parlava il maestro, e civettarono, come s' è detto, con l'edonismo dei
, abbaglianti, ma senza fisionomia, s' affacciano, s'intrecciano, s'inseguono
, ma senza fisionomia, s'affacciano, s' intrecciano, s'inseguono, spariscono,
, s'affacciano, s'intrecciano, s' inseguono, spariscono, rapide, improvvise,
, ci lascieremo quelle parti le quali s' appartengono a'stro- lagi, fisonomiani ed
osserva le fisonomie e anche di lì s' aiuta a conoscere le persone. chi si
la notte dormia, / una brigata s' armar di pagani / e uno di questi
col pensier fiso / rimiro altrui, s' han fede alte promesse, / non sono
sicuro. dante, 49-10: ma s' ella è donna che porti anco vetta,
che del suo proprio error l'alma s' appaga. alberti, 263: mi piacque
, e quella... sì fissamente s' imprimono, che del tutto è impossibile
il vaso, ma stia, come s' è supposto, fissamente ed immobilmente sostenuto
g. del papa, 4-174: s' egli avviene talvolta che per qualche possente
mezzo tecnico non permisero che di esse s' imbalsamasse più che un'ombra.
9-22: l'asina... s' era adagiata sul ventre e guardava davanti
punto determinato. cicognani, 2-83: s' arrivò, con mia madre, a uno
lampo. baldini, i-650: chi s' affaccia sul colle scopre dunque dall'alto codesto
col loro aiuto la immagine come mi s' è fissata per sempre nella memoria.
per voi traspirerà di quanto / oggi s' è fisso. idem, pr. sp
ho fisso. vico, 612: quindi s' intenda con quanto accorgimento gli adomatori della
maledicti ',... e vedrai s' ella [l'ira divina] ti cagionerà
; era stanco, infangato, ma s' era fisso di aspettarmi. moravia,
fissa: « che vergogna! gli s' è avvinghiata ». 14.
tutti gradi del caldo e del freddo, s' è fissata in grecia ugualmente lontana dalle
epoca onde ordire questa perfezione. ella s' introdusse dove più presto e dove più
: con una sola fissata d'occhi s' accorge chi vi è e chi manca.
contenuto, ma parlo di quello che s' impossessa dell'anima del poeta, rimane fissato
, intesa. papini, 20-419: s' è creduto che quel padrone fosse un familiare
di cenere, e negli occhi vitrei s' irrigidiva già la fissazione spaventata dell'invisibile.
e fissazione in un pensiero, facilmente s' inganna sui mezzi di condurlo ad esecuzione
: della pulizia di casa donna bettina s' era fatta quasi una fissazione.
: * fissazione ', operazione con che s' induce una materia colorante a rimanere fortemente
dalla virtù della china la fissazione, s' interruppe [ecc.]. muratori
a una tale fissezza che finalmente in pietra s' induri. 3. figur.
g. contarmi, lii-2-21: s' applicano con tanta fissione e perseveranza che riescono
sempre foro. petratca, 45-9: ma s' io v'era con saldi chiovi fisso
, ii-592: nello slacciarsi il busto, s' incontrò in un nodo così fisso e
hanno osservazioni d'altre fisse, che s' appressano al nostro zenith, nelle quali
. fatti di cesare, 237: s' e'pulcini dell'aquila non guardassero fisso
, / né più né men come s' io non gli udissi, / fabbricando sonetti
gli amici. bembo, 2-21: s' avidero che m. ercole, tacendo e
, inf., 23-9: se ben s' accoppia / principio e fine con la
tut- t'opere son ladre, / s' appella carità. lorenzo de'medici,
questo nella memoria tua chiaro e fixo s' imprompti: el freddo delle tenebre, le
colomba, / a cui non so s' al mondo mai par visse, / nel
portano. goldoni, iv-230: oh, s' egli avesse un'amicizia fissa, come
la testa fuori di casa e non s' impoltroniscono nella 'fissazione 'del *
, eterno. fazio, ii-19-93: s' amàr d'un amor sì caldo e fisso
, / eurialo e niso, non s' amàr più forte. zanobi da strato [
n'andò a dormire, e sì fisso s' addormentò, che senza l'ultime dilettazioni
fatto se fossero stati fissi, cioè s' avessero avuto corpo. galileo, 3-1-443
, 6-9: e'vizi del cascio sono s' egli è o secco o fistelloso,
, 2-3-10: le fistole poi, s' ei vuol guarire, / usi per onzion
, nelle usure, negli odi, s' appigliarebbero a migliori costumi, se il confessore
le agnelle: al suon divino / s' inargentava della greggia il vello.
: la mia muletta stamani mi s' è inginocchiata poco prima che giungessimo
che per carte e per inchiostro / s' ode che fu sì orribile e stupendo,
di sgomento. pavese, i-246: s' accorse che pochi uomini eran ben fatti
per confermare li uomini grossi che non s' avveggono che l'autore parla attivamente come poeta
fosse fatto re. e a ciò s' accordò manfredi, siccome colui che tutto
/ nell'aer dolce che dal sol s' allegra. idem, inf., 34-103
all'orme del poeta, dietro cui s' era incapato di voler camminare, che
era incapato di voler camminare, che s' è privato per sempre dell'onore di trovare
segue del bene, / che chi s' apprende a camminar diretto, / tempo
da barberino, i-270: tutta notte s' avvolse, sospirando, per lo letto
canti, sotto un ricco baldacchino, s' avanzava la cassa, portata da quattro
). bùgnole sale, iv-188: s' avviluppan fitta fitta la camicia fin sulle
v-1-918: ma se tanto / così fitte s' incalzano le sue / parole, signor
[le quercie] nascere di seme, s' hanno a
... ai nostri inverni non s' adatteranno. 16. locuz.
riconobbi in oltre che il primo mulino s' era già... ridotto immacinante,
: se sono trattenuti dalle fiumane, s' arrestano tonde fugaci, e come durissimo
tonde fugaci, e come durissimo marco s' assodano. manfredi, 5-201: quindi si
, 19-101: intra siestri e chiaveri s' adima / una fiumana bella, e del
pur amano questi diletti fiumatici, s' accontentano di praticarli sotto forma di passeggiate
. giannone, 1-ii-452: i principi s' hanno attribuito la proprietà del mare,
escono alla luce. vallisneri, iii-26: s' avverta, che quando dico un fiume
sen di punta, / che vi s' immerge e 'l sangue avido beve;
oro e le vite altrui, virtù s' appoggia, / ma sì ben nel versar
mi fia grazioso e caro, / s' anima è qui tra voi che sia latina
bocca che di continovo correndo mai non s' asciuga. giusti, ii-229: ora
, il quale corre perpetuamente, non s' acqueta giamai in quello de la morte
fa ch'ai tutto muoia, / s' amor, vita ineffabile, disiri. bianco
automobili, di carrozzelle, di motorini s' insaccavano per il corso vittorio, dilagavano per
prima che questo legno molle e verde / s' infiammi, come suol far bella donna
-il fiume non viene grosso o non s' ingrossa d'acqua chiara: le ricchezze
i-357: se la santità non ci s' impara, / il fiume non s'
s'impara, / il fiume non s' ingrossa d'acqua chiara. -tutti
: né dentro al suo lucido grembo s' allargano in grotte meno colorate e fantastiche i
un punto ove il lago, restringendosi s' incanala in un fiumiciattolo. soffici, v-2-349
quell'altro la spalla, / come s' andasse del padron cercando. ariosto, 17-49
. quasimodo, 19: già l'airone s' avanza verso l'acqua / e fiuta
che fiuta, proprio ora che s' ingegna di scordarsene. comisso, 12-44:
savinio, 10-321: quando due bambini s' incontrano,... si riconoscono
che mi caschi il bellico, / s' i'non ti fo fiutar questa pianella.
v.]: 'fiutasepólcri', chi s' impiccia ne'sepolcri o in anticaglie.
guerriera di ber- tran de bora che s' inebria al fiuto della battaglia. b.
. passavanti, 124: pure s' egli confessò interamente i peccati suoi e
.. se ivi al deforme non s' aggiungesse una certa stranezza che assomiglia tali
quello che essi non hanno voluto che s' intenda, ma ancora s'imitano per tutti
voluto che s'intenda, ma ancora s' imitano per tutti i luoghi le loro
rovente fu passato sulla sua mano; s' udì il frizzo della carne bruciata.
[s. v.]: quando s' invecchia, s'hanno sempre de'frizzoni
v.]: quando s'invecchia, s' hanno sempre de'frizzoni: qualche frizzone
v-502: una femmina... s' era messa sotto due prosciutti per frodarli alla
porta. leggi di toscana, 6-230: s' intendino essere incorsi nelle pene e pregiudizi
. n. franco, 7-440: s' altri udisse le mie parole, diria senza
poesie, non altrimenti che co'monetari s' adopera e co'frodatori de'dazi.
n'avenga mai che da le labbra s' oda / uscirti inganno o froda.
ogn'intomo / scorrendo si rimescola, e s' aggira / gran maestro d'incendi e
/ non più madre di frodi, / s' alle aurore più belle hai fatto scorno
far frode, / non si de'lamentar s' altri 10 'nganna. ciro di pers
un ricco di danari la gabella, s' empie le brache d'uova; essendo detto
; altrimenti, passato detto tempo, s' intendino essere in frodo. leggi di toscana
esser falsi, tutti 0 parte, s' intendino e siino ipso fatto caduti in frodo
293): ma vorrei ben ch'e's' usassi una legge: / chi più
el bel viso chiarito, / co s' è da te così departito / e se'
verbo 4 fricare '; perché col fregare s' intenerisce la carne. ma altro ci
a quei signori, / ché nel viaggio s' erano frollate. targioni tozzetti, 12-3-455
egli è di carne. / - s' egli è di carne, ombé, si
come si fanno i sassi, non s' avventa con la frombola. gigli, 146
annunzio, iii- 1-411: un gruppo s' era stretto su i ruderi e scagliava
su un suo quasi covile quale e's' avea fatto di frasche e di frondi
alveari ritorneranno, ovvero nella prossima fronde s' appiccheranno. s. degli arienti
è fronda intorno e ai casolari / s' acquietan nel torpor le creature. comisso
di fronde. barberini, iii-267: s' ammantan gli arboscei di verdi fronde,
tra le fronde grigie e sonnolente / già s' inazzurra il palpito dell'aria. michelstaedter
chiabrera, 79: né per l'aria s' udia / piccolo §uon d'auretta,
misera fronda che in un vaso / s' alleva s'una porta di osteria. pratolini
che in un vaso / s'alleva s' una porta di osteria. pratolini, 5-136
seconde, / se giusto priego mai s' exaude e 'ntende, / porgime il
avesti ben onde; / ché, s' io fussi giù stato, io ti mostrava
gelli, 15-292: a me par che s' ingannino di gran lunga coloro i quali
par., 26-64: le fronde onde s' infronda tutto torto / de l'ortolano
che mettono la fronda: essi non s' accorgeranno di me. -non cadere
iii-241: in- somma certe fronde non s' ha diritto di farle altro che una
vii-52: se la terra verdeggia, s' ella produce biade, se partorisce animali
castagneti digradano per le pendici e s' allargano per creste e per dossi a frondeggiare
che fra le pietre e le piante terrestri s' infrappongono e questi due gran generi fra
e larga fronte. ariosto, 38-77: s' un baio corsier di chioma nera,
altri... /... s' induri in selce, o in molle
regie teste. parini, 22: crepitar s' odon le fiammanti brage / ove si
vi-10: là qual gigante altissimo / s' erge sui piani il monte, / a
di * fronte 'e 'sirima 's' è applicata anche, rispettivamente, alla
, i piedi e i versi. ma s' ella è senza la divisione de la
, secondo che ora e quasi sempre s' usa la battaglia di fare. dante,
gualandi con sismondi e con lanfranchi / s' avea messi dinanzi da la fronte.
fronte. segneri, 3-559: appio s' addossò la cura di sostenere e di rintuzzare
menzini, iii-42: è vostra mercé s' io parlo a fronte aperta, e,
sicura fronte, e voglio / saper s' io deggio mai sempre aspettare. tasso,
: le dure volontà delle due donne s' eran date di cozzo; e l'una
, 258: io li prevengo / perché s' armin prudenti, e faccian fronte /
militari, 1-171: la linea o riga s' intende quando più soldati a cavallo uniti
inimicizia intensa; / e più volte s' avean rotta la fronte. n. franco
59-6 (v-71): quando insieme s' incontran le schiere, / e l'una
macchina, che... oggi s' ha per pochi quattrini. de marchi,
fronzuto, / pigli partito e non s' indugi a sera. b. davanzali,
rosa, 59: se un principe s' ammoglia, oh quanti, oh quali /
vestiti di penne e leggeri, che non s' imbevano d'acqua, per cavarne il
mutassero, anche per le nostre campagne s' era sparta la voce di questi gran
pranzo, e troverebbesi anco a cena s' io non mangiassi una sol volta al
mia pare egli a me che ella s' assomigli al bue, più che a qual
, 54-137: chi solo con femmine s' imbuca, / le fruca, le rifruca
coda in alto drizzano, / e s' aizano, / e 'n quel tonfano /
ad ancona, e non passò molto che s' abbattette in una cava tanto copiosa di
tommaseo, i-365: dell'animo di lei s' addiede maria: che tra donne si
i suoi nascondimenti, ed egli non s' è potuto occultare. monti, iii-455:
fuor del capo. parini, 319: s' io non carico l'arco, e
/ tal che m'è forza ubidir, s' io non voglio / d'un colpo
bosis, 53: solinga l'anima s' accascia, / né la fruga un desio
soffregarsi intorno a molti, e tanto s' arrabattò e tanto brigò ch'alia fine messer
irriso dolor. pirandello, 6-337: gli s' agrappò al petto tutta tremante, affondandogli
vedea un trofeo di vari strumenti che s' usano all'aia e al forno: vaglio
certa misura all'impressionismo, egli s' è appropriato di quella scuola la
sì fantasiose bizzarie, / che, anche s' io mi fossi addormentato, / non
buonarroti il giovane, 10-888: del frugniol s' alcun di voi / piglia spasso,
. canti carnascialeschi, 1-277: chi s' assottiglia dietro all'uccellare, / gli
la porta appunto / di questa casa s' apre. egli è 'l ragazzo, /
, 7-37: 4 insacca nel frugnolo', s' innamora. moniglia, 1-iii-204: -voi
cantò quelle pazze e frugoniche cose che s' intitolano: « passeggiata a san francesco
x-2-10: tal quell'alma trasvola, e s' innamora / or di quel raggio ed
che la persona mia potrà fruire, / s' emendando il suo error l'antiquo regno
quel gaudio e quel giubillo / che s' aspetta a ognun che giugne al porto
finalmente arrivata, prese sue armi, s' awiò alla fruizione del suo bene. cialdini
che col nome di fruizione per eccellenza s' appella. d. bartoli, 28-259:
volta. linati, xii-177: ah, s' io non fossi quel fatalista che sono
v-3-234: lo 'chauffeur 's' è... incaponito a voler condurre
sa far bene? -la mia serva s' ingegna. -vuole che venga io a
i mille / indistinti sospiri, onde s' informa / la paurosa vita de la notte
chiaro e caratteristico nel volo della beccaccia che s' alza a frullo verticalmente.
luoghi da lodar la crusca. / s' oggi m'aiutan le muse benigne, /
ne sono uscito, rimanga quivi come s' ei non avesse cuore di vedermi entrare in
b. davanzali, ii-170: nel ritorno s' andava a pericolo manifesto, essendo i
così onorevole per li suoi convitati, s' appone pane di biado e non di
voce * grano ', nel nostro senso s' intende comunemente, e come per eccellenza
basso popolo. nievo, 1-304: s' udì il sussurro d'uno che la
d'annunzio, v-2-60: disperatamente non s' è allontanata da me, dianzi, la
di ottener nome di storici, s' acquistarono derisioni e fischiate.
. cecchi, 3-45: l'animale s' arroncigliava come un drago cinese; e
: / sempre la carne due dita s' alzava. forteguerri, 3-69: s'
s'alzava. forteguerri, 3-69: s' io fossi in te, o ferraù beato
giorno per giorno, con quel po'che s' accatta, e bisogna rovinarsi e frustarsi
1-iii-150: vi domando scusa. paneperso s' è frusto e frusta me; adesso mi
papini, 20-506: i giudei non s' acquietarono né a quelle parole né
galluzza in quelle procaci e disensate parole, s' udì nella via sotto le finestre il
: ma i ciavatini... non s' impacciano in lavori nuovi, ma in
vecchia, frusta e grigia, non s' era mai sognata di avere. bocchelli
l'oscura / voce che amore detta s' affioca, / si fa lamentosa letteratura.
ora sì fruste, / che, s' uccideste lui, troiano e almonte / con
ebbe visto l'aspettar frustraneo, / s' immaginò ch'ivi si fosse fermo /
ancorché queste siano riuscite frustranee, nientedimeno s' indugi tre giorni a seppellire l'apoplettico secondo
via di giorno in giorno; / ma s' oggi son bugiarde e zuccherine, /
gli posson dare acqua, che altramente non s' ap- dominio spagnuolo giaceva inoperoso. pigliariano
di mare empier la pelle. s' avrebbe con che provveder al fuoco.
la fruttarola, la mattina andava convito s' avessi a fornire. s. degli arienti
; / né a lei fredda stagion mai s' awicina. muratori, 7-i-206: fruttava
esopo volgar., 4-129: temporalmente s' intende per lo cervo ogni semplice
diverse descrive il linneo, con che s' adagiano le piante a prender sonno,
carne, sì come il fieno, s' invecchia, e sì come foglia fruttificante nell'
i prati, che più volte di state s' innaffieranno, molte volte fruttificheranno e segheransi
vi-207: la benedizione di dio sùbito s' affretta a venire nel merito del giusto,
marito che coglie la sposa in fallo s' accontenta di far pagare al ladroncello del frutto
, / poiché del frutto la stagion s' accosta. d'annunzio, i-574: con
, / che con tanto disio da noi s' aspetta. beicari, 5-84:
pecore] è migliore, nella quale s' attende il frutto, che quella nella qual
dio. possavanti, 51: alcuni s' ingannano della vera penitenzia, e
volgar.], 7-29: alcuno s' affatica d'acquistare ricchezze, altri d'avere
2-i-154: nella nostra città a misura che s' impoverisce va scemando di frutto il denaro
-figur. magalotti, 7-136: s' avete durato fatica a scrivere, avete
nel mondano errore / ch'oggi non s' ama il frutto ma sì il fiore.
due o tre settimane le piccole foglie s' allargheranno, s'ispessiranno, più scure e
settimane le piccole foglie s'allargheranno, s' ispessiranno, più scure e dentate intorno
giudicando se medesimo, sempre l'uomo s' affatica fruttuosamente e saviamente. sarpi, iii-71
, inf., 14-39: la rena s' accendea, com'esca / sotto il
bastoni e si riducono stoppposi, che vi s' attacca dentro il fuoco dalle faville della
: oh quanto, oh quanto foco / s' acccnde in cor di donna / ove
e giare la sfilata del 140 perché non s' arrestasse e non si principi. varchi
io: ma di caccia don filippo non s' era fucilière, sm. milit
dante, inf., 14-56: o s' elli stanchi gli altri a muta a
orrida fucina del giorno, più non s' intende se luce suono o calore, bruciando
la lingua], si può dire, s' affinano armi e si puliscono, delle
che li mei lavri a dirtel no s' enclina. boccaccio, vii-182: rotto è
fia / se cristo teco al fine non s' adira. boccaccio, dee.,
e spacciata. ojetti, i-108: s' era dato a fucinare e a damaschinare spade
perché non avendo unghie sode, male s' inchiodano sotto la pianta spaccata,
altro per le lunghe noie / del giorno s' ode che il ronzar de'fuchi.
. m. leopardi, 3-28: s' impedisca il sopravvenire di nuovi fuchi, si
tutta quella materia con cui ora alcune donne s' imbellettano il viso. d'annunzio,
, per qualunque confusione o imbroglio che s' incontri nelle fila d'un tessuto o
picchia un povero all'uscio, gli s' aizza il cane per tutta elemosina.
volgarmente che 'l persiano vinto e confuso s' era ito a nascondere. bracciolini,
ansia di questa fuga è in noi, s' annida nel fondo di noi. moravia
questi ragazzi, nei tempi in cui s' iniziò la fuga verso la scuola, abitavano
. se vuole essere vincitore, colla fuga s' aiuti, perché non si vince se
da i ben forti legami, ov'ei s' awolse, / felice fuga il tolse
e quella luce di facile stella che s' acceca. -lunghezza proporzionata e armoniosa
/ le lontane speranze, / ove s' appoggia la mortai natura. de sanctis,
il fantasma, vistosi preso di mira, s' era dato a precipitosa fuga.
oh l'orizzonte in fuga, dove s' accende / rara la luce della petroliera
co'detti canapi e legami del ponte s' attuffaro. dante, purg., 13-
prima che al gittare d'un dardo s' appressasse prese la fuga. ariosto, 1-79
dal corpo. bonarelli, xxx-5-59: s' adira, e d'ira il freddo sangue
minaccia il del con l'arme e poi s' asconde, / fidando sol ne'suoi
belle, quando / l'età fugace chiudere s' affretta / il nono lustro. d'
lingua di voi sarà mordace, / se s' ode mai ch'un sì benigno
a quel trono, verso cui fugacemente s' erano rivolte le speranze d'italia.
epitarchìa scolastica... troppo sovente s' ardisce di fugare le api cecròpie della
il mal doglioso. zito, iii-381: s' allor che si fugò da brando acceso
primo uom dal paradiso, / e s' addossò delle miserie il peso, / qui
e quello / scacciava al salto, e s' a lui fea ritorno, / correa
o cauterio col quale o le sopite forze s' eccitino o le fugate si revochino.
leonardo, 2-414: quando il sol s' innalza e caccia le nebbie e si comincia
i tagli possono essere orizzontali, ma s' è vista fuggente, i tagli debbono
né lamento; quando il dottore gli s' era accostato, egli aveva raccolto tutte le
seneca volgar. [crusca]: s' ella a questi beni fuggentissimi s'affida
: s'ella a questi beni fuggentissimi s' affida, ella è tosto abbandonata. a
monti, ove la terra e la collina s' univano. d'annunzio, iv-1-43:
1-32: il sole già verso il vespro s' inchina e a noi forse non fie
visite che m'aveva poi fatto non s' era mai levato il cappello. alvaro
bocchelli, 10-100: gli occhi nerissimi s' adombrano e s'illuminano a volte di
10-100: gli occhi nerissimi s'adombrano e s' illuminano a volte di un caldo viola
aveva chiamata. negri, 2-330: s' era innamorata fuggevolmente, una sola volta
: fra il loro monotono andirivieni, s' inserivano fuggevolmente, per il breve tratto
accecati dalla madre. pirandello, 5-99: s' accorgeva, pur senza volerlo, che
i fuggiaschi vanno alla riva del lago e s' imbarcano. d'annunzio, iii-1-729:
baldini, 3-19: il gigante gli s' era rivolto con la faccia giovanile del
. corsini, 2-161: gli zempoalesi s' adunarono, e anche assai di fuggiasco dalli
quando risguarda l'eleggibile e fuggibile, s' appella temperanza. 2. ant
figlio, e fugge, e non s' arresta. tedaldi, 14-12 (46)
libro di sydrac, 180: sì s' ungono d'uno incenso nero, perché
foscolo, 1-167: un dì, s' io non andrò sempre fuggendo / di gente
lo stato de'suoi amori, e che s' ei vuole guarirne fugga e venga a
di ciò si accorga; né fugga, s' ella il vede, im- mantanente,
uno, che il soldato a far s' è messo, / mentre dal campo fugge
segue chi fugge, a chi la vuol s' asconde; / e vanne e vien
siete intorno e lo seguite; / se s' intorbida il ciel, tutti fuggite.
, 66: insomma, quel che s' abbia il ciel disposto / de'nostri figli
, / temendo il fiotto che inver or s' avventa, / fanno lo schermo perché
su l'argine del fiume; e s' intravedeva al fondo il fiammeggia- mento delle
dalle nuvole su quel lucente paesaggio, s' eran viste fuggire le terre d'ogni lato
terre -poi la pianura veneta sprofonda e s' allarga. vittorini, 4-214: fuori [
ch'a la morte in un punto s' arriva. lorenzo de'medici, ii-74:
ciascuno ottimo uomo vola leggiermente sì come s' egli fuggisse della guardia e della carcere
della casa di donato rucel- lai no s' è fatto nulla per questa morìa, che
resistere non potè, fuggi, ché fuggire s' intende prodezza, là dove convene.
fuggire. dante, xxiii-13: guardate bene s' i'son consumato, / ch'ogni
a furia di batter le palpebre, s' era levato, aveva chiamata la cagna
levato, aveva chiamata la cagna e s' era avviato su per le scale.
mortai vipera o l'idro / spesso s' asconde. foscolo, 1-339: o agamennòn
cattolici agognavano la battaglia, i protestanti s' ingegnavano di fuggirla. d'annunzio,
fin pregio aver ispera, / primeramente s' apprenda d'amare, /...
che della lode / al piacer non s' arrenda, e che non brami /
fera, / che sempre innanzi a me s' è dileguata. eneide volgar.,
e i fuggitivi da la resa oscura / s' affollan polverosi a l'assemblea. pascoli
tasso, 8-6-642: qual maraviglia fia s' amar vedrassi / la mansueta ed innocente agnella
oste di fimbria fuggitivi, a mitridate s' aiunsero. m. villani, 7-24:
giamboni, 4-303: dal quale costretto che s' arreddesse, trecento stadichi diede,.
pascoli, 28: quando a te s' appressa il vano / desìo, per
. d'annunzio, i-420: tutto s' accende il lido fuggitivo / a lo
a consumar questa caduca, scorza, / s' un tal dolor non è di tanta
i-127: con frettoloso piede / vecchiezza s' avvicina, e fuggitivi / pur troppo se
g. b. maccari, vi-381: s' ode il canto fuggitivo e fioco /
: somiglia a quel tintinnìo fuggitivo che s' ode a traverso le stanze quiete della casa
1-51: vedi quanto il pensier tuo più s' onora / in vagheggiar beltà celeste e
si diffonde come un'epidemia, e quando s' è formata, l'infelice si trova
certaldo, 344: per la gola s' induce l'uom a essere ladro e
« dio vede tutto, e tuo veder s' in- luia » / diss'io,
la bella donna e i duo guerrier s' armaro, / mandato avendo alla città messaggi
ascoltare intento sue parole, / quando s' alzò alla sua bionda testa, / ornata
braccia. barilli, 1-156: qui s' accende sulle sue dita bianche di milionaria
/ del secol nostro, onde l'età s' indora, / onde d'europa il
una ventina di passi di distanza, s' avanzava lentamente una fulgida
abomina. /... non s' ardisce assistere / al forno, per timor
trifone, che 'n questo fumo vi s' avampi un bel fuoco, e sia fuoco
mostra che lo spirto puro, come luce s' infà ('afficitur ', vocabolo
e godi / del ben che ti s' appresta. botta, 5-47: tre volte
, iii-121: mi fulmini il cielo s' egli ha posto piede mai in questa
. bocchelli, 3-121: i tedeschi s' erano asserragliati, e, fatte prestamente delle
dal labbro ai convitati; / già s' arrischian, già volano, già un guardo
, già dalla diritta ragione e dalla politica s' è fulminato contro d'esso il bando
: / poco mancò ch'allora non s' armava, / né disse altro se
con gli occhi fulmina, col gesto s' adira. bonsanti, 2-212: passò fulminando
/ dove più dentro il bel tetto s' alloggia. piccolomini, xxi-1-364: subbito,
che schizzava or ora lingue viperine non s' esala più che un filetto di fumo.
si cavasse sangue al fulminato e gli s' attaccasse qualche mignatta alle tempie. baldini
, strofii e altri simili istromenti che s' adoperano nelle tragedie, non accade che
che poco dura tale superbia, ch'ella s' attrita o per temporale infortunio o per
fugge. dottori, 217: nulla s' oppone al fulmine, che frange / i
che egli toccasse terra, già silvina s' era alzata, e saettava sulla sua testa
sebben colpita da questo impensato fulmine, s' era addotrinata coll'esempio del marito ad
ii-331: la notizia che i regi s' erano impadroniti della città fin dal giorno
asconde / bel furore awien che s' armi, / e n'avventi
spade fulminee. manzini, 12-13: s' ebbe un fulmineo colpetto sulla bocca.
infezione, una sorta di lebbra fulminea s' infiltrasse fino alle scaturigini più remote,
annunzio, iii-2-157: entra fulmineo; s' arresta in mezzo all'atrio. montale,
, e trovò pompeo e'suoi che s' erano ritratti e prendevano riposo. betteioni
/ del vago viso, et tal volta s' alegra: / et questo è il
, tegami e pentole, nessuna fantesca s' è presa di voi tanta cura quanta te
, 10-25: una fulva / pelle s' indossa di leon, che larga / gli
fieno od erba tal che a lor s' agguagli, / è soverchio parlar.
colpi a tempo lo screziavano. il fuoco s' intensificava. c. e. gadda
aperta una piccola fenditura, dalla quale s' esala il respiro d'una realtà primordiale,
. colonna di fumo denso, che s' innalza lentamente. viani, 14-200:
cecchi, 2-171: tutte le cose vi s' incontrarono in processioni: i fasci della
, 25-109: nella fumana della collera s' è lasciata sfuggire parole parole.
luce del giorno, tra burroni che s' aprivano e si richiudevano. -avvolto
. d'annunzio, v-1-624: chi s' alza oggi arbitro di tutta la vita
pieni zeppi di sangue, coi quali s' era rasciutta da prima la fumante piaga
era caduto a sedere sul pavimento e poi s' era ripiegato bocconi, egli s'era
poi s'era ripiegato bocconi, egli s' era accorto d'aver l'arma ancora calda
219: la fiamma sacra / volontaria s' estingue, e contro l'uso /
fuma l'incenso. forteguerri, 6-82: s' alza la fiamma: afflitti i paladini
vuol saper nulla, ma alla fine s' accende e, bene o male, brucia
stanno nei caffè, fumano come orsi, s' annoiano, e questa è la loro
: oh, papà: un uomo che s' è fumato tutto da sé, piano
se col tempo era affloscita, non le s' era intonchito il cervello e le fumava
fuma. bracciolini, 1-4-20: allor s' ella mi fuma e mi gorgoglia,
percoto, 346: alcune fumate di nebbia s' alzavano dal tagliamento e su per la
serpeggiare nel piano candide vie, da cui s' alzano fumate bianche quando qualche automobile vi
fummeo, fugace. pascoli, 622: s' apriva / il fumeo doglio e si
abba, 320: la fiamma della lanterna s' agitava fumicosa spandendo intorno un odore molesto
, 7-55: per i trivi / s' accendono i fanali a mano a mano /
non rivive tutto l'animo di quelli che s' addossavano al carroccio fumido di fresco sangue
8: il foco scoppiettava fumigante e s' ergeva a spire vorticose fino alla spranga
vuol saper nulla; ma alla fine s' accende e, bene o male, brucia
spostandosi senza fretta, tutto gonfio, s' accostò ancora un pochetto, accendendosi un fumino
ai cammini, o per dir meglio, s' ingegna di impedire che il fumo di
appaiati alle due tonalità espressive delle quali s' è detto: dal repertorio fumistico-burattinesco-po- lemico
sue [del pino] in alcuni luoghi s' adoperano per candele, e fanno lume
che dove tocca, tigne crudelmente e s' appasta. tasso, n-ii-375: il fumo
il palato e tutte le circonvicine parti s' imbevono. targioni tozzetti, 2-118: per
sucide onde / già scorgere puoi quello che s' aspetta, / se 'l fummo del
fumo da questa, a quel modo che s' entro v'ardesse del fuoco. pea
... / il fumo delle mine s' inteneriva, / saliva lento le pendici
spirano. prati, 1-165: il fumo s' alza / della febbre e del sudore
/ nell'aere dolce che dal sol s' allegra, / portando dentro accidioso fummo /
18-120: io prego la mente in che s' inizia / tuo moto e tua virtute
anni poi. michelangelo, i-33: s' i'vivo, fatto fummo e polve
uom] è spuma che dal mar s' erge e s'abbassa. / è fior
è spuma che dal mar s'erge e s' abbassa. / è fior che nell'
. è fumo, che nel ciel s' alza e svanisce. leti, 5-i-454:
stato dentro dai confini, se mai s' avvenisse a qualcuno de'profughi che stesse macchinando
fr. martini, i-172: e s' è fumi nel sasso azzurri e verdi,
ne va in fumo la bellezza, s' esso non è subito inverniciato: e non
se ne va in fumo, ma s' esso sarà lavato con la spugna bagnata
coma, / non è mirabil cosa s' a fiaccarle / alquanto oltra l'usanza si
un che si chiama nummo, / ma s' e'ti a poco a poco
capo son montati i fumi / e s' è fatto sentir, ma sentir forte.
l'aria grave e senza vento, non s' inalza ma va verso terra, è
far nera fummosità, che a malinconia s' appartiene, la quale, salendo al capo
. se tuttavia pecchino di fumosità, s' adacquino con un poco d italia liberata
soffusa d'un oro fumoso che già s' infoscava intorno alle narici e alle palpebre.
all'aere per due dì et indi s' attacchino con una corda legata al palco
nel mezzo dell'acquose onde; ed ardendo s' attuf- farono tra le fummose onde.
: dai balconi delle case che strapiombavano, s' intravedeva la pianura di chieri, sconfinata
bile ai nembi fumosi, spumeggiava, s' increstava, si polverizzava.
, iv-235: cenato ch'ebbero, s' alzerono gongolando col capo fumoso. salvini
stesso tempo. fiore, 168-1: s' ella ne prendesse gran funata / di quel
a. pucci, 3-3-20: chi s' armò di lancia e di rotella, /
rinaldo degli albizzi, i-503: qui s' attende... nella rocca segretamente a
a distesa. verga, i-286: s' era appeso alla fune del campanile e
funi di due campane vicine, se s' avvolgono tra sé. -corda robusta e
stato levato. sacchetti, 70-52: s' attaccoe alla fune del pozzo, e
che la presse / lunga stagion, s' amor con quelle stesse / funi il
14-147: la ciurma... s' aggrappa alle due funi di testa e all'
anitre e simiglianti uccelli acquatici, quando s' impania una fune di giunchi, de'
delle udienze. pascarella, 2-394: s' incaricano del lavoro dei neri i quali attingono
: quel morto damigel pian piano / s' erge a seder su la funèbre bara.
funebre, / facean come chi grida e s' indemonia. diodati [bibbia],
.). testi, ii-18: s' è proprio a i tesori / sepolti star
armi, au'armi ché l'italia s' è desta! / il sol ridea dall'
el ner più che funebre, / s' esser può, el giallo po'più leonino
l'ombra j sovra la terra, e s' ascondeva il giorno / quando noi felle
xi-278: una vetrina polverosa in cui s' intrawedeva corone mortuarie di bronzo e altri ornamenti
dunque, innalzar tetti eminenti, / s' ogni fasto mortai rapido piomba? /
ogni fasto mortai rapido piomba? / s' altro non resta a ricettar le genti,
34 (601): un carro che s' avanzava, anzi ima fila di que'
1827 (603): un carro che s' avanzava, anzi una fila di que'
comico soggetto, / che al pubblico s' espone in finta scena, / è d'
insano, / e qual crudo muggito or s' ode intorno / a funestar di guerra
. bentivoglio, 4-510: d'allora innanzi s' era veduto per ogni parte rimaner funestato
addosso da una finestra, dalla quale s' è buttato. -tormentato, oppresso
, 790: se la coscienza esita, s' inquieta, avverte, le grida d'
che in pulita candela di bianca cera s' accende, essendo per lo contrario quello veramente
si trovano così facilmente, come non s' è discoperta la fungaia. carena, 1-59
: fra quei quattro gatti... s' era già ordita una trama intricata d'
casa, a usci chiusi, mai s' eran mostrate in istrada in altra veste
lampada). govoni, 1-166: s' avanzò nel cortile un bimbo scalzo /
. m. cecchi, 19-33: s' io gli feci / mangiar i funghi velenosi
99: pigliando di quel fungo che s' adopera per esca da fuoco, ne fece
palchi erano di legno, facilmente vi s' appiccò il fuoco. carena, 2-223
cappello). ojetti, i-579: s' aggiusta con una manata sul sommo del
ella fa una o più scintille s' arguisce mutazione di tempo in peggio.
, 1-ii-413: nella settimana quarta vi s' agiugne un'altra potenza d'anima che
iii-217: per una certa adustione del sole s' ammalano tgli ulivi] di davi o
di polvere e calcinaccio e pietrisco, che s' espande a testa di fungo.
un bambino dietro a cui altri due s' azzardano. hanno dei cappellucci a fungo
si trovano così facilmente, come non s' è discoperta la fungaia. -essere
ogni reverentissimo ossequio al nuovo granduca, s' assicuri che io farei nascer qualche fungo
: -i'ho parenti / ché s' e'non ha denari, e'può ben
nel letame suo a guisa del fungo s' ingenera e surge, e nella sua pertinacia
/ di bisogno, acciò che non s' abbia poi / a badar; ché da
farina vagli pochi soldi, e dove s' infarinino e'pesci e'funghisecchi e le
perocché ne diventano fungose e, se s' adacquano spesso con acqua salsa, diverranno
al detto marcone. biringuccio, 1-117: s' atacca il funichio alla catena.
, cordone. vallisneri, ii-480: s' indeboliscano finalmente in maniera i cannelli delle
fuoco e funicolo per l'aire volando s' eleverà. 4. anat.
emergenza. di giacomo, i-378: s' era recata alla direzione della polizia,
7-1264: è andato al municipio; s' è presentato all'assessore ca- valier bissi
non ne restassero infettati coloro a'quali s' aspettava di far questa funzione. forteguerri
che forzato dall'imperio della republica, s' indusse a conceder loro comodità di chiesa
di una quantità qualunque x. oggidì s' intende per 'funzione 'una quantità composta
di foco. angiolieri, 98-1: s' i'fosse foco, arderei 'l mondo.
più tosto nelle leggieri e morbide cose s' apprende che nelle dure e più gravanti
/ quanto t'appressi più, più s' allontana. pignotti, xxii-632: quelle
sua puerizia a traverso un terreno solitario s' era sentito d'improvviso avviluppare dai fuochi
. d'annunzio, iv-2-857: sola s' udiva la voce del fuoco ruggente, nel
: le pellegrine... / s' aggiustano gli zendali sulla testa, / spengono
si volesse oggetto. 43: il fuoco s' alzò dall'ala dove abitavano i servi e
, 8: il foco scoppiettava fumigante e s' ergeva a spire vorticose fino alla spranga
ed a lo sguardo fioco / / s' offerse il vacillar d'un picciol foco.
fuoco. pulci, 10-48: meridiana assai s' era difesa / ed or da'dardi
questa [rosa] di verde gemma s' incappella: / quella si mostra allo sportel
scoperte un palmo più su del gomito, s' annodavano de'nastrini color fuoco. verga
aire,... e quine s' accendono e discorreno per taire, e paiano
fece vedere al re, che, s' egli voleva, arderebbe tutta queltarmata cogli uomini
dante, par., 20-115: credendo s' accese in tanto foco / di vero
sua non è una di quelle anime che s' affinano al sagri- fizio per via di
ribolle. foscolo, iv-417: ah s' io non mi sentissi oramai spento quel fuoco
sanza essere punito. giannotti, 2-2-300: s' io vo, s'i'sto,
giannotti, 2-2-300: s'io vo, s' i'sto, s'i'parlo o
io vo, s'i'sto, s' i'parlo o s'i'mi muovo:
i'sto, s'i'parlo o s' i'mi muovo: / megli'è morir
pari infiamma / la mente a chi s' abbevera a la fonte. algarotti,
era arsa. compagni, 3-19: tanto s' accese il fuoco, ché, di
, 20-102: in tutti i tempi s' alzano i fuochi se c'è la mano
], come tutte vanno, quando s' è risposto, per sicurtà di chi scrive
12-91: la notte vegnente... s' apprese il fuoco in porta rossa,
, i-238: nel detto anno in roma s' apprese gran fuoco che arse aventino.
o pericolosa. boterò, i-113: s' io pensassi che la camicia ch'io porto
rimasta sola e con pochi mezzi, s' aiutò a far denari di tutto, e
75: da molti... s' usa inanzi 'l dargli il fuoco, purgargli
, ed in un momento cessa e s' estingue. d'azeglio, 1-235:
usar meco a diletto, / che, s' i''l pur miro, sì li
quanto più nel foco si soffia più s' accende. d. bartoli, 1-1-35:
e nitrendo d'amorosa rabbia, ferocemente s' awolgono per l'ampie campagne dell'america
: foco d'amore in gentil cor s' apprende / come vertute in petra preziosa.
e fuora e dentro la lombardia, s' era renduto scarsissimo d'acque. l'aurora
, fa cenno altrui / ch'a fuggir s' hanno i traditor suoi doni. foscolo
e fuor di sua natura in giù s' atterra. boccaccio, dee., 2-1
delicate. verga, i-38: le s' inginocchiò davanti, cogli occhi asciutti e spalancati
da giornali in fuori, / libro non s' accogliesse in quelle mura, / che
d'un solo tratto sei becchi / s' aprono a un solo grillo che viene!
dante, inf., 10-72: quando s' accorse d'alcuna dimora / ch'io
pulci, 10-74: per paura fuor s' era fuggito / e dubitava non esser punito
intenebrato. tasso, 1-20: parte fuor s' attendò, parte nel giro / e
cor mi scrisse amore, / laudando s' incomincia udir di fòre / il suon
che se non andasse dentro, che mai s' empiesse. dante, inf.,
iv-500: la sua moglie anna continuamente s' andava affaticando di fuori a tessere.
latini, rettor., 3-20: rettorica s' insegna in due modi, altressì come
dentro. ver- bigrazia: di fuori s' insegna dimostrando che è rettorica e di
, 5-28: sapevo che quei boschi s' erano riempiti di gente di fuori, renitenti
/ risponde ben al ver che vi s' asconde, / quel fia stravagantissimo ch'
bellezza al difuori,... s' incontrano ad amar donne che ne'costumi
e mille pelle conce e mille fiori / s' aggiunga a questo, e tutti stravaganti
mora, / che giù scendeva e s' univa al boschetto. viani, 4-50:
viani, 13-128: tigro salta, s' avventa nel vialetto, ritorna ansimante a
, ritorna ansimante a lingua fuori, s' arribiscia sull'erba, fa ponte del
(107): amor... s' era svegliato nel destrutto core, / e
e che poi dietro a me ciascun s' annidi, / sonando sempre il bai dell'
mezzo del villaggio, e, attraversatolo, s' avviò a quella di lucia, ch'
sarpi, vi-3-3: in provar questo s' affaticano molto, e a giudizio nostro
di educazione e di contegno. vi s' impara sempre qualche cosa. ma mi è
la concubina di titone antico / già s' imbiancava al balco d'oriente, / fuor
e in forse / mi sto, s' io creda o no. manzoni, pr
di strada. palazzeschi, 4-56: s' erano trovate fuori di strada inconsapevolmente.
, purg., 24-49: ma dì s' i'veggio qui colui che fore /
/ fuor de la bocca sì ch'ella s' intende. piccolomini, 150: come
intorno / tutto lascivo; ed or s' arretra, or fuori / cheto e ingordo
opra venga fuora con quella sincerità che s' aspetta alla persona dell'autore. alfieri,
papa clemente [rezasco], 440: s' appartiene al popolo cristiano, e specialmente
certe note osterie di fuoriporta noi ci s' arrivava soletti, ordinavamo come sempre il
la specialissima condizione di coloro che non s' adattano agli usi correnti. fuori sacco
/ come ora, con qualcuno che s' arresta, / parlar di forivia,
, 9-2-176: nostro signore, per quanto s' intende di fuora via, sta meglio
quasi, occupando i beni degli amici, s' acquistasse degli altri più amorevoli di
onorata sua libertà gli stimoli della gloria e s' argomenta di vincere coll'ingegno il suo
suoi occhi furaci come quelli dell'antenato s' infiammavano della secolare cupidigia della vecchia razza
, 1-64: in lui par che s' allumi / il ver, ch'a gli
io non ho dubbio alcun, che s' io l'arreco / là dove alcina
marino, vii-556: la tua follia s' incolpi, / non la mia man
tesserne ancora? alamanni, 2-29: s' io, giunto al confin che cangia e
la persona ha letto e letto, s' accorge [il poema] non essere altro
. brancati, 4-225: la conversazione s' inumidiva nell'acquolina del desiderio, e
vostre finzioni? foscolo, xv-371: s' illude credendo d'essere nato e creato
dal lato del ragazzo, la favitta s' aveva in corpo quanta furberia e malizia possono
nella sua scuola { di molière] s' apprende il più dannoso galantiare con mille
rapporto a me solo, siccome egli s' è impegnato, onestamente o furbescamente,
avrei dovuto vedere che meraviglia di ragazza s' era fatta. capricciosa, eh, sì
con molto piacere, che l'acqua s' andava intorbidando; e s'ingegnavano d'
che l'acqua s'andava intorbidando; e s' ingegnavano d'intorbidarla di più, con
, che della gran bonaccia / di lui s' erano avvisti, a lui d'intorno
contro questa rea, questa furbetta / s' adoprino più acuti e caldi sproni.
furbettuzza, / che d'amor ti s' aguzza l'appetito. menzini, 6-36
, che la fratellanza di que'furbacci s' ha creato arbitrariamente in italia. alfieri
sp., 28 (490): s' aprì il lazzeretto, si licenziaron tutti
della famiglia era mancino di dio; e s' incontra in capitanata, ma che cosa
sp., 16 (288): s' era messo a predicare, e a proporre
proporre, così una galanteria, che s' ammazzassero tutti i signori. birbante!
, 24-21: doh, furfantacelo boia, s' io l'avessi saputo! g.
o damma, / ma da far, s' ei poteva, un po'di fiamma
passato in dettato che significa e comunemente s' intende 'tremare '. -battere
farla a me, ma gli dei non s' ingannano. 2. alquanto disonesto
sue furie il dolor d'assiana, s' esso la faceva parlar in tal guisa,
/ strage, furia, terror, s' urtan l'un l'altro. camerana,
, e quando e'tonava straordinariamente, s' inviluppava nel mantello, e, serrato
livio volgar., 5-215: la battaglia s' attaccò con più furia. cantari cavallereschi
. m. cecchi, 202: s' io / pass'ora questa furia, io
la furia cieca del momento, che s' abbatteva su lui, che in lui trovava
; / se per dritto costei moglie s' appella, / più che furia infemal crudele
1-iii-346: aire de'tenebrosi abissi / s' apparecchiaro adamantini ceppi / da rilegarlo nelle furie
carrozzella sgangherata accorre in gran furia e s' arresta lì dinanzi. moravia, ii-218
furia di metter carne a fuoco, non s' avrà il pane a buon mercato.
. p. tiepolo, lii-10-235: s' accese tutto d'ira,...
: quella furiétta di titti entrò, s' awentò al balcone della stanza per aprir la
invaso dal morbo furiale,... s' è coperto di sangue mansueto, simile
, ii-187: già nuovo entusiasmo in me s' infonde; / e già con le
saltò in piedi. pirandello, 6-118: s' intesero i furibondi latrati dei mastini che
sdegno e l'ira, / quando ecco s' alza furibondo e bianco, / fra
linati, 9-171: nessuno de'due s' acquetava d'essere stato corbellato a quel
ree d'ira? cicognani, 9-172: s' era sfilato dal collo la cocca della
tanto furiose, che il giunco ora s' alzava alle stelle, ora con grandissimo spavento
peggio d'un forlone da fomaro che s' aggira d'ogn'ora. baldi, i-182
ridomandan tuo fratello, / ch'a lor s' apparteneva essendo furo. pulci, iv-34
o capaneo, in ciò che non s' ammorza / la tua superbia, se'
, 29: ch'el signor non s' adiri / contra voi dimostrando 'l suo furore
che a questo / furor di codardia s' opponga alcuno. leopardi, 8-114: i
riprende / l'innato suo furor, s' altri l'offende. b. corsini,
per l'amata giovenca in pugna orrenda / s' urtano audaci, e...
che per la debolezza del raffrenante più s' infocava. tasso, 3-42: soli argante
amore,... ch'elli s' arreca a falsificare sé o in altrui,
232: di sacro / poetico furor s' empion le carte. carducci, iii-20-
per furore d'avere... s' induce a falsificare sé in altrui, o
: fra essi cocentissime fiamme d'odio s' incesero, et arsero e loro animi di
, e nel furor di giovinezza / ratto s' accese. 8. moto, sollevazione
del colonnello. bacchelli, 6-504: emilia s' era data al mondo con furore,
g. villani, 10-145: egli non s' ardia a fame fare giustizia, con
, 7-36: dopo tramonto, il cielo s' oscurò di colpo. e i ragazzi
giorno avanti furtivamente guatata, mentre ella s' adomava di fiori. cesarotti, ii-182
capacità di tutte le genti, e s' apriva furtivamente con mille cortesi maniere l'
adopra. vico, 470: non s' impacciava [la legge] delle furtive o
. bocchelli, 13-491: tornando, s' era fermato a san damiano con la
verga, 4-253: ombre... s' aggiravano furtive sui precipizi. d'annunzio
e torte, / né dal frequente popolo s' asconde, / ma per dritto sentier
riposta. casti, ii-4-19: parea s' intendessero cogli occhi / ghignando alla furtiva
che dee fare lo stesso cammino e s' accompagna col forestiere, affinché abbia migliore
tanta finezza, / quanto quel che s' asconde / sotto il vel d'onestate.
violenza. petrarca, 207-50: però s' i'mi procaccio / quinci e quindi
sì ricca donna deve esser contenta, / s' altri vive del suo, ch'ella
delicatamente. vasari, i-106: ma s' ella [opera] non resta così
per ogni fuscellino di paglia, che s' avvolga loro fra'piedi, s'infiammano d'
che s'avvolga loro fra'piedi, s' infiammano d'ira. muratori, 6-28
che si vuol tutto diviso con chi prima s' aveva comunanza d'interessi e di amicizia
quando tu vedi uno chierico negoziatore che s' impaccia di molte cose,...
fuciacca rossa, che nella lotta gli s' era sciolta da'fianchi e gli pendeva
f. frugoni, vi-542: -un'ombra s' è gittata nel lago...
magre. burchiello, 27: piramo s' invaghì d'un fuseràgnolo, / a
, / la reggia tutta al peregrin s' atterra. fogazzaro, 1-27: per caso
se la materia sarà combustibile, immediatamente s' accen derà, ed essendo
fuso. la rocca si alzava e s' abbassava seguendo le scosse. e la filatrice
gli otto o nov'anni, al fusarel s' adatta, / ed al meglio che
difesa. lorenzo de'medici, ii-155: s' i'me dovessi tragli del midollo /
o degli altr'ossi, / o s' i'dovessi vender la gonnella, / i'
gitto. p. pino, l-1-96: s' istende più nella scultura, nella fusoria
attorno al fusticino e sospirava, e non s' ac corgeva d'essere in
ad avanzare contro l'altra belva che s' avanza... la fiamma fustigata si
4-105: di rincontro alla chiesa, s' ergono in aria tre stili o fusti
chi con le branche acute a lui s' avventa, / chi col dente vorace
non dirò che il ferro di alcuna s' infuochi o il suo fusto si abbruci,
, la cavalla / non va più s' ei non l'affretta. d'annunzio,
d'ogn'altra cosa gli è noioso / s' ode romor di fusti e lanternoni,
di sé: costruzioni di ferro geometriche s' alzavano dentro i recinti delle fabbriche,
/ credi, cattuna invan mai non s' accorge. mamiani, 1-248: chi
guarda di me sì. eh, s' ella facesse a modo di questo fusto,
galea] era de'genovesi ed a loro s' aveva a pagare. -fusta.
c. e. gadda, 7-101: s' hanno a purgare i peccati: esibire
: la vita fugge, e non s' arresta una ora / e la morte vien
futuro, / scosso adagio il sopor, s' alza a lo scuro. carducci,
futuro ', che la lingua usa, s' è così tolta dal latino, senza
e del troppo, quanto per me s' è potuto, avendole scemate) ho voluto
e gabbadeo. passeroni, iii-36: s' accorse che salvata i malfattori / pei
di questi gabbani col bavero, come s' usa. garzoni, 1-874: dietro
'soprabito per uomo ': la voce s' è introdotta dalla sicilia; contemporaneamente nella
pevre fosse sopra de nui. questo s' è spazato, perché è complito con carte
; ché dite che doctavate parlare, s' aveste me soficiente. non mi gabate,
nostro core! angiolieri, 75-13: s' io gabbo, / sì prego dio
pregerei molto più che non fo, s' io sapessi certo che non si gabba,
bandiera, qualche fantaccino, che non s' aggìa saputo torre l'archibuso dal collo?
, 9-330: se con falsa fede / s' adunano i guadagni, e l'or
adunano i guadagni, e l'or s' ammassa, / anche con falsa fe
: un grillo, un grillo. oh s' io lo ritrovassi, / che già
angusta / gabbia ritta al vederti / s' alza [la coniglia]. cassola,
leopardo i...! fuggito s' è di gabbia / né so dove s'
s'è di gabbia / né so dove s' acquatti. savinio, 2-74: egli
... corse nell'angolo ove s' apriva la porticina per cui il domatore
: il quale lodovico... s' era poco innanzi miserabilissimamente, come le colpe
, vi-208: sì come la pernice s' induce nella gabbia, e sì come
gabbia, e sì come la cernia s' induce nel lacciuolo; così il cuore de'
lor par che più d'altri invidia s' abbia, / ché per se stessi son
labbia, / e d'aprirsi la strada s' affatica; / e 'l terren
/ fiere selvagge e mansuete gregge / s' annidan sì che per sempre il miglior
le mogli, le madri de'carcerati s' affollano attorno alla grande gabbia di ferro
gabbia e dell'albero di essa, s' ei non avesse l'appoggio de'cordami
francesco da barberino, 14: e s' alcun cavaliere o balio, è diputato
albizzi, 7: porta, fioretta, s' è s'ha far la festa, /
7: porta, fioretta, s'è s' ha far la festa, / la gabbia
pentolaio fare alle pentolate / col pentolaio s' è visto: e chi fa gabbie /
/ perde colore, e ogni ora s' allontana, / e il gabbiano s'
s'allontana, / e il gabbiano s' infuria sulle spiagge / derelitte.
la divina basterna? bacchelli, 13-426: s' erano lasciati andare a...
lippi, 5-2: lo crede, s' elle [le novità] son fondate e
] son fondate e sode; / ma s' elle star non possono a martello,
le debba? alfieri, 6-113: s' ei non è dei grossi, / gloriaccin
, per grazia mi perdoni, / s' io non gabello così gran bugia.
e fastidi che non lo riguardano, chi s' immischia nei fatti altrui. marino
: negli ascosi gabinetti / sesso vario s' introduce, / perché mai tanti rispetti?
, ii-1-258: ma il poeta non s' ispirava alla storia:... ideava
la liberalità di lui, si veggono e s' ammirano ne'gabinetti e nelle più celebri
europa. l. bellini, ii-18: s' è fatto un gabinetto di sua mano
: nuovi palazzi fondavansi, gli antichi s' abellivano, nuovi passeggi si aprivano,
nuovi passeggi si aprivano, le librerie s' arricchivano, il gabinetto di fisica s'
s'arricchivano, il gabinetto di fisica s' accresceva. de sanctis, ii-15-117: in
, lunga pertica all'estremità delle quale s' incassa a canna un ferro che ha due
, con cinque galee... s' allontanò. boterò, 1-66: si tiene
patrizi, 626: quando egli s' intendesse, che le voci d'una
danza. calmela, 40: s' è data a schermire, ballar la gagliarda
bembo, 9-1-212: la mia patria s' arma da mare assai gagliardamente, e
per opporsi agli ecclesiastici, che gagliardamente s' ingrossavano. botta, 4-222: di ciò
settembrini [luciano], iii-3-338: s' avvicinò alla fossa tra plausi e canti
più de'francesi che de'viniziani s' uccidevano. gelli, 15-ii-428: si rizzò
raccolse dalla vigna piantata da esso, s' imbriacasse. -solidità (di edifici
, 8-48: an- drasto quanto può s' affretta / perché ritorni tosto in gagliardia.
mondo. boccaccio, v-235: sempre s' è dilettata oltremodo di vedere gli uomini pieni
le virtù molto quella ama, / s' innamorò della sua gagliardia. della robbia
. nelli, 46: si comprende quanto s' ingannasse la mente degli artefici nel comprender
sono ben fatti e grandi di corpo, s' insolentiscono a maraviglia, avvegnacché tutti siano
, vii-108: io t'ho condotto ove s' invita / al glorioso fin ciascun gagliardo
di propria natura. lastri, 1-2-24: s' incomincia a rompere ne'terreni gagliardi,
dovila, 690: mentre da brest s' aspettano nuova polvere e nuovi stromenti da
gli scarpini, belli a punta, che s' era fatto già da qualche mese,
. g. gozzi, 1-14: s' ammalò gravemente, né si sapeva di qual
un d'i meglio informati del vero s' abbia per se stesso a medicare que-
1-77: tutti tuffandosi a quel vino / s' imbria- caron come tante monne; /
. d. bartoli, 40-i-104: s' avviano in processione: e prima un corpo
usciva un tanfo estuoso e gagliardo che s' ammorbidiva salendo nel crepuscolo.
gli spiracoli mancare i fumi gagliardi, s' ha da credere ch'ella sia cotta.
che si rappresenta l'oggetto, che s' esprime rilevato dal medesimo piano..
a. casotti, 1-303: e s' armano di panni alla gagliarda, i
. zucchelli, 59: s' allestirono li marinari per fare la costumata
guerrazzi, i-282: dio, del quale s' industriano [i preti ipocriti] snaturare
viltà e notevoli gagliofferie d'alcuni, s' alienò dal favore de'plebei. aretino,
scala / dov'è la porta che s' entrava in sala, / l'uscier
loro degno capitano, quel gaglioffone che s' intitola massaro della plebe,...
a farlo, volendo ricuperar quel credito che s' ha già perduto con le muse.
tinche, alle quali essi... s' accostano. = deriv. da
. v.]: 'gaia', ma s' usa piuttosto nel plur. gaie.
sta l'usuraio: / ciarla e s' infatua, / è arzillo e gaio.
. boccaccio, iv-140: li gai uccelli s' udivano con dilettevole voce per ogni parte
d'umor gaio e festevole, in breve s' ebbe egli acconciato,...
e ridenti. ojetti, iii-533: s' è fatto colazione in giardino. su un
capolavoro: devi farmi una grazia. s' io avessi la borsa gaia, a quest'
8-57: non ti diranno... s' egli è il meglio alla cotale roba
talare, che per fino / s' indorò la parrucca per più gala. landolfi
, 6-253: io noi scopersi / dove s' aduni / gala di fior diversi,
. casti, ii-2-22: quel dì s' adunò nella gran sala / tutta la corte
493: dovunque passa, la strada s' infiora: / lo spin rosseggia di fragole
accoglienza alla tua nuora, e poiché s' è accozzato nozze e bambin maschio,
. dossi, 462: non s' ode che il fioco galabronìo di una
cortegiano e più galante da se stesso s' apprezza e pargli aver guadagnato gran gloria.
annodati dietro con nastri verdi. non s' era vista mai una vecchietta galante a quel
padrone della casa, e tutti tre s' erano quasi quasi stati
con leggerezza. pulci, 18-131: s' io uso a munister per isciagura, /
uso a munister per isciagura, / s' elle son cinque, io ne traggo fuor
amorosi. cieco, 17-15: non s' accorgendo de'suoi gran difetti, /
, spalluto e rossiccio, che quando s' era in pollaio da madama cornalba,
si sfami, / innanzi ch'un s' accomodi e si segga / dove quei voglia
: per meglio compiacer al suo amante s' abbigliò molto riccamente; ma con tanta galanteria
, con mocichini e con mille galantarie s' intratiene il mio favore. goldoni,
la vostra facondia trasmigrata in galanteria, s' è sforzata non sol di scusarlo [
f. corsini, 2-25: ordinò che s' avanzassero alcuni con un secondo presente di
con l'altrui moglie, corteggiator importuno, s' affibia. galanteria si chiama introdotta dal
poi, non contento di questo, s' era messo a predicare, e a proporre
proporre, così una galanteria, che s' ammazzassero tutti i signori. cattaneo, iii-1-33
. m. cecchi, 19-n: qual s' ha a parar prima / la casa
nella sua scuola [di molière] s' apprende il più dannoso galantiare con mille furberie
non vola [la farfalla], s' abbandona al vento / e visita la primula
amore e che una fanciulla non la s' inganna. nulla di più galantuomo, e
a. f. doni, 3-128: s' accorse d'aver detto un gran farfallone
voi ». carducci, ii-1-3: s' ei trovano un di questi, la punta
, i monti stan fermi e gli uomini s' incontrano. baruffaldi, xxx-1-84: il
da te con l'aiuto, s' intende, di questi altri galappioni ».
difetto, / ch'usava sempre, che s' avea forbito, / il naso di
i vostri galanti e cicisbei mi perdonino, s' io vi dico ch'io rileggo un
sono inferme,... allora vi s' accenda odo rifero galbano.
fetida che, come il vecchio s' accosterà per ricevermi, gli farò
razzi, 6-49: io dubito, s' io mi scuopro a costei, ch'ella
schernire. varchi, v-36: s' usa dire 'beffare'e 'sbeffare', 'di
chiamata il galion san iacopo, che s' apprestava di partire per lisbona. d
spilungoni, pagliai, abetelle e galeoni s' appellano. 3. spreg.
malmantile, 2-741: dicendosi 'fantonacci', s' intende in un certo modo 'grandi e
cammina sopra la terra, e s' arrampica sugli alberi come un gatto. tramater
uomini in acqua dotti, / sicuramente s' accostaro a quello. / quivi aiutando
il centuplo più galeotto, sono certo s' avrebbe condotta la sua critica con molto
diedero di remi in acqua e s' inviarono a la volta del mar di trebisonda
ciando di appiccar fuoco al capitaniato s' egli non obbe diva al
b. corsini, 9-48: non s' ingannò già nel suo pensiero, /
galero / operò, ch'alle tempie ei s' acconciasse. redi, 16-v-129: della
. de nicola, 18: s' incitano i cocchieri, galessieri ed altri a
fin dall'epoca romana nella gallia s' era sviluppato l'alleva mento
è cagion d'ogni mal. ma s' io potessi / star seco a lungo e
creda / non c'è disposta, s' urta di leggeri / in galimatià.
buommattei, 57: quell'eia, s' io non m'inganno, si dee pronunziar
per mezzo l'acque, / come s' intomo avesse tante galle. baldi,
sei, vano e leggero, / s' ami le galle e ti dispiace il vero
gala da'lacci che ad uno scoglio s' eran per sorte avviluppati. botta,
, d'allegrezza galla: / insieme s' abracciàr quella mattina. pulci, 19-60:
: il « savoia », non s' immerge più oltre che la banda rossa del
nespole da serbare... spesse volte s' infondano ovvero tuffino, sì che non
. /... / o, s' ei galleggia, gli sorridon blandi, /
altre rarità. scaramuccia, 118: s' avennero poi in una maggior sala, o
alla luce vibrante e incerta dello schermo, s' intravedevano le gallerie, che girano intorno
sotto terra delle gallerie, che spesso s' incontrano, e che comunicano le une colle
sì gliele beccò. bracciolini, 1-10-14: s' aggira, come il nibbio suole /
: filerà nell'aria / o scenderà s' un paletto / qualche galletto di marzo
che fai. ojetti, i-84: s' è costruito un pollaio, con galli neri
, 8-277: l'augel, che meleagride s' appella, /... /
gallina indiana. baretti, 6-129: tutte s' annodano i capelli sul cucuzzo in modo
altri. malatesti [arlìa]: s' egli è ver di una certa gallina,
pea, 7-56: le zampe di gallina s' inturgidivano agli angoli degli occhi. govoni
. sbarbaro, 1-81: inaspettatamente colui s' impennò; si enfiò, pel gluglu
8-75: stava alzando la voce e s' era fatto rosso in viso come un gallinaccio
vicino allo steccato del gallinaio, s' accorse che intorno ai fili di ferro quella
fili di ferro quella neb- biolina s' era raggelata in tanti aghi di ghiaccio.
chiocciola. viani, 13-200: né s' ode più lo spettegolìo delle gallinelle nelle
fiore di virtù, 4-33: il gallo s' allegra e canta secondo il corso dell'
gola, e una piccola cresta rossa s' inarca sopra ciascun occhio; la coda
: ella non stette troppo col marchese che s' avvide come egli era il gallo di
14-380: l'antitutto,... s' avvicinò all'uomo, lo guardò di
garzoni, 1-792: come galloni d'india s' arruffano, e dibatton le fauci e
ma adesso l'uso comune ha introdotto che s' intenda per ogni maniera di gallozza o
ed eruditissimo ingegno. gioberti, 1-iii-397: s' ingegnano di sostituire... alla
comisso, 1-220: verso la barchetta che s' allontanava galoppando sull'azzurro vivace delle acque
religioni e poesia,... s' intrecciavano, passavano galoppando davanti alla fantasia
il cuor galoppa / lungi da me; s' io tenti / di schiuder quei battenti
a braccetto, le carezzava la mano, s' inoltravano nell'ombra del galoppatoio.
grazie, grazie! sono guarito (s' abbottona il soprabito, e balla un galoppo
onofri, 56: la melodia s' allea con le tue lisce / gambe,
passanti. calvino, 1-43: i camosci s' erano fermati a un tratto in ogni
e portala in alti, la serpe s' aiuta ora co'denti mordendo, or colla
tra il folto fien, l'istesso fien s' abbassa; / e da terra mina
manda. lippi, 9-32: mentre ognun s' avanza, a gloria intento, /
. pananti, i-31: sovente, s' io non ho la gamba lesta / mi
60: eccolo per le rupi: vi s' arrampicava come un gatto, a quattro
all'indietro. lippi, 5-55: s' io gli farò dar le gambe all'aria
della vecchia... da che ella s' è adagiata in guisa che i piedi
come le mancassero di botto le gambe, s' afflosciava sul primo sedile. landolfi,
. l. salviati, 20-55: s' io non menava le gambe, e'm'
fra giordano, 5-275: a'servi s' usava di mettere catena e ferri in
sotto gamba, non so perché ora s' incomodi e m'incomodi. g. bassani
neppure. baldini, 6-49: michelaccio non s' era mai sentito tanto bene in gamba
sacchetti, 74 * 33: costui s' andava con le gambucce spenzolate a mezzo
vedono, se per isbaglio la vecchia s' alza un lembo della terza sottana, gambacce
essere un maltempo..., s' appigliano e con le braccia e con i
francesco da barberino, 187: s' el da sé si muove a gambettare
specie di dentatura della stanghetta in cui s' incastrano gl'ingegni della chiave, per
e cosciali / se misse e poi s' allacciò l'elmo in testa. prati,
gambitto ', nome particolare con cui s' indica una certa non comune apertura della partita
'gambo': quella parte... che s' innalza a sostenere le foglie, il
formati. leonardo, 2-106: allora s' aperse il vecchio e voto gambo del salice
lavorare intorno a questi ulivi giovani, s' accostano quanto possono a'gambi loro.
della dedalea rete / gambuto ragno ghermitor s' avanza. d'annunzio, ii-775: i
colori. stuparich, i-392: i rossi s' immillano nelle loro gamme, a spruzzi
atto di spiccare un salto... s' impegnò colla falda del gamurrino in un
. lippi, 1-82: ognun vi s' arrecò di buona gana; / che la
passare successivamente il filo, perché non s' ammonti tutto in un luogo solo del
i ganci delle zampe estreme / e s' abbandona capovolto come / l'acrobata al
/ poi con le spade sai che non s' accenna, /... / e
, 2-109: il critico... s' era, senz'altro, avveduto che
terrazzo di carico, intorno a lui s' accalcano più di duecento uomini con i
ombellico, a motivo che ivi i nervi s' incrocicchiano a guisa di rete.
] pur al fin tra le mosse s' arrestano / alla fune sospesa tra i gangheri
da capo [la veste], dove s' affibbia alla forcella della gola con uno
diofane pure alla fine ne'gangheri, s' accorse della sua castroneria. a.
gangillo le zampe pelose del mollusco che s' albergava, si raffigurava quasi con timore
principale nella svizzera, si conficca e s' impema nel mare mediterraneo, mediante la
. la seconda è la mediastina, che s' accosta al mediastino, che è ima
vuol ganzare, / a volar negli elisi s' apparecchi. 2. tr.
: nanni l'orbo... s' era accollata la ganza di don gesualdo
quattro ganze. pirandello, 7-1216: s' era tolta in casa pubblicamente la ganza
emulazione codesta gara. bocchelli, i-21: s' inquietava di quelle liti aspre, che
/ e far la voce onde l'erre s' impara. -divergenza di opinioni;
in lombardia. serdonati, 9-266: s' era per dare di certo materia agli
degno, / ché combattendo e vivendo s' appara, / e intanto onor s'acquista
s'appara, / e intanto onor s' acquista, gloria e regno. betussi
: avegna che 'l buono per gara s' industria di conseguire il bene per lui:
, e la tua voce quindi / s' empiè di soavissima armonia. carducci, iii-n-74
vincitori). imbriani, 2-125: s' urtarono ed inimicarono per gare ippiche.
, da brava nuotatrice, una mattina s' allontana, in gara con lui, dalla
, / rappicciolisce il volto, e se s' abima /... / allor
abima /... / allor s' impingua... / e col disco
indirizzare le passioni degli altri, ci s' avrebbe da mettere chi è almeno garante
vita più facile. loria, 5-59: s' udirono in fondo le imprecazioni e gli
: l'elegantissima vanessa /... s' avanza, / tutta vestita di baci
, o sia garantia, per la quale s' obligavano gl'olandesi di romper con la
garbatamente [le membra inferiori] le s' empiono di maggior vaghezza. palladio,
, che esprime il contento, che s' ha, che una cosa succeda se-
all'abside, che la terra a onde s' è messa a girare come dentro una
che si confà al luogo dove egli s' hanno a applicare. d'annunzio,
i. nelli, 14-2-15: e che s' ha egli da fare? una mangiatina
. garbàccio. saccenti, 1-2-87: s' ella è punto punto dispettosa, /
. giambullari, ii-67: di tutti questi s' è fatto un mescuglio / e per
del regno. sagredo, i-348: s' adopravano con gareggiante costanza non solo i
questi detti ei punse, / che s' aguagliaro al gareggiante legno / e fecer
quantunque essi a più non potere battendo s' allunghino, e volino anzi che corrano,
la voce, ma non le parole, s' usa il verbo * gargagliare '
i-23-166: prima quanti anni a gargagliar s' insegna / con voci vane e d'ogni
aperta il vino, / ch'ei tutto s' inghiottiva a garganella. pananti, i-296
soffici, iv-28: un giorno che s' era scoperto nella lista un certo garganello
chiamerebbono [le dame] un indiscreto, s' io dicessi loro che andassero, e
. buonarroti il giovane, 9-47: mi s' appartien porre anche in ordine / enrini
. gadda, 101: ai cieli bigi s' erano aggiunti il ridi pagliaccio e il
luogo). pirandello, 6-295: s' era iscritto alla facoltà di scienze;
tre diti? pananti, i-187: s' io ti abbranco per il garghe- rozzo
bevuto. bergantini, 239: quello s' adoprava in rendere / fuor del gargatto questi
si spolverano di zucchero, e giù s' ingorbiano nel gargozzo deltammalato. = voce
polemista. de roberto, 238: s' era ingaggiato garibaldino, nel reggimento delle guide
: la camicia rossa di qualche garibaldino s' accendeva tra la gente. 3
, la casa a tre piani che s' era messa su amorosamente, pietra per
nd'ai; / bella, non dispresgiarem s' avanti non m'assài! dante
cariofillata (v.). s' appicca. buti, 1-753: [messer
: garontolato e pesto / prega, s' umilia; e molto fa, se ottiene
via da quest'uomo sconosciuto, e s' impuntava; il tedesco la doveva spinger
non si corregge per garricità, sì s' ammenda per vergogna e per danno:
loro virtù trovò che mai insieme non s' erano turbate, né garrivano l'una
, 7-27: saltellando garrisce e poi s' asconde / il calderugio infra i più
che non sa,... quello s' intende solamente delle malvage femmine e garrissarie
in ciascuna loro operazione troppo, ché s' elle sono garizzaie, elle sono troppo
garizzaie, elle sono troppo, e s' elle sono umili, elle sono troppo.
rondini non fan quando al passaggio / s' apparecchian del mare. d'annunzio,
e tacque. d'annunzio, 1-27: s' odono garruli risi di femmine: /
, i-5-128: al collo la testuggine s' appende, / e le garrule corde a
non intesi. pirandello, 5-601: s' affrettano [i rivoli], in cascatelle
. niccolini, 2-4-3: qui non s' inalzan cantici / in lode al vincitore,
di garza, dormiva tanto silenziosamente che s' udiva bene il fruscio del po.
5-9 (79): questo garzoncello s' incominciò a dimesticare con federigo. landò,
dormiva punto e vedeva il padre che s' apparecchiava di voler ferire, tutto sbigottito disse
di fatti animosi e felici, e s' ella non fu confessione di pubblici e grandi
solite case. nievo, 1-2io: s' era già accaparrato un posto di garzone
il resto della sua vita, non s' occupò che di loro. d'annunzio,
dell'imbarco l'ora - / i garzoni s' aggirano. 7. con uso
. garzonettàccio. bresciani, 1-i-223: s' abbaterono a passare di là due garzonettacci
a un garzuolo rosicchiato dal gelo, s' alza e s'avventa giù a quelle solitudini
rosicchiato dal gelo, s'alza e s' avventa giù a quelle solitudini.
. bresciani, 1-ii-12: di notte s' accendono centinaia di lumiere a gaz,
magnifico assetto ideale. bartolini, 1-108: s' ode tra le ventate dei fiati caldi
gas. boccardo, 9-964: s' inventarono i contatori per misurare la quantità
manetta del pieno gas. l'apparecchio s' è messo a rullare sul campo.
muratori, 7-i-59: nelle memorie antiche s' incontrano ancora i * gasindii '.
suoi gasindi. manzoni, 338: s' è mai citato, non dico tra i
, 2-i-123: se favellan di filosofia, s' entra di brocco a dir male
calvino, 7-69: uno spessore gassoso s' era andato estendendo sulla crosta terrestre,
malattia). bocchelli, 1-iii-635: s' addiede, entrando nella stalla, che
di gomma lungo circa un metro che s' introduce nello stomaco attraverso la bocca e
opprime i sensi ad arbitrio de'quali s' arma schierata. tramater [s. v
gastrocnèmio mediale e gastrocnèmio laterale) che s' inseriscono all'estremità inferiore del femore e
sonda e una piccolissima lampadina elettrica che s' introduce nello stomaco attraverso la bocca e
i periti / occhio di gatta con ragion s' appella. 7. zool. region
ritrattato fedelmente, 11 buon vecchiotto s' aveva un viso da far abortire le gatte
infino agl'idioti dicono che la gatta s' ha a chiamare gatta, e non mucia
disse: -finalmente la gatta di masino s' è svegliata. -fidati di quelle che
portare un capo di gatta, di cui s' era mangiato il cervello, per impresa
prov. - alla pentola che bolle non s' accosta la gatta: ognuno teme le
: 'alla pentola che bolle non vi s' accosta la gatta ', cioè ognuno
cioè ognuno sfugge i pericoli; e forse s' intende più propriamente che si deon fuggire
ne intendino manco. ma che colpa s' ha la gatta? -che colpa ne
a furia. -la gatta tanto s' avvezza alla pappa, che si scotta
unde dicunt nostri tusci: a tanto s' inveza la gapta a la paffa che vi
4: la gatta tanto alla pappa s' awezza, / che l'è cotta la
cittadina. pasolini, 3-135: sbarellando s' alzò, s'avventurò per la stanzetta,
, 3-135: sbarellando s'alzò, s' avventurò per la stanzetta, verso la tenda
quel soppanno di una foggia che s' arrovescia in fuori, che oggi direbbesi *
perciò della carne,... s' intrudean in ogni gattaruòla e s'avventavano
.. s'intrudean in ogni gattaruòla e s' avventavano ad ogni dispensa. baldinucci,
ha di gran bile e guai se gli s' infiamma. foscolo, xv-470: fai
sta per rubare. cicognani, iii-2-85: s' era fatto sorprendere una volta a fare
ella vede esser legata corta; / che s' ell'avesse un dì gente e
: viddelo un giorno e nel veder s' accende / di gattesca e natia voglia ferina
, che un gatto mai da lor s' uccida; / anzi una legge avean senz'
a'suoi gattini,... s' alza furiosamente per difendere i suoi parti.
del salvatico, né già mai affatto s' addomestica. baldi, i-45: tu
/ che pur non pesca e non s' attuffa in lago, / come la lontra
cammino, non eran sicuri: già s' era saputo che i lanzichenecchi vi s'
s'era saputo che i lanzichenecchi vi s' arrampicavano come gatti, dove appena avessero
gatti lecconi. nieri, 195: s' era passata due ditina dintorno agli occhi precisamente
coito molto bene allusivo) e che s' azzuffano insieme, fanno stranissime voci, di
barberino, ii-24: con tre gatti s' appressarono al muro: ma perché erano
g. m. cecchi, 261: s' io avessi a capitar agli orafi, /
pulci, 19-127: non domandar se margutte s' affanna / e s'e'parea di
domandar se margutte s'affanna / e s' e'parea di casa più che 'l gatto
se io vo'pane, vino, o s' io vo'cuocere / carne, s'
s'io vo'cuocere / carne, s' io ho danari, io n'ho dovizia
cauley non v'è stato un gatto che s' abbia saputo un'acca di governo e
saccenti, 1-2-207: figlia mia, s' io ti dessi a questo matto,
ordini,... e poiché s' è accozzato nozze e bambin maschio, che
l'altra, presto o tardi, tutti s' innamorano. - ogni gatto vuole il
di qualche vicino averà cagionato quel tonfo che s' è sentito, nell'arpicare per pappar
. gatta1. di etimo incerto: s' è congetturata un'origine africana. la
: / grida, e d'esser udito s' affatica, / ad ebano che dal
del felino. emanuelli, i-209: s' alzò una famiglia di starne, echeggiarono i
nei solchi a gattonate, a gangherelli; s' arrestò un istante perplessa, inquieta,
caccia. d'annunzio, iv-2-1239: s' accostò [un cane] gattón gattoni,
: la pantera assetata... s' avanza gattoni gattoni verso la pozzanghera.
si fa colla pettorina della marinara che s' ingoffa al colletto come se nascondesse i gattoni
con un manico,... questo s' introduce per punta in un buco fatto
. boine, ii-108: la notizia s' era diffusa,... ingrossata e
vive in peni / ni gaugio li s' aveni. guittone, i-25-107: solamente
prigione, / poi per qualche vittoria s' apre loro, / o qualch'altra allegrezza
né lacrimare, poi che gualfredo vostro s' affretta d'andare al gaudio e non
successione, per la nostra città universalmente s' è presa. baretti, 6-265:
si può dire il doppio gaudio che s' ebbero di quella dupplicata fortuna. d'
qual cantando gaudiosamente / el tuo amor s' accende nel mio cuore. baretti, 3-60
. iacopone, 39-48: chi non s' esforza ad esser vertuoso, / non
gaudiosi, / par che 'l mondo s' allegri e faccia gioco. passavanti,
varchi, 18-2-85: in casa s' usa mettersi in dosso... la
un buon sartore si farà onore quando s' intenda di... gonne o gonelle
, /... / ivi s' accoppian anche: ebra la ria / ciurma
fine della guerra, la città gavazza e s' ingaglioffa e stravizia e involgarisce.
furibonda guerra, / che nel sangue s' abbevera e gavazza, / e sol del
. don tommaso ci gavazza dentro e ci s' imbrodola. c. e.
gozzo. latti, 8-76: s' acchiappar poteano alcuna fiera / di quella