenza
vinse gli aùsoni fati, e ancor s' inrama / nelle sicule valli, e rinacerba
mancasse la materia de i dadi, percioché s' inra- mavano in quella guisa d'ossa
nervo mi si inserpentisce, ogn'osso s' indraga, e dal desio intigrito, e
, iv-502: i filosofucci, che qui s' inrolano, da tutte le arti che
f. f. frugoni, iii-355: s' era scordato affatto dei numi e inrolato
il seno a gloria mia per voi s' ingiglie, / la guancia a gloria mia
/ la guancia a gloria mia per voi s' inrose, / a gloria mia per
1-289: i malfattori... s' impiccavano, si squartavano, s'inrotavano.
. s'impiccavano, si squartavano, s' inrotavano. = denom. da
lui [il vino], e (s' è possibile) d'indiamantarlo; ma 'l
b. corsini, 13-99: oh come s' inrubina e s'intopazia / dolce un
, 13-99: oh come s'inrubina e s' intopazia / dolce un labbro, una
sanleolini, 1-i-1-198: in mille modi s' inghirlanda di poetici fiori e s'adorna
modi s'inghirlanda di poetici fiori e s' adorna di fiorito vestimento e di gaio,
trapunto superbissimo del nome del magno cosimo s' inrubina e s'imperla. =
nome del magno cosimo s'inrubina e s' imperla. = denom. da
proficuo, a patto che non ci s' insabbi sin dall'inizio in irritanti discussioni ideologiche
copre tutte le barene. / morgo s' insabbia. ungaretti, xi-239: ora quest'
quest'arginare fu troppo, lo zwyn s' insabbiò, la sua foce non è più
. montale, 2-28: il fiume ingordo s' insabbiava. 7. marin.
romanzetto... nel corso della stesura s' insabbiò. = denom. da
. / si ricarichin, votinsi, s' insacchino. f. f. frugoni,
vi-541: ch'insacca il carbone facilmente s' infuliggina. passeroni, 5-85: a misura
... calzò le spardiglie, s' infilò il ràgane. 5.
-rifl. pirandello, 5-654: giustino s' insaccò ne le spalle e uscì cucciolo
. gadda, 6-225: il collo gli s' era insaccato ne le spalle: come
. sozzamente si vota quello che ingordamente s' è insaccato. pulci, 19-139: e
su le vivande,... s' imbratta la faccia di sanguinacci, insacca,
innanzi ogn'anno del mese di gennaio s' insacchino, ovvero imborsino, e facciasene
rifugiarsi. siri, x-216: francamente s' insacca nel castello gregorio d'acierro,
. frateili, 1-526: i vecchi s' insaccano nei camici della confraternita.
sole e solicello: / il sole s' insaccò, né tornò fuori, / e
lo stan mirando, da se stessi incautamente s' insaccano nella rete. gioberti, 1-iv-375
uccellare o paretaio, dove insaccano e s' invischiano doni e reditaggi in calca, come
valle. calvino, 17: il bolide s' insacca in terra... è una
, e, come a dire, s' insaccavano, e più fortemente compressi si
assodavano. verga, ii-24: il fiume s' insaccava come un burrone enorme, fra
sotto orsova, dove il mal fiume / s' insacca, ora bulgari e lurchi /
xi-371: ho conosciuto l'acqua che s' insacca, l'acqua che s'ammala
che s'insacca, l'acqua che s' ammala, l'acqua colle croste, con
. modo... che vi s' insaccavano certe cavità morbide e accoglienti.
. nelli, ii-8 (36): s' io vo parlar del mal lezzo che
f. frugoni, vii-502: diogene s' appressò all'insaccato e gli disse amorevolmente
, viii-2-203: accioché di qual ripa dica s' intenda, segue: « che 'l
per così dire rannicchiato ed insaccato, s' impicciolì di volume. 10.
insacocciarsela tutta. dossi, ii-70: s' insaccocciò qualche pezzo di carne arrostita.
l'uomo! le sue mani che s' insaccocciano per nascondervi i moti istintivi alle
, i suoi misteriosi occhi fondi che s' attaccano su i vostri per impedirvi il salto
sera precedente, che fu la domenica, s' insaiò solennemente [la commedia] in
, ed a modo di condimento come s' insala la carne della vipera. redi,
se il sale diverrà sciocco, con che s' insalerà egli? 2. mettere sotto
insalarono. pulci, 1-66: ognun s' affanna, e non par che gl'incresca
che questa carne [di porco] non s' insali, / e che poi secca
vólto / dove l'acqua di tevero s' insala, / benignamente fu'da lui
cercate i nostri porti là dove il po s' insala. muzio, 4-72: quanto
/ tonde di lenza infin dove ei s' insala, / e valli, e campi
che presta cala / la spumante polzevera s' insala. carducci, iii-1-178: su
. borsi, 1-59: così l'acqua s' insala in seno ai mari.
(189): i corpi de'morti s' insalano, o vero s'ungono d'
de'morti s'insalano, o vero s' ungono d'unguenti e ripongonsi in celle
bocca, / e non può comportar s' altri la tocca. goldoni, x-1018:
di due contrari umor, che non s' uniscono, / si concia de l'italia
... significa l'uomo che s' è accantonato nel suo chiuso e lì
133: i pensieri nel suo cervello non s' insaldavano colla fragile commettitura d'un innesto
1-59: da qual cosa credete voi che s' insaldi questa loro esemplare pazienza?
s. v.]: le camicie s' inamidano per poi insaldarle. moretti,
, et anco i capretti, s' avvezzeranno, oltr'a che è salata,
colui che si taglia il dito, che s' insanguina la mano. ariosto, 42-2
in soccorso arditamente. boterò, i-109: s' una volta s'insanguinano le spade,
. boterò, i-109: s'una volta s' insanguinano le spade,...
male e mangian peggio, vestono cilicci e s' insanguinano co'flagelli? -per estens
; / e in guerra detestabile / altri s' insanguinò. loredano, 3-171: guardatevi
passioni sopra questi soggetti, l'uomo non s' insanguinò dell'altro uomo, anzi
nella città e di fuori, come s' uccidono le bestie al macello. machiavelli,
. m. morosini, li-4-487: s' insanguinarono più volte le guardie reale coi
di mia madre, quando il tramonto s' insanguina obliquo sui prati, / vien da
, le quali mediante la nutrizione s' insanguinano e incarnano, e diventano
né più amore, ma piacer disordinato s' appella, dove dagli amanti e'si trasporti
. letter. che insanisce; che s' infuria. buonarroti il giovane,
il suo ben spregia et al suo mal s' appiglia. colletta, 2-ii-39: seiano
ragione (e agisce sconsideratamente, o s' impegna in imprese o in progetti temerari
che cercando stanco non seppe ove / s' albergasse da presso o di lontano
/ stender le membra, e che s' affanni invano. casti, 1-7: non
. soranzo, 22: èva fuggi, s' acosta il serpe insano, / il
e poi nel tempio con l'altre s' insanta. = cfr. la
-rifl. stuparich, 3-179: egli s' insapona e si lava con evidente godimento
si parla e si proferisce e s' insaponano le parole. = denom
dei parrucchieri. bartolini, 67: s' affaccia scollata, a braccia nude,
stesso; strato di schiuma con cui s' insapona. - anche al figur.
bianco la menta romana m'insaporavano come s' io stessi brucando con una fame di capro
31-9: sì come schiera d'ape che s' infiora / una fiata e una si
una si ritorna / là dove suo laboro s' insapora. d. bartoli,
verde passa in vermiglio, l'agro s' insapora, il maturo ricuocesi. d'annunzio
la bocca gemebonda / che del novello aroma s' insapora. 5. per estens.
d'annunzio, ii-746: dell'agrore salmastro s' insapora / l'odor silvano.
pirandello, 5-290: anche di questo rimpianto s' insaporava ora la mia narrazione.
mostro crudo, / e fa che non s' insassa e non l'offende. baretti
dopo d'essere stato tocco dall'acqua s' insassa. -coprirsi di sassi.
. roberti, 1-68: i monti s' insassano... per modo che
, / dove ad un tratto per dolor s' insassa. = denom. da
dapprima fabbricati con buona calce, che s' è incorporata e insassita con le rupi.
, / perché mi trova in dubbio s' io son dessa. lancellotti, 3-8:
baruffateli, i-io: tema solo chi s' inzuppa / nella truppa / de'vin
f. f. frugoni, i-448: s' inventano sempre svogliatezze novelle, per istuzzicare
affamato, ensaziabel lupo, / che s' è, non è gran tempo, incappucciato
. b. davanzali, i-418: s' era esercitato a parer in abito e volto
del volere sempre più di quel che s' ha e di non mai contentarci di quel
, vii-515: è consiglio accertato non s' esporre in rapina certa alla lor ingordigia
, quando l'infimo e il mezano s' inschierano col supremo. = comp.
nimica, che dalla contraria parte inschierata s' era mossa a ferire, che molti
il marmo candido, innocente, insciente s' atteggia in poco volgere d'ore a sovrumano
papa, inscio affatto delle turbulenze che s' erano ordite,... davasi
cielo, / ove più il mar s' inscoglia, / ov'ha più duro gelo
più duro gelo, / scorgine pur s' alto desio t'invoglia. n. villani
/ mentre di qua, di là marte s' inscoglia. alfieri, iii-2-85: il
dianzi / là dove il corso impavido s' inscoglia, / tanti a stige mandarne
, inscritto nell'elenco ma che non s' era mai presentato. gramsci, n-172:
da meno che scolari, i quali s' inscrivono, quelli per far le viste di
agli uomini son appunto come quelli che s' inscrivono a libri. carducci, iii-24-286
si manca e parte, e per contro s' insecca crescendo. = comp. da
quando in quando. i nostri invece s' inseccoliscono e diventan duri come pietra.
il nerbo del braccio e dell'ingegno s' accresceva ognora più di possa e di
fa la discorsa a san marino quando s' insedia la reggenza, / di dischi
pace, il supremo potere, vi s' insediavano fermamente colla chiusura del gran consiglio
il palazzo diventò proprietà pubblica e ivi s' insediò il gonfaloniere. montano, 1-288:
, 1-288: in certe stanze basse s' erano insediati i bevitori, e così gelosamente
di napoleone iii, la politica senza dio s' insediò non solo in francia, ma
sono della schiera vi sappiano ritornare, s' ellino se n'allongassero. giov.
. -marin. ciascuna delle bandiere che s' innalzano sui pennoni quando la nave compie
ad altro segno esteriore, col quale s' indica e si annuncia al pubblico 1'
d'un pesco. cicognani, 2-178: s' era a estate e di re neppur
/ ché chi col core a lei s' è raddrizzato / sarà là su perpetuai beato
sotto le insegne. bocchelli, 4-75: s' era alzato grido di guerra..
xvii-805-4: or parà mala donna, s' eo mal dire / savrò di voi,
. guidiccioni, i-33: amor, s' io non vedessi / talor quegli occhi
attende; / e quel che più s' accende, / e che nel suo comun
capitano ', e per 'vecchia s' intende ancora 'stracciata '; poiché dimostrasi
ubertino, ii-51: perfetto insegnamento / non s' ha senza dottore. trattato di virtù
: noi sentiamo tutti che la virtù non s' insegna, e la rivelazione morale è
belo, xxv-1-151: -tristo sciagurato! s' io trovo un lapide...
di calce viva in polvere finissima, e s' impasta esattamente, e si adopera subito
in tanta copia la luce, che s' arriva a scorger distintamente 1 lati di
concorre al vano, / e poiché s' incontrò, fugge e ridonda. monti,
e tenuti in luogo asciutto ombroso, s' aspetti dal benefizio del tempo, che i
loro lapidi cristallini, e sempre più s' avvicinano nell'apparenza di tutta la loro
. serao, 3-156: anch'egli s' era mutato purtroppo, e dove la
e nera:... questa s' è trovata a'tempi nostri, il nome
intenso. d'annunzio, i-116: s' arrampican lente pe'colli / le
occhi di lapislazzoli. govoni, 2-178: s' apre alla vista un mar di
sommitade ha certi capitelli i quali molto s' appicano alle vestimenta, e sonne di
166-8: perché 'l mio terren più non s' ingiunca / de l'umor di quel
39-iii-163: molte volte avviene che altri s' affatica a ripurgare dalle lappole l'altrui
non lo stimo una lappola ', s' intende 'non lo stimo punto '.
natura, le quali tocche con le vestimenta s' attaccano fortemente e massimamente quando sono secche
dell'erba elsine] è lappoloso e s' appicca alle veste, onde vogliono che per
modo si dice il luogo sacro che s' ha nella domestica abitazione). g.
da lunghi galloni d'argento, che s' avvolgevano alle colonne rivestite di percallina bianca
/ che quel si tesse poi che s' inconocchia. c. e. gadda,
. del tufo, 49: ma s' altro cerchi o brami, / donna,
angiolieri, 137-4: dante alighier, s' i'so'buon begolardo, / tu
ben la lancia a le reni; / s' eo desno con altrui, e tu
altrui, e tu vi ceni; / s' eo mordo 'l grasso, e tu ne
, di mano in mano che egli s' attigni, l'andrà sino all'ultimo
. boito, 19: la casa s' è fatta invereconda; / gli straziati lari
, 86-205: molti fra gli italiani s' affacciano oltre l'alpi alla svizzera repubblicana
...; quando largamente, s' intende per tutto quel parlare che 'n numeri
dizion no 'l soferia san petro: / s' amore larga altrui, me è pur
valor, poscia che tanti / speculi fatti s' ha in che si spezza, /
fabiola? alle necessità di chi non s' è distesa la sua pronta e sollecita largizione
: in portici a tal uso destinati s' affollava la romana plebaglia a ricevere in tempi
barton, e tra quella di charlestown s' insinua il mare formando uno stretto braccio
pontificato, di modo che di nuovo s' aprì troppo larga strada all'inso- lenze
, che, largo esterrefatto, / s' aprì si chiuse, nella notte nera.
, e si chinò sopra di lei che s' era gettata addietro sui cuscini. gozzano
. macinghi strozzi, 1-80: ancora s' ha a trarre di questi danari fiorini 12
veggiam, quando col tauro il sol s' aduna. boccaccio, dee., 10-8
. c., 30: però spartamente s' era dato [l'animo della gioventù
avarizia. bocchelli, 1-ii-104: ci s' era messo con entusiasmo [a rimettere
la sua patria; in modo stretto non s' intende peregrino se non chi va verso
cavalca, iii-210: alcuna volta giustizia s' intende meno larga, cioè per virtù
] è tanto largo ch'e * s' intende infino del morire, e dicesi:
ogni voce. gatto, 1-102: s' apre in arcate al rezzo delle voci
uom sufficiente a rilevarsi, / che s' elli avesse sol da sé dimesso. idem
lancia rotta a la foresta, / s' avea del sangue asciugata la testa.
], 181: poi che s' è passato questo stretto, si naviga al
genti inutili, ordinando a'soldati che s' imbarcavano con esso loro, a tenersi
i. neri, 6-38: quando s' ode gridar da tutti i lati: /
simile, nella medesima stanza, nella quale s' è cenato, che i commensali si
4 alla larga sgabelli ': e s' intende: 4 si levi di mezzo ogn'
faccia largo '; ma per lo più s' intende 4 allontaniamoci da'pericoli'. a
. lippi, 9-32: mentr'ognun s' avanza, a gloria intento, /
che la reina e gli altri che s' erano fuggiti ritornarono nella città. note
cose oggidì vanno più larghe; / s' io avessi danari io crederrei / far dottorare
in cammino, e andava largo, come s' egli avesse avuto nelle brache due pettini
niente di manco ne li dài largo s' e'volesse esser gattivo. -dare
assai di sangue ostile / fin qui s' è sparso: assai di largo avemo »
col braccio il mantel tolto davanti / s' avea dal viso, largo a sé faccendo
d'annunzio, iv-1-900: egli non s' era mai distaccato dai suoi ospiti;
era mai distaccato dai suoi ospiti; s' era affaticato di continuo ad aprir la via
gli schiaffi e con gli scappellotti / s' è fatto largo / si che ognuna scappa
alla larga ', significa: non s' impacciar d'una cosa. baldovini,
7-4-7: parrà quando egli [letame] s' ammolla freddo, e se si calca
garlate, in una largura romantica che s' è scelta proprio per sé. tecchi,
tagliature de'monti, allora l'acqua s' ingorgherà nella largura. baldinucci, 73
papini, i-59: anche il mio cuore s' accende nel sole / risollevato in serena
fai a gran pensanza / omo che s' adire de niente; / e rason ch'
laro, che pe'vasti golfi / s' aggira in traccia de'minuti pesci. settembrini
sia sorpreso de mortai traison, / s' el voi tornar a deu e demandar
la morte. tasso, 9-15: s' empie di mostri e di prodigi il cielo
mostri e di prodigi il cielo, / s' odon fremendo errar larve maligne. marino
alla gran noce / con le streghe s' uniscono i stregoni. frisi, xviii-3-347:
, / né per tanto furor punto s' arresta: / tronca la noce: è
, 8-59: la furia crudel gli s' appresenta / sotto orribil larve e lo
guarda a maggioranza, / spesse volte s' inganna. / granel di pepe vince /
tavola, e... pur s' attaccarono alle lasagne, perché la tita le
iii-95: queste sventure son di chi s' ammoglia, / che resta fermo al par
sia come una lasca, / col medico s' intende e col speziale. de amicis
stracciare con raun- cinato becco colei che s' appoggiava alla nave. quella per paura
freddura, / non cangeria natura / s' alcun vasello in mezzo non vi stassi.
259: sì che se alcun forame o s' alcun tetto / non ritrovasse a fuggir
vive e gode del tesoro / che s' acquistò piangendo ne lo essilio / di babillòn
/ talor, perché un botton lasciato s' è. tommaseo [s. v.
bellincioni, ii-170: dulce isabella mia, s' i'sono assente / da te,
, 1-i-148: una penna? oh! s' è da scrivere / io nel tempo
libertà del proprio paese, e non s' è ancora veduto alcuno che, morendo,
4 (71): è arrivato, s' è affacciato all'uscio; e le donne
in tanto che parente né amico lasciato s' avea che ben gli volesse. palladio
, franco cavaliere, per voi, s' io mi lasci o mi levi la croce
io mi rimanga. cassola, 9-148: s' era voluta lasciare il vestito della comunione
fu ricercato dagli amici presenti a dir s' alcun ordine lasciar volesse al figliuolo da
mai persona viva. petrarca, 99-8: s' alcuna sua vista agli occhi piace,
il crudele statuto e lasciarono che egli s' intendesse solamente per quelle donne. poliziano,
. anonimo, xl-552: tisbia per piramo s' aucise / e lasciansi ferire per amore
malmenare! e beata navarra, / se s' armasse del monte che la fascia!
. tasso, 6-47: poi che non s' alìenta il fer pagano, / è
una nuvola. papini, v-470: s' è lasciato prendere come un ladracchiòlo qualunque
la sposa infida. / chi sa, s' io la rimiro, dove il furor
-assol. chiaro davanzali, xvii-66: s' io non v'ho servito, /
. petrarca, 50- 47: s' attuffi [il sole] in mezzo l'
usar la modesta sua voce) sporchissimamente s' abbaglia. manni, 2-125: gli annotatori
, / sola ogni voce che non s' ode più. -sostant.
acqua contenuta in una vasca, quando s' apre ad essa l'uscita. si dà
bella. sansovino, 2-173: nel danzare s' alcuno de gli attempati cade, subito
sua camera, dicendo maravigliarsi che non s' arrossissero di far tanta vergogna a se
migliore, e spesso nel debole, s' accordano colla lascivia ed effemminatezza del canto.
lasciviosi, ghiotti perciò della carne, onde s' intrudean in ogni gattaruola e s'avventavano
onde s'intrudean in ogni gattaruola e s' avventavano ad ogni dispensa. -di animali
, che per la libidine del comando s' accoppia co i tori più nerboruti.
s. bernardo volgar., 3-64: s' essi [i sensi] sono costretti
né più 'l fervido seno / trema e s' innalza, il molle / sen lascivo
, spilonche, grotte e tane, s' andavano a guisa di satiretti e di ninfe
imagini, dai desideri lubrichi che gli s' infocolano. -che tratta argomenti erotici (
esser tratto a morte / semplice non s' accorge, infin che il cuore / non
. lasconàccio. burchiello, 94: s' i'avessi una fromba, / diss'io
: per l'atto venereo il male s' accresce, essendo manifesto che naturalmente in
piè debili / che per lotosi tramiti s' attardano. -di animali. dante
e lasso d'aggirarsi tanto, / s' avvide che quel loco era incantato. bruni
/ natura di fenice! / forse s' ogni radice / ardesse, eo natura
/ col suo lento ploro, / non s' ode lassù nell'aria / lontana.
corte / annuvolata. e il rombo s' allontana. pavese, 7-129: « tua
navigar lassuso. pindemonte, ii-459: mentre s' apparecchiava ad ir lassuso / vide la
tu nonn-avresti punto possanza in me, s' ella non ti fosse data di lassuso.
granito. papini, 27-906: non s' aveva altro tavolo che una lastra di sasso
di adoperarle alle finestre, si vuole s' avesse l'origine in questa nostra vinegia
per di sopra abbondantemente di sale, s' attacca fortissimo alla tavola dove posa.
cicognani, 1-87: emilio, che s' era mosso sicuro di trovare quattro lezioni,
, i-1-473: ma sta'a udir: s' io gli piantassi adesso, / e
buti, 2-451: l'anima mia s' è accostata a la pianura de la
di verdure si ammanta; or di rugiade s' imperla; or di biade s'indora
rugiade s'imperla; or di biade s' indora. 4. letter.
di giugno. pascoli, 1-211: s' udiva sul lastrico appena appena qualche scalpiccio
gastighi per me. idem, 1-2-45: s' ella il lassa senz'un utile,
sul lastrico un uomo a quarant'anni che s' è tirato su per impiegato e non
un lastrone alle cervella, / che, s' e'v'è grilli, serva
marmo. ojetti, ii-511: sul lastrone s' appassisce un mazzo di garofani color di
coperta della galea, sopra i quali s' inchiodano le tavole; e sono parte
latamente divulgato che eziandio li iniquamente signoreggianti s' allegrino d'esser chiamati questo nome.
, 14-164: un arretrato di debiti che s' è andato sempre aumentando -gli ultimi sette
latebra in latino significa luoco in che s' ascondono o uomini o fiere. caro
, dal ciel cacciato, e vi s' ascose. / e quelle rozze genti,
/ ruminan l'erbe, e i cacciator s' imboscano, / mostrando ai cani le
dal lavorio di latenti colonie: / s' infiltra per le imposte il sole a
perché la forma d'esso, la quale s' istituisce nel viso, sarà ordinata e
dalla natura più che dall'arte, s' apparecchiavano i latiboli, o vero case
di acque suavissime. campailla, 7-75: s' entro il latice suo l'aqueo licore
bonifiche, e molto ardite e costose, s' incontrano intraprese da latifondisti della nobiltà meridionale
sentenza litterale, a la quale ora s' intende, de la prima parte sopra
frappose un'anarchica invasione di dialetti, s' impose il pedantismo dei dotti di carlo
, 13-92: ditemi... / s' anima è qui tra voi che sia
buchi di dette trombe, ove esse s' inastano.
questi latini di core, che sempre s' innamorano de le principesse. -femm
senza mutazione alcuna, e tanto universalmente s' usano per ognuno, che dalli nobili
achei / non mi reputo onor, s' io non intendo / prima parlar de
sono nel detto di colui che favella s' accordino insieme, cioè non si pecchi in
in che la gente folle / già s' inviscava pria che fosse anciso / l'agnel
; / e gli occhi suoi un poco s' abbas- saro. a. pucci,
. / e '1 vecchio ben s' acorse di tal latini: / tutti i
. pulci, 2-57: perdonimi, s' io fallo, chi m'ascolta, /
non vo'mi dia 'l latin, s' io non impazzo. salvini, 26-7:
fatto il latino pe'gerundii ', s' usa per far intendere ch'egli è impazzito
. v.]: di chi non s' intende, volgarmente dicono che 4 parla
galee, ed ha due mezane, e s' arbora tutta alla latina, ancorché in
pierino de'medici. soffici, i-61: s' intende procedere di pari passo con essi
si può egli che gli spiriti infernali s' abbiano de'nomi più indiavolati di questi?
, 368: l'acqua uscita dalla rotta s' espande in maggior latitudine. paoletti,
67: ogni giorno i popoli s' inoltrano sotto nuove latitudini, l'intelligenza
il potere: intendo, però, s' egli essercitarà le sue forze naturali dentro
ottimo, ii-208: li sottili diti s' accostano dalle latora in luogo di gambe
/ esca fuor il dolor, ch'entro s' asconde. agostini, 91: s'
s'asconde. agostini, 91: s' io m'infoco, tu solo puoi refrigerarmi
maria maddalena, xxxiv-213: dua donne s' azzuffano del lato, e dicono l'
. gioia, 2-i-93: mentre il fisico s' affatica a spiegare i diversi movimenti delle
cioè otri. dell'uva, 79: s' accese il foco, e sparse un
sparse un fumo bruno; / non s' appressar l'ultrici fiamme al mezzo,
che m'è da lato / e che s' asciuga con la treccia bionda. iacopo
par che voi l'obliereste, / s' io fosse dal mio lato sì fellone,
paresse che fosse dispregiamento di mia vita, s' io, stancato di male, dessi
. petrarca, 206-6: contra me s' arme ogni stella / e dal mio lato
., ili-canzone, 90: madonna, s' ello v'è a grato, /
lato. tasso, 13-64: risonar s' udia per ogni lato / universal lamento.
: -mal tua speme si fida, / s' have un cieco per guida. /
larghi piani / di folta selva uscito s' incammina, / ove tumulto di latranti cani
voce. e. cecchi, 7-29: s' udiva più fioca, ma sempre furibonda
senta, / e latra e mi s' avventa. pascoli, 17: un cane
per li silenzi ad or ad or s' udia, / e rovistar negli orti.
furibondi latrati. gozzano, i-157: s' ode un latrato e un passo, si
1-2-294: io sono stato lungamente perplesso s' io dovea curare o no tutti questi vostri
, lo sacrifica. perciò il sacrificio s' estende a tutte le cose corporee inanimate
le cose corporee inanimate e animate; s' estende alla stessa vita umana, e ci
330: or vediamo in quanti modi s' adora. se tu adori iddio padre e
308: l'effigie del salvatore, quando s' adora per accidente et impropriamente, s'
s'adora per accidente et impropriamente, s' adora con la medesima specie d'adorazione
la medesima specie d'adorazione con che s' adora lo stesso cristo, e però con
suo disprezzo per chi la salva; s' accanisce contro colui che perdona. manifesti
: nondimeno in questo medesimo tempo molti s' accordavano a'latrocini, e cresceva tal
e il frutto dell'indegno latrocinio / s' è speso intorno a mille baldraccone. galanti
isola di corsica ogni latrone / caciar s' inforza e di robarme ancora, / e
volgar. [tommaseo]: gad s' interpreta attento latrunculo. machiavelli, 1-iii-582
il settimo dì dopo il parto le femine s' empino. è meglio empiere e maschi
. m. palmieri, 1-14: s' approva il lattare della propria madre.
gubbio, 1-36: la cagna al fanciullo s' accosta, e come i suoi catelli
di fame secche e afflitte non avevano, s' accostava al palato. bibbia volgar.
fare una lattata ', quando, dopoché s' è mangiato e bevuto bene, si
lattato di rugiada e d'onda / s' avanza. -alimentato. tesauro
/ per l'animo che 'nfin di fuor s' infiamma. cavalca, 20-156: quando
è l'uso / di nutrice, s' adatta, e tu le prendi. /
e latte, / che le guancie s' è disfatte / nel cantarti ninnananna,
un marito che coglie la sposa in fallo s' accontenta di far pagare al ladroncello del
latte. d'annunzio, iv-1-199: s' io leggeva la 'filotea'di san francesco,
e camicia,... che s' apparecchiava il latte di crusca per lavarsi la
pone in seno alla pianta e con quella s' unisce, dalla pianta riceve il latte
e scorrer dalle piante / latteggianti, s' accende agevolmente. roberti, x-70: eran
, a le sante guagnèle, / s' i'veggio 'l dì sia 'n siena ribandito
del flessuoso / collo [il cigno] s' attorce, ché di lei contempla /
dorme in una lattescenza d'opale, o s' è rarefatta in squamose trasparenze di neve
, purché non troppo grassa, ancora s' approvano. = voce dotta, lat
fare vetri bianchi di smalto, vi s' aggionge calcina di stagno, e questo
, 9-53: ogni mattina doro scappava e s' andava a bagnare nel mare lattiginoso dell'
scapaccioni e dileggi. cicognani, 1-115: s' era messa la tuba: un solenne
160-34: quando ebbono assai tempestato, s' andorono a rinfrescare con monna menta che
ch'egli dee posare e dormire, s' egli puote, naturalmente, e se non
e le foglie strettissime a corte, che s' allarga assai con esse, et un'
un valent'uomo che il bugiardo, / s' e'vuole esser tenuto veritiero, /
il laudano che le danno da gli arabi s' appella, se ancor lui con molta
però laudi ciascun il mio consiglio / s' io disprezzo le fronde 'l frutto piglio
volgar., 2-296: tutte le tribù s' accordarono che a'tuscolani fosse perdonato,
la rifiutarono. sansovino, 2-182: s' il podestà peraventura ha nelle mani un
investigazione è forse più propria di chi s' affatica di fare orazioni laudative. b
tacesse il meglio e 'l più chi s' affatica / dirne con voce e con laudati
. ferd. martini, 5-263: s' erano oramai... avvezzati a
t'ho predetto? tasso, n-iv-15: s' è vero quel che si legge nel
e in ciascheduno ufficio bene e laudevolmente s' era portato. sanudo, liv-
saggio, son temente, / s' io laudo, no 'l mio laudo aggia
f. frugoni, vii-406: il laureando s' as- sidea ad un tavolino, addobbato
dal laureando. foscolo, xv-552: s' esce e si passeggia poi sino alle sette
e non vi è capitano che non s' imbrandisce di zelo per debellar i turbanti
, o morte ladra, / ch'oggi s' è laureato il cavedagna, / il
vecchio dottore. pirandello, 6-268: s' era mantenuto da sé agli studi,
filosofia: senza ambizioni di sorta, s' adattava a insegnare a suo modo in un
di biblioteca e di basilica, e s' intende di san lorenzo in firenze.
privo d'onor, tuo bel nome s' asconde! mattioli [dioscoride], 106
; ha quantità di pepe il quale s' appella cocogrido ovvero coconidio, il quale è
mio canto, o sacre muse, / s' oda tra il vostro eterno e bel
xliii-44: ramo di foglia verde a noi s' asconde / se non se in lauro
vena in poesia, / né il meschin s' accorgea ch'era pazzia. graf,
n. nini, lxv-258: ivi s' udia cantando / febo, scordato del suo
più volte potuto eccedere, non so s' io dica in pienezza o in prolissità.
guisa di torrente di fiamma, e indi s' indura come pietra. lava vulcanica,
funicolare, ec. fantoni, i-95: s' erge la lava quasi al ciel vicina
negl'incendi... e raffreddata s' indurisce in forma d'oscura pietra. idem
d'oscura pietra. idem, 9: s' osservano [sul vesuvio] molte lave
. serao, 3-156: anch'egli s' era mutato purtroppo, e dove la lava
nella terra / una lava di morti s' è rappresa / col nostro cuore stesso.
, 3-117: co'suoi scaltri modi s' intrinsecò tanto oltre nel genio giovanile del
, / mentre il polmone mio tutto s' abbevera, /... a te
qui, grida l'angel, non s' accosti alcuno / profan, che il loco
v-3-82: sopra borgunto a un tratto s' allargava una nuvola turchina, bassa come un
2-59: con un soffio / l'ora s' estingue; un cielo di lavagna
. lippi, 4-76: feci come chi s' è rotto il naso, / che
preziosissimo dono del martirio... s' acquista per lavaménto di sangue.
la doglia veemente, molti rimedi incontamente s' incomincino di mano in mano ad usare,
, rappresentativa dell'umiltà di cristo che s' inclinò insino al lavare e'piedi a'suoi
alla lavanda de'piedi, dove tanto s' inclina e abbassa che non lascia di lavargli
, ii-314: né rileva se i sacerdoti s' attribuiscano quest'autorità per la lavanda o
nel gran calderone della nostra produzione letteraria s' è fatto un po'di posto anche un
... / quella macchia! s' adopra a lavarla / il mare infinito;
margine sorga. linati, 8-49: s' era messa anche un'arietta frizzante che
esser lavato, / né pur che mai s' amorti / lo blasmo, chi che
speranze, altre che « costipandosi » s' abbassavano più del previsto, altre che
che si lava e d'un muro che s' imbianca, detto così per traslato dal
dalla smania di far qualche cosa. tutti s' accorgono che 11 paese è sudicio:
. gadda, 12-107: un'altra volta s' ebbe una lavata di capo in pubblico
non scrivono mai: -la santa sede s' è cavata sangue, la santa sede s'
s'è cavata sangue, la santa sede s' è fatta un serviziale -, ma
-, ma sempre: -sua santità s' è cavata sangue, sua santità ha
: un uomo / che là passasse ritto s' un muletto / nell'azzurro lavato era
/ e ritornata vergine nel sonno / s' affaccia all'esistenza curiosa. pavese,
sì sciocch'e sì lavato, / che s' i''l vedea mangiar pur du'derrate
/ l'ora e del pan lavato s' avvicina. salvini, v-424: 'pan
. -piano inclinato sul quale s' insaponano i panni. carena, 1-372
con una spatola o scopino ben pulito s' agita la massa finché l'acqua e
, ch'è primieramente nata, che s' ella è lavata, e quella lavatura
lavarsi. boccaccio, v-229: molto s' era il viso e la gola e 'l
posto in acqua freddissima, il ferro s' istingue e riscalda l'acqua, come
calde piume, / ma del luoco ove s' era a giacer posto / presso un
una lavina di sassi e di schegge s' abbatte sul mio ricovero e lo fa in
decta arte, o in essa arte s' adoperasse, sia isbandito e divetato de la
e di qualunque massarizia e cosa che s' apertenesse a la detta arte. statuto dell'
che 4 quel medico lavora ', s' intende che ha dimoiti ammalati i quali 4
fin tanto che la proda della nave s' alzi sopra la superficie del mare.
solita prestezza mezza chiesa e nel 1513 s' incominciò gagliarda- mente a lavorarla nuova.
un l'altro. allungarsi, s' usciva ad un'altra lavorata, però meno
[s. v.]: oggi s' è data una buona lavoratina.
sopra quattro alte colonne, sotto cui s' ergeva una bella fontana artificiosamente lavorata.
gnoli, 1-337: il contadino / s' arresta, guarda i lavorati marmi, /
ché en cella hai contemplato: / s' è 'l monno de te engannato, séquita
, libre iij, i quali denari s' eboro da donato lavoratore di simone baldovini
sempre era più fresco e gagliardo, s' accordarono insieme più che volentieri di tener
moderno lavoratore di strofe brevi, che s' impegna poco ne'sentimenti, ha servata
lavoro e sentirmi circondato dalla stima che s' ha per i lavoratori, finisco per diventare
e con le mie ragazze, come s' è affiatata! 6. agg
sì che a cattivo lavoratore, non s' ha se non mezzo il podere; ed
. brasca, 49: in questa arsenata s' estima che ogni anno li lavorerii e
niun questuante apparisse e dove chiunque può s' applicasse ai lavorieri e alle fatiche.
: chiunque, senza esser pregato, s' intromette a rifar l'opera altrui, s'
s'intromette a rifar l'opera altrui, s' espone a rendere uno stretto conto della
: chiunque, senza esser pregato, s' intromette a rifare l'altrui lavorio si
firenze. b. croce, i-4-127: s' intende così il lavorìo della critica storica
non v'era chi ascoltasse: e sol s' udìa / un disperato lavorìo di denti
ecco ad isparare e questo e quello / s' accinge il sacerdote e mette mano /
marradi, 251: la giovin donna s' adagiava al dosso / d'un'alta sella
d'esse tal volta tanaglie, / dinne s' alcun latino è tra costoro / che
già vedere / che sanza dilettar non vi s' assetti / a quel lavori attribuito a
. b. croce, iii-27-321: s' istituirono consigli del lavoro e speciali divisioni
e a vicenda si misurano a vicenda s' ingenerano. sopra ogni cosa, è mirabile
., 35 (607): s' immagini il lettore il recinto del lazzeretto,
da qualchedun di tanti mosconotti, che s' aggiran d'intorno a que'rosai di pesto
oggi 1 un morbo asiatico 'e s' affannano a riparare e a murare i lazzaretti
, i-i: passando per l'egitto, s' incontrarono con un giovane missionario lazzarista,
legname d'ogni ragione; ma non s' avventaron mai sulle guardie nazionali quando vedeanle
diventino lazzaroni. verga, ii-196: s' era rassegnata all'insolenza del lazzarone che
d'aver gran sorte, / se s' ha presto a lazzerare. =
/ a cassetta, ogni donna che s' affacci / manda saluti; ella ai saluti
: ch'ho io a reggere? che s' ha a portar qualche peso? reggi
ingozza, / quella a mezzo il palato s' imbarazza / e fa nodo spietato entro
che felice, / felice assai morrei, s' a questa spiaggia / giunte non fosser
soderini, iii-255: nel presente tempo s' usano [piante] variate di più sorte
e le di bossolo, poco o niente s' apprezzano. tassoni, 3-33: galvan
2-104: invece di * lui 's' è preso a dire 'li ',
inferma, pietrificata, a casa le s' incendiò un paralume, accosto al suo letto
tutto preso dal vago splendore, / non s' accorge el meschin che quivi è amore
tua vera legge per negligenza di noi non s' occulti sotto la falsa volontà di questa
che come io le vi porgo, s' ingegnano... di dimostrare.
volo, / ch'amor non è s' ambur parti non sallo. leonardo, 2-129
e fezeno una danza cum sentore / s' al potentissimo segnore amore / por- tassen
, messere iacopo comare, / rustico s' accomanda fedelmente / e dice, se vendetta
, cessarebbe il cielo della religione, s' estinguerebbe ogni luce di lealtà, vacil-
riane e canterburiane che lo designerebbero, s' egli non meritasse allori meno pallidi di
con fina leansa, / lo mio cor s' umelìa, / e servo là '
: se gioia d'amor per voi non s' avanza / in ver di me,
lasseria / per nulla leanza, / s' io sapisse - ch'io morisse.
; l'ordinario o chiaro, che s' avvicina al color rosa pallido; il vinoso
rosa pallido; il vinoso, che s' accosta al color vino; e il cavezza
i -sì! io vò la learda. s' io non ero / qui fuori, il
, non pur domestico ma selvatico, che s' ad- domanda lebbio. targioni tozzetti,
è meno frequente; e l'altra che s' impadronisce dell'estremità delle mani e dei
quando passa il lebbroso: la lebbra s' attacca da distante e perfino vederlo
orientale che nel settecento l'europa spiritosa s' era quasi tolta di dosso. gozzano,
, 1-410: d'una cosa tanto semplice s' era fatta un tormento. avesse avuto
che, acciò che la pistolenzia non s' appiccicasse a'più, cacciassero lui con
martini, 1-iv-327: altra gente che s' incontra spesso: i lebbrosi: orribili a
pascoli, 1032: nel lebe colmo ella s' inonda il viso, / scioglie i
di quelli chiamati 'lecca-lecca 'e s' è messo a succhiarlo. =
atto di leccare, 'leccatura 's' adopera nell'uno e nell'altro senso
viso. sacchetti, 157: s' io m'abocco, / introcco / ov'
. bresciani, 6-ix-197: cotesti fratacci s' ungono il grifo di buoni bocconi e
gli volessi grazia. bibbiena, xxv-1-6: s' io avessi potuto, l'arei confinato
talvolta a tutti gli stili necessario. s' applica e a cose solide e a
/ e leccar le parole, onde s' intenda / che aspettiam loda, e a
leccano, ti scuotono la polvere, s' ingeriscono in ogni tuo negozio, dicono
servilmente. nievo, 822: non s' abbassava, come dice il volgo, a
. de amicis, ii-832: una mucca s' avvicinò alla tela e ci diede una
e più profonda pozzanghera che l'italia s' abbia. puoti, 1-28: procedendo
e tirar giù la mascella perché mi s' aprisse la bocca e introdurre nella bocca,
'mpelti- nente! / o che 'un s' è messo a di', questo lecchino,
106: [il pesce siluro] s' avviene / che, presa la moglier,
la lecciastrella che per altro nome sfiocine s' addomanda, il bossolo, il corbezzolo
daniele] gli vedeva per qual parte s' introduceva nel tempio l'ingorda turba de'sacerdoti
trattato dei peccati [tommaseo]: ivi s' apprende lec- conia, pergiuro. somma
e per la leccornia della preda, non s' avvedeano del danno del comune. caro
gli è un leccume, che troppo s' abbocca. g. gozzi, 3-5-387:
, si rivolgea; e così volgendo s' andò infino che licito gli fu di poterla
piego. rovani, 5-198: alcuni s' eran fatti leciti a richiedere palesemente il bar-
la * lectura dantis 'che s' è sparsa rapidamente per tutta l'italia e
quella sua ingegnosissima bilancetta, per la quale s' ha cognizione della gravità in specie di
2-773: * legacce ': s' intende quei legami co'quali si legano le
seta, di lana o di filo che s' adopera tanto per attaccare gli ammalati durante
legale. garibaldi, 3-50: ditemi s' eran legali i vostri assassini commessi contro i
che elle si posono e sono e ancora s' usano per chiose ordinarie nel 'codice
tamente co'detti canapi e legami del ponte s' attuffaro. boccaccio, 1-i-333: al
ad animali. ugurgieri, 219: s' udivano pianti, e l'ire de'leoni
senza legamenti, il qual per necessità s' essercita tutto il giorno nella commun sozietà
mio sposo, con maritale legamento meco s' aggiugnesse. gelli, 17-214: le seconde
fato. d'annunzio, iii-1-798: egli s' arresta, quasi che da grande fatica
uffici a che son buoni: / chi s' affatica a sciorre e chi a legare
parini, giorno, i-1001: a te s' avvolga intorno / leggiadra veste che sul
larghe piaghe. marini, ii-136: egli s' accinse animosamente alla cura, purgò con
dinne, se tu puoi, / s' alcuna mai di tai membra si spiega.
è certa la fine, / e s' anche il vento tace / senti la lima
: la stanchezza delle lunghe notti vigilate s' aggrappa allo zaino, il sonno lega
, di sincerità e di moderazione, che s' impossessa già dell'uditorio e lo lega
, piacevoli. piovene, 1-85: s' era legata a gente della città,
, xxix-202: o bono amore, s' el ti piace, a pisa / prendi
. b. davanzali, i-238: s' era... guadagnato gaio cesare,
viene e discende di questo verbo, s' imprende solo per li poeti, che
il generoso fuoco del mio cuore quando s' illudeva, folle ma felice, di penetrar
pananti, i-91: con questi non s' incontra e non si lega / e
: il povero don gesualdo... s' era fatto animo per contentare la figliuola
animo per contentare la figliuola, e s' era messo in gala anche per venire
la scimitarra. fiacchi, 186: s' accosta e trova un sacco abbandonato,
a tirar là dove era legato / s' affaccia or col becco ed or col
che in essi [nei vecchi decrepiti] s' infievoli, sono gl'istru- menti,
verrà imballata in tela doppione, come s' usa in commercio, legata con cordicella suggellata
che non avessi cominciato a quest'ora, s' io mi potessi risolvere, se la
o legato o sciolto senza acutezza, s' intitola virgiliano o ciceroniano. -strutturato
iv-4-55: sto legato a un lavoro che s' accosta al fine e può, se
sciolto. nardi, i-444: egli stesso s' era infamato e vituperato con la rapina
, 33-86: nel suo profondo vidi che s' interna, / legato con amore in
zaffiri di lucrezia priuli... s' accendevano di nuovi bagliori su quel busto
legato nel quale lasciava l'anima al diavolo s' el padre non satisfacea a'bardi.
dossi, 1-ii-749: i legati fiorentini s' informarono accortamente se si trovassero in terra italiana
per la via, tutti questi popoli s' inginocchiavano in terra. sanudo, lviii-
legatura, quanto manco di spazio voto s' inchiude, tanto più di durezza e
sciogliea le legature che per l'indigestione s' avviluppavano intorno al piloro. a.
, ecc.... oggi s' intende comunemente con questa parola un segno
. cavalca, ii-269: a superstizione s' appartiene, dice santo agostino, ogni
legazione. machiavelli, 9-1-142: pubblicamente s' acquista [riputazione] vincendo una giornata.
appetito, il quale, in coloro che s' astengon ed obbediscono, è più potente
nota che la non si chiameria legge s' ella non fussi manifestata, e però
ha una legge sanitaria, per cui s' aprono ora, profumando, tutte le lettere
, e non gli sia mogliera, / s' accusata ne viene, abbia la morte
dalla plebe e dalla legge oppressi, / s' erano posti in via, pellegrinando assòrti
e. cecchi, 7-66: l'ippopotamo s' era trascinato nel fitto del giuncheto,
lo sentivano sbuffare e gemere, ma non s' attentavano ad accostarsi per finirlo e mangiarselo
dee., 2-10 (257): s' egli v'era più a grado lo
. cassola, 5-200: il padre s' era raccomandato che cominciasse a guardarsi qualcosa
fine. petrarca, v-1-9: ecco, s' un che famoso in terra visse,
ma con diverse / leggi e nomi s' intese, e varia in tutti / secoli
in tutti / secoli (come altrui meglio s' offerse) / fu la religion,
, i dispiaceri / e ciò che s' ha, comune sia, ma ancora /
, gl'ingegni e le scienze, dove s' apprendono così le leggi della pace come
, 1-25: con molte altre parole s' ingegnava persuaderla ch'ella fusse contenta, ch'
che sia, contaminata o rotta, / s' altri per lei non muore, a
le parole del boccaccio che più non s' usano in toscana, né sottopormi alla legge
partinci, il nome di colei / che s' imbestiò ne le 'mbestiate schegge.
ha bisogno dell'altra e con essa s' intreccia... l'unione delle due
braccia. parini, giorno, i-132: s' oggi ti giova / porger dolci allo
i-330: [il geloso] vuole e s' ingegna di porre legge a'piedi e
opportuni consigli, che tutti i cittadini s' intendano essere esenti delle gravezze del comune per
. tasso, n-iii-556: io vi chiedo s' a la prudenza del cittadino s'appartiene
chiedo s'a la prudenza del cittadino s' appartiene il far sue leggi e 'l riformarle
chioma ricciu- tella / parte al capo s' increspa e si corregge, / parte s'
s'increspa e si corregge, / parte s' agita al collo in grosse anella,
vana licenza, che essi da sé s' hanno presa, così ne vanno ogni
, n-2-15: vostra signoria mi scusi s' i gli ho risposto un po'ardito
misterioso ed antico; le cui origini s' intravedono appena in un velato luccichio di
leggendàio, era un certo falimbello che s' ingegnava farsi de gli amici e de'
di cui fin da alcune generazioni fa s' è incominciato a circonfondere la comunità degli
quale, cattivo e discacciato, consolato s' avea. petrarca, 207-97: servo d'
, tanto sublimi componimenti si lodano e s' ammirano, ma non si leggono,
3-32: rinaldo, mentre legge, s' incolora / per ira in viso, e
, il nome di colei / che s' imbestiò ne le 'mbestiate schegge. buti,
239: io non so ben s' io volia quel ch'io voglio, /
io volia quel ch'io voglio, / s' i'toco quel ch'i'palpo tutavia
ponessino cura di scrivere del modo che s' è detto in questa lingua cose degne
. che ne'corpi, ne'quali s' introduce il caldo, s'introduca ancora qualche
ne'quali s'introduce il caldo, s' introduca ancora qualche radezza e leggierezza.
. giusti, 4-1-191: se a caso s' adopra [il re travicello] /
sopra tonde del mare turbato, e non s' arebbe immollate le piante de'piedi.
e la leggierezza nel giogo suo, s' egli non ci fosse sempre vicino per aiutarci
163: troppo molle è costei, tropo s' inchina / a gli amorosi vezzi,
/ a gli amorosi vezzi, e s' altro amante / vien dopo me,
, n-iii-621: nel parlar ancora non s' accompagnaranno con la gravità e con la leggerezza
la leggerezza quelle medesime qualità le quali s' accoppiano ne'corpi naturali.
. segneri, i-m: a bello studio s' ingegnano di persuadersi che il peccato sia
altrimenti le messe in troppaleggerezza dan fuori e s' aprono. = deriv. da
. che apponessero al re dajotaro, s' accostasse e s'immaginasse leggiermente nel tuo
apponessero al re dajotaro, s'accostasse e s' immaginasse leggiermente nel tuo animo contra di
barberino, ii-215: averto il fior leggiermente s' attrita. mattioli [dioscoride],
. giù giù verso l'oriente, s' andava sfumando leggermente in un giallo roseo
[ediz. 1827 (297): s' andava sfumando leggiermente in un giallo rosato
dee., 1-1 (80): s' eran posti appresso ad un tavolato.
al meno. buommattei, 116: s' e's'avesse ad aver solo riguardo
. buommattei, 116: s'e's' avesse ad aver solo riguardo a coloro
più tosto nelle leggieri e morbide cose s' apprende che nelle dure e più gravanti
, 193: di tante parvenze / che s' ammirano al mondo, io ben so
dante, inf., 30-82: s' io fossi pur di tanto ancor leggero
neri le incorniciavano il viso rugoso dove s' aprivano due grandi occhi dolci, annebbiati,
, 1-65: vuo'che l'oste s' invii leggiera e presta, / sì ch'
bartolini, 20-77: la nostra carne s' è fatta leggera, / e riposa
di loro altro frutto che cannuccie, s' affittavano in perpetuo o a longhissimo tempo
: 'tenersi leggiero di stomaco', non s' inzeppando di troppo mangiare. -che
della colica leggera / per adesso non s' avvera. pavese, 9-60: le svolte
3-287: per alcun tempo di celar s' impose / ai leggeri del mondo i passi
foco vostro. bonichi, 101: s' è posto in grado altero, / recordi
amorosa dee questa battaglia / esser, s' io ben discemo, e non odiosa;
, 55: né così leggier pericolo mi s' incontra che gravissimo non mi sembri e
, 1-xli-9: che l'onda di lete s' ingoi il... col suo
mattematiche e della filosofia più che mediocremente s' impossessò, e fecevi entro non leggier frutto
benché gli paressero un po'leggieri, pur s' andava rassicurando col pensiero che la sua
al grave che 'l leggiero: e s' al grave non è contrario il leggiero,
della potenza che sopra proprie forze non s' appoggia. 42. milit.
all'armatura leggiera,... s' avviavano alle montagne. borgese, 1-131:
cecchi, 7-2-2: oltre a che / s' io ordinerò in casa alla leggiera,
iii-374: l'ira e il furore s' accende più fieramente e più di leggiere negli
sì di legiero ciò che in lui s' acquista. bandello, 3-21 (ii-384)
: vago è del bello e di leggier s' accende / di duo begli occhi un
sarei stato / pronto ed isfacciato / s' avesse di legiero / preso bene sì
, 11-19: nostra virtù che di legger s' adona, / non spermentar con l'
0 damma, / ma da far, s' ei poteva, un po'di fiamma.
conoscimento. colombini, 96: molto s' è bene portato.... è
: il naso fra le ciglia / s' apre discreto varco / e scende sottilissimo /
giardino leggiadramente diportandosi,... s' incontrò in messer filippo. a. cavalcanti
movimenti. anonimo, xvii-322-7: s' io mi son gentileta / di bella
punge / l'altrui valore ed ogni ben s' oblia; / o vii malizia,
/ la penna e l'orinal teco s' aggiunge. petrarca, 184-11: così
, che per studio umano e onesto s' acquista. magalotti, 26-29: giovanetta
1-46: ira dal volto suo trista s' arretra, / e poco, avanti a
: e tal saria / beltà, s' avesse corpo, e leggiadria. groto,
da orvieto, 1-76: di giugiole s' infiora / questa seconda parte del paniere,
, / tal ch'a vedello tutto s' inamora, / tanto è ripieno d'ogni
domenichi, 5-211: con singoiar leggiadria s' era provisto di saioni, di pennacchi
angiolieri, vi-401 (86-13): s' i'fosse cecco, com'i'sono
: in leggiadro aspetto e pellegrino / s' offerse a gli occhi suoi l'alta guerriera
90: leggiadro, almo pastor, s' un tempo in spreggio / ebbi l'acceso
qualità che a leggiadro uomo e gentile s' appartengono più tosto singolare che raro.
una e l'altra di queste idee s' accordano nel produrre una certa serena e placida
quando, per tassare un errore, s' introduce un personaggio qualificato che di quello
viene esercitata e agli accorgimenti che vi s' impiegano. giov. soranzo, 187
/ e di che sangue qual campo s' impingue. pulci, 9-54: io vo'
mie virtù leggiadre / in francia, ben s' i'dovessi morire. bellincioni, 1-75
: che già di leggiadrissime faville, / s' accenderebbe ogni anima gentile. b.
le cui pareti... non s' adomino delle leggiadre passioni e dei finti
323: quella madre / per cui s' acquista in ciel la palma e 'l
, / grida il bardo divin che qui s' aggira, / e ap- plaudo io
giorno questa peronella e piacendogli molto, s' innamorò di lei. 22.
unito biglietto è per giuseppe; leggibile s' intende. 5. locuz.
ogni botta acconsente, e, se s' ammacca, ritorna; e però non si
diecina di minuti, alla più lunga s' addormenta. d'annunzio, iv- 1-683
competer teco. fagiuoli, 1-5-332: -qui s' è entro di palo in frasca,
... leggitori del pensiero quando s' avvicina l'ora del manifesto.
: è una generazione di cavalieri che s' appellano legionari, perché sono colle legioni congiunti
, 7-40: l'aiuto è quello che s' ha da'compagni confederati d'amore,
questi duo guerrier dissi che tratti / s' erano fuor del marziale agone, /
scienze nuove, che con intimi modi s' intrecciano ad altri ordini d'idee, più
non si rompe mai tanto che con essa s' incorpori e si confonda, ma toma
senza la menzione speciale della legitima, s' intenderà eletta una delle due cose alternate,
nuovo... et in questo modo s' intendano che sieno provate le decte cose
culto delle imagini sante che per lei s' adornano, uso infin dalla origine della
pontefice dinunziò piuvicamente che le vergini che s' ammaestravano nel tempio e avevano compiuto il tempo
... etimologia, ch'ei s' è studiato di dare alla presente corrotta
per la breccia aperta dalla fazione opposta s' insinua a fomentare le paure dei principi
esser conosciuta: perché l'una mi s' appresenta con sembiante tutto grave, severo e
a meza notte insieme si coricarono; s' amavano; erano consorti legittimi. monti,
il legitimo cavallo et al bastardo mulo s' attennero. cinelli, n-199: di cavalle
. livio volgar., 1-309: s' io vi proporrò che facciate dieci tribuni
.. che la radice, che s' usa per il calamo odorato, sia la
perfetto. giamboni, 7-32: ove s' ha maggior paura de'nimici, allotta
. dante, conv., iv-xxvi-13: s' accinse e prese la scure ad aiutare
qualche invitato, che un poco / s' è fermo su l'uscio, e ragiona
4-i-158: sarebbe un portar legne a'boschi s' io mi estendessi in parole nel descrivere
alle dipendenze d'una vecchia masseria che s' accresca e trasformi. -per estens
, 6-94: e'non lo crede, s' ei non va a legnaia. -dare
insieme i pastoni e le piote, s' avranno certe mestole lunghe e di legname
a'saccomanni, che andavano a legnare, s' andarono con dio con tutti i loro
dei mischiati;... meschiati s' intendono le barbe d'ulivo e di
bella, alla cui altana di legno s' attorce una vite selvatica: la lambrusca.
[sicura] qualunque altra parte ove s' adori / quel che volse per noi pender
gettan le membra, poi che 'l sol s' asconde, / sul duro legno e
chiusi lumi, e le faville / s' appreser tosto a l'accensibil esca,
: taciamo oramai, ché i musici s' apprestano a trar suoni da lor legni.
spene mia. compagni, 2-29: che s' eglino avessono tagliati pur de'legni che
momento, per la somma difficoltà che s' incontra nel fare, e massime nel
legnose, nodose, asciutte ed aspre, s' innestino [le piante] di qualità
. soderini, iv-234: come s' approssima il tempo di farli [i
, e dopo quattro o sei dì vi s' attacchi un legnotto. b. davanzati
colle aprico / vini odorosi e saporiti s' hanno. o. targioni tozzetti, i-367
.. ovunque per la campagna fluviatile s' alzavano le statue superstiti. moravia,
miei, / ch'io viva più, s' amar non debbo lei! tasso, 12-
per donna, o mai per lei s' allegra o dole. ariosto, 1-49:
vegna. tassoni, 10-68: con lei s' accorda e trova acqua stillata / da
sua. ser giovanni, ii-149: s' ingegnava tener pasciuto di parole il lei
fanciulla, e menavaia via; lei s' atteneva al padre abbracciandolo e gridando.
2-150: la voce 'lei'dico che s' usa di mettere in tutti i casi;
piùe / per allegrezza nova, che s' accrebbe. boccaccio, dee., 4-5
adeguerà l'alta reina / a'morti, s' a l'occaso ei non s'inchina
, s'a l'occaso ei non s' inchina. giusti, 4-i-125: sfacciatamente
1-215: una volta che il dottor s' era provato a darle del 4 tu
però dico, / non perché prima, s' ella vuol, non possa, /
... che vi dia quando vi s' accosta, che quante cerimonie e quanti
lembo di quel tale arnese, che s' era messo così in fretta. tarchetti,
, 2- 194: la tenda s' è squarciata, i lembi fluttuano sotto la
coltivazioni. un lembo della verde conca s' appunta contro il cielo, nell'arco
5-239: tra lembi di sogni tempestosi s' apriva ogni tanto la visione fredda e
. pier della vigna, 128: s' io troppo dimoro, par ch'io
degli anni, e l'occhio che s' infossa? pirandello, 7-232: oh dio
papi, 4-111: i flosci nervi / s' assodan pel lavoro, e polso e
guaiolando, / con muso basso gli s' atterra a'piedi. cesari [
/ che col vivace ardir nel cor s' accoppia. assarino, 5-112: lettore
ti suol dar lena e vigore / s' apparecchia di far da te partita?
volger poria senza stancarsi a tondo, / s' a la virtù del ciel lena mancasse
da que'lini la lena a noi s' aspetta, / quelle tele a satan rompono
, lendinoso. fagiuoli, viii-43: s' eran malamente pettinate / del lendinoso crin
d'annunzio, ii-706: altra onda s' alza, / nel suo nascimento / più
tua dama un d'essi / lene s' accosta e con sommessa voce, / e
: al fatai guardo, ove or s' annega e perde / l'anima mia,
, sotto il cupo querceto, / s' avventa a una nube che viene / nell'
che era da tempo, la corrente s' era tramata di fili giallastri. -con
né leno. antonio piovano, 1-260: s' al troppo ardito e fervido disire /
con esso. pallavicino, ii-678: s' argomentarono pertanto di lenir quegli umori crudi
anco teco la salute, / che igèa s' appella, ovver la sanitade.
'l male non faccia sacca, che s' accorgeranno d'avere usato veleno in cambio
, colle apparenze, fino che un cotale s' accorga del marcio e dia dell'accetta
ii-201: la lentaggine è una pianta che s' alza da terra quanto il levistico o
un punto '; che 'il sentiero s' inerpica per la montagna'. fogazzaro,
. e perché andavano lenti? perché s' avevano posto dinanzi all'occhio dell'intelletto
sono battuti dal comito affine che più s' affrettino alla voga. -con poco slancio
allor medicina al gran martire, / s' esser poscia dovea lentato il freno, /
, credo, i tuoi doni: s' è impossessata anche delle mie lenti, e
castiglione, 2-ii-137: degli eserciti qui non s' intende cosa alcuna, se non una
guittone, 129-12: eo credo che s' intenda lo dormire / a la stagione
mole poco piegandola; e questo raro s' appella lentezza. poi la sface più
una lentezza sapiente tutte le sue forze s' irretivano e si perdevano. 7
, e quasi anche con pena, filippo s' impose il coraggio d'assistere agli ultimi
fatica erano nate, avevano oscillato, s' eran perdute, erano state riprese e
state riprese e poi, infine, s' erano sviluppate le amicizie tra lei e
sua lenticchia, / che al suo volto s' aggraticchia, / cento baci dà per
diligenza non v'è dato, non s' appicca. conoscesi questa al martello e
e all'odore, quando non vi s' è usata diligenza. e l'occhio
de gli incolamenti, dove appena la lettera s' appicca. praga, 4-35: sotto
gioberti, 1-iii-180: il secolo che s' intitola progressivo per eccellenza è il più
alberi grandi, / soltanto tre donne s' aggirano lente, / bellissime donne: regine
lo stame? cesarotti, 1-ix-13: ognun s' awia / lento il piè, basso
lunge /... il treno lentissimo s' imbuca. brancoli, 4-15: vecchi
tra pianta e pianta un fiu- micel s' invia. cavalletti, lvi-176: il dolce
e muore / nell'ora che lenta s' annera / suonasse te pure stasera /
lorenzo de'medici, i-186: or, s' è per mio destino / che così
, / quando con le lor mogli s' accompagnano. della casa, iv-273:
. giunti, 28: sotto s' avea come prigione cacciata la pigrizia e
. mazzini, 52- 289: s' io credessi che l'amore dovesse farmi più
mucchio, annusa / l'acqua, s' abbevera lenta. quasimodo, 19: già
quasimodo, 19: già l'airone s' avanza verso l'acqua / e fiuta lento
e inutilmente io pera, / e s' aggiungan queste ossa inferme e lente, /
le gomene che tengono i ferri, s' hanno da mettere né troppo tirate,
più palme allaccia, / e quanto s' orna men, tanto più piace. carducci
. pascoli, 128: ma non s' adira il giovinetto alloro, / il leccio
perché è odorifero;... s' egli vien trito in vino di palme
: talché, chinando il capo, s' aggiustò ritegnosa com'era naturalmente.
l'uno sopra dell'altro e bene s' interrano con terra di valenza e talco
lento foco; e a poco a poco s' infoca. oddi, 2-23: te
contenta / d'intender qual fortuna mi s' appressa: / ché saetta previsa vien
campagne solitarie. gatto, 1-102: s' apre in arcate al rezzo delle voci /
dubbioso e lento / sotto la man s' affrange il noto suon? giusti, 4-ii-361
a poco. panzini, ii-135: s' ode questa romanella che mure lenta pei
, / e gli diceva che non s' affrettasse. -a lenti sorsi:
, cent., 35-33: i neri s' accostaro a'frescobaldi, / gli altri
quando a titone / sorta in ciel colei s' invola, / che scappar fa le
a letto. fagiuoli, vii-55: s' andò a rinvoltar dentro a'lenzoli.
lungo, bastandovi quel che fino a ora s' è detto,... me
tombari, 2-137: la leoncina brontolando s' alzò e andò a sdraiarsi un po'
, / e sovra i mille orribile s' avventa / tra ferro e fuoco ed urla
leone: è questa la parte che s' adira, fiera e superba e
madre, ch'è or santa, / s' alleviò di me ond'era grave,
tondo ': i quali, quando s' ingerivano nelle facende ed erano favoriti dello stato
è lì tosto, / e alla camer s' appressa, / dove fa la leonessa
di furia e di dolore / come s' ei fosse lacero da zanne / leonine.
'l ner più che funebre, / s' esser può, e 'l giallo po'più
. balbo, i-203: federigo s' avanzò contra roma e papa alessandro;
potè sforzare il colosseo dove il papa s' era rinchiuso. mamiani, 4-434:
od almeno accettarsi, sol quando ci s' impone dal più forte. =
lepre, a i cenni d'una femina s' aghiaccia. marino, 322:
o voluptà o lascivia, che la s' abbia a chiamar con la leonza.
trono alfiereggia, e amleto leopardeggia: s' ode, specie nei soliloqui,
dolce? sannazaro, iv-45: non s' udivan ulule, / ma vaghi ucelli
anticamente chiamato, imperocché le lepri massimamente s' inchiudevano in quello. =
arso unto, come quando lo fuoco s' appiglia alla pentola o alla padella.
di lepre ella [la madre] s' avesse, / intaccata amendue tenean la bocca
, con lui non si vince né s' impatta: ha più gangheri di una lepre
... / - la lepre s' è scovata. -pigliare, comprare qualcuno
, cioè chi ti ritenesse semplice, s' ingannerebbe di grosso. -pigliare, prendere
/ ed in mia vece all'amor suo s' appiglia; / tal ch'io rimango
dove la morte è più gradita, / s' innanzi a sì begli occhi, /
] a veder sono / piccioli, e s' arman contra i leprottini. -dimin
carne [di lepre], o o s' imbattono a passar sopra la testa di
co'piedi e mani distesi, come s' esso corresse... le virtù
, la quale alle cose da misurarsi s' accomoda, e non isforza quelle alla sua
tiranni. d'annunzio, iv-1-172: s' ella avesse avuto intorno le tempie corona
. f. frugoni, vi-699: morviglione s' appella, esoleto, putente e fornicano
. cecchi, 7-4-6: il poveraccio s' abbattè stamane / appunto ch'io compravo
palle lesine. soderini, iii-209: s' abbia una pallottola di cera alla grandezza
dedur la sua ragione: / poi, s' ella è in mora, viensi a
recitassero drammi de'buoni costumi lesivi, s' infamano subito da se stessi. delfico,
dante, inf., 13-47: s' elli avesse potuto creder prima, /
orzo prima con l'acqua, poi s' arrostisce e poscia, fattone farina, con
parte della casa; dove il petto s' aggiugne alla coste, filomena li segò
: quando nel registrare i vocaboli non s' ha a badare al contesto,..
collo scopo a cui l'arte della favella s' indirizza presso le nazioni più inoltrate nella
lesso. sbarbaro, 5-125: egli s' era avuto pesti i piedi dalle scarpette
nascono due canali, per i quali s' entra nel porto, e vanno in
e. gadda, 10-143: il gatto s' era insinuato in casa con lestezza,
, 4-53: la storia... s' insegnava molto alla lesta anche nel ginnasio
letamandolo. gemelli careri, 1-iv-82: s' incontrano sovente facchini, con catini pieni
volgar., 1-7-142: li campi s' ingrassassono con letame. s. bernardino da
: dapoi che è fatto questa tagliata, s' abbrucia, e dipoi abbruciata la terra
, e non tocchi la pianta, / s' alcuna surge ancora in lor letame,
malizia tanta. landino, 109: * s' alcuna surge ancor nel lor letame'.
moderni,... quanto più s' impinguano, come i tassi, tanto
/ l'un l'altro mirando / s' aperse un sospir. tommaseo [s.
i-675: il delirio e il letargo pietosi s' alternavano al suo capezzale in attesa della
il grido la terra, e nel letargo s' agita e si riscuote, tutto ricomincia
, così umil, così secura, / s' innalza dal mortifero letargo. chiabrera,
. algarotti, i-ix- 213: alfin s' è scossa dal profondo sonno / la neghittosa
: spiava acutamente la moribonda, che s' era ancor inabissata nel letargo. calvino,
di gran casse l'atmosfera: / s' arrestan le industrie, va la borsa in
/ lì dei recessi ove il pudor s' asconde / gli apre piaga letifera.
. d'annunzio, iv- 2-156: s' indugiavano al sole tutte quelle spose del signore
tomo, / onde in miseria poi sempre s' afflisse. lippi, 10-44: mentre
9-57: ei così nel suo splendor s' involve, / che v'abbaglian la vista
a l'infernale ambascia, / i s' appellava in terra il sommo bene /
suonano in tree / ordini di letizia onde s' interna. -paradiso.
dalle sue ciglia. tutte le clarisse s' illuminano di letizia. saba, 58:
: come su l'alba, allora s' è desto / il mondo -colore, letizia
là 've ogne ben si termina e s' inizia, / per te si veggia come
par., 16-20: per tanti rivi s' empie d'allegrezza / la mente mia
anonimo fiorentino, iii-201: nel mondo letiziando s' usa tal modo di muoversi, come
9-70: per letiziar là su fulgor s' acquista, / sì come riso qui;
/ sì come riso qui; ma giù s' abbuia / l'ombra di fuor come
. viani, 19-237: quando straccavizzi s' awicinava a qualche donna, quella gli
e l'oscura / voce che amore detta s' af- fioca, / si fa lamentosa
ordine questa nuova lettera, la qual s' ella sarà così bella, com'egli
o inclusa, alla tfuale l'edizione s' è arrestata; ma due anni dopo
non meno è vero quello che spiritualmente s' intende, cioè che ne l'uscita de
grandi e possenti. giamboni, 8-ii-139: s' egli è debile suo corpo ed egli
più povera e senza lettere dovean godere che s' istituisse un maestrato. delfico, ii-23
e've mandarò le mee littere, s' ello serà meo caro amigo e've farò
lectore, acciò che sopra castillioncello no s' atentassero di edificare. s. bernardino
loro che non l'aprissono se non quando s' appressassono a terra. guerrazzi, 2-462
.. in proposito delle difficoltà che s' incontravano nell'eseguire alla lettera i comandi
lo speziale, e non di manco s' acquistò tante lettere che fu mandato da'fiorentini
, o ingegno d'alcuno altro, gli s' era potuto mettere nel capo né lettera
l'odore de l'arosto, prova s' egli se li lascia tórre; se lo
lettere. strambotti anonimi, lxv-232: or s' i'non ho saputo raccontare / quel
some! b. davanzati, i-144: s' era deliberato quel giorno in senato,
deliberato quel giorno in senato, vi s' intagliasse a letteroni d'oro. rosa
guatare al mio bello scrivere: e s' io fussi presso a voi, non fare'
, avegna che alcuna volta colla lettera s' aiutino e co'libri, non per
perfetto. montano, 288: non s' accorgevano di dire una verità letterale.
, xi-2-561: la perseveranza con che s' intromette ed insiste in una lite che
. g. gozzi, i-15-219: ora s' egli per avventura negasse questo, si
conviene coltivare un tale amore, anche s' è voluto e un po'sforzato,
voluto e un po'sforzato, anche s' è cerebrale più che fatale, più letterario
ponessimo cura di scrivere nel modo che s' è detto in questa lingua cose degne d'
e vuol sedere a scranna, perché s' avrà fatto un frasario dell'opere del boccaccio
ha conosciuto 4 letterato ', e s' è impegnato di farmi infinite cortesie),
opinioni della gente letterata, la quale s' immagina di parlare a tutta la nazione ed
non son diversi da i trafficanti. molti s' appigliano al traffico d'una sola specie
è più ricco e divien più ricco chi s' applica a molte, purché non gli
469): donna prassede... s' era ristretta a brontolare spesso contro di
, viii-38: da che la letteratura s' è fatta arte di scuole ed occupazione d'
ferd. martini, 4-30: come s' impanca costui a insegnare letteratura, quando
cattivi periodi letterari nei quali egli spesso s' imbrogliava e dai quali si
l'oscura / voce che amore detta s' affioca, / si fa lamentosa letteratura
litterarie, onde si chiaman litterioni, s' inorgogliano e pretendono di tramutarsi, con
breve o meno elegante di quel ch'altri s' aspetti... chi vorrà attenuare
sfondata alcova addobata pure ad eccesso, s' alzava con porporea parata pomposa lettiera.
i-iii-117: [la maestà del re] s' è stata tutti questi giorni in piccoli
pena a rimirarli'ardisco, / e pietosa s' asside in su la sponda. boccaccio
drappi d'oro. ariosto, 435: s' io dovessi vendere / letta e lenzuola
a riccio e dommasco doppione, come s' usavano ancora nel secolo xv. d'
, 24: proibì che e'non s' andasse in lettigia, nè si portassero vesti
onorata e nobil gente / in lettiga s' addusse al proprio tetto. manzoni,
. b. davanzali, ii-136: s' uscì di palagio vestito di nero,
anche il voluttuoso giovane della gente quintilia s' era fatta venire la lettiga.
piano del quale dopo aver dormito, s' alza per acquistar posto. -letto
vedovo letto il veglio mesto / lacrimando s' assise. -per estens. vedovanza
erbette, / ch'invitano a posar chi s' appre- senta. a. f.
1-284: ii letto di balocchino'. s' intende le forche'. 44
dante, inf., 10-78: s' elli han quell'arte... male
sponde / in profondo canal l'acqua s' aduna, / e sotto l'ombra di
11: per letto regolare de'fiumi s' intende qualsivoglia canale, il fondo di cui
sopra d'anversa, si gonfiano e s' abbassano secondo il respiro della marea..
: con questo fermissimo e artificioso stromento s' alzò la gran machina, e poi
pietà e complito cortesemente con tutti, s' imbarcò. bellori, i-226: si lasciò
amore, quanto da più nobile dottore s' acquista, tanto si possiede più tosto,
ovvero in niuna altra materiale, come s' è fabbro o maestro di pietra.
, dico, non parrà precauzione superflua s' egli rimane un momento in forse prima
superfici chiuse, tenendo sempre fermo che s' intendono come segni e non tagliano mai
senta l'azione della forza centrifuga, e s' alzi sotto la linea e s'abbassi
e s'alzi sotto la linea e s' abbassi quanto più ai poli si accosta,
la traiettoria è sempre parabolica, e s' incontra co'termini del tiro. dizionario
o linee o figure, che s' appartiene a geomanzia. inondino, 269:
, cioè il suolo sopra cui s' intendono esser collocati gli oggetti dei quali si
lui sottile. marino, i-iio: s' avete paura ch'io vi entri in corpo
i forami dei meati dell'orma e cosi s' aiuterà a mandar fuori turina. dalla
ancor non te l'ha ditto: sai s' arreca, / senza portar mantel,
. grandi, 5-1: per meccanica s' intende la scienza del moto e delle
essendo che con l'aiuto di quelle s' investigano, pensano e
, i quadrupedi... e chi s' alza nell'aria a rimirare..
ovvero alcuno demonio sotto nome di venere s' è presentato ivi. leopardi, 835
di denudarla. manzini, 18-61: lei s' infilava il soprabito; meccanicamente si dette
, affinché quei giovani che soltanto meccanicamente s' applicano, vedessero ed esaminassero il
considerata come una pedagogia (guardata, s' intende, da quel solo lato,
dalla meccanicità della retta e che dolcemente s' incurvano e delicatamente si snodano attorno ad
, col benefizio solo delle buone lettere s' aveva guadagnato tutte le dignità de gli
il vero, pensi chi non mi credesse s' elli ha veduto... far
, poiché i filosofucci, che qui s' inrolano, da tutte le arti che
e meccanichissimi quegli dove il corpo troppo s' imbratta. giacomo soranzo, lxxx-3-125: [
senza grado servare, fra tutti magagnati s' avvolgono, non per mostrarvi gloriosa vertù
4-355: è grande errore, se s' intenda, come si deve, per
cinematografo si balla con quattro lire. s' intende che solo gli uomini le pagano.
non ha più nulla di fotografico: s' è affrancata da ogni materialità meccanica come
grazie, di ornamenti, di eleganza, s' innalza nelle immense pianure dell'asia,
mecanici, benché uno ingegniero o mecanico s' adoperi ancora fuor de'predetti edifici..
e per cercarvi occasion di guadagno, s' erano accostati a non so qual parte
tutto crescono le faccende degli ingegneri: s' aprono vie nuove di lucro ai meccanici
insensibili dei corpi, coi quali essi o s' appressano, come voleva la meccanica antica
, secondo le teorie della meccanica nuova, s' allontanano dai loro centri del moto.
molle, la quale in breve tempo s' andava consolidando a segno di diventare una crosta
posto nel gran meccanismo sociale, quando tutti s' accordavano nel rispetto tradizionale alla patria e
fa piacere. bonsanti, 4-32: s' allontanò con quella sua andatura regolata dall'istintivo
6-440: l'uomo... s' è messo a fabricar di ferro, d'
: -avrai fatto furore, ci s' intende, -chiese carolina che, arrabbiatissima
tutti tra di loro ugual possanza, come s' è veduto centinaia di volte, tanto
un poco acre; è compatta e s' intarla con facilità. era molto usata come
, come talento / avesse di veder s' altri era meco. idem, purg.
dire alcuna cosa per una donna che s' era morta. idem, inf.,
19-82: certo a colui che meco s' assottiglia, / se la scrittura sovra noi
60: talor meco ragiono: -oh, s' i'potessi / gioir del mio dolcissimo
e meco giostra? zito, i-342: s' hai pur di guerreggiar dolce diletto /
oh fortunati miei dolci martìri! / s' impetrarò che, giunto seno a seno,
dai tuoi disonesti e scostumati modi, s' è fatto ora questo. 9
interviene nel falsificato, oltre di ciò s' accende più difficilmente e più spesso si
: 'meconio': quell'escremento nero che s' ammassa negli escrementi del feto e che
padre. de amicis, 63: garrore s' attiva l'affetto di tutti; derossi
tentato i cerebralismi esasperati della ricerca ma non s' è neanche abbandonato al ruffianismo mondano dei
medaglioncino d'oro. pirandello, 6-92: s' appressò allo scrigno dove erano conservati un
-per noialtri liberi -significa l'uomo che s' è accantonato nel suo chiuso...
crudele / essere a me, e s' il vivere ti cale, / puoi salvare
egli, ove più potè, più s' asconde: / se vene in pala perde
nulla già mai. medesimamente la pasqua s' accorse molto bene che ferrante non era quello
le scuoteva. aretino, 20-154: -e s' io avessi gran sete? -medesimamente beene
1-70: della casa di donato rucellai s' è ragionato con niccolò, e medesimamente donato
è ragionato con niccolò, e medesimamente donato s' accozzò co'lui, e no ne
più che da altri, le rime pigliate s' abbia, et essi avuti per maestri
colui che più saviamente dice, medesmamente s' elli è più giovane omo.
. per entro la sua sostanza, s' insinuano, ed essa penetrano, e con
, ed essa penetrano, e con essa s' incorporano e quasi in lei si trasformano
vagheggiando uno stesso tipo ideale, che s' ingegnavano di raggiungere e d'incarnare in
, 2- 419: l'anima s' impiaga per un atto deliberato di colpa,
quale medesimezza questo vocabolo 1 intendere 's' intende d'amendue. pallavicino, 1-98: